La cultura del vetro in Altare ha radici molto antiche

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La cultura del vetro in Altare ha radici molto antiche
MUSEO DELL’ARTE VETRARIA ALTARESE
Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria
1000 Anni di Vetro, tra il Verde e il Mare...
LA STORIA DEL VETRO AD ALTARE
La Cultura del vetro in Altare ha radici molto antiche: le prime fornaci per la fusione di
questa trasparente materia risalgono all’XI secolo, e da quel momento si comincia a
parlare di lavorazione à la façon d’Altare.
La storia del vetro altarese si può dividere in due importanti capitoli: il primo si riferisce alla
storica Corporazione dell’Università del Vetro, databile intorno al 1400.
Grazie alla Corporazione e ai suoi Statuti il lavoro venne regolamentato, con norme e
privilegi che costituirono il nucleo attorno al quale iniziò a ruotare la produzione altarese.
Le famiglie dei vetrai operarono per oltre quattro secoli seguendo le regole degli Statuti,
producendo oggetti nelle fornaci di famiglia, e spostandosi spesso in giro per l’Europa, sia
per spirito di innovazione, sia per motivi economici, in quanto nel periodo estivo la
produzione vetrari ad Altare veniva sospesa.
Nel 1823, in seguito a importanti cambiamenti sociali tra cui la nascita di una forte
borghesia locale, gli Statuti della corporazione vetraria vennero aboliti, ponendo fine ad
una realtà consolidata.
La produzione vetraria proseguì in maniera frammentaria, anche a causa del consistente
flusso migratorio seguito dagli altaresi che, come nei secoli precedenti, muovevano verso
altre mete, dal nord Italia all'Argentina.
Per arginare questa situazione e tornare agli antichi splendori, le famiglie dei vetrai rimasti
ad Altare decisero di unire le proprie forze.
Fu così che la notte di Natale del 1856 nacque la Società Artistico Vetraria, la prima
Cooperativa di lavoro d’Italia.
La produzione all’interno della vetreria era seriale, e la lavorazione artigianale, organizzata
per piazze, gruppi di lavoro formati da un maestro e da diversi aiutanti; le prime macchine
automatiche vennero inserite nella produzione a partire dagli anni ’50.
I prodotti realizzati erano oggetti d’uso, utensili per la cucina, articoli curiosi, come
acchiappamosche e tiralatte, e oggetti per la farmochimica. La quasi totalità della
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produzione era in vetro trasparente (bianco, ad Altare), decorato con la tecnica
dell’incisione.
Raramente venivano inseriti in produzione oggetti in vetro colorato; colore utilizzato invece
spesso dai maestri per dare prova della propria abilità e per creare oggetti ad uso privato.
Una produzione dunque, quella altarese che, a fasi alterne ha toccato vette d’eccellenza,
essendo attraversata sovente dal vento del rinnovamento; in questo senso vanno
interpretate l’esperienza liberty del primo ‘900 dei maestri Costantino e Cimbro Bormioli,
l’incontro con il design tramite l’architetto Teobaldo Rossigno, passando per una
folgorante avventura futurista con un gruppo molto attivo già dagli anni ’20.
IL MUSEO DELL'ARTE VETRARIA ALTARESE
Il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, nato all’interno della Società Artistico-Vetraria quale
museo d’azienda, offre ai suoi visitatori una rassegna di opere, che vanno dal 1650 ai
nostri giorni.
L'attuale raccolta comprende opere in vetro divise in categorie: artistico, vetro d'uso e
vetro per la farmochimica, attrezzature della ex S.A.V., nonché la collezione di libri e riviste
conservati nella Biblioteca Specialistica del Vetro.
La gestione del Museo è affidata all'Istituto per lo studio del vetro e dell’arte vetraria –
I.S.V.A.V., fondazione istituita nel 1991 con lo scopo prevalente della promozione storicoscientifica del vetro e la tutela della lavorazione artigianale.
MUSEO DELL’ARTE VETRARIA ALTARESE
Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria
Sede del museo è Villa Rosa, un edificio in perfetto stile Liberty, costruito tra il 1905 ed il
1906 da Monsignor Giuseppe Bertolotti per la sorella Rosalia.
Il committente affidò la progettazione all’Ingegner Nicolò Campora, uno dei progettisti più
attivi ed aperti alle nuove tendenze dell’architettura internazionale del tempo. La Villa fa
parte di una serie di edifici Liberty che si diffusero nel paese all’inizio del '900, in gran
parte ancora esistenti.
La società altarese, composta da piccoli e medi imprenditori, trovò nei dettami dello stile
modernista quei segni di novità decorativa che si propongono nelle forme dell’abitare e,
moderatamente, nella nuova oggettistica vetraria.
Acquistata dallo Stato nel 1992, dopo i restauri la Villa è stata riportata all’antico splendore
e adibita a sede del Museo dell’Arte Vetraria Altarese.
Oggi Villa Rosa è il polo culturale che, oltre ad ospitare il Museo dell’Arte Vetraria e la
Biblioteca Specializzata del Vetro, rappresenta uno dei maggiori centri d'interesse
dell'entroterra ligure.
Attualmente, inoltre, nei giardini della sede è installata una fornace dimostrativa per la
produzione di vetro soffiato che, nel corso dell'anno, viene frequentemente attivata:
un'affascinante integrazione della visita museale.
CONTATTI
Museo dell’Arte Vetraria Altarese
Piazza del Consolato, 4
17041 Altare (SV)
tel : +39 019 584734
fax : +39 019 5899384
Web: www.museodelvetro.org
E-mail: [email protected]
ORARI E TARIFFE
Orario di Apertura
Domenica - Venerdì: 16.00 – 19.00
Sabato: 15.00 – 19.00
Chiuso: tutti i lunedì. 1° Gennaio, S. Pasqua, 25 e 26 Dicembre.
Biglietto d’ingresso: € 3,00 a persona. Ridotto € 2,00
Visita guidata: € 5,00 a persona
Eventuali visite al di fuori dell’orario del Museo dovranno essere concordate in fase di prenotazione
ed avranno un costo aggiuntivo di € 50,00.
Le visite guidate* si svolgono in italiano e in lingua straniera (inglese, francese), con prenotazione
obbligatoria.
tel: +39 019 584734 - fax: +39 019 5899384 - [email protected]
*Eventuali visite al di fuori dell'orario del Museo dovranno essere concordate in fase di prenotazione, ed avranno un costo aggiuntivo.