Mettere in rete le Pmi – Ticino Management

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Mettere in rete le Pmi – Ticino Management
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economia / pmi/ premi
Mettere in rete
le Pmi
Ogni due anni Swiss Venture Club assegna il Prix Svc, un riconoscimento alle piccole e medie
imprese che, regione per regione, meglio rappresentano la ricchezza del tessuto imprenditoriale
elvetico e dei vari settori economici.
L’
Associazione Swiss Venture
Club (Svc) nata nel 2003 è composta da aziende e privati impegnati nel sostegno delle piccole e medie
aziende operanti in Svizzera, promuovendo il successo a lungo termine della nostra
piazza economica. Ha 2.700 associati, di
cui un centinaio in Ticino. Ad essi si
aggiungono circa 500 partner e sponsor
privati.
Swiss Venture Club è attiva a livello
regionale e nazionale, ed opera senza scopo
di lucro in maniera indipendente, avvalendosi di solidi partenariati in ambito
economico, scientifico, mediatico, politico
e culturale.
Oltre ad organizzare occasioni di incontro e di approfondimento fra i suoi membri, lo Swiss Venture Club si impegna per
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il miglioramento delle condizioni quadro
- da un punto di vista politico e legale in cui operano le piccole e medie imprese
elvetiche. «Ad Svc possono associarsi sia
imprese che privati, appartenenti al mondo
dell’economia, della scienza, della politica,
dei media e della cultura», precisa HansUlrich Müller, presidente di Svc, che sottolinea la grande importanza che le piccole
e medie imprese rivestono nel creare e
sostenere il tessuto economico elvetico:
«le Pmi forniscono un notevole impulso
alla forza d’innovazione elvetica, grazie
alle proprie competenze e, soprattutto,
alla propria capacità di ‘fare rete’».
Il comitato direttivo dell’Associazione
è costituito da 10 membri attivi affiancati
da otto responsabili regionali, che coordinano l’attività delle sedi dislocate su tutto
Alcuni dei membri della giuria della
Svizzera italiana: da sinistra, Mauro Feller, Daniele Lotti, Stefano Rizzi, Gabriele
Zanzi, Gianfranco Ravano, Luca Albertoni, Alessandra Alberti.
il territorio elvetico: «Esiste una sede per
ognuna delle sette regioni economiche
elvetiche: Espace Mittelland, con i cantoni
di Berna e parte di Soletta; Svizzera seitentrionale, Svizzera orientale, Svizzera
francese con i cantoni di Friburgo, Jura e
Neuchâtel, Svizzera Italiana, regione di
Zurigo e Svizzera centrale», spiega HansUlrich Müller.
I partner nazionali di Svc sono Credit
Suisse, Ey (precedentemente Ernst &
Young), specialista in revisione e organiz-
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Da sinistra, Hans-Ulrich Müller, presidente dello Swiss Venture Club e
Gabriele Zanzi, presidente della giuria
Prix Svc Svizzera italiana.
Sotto, il pubblico presente alla consegna del Prix Svc Svizzera Italiana 2013.
zazione contabile e in fiscalità, e Swisscom,
cui si aggiungono numerosi sponsor: «La
collaborazione con i tre partner permette
allo Swiss Venture Club di realizzare i suoi
progetti, in particolare l’assegnazione dei
Prix Svc nelle sette regioni economiche
della Svizzera», segnala Gabriele Zanzi,
presidente della giuria del Prix Svc Svizzera
italiana, «inoltre, la collaborazione con
Credit Suisse - che ha messo a disposizione
della Svc Sa, un’affiliata dello Svc, un
importo pari a 100 milioni di franchi consente allo Svc di sostenere Pmi e giovani imprese con capitale di rischio. Grazie
alla partnership con Ey, i finalisti dei Prix
Svc possono concorrere anche al concorso
nazionale e internazionale Entrepreneur
of the Year. Ultimo, ma non certo per
importanza, Swisscom, che contribuisce
alla concretizzazione dei progetti Svc
sostenendo il terzo premio dei Prix Svc
in tutte e sette le regioni elvetiche.
Le attività. Benché Svc non finanzia direttamente progetti e non partecipa alla fondazione di imprese, una sua divisione, Svc
Finanza, funge da intermediaria per diversi
tipologie di finanziamento, indicando ai
propri membri soluzioni alternative di
finanziamento: «Una di queste è Svc Sa
per il capitale di rischio delle Pmi, un’affiliata del Credit Suisse che è gestita in
collaborazione con lo Swiss Venture
Club», precisa Hans-Ulrich Müller.
Svc Sa, dotata di un capitale fisso di 100
milioni di franchi, può investire in progetti
promettenti: «L’importo degli investimenti è compreso di norma tra 250mila
e 3 milioni di franchi. In particolare sono
prese in considerazione Pmi che abbiano
progetti di espansione in Svizzera o all’estero oppure siano interessate alla realizzazione di nuovi impianti produttivi», precisa Gabriele Zanzi, «inoltre, devono essere aziende già affermate o con un forte
radicamento regionale e di importanza
locale: investendo in queste realtà, Svc
sostiene l’economia e contribuisce alla
creazione di nuovi posti di lavoro».
Del resto, le piccole e medie imprese
rappresentano il ‘cuore pulsante’ dell’economia elvetica e, solo in Ticino, ne sono
attive più di 20mila: «Anche se spesso
orientate all’esportazione, esse mantengono un forte radicamento sul territorio,
e sono contraddistinte da una grande capacità innovativa. Non va poi dimenticata
la loro importante attività formativa nei
confronti dei giovani, che notoriamente
rappresentano una garanzia per il futuro
dell’economia svizzera. Numerose inoltre
le piccole e medie imprese che creano
costantemente nuovi posti di lavoro e sono
rinomate a livello mondiale. Non per nien-
te, il ‘made in Switzerland’ è da sempre
visto come garanzia di qualità», puntualizza Gabriele Zanzi.
Un’altra divisione particolarmente attiva
nell’ambito dell’Associazione è Svc Formazione, che offre la possibilità di un confronto concreto su temi di rilevanza per
le piccole e medie imprese, offrendo inoltre un ampio ventaglio di opportunità di
perfezionamento professionale: «Nell’ambito degli eventi formativi organizzati da
Svc viene promossa la discussione con
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I sei finalisti del Prix Svc Svizzera italiana 2015, da sinistra: Stefano Doninelli, Ceo di Dos Group; Michael Mesaric, Ceo di Valcambi; Luigi Zanini Senior,
presidente di Zanini-Sulmoni; Lorenzo
Domeniconi, Ceo di Gtk Timek Group;
Gabriel Haering, Ceo di Cerbios-Pharma; Sergio Tami, direttore di Ifec Consulenze.
Le sei classificate ticinesi
Queste le sei aziende ticinesi selezionate dalla giuria del Prix Svc in quanto meglio
rappresentanti la ricchezza del tessuto imprenditoriale e dei settori economici presenti
nel Cantone:
• Cerbios-Pharma di Barbengo, una realtà nata nel 1994 dalla fusione di Cernitin,
Biofermente e Sapec, è attiva nei settori della chimico-bio-farmaceutica con produzione di principi attivi e prodotti finiti, sia come sviluppo interno, sia come produzione in conto terzi. I collaboratori della società, il cui Ceo è Gabriel Haering,
sono 124 (www.cerbios.ch).
• Dos Group di Besazio, fondata nel 2001 è specializzata nello sviluppo di applicazioni
mobili. Questa dinamica realtà, che impiega 36 collaboratori e il cui Ceo è Stefano
Doninelli, fornisce anche hardware, assistenza tecnica, sviluppa siti web, fornisce
software e offre consulenza marketing e comunicazione grafica (www.dos-group.com).
• Gtk Timek Group di Rivera, fondata nel 1992, progetta, fabbrica e vende rulli di
alta precisione, componenti tecnici colati, stampati ed estrusi, silicone, gomma e
spugna. L’azienda, che occupa 80 collaboratori, ha come Ceo Lorenzo Domeniconi
(www.gtk.ch).
• Ifec Consulenze di Rivera è attiva dal 2000. La società offre servizi di consulenza
e progettazione integrata nei campi dell’acustica, dell’ambiente, dell’energia, della
fisica della costruzione e dell’impiantistica, sia in campo edile, sia industriale.
Direttore di questa dinamica realtà, che impiega 51 persone, è Sergio Tami
(www.ifec.ch).
• Valcambi di Balerna, fondata nel 1961, è una delle maggiori raffinerie di oro,
argento, platino e palladio. Offre un ampio ventaglio di prestazioni, che vanno dalla
raffinazione alla produzione di lingotti e all’offerta di prodotti semi-lavorati per
l’industria orologiera. L’impresa occupa 202 collaboratori e il suo Ceo è Michael
Mesaric (www.valcambi.com).
• Zanini Sulmoni di Mendrisio/Ligornetto L’impresa creata nel 1964 comprende
anche Vinattieri Ticinesi e Castello Luigi Sa. Oggi coltiva e produce vino ticinese
proveniente dai 100 ettari di vigneti in gestione, che commercializza in Svizzera e
all’estero, oltre a importare in esclusiva prodotti vinicoli da 42 altre aziende. Occupa
72 collaboratori e il suo presidente è Luigi Zanini Senior (www.zanini.ch)
imprenditori e specialisti su argomenti
quali, ad esempio, la capacità innovativa
o la previdenza professionale per le piccole
e medie imprese», ricorda Hans-Ulrich
Müller. Svc Politica, si fa portavoce degli
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interessi delle Pmi presso autorità e istituzioni: «organizzandosi in una rete strutturale solida, le Pmi hanno maggiori possibilità di ottenere ascolto da parte delle
autorità e delle forze politiche. Per questo
raccogliamo le esigenze dei nostri associati
e li rappresentiamo nei confronti delle
istanze politiche», segnala il presidente,
che ricorda un’altra sezione di Svc, costituita alla fine del 2009, Svc Sport: «lo sport
unisce le persone e rappresenta un fattore
aggregativo importante. Facendosi promotrice di particolari eventi sportivi, la
nostra Associazione crea delle occasioni
di interazione fra imprenditori e sostenitori
dell’economia regionale, da un lato, e
società sponsor, dall’altro, favorendo fra
questi due attori lo scambio di opinioni e
di esperienze», fa notare il presidente
dell’Associazione.
Un prestigioso premio. Tra le varie attività proposte dall’Associazione, quella in
assoluto più conosciuta è il Prix Svc, che
ogni due anni viene assegnato alle Pmi di
eccellenza, ossia alle società che meglio
rappresentano la ricchezza del tessuto
imprenditoriale elvetico e dei vari settori
economici presenti sul territorio.
Assegnato per la prima volta nel 2006,
il riconoscimento viene attribuito con
cadenza biennale: nel 2015, oltre al Prix
Svc Svizzera italiana, saranno assegnati
anche il Prix Svc Espace Mittelland e il
Prix Svc Nordschweiz. «Oltre a dar voce
alle imprese, il Premio conferisce visibilità
alle prestazioni innovative», sintetizza
Gabriele Zanzi, «innanzitutto è importante sapere che non è possibile candidarsi
per il premio: la selezione avviene infatti
in base a una procedura specifica di nomina
da parte dei membri della giuria regionale.
L’azienda deve dimostrare di aver avuto
successo, di fornire prestazioni eccellenti
e di essersi affermata sul proprio mercato
conseguendo risultati economici importanti e, soprattutto, sostenibili. Inoltre, è
importante il radicamento a livello regionale e la capacità di creare nuovi posti di
lavoro». Per quanto riguarda il Canton
Ticino, la giuria è partita nel 2014 da una
lista di una cinquantina di aziende: «Dopo
una prima analisi, dodici di esse sono state
selezionate per la ‘long list’. Queste azien-
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de sono poi state analizzate in dettaglio e,
in seguito, la giuria ha selezionato le sei
finaliste, che parteciperanno all’assegnazione del Prix Svc per la Svizzera Italiana,
consegnato il 6 maggio 2015 durante una
cerimonia di premiazione al Palazzo dei
Congressi di Lugano: «tutte e sei le realtà
finaliste verranno premiate», segnala
Gabriele Zanzi, «la prima azienda classificata si aggiudicherà la partecipazione
alla formazione manageriale, promossa
dalla Supsi, in Executive Master of Business Administration, offerta da Credit
Suisse e Supsi stessa», spiega Gabriele
Zanzi, «al secondo classificato Ey offrirà,
a scelta, la partecipazione al viaggio-studio
Retreat, che si terrà il prossimo mese di
settembre, oppure all’Entrepreneur of the
Year Congress a Palm Springs in California, in novembre». Il terzo premio, offerto
da Swisscom, prevede l’accesso a un modulo formativo presso la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e
dei servizi del Canton Ticino. «Per finire,
le tre aziende classificate al quarto posto,
a pari merito, riceverannodei premi offerti
da Bucherer e dal centro di medicina preventiva Nescens presso la Clinica Sant’Anna», aggiunge Gabriele Zanzi.
La giuria. Ogni regione elvetica ha una
sua giuria composta da personalità del
mondo imprenditoriale, economico,
mediatico e politico della regione. Per la
Svizzera italiana si tratta di Alessandra
Alberti, direttrice Chocolat Stella, Luca
Albertoni, direttore Camera di commercio
Ticino, Stefano Caccia, responsabile Ey
in Ticino, Mauro Feller, responsabile Corporate business Swisscom in Ticino,
Daniele Lotti, presidente Aiti, Giambattista Ravano, direttore Ricerca e innovazione alla Supsi, Stefano Rizzi, direttore
Divisione economia Canton Ticino,
Dipartimento finanza ed economia, Lino
Terlizzi, vicedirettore del Corriere del
Ticino, e Gabriele Zanzi, responsabile
Clientela aziendale di Credit Suisse in
Ticino. «La giuria si attiene a criteri dettagliati e precisi, che sono uguali per tutte
e sette le regioni economiche elvetiche»,
prosegue Gabriele Zanzi, che fra questi
segnala: radicamento regionale e contributo al tessuto socioeconomico locale;
innovazione in termini di idee di business
e tecnologia; successo commerciale; storia
di successo con capacità di generare un
indotto nella regione; track record comprovato in termini di risultati; sviluppo
sostenibile e creazione di nuovi posti di
lavoro; unicità della value proposition.
«Importante è inoltre l’impressione personale complessiva dei giurati, che si basano sull’immagine dell’azienda, sulla qualità
del management e su quella dei collaboratori, sulla chiarezza in merito alla strategia futura», ricorda Gabriele Zanzi.
«Nella Svizzera italiana disponiamo di un
ampio ventaglio di aziende eccellenti che
hanno saputo affermarsi, adattandosi ai
cambiamenti in atto sul mercato e creando,
nel contempo, nuovi posti di lavoro. Con
la loro esperienza, il loro know-how e la
loro capacità innovativa, si tratta di realtà
pronte per il futuro, e per questo abbiamo
deciso di premiarle», ricorda ancora il presidente della giuria.
Il Premio Svc offre un’ampia piattaforma per lo scambio di know-how e di espe-
A sinistra, un primo piano della scultura
consegnata al vincitore del Prix Svc
Svizzera Italiana.
A destra, un momento della scorsa edizione del Premio. Al centro, il vincitore
del Prix Svc Svizzera italiana 2013,
Umberto Zardi di Casale Group. Alle
sue spalle, da sinistra, Hans-Ulrich Müller, Presidente Svc, Alessandro Prioglio,
Ceo di Teq, Christian Beltrametti, General Manager e Cfo di Linnea, Enzo Cantelli, direttore di Bianchi & Co., Paolo
Croce, Ceo di Faulhaber Minimotor,
Beatrice Fasana Arnaboldi, Managing
Director di Sandro Vanini, Alberto
Petruzzella, Presidente della Giuria Prix
Svc Svizzera italiana 2013 e Silvio Tarchini, membro di comitato Svc.
rienze, per il networking e la presenza
mediatica, e il trofeo consegnato alla
società vincitrice, realizzato in arenaria,
vuole proprio simboleggiare il pensiero
imprenditoriale che anima lo Swiss Venture Club: «Nel corso degli anni il Premio
ha acquisito sempre maggiore visibilità.
Molte delle aziende finaliste operano a
livello internazionale, alcune sono attive
principalmente nell’esportazione o producono componenti per grandi aziende
globali, senza che ciò sia noto al grande
pubblico. Uno degli obiettivi dei Prix Svc
è proprio quello di far conoscere queste
aziende eccellenti e l’importante contributo che danno all’economia del nostro
Paese», conclude Hans-Ulrich Müller.
Elena Steiger
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