Truffa in ospedale. Tumori inventati per rimborsare nasi e

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Truffa in ospedale. Tumori inventati per rimborsare nasi e
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886
EURO 1,50 - Anno CXXX - NUMERO 182, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected]
MARTEDÌ 2 AGOSTO 2016
SAVONA
IL TEMPO
OGGI
MATTINO
nuvolosità
variabile
POMERIGGIO
soleggiato
min.
23°
max.
DOMANI
MATTINO
soleggiato
POMERIGGIO
soleggiato
min.
23°
max.
GIOVEDÌ
30°
30°
GRANDI PULIZIE D’ESTATE
BADALUCCO
Il Bistrot dell’Ulivo
dentro il frantoio
amato dagli artisti
Via le cicche dalla spiaggia
Spotorno ne raccoglie 1.200
TENDENZA
sereno o poco
nuvoloso
Rolli
DONZELLA >> 33
ANDREETTO >> 20
PRIMI BOMBARDAMENTI SU SIRTE DOPO LA RICHIESTA DEL GOVERNO DI TRIPOLI
Raid Usa in Libia contro l’Isis
REGIONE
Preti contrari agli imam a messa. Bagnasco: «Non capisco le critiche» Il Piano casa bis,
meno burocrazia
n LE REAZIONI
LA GUERRA degli Stati Uniti all’Isis si
SAVONA. ALLARME IN VIA TRINCEE
e una “sanatoria”
sposta in Libia. Su richiesta di al-SarL’Italia: pieno sostegno raj, premier del governo riconosciutodiTripoli,Obamahadecisodidare
Ma non ci sarà
PONTE“CREPATO” per i sottotetti
alcun invio di militari
IL PRESIDENTE Obama ha avvisato
con anticipo gli alleati, Italia compresa, delle operazioni in Libia. La
Farnesina ha fatto sapere che Roma
valuta positivamente le operazioni.
GRIGNETTI >> 2
n LE FORZE IN CAMPO
Così navi e incursori
sono già impegnati
nel Mediterraneo
VIGNALI >> 3
il via libera ai primi raid aerei. I caccia hanno colpito alcuni quartieri di
Sirte dove sono asserragliati gli uomini del Califfato. La Casa Bianca ha
reso noto che i raid continueranno
anche nei prossimi giorni. L’obiettivo è quello di fiaccare la resistenza
dei jihadisti in vista di un attacco via
terra delle forze fedeli a al-Sarraj. La
situazione militare non è semplice.
Nella zona operano cinquecento agguerriti miliziani dell’Isis, provenienti soprattutto da Tunisia e Sudan. Intanto in Italia il presidente
della Cei Bagnasco interviene per rispondere ad alcuni sacerdoti contrari alla presenza degli imam a
messa: «Critiche che non capisco».
MANIENTE
STOPALLEAUTO
PACI e SEMPRINI >> 2 e 3
SCULLI >> 14
GIORNATA PESANTE PER LE BORSE EUROPEE
Brexit e stress test,
titoli bancari a picco
LA SCUOLA
Basta graduatorie,
i presidi scelgono
i prof: ecco i numeri
delle cattedre liguri
Si salva solo Mps grazie al piano da 5 miliardi
n LO STUDIO
Gli analisti: «Rischio
ricapitalizzazione
anche per Carige»
G. FERRARI >> 5
n ROMA
Raggi, debutto in aula
tra le accuse del Pd
sul caso spazzatura
PIATTELLI >> 7
IL PEGGIORAMENTO delle previsioni per la manifattura britannica
causa Brexit e il risultato degli
stress test trascinano le borse, e soprattutto i titoli bancari, al ribasso.
A salvarsi è, paradossalmente, Mps
che dal test ha avuto il risultato peggiore ma contestualmente ha varato un imponente piano di ristrutturazione con la cessione degli Npl e
un successivo aumento di capitale
fino a 5 miliardi di euro. Così in Piazza Affari il mercato si accanisce su
Unicredit con un calo del 9,4%. Negative ieri in Borsa anche Ubi
(-6,2%), Intesa (-3,5%) e Mediobanca (-1,9%).
CHIARELLI >> 4
La crepa sul ponte. Ma per il Comune non c’è pericolo
DOTTA >> 16
IMMAGINI CHOC
TRUFFA IN OSPEDALE
GORLA e RICOTTA VOZA >> 9
PARODI >> 10
Botte e morsi
ai bimbi dell’asilo:
arresti a Milano
UN GIORNO, UN GIORNALE
B
SIGLATA la pace con il governo dopo
gli scontri sul Piano casa , la Regione
vara il secondo atto della sua strategia di semplificazione per l’edilizia:
una serie di correttivi agli aspetti
maggiormente critici della legislazione del passato in materia. Uno dei
ritocchi più significativi è quello alla
legge urbanistica di quasi 20 anni fa e
prevede che i Comuni con Piani regolatori più vecchi di 10 anni, possano
sbloccare progetti, di pubblico interesse, fermi da tempo perché “appesi” all’aggiornamento mai avvenuto
del Puc. Interventi anche sui sottotetti (in pratica una sanatoria per
quelli costruiti dopo il 2001) e la possibilità di ingrandire capannoni industriali fino a sei metri in altezza.
Tumori inventati
per farsi rimborsare
nasi e seni rifatti
GENOVA. Dopo decenni in cui gli insegnanti sono stati assegnati alle
scuole sulla base di graduatorie e di
un sistema basato prevalentemente
sull’anzianità di servizio, ora per la
prima volta sono i presidi a scegliere
i prof di cui hanno bisogno. Si comincia dai candidati a un posto da
insegnante delle elementari e degli
asilicheinItaliasono20.894e1.468,
in Liguria 572 e 8, a Genova 344 e 4.
Poi sarà la volta di medie e superiori.
Per scegliere i docenti, i dirigenti
scolastici dovranno basarsi su una
serie di criteri fissata dal ministero.
MARGIOCCO >> 8
GIUSEPPE MARCENARO
Futuristi fino al raviolo
ISOGNA proprio vederli, uno per
uno, nella fotografia souvenir
che li ritrae con al centro il loro
vate. In posa, attorno alla lunga tavolata. Una bella combriccola di futuristi
liguri adunati per una sbafata sociale.
Tutto prese avvio, tra la fine del 1930 e
gli inizi del 1931, da un coagulo di artisti. Nell’autunno del ’30 Il Secolo XIX ne
aveva dato notizia: “Si è costituito in
questi giorni nella nostra città, per ini-
16 GENNAIO 1931
ziativa del pittore Alfredo Gaudenzi, il
‘Gruppo Artisti Genovesi Sintesi’, allo
scopo di organizzare delle manifestazioni d’arte a Genova e nelle principali
città d’Italia. Oltre a Gaudenzi, fanno
parte del gruppo i pittori Dino Gambetti, Luciano Lombardo, Giacomo Picollo, Lelio Pierro, Libero Verzetti, lo
scultore Edoardo Alfieri e il ceramista
Tullio Mazzotti”.
SEGUE >> 32
INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 6. ITALIA MONDO 8 | n ECONOMIA & MARITTIMO 11 | n SAVONA 15. TROVALAVORO 22. ALBUM LIGURIA 24. PONENTE ESTATE 26. TV 29 | n XTE 31 | n SPORT 34 | n METEO 39
10
MARTEDÌ
2 AGOSTO 2016
italia mondo
IL SECOLO XIX
OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA. INDAGATI OTTO MEDICI DEL SANTA CORONA
Savona, finti tumori per rifarsi il seno
Operazioni di chirurgia estetica camuffate. Oltre cento i pazienti vip coinvolti
ALBERTO PARODI
SAVONA. Finti tumori per rifarsi seni e naso. In ospedale
operazioni di chirurgia plastica motivate in realtà solo
da volontà di miglioramento
estetico e non di salute. Interventi su misura per pazienti
“vip” e amici fatti nella struttura pubblica e pagati dalla
sanità pubblica, dalla collettività. In realtà interventi non
necessari, ma camuffati da
operazionipercuraretumori.
Si impennano i numeri dell’inchiesta di Procura e Guardia di finanza sugli interventi
estetici a spese del sistema
sanitario nazionale.
Sarebbero, per il momento,
un centinaio i pazienti beneficiati ingiustamente dal bisturi “pubblico” e denunciati
per concorso in truffa.
Un numero che inizialmente era di sessantaquattro, ma dopo le recenti perquisizioni e a mano a mano
che l’analisi delle cartelle cliniche va avanti, la cifra è salita. Oggi l’ammontare complessivo è di oltre 600 mila
euro come ipotesi di danno
erariale avanzata dalla Guardia di finanza. Soldi stimati
perl’utilizzoel’impiegodisale operatorie, medicinali, cure, visite e attrezzature all’interno di ambulatori e camere
operatorie
dell’ospedale
Santa Corona di Pietra Ligure.
Non è escluso, a questo
punto dell’indagine, che i chirurghi e medici eventualmente ritenuti colpevoli -ottogliindagati,tuttidellostesso reparto di chirurgia plastica maxillo-facciale -siano
chiamati a rispondere di tasca loro di quanto indebitamente fatto sostenere alle
casse pubbliche. Medici che
potrebbero essere anche oggetto di un sequestro preventivo dei beni e del proprio patrimonio.
È il quadro emerso dalle indagini e dalle ipotesi di reato
avanzate da Procura e Guardia di finanza. Accuse, va detto, ancora tutte da dimostrare in un’eventuale sede processuale. Nei giorni scorsi le
perquisizioni delle Fiamme
Gialle della tenenza di Finale
Ligure hanno riguardato non
solo ambulatori e reparti in
ospedale, ma anche studi pri-
La Guardia di finanza all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure
vati degli stessi medici, e anche le abitazioni e le auto degli otto dottori indagati per
truffa, falso e peculato dopo
che i finanzieri si sono portati
via carte e documenti contabili, oltre ad agende e rubriche.
Il perito incaricato dalla
Procura ha ritenuto “taroccate”, alterate (da qui l’ipotesi
di falso) un centinaio di cartelle cliniche per indicare
malattie, patologie e diagnosi
-inesistenti secondo la tesi
dell’accusa- tali da rendere
FRANCHI
necessario l’intervento della
chirurgia plastica ricostruttiva. L’“operazione plastica” è
stata condotta dal sostituto
procuratore Ubaldo Pelosi
con il colonnello Michele Domenico Piemontese, comandante provinciale della Guar-
dia di finanza ora a Venezia.
Un’indagine che va avanti da
mesi e che era partita dall’interno dell’ospedale da dipendenti e cittadini che si erano
definiti “indignati” davanti
alle situazioni di privilegio
segnalate.
Tra gli indagati l’attuale
primario facente funzioni
Giuseppe Pizzonia (tutelato
dall’avvocato Andrea Vernazza) e il suo predecessore
Mauro Ferraro a capo del reparto sino ad un anno fa, indagato con il figlio Simone e il
collega Paolo Barello (difesi
dall’avvocato Fausto Mazzitelli) e l’ex Manlio Ottonello,
ora con un nuovo incarico a
Riyad, capitale dell’Arabia
Saudita, di cui era stato chiesto in via cautelativa il ritiro
temporaneo del passaporto.
I pazienti durante il blitz in
corsia dei finanzieri in attesa
davanti agli ambulatori si
erano sentiti dire dal personale che la visita era stata annullata, tutto rinviato: «Causa visita della Finanza». I vertici Asl erano stati costretti a
cooptare i sostituti per garantire, dove possibile, la continuità dell’assistenza sanitaria.
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L’ACCUSA: MECCANISMO PER FARE PAGARE GLI INTERVENTI ALLA SANITÀ PUBBLICA
Gravi problemi respiratori
per giustificare la plastica al naso
Quasi la metà delle cartelle cliniche sequestrate risultate alterate
SAVONA. Non solo i chirurghi
estetici sono finiti nei guai, ma
anche i pazienti sono stati denunciati per il concorso nella
truffa. Non potevano essere
all’oscuro -è la convinzione
degli investigatori e del magistrato che li ha coordinati della presunta “macchinazione” del falso tumore per farsi
rifare il seno, gonfiandolo di
qualche taglia più. Falso tumore indicato dal chirurgo
nella cartella clinica che accompagnava la paziente in sala operatoria. Dove però non
c’erano esami e analisi di ac-
compagnamento che ne attestassero in precedenza il rischio di sviluppo o la effettiva
presenza. Patologie tumorali,
maligne che affioravano al-
LA STRETTA
Nei confronti
di alcuni operati
sono scattate
denunce per
concorso in truffa
l’improvviso nella documentazione sequestrata durante i
recenti blitz della Guardia di
Finanza all’ospedale di Pietra
Ligure. È lo scenario tipico che
si sono trovati davanti le
Fiamme Gialle scandagliando
le carte sequestrate.
Quasi la metà delle oltre duecento cartelle cliniche sequestrate al maxillo-facciale
del Santa Corona all’occhio
del perito incaricato dal pm
Ubaldo Pelosi sono subito risultate“irregolari”,“alterate”,
“finte”. Come nel caso di riduzione di taglie forti per limita-
re il mal di schiena che affliggeva la paziente. O l’aumento
del decoltè mascherato dalla
richiesta di sostituzione di
una protesi mammaria danneggiata o difettosa. O ancora
gravi problemi respiratori addotti per sistemare e raddrizzareilsettonasaledeviato.Oltre alle attestazioni di nei pericolosi che secondo i periti
tali non erano. Perchè? Riguardi in cambio di cosa?
Trattamenti di favore tra l’altro, stando a quanto appurato
daimilitaridellatenenzadiFinale Ligure, nei confronti di
donne appartenenti soprattutto a famiglie benestanti.
Per fare un semplice favore,
una cortesia ad amici influenti? È proprio questo l’ulteriore
filone su cui finanzieri e Procura si sono messi a lavorare.
A. P.
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ROMA
Torna da Cracovia
ragazza stroncata
dalla meningite
ROMA. Una ragazza di una
parrocchia romana è morta
ieri stroncata dalla meningite. La giovane si trovava a
Vienna, e stava rientrando da
Cracovia, dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù. A darne
notizia in un comunicato la
Conferenza episcopale italiana. «I membri del gruppo di
cui faceva parte sono stati
già sottoposti alla necessaria
profilassi, che consiste nell’assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500
mg - afferma la nota della Cei
- . Essendo la giovane transitata per Casa Italia, quartier
generale a Cracovia del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Cei,
l’ospedale di Vienna, a livello
cautelativo, invita coloro che
abbiano visitato la struttura
ad effettuare il medesimo
trattamento».
BOLIVIA
Incidente d’auto
muore giovane
turista italiana
LA PAZ. Una turista italiana
di 26 anni è morta in un incidente stradale sabato pomeriggio nel sud della Bolivia.
La donna, Chiara Gemmo,
una ricercatrice universitaria
di Montagnana, nel padovano, e dottoranda a New York
viaggiava con altri quattro
compagni (tre belgi e una
peruviana) su una strada che
conduce a Uyuni, la principale attrazione turistica del
Paese. Il pullman su cui viaggiavano ha fatto testa coda
dopo lo scoppio di un pneumatico. Secondo la polizia,
l’incidente è avvenuto a causa dell’eccessiva velocità.
Nell’incidente sono sopravvissuti uno dei due belgi e la
donna peruviana, che versa
in condizioni disperate. Il
conducente del mezzo, un
boliviano di 24 anni, è stato
fermato dalal polizia.
BUCAREST
Morta a 92 anni
Anna Borbone
di Romania
BUCAREST. Anna di Roma-
AUMENTA L’INTOLLERANZA IN SPAGNA CONTRO LE INTEMPERANZE DEI NOSTRI CONNAZIONALI
Ora Tenerife è stanca degli italiani
Troppi episodi di microcriminalità ad opera degli emigrati
GIULIANO GNECCO
ITALIANI brava gente, almeno questa è la visione autoconsolatoria. Dall’ottica di
chi italiano non è, le cose
spesso sono un po’ diverse,
pur senza entrare negli stereotipi di pizza, pasta e mandolino, o nel razzismo becero
dell’italiano mafioso. E però,
in Spagna degli italiani ne
hanno le tasche piene. In particolare alle Canarie sono visti con lo stesso trasporto con
cui gli italiani vedono albanesi e ecuadoriani.
L’esempio è calzante, perché come da queste parti due
comunità civili e laboriose
hanno una immagine sinistra
per poche mele marce, così
sulla comunità italiana trasferita in massa alle Canarie è
calato il discredito per il comportamento di pochi delinquentelli di piccolo cabotaggio. E così nelle strade di Tenerife sono comparsi murales con la scritta fuera
Italianos (via gli italiani) che
sono definiti con il termine
mugres, sporchi.
Il motivo? I continui episo-
di di microcriminalità e le
truffe che una parte esigua
degli italiani emigrati nelle
isole ha messo in piedi per
sbarcareillunario(spessoanche a danni di connazionali,
turistichesiaffidano-ahiloro
- a chi nelle isole è di casa).
Né los italianos sono visti
meglio nel resto del Paese. A
Barcellona ricordano ancora
con rabbia quella coppia di
italiani ubriachi che si è divertita a entrare completamente nuda in pieno giorno
nel negozio di un pachistano
nel quartiere della Barcelo-
Il murale anti italiano
neta. E pazienza se c’è chi
mette in dubbio la loro nazionalità (visto che documenti
non potevano averne con sè):
qualcuno giura fossero due
maghrebini scambiati per
italiani solo perché - in italia-
no - hanno chiesto il numero
di telefono a due ragazze: per
la stampa internazionale e gli
abitanti di Barcellona i maleducati sono italianos.
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nia, moglie dell’ ultimo monarca di Romania, re Michele I, è morta ieri in un ospedale di Morges, in Svizzera,
circondata dai parenti, tra
cui quattro delle sue cinque
figlie. Aveva 92 anni. Secondo quanto ha reso noto la
casa reale romena, re Michele, 94 anni, malato da
tempo di tumore, le ha fatto
visita ogni giorno, fino all’ultimo.
Nata a Parigi, la principessa
Anna di Borbone Parma incontrò re Michele nel 1947,
in occasione del matrimonio
della futura regina Elisabetta II con il principe Filippo
Mountbatten, a Londra.
Quello stesso anno, il 30 dicembre, re Michele fu costretto dai comunisti ad abdicare e andare in esilio.
Sposò la principessa Anna
nel 1948, ad Atene.
IL SECOLO XIX
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MARTEDÌ 2 AGOSTO 2016
SAVONA
Le stelle
La magia del cielo d’estate
L’asterismo del Triangolo estivo è un punto di riferimento irrinunciabile per reperire le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb (la stella meno luminosa delle tre) domina la costellazione del Cigno, Vega, la più brillante, quella della Lira; la più meridionale, Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila.
L’INCHIESTA DELLA FINANZA SUGLI OTTO MEDICI DI CHIRURGIA ESTETICA E I CENTO CLIENTI VIP “COMPIACENTI”
«Tumori inventati per rifare seni e nasi»
Periti al lavoro sulle cartelle cliniche: a sostegno degli interventi, relazioni mediche senza esami
La stima
ALBERTO PARODI
SAVONA.Non c’era traccia di
tumori nei referti e analisi che
accompagnavano la cartella
clinica del paziente che entrava in camera operatoria E
neppure c’erano indagini e
mappature sulla storia personale, clinico-sanitaria, del paziente e dei suoi familiari con
l’attestazione del rischio-tumore.
Insomma, alla fine non
c’era nessuna avvisaglia di un
possibile tumore o della sua
esistenza, ma se lo “inventavano” i medici in accordo con
i pazienti -soprattutto donne
tra i 30 e i 55 anni- secondo la
tesi su cui stanno lavorando
Procura e Fiamme Gialle. E
così l’operazione di chirurgia
estetica, e relativi costi, veniva accollata al sistema sanitario nazionale. Quindi seni rifatti, modellati con taglie che
aumentano di qualche unità
con la “scusa” di dover innestare protesi mammarie. Oppure il naso deviato, rifatto e
sistemato per “gravi” problemi di respirazione. In altri casi
seni dalle taglie forti venivano ridotti per evitare il problema del mal di schiena. Sonoalcunedellecasistiche“sospette” affiorate dalle cartelle
cliniche sequestrate e scandagliate dai finanzieri e dai
periti della Procura che hanno già rilevato un centinaio di
casi di diagnosi adattate, aggiustate, ritenute non sufficienti ad accollare l’intervento alle strutture pubbliche
per la ricostruzione estetica.
Perizie che al vaglio del pm
Pelosi hanno portato a formulare l’ipotesi di falso, oltre
che di peculato e truffa negli
avvisi di garanzia consegnati
agli otto medici indagati. Ora i
militari della tenenza di Finale indagheranno anche per
verificare in cambio di quali
Il danno all’erario
per gli inquirenti
è di 600mila euro
••• GLI OTTO medici indagati, nel caso fosse
accertata la loro responsabilità nei confronti dell’erario, potrebbero essere chiamati a risarcire in quota
parte un danno che, secondo le stime della
Guardia di finanza, ammonterebbe a 600mila
euro. Questa è l’ipotesi
investigativa sulla quale gli inquirenti stanno
lavorando alla ricerca di
prove e testimonianze.
La Finanza all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure
QUEL SOSPETTO DI FAVORITISMI SU CUI INDAGA LA PROCURA
Padre e figlio nei guai per un concorso
Il primario Mauro Ferraro: «Le accuse? Non è il momento di parlarne»
IL RETROSCENA
SAVONA. «Ora non è certo il
momento di parlare per me.
Aspetto, come è giusto che
sia, che tutto venga chiarito.
C’è un momento in cui si è incudine, un altro in cui si è
martello. Non rilascio dichiarazioni». Altro non vuole aggiungere ,oltre alla battuta al
telefono, l’ex primario (lo è
stato sino al luglio dell’anno
scorso), della chirurgia plastica del Santa Corona, Mauro Ferraro. Indagato insieme
al figlio Simone, anche lui
chirurgo estetico che ha se-
guito le orme del padre raccogliendone l’eredità professionale. Padre e figlio sono
accomunati dall’essere indagati anche in un’altra inchiesta della Procura nell’ambito
di favoritismi nella sanità savonese riguardanti i due. Il
sostituto procuratore Cristiana Buttiglione ha avanzato l’accusa di una graduatoria
ignorata in casa Asl e già in vigore al Santa Corona di Pietra
Ligure. In sintesi secondo
l’ipotesid’accusa,tuttapoida
dimostrare in un eventuale
processo, sarebbe stato organizzato un concorso ad hoc
per il figlio del primario. Tre
gli indagati. Oltre a padre e fi-
Palazzo di giustizia
glio anche il dirigente Asl
Maria Beatrice Boccia. L’accusa è di abuso d’ufficio.
Avrebbero deciso di bandire
un concorso per un posto in
chirurgia plastica all’ospedale di Santa Corona nonostante la presenza di una graduatoria in vigore da meno di tre
anni. E quindi da rispettare.
Una decisione, secondo il castello accusatorio, adottata e
«costruita su misura» per favorire il figlio dell’allora primario. Abuso d’ufficio: è l’accusa contestata dal sostituto
procuratore Cristiana Buttiglione a Maria Beatrice Boccia, responsabile delle risorse umane dell’Asl, al chirurgo
Mauro Ferraro, carcarese di
nascita ma residente a Finale,
e al figlio, Simone Ferraro. recente l’avviso di conclusione
delle indagini preliminari.
eventualiricompenseidottori si prestavano a eseguire i
presunti favori chirurgici. Solo per amicizia?
Nei giorni in cui l’inchiesta
è deflagrata con i finanzieri in
borghese che si sono mischiati ai pazienti in attesa negli
ambulatori, gli indagati raggiunti al telefono non hanno
voluto rilasciare dichiarazioni affidandosi ai propri legali.
A partire dal primario facente
funzioni Giuseppe Pizzonia
subentrato al collega andato
in pensione e indagato anch’esso Mauro Ferraro. Il primario, alla luce del fatto che la
maggior parte dei chirurghi
del suo reparto fosse finito
sotto indagine, si era limitato
a dire “che su queste cose non
sischerza”primadinominare
gli avvocati Farrauto (presente alle perquisizioni del Santa
Corona dove erano stati acquisti anche atti di natura
contabile), Bellenda e ora
Vernazza. Negli avvisi di garanzia ricevuti anche dai suoi
più stretti collaboratori come
Paolo Barello, indagato al pari
di Mauro e Simone Ferraro
(tutelati dallo studio Mazzitelli) e anche di Manlio Ottonello, ora in Arabia, l’accusa di
truffa, peculato e falso “in
concorso”. Il che aveva fatto
pensare ad un’indagine che
ha messo in discussione l’intero sistema del maxillo facciale, della chirurgia estetica
ospedaliera. Una vicenda su
cui il direttore generale Asl,
Eugenio Porfido aveva commentato: «Abbiamo previsto
la centralizzazione del sistema di valutazione e gestione
degli interventi di chirurgia
plastica da affidare alle strutture pubbliche. Accentrare
per evitare margini eccessivi
di discrezionalità soggettiva.
Più uniformi».
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