La mia sera - Blog-ER
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Tipologia b. Testo o commento critico relativo ad una poesia di Giovanni Pascoli classi: IIA, IIB della Scuola Primaria Senza zaino “Egisto Malfatt”; Viareggio , via Del Forcone Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” Coordinato dall’ insegnante: Pistolesi Carla "La mia sera" Il giorno fu pieno di lampi; COMMENTI ma ora verranno le stelle, ANDREA: Il Poeta racconta la poesia rapportata con la sua vita le tacite stelle. Nei campi che è come un temporale con tuoni e lampi, come una bufera c'è un breve gre gre di ranelle. infinita, come la felicità che su di lui non vuol capitare, come i Le tremule foglie dei pioppi rondinotti che quel giorno non possono mangiare. trascorre una gioia leggiera. ISABEL: Secondo me il poeta ha scritto la poesia guardando Nel giorno, che lampi! che scoppi! fuori dalla finestra, ricordando la sua vita. Che pace, la sera! ABIGAIL: La poesia è triste, ma poi è un po’ più dolce. Si devono aprire le stelle Le rane fanno gre, gre. E’ divertente! Il temporale è quando gli è nel cielo sì tenero e vivo. morta la sua famiglia e la sera quando c’è la pace e la calma Là, presso le allegre ranelle, della vecchiaia del poeta. singhiozza monotono un rivo. SAMUELE: Un giorno ci furono molti lampi, scoppi e poi smise Di tutto quel cupo tumulto, tutto. Si aprirono le stelle nel cielo così vivo e ci fu una tempesta di tutta quell'aspra bufera, che finì in un rivo canoro; dei fulmini fragili restarono cirri di non resta che un dolce singulto porpora e oro. nell'umida sera. MATTIA C.: Questa poesia racconta la vecchiaia di Giovanni E', quella infinita tempesta, Pascoli. Il suono delle campane gli fanno ricordare il suono della finita in un rivo canoro. culla. Dei fulmini fragili restano MATTIA D. C.: Il poeta nella poesia parla di lampi, di scoppi cirri di porpora e d'oro. quando è giorno. La sera invece è più calmo come i ricordi di O stanco dolore, riposa! famiglia. Quando si aprono le stelle è come si aprissero i fiori. La nube nel giorno più nera Quando gli sussurrano “dormi” è la mamma mentre lui è nella fu quella che vedo più rosa culla e il dolore della famiglia. Poi arriva la gioia leggera. nell'ultima sera. NOEMI: Il poeta nella poesia parla di un temporale, come la sua Che voli di rondini intorno! triste vita, che poi se ne va via e il cielo torna sereno come la sua Che gridi nell'aria serena! vita. La fame del povero giorno DAVIDE: Il poeta descrive il temporale che impedisce mamma prolunga la garrula cena. rondine di uscire dal suo nido per cercare da mangiare ai suoi La parte, sì piccola, i nidi rondinotti. La sera appare cala con le stelle che brillano tacite. nel giorno non l'ebbero intera. Nè io ... che voli, che gridi, mia limpida sera! Don ... Don ... E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra ... Mi sembrano canti di culla, che fanno ch'io torni com'era ... sentivo mia madre ... poi nulla ... sul far della sera. GIOVANNI PASCOLI