Un eccellente sentiero di percorribilità: la strada per una
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Un eccellente sentiero di percorribilità: la strada per una
L’INFORMATORE ENDODONTICO Estratto dal Vol. 7 n° 2, 2004 Un eccellente sentiero di percorribilità: la strada per una Endodonzia più facile RICHARD E. MOUNCE, DDS IL TRIDENTE EDIZIONI ODONTOIATRICHE Un eccellente sentiero di percorribilità: la strada per una Endodonzia più facile Richard E. Mounce, DDS L’eccellenza nella detersione e sagomatura in endodonzia deriva dal rispetto di precise regole, come: 1) accurata valutazione preoperatoria del dente da trattare per evidenziarne numero, localizzazione, lunghezza e curvature dei canali, nonché l’eventuale presenza di calcificazioni, anomalie anatomiche, difficoltà nell’accesso etc. 2) adeguata visibilità, ideale con l’utilizzo del microscopio operatorio 3) realizzazione di un accesso rettilineo agli imbocchi canalari 4) strumentazione corono-apicale (“crown-down”), con la preparazione della regione apicale fatta soltanto alla fine 5) adeguata irrigazione 6) creazione di una tronco-conicità continua, con diametri trasversi che diminuiscono in direzione corono-apicale 7) rispetto della forma e della posizione originale del forame apicale 8) mantenimento della pervietà apicale (“apical patency”) durante tutto il trattamento (Figg. 1-3) 9) rimozione dello smear layer con EDTA come lavaggio finale prima dell’otturazione. La strumentazione corono apicale è preferibile e ha diverse implicazioni importanti soprattutto nel terzo apicale: essa infatti permette ad una grande quantità di irrigante di penetrare a questo livello dopo che i restringimenti coronali di dentina sono stati rimossi e quindi l’ago per irrigazione può scendere più in profondità. L’assenza di interferenze dentinali coronali consente un maggiore controllo tattile sugli strumenti utilizzati (siano essi manuali, che rotanti) ed una minore possibilità che si impegnino coronalmente. La corretta strumentazione del terzo apicale viene facilitata innanzitutto dal- Pag. - 24 la esplorazione del canale con K-file manuali, poi dalla preparazione, sempre manuale, di un sentiero di percorribilità, dalla rifinitura di tale sentiero con strumenti rotanti e infine eseguendo la strumentazione finale manuale o rotante per portare a termine la preparazione. L’esplorazione con K-file di piccole dimensioni (06-10) si esegue solo dopo aver preparato il terzo medio e coronale con l’intento di “imparare il cammino da compiere” o, in altre parole, conoscere l’anatomia del canale. La conoscenza dell’anatomia del terzo apicale permette di valutare l’eventuale presenza di curve, calcificazioni, biforcazioni, triforcazioni, di conoscere il diametro canalare, il diametro del forame etc. Un’idea abbastanza precisa sulla possibile anatomia canalare della regione apicale può essere data dalla maniera in cui un K-file può uscire dal canale, per esempio con una secca curva a virgola stampata sullo strumento dal terzo apicale del canale stesso. La comprensione della presenza di curvature canalari perciò consente all’operatore di ottenere un risultato predicibile, realizzando la migliore sagomatura possibile. La fase di esplorazione con K-file comporta di precurvare gli strumenti con l’utilizzo dell’Endobender (SybronEndo, Orange, Ca), consentendo così al file di essere introdotto all’interno del canale con la stessa angolazione della sua curvatura. In molti canali è spesso consigliabile l’esplorazione iniziale utilizzando un K file 06; questo sarà il primo strumento a sondare completamente la porzione apicale e a mantenere la sua pervietà. Durante tutto il processo di strumentazione, compresa la fase di esplorazione, è di vitale importanza che venga mantenuta la pervietà apicale e che l’irrigazione sia adeguata. In un molare di media difficoltà, la fase di esplorazione può L’Informatore Endodontico Vol. 7, Nr. 2 2004 richiedere l’utilizzo di 2-6 confezioni di K-file, soprattutto qualora il canale presenti una curvatura apicale significativa. Una volta conclusa la fase di esplorazione canalare, si crea inizialmente a mano un “sentiero di percorribilità” che successivamente verrà rifinito, utilizzando strumenti rotanti come verrà descritto di seguito. La realizzazione di un “sentiero di percorribilità” previene fallimenti legati al torque o alla fatica ciclica degli strumenti rotanti. Inizialmente infatti, quando gli strumenti rotanti furono introdotti sul mercato, non era raccomandata la presenza di un sentiero di percorribilità. Di conseguenza la frattura degli strumenti divenne presto un grosso problema e rimase tale fino a che non è stato introdotto il concetto di sentiero di percorribilità come un espediente utile per aumentare la sicurezza nell’uso degli strumenti rotanti. Oggi ogni casa produttrice di strumenti rotanti in nichel titanio suggerisce e raccomanda l’ottenimento del sentiero di percorribilità. Senza di esso, infatti, gli strumenti rotanti possono avvitarsi nei canali, impegnandosi con una maggiore quantità di dentina rispetto all’ideale, e di conseguenza fratturarsi. Un esempio comune si verifica allorché gli ultimi 3-4 mm apicali dello strumento si bloccano nel canale mentre la parte coronale continua a ruotare. In più, se la punta dello strumento va contro una parete canalare perpendicolare alla direzione dell’avanzamento del file, questo subisce rapidamente una torsione su se stesso e si frattura. L’esplorazione del canale e la creazione di un sentiero di percorribilità riduce al minimo questi rischi, in quanto ciò assicura all’operatore che la punta dello strumento non si bloccherà mentre avanza apicalmente e che il canale sarà libero e pulito da grossi detriti, che 1 Figura 1 Concetto di pervietà apicale. 2 Figura 2 Perdita della pervietà apicale conseguente alla formazione di un gradino. 3 Figura 3 Perdita della pervietà apicale conseguente all’accumulo di fango dentinale. Pag. - 25 PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Mounce esercita la professione limitatamente all’endodonzia nel suo studio privato a Portland, Oregon. Autore di numerosi articoli nelle più prestigiose riviste del settore, Il Dr. Mounce tiene corsi teorico-pratici sulle più aggiornate tecniche endodontiche e può essere contattato all’indirizzo [email protected]. potrebbero portare a danni iatrogeni. Una volta che il canale è stato esplorato con un K-file 06 fino all’apice, di solito è facile fare altrettanto con un K-file 08 e con un 10. Una volta che il K-file 10 raggiunge la lunghezza di lavoro presunta, si può ora verificare la reale lunghezza di lavoro e creare manualmente il sentiero di percorribilità. Il sentiero di percorribilità manuale è da ritenersi terminato allorché un K-file 15 raggiunge liberamente la reale lunghezza di lavoro. La rifinitura del sentiero di percorribilità creato manualmente è facilmente realizzabile successivamente con gli strumenti rotanti in nickel titanio K3 .02/15 e .02/20 (SybronEndo, Orange, Ca). Lo .02/15 e lo .02/20 rappresentano una transizione tra il sentiero di percorribilità realizzato a mano e l’impiego successivo degli strumenti rotanti, garantiscono l’efficacia dell’irrigazione e riducono il rischio di frattura. In sostanza, queste lime cosiddette di transizione accelerano il procedimento attraverso la rimozione più uniforme di dentina nei canali rispetto alla strumentazione manuale, e facilitano così la progressione dei successivi strumenti rotanti fino all’apice. Qualunque irregolarità sia presente dopo aver eseguito il sentiero di percorribilità manuale, essa viene rimossa per creare un sentiero che è facilmente percorribile dagli strumenti K3 di maggiore conicità o da qualsiasi altra serie di strumenti rotanti. Io suggerisco l’uso dei K3 perché essi hanno una sezione asimmetrica e la distanza tra le lame variabile, caratteristiche queste che consentono allo strumento di non avvitarsi nel canale, come invece accade con più frequenza con gli strumenti a sezione simmetrica ad “U” (Fig.4). La correlazione clinica con questa caratteristica di design sta nel fatto che gli strumenti K3 offrono Pag. - 26 un eccellente controllo della sensibilità tattile, che riduce il rischio di eseguire perforazioni apicali. Inoltre i K3 sono strumenti robusti che difficilmente si rompono. Si devono utilizzare con movimento unico di va e vieni. Non è indicato un movimento ripetuto di su e giù. I K3 con conicità .02 devono essere considerati come file monouso. Gli .04 e .06 con punta superiore a 25 possono essere impiegati anche più di una volta. I K3 .02/15 e .02/20 sono abbastanza piccoli sia come punta che come conicità, per cui, una volta creato il sentiero di percorribilità con strumenti manuali, essi possono progredire apicalmente anche in canali particolarmente tortuosi. Gli strumenti K3 .02/15 e .02/20 presentano anche il vantaggio di srotolarsi nelle loro lame se usati al di là della loro elasticità, dopo di che devono essere scartati. L’uso dei K3 .02/15 e .02/20 nella maniera raccomandata consente la rimozione dei detriti apicali e un ulteriore allargamento del terzo apicale prima che della strumentazione finale, in maniera da consentire la massima penetrazione degli irriganti. Una volta che il sentiero di percorribilità è stato rifinito, la sequenza finale della strumentazione diventa quella indicata di seguito. In particolare, in un molare di media difficoltà, la seguente sequenza (che prevede come esempio l’utilizzo degli strumenti K3) sagomerà efficacemente il terzo apicale: .06/40 K3 fino a che non incontra una certa resistenza .06/35 K3 fino a che non incontra una certa resistenza .06/30 K3 fino a che non incontra una certa resistenza .06/25 K3 fino a che non incontra una certa resistenza .06/20 K3 fino a che non incontra una certa resistenza L’Informatore Endodontico Vol. 7, Nr. 2 Figura 4 Sezione di un K3. 4 .06/25 K3; questo di solito raggiunge la reale lunghezza di lavoro con la sequenza sopra proposta (Fig. 5). Concludendo, la realizzazione di un sentiero di percorribilità è indispensabile per prevenire la fattura e per rendere più efficace l’uso degli strumenti rotanti. Armonizzando il sentiero di percorribilità manuale con l’uso di K3 .02/15 e .02/20, si facilita l’introduzione dei successivi strumenti rotanti. 5 Figura 5 Sagomatura finale dopo rifinitura del sentiero di percorribilità con i K3 .02/15 e .02/20 in questo molare inferiore vitale. Il Dr. Mounce non ha interesse economico in alcuno dei prodotti descritti nel presente articolo. Il Dr. Mounce desidera ringraziare il Dr. Gary Carr, The Digital Office Program for Endodontists, EIE 2, PERF e il Dr. Castellucci per le figure 1-3. 2004 Traduzione dell’articolo originale: An excellent glide path, the road to smoother endodontics. Oral Health, March 2004, 51-54. Traduzione a cura del Dr. Enrico Cassai. Pag. - 27