Volare in un sogno

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Volare in un sogno
Volare in un sogno.
una finestra lontana guardo il cielo e penso… penso a questa vita, al suo senso, ma pur
sapendo che non riuscirò mai a trovare una risposta Da mi sforzo…
Penso a tutta la mia vita, a quello che ho passato, ai miei errori, fiera di averli compiuti
perché è grazie a loro che ho potuto fare le mie scelte…
Il cielo mi fa un po’ paura, forse è la paura di volare, la paura di affrontare il futuro.
Cosa mi aspetto dal domani??? Forse un mondo più adatto a me? è impossibile, ma
infondo ci spero ancora… spero di trovare qualcosa che mi liberi dalla paura di volare.
Voglio un mondo tutto mio… voglio trovare il coraggio di volare per arrivare in un posto
che non conosco… voglio volare, perché l’unica cosa che mi affascina in questo
paesaggio è proprio il cielo…
Vorrei che la vita fosse piena di sogni, perché essi mi rendono felice e mi danno sempre
una speranza in più: io sono ancora la bambina che crede nelle favole, nella magia.
Guardando da questa finestra ho immaginato la mia favola…
In un mondo lontano le persone vivevano leggere e spensierate, nessuno poteva mai fare
loro del male, perchè il male non esisteva, o almeno non era ancora stato scoperto. In
questo mondo si poteva volare con la fantasia… pensando a tutte le cose belle, proprio
come faceva Peter Pan. Però c’è una principessa che non riesce a volare perché è molto
triste… lei è riuscita a scoprire la tristezza in quel mondo cosi colorato e felice, guarda gli
altri volare felici e piange, senza motivo. Tutti quelli che la guardano si meravigliano
vedendo le sue lacrime, perché non le conoscevano, si chiedono come mai potesse
succedere una cosa simile, credevano che quelle lacrime fossero qualcosa di innaturale,
non capivano che la principessa era triste. Eppure lei piangeva nel suo silenzio, forse
cercava qualcuno come lei, qualcuno che capisse il suo sentimento di tristezza. Forse quel
qualcuno esisteva, esisteva già nel suo cuore, doveva solo ascoltarlo; non riusciva a
trovarlo, eppure lo sentiva, forse doveva solo aspettare…
Dopo tanto tempo un uomo che passeggiava per le strade della città la vide piangere e le
si avvicinò. Le chiese: “Perché sei triste?”…lei rimase stupita da quella domanda che
nessuno le aveva mai rivolto, rimase zitta per qualche secondo e poi rispose: ”Come fai a
sapere che sono triste?” e l’uomo rispose:”Perché so cos’è la tristezza e posso dirti che
domani sarà un giorno migliore… dopo tutto, in questo posto tutti hanno un senso, anche
tu, piccola principessa”. La principessa rimase molto più stupita da quelle parole, si
domandò ancora come mai quell’ uomo potesse conoscere la tristezza…ma, da quel
giorno non cadde mai più una sola lacrima dai suoi occhi. Non venne mai a conoscenza di
chi fosse quell’uomo…
Chissà come mi è venuta in mente questa favola… non lo so, non so cosa cerco, sono
confusa, forse è proprio quello il mondo che vorrei, forse sono proprio io quella
principessa che è riuscita a trovare la felicità, non lo so, non so niente, non so tante
cose…