Itinerario Nel Parco Nazionale dell`Appennino Tosco
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Itinerario Nel Parco Nazionale dell`Appennino Tosco
Itinerario Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Itinerari nei luoghi dell’Appennino, tra bellissimi paesaggi e natura incontaminata. Lungo sentieri per escursionisti, facili percorsi o piacevoli soste per un pic-nic con la famiglia. -----------------Itinerario consigliato I crinali boscosi che separano la Toscana dall'Emilia regalano a un ambiente di vera montagna. Le vette dell'Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna superano i 2000 metri, le foreste lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d'alta quota. Più in basso, sul versante emiliano, l'inconfondibile Pietra di Bismantova domina il paesaggio con le sue pareti verticali. Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti, dalle praterie alle brughiere a mirtillo alle vette più impervie. Laghi, cascate, specchi d'acqua, pareti rocciose si stagliano a picco su piccoli torrenti. Animali come il lupo, il muflone, il capriolo, l’aquila reale noché rarità botaniche, fanno di queste zone veri e propri giardini botanici.. - LA PIETRA DI BISMANTOVA Vero e proprio monumento naturale, simbolo sacrale frequentato dall'uomo fin dalla preistoria, citato nella Divina Commedia, sfruttato come difesa naturale dalle popolazioni residenti questi territori, la Pietra di Bismantova è oggetto di culto dell'alpinismo e dell'arrampicata sportiva. Ma offre splendidi paesaggi anche all'escursionista, anzi se ne consiglia una visita per ogni stagione. IL SENTIERO NATURA L'itinerario consente di apprezzare in pieno tutti i principali aspetti della vallata. Si sviluppa ad anello per circa 5 km lungo un sentiero segnato dal Club Alpino Italiano, diretto alla sommità della Pietra di Bismantova, donde discende nuovamente al punto di partenza. Dislivello: complessivamente l'itinerario supera un dislivello di circa 250m, con ampia possibilità di sosta lungo il percorso. Difficoltà: il, tracciato, ben segnato, è facilmente percorribile anche da parte di escursionisti non particolarmente allenati. Durata: 2h. L'itinerario ha inizio nell'ampio parcheggio (piazzale Dante) raggiunto dalla strada carrozzabile proveniente da Castelnovo ne' Monti. PERIPLO DELLA PIETTRA (in auto o mountain-bike) L'itinerario dà la possibilità di osservare la Pietra da ogni lato, cogliendo così tutti i vari aspetti della sua morfologia. L'itinerario, che parte da Castelnouvo Monti, costituisce un percorso ad anello lungo 15 km, permette di visitare frazioni e borghi rurali di grande interesse come Carnola, Vologno, Maro, Casale e Campolungo. L'intero percorso stradale proposto può essere ampliato scendendo nella località detta Pianello, dove il rio Dorgola confluisce nel Secchia, in un ambiente naturale ricco di grotte, di minerali, di flora e di fauna, meta di studiosi ed appassionati. E' la zona dei Gessi Triassici, dove sorgono alcuni rilievi dell'altezza massima di m 900, composti da formazioni anidritiche originatesi circa 200 milioni di anni fa. Monte Rosso, monte Merlo, monte Carù e monte La Pianellina costituiscono un'emergenza pressochè unica nell'Italia settentrionale e ospitano numerose specie botaniche protette. - DIVERTIMENTO E AVVENTURA PER TUTTI A CERWOOD! Il Parco Avventura di Cerwood: tra faggi secolari, in un bellissimo scenario, si potranno trascorrere alcune ore di emozioni e divertimento... da un albero all'altro! 13 percorsi (4 per bambini e 9 per ragazzi e adulti), 4 percorsi di pratica, una “tirolese”lunga 100 metri: giochi diversi per bambini e adulti per divertirsi camminando sospesi in aria in tutta sicurezza. L'accesso al Parco è gratuito, paga solo chi fa le attività. Il biglietto per i percorsi avventura ha una durata massima di 3 ore, un tempo più che sufficiente per affrontare i percorsi con tutta la calma necessaria. Al centro del parco, in una piccola radura, si trova il Bar- Ristorante del Parco, sono inoltre presenti aree attrezzate per pic-nic. - PANORAMI INFINITI DAL MONTE CUSNA l Monte Cusna, coi suoi 2121 metri d'altezza, è la maggiore cima dell' Appennino Reggiano. Si estende sui territori dei comuni di Villa Minozzo e Ligonchio, a circa 3 km dal confine con la regione Toscana. ABETINA REALE L'Abetina Reale è una foresta di conifere che si sviluppa sul versante est del Cusna e si estende fino al crinale appenninico. La foresta è caratterizzata da antichi esemplari di abete bianco sopravvissuti a secoli di sfruttamento boschivo. PRATI DI SARA Circondati da faggeti, i Prati di Sara sono una splendida brughiera d'altura che si estende sul fianco ovest della montagna, particolarmente suggestiva durante la fioritura e in autunno. Il nome deriva da un personaggio tra storia e leggenda, una governante, si dice concubina di uno dei marchesi Bernardi di Piolo, che possedettero Casalino da metà XVII sec. a fine Settecento. CASCATE DEL LAVACCHIELLO Il Rio Lavacchiello nasce in prossimità del Lago del Caricatore ai Prati di Sara e scende lungo il versante ovest della montagna verso la valle del torrente Ozola di cui è affluente. Il ripido versante dà luogo ad una serie di cascate, spettacolari soprattutto allo scioglimento delle nevi e in autunno. COSTA DELLE VELINE Sul fianco sud-ovest della montagna si trova la Costa delle Veline, un ampio bosco di faggio, tra i più importanti del Parco Nazionale che conserva alberi secolari. Il monte Cusna è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e presenta numerosi sentieri e rifugi: - Rifugio Cesare Battisti (1759 m). Rifugio del Club Alpino Italiano, si trova nel lato sud-ovest della montagna nei pressi del passo di Lama Lite. Raggiungibile da Civago mediante il sentiero 605 che attraversa l'Abetina Reale, da Pian Vallese (Febbio) tramite il sentiero 607 del Passone oppure tramite il sentiero 629 della Valle dell'Ozola (Ligonchio). - Rifugio Bargetana (1740 m), Si trova sul sentiero 633 nei pressi dell'omonimo lago ai piedi del Monte Prado. - Rifugio Segheria (1410 m). Posto nel mezzo dell'Abetina Reale raggiungibile da Civago con il sentiero 605. - Rifugio S. Leonardo (1240 m). Antico ospitale ristrutturato del XII secolo. Si trova sul torrente Dolo, lungo il sentiero 605A tra l'Abetina Reale e Civago. - Rifugio Monte Orsaro (1300 m). Si trova a Monte Orsaro ed è raggiungibile in auto. Punto di partenza dei sentieri per il Monte Cusnae i monti Prampa e Cisa. - L’ALPE DI SUCCISO Il gruppo montuoso dell'Alpe di Succiso si presenta come il più integro e centrale del Parco nazionale, sia come posizione geografica che per importanza in una scala di parametri naturalistici e ambientali: nessuna strada o altra infrastruttura invasiva vi penetra, le mulattiere storiche sono preservate, i due rifugi sono piuttosto recenti ma ben inseriti. VERSO LA VETTA Vi si entra da Succiso lungo l'alta valle Liocca, attraverso il percorso leggendario di Federico Barbarossa, che avrebbe aperto a forza il Passo di Pietratagliata, quindi si sale la vetta più alta, 2016 m, e si scende nel vallone del Rio Pascolo. Punto di partenza: Succiso Nuovo 975 m - Punto di arrivo: Succiso Nuovo 975 m Tempo di percorrenza: 6 h 30 m - Dislivello: 1080 m Massima altitudine: 2016 m - Segnavia: 653, 653A, 673, 671, 667, 675, 655 Punti d'appoggio: Succiso Nuovo: agriturismo Valle dei Cavalieri, 16 posti-letto, bar, ristorante Tel. 0522/892346, www.valledeicavalieri.it; in allestimento un bivacco in località Ghiaccioni da parte del CAI sez. Bismantova; Rif. Consiglio al Rio Pascolo, 24 posti-letto, concesso solo a gruppi in autogestione, inf. CTG Reggio E. Tel. 0522/511576. Periodo consigliato: da giugno a ottobre DA SUCCISO AL PASSO DELLA SCALUCCHIA Percorso : da Ramiseto si percorre la SP 15 per il P.sso del Lagastrello, dopo circa 20 km si svolta a sinistra per l'abitato di Succiso e si prosegue fino al paese di Varvilla (Succiso Nuovo). Dalla parte alta del paese si imbocca una strada forestale con vari livelli di difficoltà che arriva fino al P.sso della Scalucchia. Il percorso a partire dalla strada sterrata è lungo circa 5 km con un dislivello di 400 m con vari livelli di difficoltà. - IL LAGO CALAMONE (DETTO LAGO DEL VENTASSO) Il lago Calamone (noto anche come lago del Ventasso), è uno dei più belli tra i laghi reggiani, si trova nei pressi della stazione sciistica di Ventasso Laghi. Questa piccola e raccolta località turistica vanta una posizione invidiabile in un luogo di grande interesse naturalistico sapientemente salvaguardato. Tutto intorno si stendono fitti boschi di faggi. L’offerta ricettiva si basa su piccole strutture alberghiere a conduzione familiare e su due campeggi. Collegata con Aulla e La Spezia attraverso il Lagastrello, il versante nord di Ventasso è facilmente raggiungibile da Reggio Emilia e Parma. Da evidenziare la vicinanza con il centro sci di fondo di Pratizzano.Per arrivare: dalla parte alta Ramiseto si percorre la SP 102 che porta al Ventasso, attraversato l’abitato di Montemiscoso si sale ancora per 6 km - LAGHI CERRETANI Accessibilità Località: Cerreto Laghi Percorso: E' facilmente raggiungibile percorrendo la SS 63 fino al passo del Cerreto per poi proseguire lungo la SP 58 verso Cerreto Laghi, dove parte il percorso natura n 7 che consente la visita a tutti i laghi cerretani. Dista dal capoluogo km 15. E' possibile osservare, accanto alla vegetazione tipica di uno specchio lacustre, quella delle torbiere a diversi stadi di evoluzione. Questo sistema è tra le principali zone umide di torbiera del Parco Nazionale e i laghi sono tutti di origine glaciale (tranne il Pranda), nati dall'erosione del ghiacciaio che si trovava sul monte La Nuda (m.s.l.m 1895). Il percorso inizia vicino al rifugio lago Pranda, lungo la strada non asfaltata che dalla SP 58 passo del Cerreto Cerreto Laghi conduce verso Cerreto Alpi. Prosegue per un sentiero lungo ammirare il lago Scuro, privo di immissari ed emissari e profondo 5-6 metri, che serve da bacino di raccolta delle acque piovane ed è probabilmente alimentato da una sorgente sublacustre; durante i mesi estivi esso subisce un parziale svuotamento a causa delle scarse precipitazioni e della forte evaporazione. Proseguendo sul sentiero si attraversa una faggeta d'alto fusto nella quale, soprattutto durante l'autunno, si notano molti esemplari di abete rosso, l'origine dei quali è tuttora oggetto di studio. I massi erratici sono un ulteriore testimonianza dell'antica presenza dei ghiacciai. Attraverso il ponte Briglia, costruito negli anni '50, si giunge al lago Pranda (m 1284), come detto di origine artificiale. Note tecniche: Il percorso, facile, presenta un dislivello di appena 10 m.s.l.m e una lunghezza di 1900 m.s.l.m. Tempo di percorrenza: 40' (giro dei laghi e risalita a Cerreto Laghi). Periodi consigliati: primavera, estate, autunno; in inverno è possibile compiere il percorso con gli sci da fondo.