Como, arrivano i turisti E noi richiudiamo il lago

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Como, arrivano i turisti E noi richiudiamo il lago
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Edizione del
Como, arrivano i turisti
E noi richiudiamo il lago
di Francesco Angelinl
er chi ancora non l'avesse capito,
il progetto dellungolago è un bidone. Anzi sono tanti bidoni e non
solo quelli spuntati sotto il lago dal contenuto misterioso e magari un po' inquietante. Perché nel cantiere delle paratie le
sorprese sono all'ordine del giorno, figuriamoci sotto Pasqua. Già, è primavera, alzatevi bambine, ma neanche in punta di
piedi potrete tornare a rivedere il lago..Già,
arriva Pasqua, le prime vacanze con 1l tepore del sole. I turisti sono già pronti fbm;tà
loro) a invadere Como. E nm che faCCiamo? Tiriamo un altro bidone con una tecnica degna del marchese De Sade nei suoi
periodi di fomm più smagliante. . .
Il rischio (visti i precedenti solo Ipotizzare una probabilità positiva è un. azzar:
do) è infatti di celebrare la risurreziOne di
Gesù con l' ennesiina morte dellungolago. Anchè nell'unico tratto, quello davan.. '
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(
.•••MA LA MALA POUTICA
Le paratie,
Sant'Agostino
e il muro di assi
Ho osservato il cantiere da imbarco
aliscafi verso Sant'agostino. Di fatto la paratia crea un cordolo tipo
darsena d'avamporto ... all'interno
ci sono barche ... perchè non usarla
come darsena e ripristinare il lungo
lago Sant'Agostino e togliere il muro di assi? Sarebbe un lavoro da poco e il risultato sarebbe inunediato.
Le paratie, come erano state progettate, ormai è chiaro a tutti che sono
state un errore.
Perseverare è diabolico.
Walfredo Cecconi
È sicuramente diabolico ... ma
qui sono anni che perseverano nelle diavolerie..
·
.
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
ANNO XXXIII
(,_,..
14 tJAR. 2O12
(... )a piazza Cavour dove è ancora possibile ammirare il panorama. il Comune rassicura che si cercherà di fare tutto per
tempo e a m odino. Ma quel "si cercherà", detto dagli stessi che
ormaiun lustro fa stamparono i manifesti che davano per ultimato il recupero della Tlcosa, fa venire più di un brivido
lungo la schiena.
Perché i ~avori sì sono ri~artiti n~l cantiere più impopolare
della stona comasca. Ma l'andamento, almeno a vista, appare un po' lentino. Ora c'è da bonificare con i misteriosi bidoni di mezzo proprio lì di fronte a quello che solo qualche
umorista può ancora definire salotto di Como (chissà come
sarebbe il bagno di Como ... ).
Bonificare significa che a volte si sa quando si comincia; quasi mai quando si finisce.
Insomma mettere le mani avanti, alla luce dei precedenti, è
quasi un riflesso condizionato. Si aggiunga che c'è una biglietteria della Navigazione da spostare e che vi saranno difficoltà
anche per ilcompetitor privato dei piroscafi pubblici ed è facile paventare la probabilità che per i turisti sarà faticoso veder" il lago anche dall'acqua oltre che impossibile da terra.
Le domande sono inevitabili quanto destinate a restare senza risposta. Non si poteva mettere a frutto l'inverno? La storia della cicala e la formica non l'ha letta nessuno a palazzo
Cemezzi? I bidoni, insomma, diventano l'emblema di quello che, come in una matrioska russa è il simbolo dell'amministrazione uscente, il cantiere più assurdo del mondo. Con
la beffa di un livello del lago che in barba alle paratie, continua a calare.
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Intanto parte un'altra stagione turistica con illungolago blindato, la diga foranea ancora ferita e la passeggiata di villa Olmo chiusa per lavori che ritardano. Anche lì ovviamente
avranno cercato di fare in tempo. Un altro precedente incoraggiante per l'ennesimo pasticciaccio brutto dellungolago.
Ai coraggiosi che decidono ancora di passare la vacanze a Como dopo anni senza lago per un cantiere ormai forse immortalato anche nelle cartoline come elemento fisso del paesaggio, bisognerebbe assegnare l'Abbondino.
A questo punto tanto varrebbe buttarsi sul turismo dell'orrore e farsi prestare la carcassa della Costa Concordia. Ma forse sarebbe inutile. Con il cantiere davanti si rischierebbe di
non vederla.
Francesco Angelini
[email protected]