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L O R O
H A N N O
P E N S A T O
I N
M O D O
D I V E R S O
I l c o r aggio di af f ront are i l proi bi t o
Sid Roth
www.messia.tv
Loro
hanno pensato
in modo diverso
Sid Roth
© Copyright 2009 – Sid Roth
Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto dalle leggi sul copyright degli Stati
Uniti d’America. Questo libro non può essere copiato o ristampato per fini di lucro o
profitto. L’uso di citazioni brevi o occasionali, copia di pagina per lo studio personale
o di gruppo è consentita e incoraggiata. L’autorizzazione sarà concessa su richiesta.
Dedicato
A mia moglie Joy
Indice
Pag.
Significato dei termini ebraici
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Introduzione
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Capitolo
1. Paralizzato ... “Imparare a convivere con un problema” di David Yaniv
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2. Rose Price “La sopravvissuta”
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3. Una nuova canzone. Di Alyosha Ryabinov
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4. Yiddish Sharon Allen
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5. Ci deve essere qualcosa di più!
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6. Tradizione o verità? Quello che ho imparato ... Michael L. Brown
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7. “Non era per me” Randy e Tricia Horne
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8. Bat Shalom: Figlia di Sion. Di Batya Segal
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9. Il meraviglioso libro ebraico ... Di Manny Brotman
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10. Curiosità
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Significato dei termini ebraici
Adonai: (in ebraico ‫ )אדני‬letteralmente “miei Signori”, anche se tradotto come “Signore”. In
ebraico è il modo in cui viene letto il tetragramma divino YHWH, altrimenti impronunciabile. Nelle
preghiere, gli ebrei usano il sinonimo HaShem ("il Nome").
B’rit Chadashà: (‫ )הברית החדשה‬È un termine usato nel libro del profeta Geremia al capitolo 31,
ed è il “Nuovo Patto” che Adonai ha stretto con la casa D’Israele attraverso il sangue di espiazione
del Messia. Con tale termine si intendono tutte le scritture che vanno dal libro di Mattityahu fino
alla Rivelazione o Apocalisse di Yochanan. A volte lo si può trovare scritto con una “Ha” davanti
nel seguente modo HaB’rit HaChadashà, dove “Ha” ha la funzione di articolo in ebraico.
Challah: (‫ חלה‬plurale Challot) è un pane tradizionale ebraico a forma di treccia mangiato in
occasione dello Shabbat (e di altre feste, tranne Pesach).
Ebrei messianici: Ebrei che accettano Yeshua come il Messia biblico.
Elohim: (in ebraico ‫ )אלהים‬Letteralmente “Dei”, ma viene usata la sua forma al singolare Dio.
Eretz Israel: (in ebraico ‫)ארץ ישראל‬, è l'espressione della lingua ebraica con cui si indica la Terra
d’Israele.
Jerushalaim: (in ebraico ‫ )ירושלים‬Gerusalemme.
Kibbutz: (in lingua ebraica: ‫ )קיבוץ‬indica una forma associativa volontaria di lavoratori dello
stato di Israele, basata rigidamente su regole di uguaglianza e sul concetto di proprietà comune.
Kiddush: (in ebraico ‫קידוש‬, letteralmente "santificazione") è la celebrazione con cui si santifica lo
Shabbat o altre feste ebraiche. Il kiddush consiste in una preghiera, nella benedizione del vino e
nell'accensione di due candele.
Maschiach: (‫משיח‬, "unto") Si traduce con il termine “Messia”. Numerosi sono i riferimenti nelle
sacre scritture, come si può trovare all’interno del libro. Altre volte viene espresso con la forma
“HaMaschiach” intendendo “il Messia”, dove “Ha” ha la funzione di articolo in ebraico.
Maghen David: (in ebraico ‫ )מגן דוד‬o anche sigillo di Salomone, è la stella a sei punte,
comunemente chiamata Stella di David.
Moshav: (in ebraico ‫מושב‬, plurale moshavim: insediamento, villaggio) è un tipo di comunità
agricola cooperativa costituita da singole fattorie.
Pesach: (in ebraico ‫ )פסח‬La pasqua biblica.
Rosh Hashana: (in ebraico ‫ ראש השנה‬, letteralmente “capo d’anno”) è il capodanno religioso.
Nella Torah vi si fa riferimento definendolo "il giorno del suono dello Shofar" (Yom Terua, Levitico
23:24).
Ruach Elohim: (in ebraico ‫ )ריח אלהים‬Letteralmente “Spirito di Elohim”, come si trova nel libro
della Genesi 1:2.
Shabbat: (detto anche Shabbath, o Shabbos secondo la pronuncia Ashkenazita, in ebraico ‫)שבת‬,
è la festa del riposo che viene osservata ogni settimana, letteralmente il “sabato”, secondo quanto
scritto nella torah.
Shalom: (in ebraico ‫ )שלים‬è una parola ebraica che significa star bene in salute, completo, sicuro,
salvo, pace, prosperità, benessere, salute. Il significato più usato è quello di pace.
Shavuot: (in ebraico ‫)שבועות‬, ("sette settimane") è una delle tre feste bibliche di pellegrinaggio.
Tra le maggiori festività bibliche, è anche conosciuta come festa delle settimane. Gli ebrei di lingua
greca diedero il nome di Pentecoste (πεντηκόστη) poiché cade 50 giorni dopo Pesach. Escludendo il
giorno stesso di Pesach, la festa cade 49 giorni più tardi.
Tanakh: (in ebraico ‫ )תנך‬è l'acronimo con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo, dove le tre
lettere “Tav, Nun e Kaf” indicano le iniziali dell'espressione Torah, Neviim, Ketuvim (‫ תורה‬Torah,
‫ נביאים‬Profeti, ‫ כתובים‬Agiografi), le tre parti della Scrittura.
Torah: (in ebraico ‫ )תורה‬a volte scritto Torah, è una parola ebraica che significa insegnamento o
legge. Con questo termine si indicano i primi 5 libri del Tanakh, conosciuti anche col nome greco di
Pentateuco (penta in greco significa cinque, teuchos significa libro).
Yeshiva: (in ebraico ‫ישיבה‬, yeshivot al plurale) è un centro di studi della Torah e del
Talmud dell'ebraismo ortodosso.
Yeshua: (‫ישוע‬, “Salvezza”) È il nome ebraico di Gesù.
Yiddish (‫ ייִדיש‬yiddish o ‫ אידיש‬idish, letteralmente: "giudeo/giudaico") o giudeo-tedesco è una
lingua germanica del ramo germanico occidentale, parlata dagli ebrei originari dell'Europa orientale
È parlata da numerose comunità in tutto il mondo ed è scritta con i caratteri dell'alfabeto ebraico.
Yom Kippur: (‫ יום כפור‬yom kippur, Giorno dell'espiazione) è la ricorrenza religiosa ebraica che
celebra il giorno dell'espiazione secondo la Torah.
Introduzione
Mio padre era nato in Polonia in una tradizionale famiglia ebraica, la famiglia di
mia madre, anche se molto legata alla tradizione ebraica, invece risentì molto della
cultura americana. Per quanto riguarda la nostra educazione religiosa papà ha sempre
deciso ogni cosa, così frequentai una sinagoga tradizionale e mi preparai per il bar
mitzvah.Seppure un ragazzo, vidi l’ipocrisia nella nostra osservanza religiosa, per
esempio nelle feste principali parcheggiavamo a diversi isolati di distanza dalla Shul
(viene comunemente chiamata così la sinagoga dagli ebrei ortodossi, N.d.T.) perché
non volevamo far sapere al rabbi che avevamo guidato di Shabbat. Noi dovevamo
arrivare sempre primi o gli altri membri avrebbero preso tutti i migliori parcheggi.
I lunghi servizi in ebraico, una lingua che io non comprendevo, si aggiungeva
alla mia noia e risentimento.Perché andavamo in sinagoga? Perché tutto il rituale?
Perché Adonai non stava parlando a noi oggi? La Tanakh ci è stata data da Adonai?
Queste sono giusto alcune domande che mi affliggevano.
Ero fiero di essere un ebreo, ma la vita religiosa mi spense. Non era importante e
per quasi 30 anni Elohim era irrilevante per me, fino a che non ho pensato in modo
diverso. Questo libro è il risultato di un sogno che ho avuto, nel quale fui incaricato
di trovare ed intervistare il popolo ebraico che ha rotto con l’indecenza delle loro
esperienze precedenti per raggiungere il loro destino. Ognuno ha un destino speciale,
ma pochi lo raggiungono.
La gente in questo libro viene da ambienti molto divergenti tra i quali un
sopravvissuto della Shoah, un multi milionario, un dirigente dei media, e un dottorato
di ricerca. Essi variano per educazione, da ateo a ortodosso. Qual è il denominatore
comune tra coloro che sono in questo insolito gruppo?
Loro hanno pensato in modo diverso ... ed hanno avuto il coraggio di affrontare
il proibito.
Se hai mai pensato che ci doveva essere qualcosa di più della vita stessa, avevi
ragione!
Sid Roth
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1
Paralizzato ... “Imparare a convivere con un problema!”
di David Yaniv
!
Sono nato a Tel Aviv nel 1936 da genitori emigrati dalla Germania. I miei
genitori hanno mantenuto le tradizioni, celebrando lo Yom Kippur, Rosh Hashanah, e
altre festività, ma non sono mai stati veramente religiosi. Dopo la seconda guerra
mondiale, quando mio padre scoprì che due delle sue sorelle, un fratello e le loro
famiglie erano stati uccisi nella Germania nazista, ha preso ogni Tanakh e tutto ciò
che nella nostra casa fosse stato anche lontanamente religioso e lo gettò via. “Dov’era
Adonai?” Aveva chiesto. “Come può Adonai permettere che una cosa simile accada?”
Da allora in poi sono stato allevato in una casa atea. Mio padre era restio affinché
facessi il bar mitzvah, anche se alla fine acconsentì, ma rifiutò di mettere piede nella
sinagoga.
Nel 1960 sposai una ragazza sudafricana di nome Sheila, che incontrai quando
lei e sua madre vennero in Eretz Israel come turiste. A quel tempo ero una guida e un
autista di autobus. Sua madre, che stava facendo due giri con me, un giorno disse:
“La mia bambina mi sta aspettando a Haifa. Voglio che tu la incontri. “Ho pensato
che fosse strano che questa donna anziana avesse una bambina, ma quando ho
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raggiunto Haifa e ho visto la sua “bambina”, mi sono reso conto che lavorava per
un’agenzia matrimoniale. Sheila e io siamo andati in Sud Africa per la nostra luna di
miele a visitare la sua famiglia e rimasi lì dodici anni e mezzo.
Sono ingegnere e mi occupo di refrigerazione e aria condizionata per
professione. Per un certo periodo di tempo gli affari andarono bene in Sud Africa, poi
intrapresi un progetto per l’aria condizionata di un edificio di grandi dimensioni, ma
il geometra che avevo assunto commise un errore nello stimare il costo del lavoro e
persi tutti i miei soldi. Il mio avvocato mi disse che era inutile citare in giudizio il
geometra perché non era assicurato. Anche se avevo fallito ero in ogni modo
obbligato a finire il lavoro perché avevo firmato un contratto.
L’Errore mi ha paralizzato per tutta la vita
In seguito, decisi di tornare in Eretz Israel. Tornare fu molto difficile per mia
moglie, ma lei capì che era meglio per noi e i nostri due figli, che avevano 11 e 8
anni. Al tempo parlavo ebraico, ma la mia famiglia non lo parlava, così abbiamo
deciso di vivere in un moshav, che è un comune agricolo simile a un kibbutz.
Ho pensato che saremmo rimasti lì per un breve periodo di tempo per consentire alla
mia famiglia d'imparare l’ebraico, e poi avrei cercato lavoro nel mio campo. Ma
quando venne il momento, dissi: “Va bene, passiamo alla grande città”. Loro, però,
non volevano andare perché avevano incominciato ad amare la vita nel moshav e,
anche se fossero stati d’accordo, in ogni caso sarebbe stato difficile partire. Non si
può mettere da parte alcun risparmio lì, perché si riceve solo una piccola indennità
mensile per comprare cibo e rifornimenti. Ma se fossimo rimasti nel moshav,
saremmo rimasti insieme per tutta la vita.
Il primo anno nel moshav abbiamo lavorato in posti diversi per permettere a tutti
di conoscerci e a noi di conoscere loro. Verso la fine dello stesso anno io ero
assegnato alla mungitura delle mucche, mi piaceva sia perché era qualcosa di nuovo
sia perché sapevo che era solo un incarico temporaneo.
Il primo anno nel moshav abbiamo lavorato in posti diversi per permettere a tutti di
conoscerci e a noi di conoscere loro.
Un giorno nella stalla scivolai su una macchia di umido sul pavimento e caddi
sulla schiena. Avevo così tanto dolore alla schiena che andai all’ospedale per farla
controllare. I tecnici dell’ospedale non trovarono nulla di grave con i raggi x.
Dissero: “Ha solo preso una bella botta. Vada a casa, si riposi, prenda degli
antidolorifici, e sarà tutto a posto entro due settimane”.
Invece di stare meglio, il dolore peggiorava. La seconda volta che andai in
ospedale, mi fecero nuovamente i raggi x, e mi mandarono a casa dicendo ancora:
“Non c'è nulla di rotto”. Ho riposato per altre due settimane, e da quel momento il
dolore divenne atroce. Non avevo mai provato tanto dolore. Gli antidolorifici mi
aiutarono inizialmente, ma dopo un po' persero il loro effetto. Continuavo ad
aumentare la dose, fino a quando arrivai ad assumere 50 pillole al giorno per tre anni.
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Ho raggiunto un punto in cui ogni mattina quando mi alzavo dal letto, i miei
piedi erano sempre intorpiditi. Sapevo che c’era qualcosa di grave, ma sapevo anche
che non potevo tornare di nuovo nello stesso ospedale.
A causa della burocrazia in Israel ci sono voluti alcuni agganci per essere
autorizzati a recarsi in un altro ospedale ma, attraverso degli amici che avevano delle
conoscenze, mi fu organizzata una visita in un altro ospedale di Tel Aviv. I medici mi
fecero dei raggi x particolari chiamati myelogram.
Dopo la radiografia, lo stesso capo del dipartimento di neurochirurgia venne da
me e mi disse: “Tu hai due ernie del disco, una delle quali è completamente
compressa e all’altra manca un pezzo”. Egli si meravigliò che avevo aspettato così
tanto tempo per ottenere un aiuto.
Quando chiesi la sua prognosi, egli rispose: “Dovremmo operare”.
“Che cosa comporta?”ho chiesto con cautela.
“Oh, non è niente”, disse. “Dieci giorni e tornerà a casa come nuovo”.
Mi sembrava meraviglioso, così dissi “Lo faccio”.
Quando mi svegliai dall’anestesia la sera dopo l’operazione, non avevo
sensibilità dalla vita in giù, così chiamai un medico. Il medico del turno serale disse:
“Non posso dirle nulla, dovrà aspettare fino al mattino quando tutti i chirurghi
verranno per il turno della mattina”.
Quando mi svegliai dall’anestesia la sera dopo l’operazione, non avevo sensibilità
dalla vita in giù.
La mattina seguente il dottore che mi aveva operato venne da me e mi disse,
“David, sono terribilmente dispiaciuto. Ho alcune brutte notizie per te”.
Facendomi forza ho chiesto “Cosa vuoi dire che hai cattive notizie per me?”
Egli disse “Ho commesso un errore e rimarrai paralizzato a vita”.
A quanto pare aveva tagliato troppo in profondità con il suo bisturi e reciso i
nervi che erano essenziali per farmi camminare. Non avevo sensibilità in una gamba
e solo una parziale sensibilità nell’altra. All’inizio ero sotto shock, poi ho cominciato
a sentire un forte dispiacere. Ho pensato, cosa devo fare adesso? Ho avuto dolore
prima, ma almeno potevo camminare. Se fossi potuto tornare indietro nel tempo,
avrei preferito vivere con il dolore. Ma non era possibile.
Un uomo distrutto
La prognosi del medico per il futuro era riassunta in una frase fredda: “Impara a
convivere con il problema”. Era molto difficile. Odiavo tutti, incolpavo tutti. Ma
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peggio di ogni altra cosa, odiavo me stesso, non potevo accettare quello che era
successo. Dall’ospedale fui mandato in una casa di convalescenza chiamata BethLevinshtein, che aiuta le persone paralizzate, per lo più soldati che avevano ricevuto
ferite in guerra.
Prendevano anche qualche caso privato come il mio e lì ho cominciato a
sentirmi un po’ meglio con me stesso perché tutt'intorno a me stavano peggio più di
quanto io non lo fossi nelle loro stesse condizioni. Il personale mi diede dei tutori di
ferro, che erano attaccati a delle scarpe speciali. Con l’aiuto di stampelle e tutori
potevo fare a modo mio, giravo senza una sedia a rotelle anche se era molto difficile.
Ma peggio di ogni altra cosa, odiavo me stesso, non potevo accettare quello che era
successo.
Tre mesi e mezzo più tardi, sono tornato al moshav a trovare la mia casa
riordinata. I miei amici avevano fatto una rampa, così potevo facilmente entrare in
casa con la mia sedia a rotelle. Avevano installato maniglie in bagno e in altri luoghi
intorno alla casa lì dove avevo bisogno di un appoggio. Ero molto grato di tutto ciò.
Ma ora che ero circondato da persone sane, persone attive, cominciavo a capire
quanto fossi invalido, così cominciai a sentirmi fortemente triste, tanto che ebbi
bisogno di un trattamento psichiatrico. Mai in un milione di anni avrei pensato di
avere bisogno di uno psichiatra, sono sempre stato una persona forte.
Improvvisamente ero un uomo distrutto.
Improvvisamente ero un uomo distrutto.
In poco tempo lo psichiatra si arrese, perché non avevo smesso di sentirmi
fortemente depresso. Ero la persona più infelice che si possa immaginare. Non
riuscivo a perdonare il medico. Non potevo perdonare nessuno. La mia condizione
era molto difficile per mia moglie, a tal punto che ho avuto paura che mi avrebbe
lasciato. Non l’ha mai fatto, in realtà aveva cercato di rassicurarmi, dicendomi di non
preoccuparmi, che lei sarebbe rimasta con me sia nei momenti buoni sia meno buoni.
Ma più mi diceva di non preoccuparmi, più mi preoccupavo.
Il moshav mi diede un lavoro facile in ufficio dove i miei colleghi erano
particolarmente gentili. Ma più erano carini e peggio mi sentivo. Ero sicuro che mi
trattavano in modo speciale a causa della mia infermità. Nel bel mezzo dei miei
momenti migliori, nutrivo ancora la speranza che un giorno avrei camminato. Lessi
su un giornale che un giorno un uomo impose la sua mano su alcune persone malate,
inviando attraverso i loro corpi qualcosa che definiva come una corrente elettrica, e
loro si sentivano meglio. Il moshav si è offrì di pagarmi le spese, così andai da lui.
Ma non successe niente.
Poi sentiti parlare di un guru, andai da lui ma con lo stesso risultato. Speravo in
ognuno che incontravo. Quando sei disperato come me, provi diverse cose. Il moshav
mi pagò anche la meditazione trascendentale. Niente ha funzionato.
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Nulla è accaduto. Nulla ha funzionato.
Dopo sette anni e mezzo di prove in tutto ciò che il mondo aveva da offrire,
finalmente rinunciai. Infine accettai il parere degli esperti, di tutti gli specialisti,
professori e neurochirurghi che mi hanno detto: “Impara a convivere con il problema.
Se ne faccia una ragione rimarrà paralizzato per il resto della sua vita, non pensi che
potrà stare meglio”. Mia moglie aveva da tempo abbandonato la speranza che la mia
condizione sarebbe migliorata. Lei diceva: “Che cosa stai aspettando? Accettalo.
Questo è il modo in cui rimarrai. Io l’ho accettato, perché tu non puoi?” E a quel
punto lo accettai davvero. Sono ancora molto dispiaciuto, ma l’ho accettato, ho capito
che nessuno poteva aiutarmi. Decisi di andare avanti e cercare di vivere una vita
normale per quanto mi fosse possibile.
Perché non preghi con me?
Un giorno, sono rimasto a casa con l’influenza non potendo andare a lavoro ed
ero completamente annoiato. Alle due del pomeriggio ho deciso di guardare la
televisione. Dal momento che le stazioni israeliane venivano trasmesse solo la sera,
ho iniziato a guardare un programma in televisione libanese chiamato “The 700
Club”. Il nome mi ha incuriosito, pensando che fosse un programma
d'intrattenimento.
Presto ho capito che era uno spettacolo cristiano, ma non c’era altro da fare, ed
ero curioso, quindi ho continuato a guardare. Eppure, mi sentivo come se stessi
facendo qualcosa di sbagliato, così ho chiuso la porta. Non volevo che mia moglie e i
miei figli mi sorprendessero a guardare la televisione cristiana.
Il programma catturò il mio interesse, perché trattava storie di persone che sono
state guarite da diverse malattie. La prima volta che l’ho visto, c’era un colloquio con
una donna che era stata guarita dal cancro. Mostrò una radiografia a raggi x di un
tumore delle dimensioni di un’arancia. Poi ha mostrato una radiografia dello stesso
punto fatta tre giorni dopo. Il tumore era scomparso, ero sicuro che fosse falso.
Queste persone dovevano essere attori pagati. Alcune delle storie, mi hanno fatto
ridere ad alta voce per l’assurdità delle affermazioni. Eppure, mi sono trovato a
guardare ogni giorno alle due del pomeriggio, con le porte chiuse.
Dopo un mese che facevo questo, decisi di dirlo a mia moglie, così dissi “Sheila,
sono rimasto a guardare questo programma cristiano dove le persone che credono in
Yeshua guariscono e ci sono persone che pregano per loro”.
Mi aspettavo che si arrabbiasse con me. Al contrario, disse “Se ti fa sentire
meglio, continua a guardare”. Ha anche suggerito di registrarlo così che avremmo
potuto vederlo insieme la sera.
Durante ogni programma c’era un tempo in cui il conduttore Ben Kinchlow
diceva “Pregate con me”. Ogni volta che veniva quel momento spegnevo il
televisore. Non avevo voglia di sentire le persone pregare Yeshua. Sentivo che era
sbagliato.
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Ogni volta che veniva quel momento spegnevo il televisore. Non avevo voglia di
sentire le persone pregare Yeshua. Sentivo che era sbagliato.
Un pomeriggio di alcuni mesi dopo, mentre stavo guardando da solo, mi sembrò
che il dito steso di Ben puntava dritto verso di me dalla televisione. Egli disse “Tu!
Perché non preghi con me?” Avrei giurato che stesse parlando direttamente a me. Ho
avuto paura. La cosa successiva che feci, fu di ritrovarmi a pronunciare la preghiera
del peccatore con lui. Ed è qui che ho pregato con lui questo “Yeshua”, che per me
non era mai stato altro che uno sporco nome. Quando fu terminata la preghiera, non
potevo credere a quello che avevo fatto. Ho pensato fra me, “ora che cosa devo fare?”
Ho subito parlato con Sheila. Ancora una volta, ha risposto in modo più positivo di
quanto mi aspettassi. Lei disse “Se ti fa stare bene, puoi continuare. Ma fammi il
favore di non dirlo a nessuno, lascia che rimanga tra noi per ora”.
Ero certo di essere l’unica persona ebrea al mondo che avesse mai rivolto quella
preghiera. Pensai che la prima cosa da fare fosse comprare una bibbia completa di
Tanakh e HaB’rit HaChadashà. Così andai a Nazareth e comprai una bibbia. Al
negozio di libri, ho visto una cartina della città in mostra, e in qualche modo, il nome
di una congregazione di credenti nel Maschiach catturò la mia attenzione. Come ho
iniziato a leggere la bibbia, ben presto ho scoperto che c’era qualcosa di più di quanto
non avessi mai immaginato. Ho trovato che le profezie della Tanakh si sono
adempiute nel B’rit Chadashà, e ho cominciato a chiedermi perché gli ebrei nel corso
dei secoli non avevano creduto in Yeshua.
Sarai guarito
La Domenica successiva andai in quella congregazione alle otto del mattino, ma
arrivai troppo presto e le porte erano ancora chiuse a chiave.
Attorno a me ho sentito le campane della congregazione suonare, ma ancora era
chiusa a chiave! Stavo per andarmene, quando un uomo arabo si avvicinò e si
presentò come il responsabile. Dapprima mi parlò in arabo e poi in inglese, perché lui
non parlava ebraico. Quando gli ho raccontato la mia storia rimase stupito. Egli disse
“abbiamo cercato di convincere il popolo ebraico a venire al Signore per anni, e tu sei
venuto da te stesso. Questa è la prima volta che mi capita da quando sono il
responsabile”.
Così mi invitò a rimanere per il servizio, ed essendo l’unico ebreo in una
congregazione araba, pensai che mi sarei sentito fuori luogo, ma non fu così. L’amore
che ho vissuto quel giorno era l’amore di Yeshua.
L’amore che ho vissuto quel giorno era l’amore di Yeshua.
Alla fine del servizio ci fu un invito ad andare avanti per ricevere Yeshua come
personale Salvatore. Dopo che mi feci avanti, mi sono trovato a elevare la stessa
preghiera che avevo detto ogni giorno per quattro mesi e mezzo davanti al mio
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televisore. Ma questa volta l’ho fatto davanti a una congregazione intera di testimoni.
Questo era troppo per mia moglie, una cosa era guardare un programma cristiano o
pregare una preghiera in privato, e un’altra cosa era fare pubblica confessione di fede
in Yeshua. Lei divenne così furibonda perché feci una tale cosa senza averla prima
consultata. Tuttavia con il passare delle settimane, vedeva che ero fermo nella mia
decisione e così accettò di venire con me a un incontro di credenti nel messia. Poco
dopo, anche lei accettò Yeshua.
Circa cinque mesi dopo che divenni un credente in Yeshua HaMaschiach, stavo
nuovamente guardando “The 700 Club”, quando la conduttrice Danuta Söderman
ebbe una parola di conoscenza. Lei disse “Vi è qualcuno”, anche se non disse
specificamente dove, “che ha il corpo paralizzato a metà da anni”, sentivo che parlava
di me, infatti erano sette anni e mezzo. Disse: “Lui avvertirà una sensazione di
corrente calda attraverso il suo corpo, ed egli sarà guarito”. Così dissi: “Oh per
favore, Adonai, fa che sia io”. Ho creduto che si trattasse di me, ma non successe
niente. Eppure ho continuato a pregare perché mi sono reso conto subito che se non
era per me, doveva essere per qualcun altro.
... tutto a un tratto sentii una sensazione come di una corrente elettrica che partiva
dal mio dorso verso il basso fino alla punta dei miei piedi, e i miei piedi iniziarono a
saltare un metro da terra.
Quella stessa sera verso le dieci ero a letto a leggere la parola di Adonai, quando
tutto ad un tratto sentii una sensazione come di una corrente elettrica che partiva dal
mio dorso verso il basso fino alla punta dei miei piedi, e i miei piedi iniziarono a
saltare un metro da terra.
Quando le persone sono paralizzate, hanno movimenti riflessi indesiderati, ed ho
pensato che quello che sentivo fosse proprio quello. Alcuni di loro sono stati più
intensi di altri, ma non potevo spiegare cosa fosse la scossa elettrica. Infine, il
movimento si fermò, e andai a dormire.
La mattina dopo quando mi svegliai, ho iniziato ad aiutare a scendere le mie
gambe con le mani, come facevo di solito, per farle uscire dal letto. Come toccai le
mie gambe, tutto ad un tratto mi sono reso conto che avevano sensibilità! Ho pensato,
aspetta un minuto. Questo è insolito! Ho iniziato a toccare tutti i luoghi in cui avevo
perso la sensibilità anni prima. C’era sensibilità in loro!
Ho gridato, “Sheila, per amor di Dio, vieni qui! Posso sentire!”
“Sciocchezze” mi disse. “Sdraiati”, così prese un ago e cominciò a pungermi.
“Chiudi gli occhi. Dimmi dove ti sto pungendo?” E lei continuava a pungere in
diversi posti sulle gambe. Ogni volta che pungeva le mie gambe, le dissi sempre il
posto giusto. A quel punto iniziò a condividere il mio entusiasmo.
Andai immediatamente alla farmacia del nostro moshav per vedere il medico.
Misi le scarpe speciali, perché ancora non sapevo esattamente cosa mi fosse successo,
e dopo sette anni e mezzo di paralisi, le mie gambe non avevano muscoli forti.
Quando vidi che il nostro medico era veramente sconvolto, realizzai che era avvenuto
un vero miracolo.
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Quando vidi che il nostro medico era veramente sconvolto, realizzai che era avvenuto
un vero miracolo.
Il medico del moshav mi mandò all'ospedale per un test elettrico per i miei
riflessi. Avevo fatto questo test molto tempo fa, e per certo era stato sempre negativo.
Questa volta i miei riflessi risposero al test perfettamente. Il dottore che eseguì il test
mi domandò se potessi ritornare la settimana seguente.
Una settimana più tardi, mi incontrai con circa 25 dottori neurochirurghi
provenienti da tutto il paese, incluso il neurochirurgo che mi aveva operato. Mi
esaminarono tutti, ma nessuno mi poté dare una spiegazione logica per ciò che era
accaduto. Loro dissero che non era possibile. Alcuni di loro pensarono persino che io
stessi mentendo nel sostenere che le vecchie radiografie fossero mie. Ancora oggi i
dottori che le esaminano non possono credere che io stia camminando.
Alla fine dell’esame essi mi dissero “Questo è un miracolo della medicina”.
Io dissi “Ascoltate: Questo non è un miracolo della medicina. Questo è YESHUA”.
Qualcuno chiese “Yeshua chi?” Yeshua è un nome molto comune in Israele, così loro
pensarono che Yeshua fosse il mio fisioterapista o un amico.
Io dissi “Ascoltate: Questo non è un miracolo della medicina. Questo è YESHUA”.
“Yeshua HaMaschiach (Yeshua il Messia)”, risposi.
Quello fu troppo per questi dottori, essi non vollero ascoltare nessun'altra parola a
proposito di “Yeshua”.
Essi rifiutarono di credere che Egli potesse aver qualcosa a che fare con la mia
guarigione. Noi sappiamo che nel B’rit Chadashà anche quando il popolo vide
Yeshua fare molti miracoli davanti ai loro occhi, non gli credettero. Alcuni lo
accusarono anche di essere posseduto da un demone.
Il medico disse di togliere i ferri, ma di continuare a utilizzare le stampelle
perché le mie gambe erano solo pelle e ossa. E lentamente cominciai a fare i miei
primi passi dopo sette anni e mezzo. Mi inginocchiai sulle ginocchia che non avevo
più sentito dall’incidente e ringraziai Adonai per il miracolo che aveva fatto.
Ma Egli non aveva ancora finito. I medici mi avevano detto che i muscoli delle
gambe erano tutti morti e che non sarebbero mai ricresciuti. Nel corso del tempo,
Adonai ricreò quei muscoli. Oggi i miei piedi sono tanto normali come quelli di
chiunque altro.
Devi partire
Quando i membri del moshav mi videro camminare, non accettarono che questo
fosse l’opera di Yeshua, non più di quanto avessero fatto i medici. Invece, hanno
scelto di credere alla conclusione dei medici che si trattava di un “miracolo della
medicina”.
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Non passò molto tempo, prima che si diffuse la notizia in tutto il moshav che ero
un credente in Yeshua. I leader del moshav mi chiamarono nel loro ufficio e dissero
“Noi siamo terribilmente dispiaciuti, ma devi andare via. Noi non accettiamo i
messianici nel moshav”. Questo moshav è associato con il B’nai B’rit a New York, ed
erano così preoccupati di perdere il loro finanziamento, che mi volevano espellere.
Dissi “Mi definisco un ebreo messianico, e non me ne andrò silenziosamente. Ci sono
molti messianici là fuori che stanno aspettano di sentire la mia storia”.
Intendendo che un'espulsione sarebbe stata una cattiva pubblicità e poteva essere
peggio che non lasciarmi stare, dissero che potevo rimanere, promettendo che non
avrei parlato di Yeshua HaMaschiach a nessuno del Moshav.
Dissi “Mi definisco un ebreo messianico, e non me ne andrò silenziosamente. Ci sono
molti messianici là fuori che stanno aspettano di sentire la mia storia”.
Quell'organizzazione funzionò bene fino al maggio del 1988, quando partecipai
ad un importante evento di ebrei messianici a Jerushalaim, di nome “Shavuot” a quel
tempo il più grande raduno di ebrei messianici in Eretz Israel da quasi duemila anni.
Sembrava che ogni giornale in lingua ebraica a Gerusalemme avesse riguardato al
miracolo della mia guarigione.
Quando ritornai a casa dalle riunioni, i leaders del moshav dissero “È tutto. Tu ci
hai promesso che non avresti parlato di Yeshua. Ora la tua immagine è schizzata su
tutti i giornali. B’nai B’rit ha deciso d'interromperci il finanziamento. Tu devi andare
via”. In sede di assemblea generale ci hanno ripresi e ci ha dato dieci giorni di tempo
per andarcene. Nessuno dal moshav, dove abbiamo vissuto per 16 anni, venne ad
aiutarci a fare i bagagli per le nostre cose.
Se Adonai non avesse aperto una strada, saremmo rimasti per strada e senza un
soldo. Ma serviamo un Dio vivente! Al raduno qualcuno mi aveva consegnato una
busta. Come ho strappato per aprirla, non potevo credere ai miei occhi! Essa
conteneva dei biglietti aerei e una borsa di studio per frequentare una Yeshiva
messianica a Dallas, in Texas. Mia moglie e io ci laureammo a maggio del 1989 e in
seguito Adonai ci guidò a Seattle, dove oggi viviamo. Sono stato guarito da oltre un
decennio, e la mia fede cresce ogni giorno più profondamente. Presto torneremo in
Eretz Israel ad annunciare la buona notizia a proposito del vero Maschiach che salva
e guarisce!
Commento di Sid Roth
Ho letto nella Torah che Elohim guarisce le persone. Ma in 30 anni, andando in
una sinagoga tradizionale, non ho mai visto nessuno guarire. In televisione ho visto
“guaritori di fede” e pensavo che erano tutti contraffatti. Ma non si può avere un buon
falso se non si ha un vero autentico. Il Talmud, come pure il B’rit Chadashà, racconta
di guarigioni incredibili che si sono verificate quando ebrei credenti in Yeshua
pregavano Adonai. Il Talmud avverte, inoltre, che gli ebrei tradizionali non devono
lasciare che gli ebrei messianici (ebrei credenti in Yeshua) possano pregare per loro
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(Tosefta Chullin, capitolo 2,22-23). Questo è un complimento ambiguo! Questi
rabbini hanno riconosciuto che gli ebrei messianici avevano il potere di guarire nel
suo nome. E una volta che tu esperimenti la guarigione nel suo nome, tu puoi credere
in lui. Isaia 53:4-5 ci dice che il Maschiach avrebbe portato via tutte le nostre
malattie.
Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi
però lo ritenevamo colpito, percosso da Adonai e umiliato. Ma egli è stato trafitto per
le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo
la shalom è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.
I primi ebrei messianici, appena credenti, sperimentarono miracoli di guarigione
nel suo nome. E poiché lui non cambia, anch’io ho visto molti ebrei guariti nel nome
di Yeshua. Mia madre, prima di diventare un’ebrea messianica, fu guarita nel suo
nome.
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2
Rose Price “La sopravvissuta”
Sono una sopravvissuta alla Shoah di Hitler, io e la mia famiglia vivevamo in
una piccola città in Polonia ed eravamo molto preoccupati e agitati. Ci tenevamo
d’occhio l’uno con l’altro, infatti i miei parenti vivevano tutti a due passi da noi, così
se pioveva si potevano infilare nella casa più vicina. Così accadeva sempre che ci si
ritrovava nella casa di un cugino o degli zii.
Ho ricevuto un’educazione molto ortodossa e mia madre mi ha inculcato che
l’ebraismo era la vita. Non ho mai conosciuto la differenza tra una vacanza buona o
una vacanza cattiva, per me una vacanza è una vacanza.
Ogni shabbat era sempre celebrato come una vacanza e mia madre e mia nonna
cominciavano a prepararsi per lo shabbat a partire da mercoledì facendo le challot al
forno. Il venerdì preparavano il pesce, la zuppa di pollo e facevano le tagliatelle. Nel
pomeriggio compravano un cholent cioè un piatto di carne, verdure e patate, cucinate
dal panettiere.
Volevamo che facessimo sempre dei bagni speciali e indossassimo i nostri
migliori vestiti. La tavola era tutta imbandita di uno splendido lino bianco e tutto ciò
che avevamo di argento c’era.
Il pranzo era uno dei momenti più importanti della famiglia. Nelle notti di
venerdì mangiavamo dei pesci, mio padre tornava a casa dalla sinagoga per recitare il
Kiddush shabbat, la berachà sul vino e sulla challà, poi benediceva i bambini.
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La mattina dello shabbat andavamo in sinagoga e dopo il servizio ci fermavamo
dal panettiere e portavamo a casa il cholent, poi ci sedavamo tutti in torno al tavolo
della nonna e gustavamo il pranzo dello shabbat.
L’orrore nazista
Quando Hitler salì al potere le cose cambiarono rapidamente. I tedeschi ci
invasero nel settembre 1939, e subito dopo l’invasione, un giorno a scuola tutti gli
studenti ebrei furono chiamati fuori dalla classe. Con una guardia che stava lì vicino a
noi, il nostro maestro ci disse “Non ritornate mai più a scuola perché siete ebrei”.
Avevo dieci anni e mezzo e rimanemmo assolutamente devastati da questo.
L’azione successiva che i tedeschi fecero fu quella di buttarci fuori dalle nostre case e
forzarci a vivere in un ghetto, per cui presero l’intera popolazione di ebrei e ci misero
nella strada.
Mia sorella, che aveva due anni più di me, e io eravamo tra le prime persone a
essere mandate via, stavamo salutando nostra nonna alla nostra maniera, quando i
tedeschi ci afferrarono e ci misero a lavorare in una fabbrica di munizioni. Fu orribile
perché andammo via da una casa calda per finire in una condizione gelata, priva
dell’amore, di abbracci e baci familiari, per finire con un uomo che ci colpiva
continuamente con la frusta. Per diverse sere ritornammo dai nostri genitori, ma un
giorno invece di farci andare a casa, ci fecero marciare nel bosco. Quell'estate ero
stata nel bosco a raccogliere funghi, mirtilli e lamponi, ora mi trovavo confinata
dentro un campo di prigionia nel medesimo bosco.
Quell'estate ero stata nel bosco a raccogliere funghi, mirtilli e lamponi, ora ero
confinata dentro un campo di prigionia nello stesso bosco.
È impensabile cosa ci potevano fare le persone, è quasi indescrivibile. Al
mattino ci svegliavano quando ancora era buio, dovevamo uscire fuori, non
importava quale tempo ci fosse e ci disponevamo in cinque lunghe file per contarci.
Lavoravamo il giorno intero in fabbrica, lavoravo ad una macchina che
allungava pezzi di alluminio da un quarto di pollice fino alla lunghezza di proiettile di
fucile. Dovevo ingrassarli, sistemarli e togliere il guscio.
Prima dell’invasione la mia più grande responsabilità era quella di andare a
scuola, imparare, tornare a casa, aiutare mia madre nelle faccende domestiche,
dedicarmi al giardinaggio e sorvegliare mia sorella più piccola. Ora mi veniva detto
che o imparavo a lavorare quella macchina o sarei morta, ho dovuto imparare
velocemente.
Ho pianto molto, fino al giorno in cui non riuscivo a piangere più perché non
avevo più lacrime. Ciò accadde dopo che la città era stata evacuata e sapevo che non
avrei mai più rivisto i miei genitori e la mia famiglia, quel giorno fu l’ultima volta
che piansi per 25 anni.
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Pregai ma non accadde nulla, così quando le mie preghiere non hanno ricevuto
risposta, conclusi che Adonai non c’era.
In un primo momento volevo pregare ancora, così mi alzavo la mattina e dicevo
la preghiera Modeh Anì, poi durante il giorno ripetevo lo Shemà perché è giusto
pregare Adonai. Un giorno pregai che Adonai mandasse mia madre perché avevo
fame e nostalgia di casa, avevo bisogno di un suo abbraccio, di una madre invece di
percosse. Volevo fare un bagno perché ero ricoperta di sporcizia ma non avevamo il
sapone. Pregai, ma non accadde nulla, così quando le mie preghiere non ricevettero
risposta, conclusi che Adonai non c’era.
I campi di concentramento
Sono stata trasferita da un campo di concentramento all’altro fino a quando sono
stata mandata a Bergen Belsen e poi a Dachau. È difficile per me credere di aver
vissuto un tale orrore. Queste cose orribili sono successe a Bergen Belsen, siamo stati
torturati, siamo stati messi in un campo e costretti a scavare le barbabietole da
zucchero a mani nude sulla terra gelata, ricordo ancora il dolore delle mie mani
sanguinanti.
Abbiamo avuto molte esperienze difficili nei campi, ma una si distingueva per la
sua crudeltà. Un giorno stavo lavorando nel campo scavando intorno alle barbabietole
da zucchero, e fu allora che mi trasformai in uno zombie perché stetti in quelle
condizioni per diversi anni. Decisi di rubare una barbabietola da zucchero e
mangiarmela, ero determinata a riempire la mia pancia fino all’orlo quella notte.
Tutti noi ricevevamo un pezzo di pane dallo spessore di 6 mm con l'80 per cento
di segatura e una tazza di caffè, questo era il nostro cibo per 24 ore. Ovviamente
questo cibo era appena sufficiente per esistere, figuriamoci a sostenere qualcuno che
lavora al freddo estremo. Quando la guardia mi prese, mi fece così male, che ancora
oggi quando ne parlo posso sentire ancora il dolore inflittomi dal gatto a nove code
sulla schiena, sul viso e su tutto il corpo, appendendomi dalle mani, davanti a tutti
perché avevo rubato una barbabietola da zucchero.
Una volta, mentre eravamo in fila, siamo stati completamente spogliati per un
esperimento per vedere quanto tempo ci sarebbe voluto per congelare il nostro
sangue.
Il freddo da solo ha ucciso molti di noi perché non eravamo vestiti
adeguatamente, dovevamo stare in fila per ore, non importa quanto profonda fosse la
neve, ero mezza nuda e senza scarpe. Una volta mentre eravamo in fila, siamo stati
completamente spogliati per un esperimento per vedere quanto tempo ci avrebbe
messo il nostro sangue a congelare. Ancora oggi quando il tempo è freddo e le dita
dei mie piedi incominciano a intorpidirsi, mi ricordo ancora quando il mio corpo ha
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iniziato a congelare. L’unica ragione per cui sono sopravvissuta all’esperimento fu
perché molti corpi caddero sopra di me e mi tennero caldo.
Mi venne in mente che sarei sopravvissuta lo stesso giorno che dissi che Adonai
non c’era. Quando riuscii a sopravvivere mi presi tutto il merito, ma dopo realizzai
che è stato Adonai. C’erano giorni che pensavo che non ce l’avrei fatta,
quand'eravamo sulla strada per andare a Dachau, il nostro treno fu bombardato,
perciò scappammo nei boschi per allontanarci dal treno. Così pensai in modo
differente “è così”, ho costruito abbastanza proiettili e lascerò che li usino contro di
me. La morte era più bella della vita.
Una volta, mentre ero ancora in un campo nella mia città natale e lo stavo
attraversando con qualcuno, mi venne da sorridere. Per aver commesso il reato di
sorridere, i tedeschi mi misero nella cisterna di una fogna per 24 ore. Sono rimasta in
punta di piedi per non affogare. A quel tempo non avevo più di 12 anni.
Per aver commesso il reato di sorridere, i tedeschi mi misero nella cisterna di una
fogna per 24 ore. Sono rimasta in punta di piedi per non affogare.
Un altro momento difficile è stato quando mia sorella, che era nel mio stesso
campo, si ammalò di tifo. Lei era l’ultimo membro vivente della mia famiglia ed io
non credevo di poter andare avanti se l’avessi perduta. Le guardie entravano
periodicamente per verificare la presenza di coloro che erano malati, per poi portarli
fuori e lasciarli congelare. Misi in cima mia sorella per proteggerla e quando
cercarono le persone con la mano alzata per mostrare che erano sani, alzai la mia
mano al posto suo.
Scelta per essere fucilata
Due volte sono stata selezionata per essere fucilata, ed entrambe le volte,
quando le guardie hanno sbloccato la catena, sono riuscita a scappare. La seconda
volta mi sono imbattuta in una guardia, stavo correndo così forte che rimbalzai via da
lui, ma lui non mi ha visto. Non poteva che essere Adonai. Se mi avesse visto, mi
avrebbe sparato. La guardai e poi fuggii in una parte boscosa del campo. Quando
finalmente ci liberarono il maggio 1945, io ero così piena di risentimento per quello
che avevo passato che ho odiato i tedeschi con tutto il cuore. Il risentimento mi aveva
completamente avvelenato il corpo, a tal punto da essere operata 27 volte. Ero alla
ricerca di qualcuno che fosse disposto a lanciare una bomba sulla Germania e sulla
Polonia. Avevo perso tutta la mia famiglia, tranne mia sorella e una zia, su un totale
di circa 100 parenti.
Una nuova vita
Dopo che fui rilasciata, venni in America, mi sposai ed ebbi dei figli. Per quanto
ho odiato Dio, sono comunque diventata parte attiva nella sinagoga tradizionale. I
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miei figli avevano bisogno di conoscere l’ebraismo, ma non potevo insegnare a loro
perché ero morta dentro. Socialmente ero la migliore ebrea. Sono stata attiva nel
contribuire a costruire la scuola ebraica, ho anche lavorato per conto mio fino a
diventare presidente dell’associazione femminile. Se qualcuno mi avesse chiesto
allora “Credi in Dio”? Avrei detto “No”. Ancora oggi molti rabbini non credono nella
Tanakh, e ben pochi credono in Elohim, ma ho creduto e mantenuto la mia identità
ebraica e le mie tradizioni.
Mia figlia crede in Yeshua
Un giorno mia figlia adolescente, venne da me e disse la cosa peggiore che
potessi immaginare, lei disse “Mamma, io credo in Yeshua HaMaschiach, lui è il
Messia degli ebrei”. Ho quasi avuto un attacco di cuore. Le ho detto che quello che
Yeshua HaMaschiach ha fatto alla sua famiglia e il perché ora non avesse più molte
zie e zii. Le guardie naziste mi dissero più e più volte che poiché ho ucciso il Messia,
egli mi odiava e mi ha messo nei campi di concentramento per uccidermi.
Lei disse “Mamma, io credo in Yeshua HaMaschiach, lui è il Messia degli ebrei”.
Quando avevo sette o otto anni, sono stata colpita alla testa con un crocifisso da
un prete in Polonia per aver commesso il “reato” di camminare sul marciapiede di
fronte alla sua chiesa. Così per mia figlia il credere in Yeshua era come morire. L’ho
sbattuta fuori, non avrei potuto vivere con questo nemico in casa mia. Quando mio
marito andò nella casa dove lei abitava per controllarla, divenne un credente anche
lui. La mia casa superò ogni limite per la gente ebrea. Mia figlia più giovane stava
ancora frequentando una scuola ebraica privata. Ma in qualche modo sapevo che era
segretamente diventata un'ebrea messianica e l’ho picchiata per questo, anche se non
mi ricordo di averlo fatto.
Prima di tutto avevo perso la mia famiglia sotto Hitler e adesso stavo per perdere la
mia seconda famiglia, tutto a causa di questo Yeshua. Ero pronta a incontrare Yeshua
ed ucciderlo.
Dopo che mio marito ebbe accettato Yeshua, egli tornò a casa e mi cominciò a
leggere Proverbi 31. Non sapevo cosa fosse Proverbi 31, ma quando mi disse che
anche lui credeva, divenne per me un traditore pure lui. Il rabbino non poteva fare
niente con lui, era molto testardo. Ero pronta a lasciare la mia famiglia, ma non
potevo. Un mio amico, un avvocato mi ha detto “Se tu lasci la casa, le autorità ti
metteranno in carcere per abbandono dei vostri figli minorenni”.
Prima di tutto avevo perso la mia famiglia sotto Hitler e adesso stavo per
perdere la mia seconda famiglia, tutto a causa di questo Yeshua. Ero pronta a
incontrare Yeshua ed ucciderlo. Ho provato tutto il possibile per convincere entrambi
i ragazzi. Per la prima volta ho parlato a loro dei campi di concentramento, li ho
pregati, ho supplicato con loro per respingere questo nemico degli ebrei. Per duemila
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anni siamo stati perseguitati perché quest’uomo doveva essere il Maschiach. Ho detto
loro tutto quello che avevo imparato ma non è servito a nulla e, poiché mio marito era
diventato un credente, ha insistito sul fatto che mia figlia tornasse a casa. Mi hanno
testimoniato costantemente, volevo trovare la mia Tanakh e, quando la trovai, si aprì
come tanti piccoli pezzi di carta con le scritture mischiate. Non sapevo cosa fossero
le scritture, perché non conoscevo la Tanakh.
Andai dal mio rabbi
Corsi dal rabbino che mi diede scritture diverse con le quali avrei sfidato la mia
famiglia. In risposta a queste scritture mi avrebbero dato altri cinque versi. Su
incoraggiamento della mia famiglia, ho chiesto al rabbino a proposito d'Isaia 53. Egli
disse: “Nessun ebreo legge quel verso, soprattutto una donna ebrea”. Quindi non lo
lessi, e feci lo stesso con il Salmo 22. Ci sono 328 profezie sulla venuta del
Maschiach come servo sofferente, così chiesi al rabbino tutti questi versi, e infine il
rabbino mi disse di non andare più in sinagoga perché avevo letto Isaia 53.
Continuavo a urlare a gridare e a piangere: “Aiutami in questo modo non va.
Cosa vuoi da me? La mia famiglia è morta perché crede in Yeshua, così mi hai detto.
Se sono tutti morti, allora perché non mi aiuti?”
Ho iniziato di nascosto giù in cantina la lettura del B’rit Chadashà in una stanza
chiusa a chiave.
Egli replicò dicendo: “No. Non posso più aiutarti”. Così di nascosto ho iniziato
la lettura del B’rit Chadashà, giù in cantina in una stanza chiusa a chiave. Ho letto
prima Mattityahu e ho visto Yeshua come un uomo gentile, egli non era l’assassino
del mio popolo, ma un uomo molto gentile. Poi ho iniziato a pensare a ciò che ho
creduto, così sono andata a chiedere aiuto a un altro rabbino, ma egli disse: “Ecco io
non posso aiutarti, perché non leggo molto la bibbia”.
Il Milionario
Poco dopo quest'incontro sono andata a una cena a casa di Arthur DeMoss. Il
signor DeMoss era un uomo cristiano, un uomo d’affari molto ricco, che apriva la sua
casa, una volta l’anno, come un atto di gentilezza per il popolo ebraico. Mi ha chiesto
se mi avrebbe dato fastidio se avesse pregato per me. Gli ho risposto di sì, così lui
iniziò a pregare. Ora gli ebrei non chiudono mai gli occhi durante la preghiera, ma
tutto a un tratto ho chiuso gli occhi e dissi una preghiera molto semplice:
Elohè Avraham, Elohè Itzhak, Elohè Jacov, se è vero, che colui di cui stanno
parlando è tuo figlio e se hai un figlio ed egli è veramente il Maschiach, OK. Ma,
Padre, se egli non lo è, dimentica che ho parlato con te.
Questa è stata la prima preghiera che avevo fatto fin dal 1942. Mi sentivo come
se una grande pietra rotolasse fuori della mia schiena. Per la prima volta dopo la
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guerra ho pianto e mi sono sentita tanto pulita. Sapevo che era reale e ho incontrato il
mio Maschiach.
Per la prima volta dopo la guerra ho pianto e mi sono sentita tanto pulita. Sapevo
che era reale e ho incontrato il mio Maschiach.
Quando i sopravvissuti della Shoà si arrabbiano con me oggi, perché io sono
un’ebrea messianica, io mostro verso di loro amore perché so come si sentono. Ci
sono passata anch'io, preferisco non discutere con loro.
Berlino chiama
Un giorno ho ricevuto una telefonata da Sid Roth. Un suo amico, un pastore di
una grande congregazione a Berlino, aveva appena chiamato per dire: “Abbiamo
l’intenzione di affittare la più grande sala a Berlino, quella che Hitler utilizzò per i
suoi incontri e stiamo cercando ebrei messianici per prendere parte agli eventi che
abbiamo programmato”.
Sid disse:”Ho la persona perfetta”. Mi capisci, ero io. Ma quando mi ha
chiamato, ho rifiutato. Quando lasciai la Germania ho giurato che non sarei mai, mai
ritornata indietro in quella terra maledetta. Ed ora mi stava chiedendo di tornare in
Germania. Come ha potuto? Per sei mesi sono stata combattuta se andare oppure no.
Ho chiesto a Dio di farmi morire, di portarmi a casa, ma di non mandarmi indietro,
così appena ho iniziato a pregare, mi è giunta una parola: “Sì, devi tornare indietro e
devi perdonare”.
Alla fine ho ceduto e sono andata con mio marito e altri quattro credenti. Dopo
ne sono venuti molti altri. Fu, come ho detto, una lotta che durò sei mesi. C’erano
persone che pregavano e digiunavano per me. Questo è stato un grande evento, c’era
un gran numero di cristiani tra i quali molte persone importanti come Pat Robertson,
Demos Shakarian, e Pat Boone. Quando entrai in quella sala, la stessa in cui Hitler
disse che i nazisti avrebbero governato il mondo per mille anni, vidi che era strapiena
di giovani tedeschi. Alcuni di loro avevano la Maghen David, la stella ebraica intorno
al collo e sventolavano le bandiere israeliane.
Quando ho visto i leaders americani, alcuni dei quali già conoscevo e ho visto il
popolo tedesco indossare le stelle di David e le mezuzot, ho pensato “è impossibile”.
Poi mi sono chiesta: “Che ci faccio qui? Adonai cosa vuoi da me? Tirami fuori di qui,
io non voglio parlare il tedesco. Sto facendo la cosa giusta? Oppure sto dicendo che i
tedeschi e il mondo hanno fatto bene a uccidere gli ebrei?” Questi pensieri mi hanno
tormentata fino a quando non ho cominciato a parlare.
Di fronte ai nazisti
Domenica scorsa mi hanno chiamato a parlare, non mi ricordo di aver affermato
le cose che sono state scritte e non mi ricordo di aver parlato sul perdono. Dopo aver
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finito il mio discorso, alcune persone si sono avvicinate a me ed erano le ultime
persone che avrei voluto vedere sulla faccia della terra. Erano ex nazisti. A quanto
pare, avevo chiesto a ogni ex nazista di salire per pregare per loro e perdonarli. Non
mi ricordo di averlo detto, ma loro mi stavano chiedendo di essere perdonati. Potrei
perdonarli stando a faccia a faccia così come avevo pronunciato dal podio?
In quel momento capii di aver parlato di perdono. Uno di quelli che si fece
avanti, era una guardia di Dachau, egli era stato incaricato di punirci. Si fece avanti e
s'identificò, provai un forte dolore quando lo vidi in ginocchio. Mi stava supplicando
di perdonarlo.
Io sono una credente, ma la gente non riesce a comprendere ciò che ho vissuto a
Dachau e Bergen Belsen. Non possono immaginare l’inferno che ho passato, è stato
solo per la grazia di Adonai che mi ha permesso di perdonare coloro che si sono fatti
avanti, perché Rose Price, non poteva perdonare le atrocità subite fin da bambina per
colpa dei nazisti.
Mentre ero pronta a partire da Berlino, uno degli ex nazisti, con il quale avevo
pregato per il perdono, si avvicinò a me e mi disse che, dopo aver pregato con lui, ha
avuto la sua prima notte di sonno da quand'era cominciata la guerra.
Mostrami la forza
In seguito mi ritrovai nuovamente in Germania, e capii che non ero lontana da
Bergen-Belsen. Sapevo che dovevo tornare indietro, ma una volta per tutte avevo
seppellito Bergen Belsen. C’era con me una coppia di svedesi di nome Susan e Gary,
e un uomo tedesco di nome Otto, erano tutti credenti.
Ho dovuto chiedere una guida per l’ubicazione del cancello principale, non
l’avevo riconosciuto perché le baracche erano state tutte bruciate. Ma io sapevo che
se mi avessero messo lì dov'era la porta principale, avrei scoperto dove sorgeva la
caserma. Ero stupita che ancora oggi l’erba non fosse cresciuta lì dove c’erano i fili
elettrici. Non importa quante volte avessero piantato l’erba, in ogni caso non sarebbe
cresciuta. La guida mi ha dato una lista dei nomi di coloro che erano stati a BergenBelsen, e sulla lista ho trovato il nome di mia sorella e quello mio. Siamo stati
l’ultimo convoglio a essere trasportato fuori da Bergen Belsen a Dachau, dopo di che
tutti coloro che sono rimasti sono morti di tifo.
Ho gridato e ho pianto. A un certo punto stavo per urlare a Bergen Belsen: Sei
morto, ma io sono sopravvissuta! Io sono qui! Sono sopravvissuta!
Mentre stavo urlando, ho cominciato a pregare per la salvezza del paese e che il
popolo tedesco potesse imparare l’amore del Maschiach e il perdono. A un certo
punto ho chiesto “Adonai, come posso io elevare questa preghiera, in questo cimitero
dove mi sono successe così tante cose che non si possono descrivere?” Mentre stavo
pregando, l’uomo tedesco divenne isterico, andai da lui per abbracciarlo e lui mi
disse: “Come puoi tu pregare per noi quando noi abbiamo fatto tutto questo a voi? La
mia famiglia era coinvolta in tutto questo. Vi mettemmo qui. Come ci riesci?
Mostrami la forza, mostrami la forza”. Poi ci chiese il perdono e quattro di noi
piangevano e pregavano per gli uni e gli altri e per il popolo tedesco.
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Devi perdonare
Se senti che non puoi perdonare qualcuno sappi che non puoi odiare qualcuno
più di quanto io ho odiato i tedeschi. Ho perso il mio stomaco, ho ricevuto 27
operazioni prima di ritornare a Berlino. L’odio ha un indirizzo nel vostro corpo,
l’amore non può dimorare nel corpo mentre c’è odio. Quando finalmente feci uscire
tutto l’odio, allora l’amore cominciò ad arrivare. Qualcosa è successo dentro il mio
corpo, non avevo più dolore. Non ho avuto più un'operazione dal 1981 perché Adonai
ha tolto tutto quel veleno che c’era in me.
Nessuno conosce il dolore che hai attraversato e nessuno conosce il dolore che ho
passato. Ma sappi che non c'è una scusa per l’odio. Devi perdonare.
Nessuno conosce il dolore che hai attraversato e nessuno conosce il dolore che
ho passato. Ma sappi che non c’è una scusa per l’odio. Devi perdonare, devi
rinunciare all’odio, perché non c’è in te la forza di perdonare. La verità è che non hai
il potere di fare niente. Devi pregare Adonai perché solo Lui ti dà la forza.
Commento di Sid Roth
Che tipo di energia potrebbe consentire a Rose Price di perdonare i nazisti che
hanno torturato e ucciso quasi tutta la sua famiglia?
Questo potere è dato dal Ruach Elohim. Adonai predice che verrà un giorno in
cui Egli cambierà il cuore dell’uomo e gli darà uno spirito nuovo: “Vi darò un cuore
nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò dalla vostra carne il cuore
di pietra e vi darò un cuore di carne” ... (Ezechiele 36,26).
Questo nuovo Spirito che Adonai metterà dentro di noi ci permetterà di vivere a
un livello superiore e superare tutte le paure. Geremia 31:30,33 (31,34 in alcune
versioni), scrisse centinaia di anni prima della nascita di Yeshua, predicendo un
nuovo patto che Adonai avrebbe fatto, per mezzo del quale, Egli non si sarebbe
ricordato mai più dei nostri peccati, ma ci avrebbe permesso di conoscerlo!
Immagina di avere intimità con Elohim, puoi sentire la Sua voce. Tu puoi
sperimentare il Suo amore. So che questo è vero perché Lo conosco. È quello che ha
fatto per me, Egli desidera farlo anche per te.
“Ecco, verranno i giorni, dice Adonai, nei quali stabilirò un nuovo patto con la
casa d’Israele e con la casa di Yehuda; non come il patto che ho stabilito con i loro
padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto, perché
essi violarono il mio patto, benché fossi loro Dio, dice Adonai”.
Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israel dopo quei giorni, dice
Adonai: “Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò
per loro Elohim ed essi saranno il mio popolo”. (Geremia 31: 31,33)
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3
Una nuova canzone
di Alyosha Ryabinov
Sono nato in Kiev nel 1958 da genitori ebrei, i quali cercavano di nascondere la
loro ebraicità. Non c’era nulla di ebraico nella nostra casa e non avevamo mai preso
parte alla sinagoga. Eppure sin da quando ero un bambino, volevo essere ebreo
perché sia mia madre sia mio padre lo erano, non riuscivo a razionalizzarlo ma
sentivo dentro di me che era giusto.
Quando divenni grande l’unica religione che professai fu l’ateismo. L’ateismo è
stato insegnato come la verità nell'ex Unione Sovietica, ricordo che al college
offrivano un corso sull’ateismo, in cui ridicolizzavano le persone che credevano in
Dio. Quando il mio professore sosteneva che la scienza aveva dimostrato centinaia di
volte che Dio non esiste, volevo chiedere una prova ulteriore a quelle già fornite.
Sentivo che l’ateismo non era basato su alcuna prova scientifica ma io non avevo il
coraggio di esprimere il mio pensiero più profondo.
Sapevo che c’era un Dio
In qualche modo sapevo che c’era un Dio e sapevo che qualcosa di tanto
semplice quanto un orologio da polso non poteva essere stato costruito attraverso atti
casuali di fortuna. Come potevano tutti quei piccoli pezzi di metallo riunirsi nel corso
di milioni di anni? Solo uno sciocco potrebbe crederlo.
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Se un orologio da polso non poteva evolversi, come potevano mai aspettarsi che
credessi che qualcosa di così complicato come il genere umano fosse venuto
all’esistenza? Persino una cellula del corpo umano è molto più complessa di un
orologio. Le persone devono essere cieche per negare l’esistenza di un creatore.
Vengo da una famiglia di musicisti. Mio nonno era un violinista e compositore e
anche mio padre era un violinista, mentre mia mamma aveva studiato chitarra
classica. Erano ben noti nell'Unione Sovietica, mio padre suonò anche nell’orchestra,
e fu una grande cosa, perché gli ebrei erano discriminati. Quando avevo cinque anni
ho iniziato a studiare pianoforte alla scuola di musica, ma non capivo quanto stavo
bene fino a quando sono entrato in alcuni concorsi nelle classi di quinta e sesta. Con
mia grande sorpresa ho vinto il primo premio due volte. Dopo che finii la scuola di
musica decisi che sarei diventato un musicista professionista, mi esercitavo tra le sei
e le otto ore al giorno per almeno sei giorni alla settimana.
Sembrava essere la mia strada per una promettente carriera tranne una cosa: ero
ebreo. In Unione Sovietica una tale cosa era un grave inconveniente. Quando una
persona ebrea voleva entrare all’università o intraprendere una carriera, era molto più
difficile per lui, solo perché era un ebreo. A dispetto di ogni previsione, sono riuscito
a ottenere l’ammissione al college e mi guadagnai la laurea triennale.
Il passo successivo per me sarebbe stato quello di frequentare il conservatorio.
Avevo abbastanza talento per entrare, ma a quel tempo mio nonno emigrò negli Stati
Uniti. Questo è stato nel 1979 prima che un gran numero di ebrei ebbero
l’autorizzazione di partire. Ora avevo due attacchi contro di me: ero ebreo e nipote di
un “traditore”. Mio nonno era un critico d’arte noto, poiché gli ambienti della musica
e dell’arte sono strettamente allineati, tutti in musica sapevano che mio nonno viveva
in un paese capitalista. Di conseguenza, essi non mi avrebbero mai accettato al
conservatorio.
La lunga attesa
A quel punto volevo uscire dal paese così velocemente che non m'importava
dove sarei andato. Naturalmente le autorità hanno reso il processo molto difficile.
Non conosco nessuna persona, a cui durante quel periodo, fu permesso di emigrare
senza grandi problemi. Si sono limitati a raccogliere numerosi documenti, alcuni dei
quali sono ridicoli. Ad esempio, un mio amico che era divorziato da molti anni
doveva ottenere dalla sua ex moglie un documento che gli avrebbe permesso di
partire.
Nell’ufficio dove ho presentato i documenti, mi hanno chiamato traditore. Ero
preparato per l’offesa verbale, ma non era piacevole. Non mi sentivo di aver tradito il
mio paese. Credo che ogni persona dovrebbe avere la possibilità di scegliere dove
vivere.
Dopo che esibii tutti i documenti, dovetti aspettare. Alcune persone sono state
costrette ad attendere per anni, e alla fine, qualcuno ti chiama e ti dice se puoi andare
oppure no. Ma il periodo di attesa è molto duro. Non riuscivo a lavorare perché avevo
29
chiesto il permesso di emigrare per cui nessuno mi assumeva. E ora l’esercito aveva
un progetto per me, lo fanno per aggiungere più paura e problemi.
Quando passarono circa otto mesi di attesa, iniziai a diventare molto ansioso. Ho
imparato che le persone in alcuni casi si sono viste negare il permesso per emigrare.
Sono diventato molto timoroso e ho pensato che cosa sarebbe successo se non mi
avessero fatto partire. Se ciò fosse accaduto non sarei mai riuscito a stabilirmi come
musicista in Russia, sarei stato sempre un perseguitato. La gente avrebbe pensato che
cercavo di “scappare” dalla Russia e la mia vita futura sarebbe stata piena di miseria.
Avevo bisogno di aprire il mio cuore a qualcuno, ma non sentivo che ci fosse un
essere umano che potesse aiutarmi. Così ho pensato, che se mai ci fosse stato un Dio
in cielo, io avrei potuto pregarlo.
Avevo bisogno di aprire il mio cuore a qualcuno, ma non sentivo che ci fosse un
essere umano che potesse aiutarmi. Così ho pensato, che se mai ci fosse stato un Dio
in cielo, io avrei potuto pregarlo. La domanda era: Dove posso trovarlo? Il mio primo
istinto è stato quello di andare in una sinagoga, ma non sapevo dove fosse. E tu non
puoi andare in giro per le strade dell’Unione Sovietica chiedendo “Dov'è la sinagoga
più vicina”? Se la persona con cui si parla è del KGB, si potrebbe finire in prigione.
Così decisi di andare invece in una chiesa, ne trovai una che doveva essere una
chiesa russa ortodossa. Mentre vi camminavo dentro, rimasi confuso da tutte le
immagini di santi appesi alle pareti. Ce n'erano così tanti che non sapevo chi pregare.
Non appena girai intorno alla chiesa, vidi una immagine di Gesù (Yeshua è il suo
nome ebraico) sulla croce. I miei studi di ateismo mi vennero in aiuto perché avevo
imparato che Gesù è per i cristiani e naturalmente mi hanno insegnato che non è mai
esistito, anche come uomo. Io certamente non so nulla di tutti i santi nelle foto, così
ho deciso di pregare Yeshua. Ho detto, Yeshua, ti prego di tirarmi fuori da questo
paese. Poi mi sono girato e me ne sono andato.
La nostra famiglia ricevette il permesso di emigrare poco tempo dopo e mi
dimenticai della preghiera. Siamo emigrati nel 1979 a Chicago e subito iniziai a
studiare musica presso la DePaul University. Ora che mi trovavo in un paese libero,
cominciai a indagare sulle mie radici ebraiche, incominciando a leggere la storia
ebraica. Sono anche andato a una sinagoga riformata un paio di volte, anche se ero un
po' annoiato con il servizio, ma ero molto felice di essere tra la mia gente. Il mio
patrimonio culturale era stato tenuto sospeso così a lungo che è stato come recuperare
qualcosa che mi era stato rubato. Fui anche coinvolto in un centro comunitario
ebraico.
Ho trovato HaMaschiach
Una cosa che ho imparato è che i cristiani e gli ebrei non si mescolano. Non ho
mai saputo una cosa simile prima d’ora. Durante il corso di ateismo mi avevano
insegnato qualcosa sulle diverse religioni, ma non sapevo che gli ebrei avevano detto
di non accettare Yeshua come loro Maschiach.
30
Un giorno mia sorella tornò a casa e disse a nostra madre che lei credeva in Adonai
e che Yeshua era il Maschiach degli ebrei. Mia madre non la prese molto bene.
Un giorno mia sorella tornò a casa e disse a nostra madre che lei credeva in
Adonai e che Yeshua era il Maschiach degli ebrei. Mia madre non la prese molto
bene. Discussero molto sulla questione, così ascoltai da un’altra stanza. Con grande
sorpresa, quello che mia sorella disse, creò una sensazione in me e questo fu un
miracolo, perché non ho mai dato molto peso a tutto ciò che diceva.
Tranquillamente senza dirlo a nessuno, iniziai a leggere dei libri su Yeshua che
mia sorella aveva portato a casa, uno dei quali trattava la storia di diversi rabbini che
avevano trovato il Maschiach. Questo fu sorprendente per me, ed ero totalmente
stupito che un rabbino potesse credere in Yeshua. Il libro discuteva anche sulle
profezie della bibbia che si sono adempiute, ed ero così affascinato dai passi come
Isaia 53, che contenevano così tante profezie messianiche.
Volevo sapere la verità così ho chiesto ad Adonai di darmi un segno se Yeshua
fosse veramente il Maschiach. Improvvisamente una luce brillante entrò nella mia
camera ed è rimasta per un po’, poi andò via. Ma anche dopo che Adonai aveva
risposto alla mia preghiera, sia per l’emigrazione verso gli Stati Uniti e ora con
l’invio di questa luce soprannaturale, ancora non ero disposto ad ammettere a
nessuno quello che stavo cominciando a credere. Ero cresciuto nell’incredulità tanto
che ho chiesto a Dio un altro segno, ma non ho più avuto nulla.
Mia sorella incominciò a frequentare gli studi biblici con un gruppo che ha
incontrato proprio nel bel mezzo della comunità ebraica. Mia madre temeva che mia
sorella sarebbe stata perseguitata per aver creduto in Yeshua e le chiese di non tornare
indietro. Ma mia sorella disse “ci tengo a studiare la Tanakh. Il gruppo può venire a
casa nostra?”Poiché la nostra casa non era vicino al centro della comunità ebraica,
mia madre acconsentì. Quando il gruppo arrivò per l’incontro, m'invitarono a unirmi
a loro. Avrei voluto, ma ancora non riuscivo ad ammetterlo.
Dissi “non m'interessa ma mi siedo e ascolto”. Nel corso dello studio della
Tanakh, il responsabile improvvisamente si ricordò di me e mi chiese “Credi che
Yeshua è il Maschiach?” Immediatamente stavo per rispondere “No”, ma non ci
riuscii. Invece una nuova forza sgorgava in me e io dissi “Sì”. Con il tempo l’ho detto
a mia madre, e lei si abituò all’idea. Non le importava molto se credevamo in Yeshua
o meno, aveva solo paura delle persecuzioni da parte della comunità ebraica
tradizionale.
Con il tempo l’ho detto a mia madre e lei si abituò all’idea. Non le importava molto
se credevamo in Yeshua o meno, aveva solo paura delle persecuzioni da parte della
comunità ebraica tradizionale.
Quando terminai il mio corso di laurea alla DePaul University, feci due concerti.
Furono i migliori successi della mia vita. Per le due ore che ho suonato nei concerti e
per un breve periodo di tempo dopo, ho sentito un grande senso di realizzazione. La
gente veramente amava e lodava le mie prestazioni. Ma già il giorno successivo mi
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sentivo vuoto. Tutte quelle ore di pratica quotidiana, anno dopo anno, avevano
prodotto solo un paio di brevi momenti di gloria. Ora la gloria non c’era più e tutto
ciò che rimase fu questa strana sensazione di vuoto. In un primo momento volevo
comporre e riprodurre la musica più grande, così la gente mi avrebbe apprezzato di
nuovo e mi avrebbe detto che era meravigliosa, altrimenti sentivo di affondare. È
naturale desiderare di essere grandi, ma non possiamo usarlo per portare gloria a noi
stessi. Adonai mi ha mostrato che Egli voleva che vivessi tutta la mia vita per Lui.
Così per un anno non ho suonato il pianoforte e per circa due anni non ho fatto
nessun concerto importante. Il Piano è stato un idolo per me. Ho messo il mio idolo
sull’altare e dissi “Se non vuoi che io utilizzi questo per il resto della mia vita, non lo
farò. Voglio usare la mia vita per magnificare te Adonai”.
Nel frattempo ho partecipato al Moody Bible Institute, dove ho conosciuto mia
moglie Jody, anche lei un'ebrea credente in Yeshua. Dopo un semestre, abbiamo
avuto l’opportunità di andare in Eretz Israel. Un punto culminante della mia vita fu
quando ho pregato per un ragazzo con l’epilessia. Jody e io siamo andati a vederlo
con un amico russo che era appena diventato un credente in Yeshua, e fu difficile
comunicare perché non parlavamo la stessa lingua. Abbiamo parlato inglese e russo e
la madre del ragazzo parlava spagnolo ed ebraico. Adonai mi ha fatto vedere che
c’era un demone che causava l’epilessia. Così per la prima volta in vita mia ho detto
al demone di uscire nel nome di Yeshua, improvvisamente il ragazzo sentì qualcosa
lasciarlo. Non sapeva cos'avessi pregato perché non capiva la lingua. Mesi dopo ho
scoperto che non ha mai più avuto episodi di epilessia!
Adonai mi ha fatto vedere che c’era un demone che causava l’epilessia. Così per la
prima volta in vita mia ho detto al demone di uscire nel nome di Yeshua,
improvvisamente il ragazzo sentì qualcosa lasciarlo.
Suonando per Adonai
Dopo essere tornato da Israele, ho cominciato a capire che dovevo utilizzare il
mio talento con il pianoforte per servire Adonai. Ho anche sentito il desiderio di
lodare Elohim con il canto ed era interessante per me perché io non canto molto bene.
Chi diventa un nuovo credente può ricevere una nuova canzone, sia che è un
musicista o meno. Quando quella canzone nuova ha cominciato a venire fuori da me,
mi misi al pianoforte e cominciai a lodare Adonai. Alcune splendide nuove
composizioni musicali sono venute fuori.
Adonai ha continuato a essere fedele con me nel corso degli anni, mi ha dato
l’opportunità di suonare in Svezia, Germania, Austria, Ucraina, Israele e Canada,
persino negli Stati Uniti. Ora ho otto registrazioni musicali. Adonai ha benedetto Jody
e me con due splendidi bambini, Josiah e Jasmine. Forse troverai grandi difficoltà
nella tua vita com'è successo a me, guardando in molte direzioni diverse per cercare
delle risposte. Ma ho trovato che l’unico modo per avere la vera Shalom e la vittoria
è solo conoscendo HaMaschiach. Egli metterà una nuova lode nella tua bocca.
32
Commento di Sid Roth
Sebbene la maggior parte degli ebrei americani siano agnostici, alla maggior
parte degli ebrei russi viene insegnato l’ateismo. Questo sta cambiando rapidamente
nei due paesi. Centinaia di migliaia di ebrei russi come Alyosha sono diventati
credenti in Yeshua. E ci sono centinaia di ebrei e sinagoghe messianiche in America
pronte ad accogliere ebrei credenti in Yeshua.
Dove ti trovi? Credi ci sia un Dio che ha creato il mondo? Quand'ero a scuola, la
teoria dell’evoluzione sembrava ragionevole. Oggi mi rendo conto che ci vuole più
fede per credere che questo universo complesso si è evoluto attraverso la casualità
piuttosto che credere al racconto della creazione nella Tanakh.
Considera l’esempio di Alyosha come un orologio da polso. Se lo prendi e lo
smonti in mille pezzi e lo scuoti in una scatola per un milione di anni, potrebbe uscire
ricomposto e funzionante?
Quanto più è complesso il cuore e i migliaia di chilometri di vasi e capillari che
contribuiscono a rendere il sistema circolatorio funzionante! Tu sapevi che
nell’occhio umano ci sono milioni di fibre nervose per ogni nervo ottico? Ognuna è
collegata al cervello. Quando punti l’occhio a qualcosa, invii un messaggio al
cervello che capisce la distanza dell’oggetto, poi il cervello invia un messaggio ai
muscoli della lente dicendo quanto modificare la sua curvatura. In una frazione di
secondo l’oggetto è a fuoco.
Nelle ultime 24 ore il tuo cuore ha battuto 100.000 volte, il tuo sangue ha
percorso 186.000 mila miglia per un totale di 60 mila miglia di tubi nel vostro corpo.
I tuoi reni hanno filtrato oltre 42 litri di liquido. E probabilmente avete esercitato
7.000.000 di cellule cerebrali. Nessuna macchina fatta dagli uomini può reggere il
confronto con il proprio corpo. A proposito, se l’uomo si è evoluto dalla scimmia,
perché non si sono mai trovati fossili interi di animali che sono parte scimmia e parte
uomo? E perché ogni anello mancante tra le scimmie e gli uomini si sono rivelati un
errore o una bufala?
Mi ricordo che al liceo eravamo abituati a studiare le carte delle date evolutive.
Esse affermano come dato di fatto che i dinosauri sono vissuti milioni di anni prima
dell’uomo. Al Museo della Creazione delle evidenze in Glynn Rose, in Texas,
possiamo vedere le prove d'impronte umane e di dinosauro a pochi minuti l’uno
dall’altro, catturato in un letto di pietra calcarea. In realtà, questo calcare ha 57 orme
umane e 192 impronte a forma di dinosauro, per cui le classificazioni evolutive sono
una fantasia. L’uomo e dinosauri vivevano sulla Terra assieme.
“Che cosa dire circa la teoria del Big Bang?” Se una grande esplosione ha creato
ordine dal caos, perché un’esplosione osservabile nella storia ha portato disordine?
La bibbia dice che il “big bang” reale deve ancora venire:
Ora il giorno di Adonai verrà come un ladro nella notte, in quel giorno i cieli
passeranno con un gran rumore, e gli elementi si dissolveranno consumati dal calore
e la terra e le opere che sono in essa saranno arse (2 Pietro 3:10)
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Allora Elohim ci porterà in un nuovo cielo e in una nuova terra. Sarà in perfetto
ordine, un giardino dell’Eden:
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la terra di prima
erano scomparsi ... (Apocalisse 21:1)
34
4
Yiddish
Sharon Allen
Sin dal 1982 ho dedicato la mia vita al benessere della mia famiglia e alla mie
attività nel movimento ebraico Chabad di Irvine Center. Si possono trovare centri
Chabad anche nelle comunità più remote del mondo. Ho sempre avuto una profonda
ammirazione per Chabad, ed è per questo che io e mio marito abbiamo sostenuto il
movimento Chabad qui nel sud della California. Ma aspetta un momento, sto
andando troppo avanti. Voglio tornare al principio, al mio principio.
Sono nata nel 1945 a Beth Israel Hospital di New York City. Il mio nome
ebraico è Sura Rifka e sono cresciuta in una famiglia ebrea osservante. Dal momento
in cui mia madre accendeva le candele dello Shabbat il venerdì sera fino a un’ora
dopo il tramonto di sabato notte, c’erano alcune norme e regolamenti che seguivamo.
Non ci facevano sentire costretti o oppressi, perché era il nostro modo di mostrare il
nostro amore, il nostro rispetto e la nostra devozione ad Adonai.
Abbiamo seguito le regole rabbiniche, come ad esempio non usare l’energia
elettrica durante lo shabbat. Veniva lasciata una luce accesa nel corridoio prima che
lo shabbat iniziasse e la lasciavamo per tutta la notte e il giorno seguente, fino a
un’ora dopo il tramonto quando lo shabbat era finito. Non eravamo autorizzati a
lavorare durante lo shabbat e ciò rientrava tra i miei compiti, dal momento che
durante lo shabbat non era permesso scrivere, tagliare e strappare la carta. Sapevamo
che lo Shabbat era speciale sia per quello che avevamo fatto o non fatto, ed era
distinto dagli altri giorni della settimana.
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Certo mia madre teneva una cucina kosher in cui erano ammessi solo cibi
kosher, aveva separato rigorosamente tutti i set di piatti e utensili designati per i
latticini e la carne. Mio fratello ed io sapevamo da tempo che potevamo cercare nei
cassetti e armadi e non confondere gli elementi ritenuti adatti per i latticini e per la
carne. Erano necessariamente separati anche i set di piatti per Pesach, infatti tali piatti
erano fatti uscire dal fondo dell’armadio situati in alto e presi una volta all’anno per
essere utilizzati solo a Pesach.
Mio fratello ed io abbiamo osservato tutte le festività ebraiche, abbiamo
frequentato la scuola ebraica e siamo cresciuti sapendo chi eravamo all’interno della
comunità ebraica.
Spostamento ad ovest
Divenuta un’adulta ho sposato un uomo con un background ebraico simile al
mio ed abbiamo avuto una figlia che abbiamo chiamato Elisa. Il suo nome ebraico è
Chava Leah. Poi ci siamo separati quando aveva solo pochi anni di vita, ricevendo un
divorzio in stile ebraico.
Ho lavorato nel “Garment Center” (centro per indumenti) della città di New
York e durante questo periodo Elisa partecipava alla scuola ebraica. Mi ricordo di
quei primi anni, quando Elisa ed io aspettavamo lo scuola bus al freddo sotto la neve
durante le fredde mattine d’inverno alle 07:00. Ci stringevamo assieme avvolte dal
vento gelido, ed una mattina sussurrai a mia figlia “ci deve essere un modo migliore”.
Spostarci in un altro stato sembrava un passo nella giusta direzione, ma Elisa aveva
un problema di allergia così forte che peggiorava durante i mesi invernali a causa
dell’umidità. New York aveva il clima invernale peggiore per bambini come lei.
Avevo sentito dire da un medico in un programma televisivo, che quando le persone
con particolari allergie si trasferiscono in un’altra zona climatica, le loro allergie
spesso scompaiono. Le parole del medico risuonavano nelle mie orecchie, mi sono
seduta e ho fatto un elenco dei principali Centri di indumenti nel paese. Valeva
sicuramente la pena spostarsi secondo quanto diceva la teoria del dottore circa i
benefici del cambiamento di clima.
Il 27 agosto 1974 Elisa ed io siamo arrivate a Los Angeles in California e quasi
immediatamente l’ho iscritta alla Yavneh Yeshiva, perché la scuola stava per
cominciare dal mese di settembre. Lei aveva sei anni. Vivevamo vicino alla scuola
nel distretto di Fairfax, la sezione ortodossa della città, ed iniziammo ad essere
coinvolte nella congregazione Tefillah Shaari.
In pochi anni i miei genitori si sono trasferiti a Los Angeles per unirsi a noi e
poco dopo ci siamo trasferiti a sud di Orange County. A quel tempo ci fu un grande
boom immobiliare e, come molti altri, decisi di prendere la licenza immobiliare.
Dopo aver ricevuto la mia licenza cominciai a lavorare in un ufficio di proprietà di un
uomo di nome Ron Allen, che in seguito divenne mio marito.
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Gli affari erano la sua religione
Quando Ron ed io ci siamo incontrati per la prima volta, egli sapeva che ero
ebrea e che ero cresciuta in una casa di ebrei osservanti. Tutto quello che sapevo del
background religioso di Ron era che lui era protestante. Non ha mai menzionato di
Yeshua, del B’rit Chadashà, oppure della chiesa. Se egli avesse potuto avrebbe corso
nella direzione opposta. A quanto pare non era andato più in chiesa da quando era un
adolescente. Egli aveva 42 anni ed io 32. La religione era la cosa più lontana nella
mente di Ron perché gli affari erano la sua religione.
Come Ron ebbe modo di conoscere le nostre tradizioni ebraiche le abbracciò
come fossero le proprie e con entusiasmo vi partecipava. Proprio per i modi caldi e
amorevoli di Ron, i miei genitori lo accolsero nella famiglia. Mia madre diceva di
Ron è così “hamisha” che in yiddish significa “è così piacevole stare con lui”.
Eravamo attivi nel movimento Chabad e diventammo attaccati al rabbino,
Mendel Duchman, che abbiamo ammirato e rispettato. In parte studioso, in parte
Showman, e in parte uomo d’affari, il rabbino Duchman è riuscito a rinnovare
l’interesse della gente allo stile di vita ebraica. Sua moglie Rochel era affabile,
premurosa e competente, era l’immagine dei giovani, una ebrea balaboosta
(coscienziosa, perfetta casalinga), una perfetta moglie di un rabbino per così dire.
Ron ed io capimmo subito che questa era il posto a cui volevamo appartenere.
Sono diventata molto attiva nel gruppo Chabad delle donne.
Conversione al giudaismo
Pochi anni dopo Ron ed io ci siamo sposati e le nostre discussioni circa la sua
conversione al giudaismo si fecero sempre più serie. Sapevo che il nostro futuro
insieme poteva essere compromesso se Ron avesse rifiutato. Avere una famiglia
ebraica e crescere Elisa come una ebrea era un pensiero fisso nella mia mente. Per
essere un ebreo di successo è necessario porsi la domanda “i tuoi nipoti sono
ebrei?”Ed essere in grado di rispondere in senso affermativo. Quando Ron legalmente
ha adottato Elisa poco dopo il nostro matrimonio, anche i documenti per l’adozione
prevedevano che Elisa potesse crescere come ebrea.
... Pensare alla sepoltura ed alla vita dopo la morte, per un ebreo è di vitale
importanza.
Inoltre pensare alla sepoltura e alla vita dopo la morte, per un ebreo è di vitale
importanza. Come ebrea sapevo che la sepoltura in un cimitero ebraico era un dovere.
Noi crediamo che se siamo sepolti in un cimitero ebraico, la terra ci porterà verso
Eretz Israel e saremo tra i primi ad essere resuscitati. Come ebrei crediamo che
andremo in Paradiso o nel seno di Abramo. Se dovessimo accidentalmente andare
verso un altro luogo, padre Abramo ci tirerà indietro.
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L’importanza per me di essere un’ebrea osservante è stata sottolineata dalla
seguente storia nel Talmud (Trattato Berachot 28b) dal rabbino Ben Yochanan Zakkai
sul letto di morte. Gli studenti del rabbino erano scioccati nel trovare il loro maestro
in lacrime, così chiesero spiegazione per il suo comportamento, il saggio rispose che
se egli fosse stato preso e giudicato da un re di carne e sangue, la cui punizione non è
eterna e che potrebbe essere corruttibile ed imperfetta, ciò lo spaventerebbe a morte,
immaginate come si sentirebbe quando si dovrà lui stesso presentare davanti al Re dei
re, colui che vive per sempre, la cui punizione è eterna e che non può esserci né
corruzione né imperfezione. Inoltre ci sono due strade davanti a lui, il saggio ha
spiegato, una porta conduce al paradiso e l’altra allo Sheol, e con tali prospettive, non
avrebbe dovuto aver paura?
Nel numero di gennaio 1989 della B’nai B’rit Messenger “Torah Thoughts”, il
Rebbe Menachem M. Schneerson scrisse questo articolo:
Il Talmud racconta che quando il grande saggio rabbino Ben Yochanan Zakkai
pianse prima della sua morte disse: Ci sono due percorsi di fronte a me, uno che
conduce al cielo Gan Eden ed uno a Gehinom; non so in quale sarò portato. Va da sé
che il rabbino Ben Yochanan Zakkai era preoccupato della sua condizione spirituale e
si domandava se avesse raggiunto un livello sufficiente di santità per entrare in
paradiso.
Queste preoccupazioni sono di un uomo che è accreditato per quanto riguarda la
sopravvivenza del giudaismo nella diaspora e la cui influenza è stata avvertita in tutte
le epoche. Rabbi Ben Yochanan Zakkai lascia dietro di sé l’espansione del pensiero
ebraico e la legge, Talmud babilonese, la letteratura Responsa, Rishonim, Achronim,
Chassidut e Mussar, ma lui con certezza non sapeva se stava andando in paradiso o
all’inferno. C’è da meravigliarsi se questa storia ha attirato la mia attenzione? Se tale
eminente studioso della Torah, rinomato come il rabbino Ben Yochanan Zakkai, è
incerto dove egli sia posizionato, è nostro dovere fare tutto il necessario per
assicurare che il nostro destino futuro possa essere considerato degno del Gan Eden.
Un’altra considerazione importante per quanto riguarda la conversione di Ron
aveva a che fare con il Rabbinato di Israele che accetta solo le conversioni ortodosse.
Così abbiamo saputo che avrebbe fatto solamente una conversione kosher. Come
parte di una conversione ebraica, lo studio della vita ebraica, la storia e l’etica sono
fondamentali. Ron fu esposto allo yiddish (stile di vita ebraica) a casa nostra. Mi sono
impegnata per la sua formazione con il rabbino Duchman.
Come parte di una conversione ebraica, lo studio della vita ebraica, la storia e
l’etica sono fondamentali.
Prima che questa conversione ebbe luogo, ho voluto rendere consapevole Ron
delle tre cerimonie che sono necessarie. Ho spiegato che i maschi dovevano essere
circoncisi e che, poiché era già circonciso, il rabbino avrebbe richiamato un po’ di
sangue dal pene come un gesto simbolico. Sarebbe stato necessario per lui essere
immerso in acqua in un bagno rituale “Mikvà”. Questo è simile al battesimo e
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simboleggia la purificazione e l’identificazione con il popolo ebraico. La terza
cerimonia, anche se non è sempre fatta nelle conversioni riformate o conservative,
deve sempre accompagnare una conversione kosher o ortodossa, e questa è la
rinuncia di una persona a convinzioni precedenti prima di una Bet Din o corte
rabbinica (consiglio di rabbini).
È così pagano!
Ron ha accettato tutte le cerimonie ma non l’ultima. Ha detto solo che non
credeva di poter rinunciare a Yeshua.
Ero sconvolta!
Mio marito non aveva mai parlato di Yeshua, non era stato in chiesa per più di
30 anni e non aveva mai utilizzato la parola cristiana “Cristo” o “Nuovo Patto”(B’rit
Chadashà). Ecco che stavamo conducendo uno stile di vita ebraica, abbiamo
contribuito a costruire la sinagoga, la nostra casa è stata utilizzata dalla comunità
ebraica, nostra figlia frequentava l’accademia ebraica e mio marito mi diceva che non
poteva rinunciare a Yeshua!
Ron ha accettato tutte le cerimonie ma non l’ultima. Ha detto che non poteva
rinunciare a Yeshua.
Ero così sconvolta! Dissi a mio marito: “Questa è pazzia”. Tu sei una persona
intelligente e razionale come un imprenditore di successo. Come si può credere in
qualcosa di così pagano? Si tratta di una fantasia. È come la mitologia greca! E poi
nel mezzo del mio orrore è venuto questo pensiero che mi ha calmato: comincerò a
leggere la bibbia ebraica e in pochissimo tempo sarò in grado di mostrare a mio
marito, attraverso le scritture, che Yeshua non sarebbe mai potuto essere
l’adempimento delle profezie. Sapevo che tutto ciò che Adonai ha voluto per il suo
popolo ebraico, per la conoscenza del proprio Maschiach, era scritto tutto nella mia
bibbia ebraica, affinché noi ebrei lo potessimo riconoscere quando sarebbe arrivato.
Yeshua è nella bibbia ebraica?
Camminai a lungo vicino la camera da letto e presi la bibbia ebraica dallo
scaffale. Non appena l’ho aperta, quel giorno ho pregato una preghiera molto
specifica. Ho pregato a Elohè Avraham, Elohè Itzhak, Elohè Jacov per farmi vedere
la verità ed aiutare mio marito a diventare un ebreo. Quella mattina, non appena mio
marito andò al lavoro e mia figlia a scuola, ho iniziato a leggere la mia bibbia. Ho
iniziato dalla pagina uno “In principio” e continuai a leggere pagina dopo pagina.
Quando mio marito tornava a casa dal lavoro e mia figlia da scuola, stavo ancora
leggendo. La mattina dopo, quando mio marito andò al lavoro e mia figlia a scuola,
continuai a leggere. Quando ritornarono di nuovo a casa, ero ancora lì che leggevo.
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La cosa andò avanti per giorni, per settimane e poi mesi. Ero stupita di quello che
trovavo scritto nelle pagine della mia bibbia ebraica.
Ero stupita di quello che trovavo scritto nelle pagine della mia bibbia ebraica.
Vedete ogni ebreo sente di sapere cosa c’è in fondo nella propria bibbia ebraica.
Questo perché i bambini frequentano la scuola ebraica, Yeshiva, o Cheder, poi da
adulti, assistiamo ai servizi in sinagoga dove si sente leggere una porzione della
Torah e una porzione delle Haftaroth (lettura settimanale dei profeti).
All’interno delle pagine della mia bibbia ebraica, ci sono molti scritti riguardanti
il Messia, dove sarebbe nato, come avrebbe vissuto la sua vita ed i miracoli che
avrebbe fatto. La bibbia parla anche della sua sofferenza e della sua morte. E mi
faceva paura perché quello che ho letto sembrava molto simile a quello che ho sentito
dire su Yeshua. Chiunque potrebbe chiedersi se Yeshua appare nella bibbia ebraica,
basta leggere le tante pagine relative al Malach Ha Shem, Il Messaggero del Signore.
Studiando attentamente i passaggi relativi alla sua venuta e come Egli ha condotto se
stesso, si può solo dedurre che questo non è un semplice essere creato. Egli parla
come Elohim ed accetta il culto che può essere riservato solo ad HaShem stesso. Ed
Egli porta in sé il nome ineffabile di HaShem (letteralmente “Il Nome”), il
Tetragramma che in ebraico è Yod He Vav He (vedi Esodo. 23:21).
Inoltre Yeshua, il nome ebraico di Gesù, significa salvezza. Ovunque nella
bibbia ebraica o nei nostri libri santi di preghiera ebraica, ogni volta che la parola
salvezza appare, stiamo pronunciando il nome ebraico di Gesù, cioè Yeshua.
In Proverbi 30:4 ho trovato che Elohim ha un Figlio...
In Isaia 49,6 le Scritture parlano di un tempo in cui il servo sofferente chiedeva a
Elohim di come mai non aveva ancora ristabilito le 12 tribù di Israele. “Adonai
risponde dicendo: è troppo poco che tu sia mio servo per rialzare la tribù di Giacobbe
e per ricondurre gli scampati di Israele soltanto, voglio fare di te la luce delle nazioni,
lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra”. In ebraico la parola
tradotta “nazioni” è goyim. Così ho dovuto pormi la domanda: Quando è venuto il
Maschiach, perché non sono state riportare le tribù d’Israele? Quando Adonai ha dato
il Maschiach per i goyim?
Adonai ha un figlio?
Ho imparato che gli antichi scrittori ebrei hanno riconosciuto che ci sono due
immagini del Maschiach descritto nelle pagine della bibbia ebraica. Avevano persino
i nomi per loro: Maschiach Ben Joseph (Messia, figlio di Giuseppe), il Maschiach
Servo sofferente, ed il Maschiach Ben David, il Maschiach che sarebbe venuto come
l’eroe conquistatore.
In Proverbi 30:4 ho trovato che Elohim ha un Figlio:
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Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi
ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual
è il suo nome, e quale è il nome di suo figlio? Lo sai tu?
Potrebbe il Rebbe essere il Maschiach?
Quando finii di leggere tutte le pagine della mia bibbia ebraica, ero confusa e
spaventata. Mi giunse un pensiero: “Sharon, come osi pensare che si possa
interpretare la bibbia da soli, come se ne sapessi quanto un rabbino?”. Poi pensavo ai
passi che avevo letto, in cui Elohim diceva ai figli di Israele di venire ed ascoltare la
sua parola da se stessi (vedi Deut. 4:10,29; 11:18-20, e Ger. 29:13).
Sapevo che non potevo fermarmi qui, c’era troppo in gioco. Come avrei potuto
anche sopportare l’idea di essere un’emarginata dalla mia gente? Quanto era assurdo
pensare che un uomo, che i goyim chiamano Gesù Cristo, potesse essere il Maschiach
degli ebrei. Allora mi sono detta: “Sharon devi aver perso qualcosa”! Mi sono
ricordata che i rabbini dicono che non è possibile capire la bibbia senza i commentari
ebraici. Così ho comprato i commenti di Rashì, i commenti di Soncino e gli ultimi
commentari ebraici chiamati “The ArtScroll Tanakh” pubblicazioni Mesorah. Più
leggevo i commenti e più volevo sapere; ho anche portato a casa i testi del Talmud
babilonese, l’enciclopedia Giudaica, Midrash Rabbah, Mishnah Torah di Maimonide,
Targum Onkelos, Targumim Jonathan, Il Maschiach di Raffaello Patai, e la Guida dei
perplessi di Maimonide. Studiavo giorno dopo giorno. Per ogni testo che studiavo,
pensavo che forse uno conteneva la risposta, la chiave per distruggere il pensiero che
questo Messia dei goyim è la cosa reale:“Il Messia ebreo”!
Tutto questo cominciava a incidere nella mia vita. Alla domanda se avrei
accettato un ruolo nella leadership come prossimo presidente delle donne Chabad,
sentii che dovevo rifiutare perché stavo conducendo una doppia esistenza. Sono stata
pienamente accolta dal movimento Chabad e aderito a tutte le tradizioni. Sono anche
andata periodicamente ad una stazione televisiva via cavo per ascoltare il rabbino
Menachem Schneerson M. parlare con i suoi seguaci via satellite. Ho tenuto questo
uomo in grande considerazione. È stato rispettato e consultato dai leader del mondo.
Tutti noi che lo ascoltavamo credevamo che egli dicesse la verità. È sempre apparso
chiaro in quei giorni che un giorno sarebbe stato rivelato che il Rebbe Menachem M.
Schneerson fosse il Maschiach. Si tratta di una credenza popolare tra i seguaci di
Chabad, che in ogni generazione il Messia dimora tra noi, ma se non siamo degni non
ci verrà rivelato. Così sono stata qui ad ascoltare questo leader per gli ebrei ed a
credere che egli diceva la verità, eppure allo stesso tempo, ero alla ricerca di
materiale ebraico antico per trovare la verità su Yeshua! Nei mesi successivi la mia
libreria a casa era aumentata e le mie paure erano moltiplicate in proporzione al
numero di libri che avevo accumulato.
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Non c’è da preoccuparsi
Un pomeriggio Elisa, tornando dall’Accademia ebraica, mi disse che le madri
avevano bisogno di portare gli studenti a visitare un panificio kosher, mi chiese se
volevo fare la volontaria. Ero felice di aiutare e quel giorno, mentre camminavo
attraverso la zona Fairfax, ho notato che nella finestra della libreria Chabad c’erano
alcuni libri anti missionari in mostra. Mentre nessuno guardava, mi sono lanciata
verso la libreria a comprare ogni libro anti missionario disponibile. Ero sempre più
turbata dalla mia ricerca e, a questo punto, studiai in privato. Solo la mia famiglia
sapeva quello che stavo leggendo, ma era giunto il momento di un aiuto esterno, così
mi rivolsi al mio rabbino. Ho chiamato Mendel e Rochel, chiesi loro di venire a casa
mia. Quando sono arrivati, ci siamo seduti in biblioteca e ho mostrato loro i miei
libri. Dissi loro che quando leggevo la Tanach, vedevo Yeshua. Ho chiesto a Mendel
di aiutarmi, sussurravano tra loro, poi si girarono verso di me e Mendel mi disse:“non
c’è da preoccuparsi”. Aveva l’uomo giusto per me, un professionista che lavora con
persone come me. Gli avrebbe dato il mio numero di telefono e l’uomo mi avrebbe
chiamata. Li ho ringraziati mentre se ne andavano. Mi sentivo così grata e sollevata
del fatto che stavo per ottenere l’aiuto di cui avevo bisogno e le risposte che volevo
così disperatamente.
Gli dissi che quando lessi la Tanach, vedevo Yeshua.
Due notti dopo ho ricevuto una telefonata dal rabbino Ben Tzion Kravitz. Gli ho
dato alcune informazioni della mia ricerca, spiegando come fosse cominciata. Mi
ascoltò e mi disse di non preoccuparmi, parlò anche di una videocassetta che aveva e
che parlava di persone che avevano rinunciato alla loro fede in Yeshua, così gli ho
detto di portarla con lui quando sarebbe venuto a casa mia. Era una bella, soleggiata e
limpida mattina quando Rabbi Kravitz giunse a casa mia. Avevo preparato la frutta
fresca su un piatto di carta per il rabbino. Volevo fargli sapere che avevo familiarità
con le leggi della kashrut, ma rispettai la sua esitazione di mangiare qualcosa fuori da
casa sua. Io non volevo dargli alcuna preoccupazione per ciò che avevo offerto.
Quando il rabbino arrivò gli presentai Ron, che poi si ritirò al piano di sopra dove
trascorse la giornata di lavoro. Ron rimase a casa, non perché temeva il rabbino, ma
perché non era opportuno che io e il rabbino fossimo soli.
Per le dieci ore successive il rabbino ed io discutemmo sulla Tanach, la storia
ebraica e la tradizione. Il rabbino ebbe un approccio molto moderno con le scritture
mentre io molto più tradizionale. Dopo la lettura del Talmud, Midrash, Targumim, e
altri commenti, parlai di ciò che i nostri padri credevano e quali fossero le antiche
scritture ebraiche e cosa avevano da dire a riguardo del Maschiach.
Cercando disperatamente la verità
Dopo molte conversazioni il rabbino mi suggerì di parlare con qualcun altro. Mi
raccomandò Gerald Sigal a Brooklyn, New York, autore di “L’ebreo e il cristiano
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missionario”. Rabbi Kravitz disse che avrebbe chiamato il signor Sigal,
raccontandogli la mia situazione, per lasciarci discutere di vari temi al telefono. Il
rabbino e il signor Sigal escogitarono un piano. Mr. Sigal avrebbe chiamato ogni
lunedì notte. Avremmo discusso di vari argomenti e poi egli avrebbe posto una
domanda su cui avrei fatto una ricerca durante la settimana. Il seguente lunedì gli
avrei dato la risposta.
Per esempio, una settimana il signor Sigal affermò che la genealogia di Yeshua
non era corretta, perché nel giudaismo le donne non erano mai incluse nelle
genealogie ebraiche. Ero perplessa da questa affermazione perché avevo letto di
recente il lungo elenco di genealogie in Primo Cronache nei documenti storici della
bibbia ebraica, e le donne sono indicate in tali registri. I nomi delle donne sono stati
inclusi per promuovere la conoscenza specifica e necessaria in cui un padre aveva
solo figlie e non figli maschi, o quando vi era più di una moglie oppure concubine.
Le nostre conversazioni continuarono per qualche tempo finché il signor Sigal
disse al rabbino Kravitz che ero “troppo lontana” per essere aiutata. Rabbi Kravitz era
arrabbiato con me e mi disse che avrei dovuto accettare qualsiasi cosa che il signor
Sigal diceva, mi accusò di non saper aspettare nel conoscere la verità. Il rabbino non
capiva che stavo ricercando disperatamente la verità e sarei andata in tutte le direzioni
pur di trovarla. Rabbi Kravitz era probabilmente troppo in imbarazzo perché il
rabbino Duchman continuava a chiedergli “Non l’hai ancora aiutata?”
Quando leggo la mia bibbia vedo quell’uomo!
Poco tempo dopo questo fatto ho ricevuto una telefonata da Rabbi Duchman,
che mi ha raccontato di un riprogrammatore di fama internazionale, il rabbino J.
Immanuel Schochet, che avrebbe parlato presto nella yeshiva di mia figlia, così ho
detto che avrei partecipato. La sera sentii il rabbino Schochet che dichiarava di essere
ad un punto di svolta nella mia ricerca della verità. La mia famiglia ed io stavamo
seduti davanti, perché mia figlia frequentava l’accademia e tra l’altro ci sentivamo a
nostro agio a stare seduti vicino al relatore. Prima di quella sera Ron, Elisa, ed io
avevamo deciso che saremmo andati ad ascoltare e non avremmo detto nulla fino a
quando l’intero programma non fosse finito. Allora, e solo allora, sarei potuta andare
tranquillamente dal rabbino a chiedergli se mi poteva aiutare.
Il discorso del rabbino era incentrato sulla generalità della vita nella casa degli
ebrei e i problemi in seno alla famiglia. Discusse anche sulle diverse religioni e come
esse differivano dal giudaismo. Dopo che il rabbino completò il suo discorso, chiese
se ci fossero domande, così una persona domandò al rabbino cosa avrebbe dovuto
fare per proteggere i suoi figli dall’influenza cristiana. Il rabbino affermò che, se le
tradizioni fossero state rispettate e seguite all’interno di una casa ebraica, ci sarebbe
stata una possibilità in meno per un bambino di andare fuori strada.
Un’altra persona espresse la sua preoccupazione circa dei missionari che
volevano insegnare ai suoi figli chi fosse Yeshua. Così il rabbino ribadì quanto fosse
importante avere delle tradizioni ebraiche in casa, ma sottolineò anche l’importanza
di mandare i nostri figli quotidianamente nelle scuole ebraiche e nelle yeshivot. La
terza questione proveniva da un uomo che chiedeva cosa avrebbe dovuto fare quando
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suo figlio, venendo a casa, chiedeva informazioni sulle scritture con le quali egli
come un genitore ebreo non era familiare.
A questo punto, il rabbino Schochet afferrò i lati del podio e gridò al pubblico:
“Mai in nessun caso un sapiente ebreo si gira verso quell’uomo!” (Quell’uomo è un
nome che gli ebrei usano per dire Yeshua, quando non vogliono pronunciare il suo
nome).
Sentii che il rabbino parlava direttamente a me, così afferrai la mano di Ron e gli
sussurrai: “Devo dire qualcosa?!”
E Ron disse: “Sì!”
Allora presi la mano di Elisa e le sussurrai: “Devo dire qualcosa?!”
Ed Elisa disse “Si!”
Così alzai la mano e dissi: “Maestro che cosa bisogna dire a qualcuno come me
che sa lo yiddish e che segue l’ebraismo ed ha una famiglia ebraica, eppure quando
leggo la bibbia ebraica vedo quell’uomo?”
Sulle tante famiglie ebraiche e sui rabbini presenti nella stanza, la mia domanda
ebbe l’effetto di una bomba. Per le seguenti quattro o cinque ore fino alla mezzanotte,
Rabbi Schochet ed io discutemmo sullo yiddish, sulle usanze ebraiche, sulla bibbia e
su molti altri soggetti. Quando si avvicinò la mezzanotte, il rabbino era ansioso di
chiudere la riunione, così disse quello che considerava essere le parole più giuste per
mostrare a me e a tutti gli altri nella stanza, cioè che Yeshua non poteva essere il
Maschiach promesso. Gridò verso il pubblico che Yeshua aveva detto una bestemmia
mentre era appeso al legno. Poi con un tono arrabbiato e beffardo, citò le parole del
rabbino Yeshua: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Ero inorridita dal tono di voce del rabbino Schochet e dall’accusa che Yeshua
fosse colpevole di bestemmia. Gli dissi che ci sono molti modi in cui Yeshua avrebbe
potuto fare questa affermazione. Avrebbe potuto gridare con voce lamentosa o
supplicare con voce implorante. Ma Rabbi Schochet rifiutò di vedere il mio punto di
vista. Ho trovato sorprendente che nella sua ira, ha evidentemente dimenticato che la
dichiarazione resa da Yeshua, mentre era appeso al legno, fu detta dal nostro amato re
Davide nel salmo 22. Vediamo se qualsiasi ebreo ha il coraggio di dire che Re David
ha detto una bestemmia?!
Quella sera ho detto a mio marito e a mia figlia, “non ho più dubbi ... Yeshua è
HaMaschiach”.
Io non professo di essere una studiosa ebrea o una studiosa della bibbia. Sono
solo una persona chiara, una comune donna ebrea che ama lo yiddish e che vuole solo
sapere la verità. Quella notte ho detto a mio marito e a mia figlia “non ho più dubbi ...
Yeshua è HaMaschiach”.
Commento di Sid Roth
Ci sono tre ragioni principali per cui alcune persone ebree non investigano sulle
affermazioni di Yeshua come il Maschiach. In primo luogo le persone più antisemite
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storicamente si chiamavano cristiani. Per definizione il nome “cristiani” significa
seguaci del Cristo. Qualsiasi persona che è prevenuta e violenta è la cosa più lontana
dall’essere un seguace del Maschiach. Questi “cristiani” possono avere indossato
grandi croci e frequentato le chiese, ma le loro azioni provano che non erano seguaci
del Messia, il Principe della pace. In secondo luogo noi ebrei crediamo in un Dio
unico, anche i credenti nel Messia credono in un Dio unico, ma l’essenza di Adonai è
infinita, al di là di una completa comprensione. Anche i rabbini lo chiamano “EYN
SOF” cioè “Uno senza fine”. Dalle Scritture comprendiamo come il nostro unico Dio
si riveli in molti modi differenti, ci sono molte prove di questo nella Torah. Vi siete
mai chiesti chi c’era con Elohim quando fece l’uomo? “Facciamo l’uomo a nostra
immagine, a nostra somiglianza ...” (Gen. 1,26). Il mio brano preferito che illustra
questa unicità è Genesi 19:24: “E Adonai fece piovere sopra Sodoma e sopra
Gomorra zolfo e fuoco, da Adonai che è in cielo”. Come potrebbe essere che Adonai
che é in cielo possa essere contemporaneamente anche in terra? Perché l’unico vero
Dio deve essere limitato come un uomo?
Per inciso io non prego al Messia, ma prego Adonai nel nome del Messia. I miei
antenati hanno pregato Adonai per mezzo del sommo sacerdote. Il mio sommo
sacerdote è Yeshua. Un altro motivo per cui alcuni ebrei non investigano su Yeshua è
perché i rabbini dicono che se credono in Yeshua non sono più ebrei. Ma se Yeshua è
il Maschiach ebreo, allora non c’è niente di più ebraico che credere in lui. Quindi la
domanda non è: “Come si può essere ebrei e credere in Yeshua?” O piuttosto, “Chi è
Yeshua?”
I seguaci del rabbino Schneerson, che Sharon ha menzionato, avrebbero potuto
salvare loro stessi da un sacco di problemi se solo avessero pensato in modo diverso.
Il Maschiach doveva nascere a Bethlehem secondo le nostre scritture. Ma rabbi
Schneerson non ha mai visitato Israele! Infatti tutti i rabbini sparsi in tutto il mondo
potrebbero salvarsi da una sacco di problemi se solo comprendessero che il rabbino
Ben Yochanan Zakkai, l’architetto del moderno giudaismo rabbinico, non sapeva se
lui personalmente sarebbe andato in Paradiso o all’inferno. Un rabbino famoso disse:
Se un uomo cieco segue un altro cieco, non cadranno entrambi in un fosso?
C’è vita dopo la morte? Con tutti i libri che parlano di persone che hanno perso
la vita o hanno avuto esperienze di pre-morte e sono andati in paradiso o all’inferno,
ci può essere un dubbio. Ma cosa ci raccontano le nostre scritture ebraiche a
proposito della vita dopo la morte?
Daniele 12:1-2 dice:
In quel tempo sorgerà Michael, il grande principe, il difensore dei figli del tuo
popolo; e ci sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato da quando esistono
le nazioni fino a quel tempo. In quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che
saranno trovati scritti nel libro. Molti di coloro che dormono nella polvere della terra
si risveglieranno, alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna.
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Solo i nomi iscritti nel libro della vita avranno una vita eterna nei cieli. Il tuo
nome è nel libro della vita? Se non sai per certo se prima di morire il tuo destino è
nell’orrore eterno (l’inferno), l’unico modo per saperlo con certezza è conoscere
Elohim. Non basta sentire parlare di Lui, non basta solo credere in Lui, Lo devi
conoscere personalmente. Devi pensare in modo diverso.
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Ci deve essere qualcosa di più!
“Perché lavoro, mangio, dormo, questo è il modo in cui deve andare? Ci deve
essere qualcosa di più”. Queste sono le parole di una canzone che ho scritto poco
dopo la laurea. Giusto il tempo di strizzare gli occhi ed ero sposato. Ancora uno
sbatter di ciglia e ho avuto una bambina. Ancora una strizzata di occhi ed avevo un
lavoro come agente di cambio con la società di brokeraggio più grande del mondo, la
Merrill Lynch. Ma c’era qualcosa che mancava. Sentivo profondamente dentro di me
un desiderio che ci doveva essere qualcosa di più! Questa cosa non l’ho trovata nella
religione. Entrambi i miei genitori erano ebrei così frequentai una sinagoga ortodossa
e feci il bar mitzvah. Ero fiero di essere un ebreo, ma ho trovato noiosa la religione e
molte delle persone religiose erano ipocrite, in definitiva Adonai non era così
rilevante nella mia vita.
Ero fiero di essere un ebreo, ma ho trovato noiosa la religione e molte delle persone
religiose erano ipocrite.
Così per la mia felicità ho ricercato il denaro, infatti il mio obiettivo era quello
di diventare milionario a 30 anni. Ma di nuovo una strizzata di occhi ed avevo 29
anni senza nessuna speranza di diventare un milionario a 30.
Ho lasciato mia moglie, mia figlia, il mio lavoro, e andai alla ricerca di qualcosa
di diverso. Mi sono sposato giovane e forse la vita da single mi avrebbe dato più
soddisfazione. Dopo un anno capii che quella non era la mia vita, così iniziai un
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corso di meditazione New Age. L’istruttore mi insegnò ad abbassare le mie onde
cerebrali, così quando ero in questo stato ipnotico passivo, mi è stato detto di invitare
un consigliere nella mia testa. Diceva che questo consigliere avrebbe risposto alle
mie domande.
L’ultimo giorno del corso, l’istruttore testò il mio nuovo potere, così mi diede il
nome di una donna che non conoscevo e mi domandò quale fosse il problema fisico
in lei. Così chiesi al mio consigliere che mi mostrò che quella donna aveva un cancro
al seno. Così ho detto: “Ha un cancro al seno”. La mia risposta era corretta. Sapevo
che non era una supposizione solo fortunata.
Il potere ha cominciato a crescere ed un giorno mi venne il pensiero: “vorrei
aprire la mia attività di investimento”. Quasi immediatamente un uomo d’affari che io
conoscevo appena, mi offrì un ufficio con tanto di segretaria ed un telefono.
“Sid lo sai che la tua bibbia ebraica condanna il tuo coinvolgimento nell’occulto?”
Poco dopo approfittai della sua offerta ed egli mi chiese: “Sid sai che la tua
bibbia ebraica condanna il tuo coinvolgimento nella occulto?” E così mi mostrò nella
Torah, il verso scritto in Deuteronomio 18:10-12:
“Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia
in mezzo al fuoco, né chi pratichi la divinazione, né indovino, né chi interpreta
presagi, né chi pratica la magia, né chi usa incantesimi, né un medium che consulta
spiriti, né uno stregone, né chi evoca i morti, perché tutti quelli che fanno queste cose
sono in abominio all’Eterno, il tuo Dio, sta per scacciarli davanti a te”.
Questo uomo d’affari mi disse che il consigliere che mi aveva dato tali
informazioni era un demone ed era molto malvagio.
La bibbia, il soprannaturale e gli ebrei
Poi ho letto un libro di Phillips McCandlish chiamato “La bibbia, il
soprannaturale e gli Ebrei”. Phillips disse che, poiché un ebreo è sotto un patto con
Adonai, egli affronta un giudizio ancora peggiore nel partecipare alle pratiche della
New Age. Il libro include storie di famosi ebrei che avevano sguazzato nella New
Age e hanno perso la vita.
Decisi che era meglio capire se la bibbia fosse veramente proceduta da Elohim,
così ho smesso di consultare il mio consigliere e cominciai a leggere la bibbia.
Immediatamente ebbi paura per la mia vita ed il mio consigliere mi cominciò a
imprecare. Ho realizzato che questo consigliere aveva una mente propria e proveniva
dalla fossa dell’inferno. Dovevo sbarazzarmi di lui, ma non c’era nessuno al quale
potevo andare per chiedere aiuto.
Poi le cose peggiorarono, mi buttai nella proiezione astrale. Questo accade
quando il tuo spirito lascia il corpo. Avevo paura che il mio spirito non sarebbe stato
più in grado di trovare la via del ritorno e che il mio corpo sarebbe stato sepolto vivo.
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Da ragazzo avevo una gran paura della morte perché pensavo che morire significava
cessare di esistere. Ora la morte sembrava il mio unico modo per trovare sollievo da
questa situazione orribile.
La peggiore notte della mia vita
Nella notte peggiore della mia vita ho chiamato mia moglie e le chiesi di
pregare. Poi ho recitato una preghiera a modo mio: Yeshua aiuto! Non sapevo se Egli
fosse vero, ma non avevo nessun altro a cui rivolgermi. Quando sono andato a letto,
non volevo svegliarmi perché la vita era troppo dura. La mattina dopo capii subito
che qualcosa era diverso. Il male che era dentro di me, ora non c’era più. Sapevo che
aveva a che fare con quella preghiera. Improvvisamente capii che non avevo più
paura. Infatti mi sentii circondato da un amore così reale e finalmente sperimentai ciò
che la New Age non avrebbe potuto mai darmi, la presenza tangibile di Adonai. Non
avevo mai sentito una tale shalom ed ero convinto che Yeshua era il mio Maschiach.
Poi sentii la voce di Adonai udibile e Lui mi disse di tornare da mia moglie e da
mia figlia. Mia moglie Gioia, divenne una agnostica mentre era al college, perché
esposta agli insegnamenti di professori atei. Ma, quando le mostrai le profezie per il
popolo ebraico scritte migliaia di anni prima nella bibbia, disse:” Devo credere che la
bibbia proviene da Elohim”.(Vedi il capitolo 9 per ulteriori discussioni su queste
profezie). Poco dopo divenne una credente in Yeshua anche lei.
Qualcosa non va con il rabbino
Mia madre era una grande pacificatrice così convinse mio padre che la mia fede
in Yeshua non era altro che una fase e che presto sarebbe passata. Ero talmente
desideroso che i miei genitori conoscessero il Maschiach, che ho cercato di
testimoniare in ogni occasione. Mia madre voleva ascoltare, ma mio padre si
arrabbiava e si tappava le orecchie. Nel corso degli anni i miei genitori hanno visto
come il mio matrimonio si è ripristinato. Essi hanno osservato la nuova stabilità nella
mia vita e potevano vedere che stavo diventando un vero “mensch” (parola ebraica
che tradotta significa: un bravo uomo). Hanno visto mia moglie, mia figlia, mia
sorella, mio cognato e i nipoti diventare credenti in Yeshua Hamaschiach. Quando
mia sorella perse la figlia, Cheryl Ann, i miei genitori osservarono quanto grande
fosse la sua forza interiore per affrontare questa tragedia, una forza che non aveva
avuto in precedenza.
Mia madre era una grande pacificatrice così convinse mio padre che la mia fede in
Yeshua non era altro che una fase e che presto sarebbe passata.
Un giorno, dopo aver pregato molto, mio padre mi chiese di leggergli il capitolo
53 di Isaia. Non feci in tempo a finirlo che si arrabbiò e mi accusò di leggere una
bibbia cristiana, perché mi disse che stavo leggendo citando Yeshua. Gli mostrai che
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la bibbia fu pubblicata dalla Società editrice ebraica, ma ciò non era sufficiente. Disse
che avrebbe accettato solo una bibbia dal suo rabbino ortodosso. Hmm - ho pensatomio padre crede che Isaia stia parlando di Yeshua.
Così il giorno dopo chiamai il rabbino di famiglia per fissare un appuntamento.
Quando entrai nel suo ufficio mi salutò con un caloroso benvenuto e chiese cosa
avrebbe potuto fare per me. Gli chiesi se mi avrebbe dato una bibbia con su scritto
qualcosa di personale per me. Egli accettò volentieri, scrivendo alcune parole gentili
per me all’interno della copertina.
Lo ringraziai e lo lasciai in fretta. Non vedevo l’ora di mostrare questo dono
potente a mio padre. Quando arrivai a casa, mostrai con fiducia l’iscrizione a mio
padre e feci in modo che la leggesse. Poi cominciai a leggere lo stesso brano di Isaia.
Ora aveva solo due scelte, o accettare Yeshua come Maschiach, o pensare che
qualcosa non andava con il rabbino. Con mio grande stupore disse: “Ho sempre
pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in questo rabbino”. Poi lui cominciò a
dirmi come una volta aveva visto il rabbino mangiare in un ristorante durante lo Yom
Kippur (il giorno del digiuno).
Pensa in modo diverso
Un pomeriggio, mentre andavo a casa dei miei genitori per una visita, mio padre
era in una pista. Decisi che quello era il momento di dimostrare a mia madre che
Yeshua era HaMaschiach. Sapevo che aveva scarsa conoscenza delle scritture, per cui
non sapeva se fossero vere e non pensava neanche ad una vita ultraterrena, pur
provenendo da una famiglia religiosa che frequentava una sinagoga ortodossa.
Mamma, lo sapevi che l'intera storia del popolo ebraico, passato, presente e futuro è
nella bibbia?
Iniziai cercando di dimostrare che esiste Elohim e la bibbia è il suo libro:
Mamma, lo sapevi che l'intera storia del popolo ebraico, passato, presente e futuro è
nella bibbia? Centinaia di precise predizioni si sono già avverate e la datazione
scientifica dei Rotoli del Mar Morto, che sono in Israele, dimostra che nessuna di
queste previsioni é stata inserita nella bibbia, dopo che gli eventi si sono verificati.
Per esempio, Adonai disse che ci avrebbe benedetto più di ogni altro popolo che
sia mai esistito, se avessimo obbedito alle sue leggi (vedi Deut. 28:1). Tuttavia, se
avessimo trasgredito, avremmo perso il nostro paese, saremmo stati perseguitati e
dispersi ai quattro angoli della terra (Dt 28:36-37;. Isaia 11:12). E in qualunque luogo
saremmo fuggiti, saremmo stati perseguitati (vedi Deut. 28:65). E anche se molti di
noi avrebbero sofferto e conosciuto la morte, ci avrebbe sempre conservato come un
popolo distinto (Ger. 31:36). Con le sofferenze che abbiamo passato in quanto ebrei,
si potrebbe pensare che ogni ebreo rimasto vivo, si sarebbe assimilato pur di
preservarsi. Ma Adonai ci ha preservato come un popolo distinto, contro ogni
ostacolo impossibile.
Poi negli ultimi tempi sarebbe accaduto un miracolo. Israele sarebbe diventata
una nazione ebraica (Ger. 16,15). Se Israele non ci fosse, le Nazioni Unite
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dovrebbero votare per essa facendola diventare oggi una nazione ebraica; quale
sarebbe la probabilità che ciò possa accadere?
Uno zero per cento sarebbe fin troppo generoso. Questo era il grado di
impossibilità nel 1948. Ma Elohim ha suscitato un grande segno che si é verificato, di
gran lunga superiore alla traversata del Mar Rosso, con la terra asciutta sotto i piedi
(Ger. 16:14-15). E la nazione d’Israele è stata formata in un solo giorno come
predetto dal profeta Isaia (Isaia. 66:8).
Amos predisse che una volta ritornati, avremmo ricostruito le città desolate (vedi
Amos 9:14). E se si esamina la storia di Israele, si trova che una città è costruita su di
un’altra. Tel Aviv è così moderna e cosmopolita, proprio come tutte le città del
mondo. Inoltre Isaia predisse che il deserto sarebbe rifiorito come una rosa (vedi Isaia
35:1). A proposito, lo sapevate che Israele esporta più rose in Europa rispetto a
qualsiasi altra nazione? Ezechiele profetizzò il rimboschimento di Israele (Ez. 36:8).
E Isaia 35:7 ci dice: “il terreno riarso diventerà un lago e il suolo assetato si muterà in
sorgenti d'acqua”. Come ha fatto Isaia a sapere 2.700 anni fa che Israele avrebbe
sviluppato una tecnologia in grado di far risalire le acque in superficie, a sostegno
della crescita della vegetazione nel deserto sterile? Dal momento che questa acqua
proviene dal profondo della terra, esce calda consentendo la crescita in ogni stagione!
L’unico modo in cui Isaia o uno qualsiasi degli altri profeti avrebbe potuto
sapere queste cose, è solo se Adonai gli avesse rivelato la sua volontà. Duecento anni
prima che Ciro nascesse, Isaia lo chiamava per nome e diceva che Elohim avrebbe
usato questo gentile per costruire il Tempio ebraico e restaurare le città di Israele
(Isaia 44:28;. 45:1,13). Come ha fatto Isaia a conoscere il suo nome? O meglio
ancora, come ha permesso Elohim che un pagano ripristinasse la città di
Gerusalemme? Geremia profetizzò che Israele sarebbe andato in esilio in Babilonia
per 70 anni esattamente (Ger. 29:10). Indovinate quanti anni siamo stati prigionieri in
Babilonia?
Potrei andare avanti e ancora avanti circa le sorprendenti predizioni della bibbia
che sono state scritte migliaia di anni prima dei fatti, ma vorreste conoscere il nostro
futuro? Poiché Adonai ha dimostrato di essere accurato al 100 per cento fino ad ora, è
ragionevole aspettarsi che Lui conosca il nostro futuro.
... Per la prima volta in vita sua, lei si sentiva confortata per la precisione della
parola di Adonai.
Spostandomi rapidamente da una parte all’altra della scrittura, potrei dire che
mia madre è stata colpita dalla mia conoscenza della bibbia, per la prima volta in vita
sua, lei si sentiva confortata per la precisione della parola di Adonai. “Mamma,
Zaccaria dice che negli ultimi giorni il mondo intero non saprà cosa fare con
Jerushalaim”. (Zaccaria 12:3). Oggi i problemi di Jerushalaim e della piccola nazione
di Israele sono continuamente presenti sulle notizie. Israele sarà invasa da molte
nazioni e le potenze che la invaderanno, vengono menzionate per nome (Ez. 38:3-9).
Ci sarà un gran spargimento di sangue e i due terzi del nostro popolo perirà (Zaccaria
13:08), ma quando non rimarrà più speranza, HaMaschiach lotterà per Israele.
Permettetemi di leggervi un verso dal libro del profeta Zaccaria:
51
Poi Adonai uscirà a combattere contro quelle nazioni, come combatté altre volte
nel giorno della battaglia. (Zaccaria 14:3)
Riverserò sulla casa di David e sugli abitanti di Jerushalaim lo Spirito di grazia
e di supplicazione; ed essi guarderanno a me come a colui che hanno trafitto e
faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno
grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un
primogenito. (Zaccaria 12:10)
“Mamma, sai perché ci sarà il pianto?”Penso che questa era la prima volta che
mi fermai per una pausa d’aria e le diedi la possibilità di parlare.
“Credo perché saremo molto grati perché saremo risparmiati”, disse. “Questo è
giusto solo in parte. Ma la ragione principale è che ci renderemo conto, per la prima
volta, che Yeshua è il nostro Maschiach ed anche per aver sentito la sua mancanza”.
Ma se Yeshua è HaMaschiach, perché non tutti i rabbini lo credono? Sidney, ti amo,
ma non credo tu abbia raggiunto la conoscenza che i rabbini hanno dopo aver studiato
tutta la vita.
“Mamma, il Talmud ci dice che anni fa, quando i rabbini compresero come
riconoscere HaMaschiach e conclusero che ci sarebbero stati due Maschiach ed uno
avrebbe sofferto per il popolo come Josef. Egli sarebbe stato rifiutato dal suo stesso
popolo”. Ciò è descritto in Isaia 53:
Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della
sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e
noi non ne facemmo stima alcuna. (Isaia 53:3)
E, in accordo a quanto scritto in Daniele 9:26, Egli sarebbe stato ucciso prima
che il secondo tempio fosse distrutto:
Dopo le sessantadue settimane HaMaschiach sarà messo a morte e nessuno
sarà per lui. E il popolo di un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la
sua fine verrà con un’inondazione, e fino al termine della guerra sono decretate
devastazioni. (Dan. 9:26)
Sarebbe morto per crocifissione e David descrive questo evento centinaia di anni
prima che fosse avvenuto. David ha anche profetizzato che le guardie si sarebbero
spartite le sue vesti. E ha descritto che neanche un suo osso si sarebbe rotto, perché
questo è il requisito per i sacrifici accettabili.
Sono versato come acqua e tutte le mie ossa sono slogate, il mio cuore è come
cera che si scioglie in mezzo alle mie viscere. Il mio vigore si è inaridito come un
coccio d’argilla e la mia lingua è attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella
polvere della morte. Poiché cani mi hanno circondato, uno stuolo di malfattori mi ha
attorniato, mi hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa, essi mi
52
guardano e mi osservano. Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia
tunica. (Salmo 22:14-18)
Egli non morì per i suoi peccati ma per i nostri:
Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi
però lo ritenevamo colpito, percosso da Adonai ed umiliato. Ma egli è stato trafitto
per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui
abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. (Isaia
53: 4-5)
Per inciso, secondo quanto i profeti narrano della sua discendenza, sarebbe
disceso dalla linea di Davide (2 Sam 7:12-13.); i gentili lo avrebbero seguito (Isaia
11:10). Ed egli sarebbe nato a Bethlehem di Giuda (Michea 5:02). Lo sapevate che la
madre viveva nel posto sbagliato, fino a poco prima della sua nascita? Miriam doveva
andare a Bethlehem per uno speciale censimento ai fini fiscali, proprio nel momento
preciso della sua nascita!
“OK già, ma perché i rabbini non vedono tutto questo?” Lei chiese.
“Vedi loro hanno visto in questo servo sofferente il Maschiach e lo hanno
chiamato Maschiach Ben Josef. Poi hanno trovato, proprio come molte profezie, il
Maschiach regnante, il Maschiach Re che avrebbe inaugurato un’era di shalom. Lo
hanno chiamato Maschiach ben David, come Re David. Come hanno fatto a
conciliare questi ruoli apparentemente contraddittori? La loro teoria era che ci fossero
due Maschiach distinti. Ma oggi è chiaro che si tratta di un Maschiach con due
apparizioni. In un primo tempo è venuto a stabilire il Nuovo Patto profetizzato da
Geremia 31:31, cambiandoci dal di dentro a fuori”.
“OK già, quindi perché i rabbini non vedono tutto questo?”Lei chiese.
Ecco, verranno i giorni, dice Adonai, nei quali stabilirò un nuovo patto con la
casa d’Israele e con la casa di Yehudà, non come il patto che ho stabilito con i loro
padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché
essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Dio; dice Adonai. Ma questo è il
patto che stabilirò con la casa d’Israel dopo quei giorni dice Adonai: Metterò la mia
legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi
saranno il mio popolo. Non insegneranno più ciascuno il proprio vicino né ciascuno
il proprio fratello, dicendo: Conoscete Adonai! Perché tutti mi conosceranno, dal più
piccolo al più grande, dice Adonai. Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi
ricorderò più del loro peccato. (Geremia 31:34-35)
Poiché noi esseri umani siamo così immondi rispetto alla santità di Adonai,
abbiamo sempre bisogno di un mediatore e il sangue di un animale innocente per
espiare i nostri peccati. Mentre c’era ancora il Tempio, il nostro intermediario era un
sommo sacerdote, oggi il nostro intermediario ci purifica da tutti i peccati, l’Agnello
di Adonai che toglie i peccati del mondo intero. Poi quando veniamo puliti da ogni
53
peccato, Egli prende effettivamente la residenza all’interno del nostro corpo affinché
diventi il suo tempio.
Parlando di due apparizioni del Maschiach, lo sapevi che la prima volta che
Moshè si è identificato come il nostro liberatore lo abbiamo rifiutato? (Vedi Esodo
2:11-14). E la prima volta che Josef si è identificato come il nostro liberatore, i suoi
fratelli lo volevano uccidere?(Gn 37:8,19-20). Yeshua usa questo stesso modello. La
sua seconda apparizione sarà quando Egli verrà a giudicare il mondo e ad inaugurare
un’epoca di pace.
Non si farà né male né distruzione su tutto il mio monte santo, poiché il paese
sarà ripieno della conoscenza di Adonai, come le acque ricoprono il mare. (Isaia
11:9)
Oggi i rabbini ci insegnano sempre della sua seconda venuta, ma non
menzionano mai il Maschiach Ben Joseph. L’ho scoperto quando partecipai ad un
dibattito con un rabbino presso l’Università del Maryland. Dopo il dibattito, mi sono
imbattuto in un dialogo con un giovane studente, un rabbino ortodosso a cui chiesi di
dirmi di chi stava parlando Isaia nel capitolo 53. Con la sua risposta mi stupì, perché
mi disse: “Non posso dirtelo”.
“Perché?- risposi - Tu conosci l’ebraico molto meglio di me, leggilo dalla tua
Tanakh”.
“No- rispose- sarebbe un peccato”.
“Perché?”-risposi ancora.
“Perché io non sono abbastanza santo” - rispose - Posso solo dirti quello che i
rabbini, che hanno vissuto al tempo di Moshè, dicono sul significato del verso.
“Che tristezza, mamma”. Quello che stava dicendo era che davvero non poteva
pensare in modo diverso. Anche se pensai che la mia presentazione a mia madre fosse
travolgente, mi fece sapere che era grata del cambiamento di fede che Yeshua aveva
fatto nella mia vita, ma non era pronta ad accettare la verità. Che cosa direbbe tuo
padre? Hai fame? Posso prendere qualcosa da mangiare?
Nel corso degli anni, ogni volta che mia madre era malata, pregavo per lei e Adonai
la guariva. Prima che lei morì, accettò Yeshua come il suo Maschiach.
Nel corso degli anni, ogni volta che mia madre era malata, pregavo per lei e
Adonai la guariva. Come una ebrea non credente, mia madre era così orgogliosa di
me che avrebbe detto a tutti i suoi amici ebrei che se avessero avuto una malattia suo
figlio avrebbe pregato nel nome di Yeshua, e Adonai li avrebbe guariti. Prima di
morire, accettò Yeshua come il suo Maschiach.
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Chi è il vero ebreo?
Ma mio padre era ancora imbarazzato e molto arrabbiato per la mia fede. Egli
era nato in Polonia e vide l’antisemitismo da parte dei cosiddetti cristiani in prima
persona. Dopo il funerale di mia madre, mio padre aveva solo una domanda: Chi
avrebbe detto le preghiere (Kaddish) per mia madre nella sinagoga ogni giorno per
undici mesi? C’era un ulteriore motivo dietro la domanda di mio padre. Egli voleva
essere sicuro che dicessi le preghiere per mia madre anche per conto suo. Ed era una
sua convinzione che in qualche modo queste preghiere sarebbero state il suo biglietto
di ingresso in cielo senza punizioni o ritardi. Poiché egli sapeva che non ero
d’accordo con questa forma di preghiera, si domandava quale sarebbe stata la mia
risposta. In una frazione di secondo ho pensato all’impegno e alla durata necessaria
per compiere tutti i rituali e preghiere in una lingua che non capivo, così pensai alle
possibili ripercussioni di chi nella sinagoga non sapeva della mia fede non dichiarata
in Yeshua. Ma fui tanto rapido quanto il tempo necessario che i pensieri impiegano ad
attraversare la mia mente. Ero d’accordo nel farlo.
Erano anni che non indossavo i tefillin (una piccola scatola con dentro la
Scrittura che è avvolta intorno alla testa e al braccio, conforme a quanto scritto nel
libro di Deuteronomio 6:8). Un rabbino in pensione mi aiutò a sistemare i tefillin
intorno al mio braccio e sulla mia testa. Dopo il servizio ebbi una conversazione con
l’uomo che aveva letto la Torah. La lettura della Torà cadde nel punto in cui il popolo
ebraico attraversò a piedi il Mar Rosso, come se fosse terra asciutta. Dopo aver
discusso di questo con il mio amico, lui mi guardò con una espressione incredula e mi
disse: Non crederai davvero che quelle storie siano vere?
Risposi con altrettanta espressione incredula e dissi: “Tu non lo credi? Che ci fai
qui?”
Una cosa è quando un ebreo laico non crede nella Torah ma, quando un leader
religioso ebreo non crede, rimango scioccato. Poi quando mi disse che non credeva in
Adonai o nella vita dopo la morte, mi incuriosii: “Perché mai sei venuto in sinagoga
davanti a tutti?” Egli rispose: “Perché i miei amici sono qui, perché mi piace la
tradizione dei miei padri e perché mi dà qualcosa da fare”.
Ho sempre pensato che questi uomini anziani che pregavano ogni giorno al
minyam (una gruppo di dieci o più uomini ebrei che si riuniscono per pregare), erano
gli ebrei più santi nella sinagoga. Mi accorsi che molti degli uomini con cui ho
pregato credevano la stessa cosa di quell’uomo.
Mio padre apprezzò molto che io andassi in sinagoga a pregare ogni giorno e,
siccome io non avevo mai menzionato Yeshua, mi chiese: “Credi ancora in Lui?” Ho
atteso il tempo di Adonai, per parlargli, perché ogni volta che menzionavo Yeshua,
mio padre si infuriava sempre”. Gli dissi che credevo in Yeshua e che Lui era il
motivo per cui frequentavo la sinagoga e che non credevo che le preghiere fossero
necessarie per la mamma, perché lei era già in Paradiso. Quando affermavo ciò lui
andava in collera, allora cambiavo subito argomento.
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Mio padre mi diceva: “Tu sei un figlio meraviglioso. Tu vali come l’oro. Ma non devi
credere in Lui!”
In un’altra occasione mio padre mi confidò che gli uomini della sinagoga gli
avevano detto che i loro figli non sarebbero stati così fedeli nell’andare in sinagoga
ogni giorno. Mio padre mi diceva:” Tu sei un figlio meraviglioso. Tu vali come l’oro.
Ma devi credere in Lui?” Il Talmud dichiara che se una voce dal cielo dovesse
contraddire la maggior parte dei rabbini, noi dovremmo ignorare quella voce. Un
vero ebreo afferma che, se la Torah è in contraddizione con la maggioranza dei
rabbini, dobbiamo seguire la Torah. Voglia Adonai che presto tutti in Israele siano
veri ebrei.
Il cielo deve essere un luogo meraviglioso
Alcuni anni dopo ho ricevuto una telefonata che mio padre stava morendo in
ospedale. Mia sorella, anche lei una credente ed io siamo corsi al suo capezzale.
Sentii una forte presenza di Adonai su di me, costantemente da diversi giorni. È stata
la stessa presenza tangibile come quando Yeshua venne a me realmente anni prima.
Dissi:”Papà, ti ricordi che la mamma diceva sempre che il cielo deve essere un luogo
meraviglioso”. Non vuoi stare con lei e con il resto della nostra famiglia?” Mio padre
aveva perso la voce e il suo corpo era devastato dal cancro, ma un grande miracolo è
accaduto. Quando gli chiesi se avesse voluto che Yeshua fosse il suo Maschiach e
Signore, mia sorella ed io sentimmo dire: “Sì! Sono una persona molto riconoscente,
perché ogni membro della mia famiglia ebrea crede in Yeshua”. Joy ed io abbiamo
celebrato 43 anni di matrimonio e mia figlia ora è sposata ed ha tre figlie.
Ho visto e vedo miracoli accadere migliaia di volte quando prego per i malati nel suo
nome.
Sono passati più di 30 anni da quando fui liberato e nel corso del tempo la mente
può giocare brutti scherzi. Se questa fosse stata la mia unica esperienza con Adonai,
incomincerei a dubitarne. Ma io ho studiato la bibbia per conto mio e sono
fermamente convinto, che solo una persona in tutta la storia dell’umanità possa essere
il Maschiach ebreo. Ogni giorno sperimento la presenza di Adonai ed ho visto
miracoli accadere migliaia di volte ogni volta che prego per i malati nel suo nome.
Grazie a Dio c’è qualcosa di più!
Commento di Sid Roth
Alcune persone nella New Age ritengono di essersi reincarnati (morti o ritornati
in vita sotto le sembianze di un’altra persona o esseri). Alcuni hanno testimoniato
sotto ipnosi di esperienze di altre vite e in paesi che non hanno mai nemmeno
visitato. Come è possibile? La bibbia dice che si muore una volta sola e poi viene il
giudizio. Questo quindi esclude ogni possibilità di reincarnazione. Pertanto le persone
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che parlano di vite passate sono canali per spiriti familiari. Questi spiriti familiari
sono in circolazione da migliaia di anni.
Mia sorella che è una persona sensibile, mi disse che una docente di cattedra
nella scuola elementare aveva violato quanto è descritto in Deuteronomio al capitolo
18 e si era aperta ad esperienze paranormali, fino all’influenza demoniaca. Anni dopo
l’insegnante partecipò ad una riunione di preghiera per la liberazione. Appena il
responsabile della riunione ebbe pregato affinché i demoni si manifestassero in modo
che potessero essere scacciati, si udirono alcuni colpi di tosse e urla in giro per la
stanza. Le urla si fecero sempre più forti tanto da non sembrare umane. Mia sorella
non partecipava ma osservò e con parole sue disse: “Ho avuto paura e sono andata
via. Mi rivolsi a mio marito (un ragioniere ebreo) e gli dissi che volevo andare, ma
non potevo emettere una sola parola udibile. La mia lingua non riusciva a stendersi,
era come in torsione nella bocca. Poi ho guardato le mie mani ed ho visto che erano
entrambe chiuse a pugno. Non potevo aprirle poiché le mie unghie avevano scavato
nei palmi. Ero paralizzata! La paura era insopportabile e ho iniziato a piangere”.
Poi un uomo si avvicinò a me e disse: “Dai un nome al tuo demone”. Non
sapevo cosa stesse dicendo. Non poteva vedere che ero paralizzata? Quando non
risposi, si allontanò. Poi una signora si avvicinò e disse la stessa cosa: “Dai un nome
al tuo demone”. Le parole che uscirono dalla mia bocca furono: “demone della
paura”, così lei comandò al quel demone di lasciarmi e i miei pugni immediatamente
si aprirono e allora fui in grado di parlare. Sapevo che il mondo degli spiriti era reale.
Quella sera fui liberata dalla paura della gente che mi aveva tormentato per tutta la
mia vita. Ero libera.
Mia sorella, suo marito e i loro tre figli sono diventati ebrei messianici. Sono
contento che tutti loro non hanno avuto il bisogno di sperimentare la realtà del mondo
delle tenebre ed invisibile per trovare Adonai. Satana è reale. I demoni sono reali. E
l’unica difesa è HaMaschiach.
Note finali
1. McCandlish Philips, The Bible, the Supernatural, and the Jews (New York, NY:
World Pub. Co., 1970).
2. From an interview with Dr. Dov Pasternack of the Ben Gurion University of the
Negev on “Report to Zion”, Messianic Vision radio broadcast #8 (April 1989).
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6
Tradizione o verità? Quello che ho imparato dal giudaismo
rabbinico di Michael L. Brown, (Ph.D.) dottore in lingue
semitiche.
“Tu non sai nemmeno l’ebraico! Come puoi dirmi cosa dice la bibbia?” È vero
rabbi. Non conosco l’ebraico ma voglio impararlo. Nel frattempo posso usare il
dizionario nel retro della “Strong‘s Concordance”.
Non dimenticherò mai quelle parole che mi furono dette nel 1972. Ero un
credente nuovo di zecca in Yeshua a soli 17 anni, la mia vita era stata drasticamente
cambiata, e intendo dire in modo drammatico. Solo pochi mesi prima mi iniettavo
l’eroina, utilizzando grandi dosi di LSD e vivevo in un totale e sconsiderato
abbandono. Il mio soprannome era “Orso drogato” ed era ben meritato, ero un
peccatore orgoglioso e marcio fino al midollo. Tutto questo è stato a dispetto di una
tipica Long Island, un’educazione impartita da ebrei conservatori da parte di genitori
felicemente sposati. In realtà mio padre era un avvocato molto stimato, che lavorava
come assistente Senior per i giudici della Corte suprema dello Stato di New York.
L’abuso di droga non era dovuto a qualche turbamento interiore o alla ricerca
spirituale, ho usato la droga perché mi faceva sentire bene! Vedete, avevo un buon
talento, da adolescente ero un batterista rock e per l’intero Woodstock ero sempre
emarginato, sballato e facevo tutto ciò che mi piaceva. Volevo essere come le rock
star! Ben presto la vita divenne una grande festa.
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La sorpresa della mia vita
Ma Adonai aveva altri piani. I miei due migliori amici (il bassista e chitarrista
della band), sono cresciuti in famiglie cristiane solo di nome. Non erano vicini a
Yeshua più di quanto non lo fossi io, ma erano amici di due ragazze il cui padre era
un uomo credente in Yeshua, impegnato in una congregazione e lo zio era un
responsabile di una congregazione cristiana nel Queens a New York. Le ragazze sono
sempre andate nella congregazione per compiacere il padre, mentre i miei amici ci
andavano solo per trascorrere del tempo con le ragazze. In seguito ci andai anche io
per portarli via, non mi piaceva il cambiamento che stavo cominciando a vedere in
loro!
Che cosa successe? Ricevetti la sorpresa della mia vita. In quella piccola
congregazione incontrai il Dio che io non cercavo e scoprii la verità su Yeshua, il
Salvatore e Maschiach in cui non avevo mai creduto. Fui trasformato! L’amore di
Adonai spazzò via la mia resistenza e in risposta alle preghiere segrete di pochi
fedeli, mi allontanai dalla vita sudicia che stavo vivendo. Mio padre era entusiasta di
vedere un così grande cambiamento, egli aveva solo un problema:”Noi siamo ebrei!
Ora che sei stato liberato dalla droga, è necessario che incontri il rabbino e torni alle
nostre tradizioni”. E così ho cominciato a parlare con il giovane rabbino studioso che
era appena diventato il leader spirituale della sinagoga nella quale avevo fatto il mio
bar mitzvah.
Devo imparare l’ebraico
Sapevo che al di là di ogni dubbio, la mia esperienza era reale, ma come potevo
rispondere alle sue domande? Che cosa potevo rispondere quando mi disse che la
traduzione inglese che stavo usando era sbagliata e che di volta in volta, gli scrittori
del Nuovo Patto hanno reinterpretato le scritture ebraiche? Egli riusciva a leggere il
testo originale, mentre io non potevo! Mi portò ad incontrarmi anche con i rabbini
ultra ortodossi di Lubavitch a Brooklyn, in quanto sono specializzati nel trattare
duramente i giovani ebrei come me. Da parte mia ero felice di avere l’opportunità di
condividere la mia fede con questi uomini sinceri. Dopo tutto stavo leggendo la
bibbia giorno e notte, imparando a memoria centinaia di versi, pregando per ore,
addirittura convincendo un ebreo testimone di Geova, che la sua religione non era
biblica. Ma questi rabbini a Brooklyn avevano risposte che non avevo mai sentito
prima e tutti loro erano in grado di leggere e comprendere l’ebraico fin dalla loro
infanzia. Riuscivo a malapena a ricordare come pronunciare le lettere! Inoltre
osservavano così profondamente le regole ebraiche tanto da portare delle lunghe
barbe nere e tutto il resto. La loro fede sembrava essere così antica e autentica! Era
così anche per me?
Fu così che iniziai a studiare l’ebraico al college. Se la mia fede si fosse basata
sulla verità, avrei potuto sostenere onestamente l’esame accademico. Per cui se
Yeshua era veramente il Maschiach ebreo, non avevo niente da temere. Domande
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serie meritano risposte serie ed ero determinato a seguire la verità ovunque essa mi
avrebbe portato, a prescindere dalle conseguenze.
Se Yeshua era veramente il Maschiach ebreo, non avevo niente da temere. Domande
serie meritano risposte serie ...
A poco a poco mi convinsi che dovevo proseguire con la scuola biblica e lo
studio dell’ebraico. Per un anno al college frequentai solo corsi di lingue, sei per
l’esattezza: ebraico, arabo, greco, latino, tedesco e yiddish. Parlare di fuga dei
cervelli! Ho voluto leggere i testi importanti per me stesso, nelle lingue originali,
senza l’aiuto di nessuno. Ma il college non è stato sufficiente al fine di perseguire i
miei obiettivi, così la scuola di specializzazione è stata una scelta necessaria. Lì ho
potuto studiare altre lingue antiche importanti per le Scritture ebraiche, lingue come
l’accadico (cioè, babilonesi e assiri), l’ugaritico (da una grande città a nord di
Canaan), l’aramaico, il siriaco, il fenicio, il punico, il moabita e la lista continua
ancora. Con il tempo ho scritto la mia tesi di dottorato, dopo aver studiato circa 15
lingue, alcune in modo molto approfondito, altre solo superficialmente. Ho ricevuto il
mio dottorato di ricerca (Ph.D.) dalla New York University in lingue mediorientali.
Fondamenta difettose
Quasi tutti i miei corsi sono stati tenuti da professori ebrei e lungo la strada ho
anche avuto l’opportunità di fare qualche studio privato con alcuni rabbini. Che cosa
è successo alla mia fede? In realtà è diventata più forte. Non appena ho imparato di
più, sono diventato ancora più convinto che Yeshua fosse il Maschiach profetizzato,
la cui vita, espiazione, morte, risurrezione e ritorno sono stati profetizzati nelle
scritture ebraiche. A delle domande serie ho ricevuto delle risposte chiare! Ho anche
scoperto qualcosa di inaspettato: Non era la fede nel B’rit Chadashà (Nuovo Patto
come descritto in Geremia 31:31) ad esser costruita su fondamenta difettose ma le
fondamenta del giudaismo rabbinico! È stato il giudaismo rabbinico, non la fede nel
B’rit Chadashà che hanno deviato dalla bibbia ebraica.
Non era la fede nel B’rit Chadashà ad esser costruita su fondamenta difettose ma le
fondamenta del giudaismo rabbinico!
Il giudaismo rabbinico non si fonda su un’interpretazione letterale delle
scritture. I rabbini invece dicono che la loro fede è la continuazione di una catena
ininterrotta di tradizione che risale da Moshè e dai profeti (neviim). Questo è un
punto cruciale, come vedremo in seguito una catena ininterrotta non esiste. Ho spesso
sentito dei rabbini e degli anti missionari dire in modo un po' sprezzante che senza
Cristo non ci potrebbe essere il cristianesimo (o senza il Maschiach non ci potrebbe
essere l’ebraismo messianico), mentre il giudaismo può esistere senza un Maschiach,
che è importante in quanto tale figura è nel pensiero ebraico. L’ebraismo si sostiene
perché è la religione della Torah.
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Certo concordo sul fatto che non ci poteva essere il cristianesimo senza Cristo,
così come sono d’accordo che non ci poteva essere la salvezza senza un Salvatore e
liberazione senza un Liberatore. Questo non presenta un problema per tutti. La nostra
fede è basata sulla persona e l’opera del Maschiach. Ma la vera domanda è la
seguente: su quali fondamenta si basa l’ebraismo tradizionale? L’ebraismo così come
la conosciamo oggi non è la religione della Torah ma è la religione della tradizione
rabbinica. Senza la tradizione non ci può essere l’ebraismo tradizionale, senza i
rabbini non ci può essere il giudaismo rabbinico. Questo è molto importante! Per
molti degli ebrei, la tradizione umana è più importante della verità biblica. Più di 20
anni fa un rabbino ortodosso mi disse che stavo leggendo le scritture attraverso
occhiali con lenti rosa, in altre parole, avrei sempre frainteso la Parola, non importa va quanto io fossi sincero, non riuscivo a vedere chiaramente e la mia visione era
distorta.
Più di 20 anni fa un rabbino ortodosso mi disse che stavo leggendo le scritture
attraverso occhiali con lenti rosa
Questa era un’accusa ed io non la presi alla leggera. Ho studiato la Parola da
ogni angolazione possibile, mi chiedevo se altre interpretazioni fossero corrette,
sfidando le risposte cristiane standard con cui ero più familiare. Ora quasi un quarto
di secolo dopo, posso onestamente dire che gli ebrei sono religiosi, nonostante la loro
sincerità e devozione, poiché leggono la bibbia con gli occhiali colorati. Loro saranno
i primi ad affermare che la bibbia dice solo quello che i saggi consigliano loro di dire.
Chi sono loro per differire con i grandi maestri ebrei del passato? Chi sono loro per
essere in disaccordo con i commenti rabbinici più famosi del Medio Evo? Come
potrebbero rompere con le tradizioni che hanno imparato dai loro padri?
Dopo tutto cosa conosco? Mio padre ha imparato da suo padre che l’ha imparato
da suo padre e così via, arrivando fino a Moshè. Mi stai dicendo davvero che li hanno
indotti a credere a cose non vere? Mi stai dicendo che sono stati ingannati? Come ti
permetti di mettere in discussione le nostre tradizioni sacre! Così il mito di una catena
ininterrotta di tradizioni che risale fino a Moshè ha preservato molti ebrei dalla lettura
della bibbia fatta per conto proprio. Questo è il nocciolo della questione.
Il gioco del telefono
Il giudaismo rabbinico crede che Adonai diede a Moshè una legge scritta (che si
trova nella Torah, i cinque libri di Moshè). Ma ci viene detto che la maggior parte dei
comandamenti della legge sono formulati in modo sintetico, affermazioni di carattere
generale, qualcosa come i titoli di un paragrafo di un libro. Per cui hanno bisogno di
interpretazione ed hanno bisogno di essere ampliati e spiegati. Così secondo la
credenza tradizionale, anche Adonai diede a Moshè una legge orale che interpretava
la legge scritta. Moshè quindi passò questo messaggio a Giosuè, che lo trasmise a 70
anziani leader nella sua generazione, che l’hanno trasmessa ai profeti delle
generazioni successive. E così accadde, ma non per questo senza diverse aggiunte.
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Questo perché i rabbini insegnano che la Legge orale ha continuato a crescere, dal
momento che in ogni generazione, nuove tradizioni si sono sviluppate e nuove
situazioni sono emerse richiedendo nuove applicazioni della Legge. Nel giro di due
secoli dopo il tempo di Yeshua, questa Legge orale era così ingombrante e complessa,
che doveva essere scritta perché non si dimenticasse (ciò è corretto, i principi
fondamentali della Legge orale furono ormai scritti). Questa è diventata la Mishnah,
che è stata ampliata in quello che è noto come il Talmud nei secoli successivi. Dopo
di che, secondo la credenza rabbinica coloro che hanno studiato il Talmud hanno
continuato a sviluppare e a tramandare la Legge orale per ogni nuova generazione.
Ogni ebreo religioso crede con tutto il cuore, che è impossibile comprendere le
scritture o seguire la legge di Adonai senza queste tradizioni orali.
E cosa succede quando un ebreo osservante si avvicina ad un ebreo credente in
Yeshua? Il credente è considerato come un nuovo ignorante arrivato, e le sue
interpretazioni sono totalmente disprezzate: “Abbiamo una tradizione ininterrotta che
risale a Moshè! Come ti permetti di differire da noi! Come osi tentare di insegnare a
noi!” Sì, la tradizione porta un bel po’ di peso e può impedire alla gente di pensare in
modo diverso. (Lo trovo divertente a dir poco, quando gli ebrei ortodossi mi dicono
che mi hanno fatto il lavaggio del cervello)!
E cosa succede quando un ebreo osservante si avvicina ad un ebreo credente in
Yeshua? Il credente è considerato come un nuovo ignorante arrivato, e le sue
interpretazioni sono totalmente disprezzate ...
Ora si può capire meglio perché così tanti ebrei con i quali i credenti nel
Maschiach cercano di dialogare rispondono immediatamente: “Devo chiedere al mio
rabbino. Lui mi dirà che cosa significa realmente quel versetto. Darà uno sguardo ai
suoi libri”. Vedete l’ebreo di tradizione rabbinica ritiene che più indietro si va nel
tempo, più ci si avvicina alla rivelazione originaria data sul monte Sinai. E la
tradizione talmudica insegna che sin dai tempi di Moshè, noi siamo stati su di un
declino spirituale costante. Questa è un motivo in più per cui il nostro punto di vista
dipende dalle generazioni precedenti! Loro erano più vicini a quelli che hanno
ricevuto la rivelazione originale ed erano su un piano spirituale più alto. Essi possono
dirci che cosa la scrittura significa. Parlate della lettura della bibbia attraverso lenti
colorate!
Sono vere le Tradizioni?
Ma qualcuno potrebbe chiedere “come si può essere così sicuri che queste
tradizioni non siano vere? Perché dici che non forniscono le interpretazioni corrette”?
Le risposte sono semplici: 1) Essi prendono per se stessi un’autorità che le scritture
mai hanno dato a loro. 2) Hanno messo la voce della ragione del mondo su un piano
più alto della parola profetica che viene dal Cielo. 3) Sono in contraddizione con il
significato letterale delle scritture. 4) A volte anche in contraddizione con la voce di
Adonai. 5) Non c’è un’evidenza biblica per una catena ininterrotta di tradizione e ci
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sono un sacco di prove contro di essa. Prima di dare alcuni esempi, voglio che tu
capisca che questa non è una questione di trovare contraddizioni minori e difficoltà
interpretative. No! I problemi qui hanno a che fare con il cuore e l’anima del
giudaismo tradizionale, una religione che si regge sulle proprie tradizioni.
La domanda che ogni onesto ebreo deve porsi è: cosa succede se la bibbia dice
una cosa e le mie tradizioni dicono qualcos’altro? Dovrò seguire Adonai, o seguire
l’uomo? Il punto non è sapere se questi leader ebrei sono stati uomini malvagi ed
ingannatori. La maggior parte di loro erano zelanti per la loro fede, hanno cercato di
condurre una vita buona e pregavano Adonai. Ma avevano ragione? Forse le loro
tradizioni avevano veramente origine da Elohim, o hanno avuto origine dall’uomo?
Diamo uno sguardo più attento, perché nessuno degli esempi che seguono sono
estrapolati dal contesto in alcun modo, in quanto sono semplici e diretti.
Prima di tutto vediamo cosa il giudaismo tradizionale dice di se stesso. Secondo
il contemporaneo studioso ortodosso Chaim H. Schimmel, il popolo ebraico “non
segue la parola della bibbia alla lettera, né l’ha mai fatto. Essi sono stati condizionati
e governati dalla interpretazione orale della parola scritta”... (Vedi nota 1 alla fine del
capitolo). Come espresso dal rabbino ZH Chajes, una delle principali autorità del 19 °
secolo, il Talmud indica che le parole, che sono state trasmesse oralmente da Adonai
sono più preziose di quelle trasmesse in forma scritta. Chajes si spinge fino ad
affermare che:
“La fedeltà alle autorità di tale tradizione rabbinica è vincolante per tutti i figli
d’Israele .... E chi non dà l’adesione alla legge non scritta e alla tradizione rabbinica
non ha il diritto di condividere il patrimonio di Israele”... (nota 2)
Come può essere fatta una simile affermazione? I rabbini asseriscono che è la
bibbia stessa a dar loro il potere esclusivo di interpretare la Torah e di sviluppare
nuove leggi. Trovano il supporto a questo in Deuteronomio 17:8-12, probabilmente il
testo più importante nella bibbia per il giudaismo rabbinico. Questo è ciò che i versi
dicono:
“Se sorge un caso che è troppo difficile per te da giudicare, tra omicidio e
omicidio, tra una causa e l’altra, tra un ferimento e l’altro, casi di disputa entro le
tue porte, ti leverai e salirai al luogo che l’Eterno, il tuo DIO, ha scelto; andrai dai
sacerdoti levitici e dal giudice in carica in quel tempo e li consulterai; essi allora
pronunceranno la sentenza di giudizio e tu ti atterrai alla sentenza che essi ti hanno
indicato nel luogo che l’Eterno ha scelto e avrai cura di fare tutto ciò che ti hanno
insegnato. Ti atterrai alla legge che ti hanno insegnato e al giudizio che ti hanno
dichiarato; non devierai dalla sentenza che ti hanno indicato, né a destra né a
sinistra. Ma l’uomo che agirà con presunzione e non darà ascolto al sacerdote che
sta là per servire l’Eterno, il tuo DIO, o al giudice, quell’uomo morirà; così toglierai
via il male da Israele”. (Deuteronomio 17: 8 - 12)
Ciò che Moshè sta chiaramente dicendo è che in ogni generazione i sacerdoti
leviti e i giudici correnti a Jerushalaim, sarebbero stati come una specie di Corte
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Suprema, il giudice di appello finale, come ad esempio oggi ne esistono in molte
nazioni di tutto il mondo, tra cui in Israele e negli Stati Uniti. Questa Corte avrebbe il
compito di dirimere le controversie in merito a varie questioni giuridiche come
l’omicidio, il diritto civile e le sommosse. Questo è tutto! Il testo non fornisce alcuna
autorità per le successive generazioni di rabbini di tutto il mondo (in cui non viene
nemmeno menzionato la parola rabbini), non dà l’autorità a nessuno di dire agli ebrei
quando pregare, cosa pregare, come macellare il loro bestiame, cosa credere sul
Maschiach, quando visitare gli ammalati, se sia possibile oppure no per qualcuno di
scrivere di shabbat, e così via. Niente del genere! Eppure è da questo testo che i saggi
hanno tratto tanto potere.
Per quanto riguarda il versetto 11, che dice:
“Ti atterrai alla legge che ti hanno insegnato e al giudizio che ti hanno
dichiarato; non devierai dalla sentenza che ti hanno indicato, né a destra né a
sinistra”.
Questo è stato effettivamente interpretato dal commentatore Nachmanide del 13°
secolo e quanto segue è ciò che disse: “Anche se ti sembra che stanno cambiando la
destra con la sinistra ... spetta a te pensare cosa dicono se è giusto, è giusto”. (nota 3).
Perché? Perché lo Spirito di Adonai è su di loro e Adonai li terrà fuori dall’errore e
dalla caduta. Questa è un’affermazione forte! Se i saggi ti dicono che la sinistra è a
destra, voi seguite i saggi. Facciamo un passo ulteriore, che cosa succede se mille
profeti del calibro di Elia ed Eliseo vi dicessero che la Torah significa una cosa, ma
mille e uno saggi vi dicessero che significa qualcosa di diverso? Tu chi seguiresti?
Maimonide il più influente studioso ebreo del medioevo è enfatico: “La sentenza
definitiva è in accordo con i mille e uno saggi” (nota 4). Sì il Talmud insegna che
anche se lo stesso Elia differisse da una tradizione rabbinica o da una consuetudine
prevalente nel popolo, non per quanto riguarda una legge biblica stessa, ma
semplicemente una tradizione in materia della legge, allora non dovrebbe essere
seguita. (nota 5)
Ma potresti dire, “potrebbe esserci qualcosa in tutto ciò”. Non dovremmo
seguire il significato letterale ed evidente della bibbia, anche se qualche profeta
afferma che Elohim gli ha detto il contrario? Naturalmente dovremmo. Ma non è
questo ciò che stava dicendo Maimonide. Egli in realtà ha affermato che se qualcuno
come Elia favorì il significato letterale ed evidente delle scritture al posto della
tradizione rabbinica, la tradizione rabbinica doveva essere seguita. Così anche un
profeta provato e sostenuto dalla potenza di Adonai che sta seguendo il senso letterale
della bibbia, ha meno peso della tradizione rabbinica. E i saggi ebrei anche se in
maggioranza, superano di fatto per importanza, profeti del calibro di Elia ed Eliseo
quando si tratta di interpretare la legge. Le cose stanno diventando più chiare adesso?
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Hanno più importanza i rabbini o Adonai?
Ma non finisce qui! Ha più peso una decisione legale presa dalla maggioranza
dei saggi che la voce di Elohim! Secondo uno dei racconti più famosi del Talmud
(Baba Messia 59 ter), ci fu una disputa tra il rabbino Eliezer il Grande ed alcuni saggi
su un particolare tipo di forno se fosse stato pulito con il giusto rito o meno. Egli
rispose a tutte le loro argomentazioni, ma si rifiutarono di accettare la sua fermezza.
Rabbi Eliezer poi fu chiamato ad una serie di miracoli per verificare la sua
determinazione: se la legge è in accordo con la mia posizione, allora lasciate che
questa pianta di carrube si sradichi, poi lasciate che questo corso d’acqua smetta di
scorrere e lasciate che le mura di questa scuola crollino. Sorprendentemente il
Talmud insegna che ogni miracolo elencato è accaduto, ma gli altri rabbini rifiutarono
ancora di muoversi dalle loro posizioni.
Infine il rabbino Eliezer invitò Adonai stesso a verificare la sua situazione ed
immediatamente si sentì una voce dal cielo che diceva: “Perché ti preoccupi Rabbi
Eliezer? La sentenza legale è sempre in accordo con lui”. Detto ciò Rabbi Giosuè
esclamò: “Non è in cielo!” In altre parole dal momento che la Torah è stata data sul
Monte Sinai, (e non è più in cielo), le decisioni legali devono essere fatte
esclusivamente sulla base del ragionamento umano e su deduzione logica. Fine!
Come espresso dalla autorità legale del rabbino Aryeh Leib “Lasciate che la verità
emerga dalla terra, la verità dipende dai saggi che decidono con la mente umana”.
(nota 6) E così se Elohim parla, come qui ha fatto, i saggi possono (e dovrebbero!)
prevalere su di Lui in caso di disaccordo con la sua interpretazione. Qual è stata la
base per una posizione così incredibile? Il Talmud cita le ultime tre parole di Esodo
23: 2 e le interpreta per dire: “Segui la maggioranza”. Ma il testo dice esattamente il
contrario! Basta leggere il versetto intero infatti il significato è chiaro: “Non seguire
la maggioranza”. Anche JH Hertz, l’ex rabbino capo d’Inghilterra scrisse: “I rabbini
hanno ignorato il significato letterale delle ultime tre parole ebraiche e questo li ha
portati a dire che, tranne quando si fa il male, si dovrebbe seguire la maggioranza”.
(nota 7) E quello é il loro supporto per aver negato e trascurato la voce di Elohim! Un
versetto che dice “Non seguire la maggioranza” è stato tagliato e reinterpretato in
modo da dire “Segui la maggioranza” e su questa base Elohim stesso è stato
annullato. Ciò ti toglie quasi il fiato.
Possono i rabbini cambiare la Torah?
Sorprendentemente il testo talmudico continua a dire che Elia successivamente
informò uno dei rabbini che Adonai si mise a ridere per l’incidente dicendo: “I miei
figli mi hanno vinto”. Parlare di maggioranza e regole! Non solo è vero che mille
profeti che seguono il senso letterale della scrittura non hanno chance contro mille e
uno saggi, ma Elohim stesso non ha alcuna possibilità contro anche solo due saggi
che si permettono di dissentirLo! Avevate idea fin dove fossero arrivate la forza della
tradizione e l’autorità umana?
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Non solo è vero che mille profeti che seguono il senso letterale della scrittura non
hanno chance contro mille e uno saggi, ma Elohim stesso non ha alcuna possibilità
contro anche solo due saggi che si permettono di dissentirLo!
Non che questi rabbini fossero arroganti o irriverenti, semplicemente credevano
che era Elohim ad aver dato loro il dovere di interpretare e fare le leggi e con lo
scorrere del tempo sono arrivati a credere che le loro tradizioni fossero sacre. Hanno
anche affermato di avere il diritto di modificare le leggi bibliche se necessario. Qual
era il loro sostegno scritturale a questo pensiero? Il salmo 119:126 dice: “È tempo che
tu operi o Adonai, essi hanno annullato la tua legge”. A ciò si potrebbe obiettare: “Io
non capisco”. Che cosa ha a che fare questo versetto con il cambiamento della legge?
Niente! Ma è stato completamente reinterpretato (in realtà, totalmente frainteso) per
dire: “A volte al fine di agire per Elohim, è necessario annullare le Sue Leggi” (nota
8). Te lo assicuro. Non c’è da meravigliarsi quindi che a volte con gli scritti del
Talmud i saggi sradicano la Scrittura con le loro interpretazioni? (nota 9). Questo è
qualcosa che vale la pena ricordare per la prossima volta che qualcuno cerca di dirvi
che Yeshua e Shaul sono andati in giro liberamente cambiando le leggi. E dove i
rabbini sostengono che la bibbia stessa fa riferimento alla Legge orale? Un testo
chiave è Esodo 34:27:
“Poi Adonai disse a Moshè: Scrivi queste parole, perché sul fondamento di
queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele”.
Che cosa ha a che fare questo versetto con la Legge orale? Niente di niente! Il
contesto parla di leggi che devono essere scritte. Come hanno fatto poi gli autori del
Talmud a trovare qui un riferimento alla legge non scritta? In primo luogo non hanno
citato l’inizio del verso (“Scrivi queste parole”). Poi hanno notato che la frase tradotta
dall’ebraico “in conformità con” (‘al pì) era molto vicina alla frase ebraica per
“orale” (‘al peh). Così il versetto è stato inteso come se dicesse:“Scrivi queste parole,
perché per la testimonianza di queste parole ho stabilito un patto con te e con
Israele”. Ma non è questo ciò che dice il testo ebraico, come qualsiasi traduzione
affidabile della bibbia ebraica vi farà notare subito che un gioco di parole è una cosa,
mentre il significato reale è un’altra cosa.
Come ha fatto Rashì, il più grande di tutti i commentatori della bibbia ebraica, a
gestire il chiaro significato di questo versetto, che l’alleanza si è basata sulla parola
scritta? Egli ha interpretato “Scrivi queste parole” come a dire queste parole soltanto,
spiegando che “non è permesso di scrivere le parole della Legge orale” (nota 10).
Così Elohim dice: “Scrivi!”Ma la tradizione dice: “Non scrivere tutto”! Elohim fa la
sua alleanza con Israele sulla base di ciò che è stato trasmesso per iscritto, mentre il
Talmud dice che la vera essenza del patto era basato su ciò che è stato trasmesso per
via orale.
E non è strano che un testo biblico, che evidenzia chiaramente la legge scritta,
sia stato utilizzato nel Talmud per puntare alla legge orale che si basa invece su un
gioco di parole soltanto? Classico esempio di chi si attacca a tutto! La totale assenza
di alcuna menzione di una Legge orale nella bibbia ebraica si trova in diretto
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contrasto con i frequenti riferimenti al carattere vincolante della legge scritta che si
notano in tutta la scrittura. Basta leggere i versi come Deuteronomio 31:24-26:
“Quando Moshè ebbe finito di scrivere in un libro tutte le parole di questa
legge, diede quest’ordine ai Leviti che portavano l’arca del patto di Adonai, dicendo:
Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all’arca del patto di Adonai, il
vostro DIO, perché rimanga là come un testimone contro di te”.
Ci sono molti altri versetti che dicono la stessa cosa, come Esodo 24:7-8;
Deuteronomio 17:14-20, 28:58-59, 30:9-10; Giosuè 1:8; 23:06; Primo Re 2:1-3;
Secondo Re 22:13; 23:3-21; primo Cronache 16:39-40; Seconda Cronache 30:5, 31:3,
35:26-27, Ezra 3:2-4; 6:18; Neemia 10:28-29, 13:1; e Daniel 9:13. Vi incoraggio a
guardare tutti questi versi e leggerli attentamente. Dove viene menzionata la legge
orale? (nota 11). E se anche ci fosse una autorevole catena di interpretazioni, perché
ci sono così tanti disaccordi circa la legge su quasi ogni pagina del Talmud? Si
potrebbe quasi affermare che il Talmud è costituito da disaccordi e discussioni per
quanto riguarda l’interpretazione e l’applicazione della legge. Perché i grandi
commenti rabbinici apportano differenze sul significato di centinaia e centinaia di
versetti biblici? Dove si trova la catena autorevole della tradizione?
Dove viene menzionata la legge orale? E se anche ci fosse una autorevole catena di
interpretazioni, perché ci sono così tanti disaccordi circa la legge su quasi ogni
pagina del Talmud?
No, Adonai non ha dato una Legge orale a Moshè sul monte Sinai. La prima
volta che la tradizione orale viene menzionata come un legame tra Moshè e i suoi
discendenti risale a più di 1.400 anni dopo Moshè. Consideriamo che molti dei gruppi
ebraici che esistevano al tempo di Yeshua, come i Sadducei e gli Esseni, non avevano
fede in una tradizione del genere. Questa era una dottrina distinta dei farisei. Perché?
Perché erano quelli che hanno inventato l’idea di una catena ininterrotta, appunto la
tradizione orale, a partire poco prima della venuta al mondo di Yeshua. E mentre
passavano le loro uniche tradizioni ai loro successori, le nuove generazioni
cominciarono a dire: “Noi non abbiamo inventato questi insegnamenti, li abbiamo
ereditati. Sono stati trasmessi a noi dai nostri padri. Tornando indietro di molti anni ...
indietro nel tempo ... indietro tanto quanto sia possibile ricordare ... tutta la strada
fino a Moshè”. Non è abbastanza!
Lasciate che la verità venga detta. Non c’era una legge segreta data a Moshè e
trasmessa oralmente da lui ai profeti biblici e alle guide. In realtà i nostri antenati a
volte dimenticano la legge scritta (leggi nella Tanach Secondo Re 22, per un esempio
classico di questo tipo). Una tale legge orale non avrebbe avuto un’occasione di
esistere e non c’è un solo esempio nella scrittura, dove qualcuno sia stato mai punito,
rimproverato, o ritenuto responsabile per aver spezzato una qualsiasi tradizione
cosiddetta vincolante. Questo perché non c’era alcuna tradizione orale da rompere.
Solo le violazioni della parola scritta sono state considerate peccaminose.
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La verità
Ora è il momento di ascoltare quella parola. La Torah ci dice che gli ebrei,
ovunque siano, anche se sparsi per il mondo, possono accostarsi ad Adonai:“Ma nel
luogo in cui ti trovi cercherai Adonai il tuo Dio, e Lo troverai se Lo cercherai con
tutto il cuore e con tutta l’anima tua” (Deut. 4: 29). Il profeta Geremia ha dato lo
stesso messaggio: “Mi cercherete e mi troverete perché mi cercherete con tutto il
cuore” (Ger 29:13). E il Libro dei Proverbi dice:
“Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo
intendimento; riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri”.
Elohim non ti abbandonerà se stai cercando sinceramente la Sua verità. Perché
non ti umili e chiedi il suo aiuto? C’è un luogo per la discussione e la ragione
razionale e c’è anche un posto per la ricerca di Adonai. Essi vanno di pari passo! Ma
Adonai si oppone a coloro che sono saggi ai propri occhi. Studia la Parola e cerca
Adonai! Non rimarrai deluso. Quando Moshè e i profeti non riuscivano a capire come
interpretare o applicare la legge, pregarono e chiesero ad Elohim per avere la risposta.
E Adonai mostrò loro che cosa fare! (nota 12). Perché non seguire il loro esempio?
Perché vuoi essere più intelligente di Moshè e dei profeti e cercare di capire tutto da
te stesso?
Chiedi a Elohim di guidarti nella verità.
Studiare? Sì con tutti i mezzi. Ma chiedi a Elohim di aprirti gli occhi quando lo
fai! (Che è esattamente come ha pregato il salmista nel Salmo 119:18). Chiedi a
Elohim di guidarti nella verità.
Non è che i rabbini pensano di fare del male, loro hanno veramente creduto in
quello che hanno fatto e spesso c’é del bello e del saggio nelle loro parole. Essi sono
stati totalmente impegnati nelle loro tradizioni e attraverso queste hanno cercato di
tenere insieme il popolo di Israele. E mentre le tradizioni possono averci uniti
insieme, cosa più importante ci ha legati. Tu puoi essere libero oggi.
A tutti gli ebrei che gli avevano creduto, Yeshua disse: “Se dimorate nella mia
parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.
(Yochanan 8:31-32 “HaB'rit HaChadashà”).
Commento di Sid Roth
Non ho mai sentito parlare tanto del Maschiach quando ero un bambino. Al
nostro seder di Pesach aprivamo la porta al profeta Elia per annunciare il Maschiach.
Ma gli adulti vedevano l’evento sempre come una favola, quasi come la versione
ebraica di Babbo Natale. Non appena divenni più vecchio, ho capito che era solo una
finzione, ma io andavo avanti fingendo per il bene dei bambini e per la tradizione.
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Ogni Pesach leggiamo il Salmo 118:22: “La pietra, che i costruttori avevano rigettata
è divenuta la testata d’angolo”. Ora so che la pietra angolare che i costruttori (il
popolo ebraico) hanno respinto è il Maschiach. Non mi meraviglia che Elia non sia
mai venuto al nostro seder di Pesach, perché il Maschiach era già venuto a morire a
Pesach. Isaia 53:7 dice che era “come l’agnello che è condotto al macello (Pesach)”.
Il nome di “Pesach” proviene dal libro di Esodo 12:13:
“E il sangue sarà un segno per voi sulle case dove siete; quando io vedrò il
sangue passerò oltre e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il
paese d’Egitto”.
Ma perché era necessario il sangue? È scritto in Levitico 17:11
“Poiché la vita della carne è nel sangue. Per questo vi ho ordinato di porlo
sull’altare per fare l’espiazione per le vostre vite, perché è il sangue che fa
l’espiazione per la vita”.
In altre parole, un sacrificio di sangue era stato l’unico sostituto accettabile per
espiare il peccato. Nel corso della prima Pesach, il sangue doveva essere applicato
sugli stipiti. Più tardi, in virtù del Patto Mosaico, un animale doveva essere
sacrificato sull’altare nel tempio (Levitico 1:11).
È per questo che si legge nel Talmud Yoma 5 bis, che non ci può essere Kippur
senza spargimento di sangue. Dal momento che il Tempio fu distrutto nel 70 dC, non
vennero più fatti sacrifici nel Tempio per il perdono dei peccati. Infatti 40 anni prima
che il Tempio fosse distrutto, gli antichi rabbini avevano visto segni minacciosi e
soprannaturali, in quanto Elohim non accettava più i sacrifici degli animali che erano
offerti (Yoma 39a, b). Quello fu l’anno in cui Yeshua è morto per i nostri peccati.
Anche il profeta Daniele ha detto che il nostro Maschiach sarebbe venuto a morire,
non per i propri peccati, ma per i nostri, prima che il Tempio fosse distrutto (Daniele
9:26).
Il vero ebraismo richiede il sangue di espiazione di Yeshua HaMaschiach!
Poiché non esiste alcun Tempio oggi, i nostri peccati non possono essere espiati,
oppure Elohim ha già mandato il suo Maschiach. Di chi è questa preghiera che si usa
dire a Yom Kippur da un libro tradizionale di preghiere?
Il nostro unto giusto si è allontanato da noi:
l’orrore ci ha preso e non abbiamo nessuno che ci giustifica. Egli ha portato il
giogo della nostra iniquità e la nostra trasgressione ed è stato ferito a causa della
nostra trasgressione. Egli portò i nostri peccati sulle spalle, perché Egli potesse
trovare il perdono per le nostre iniquità. Noi saremo guariti per le sue ferite e nel
momento in cui l’Eterno lo creerà come una nuova creatura. (nota 13)
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Note finali
1. H. Chaim Schimmel, The Oral Law: A Study of the Rabbinic Contribution to Torah
She-Be-Al-Peh, rev. ed. (Jerusalem, New York, NY: Feldheim, 1987), italics added.
2. Z.H. Chajes, The Student‟s Guide Through the Talmud, trans. and ed. Jacob
Schacter (New York, NY: Feldheim, 1960), 4.
3. See Nachmanides to Deuteronomy 17:11 and also the Babylonian Talmud, Baba
Batra 12a.
4. Leggi Maimonides introduction to his commentary on the Mishnah.
5. Vedi ancora Maimonides introduction to his commentary on the Mishnah, and also
the Babylonian Talmud, Yebamot 102a.
6. See the introduction to his Ketzot HaHoshen on Hoshen Mishpat in Shulhan
Arukh.
7. Dr. J.H. Hertz, The Pentateuch and Haftorahs (London: Soncino, 1978), 316. The
only real issue is whether to translate the Hebrew word rabbîm in this verse with
―manyǁ‖ or ― mighty.ǁ‖ (The Talmudic passage in Baba Mesia 59b, of course,
understood the word to 132133 way, the meaning is impossible to dispute: don‟t
follow mean ―manyǁ‖—in other words, the majority.) Either the rabbîm!
8. See the Babylonian Talmud, Berakot 54a.
9. Vedi, per esempio, the Jerusalem Talmud, Kiddushin 1:2, 59d; the Babylonian
Talmud, Sotah 16a, with Rashi‘s comments to the words ̳oqeret and halakah.
10. Vedi anche Gittin 60a in the Babylonian Talmud.
11. È possibile che un rabbino potrebbe fare leva per sostenere la propria teoria su
Neemia 8:8, il verso che afferma che solo i Leviti adempirono alla legge chiaramente
come era stata letta. Ciò significa o che l’hanno tradotta in un linguaggio più
comprensibile (forse l’aramaico per gli esuli), oppure ne hanno spiegato il significato.
Questo naturalmente è stato il ruolo dei sacerdoti e dei leviti, educare il popolo della
Torah (vedi Levitico 10:10-11). Ma ancora una volta fare qualche collegamento tra
questo verso e una presunta catena ininterrotta della tradizione vincolante è come
costruire una montagna da una collinetta inesistente. Inoltre il contesto rende
assolutamente chiaro che il centro di attenzione e di autorità è stata la sola Parola
scritta, come è sottolineato nei numerosi versi appena citati. Il resto di Neemia 8 ci
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mostra anche che il popolo ebraico ha fatto quello che letteralmente la legge disse
loro di fare, senza tradizioni extra o interpretazioni aggiunte. E così Neemia 8:15 dice
che gli Ebrei seguirono quello che era scritto in Levitico 23:37-40. Essi ovviamente
non avevano idea che il Talmud avrebbe dichiarato che Levitico 23 non sarebbe stato
compreso se non attraverso le particolari interpretazioni e specifiche tradizioni.
12. Fai riferimento a Levitico 24:10-23; Numeri 9:1-14; 15:32-36; 27:1-5; Zaccaria 7.
13. Dal libro di “Prayers for Day of Atonement”, rev. ed., (New York: Rosenbaum
and Werbelowsky, 1890), 287-88.
71
7
“Non era per me”
Randy e Tricia Horne
Tricia: Perché Yeshua è dovuto morire per i miei peccati? Sono cresciuta come
una cattolica eppure tale concetto mi era ancora estraneo. Tutti sanno che se sei una
brava persona andrai in paradiso quando muori. Allora perché Yeshua è dovuto
morire? Mi sembrava molto strano. Non si adattava al carattere di Dio o mi
sbagliavo? Da quando ho avuto un po’ di conoscenza delle scritture ebraiche e ho
letto della morte di Yeshua in cambio della nostra salvezza, ciò non aveva molto
senso per me. Ma Dio stava per utilizzare un giovane ebreo di nome Randy per
progettare una relazione futura con lui. Al tempo in cui ho incontrato Randy stavo
ricercando Dio per avere delle risposte. Le due domande che più mi infastidivano
erano: Perché ho un terribile mal di schiena? E Perché Dio non risponde alle mie
preghiere per guarirlo? Vorrei andare a messa, pregare e saltare tutte le preghiere
tradizionali solo per arrivare alla Parola di Dio. Sapevo che le Scritture sono vere, e
ciò dovrebbe essere tutto per chi crede. Ma volevo inginocchiarmi, stendermi,
genuflettermi, benedire e fare altre cose religiose solo per rispetto.
Non sapevo che mia madre, una tranquilla credente, avesse ascoltato regolarmente
un programma radiofonico chiamato “visione messianica”.
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Che cosa ha a che fare Randy con tutto questo? Non sapevo che mia madre, una
tranquilla credente, avesse ascoltato regolarmente un programma radiofonico
chiamato “visione messianica”. Un giorno Sid Roth, ospite del programma, disse alla
radio: “La persona ebrea che Adonai ha messo nella tua vita non è per caso”. Mia
madre pensò “che bello, ma non conosco nessuna persona ebrea”. Nel giro di poche
settimane le dissi che avevo incontrato un bravo ragazzo ebreo ed immediatamente si
ricordò, ma in quel momento non mi disse nulla. Dopo un periodo di sette o otto
mesi, dissi a mia madre che non sapevo come avrei potuto sposarmi con Randy, in
quanto lui era ebreo ed io cattolica. Lei mi suggerì di frequentare una congregazione
di ebrei messianici ed iniziare ad ascoltare il programma di Sid Roth. Quando mi
spiegò chi fosse Sid, pensai “un ebreo che crede in Yeshua”. È un fatto unico. Ma era
vero? Shaul (Paolo), Kefa (Pietro), Mattityahu (Matteo), Marco, Yochanan
(Giovanni), Stefano, chi erano questi uomini? Protestanti? Cattolici? Greci ortodossi?
No. Erano tutti ebrei. OK, ho pensato, “mi sintonizzerò a questo programma mentre
sto andando al lavoro”. Dopo tutto, questo potrebbe essere un giusto compromesso
che avrebbe funzionato per noi. Forse Randy potrebbe essere uno di questi ebrei che
crede in Yeshua.
Yeshua, tu mi hai amato così tanto?
Così ho iniziato ad ascoltare testimonianza dopo testimonianza di ebrei e gentili
toccati dall’amore potente di Elohim. Volevo piangere, ma non mi bastava. Avevo
fame di verità, fame di Adonai. Ho richiesto dei nastri di insegnamento,
testimonianze e bibbie. Era tutto così meraviglioso! Incominciai ad essere convinta
che avevo peccato nella mia vita. La profondità e il peso di questo è divenuto
improvvisamente molto pesante. Sapevo che avevo bisogno di perdono, il mio
peccato stava tra me e Adonai. Allo stesso tempo stavo ascoltando Sid ed altri che
spiegavano il piano divino di salvezza. Fin dall’inizio, Elohim richiedeva una
espiazione, un sacrificio per i peccati dell’uomo. Il sistema sacrificale di Israele nel
Tanakh era una prefigurazione dell’espiazione di Yeshua per i miei peccati.
Incredibile! Nessuno è giusto, neppure uno, tutti noi eravamo erranti ed ognuno
seguiva la propria strada, ma Elohim ha posto l’iniquità di noi tutti su Yeshua (vedere
Isaia 53:6). Questo è il migliore e più eccellente “sacrificio” rispetto al sistema
sacrificale del Tempio, perché ci mette in una relazione personale con Adonai.
Questo è il migliore e più eccellente “sacrificio” rispetto al sistema sacrificale del
Tempio, perché ci mette in una relazione personale con Adonai.
Yeshua, tu mi hai amato così tanto? Un giorno quando ero in macchina per
recarmi al lavoro, mi sono ritrovata a gridare a Dio e a chiedergli perdono, mentre mi
stavo sintonizzando con il programma “visione messianica”. Così ebbe inizio la mia
nuova vita con Adonai. Non riuscivo a smettere di pensare a Lui, volevo tutto ciò che
potevo ottenere. Tramite la religione sapevo di Lui e persino credevo che Lui
esistesse, ma ora io Lo conoscevo. Che differenza! Al contrario, Randy non sembrava
73
curarsi della sua esistenza. Potevamo realmente proseguire il matrimonio in questo
modo? Dove potevo andare per un consiglio? La fonte che per prima ha condiviso il
messaggio del B’rit Chadashà (Nuovo Patto) con me, sembrava un buon punto di
partenza. Essendo una nuova credente proprio con una bella faccia tosta, ho chiamato
Sid e gli ho spiegato la mia situazione. Egli mi disse: “No, non devi sposare
quest’uomo, ma devi continuare a pregare affinché Adonai gli mostri la verità”. Così
rispose alla mia domanda.
Cosa stava facendo Elohim nella vita di Randy?
Randy: Sono cresciuto in una famiglia di ebrei riformati, ho frequentato una
scuola ebraica tre volte alla settimana per sei anni primariamente per prepararmi per
il mio bar mitzvah. La nostra famiglia ha celebrato i giorni considerati santi dalla
tradizione, piuttosto che osservare la Torah. Mi sono sempre chiesto: qual è il senso
di tutto questo? Avevo l’impressione che la maggior parte delle persone erano
presenti lì solo perché ciò era quello che gli ebrei desideravano per quei giorni festivi.
La scuola ebraica era qualcosa di cui non avevo un buon ricordo, per me è stato un
fardello peggiore della scuola pubblica, perché toglieva tempo a tutte le mie attività
del doposcuola.
Non ricordo neanche una volta di essermi mai chiesto se Adonai esistesse o se avessi
mai pensato di chiedere chi Egli fosse.
Avrei dovuto ricercare delle risposte alle domande su chi Elohim fosse e come
Egli si era collegato alla mia vita. Ma ero talmente preso dallo sport, chi ero, dove
stavo andando ed in che modo arrivare, che Adonai non è mai stato un problema. Non
ricordo neanche una volta di essermi mai chiesto se Adonai esistesse o se avessi mai
pensato di chiedergli chi fosse. Il mio bar mitzvah è stato un momento divertente. Mi
ricordo che studiavo tanto per cercare di non fare errori. Ebbi il desiderio di farlo con
o senza difetti. Non fare errori per me era molto più importante della stessa cerimonia
o qualsiasi altra parte del mio bar mitzvah. Nella mia famiglia, il bar mitzvah è stato
l’apice degli studi ebraici di ogni figlio. Una volta che si oltrepassava questa porta,
non era più obbligatorio frequentare la scuola ebraica. Come famiglia, avevamo preso
ancora parte ai servizi durante le festività, ma per me erano sempre vuoti e senza
senso. Le domande più profonde che ho affrontato in quel momento erano: “Perché
mi trovo in questo servizio? E quando posso andarmene?”
Qualcuno stava ascoltando
Tutto è cambiato nell’estate dopo che mi sono laureato al college, durante una
vacanza a Cape Cod. Incontrai Tricia, che Adonai avrebbe usato per cambiare la mia
vita superficiale, trasformandomi in una persona che sa veramente prendersi cura
degli altri. Dopo mesi di tentativi nel cercare di persuadere Tricia a cedere ai miei
modi di fare, finalmente capii che era molto più facile cedere ai suoi. Anche se Tricia
era cattolica, l’unica cosa che aveva significato per me, era che lei andava in chiesa
ed io no. Conoscevo molto poco della sua religione e a questo punto della mia vita,
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mi resi conto che non volevo partecipare a nessuna funzione religiosa diversa dalle
cene che i miei genitori erano soliti fare a casa loro durante le feste ebraiche. La mia
comprensione di Elohim non era cambiata, Lui non mi infastidiva (o almeno così
pensavo) ed io non mi preoccupavo di Lui. Non appena Tricia ed io cominciammo a
prendere più sul serio il nostro rapporto, la religione divenne più che un problema.
Invece di uscire con i miei amici un venerdì sera, lei mi propose di partecipare a una
riunione in una congregazione di ebrei messianici. Volevo rifiutare, ma non avevo
voglia di lottare per questo motivo, così accettai. Il servizio era molto ebraico, ma
diverso da quello che avevo vissuto. Non avevo mai vissuto un’esperienza di
preghiera spontanea con altre persone. Era evidente che queste persone pregavano
come se sapessero che qualcuno li stesse ascoltando. La gente era simpatica, anche se
per me non era così.
Era evidente che queste persone pregavano come se sapessero che qualcuno li stesse
ascoltando.
Noi non ritornammo lì per almeno cinque mesi. Nessuno di noi ancora aveva
accettato Yeshua come Dio e Salvatore, anche se veramente era Tricia che Lo
ricercava. Poi nell’estate del 1985, Tricia diede la sua vita ad Adonai e a settembre mi
chiese cosa avevo deciso di fare per le feste. Quando le dissi che non avevo piani, da
quando la mia famiglia stava celebrando a New York con i parenti, lei propose di
tornare a Ruach Israel per vedere cosa facevano nel servizio messianico durante le
festività. Ancora una volta accettai e questa volta la riunione non mi fu così estranea.
Alcune parti furono vagamente familiari e ho anche ricordato alcuni dei canti. Tricia
apprezzò il servizio così tanto che volle cominciare a frequentare in maniera regolare.
Abbiamo elaborato un sistema in cui ci incontravamo in un luogo a metà strada tra i
nostri luoghi di lavoro, parcheggiando una delle macchine e prendendo l’altra per la
riunione nelle notti di Venerdì.
Molte volte volevo provare a convincerla che dopo una lunga settimana di
lavoro avremmo potuto saltare la riunione e andare da qualche parte per rilassarci, ma
senza alcun risultato. Lei rispondeva: “Si può fare, ma preferisco frequentare le
riunioni”. Dopo aver partecipato per alcune settimane, pensai che tanto valeva cercare
di ottenere qualcosa di meglio da tutto ciò, così ho cominciato ad ascoltare con più
attenzione ed ho anche iniziato a leggere la bibbia. Prima di dormire pregavo Adonai
e gli chiedevo di mostrarsi a me. A volte avrei voluto dire “nel nome di Yeshua” per
vedere se succedeva qualcosa. Col passare del tempo, ho imparato di più su Elohim.
Ma ancora non avevo avuto alcun rapporto con lui.
Il mio collo è stato guarito!
Sid Roth venne a parlare al Copley Place Hotel a Boston il Sabato 26 aprile del
1986. Tricia lo aveva assiduamente ascoltato alla radio ed ora, naturalmente, ha
voluto partecipare alla sua riunione. Nella mia mente pensai che ero già andato alla
riunione venerdì notte e adesso voleva rovinare anche lo shabbat. Chiaramente
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protestai, ma lei insistette. Così andammo ad ascoltare quest’uomo che parlava di
come fosse venuto alla conoscenza di Yeshua e di come Adonai avesse restaurato la
sua mente e il suo matrimonio. Ho pensato che questo fosse interessante, ma avevo
già ascoltato gli altri dire le stesse cose nelle cassette, che Tricia mi aveva dato. Verso
la fine della serata, invitò la gente ad andare avanti, tutti quelli che avevano bisogno
di essere guariti. Tricia andò avanti per la sua schiena e così la accompagnai. In piedi
vicino a Tricia sul lato frontale c’era una donna che avevo incontrato all’inizio della
settimana in un seder di Pesach, ma sapevo che non credeva in Yeshua. Venni a
scoprire più tardi che l’unico motivo per cui era lì, era per il compleanno di suo
marito e tutto quello che voleva era che lei potesse venire a sentire Sid. Questa donna
era stata molto male a causa di un incidente stradale e non poteva più muovere il
collo. Indossava una unità TENS agganciata al collo per stimolare le terminazioni
nervose e per alleviarle il dolore. Sid era andato accanto alle persone pregando per
loro e naturalmente erano cadute proprio come accadeva in televisione. Quando
arrivò vicino a questa donna e a Tricia, loro non caddero, mentre la persona seguente
cadde a terra. Avevo capito tutto! Egli doveva pagare queste persone per cadere e
sapevo che Tricia e questa donna non facevano parte di questo piano. Dopo che Sid
finì di pregare, disse che sentiva che qualcuno era stato guarito in modo
soprannaturale, così disse alle persone di muovere molto lentamente la zona del loro
corpo che aveva bisogno di guarigione e di controllare. I miei occhi andarono prima
su Tricia, poi sulla donna accanto a lei che scuoteva il collo e urlando diceva: “Il mio
collo! Il mio collo! Sono in grado di muovere il collo!”
Anche se non capivo cosa stesse succedendo, sapevo di avere incontrato la presenza
di Adonai e la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
A quel punto sembrava quasi come se fossi sparito, perché ho cominciato a
piangere, non solo una lacrima, ma piangevo davvero tanto. Anche se non capivo
cosa stesse succedendo, sapevo di avere incontrato la presenza di Adonai e la mia vita
non sarebbe stata più la stessa. La mattina dopo ricordo di essermi svegliato e,
guardando il soffitto, pensavo che c’era qualcosa di diverso. Tutto era lo stesso, ma il
modo in cui stavo guardando era a 180 gradi opposto da come lo avevo visto il giorno
prima. In seguito ho chiesto a Tricia cosa mi fosse successo la sera prima e perché
notavo la differenza. Lei affermò con calma: “Hai avuto l’esperienza della nuova
nascita”. Ho iniziato a leggere la bibbia di nuovo e ho scoperto che i passi che prima
non riuscivo a capire, adesso avevano un senso completo. Ero un uomo cambiato.
Yeshua era in me!
Randy e Tricia si sono sposati il 18 luglio del 1987, con una cerimonia ebraico
messianica bellissima. Ora hanno due figli: Daniel Joseph, nato il 4 Luglio del 1990,
e Joshua Michael, nato il 21 novembre del 1993 e stanno crescendo imparando ad
amare e a servire il Maschiach d’Israele. Adonai ha guarito in maniera significativa la
schiena di Tricia e lei conduce una vita normale, libera dal tormento del mal di
schiena.
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Commento di Sid Roth
La storia di Randy e Tricia Horne è tipica di molte coppie con matrimoni misti.
La comunità ebraica ha svolto una ricerca ed ha previsto che qualora l’andamento dei
matrimoni misti e l’assimilazione continuasse rimarranno ben pochi ebrei in America.
Non c’è da preoccuparsi, poiché Adonai dice: “Così dice Adonai, che ha dato il sole
per la luce di giorno e le leggi alla luna e alle stelle per la luce di notte, che solleva il
mare e ne fa mugghiare le onde, il cui nome è Elohè Zevaoth. Se quelle leggi
venissero meno davanti a me, dice Adonai, allora anche la progenie d’Israele
cesserebbe di essere una nazione davanti a me per sempre”. (Ger. 31:35-36). Vedo
qualcosa di molto più profondo nell’unione in matrimonio di un ebreo ed un gentile.
L’unità nella carne di Randy e Tricia riflette la shalom che ci farà essere tutti uno
(Ebrei e Gentili) sotto il segno dell’amore del Maschiach. I rabbini dicono che
Yeshua è il Messia delle genti, e noi gli ebrei, stiamo ancora aspettando il nostro
Maschiach. Isaia 11:10 dice: “In quel giorno avverrà che la radice di Isai si ergerà
come una bandiera per i popoli; le nazioni lo cercheranno, e il luogo del suo riposo,
sarà glorioso”. In altre parole, i Gentili seguiranno il Maschiach ebreo. Noi ebrei
crediamo in un solo Dio e un Maschiach. Ora se i rabbini dicono che Yeshua è il
Maschiach dei gentili per logica si può dire che ciò fa di lui il Maschiach ebreo!
Inoltre come possiamo avere la pace in terra se il mondo intero non segue lo stesso
Maschiach?
Vieni presto Yeshua!
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Bat Shalom: Figlia di Sion
Di Batya Segal
All’inizio di questo secolo cominciarono a circolare delle voci, che uno Stato
ebraico stava per rinascere nella terra dei nostri antenati. Aumentò l’eccitazione nella
comunità ebraica dello Yemen come se avessero sentito che i giorni del Maschiach
stessero per arrivare. Molti ebrei incominciarono a fare il loro viaggio di ritorno a
Sion, lasciando tutto tranne le loro cose più essenziali, per affrontare il lungo e
pericoloso viaggio attraverso il deserto, alcuni trasportando persino i loro figli sulle
spalle. Avevano poco cibo e bevande e molti soffrivano per la stanchezza, molti
morirono, ma pieni di speranza e di fede, sapendo che stavano tornando nella terra
dei loro padri. La maggior parte dei membri della famiglia erano morti nel viaggio
dallo Yemen o vicino ad Israele. Al suo arrivo in Israele, mio padre si mise in contatto
con il suo unico fratello superstite e nel medesimo tempo, mia madre e la sua
famiglia si stabilirono a Jerushalaim.
Dopo la rinascita di Israele, il nuovo governo si impegnò di riportare in Eretz il
popolo ebraico da tutte le parti del mondo.
Nel corso del 1948 Guerra di Indipendenza, mio padre si unì alle forze ebraiche
che lottavano per la sopravvivenza del nuovo stato ebraico di Israele. Egli servì a
Ramat Rachel, un kibbutz a sud di Jerushalaim. Dopo la rinascita di Israele, il nuovo
governo si impegnò di riportare in Eretz il popolo ebraico da tutte le parti del mondo.
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Nel 1950, un’operazione aerea chiamata “Operazione Magic Carpet”, portò a casa in
Israele una gran parte della comunità ebraica yemenita in un brevissimo periodo di
tempo, pensate che la maggior parte di loro non aveva mai visto un aereo prima di
allora. Il rabbino spiegò dal libro di Isaia 40:31, che Adonai li avrebbe condotti “su
ali di aquile” al fine di disperdere i timori che avrebbero potuto avere nel volare,
perché sapevano profeticamente che li stavano portando a casa per essere pronti per il
giorno della redenzione.
Egli ascolta le tue preghiere.
La comunità di ebrei yemeniti israeliani in cui ero cresciuta erano ortodossi; i
miei genitori hanno mantenuto una casa kosher e sono stati rigorosi osservanti della
Torah. Hanno osservato lo Shabbat e tutte le festività ebraiche. Dopo essere cresciuta,
sono andata in una scuola ortodossa femminile nel nostro quartiere. Ogni mattina
pregavamo così come i nostri antenati avevano fatto per duemila anni. A scuola
avevamo imparato a conoscere la figura del Maschiach, che sarebbe venuto a
redimere il popolo ebraico. Egli avrebbe rivelato al mondo che “El Elohè Israel” cioè
il Dio di Israele è il vero Dio e avrebbe portato la shalom a tutte le nazioni. Si sarebbe
seduto sul suo trono a Jerushalaim e avrebbe governato il mondo con una verga di
ferro. Anche se abbiamo imparato questo, l’enfasi nella nostra scuola era sul “Dinim”
le leggi e i comandamenti che dovevamo seguire come ebrei osservanti. Non era un
argomento che ci emozionava molto. Non riuscivo a capire come mi avrebbe portato
a una comprensione più vicina e più profonda di Elohim, ma sapevo dallo studio del
profeta Isaia, che i pensieri di Adonai sono superiori ai miei pensieri, quindi non lo
capivo.
Mio padre leggeva la bibbia ogni giorno quando ritornava dal lavoro. Egli mi ha
insegnato l’amore per Adonai e per la sua Parola.
L’atmosfera in casa era calda, affettuosa e piena di musica. Quando arrivavamo
insieme con la famiglia e gli amici allo shabbat, alle feste e alle occasioni speciali,
cantavamo e pregavamo secondo la tradizione yemenita. Mio padre leggeva la bibbia
ogni giorno quando ritornava dal lavoro. Egli mi ha insegnato l’amore per Adonai e
per la sua Parola. Mi ammaestrava a non dimenticare mai che Adonai esiste. Ogni
volta che hai bisogno di Lui, per qualsiasi ragione, Egli è sempre pronto ad aiutarti.
Rivolgiamoci a Elohim perché Egli ascolta le tue preghiere e conosce le tue esigenze.
Ogni sera prima di andare a dormire, io e mio padre recitavamo insieme un passo
della Scrittura che conoscevo a memoria:
Ascolta Israele: Adonai, è il nostro DIO, Adonai è uno. Tu amerai dunque
Adonai, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
forza. E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; e le inculcherai
ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada,
quando sei coricato e quando ti alzi. Le legherai come un segno alla mano, saranno
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come fasce tra gli occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
(Deuteronomio 6:4-9)
Seguii questo come un rapporto personale con Adonai, recitavo questo brano per
portare davanti a Lui tutte le cose del giorno sulle quali ero preoccupata, in modo tale
da ricevere la sicurezza che avesse sentito le mie preghiere così da venire incontro
alle mie esigenze. Sapevo che Adonai è mio Padre in cielo e lo amo, ma ci sono
aspetti del suo carattere, la sua giustizia, la santità ed il giudizio che non capivo e così
ho incominciato pure a temerlo.
Da bambina ho amato l’arte e ho preso buoni voti in pittura e disegno. Ero molto
interessata anche al teatro ed ho avuto l’opportunità di far parte in alcune produzioni.
Ho cominciato a frequentare un gruppo di bambini presso la stazione radio principale
di Israele dove leggiamo le storie e sketches alla radio. Mi piaceva e questo aprì un
nuovo mondo per me. Il regista mi disse che avevo una voce eccellente per radio e lui
poteva aiutarmi a far diventare questo la mia professione dopo essermi laureata.
Mio padre mi diceva:“Non fare così tante cose, ma concentrati su una cosa sola e
falla bene”. Sapevo che questo era un buon consiglio, ma tutto ciò che facevo lo
amavo ed era stato per me rinunciare a tutto. Ho avuto il sostegno e l’amore di
entrambi i miei genitori, mio padre, in particolare, mi ha sempre incoraggiata e mi
faceva sempre i complimenti. Naturalmente il figlio più giovane riusciva ad ottenere
generalmente più attenzione, così a volte mi sentivo trascurata.
Guerra miracolosa
Mentre mi preparavo a finire la scuola elementare e ad iniziare le vacanze estive
nel mese di giugno del 1967, Israele si trovò improvvisamente coinvolta in quello che
divenne noto come “La guerra dei sei giorni”, anche se gli israeliani la ricordano
come “La guerra miracolosa”. Sono stata sorpresa di vedere come entrambi i miei
fratelli e mio padre sono stati chiamati a servire nelle riserve. Per sette giorni la
nostra famiglia era sistemata in uno scantinato del vicino, aspettando ansiosamente di
sentire le notizie. Il nostro unico contatto con il mondo esterno era la radio. Ogni ora,
quando sentivamo il bip, correvamo per ascoltare gli ultimi bollettini.
Gli israeliani la ricordano come “La guerra miracolosa”. Per sette giorni la nostra
famiglia era sistemata in uno scantinato del vicino, aspettando ansiosamente di
sentire le notizie.
Il secondo giorno di guerra, tutti gli adulti nella stanza cominciarono a saltare di
gioia, abbracciandosi l’un l’altro e gridando. Quando chiesi perché, mi fu detto che
Jerushalaim era stata riunificata e che la nostra bandiera israeliana era stata sollevata
sul Monte del Tempio. Fin da bambina capivo che solo un miracolo di Adonai poteva
fare questo. Dopo duemila anni di dominazione straniera, Israele aveva esteso i suoi
confini nel cuore del suo territorio antico! Incominciavo a comprendere la parola
profetica di Adonai per il popolo ebraico.
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Ho bisogno di libertà
Quando avevo 12 anni frequentavo la scuola media, fu allora che iniziai a
mettere in discussione il mio modo di vivere. Incominciai a deviare dagli
insegnamenti della mia giovinezza e andai per la mia strada. Poiché ho sempre
rispettato i miei genitori e non volevo far loro del male, ho aspettato il momento
opportuno e così spiegai loro i miei sentimenti. “Non posso più vivere in questo
modo” dissi, “rispetto il vostro stile di vita, ma ho bisogno di esplorarne uno diverso.
Credo fermamente in Adonai, ma le mitzvot (comandamenti) che mi sono state
insegnate mi sembrano antiquate e non adatte alla vita di oggi. Trovo che io non sia
in grado di osservarle con tutto il cuore, e non sento che mi portano più vicino a
Elohim”. Così ho chiesto loro il permesso di andare in un liceo pubblico.
Mio padre è sempre stato un uomo dalla mentalità aperta, così disse: “È tutto a
posto. Puoi farlo finché sei felice. Ma non dimenticarti chi è Adonai e da dove vieni”.
E così mi trasferii alla scuola pubblica e ciò si rivelò come una grande sfida. Mi
confrontai con una cultura totalmente diversa e con mia grande sorpresa, alcuni
insegnanti, tra cui il preside, non credevano che la bibbia fosse la parola di Adonai.
Al contrario, vedevano la bibbia come una raccolta di racconti mitici non realmente
ispirati da Elohim.
Prese di mira un ragazzo della nostra classe che portava la kippah, riprendendolo
con parole sarcastiche e ridicolizzandolo.
Uno shock ancora più grande fu di scoprire che uno dei miei insegnanti era un
ateo dichiarato e particolarmente duro verso tutti gli studenti che credevano in
Adonai. Prese di mira un ragazzo della nostra classe che portava la kippah,
riprendendolo con parole sarcastiche e ridicolizzandolo. Le mie frustrazioni che
sopraggiunsero dopo l’inserimento in questa nuova scuola mi spinsero a studiare la
bibbia da sola individualmente. È stata un’esperienza grandiosa aprire gli occhi per
studiare i libri di Isaia, Ezechiele, Geremia ed altri profeti. Le profezie relative al
ritorno degli ebrei nella nostra patria mi hanno stupito. Ma a causa della mia
delusione su come la bibbia e altri soggetti venivano insegnati, cominciai a mettere in
discussione la scelta fatta sul frequentare la scuola pubblica. Dopo due anni e mezzo
abbandonai la scuola pubblica e mi iscrissi in un’altra, nella quale potevo studiare per
lo più a casa e frequentare le lezioni solo due giorni alla settimana.
Questo fu un periodo di profonda ricerca interiore per me, un momento di
ricerca della verità. Studiando in casa riuscii ad avere così molto tempo per pensare e
leggere. Sapevo di non aver trovato soddisfazione in uno stile di vita religiosa
ortodossa, anche se la apprezzavo e la identificavo con le tradizioni. Mi chiesi che se
l’osservanza dei comandamenti non mi dava la shalom e non mi permetteva un
rapporto più stretto con Adonai, allora che cosa dovevo fare? Ero alla ricerca di
risposte ad alcune domande come: Qual è lo scopo della mia vita qui sulla terra? Chi
è Adonai veramente? Che cosa ne sarà di me dopo la mia morte?
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Ho cercato di trovare delle risposte nei libri di filosofia, ma mi hanno lasciata
confusa, sollevando più domande che risposte. Non ho ricevuto alcuna soddisfazione
nel studiarli.
La guerra dello Yom Kippur
La mia ricerca della verità è stata improvvisamente interrotta dalla guerra dello
Yom Kippur nel 1973. Questa è stata la guerra più dura che Israele aveva mai
affrontato. Tutti i nostri vicini arabi ci hanno attaccato, dichiarandola una guerra santa
ad Allah, nel giorno più sacro del calendario ebraico. Il loro unico intento era quello
di distruggere Israele ed annientare la popolazione ebraica. Eravamo totalmente
impreparati, di conseguenza questa guerra fu una terribile tragedia per noi. In Israele,
in tempo di guerra, tutte le unità di riserva sono state richiamate a rafforzare
l’esercito. I miei due fratelli e mio padre stavano combattendo, ancora una volta, per
una guerra che non avevano voluto. A differenza del 1967, questa divenne una guerra
molto personale per me, perché molti dei miei amici e vicini di casa, furono feriti o
uccisi. Ero devastata e in lutto ed ho pianto invocando Adonai per avere delle
risposte.
Nel gennaio 1974 fui chiamata al servizio militare, che come ogni adolescente
israeliano inizia a 18 anni. Prestai servizio nella marina e fu solo dopo la guerra dello
Yom Kippur. Ho visto alcuni dei miei amici e conoscenti feriti, ritornare a casa dalla
guerra, alcuni in modo molto grave. Ciò ha aumentato il mio desiderio di conoscere
Adonai e di conoscere ciò che il futuro aveva in serbo per me. Feci tutte le domande
possibili, ma non ebbi mai una risposta chiara.
Un matrimonio prematuro
Ho servito nella Marina Militare per un anno, fino a quando mi sono sposata ed
ho ottenuto un congedo dal servizio militare che generalmente veniva concesso alle
ragazze per sposarsi e per iniziare una famiglia. Mio marito, Avi, era un vecchio
amico che avevo conosciuto prima di andare in marina. Aveva sei anni più di me ed
era un ateo dichiarato.
Ancora non so cosa mi abbia spinto a sposarmi. Mentre riflettevo su questo, solo
ora mi rendevo conto che ero troppo giovane ed ero stata spinta da una decisione
impulsiva. Tuttavia ero molto confusa in quei giorni e le emozioni sono state gonfiate
a dismisura. Avevo perso degli amici in guerra e mi sentivo il pericolo di perderne
ancora. Anche se il matrimonio era stato un errore, so che Adonai stava guardando
oltre la mia vita.
Il nostro rapporto è crollato dopo un solo anno. Dopo aver perso ogni speranza
per il nostro matrimonio, abbiamo deciso di separarci. Ma il giorno che avevamo
stabilito di ottenere il divorzio, Avi dovette andare in Galilea per un reportage di
stampa (era un fotografo della stampa). Sulla via del ritorno rimase coinvolto in un
grave incidente stradale in cui venne ucciso il suo amico, il conducente della vettura e
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Avi rimase gravemente ferito. Fu un miracolo a farlo uscire vivo dai rottami. Subì
una grave commozione cerebrale ed i medici gli dissero che sarebbe stato necessario
un lungo periodo di riposo. Ironia della sorte, pochi giorni dopo l’incidente, scoprii di
essere incinta. A causa delle ferite di Avi e della mia gravidanza, decidemmo di
rimanere insieme. Quando lasciai l’ospedale, comunque Avi andò a casa di sua madre
per alcuni mesi al fine di recuperare.
Meditazione trascendentale
Nel frattempo, fui enormemente sotto pressione. Avevo 20 anni, ero incinta del
mio primo bambino e con un matrimonio appeso ad un filo. Stavo cercando di
guadagnarmi da vivere e allo stesso tempo andavo a visitare mio marito in ospedale
ogni giorno. Dovevo viaggiare da Gerusalemme a Tel Aviv e poi trascorrere ore nel
reparto di terapia intensiva. Dal momento che non potevo davvero comunicare con
Avi, mi mettevo a guardare i soldati feriti che entravano in ospedale. Uno stava
spiegando ai suoi amici come smantellare una bomba a mano, quando gli esplose in
faccia. Il suo cervello era clinicamente morto, ma mantennero in vita il suo cuore
facendolo battere. Vidi gli altri morire o restare in coma.
Avevo 20 anni, ero incinta del mio primo bambino e con un matrimonio appeso ad un
filo.
Ancora una volta fui catturata in una serie di circostanze che mi costrinsero a
riflettere su questioni di vita o di morte. Sapevo che ci dovevano essere delle risposte
alle mie domande, risposte che avrebbero cambiato la mia vita. Inoltre sapevo che
non avrei trovato pace finché non le avessi trovate. Ottenni un lavoro part-time per il
Ministero del Tesoro. Mentre ero lì, feci amicizia con una donna profondamente
coinvolta nella meditazione trascendentale (TM). Lei sapeva che stavo attraversando
un momento difficile e mi incoraggiò a partecipare alle loro riunioni, credendo che
mi avrebbero aiutato ad ottenere le mie risposte. Alla fine, nella mia disperazione,
cedetti alle sue convinzioni e così lasciai che mi iscrivesse al corso. Ero molto
interessata a quella che poteva essere una religione, malgrado non avessi la sua
assicurazione. Tuttavia, verso la fine del corso, la mia amica disse: “Mi sono
dimenticata di dirti che c’è una cerimonia di chiusura, ma possiamo ignorare quanto
avverrà”. Questo destò la mia curiosità.
Ci fu detto di portare una mela e un fazzoletto bianco e nuovo come un’offerta
per il Maharishi (anche se non mi rendevo conto in un primo momento ciò che stava
accadendo). Uno ad uno siamo stati portati in una piccola stanza con un istruttore di
TM, che stava sussurrando degli incantesimi mentre il fumo dell’incenso saliva da
sotto l’immagine del guru. Ho deposto la mia mela come offerta al Maharishi, poi
l’istruttore mi ha dato il mio mantra personale, al fine di ripeterlo durante la
meditazione. La cerimonia mi mise molto a disagio e tornai a casa in preda alla
disperazione. Questo era in netto contrasto con le promesse del TM, di realizzazione
personale, di gioia, di pace e appagamento. Così cercai di ignorare la parte religiosa
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del corso e continuai a fare gli esercizi e le meditazioni del mattino, credendo che mi
avrebbero aiutato per la gravidanza.
Poi all’improvviso qualcosa mi colpì: “Attraverso le azioni del TM, stavo adorando
altri dei”.
Sapevo che qualcosa non andava, ma non riuscivo a puntare il dito per
individuarlo. Poi all’improvviso qualcosa mi colpì: “Attraverso le azioni del TM,
stavo adorando altri dei”. Una volta che capii le implicazioni, stetti quasi male
fisicamente! Affrontai il mio amico TM: “Tu hai detto che questo corso non era
religioso, ma ora mi rendo conto che sono stata spinta con l’inganno all’idolatria!”
Una nuova professione
Col passare del tempo, Avi migliorò fisicamente, tanto che incominciò a lavorare
un paio d’ore al giorno nel suo laboratorio, anche se era sempre frustrato a causa
delle sue limitazioni fisiche e dall’incapacità di provvedere correttamente per la sua
famiglia. Era diventato egocentrico e perdeva le staffe facilmente. Era difficile
comunicare con lui. Dopo l’esperienza terribile del TM e con la mia vita coniugale
che si stava deteriorando, rivolsi sempre di più le mie domande a Elohim, gridando a
Lui per una situazione più confortevole, facendo appello a Lui per un aiuto nella mia
angoscia e pregandolo di rivelarsi a me.
Dopo l’esperienza terribile del TM e con la mia vita coniugale che si stava
deteriorando, rivolsi sempre di più le mie domande a Elohim, gridando a Lui per una
situazione più confortevole, facendo appello a Lui per un aiuto nella mia angoscia e
pregandolo di rivelarsi a me.
Quando arriva la difficoltà, questa non sembra fermarsi. Avi riuscì a rompere la
placca di metallo nel suo fianco, per questo fu ricoverato urgentemente in ospedale.
Ricevette un intervento di emergenza e ancora una volta fui confinata in ospedale per
diversi mesi. Questa volta aveva un calco in gesso sul corpo. Fu ricoverato in un
ospedale privato vicino casa, così non dovetti viaggiare più per fargli visita. Per la
malattia a lungo termine di Avi, ebbi la responsabilità di sostenere la famiglia, ma
stavo lavorando solo part-time presso il Ministero del Tesoro, così cominciai a
cercare un secondo lavoro.
È stato allora che Adonai ha cominciato a rispondere alle mie preghiere. Un
nostro amico sapeva che in una tipografia stavano cercando una esperta di computer
per operare sulla macchina tipografica. Un giorno ci chiamò per vedere cosa stavamo
facendo. Mi chiese se conoscevo qualcuno che fosse alla ricerca di un lavoro parttime. “Sì, lo conosco, sono io” dissi. “Ma non ho nessuna formazione tecnica in
merito”.
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Ha subito risposto: “Non importa! Se accetterai il posto di lavoro, loro ti
formeranno”. “Allora ci andrò ”, ho annunciato. “Mi piacerebbe imparare una nuova
professione”. Non sapevo quello che Adonai aveva in mente.
Fin dal primo giorno nella azienda, sapevo che ero parte di qualcosa di molto
speciale. C’era una meravigliosa atmosfera, e le poche persone che vidi erano molto
gentili con me, anche il colloquio con il manager fu piacevole.
Anche se iniziai senza nessuna conoscenza di computer, dopo un po’ divenni
abbastanza esperta. Lavoravo in una piccola stanza, operando su di un computer ed
Ibrahim, un giovane beduino arabo, operava nell’altra. Aveva circa la mia età, 23
anni, sposato, e con già quattro figli.
Un Patto differente
Una mattina il mio datore di lavoro mi consegnò una busta con un manoscritto
per me, era da comporre. Quando lo tirai fuori, scoprii che era il B’rit Chadashà (il
Nuovo Patto) in ebraico. La mia prima reazione fu: “Oh no, questo non può essere
vero! Che razza di posto è questo? Perché si vuole stampare il B’rit Chadashà in
ebraico qui? Sono missionari”. Per un po’ mi sono seduta lì in lotta con la mia
coscienza: che faccia tosta che hanno! Devo farlo? Cosa dovrei fare? La mia mente
girovagava. Avevo bisogno di lavoro, ma come potevo lavorare su una cosa del
genere? Mi sentivo di non aver scelta, così cominciai. È stato difficile aprire il
manoscritto e iniziare a scrivere, pensando che stavo contribuendo al lavoro dei
missionari, aiutandoli a convertire il popolo ebraico e a rubare le anime ebree.
Vividamente ricordai una storia che avevo letto quando ero una bambina a proposito
di una vedova di nome Hannah, che aveva sette figli. Lei aveva vissuto durante il
periodo dell’Inquisizione, ma di fronte alla scelta di morire o di inchinarsi davanti
alla croce, ha eroicamente rifiutato di cedere, scegliendo la morte piuttosto che la
conversione.
Più a lungo lavoravo sul manoscritto e più chiaramente il B’rit Chadashà per me era
un libro ebraico!
Non appena iniziai a scrivere e a leggere il Nuovo Patto, mi resi conto che era
diverso da quello che mi aspettavo. Con mio grande stupore, sulla prima pagina c’era
la genealogia di Yeshua, che lo mostrava essere un discendente di Abramo della linea
di David. La mia prima scoperta fu che Yeshua era un ebreo! E i discepoli erano
ebrei! Più a lungo lavoravo sul manoscritto e più chiaramente il B’rit Chadashà per
me era un libro ebraico! Poi le domande vennero fuori. Che cosa c’era che non
andava con tutto questo? Ho pensato. Perché i rabbini sono così contro di esso?
Perché rifiutano questo libro? Tutte queste domande attraversavano la mia mente
durante la scrittura.
Ero stata educata a credere che Yeshua è il Dio dei cristiani e che il Nuovo Patto
è un libro cristiano, eppure sapevo di trascrivere un libro che era completamente
ebraico. Come poteva essere? Ma se i cristiani hanno seguito un libro ebraico, come
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possono aver perseguitato il popolo ebraico per tanti secoli? E così la lotta per la mia
salvezza ebbe inizio, il mio cuore non aveva più la shalom. Nella mia testa aveva un
senso, che Yeshua fosse il Maschiach ebreo, ma la mia educazione imponeva al mio
cuore di non accettare questa idea. Mentre leggevo le parole di Yeshua nel B’rit
Chadashà, la verità cominciò a brillare nella mia vita. Yeshua disse tutte le azioni
procedono dal cuore di una persona, e Adonai è interessato ai nostri pensieri e alle
motivazioni, non solo alle nostre azioni. Questo colpiva il cuore.
Poi arrivò la sorprendente rivelazione della vita eterna. Ho pensato, questa è la
risposta che ho cercato per un lungo, lungo tempo... Le parole di Yeshua mi hanno
trafitto fin nel profondo del cuore e anche se ero ancora in lotta, Adonai stava
vincendo la battaglia.
Poi arrivò la sorprendente rivelazione della vita eterna. Ho pensato, questa è la
risposta che ho cercato per un lungo, lungo tempo. Tutto quello che sapevo fino ad
ora mi aveva tenuta all’oscuro per quel che riguarda la vita eterna, ma le parole di
Yeshua sono molto chiare e certe e posso capirle. Le parole di Yeshua mi hanno
trafitto fin nel profondo del cuore e anche se ero ancora in lotta, Adonai stava
vincendo la battaglia.
È questa la verità?
Due domande importanti mi ponevo ancora: è davvero la verità, o mi sto
ingannando? E perché il nome di Yeshua genera tanta rabbia tra gli ebrei ortodossi?
Ho cominciato a cercare i riferimenti nel Tanakh (Antico Testamento) per controllare
la loro citazioni contro i Vangeli. Volevo sapere se le profezie riguardo alla venuta di
Yeshua fossero veramente scritte nel Tanakh. Ho scavato a fondo sull’argomento.
Dopo molti mesi di ricerca, sentivo di poter andare oltre senza alcun aiuto. Così ho
cominciato a chiedere a tutti i miei amici: “Chi è veramente il Maschiach”, e “Perché
il Maschiach non è ancora venuto”. Perché non potrebbe essere Yeshua il Maschiach?
Ho bombardato tutti quelli che ho incontrato con le mie domande, anche le persone
che conoscevo a malapena. Non mi vergognavo, infatti ero molto aperta
sull’argomento. Eppure ho avuto dubbi sul fatto che Yeshua fosse davvero il
Maschiach. A volte mi sentivo come se avessi trovato un grande tesoro, ma dopo un
po’, lo volevo respingere di nuovo. La mia agitazione è durata per mesi.
Durante questo tempo, Avi fu dimesso dall’ospedale e tornò a vivere con me, in
quanto avevamo deciso di dare al nostro matrimonio un’altra possibilità. Mentre lui
aveva quasi recuperato le forze dalla sua commozione cerebrale iniziale, le gambe
erano ancora ingessate. Dopo che ebbi finito di scrivere il B’rit Chadashà, mi furono
dati vari libri cristiani da tradurre in ebraico. Tra questi ricordo “Il nascondiglio”, un
libro su Corrie ten Boom, un cristiano che aveva nascosto gli ebrei durante
l’Olocausto; “Run Baby Run”, la storia di Nicky Cruz, una gang di New York leader
la cui vita è stata cambiata dalla fede in Yeshua, e “Joni”, la storia di Joni Erikson, la
cui fede l’aveva sostenuto, quando divenne un tetraplegico a seguito di un incidente
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di nuoto. Quei libri fecero una grande impressione su di me. Mentre stavo lavorando
al computer a volte le lacrime scendevano sulle mie guance. Ho visto come l’amore
di Adonai aveva toccato le persone e cambiato radicalmente la loro vita.
Vedo un Angelo
Circa nove mesi dopo aver iniziato l’impaginazione del B’rit Chadashà e gli altri
libri in ebraico, ero turbata più che mai con le mie numerose domande. Ma non
domandai a nessuno perché nessuno era in grado di darmi delle risposte
soddisfacenti. Una notte in preda alla disperazione andai in camera mia e gridai a
Dio: “Adonai, ti prego fammi vedere il modo in cui dovrebbe andare. È Yeshua il
vero Maschiach d’Israele oppure è un falso Maschiach? Se Egli è il vero Maschiach,
voglio seguire Lui e servirLo. Ma se non lo è, ti prego che io possa dimenticarmi di
Lui”. Subito dopo aver pregato ho avuto la visione di un uomo avvolto in un lungo
abito bianco il cui viso barbuto era brillante e pieno di gloria. Il volto dell’uomo era
maestoso. Non capii il significato di questa visione, eppure mi sentivo che Adonai
stava cercando di darmi un segno.
“Adonai, ti prego fammi vedere il modo in cui dovrebbe andare. È Yeshua il vero
Maschiach d’Israele, oppure è un falso Maschiach? Se Egli è il vero Maschiach,
voglio seguire Lui e servirLo. Ma se non lo è, ti prego che io possa dimenticarmi di
Lui”.
Il giorno dopo lasciai il lavoro alle 3:00 del pomeriggio ed ero in piedi alla
fermata dell’autobus ad aspettare il prossimo mezzo. Improvvisamente vidi un uomo
che veniva verso di me dall’altro lato della strada. Capii che lo avevo già visto prima:
aveva la stessa faccia, gli stessi capelli lunghi, la stessa barba e gli stessi vestiti come
l’uomo che avevo visto nella visione la sera prima. Una scossa attraversò il mio
corpo e quell’esperienza mi fece venire la pelle d’oca. Mi sono guardata intorno per
vedere se qualcuno alla fermata del bus lo avesse notato, ma nessuno sembrava
accorgersi di lui. Appena ho guardato indietro verso di lui, mi sono accorta che era
scomparso. Ho capito che questo era un segno di Adonai. L’uomo alto e barbuto era
l’uomo della mia visione. Non poteva essere una coincidenza, l’uomo della strada era
lo stesso della visione. Sapevo che era un angelo ed ho gioito!
Alla fine mi ero convinta che Yeshua era il Maschiach. Ho ricevuto una shalom
totale e una gioia incontenibile nel mio cuore. Le lotte tra la mia testa e il mio cuore
erano finite. Sono stata entusiasta di sapere che ero finalmente sulla strada giusta.
Questo era il mio punto di svolta.
Alla fine mi ero convinta che Yeshua era il Maschiach. Ho ricevuto una shalom totale
e una gioia incontenibile nel mio cuore.
Quando tornai a casa ero così entusiasta di quello che avevo visto, che dissi
subito a mio marito: “Sai cosa è successo? Ho avuto una visione e dopo quella ho
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visto un angelo, ed egli era stato mandato da Elohim. Yeshua è il Maschiach. Ne sono
certa”. La rivelazione è stata così reale per me! Non consideravo il fatto che qualcuno
avesse potuto dubitare. Ma Avi, un ateo convinto, mi guardò beffardamente come se
fossi impazzita. Egli mi prendeva in giro davanti ai miei amici. Quando aveva un
pubblico attento, diceva con sarcasmo:“Hai sentito? Batya ha visto un angelo, ed ora
crede in Yeshu”. (Questo è un nome dispregiativo per Yeshua.) In quelle occasioni
avrei voluto che la terra mi avesse ingoiata. Non appena rimanevamo soli, volevo
dirgli che era opportuno non fare più una cosa del genere! Questo è qualcosa di
personale, qualcosa di intimo. Non si può ridicolizzare la preghiera e le cose che ho
vissuto con Adonai. Questa è una cosa tra me e Adonai”.
Ho perso mia figlia
Il nostro rapporto continuò a deteriorarsi. Ero così vulnerabile per quanto
riguardava la mia nuova fede in Yeshua, non avevo idea di quale direzione avrebbe
preso la mia vita, né tanto meno avevo certezze per il futuro. Avevo bisogno di fratelli
e sorelle nel corpo del Maschiach per sostenermi. Ma Avi mi proibiva di incontrare
altri credenti anche solo per leggere la bibbia.
“Se continui a fare questo- mi disse-ti trascinerò nei tribunali più importanti e
porterò nostra figlia il più lontano possibile da te”.
Rimase fedele alla sua parola e così Avi portò avanti la sua vendetta. Mi fu
ordinato di comparire davanti al Tribunale Rabbinico. Quando Avi arrivò, notai che
aveva con sé una valigetta. Non avevo idea di cosa ci fosse dentro. Il mio avvocato,
un uomo religioso, non poteva neanche immaginare. Quando giunse davanti al
giudice, Avi aprì il caso e fece vedere tutti i libri che avevo scritto, anche il mio B’rit
Chadashà.
“Questi sono i suoi libri”-gridò indicando me. “Lei è una missionaria! E non
voglio che educhi mia figlia”. Ci fu una grande commozione in aula ed i rabbini
sembravano seriamente preoccupati.
Dopo la consultazione, loro vietavano ad Avi di accogliermi in casa e dissero
che non dovevo più crescere mia figlia. Gli diedero la custodia completa. Il mio
avvocato chiese una pausa, ma rifiutarono. Gridai ai rabbini prima che lasciassero
l’aula: “Adonai è l’unico giudice. Egli prenderà la decisione su dove mia figlia sarà.
Se Adonai vuole che lei debba stare con me, Egli lo renderà possibile”. Il mio
coraggio di parlare in questo modo mi stupì, avevo quasi la sensazione che Adonai
avesse detto quelle parole attraverso di me.
Abbracciai e baciai mia figlia per salutarla e chiusi la porta di casa dietro di me. Ero
stata bandita.
Con il cuore pesante e le lacrime che rigavano il mio volto, abbracciai e baciai
mia figlia per salutarla e chiusi la porta di casa dietro di me. Ero stata bandita.
Sconfitta. Non riuscivo a capire perché Adonai avesse permesso che accadesse.
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Yeshua, ti prego aiutami!
“Adonai”-gridai- “questo è troppo per me. Ti prego aiutami! Non posso
sopportare questo!” Con la mia bocca dissi che stavo sacrificando il mio Isacco come
fece Abramo, ma il mio cuore non partecipava. Lei era mia figlia! Stavo lasciando
mia figlia! Mi sentivo come se una spada affilata stesse bucando la mia anima. Ho
gridato:“Oh Yeshua, ti prego, aiutami!” Sorprendentemente, la separazione da mia
figlia durò solo tre giorni. Una constatazione da parte del giudice civile annullò il
verdetto del tribunale religioso a causa di un errore tecnico. Ma sapevo che era un
miracolo da parte di Elohim.
Mia figlia era con me di nuovo! Potevo prenderla in braccio e tenerla. Con la
grazia di Adonai, sono stata in grado di portarla in braccio e lei vive ancora con me
fino ad oggi. Ora ha 18 anni ed è in procinto di entrare nell’esercito israeliano. Sono
orgogliosa di lei e la amo veramente tanto. La battaglia davanti ai giudici per la
custodia di Tali è durata otto anni, di cui circa quattro anni presso la Corte Suprema
di Israele Anno dopo anno la trascinammo, finché Avi decise di sposare un’altra
donna, costringendomi ad accettare il divorzio.
È incredibile come Adonai possa usare il male in mondo da ricavare il bene.
Questa lotta, che fu veramente una persecuzione per la mia fede in Yeshua, ha
stimolato la mia crescita spirituale. Ho dovuto imparare a lottare per sopravvivere,
anche se mi consideravo ancora una bambina spiritualmente. La lotta mi ha rafforzato
ed i problemi mi hanno raffinato. Adonai mi ha dato molti spunti di riflessione e il
mio rapporto con lui è diventato molto profondo e sicuro.
Qualche anno dopo fui coinvolta in un gruppo di fedeli che erano musicisti,
decidemmo di incontrarci per cantare e pregare. Una sera stavamo pregando insieme
messi a cerchio e quando aprii gli occhi, vidi un giovane che era arrivato in ritardo.
C’era qualcosa di molto familiare in lui, anche se non lo avevo mai incontrato prima.
Decisi di seguirlo a Jerushalaim. Il suo nome era Barry e scoprii che mi piaceva il suo
senso dell’umorismo. Tutta la vita di Barry prima di arrivare alla fede in Yeshua,
ruotava intorno alla musica. Un tempo era un musicista professionista nel mondo del
Blues, uno stile di musica totalmente estraneo a me.
Avevo ascoltato molta musica quando ero una bambina, ma non tutta mi
piaceva. Quando Barry trovò la fede in Yeshua, gli diede la sua chitarra (sebbene
Adonai più tardi avrebbe usato questo talento per la sua gloria). Barry è stato uno dei
migliori chitarristi che io avessi mai sentito e così, poiché anche io suonavo la
chitarra, abbiamo preso sul serio la possibilità di farlo insieme.
Con il passare degli anni, Barry ed io abbiamo avuto modo di conoscerci bene.
Era un compagno di preghiera costante con me nelle mie battaglie in tribunale per
Tali. Abbiamo cominciato a lavorare insieme e finalmente a capire che Adonai ci ha
uniti per essere marito e moglie. Abbiamo celebrato due cerimonie di nozze, una con
il tradizionale rito ebraico-yemenita ed una con la celebrazione messianica. È stato
un momento meraviglioso per entrambi. Non è stato facile per i nostri genitori
accettare la nostra fede, ma il matrimonio ha contribuito a dare loro una certa
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comprensione e lode ad Adonai, non ci hanno mai tagliato fuori dalla loro vita. Il
padre di Barry, un tradizionale ebreo conservatore, non è d’accordo con la posizione
degli ultra ortodossi i quali ritengono che gli ebrei messianici non sono più ebrei.
I miei genitori sanno che sono una credente in Yeshua e lo accettano. Amano
Barry e sono ancora la bambina di mio padre. Amano i nostri figli e la nostra figlia
Tali, nostro figlio che ha sei anni e si chiama Ariel (leone di Dio, è uno dei nomi di
Jerushalaim) e la nostra bella figlia Liran, che ha quasi due anni. I miei genitori
ricevono grande gioia dai loro nipoti. Abbiamo trascorso molti Shabbat al loro tavolo,
una miscela di tradizione ortodossa yemenita e giudaismo messianico. In quanto ebrei
ortodossi hanno un grande rispetto per Adonai e la Sua Parola ed esprimono la loro
gioia nel vedere come Adonai mi ha benedetto con una nuova famiglia.
Commento di Sid Roth
I Lubavitch sono un movimento particolare all’interno del giudaismo
tradizionale. Molti credono che il loro rabbino, Manachem M. Schneersohn, morto
nel 1994, sia il Maschiach. Questo gruppo ha una sinagoga in Siberia.
Il presidente di questa sinagoga recentemente ha visitato una chiesa locale nella
sua zona, perché era amico del responsabile. In questo incontro c’era un gruppo di
danza ebreo messianico composto da ebrei, gentili, uomini, donne, afro-americani,
bianchi, ispanici e ballerini, i quali hanno toccato profondamente il leader della
sinagoga. In seguito disse: “Il nostro culto tradizionale è morto. Molti dei nostri
giovani stanno abbandonando la sinagoga. Ma sento tanta gioia e vita nel vostro
servizio. Sento la presenza di Adonai. Vogliamo avere quello che avete voi. Qual è la
differenza tra di noi?”
Il leader del gruppo di danza rispose “C’è solo una differenza. Il nostro
Maschiach è Yeshua. Lui è morto e risorto dai morti 2.000 anni fa, mentre il tuo
Maschiach è il rabbino Schneerson, che ancora aspettate che risorga dai morti. Ma lui
è morto da anni e non tornerà mai più. Ciò che stavi sperimentando viene dal nostro
gruppo di danza e dalla loro intimità con Adonai. Senza Yeshua Hamaschiach è
impossibile avere intimità con Adonai”. Quando il popolo ebraico ha intimità con
Adonai, allora il nostro compito è quello di dire ai Gentili del Maschiach ebreo. Isaia
dice che la chiamata dell’ebreo è quella di essere una luce per i Gentili
(nazioni)” (Isaia 49:6). Il compito dei Gentili che credono in Yeshua è di parlare agli
ebrei del Maschiach (Lettera ai Romani 11:11). E quando tutti noi faremo il nostro
lavoro, il Maschiach ritornerà per inaugurare un’epoca di pace.
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Il meraviglioso libro ebraico e il vuoto a forma di Dio nella
mia anima ... di Manny Brotman
Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore.
(Geremia 29:13)
Non si dovrebbe vivere troppi anni senza scoprire che esiste un vuoto, un nulla o
vacuità che le cose di questo mondo potranno mai colmare: né soldi, sesso, viaggi,
fama, droga, titoli, beni o altra opera umana che possa riempire questo vuoto.
Io chiamo questo vuoto, “il vuoto a forma di Dio nella mia anima”. Alla fine ho
scoperto che questo vuoto particolare può essere colmato solo dal Creatore
dell’universo, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, che può vivere in ognuno di
noi personalmente. Ed ecco allora la storia della mia ricerca personale attraverso la
religione, l’università, lo sport, il business e i media, infine la scoperta della bibbia, il
meraviglioso libro ebraico, attraverso il quale sono arrivato a capire come avere un
rapporto personale con Adonai e sperimentare la sua vita in abbondanza.
Provai con la religione. Avevo una religione meravigliosa, quella ebraica, infatti
entrambi i miei genitori erano ebrei così frequentai una sinagoga conservativa. Sono
nato ebreo e avrei voluto morire da ebreo! Ma in qualche modo, anche in sinagoga, il
Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe sembrava essere così lontano. Mi sentivo che
non avrei mai potuto vivere tutta la mia vita solo per la religione.
Così ho provato con l’università. Ho ricevuto una borsa di studio sia nella scuola
superiore che all’università, ricevendo in seguito anche la lode. Ma non potevo vivere
la mia vita solo per una serie di titoli e dottorati legati al mio nome.
Eccellevo negli sport. A Filadelfia mi fu dato il ruolo di quarterback (terzino) nel
campionato di calcio alle superiori e lanciatore per la squadra vincente di baseball
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della città. Ho avuto riconoscimenti a pallacanestro e ping pong. Ma non potevo
vivere solo per i successi sportivi e gli amici che avevo.
Ho provato il mondo del business. Ho lavorato a modo mio fin dal controllo di
produzione, a vice assistente del presidente fino a divenire presidente aziendale. Ho
avuto una bella casa ranch in una moderna comunità ebraica. La nostra azienda aveva
un bimotore ed un pilota che trasportava me e i dirigenti che lavoravano per me
ovunque volevamo andare.
Ma ancora non potevo vivere la mia vita solo per i risultati ottenuti dal business.
Così feci esperienza con i mezzi di comunicazione. Sono stato presidente del
Consiglio della quarta rete televisiva. Abbiamo fornito programmazioni a 500
franchising via cavo. Per un certo numero di anni ho prodotto e ospitato un
quotidiano di sindacato nazionale radiofonico in onda su 22 stazioni. Sono stato
intervistato dalla televisione nazionale e numerosi programmi radiofonici negli Stati
Uniti, Canada e Medio Oriente, che sono stati trasmessi a milioni di persone. Ma
anche l’essere coinvolto con i media non poteva essere lo scopo ultimo della mia vita.
Ci doveva essere qualcosa di più. Durante il corso della mia vita ho avuto il privilegio
di sperimentare molte cose che gli altri avrebbero voluto provare e non sono stati in
grado di ottenere. Ma nessuna delle mie realizzazioni avrebbe mai potuto riempire
quel vuoto a forma di Dio dentro di me. Una giorno nel parco di Fairmount
Recreation Center di Philadelphia (avevo già sperimentato la maggior parte delle
cose descritte sopra), ho incontrato George Gruen, un uomo che credeva nella bibbia
ebraica. George e sua moglie, Doris hanno vissuto la propria vita su un piano
superiore a chiunque altro avessi mai conosciuto. Avevano la vera gioia, shalom,
felicità e un genuino amore per me e per gli altri. Mi chiedevo cosa avesse reso
queste persone così diverse.
Ci doveva essere qualcosa di più.
George era un allenatore di squadre di baseball e basket. Dato che amavo così
tanto lo sport volevo partecipare. Dopo la competizione, George conduceva studi
biblici dalle scritture ebraiche per tutti i membri del team. Per la prima volta in vita
mia, presi seriamente in considerazione le credenziali e il messaggio della bibbia
ebraica.
Le credenziali della meravigliosa bibbia ebraica
Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la Tua parola. Ti
ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti. Ho
conservato la Tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di Te. Tu sei
benedetto, o Adonai; insegnami i Tuoi statuti.
(salmo 119:9-11)
Prima di tutto, ho scoperto che la bibbia ebraica è storicamente molto precisa
soprattutto se confrontata con altri documenti storici esistenti. In alcuni casi dà un
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resoconto dettagliato di determinati periodi di tempo, il che non avviene per altri
documenti storici.
Inoltre, le scritture ebraiche sono geograficamente affidabili e sono state
confermate più volte dagli archeologi che usano la bibbia come una mappa stradale
per localizzare le città sepolte ed i reperti storici. I capi militari israeliani usano
talvolta i percorsi di antiche battaglie e seguono le strategie di battaglia che trovano
descritte nella Tanakh (Sacre Scritture) applicandole alle guerre di oggi contro i
nemici di Israele.
La maggior parte della bibbia ebraica ha sorprendentemente predetto il futuro con
una precisione pari al cento per cento in ogni evento.
La maggior parte della bibbia ebraica ha sorprendentemente predetto il futuro
con una precisione pari al cento per cento in ogni evento. Le scritture ebraiche hanno
profetizzato circa:
1) La rinascita dello Stato di Israele
In Isaia 11:12 Adonai dice:
“Egli alzerà il vessillo per le nazioni, raccoglierà gli espulsi e radunerà i dispersi di
Giuda dai quattro angoli della terra”.
Adonai disse che avrebbe reso Israele come “un vessillo” (in ebraico “una
straordinaria bandiera o stendardo”) per il mondo a venire. Avrebbe poi raccolto di
nuovo il popolo ebraico dai quattro angoli della terra, dopo quasi 2000 anni di
dispersione in tutto il mondo.
Il 14 maggio 1948, il primo ministro David Ben Gurion, mentre si trovava nel
Tel Aviv Museum Hall, proclamò la sovranità di Israele. Una nazione è nata in un
solo giorno esattamente come la bibbia aveva profetizzato più di 2.700 anni fa (vedi
Isaia 66:8)!
2) La restaurazione dell’ebraico “La lingua pura”
In Sofonia 3:9 è scritto:
“Poiché allora darò ai popoli un linguaggio puro, affinché tutti invochino il nome di
Adonai, per servirlo di comune accordo”.
Israele è un crogiolo di ebrei provenienti da più di cento nazioni della terra,
eppure tutti imparano a parlare l’ebraico biblico con l’aggiunta di parole ebraiche
moderne. Ci si potrebbe chiedere perché l’ebraico è chiamato “linguaggio puro” nella
bibbia. Questo perché non ci sono parole di volgarità o parolacce nell’ebraico
biblico! Mai prima nella storia dell’umanità un popolo antico, che si è sparso su tutta
la faccia della terra per quasi 2000 anni, è stato ristabilito nella propria terra con la
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propria antica lingua nazionale. Come ha fatto il profeta Sofonia a sapere che sarebbe
successo?
3) La sconfitta miracolosa di nemici di Israele in quattro grandi guerre
Isaia 19:16-17 predice la vittoria miracolosa del moderno stato di Israele sui suoi
nemici, che si è verificato nel 1948 (guerra di indipendenza), nel 1956 (guerra del
Sinai), nel 1967 (guerra dei sei giorni) e nel 1973 (guerra del Kippur):
In quel giorno l’Egitto sarà come le donne, tremerà e sarà spaventato di fronte alla
mano che Elohè Zevaoth agiterà contro di lui. Il paese di Giuda sarà il terrore
dell’Egitto; ogni volta che se ne farà menzione, sarà un vero spavento a motivo della
decisione presa contro di lui da Elohè Zevaoth.
Durante le quattro grandi guerre, la piccola popolazione di Israele era composta
da diversi milioni di ebrei che dovettero difendersi di volta in volta contro la crescita
della Lega araba fatta da 20 nazioni (oggi 21 nazioni) con una popolazione in quel
periodo di circa 140 milioni di arabi. Israele era in inferiorità numerica pari 5 a 1 per
quanto riguarda i soldati, 3 a 1 per gli aerei nemici e carri armati, 8 a 1 per
l’artiglieria e 18 a 1 per quanto concerneva i missili. Il bilancio militare di Israele
impallidiva per l’esiguo numero in confronto alle decine di miliardi di petrodollari
spesi dai nemici di Israele per la distruzione di Israele. E tuttavia, Israele, anche se
senza un adeguato equipaggio, arsenale e finanza, ha vinto guerra dopo guerra, contro
ostacoli insormontabili. Non c’è una spiegazione, ma solo grazie ad Adonai stesso
che ha predetto nella bibbia cosa sarebbe successo.
Qui ci sono tre brevi esempi di miracoli strabilianti nei quali Adonai ha operato
per conto di Israele:
Un ebreo che fa la guida turistica ha testimoniato:
Durante la guerra, i miei uomini ed io siamo rimasti intrappolati in un campo
minato. Le mine cominciarono ad esplodere tutte intorno a noi. Improvvisamente un
turbine di sabbia è apparso e ha portato me e i miei uomini via attraverso il campo
minato mettendoci in salvo! Un israeliano mi ha scritto: “Ero nel campo di battaglia
quando vidi sulla cima della collina un uomo completamente vestito di bianco, che
aiutava i nostri soldati di trincea in trincea. Ogni volta che l’uomo alzava le braccia in
alto verso il cielo, la battaglia era sempre vinta dalle nostre truppe israeliane. Diedi il
mio binocolo al generale per avere un punto di vista migliore ed anche lui vide
l’uomo vestito di bianco, che poi scomparve davanti ai nostri occhi!”
Un giornalista mi riferì che suo padre, anche lui giornalista, si trovava sulle
alture del Golan quando gli israeliani catturarono dei soldati siriani ai quali suo padre
chiese:“Perché vi siete ritirati da così pochi soldati ebrei che prima si sono fatti
avanti?” Gli risposero: “Ti sbagli! Noi non abbiamo visto pochi soldati ebrei ma ne
abbiamo visto centinaia di loro”. Cosa hanno visto questi soldati siriani? Hanno visto
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gli angeli di Adonai? Potrebbe essere che ancora una volta Adonai ha mandato i suoi
angeli a lottare per il suo popolo ebraico diffondendo paura nei cuori dei nemici di
Israele secondo la profezia di Isaia?
4) Miracoli in agricoltura si verificarono quando gli ebrei tornarono in Israele
In Isaia 35:1 è scritto:
“Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la
rosa”. ...
Quando il popolo ebraico è tornato in Israele dai quattro angoli della terra, ha
trovato paludi malariche e aridi deserti. I nomadi che occupavano la terra da secoli
non sono stati i figli del deserto, anzi erano i padri di esso. Essi non hanno contribuito
a curare il terreno, ma attraverso la loro negligenza è peggiorato. Quando gli ebrei
sono tornati in patria, cominciò a prendere vita una trasformazione agricola come
profetizzato da Isaia. Quando vivevo a Chicago, sono stato in grado di comprare
arance luscious da Israele. A Miami ho potuto comprare il succo di pomodoro
proveniente da Tel Aviv ed ora nella zona di Washington DC, dove vivo, posso
acquistare bellissimi fiori freschi coltivati in Israele. Basta visitare il famoso mercato
Carmel di Tel Aviv per vedere come in Israele si producono enormi e fantastici
agrumi.
La Scrittura dice: “il deserto ... fiorirà come la rosa”. I più importanti fiori che
vengono esportati da Israele sono le rose! La piccola nazione di Israele è la numero
tre al mondo per esportazione di fiori coltivati con valori pari a 140 milioni di dollari
all’anno, e la maggior parte vanno in Europa. Non è questo un luogo asciutto, arido e
sterile nel deserto? Banane, un frutto a clima caldo, sono coltivate nella Valle del
Giordano con ottimi risultati, mentre a soli cinque chilometri di distanza, le mele, un
frutto a clima freddo, sono diventate un prodotto di alta qualità. Ho visto questa
meraviglia con i miei occhi.
Nella breve esistenza del moderno stato, Israele già fa parte di un ristretto
gruppo di nazioni che non solo produce cibo a sufficienza per i propri cittadini, ma il
20 per cento di esportazioni dei suoi prodotti agricoli è inviato ad altri paesi del
mondo! Israele esporta la sua tecnologia agricola ed il “know how” ai paesi del terzo
mondo, nonché ai paesi altamente sviluppati in Europa e negli Stati Uniti.
Israele è il paese con il più basso consumo d’acqua al mondo, regolazione e
controllo delle risorse idriche alternative, quali l’acqua riciclata da parte
dell’industria e delle acque reflue provenienti dal settore domestico! L’uso integrato
di controllo computerizzato nei sistemi di irrigazione e fertilizzazione, con una
percentuale sostanziale di colture e orticoltura in pieno campo israeliano, che
minimizza i costi di manodopera e massimizza le migliori condizioni possibili per le
colture. In Israele c’é una stazione speciale nel deserto del Negev, che utilizza i
“metodi del deserto” e le tecniche di irrigazione, l’acqua salata viene pompata dalle
profondità del Negev, con risultati ineguagliabili per esaltare sapori migliori come ad
esempio i pomodori con la più alta qualità che possiamo trovare! Melanzane, meloni,
!
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patate, pere e persino l’uva da tavola è innaffiata e raccolta con quest’acqua salata nel
deserto del Negev. Da quando il nostro popolo ebraico è ritornato in Eretz (terra), le
profezie di Isaia a riguardo dei fiori nel deserto e dell’agricoltura di Israele si sono
perfettamente compiute!
5) Le desolate città di Israele sarebbero state ricostruite
Il profeta Amos scrisse (Amos 9:14)
“Farò tornare dalla cattività il mio popolo Israele, ed essi ricostruiranno le
città desolate e le abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno
giardini e ne mangeranno i frutti”.
Dal 1948 gli Ebrei hanno costruito la loro nazione con una mano e con l’altra
hanno tenuto le loro armi! Nonostante si siano difesi da quattro grandi guerre, la cura
per il trasporto, l’alloggio, la formazione linguistica, l’occupazione e l’istruzione di
milioni di immigrati provenienti da oltre cento nazioni, hanno formato un governo e
lo sviluppo di una infrastruttura. Israele è riuscito a costruire e finanziare una nazione
moderna di cui essere orgogliosi! Quelle che un tempo erano “città desolate” ora si
stanno espandendo in città moderne come Jerushalaim, Tel Aviv, Jaffa, Haifa, e molte
altre. Sin dalla sua indipendenza, Israele ha avuto un programma di costruzione non
stop e sta recuperando il deserto ad un ritmo tale che i suoi cartografi hanno difficoltà
a rimanere aggiornati. Israele non solo ha eccelso in agricoltura, ma anche nella sua
tecnologia, nell’università, nella scienza, nella difesa, nella medicina, nelle strutture
alberghiere e in molto altro. Lo Stato di Israele è esattamente ciò che la bibbia ha
detto che sarebbe avvenuto!
6) Gli ebrei sarebbero tornati in Israele dal paese del Nord (Russia)
Geremia 16:14-15 e 23:7-8 ci predice a proposito del secondo esodo:
“Perciò ecco, vengono i giorni, dice Adonai, nei quali non si dirà più: Per
l’Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto, ma: Per
l’Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d’Israele dal paese del nord e da tutti i
paesi dove li aveva dispersi”.
“Perciò ecco, i giorni vengono. dice l’Eterno, nei quali non si dirà più: Per
l’Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto, ma: Per
l’Eterno vivente che ha fatto uscire e ha ricondotto la progenie della casa d’Israele
dal paese del nord e da tutti i paesi dove io li avevo dispersi ed essi dimoreranno nel
loro paese”.
Se volando sei venuto dal nord di Jerushalaim, probabilmente sei venuto da
Mosca. L’ex Unione Sovietica (in particolare la Russia), contiene una considerevole
quantità di ebrei provenienti dal paese del nord dello stato di Israele, che può
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adempiere a questa profezia. Si stima che ci siano da due milioni e mezzo di ebrei
(purosangue) a dieci milioni di ebrei (frutto di matrimoni misti) in URSS.
Qualunque sia il numero, ben oltre un milione di ebrei russi sono già immigrati
in Israele negli ultimi anni. La maggior parte di questi immigrati sono altamente
qualificati come educatori, medici, ingegneri e musicisti che stanno arrivando in
Israele come una manna di professionisti intelligenti “dalle terre del Nord”,
esattamente come le scritture del popolo ebraico avevano previsto oltre 2.600 anni fa!
C’è da meravigliarsi che l’ho chiamata “La meravigliosa bibbia ebraica”? Se una
antica profezia della scrittura ebraica si è avverata, potremmo dire che si tratta di
“fortuna”. Se due profezie si sono avverate, potremmo chiamarle “una fortunata
coincidenza”. Se tre profezie si sono avverate, si potrebbe dire che si tratta di “una
strana coincidenza fortunata”! Ma quando, profezia dopo profezia, tutte le profezie si
avverano in tutti i particolari, per la pura e semplice legge del calcolo delle
probabilità, siamo usciti fuori dal regno della fortuna e della coincidenza, perché
Adonai ci ha dato una parola sicura di profezia sulla quale si può vivere e sulla quale
possiamo basare le nostre decisioni!
Io e milioni di altri abbiamo concluso che la bibbia ebraica è il più corroborato e
autenticato documento al mondo. Sì, la bibbia è confermata dalla storia,
dall’archeologia, dalla geografia, dalla profezia e dai rotoli del Mar Morto. E
soprattutto, funziona nella vita di coloro che sinceramente la mettono alla prova.
Sono in grado di verificare questa mia esperienza. Questo tipo di prove non
richiedono un verdetto. Che cosa dovremmo fare? Ho pensato quanto fosse
affascinante vedere che in così tanti anni Elohim ha concretizzato le profezie della
bibbia, ma volevo sapere quale fosse quella relativa a me. Qual era il piano di Adonai
per me personalmente?
Il messaggio della bibbia ebraica
“Venite quindi e discutiamo assieme, dice Adonai, anche se i vostri peccati
fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come
porpora, diventeranno come lana. “(Isaia 1:18)
Come studiai le scritture ebraiche scoprii che il piano di Adonai era quello di
provvedere per il perdono dei miei peccati e di farmi entrare in un rapporto personale
con Lui e ciò lo si può riassumere in cinque principi spirituali. Chiamo queste “le
cinque leggi ebraiche”. In altre parole, proprio come il Creatore ha definito delle
leggi fisiche (come la gravità, la forza centrifuga, l’inerzia ecc) che disciplinano il
funzionamento dell’universo, anche nel mondo spirituale ha ben definito leggi che
governano il nostro rapporto con Lui. Ecco queste leggi:
La prima legge racconta il proposito di Adonai...
... Dio ha creato te e me per avere un rapporto personale con Lui ed il fine di tale
rapporto è godersi la sua vita in abbondanza!
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Niente dà a Elohim maggior piacere quando io e te scegliamo di avere un
rapporto personale con Lui di nostra spontanea volontà!
Adonai ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l’empio per il giorno della sventura.
(Proverbi 16:4)
Un rapporto personale con Adonai ti porterà la Sua vita ricca di Shalom, di
scopi, di significato, di gioia e felicità.
“Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza;
alla tua destra vi sono delizie in eterno”. (Salmo 16:11)
Questa è una vita meravigliosa da vivere, non è vero? Ma la maggior parte della
gente non sembra che oggi stia sperimentando questa vita abbondante. Perché no?
Questo ci porta alla seconda legge.
La seconda legge rivela il problema dell’uomo ...
... Il peccato ci separa da un rapporto personale con Adonai e la Sua vita abbondante.
Il peccato causa anche la morte spirituale.
“Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO, e
i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto”.
(Isaia 59:2)
“Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l’anima del padre come l’anima del figlio
sono mie. L’anima che pecca morirà. “(Ezechiele 18:4)
Il peccato causa anche il senso di colpa, di infelicità, di mancanza di shalom, di
frustrazione e la mancanza di scopo. Che cos’è il peccato? È la trasgressione o la
rottura con la legge di Adonai. Una parte dello Shemà (Deuteronomio 6:5) dice:
“Tu amerai dunque Adonai, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua
anima e con tutta a tua forza”.
Se non amiamo Adonai con tutto il nostro cuore e con tutta l’anima e forza,
allora abbiamo rotto il più importante e il primo comandamento ed abbiamo peccato.
Se mettiamo tutto davanti ad Adonai come l’auto, i beni materiali, il sesso, il denaro,
la droga, o qualsiasi altra cosa, allora abbiamo fatto degli idoli di quelle cose ed
abbiamo commesso peccato di idolatria. Se odiamo qualcuno nel nostro cuore, allora
siamo assassini. Se abbiamo la lussuria nei nostri cuori, allora siamo adulteri. Se noi
rubiamo, uccidiamo, mentiamo, desideriamo, lavoriamo di shabbat, o disonoriamo i
nostri genitori, allora abbiamo rotto i dieci comandamenti. In realtà i nostri rabbini e
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studiosi ci dicono che ci sono 613 comandamenti nella Tanach che noi tutti dobbiamo
osservare.
Chi può osservare tutti questi comandamenti? Nessuno di noi!
Chi può osservare tutti questi comandamenti? Nessuno di noi! È scritto in Primo Re
8:46
“Quando peccheranno contro di te, perché non c’è alcun uomo che non pecchi ...”
Durante gli studi delle scritture ebraiche, mi resi conto che sia consapevolmente
che inconsapevolmente, avevo rotto innumerevoli comandamenti di Adonai e che ho
dovuto abbandonare questi peccati con l’aiuto di Adonai Elohim. Ezechiele 33:11 cita
le parole di Adonai:
“Dì loro: Come è vero che io vivo, dice Adonai Elohim, io non mi compiaccio
della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi,
convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa
d’Israele?”
Mi resi conto che avevo peccato e avevo bisogno dell’aiuto di Elohim.
Sei disposto ad ammettere che anche tu hai peccato ed hai bisogno dell’aiuto di
Adonai? Questo ci porta alla terza legge.
La terza legge spiega il piano di Elohim.
A) Non è possibile rimuovere il peccato con i vostri sforzi umani.
Nessuno di noi può raggiungere il cielo, osservando i dieci comandamenti (le
mitzvot). La conoscenza del peccato è venuta dalla legge di Elohim, che è così pura e
perfetta in quanto è il suo metro di misura per mostrare a noi, esseri umani, quanto
velocemente ci allontaniamo dalla gloria e dalla santità di Adonai. Senza la Torah,
non avremmo nemmeno la coscienza del peccato in cui siamo.
L’intenzione dell’uomo è di cercare di rimuovere i propri peccati con le proprie
forze umane. Questi sforzi possono includere la religione (i tentativi dell’uomo di
raggiungere Elohim) o semplicemente di essere un “benefattore”, sperando che le
proprie buone azioni superano le azioni cattive al fine di raggiungere l’auto -giustizia.
In Proverbi 14:12 è scritto:
“C’è una via che all’uomo sembra diritta ma la sua fine sfocia in vie di morte”.
Ancora una volta il Creatore che ha messo centinaia di miliardi di galassie nello
spazio con precisione matematica non è da meno per quanto riguarda la precisione
delle sue leggi spirituali. Se uno non obbedisce alle precise leggi spirituali di Elohim,
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come rivelato e confermato nella sua parola, non si può ottenere la necessaria
giustizia di Adonai (la giusta posizione con Elohim).
B) Il peccato può essere rimosso solo dalla fede e nel credere ciò che Adonai dice
e agire di conseguenza.
La giustificazione viene dalla fede. In Genesi 15:6 è scritto:
“Ed egli credette a Elohim, che glielo mise in conto di giustizia”.
Ed egli [Abramo, il padre del popolo ebraico] ha creduto [aveva fede] in Adonai, e
Egli [Elohim] lo ha stimato [la fede di Abramo] adatto per avere la giustizia.
La giustizia di Adonai non viene dalle nostre buone opere (mitzvot). Per grazia
di Elohim, è qualcosa che non meritiamo, tu ed io siamo giustificati mediante la fede.
Non da noi stessi. È il dono di Elohim, non dalle nostre opere umane, perché nessuno
di noi se ne vanti e dica che ce lo meritiamo (guarda il Nuovo Patto in Efesini 2:8-9).
“Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da
voi, è il dono di Adonai, non per opere, perché nessuno si glori”.
C) La fede deve essere posta sul sangue di Adonai come unica condizione di
Espiazione (“La copertura” per il peccato).
Se uno ha una fede spirituale, come la bibbia dice, allora Adonai richiede un atto
di fede a lui gradito. Levitico 17:11 dice:
“Poiché la vita della carne è nel sangue. Per questo vi ho ordinato di porlo
sull’altare per fare l’espiazione per le vostre vite, perché è il sangue che fa
l’espiazione per la vita”.
Quando il tempio era ancora esistente e l’agnello era sacrificato sull’altare
offrendo il sangue per l’espiazione, questo era un atto di fede accettato da Adonai!
Ma poiché il tempio non è più esistente e il sistema sacrificale è cessato, come
possiamo avere il sangue per l’espiazione oggi, unicamente da un atto di fede?
Questo ci porta alla quarta legge.
La quarta legge mostra la provvidenza di Adonai ...
Oggi Elohim ha fornito il sangue di espiazione attraverso un sacrificio perfetto,
colui che la bibbia ebraica chiama “HaMaschiach”. La parola Maschiach significa
“L’Unto del Signore”.
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Isaia 53:5-6 dice:
“Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre
iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure
noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva
la propria via, e Adonai ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato e
umiliato, non aperse bocca”.
Nella vita di Abel (figlio di Adamo ed Eva), vediamo come Elohim ha
provveduto l’espiazione per “la persona” (vedi Genesi 4:4). Per Pesach vediamo
come Adonai provveda per l’espiazione per “la famiglia” (vedi Esodo 12:13).
Durante lo Yom Kippur, il Giorno dell’Espiazione, vediamo la provvidenza di
Adonai per “la nazione” (vedi Levitico 16:30).
E nel Maschiach vediamo l’espiazione per tutti coloro che credono (avendo
fede) in Lui come il loro personale perfetto Agnello per Pesach (vedi Isaia 53).
Ma la domanda cruciale è “Come possiamo sapere chi è il vero Maschiach
ebreo?”
Nelle scritture Elohim dona più di 300 profezie che identificano chiaramente
HaMaschiach. Secondo il calcolo delle probabilità, c’è solo una possibilità su
33.554.432 che anche 25 di queste profezie possano essere soddisfatte da un’unica
persona. (guarda la nota n.1 a fine capitolo)
Chi ha realizzato le profezie seguenti è il vero Maschiach d’Israele. Il
Maschiach deve ...
• nascere a Bethlehem di Yehuda (guarda il profeta Michea 5:1-2)
• nascere da una vergine come un segno miracoloso per il popolo ebraico (vedi Isaia
7:14). La parola ebraica per vergine utilizzato in Isaia 7:14 è “Almah”. Questo si
traduce in alcune versioni della bibbia come o “donna” o “giovane fanciulla”.
Tuttavia nelle scritture ebraiche, quando è usato “almah” va letto nel suo contesto
ed è sempre chiaro che si riferisce a una vergine. Inoltre Adonai ha promesso ad
Israele “un segno”. Non dovrebbe essere un segno quando una normale giovane
fanciulla partorisce un figlio. Dovrebbe essere un segno se una vergine dà alla luce
un bambino per mano di Elohim. Si prega di notare che il nome ebraico di questo
bambino, Immanuel, significa: “Elohim è con noi”. Ciò dimostra che la sua natura è
soprannaturale. Alcuni inciampano in questa profezia a causa della loro mancanza
di fede. Elohim che ha chiamato l’universo all’esistenza, avrebbe potuto facilmente
avere un bambino da una vergine. Inoltre chi si può comparare alla meravigliosa
creazione del figlio di Elohim!
• essere disprezzato e reietto dagli uomini (vedi Isaia 53:3).
• vivere una vita senza peccato (vedi Isaia 53:9).
• essere tradito per 30 denari d’argento (vedi Zaccaria 11:12-13).
• morto per i peccati del popolo ebraico e per il mondo intero (vedi Isaia 53:5-6,8).
• morire perché appeso al legno e trafitto (vedi Salmo 22:14-18; Zaccaria 12:10).
• hanno tirato a sorte per la sua veste al momento della sua morte (vedi Salmo 22:18).
• venire prima della distruzione del Secondo Tempio (70 dC) (vedi Daniele 9:24-26).
101
• risorgere dai morti (vedi Salmo 16:10. e salmo 110:1).
Solo un uomo nella storia ha adempiuto a tutte queste profezie. Ha cambiato il
calendario e il corso della storia, e milioni di ebrei e gentili hanno fiducia in Lui per
la loro personale espiazione. Il suo nome ebraico è Yeshua, che significa “salvezza”.
Ai miei amici non ebrei egli è conosciuto come “Gesù”, che in origine era tradotto
dal greco come Jesous Christos, e fu in seguito anglicizzato come “Gesù, Il Cristo”,
che significa “salvezza, il Messia”!
Quando incontri i requisiti di Adonai relativi a Yeshua HaMaschiach, non perdi
la meravigliosa eredità ebraica, ma piuttosto completi il tuo ebraismo guadagnando il
sangue per l’espiazione, ottenendo il Maschiach ed un rapporto infinitamente più
personale con Elohè Avraham, Elohè Itzhak, Elohè Jacov!
Tuttavia non è abbastanza per te, sapere solo intellettualmente che Yeshua è
HaMaschiach. È necessario un atto di fede per ricevere il sangue del Maschiach per
l’espiazione e per entrare nella vita abbondante di Adonai. Questo ci porta alla quinta
legge.
La quinta legge dà le prerogative dell’uomo (Una volontà
libera di scegliere) ...
... Hai bisogno di chiedere a Yeshua HaMaschiach di entrare nel tuo cuore e nella tua
vita in modo da ricevere il sangue per l’espiazione e per avere un rapporto personale
con Elohim, potendoti godere la sua vita in abbondanza. Il Maschiach non vuole
imporre la sua volontà nella tua vita, Egli vuole essere invitato.
Il profeta Joel 3:5 (in alcune versioni 2:32) attesta:
“E avverrà che chiunque invocherà il nome di Adonai sarà salvato, perché sul
monte Sion e in Jerushalaim vi sarà salvezza, come ha detto Adonai, e fra i superstiti
che Adonai chiamerà”.
Salvezza significa liberazione dal peso del peccato (la separazione da Adonai), il
potere del peccato (sopra di voi), e un giorno dalla presenza del peccato (vita eterna)!
Quando chiedi a Yeshua HaMaschiach di entrare nel tuo cuore e nella tua vita,
riceverai la sua espiazione e la sua vita eterna. Quando cresci in lui spiritualmente,
potrai godere di una personale shalom, gioia, felicità, consiglio, senso, proposito, e
molto di più di quanto si possa immaginare.
Ho trovato l’abbondante vita ebraica
“Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto
affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. (Yeshua HaMaschiach nel B’rit
Chadashà nel libro di Yochanan 10:10)
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Quando studiai le profezie che identificavano HaMaschiach, sapevo nel mio
cuore che un solo uomo in tutta la storia le aveva soddisfatte, egli è Yeshua di
Nazareth.
Yeshua è nato da una vergine a Bethlehem. Ha vissuto una vita senza peccato.
Nessuno ha mai trovato anche un solo peccato in Lui. La storia testimonia di aver
guarito i malati, di aver dato la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, di
aver guarito i piedi agli storpi e guarito i lebbrosi. Egli ha anche resuscitato le
persone dalla morte! Disprezzato e reietto dai leader sospettosi Egli fu tradito per
trenta sicli d’argento. È morto per essere stato appeso al legno e trafitto per i peccati
del popolo ebraico e per quelli del mondo intero. Quelli che lo trafissero tiravano a
sorte per spartirsi le sue vesti. È morto prima della distruzione del Secondo Tempio.
La storia testimonia di aver guarito i malati, di aver dato la vista ai ciechi, l’udito ai
sordi, la parola ai muti, di aver guarito i piedi agli storpi e guarito i lebbrosi.
Il profeta Daniele ha scritto che dopo che “L’Unto” (HaMaschiach) è stato
“tagliato fuori” (assassinato), un principe sarebbe venuto a distruggere la città
(Jerushalaim) e il Santuario (il Tempio). Dopo la morte di Yeshua, il principe Tito e le
legioni romane distrussero la città di Jerushalaim e il Secondo Tempio nel 70 dC,
esattamente come Daniel HaNaviì profetizzò. Poiché il sistema levitico dei sacrifici
non era più disponibile, voleva dire che Adonai aveva ormai provveduto una volta per
sempre un’espiazione perfetta attraverso il sangue di Yeshua HaMaschiach, per tutti
coloro che credono (vedere Daniel 9:24-26)!
Yeshua è risorto dalla morte come David HaMelech profetizzò. Giuseppe Flavio,
lo storico di quel tempo, prima ebreo e poi romano, scrisse quanto segue in Antichità
Giudaiche:
“Ora ci fu in quel tempo Yeshua, un uomo saggio, se è lecito chiamarlo uomo,
perché era un facitore di meravigliose opere, un maestro per gli uomini su come
ricevere la verità con piacere .... Egli era HaMaschiach e quando Pilato, su
suggerimento degli uomini leader fra noi, lo aveva condannato alla croce, quelli che
lo amarono fin da prima non lo abbandonarono, perché Egli apparve loro
nuovamente vivo il terzo giorno a più di 500 testimoni ebrei, come i divini profeti
avevano predetto queste e mille altre cose meravigliose che lo riguardano!” (vedere
la nota n.2 a fine capitolo)
Ero lì di fronte ad un dilemma. Come avrei potuto, come un ebreo accettare
Yeshua? Sarebbe stato come diventare un goy, un gentile? George Gruen mi fece
notare che la speranza del Maschiach non era di origine gentile, ma di origine
ebraica. Proviene dalla bibbia ebraica e anche oggi gli ebrei osservanti di Moshè
Maimonide recitano “I Tredici principi della fede ebraica: “Credo con fede assoluta
nella venuta del Maschiach e, sebbene egli ritarda, io aspetterò ogni giorno la sua
venuta”! (vedi nota n.3 a fine capitolo) La questione non era se accettare il
Maschiach come una cosa ebraica da osservare, ma definitivamente chi era il
103
Maschiach ebreo? Non avevo dubbi su chi avesse soddisfatto tutte quelle profezie!
Inoltre, l’aver accettato il Maschiach ebreo che aveva offerto il proprio sangue per
l’espiazione, era simile ai sacrifici descritti nella bibbia ebraica. Mi suonava molto
kosher! Poi, un giorno, nella privacy della mia casa, mi sono piegato in ginocchio ed
ho pregato:
“Caro Padre Celeste, so che ho peccato contro di Te, Ti chiedo perdono. Yeshua tu
sei HaMaschiach, ti prego di venire nel mio cuore e nella mia vita, mondami col tuo
sangue prezioso per l’espiazione, e fammi diventare un tuo figlio o Adonai. Grazie
per avermi fatto questo secondo la tua parola. Amen!”
Quando ho detto quella preghiera, le luci nella mia stanza non hanno fatto
nessuno sfarfallio, né un angelo ha bussato alla mia porta con un telegramma da parte
di Elohim. Ma Elohè Avraham, Elohè Itzhak ve Jacov mi è venuto più vicino di
quanto fossero le mie mani o il mio respiro, ed ho trovato una shalom che supera ogni
comprensione e una gioia indicibile e gloriosa!
Da quel giorno a Filadelfia, oltre 40 anni fa, HaMaschiach non mi ha mai
lasciato. Lui è un amico più affezionato di un fratello. Tutto ciò che Adonai ha
promesso nella sua Parola si è avverato: amore, Shalom, gioia, perdono, felicità,
consiglio, scopo, e molto altro ancora! Mia madre, Ethel e le mie sorelle, Rosa e
Joyce ed un consistente numero di miei parenti ed amici hanno invitato HaMaschiach
nella loro vita!
All’età di 19 anni ho sposato Audrey Cucina Yvonne. Quando Audrey aveva solo
6 anni, ha contratto la poliomielite bulbare, la più mortale di tre tipi di polio. Era
completamente paralizzata dal collo fino alla pianta dei piedi. Non riusciva a
muovere le braccia, le mani o le gambe. Lei non riusciva nemmeno a deglutire la
saliva.
I suoi genitori non erano ancora credenti in Yeshua, ma i suoi nonni erano forti
credenti nella bibbia, e una mole di preghiere salì al trono di Elohim. Adonai ha
guarito completamente Audrey dalla Polio bulbare incurabile! Il dottore ha detto che
era un miracolo! Disse che non c’era un modo per poter spiegare il suo recupero
clinico. Adonai ha generosamente esteso la sua vita di altri 44 anni. Ad Audrey che
non era nemmeno in grado di inghiottire la saliva, fu data una bella voce e cantava
per glorificare Elohim. Ha condotto una vita molto attiva come moglie, come madre
di due figli, e come amministratrice eccezionale di affari. Siamo stati sposati per
quasi 28 anni, poi Audrey si addormentò e andò in Paradiso.
Nella pienezza del tempo, Adonai Elohim ha portato nella mia vita Sandra
Sheskin Frances, una donna ebrea molto bella. Sandra è un’americana di prima
generazione, nata da genitori ebrei immigrati dalla Polonia e cresciuta in una famiglia
ebrea ortodossa praticante. La maggior parte dei membri della sua famiglia, da
entrambi i genitori, è stata assassinata dai nazisti.
Prima del nostro matrimonio, Sandra era la principale portavoce pubblica del
governo degli Stati Uniti sulla storia e sul patrimonio dell’emblema nazionale degli
Stati Uniti, il Gran Sigillo degli Stati Uniti. In quella posizione, Sandra era
direttamente responsabile dell’Ufficio del presidente.
104
Sandra canta nei concerti messianici ed è un’artista con molte registrazioni a suo
carico; ha condiviso il suo amore per Israele e per il suo Maschiach da Jerushalaim
alla Casa Bianca per il mondo intero, parlando a milioni di persone. Insieme siamo
stati molto impegnati in numerosi compiti per il nostro popolo ebraico dalla Russia
fino in Israele per la lotta contro l’antisemitismo in tutto il mondo e per
l’insegnamento delle scritture ebraiche.
Oggi ci sono decine di migliaia di ebrei messianici e centinaia di sinagoghe
messianiche dove gli ebrei credenti adorano Elohim, con almeno 40 congregazioni in
Israele.
Oggi ci sono decine di migliaia di ebrei messianici e centinaia di sinagoghe
messianiche dove gli ebrei credenti adorano Elohim, con almeno 40 congregazioni in
Israele. Ogni anno, migliaia di credenti nella bibbia partecipano a conferenze ebraico
messianiche. Che gioia essere coinvolti in questo tempo finale del risveglio spirituale
ebraico messianico che Adonai promise al nostro popolo in Osea 3:05:
“Poi i figli d’Israele torneranno a cercare Adonai loro Dio e David, loro re, e si
volgeranno tremanti ad Adonai e alla sua bontà negli ultimi giorni”.
Ci sono tante cose così meravigliose che HaMashiach ha fatto nella nostra vita:
risposte alle preghiere, miracoli per la moltiplicazione del cibo, guarigioni dalle
malattie, guida soprannaturale e molto, molto di più che ci vorrebbero volumi per
scrivere tutto questo.
Non ti incoraggerò mai abbastanza affinché tu possa invitare Yeshua
HaMaschiach nel tuo cuore e nella tua vita.
“Gustate e vedete quanto Adonai è buono; beato l’uomo che si rifugia in Lui.
Temete Elohim, voi suoi santi, poiché nulla manca a quelli che lo temono”. (Salmo
34:8-9)
“E avverrà che chiunque invocherà il nome di Adonai sarà salvato, perché sul
monte Sion e in Jerushalaim vi sarà salvezza, come ha detto Elohim, e fra i superstiti
che Adonai chiamerà”. (Joel 3:5 oppure alcune versioni 2:32)
Ecco come invitare Yeshua HaMaschiach nel vostro cuore e nella vostra vita, è
un atto di fede che accoglie il suo sangue per l’espiazione:
1) Prega: pregare vuol dire parlare con Adonai con parole tue.
2) Confessa: Riconoscere davanti alla presenza di Elohim che tu hai peccato ed hai
rotto i suoi comandamenti e che sei veramente dispiaciuto per questo.
3) Chiedere e ricevere: Chiedi a Yeshua HaMaschiach di entrare nel tuo cuore e nella
tua vita e di purificarti con il Suo sangue per l’espiazione.
4) Credere: lo ringrazio per la fede che mi dà nel fare questo!
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Alcune persone hanno esperienze emotive quando invitano HaMaschiach nella
loro vita mentre altri no. Ringraziate solo Lui per essere venuto nel vostro cuore, non
basatevi su sentimenti umani, ma per l’autorità della bibbia ebraica. Questo è un atto
di fede gradito da Elohim! Ecco un esempio di preghiera:
“Caro Adonai, confesso che ho peccato contro di te e sono veramente dispiaciuto per
questo. Yeshua tu sei HaMaschiach, ti prego di venire nel mio cuore e nella mia vita,
purificami col tuo sangue prezioso per l’espiazione. Grazie perché mi fai questo
secondo la tua parola. Farò tutto ciò che vuoi per me, con il tuo aiuto. Lo credo
veramente o Adonai! Nel Tuo nome, Amen!”
Questa preghiera esprime il desiderio del tuo cuore? Se lo è, prega in questo
momento e HaMaschiach entrerà nella tua vita come ha promesso nella parola di
Adonai. (È possibile prendere un attimo di riflessione in questo momento ed elevare
questa preghiera ad alta voce.)
Hai invitato Yeshua HaMaschiach nella tua vita? L’hai davvero fatto sul serio?
Allora, dove è Yeshua secondo la bibbia? La Parola di Adonai dice:
“Ricordati dunque quanto hai ricevuto e udito; serbalo e ravvediti. Se tu non
vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te”.
(Yeshua HaMaschiach nel libro di Yochanan, Apocalisse 3:20)
O Adonai è il più grande bugiardo del mondo, oppure Yeshua HaMaschiach è
nel vostro cuore in questo momento se hai pregato per riceverLo!
“Porgimi orecchio, figlio di Tsippor! Elohim non è un uomo, perché possa
mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non
la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà? “(Numeri 23:19)
Nel momento che hai chiesto a Yeshua HaMaschiach di entrare nel tuo cuore e
nella tua vita come un atto di fede, Adonai ha cominciato a fare molte cose
meravigliose per te, tra cui:
1) I tuoi peccati sono stati espiati!
2) Hai ricevuto la giustizia per mezzo della fede!
3) Sei entrato in un rapporto personale con Adonai e sei un suo figlio !
4) Hai ricevuto la vita eterna!
5) Lo Spirito Santo di Elohim (Ruach haKodesh) è entrato per condurre la tua vita e
guidarti!
6) Tu ha cominciato una vita abbondante e un meraviglioso cammino per il quale
Elohim ti ha creato, per conoscere Adonai e farlo conoscere!
(Se non hai ancora chiesto a Yeshua HaMaschiach di entrare nella tua vita,
chiedi a Lui di venire in questo momento e queste meravigliose benedizioni saranno
tue!)
106
Ecco come fare per crescere nella vita abbondante di Adonai:
1) Confessa qualsiasi peccato futuro a Elohim e chiedi il suo aiuto per superarlo.
2) Prega a Elohim nel nome di Suo Figlio (Yeshua) e lodalo e ringrazialo molto.
3) Leggi la parola di Adonai (la bibbia) una o più volte ogni giorno. Proprio come si
hanno tre pasti fisici giornalieri, così hai bisogno di pasti spirituali regolari. Prima
di leggere, prega Elohim affinché ti mostri la verità quando leggi. Egli è l’autore. È
il suo libro.
4) Memorizza quanti più versi della bibbia, tanti quanti ne puoi. (Inizia con i versi di
questo capitolo.)
5) Ricerca, almeno con cadenza settimanale, la fratellanza con gli altri credenti nella
bibbia.
Dopo aver provato il meglio che il mondo ha da offrire, ora che cammino con
HaMaschiach da più di 40 anni, posso dire in tutta onestà che non c’è niente che mi
soddisfi come conoscere Adonai in modo personale e così intimo.
Commento di Sid Roth
Molte persone mi dicono “Lei è un ebreo che crede in Yeshua da più di 30 anni.
Credi ancora in lui con lo stesso fervore che avevi all’inizio? Non dubiti
dell’esperienza che hai avuto un quarto di secolo fa? Non pensi di immaginarlo”?
Se questa fosse la mia unica esperienza, avrei probabilmente smesso di seguire
HaMaschiach molti anni fa, ma la mia fede si basa su due cose: sul Ruach Elohim e
sulla Parola di Adonai.
In primo luogo, lo Spirito di Elohim vive letteralmente dentro di me. Mentre sto
scrivendo, sento la sua presenza. È come fiumi di acqua viva che scorrono attraverso
il mio corpo. È meraviglioso. Non sono mai stato brillo per droghe o per alcol, ma
non riesco ad immaginare un piacere che potrebbe avvicinarsi a quello che sto
vivendo adesso. So che Adonai è con me tutto il tempo. Ho visto le malattie lasciare i
corpi quando invoco il suo nome. Ho parlato in una lingua che non avevo mai sentito
in precedenza, per non parlarla più dopo e ciò ha portato un uomo a conoscere
Yeshua. Ho quello che la bibbia chiama una Shalom che supera la comprensione
umana. Così quando qualcuno mi chiede: “Non pensi che dovresti dimenticare questo
Yeshua?” Io rispondo:“È troppo tardi. L’ho già sperimentato. Io lo conosco!”
In secondo luogo, la mia fede si basa sulle profezie delle scritture ebraiche. La
maggior parte delle predizioni di Elohim per il suo popolo ebraico si è già avverata.
Possiamo avere piena fiducia che le profezie rimanenti si adempiranno presto.
Le Scritture parlano di un evento che farà sì che l’orologio profetico accelererà
il tempo. Geremia dice che ci sarà un grande esodo di ebrei dalla terra del nord (nord
di Israele è l’ex Unione Sovietica, vedi Geremia 16:15). Una volta che questo
accadrà, il popolo ebraico tornerà da tutte le nazioni del mondo. Il profeta Ezechiele
dice che nessuno sarà lasciato nella diaspora (vedi Ezechiele 39:28).
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Isaia dice che gli ebrei dalla Cina ritorneranno in Israele come un segno degli
ultimi giorni (vedi Isaia 49:12; SINIM in ebraico sta per “Cina”). La maggior parte
delle persone non hanno mai sentito parlare di ebrei cinesi. Ma io sono stato a
Kaifeng, in Cina e ho incontrato molti ebrei cinesi che sono in procinto di tornare in
Israele.
Come farà la volontà di Adonai a causare il ritorno in Israele degli ebrei
americani? Dopo tutto, noi non dovevamo assumere uno stile di vita americano,
avremmo dovuto affrontare gli unici pericoli per vivere in Israele.
Geremia 16:16 risponde a questa domanda. In primo luogo ci sarà un periodo di
misericordia. Poi ci saranno dei “pescatori” che dolcemente diranno al popolo ebraico
che le alluvioni stanno arrivando e l’arca è l’unica sicurezza che sarà tra le braccia
amorevoli del Maschiach. Ma coloro che non prestano attenzione al monito
diventeranno vittime dei “cacciatori”. Le generazioni passate hanno visto questi
cacciatori: Faraone, Haman, Stalin e Hitler. L’unico posto dove un ebreo sarà in grado
di trovare rifugio dai nuovi cacciatori sarà in Israele. E così, la bibbia dice che tutti i
popoli si rivolteranno contro Israele negli ultimi giorni (vedi Zaccaria 14:2). Due
terzi del popolo ebraico perirà (vedi Zaccaria 13:8). Quando non rimarrà più alcuna
speranza, Hamashiach lotterà per Israele (vedi Zaccaria 14:3). La nazione si pentirà
(vedi Zaccaria 12:10) e saranno purificati dal peccato (vedi Zaccaria 13,1).
Hai due scelte:
Sei appena arrivato a conoscere HaMaschiach ora e già devi compiere il tuo
destino di diventare un campione per Elohim, oppure credere in Lui durante l’ultima
grande battaglia, quando Egli ci salverà dalla distruzione. L’unico problema con la
seconda scelta è che i due terzi del popolo ebraico periranno prima del grande
salvataggio. Credo che la maggior parte degli ebrei americani non riconoscerà la
trappola mortale antisemita finché non sarà troppo tardi. Questo è stato il nostro
destino nella Germania di Hitler. E la morte senza perdono, come salario del peccato,
sta nella separazione eterna da Adonai, senza possibilità di tornare indietro.
Se non sei ebreo la tua decisione diventa ancora più critica. Come sapete, i primi
seguaci di Yeshua erano tutti ebrei! Se si voleva seguire Yeshua, il requisito era
quello di convertirsi al giudaismo tradizionale. Dopo che Pietro ha avuto una
rivelazione da Elohim, è stato deciso che anche un Gentile poteva credere in Yeshua
senza conversione al giudaismo. Le dighe furono aperte e furono più i gentili che gli
ebrei a seguire il Maschiach ebreo. Ma Yeshua disse in Luca 21:24 che quando
Jerushalaim sarebbe ritornata nelle mani degli ebrei, allora sarebbe giunta la fine
dell’era dei gentili. Jerushalaim, oggi è possessione degli ebrei. Siamo alla fine
dell’era dei gentili. Moltitudini di genti saranno comunque spazzati via dal suo
Regno, ma quelli che si opporranno induriranno i loro cuori e il loro amore si
raffredderà. Il tempo stringe! Alcuni leggendo questo libro saranno in vita durante i
disastri apocalittici predetti dalla bibbia. Altri potrebbero morire stanotte. Tu non sai
quando la tua fine arriverà. Ora è l’unico momento che hai di sicuro. Renditi conto.
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Dopo aver pregato per fare del Maschiach il tuo Salvatore, o se hai domande o
desideri individuare una congregazione nella tua zona, scrivimi o mandami un fax all’indirizzo o al numero che trovi in fondo alla pagina.
Note finali
1. See http://www.answers.com/topic/compound- probability.
2. Josephus, Jewish Antiquities (Cambridge, MA: Harvard UP, 1998).
3. Moses Maimonides, The Thirteen Principles of Faith (Brooklyn, NY: Kol
Menachem, 2007).
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CURIOSITÁ
www.realmessiah.com
http://www.theythoughtforthemselves.com/
http://www.messia.tv
In questo link sono racchiuse tutte le informazioni relative al libro, alle
testimonianze ed alla cultura ebraica.