un brutto risveglio - WRITING THEATRE at school

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un brutto risveglio - WRITING THEATRE at school
UN BRUTTO RISVEGLIO testo vincitore di Lorenzo Romaniello Rielaborazione a cura di Isabella Urbano e Maria Rosa Personaggi: Mamma, Gianmaria, 3 Amici, 2 uomini con un vestito elegante nero. Oggetti: Letto, sveglia, specchio, occhiali da sole per gli uomini vestiti eleganti Azioni: Svegliarsi, mamma che urla, prepararsi, guardarsi allo specchio, prendere l’autobus, salutare e avvicinarsi agli amici, essere picchiato, sognare, risvegliarsi e riguardarsi allo specchio. Si apre il sipario Gianmaria è a letto che dorme, suono della sveglia, la mamma, in un’altra stanza, comincia ad urlare. Mamma: Gianmariaaaa! Svegliati che è tardi! Gianmariaaaaaaa! La sveglia continua a suonare Gianmaria continua a rigirarsi nel letto tira fuori un braccio dalle coperte ma non riesce a trovare la sveglia sul comodino per spegnerla, la mamma continua a chiamarlo, urlando. Mamma: Gianmaria! Svegliati che è tardi! (4/5 volte) Gianmaria finalmente si alza Gianmaria: Sì mamma Mamma: Sei sveglio? Gianmariaaaa! Gianmaria: Siiiiiiii, sono sveglio! Che palle che è mia madre, ogni mattina sempre la stessa storia, che palle! Gianmaria va allo specchio ma il suo volto è terrorizzato, non si riconosce è diventato nero. Gianmaria: Mio Dio, sono nero, tutto nero! Che cosa mi è successo, cosa è successo stanotte, saranno state le mozzarelle che ho mangiato ieri! Nel frattempo si veste, il suo volto è ancora incredulo, esce di casa e va dagli amici che non lo riconoscono Gianmaria: Ciao amici, come si butta? Fa per battere cinque con gli amici ma quest’ultimi si scansano, non lo riconoscono Amico 1: Oh ma questo chi è chi lo conosce, da dove viene? Amico 2: Oh, ma chi sei? Chi ti conosce! Amico 3: Ma levati dalle palle, pazzo! Vattene! Gianmaria: Santo cielo, allora è vero, neanche i miei amici mi riconoscono, sono proprio diventato nero! E mò che faccio?!! Fammene andare prima che finisce a mazzate qua! Mentre va via incontra due uomini vestiti eleganti con occhiali da sole Uomo 1: Ehi tu, dove credi di andare, negro di merda! Uomo 2: Guarda che ti teniamo sott’occhio! Lo prendono dalle braccia Gianmaria: Lasciatemi stare! Aiuto, io non ho fatto niente, sono solo un povero ragazzo che non è lui, cioè è lui ma non è lui! Uomo 1: Vieni qui, che fai vuoi scappare? Uomo 2: Ehi, prendilo da lì, tienilo che io nel frattempo lo faccio nero!! Ah ah ah ah ah ah Gianmaria: No aiutooo, così mi ammazzate, aiutoooo non voglioooo morireeeeee Mentre i due picchiano Gianmaria esausto lo rifoggiano sul letto, ora sembra stia facendo un incubo, si gira e rigira nel letto, si sveglia all’improvviso Gianmaria: Oh Dio, è stato solo un brutto sogno, ho solo sognato! Che Paura! La mamma nell’altra stanza urla Mamma: Gianmaria sei svegliooooo? Gianmaria si alza e va allo specchio Gianmaria: Sono bianco, è stato un sogno Mamma: Gianmariaaaaaaa, non mi far venire in camera tua sennò so mazzate! Gianmaria: Mamma sono sveglio! Mamma sei la sveglia più dolce del mondo!