IMQ_Risparmio energetico

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IMQ_Risparmio energetico
Istituto Italiano del Marchio di Qualità
Una casa a bassi consumi
I consigli di IMQ per il risparmio energetico, all’insegna della sicurezza.
Si può risparmiare sulla bolletta e, al tempo stesso, proteggere l’ambiente e
migliorare le condizioni di sicurezza in casa? La risposta è sì: basta seguire i consigli di
IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), l’Ente che, dal 1951, certifica attraverso
prove specifiche e controlli la qualità e la sicurezza dei prodotti elettrici e a gas.
Sono, infatti, sufficienti alcune scelte mirate e piccoli accorgimenti per contenere, giorno
dopo giorno, i consumi di energia elettrica e gas. Si riducono così in modo significativo i
costi in bolletta e si contribuisce anche a ridurre l’inquinamento ambientale.
Marchio IMQ: sicurezza che si vede
Le regole per produrre in modo efficiente e sicuro esistono e sono stabilite dal CEI per il
settore elettrico e dall’UNI-CIG per gli apparecchi a gas.
Queste norme sono molto rigorose perché devono impedire che il consumatore acquisti
apparecchi difettosi, costruiti con materiali facili a logorarsi, con le parti pericolose non
sufficientemente protette, senza dispositivi di blocco in caso di funzionamento irregolare.
IMQ è la società italiana di prove e certificazioni per la sicurezza e la qualità di prodotti e
aziende. Nata nel 1951 per volere dei principali organi scientifici e tecnici nazionali, da
più di cinquant’anni si occupa di verificare e certificare la non pericolosità dei materiali e
degli apparecchi elettrici e a gas, sottoponendo i prodotti a rigorosi controlli e continui
esami e autorizzando l’uso del marchio IMQ solo a quelli che risultano pienamente in
regola con le norme di sicurezza e di affidabilità.
IMQ è un servizio di pubblica utilità, gestito da tecnici al di sopra delle parti, che utilizzano
i più perfezionati strumenti di indagine e che sono, quindi, in grado di esprimere giudizi
tanto obiettivi quanto scientificamente fondati.
I consigli di IMQ per il risparmio energetico
Illuminazione
∗ Ricordarsi di spegnere sempre la luce quando ci si sposta da una stanza all’altra e di
non lasciare mai accese le luci che non servono.
∗ Se si usano lampade alogene, preferire quelle con variatore d’intensità per poter
regolare luminosità e consumi.
∗ Dove capita più facilmente di dimenticare la luce accesa (garage, cantina, scale
condominiali etc.) conviene installare interruttori a tempo. Esistono anche
interruttori automatici che azionano l’illuminazione solo in presenza di persone, per
poi interromperla a passaggio avvenuto.
∗ Negli ambienti in cui non si ha necessità di avere sempre la massima illuminazione,
sostituire i comuni interruttori con i regolatori d’intensità luminosa.
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∗ Quando si acquista un apparecchio d’illuminazione, fare attenzione che il marchio
IMQ sia riferito all’apparecchio nel suo complesso e non a un singolo componente
come, ad esempio, la spina o il portalampada.
∗ Anche le lampadine possono essere scelte facilmente in base al loro consumo
energetico, partendo dalla lettura dell’etichetta energetica presente sulla confezione.
Riscaldamento
∗ In caso d’impianti centralizzati, è importante disporre della contabilizzazione che,
grazie a una serie di contatori individuali, consente di pagare solo il calore
consumato. Con la contabilizzazione, l’impianto centralizzato diventa, infatti, a tutti gli
effetti, simile a un impianto autonomo.
∗ Anche nel caso di riscaldamento autonomo, l’installazione di una valvola termostatica
sui radiatori consente di regolare automaticamente la temperatura degli ambienti
più caldi.
∗ Per il riscaldamento, il gas comporta sempre un risparmio energetico rispetto al
gasolio e all’elettricità.
∗ All’inizio di stagione, far eseguire un’accurata manutenzione dell’impianto da
personale specializzato. Per le caldaie a gas, la manutenzione annuale è d’obbligo per
legge.
∗ Regolare il termostato in modo che all’interno dei locali la temperatura non superi i
20° C. Ogni grado in più aumenta il consumo del 7% e non è salutare.
∗ Eliminare le possibili dispersioni di calore dalle finestre mediante guarnizioni
supplementari, doppi vetri, doppi serramenti o isolamento del cassonetto.
∗ Appena fa buio, abbassare le tapparelle: in questo modo, la dispersione di calore si
riduce del 50%.
∗ Non coprire i termosifoni con tende o altri arredi (copritermosifoni, ecc) perché
ostacolano la circolazione dell’aria calda.
∗ Chiudere la valvola dei termosifoni nei locali non abitati.
∗ Se il termosifone è posto su una parete che dà verso l’esterno, magari sotto la
finestra, inserire fra questo e il muro del materiale isolante.
∗ Almeno un’ora prima di andare a dormire o di uscire da casa, spegnere il
riscaldamento o ridurre la temperatura per sfruttare il calore immagazzinato nei
muri.
∗ Lasciare aperte le finestre e le porte solo il tempo necessario per cambiare l’aria:
bastano pochi minuti.
∗ Per essere sicure, le caldaie devono soddisfare i requisiti essenziali della direttiva
europea e devono essere state controllate da un organismo notificato che ne
attesta la conformità e ne sorveglia la produzione. Le caldaie che riportano la
marcatura CE seguita dal numero 0051 sono caldaie che rispettano tali requisiti e
sono state controllate da IMQ.
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Scaldabagno
∗ Per riscaldare l’acqua, soprattutto se la famiglia è numerosa, preferire lo
scaldabagno a gas al boiler elettrico: ha un prezzo di acquisto maggiore, ma costi di
utilizzo molto più bassi, circa il 40% in meno.
∗ La scelta, invece, fra scaldabagno a gas istantaneo o ad accumulo dipende dal
consumo di acqua della famiglia. Il primo fornisce acqua calda senza limitazioni, ma è
soggetto a variazioni di portata dell’acqua. Il secondo, terminata la quantità di acqua
calda del serbatoio, impiega una media di due ore per riscaldarne un nuovo
quantitativo.
∗ Installare lo scaldabagno vicino al punto di utilizzo per evitare inutili dispersioni di
calore dell’acqua calda attraverso lunghe tubazioni.
∗ Far eseguire una manutenzione periodica da parte di personale specializzato. Negli
scaldabagni istantanei far verificare e pulire periodicamente lo scambiatore e la
serpentina per eliminare i depositi calcarei che riducono la trasmissione del calore,
aumentando i consumi. In quelli ad accumulo, la manutenzione periodica è
necessaria per eliminare calcare e incrostazioni.
∗ Non regolare il termostato dello scaldabagno ad accumulo su temperature elevate,
soprattutto d’estate, quando è possibile ridurle anche a 40-50° C, diminuendo così il
consumo.
∗ Installare un miscelatore per lo scaldabagno in modo da avere direttamente l’acqua
alla temperatura desiderata.
∗ Se si opta per uno scaldabagno elettrico, meglio due boiler piccoli che uno grande.
∗ Anche per il boiler elettrico è necessaria una manutenzione periodica per eliminare i
depositi di calcare che riducono la trasmissione del calore, aumentando i consumi.
Elettrodomestici - Regole generali
Quando si acquista un elettrodomestico, è bene dare un’occhiata all’etichetta
energetica, per essere certi di acquistare prodotti a basso consumo di energia.
Sull’etichetta energetica, obbligatoria per frigoriferi, congelatori e loro combinazioni,
lavatrici, asciugabiancheria, lavastoviglie, forni elettrici e condizionatori, è riportata anche
la classe di efficienza (cioè il rapporto tra prestazioni e consumi), calcolata sulla base di
7 classi, che vanno dalla lettera A (con i consumi più bassi. Per alcuni elettrodomestici è
prevista anche la classe A+ e A++) alla lettera G (con i consumi più alti). Un’altra cosa
fondamentale da verificare è la presenza del marchio IMQ sulla confezione: se un
apparecchio presenta il marchio IMQ vuol dire che ha superato tutte le prove e le
verifiche del caso ed è stato progettato e realizzato nel pieno rispetto delle ultime
disposizioni in materia di sicurezza.
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Vediamo adesso, elettrodomestico per elettrodomestico, cosa ci consiglia l’Istituto
Italiano del Marchio di Qualità per limitare i consumi e far sì che la nostra casa sia
sempre più “verde”.
Televisore, HI FI, computer
Tv, computer e Hi Fi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento n.
1275/2008 varato dalla Commissione dell’Unione Europea per ridurre i consumi
energetici in fase di stand by dell’elettrodomestico. Secondo tale Regolamento, dal 7
gennaio 2010, questi prodotti possono essere commercializzati in Europa solo se
assorbono meno di 1 watt se sono spenti e/o sono pronti a riattivarsi o, al massimo, 2
watt se, oltre alla semplice riattivazione, dispongono di un display indicante informazioni
aggiuntive rispetto ad una semplice indicazione luminosa.
Il Regolamento (CE) n. 1275/2008 rende esecutiva la direttiva europea ECODESIGN,
2005/32/CE per la creazione di un quadro sull’eco-design di tutti gli apparecchi che
consumano energia (da quella fossile a quella elettrica).
Sempre secondo il regolamento, inoltre, fra tre anni i limiti saranno ancora più stretti:
dal 7 gennaio 2013, infatti, gli assorbimenti concessi saranno dimezzati.
Lo scopo della direttiva ECODESIGN è quello di creare degli standard generali per
includere l’aspetto ambientale nella produzione delle apparecchiature; ogni categoria di
prodotto verrà poi trattata anche da alcune direttive specifiche secondo i requisiti
specifici di prodotto, ossia secondo dei valori limite su alcuni parametri ambientali
significativi come l'efficienza energetica e il consumo di acqua. Qualche semplice
consiglio a proposito di queste direttive:
∗ Non lasciare la TV o l’impianto stereo in posizione stand-by (la spia rossa), che
segnala che, sebbene spenti, gli apparecchi sono pronti per essere attivati con
telecomando o pulsante. In questo modo, si può risparmiare il 10% sul totale di
energia consumata.
∗ Se si utilizza il computer, non tenerlo acceso tutto il giorno.
Lavatrice
Un uso corretto della lavatrice (che consuma, in media, 2000-2300 watt) può far
risparmiare anche il 45% di energia elettrica:
∗ Utilizzare l’apparecchio solo a pieno carico. In questo modo, non solo si risparmia,
ma il lavaggio risulta più efficace.
∗ Se la biancheria non è molto sporca, evitare il prelavaggio: si risparmia energia,
acqua e detersivo.
∗ Lavare a 90° solo biancheria molto sporca e molto resistente: lavare a questa
temperatura, infatti, comporta consumi molto elevati di acqua, di detersivo e di
energia, necessaria per aumentare la temperatura dell’acqua.
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∗ Si può ridurre del 20% il costo dell’acqua calda per la lavatrice, collegandola
direttamente alla rete. Si tratta di una modifica semplice quando l’impianto idraulico
è in fase di realizzazione. La maggior parte delle lavatrici utilizza, infatti, acqua fredda
che viene poi riscaldata dalla resistenza elettrica interna all’elettrodomestico.
∗ Le lavatrici più recenti hanno funzioni che permettono di dosare in automatico i
consumi di acqua, detersivo ed energia in base alla quantità di bucato da lavare,
senza sprechi.
Lavastoviglie
La lavastoviglie è un elettrodomestico che si usa tutti i giorni e che consuma, in media, 2
–2,5 kWh. Un uso accorto può ridurre i consumi in modo considerevole:
∗ Utilizzare l’apparecchio solo quando è a pieno carico.
∗ Evitare, se possibile, il prelavaggio (le stoviglie si possono sciacquare prima sotto il
rubinetto).
∗ Riservare il ciclo intensivo solo a carichi con stoviglie particolarmente sporche.
∗ Escludere dal programma la fase di asciugatura, che consuma molta elettricità: le
stoviglie possono asciugarsi velocemente anche soltanto aprendo lo sportello e
lasciando circolare l’aria, con un risparmio di elettricità del 45%.
∗ In alternativa, inserire il dispositivo di asciugatura ad aria fredda.
Frigorifero e congelatore
Un uso corretto del frigorifero e del congelatore (consumo medio 100-240 watth, a
secondo del tipo) può far risparmiare fino al 50% di energia elettrica:
∗ Collocare l’apparecchio nel punto più fresco della cucina, lontano da fonti di calore,
facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e il retro
dell’apparecchio, in modo che sia ben areato.
∗ Aprire lo sportello il minimo indispensabile e, soprattutto, tenerlo aperta il meno
possibile per evitare la dispersione del freddo e, di conseguenza, lo spreco di energia.
∗ Riporre i cibi nel frigo solo dopo che si sono raffreddati perché il calore fa aumentare
la temperatura del vano, richiedendo poi un consumo maggiore per abbassarla.
∗ Regolare il termostato su posizioni intermedie: il freddo eccessivo comporta un
aumento dei consumi del 10-15%.
∗ Sbrinare il frigo periodicamente e, in ogni caso, prima che lo strato di ghiaccio
interno superi i 5 mm: la formazione di brina fa aumentare i consumi perché forma
uno strato isolante che sottrae freddo all’apparecchio.
∗ Controllare periodicamente il buono stato delle guarnizioni della porta.
∗ Almeno una volta l’anno pulire le serpentine del condensatore per preservare
l’efficienza dell’apparecchio ed evitare un aumento dei consumi.
∗ Se si decide di acquistare un congelatore, tenere presente che i modelli a pozzo
mantengono di più l’aria fredda quando si aprono.
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Forno
∗ Forno elettrico o a gas? Il primo consente di ottenere più facilmente una
temperatura costante, ma utilizza una fonte di energia più costosa. Il secondo,
invece, ne utilizza una meno costosa, ha un riscaldamento più rapido, ma una
regolazione della temperatura più difficile.
∗ Tra i forni elettrici, i modelli ventilati consentono una distribuzione uniforme del
calore, migliori risultati e minori consumi.
∗ Il microonde è il tipo di forno che consuma meno in assoluto (1200-1500 watt
contro 2200-2300 watt del forno elettrico), ma non può essere considerato
sostitutivo del forno tradizionale, a meno che non sia combinato con altre funzioni
(grill, ventilato) che ne fanno però aumentare sensibilmente i consumi di energia.
∗ Un uso corretto del forno elettrico può, comunque, far risparmiare fino al 30% di
energia: ad esempio, aprendo il meno possibile lo sportello durante la cottura e
spegnendo il forno qualche minuto prima che la cottura sia terminata in modo da
sfruttare il calore residuo.
Condizionatore
∗ Scegliere un condizionatore a bassi consumi energetici.
∗ In base alle prestazioni, il confronto fra Monoblocco e Split (cioè composto da due
elementi) è leggermente più favorevole allo Split in quanto, per raffreddare il
condensatore, utilizza l’aria esterna. In base alla funzionalità, invece, il Monoblocco è
sicuramente più maneggevole.
∗ I condizionatori fissi dotati di inverter, un dispositivo di programmazione elettronica,
raggiungono la temperatura desiderata in tempi più brevi e la mantengono costante,
facendo risparmiare dal 10 al 30% di energia.
∗ Preferire i modelli dotati di temporizzatore elettronico, che consente di attivare
automaticamente l’apparecchio all’ora desiderata e di farlo funzionare, sempre
automaticamente, per il numero di ore volute, senza inutili sprechi.
∗ Anche un uso corretto del condizionatore (che consuma, in media, 2200-2400 watt)
può far risparmiare circa il 5% di energia elettrica.
∗ Schermare i vetri con parasole o pellicole antisole: occorrerà meno potenza per
rinfrescare l’ambiente;
∗ Utilizzare il condizionatore solo le ore necessarie per rinfrescare la casa.
∗ Non aprire le finestre mentre il condizionatore è in funzione.
∗ Accendere l’apparecchio solo nelle ore più calde e regolare il termostato in modo
che tra interno ed esterno non ci siano più di 7° C di differenza.
∗ Non sistemare davanti all’apparecchio vasi di fiori, tendaggi o altro, che potrebbe
impedire il corretto flusso dell’aria.
∗ Pulire periodicamente i filtri.
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Aspirapolvere e apparecchi per la pulizia a vapore
Un uso corretto dell’aspirapolvere e degli apparecchi per la pulizia a vapore (consumo
medio 1 kWh) può far risparmiare circa il 5% di energia elettrica:
∗ Non lasciare acceso l’aspirapolvere “a vuoto”: prima di aspirare, rimettere ordine
nell’ambiente per rendere più agevole e veloce la pulizia.
∗ Se l’aspirapolvere è a vapore, con consumo maggiore rispetto ai modelli tradizionali
e con necessità di un tempo di riscaldamento, iniziare le pulizie quando tutta la casa
è in ordine, pronta per essere “vaporizzata”.
∗ Per un corretto funzionamento, tenere puliti filtri, spazzole e sacchetti e, se il modello
è a vapore, fare attenzione al calcare.
Il Gruppo IMQ
Il Gruppo IMQ rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione
della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le
società che lo compongono, dell'autorevolezza acquisita in oltre 50 anni di esperienza,
della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone infatti come punto di
riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la sicurezza e la qualità.
I settori di riferimento sono molteplici spaziando dall'elettrotecnica all'elettronica, dalle
telecomunicazioni all'automotive, dal gas all'impiantistica, dai prodotti da costruzione
all'agroalimentare e così via. Per ogni categoria merceologica, il Gruppo IMQ è in grado
di offrire, a seconda dei casi, servizi di tipo orizzontale o mirato: certificazione di
prodotto, certificazione secondo le direttive CE, certificazione di sistemi di gestione
aziendale, verifiche su impianti ed immobili, prove di laboratorio e per l'ottenimento di
omologazioni internazionali, supporto all'esportazione, sorveglianza di produzioni
all'estero, assistenza tecnico-normativa e formazione.
La completezza dei servizi erogati è assicurata grazie alla competenza maturata in
molteplici aree merceologiche dalle società del Gruppo IMQ che è composto da IMQ
S.p.A., CSI S.p.A., IMQ Primacontrol S.r.l., IMQ Clima S.p.A., ICILA S.r.l., Elcolab S.r.l. IMQ
Iberica S.L., IMQ Certification Shanghai. Il Gruppo IMQ vanta inoltre una partecipazione
nell'Istituto Giordano S.p.A., in CISQCERT S.p.A. e in Icube S.A. (Argentina)
Per ulteriori informazioni:
Comunicazione IMQ
Roberta Gramatica
Ufficio Stampa IMQ: DSC studio associato
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+39 02 5073369
Velia Ivaldi – [email protected] - +39 02 36568021
[email protected] Federico Cerrato – [email protected] - +39 348
8979909
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