Project financing
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Project financing Prof. Antonio Salvi Università Bocconi e Cà Foscari di Venezia Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche 2. Ruolo delle banche 3. Sviluppo del progetto: lo Special Purpose Vehicle 4. Fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. Progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance Initiative 2 Definizione Operazione di finanziamento in cui: L’iniziativa economica è realizzata attraverso la costituzione di una società di progetto (Special Purpose Vehicle – Spv) che consente la separazione economica e giuridica dell’investimento (principio di ring fence) L’investimento è valutato da banche ed azionisti principalmente per la sua capacità di generare ricavi I flussi di cassa connessi alla gestione delle opere realizzate sono la fonte primaria per il servizio del debito e la remunerazione del capitale di rischio Le garanzie principali sono contrattuale piuttosto che reale Prof. A. Salvi prevalentemente Sviluppo Italia Project Financing di natura Roma, 2–12-2004 Le garanzie per le banche Nel project financing le garanzie si distinguono in: - Reali Contrattuali Di rivalsa Il project financing è di solito classificato in due diverse tipologie di garanzia: - Without recourse (senza rivalsa): non è prevista alcuna garanzia di rivalsa sui promotori o i terzi − - La capacità di generazione di flussi di cassa e la strutturazione contrattuale dell’iniziativa sono gli unici elementi di valutazione per le banche Limited recourse (con rivalsa limitata): sono previste garanzie di rivalsa sui promotori o i terzi In ogni caso, la principale garanzia è la presenza di un sistema di contratti sottostanti al progetto armonizzati tra loro e con la convenzione finanziaria Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Definizione di project financing: la copertura dei rischi Caratteristiche tipiche delle operazioni financing : - Elevata leva finanziaria - Scarsità di beni da offrire in garanzia Ripartizione contrattuale dei rischi tra i soggetti coinvolti nell’operazione Eventuali diritti di rivalsa su soggetti diversi (es: promotori) come garanzia accessoria al progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing di project Roma, 2–12-2004 Specificità del project financing Il termine project financing indica una vasta gamma di strutture finanziarie studiate in funzione dello specifico progetto che si intende realizzare Le operazioni sono uniche come i progetti da finanziare ed ognuna possiede caratteristiche peculiari Project financing è quindi un’operazione di finanziamento che è valutata da azionisti e banche finanziatrici principalmente per le sue capacità di generare ricavi e dove i flussi di cassa connessi alla gestione sono la fonte primaria per il servizio del debito e la remunerazione del capitale di rischio. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il Ring Fence E’ la separazione economica e giuridica del progetto dalle altre iniziative dei promotori Si realizza attraverso la costituzione di una SPV, titolare dei principali diritti ed obblighi relativi al progetto Protegge, in favore delle banche, il flusso di cassa del progetto dalle altre attività dei promotori Consente ai promotori di non iscrivere in bilancio i debiti della società di progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Tipologie di project financing Le operazioni di project financing nel modello anglosassone si articolano sulle possibili varianti di tre schemi operativi base: - BOT (build, operate and transfer), che prevede la costruzione, la gestione ed il trasferimento finale delle opere - BOST (build, operate, subsidize, operate and transfer), simile al BOT, ma a causa dell’insufficiente livello delle tariffe, la fase di costruzione e gestione beneficia di contributi pubblici - BOO (build, operate and own), che prevede la costruzione, la gestione ed il possesso delle opere realizzate Il legislatore italiano ha optato per la struttura BOT e BOST. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Differenza tra PF e concessione La costituzione di una società di progetto da parte del concessionario distingue un’operazione di PF da una tradizionale concessione di costruzione e gestione. Se il concessionario costituisce una società di progetto, trasferisce la concessione a questa nuova entità e ha inizio l’operazione di PF; altrimenti, può proseguire attraverso la gestione tradizionale. Due principali vantaggi nel PF: - Il rischio è limitato al solo capitale versato nella società Si consente ai soggetti finanziatori di giudicare esclusivamente la redditività del progetto e non la consistenza patrimoniale dell’impresa. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Il ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Lo sviluppo del progetto: la struttura dello Special Purpose Vehicle 4. Le fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. La progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance initiative 10 Gli intermediari finanziari coinvolti nel PF Banche commerciali Banche d’investimento Società di leasing Compagnie di assicurazione Investitori istituzionali - E’ importante notare che non esistono campi esclusivi che identificano un legame netto tra intermediario e funzione svolta: vi è piuttosto un criterio di dominanza di un’area d’affari rispetto alle altre nell’ambito delle attività di un operatore finanziario. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Le macroclassi di servizi offerti dagli intermediari finanziari Servizi di consulenza: - Orientati alla definizione del profilo di rischio dell’operazione, dei tempi di attuazione e delle dimensioni della stessa al fine di renderla proponibile alla comunità dei finanziatori Possono essere svolti anche da soggetti non rappresentati da intermediari, quali consulting firms, professionisti indipendenti o lo stesso sponsor Servizi di finanziamento: - Attengono all’attività di lending vera e propria e consistono nella concessione di capitale di credito o, più raramente, di rischio Rappresenta un’area d’affari in cui gli intermediari finanziari, ed in particolare le banche commerciali, svolgono un ruolo prevalente. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Tipologie di servizi proposte dagli intermediari finanziari Advisory (consulenza) Analisi degli aspetti tecnici (in associazione con i consulenti tecnici) Analisi degli aspetti normativi e legali (in associazione con gli avvocati) Due diligence dei soggetti coinvolti nell’operazione Sviluppo delle ipotesi di allocazione dei rischi Redazione del business plan ed elaborazione delle analisi di sensibilità Determinazione del fabbisogno finanziario e delle modalità di copertura Identificazione delle modalità di approvvigionamento di capitale di debito e rischio Organizzazione e negoziazione dei termini del finanziamento (arranging) Organizzazione e negoziazione dei termini di emissioni obbligazionarie (global coordination) Prof. A. Salvi Lending Erogazione di finanziamenti ponte (bridge financing) Sottoscrizione di finanziamento bancario (underwriting) Erogazione di finanziamenti in pool (lending) Concessione di leasing impiantistico Conferimento di capitale di rischio Conferimento di mezzanine financing Prestazione di garanzie Gestione tecnica dei rapporti con lo Spv: agency, tenuta della documentazione, monitoraggio dell’uso dei fondi da parte del prenditore Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Advisory I compiti dell’advisor sono: - Comprendere gli obiettivi degli sponsor e individuare possibili soluzioni per il loro raggiungimento, che può anche non essere il project financing Valutare i rischi del progetto, ricercando strategie per la loro gestione Assistere i promotori nelle fasi contrattuali Assistere i promotori nella certificazione di tutte le autorizzazioni ottenute Assistere i promotori nella stesura e nella revisione dei business plan Evidenziare eventuali problemi non considerati dagli sponsor ma comunque rilevanti Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Arranging L’arranging è un ambito competitivo ristretto alle banche commerciali che possiedono le seguenti caratteristiche: - Dotate di un buon posizionamento internazionale Dotate di una considerevole forza finanziaria ed una robusta dotazione di mezzi propri Consiste nell’ottenimento del mandato del prenditore di fondi (Spv) a strutturare e gestire il contratto di finanziamento L’arranger deve essere in grado di contattare il maggior numero di banche possibile e svolgere un’attività di coordinamento di tutti i lender. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 L’arranging - segue L’attività di arranging si associa strettamente alla prestazione agli sponsor di una garanzia di underwriting, cioè di sottoscrizione a fermo del finanziamento con la quale è garantita la disponibilità di fondi anche in assenza di finanziatori interessati al progetto L’istituto arranger deve possedere una forza finanziaria notevole per poter prestare una garanzia di underwriting, poiché in caso di mancato collocamento del prestito, l’intero impegno grava sul suo bilancio. La garanzia di underwriting è molto apprezzata dalle banche chiamate a finanziare lo SPV, in quanto segnala la fiducia riposta dall’arranger nell’iniziativa Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fattori di selezione dell’arranger Gli sponsor selezionano gli arranger sulla base dei seguenti fattori (simili anche per la scelta dell’advisor): - Esperienza maturata in operazioni precedenti Reputazione Flessibilità Costo del finanziamento Quest’ultimo è stato per molti anni il principale fattore discriminante. Oggi però la forte competizione ha ridotto le differenze di pricing a pochi basis point. In questo contesto gli altri fattori assumono rilievo sostanziale. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Integrazione dei ruoli di advisor e arranger Integrazione Il financial advisor prescelto ricopre anche il ruolo di arranger Specializzazione Zona intermedia: concorrenza tra consulente finanziario e potenziali arranger Separazione netta tra financial advisor ed arranger Riduzione conflitti d’interesse Spv - intermediario Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Banche commerciali e banche d’investimento Le banche sono l’intermediario finanziario di maggior peso nelle operazioni di project financing. Storicamente esiste una separazione tra le due categorie di banche, riscontrabile ancora oggi z z z z z z Banca commerciale z Raccolta diretta da pubblico al dettaglio Impieghi verso clientela imprese tipicamente ispirata a logiche di lending puro Presenza capillare sul territorio Significativa incidenza del margine d’interesse sulla redditività globale Orientamento alle relazioni stabili con la clientela Prof. A. Salvi z z z z z Banca d’investimento Raccolta principalmente interbancaria Assenza di articolazione territoriale spinta Impieghi per tagli di operazioni rilevanti con forte componente di intermediazione mobiliare e di servizio (finanza mobiliare, corporate finance, asset and risk management) Modesta incidenza del margine d’interesse sulla redditività globale Orientamento al singolo deal Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Banche commerciali e banche d’investimento segue Banche commerciali: Banche d’investimento: La raccolta è stabile ed a costi contenuti La presenza internazionale favorisce la prestazione di servizi di arrangement La componente di redditività preponderante è rappresentata dalle commissioni sui servizi erogati La raccolta è rilevante ma poco remunerativa perché attivata sui mercati interbancari Area elettiva è l’intermediazione finanziaria e l’erogazione di servizi di finanziamento Prof. A. Salvi Area elettiva è l’advisory, più vicina alla consulenza che all’intermediazione finanziaria in senso proprio Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Financial advisors 2003 Project Amt $m Pos. Financial Adviser name 1 Citigroup 8,454.05 18 10.54 2 PricewaterhouseCoopers 6,837.22 32 8.53 3 CSFB 5,857.57 12 7.30 4 Banca Intesa 5,776.77 3 7.20 5 Macquarie Bank 4,523.69 20 5.64 6 ABN Amro 4,181.84 8 5.21 7 Societe Generale 3,296.10 8 4.11 8 Deutsche Bank 3,111.30 6 3.88 9 Babcock & Brown 2,792.83 5 3.48 10 Sumitomo Mitsui Banking 2,723.70 4 3.40 Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing No. %Share Roma, 2–12-2004 Global arrangers 2003 Pos. Arranger name Loan Amt ($m) No. %Share 1 Royal Bank of Scotland 2,415.99 37 3.82 2 Credit Agricole - Credit Lyonnais 2,368.80 41 3.75 3 BBVA 2,124.14 22 3.36 4 WestLB 1,768.48 30 2.80 5 Societe Generale 1,578.75 29 2.50 6 ANZ Investment Bank 1,562.75 35 2.47 7 Bank of Scotland 1,518.69 26 2.40 8 Mitsubishi Tokyo Financial Group 1,493.73 28 2.36 9 Sumitomo Mitsui Banking 1,466.11 22 2.32 10 Citigroup 1,430.77 13 2.26 Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Global providers of PF loans 2003 Pos. Provider name 1 Credit Agricole - Credit Lyonnais 1,791.67 48 3.08 2 Royal Bank of Scotland 1,556.86 42 2.67 3 ING Group 1,479.78 44 2.54 4 Citigroup 1,372.97 17 2.36 5 WestLB 1,355.66 38 2.33 6 Mitsubishi Tokyo Financial Group 1,271.27 35 2.18 7 BNP Paribas 1,251.96 36 2.15 8 JBIC 1,229.90 2 2.11 9 Bank of Scotland 1,210.45 37 2.08 10 ANZ Investment Bank 1,193.80 41 2.05 Prof. A. Salvi Loan Amt $m No. Sviluppo Italia Project Financing %Share Roma, 2–12-2004 PF legal advisors 2003 Project Amt $m No. %Share 8,572.27 40 8.20 Clifford Chance 8,162.30 35 7.81 3 Latham & Watkins 6,422.62 25 6.14 4 Freshfields Bruckhaus Deringer 5,048.12 17 4.83 5 Milbank Tweed Hadley & McCloy 3,910.72 23 3.74 6 Linklaters 3,832.06 26 3.67 7 Norton Rose 3,674.91 24 3.52 8 White & Case 3,465.62 16 3.31 9 Baker & McKenzie 3,411.59 14 3.26 10 Skadden Arps Slate Meagher & Flom 3,150.92 9 3.01 Pos. Legal Adviser name 1 Allen & Overy 2 Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Approccio integrato (Modello emergente) Focalizzazione sull’advisory Focalizzazione sull’arranging Operatori marginali B Classificazione per numero di mandati A Modelli competitivi nel settore del project financing A Prof. A. Salvi Classificazione per ammontare di arranging Sviluppo Italia Project Financing B Roma, 2–12-2004 Esempi di classificazione Approccio integrato Focalizzazione sull’advisory Focalizzazione sull’arranging Citigroup CSFB BNP Paribas RBS Banca Intesa ING Group Societe Generale Deutsche bank BBVA (Banco Bilbao..) Sumitomo Macquarie bank ABN Amro Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Investitori istituzionali Gli investitori istituzionali perseguono politiche di asset allocation orientate all’investimento in valori mobiliari emessi da soggetti che attuano iniziative caratterizzate da un livello di rischio medio-alto e da una durata temporale lunga Il coinvolgimento di investitori istituzionali nelle fasi iniziali di operazioni di project financing non è comunque comune nel continente europeo proprio per via del basso rating associato ai titoli. Si tratta per lo più di fondi pensione o fondi di venture capital, entrambi poco diffusi in Italia. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Gli altri ruoli nel sindacato di prestito Lead manager, manager e co-manager - Sono banche che erogano una quota parte del finanziamento strutturato dall’arranger. La differenza tra le categorie risiede nell’importo della partecipazione; inoltre, lead manager e manager possono essere chiamati all’underwriting di parte del fnanziamento insieme all’arranger Participant - Sono banche ed intermediari che prestano una quota inferiore alla soglia di lending commitment. − Di solito le banche italiane non hanno rivestito ruoli più rilevanti di questo Documentation bank - Responsabile della corretta stesura dei documenti relativi al prestito Agent bank - Gestore dei flussi di incasso e pagamento dello Spv durante la vita operativa del progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La struttura delle commissioni Le componenti di costo sostenute dagli sponsor sono essenzialmente due: - Il compenso per l’attività di advisoring - − Retainer fee − Success fee Il compenso per l’attività di arranging − Arranging fee Ogni banca partecipante all’operazione riceve dall’arranger una parte delle commissioni pagate dagli sponsor in funzione dei ruoli ricoperti nel pool. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il compenso per l’attività di advisory Retainer fee: - destinate alla copertura del costo sostenuto dall’advisor durante la fase di studio ed elaborazione della proposta Success fee : - È la parte più consistente, pagata solo in caso di successo dell’operazione È sempre strutturata su base percentuale rispetto al valore del debito, in modo da incentivare l’advisor a strutturare l’operazione alle condizioni più convenienti per gli sponsor, ossia con gradi di leverage più elevati Lo standard di mercato vede la dimensione della success fee variabile tra lo 0,5 e l’1% del valore del debito Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il compenso per l’attività di arranging Arranging fee: - Riconosciuta una sola volta a titolo di remunerazione per la strutturazione definitiva del finanziamento - È sempre strutturata su base percentuale rispetto al valore del debito, per le stesse ragioni viste per la success fee pagata all’advisor - Lo standard di mercato vede la dimensione della arranging fee variabile tra lo 0,7 e l’1% del valore del debito Può riguardare: - Compenso per il puro arranging - Compenso per attività di arranging e underwriting Se l’operazione prevede co-arranger, a questi è corrisposta una porzione dell’ arranging fee in proporzione all’ammontare sottoscritto, secondo una percentuale inferiore Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 I compensi ai partecipanti e alla banca agente Banche partecipanti: - Up-front fee (variabile tra i 20 e i 40 b.p. sull’importo del finanziamento assunto da ciascuna di esse) - commitment fee, calcolata proporzionalmente al tempo sulla differenza tra l’importo massimo messo a disposizione dello Spv e l’importo erogato all’inizio di ciascun periodo di riferimento Banca agente: - Importo fisso annuo stabilito dalle parti in funzione del numero di banche partecipanti al sindacato Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Esempio di calcolo delle commissioni Importo debito sindacato: 200.000.000 Success fee advisor: 0,75% Arranging fee: 1,00% Co-arranging fee: 0,80% Up-front management fee: 0,20% Intermediari coinvolti Ruolo Commissione Banca A Advisor Success fee n.a. Banca B Lead arranger Arranging fee 100.000.000 25.000.000 Banca C Co-arranger Arranging fee 100.000.000 25.000.000 Banca D Manager Up-front fee n.a. 40.000.000 Banca E Manager Up-front fee n.a. 50.000.000 Banca F Manager Up-front fee n.a. 60.000.000 Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Importo sottoscritto Importo finanziato Roma, 2–12-2004 Importi da corrispondere a ciascun partecipante z Success fee advisor: 200.000.000 x 0,75 b.p.= 1.500.000 Retrocessione delle commissioni z Commissione Banca B Banca C Banca D Banca E Banca F Arranging fee 2.000.000 n.a. n.a. n.a. n.a. Co-arranging fee -800.000 800.000 n.a. n.a. n.a. Up-front fee -350.000 50.000 80.000 100.000 120.000 Totale percepito 850.000 850.000 80.000 100.000 120.000 Il lead manager (Banca B) incamera un’arranging fee complessiva e procede poi al ribaltamento del compenso agli altri partecipanti Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Retrocessione dell’arranging fee Arranging fee 2 milioni € Up-front fee 350 mila € Co-arranging fee 800 mila € Totale percepito 850 mila € Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Percentuali di rendimento Rendimento semplice Prof. A. Salvi Banca B Banca C Banca D Banca E Banca F 3,40% 3,40% 0,20% 0,20% 0,20% Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche 2. Ruolo delle banche 3. Sviluppo del progetto: la struttura dello SPV 4. Fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. Progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance initiative Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing 37 Roma, 2–12-2004 Necessità di creazione di una SPV La società progetto è lo strumento mediante il quale il finanziamento di progetto separa i rapporti patrimoniali che fanno parte del progetto dalle economie esterne Una società dedicata è quindi necessaria affinché il progetto possa essere finanziabile su base without recourse Si distinguono infatti “rischi di progetto” (titolarità della società progetto) e “rischi non di progetto” (non appartengono alla società progetto che deve, anzi, esserne spesso protetta) Le ragioni per la creazione di una Spv sono di natura difensiva e di natura positiva Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Ragioni difensive e positive per la creazione di una SPV Ragioni difensive: - La possibile esistenza di attività estranee al progetto, pregresse o in corso, crea un rischio di emissione di passività che contaminerebbero il patrimonio della società debitrice del finanziamento del progetto, ponendo il bilancio del debitore a disposizione dei finanziatori e l’intero suo patrimonio a loro garanzia Ragioni positive: - L’esistenza di una società progetto dedicata consente la canalizzazione del cash flow generato dal progetto alla soddisfazione dei creditori secondo un ordine di priorità coincidente con il modello finanziario È opportuno infine considerare che la consueta presenza di una pluralità di sponsor determina la naturale costituzione di società in joint venture Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Soluzioni pratiche per l’organizzazione della società progetto La società progetto può essere costituita nella forma giuridica di una srl o di una spa - Tali tipologie, essendo società di capitali, consentono la limitazione delle responsabilità per le obbligazioni sociali, rendendo giuridicamente possibile la costituzione di finanziamenti without recourse La società in accomandita per azioni (sapa) è tipologia destinata quasi unicamente a fini estremamente specifici tra i quali non si contemplano operazioni di project financing La prassi italiana ha visto una prevalenza di società progetto srl, probabilmente a causa della maggiore semplicità organizzativa ed al minore impegno di capitale richiesto rispetto alla società per azioni Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Il ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Lo sviluppo del progetto: la struttura dello Special Purpose Vehicle 4. Le fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. La progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance initiative 41 Principali fasi di un’operazione di project financing Tre fasi logiche fondamentali: - Identificazione di un’iniziativa − Consiste nell’analisi dell’idea progettuale e nella successiva determinazione della struttura dell’operazione e delle condizioni contrattuali, attraverso l’attività di negoziazione Implementazione dell’iniziativa − Si concretizza nella sottoscrizione nell’attuazione del progetto dei contratti e Gestione economica delle opere realizzate − Ha inizio con l’accettazione delle opere realizzate ed è la fase di produzione dei beni e/o erogazione dei servizi. − In questa fase hanno luogo i primi rientri economici e il rimborso dei finanziamenti Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fasi di un’iniziativa Accordi e negoziazioni Test viabilità Studi e analisi EVENTI Proposta FASI Finanziamenti Accettazione provvisoria Ripagamento IMPLEMENTAZIONE GESTIONE A B C Modello finanziario Prof. A. Salvi Periodo rimborso debito IDENTIFICAZIONE Raccolta e analisi dati DOCUMENTI Monitoraggio Realizzazione Term sheet Studio fattibilità Contratti commerciali e di finanziamento Sviluppo Italia Project Financing Produzione Rapporto di monitoraggio Roma, 2–12-2004 Fase 1: L’identificazione dell’iniziativa Ogni operazione d project financing è il frutto di un’attività negoziale che consente di definire dettagliatamente il progetto e comporre gli interessi in gioco Già in questa fase le banche assumono tutti i ruoli principali che di solito svolgono in operazioni di project financing - Il ruolo più delicato in questa fase è quello dell’advisor finanziario − Due ipotesi tipiche di coinvolgimento in questa fase: • Per iniziativa di promotori privati • Per iniziativa di un soggetto appartenente alla publica amministrazione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 L’advisor nella fase di identificazione Nella fase iniziale la consulenza di una banca è indispensabile per formulare un’ipotesi finanziaria accettabile dal mercato o impostare una vera e propria gara tra istituti finanziatori Il lavoro di sintesi dell’advisor finanziario consiste nella produzione di tre documenti principali: - Studio di fattibilità Information memorandum (utilizzato anche in fase di sindacazione) Term sheet e piano con flussi di cassa del progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Studio di fattibilità È documento interno di lavoro privo di caratteristiche standard Volto alla valutazione di un duplice aspetto: Fattibilità tecnica (effettiva possibilità di dare al progetto la struttura desiderata Fattibilità economico - finanziaria (valutazione dell’equilibrio economico-finanziario del progetto) Raccolta informazioni essenziali alla costruzione di una preliminare cash-flow analysis Basso grado di dettaglio L’ipotesi finanziaria è articolata secondo scenari alternativi sui quali applicare analisi di sensitività Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Term sheet È il documento sintetico che riassume termini e condizioni del finanziamento; è costantemente aggiornato durante la fase di implementazione del progetto Elementi principali contenuti nel term sheet: − − − − − − − − − Prof. A. Salvi Debitore (solitamente lo Spv) Soci del debitore Fonti di finanziamento (importo e scomposizione nelle categorie di equity, mezzanine e debito) Termini di utilizzo e rimborso dei prestiti Tasso d’interesse applicato Commissioni per le banche Banche finanziatrici e ruolo ricoperto Pacchetto delle garanzie Covenants Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Information memorandum È il documento di base che contiene tutti i principali elementi di un’operazione Ha due obiettivi fondamentali: - Elaborare in modo analitico e coordinato il progetto definendone aspetti economici, giuridici e finanziari Promuovere il finanziamento del progetto sui mercati finanziari Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Le principali informazioni contenute nell’information memorandum Descrizione del progetto Promotori e struttura societaria Quadro normativo di riferimento e rapporti con le istituzioni Costruzione delle opere Tecnologia del progetto Impatto ambientale Caratteristiche del mercato di riferimento Gestione dell’iniziativa Contratti commerciali (fornitura di materie prime, contratti di cessione di prodotti, etc.) Modello economico-finanziario Struttura finanziaria del progetto Analisi di sensitività Garanzie ed aspetti assicurativi Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fase 2: L’implementazione del progetto In questa fase sono definitivamente sottoscritti i contratti ed inizia la realizzazione del progetto: - Criticità: - Costruzione delle opere Erogazione dei finanziamenti Monitoraggio delle opere in costruzione È una fase molto delicata, perché di lunga durata (anche diversi anni) ed assenza di produzione di ricavi Possono presentarsi problemi relativi all’entrata in vigore dei contratti, pregiudicando la realizzazione stessa del progetto La fase termina con il collaudo delle opere Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fase 3: La gestione commerciale Consiste nella gestione operativa dell’opera e si collega all’incasso dei ricavi ed al servizio del debito Durante questo periodo le banche monitorano costantemente i conti economici del progetto, con attenzione al servizio del debito - Una società di revisione indipendente è incaricata di redigere situazioni finanziarie della società di progetto Il rimborso totale del debito indica il termine dell’operazione di project financing dal punto di vista delle banche. Per i promotori l’operazione può continuare; i flussi finanziari prodotti da questo momento sono a loro disposizione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Il ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Lo sviluppo del progetto: la struttura dello Special Purpose Vehicle 4. Le fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. La progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance initiative 52 Take or pay agreement: contratti di acquisto incondizionato. Nel caso in cui lo SPV non possa fornire quanto promesso il compratore paga ugualmente ma lo SPV garantisce una fonte alternativa e l’eventuale rimborso dei maggiori costi sostenuti dall’acquirente Flussi di cassa e gestione dei rischi Ricavi monetari caratteristici – Costi per acquisti di input – Costi per manutenzione e riparazioni – Costi per assicurazioni – Imposte Put or pay: il fornitore vende allo SPV volumi prefissati di input a prezzi prefissati. In caso di mancata fornitura il fornitore viene chiamato a reintegrare il maggior costo dovuto alla ricerca di altra fonte di input O&M agreement: contratto a prezzo fisso in cui il gestore assume il rischio dell’andamento dei costi operativi = Flusso di circolante della gestione corrente – Variazione delle poste di circolante – Investimenti netti in immobilizzazioni = Flusso Contratti di assicurazione Contratti di costruzione chiavi in mano di cassa operativo Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Dai FCO ai dividendi Flusso di cassa operativo (netto d’imposta) – Interessi passivi – Rimborso del capitale Contratto di finanziamento = Flusso di cassa disponibile ± Accantonamento/prelievo a/da reserve account = Dividendi agli sponsor Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La dinamica dei flussi operativi cumulati in un progetto d’investimento j k(pay-back) n tempo Termine del progetto Fase di costruzione 0 Fase operativa Testing Nella fase di costruzione i flussi finanziari di natura operativa sono negativi; il fabbisogno di fondi deve trovare copertura nel pool di banche finanziatrici Dopo l’istante j, il progetto entra nella fase operativa e inizia a produrre i ricavi, e quindi le entrate, destinati a spesare i costi della gestione Graficamente, la distanza tra il punto j e il punto k, che rappresenta il pay-back non attualizzato dell’investimento, dipende dalla copiosità dei flussi di cassa operativi dopo il termine della fase di costruzione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Sviluppo del progetto: la struttura della SPV 4. Fasi del project financing 5. Flussi di cassa 6. Progettazione della struttura finanziaria 7. Investimenti pubblici e finanza di progetto 8. Project finance initiative 56 Analisi del fabbisogno finanziario complessivo Il fabbisogno finanziario complessivo deve coprire la somma di 5 elementi: 1. 2. 3. 4. 5. Il costo complessivo delle immobilizzazioni necessario per il completamento del progetto e la sua entrata in funzione L’ammontare di costi operativi ante-completamento del progetto (es. salari, utenze varie etc.) Gli interessi necessari a remunerare il capitale di debito qualora dovuti prima che il progetto entri in funzione L’investimento iniziale nel capitale circolante netto commerciale Un margine di sicurezza per coprire eventuali sottostime dei costi (cost overruns) Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fonti di copertura: l’equity Il capitale azionario ricopre un ruolo molto importante: - Consente di sostenere e finanziare le fasi di progettazione, di studio ed analisi di fattibilità fino alla predisposizione del business plan da sottoporre ai finanziatori Attribuisce al progetto un maggiore grado di bancabilità 3 modalità di conferimento: - Conferimento iniziale - Conferimento pro-rata - Conferimento finale Il capitale proprio non viene mai remunerato prima dell’entrata in funzione del progetto. A partire da tale momento, inoltre, i creditori possono chiedere di aumentare i dividendi progressivamente. Aumentare il grado di equity è dunque una modalità per evitare che il PF nasconda un appalto mascherato, perché si disincentiva la SPV a disinteressarsi della gestione. Prof. A. Salvi Diverso grado di convenienza per lo sponsor Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fonti di copertura: il mezzanine finance Capitale di debito e capitale di rischio danno ai relativi conferenti schemi di remunerazione ed incentivi opposti Il mezzanine finance configura una modalità intermedia, ibrida, che può essere strutturato e adattato alle esigenze del progetto e può di volta in volta incorporare maggiori componenti azionarie o di debito Il ricorso a forme ibride può consentire a finanziatori propensi a rischiare di approfittare dell’eventuale accrescimento di valore del progetto e agli sponsor una riduzione di volatilità del rendimento e risparmi fiscali Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fonti di copertura: il capitale di debito L’advisor imposta la negoziazione dei finanziamenti basandosi su alcuni punti fermi: - La definizione della “curva dei pagamenti” La ricerca della compatibilità tra dinamica dei flussi di cassa operativi e dei flussi finanziari durante la fase operativa del progetto La curva dei pagamenti rappresenta la sequenza dei tiraggi e dei rimborsi che lo Spv dovrà sostenere. La prima parte della curva è quindi una curva dei tiraggi, per i quali sono possibili due alternative. - Tiraggio di tranche da effettuare entro periodi di tempo prestabiliti (stand-by clause), più frequente Tiraggio a discrezione dello Spv (evergreen clause) Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Principali forme di debito nelle operazioni di PF Le forme di finanziamento più ricorrenti sono le seguenti: - Finanziamenti bancari - Finanziamenti obbligazionari - Finanziamenti all’esportazione - Leasing Cofinanziamenti − − − − − Prof. A. Salvi Generalmente a medio-lungo termine, erogati da un pool di banche. Le condizioni sono difficilmente standardizzabili a causa della specificità delle operazioni Utilizzate soprattutto per i progetti più grandi, che consentono di ammortizzare i costi di emissione. Sono generalmente negoziabili sui mercati secondari; il profilo di rischio è legato al profilo di rischio del progetto Credito fornitore Credito acquirente Sviluppati dalla Banca mondiale negli anni ’70 per interventi infrastrutturali nei Paesi in via di sviluppo. Vedono l’intervento congiunto di istituzioni multilaterali di sviluppo, istituzioni finanziarie private, fonti finanziarie pubbliche nazionali o sovranazionali Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Capitale di debito: elementi di design Le diverse forme di finanziamento possono essere classificate ricorrendo a vari parametri: - Modalità di erogazione Valuta di denominazione Struttura del finanziamento (prestito bancario o emissione obbligazionaria) Garanzie a supporto del finanziamento Modalità di remunerazione dei finanziatori Modalità di utilizzo dei fondi da parte della società di progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il rimborso dei prestiti Compito dell’advisor è anche stabilire le modalità di rimborso del finanziamento È una variabile critica in quanto il rapporto tra debt capacity e debt requirements è funzione diretta della durata del periodo di ammortamento: all’estendersi di questo aumentano le probabilità che la prima sia maggiore della seconda Ex-ante, i modelli di simulazione possono utilizzare almeno due alternative per impostare il piano di rientro in linea capitale: - Mutuo a quote capitale variabili - Mutuo a quota capitale determinata sulla base della “percentuale dedicata” Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Rifinanziamento e rinegoziazione delle condizioni Rifinanziamento e rinegoziazione delle condizioni sono un’ipotesi abbastanza realistica nel PF Obiettivo del rifinanziamento è migliorare l’NPV ed l’IRR per gli sponsor 2 tipologie di rifinanziamento: - Soft refinancing (waiver) − Con questa modalità si rinegoziano solo le condizioni in quanto il grado di leva finanziaria non viene modificato Hard refinancing − Si modifica il grado di leva o la scadenza del finanziamento, cambiando il profilo di rischio dell’operazione. Possono sorgere problemi di natura giuridica, quali la necessità di minimizzare i costi fiscali ed i costi nascenti dalla disciplina delle garanzie Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Modalità di rifinanziamento hard refinancing Takeover: - Consiste nell’acquisto del prestito da parte di un nuovo pool che prevede di sostituire il vecchio pool nei rapporti con il debitore. Non necessariamente prevede la revisione dell’importo e del tenor del finanziamento New financing (new lending): - Questa modalità cerca di superare il principale punto debole del takeover, ossia la necessità di disporre del consenso unanime del pool di vecchi creditori per procedere al rifinanziamento - Consente inoltre il trasferimento delle garanzie tra vecchio e nuovo pool determinando il decorso da zero del periodo di consolidamento solo per la nuova tranche Bond issue al termine della fase di costruzione: - Si prevede l’emissione di project bond e di un guarantee schemein grado di aumentare il rating dell’emissione in modo da renderla collocabile presso investitori istituzionali. Il ricavato dell’operazione consente il ripagamento delle banche che hanno sostenuto il progetto nella fase di costruzione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fonti di copertura: il leasing Con il contratto di project leasing si pattuisce che la società di leasing (lessor) fornisca il bene allo Spv (lessee) dopo averne acquisito la proprietà dal fornitore (contractor). Lo Spv si impegna a pagare al locatore canoni fissi o rivedibili per un periodo di tempo e con una cadenza prestabiliti. Si prevede la facoltà di riscatto alla scadenza del contratto Esistono alcuni elementi di complicazione rispetto ad un usuale contratto di locazione finanziaria, che attengono: - Alla natura del bene preso in leasing (in genere sofisticato e specifico) Ai rapporti con i finanziatori a titolo di debito, che in caso di performance insoddisfacente non possono sostituire il gestore con un soggetto di propria fiducia Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Fonti di copertura: il leasing - segue I principali vantaggi di questa forma di finanziamento possono essere i seguenti: - Ampliamento delle fonti di finanziamento Possibilità di realizzare investimenti al di là della capacità di credito della società (comunque entro i limiti fissati dai finanziatori) Assenza di garanzie contrariamente a quanto avviene di solito per l’ottenimento di finanziamenti a medio-lungo termine Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La struttura finanziaria ottimale: considerazioni iniziali Generalmente la previsione finanziaria è elaborata con l’aiuto dell’advisor Il summary report (studio di fattibilità preliminare), costruito sulla base delle tavole di previsione, delle caratteristiche dell’iniziativa e del profilo degli sponsor è il documento utilizzato nella fase di contatto con le banche finanziatrici È possibile individuare alcune variabili chiave cruciali per la decisione di struttura del finanziamento dell’iniziativa, che consentono di individuare alcune fasi rilevanti Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Elementi per la determinazione della struttura finanziaria 1. 2. 3. 4. Redditività del progetto Rischio operativo del progetto Adeguatezza del security package Merito di credito del controparti coinvolte Determinato il rapporto di indebitamento “ottimale” e la capacità dello sponsor di far fronte alla sua quota di equity, può sorgere la necessità di reperire equity da terzi investitori (es. investitori istituzionali). Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Le fasi rilevanti per l’identificazione della struttura finanziaria Fase 1: stima dei flussi di cassa operativi - Gli investimenti in capitale circolante sono spesso poco rilevanti (scarsi magazzino e crediti verso clienti) - Le varie componenti che concorrono alla formazione dei flussi variano in base alla fase del ciclo di vita del progetto - La volatilità della dimensione dei flussi è connessa alla risk analysis ed alla risk allocation Fase 2: destinazione dei flussi di cassa operativi - Dal cash flow operativo sono sottratti i flussi per il servizio del debito e i versamenti in un reserve account a titolo precauzionale Fase 3: individuazione del mix debito-capitale sostenibile - L’arranger ipotizza una determinata struttura di capitale (solitamente quella ipotizzata dagli sponsor) e immette tale ipotesi nei modelli di simulazione finanziaria, per verificarne la sostenibilità. Se necessario propone una struttura alternativa Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Le variabili alla base della scelta del mix debito-capitale IRR Azionisti IRR Finanziatori Debt Service Cover Ratio Prof. A. Salvi Loan Life Cover Ratio Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il mix sostenibile: criteri per la scelta Il mix di debito/capitale scelto dall’advisor deve soddisfare la condizione: • Flusso operativo > servizio del debito Inoltre gli sponsor si attendono un rendimento sul capitale investito coerente con il grado di rischio sopportato Il rendimento per gli sponsor è misurato tradizionalmente per mezzo di un indice, l’IRR (Internal Rate of Return), cioè il tasso che eguaglia i benefici futuri attesi di un’iniziativa attualizzati ai flussi negativi (pure attualizzati) necessari per avviare l’iniziativa stessa. - In questo caso, i benefici sono i dividendi pagati dallo Spv, i flussi negativi sono i conferimenti di mezzi propri: M n Ct Dt = ∑ ∑ t t t = 0 (1 + IRRequity ) M (1 + IRRequity ) Ct = conferimento capitale in t, M = ultimo esercizio di conferimento di equity, Dt = dividendi percepiti in t, IRR = tasso interno di rendimento Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Il mix sostenibile: criteri per la scelta 1. Le indicazioni degli sponsor circa l‘IRR desiderato dagli sponsor sono un elemento guida poco manovrabile. Quindi le combinazioni debito/capitale che determinano un IRR inferiore al minimo accettabile ipotizzato dagli sponsor vanno scartate 2. La possibilità di proporre agli sponsor IRR prossimi al limite minimo dipende dalla capacità dell’advisor di negoziare con gli altri attori un’adeguata blindatura delle componenti del flusso di cassa operativo. In tal modo infatti la volatilità dei dividendi risulta inferiore 3. La stessa struttura finanziaria selezionata influisce sulla possibilità di cui al punto 2. Infatti a livelli più elevati di debito corrisponde un maggior grado di rischio finanziario ed un conseguente innalzamento del premio per il rischio richiesto dagli sponsor Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 L’advisor e il bilanciamento degli interessi degli sponsor e dei finanziatori Flusso di cassa operativo Ipotesi di struttura finanziaria NO NO Mix soddisfa IRR sponsor? SI NO Mix soddisfa IRR finanziatori? SI NO Mix soddisfa RR finanziatori? NO SI Struttura finanziaria prescelta Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 L’advisor e il bilanciamento degli interessi degli sponsor e dei finanziatori Il finanziatore, come lo sponsor, valuta se l’IRR dell’operazione è coerente con il grado di rischio assunto M' Tt K t + I t + Ft =∑ ∑ t t t = 0 (1 + IRR debt ) t = M (1 + IRR debt ) M Tt = tiraggio fondi in t, M = ultimo periodo di tiraggio fondi a titolo di debito, M’ = ultimo periodo di rimborso dei fondi, Kt = quota capitale in t, It = quota interessi in t La sensibilità e l’abilità dell’advisor sta nella capacità di individuare il tasso di rendimento che possa essere ritenuto interessante dai comitati crediti dei finanziatori, ma che sia compatibile con le richieste degli sponsor Non esiste un solo IRR ma tanti quante sono le banche coinvolte Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Debt Service Cover Ratio (DSCR) FCO DSCR = K t + It FCO = flusso di cassa operativo in t, Kt = quota capitale da rimborsare in t, It = quota interessi da pagare in t Il significato dell’indice è immediato: in ogni esercizio le risorse generate dal progetto devono essere in grado di coprire il servizio del debito Un DSCR = 1 è insostenibile, non tanto per i finanziatori quanto per gli sponsor, che vedrebbero il flusso di dividendi azzerato per tutti gli esercizi di servizio del debito L’introduzione di realistici elementi d’incertezza rende comunque la situazione DSCR = 1inaccettabile anche per i finanziatori. I valori desumibili dal mercato del project financing attestano DSCR compresi tra 1,2 e 1,4 Il calcolo di un DSCR (Average DSCR) medio può aggiungere informazioni sul profilo di rischio associato al progetto Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 ESEMPIO A Progetto A: z Investimenti sponsor 200 z Investimenti banche 800 Flussi e IRR: Anni 0 1 2 3 4 5 Flusso di cassa operativo -1000 50 150 850 1800 2100 Servizio debito 0 0 0 0 0 2011 Dividendi agli sponsor 0 50 150 850 1800 89 Flussi finanziari banca -800 0 0 0 0 2011 Flussi finanziari sponsor -200 50 150 850 1800 89 IRR banca 20,2% IRR sponsor 124% Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 ESEMPIO B Progetto B: z Investimenti sponsor 200 z Investimenti banche 800 Flussi e IRR: Anni 0 1 2 3 4 5 Flusso di cassa operativo -1000 50 150 850 1800 6900 Servizio debito 0 35 110 600 730 0 Dividendi agli sponsor 0 15 40 250 1070 6900 Flussi finanziari banca -800 35 110 600 730 - Flussi finanziari sponsor -200 15 40 250 1070 6900 IRR banca 20,2% IRR sponsor 124% Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 I cover ratios - segue Commenti: - Gli esempi mostrano come uno stesso IRR possa essere ottenuto attraverso diverse combinazioni di flussi di cassa destinati al servizio del debito - Ciò non significa che i due progetti siano indifferenti: infatti devono essere avanzate alcune considerazioni in merito all’opportunità finanziaria, in quanto i conferenti risorse possono non gradire determinate combinazioni di flussi di cassa indipendentemente dal rendimento offerto - I cover ratios sono indicatori di fattibilità finanziaria, che consentono di apprezzare la sostenibilità di una precisa struttura finanziaria per un’operazione di project financing - Consentono anche di comprendere quando il project financing è una buona soluzione per la realizzazione di un progetto: la risposta dipende infatti dall’IRR ottenibile dai conferenti risorse in presenza di adeguati cover ratios, ossia di precise condizioni di fattibilità finanziaria Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Loan Life Cover Ratio (LLCR) s+n FCOt + DR ∑ t t = s (1 + i ) LLCR = Ot s = istante di valutazione, s+n = ultimo anno di rimborso del debito, DR = Debt Reserve, O = debito residuo in s LLCR è rapporto tra due sommatorie attualizzate Se > 1 è interpretabile come il surplus di cassa liberamente disponibile per gli sponsor qualora volessero liquidare oggi l’iniziativa rimborsando il debito con le entrate nette generate durante il periodo residuo di ammortamento del finanziamento Valori di LLCR compresi tra 1,4 e 1,6 non sono infrequenti in operazioni varate in Italia Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Utilizzo del LLCR Il LLCR può essere utilizzato per determinare il rapporto di indebitamento massimo di un progetto. E’ infatti possibile utilizzare la formula inversa e risolvere per Ot per stimare l’ammontare massimo di debito che il progetto è in grado di sopportare Così se il valore attuale dei flussi di cassa è € 636 mila e il LLCR atteso è 1,5 l’ammontare massimo sopportabile dal debito è € 424 mila. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La gestione dei rischi finanziari del progetto Rischio di tasso d’interesse: - Il rischio di oscillazione dei tassi d’interesse è una costante nelle operazioni di finanza di progetto. Data la durata delle iniziative, la concessione del credito avviene sempre a tasso rivedibile. A differenza del rischio di cambio, colpisce in maniera indistinta progetti domestici o internazionali È generalmente opportuna una strategia molto prudente di copertura integrale dell’esposizione finanziaria a tasso variabile durante tutta la fase di costruzione della struttura Durante la fase operativa dell’iniziativa l’approccio cambia case by case, ma è importante lavorare all’autoprotezione dei flussi di cassa, verificandone la capienza e l’andamento con il decorso degli anni Tale autoprotezione dipende in modo diretto dalla correlazione tra cash flow industriali ed interessi passivi In generale la copertura durante la fase operativa si aggira attorno al 70 – 90% dell’esposizione debitoria Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La gestione dei rischi finanziari del progetto segue Rischio di cambio: - Sorge quando alcuni flussi finanziari del progetto sono denominati in valuta diversa dalla moneta di conto dello Spv - Si presenta spesso nei progetti internazionali, ma anche in progetti domestici qualora una controparte desideri fatturare la società veicolo in valuta straniera - Quando possibile, la migliore strategia è quella del matching valutario; gli advisor della società veicolo cercheranno, cioè, di denominare quanti più flussi possibili in valuta nazionale, escludendo l’utilizzo di valuta straniera - Se il potere contrattuale delle controparti non lo consente, si devono utilizzare strumenti di copertura, quali: − − − − Prof. A. Salvi Contratti di acquisto o vendita di valuta a termine Futures su cambi Opzioni su cambi Currency swap Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La cartolarizzazione (o securitization) Si tratta di una tecnica finanziaria che permette di trasformare in contanti cespiti di varia natura attraverso il ricorso al mercato dei capitali Lo schema tipo prevede che l’impresa che ha necessità di finanziamento (originator) cede i propri crediti, o altre attività in grado di generare flussi di cassa pluriennali, a un altro soggetto che,a sua volta, emette titoli negoziabili da collocare sul mercato Due varianti: - Paesi common law: l’originator cede i propri crediti ad una società veicolo appositamente costituita, che acquista tale portafoglio crediti con il ricavato dell’emissione di titoli, che saranno collocati presso gli investitori finali dalla stessa società veicolo o da una banca d’investimenti - Paesi civil law: la cessione di crediti avviene a favore di Fondi comuni d’investimento, costituiti solo da tali crediti e dalle somme incassate dai debitori ceduti alla scadenza Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Schema di securitization nei Paesi di common law Credit enhancer Originator SPV Banca d’investimento Investitori Agenzia di rating Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 L’analisi di sensitività L’analisi di sensitività dovrebbe essere orientata a valutare quale sia la massima variazione ipotizzabile in una variabile chiave che consenta comunque di rispettare la condizione debt service capacity > debt service requirements La valutazione di probabilità della variazione estrema deve essere quindi demandata ad ogni intermediario contattato per la partecipazione all’operazione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 La logica della sensitivity analysis Variazioni in: Tariffe/ricavi unitari Analisi di sensitività Risultati Scenario 1 Scenario 2 Scenario … Costi approvvigionamenti Altri costi operativi Impatto sui flussi di cassa operativi Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Debt service capacity > Debt service requirements? Roma, 2–12-2004 La struttura finanziaria dell’operazione: criticità Punti critici Senior debt - curva dei pagamenti - compatibilità tra flussi operativi e finanziari - criteri di classificazione Assets Mezzanine finance Equity Prof. A. Salvi - debito subordinato -strumenti ibridi - modalità di conferimento - acceleration equity Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Il ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Lo sviluppo del progetto: la struttura dello Special Purpose Vehicle 4. Le fasi del project financing 5. La redazione dell’information memorandum: aspetti finanziari del progetto 6. Investimenti pubblici e finanza di progetto 7. Project finance initiative 89 Settori di attuazione del PF in Italia Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Tipologia di opera, supporto finanziario e settori di applicazione Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Shadow toll per l’applicazione del PF alle autostrade inglesi Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Sostegno pubblico al PF per il finanziamento delle opere pubbliche Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Alcuni esempi di tassi di preferenza sociale Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Indice degli argomenti 1. Definizione e caratteristiche di un’operazione di project financing 2. Il ruolo delle banche nelle operazioni di project financing 3. Lo sviluppo del progetto: la struttura dello Special Purpose Vehicle 4. Le fasi del project financing 5. La redazione dell’information memorandum: aspetti finanziari del progetto 6. Investimenti pubblici e finanza di progetto 7. Project finance initiative 95 Project Finance Initiative (PFI) Introdotto nel Regno Unito nel 1992. Nella sua essenza, si tratta di un modello di attuazione che dovrebbe facilitare la costruzione e la gestione di beni pubblici (ospedali, prigioni, strade, ecc.) attraverso il finanziamento dei privati. L’esigenza del governo inglese era, ed è, duplice: - Far fronte alla necessità di costruire e conservare progetti infrastrutturali senza appesantire il bilancio dello Stato; - Individuare una soluzione al problema degli sconfinamenti di costi e tempi. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 % degli investimenti pubblici coperta dal PFI Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Ripartizione per tipologia di progetto del PFI Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Ammontare di debito raccolto nel PFI Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Definizione e caratteristiche del PFI Il PFI ruota intorno ad un “accordo di concessione” tra un’amministrazione pubblica (centrale o locale) e un consorzio privato (“project company”). La project company progetta, finanzia, costruisce e gestisce l’opera. L’amministrazione pubblica – dopo che la costruzione è terminata – corrisponde una fee periodica per i servizi erogati dal consorzio. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Struttura tipo di un PFI Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Efficacia del PFI Il consorzio aggiudicatario non può rivedere l’offerta dopo la chiusura del deal. Se i costi di costruzione si rivelano superiori al previsto questo rischio viene sopportato dal consorzio stesso. Ciò ha determinato un netto miglioramento della performance dei costi di costruzione. I pagamenti al consorzio avvengono generalmente soltanto al momento in cui la costruzione è terminata e l’opera è pronta per funzionare. Ciò determina un importante incentivo a terminare la costruzione entro e anche prima della data stabilita contrattualmente. Entrambe le evidenze sono riportate nella tabella che segue. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Efficacia del PFI Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Efficacia del PFI Le facility management companies (pulizia, ristorazione, sicurezza, manutenzione edifici, e così via) fanno sempre parte dei consorzi. Ciò determina una maggior integrazione con le società di costruzione con i conseguenti vantaggi sulla razionalità e sull’efficienza complessiva dell’opera. Poiché i cash flows sono corrisposti soltanto sotto forma di fees periodiche, senza alcun anticipo da parte dell’amministrazione pubblica, diviene più agevole politicamente promuovere iniziative di costruzione di infrastrutture. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Qualità del credito Quasi tutti i PFI hanno previsto un’assicurazione a tutela dei creditori, offerta dai monoline insurers. Ciò ha consentito di attribuirgli un rating AAA con conseguente risparmio di oneri finanziari. Le monoline insurers con maggior operatività nel PFI sono: - MBIA Assurance SA - Ambac Assurance (UK) Ltd - Financial Security Assurance (UK) Ltd Grazie alla strutturazione complessiva di un PFI, il DSCR tende ad essere piuttosto basso, e l’indebitamento elevato. Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Variation bonds Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004 Bibliografia di riferimento M. Dallocchio e A. Salvi, Finanza d’azienda, II edizione, Milano, EGEA S. Gatti “manuale del project finance”, ABI Edibank, 2001 G. Imperatori “Finanza di progetto”, II edizione, Milano, Il sole 24 ore, 2004 V. Vecchi, “Investimenti pubblici: project finance o finanza tradizionale?”, Economia e Management, 2004 Prof. A. Salvi Sviluppo Italia Project Financing Roma, 2–12-2004