Terra di Liguria n.3 maggio giugno 2015

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Terra di Liguria n.3 maggio giugno 2015
Notiziario della Confederazione Italiana Agricoltori -
L
CIA Liguria - Via Colombo, 15/5 - 16121 Genova - www.cialiguria.org
Terrad i
Poste Italiane S.p.A. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv.
in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, CNS/CBPA-NO/GE
MAGGIO/GIUGNO 2015 - ANNO XXI n° 3
iguria
03 EXPO: l’evento è partito
06
AGRINSIEME scrive al governatore della Liguria
RETE SPORTELLI INFORMATIVI
AGRICOLI UNA OPPORTUNITA’
PER CRESCERE
(iniziativa ai sensi della Legge Regionale n.
22/04 realizzata con il contributo
della REGIONE LIGURIA)
CIA Sede Provinciale IMPERIA
Via Tommaso Schiva, 48 - Cap: 18100
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Tel. 0184 - 266669 Fax 0184 - 261 888
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Tel. 019-827870 Fax 019-853870
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GENOVA - VOLTRI
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c/o Mercato Ortofrutticolo
Loc. Pallodola - Cap: 19038 Sarzana
Tel. 0187-626642 Fax 0187-620316
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Piazza C. Battisti 21 - Cap: 19021 La Spezia
Tel. 0187-21998 Fax 0187-21998
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Corso Roma 18 - Cap: 19015
Tel. 0187- 807218 Fax 0187 - 807218
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Via Garibaldi 57 - Cap: 19028
Tel. 0187- 842020 Fax 0187 - 840949
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Bimestrale
iguria della CIA - Liguria
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Editoriale
Q
uando il numero di maggio/
giugno di Terra di Liguria
arriverà ai nostri soci sarà
già chiaro il risultato delle elezioni
regionali; passato il momento della campagna elettorale contiamo e
speriamo di vedere i risvolti pratici
dell’interesse dimostrato nei confronti della categoria e di noi agricoltori.
Anche nella riuscita iniziativa di
AGRINSIEME del 23 maggio con
una sala stracolma di persone, quasi tutti nostri soci, abbiamo potuto
constatare una ricerca di iniziativa e
di contatto per un settore che per
troppi anni è stato considerato, a
torto, la cenerentola delle attività
economiche.
L’interesse, oltre a quello peloso da
campagna elettorale, deriva anche
da una centralità che l’agricoltura
sta recuperando forse più per merito dell’opinione pubblica che della
politica.
Ci si sta in qualche modo rendendo
conto di quanto sia importante un
cibo sano e un territorio lasciato alla
produzione come investimento presente e futuro per la vita stessa del
paese e della nostra regione.
Per questo motivo ci auguriamo che
dopo la normale “sbronza” di parole e di promesse della campagna
elettorale si avvii una legislatura regionale che dia al settore primario
la dignità di un progetto che preveda tutti gli strumenti necessari per
uno sviluppo complessivo sia del
comparto floricolo che dell’agroalimentare.
La nostra agricoltura, le nostre
aziende possono fare molto per uno
sviluppo armonico in campo economico e di territorio e noi, come confederazione, siamo pronti a dare il
nostro contributo di professionalità
e competenza.
Veniamo da anni difficili e speriamo
in anni migliori ma niente avviene
per caso, per risollevare il paese e la
nostra regione serve molto lavoro
e molta serietà, per la parte che ci
compete noi ci siamo.
Aldo Alberto
Presidente Cia Liguria
[email protected]
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Terrad i
iguria
L’Attualità
Expo partito l’evento
Nonostante le tante difficoltà,
l’evento è partito!
U
na occasione di confronto e
di conoscenza del Mondo, conoscenza diretta, supportata
dai tanti strumenti che la tecnologia
mette a disposizione, ma comunque
in grado di preservare quel qualcosa
in più che il “toccare con mano” da rispetto al solo vedere.
Non ci sono scoperte da fare, ci sono
informazioni organizzate, “pezzi” di
culture e colture, che danno pur sempre parziali immagini, significative
di cosa accade nel mondo rispetto al
cibo e all’alimentazione.
Se si può esprimere un primo giudizio alla bellezza architettonica ed
espositiva, alla buona impressione di
una organizzazione efficiente e ben
proporzionata, fa da contraltare una
certa prevalenza dell’ immagine sulla
sostanza, a caldo e nella speranza di
venire smentito nel prosieguo dell’evento, l’impressione è che rimangano
in secondo piano elementi ed attori
non secondari: chi il cibo lo produce e
chi il cibo non lo ha.
Non si coglie, almeno al primo impatto, questa connessione fra cibo e agricoltura/agricoltori, così come poco si
percepisce, anche negli spazi di Paesi
che questo tema lo vivono direttamente, il tema della disponibilità e
dell’accesso al cibo.
L’EXPO è lungo e c’è tutto il tempo
per non perdere questa occasione,
CIA da il suo contributo in questa direzione con un fitto calendario di eventi
che vogliono evidenziare il ruolo dell’
agricoltura.
Eventi frutto di un percorso di elaborazione intrapreso oltre un anno fa,
con le iniziative che sono sviluppate
sotto lo slogan “territorio come destino” e che hanno prodotto documenti,
riflessioni e proposte che arricchiranno la cosiddetta “Carta di Milano”.
La Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015: un
documento partecipato e condiviso
che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per
garantire alle generazioni future di
poter godere del diritto al cibo.
Questi i punti salienti:
• quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale
• quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre
una quantità sufficiente di cibo
sano senza danneggiare le risorse
idriche e la biodiversità
• quali siano le migliori pratiche e
tecnologie per ridurre le disugua-
glianze all’interno delle città, dove
si sta concentrando la maggior
parte della popolazione umana
• come riuscire a considerare il cibo
non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità
socio-culturale.
Una sfida che CIA ha inteso accettare
contribuendo con i propri valori ed il
proprio impegno, a ricercare soluzioni
utili affermando il valore multifunzionale dell’agricoltura che, oltre ad
assicurare la produzione di alimenti,
svolge un ruolo cruciale nella produzione di beni di pubblica utilità come
l’affermazione e la salvaguardia della
qualità dei paesaggi, il mantenimento della biodiversità, la stabilità del
clima e la capacità di mitigare disastri
naturali quali inondazioni, siccità e incendi.
Sempre di più si fa strada la consapevolezza che per garantire la sicurezza alimentare globale di fronte
alla competizione e agli scenari del
cambiamento, la soluzione non è un
mondo senza agricoltori, un’agricoltura consegnata alle multinazionali
alimentari, alle società finanziarie e ai
fondi di investimento, ma un mondo
con agricolture ‘plurali’ e con agricoltori sempre più protagonisti, in grado di innescare processi più integrati
con l’ambiente, il turismo, la cultura,
il welfare, tra città e campagna, tra
produttori e consumatori.
Speriamo che questi temi conquistino
la centralità della ribalta, arricchendo
e valorizzando la bellezza oggettiva
delle strutture espositive.
CIA LIGURIA IN EXPO
D
al 7 al 16 Giugno CIA Liguria è presente ad EXPO
nello spazio appositamente allestito all’interno del
Parco della Biodiversità. Uno spazio arricchito da
contributi audiovisivi sull’agricoltura della nostra regione,
raccontata attraverso storie e immagini raccolte in un video, realizzato per CIA Liguria in EXPO da Sergio Farinelli,
ex giornalista RAI, già Direttore della Sede RAI di Genova,
appassionato cronista della realtà agricola della nostra Regione. Nei giorni di presenza diverse saranno le iniziative:
dalle degustazioni di Olio, alla illustrazione delle caratteristiche delle Olive taggiasche in salamoia, dalle dimostrazio-
ni di come si compone il famoso bouquet Sanremo (quello
che viene donato agli ospiti del festival), alla preparazione
del Pesto alla genovese. Protagonisti di primo piano anche
le Aromatiche e i cosidetti 4 di Albenga (pomodoro, zucchino trombetta, carciofo e asparago violetto) cosi come le
produzioni eroiche delle 5Terre a partire dallo Sciacchetrà.
Non mancherà il ricco mondo dell’agriturismo e delle fattorie didattiche, con una particolarità la presentazione delle
“cantine didattiche”. Insomma una opportunità per rafforzare l’immagine e la conoscenza delle nostre eccellenze in
uno scenario mondiale quale è l’EXPO 2015.
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L’Attualità
Lo “split payment” non
si applica alle aziende
agricole che applicano il
regime speciale IVA
L
a legge 23.12.2014 n. 190 (più
nota come “legge di stabilità
2015), ha introdotto nell’ordinamento dell’IVA l’art. 17-ter, secondo cui per le cessioni di beni e
le prestazioni di servizi effettuate
nei confronti dello Stato e degli altri enti ivi menzionati, non debitori
dell’imposta ai sensi delle disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto, l’IVA è versata direttamente all’erario per cui l’emittente
riscuote soltanto il corrispettivo. In
altri termini, più comprensibili per
gli operatori, se viene fatta una
cessione di beni o una prestazione di servizi per l’importo di euro
100 di valore imponibile e di euro
22 per IVA, l’ente pubblico è obbligato a versare direttamente l’IVA
all’amministrazione finanziaria per
cui il fornitore o prestatore percepisce la somma di euro 100, fermo
restando che la cifra di euro 22 costituisce già versamento dell’IVA
dovuta con la liquidazione mensile (ovvero trimestrale, se è stata
esercitata l’opzione sussistendone i
presupposti).
La circolare 13 aprile 2015, n.
15/E, esclude la disciplina di “split
payment” “le operazioni rese da
fornitori che applicano regimi speciali che, pur prevedendo l’addebito dell’imposta in fattura, sono
caratterizzati da un particolare
meccanismo forfetario di detrazione spettante. Si tratta ad esempio: - del regime speciale di cui agli
artt. 34 e 34-bis del d.P.R. n. 633 del
1972”.
Insomma, in base a questo pronun-
iguria
ciamento, le fatture emesse dai
produttori agricoli nei confronti
degli enti indicati all’art. 17-ter del
d.p.r. 26.10.1972, n. 633, non sono
soggette alla disciplina di “scissione
dei pagamenti” per cui trova applicazione l’art. 6, penultimo comma:
va emessa la fattura con addebito
dell’IVA, che, però, diventa esigibile nel momento in cui l’ente indicato esegue il pagamento. Quindi l’azienda agricola in regime speciale
riceverà dall’ente pubblico l’intero
importo della fattura, imponibile
piu’ IVA. Si consiglia di indicare in
fattura la dicitura “ azienda agricola in regime speciale art. 34 e 34 bis
D.P.R. 633\72 non soggetta a Split
Payment”
730 Meglio controllare. Il CAF CIA è a disposizione.
L
’avvio del 730 precompilato,
non è proprio come nello spot
della TV, molte le imprecisioni e le inesattezze che si riscontrano nel modello predisposto dalla
Agenzie delle Entrate, in particolare i dati relativi a fabbricati e terreni che risultano spesso incompleti
ed imprecisi, cosi come i casi in cui il
contribuente ha avuto più rapporti di lavoro nell’anno, oltre a errori
determinati dal “travaso dei dati”.
Tutte situazioni prevedibili in ragione del primo avvio della procedura
che consigliano però a tutti i contribuenti di rivolgersi ad un soggetto
abilitato per effettuare il controllo
e la verifica dei dati. Il CAF CIA è a
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disposizione per fornire l’assistenza
del caso. Trovate i nostri recapiti sul
sito www.cialiguria.org
In fine una battuta: l’Amministrazione Finanziaria enfatizza che l’accettazione dei dati cosi come tra-
smessi al contribuente, garantisce
la certezza di non subire ulteriori
controlli ed accertamenti.
Quindi se io accetto i dati che l’Amministrazione finanziaria mi invia,
presuppongo certificati, compreso
il caso in cui il contribuente potrebbe averne un danno va tutto bene,
mentre se i dati prevedono un errore a vantaggio x il contribuente, diviene “ dichiarazione infedele”….
Nel primo coso non succede nulla
nel secondo subisco le sanzioni e gli
accertamenti??? Un bell’ esempio
di patto fra Fisco e cittadino.
Morale chi sbaglia paga…..salvo
l’agenzia delle Entrate….che sbaglia ma fa pagare gli altri….
L
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iguria
I Servizi alla persona
Nuova prestazione di
Assicurazione Sociale
per l’Impiego
NASpI
A
decorrere dal 1° maggio
2015 e’ istituita presso la gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti una indennità mensile di disoccupazione,
denominata: «Nuova prestazione
di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI)», avente la funzione
di fornire una tutela di sostegno al
reddito ai lavoratori con rapporto
di lavoro subordinato che abbiano
perduto involontariamente la propria occupazione. La NASpI sostituisce le prestazioni di ASpI e miniASpI introdotte dall’articolo 2 della
legge n. 92 del 2012, con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° maggio 2015.
Sono destinatari della NASpI i lavoratori dipendenti con esclusione
dei dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e degli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato
E’ riconosciuta alle persone:
• che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione
• che abbiano rassegnato le dimissioni per giusta causa
• nei casi di risoluzione consen-
suale del rapporto di lavoro a
seguito dell’espletamento delle
procedure di conciliazione
che presentino congiuntamente i
seguenti requisiti:
a) siano in stato di disoccupazione
e siano immediatamente disponibili allo svolgimento ed alla
ricerca di un attività lavorativa;
b) possano far valere, nei quattro
anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno
tredici settimane di contribuzione;
c) possano far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo,
nei dodici mesi che precedono
l’inizio del periodo di disoccupazione
La NASpI e’ rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni
divisa per il numero di settimane
di contribuzione e moltiplicata per
il numero 4,33 e non può superare
il tetto fissato dalla normativa che
per il 2015 è pari a - 1.300 A decorrere dal quarto mese viene ridotta
del 3% per ogni ulteriore mese di
percezione.
La domanda di NASpI e’ presentata
all’INPS in via telematica, entro il
termine di decadenza di sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e spetta a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla
cessazione del rapporto di lavoro o,
qualora la domanda sia presentata
successivamente a tale data, dal
primo giorno successivo alla data di
presentazione della domanda.
Il lavoratore decade dal diritto nei
seguenti casi:
• perdita dello status di disoccupato
• inizio dell’attività lavorativa, sia
essa subordinata che autonoma,
senza provvedere alle previste
comunicazioni all’INPS;
• acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, salvo
la facoltà di opzione per l’ NASpI;
• Raggiungimento del diritto al
pensionamento di vecchiaia o
anticipato.
INPS: da giugno tutte le pensioni in pagamento al 1° del mese
T
utti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie Inail, saranno unificati e messi in
pagamento al primo di ogni mese partendo proprio dal mese di giugno.
COLTIVATORI ATTIVI OVER 65 ANNI: L’INPS PUO’ RIDURRE I CONTRIBUTI
E’
una riduzione concessa su domanda dell’agricoltore. Quindi non è automatica. Viene concessa su
richiesta.I titolari di azienda ultra sessantacinquenni possono rivolgersi al Patronato INAC e presentarla
all’INPS.Se non vi è un interesse legato all’importo della pensione si consiglia di presentare la richiesta.
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SPECIALE REGIONE
iguria
AGRINSIEME scrive a Toti, neo Presidente della Liguria
“Complimentandoci per la Sua elezione a Presidente
della Regione, auspichiamo che nel suo mandato alla
guida della Liguria sappia assegnare all’ agricoltura di
questa nostra regione la rilevanza e l’attenzione che
merita”.
Agrinsieme Liguria (il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e
Alleanza delle cooperative) a poche ore dagli esiti del
voto scrive al nuovo presidente della Regione, Giovanni
Toti, ricordando i temi messi in primo piano anche durante la campagna elettorale.
“Agrinsieme ha avanzato proposte concrete per il settore sulle quali abbiamo ricevuto il sostanziale consenso del suo schieramento - prosegue la lettera di Agrinsieme - Proposte che mettiamo a disposizione per un
lavoro comune che, nel pieno rispetto dei ruoli, ci auguriamo possa essere proficuo e costruttivo.
In questo senso riteniamo uno strumento insostituibile
di confronto e collaborazione il Tavolo Verde di cui auspichiamo la conferma ed il potenziamento.
Nel formularle i migliori auguri di buon lavoro, contiamo di poterla incontrare al più presto”.
Il documento di Agrinsieme
trasmesso ai Candidati Presidente
Durante la campagna elettorale AGRINSIEME ha promosso un confronto tra i candidati Presidente ed ha fatto
pervenire loro il documento sulle richieste per l’agricoltura ligure di cui di seguito riproduciamo la parte centrale.
QUALE SCELTE PER UNA AGRICOLTURA LIGURE FORTE E MODERNA
-va preservata la possibilità di
operare nelle zone vocate, determinando da subito il blocco del
consumo di suolo agricolo, fenomeno che ha interessato pesantemente la nostra Regione
-Il sostegno allo sviluppo ed alla
innovazione sia dei processi produttivi, al fine di accrescerne l’efficienza, sia del prodotto per ricercare opportunità di valore aggiunto e di reddito per le imprese
in grado di rendere “attraente” il
settore.
-Rafforzare informazione, consulenza, formazione al sistema delle imprese regionale per favorire
l’avverarsi di processi innovativi e
di crescita di efficacia dell’intero
sistema agricolo ed agroalimentare, puntando con forza
alla crescita del capitale umano.
- E’ necessario puntare alla crescita dell’organizzazione del
settore, serve una agricoltura più organizzata, capace
di presentarsi ai mercati in
modo coordinato ed adeguato ai tempi, a partire dall’utilizzo degli strumenti della
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moderna comunicazione, anche
per la collocazione del prodotto.
-Va potenziata la capacità associativa del settore rafforzando sia
la cooperazione quale strumento
principe per accrescere le dimensioni economiche, sia le “reti di
imprese” per favorire accessi a
servizi e mercati individualmente
irraggiungibili.
- Rafforzare le capacità di relazione con il mercato supportando
le strumentazioni per l’export,
potenziando gli strumenti per
lo sbocco sul mercato locale, ivi
compresa la valorizzazione di
una rete di accoglienza integrata
e diffusa, creando un circuito virtuoso fra produzioni, territorio e
flussi turistici.
- Un progetto Agricoltura Liguria,
complementare al PSR, che delinei nel medio periodo quale prospettiva perseguire per i diversi
comparti produttivi attraverso
veri e propri “Piani di settore”
- Un progetto “energia” capace di
coniugare utilizzo del patrimonio
boschivo regionale per la produzione di energia da biomasse,
utilizzo della stessa per le nostre
produzioni di eccellenza e manutenzione delle superfici boschive,
avendo la consapevolezza che, se
una sola funzione può non essere
economicamente autosufficiente, l’operare coordinato fra attività d’impresa e opere manutentive ha forti potenzialità.
- Una decisa opera di semplificazione, capace di avverare e
se del caso anticipare, i contenuti di Agricoltura 2.0, rivendicando un protagonismo regionale che può solo garantire una
maggior efficacia e capacità di
adattamento alle esigenze del
nostro comparto, attraverso la
costituzione della Banca dati
delle imprese agricole liguri.
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ASSISTENZA TECNICA
Programma di sviluppo Rurale 2007-2013
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale : l’Europa investe nelle zone rurali”
PROGETTO DIMOSTRATIVO STRATEGICO TREFLOR
TECNICHE DI RISPARMIO ENERGETICO PER COLTURE FLORICOLE IN SERRA
Relazione finale dell’attività svolta
Il controllo del clima è un aspetto fondamentale del
processo produttivo in serra. Fino a pochi anni fa, il
controllo del clima in serra era basato sull’approccio
“attuatore-controllore”, intendendo con ciò il fatto
che per ogni sistema di condizionamento del clima, esisteva un proprio controllore, totalmente indipendente
dagli altri. Questo tipo di automazione nel controllo
del clima in serra è derivato dal fatto che spesso i sistemi di climatizzazione della serra (apertura automatica
delle finestrature, accensione/spegnimento del sistema di riscaldamento) erano inseriti successivamente
alla costruzione della stessa serra e non tutti insieme.
I principali concetti che il progetto TREFLOR ha voluto
diffondere fra gli agricoltori sono:
1) l’importanza del controllo del clima della serra
sull’incremento della quantità e soprattutto della qualità delle produzioni ottenute in serra;
2) la necessità di una gestione del clima integrata,
dove un computer climatico (o una centralina) è capace di gestire tutti i sistemi di controllo del clima presenti nella serra, e di attivarli sulla base della misura dei
parametri climatici interni ed esterni della serra.
All’inizio del progetto, la cooperativa FLORCOOP, capofila del progetto TREFLOR, assieme al DiSAAA-a
dell’Università di Pisa, e con la collaborazione dell’istituto di ricerca CNR-IBIMET di Firenze, hanno preparato
un piano esecutivo delle attività dimostrative da eseguire in due aziende “pilota”.
Il piano esecutivo ha previsto le seguenti attività:
a) scelta di due aziende agrarie “pilota”, dove poter
installare e utilizzare per scopi divulgativi, un sistema integrato di controllo clima: le aziende individuate
sono state l’azienda Solaro a Sanremo (IM) e l’Azienda
Facollo a Albenga (SV);
b) scelta della sistema di gestione integrata del clima
in serra: sono stati scelti i parametri climatici interni
(temperatura e umidità relativa) ed esterni della serra (radiazione globale, temperatura, umidità relativa,
ventosità) e gli attuatori da controllare (schermi termici interni, finestrature, riscaldamento) proponendo
l’installazione di un sistema di gestione integrato del
clima, con la possibilità di telecontrollo da remoto;
c) progettazione e monitoraggio di una prova dimostrativa dell’uso di schermi termici per risparmio energetico presso l’azienda Facollo di Albenga
d) progettazione e monitoraggio di una prova dimostrativa dell’uso di deflettori per aumentare l’efficienza della ventilazione in serra, presso l’azienda Solaro
di Sanremo
e) progettazione e monitoraggio di una prova dimostrativa sull’influenza di vari tipi di lampade condotta
presso l’azienda Solaro di Sanremo
Installazione e utilizzo di sistemi di gestione integrata
del clima in serra.
Nelle due aziende sono state installate due centraline
per il controllo climatico della serra (mod. Agricomp
Multitab, della ditta Agricontrol), con la possibilità di
essere controllati in remoto attraverso un programma
di supervisione (fig. 1), che permette di avere una visione completa delle condizioni climatiche nella serra
e dello stato di funzionamento degli impianti di climatizzazione (finestrature, riscaldamento, ecc), nonché
la memorizzazione di tutte le misure effettuate dalle sonde. La gestione integrata del clima ha permesso, nelle due aziende, un più efficace controllo dello
stesso e la possibilità di applicare tecniche di risparmio
energetico come lo split-night. Un ulteriore vantaggio
nell’utilizzo della gestione integrata del clima in serra
è stata la minore incidenza di malattie fungine, grazie
al migliore controllo della umidità, ottenuto attraverso una combinazione della ventilazione e del riscaldamento della serra, a seconda delle condizioni climatiche esterne: ciò ha permesso una riduzione del 10%
nel consumo di anti-botritici.
Fig.1. A sinistra: visione del programma di supervisone
per la gestione del clima in serra Agrocontrol. A destra: centralina meteorologica esterna montata presso
l’azienda Facollo di Albenga,
Segue nel prossimo numero >>
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Dalle Province Imperia
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L
Terrad i
iguria
L
Terrad i
iguria
Dalle Province Savona
Pluripremiata l’azienda
agricola DURIN
P
rimavera di soddisfazioni per l’azienda agricola Durin di Antonio
e Laura Basso di Ortovero. Dopo
il premio della Giuria d’Onore ricevuto al Vinitaly di Verona, rassegna 2015
che ha avuto fra l’altro una importante ripresa di interesse da parte degli
operatori economici, a detta di tutti i
partecipanti, è stata successivamente
una primavera che ha continuato con
appuntamenti importanti per questa
azienda ambasciatrice del nostro terri-
torio. Il 4 maggio nelle Grotte di Toirano, alla presenza delle autorità locali e di un folto pubblico ha proposto
gratuitamente una Gran Degustazione
dei propri vini con in bella evidenza un
Pigato da uve sovra mature chiamato
SCHIAN-CHI e la presentazione in anteprima del metodo classico affinato nelle Grotte denominato Basura Obscura.
Venerdì 8 maggio, nella cerimonia di
apertura della 10 edizione del salone
Agroalimentare Ligure di Finalborgo,
Nuova PAC
nuovi premi per gli allevatori
L
a riforma della PAC 2014-2020
introduce alcune interessanti novità per gli allevatori nel
settore degli aiuti accoppiati.
Il requisito di accesso per la zootecnia è di presentare una Domanda
Unica con minimo 3 UBA ed essere
in regola con le normative veterinarie di identificazione e registrazione degli animali ed etichettatura della carni.
I premi nello specifico sono previsti
per le seguenti categorie:
• Vacche da latte e vacche da latte
in zone montane;
• Vacche nutrici;
• Bovini Macellati 12-24 mesi;
• Ovini (non previsto per la Liguria)che fanno parte di allevamenti aderenti a piani di eradicazione della SCRAPIE;
• Premio agnelli macellati (non
previsto per la Liguria)certificati
DOC/IGP;
• Premio alle fattrici bufaline di
età sup. a 30 mesi.
Consigliamo di contattare gli uffici
CAA CIA per avere maggiori dettagli sui premi ed eventuali obblighi
collegati.
Daniele Caparvi
resp. Provinciale CAA CIA Savona
VITICOLTORI: STOP ALLA CESSIONE DEI DIRITTI
U
n nuovo D.M. ha limitato al termine del 31.12.2015 la possibilità
di cedere i diritti di impianto o di reimpianto vigneti. Oltre quella data si trasformeranno, a richiesta del viticoltore, in autorizzazioni utilizzabili solo dal titolare delle stesse entro il 2023
Laura Basso ha ritirato il Premio Innovazione, consegnatole dal Presidente
della Camera di Commercio di Savona
Luciano Pasquale, per il metodo innovativo di spumantizzazione e di creazione di nuove tipologie da vini locali.
Dalla Cia i complimenti ad un’azienda
intraprendente e dinamica da prendere a modello per i risultati che ha dimostrato di poter conseguire lavorando
con passione e competenza.
VINCOLI URBANISTICI
IN ALBENGA DALLE
MAPPE DI RISCHIO;
CIA HA CHIESTO LA
MODIFICA
C
on delibera di gennaio 2015 la
Giunta Regionale ha approvato
una perimetrazione che comprende buona parte del territorio
agricolo albenganese nelle così dette
Mappe di Rischio Regionale considerandole indondabili. Il provvedimento adottato su segnalazione dei tecnici del comune di Albenga, considera alla stessa stregua le aree allagate
per le copiose piogge alluvionali con
le aree inondate dall’esondazione di
fiumi, torrenti e rii. Secondo la Cia di
Albenga questa interpretazione delle
norme regionali, che mette in correlazione vincolante le schede di segnalazione danni con l’inserimento della
mappa di rischio regionale, è sbagliata. Un conto le aree esondate; un altro conto le zone dove l’allagamento
dovuto alle forti piogge non è stato
provocato da fuoruscita dagli argini.
L’amministrazione comunale, dopo
una prima fase di condivisione, ha
successivamente approvato le osservazione di Cia e di altri soggetti e
associazioni che ha inviato alla Regione. Nel frattempo i pesanti vincoli
che la perimetrazione ha introdotto
rimangono in vigore e limiteranno la
ricostruzione del post alluvione nelle
campagne.
Cia seguirà l’iter della procedura e insisterà per il superamento dei vincoli
laddove sono ingiustificati.
9
Dalle Province Genova
Gli esiti finali della
convenzione tra CIA
Genova e il Comune
di Chiavari
Le valutazioni della CIA
sulla suscettività al recupero
produttivo degli oliveti
N
el settembre 2013 è stata
sottoscritta dalla CIA di Genova una convenzione con
il Comune di Chiavari che aveva ad
oggetto l’acquisizione di informazioni specifiche circa il grado di suscettività al recupero produttivo e
l’effettiva estensione delle aree a
vocazione agricola nel territorio di
Chiavari, con particolare riferimento ai versanti dell’uliveto, al fine di
pervenire a delineare tipologie e
modalità di intervento agronomico
per il recupero produttivo. Nella sostanza, mettendo a disposizione le
competenze professionali specifiche
maturate dai Tecnici della nostra organizzazione si sono puntualmente
rilevati gli uliveti abbandonati sul
territorio di Chiavari, la loro estensione e la valutazione del grado di
suscettività al recupero a fini produttivi, mediante la ricognizione
e la stima degli interventi necessari. Gli esiti finali del lavoro, che ha
impegnato la Confederazione per
circa un anno, sono stati recentemente divulgati dall’Amministrazione comunale chiavarese e mettono
in luce che quasi un quarto della
superficie comunale è investita ad
oliveto, ammontando ad oltre 287
L
Terrad i
iguria
ettari, dei quali circa un centinaio
(ettari 99.72) sono abbandonati. Il
lavoro agronomico dei tecnici CIA,
oltre ad individuare puntualmente
le aree olivetate, ha anche suddiviso
la quota in abbandono in funzione
della suscettività al recupero produttivo in funzioni delle caratteristiche orografiche, dell’esposizione,
del grado di abbandono e degli
sforzi produttivi per risanare le aree
produttive. Di questi 99 ettari, circa
51 hanno una alta propensione al
recupero, altri 35 sono collocati nella fascia intermedia e circa 13 sono
sostanzialmente non recuperabili.
L’esito finale della collaborazione
è stato l’affiancamento dei tecnici dell’ufficio del Piano Urbanistico
Comunale nella redazione della planimetria in scala 1:5000 con l’individuazione delle aree dell’uliveto
abbandonato per grado di suscettività al recupero dell’uso produttivo. Rileviamo che l’amministrazione
chiavarese, almeno fino ad oggi, ha
espresso un concreto interesse per la
produzione agricola, sforzandosi di
individuare nell’ambito del proprio
perimetro comunale, quale sono le
aree che potenzialmente hanno un
vero orientamento produttivo, e
come tali da salvaguardare, e riconoscendo all’agricoltura un possibile volano di sviluppo economico.
GITA SOCIALE DELL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI CIA DI GENOVA
D
omenica 19 aprile 2015 si è
svolta la gita sociale annuale
dell’Anp di Genova in collaborazione con la Cia di Asti.
Si sono visitate le colline patrimonio dell’Unesco con i loro meravigliosi vigneti.
Nella mattinata oltre i vigneti si è
visitata la cantina sociale dei produttori di Vinchio-Serra onde si
sono potuti apprezzare gli ottimi
vini.
Si è poi pranzato in un’ottimo
agriturismo della zona ove si sono
gustati i prelibati piatti tipici piemontesi ed a concludere si è visi-
10
tata l’azienda agricola di Gallesio
Renato che produce nocciole ed un
ottimo olio produzione di nicchia
ma di qualità con inserimento nel
mercato.
Per chi volesse contattare la cantina può chiamare al numero
0141/950903 od andare sul sito:
www.vinchio.com in quanto durante l’anno vengono organizzate belle iniziative in collaborazione con la
locale pro-loco.
In conclusione è stata una bellissima giornata di amicizia e di nuove
conoscenze utili.
Marco Bertani
L
Terrad i
iguria
Dalle Province La Spezia
Sassi di pozi tia su a secu
(Muretti a secco)
11 ragazzi con la voglia matta di ridare
un nuovo corso alla loro vita, 20 ettari
di terreno terrazzato da recuperare che
costituiscono un teatro naturale che accoglie lo stupendo borgo di Manarola,
nelle 5Terre, 5 Enti ed Associazioni che
stanno lavorando a questo ambizioso progetto, Ente Parco 5Terre, Caritas diocesana, Fondazione Manarola,
Ente di Formazione Aesseffe e Cia della
Spezia. Questi sono i numeri di un progetto nato da un informale incontro
tra Cia della Spezia, Aesseffe e Parco 5
Terre durante il quale noi provavamo a
vedere di incrociare le necessità di un
territorio quale quello delle 5Terre che
sente i rigori del clima di questi anni e
la possibilità di individuare giovani che
avessero voglia di provare a lavorare in
campagna. Si, perchè Maunde, di pro-
venienza maliana, Ali Abbas, il gigante
buono della Repubblica centrafricana,
Musa del Ghana, Mimmo, Alessandro e
Vincenzo di La Spezia e gli altri ragazzi,
hanno voluto mettersi in gioco iniziando questo percorso di conoscenza del
mondo agricolo spezzino, fatto di vite,
olivo, ortaggi e tanto territorio da risistemare. Avvicinandosi la fine del percorso formativo che li ha portati nelle
nostre aziende associate per conoscere e lavorare in agricoltura, la risposta
avuta da questi ragazzi è fenomenale,
segno che se si da una speranza e si
apre una strada, si trovano persone di
buona volontà che la percorrono. Ovviamente il progetto non si ferma alla
formazione, in quanto, già da subito, in
accordo col Parco 5 Terre, si è parlato
di una nostra
comuneAGRARIO
volontà diCARIGE
dare
CREDITO
ai ragazzi il modo di lavorare per poter
rendere loro possibile una vita autonoma. Le Cinque Terre hanno bisogno di
manutenzione delle strade, di ripulitura degli alvei dei torrenti che scendono
nei paesi, di riportare all’antico splendore i terrazzamenti con la coltivazione della vigna ed in questo, mettendo
ancora una volta a sistema i bisogni
con le risorse umane, siamo certi che riusciremo nel nostro intento. Un’ultima
parola la voglio spendere per le nostre
aziende che hanno ospitato e lavorato
con questi ragazzi, Barbara Fidanza che
ha loro insegnato le coltivazioni orticole e la gestione di un terreno in pianura, Stefano Pisculli dell’agriturismo
la Lupa che ha fatto loro conoscere la
fatica delle coltivazioni degli oliveti nei
terrazzamenti dove no vanno i trattori, Heydi Bonanini che li ha portati per
la prima volta sulla terra eroicamente
coltivata delle 5 Terre, e la Fondazione
Manarola con i suoi saggi anziani che
vogliono tramandare l’arte dei muretti
a secco.
Un raccolto programmato
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