Le Cronache - Online-News

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Le Cronache - Online-News
GUSTO
Acciughe, triglie
e naselli super
star nel menu
dell'estate 2016
A PAG.6
Le Cronache
anno I
numero 27
Perché appare così
difficile dialogare
con la comunità
islamica italiana
e la comunità musulmana
in Italia voleva dare un segnale negativo annullando la teatralità del gesto della
scorsa settimana quando gli
iman sono entrati nelle chiese
italiane per significare una
presa di distanza dal terrorismo
di marca islamica, non poteva
fare di meglio. La sortita del leader dell’Ucoi Roberto Piccardo
sulla necessità di considerare un
diritto civile la poligamia ha acceso un fuoco di polemiche non
utili né necessarie stravolgendo
i termini del dialogo tra le comunità islamiche italiane e il
governo. Piccardo aveva certamente altre intenzioni, ma non
è un privato cittadino e non può
rendersi conto che in questo delicatissimo momento storico politico ogni passo sbagliato ha un
effetto negativo moltiplicatore.
A posteriori ha parlato di un putiferio tanto grottesco da essere
perfino divertente, evidenziando il fatto di essere stato
frainteso, ma i media avevano
ormai fatto la loro parte. Inutile
spiegare la sua analisi filosofica, avrebbe fatto meglio a tacere. Anche perché le sue spiegazioni
finiscono
per
peggiorare la situazione fornendo materiale ulteriore ad un
dibattito che si può fare scivoloso. “Io e milioni di persone
non condividiamo la relazione
omosex e tuttavia essa è lecita e
ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque
una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L’intera società
può accettarli tutti”, dice , e aggiunge:“Non si sottovaluti
l’azione demografica della poligamia che riequilibrerebbe in
parte il calo e la conseguente
necessità di mano d’opera straniera, con le reazioni che conosciamo, lo Stato dovrebbe regolamentare come per le altre
Unioni, tutelando così i diritti
di tutti gli interessati, figli compresi”. In realtà il nostro Paese
oggi sta vivendo con sofferenza
la questione islamica. Un senso
di democratica accoglienza, di
solidarietà, di ecumenismo, sicuramente condivisibile sta portando nelle sue interpretazioni
estreme ad una deriva pericolosa. L’Italia, gli italiani, stanno
perdendo progressivamente la
loro identità sociale, religiosa
senza che si faccia qualcosa per
porre argine a questa progressiva spersonalizzazione.
S
SEGUE A PAGINA 2
Nazionali
9 agosto
IN VIAGGIO
Pompei, torna
in funzione
l’antica
cucina
A PAG.7
2016
IN PRIMO PIANO
Italia “ostaggio” del Pd
Le vicende interne del Partito Democratico di fatto paralizzano l’azione di Palazzo Chigi,
Renzi non molla su Referendum e legge elettorale ma rischia grosso per il peso che
l’opposizione interna sta acquistando giorno dopo giorno. Dialogo con Berlusconi?
Una ipotesi tutta da verificare. Una alternativa di centro destra non è ancora matura,
i grillini – l’esperienza romana lo sta dimostrando – non sono ancora pronti a governare
di Giulio Terzi
ove vuole andare a parare Matteo
Renzi? Forse non lo ha chiaro
fino in fondo neanche lui.
Per ora tira dritto,
ostenta una tranquillità
che non ha, gioca ancora con gli escamotage che un tempo pagavano in
termini di popolarità, come la corsa
in Brasile per le Olimpiadi, il passaggio sull’aereo di stato allo sfortunato
ciclista azzurro polifratturato in seguito a caduta a undici chilometri dal
traguardo. Ma la gente non è più con
lui e anche i suoi comunicatori hanno
abbassato il tiro, meglio non intossicare
questa estate già difficile, lasciamo che
gli italiani si distraggano con altro. Ma la
politica e l’economia non vanno in vacanza,
i problemi si possono spostare ma non si risolvono da solo, i dati Istat parlano di una
Italia che va in malora sotto il profilo
dei dati della produzione industriale, i titoli dei giornali
fanno capire in tutti i
modi che le cose stanno
andando malissimo da
tutti i punti di vista e
che la politica perde
ancora più colpi, se
possibile. E il referendum istituzionale, e la legge elet-
D
torale? A quel che è dato di capire il premier sembra tirare
dritto, la sua è una partita mortale, se perde crolla il suo impianto politico, il rischio di un suo ridimensionamento è
fortissimo. Per quel che contano i sondaggi Renzi non
ha scampo, i si sono veramente pochini. Ma lui non
intende concedere nulla alla minoranza dem. Eventuali modifiche all'Italicum, piccole e senza stravolgere
la riforma, saranno possibili in Parlamento solo se ci
sarà una maggioranza chiara e netta. Non solo: il governo comunque non proporrà alcun cambiamento.
Così facendo è quasi scontato che la sinistra del Pd - e
non solo i dieci parlamentari già usciti allo scoperto si schieri nelle prossime settimane per il no alle riforme.Con quali contraccolpi non si sa. Gli avversari
di Renzi hanno preso coraggio e sembrano decisi a non
mollare la presa, Gianni Cuperlo lo ha detto apertamente: svolta radicale o sarà no. Ma da Palazzo Chigi e
dal Nazareno non arriverà nessuna inversione di
rotta. Né sulle riforme né sull'economia (Legge di
Stabilità, pensioni e tasse). E si andrà ad
uno scontro totale. E molto probabile
quindi che anche Bersani, Cuperlo, Speranza e Bindi (più
tutti gli altri) invitino gli
elettori a votare no al
referendum istituzionale, sposando così la
linea di Massimo
D'Alema.
SEGUE A PAGINA 3
DIETRO I FATTI/ ALLARMANTI DATI ISTAT SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Economia italiana alle corde
P
roduzione industriale, nuovo calo a giugno. L’Istat registra una diminuzione dello 0,4% rispetto a maggio e
dell’1% rispetto al 2015. Si tratta della caduta tendenziale maggiore da gennaio 2015 (quando era stata del
2,1%). Rispetto a maggio tutti i raggruppamenti sono in flessione tranne i beni strumentali, stazionari. Calano beni intermedi (-1,1%), di consumo (-1,0%) e energia (-0,7%). Nella
media dei primi sei mesi dell’anno, invece, la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. Nella media del secondo trimestre 2016 la produzione dell’industria ha registrato una flessione dello 0,4%
nei confronti del trimestre precedente. Lo comunica l’Istat,
che nei tre mesi precedenti aveva registrato una crescita dello
0,4%. Quello del secondo trimestre 2016 è il risultato trimestrale peggiore a partire dal terzo trimestre del 2014, quando
la contrazione era stata dello 0,7%. In termini tendenziali il
calo di giugno è lo stesso (-1%) sia per i dati grezzi, che per
quelli corretti per gli effetti di calendario (i giorni lavorati sono
stati 21 come nel 2015). Risulta in aumento sull’anno solo il
comparto dei beni intermedi (+0,8%), diminuiscono invece
l’energia (-5,5%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (2,1%) e i beni strumentali (-0,3%).Tra i settori di attività economica, vedono la maggiore crescita tendenziale la
fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
(+2,3%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo,
esclusi macchine e impianti (+1,4%) e la fabbricazioni di
prodotti chimici (+0,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nell’attività estrattiva (-19,2%), nella produzione
di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (7,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati?(-4,8%).
Allo stesso tempo, l’Istat registra una crescita dell’occupazione. Però quella a tempo aumenta più di quella stabile.
Nella nota mensile, si sottolinea infatti come nel secondo
trimestre, guardando alle tipologie contrattuali, “si è osservato un aumento più marcato degli occupati dipendenti a termine (+2,6% rispetto al primo trimestre) e della componente
indipendente (+1,1%) rispetto alla moderata crescita dei
dipendenti permanenti (+0,2%)”.
CRONACHE
Negozi, bar,
ristoranti,
la tassa sui rifiuti
è diventata
insopportabile
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CRONACHE
Sotto
l’ombrellone
tornano
i turisti
stranieri
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CRONACHE
martedì 9 agosto 2016 pagina 2
IN DUE ANNI DI EMBARGO RUSSO PERSI 7,5 MILIARDI
L’embargo Ue alla Russia ha provocato un crollo delle esportazioni del Made in Italy, che sono scese al minimo da almeno un decennio, con una perdita stimata in due anni di 7,5 miliardi rispetto ai
valori precedenti l’embargo. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti. L’agroalimentare – sottolinea la Coldiretti – è l’unico settore ad essere colpito direttamente dall’embargo totale sancito
dalla Russia ma al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare e anche negli altri settori, dalla
moda fino alle auto, in cui era tradizionalmente forte la presenza italiana. Solo nel settore del tessile, abbigliamento accessori e pelli la perdita dovuta al cale delle esportazioni è stata – precisa la Coldiretti – di circa 2 miliardi nel biennio mentre per i mezzi di trasporto il taglio è stato attorno ai 1,2 miliardi nello stesso arco di tempo mentre 600 milioni ha perso complessivamente l agroalimentare. Nel corso dei due anni di embargo – stima la Coldiretti – sono stati respinti dalle frontiere russe 39,4 milioni di chili di mele italiane, soprattutto della varietà Granny Smith dal colore verde
intenso e sapore leggermente acidulo, ma anche 29,5 milioni di chili di uva da tavola, 29,9 milioni di chili di kiwi, 2,8 milioni di chili di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, 14,2 milioni di
chili di pesche e nettarine e 85mila prosciutti di Parma e San Daniele a denominazione di origine.Ancora una volta il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Lo stop alle
importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella, dall’insalata alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il Parmesan tutti rigorosamente realizzati in Russia. Il rischio riguarda anche la ristorazione italiana in Russia
che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre in altri sono stati sostituiti da tarocchi locali
o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu.
IL FATTO/ CIÒ DI CUI NON SI DEVE PARLARE
Negozi, bar, ristoranti,
la tassa sui rifiuti
è diventata insopportabile
rifiuti ci costano 8,8 miliardi
di euro, con aumenti alle
stelle negli ultimi sei anni
per negozi di frutta, bar, ristoranti. E’ quanto rileva
l’Ufficio studi della Cgia. Tra il
2010 e il 2016 i negozi di frutta, i
bar e i ristoranti hanno subito un aumento della tariffa per l’asporto dei
rifiuti oscillante tra il 30 e il 50 per
cento. Per le famiglie, invece, la crescita è stata mediamente più contenuta. Per un nucleo con 2 componenti l’incremento è stato del 33,7
per cento, con 3 del 36,2 per cento e
con 4 del 32,6 per cento. Il costo
dell’asporto rifiuti, purtroppo, ha assunto dimensioni molto preoccupanti: l’ultimo dato disponibile ci
dice che le famiglie e le imprese italiane pagano quasi 8,8 miliardi di
euro l’anno.
Sebbene la produzione dei rifiuti abbia subito in questi ultimi anni una
contrazione molto significativa (2,8
milioni di tonnellate in meno tra il
2007 e il 2014) e l’incidenza della
raccolta differenziata sia aumentata
notevolmente (+64,4 per cento sempre tra il 2007 e il 2014), le famiglie
e le aziende sono state costrette a pagare di più, nonostante la qualità del
servizio non abbia registrato alcun
miglioramento. Anzi, in molte aree
del paese è addirittura peggiorato.
I
Finché non verranno definiti i costi
standard, dichiara il coordinatore
dell’Ufficio studi della CGIA Paolo
Zabeo “possiamo affermare con
buona approssimazione che con il
pagamento della bolletta non copriamo solo i costi di raccolta e di
smaltimento dei rifiuti, ma anche le
inefficienze e gli sprechi del sistema.
La Cgia passa in rassegna le novità
sul fronte della tassazione sui rifiuti
degli ultimi anni: dalla Tarsu (Tassa
per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani) alla Tia (Tariffa di igiene
ambientale); alla Tares (Tassa rifiuti
e servizi) nel 2013 e dal 2014, infine, tutti i Comuni applicano la Tari
(Tassa rifiuti). In base alle elaborazioni della Cgia, Se nell’ultimo anno
(2016 su 2015) gli aumenti sono
stati molto contenuti o in alcuni casi
ci son stati anche delle contrazioni,
tra il 2010 e il 2016 gli incrementi
sono stati molto importanti. Per i negozi di ortofrutta l’aumento medio è
stato di 449 euro (+49,5 per cento), i
ristoranti, le trattorie, le pizzerie, etc.
hanno versato 988 euro in più
(+41,4 per cento), i bar hanno subito
un aggravio di 206 euro (+30,9 per
cento) e i saloni dei parrucchieri
hanno registrato un aumento di 88
euro (+ 24,2 per cento).
Le attività alberghiere, invece, hanno
subito un prelievo aggiuntivo di 827
euro (+14,1 per cento), gli studi professionali di 61 euro (+6,6 per
cento), mentre il titolare di una carrozzeria/autofficina ha pagato 14
euro in più (+2,5 per cento). Il maggior prelievo sulle famiglie è stato
attorno a un valore medio del 35 per
cento circa, con un incremento di 56
euro per i nuclei composti da 2 persone, di 78 euro per quelle da 3 e di
94 euro per quelle da 4. Nell’ultimo
anno, invece, l’aumento è oscillato
tra l’1 e il 2 per cento. Con l’introduzione della Tari è stato ulteriormente
confermato l’assunto che il costo del
servizio in capo all’azienda che raccoglie i rifiuti dev’essere interamente
coperto dagli utenti, attraverso il pagamento del tributo.
E per la Cgia il problema, purtroppo, sta proprio in questo principio perché queste aziende, di fatto,
si legge “operano in condizioni di
monopolio, con dei costi spesso
fuori mercato che famiglie e imprese, nonostante la produzione dei
rifiuti sia in diminuita e la qualità
del servizio offerto non sia migliorata, sono chiamate a coprire con
importi che in alcuni casi sono del
tutto ingiustificati”. ”Proprio per
evitare che il costo di possibili inefficienze gestionali si scarichi sui cittadini – ricorda il segretario della
Cgia Renato Mason – la Legge di
Stabilità 2014 aveva previsto che,
dal 2016, la determinazione delle tariffe avvenisse sulla base dei fabbisogni standard. L’ultima Legge di
Stabilità, però, ha prorogato tale disposizione al 2018. Pertanto, bisognerà attendere ancora un po’ affinché le tariffe coprano solo il costo
del servizio determinato dai costi
standard di riferimento”
SEGUE DALLA PRIMA
Perché appare così difficile dialogare con la comunità islamica italiana
a società è cambiata nel profondo,
ha perso valori e punti di riferimento, si è atomizzata. E si ritrae
senza combattere, senza rivendicare identità di alcun genere, di fronte al massiccio
inserimento di soggetti con religiosi, culture, usanze profondamente diverse. L’accoglienza si sta trasformando un una colonizzazione perversa, a parti invertite. Lo
straniero che arriva in un paese dovrebbe
adeguarsi per quanto è possibile alle leggi
e alle usanze locali. Dovrebbe rispettare
L
codici di comportamento e integrarsi. Con
una buona fetta delle comunità islamiche
approdate nel nostro paese sta avvenendo
il contrario, quasi che gli ospiti siano gli
italiani. Ora l’emergenza terrorismo ci fa
vedere con enorme, colpevole ritardo, la
situazione con occhi diversi. Le anomalie
vengono a galla, sono una minoranza
della popolazione islamica prende posizione aperta contro la violenza dell’Isis e
contro le sue degenerazioni, gli Iman predicano in arabo e molti tra loro non sono
lontani da posizioni estremiste, le donne
portano il velo contravvenendo alle leggi
nazionali, i leader delle comunità islamiche rivendicano diritti e aprono moschee,
anche illegali. E il governo, la popolazione
italiana, sono in difficoltà. Se fanno il
muro contro muro, se stringono i freni
ad alcune situazioni rischiano di provocare reazioni pericolose, se non lo hanno
rischiano di perdere il controllo. Facciamo scuole islamiche, finiamo di togliere i crocefissi dalle scuole, riserviamo
alla minoranza islamica dei posti nei consigli di amministrazione? Tuteliamo i migranti assicurando vitto, alloggio e lavoro? Ma come giustificare agli occhi
degli italiani che quattro milioni di nostri
connazionali vivono in situazione di assoluta povertà, senza aiuto, senza sostegno
e senza diritti? Anche solo sotto il profilo
di carattere culturale l’infelice uscita del
leader delle comunità islamiche italiane
è assolutamente infelice. E privo di rispetto.
martedì 9 agosto 2016 pagina 3
SANITÀ
MONTECITORIO/ IN AULA TRA SCONTRI E POLEMICHE IL DDL
Cannabis, l’ultima
battaglia dell’estate
uella sulla legalizzazione
della cannabis sarà probabilmente l’ultima battaglia
parlamentare prima della
pausa estiva. Il provvedimento è da lunedì in Aula
a Montecitorio e la strada
per la sua approvazione già si preannuncia
in salita. Tra scontri e polemiche il ddl arriva senza mandato al relatore. Le commissioni Giustizia e Affari sociali, dove
era all’esame, davanti alla presentazione
di 1.700 emendamenti (1.300 di Ap)
hanno preferito uno stop senza nemmeno
leggerli. Le proposte di modifica torneranno tutte in Aula, anzi sembra che si arriverà addirittura a 2.000 emendamenti.
Dai centristi verranno sollevate anche pregiudiziali di costituzionalità e di merito.
Prima di settembre non si inizierà quindi a
votare e un ricorso alla fiducia è da escludere, per ora dunque solo scintille tra le
forze in campo. L’esame del ddl sulla cannabis ricalca la dinamica di quello sulle
Unioni civili: quando si affrontano temi
etici le posizioni personali non rispecchiano fedelmente quelle degli schieramenti politici. A puntare i piedi sono infatti i parlamentari di Ap ma anche i
cattolici del Pd, un’opposizione trasversale che già ha cominciato ad affilare le
armi. Usciti di scena i relatori, Daniele Farina (Si) per la commissione Giustizia e
Anna Margherita Miotto (Pd) per la commissione Affari Sociali, si ricomincia daccapo, ma per i parlamentari che lo hanno
sostenuto (220 deputati e 73 senatori) essere arrivati in Aula è già un successo. «È
comunque un fatto storico», commenta il
sottosegretario Benedetto Della Vedova,
promotore del ddl. Ed è proprio lui il bersaglio del fronte degli oppositori. Il capogruppo di Ap Maurizio Lupi ha ironicamente consigliato al sottosegretario di
«concentrarsi sulla politica estera» piuttosto che su «un provvedimento inutile e
dannoso per la vita dei giovani». Lo scontro a suon di comunicati tra i due si era già
avuto nei giorni scorsi quando alla critica
di Saviano agli alfaniani definiti «incompetenti» per la presentazione di 1.300
emendamenti, Lupi risponde che anche il
procuratore Gratteri è contrario alla lega-
5
Q
lizzazione. «Per me Gratteri sbaglia – è intervenuto Della Vedova – ma almeno è
coerente: vuole proibire anche alcool e tabacco. Anche tu?». Sul fronte liberalizzazioni il tweet del ministro della Salute Lorenzin non lascia margini a dubbi sulle
posizioni dei centristi: «Alcol e droga
sono una piaga. Non diciamo solo no alla
liberalizzazione della cannabis, diciamo
no a tutte le dipendenze: droga, alcol,
gioco». «Atteggiamento illiberale tipico di
quella forza politica e del Governo» è la
replica alla ministra del leader di Possibile
Civati. No secco anche dal ministro per la
Famiglia Costa che parla di rischio di
«prevenzione sulla pelle dei tossicodipendenti». «In Italia la cannabis non sarà mai
legalizzata», taglia corto il senatore Gasparri (FI) che mette in guardia: «al Senato non passerebbe mai». Per Pagano
(Ap) Della Vedova è un «bugiardo» e gli
chiede conto di dove fosse «quando l’Esecutivo metteva la fiducia sulle unioni civili». Salomonicamente interviene anche
Mario Marazziti (Des): «Forzature e fretta
potrebbero danneggiare il provvedimento». Il nuovo testo prevede la coltivazione di cannabis per uso personale fino a
Provvedimento
contestato e discusso,
previsti duemila
emendamenti.
Lo sostengono 220
deputati e 73 senatori,
ma l'opposizione è
trasversale e sarà
durissima .Il nuovo testo
prevede la coltivazione
di cannabis per uso
personale fino a 5 piante
di sesso femminile,
mentre per la detenzione
il tetto massimo è di 5
grammi all’esterno
innalzabili a 15 grammi
in casa. Restano proibiti
e puniti lo spaccio
e il consumo.
Il commercio è
consentito in regime
di monopolio statale
per la coltivazione
delle piante, preparazione
e vendita al dettaglio
piante di sesso femminile, mentre per la
detenzione il tetto massimo è di 5 grammi
all’esterno innalzabili a 15 grammi in
casa. Restano proibiti e puniti lo spaccio e
il consumo. Il commercio è consentito in
regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita
al dettaglio. Previste anche norme specifiche per l’utilizzo a scopi terapeutici. Intanto i radicali annunciano una raccolta di
firme, con un banchetto allestito davanti
Montecitorio, per presentare una proposta
di legge di iniziativa popolare, ovviamente a favore della legalizzazione.
SEGUE DALLA PRIMA
Italia “ostaggio” del Pd
i tratta di una frattura forse
insanabile all'interno del Partito Democratico. E’ uno scenario verosimile? Pare di sì. Ma è
possibile che il paese sia ostaggio
di un braccio di ferro interno al
partito di governo?
Possibile che il futuro sia condizionato a scelte relativamente estranee
alla platea dell’opinione pubblica
nazionale. Se si dovesse arrivare
alle estreme conseguenze a Renzi
S
resterebbero due alternative, andarsene, arrendersi, e muoia Sansone con tutti i filistei, o tornare a
bussare ad Arcore, sperando che un
dialogo con quel che resta di Berlusconi e Forza Italia gli porti l’appoggio di un confuso agglomerato
politico di centro destra attaccato
al potere e alla poltrona ( Alfano,
Verdini e frattaglie).
Ma Stefano Parisi, al quale il Cavaliere ha di fatto affidato il par-
tito, continua a ribadire che voterà
contro la riforma della Boschi e del
governo. Ad Arcore si fanno voti
per una sconfitta del premier illudendosi di poter poi sedersi al tavolo con il Pd e trattare, da posizioni di forza, la nascita di un
nuovo esecutivo di larghe intese. Il
Pd anti-renziano non lo consentirebbe mai. E se Renzi fosse costretto ad uscire di scena? Cosa farebbe Mattarella? Cercherebbe un
governo Padoan di transizione, rimanderebbe Renzi in Parlamento?
Il futuro è nero, nerissimo. Anche
perché una alternativa centrista è
di la da venire, il Pd – che pure secondo i sondaggi vanta una buona
riserva di consensi – sarebbe paralizzato dalla crisi interna e i grillini,
come dimostrano le vicende romane, non sono ancora maturi
come volevano far credere.
Giulio Terzi
CRONACHE
martedì 9 agosto 2016 pagina 4
Sotto l’ombrellone
tornano gli stranieri
o you speak english? Parlezvous francais? Sprechen sie
Deutsch? E molte altre domande, più complesse da
soddisfare, si sono sentiti
porre i balneatori italiani in questo primo
scorcio di stagione estiva. Sotto gli ombrelloni tricolori stanno infatti tornando gli
stranieri, attratti dagli oltre 8mila chilometri
di coste, dalla cucina, dall'ospitalità, dalla
disponibilità, dalle bellezze artistiche. E
la preferenza sembra prevalere sulle minacce terroristiche.
Tra fine giugno e fine luglio sulle spiagge
italiane i turisti provenienti dall'estero sono
aumentati del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Lo rileva una indagine effettuata da CNA
Balneatori tra 531 titolari di altrettanti stabilimenti, presenti in 55 località costiere di
tutte le regioni italiane bagnate dal mare.
Tra le regioni, a segnare la crescita relativa
più decisa è la Sardegna (+13%), tallonata
dal Friuli Venezia Giulia (+12,5%). Ma il
segno positivo, anche se non a due cifre,
accomuna tutti. Nell'ordine, seguono le
D
prime due della classe il Veneto (+6,4%),
la Basilicata (+5,7%) e la Sicilia (+5,6%).
Quanto alla spesa i turisti stranieri si mostrano avveduti. Solo in Basilicata, Emilia
Romagna, Liguria e Sicilia i balneatori registrano un leggero aumento della spesa.
La stabilità, talvolta con una punta di cre-
scita, prevale in Abruzzo, Friuli Venezia
Giulia, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto.
In arretramento, sia pur leggero, Calabria,
Campania, Lazio, Marche e Molise.
I tedeschi hanno preferito Liguria e Sicilia,
gli statunitensi Puglia e Sardegna, i francesi
la Liguria, gli spagnoli la Toscana, i russi
l'Emilia, gli austriaci la Liguria e la Campania, i giapponesi la Campania, i cinesi la
Sardegna.
Per informarsi sulle località prescelte lo
strumento principe è lo smartphone/tablet,
preferito al materiale promozionale tradizionale e al personal computer.
Sulle minacce terroristiche ha prevalso il
mix di offerta presentato dall'Italia: mare
certo ma anche bellezze artistiche e paesaggistiche, impianti sportivi, manifestazioni ed eventi.
Al secondo posto, a stretta distanza, la qualità dei servizi degli stabilimenti e l'offerta
enogastronomica. Solo al terzo posto la posizione di relativa sicurezza del nostro
Paese nel teatro altamente instabile dell'area
mediterranea.
La luna di miele tra coste italiani e turisti
stranieri potrebbe essere solo all'inizio, secondo gli imprenditori: Per incentivare i
nuovi arrivi però, serve il potenziamento
della rete infrastrutturale, materiale e immateriale. Nonché punti di informazione
tradizionali e digitali, in modalità wi-fi gratuita, direttamente nelle località turistiche.
martedì 9 agosto 2016 pagina 5
CRONACHE/ESTATE
IN VACANZA 33 MILIONI DI ITALIANI, GIRO D'AFFARI DA 21,5 MILIARDI
Estate di vacanze per 33,3 milioni di persone, pari al 55% dei connazionali, in aumento del 9,5% rispetto al 2015. Sale anche il giro d'affari che chiuderà con un +17,2% passando dai 18,3
miliardi di euro del 2015 ai 21,5 miliardi di quest'anno. Emerge da un'indagine last minute di Federalberghi."Il mese di agosto - commenta il presidente Bernabò Bocca - sarà caratterizzato
da un un ottimo andamento di turisti italiani. Più di 22 milioni di italiani si metteranno in movimento in questo mese. Il momento clou in questo week end, con un sano affollamento di strade
ed autostrade".
FUORI PISTA/Milano, Roma, Firenze e Napoli,in giro con le dritte di chi ci vive
Dai ristoranti ai luoghi artistici
preferiti dagli abitanti del posto
ilano,
Firenze,
Roma e Napoli viste e consigliate da
chi ci vive tutto
l'anno e ne conosce
i difetti ma soprattutto i pregi e le cose
sconosciute ai più. Travel as a Local
grazie ai consigli della community di
Yelp alla scoperta di ristoranti, luoghi
artistici e culturali ma anche le zone e
le attività preferite dagli abitanti del
posto ed esclusw dai percorsi più noti.
M
5) Roseto comunale
Per una pausa romantica o di relax, gli
Yelper romani suggeriscono di recarsi
al Roseto comunale (4.5/5), dove “le
numerose specie di rose, provenienti
da tutto il mondo, riempiono di colore
il prato e i tunnel che incorniciano il
giardino”, come spiega Sara F. Chi non
è appassionato di botanica o in vena
di romanticismo apprezzerà la vista
spettacolare sull’area archeologica del
Circo Massimo e Palatino.
Milano: percorsi al buio e ristoranti
dall’effetto “amarcord”
1) Chiesa di Santa Maria presso San
Satiro
A due passi dal famosissimo Duomo,
si trova un’altra chiesa altrettanto affascinante: è la seminascosta Chiesa
di Santa Maria presso San Satiro (Punteggio Yelp 5/5), progettata da Bramante. A renderla indimenticabile è lo
splendido esempio di trompe l’oeil che
“inganna” lo sguardo del visitatore:
dall’ingresso, un brillante gioco di prospettive dà l’impressione che l’abside
sia incredibilmente profondo mentre,
avvicinandosi, ci si rende conto che in
realtà misura solamente 95 centimentri.
2) Dialogo nel buio
Napoli tra aree marine protette e
catacombe
1) Area marina protetta Gaiola
Per combattere il caldo torrido dell’estate come un vero “local”, gli Yelper partenopei consigliano l’Area marina protetta Gaiola (5/5), perfetto per
un tuffo tra acque cristalline. Giovanni
P. la descrive così: “La Gaiola è un
posto speciale dove poter ammirare un
panorama da cartolina. Un piccolo paradiso in città”.
2) Catacombe di San Gennaro
Le Catacombe di San Gennaro (5/5)
sono una vera città sotterranea che,
come spiega Nicola M., permette di
“viaggiare indietro nel tempo alla scopetta di strade, basiliche e sepolcri scavati nella roccia vulcanica e decorati
con affreschi e mosaici”. Un gioiello
da non perdere in una città dove il culto
dei morti è parte integrante della cultura locale e dove è addirittura possibile “adottare un teschio”.
3) Museo Cappella di San Severo
Gli appassionati d’arte non potranno
lasciarsi sfuggire il Museo Cappella di
San Severo (4.5/5) che custodisce il
Cristo Velato, capolavoro scultoreo di
grande realismo, e un ricco patrimonio
di opere barocche inestimabili.
4) Lungomare Carracciolo
Per un drink vista mare o una passeggiata romantica per i napoletani il Lungomare Carracciolo (5/5) è il posto
giusto: il panorama è mozzafiato e l’atmosfera è senza dubbio affascinante,
tanto che, come ricorda Giuseppe G.:
“a ogni ora sembra di assistere a una
magia diversa”.
5) Tandem
Quando lo stomaco inizia a brontolare,
gli Yelper napoletani placano la fame
con le generose porzioni di Tandem
(4.5/5), ristorante specializzato in ragù,
preparato secondo la tradizione e talmente buono da essere servito anche
da solo, accompagnato solo da qualche
fetta di pane per fare la più golosa delle
scarpette. Per chi non mangia carne
c’è anche la variante vegetariana.
Per un’esperienza assolutamente unica,
gli Yelper milanesi consigliano di visitare Dialogo nel buio (5/5), l’emozionante mostra permanente allestita
all’Istituto dei Ciechi, tra le centralissime San Babila e Palestro. Una guida
non vedente accompagna i visitatori
in un percorso immerso nel buio più
totale, alla (ri)scoperta di ambienti e
situazioni quotidiani che, avvolti dall’oscurità, vengono vissuti in modo totalmente inedito. Alla fine del tour è
inoltre possibile sperimentare un aperitivo o una cena al buio.
3) Orto Botanico di Brera
Altra tappa da non perdere del “local
tour” di Yelp a Milano è l'Orto Botanico di Brera (4.5/5), descritto
da Mario L. come “uno di quei
posti di cui a volte senti parlare,
di cui a volte ti dicono che ‘non
sembra Milano’, che però ridirettore responsabile
mane nascosto e non conoGiovanni Tagliapietra
sciuto ai più. Questa atmosfera
intima è forse uno dei suoi
redazione
pregi, insieme alla meraviglia
via Boezio, 6 00193 ROMA
tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00
che suscita non appena si varca
[email protected]
il cancelletto di ingresso”. L’inwww.corrierediroma-news.it
gresso è gratuito e il relax è aseditore
sicurato.
IL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL
4) Risoelatte
Per una pausa pranzo o una
INCE SRL
cena “vintage” e fuori dal comune c’è Risoelatte (5/5), poco
Distribuzione
distante dal Castello Sforzesco:
Emilianpress s.c.r.l.
l’atmosfera del ristorante – che
via del Maggiolino, 168 - 00155 Roma
riproduce fedelmente un tipico
appartamento degli anni ‘60,
Pubblicità Commerciale
con tanto di jukebox e bianINCE Srl - via Boezio n. 6 - 00193 Roma cheria stesa – e la sua cucina
Tel. 0632803481 – email:
[email protected]
casalinga trasportano gli ospiti
iscritta al Registro degli Operatori
indietro nel tempo, direttadi Comunicazione (ROC) al numero 25423
mente ai pomeriggi trascorsi
dalla nonna.
stampa
5) Darsena del Naviglio
Arti grafiche Boccia spa
Il nuovo look della Darsena del
via Tiberio Claudio Felice, 7
Naviglio (4/5) – frutto di un
84131 Salerno
imponente “restyling” in occaP. Iva e Codice Fiscale 9713300584
sione di Expo – piace molto ai
milanesi, che la scelgono per
Registrazione Tribunale di Roma
suggestive passeggiate e per la
n. 78 del 5 aprile 2016
movida offerta dai numerosissimi locali della zona. Da non
perdere per un assaggio della
Milano più autentica, in equilibrio tra
tradizione e innovazione.
Firenze: passeggiate “sospese” e
giardini fiabeschi
1) Giardino delle Rose
Tra le imperdibili perle segrete di Firenze, gli Yelper segnalano il Giardino
delle Rose (5/5), “dove tra le rose
fanno capolino statue di bronzo e fontane. Non è grande, ma è bello, in una
domenica di primavera o d'estate, lasciarsi trasportare dai fiori, seguire
l'onda di petali colorati e girovagare a
vuoto per arrivare a scoprire scorci di
Firenze degni di foto”, spiega Elisa F.
2) Corridoio Vasariano
Il cinquecentesco Corridoio Vasariano
(5/5) che collega la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti – adornato da una
ricchissima collezione di ritratti – consente di attraversare il centro storico
di Firenze “dall’alto”, regalando una
vista e un’esperienza senza pari.
3) Giardino Bardini
Dal Giardino Bardini (4.5/5), immersi
in un’atmosfera fiabesca tra piante di
ogni tipo, sculture e corsi d’acqua, si
gode di una spettacolare vista panoramica su Firenze, da immortalare con
una foto ricordo. Da non perdere una
passeggiata all’ombra della profumatissima galleria del glicine.
4) Museo dell’Opera del Duomo
In una città d’arte come Firenze, una
tappa “culturale” è d’obbligo e c’è sicuramente l’imbarazzo della scelta. La
community di Yelp suggerisce il nuovo
Museo dell’Opera del Duomo (5/5),
che custodisce i segreti della costruzione di Santa Maria del Fiore: con
l’acquisto del biglietto comulativo sarà
possibile accedere anche al battistero,
alla cupola, a Santa Reparata e al celebre campanile di Giotto.
5) Piazza Santo Spirito
Per assaporare la movida fiorentina e
concludere la giornata in bellezza, gli
Yelper non hanno dubbi: bisogna rag-
giungere l’Oltrarno e arrivare a Piazza
Santo Spirito (4.5/5), dove si concentrano i locali, i bar e i ristoranti più
amati dai fiorentini.
Roma: la “grande bellezza” tra giardini e capolavori di Caravaggio
1) Giardino degli Aranci e Buco della
serratura
Situato sull’Aventino, dal Giardino degli Aranci (4.5/5) si apre una vista “da
cartolina” della città eterna, immortalata anche da Paolo Sorrentino nel film
premio Oscar “La grande bellezza”.
Poco distante è Piazza Cavalieri di
Malta, con il suo Priorato, dove i romani invitano a sbirciare dal Buco
della serratura (4/5) del cancello per
un affascinante gioco prospettico che
coinvolge la Cupola di San Pietro.
2) Chiesa di San Luigi dei Francesi
A Roma le chiese non mancano ma,
per fare colpo sugli amici che vengono
da fuori, gli Yelper romani puntano
sulla piccola Chiesa di San Luigi dei
Francesi (4.5/5), che custodisce nella
Cappella Contarelli ben tre capolavori
di Caravaggio, tutti ispirati alla figura
di San Matteo.
3) Quartiere Coppedé
Il Quartiere Coppedé (3/5) è tra le mete
consigliate per chi ama passeggiare
“con il naso all’insù” per ammirare le
particolarità architettoniche della città:
il complesso, costituito da diciotto palazzi e ventisette palazzine disposte attorno a piazza Mincio, venne progettato a inizio Novecento e oggi colpisce
per l’eclettico mix di differenti stili architettonici.
4) Pastificio
Che gita a Roma sarebbe senza un
buon piatto di carbonara o di bucatini
all’amatriciana? Da Pastificio (4.5/5)
la pasta non è solo fresca e dai prezzi
contenuti ma, nella formula da asporto,
diventa anche lo street food più goloso
che ci sia: ideale per recuperare le energie durante un ricco tour della città.
Tanti altri consigli su come vivere da
“local” le più belle città europee sono
disponibili a questo link:
www.travellikealocal.eu/
GUSTO
martedì 9 agosto 2016 pagina 6
SCELTI PER VOI
Birra Ichnusa lancia
l’aperitivo sardo
A
Acciughe, triglie e naselli
super star nel menu dell'estate 2016
A
cciughe, naselli e triglie, sono i tre pesci
più gettonati nei menu di questa estate,
incalzati da vongole e cozze. E' quanto
emerge da un sondaggio online condotto dalla
Federcoopesca-Confcooperative, per sondare
gli orientamenti ittici degli italiani in vacanza.
Se le tre prime specie totalizzano il 44% delle
preferenze, in seconda posizione, con poco più
del 30%, si posizionano i mitili, seguiti dal 26%
di crostacei, gamberi e astici.
Tanto pesce ma l'importante è saperlo cucinare
perché ogni specie vuole la sua cottura e gli italiani, avendo più tempo a disposizione, si cimentano volentieri tra i fornelli. Da qui il
vademecum di Federcoopesca, secondo il
quale per la frittura è bene utilizzare pesci di
piccola taglia come le acciughe e il pescato di
'paranza'; dimensioni di piccola taglia anche
per la cottura alla mugnaia, con poco olio e
Alle Eolie prove di menu
a base di meduse
Cuochi da tutta Italia si stanno cimentando nella preparazione di piatti a base di meduse.
Succede a Lipari (Messina), dove il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato, ha organizzato
una degustazione di meduse della specie Pelagia
Noctiluca. La Federazione Italiana Cuochi (Fic) annuncia in una nota di aver risposto con interesse all'invito dell'associazione ambientalista di far
diventare questa specie marina una risorsa alimentare, in quanto ricche di proteine e collagene. L'insolito cibo è stato apprezzato da bagnanti e
ristoratori alle spiagge bianche di Lipari, ospitati dal
ristorante "Fiore Di Pomice".Dalle Isole Eolie a Capri,
da Seiano a Vico Equense, chef stellati si stanno cimentando in variegati manicaretti a base di meduse.
Dopo le sperimentazioni di Antonella Leone, ricercatrice del Cnr-Ispa di Lecce e di Stefano Piraino, dell'Università del Salento, sulle proprietà nutrizionali
delle meduse, la fantasia dei nostri maestri cuochi si
è sbizzarrita; ma in altri Paesi, soprattutto orientali,
è da tempo cibo prelibato.
"Un'iniziativa interessante - commenta Alessandro
Circiello, presidente della Federazione Italiana Cuochi Regione Lazio - perché la medusa potrebbe diventare un alimento per sfamare il mondo, inoltre è ricca
di sostanze nutritive. Potrebbe essere utilizzata allo
stesso modo delle cavallette in Cina, che per le popolazioni orientali sono una delle più importanti fonti
proteiche in assoluto. La medusa in effetti viene già
utilizzata nella cucina orientale - continua Circiello il sapore potrebbe richiamare quello di specifici molluschi, e quindi potrebbe essere cucinata in tanti
modi "
burro in padella. Per la griglia meglio i pesci di
dimensioni più grosse oppure tranci, dove il
prodotto va eviscerato ma non squamato perché le squame proteggono la carne ed evitano
che si attacchi alla griglia. La cottura al forno è
un buon passepartout e mentre il vapore esalata le note dolci delle carni, la bollitura è ideale
per gli scarti del pesce, come lische e teste, per
creare zuppe o salse.
Ai gusti del palato non si comanda, ma scegliere il prodotto di stagione garantisce la freschezza e permette di risparmiare fino al 30%
rispetto ad altre specie. Agosto, ad esempio, è
il mese di acciuga, dentice, nasello, orata,
pesce spada, sardina, sgombro, sogliola e triglia. Fondamentale la scelta al bancone, visto
che ben 3 italiani su 4 confessa come la scarsa
conoscenza delle varie specie ne scoraggi l'acquisto. Per saper comprare occorre saper rico-
peritivo con i sapori di Sardegna
per l'estate 2016. Birra Ichnusa
lancia l'Aperisardo, prodotti tipici,
dalla Barbagia ad altri territori, in abbinamento alla biondissima prodotta da oltre
100 anni nell'Isola.
Un tuffo nelle tradizioni culinarie della
Sardegna che sino a fine novembre coinvolgerà Napoli, Roma, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Verona, Bologna, Milano
per oltre 1.000 serate in diversi locali. Si
potrà sorseggiare la birra accompagnata
da sfiziosi stuzzichini a base di pancetta,
pecorino, caprino, gustoso prosciutto
sardo tradizionale, salsiccia di suino aromatizzata al Nepente, tutto accompagnato dalle sfoglie di pane carasau o
guttiau (con olio e sale). Sono i prodotti tipici scelti per esportare in Italia sapori ed
eccellenze culinarie del territorio sardo. un
gustoso viaggio attraverso le tradizioni gastronomiche della Sardegna guidato dalla
Birra prodotta e imbottigliata dal 1912.
Distribuita in tutta Italia e anche oltreoceano in Australia e Gran Bretagna, ancora oggi viene prodotta esclusivamente
ad Assemini (Cagliari).
noscere la freschezza ma non sempre è facile.
Bene farsi guidare da vista e olfatto, meglio
però controllare l'etichetta di provenienza obbligatoria che, per legge deve prevedere la zona
di pesca; scegliendo la zona Fao 37 significa
acquistare prodotti del Mediterraneo. E a settembre arriverà la nuova App, realizzata da Federcoopesca-Confcooperative con il contributo
del Ministero delle politiche agricole alimentari,
che aiuterà i consumatori a districarsi tra le 30
specie più diffuse nei mercati italiani e nella
grande distribuzione; attraverso il dispositivo
scaricabile gratuitamente sugli smartphone
sarà possibile avere indicazioni in merito alla
denominazione scientifica e commerciale del
prodotto selezionato, alla taglia minima commercializzabile, ai metodi di pesca, alle caratteristiche morfologiche e alle qualità
nutrizionali.
E VELOCE DA PREPARARE,
PAROLA DI CHEF FACILE
SUCCESSO ASSICURATO
Così il finger food
colora di gusto l’estate
di Piero Cantore
Q
er questo periodo di agosto,
dedicato soprattutto allo
svago e alla vacanza, agli incontri con gli amici o le persone di famiglia, voglio proporvi dei finger food
adatti per aperitivi all' aperto, da abbinare con un buon vino o uno spumante. Ma sono perfetti anche per
una serata con amici in giardino o per
un aperitivo veloce in spiaggia. Si
tratta infatti di preparazioni molto veloci ma fresche. Ed ecco allora i nostri
“vasetti fantasia d’estate”.
Si tratta di una ricetta davvero facile
da preparare. Tagliamo dell'emmenthal a fette sottili, poi a piccoli dadini;
quindi prendiamo del prosciutto cotto
e tagliamolo allo stesso modo. Prendiamo una ciotola, mettiamo tutto all'interno, condiamo con dell'olio
d'oliva, del pepe, del sale, qualche fogliolina di menta e facciamo riposare
il tutto. Dopo di che prendiamo dei vasetti, del tipo di quelli adoperati per
gli omogeneizzati dei bambini, e distribuiamo il composto all'interno.
Serviamo con a fianco un cucchiaino.
Possiamo realizzare delle varianti
della ricetta originale sostituendo
l’emmenthal con del caciocavallo;
allo stesso modo, al posto del prosciutto cotto possiamo usare del prosciutto crudo oppure del salamino.
Possiamo anche arricchire il composto di base con l’aggiunta di mais, di
pomodori tagliati a cubetti e di tutto
ciò che ci suggerisce la nostra fantasia.
Per quanto riguarda l’abbinamento,
la scelta ideale è rappresentata da un
vino spumante di carattere, tipo brut;
l’importante è che si tratti di un vino
spumante fresco, gradevole, secco e
vivace.
IN VIAGGIO
martedì 9 agosto 2016 pagina 7
SCELTI PER VOI
Pompei, torna in funzione l’antica cucina
G
li arredi di due Domus Pompeiane sono stati ricostruiti
come erano prima dell’eruzione del 79 d.C. nell’ambito del
progetto di “musealizzazione diffusa” del sito archeologico. Nella
“Fullonica di Stephanus”, antica lavanderia situata lungo via dell’Abbondanza, è stata riallestita la
cucina sul modello adottato un secolo prima dall’allora Soprintendente
Vittorio
Spinazzola,
documentato da una foto d’archivio
che risale al 1916.
Nella “Palestra grande” sono invece
esposti in permanenza reperti organici – già inclusi nella mostra “Mito
e Natura” da poco conclusa – integrati da un’ulteriore sezione di reperti naturalistici provenienti da
Moregine.
L’allestimento della “Fullonica di
Stephanus” rientra nel progetto di
valorizzazione del sito di Pompei,
pensato come “museo diffuso”, che
prevede spazi dislocati in diversi
punti della città antica dedicati a
temi specifici. Ne sono esempio la
Villa Imperiale, dove sono stati riallestiti gli ambienti domestici del triclinio e della stanza da letto, e il
tempio di Iside dove sono ripercorsi
i culti egizi.
L’allestimento della “Fullonica” di
inizio Novecento rispondeva a un
criterio didattico, molto moderno
per l’epoca, di riproposizione degli
spazi per mettere il visitatore a contatto con la vita quotidiana della
città antica. Si poteva comprendere
il funzionamento e l’organizzazione
di una cucina del I sec. d.C. con la
griglia in ferro per la carne ancora
appesa alla parete e il vasellame
necessario per la preparazione e la
cottura degli alimenti disposto sul
bancone. Gli oggetti di uso quotidiano oggi esposti provengono tutti
dal deposito di Casa Bacco e sono
stati identificati attraverso la rilettura delle “Librette Inventariali”, registri d’epoca che riportano il
numero d’inventario dei pezzi, riferiscono dove sono stati trovati e forniscono brevi descrizioni.
La “Fullonica di Stephanus” era dotata di grandi vasche in muratura
per il risciacquo, alimentate da un
flusso d’acqua ininterrotto e di ba-
EVENTI, CURIOSITÀ E 250 STAND NEL CENTRO STORICO DI FAENZA
Argillà Italia, i segreti della ceramica
Tre giorni per curiosare, conoscere i segreti della ceramica e fare acquisti mentre si gode delle bellezze del centro storico di Faenza: arriveranno da tutto il mondo artigiani e appassionati per partecipare ad Argillà Italia, la mostra mercato della ceramica artistica "gemellata" con Aubagne in
Francia e con Argentona in Spagna, che si terrà dal 2 al 4 settembre nella città romagnola. Alla
mostra interverranno circa 250 espositori, di cui 123 italiani di tutte le regioni e 127 provenienti
da tutta Europa (dall'Austria, al Belgio, dalla Germania, al Portogallo, dalla Romania a Russia e Ungheria) con una particolare affluenza dalla Francia, scelta come Paese Ospite d'Onore. Per festeggiare l'antichissima arte della ceramica, durante la manifestazione si potrà partecipare a molti
eventi, alcuni particolarmente spettacolari come la gara Mondial tornianti, e sarà allestito un
grande forno che arderà nella piazza centrale della città.
Inoltre, accanto a mostre dedicate ad artisti, artigiani e designer noti in Italia e all'estero, si potranno visitare cortili privati, botteghe e il Museo Internazionale delle Ceramiche.
LE MILLE PROPOSTE MONTAGNA BELLUNESE PER 15 AGOSTO IN RELAX
Concerti e “stelle cadenti” a Belluno
Cieli stellati, tramonti, albe d'oro, camminate nei boschi, concerti all'aperta, e spettacoli di teatro
o danza. Sono alcune delle proposte per un Ferragosto tra le Dolomiti bellunesi. Ma non serve andare lontano. Si parte già da Belluno, con la rassegna "Ferragosto e dintorni", che propone, tra le
altre iniziative, laboratori di danza o teatro, pomeriggi al museo, concerti di musica classica. E poi
passeggiate guidate sulle tracce di Dino Buzzati, ad esempio, o alla scoperta dei giardini nascosti
in città, reading musicali.
A Ferragosto è previsto anche un trekking urbano alla scoperta della Belluno fluviale: "Di borgo in
borgo tra mulini ad acqua". La seconda, ''Ferragosto sotto le stelle', è una proposta un po' anticipata
rispetto alla data del 15, per cogliere il meglio della volta celeste: il 10 agosto dalle 22,30 si sale
in Col di Roanza, ai piedi del Serva - la montagna di Belluno - per un concerto di flauti e strumenti
autoctoni nella notte delle stelle cadenti
cini in pietra per la tintura, il lavaggio e la smacchiatura, che avveniva
utilizzando particolari tipi di argilla
o di orina. Terrazze al piano superiore erano adibite all’asciugatura e
ai trattamenti delle stoffe. Una
pressa (il “torcular”) serviva a stirare il tessuto e a renderlo brillante.
I reperti collocati nelle due Domus
sono protetti da una struttura in cristallo temprato da 13,52 mm, con
particolari accorgimenti di sicurezza
nel caso di rottura accidentale, e
con un sistema di scarico dei pesi a
terra.
La struttura è realizzata nel rispetto
del contesto archeologico e non sigilla l’ambiente, permettendo il ricambio d’aria ed evitando la
formazione di microclimi dannosi
per la conservazione dei reperti archeologici.
Arte e natura a Lodi,
la cattedrale vegetale
S
i sta per avverare il
sogno dello scultore
lodigiano Giuliano
Mauri, scomparso nel 2009,
che deve la sua fama agli interventi artistici nella natura:
regalare alla città natale una
grande cattedrale, interamente costruita con elementi
vegetali. A Lodi, sulla riva sinistra del fiume Adda, fervono i lavori di realizzazione
dell’opera, che esprime appieno il testamento artistico
e l’impegno umano di uno
dei più grandi esponenti di
Art in nature in Italia. La direzione del progetto, che sorge
nell’area “Ex Sicc” completamente bonificata, è affidata
al figlio Roberto e alla nipote
Francesca Regorda secondo il volere e il
pensiero filosofico dell’artista.La Cattedrale
vegetale, realizzata con il patrocinio della
Triennale di Milano, sta già prendendo
forma sulla base portante di 108 colonne di
legno che ospitano altrettante piante di
querce, alte dai 14 ai 18 metri, realizzata
con l’antica arte dell’intreccio. Tra 20 anni,
infatti, quando le piante cresceranno, le attuali ingabbiature cadranno al suolo, liberando gli alberi. L’opera non rappresenta
solo un edificio architettonico o religioso ma
simboleggia un luogo intimo e di aggregazione dove esiste soltanto la natura con le
sua forza e i suoi silenzi. Il duomo, infatti,
simboleggia un invito a contemplare il cielo
e a sentirsi parte della natura.Dal 1976,
anno della prima partecipazione alla Biennale di Venezia, l’architetto lodigiano mostrò interesse per l’uso di ramoscelli e
tronchi di legno, di foglie e fiori secchi per
creare edifici, fantasticamente reali e in
continua trasformazione secondo le leggi
della natura. Nella sua carriera artistica,
Mauri ha creato in Italia e all’estero numerose opere: edifici, ponti e anfiteatri. Le sue
opere più suggestive, tuttavia, furono proprio due cattedrali: la prima venne realizzata
nel 2001 per Arte Sella a Borgo Valsugana,
in Trentino, e la seconda, terminata dopo la
sua scomparsa, nel parco delle Orobie, a
Bergamo, in un contesto ambientale isolato.