Le Cronache - Online-News
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GUSTO Acciughe, triglie e naselli super star nel menu dell'estate 2016 A PAG.6 Le Cronache anno I numero 27 Perché appare così difficile dialogare con la comunità islamica italiana e la comunità musulmana in Italia voleva dare un segnale negativo annullando la teatralità del gesto della scorsa settimana quando gli iman sono entrati nelle chiese italiane per significare una presa di distanza dal terrorismo di marca islamica, non poteva fare di meglio. La sortita del leader dell’Ucoi Roberto Piccardo sulla necessità di considerare un diritto civile la poligamia ha acceso un fuoco di polemiche non utili né necessarie stravolgendo i termini del dialogo tra le comunità islamiche italiane e il governo. Piccardo aveva certamente altre intenzioni, ma non è un privato cittadino e non può rendersi conto che in questo delicatissimo momento storico politico ogni passo sbagliato ha un effetto negativo moltiplicatore. A posteriori ha parlato di un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente, evidenziando il fatto di essere stato frainteso, ma i media avevano ormai fatto la loro parte. Inutile spiegare la sua analisi filosofica, avrebbe fatto meglio a tacere. Anche perché le sue spiegazioni finiscono per peggiorare la situazione fornendo materiale ulteriore ad un dibattito che si può fare scivoloso. “Io e milioni di persone non condividiamo la relazione omosex e tuttavia essa è lecita e ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L’intera società può accettarli tutti”, dice , e aggiunge:“Non si sottovaluti l’azione demografica della poligamia che riequilibrerebbe in parte il calo e la conseguente necessità di mano d’opera straniera, con le reazioni che conosciamo, lo Stato dovrebbe regolamentare come per le altre Unioni, tutelando così i diritti di tutti gli interessati, figli compresi”. In realtà il nostro Paese oggi sta vivendo con sofferenza la questione islamica. Un senso di democratica accoglienza, di solidarietà, di ecumenismo, sicuramente condivisibile sta portando nelle sue interpretazioni estreme ad una deriva pericolosa. L’Italia, gli italiani, stanno perdendo progressivamente la loro identità sociale, religiosa senza che si faccia qualcosa per porre argine a questa progressiva spersonalizzazione. S SEGUE A PAGINA 2 Nazionali 9 agosto IN VIAGGIO Pompei, torna in funzione l’antica cucina A PAG.7 2016 IN PRIMO PIANO Italia “ostaggio” del Pd Le vicende interne del Partito Democratico di fatto paralizzano l’azione di Palazzo Chigi, Renzi non molla su Referendum e legge elettorale ma rischia grosso per il peso che l’opposizione interna sta acquistando giorno dopo giorno. Dialogo con Berlusconi? Una ipotesi tutta da verificare. Una alternativa di centro destra non è ancora matura, i grillini – l’esperienza romana lo sta dimostrando – non sono ancora pronti a governare di Giulio Terzi ove vuole andare a parare Matteo Renzi? Forse non lo ha chiaro fino in fondo neanche lui. Per ora tira dritto, ostenta una tranquillità che non ha, gioca ancora con gli escamotage che un tempo pagavano in termini di popolarità, come la corsa in Brasile per le Olimpiadi, il passaggio sull’aereo di stato allo sfortunato ciclista azzurro polifratturato in seguito a caduta a undici chilometri dal traguardo. Ma la gente non è più con lui e anche i suoi comunicatori hanno abbassato il tiro, meglio non intossicare questa estate già difficile, lasciamo che gli italiani si distraggano con altro. Ma la politica e l’economia non vanno in vacanza, i problemi si possono spostare ma non si risolvono da solo, i dati Istat parlano di una Italia che va in malora sotto il profilo dei dati della produzione industriale, i titoli dei giornali fanno capire in tutti i modi che le cose stanno andando malissimo da tutti i punti di vista e che la politica perde ancora più colpi, se possibile. E il referendum istituzionale, e la legge elet- D torale? A quel che è dato di capire il premier sembra tirare dritto, la sua è una partita mortale, se perde crolla il suo impianto politico, il rischio di un suo ridimensionamento è fortissimo. Per quel che contano i sondaggi Renzi non ha scampo, i si sono veramente pochini. Ma lui non intende concedere nulla alla minoranza dem. Eventuali modifiche all'Italicum, piccole e senza stravolgere la riforma, saranno possibili in Parlamento solo se ci sarà una maggioranza chiara e netta. Non solo: il governo comunque non proporrà alcun cambiamento. Così facendo è quasi scontato che la sinistra del Pd - e non solo i dieci parlamentari già usciti allo scoperto si schieri nelle prossime settimane per il no alle riforme.Con quali contraccolpi non si sa. Gli avversari di Renzi hanno preso coraggio e sembrano decisi a non mollare la presa, Gianni Cuperlo lo ha detto apertamente: svolta radicale o sarà no. Ma da Palazzo Chigi e dal Nazareno non arriverà nessuna inversione di rotta. Né sulle riforme né sull'economia (Legge di Stabilità, pensioni e tasse). E si andrà ad uno scontro totale. E molto probabile quindi che anche Bersani, Cuperlo, Speranza e Bindi (più tutti gli altri) invitino gli elettori a votare no al referendum istituzionale, sposando così la linea di Massimo D'Alema. SEGUE A PAGINA 3 DIETRO I FATTI/ ALLARMANTI DATI ISTAT SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE Economia italiana alle corde P roduzione industriale, nuovo calo a giugno. L’Istat registra una diminuzione dello 0,4% rispetto a maggio e dell’1% rispetto al 2015. Si tratta della caduta tendenziale maggiore da gennaio 2015 (quando era stata del 2,1%). Rispetto a maggio tutti i raggruppamenti sono in flessione tranne i beni strumentali, stazionari. Calano beni intermedi (-1,1%), di consumo (-1,0%) e energia (-0,7%). Nella media dei primi sei mesi dell’anno, invece, la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella media del secondo trimestre 2016 la produzione dell’industria ha registrato una flessione dello 0,4% nei confronti del trimestre precedente. Lo comunica l’Istat, che nei tre mesi precedenti aveva registrato una crescita dello 0,4%. Quello del secondo trimestre 2016 è il risultato trimestrale peggiore a partire dal terzo trimestre del 2014, quando la contrazione era stata dello 0,7%. In termini tendenziali il calo di giugno è lo stesso (-1%) sia per i dati grezzi, che per quelli corretti per gli effetti di calendario (i giorni lavorati sono stati 21 come nel 2015). Risulta in aumento sull’anno solo il comparto dei beni intermedi (+0,8%), diminuiscono invece l’energia (-5,5%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (2,1%) e i beni strumentali (-0,3%).Tra i settori di attività economica, vedono la maggiore crescita tendenziale la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+2,3%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+1,4%) e la fabbricazioni di prodotti chimici (+0,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nell’attività estrattiva (-19,2%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (7,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati?(-4,8%). Allo stesso tempo, l’Istat registra una crescita dell’occupazione. Però quella a tempo aumenta più di quella stabile. Nella nota mensile, si sottolinea infatti come nel secondo trimestre, guardando alle tipologie contrattuali, “si è osservato un aumento più marcato degli occupati dipendenti a termine (+2,6% rispetto al primo trimestre) e della componente indipendente (+1,1%) rispetto alla moderata crescita dei dipendenti permanenti (+0,2%)”. CRONACHE Negozi, bar, ristoranti, la tassa sui rifiuti è diventata insopportabile A PAGINA 2 CRONACHE Sotto l’ombrellone tornano i turisti stranieri A PAGINA 4 CRONACHE martedì 9 agosto 2016 pagina 2 IN DUE ANNI DI EMBARGO RUSSO PERSI 7,5 MILIARDI L’embargo Ue alla Russia ha provocato un crollo delle esportazioni del Made in Italy, che sono scese al minimo da almeno un decennio, con una perdita stimata in due anni di 7,5 miliardi rispetto ai valori precedenti l’embargo. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti. L’agroalimentare – sottolinea la Coldiretti – è l’unico settore ad essere colpito direttamente dall’embargo totale sancito dalla Russia ma al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare e anche negli altri settori, dalla moda fino alle auto, in cui era tradizionalmente forte la presenza italiana. Solo nel settore del tessile, abbigliamento accessori e pelli la perdita dovuta al cale delle esportazioni è stata – precisa la Coldiretti – di circa 2 miliardi nel biennio mentre per i mezzi di trasporto il taglio è stato attorno ai 1,2 miliardi nello stesso arco di tempo mentre 600 milioni ha perso complessivamente l agroalimentare. Nel corso dei due anni di embargo – stima la Coldiretti – sono stati respinti dalle frontiere russe 39,4 milioni di chili di mele italiane, soprattutto della varietà Granny Smith dal colore verde intenso e sapore leggermente acidulo, ma anche 29,5 milioni di chili di uva da tavola, 29,9 milioni di chili di kiwi, 2,8 milioni di chili di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, 14,2 milioni di chili di pesche e nettarine e 85mila prosciutti di Parma e San Daniele a denominazione di origine.Ancora una volta il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella, dall’insalata alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il Parmesan tutti rigorosamente realizzati in Russia. Il rischio riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre in altri sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu. IL FATTO/ CIÒ DI CUI NON SI DEVE PARLARE Negozi, bar, ristoranti, la tassa sui rifiuti è diventata insopportabile rifiuti ci costano 8,8 miliardi di euro, con aumenti alle stelle negli ultimi sei anni per negozi di frutta, bar, ristoranti. E’ quanto rileva l’Ufficio studi della Cgia. Tra il 2010 e il 2016 i negozi di frutta, i bar e i ristoranti hanno subito un aumento della tariffa per l’asporto dei rifiuti oscillante tra il 30 e il 50 per cento. Per le famiglie, invece, la crescita è stata mediamente più contenuta. Per un nucleo con 2 componenti l’incremento è stato del 33,7 per cento, con 3 del 36,2 per cento e con 4 del 32,6 per cento. Il costo dell’asporto rifiuti, purtroppo, ha assunto dimensioni molto preoccupanti: l’ultimo dato disponibile ci dice che le famiglie e le imprese italiane pagano quasi 8,8 miliardi di euro l’anno. Sebbene la produzione dei rifiuti abbia subito in questi ultimi anni una contrazione molto significativa (2,8 milioni di tonnellate in meno tra il 2007 e il 2014) e l’incidenza della raccolta differenziata sia aumentata notevolmente (+64,4 per cento sempre tra il 2007 e il 2014), le famiglie e le aziende sono state costrette a pagare di più, nonostante la qualità del servizio non abbia registrato alcun miglioramento. Anzi, in molte aree del paese è addirittura peggiorato. I Finché non verranno definiti i costi standard, dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo “possiamo affermare con buona approssimazione che con il pagamento della bolletta non copriamo solo i costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, ma anche le inefficienze e gli sprechi del sistema. La Cgia passa in rassegna le novità sul fronte della tassazione sui rifiuti degli ultimi anni: dalla Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) alla Tia (Tariffa di igiene ambientale); alla Tares (Tassa rifiuti e servizi) nel 2013 e dal 2014, infine, tutti i Comuni applicano la Tari (Tassa rifiuti). In base alle elaborazioni della Cgia, Se nell’ultimo anno (2016 su 2015) gli aumenti sono stati molto contenuti o in alcuni casi ci son stati anche delle contrazioni, tra il 2010 e il 2016 gli incrementi sono stati molto importanti. Per i negozi di ortofrutta l’aumento medio è stato di 449 euro (+49,5 per cento), i ristoranti, le trattorie, le pizzerie, etc. hanno versato 988 euro in più (+41,4 per cento), i bar hanno subito un aggravio di 206 euro (+30,9 per cento) e i saloni dei parrucchieri hanno registrato un aumento di 88 euro (+ 24,2 per cento). Le attività alberghiere, invece, hanno subito un prelievo aggiuntivo di 827 euro (+14,1 per cento), gli studi professionali di 61 euro (+6,6 per cento), mentre il titolare di una carrozzeria/autofficina ha pagato 14 euro in più (+2,5 per cento). Il maggior prelievo sulle famiglie è stato attorno a un valore medio del 35 per cento circa, con un incremento di 56 euro per i nuclei composti da 2 persone, di 78 euro per quelle da 3 e di 94 euro per quelle da 4. Nell’ultimo anno, invece, l’aumento è oscillato tra l’1 e il 2 per cento. Con l’introduzione della Tari è stato ulteriormente confermato l’assunto che il costo del servizio in capo all’azienda che raccoglie i rifiuti dev’essere interamente coperto dagli utenti, attraverso il pagamento del tributo. E per la Cgia il problema, purtroppo, sta proprio in questo principio perché queste aziende, di fatto, si legge “operano in condizioni di monopolio, con dei costi spesso fuori mercato che famiglie e imprese, nonostante la produzione dei rifiuti sia in diminuita e la qualità del servizio offerto non sia migliorata, sono chiamate a coprire con importi che in alcuni casi sono del tutto ingiustificati”. ”Proprio per evitare che il costo di possibili inefficienze gestionali si scarichi sui cittadini – ricorda il segretario della Cgia Renato Mason – la Legge di Stabilità 2014 aveva previsto che, dal 2016, la determinazione delle tariffe avvenisse sulla base dei fabbisogni standard. L’ultima Legge di Stabilità, però, ha prorogato tale disposizione al 2018. Pertanto, bisognerà attendere ancora un po’ affinché le tariffe coprano solo il costo del servizio determinato dai costi standard di riferimento” SEGUE DALLA PRIMA Perché appare così difficile dialogare con la comunità islamica italiana a società è cambiata nel profondo, ha perso valori e punti di riferimento, si è atomizzata. E si ritrae senza combattere, senza rivendicare identità di alcun genere, di fronte al massiccio inserimento di soggetti con religiosi, culture, usanze profondamente diverse. L’accoglienza si sta trasformando un una colonizzazione perversa, a parti invertite. Lo straniero che arriva in un paese dovrebbe adeguarsi per quanto è possibile alle leggi e alle usanze locali. Dovrebbe rispettare L codici di comportamento e integrarsi. Con una buona fetta delle comunità islamiche approdate nel nostro paese sta avvenendo il contrario, quasi che gli ospiti siano gli italiani. Ora l’emergenza terrorismo ci fa vedere con enorme, colpevole ritardo, la situazione con occhi diversi. Le anomalie vengono a galla, sono una minoranza della popolazione islamica prende posizione aperta contro la violenza dell’Isis e contro le sue degenerazioni, gli Iman predicano in arabo e molti tra loro non sono lontani da posizioni estremiste, le donne portano il velo contravvenendo alle leggi nazionali, i leader delle comunità islamiche rivendicano diritti e aprono moschee, anche illegali. E il governo, la popolazione italiana, sono in difficoltà. Se fanno il muro contro muro, se stringono i freni ad alcune situazioni rischiano di provocare reazioni pericolose, se non lo hanno rischiano di perdere il controllo. Facciamo scuole islamiche, finiamo di togliere i crocefissi dalle scuole, riserviamo alla minoranza islamica dei posti nei consigli di amministrazione? Tuteliamo i migranti assicurando vitto, alloggio e lavoro? Ma come giustificare agli occhi degli italiani che quattro milioni di nostri connazionali vivono in situazione di assoluta povertà, senza aiuto, senza sostegno e senza diritti? Anche solo sotto il profilo di carattere culturale l’infelice uscita del leader delle comunità islamiche italiane è assolutamente infelice. E privo di rispetto. martedì 9 agosto 2016 pagina 3 SANITÀ MONTECITORIO/ IN AULA TRA SCONTRI E POLEMICHE IL DDL Cannabis, l’ultima battaglia dell’estate uella sulla legalizzazione della cannabis sarà probabilmente l’ultima battaglia parlamentare prima della pausa estiva. Il provvedimento è da lunedì in Aula a Montecitorio e la strada per la sua approvazione già si preannuncia in salita. Tra scontri e polemiche il ddl arriva senza mandato al relatore. Le commissioni Giustizia e Affari sociali, dove era all’esame, davanti alla presentazione di 1.700 emendamenti (1.300 di Ap) hanno preferito uno stop senza nemmeno leggerli. Le proposte di modifica torneranno tutte in Aula, anzi sembra che si arriverà addirittura a 2.000 emendamenti. Dai centristi verranno sollevate anche pregiudiziali di costituzionalità e di merito. Prima di settembre non si inizierà quindi a votare e un ricorso alla fiducia è da escludere, per ora dunque solo scintille tra le forze in campo. L’esame del ddl sulla cannabis ricalca la dinamica di quello sulle Unioni civili: quando si affrontano temi etici le posizioni personali non rispecchiano fedelmente quelle degli schieramenti politici. A puntare i piedi sono infatti i parlamentari di Ap ma anche i cattolici del Pd, un’opposizione trasversale che già ha cominciato ad affilare le armi. Usciti di scena i relatori, Daniele Farina (Si) per la commissione Giustizia e Anna Margherita Miotto (Pd) per la commissione Affari Sociali, si ricomincia daccapo, ma per i parlamentari che lo hanno sostenuto (220 deputati e 73 senatori) essere arrivati in Aula è già un successo. «È comunque un fatto storico», commenta il sottosegretario Benedetto Della Vedova, promotore del ddl. Ed è proprio lui il bersaglio del fronte degli oppositori. Il capogruppo di Ap Maurizio Lupi ha ironicamente consigliato al sottosegretario di «concentrarsi sulla politica estera» piuttosto che su «un provvedimento inutile e dannoso per la vita dei giovani». Lo scontro a suon di comunicati tra i due si era già avuto nei giorni scorsi quando alla critica di Saviano agli alfaniani definiti «incompetenti» per la presentazione di 1.300 emendamenti, Lupi risponde che anche il procuratore Gratteri è contrario alla lega- 5 Q lizzazione. «Per me Gratteri sbaglia – è intervenuto Della Vedova – ma almeno è coerente: vuole proibire anche alcool e tabacco. Anche tu?». Sul fronte liberalizzazioni il tweet del ministro della Salute Lorenzin non lascia margini a dubbi sulle posizioni dei centristi: «Alcol e droga sono una piaga. Non diciamo solo no alla liberalizzazione della cannabis, diciamo no a tutte le dipendenze: droga, alcol, gioco». «Atteggiamento illiberale tipico di quella forza politica e del Governo» è la replica alla ministra del leader di Possibile Civati. No secco anche dal ministro per la Famiglia Costa che parla di rischio di «prevenzione sulla pelle dei tossicodipendenti». «In Italia la cannabis non sarà mai legalizzata», taglia corto il senatore Gasparri (FI) che mette in guardia: «al Senato non passerebbe mai». Per Pagano (Ap) Della Vedova è un «bugiardo» e gli chiede conto di dove fosse «quando l’Esecutivo metteva la fiducia sulle unioni civili». Salomonicamente interviene anche Mario Marazziti (Des): «Forzature e fretta potrebbero danneggiare il provvedimento». Il nuovo testo prevede la coltivazione di cannabis per uso personale fino a Provvedimento contestato e discusso, previsti duemila emendamenti. Lo sostengono 220 deputati e 73 senatori, ma l'opposizione è trasversale e sarà durissima .Il nuovo testo prevede la coltivazione di cannabis per uso personale fino a 5 piante di sesso femminile, mentre per la detenzione il tetto massimo è di 5 grammi all’esterno innalzabili a 15 grammi in casa. Restano proibiti e puniti lo spaccio e il consumo. Il commercio è consentito in regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio piante di sesso femminile, mentre per la detenzione il tetto massimo è di 5 grammi all’esterno innalzabili a 15 grammi in casa. Restano proibiti e puniti lo spaccio e il consumo. Il commercio è consentito in regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio. Previste anche norme specifiche per l’utilizzo a scopi terapeutici. Intanto i radicali annunciano una raccolta di firme, con un banchetto allestito davanti Montecitorio, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, ovviamente a favore della legalizzazione. SEGUE DALLA PRIMA Italia “ostaggio” del Pd i tratta di una frattura forse insanabile all'interno del Partito Democratico. E’ uno scenario verosimile? Pare di sì. Ma è possibile che il paese sia ostaggio di un braccio di ferro interno al partito di governo? Possibile che il futuro sia condizionato a scelte relativamente estranee alla platea dell’opinione pubblica nazionale. Se si dovesse arrivare alle estreme conseguenze a Renzi S resterebbero due alternative, andarsene, arrendersi, e muoia Sansone con tutti i filistei, o tornare a bussare ad Arcore, sperando che un dialogo con quel che resta di Berlusconi e Forza Italia gli porti l’appoggio di un confuso agglomerato politico di centro destra attaccato al potere e alla poltrona ( Alfano, Verdini e frattaglie). Ma Stefano Parisi, al quale il Cavaliere ha di fatto affidato il par- tito, continua a ribadire che voterà contro la riforma della Boschi e del governo. Ad Arcore si fanno voti per una sconfitta del premier illudendosi di poter poi sedersi al tavolo con il Pd e trattare, da posizioni di forza, la nascita di un nuovo esecutivo di larghe intese. Il Pd anti-renziano non lo consentirebbe mai. E se Renzi fosse costretto ad uscire di scena? Cosa farebbe Mattarella? Cercherebbe un governo Padoan di transizione, rimanderebbe Renzi in Parlamento? Il futuro è nero, nerissimo. Anche perché una alternativa centrista è di la da venire, il Pd – che pure secondo i sondaggi vanta una buona riserva di consensi – sarebbe paralizzato dalla crisi interna e i grillini, come dimostrano le vicende romane, non sono ancora maturi come volevano far credere. Giulio Terzi CRONACHE martedì 9 agosto 2016 pagina 4 Sotto l’ombrellone tornano gli stranieri o you speak english? Parlezvous francais? Sprechen sie Deutsch? E molte altre domande, più complesse da soddisfare, si sono sentiti porre i balneatori italiani in questo primo scorcio di stagione estiva. Sotto gli ombrelloni tricolori stanno infatti tornando gli stranieri, attratti dagli oltre 8mila chilometri di coste, dalla cucina, dall'ospitalità, dalla disponibilità, dalle bellezze artistiche. E la preferenza sembra prevalere sulle minacce terroristiche. Tra fine giugno e fine luglio sulle spiagge italiane i turisti provenienti dall'estero sono aumentati del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo rileva una indagine effettuata da CNA Balneatori tra 531 titolari di altrettanti stabilimenti, presenti in 55 località costiere di tutte le regioni italiane bagnate dal mare. Tra le regioni, a segnare la crescita relativa più decisa è la Sardegna (+13%), tallonata dal Friuli Venezia Giulia (+12,5%). Ma il segno positivo, anche se non a due cifre, accomuna tutti. Nell'ordine, seguono le D prime due della classe il Veneto (+6,4%), la Basilicata (+5,7%) e la Sicilia (+5,6%). Quanto alla spesa i turisti stranieri si mostrano avveduti. Solo in Basilicata, Emilia Romagna, Liguria e Sicilia i balneatori registrano un leggero aumento della spesa. La stabilità, talvolta con una punta di cre- scita, prevale in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto. In arretramento, sia pur leggero, Calabria, Campania, Lazio, Marche e Molise. I tedeschi hanno preferito Liguria e Sicilia, gli statunitensi Puglia e Sardegna, i francesi la Liguria, gli spagnoli la Toscana, i russi l'Emilia, gli austriaci la Liguria e la Campania, i giapponesi la Campania, i cinesi la Sardegna. Per informarsi sulle località prescelte lo strumento principe è lo smartphone/tablet, preferito al materiale promozionale tradizionale e al personal computer. Sulle minacce terroristiche ha prevalso il mix di offerta presentato dall'Italia: mare certo ma anche bellezze artistiche e paesaggistiche, impianti sportivi, manifestazioni ed eventi. Al secondo posto, a stretta distanza, la qualità dei servizi degli stabilimenti e l'offerta enogastronomica. Solo al terzo posto la posizione di relativa sicurezza del nostro Paese nel teatro altamente instabile dell'area mediterranea. La luna di miele tra coste italiani e turisti stranieri potrebbe essere solo all'inizio, secondo gli imprenditori: Per incentivare i nuovi arrivi però, serve il potenziamento della rete infrastrutturale, materiale e immateriale. Nonché punti di informazione tradizionali e digitali, in modalità wi-fi gratuita, direttamente nelle località turistiche. martedì 9 agosto 2016 pagina 5 CRONACHE/ESTATE IN VACANZA 33 MILIONI DI ITALIANI, GIRO D'AFFARI DA 21,5 MILIARDI Estate di vacanze per 33,3 milioni di persone, pari al 55% dei connazionali, in aumento del 9,5% rispetto al 2015. Sale anche il giro d'affari che chiuderà con un +17,2% passando dai 18,3 miliardi di euro del 2015 ai 21,5 miliardi di quest'anno. Emerge da un'indagine last minute di Federalberghi."Il mese di agosto - commenta il presidente Bernabò Bocca - sarà caratterizzato da un un ottimo andamento di turisti italiani. Più di 22 milioni di italiani si metteranno in movimento in questo mese. Il momento clou in questo week end, con un sano affollamento di strade ed autostrade". FUORI PISTA/Milano, Roma, Firenze e Napoli,in giro con le dritte di chi ci vive Dai ristoranti ai luoghi artistici preferiti dagli abitanti del posto ilano, Firenze, Roma e Napoli viste e consigliate da chi ci vive tutto l'anno e ne conosce i difetti ma soprattutto i pregi e le cose sconosciute ai più. Travel as a Local grazie ai consigli della community di Yelp alla scoperta di ristoranti, luoghi artistici e culturali ma anche le zone e le attività preferite dagli abitanti del posto ed esclusw dai percorsi più noti. M 5) Roseto comunale Per una pausa romantica o di relax, gli Yelper romani suggeriscono di recarsi al Roseto comunale (4.5/5), dove “le numerose specie di rose, provenienti da tutto il mondo, riempiono di colore il prato e i tunnel che incorniciano il giardino”, come spiega Sara F. Chi non è appassionato di botanica o in vena di romanticismo apprezzerà la vista spettacolare sull’area archeologica del Circo Massimo e Palatino. Milano: percorsi al buio e ristoranti dall’effetto “amarcord” 1) Chiesa di Santa Maria presso San Satiro A due passi dal famosissimo Duomo, si trova un’altra chiesa altrettanto affascinante: è la seminascosta Chiesa di Santa Maria presso San Satiro (Punteggio Yelp 5/5), progettata da Bramante. A renderla indimenticabile è lo splendido esempio di trompe l’oeil che “inganna” lo sguardo del visitatore: dall’ingresso, un brillante gioco di prospettive dà l’impressione che l’abside sia incredibilmente profondo mentre, avvicinandosi, ci si rende conto che in realtà misura solamente 95 centimentri. 2) Dialogo nel buio Napoli tra aree marine protette e catacombe 1) Area marina protetta Gaiola Per combattere il caldo torrido dell’estate come un vero “local”, gli Yelper partenopei consigliano l’Area marina protetta Gaiola (5/5), perfetto per un tuffo tra acque cristalline. Giovanni P. la descrive così: “La Gaiola è un posto speciale dove poter ammirare un panorama da cartolina. Un piccolo paradiso in città”. 2) Catacombe di San Gennaro Le Catacombe di San Gennaro (5/5) sono una vera città sotterranea che, come spiega Nicola M., permette di “viaggiare indietro nel tempo alla scopetta di strade, basiliche e sepolcri scavati nella roccia vulcanica e decorati con affreschi e mosaici”. Un gioiello da non perdere in una città dove il culto dei morti è parte integrante della cultura locale e dove è addirittura possibile “adottare un teschio”. 3) Museo Cappella di San Severo Gli appassionati d’arte non potranno lasciarsi sfuggire il Museo Cappella di San Severo (4.5/5) che custodisce il Cristo Velato, capolavoro scultoreo di grande realismo, e un ricco patrimonio di opere barocche inestimabili. 4) Lungomare Carracciolo Per un drink vista mare o una passeggiata romantica per i napoletani il Lungomare Carracciolo (5/5) è il posto giusto: il panorama è mozzafiato e l’atmosfera è senza dubbio affascinante, tanto che, come ricorda Giuseppe G.: “a ogni ora sembra di assistere a una magia diversa”. 5) Tandem Quando lo stomaco inizia a brontolare, gli Yelper napoletani placano la fame con le generose porzioni di Tandem (4.5/5), ristorante specializzato in ragù, preparato secondo la tradizione e talmente buono da essere servito anche da solo, accompagnato solo da qualche fetta di pane per fare la più golosa delle scarpette. Per chi non mangia carne c’è anche la variante vegetariana. Per un’esperienza assolutamente unica, gli Yelper milanesi consigliano di visitare Dialogo nel buio (5/5), l’emozionante mostra permanente allestita all’Istituto dei Ciechi, tra le centralissime San Babila e Palestro. Una guida non vedente accompagna i visitatori in un percorso immerso nel buio più totale, alla (ri)scoperta di ambienti e situazioni quotidiani che, avvolti dall’oscurità, vengono vissuti in modo totalmente inedito. Alla fine del tour è inoltre possibile sperimentare un aperitivo o una cena al buio. 3) Orto Botanico di Brera Altra tappa da non perdere del “local tour” di Yelp a Milano è l'Orto Botanico di Brera (4.5/5), descritto da Mario L. come “uno di quei posti di cui a volte senti parlare, di cui a volte ti dicono che ‘non sembra Milano’, che però ridirettore responsabile mane nascosto e non conoGiovanni Tagliapietra sciuto ai più. Questa atmosfera intima è forse uno dei suoi redazione pregi, insieme alla meraviglia via Boezio, 6 00193 ROMA tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 che suscita non appena si varca [email protected] il cancelletto di ingresso”. L’inwww.corrierediroma-news.it gresso è gratuito e il relax è aseditore sicurato. IL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL 4) Risoelatte Per una pausa pranzo o una INCE SRL cena “vintage” e fuori dal comune c’è Risoelatte (5/5), poco Distribuzione distante dal Castello Sforzesco: Emilianpress s.c.r.l. l’atmosfera del ristorante – che via del Maggiolino, 168 - 00155 Roma riproduce fedelmente un tipico appartamento degli anni ‘60, Pubblicità Commerciale con tanto di jukebox e bianINCE Srl - via Boezio n. 6 - 00193 Roma cheria stesa – e la sua cucina Tel. 0632803481 – email: [email protected] casalinga trasportano gli ospiti iscritta al Registro degli Operatori indietro nel tempo, direttadi Comunicazione (ROC) al numero 25423 mente ai pomeriggi trascorsi dalla nonna. stampa 5) Darsena del Naviglio Arti grafiche Boccia spa Il nuovo look della Darsena del via Tiberio Claudio Felice, 7 Naviglio (4/5) – frutto di un 84131 Salerno imponente “restyling” in occaP. Iva e Codice Fiscale 9713300584 sione di Expo – piace molto ai milanesi, che la scelgono per Registrazione Tribunale di Roma suggestive passeggiate e per la n. 78 del 5 aprile 2016 movida offerta dai numerosissimi locali della zona. Da non perdere per un assaggio della Milano più autentica, in equilibrio tra tradizione e innovazione. Firenze: passeggiate “sospese” e giardini fiabeschi 1) Giardino delle Rose Tra le imperdibili perle segrete di Firenze, gli Yelper segnalano il Giardino delle Rose (5/5), “dove tra le rose fanno capolino statue di bronzo e fontane. Non è grande, ma è bello, in una domenica di primavera o d'estate, lasciarsi trasportare dai fiori, seguire l'onda di petali colorati e girovagare a vuoto per arrivare a scoprire scorci di Firenze degni di foto”, spiega Elisa F. 2) Corridoio Vasariano Il cinquecentesco Corridoio Vasariano (5/5) che collega la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti – adornato da una ricchissima collezione di ritratti – consente di attraversare il centro storico di Firenze “dall’alto”, regalando una vista e un’esperienza senza pari. 3) Giardino Bardini Dal Giardino Bardini (4.5/5), immersi in un’atmosfera fiabesca tra piante di ogni tipo, sculture e corsi d’acqua, si gode di una spettacolare vista panoramica su Firenze, da immortalare con una foto ricordo. Da non perdere una passeggiata all’ombra della profumatissima galleria del glicine. 4) Museo dell’Opera del Duomo In una città d’arte come Firenze, una tappa “culturale” è d’obbligo e c’è sicuramente l’imbarazzo della scelta. La community di Yelp suggerisce il nuovo Museo dell’Opera del Duomo (5/5), che custodisce i segreti della costruzione di Santa Maria del Fiore: con l’acquisto del biglietto comulativo sarà possibile accedere anche al battistero, alla cupola, a Santa Reparata e al celebre campanile di Giotto. 5) Piazza Santo Spirito Per assaporare la movida fiorentina e concludere la giornata in bellezza, gli Yelper non hanno dubbi: bisogna rag- giungere l’Oltrarno e arrivare a Piazza Santo Spirito (4.5/5), dove si concentrano i locali, i bar e i ristoranti più amati dai fiorentini. Roma: la “grande bellezza” tra giardini e capolavori di Caravaggio 1) Giardino degli Aranci e Buco della serratura Situato sull’Aventino, dal Giardino degli Aranci (4.5/5) si apre una vista “da cartolina” della città eterna, immortalata anche da Paolo Sorrentino nel film premio Oscar “La grande bellezza”. Poco distante è Piazza Cavalieri di Malta, con il suo Priorato, dove i romani invitano a sbirciare dal Buco della serratura (4/5) del cancello per un affascinante gioco prospettico che coinvolge la Cupola di San Pietro. 2) Chiesa di San Luigi dei Francesi A Roma le chiese non mancano ma, per fare colpo sugli amici che vengono da fuori, gli Yelper romani puntano sulla piccola Chiesa di San Luigi dei Francesi (4.5/5), che custodisce nella Cappella Contarelli ben tre capolavori di Caravaggio, tutti ispirati alla figura di San Matteo. 3) Quartiere Coppedé Il Quartiere Coppedé (3/5) è tra le mete consigliate per chi ama passeggiare “con il naso all’insù” per ammirare le particolarità architettoniche della città: il complesso, costituito da diciotto palazzi e ventisette palazzine disposte attorno a piazza Mincio, venne progettato a inizio Novecento e oggi colpisce per l’eclettico mix di differenti stili architettonici. 4) Pastificio Che gita a Roma sarebbe senza un buon piatto di carbonara o di bucatini all’amatriciana? Da Pastificio (4.5/5) la pasta non è solo fresca e dai prezzi contenuti ma, nella formula da asporto, diventa anche lo street food più goloso che ci sia: ideale per recuperare le energie durante un ricco tour della città. Tanti altri consigli su come vivere da “local” le più belle città europee sono disponibili a questo link: www.travellikealocal.eu/ GUSTO martedì 9 agosto 2016 pagina 6 SCELTI PER VOI Birra Ichnusa lancia l’aperitivo sardo A Acciughe, triglie e naselli super star nel menu dell'estate 2016 A cciughe, naselli e triglie, sono i tre pesci più gettonati nei menu di questa estate, incalzati da vongole e cozze. E' quanto emerge da un sondaggio online condotto dalla Federcoopesca-Confcooperative, per sondare gli orientamenti ittici degli italiani in vacanza. Se le tre prime specie totalizzano il 44% delle preferenze, in seconda posizione, con poco più del 30%, si posizionano i mitili, seguiti dal 26% di crostacei, gamberi e astici. Tanto pesce ma l'importante è saperlo cucinare perché ogni specie vuole la sua cottura e gli italiani, avendo più tempo a disposizione, si cimentano volentieri tra i fornelli. Da qui il vademecum di Federcoopesca, secondo il quale per la frittura è bene utilizzare pesci di piccola taglia come le acciughe e il pescato di 'paranza'; dimensioni di piccola taglia anche per la cottura alla mugnaia, con poco olio e Alle Eolie prove di menu a base di meduse Cuochi da tutta Italia si stanno cimentando nella preparazione di piatti a base di meduse. Succede a Lipari (Messina), dove il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato, ha organizzato una degustazione di meduse della specie Pelagia Noctiluca. La Federazione Italiana Cuochi (Fic) annuncia in una nota di aver risposto con interesse all'invito dell'associazione ambientalista di far diventare questa specie marina una risorsa alimentare, in quanto ricche di proteine e collagene. L'insolito cibo è stato apprezzato da bagnanti e ristoratori alle spiagge bianche di Lipari, ospitati dal ristorante "Fiore Di Pomice".Dalle Isole Eolie a Capri, da Seiano a Vico Equense, chef stellati si stanno cimentando in variegati manicaretti a base di meduse. Dopo le sperimentazioni di Antonella Leone, ricercatrice del Cnr-Ispa di Lecce e di Stefano Piraino, dell'Università del Salento, sulle proprietà nutrizionali delle meduse, la fantasia dei nostri maestri cuochi si è sbizzarrita; ma in altri Paesi, soprattutto orientali, è da tempo cibo prelibato. "Un'iniziativa interessante - commenta Alessandro Circiello, presidente della Federazione Italiana Cuochi Regione Lazio - perché la medusa potrebbe diventare un alimento per sfamare il mondo, inoltre è ricca di sostanze nutritive. Potrebbe essere utilizzata allo stesso modo delle cavallette in Cina, che per le popolazioni orientali sono una delle più importanti fonti proteiche in assoluto. La medusa in effetti viene già utilizzata nella cucina orientale - continua Circiello il sapore potrebbe richiamare quello di specifici molluschi, e quindi potrebbe essere cucinata in tanti modi " burro in padella. Per la griglia meglio i pesci di dimensioni più grosse oppure tranci, dove il prodotto va eviscerato ma non squamato perché le squame proteggono la carne ed evitano che si attacchi alla griglia. La cottura al forno è un buon passepartout e mentre il vapore esalata le note dolci delle carni, la bollitura è ideale per gli scarti del pesce, come lische e teste, per creare zuppe o salse. Ai gusti del palato non si comanda, ma scegliere il prodotto di stagione garantisce la freschezza e permette di risparmiare fino al 30% rispetto ad altre specie. Agosto, ad esempio, è il mese di acciuga, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sgombro, sogliola e triglia. Fondamentale la scelta al bancone, visto che ben 3 italiani su 4 confessa come la scarsa conoscenza delle varie specie ne scoraggi l'acquisto. Per saper comprare occorre saper rico- peritivo con i sapori di Sardegna per l'estate 2016. Birra Ichnusa lancia l'Aperisardo, prodotti tipici, dalla Barbagia ad altri territori, in abbinamento alla biondissima prodotta da oltre 100 anni nell'Isola. Un tuffo nelle tradizioni culinarie della Sardegna che sino a fine novembre coinvolgerà Napoli, Roma, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Verona, Bologna, Milano per oltre 1.000 serate in diversi locali. Si potrà sorseggiare la birra accompagnata da sfiziosi stuzzichini a base di pancetta, pecorino, caprino, gustoso prosciutto sardo tradizionale, salsiccia di suino aromatizzata al Nepente, tutto accompagnato dalle sfoglie di pane carasau o guttiau (con olio e sale). Sono i prodotti tipici scelti per esportare in Italia sapori ed eccellenze culinarie del territorio sardo. un gustoso viaggio attraverso le tradizioni gastronomiche della Sardegna guidato dalla Birra prodotta e imbottigliata dal 1912. Distribuita in tutta Italia e anche oltreoceano in Australia e Gran Bretagna, ancora oggi viene prodotta esclusivamente ad Assemini (Cagliari). noscere la freschezza ma non sempre è facile. Bene farsi guidare da vista e olfatto, meglio però controllare l'etichetta di provenienza obbligatoria che, per legge deve prevedere la zona di pesca; scegliendo la zona Fao 37 significa acquistare prodotti del Mediterraneo. E a settembre arriverà la nuova App, realizzata da Federcoopesca-Confcooperative con il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari, che aiuterà i consumatori a districarsi tra le 30 specie più diffuse nei mercati italiani e nella grande distribuzione; attraverso il dispositivo scaricabile gratuitamente sugli smartphone sarà possibile avere indicazioni in merito alla denominazione scientifica e commerciale del prodotto selezionato, alla taglia minima commercializzabile, ai metodi di pesca, alle caratteristiche morfologiche e alle qualità nutrizionali. E VELOCE DA PREPARARE, PAROLA DI CHEF FACILE SUCCESSO ASSICURATO Così il finger food colora di gusto l’estate di Piero Cantore Q er questo periodo di agosto, dedicato soprattutto allo svago e alla vacanza, agli incontri con gli amici o le persone di famiglia, voglio proporvi dei finger food adatti per aperitivi all' aperto, da abbinare con un buon vino o uno spumante. Ma sono perfetti anche per una serata con amici in giardino o per un aperitivo veloce in spiaggia. Si tratta infatti di preparazioni molto veloci ma fresche. Ed ecco allora i nostri “vasetti fantasia d’estate”. Si tratta di una ricetta davvero facile da preparare. Tagliamo dell'emmenthal a fette sottili, poi a piccoli dadini; quindi prendiamo del prosciutto cotto e tagliamolo allo stesso modo. Prendiamo una ciotola, mettiamo tutto all'interno, condiamo con dell'olio d'oliva, del pepe, del sale, qualche fogliolina di menta e facciamo riposare il tutto. Dopo di che prendiamo dei vasetti, del tipo di quelli adoperati per gli omogeneizzati dei bambini, e distribuiamo il composto all'interno. Serviamo con a fianco un cucchiaino. Possiamo realizzare delle varianti della ricetta originale sostituendo l’emmenthal con del caciocavallo; allo stesso modo, al posto del prosciutto cotto possiamo usare del prosciutto crudo oppure del salamino. Possiamo anche arricchire il composto di base con l’aggiunta di mais, di pomodori tagliati a cubetti e di tutto ciò che ci suggerisce la nostra fantasia. Per quanto riguarda l’abbinamento, la scelta ideale è rappresentata da un vino spumante di carattere, tipo brut; l’importante è che si tratti di un vino spumante fresco, gradevole, secco e vivace. IN VIAGGIO martedì 9 agosto 2016 pagina 7 SCELTI PER VOI Pompei, torna in funzione l’antica cucina G li arredi di due Domus Pompeiane sono stati ricostruiti come erano prima dell’eruzione del 79 d.C. nell’ambito del progetto di “musealizzazione diffusa” del sito archeologico. Nella “Fullonica di Stephanus”, antica lavanderia situata lungo via dell’Abbondanza, è stata riallestita la cucina sul modello adottato un secolo prima dall’allora Soprintendente Vittorio Spinazzola, documentato da una foto d’archivio che risale al 1916. Nella “Palestra grande” sono invece esposti in permanenza reperti organici – già inclusi nella mostra “Mito e Natura” da poco conclusa – integrati da un’ulteriore sezione di reperti naturalistici provenienti da Moregine. L’allestimento della “Fullonica di Stephanus” rientra nel progetto di valorizzazione del sito di Pompei, pensato come “museo diffuso”, che prevede spazi dislocati in diversi punti della città antica dedicati a temi specifici. Ne sono esempio la Villa Imperiale, dove sono stati riallestiti gli ambienti domestici del triclinio e della stanza da letto, e il tempio di Iside dove sono ripercorsi i culti egizi. L’allestimento della “Fullonica” di inizio Novecento rispondeva a un criterio didattico, molto moderno per l’epoca, di riproposizione degli spazi per mettere il visitatore a contatto con la vita quotidiana della città antica. Si poteva comprendere il funzionamento e l’organizzazione di una cucina del I sec. d.C. con la griglia in ferro per la carne ancora appesa alla parete e il vasellame necessario per la preparazione e la cottura degli alimenti disposto sul bancone. Gli oggetti di uso quotidiano oggi esposti provengono tutti dal deposito di Casa Bacco e sono stati identificati attraverso la rilettura delle “Librette Inventariali”, registri d’epoca che riportano il numero d’inventario dei pezzi, riferiscono dove sono stati trovati e forniscono brevi descrizioni. La “Fullonica di Stephanus” era dotata di grandi vasche in muratura per il risciacquo, alimentate da un flusso d’acqua ininterrotto e di ba- EVENTI, CURIOSITÀ E 250 STAND NEL CENTRO STORICO DI FAENZA Argillà Italia, i segreti della ceramica Tre giorni per curiosare, conoscere i segreti della ceramica e fare acquisti mentre si gode delle bellezze del centro storico di Faenza: arriveranno da tutto il mondo artigiani e appassionati per partecipare ad Argillà Italia, la mostra mercato della ceramica artistica "gemellata" con Aubagne in Francia e con Argentona in Spagna, che si terrà dal 2 al 4 settembre nella città romagnola. Alla mostra interverranno circa 250 espositori, di cui 123 italiani di tutte le regioni e 127 provenienti da tutta Europa (dall'Austria, al Belgio, dalla Germania, al Portogallo, dalla Romania a Russia e Ungheria) con una particolare affluenza dalla Francia, scelta come Paese Ospite d'Onore. Per festeggiare l'antichissima arte della ceramica, durante la manifestazione si potrà partecipare a molti eventi, alcuni particolarmente spettacolari come la gara Mondial tornianti, e sarà allestito un grande forno che arderà nella piazza centrale della città. Inoltre, accanto a mostre dedicate ad artisti, artigiani e designer noti in Italia e all'estero, si potranno visitare cortili privati, botteghe e il Museo Internazionale delle Ceramiche. LE MILLE PROPOSTE MONTAGNA BELLUNESE PER 15 AGOSTO IN RELAX Concerti e “stelle cadenti” a Belluno Cieli stellati, tramonti, albe d'oro, camminate nei boschi, concerti all'aperta, e spettacoli di teatro o danza. Sono alcune delle proposte per un Ferragosto tra le Dolomiti bellunesi. Ma non serve andare lontano. Si parte già da Belluno, con la rassegna "Ferragosto e dintorni", che propone, tra le altre iniziative, laboratori di danza o teatro, pomeriggi al museo, concerti di musica classica. E poi passeggiate guidate sulle tracce di Dino Buzzati, ad esempio, o alla scoperta dei giardini nascosti in città, reading musicali. A Ferragosto è previsto anche un trekking urbano alla scoperta della Belluno fluviale: "Di borgo in borgo tra mulini ad acqua". La seconda, ''Ferragosto sotto le stelle', è una proposta un po' anticipata rispetto alla data del 15, per cogliere il meglio della volta celeste: il 10 agosto dalle 22,30 si sale in Col di Roanza, ai piedi del Serva - la montagna di Belluno - per un concerto di flauti e strumenti autoctoni nella notte delle stelle cadenti cini in pietra per la tintura, il lavaggio e la smacchiatura, che avveniva utilizzando particolari tipi di argilla o di orina. Terrazze al piano superiore erano adibite all’asciugatura e ai trattamenti delle stoffe. Una pressa (il “torcular”) serviva a stirare il tessuto e a renderlo brillante. I reperti collocati nelle due Domus sono protetti da una struttura in cristallo temprato da 13,52 mm, con particolari accorgimenti di sicurezza nel caso di rottura accidentale, e con un sistema di scarico dei pesi a terra. La struttura è realizzata nel rispetto del contesto archeologico e non sigilla l’ambiente, permettendo il ricambio d’aria ed evitando la formazione di microclimi dannosi per la conservazione dei reperti archeologici. Arte e natura a Lodi, la cattedrale vegetale S i sta per avverare il sogno dello scultore lodigiano Giuliano Mauri, scomparso nel 2009, che deve la sua fama agli interventi artistici nella natura: regalare alla città natale una grande cattedrale, interamente costruita con elementi vegetali. A Lodi, sulla riva sinistra del fiume Adda, fervono i lavori di realizzazione dell’opera, che esprime appieno il testamento artistico e l’impegno umano di uno dei più grandi esponenti di Art in nature in Italia. La direzione del progetto, che sorge nell’area “Ex Sicc” completamente bonificata, è affidata al figlio Roberto e alla nipote Francesca Regorda secondo il volere e il pensiero filosofico dell’artista.La Cattedrale vegetale, realizzata con il patrocinio della Triennale di Milano, sta già prendendo forma sulla base portante di 108 colonne di legno che ospitano altrettante piante di querce, alte dai 14 ai 18 metri, realizzata con l’antica arte dell’intreccio. Tra 20 anni, infatti, quando le piante cresceranno, le attuali ingabbiature cadranno al suolo, liberando gli alberi. L’opera non rappresenta solo un edificio architettonico o religioso ma simboleggia un luogo intimo e di aggregazione dove esiste soltanto la natura con le sua forza e i suoi silenzi. Il duomo, infatti, simboleggia un invito a contemplare il cielo e a sentirsi parte della natura.Dal 1976, anno della prima partecipazione alla Biennale di Venezia, l’architetto lodigiano mostrò interesse per l’uso di ramoscelli e tronchi di legno, di foglie e fiori secchi per creare edifici, fantasticamente reali e in continua trasformazione secondo le leggi della natura. Nella sua carriera artistica, Mauri ha creato in Italia e all’estero numerose opere: edifici, ponti e anfiteatri. Le sue opere più suggestive, tuttavia, furono proprio due cattedrali: la prima venne realizzata nel 2001 per Arte Sella a Borgo Valsugana, in Trentino, e la seconda, terminata dopo la sua scomparsa, nel parco delle Orobie, a Bergamo, in un contesto ambientale isolato.