In vacanza con il 4 zampe
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In vacanza con il 4 zampe
In vacanza con il quattrozampe Si avvicina, il periodo delle meritate vacanze. Per una famiglia italiana su due si pone però un interrogativo: la bestiola di casa viene con noi o è meglio lasciarla a casa? E’ una decisione che, in Italia, investe circa 60 milioni di animali domestici, dai cani ai mici, dagli uccelletti ai criceti ai pesciolini. Non sai quali strutture ci accolgono con i nostri Amici per poter fare le vacanze? vai al sito del Ministero del Turismo,oppure visita questo link per visionare i luoghi di vacanza che accolgono animali VIENE CON NOI E’ deciso. Viene con noi. Abbiamo scelto la meta e trovato una sistemazione ospitale. Ricordarsi che è indispensabile viaggiare con i documenti sanitari dell'animale, Come viaggiare con la bestiola al seguito? Qualunque sia il mezzo scelto valgono alcuni pratici suggerimenti per evitare spiacevoli inconvenienti. Tenere gli animali a digiuno prima del viaggio, o, se è molto lungo, somministrargli brevi spuntini, preferibilmente di cibo secco. Tenere sempre a portata di mano dell’acqua fresca. Se è il caso, utilizzare dei prodotti contro il mal d’auto o il mal di mare. In viaggio con Fido Usare l’ AUTO è sicuramente la soluzione più comoda. Poche le regole da osservare. E’ vietato naturalmente chiudere gli animali nel bagagliaio. Mentre gatti, criceti e uccellini viaggiano rigorosamente nelle gabbiette, il cane può sedersi comodamente di fianco a noi. Purché sia uno solo. Il codice della strada obbliga infatti a trasportare gli animali domestici, quando sono più di uno, nel vano posteriore appositamente diviso da una rete o paratia. Una raccomandazione importantissima: non lasciare mai il cane chiuso in macchina da solo. Le insolazioni sono una minaccia terribile, anche mortale. Il cane non suda, se non sotto i cuscinetti. Quindi è molto più esposto di noi ai colpi di sole. Ricordate: basta un quarto d’ora al sole perché la temperatura all’interno del veicolo raggiunga i 60° e si crei una situazione drammatica. Il viaggio in TRENO è più problematico, soprattutto per i cani di grossa taglia. Mentre gatti, uccelli e piccoli cani possono infatti viaggiare, in seconda classe, sulle ginocchia del proprietario, pagando il 60% del biglietto, per i cani di grossa taglia è necessario prenotare un intero scompartimento. Non solo. Oltre al biglietto, sempre ridotto del 40%, bisogna sborsare circa 35 euro per la successiva disinfestazione antiparassitaria. Mete lontane o il desiderio di velocizzare gli spostamenti richiedono l’impiego dell’ AEREO. Pochi problemi. Prenotando in anticipo, cani, gatti e altri animali di peso inferiore ai 10 kg possono viaggiare con i passeggeri, in contenitore. Non più di uno per volo, a meno che non siano dello stesso proprietario, o che il comandante, valutata la situazione, non decida altrimenti. Per i cani di peso superiore ai 10 kg il viaggio deve avvenire in stiva pressurizzata. In questo caso è necessario verificare, compagnia per compagnia, le norme previste per il contenitore. I costi variano: si va dai 20 euro per i voli nazionali, al 2% della tariffa economica sui voli all’estero. Raggiungere le isole non è proibitivo per i nostri animali. L’ospitalità sui TRAGHETTI varia, ma è garantita. Se avete l’auto l’animale può rimanervi tranquillamente dentro, soprattutto nei brevi tragitti. E’ necessario comunque informarsi presso le compagnie di navigazione: alcune consentono di portare il cane in cabina, altre obbligano a servirsi del canile di bordo o della gabbia. Il costo del trasporto si aggira sui 20 euro. Severamente vietate, invece, sono le navi da crociera. Le valigie sono pronte? Anche Fido e Micio reclamano uno spazio per il loro beauty case. Cosa deve contenere? Anzitutto gli oggetti di uso quotidiano: le ciotole per il cibo e l’acqua, la lettiera, il collare (anche quello antipulci), il guinzaglio, la museruola, la cuccia portatile, la spazzola e qualche giochino, se gli è particolarmente affezionato. Indispensabile, e in molti luoghi ormai obbligatoria, la paletta per la raccolta delle deiezioni. Nello zaino per la montagna non deve mancare il siero antivipera, mentre se si prepara la sacca per il mare è bene portarsi anche lo shampoo e un asciugamano per i lavaggi dopo le nuotate. Per il cagnone non dobbiamo dimenticare la pastiglia preventiva antifilaria, da somministrare regolarmente ogni mese. In una tasca della sua valigia va senz’altro infilato il libretto sanitario, sul quale sono registrate le varie vaccinazioni (per il cane: cimurro, epatite, leptospirosi, parvovirosi e antirabbica), necessarie indipendentemente dalle vacanze. Con il libretto si rassicurano i proprietari di alberghi, campeggi e residence che dovessero manifestare timori. I più previdenti avranno sicuramente già stipulato una polizza di responsabilità civile verso terzi. Questa pone i nostri amici al riparo dai danni che, più o meno volontariamente, dovessero causare in giro per il mondo. Resta comunque importante assicurarlo anche se lo lasciamo in città o in pensione. E fuori dall’Italia? Per attraversare il confine cani, gatti e furetti devono avere il passaporto previsto dal Regolamento CE n. 998/2003(formato pdf 78.8 KB). Per il rilascio del passaporto da parte dei Centri di Sanità Pubblica Veterinaria è necessario che gli animali siano identificati con tatuaggio leggibile o microchip. I cani devono anche essere iscritti all’anagrafe regionale. Il veterinario ufficiale controlla l’identificazione dell’animale e emette il passaporto. Per i Paesi CE (esclusi Gran Bretagna, Irlanda e Svezia che richiedono ulteriori garanzie sanitarie) il passaporto è valido per l’espatrio se nell’apposito spazio è certificata annualmente l’esecuzione della vaccinazione antirabbica. Per i Paesi extra CE “allineati” (lista presso i CSPV della ASL) valgono le regole previste per gli Stati membri. Per i Paesi extre CE non allineati (Paesi terzi) è necessario sottoporre gli animali anche ad un prelievo di sangue per la titolazione degli anticorpi neutralizzanti contro il virus della rabbia almeno 30 giorni dopo l’esecuzione della vaccinazione. Per viaggi in Paesi extra CE è sempre opportuno rivolgersi al consolato o all’ambasciata del paese di destinazione per verificare se sono richiesti ulteriori adempimenti sanitari o burocratici (Regolamento CE 26.05.2003 e successive integrazioni).