La gestione del rischio di credito nelle operazioni con l`estero
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La gestione del rischio di credito nelle operazioni con l`estero
GRUPPO DI STUDIO SETTORE ORAFO La gestione del rischio di credito nelle operazioni con l’estero: strumenti bancari ed assicurativi *** Vicenza, 29 aprile 2009 Relatore: Francesco Bastianello La gestione del rischio di credito nelle operazioni con l’ l’estero: strumenti bancari ed assicurativi SCOPO DELL’ DELL’INCONTRO Come valutare i rischi politici e commerciali delle operazioni di vendita all’estero come gestire correttamente tali rischi adottando le soluzioni più appropriate di copertura Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Il rischio di credito: definizione è il rischio del mancato adempimento da parte del compratore alla sua obbligazione di pagare il prezzo della merce acquistata (per qualsiasi causa). è uno dei tanti rischi che il venditore deve affrontare nel momento in cui approccia i mercati nazionali ed esteri. Nei confronti delle controparti estere, questo rischio è spesso però maggiormente avvertito, per vari motivi: - minori informazioni sulla moralità e solvibilità del cliente - maggior difficoltà di recupero del credito in caso di insolvenza - assoggettamento a normative del Paese a volte non conosciute - ecc. Le componenti del rischio di credito • rischio sovrano: Rischio politico moratoria del Paese estero default, embargo, blocco dei pagamenti verso l’estero • rischio trasferibilità valutaria Rischio commerciale Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 • insolvenza di fatto • insolvenza di diritto • contestazioni pretestuose • mancato ritiro della merce • indebita escussione di fideiussioni • revoca della commessa, ecc. Rischio politico Il carattere ricorrente delle crisi finanziarie internazionali 1994-95 1997-98 : Messico : Paesi asiatici (Corea, Filippine, Malesia, Thailandia,ecc.) 1998 : Russia 1999-2000 : Turchia 2000-2001 : Argentina 2009 : più di un Paese è rischio di default Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Rischio politico: il sistema dei rating Fitch AAA AAA Aa1 AA+ AA+ Aa2 AA AA Aa3 AA- AA- A1 A+ A+ A2 A A A3 A- A- Baa1 BBB+ BBB+ Baa2 BBB BBB Baa3 BBB- BBB- Ba1 BB+ BB+ Ba2 BB BB Ba3 BB- BB- B1 B+ B+ B2 B B B3 B- B- Caa1 CCC+ CCC Caa2 CCC CC Caa3 CCC- C Ca R DDD C SD DD D D Qualche esempio di informazioni fornite dal sito web di Sace (aprile 2009) Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Speculative grade Standard&Poor’s Aaa Investment grade Moody’s Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Rischio commerciale: come valutarlo e come coprirlo Analisi Andamentale Analisi Qualitativa Analisi di Bilancio Definizione del Rating cliente Fido interno Monitoraggio continuo delle posizioni Azioni di tutela e recupero del credito, in presenza di situazioni di criticità Scheda di VALUTAZIONE DEL RISCHIO COMMERCIALE CLIENTE: persona da contattare: Sede (indirizzo, tel. fax, mail): C.F. - Partita Iva o assimilato: Legale(i) rappresentante(i): Forma giuridica: Paese: L.M.R.A. € ________________ (Limite Massimo Rischio Accettabile) Rischio Paese: Rating interno cliente: _____ Condizioni di vendita in essere Anticipato Forma di pagamento Posticipato Bonifico Assegno Ricevuta elettronica Cambiale tratta / pagherò C.o.d. C.a.d. L/C o garanzia banc. altro Termini di pagamento ........., Incoterms 2000 Termini di resa merce Banche del cliente Utilizzo di strumenti per mitigare il rischio Assicurazione crediti Polizza in essere si NO L/C - Garanzia Bancaria richiedere sempre con conferma senza conferma valutare di volta in volta impossibile acquisire Lettera di patronage Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 se stipulata Polizza, indicare: NOME COMPAGNIA: % di copertura ....... Costo assicurativo (% su fatturato) ....... Tipo di polizza: Globale Rischio singolo Limite massimo di assicurabilità (LMA): …………............ L.M.A. adeguato? Si No Tipo di garanzia bancaria: …L/C, Stand-by, Bond, ecc.) Banca/e emittente/i: …… • Rating della/e banca/e emittente/i : … (possibilità di ottenere eventuale lettera di patronage di terzi) Informazioni per l’ Analisi Qualitativa Data ultimo aggiornamento scheda: Data inizio del rapporto: Data costituzione ditta: (verificare regolare iscriz. Registro Imprese!) Tipo di Azienda utilizzatore finale distributore Ulteriore specifica tipo di Azienda Industriale Grossista GDO Cooperativa Dettagliante Artigiano Struttura proprietaria Larga base azion./quotata in borsa Soc. Cooperativa Informazioni sull’azionariato di controllo (chi detiene la maggioranza del capitale sociale, eventuali recenti cambiamenti nell’azionariato; soggetto che effettivamente “guida” l’azienda) Indicare se Società indipendente o se appartenente ad un “Gruppo” -Se Capogruppo aggiungere informazioni sulle aziende collegate / controllate -Capire se eventuali difficoltà di altre aziende del Gruppo si possono ripercuotere negativamente sul cliente Modalità di acquisizione del cliente (presentato da …) agente locale fiera di ______ Attività economica principale precisare se esiste anche una significativa attività secondaria Banca Internet altro Impresa familiare altro ICE /Ambasciata altro intensità della concorrenza, barriere all’entrata, esistenza prodotti sostitutivi. Possibili elementi di criticità (flusso di fornitura di materia prima, problemi ambientali, necessità di manodopera specializzata di difficile reperimento, ecc); carattere stagionale delle vendite; ciclicità del settore. Situazione del mercato in cui opera Posizione di mercato del cliente Leader di mercato, posizione intermedia, posizione marginale?; Mercato di nicchia? Gamma di prodotti trattati; Marchio noto o no?, Prodotto di alta/media/bassa gamma? Contenuto tecnologico del prodotto; Aggiornamento tecnologico dell’Azienda; Punti di forza e punti di debolezza. Da chi acquista e da quali Paesi A chi vende e in quali Paesi Grado di dipendenza da uno / pochi clienti Grado di dipendenza da uno / pochi fornitori Informazioni per l’ Analisi Qualitativa Situazione di dipendenti in esubero/ cassa integrazione Eventuali notizie di dissesto o comunque di ritardi e/o difficoltà di pagamento di importanti clienti dell’azienda Notizie su eventuali vertenze in corso Risultano cessioni di assets o altri segnali di disimpegno? (Attenzione anche a spostamenti di sede, apertura/chiusura di unità produttive: potrebbe trattarsi di semplice ristrutturazione , oppure essere segnale di difficoltà) Stabilità dei soci e del top management (L’avvicendarsi di personaggi diversi alla guida dell’azienda potrebbe essere un segnale di crisi) Qualità delle risorse umane, in particolare del management Grado di professionalità dell’imprenditore Presenza di problemi di passaggio generazionale Capacità patrimoniale della proprietà Grado di “attaccamento” all’azienda di proprietà e managers Notizie sui futuri programmi dell’azienda Informazioni bancarie / Report di agenzie specializzate / Referenze Rumors di mercato Eventuali notizie di insoluti / ritardi nei pagamenti ad altri creditori Es.: ritardi nei pagamenti ai dipendenti, altri fornitori, enti assistenziali, erario Valutazione attribuita in base all’ all’Analisi Qualitativa: Qualitativa insufficiente buono eccellente gravemente insufficiente sufficiente ottimo pessimo Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Dati per l’ Analisi dell’ Andamento del Rapporto Vendite effettuate anno corrente _______ % su vendite ____ anno precedente _______ % su vendite ____ la % sulle vendite totali non deve essere > al … % dell’intero fatturato (indicare gg. medi di ritardo) Ritardi Insoluti Correttezza (indicare eventuali comportamenti scorretti verificatisi in passato Es.:disdetta di ordini, ecc.) Trasparenza del rapporto L’azienda è reticente o trasparente nel fornire informazioni sulla propria situazione? Data dell’ultimo incontro Argomenti trattati, impressioni riportate Data prevista e note per prossimo incontro Valutazione attribuita all’Andamento del Rapporto Andamento: eccellente ottimo buono discreto sufficiente insufficiente gravemente insufficiente pessimo Dati per l’ Analisi del Bilancio Inserire i principali dati di Bilancio, e selezionare alcuni indicatori che permettano di apprezzarne gli aspetti più significativi: Esempio: Redditività - Capacità di generare reddito: (M.O.L. – M.O.N. – Utile Netto - R.O.E.- R.O.I. – R.O.S.) Solidità - Capacità di perdurare nel tempo: (Margine di struttura – Indice grado indebitamento) Liquidità - Solvibilità, Capacità di far fronte alle uscite monetarie: Indici di liquidità primaria e secondaria; Debiti / cash flow ; oneri finanziari netti /fatturato; Durata media crediti e debiti; ecc.) Sostenibilità della crescita - sviluppo nel tempo: (variazioni % delle vendite, del capitale investito, dei mezzi di terzi, dei mezzi propri). Valutazione attribuita al Bilancio: eccellente ottimo buono sufficiente insufficiente gravemente insufficiente pessimo Per le problematiche relative alla valutazione del Bilancio ved. slide successive Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Valutazione complessiva finale Costruzione del “rating cliente” 1 Attribuzione di un “peso” alle 3 aree di analisi considerate: Bilancio Analisi qualitativa Analisi andamentale 2 Esempio: Bilancio: peso 50% Analisi qualitativa: 30% Analisi andamento rapporto: 20% Attribuzione di un punteggio (“voto”) a ciascuna delle 3 aree di analisi considerate: (ovvero: trasformazione del giudizio espresso per ciascuna area in un indicatore numerico) eccellente …….. 10 ottimo ………… 9 buono ………... 8 discreto ……….. 7 sufficiente …….. insufficiente ……. gravemente insuff. pessimo ….………. 6 4 3 2 Esempio: Bilancio: voto 6 Analisi qualitativa: voto 8 Analisi andamento rapporto: voto 7 Rating cliente: media ponderata “voto” / “peso” Esempio: (6*50/100) + (8*30/100) + (7*20/100) = 6,8 Note per la costruzione del “rating cliente”: Come valutare il Bilancio Volendo affinare l’analisi ed ottenere un indicatore che riflette l’importanza che l’azienda decide di attribuire a singole componenti del bilancio, si procedere assegnando “pesi” e punteggi differenziati ad alcuni indici rappresentativi della performance aziendale, per procedere poi alla ponderazione ed ottenere così il punteggio sintetico della voce “Bilancio”: Indicatore Peso Redditività: Solidità: Liquidità: Sostenibilità: Esempio 25% 35% 30% 10% Scala di valori Si attribuisce un punteggio sulla base della scala di valori stabilita, ad uno (o più) indicatori scelti come maggiormente rappresentativi dell’area di gestione indagata; eccellente …… 10 ottimo ………… 9 buono ………... 8 discreto ………. 7 insufficiente … 4 gravem.insuff...3 pessimo ……. 2 Punteggio per area di gestione Redditività: Liquidità: si procede al calcolo della media ponderata per ottenere il punteggio della voce “Bilancio” sufficiente … 6 7 6 Solidità: 8 Sostenibilità: 9 Punteggio della voce “Bilancio” Conteggio: (7*25/100)+(8*35/100)+(6*30/100)+(9*10/100) = 7,25 Il punteggio così attribuito al bilancio va ponderato con quelli ottenuti dall’analisi andamentale e qualitativa, come abbiamo visto nella diapositiva precedente Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Valutazione complessiva finale Attribuzione di un Fido interno (Limite Massimo di Rischio Accettabile - L.M.R.A.) 1 Abbinare un limite di rischio aziendalmente stabilito al Rating: Rating 10 € ........... 9 € ........... 8 2 L.M.R.A. Rating L.M.R.A 7 € ........... 6 € ........... Nessun Fido per Rating inferiori a “6” € ........... Se non si vuol procedere al calcolo di un “Rating” espresso in termini numerici, si può abbinare un limite di rischio aziendalmente stabilito ad una valutazione finale complessiva attribuita al cliente, non espressa in termini numerici, ma da un giudizio sintetico che riassuma le analisi effettuate (qualitative, andamentali, di bilancio) : Valutazione cliente L.M.R.A. Valutazione cliente L.M.R.A. Eccezionale € ........... Discreto € ........... Ottimo € ........... Sufficiente € ........... Buono € ........... Nessun Fido per Valutazioni inferiori a “Sufficiente” ATTEGGIAMENTO CREDITIZIO DA ADOTTARE IN FUTURO CONFERMA DELLA PRASSI ATTUALE VARIAZIONI (ved. sotto) Nuove condizioni di vendita Forma di pagamento Anticipato Posticipato Bonifico Assegno Ricevuta elettronica Cambiale tratta / pagherò C.o.d. C.a.d. L/C o garanzia bancaria altro Termini di pagamento ........., Incoterms 2000 Termini di resa merce Banche del cliente Utilizzo di strumenti per mitigare il rischio Assicurazione crediti NOME COMPAGNIA: % di copertura ....... Costo assicurativo (% su fatturato) ............... Tipo di polizza: Globale Rischio singolo Limite massimo di assicurabilità (LMA): …………............ L.M.A. adeguato? Si No Polizza in essere L/C e Garanzie bancarie richiedere sempre se stipulata Polizza, indicare: con conferma senza conferma valutare di volta in volta impossibile acquisire Tipo di garanzia: …L/C, Stand-by, Bond, ecc.) • Banca/e emittente/i: …… • Rating della/e banca/e emittente/i : ……… Lettera di patronage Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Situazioni di rischio eccessivo In presenza di situazioni di rischio divenuto eccessivo a causa del degrado della situazione economico-finanziaria del cliente, rilevata al verificarsi di: -ritardi anomali o insoluti nei pagamenti delle nostre fatture; -informazioni negative ricevute da terzi, -notizie di eventi pregiudizievoli (decreti ingiuntivi, protesti, pignoramenti, ecc.); è necessario attivare i provvedimenti necessari per tutelare i nostri crediti. I provvedimenti cautelativi debbono essere ovviamente calibrati a seconda della stima della gravità della situazione “Osservazione”: profili di rischio elevati, anomalie nel rapporto (es. ritardi significativi nei pagamenti) che comunque si ritengono superabili. Necessita di attento monitoraggio. “Sofferenza”: profilo di rischio molto elevato, con ritardi consistenti nei pagamenti, stato di dissesto del cliente evidenziato da eventi pregiudizievoli (decreti ingiuntivi, protesti,pignoramenti, ecc.). Obbiettivo: rientrare dall’esposizione riportando i minori danni possibili PROVVEDIMENTI CAUTELATIVI PASSAGGIO IN “OSSERVAZIONE” PASSAGGIO A “SOFFERENZA” (Avvocato …) PASSAGGIO A “PERDITE” Situazione del cliente fornita on-line dal sistema gestionale Fatturato 2009 Q.tà 2008 P.zo un Tot. € Q.tà 2007 P.zo un Tot. € Q.tà P.zo un Tot. € Termini di pagamento 2009 2008 Vend. Incas < 15 1530 Vend. Incas 2007 Vend. Incas Crediti scaduti 3145 4660 6175 Ordini accettati Importo Data consegna Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 P.zo un Tot. € Insoluti 2006 Vend. Incas 2009 Vend. Incas 2008 Vend. Crediti a scadere 76100 Q.tà < 30 31-60 61-90 25.000,00 55.000,00 91-120 Incas 2007 Vend. 2006 Incas Vend. Incas Esposizione Totale € 80.000,00 Posizione rischio cliente Fido interno Fido assicurativo Totale affidamenti Garanzie – L/c Esposizione Fuori fido Fido disponibile 100.000,00 50.000,00 150.000,00 0,00 80.000,00 0,00 70.000,00 Customer Database Incrociando il grado di rischio con la redditività dei clienti si ottiene una matrice che può fornire utili indicazioni per elaborare le strategie di marketing (ad esempio: condizioni di vendita diversificate in base al rating dei clienti) * Alto * * * * * * * * * * * * * Redditivita * * * * * * * * * * * * * * * * Basso Basso Rischiosità Alto La scelta della forma di regolamento un momento fondamentale per la copertura del rischio di credito Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Principali modalità di pagamento Rimessa diretta (assegno – bonifico) - Anticipata - Allo sdoganamento - Al ricevimento della merce - Ad un certo tempo data spedizione - Ad un certo tempo data fattura - A scadenza fissa Incasso semplice - Cambiali - Assegni al dopo incasso - Ricevute bancarie (cartacee o elettroniche) Incasso documentario - C.A.D. (cash against documents) - D.A. (doc.ts against acceptance) - Documenti c/garanzia bancaria di pagamento Credito documentario C.o.d. (cash on delivery) C.a.d. e C.o.d.: C.o.d.: sono strumenti validi per mitigare il rischio commerciale??? (anche se non sono “strumenti di garanzia”) C.a.d. (cash against documents): documents): il venditore conferisce mandato alla sua banca di trasmettere i documenti di spedizione alla banca del debitore, con istruzioni di consegnarli al trassato esclusivamente contro pagamento dell’importo stabilito. I rischi: TRASPORTO MARITTIMO - Per il venditore: venditore tutela parziale (rimane il rischio di mancato ritiro dei documenti) solo nel caso di trasporto via mare con presentazione del giro completo della polizza di carico marittima. Nel settore orafo, il C.a.d. in genere è poco o nulla utilizzato (anche perché di solito vi fanno ricorso aziende di settori che effettuano spedizioni via mare) TRASPORTO AEREO O TERRESTRE: NESSUNA TUTELA PER IL VENDITORE C.o.d (cash on delivery): ovvero: la vendita in contrassegno il mandato (scritto!!!) di curare l’incasso di un credito derivante da una vendita viene conferito, in relazione alla merce trasportata, ad uno spedizioniere o ad un vettore affidabile e disponibile ad accettarlo. In questo caso la consegna della merce al destinatario viene condizionata al pagamento contestuale del relativo importo, che viene effettuato dal debitore, a favore del venditore, tramite e sotto responsabilità dello spedizioniere o del vettore. Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 il C.o.d. potrebbe trovare impiego anche nel settore orafo purchè il termine di resa merce contrattualmente stabilito preveda il trasporto a carico del venditore Strumenti a garanzia del credito Credito documentario (è anche strumento di pagamento) tipicamente bancari Garanzia bancaria Avallo / sconto (forfaiting) di effetti cambiari Factoring (con cessione pro-soluto) di tipo assicurativo Assicurazione del credito Il Credito documentario Lo strumento bancario maggiormente utilizzato per mitigare il rischio commerciale Può essere uno strumento valido anche per il settore orafo? Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Le particolari caratteristiche dello strumento lo rendono idoneo a tutelare validamente l’esportatore Consideriamo innanzi tutto la definizione stessa di Credito documentario: Credito (ai sensi dell’Art. 2 Ucp 600): “qualunque pattuizione irrevocabile, comunque denominata o descritta, che costituisce un impegno inderogabile della banca emittente di onorare una presentazione conforme” Altre caratteristiche dello strumento che tutelano l’esportatore: autonomia rispetto alla causa che l’ha fatto sorgere (art. 4 delle N.U.U.: “Il credito é per sua natura operazione distinta dal contratto … ; tale contratto non riguarda e non impegna in alcun modo le banche, anche se un qualsiasi riferimento ad esso è incluso nel credito”. indipendenza dei rapporti tra le parti formalità: si valuta la “forma” dei documenti presentati e non la “sostanza” della merce fornita (Art. 5 N.U.U.: “le banche operano su documenti e non su merci … cui i documenti possono riferirsi”) letteralità: la portata del testo del Credito è limitata all’estensione letterale dello stesso (sono esclude interpretazioni estensive) Si tratta di uno strumento valido ma non privo di rischi I rischi possono essere i seguenti: Rischio Banca emittente Rischio Paese estero Rischio Riserve Rischio viaggio documenti Rischio azioni giudiziarie Quasi tutti questi “rischi” possono essere accollati dal beneficiario alla sua banca purché: la struttura del Credito documentario lo permetta; la banca del beneficiario sia disposta ad assumerli. Per comprendere meglio questa possibilità dobbiamo approfondire la conoscenza del ruolo che può assumere la “Banca del beneficiario” Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Come si fa a capire quale ruolo assume la banca del beneficiario ? Se il testo del credito prevede: - utilizzo presso le casse della banca emittente - NON richiede la “conferma” la banca avvisante notificherà al beneficiario l’avvenuta ricezione della L/C “senza impegno né responsabilità” Se il testo del credito prevede: - utilizzo presso le casse della banca del beneficiario (Banca “designata”) - richiede la “conferma” la banca avvisante notificherà al beneficiario l’avvenuta ricezione della L/C precisando se ha provveduto o meno ad aggiungere la conferma (l’aggiunta della “conferma” è una facoltà ma non un obbligo per la banca del beneficiario) Se “conferma”, la banca del beneficiario assume il ruolo di “banca confermante” Se il testo del credito prevede: - utilizzo presso le casse della banca del beneficiario (Banca “designata”) - NON richiede la “conferma” La banca del beneficiario è “banca designata” ed è quindi autorizzata dalla banca emittente ad eseguire la prestazione prevista dalla L/C - il beneficiario valuterà l’opportunità di chiedere alla banca designata il rilascio del proprio impegno ad eseguire la prestazione, oppure decidere se ritenere sufficiente quello della banca emittente. - la banca designata -se richiesta dal beneficiario- valuterà se accettare o meno di assumere il rischio ed eseguire la prestazione (la designazione non comporta nessun obbligo in tal senso per la banca del beneficiario, ma le attribuisce la facoltà di eseguire la prestazione prevista dal credito) Obblighi delle banche a seconda del tipo di Credito Credito non confermato con utilizzo presso la banca emittente Credito non confermato con utilizzo presso la banca del beneficiario che NON ESEGUE LA PRESTAZIONE Credito non confermato con utilizzo presso la banca del beneficiario che accetta di ESEGUIRE LA PRESTAZIONE Banca emittente: obbligata alla prestazione a condizione che i documenti conformi siano presentati alle sue casse Banca emittente: obbligata alla prestazione a condizione che i documenti conformi siano presentati alla banca designata (o direttamente alla banca emittente) Banca emittente: obbligata alla prestazione a condizione che i documenti conformi siano presentati alla banca designata (o direttamente alla banca emittente) Banca del beneficiario: Banca designata: Banca designata: solo avvisante; Dal momento in cui accetta di eseguire la prestazione, assume verso il beneficiario gli stessi obblighi della banca emittente/confermante solo avvisante; nessun altro impegno. nessun altro impegno Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Credito confermato Banca emittente e Banca confermante: entrambe sono obbligate alla prestazione a fronte di una presentazione conforme Tipo di rischio Rischio Banca emittente Credito non confermato con Credito non confermato utilizzo presso la banca emittente con utilizzo presso la banca del beneficiario che NON ESEGUE LA PRESTAZIONE Presente Presente Credito non confermato con utilizzo presso la banca del beneficiario che ESEGUE LA PRESTAZIONE Non presente dal momento Credito confermato Non presente dell’esecuzione della prestazione Rischio Paese estero Presente Rischio Riserve Presente Presente Non presente dal momento Non presente dell’esecuzione della prestazione Presente Presente ma meno elevato perché il controllo di conformità compete alla banca designata, ed è più facile (quando possibile) sanare le irregolarità R.viaggio doc Presente Non presente Rischio az.ni giudiziarie inibitorie Presente Presente Certezza del pagamento Solo alla ricezione dei fondi dalla Banca emittente Solo alla ricezione dei fondi dalla Banca emittente (eventuali anticipi sono con la clausola “s.b.f.”) Non presente Non presente Presente ma meno elevato perché il controllo di conformità compete alla banca confermante, ed è più facile (quando possibile) sanare le irregolarità Non presente Non presente per il per il beneficiario dal momento dell’ esecuzione della prestaz.ne beneficiario dal momento dell’ esecuzione della prestaz.ne Alla presentazione dei documenti conformi alla banca designata Alla presentazione dei documenti conformi alla banca confermante L/C a vista: la banca designata paga in via solutoria se non ci sono riserve; L/C con pagamento differito: a presentazione documenti conformi, la banca designata, assumendo impegno di pagare a scadenza, o “negozia”senza rivalsa, o”onora” scontando pro-soluto L/C a vista: la banca designata paga in via solutoria se non ci sono riserve; L/C con pagamento differito: alla presentazione dei documenti conformi, la banca designata,assumendo impegno di pagare a scadenza, o “negozia”senza rivalsa, o”onora” scontando pro-soluto Accorgimenti per ridurre i rischi nella gestione delle L/C FASE DELLA TRATTATIVA COMMERCIALE Non limitarsi a richiedere genericamente: “pagamento a mezzo L/C” ma discutere e dettagliare anche le caratteristiche della L/C che vogliamo ottenere. Domande da porsi durante la trattativa: • • • • • • • • • Che tipo di Credito documentario voglio ottenere? Che livello di “rischio” sono disposto sopportare? Chiedo o no la conferma? Nota bene: Quale sarà la banca emittente? Conoscere il nome della banca emittente e valutarne preventivamente il rating con la Entro quale data lo voglio ricevere? propria banca può essere fondamentale Quali documenti voglio escludere dalla per avere la certezza di ottenere successivamente la conferma ed presentazione? effettuare lo smobilizzo pro-soluto del Quali condizioni non posso accettare? credito, soprattutto (ma non solo) quando si opera con Paesi a rischio elevato. Chi paga le spese bancarie? In certi casi può essere necessario ecc. ottenere preventivamente dalla propria Cerchiamo dunque, nelle diapositive seguenti, di tracciare un “identikit” identikit” del credito ottimale Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 banca un “impegno a fermo” (commitment) ad aggiungere la conferma quando il credito sarà emesso Accorgimenti per ridurre i rischi nella gestione delle L/C Fase della trattativa commerciale Con gli adattamenti da valutare caso per caso, indicativamente la frase da inserire in contratto / conferma d’ordine / fattura pro forma potrebbe essere la seguente: Payment terms: L/C must be issued by first class Bank not later than ……… advised directly (avoiding to involve third banks) by and available with (ed eventualmente “confirmed by”): Banca … …. (swift code: …..) by payment at ……….. Amount: ………… Expiry date and place: ……… in Italy Latest date of shipment: …… Shipment from ………… for trasportation to …………….. Partial shipments are (allowed / not allowed) Documents to be required: 1- commercial invoice 2- packing list 3- transport document 4- … … Bank charges details: - commercial all charges of Issuing Bank and Reimbursing Bank (if any) are for invoice the - packing list applicant account. L/C stating Discrepancy fee at beneficiary’s account not acceptable - Transport document Un testo di L/C strutturato in modo favorevole per l’ l’esportatore SWIFT MT 700 Addressed to: BANCA …. …. (ADVISING BANK) SWIFT CODE: … … Issuing Bank : first class bank • • • • • • • • SEQUENCE OF TOTAL FORM OF DOC. CREDIT DOC CREDIT NUMBER DATE OF ISSUE EXPIRY APPLICABLE RULES APPLICANT BENEFICIARY *27 *40 A *20 *31 C *31 D *40E *50 *59 : : : : : : : : 1/1 IRREVOCABLE …. ------------------DATE ….. PLACE ITALY UCP LATEST VERSION ------------------------------------------------------- • • • AMOUNT MAX CREDIT AMOUNT/TOLERANCE AVAILABLE WITH *32 B *39 B *41 A : : : • • • • • • • • • PAYM. DET. PARTIAL SHIPMENTS TRANSHIPMENTS LOADING IN CHARGE FOR TRANSPORT TO LATEST DATE OF SHIPMENT DESCRIPT. OF GOODS *42 P *43 P *43 T *44 A *44 B *44 C *45 A : : : : : : : DOCUMENTS REQUIRED *46 A : • • • • PRESENTATION TERMS *48F : CURRENCY ----- AMOUNT ----------------------------BANCA …. (ITALIANA (SWIFT CODE: ………..) (ITALIANA)) ………..) BY ------------------ (NEGOTIATION/PAYMENT/ DEF PAYMENT) ---- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------COMMERCIAL INVOICE PACKING LIST TRANSPORT DOCUMENT---------------WITHIN … DAYS FROM SHIPMENT DATE DETAILS OF CHARGES *71 B : • CONFIRMATION » ALL COMMISSIONS AND CHARGES OF ISSUING BANK AND REIMBURSING BANK (IF ANY) ARE FOR THE APPLICANT ACCOUNT . (L/C stating Discrepancy fee at beneficiary’s account not acceptable) *49 Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 : INSERT “ WITHOUT” OR “CONFIRM” OR “MAY ADD” Accorgimenti per ridurre i rischi nella gestione delle L/C Fase della notifica COSA FARE APPENA VI VIENE NOTIFICATO UN CREDITO Controllare attentamente la conformita’ del testo del credito agli accordi contrattuali, in particolare per quanto riguarda: • i dati generali del credito • i documenti richiesti • la descrizione e la resa della merce • le condizioni aggiuntive *** COSA FARE SE IL TESTO NON SODDISFA LE VOSTRE ESIGENZE E’ necessario intervenire immediatamente con l’ordinante per farlo modificare bisogna assolutamente evitare di scoprire all’ultimo momento, quando magari si è già spedita la merce, che è impossibile utilizzare correttamente il credito a causa di un testo non adeguato. Accorgimenti per ridurre i rischi nella gestione delle L/C Fase della redazione / presentazione dei documenti Anche se le N.U.U. danno chiare indicazioni per evitare controlli strettamente meccanicistici nel tentativo di limitare il ricorso a “riserve”, è consigliabile comunque per l’operatore che non voglia correre rischi, porre la massima cura nella predisposizione dei documenti richiesti. Ricordiamo che anche una sola irregolarità consente alla banca emittente o confermante di rifiutare il pagamento!!! Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 LA STANDSTAND-BY LETTER OF CREDIT Si differenzia dal Credito documentario in quanto non è un “mezzo di pagamento”, bensì strumento di garanzia del credito, credito che viene utilizzato in caso di inadempienza dell’ordinante. In ciò sono molto simili alle garanzie bancarie di pagamento. Infatti, come per le garanzie, solo in caso di mancato pagamento della fattura da parte dell’ordinante si attiva l’utilizzo della Stand-by LC, richiedendo il pagamento alla banca emittente mediante la presentazione dei documenti richiesti; Tra i documenti da presentare per ottenere il pagamento dalla banca emittente (o designata) viene sempre richiesta una dichiarazione del beneficiario attestante l’ l’inadempienza dell’ dell’ ordinante (oltre, eventualmente alla tratta, copia della fattura, copia del documento di trasporto). Può essere consigliabile per il venditore richiedere una Stand-by L/C soprattutto in caso di forniture ripetitive. ripetitive In tal caso l’importo della Stand-by L/C sarà pari alla massima esposizione e validità 15/20 giorni oltre la scadenza prevista per l’ultima spedizione. E’ consigliabile richiedere Stand-by L/C regolate dalla normativa ICC U.C.P.600 U.C.P.600 (e non dalle norme I.S.P. 98) Le Garanzie Bancarie nel commercio internazionale Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Definizione La garanzia è un impegno assunto da una banca nei confronti di un beneficiario, di eseguire una prestazione finanziaria qualora l’obbligato principale non dovesse adempiere ai suoi obblighi. Conseguenza: la prestazione finanziaria potrà essere richiesta alla banca garante solo se si verifica il mancato adempimento degli obblighi coperti dalla garanzia da parte del mandante (ordinante). UNA DISTINZIONE IMPORTANTE Garanzia fidejussoria Garanzia autonoma Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Garanzia Fidejussoria E’ poco utilizzata nel commercio internazionale. L’impegno della banca garante non è svincolato dai sottostanti rapporti contrattuali. Caratteristiche: accessorietà all’obbligazione principale estinzione (di norma) legata all’estinzione dell’obbligazione principale Garanzia autonoma L’impegno della banca garante è svincolato (“ (“autonomo” autonomo”) dall’obbligazione sottostante e dai rapporti contrattuali tra le parti. Tale impegno è incondizionato incondizionat e l’adempimento della banca a prima richiesta” garante avviene “a richiesta” del beneficiario (ogni eccezione rimossa). E’ maggiormente utilizzata nel commercio internazionale, perché – in caso di escussione – la banca garante è impegnata ad eseguire la prestazione senza sollevare eccezioni o contestazioni. La banca garante provvede ad eseguire la prestazione finanziaria senza obbligo di verifica dell’ inadempimento del mandante. Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 IL TESTO DELLA GARANZIA: GARANZIA dati indispensabili - data di emissione - nome del mandante e del beneficiario - premessa: descrizione del rapporto sottostante e dell’adempimento garantito - l’ammontare (+ eventuali spese,interessi,oneri) - l’impegno a pagare e a quali condizioni (dichiarazione di inadempienza) - termine di scadenza - condizioni per l’escussione - la legge applicabile e il foro competente - la sottoscrizione da parte del garante Garanzie a nostro favore: verifiche da effettuare al testo di una garanzia nel momento in cui ci viene notificata - Garanzia autonoma o fidejussione? La banca garante è affidabile? La ragione sociale dell’ordinante e del beneficiario è indicata correttamente? I riferimenti a gara/contratto sono esatti? L’importo garantito è quello stabilito? Sono presenti clausole/termini inaccettabili? Le date di entrata in vigore e scadenza (considerando anche il “mailing time”) sono quelle previste? Siamo in grado di presentare i documenti richiesti per l’escussione? I termini per l’escussione sono adeguati? La legge applicabile ed il foro competente sono quelli concordati? “Chi” paga le commissioni e le spese bancarie? Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Gli strumenti assicurativi a copertura del RISCHIO DI CREDITO COMMERCIALE ASSICURAZIONE DEL CREDITO: a cosa serve limitare il rischio dell’insolvenza commerciale dei clienti a fronte delle forniture con pagamento posticipato e non coperto da forme di garanzia di tipo bancario. In pratica: l’assicurazione trasforma un evento incerto in un costo certo. Due regimi assicurativi: Rischio singolo (solo per l’Estero) Globalità: assicurati tutti i debitori di uno Stato (di solito almeno tre), salvo esclusioni motivate. Per l’estero ammesse anche polizze globali limitate a singoli Paesi. Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Assicurazione del credito “RISCHIO SINGOLO”: Assicura transazioni ripetute verso uno o più clienti esteri selezionati (massimo nr. 10) con dilazioni di pagamento inferiori a 12 mesi Al momento il prodotto risulta offerto solo da Sace.Bt Principali caratteristiche solo per copertura delle vendite all’estero (per i Paesi ammessi in copertura) consente di coprire i rischi commerciali e politici oppure il solo rischio commerciale è possibile scegliere di gestire la polizza con o senza notifiche delle fatture i costi sono pre-definiti Assicurazione del Credito La polizza “globale” globale” COSA COPRE Crediti commerciali in Italia ed all’Estero di durata, in linea di massima, inferiore a 12 mesi; (in realtà le Compagnie tendono a preferire scadenze entro i 6 mesi) UN TRIPLICE INTERVENTO valutazione preventiva della solvibilità del debitore assistenza nel recupero del credito copertura delle perdite TARGET DEL CLIENTE ASSICURATO Ditta non di nuova costituzione (con almeno un paio di bilanci approvati), con minimo di fatturato ed almeno 4/5 clienti). Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 RISCHIO COPERTO E’ coperto il rischio di insolvenza commerciale, cioè la perdita definitiva, definitiva totale o parziale, di un credito. CONTESTAZIONI DEL DEBITORE In caso di contestazione, la garanzia assicurativa viene sospesa e riprende qualora la contestazione venga risolta (almeno nel giudizio di 1° grado) a favore dell’Assicurato. ESCLUSIONI Crediti finanziari, crediti al consumo, ad enti pubblici, a società partecipate nella misura superiore (di solito) al 40%. Escluso in genere il rischio politico. Esclusi i crediti non suscettibili di rischio in quanto assistiti da L/C, garanzia bancaria, C.A.D.,C.O.D. (salvo emissione di specifica “Appendice” di polizza che li ricomprenda), pagamento anticipato o contrassegno. Non assicurabili le aziende di nuova costituzione SCOPERTO OBBLIGATORIO L’assicurazione non copre mai il 100% del credito: la normativa Isvap impone uno “scoperto obbligatorio”. Si vuole così coinvolgere e responsabilizzare il venditore lasciando a suo rischio una determinata percentuale del credito (in genere 15% per l’Italia; in misura diversificata per i Paesi Esteri: spesso la Compagnia accetta di negoziare anche la % di copertura). Inoltre si vuole escludere dalla copertura (per una certa %) il mancato guadagno. FRANCHIGIE In genere possono essere negoziati limiti di importo in franchigia con le Compagnie DURATA DELLA POLIZZA Normalmente durata 1 anno, rinnovabile automaticamente salvo disdetta nei termini stabiliti Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 PRINCIPALI OBBLIGHI DELL’ DELL’ASSICURATO segnalare entro i giorni stabiliti fatti negativi rilevanti sulla solvibilità del debitore (ad esempio protesti, insoluti, cessazione attività,ecc.) comunicare i mancati pagamenti entro i termini di polizza, considerando le proroghe automatiche notificare le fatture emesse, se polizza a fatturato mensile comunicare tutti i nominativi da affidare pagare i premi e le spese di istruttoria fidi rispettare tutte le altre clausole stabilite dalla Polizza DIVIETI PER L’ L’ASSICURATO Assicurare presso altre Compagnie i rischi già coperti dall’Assicurazione, o la parte residua. Cedere il credito senza autorizzazione della Compagnia PROROGHE AUTOMATICHE L’Assicurato può in genere concedere proroghe in autonomia al debitore fino ad un termine massimo convenuto (di solito 3 mesi) SINISTRI Per crediti non contestati, ammessi a copertura, l’Assicurazione rimborsa il sinistro entro il limite del massimale stabilito (in genere varia da 20 a 40 volte il premio annuo pagato); nei tempi stabiliti dalle condizioni di Polizza in genere entro un certo numero di giorni a partire dalla cosiddetta “Data costitutiva del sinistro” così calcolata: Insolvenza di fatto: il sinistro si costituisce trascorso un certo periodo di tempo (stabilito dalla polizza) dalla data di scadenza della fattura impagata o della relativa proroga; Insolvenza di diritto: il sinistro si costituisce dal momento in cui l’assicurato produce prova documentale che il credito è stato ammesso a procedura concorsuale. Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 TERMINI DI DENUNCIA SINISTRO Se l’assicurato non intende concedere proroghe al debitore, (o comunque se non ci sono i presupposti per accordarle) deve effettuare la denuncia del sinistro entro i termini stabiliti dalla Polizza. Principali OBBLIGHI IN CASO DI SINISTRO denuncia entro i termini; compiere tutti gli atti necessari a tutelare il credito; obbligo di tentare il recupero del credito; eventuali transazioni devono essere autorizzate dalla Compagnia; rispettare tutti gli altri obblighi in relazione alla singola Polizza. Importante: Attenzione alle dichiarazioni rese in fase di compilazione del “Questionario” da presentare alla Compagnia di Assicurazione per ottenere un preventivo”: se successivamente, dopo aver sottoscritto la Polizza, si verificasse un sinistro, e le dichiarazioni rese con il Questionario risultassero inesatte in relazione alle caratteristiche del rischio, la Compagnia avrebbe titolo di rifiutare il pagamento dell’indennizzo!!! VANTAGGI PER L’ L’ASSICURATO riduce il rischio di credito monitoraggio della clientela (strumento a supporto della gestione del credito) servizio legale per il recupero del credito, con assunzione (non totale) delle spese legali, oltre all’indennizzo della perdita subita. favorisce l’azione commerciale: si possono offrire ai clienti condizioni di pagamento differito senza altre particolari garanzie; si ottengono informazioni sulla nuova clientela. è più probabile che il debitore saldi un debito assicurato rispetto ad un debito non assicurato. facilita l’accesso al credito bancario (es.: cessione alla banca dei diritti di polizza). COSTI pagamento del premio di assicurazione (di solito calcolato sull’intero fatturato “differito” e non sui fidi accordati) spese di istruttoria iniziale ed il rinnovo annuale affidamenti CRITICITA’ CRITICITA’ Non sempre le Compagnie concedono “fidi” adeguati alle esigenze Il costo della polizza Rischio “contestazioni” sollevate dal debitore che sospendono l’indennizzo Rischio gestione polizza non corretta Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 In conclusione: L’assicurazione dei crediti è uno strumento utile per mitigare il rischio di credito, però bisogna saperlo gestire in maniera corretta. Le clausole del contratto di assicurazione vanno studiate attentamente in modo da conoscere a fondo i propri obblighi e diritti. Gli adempimenti a carico dell’assicurato debbono essere rispettati in modo scrupoloso per evitare spiacevoli sorprese. La responsabilità della gestione della Polizza va affidata a personale adeguatamente preparato. Le condizioni di polizza vanno negoziate con la Compagnia in modo da ottenere un prodotto personalizzato, che sia ottimale rispetto alle nostre esigenze. Le condizioni di Polizza debbono essere continuamente monitorate e raffrontate con l’offerta presente sul mercato, e possono essere modificate (con il consenso della Compagnia) anche prima della scadenza della Polizza. Inoltre il monitoraggio delle condizioni di mercato permette eventualmente valutare l’opportunità di disdettare la Polizza nei termini stabiliti, per - ottenere condizioni migliori in sede di rinnovo - rivolgersi eventualmente a Compagnie concorrenti A questo punto, dopo aver: analizzato la situazione dell’azienda cliente valutato il livello di rischiosità definito il limite massimo di esposizione che riteniamo accettabile deciso di attivare o meno strumenti bancari o assicurativi per coprire il rischio commerciale A questo punto non ci resta che ... ... concludere un buon contratto! “Contratto” ??? Sì, CONTRATTO! : Ordine + Conferma d’ordine = Contratto Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 UN BUON CONTRATTO per concludere un “buon” contratto non ci si deve limitare a definire solo: - un (buon) prezzo, i termini e le condizioni di pagamento – – – – ragione sociale delle parti descrizione della merce e data di consegna Legge applicabile e foro competente data, timbro e firma ma ricordarsi sempre di precisare: il termine di resa merce citando correttamente l’Incoterm appropriato Incoterms 2000: ELEMENTI CHIAVE Trasporto: Trasporto “Chi” lo paga nel tratto principale Consegna: Consegna come e dove avviene la consegna della merce Rischi: Rischi dove e quando avviene il passaggio dei rischi dal venditore al compratore (il compratore non è liberato dall’obbligo di pagare il prezzo se la perdita o il deterioramento della merce avviene dopo il passaggio dei rischi al compratore) Altre spese (sdoganamento,tasse, carico,scarico, stivaggio,ecc): viene definito chi è obbligato a pagarle Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 altri particolari definiti dagli Incoterms 2000 “Chi” si deve occupare (e pagare le spese) di: licenze, altre autorizzazioni ufficiali, espletare le formalità doganali Obbligo di “avviso” (esempio: FCA: il venditore deve avvisare il compratore che la merce è stata consegnata; il compratore deve comunicare il nome del vettore a cui va fatta la consegna) Obbligo per il venditore di fornire “prova” della consegna; obbligo di accettazione per il compratore Controllo – Imballaggio – Marcatura - Ispezione Gli Incoterms 2000 si strutturano in 4 Gruppi dal livello minimo di obbligazioni per il venditore (EXW) al livello massimo (DDP) (viceversa per il compratore) Gruppo “E” : EXW Partenza : il venditore si limita a mettere la merce a disposizione del compratore presso i propri locali Gruppo “ F” : FCA - FAS - FOB Trasporto principale non pagato: il venditore ha l’obbligo di consegnare la merce ad un vettore designato dal compratore Gruppo “C” : CFR - CIF - CPT - CIP Trasporto principale pagato: il venditore provvede al contratto di trasporto ma non assume il rischio di perdita o danneggiamento della merce o costi aggiuntivi dovuti ad eventi successivi alla spedizione Gruppo “D”: DAF - DES - DEQ - DDU - DDP Arrivo : il venditore sostiene tutti i costi ed i rischi fino al luogo di destinazione convenuto Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009 Incoterms 2000: modi di trasporto correlati Solo trasporto marittimo e fluviale: FAS – FOB CFR - CIF DES - DEQ Qualsiasi modo di trasporto: trasporto EXW FCA CPT - CIP DAF - DDU - DDP Le opinioni espresse, ancorché frutto di analisi e studio, sono rese senza responsabilità del Relatore e del GSO - Gruppo di Studio del Settore Orafo Seminario Gruppo di Studio Settore Orafo 29 Aprile 2009