Mafia e tangenti, 10 fermi a Siracusa
Transcript
Mafia e tangenti, 10 fermi a Siracusa
lasiciliaweb 1 di 1 http://www.lasiciliaweb.it/stampa.php?id=5113 STAMPA | CHIUDI Cronaca Mafia e tangenti, 10 fermi a Siracusa SIRACUSA - La polizia di Siracusa, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Catania, ha fermato dieci presunti affiliati al clan mafioso Bottaio-Attanasio. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori e all'illecita concorrenza mediante violenza e minaccia. Le indagini sono state condotte tra il mese di novembre 2006 e marzo di quest'anno, e hanno permesso di accertare che il titolare di alcune ditte di noleggio di videogiochi, "dopo aver stipulato un accordo economico-criminale con il clan, avvalendosi della forza, era riuscito ad acquisire, a discapito degli altri imprenditori del settore, il monopolio, in tutto il territorio della città di Siracusa, del noleggio e della gestione degli apparecchi da intrattenimento, costringendo gli altri operatori del settore, attraverso atti intimidatori, a cedere i 'postì presso diversi esercizi commerciali o a versare al gruppo mafioso una ingente somma di denaro, finanziando in tal modo le entrate del clan". Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di circa 2 milioni di euro. All'operazione contro il clan Bottaro-Attanasio, denominata Game Over, hanno partecipato più di 200 agenti della polizia di Stato supportati da unità cinofile e da pattuglie eliportate. Le vittime sarebbero state costrette, con atti intimidatori (incendi, minacce e altro), a cedere i cosiddetti 'posti' per i videogiochi presso gli esercizi commerciali oppure a pagare al gruppo mafioso un'ingente somma di denaro a titolo estorsivo. L'imprenditore indagato avrebbe versato nelle casse del clan una cospicua parte degli introiti mensili, circa 50-60 mila euro, che venivano utilizzati per finanziare le attività criminali e per il mantenimento dei familiari dei detenuti. La Procura Distrettuale Antimafia ha disposto il sequestro preventivo del patrimonio aziendale e dei beni mobili e immobili rientranti nella disponibilità dell'imprenditore, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro: si tratta di tre aziende, una villa, due appartamenti, un magazzino; un terreno e dieci veicoli. 14/05/2008 14/05/2008 16.52