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DUC IN ALTUM! Calendario Pasqua 2016 “Prendi il largo “ (Lc 5,4) DOMENICA 20 MARZO - DOMENICA DELLE PALME Notiziario della Parrocchia Natività della Beata Vergine Maria - Fossoli di Carpi n. 14 - Pasqua 2016 Una sola celebrazione eucaristica con Benedizione degli ulivi e Processione Alle ore 10.00 partenza dalla Chiesa Madre; Alle 10.30, Santa Messa con lettura della Passione nel salone del circolo La Fontana. Al termine della Messa, lancio dei palloncini con gli auguri pasquali dei bambini dell’iniziazione cristiana e dei ragazzi dell’Acr LUNEDÌ SANTO, 21 MARZO Ore 19.00 Celebrazione eucaristica MARTEDÌ SANTO, 22 MARZO Ore 19.00 Celebrazione eucaristica e a seguire possibilità di confessarsi MERCOLEDÌ SANTO, 23 MARZO Ore 21 parrocchia di Quartirolo di Carpi: Celebrazione eucaristica Crismale Non ci sono funzioni in parrocchia GIOVEDÌ SANTO, 24 MARZO Ore 20.00 Celebrazione eucaristica della Cena del Signore A seguire Adorazione Eucaristica fino alle 24 (è possibile prenotarsi in parrocchia per i turni di adorazione) VENERDÌ SANTO, 25 MARZO Ore 15 Ore 20 Via Crucis per tutti i ragazzi dell’Iniziazione Cristiana Via Crucis meditata per tutti con partenza dalla Chiesa madre (in caso di pioggia sarà sospesa) Ore 20.30 Celebrazione della passione del Signore nel salone parrocchiale SABATO SANTO, 26 MARZO Ore 22 Solenne Veglia Pasquale presso il salone parrocchiale e a seguire celebrazione eucaristica Azione cattolica dei ragazzi Festa diocesana degli incontri Domenica 1 maggio, parrocchia Corpus Domini Vi aspettiamo per condividere questa giornata coi ragazzi dell’Acr di tutte le parrocchie della Diocesi! L’appuntamento quest’anno è a Limidi, il ritrovo è al mattino alle 8.30 nel piazzale della parrocchia di Fossoli per partire tutti insieme. Il pranzo è al sacco e il ritorno è previsto per il pomeriggio grazie ai genitori che vorranno aiutarci. Per i ragazzi delle medie è prevista la cena alla sera! DOMENICA 27 MARZO - PASQUA DI RESURREZIONE LUNEDÌ DELL’ANGELO, 28 MARZO Nella Settimana Santa il parroco è disponibile mattina, pomeriggio e sera per le confessioni (è possibile telefonare in parrocchia 059.660622 per accordi) È invitato chiunque voglia cantare e partecipare sempre meglio alla liturgia eucaristica! Prima comunione Domenica 15 maggio ore 11.15 presso il salone Circolo La Fontana arissimi anche quest’anno, a Quaresima già iniziata, vi raggiungiamo con il nostro giornalino parrocchiale, sperando di riuscire anche così ad essere vicini ad ognuno con la nostra amicizia concreta e la nostra assidua preghiera. In quest’anno straordinario Giubilare legato alla misericordia di Dio, e quindi alla sua maternità, alla sua cura e tenerezza per ogni uomo e donna, anche noi attraverso il dono del suo Figlio Gesù di Nazareth e del suo Spirito, siamo chiamati a lasciarci inondare dalla gioia del Vangelo, per uscire da noi stessi, dalle nostre sicurezze e farci prossimi di questa umanità in cammino, portando i pesi gli uni degli altri, nelle gioie e nei dolori, nelle fatiche e nelle speranza di un futuro diverso. Papa Francesco esorta con fermezza a uscire dalle sicurezze per poter fare esperienza viva della vicinanza del Signore e della sua forza che sostiene la trasformazione del mondo secondo un dise- gno di giustizia, pace, di custodia e salvaguardia del creato. Anche quest’anno pubblichiamo il messaggio di papa Francesco per la Quaresima, come offerta per vostra meditazione e preghiera, ricordando anche altri due testi del papa, sinceri e appassionati, e appena usciti: il suo bel libro intervista “Il nome di Dio è misericordia” e il commovente dialogo coi bambini appena pubblicato “L’amore prima del mondo”; sono libri importanti e molto utili per la nostra conversione personale e comunitaria. Con lo sguardo ben fisso e rivolto alla Pasqua del Signore vi auguro e vi auguriamo come comunità, con affetto e amicizia, buone feste pasquali, con la speranza di camminare sempre mano nella mano col Signore e anche insieme, come fratelli e sorelle, per edificare un futuro migliore e più abitabile per tutti. Don Roberto e la comunità parrocchiale Sabato 26 marzo Sabato Santo Solenne Veglia pasquale Ore 22 Nel Salone Parrocchiale Domenica 27 marzo Santa Pasqua di Risurrezione Sante Messe Ore 10.00 e 11.30 Nel salone parrocchiale Lunedì 28 marzo Lunedì dell’Angelo Santa Messa Ore 11.30 “Misericordia io voglio e non sacrifici” (Mt 9,13). Le opere di misericordia nel cammino giubilare Ore 11.30 Celebrazione eucaristica Lunedì 21 marzo alle 21 C MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2016 Celebrazione eucaristica alle ore 10 e alle 11.30 nel salone parrocchiale Prove Prove dei dei canti canti pasquali pasquali La gioia del Vangelo I ragazzi di Fossoli agli Esercizi spirituali Acr Benedizioni pasquali Nei mesi di aprile e maggio il parroco si rende disponibile per la benedizione pasquale, basta telefonare in parrocchia 059.660622 per un orario in cui sia presente in casa l’intera famiglia 1. Maria, icona di una Chiesa che evangelizza perché evangelizzata Nella Bolla d’indizione del Giubileo ho rivolto l’invito affinché «la Quaresima di quest’anno giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio» (Misericordiae Vultus, 17). Con il richiamo all’ascolto della Parola di Dio ed all’iniziativa «24 ore per il Signore» ho voluto sottolineare il primato dell’ascolto orante della Parola, in specie quella profetica. La misericordia di Dio è infatti un annuncio al mondo: ma di tale annuncio ogni cristiano è chiamato a fare esperienza in prima persona. E’ per questo che nel tempo della Quaresima invierò i Missionari della Misericordia perché siano per tutti un segno concreto della vicinanza e del perdono di Dio. Per aver accolto la Buona Notizia a lei rivolta dall’arcangelo Gabriele, Maria, nel Magnificat, canta profeticamente la misericordia con cui Dio l’ha prescelta. La Vergine di Nazaret, promessa sposa di Giuseppe, diventa così l’icona perfetta della Chiesa che evangelizza perché è stata ed è continuamente evangelizzata per opera dello Spirito Santo, che ha fecondato il suo grembo verginale. Nella tradizione profetica, la misericordia ha infatti strettamente a che fare, già a livello continua a pagina 2 Continua dalla prima pagina etimologico, proprio con le viscere ma- 3. Le opere di misericordia terne (rahamim) e anche con una bontà La misericordia di Dio trasforma il cuore generosa, fedele e compassionevole dell’uomo e gli fa sperimentare un amore (hesed), che si esercita all’interno delle fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. È un miracolo sempre nuorelazioni coniugali e parentali. 2. L’alleanza di Dio con gli uomini: una vo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motistoria di misericordia Il mistero della misericordia divina si svela vandoci all’amore del prossimo e animannel corso della storia dell’alleanza tra Dio do quelle che la tradizione della Chiesa e il suo popolo Israele. Dio, infatti, si mo- chiama le opere di misericordia corporale stra sempre ricco di misericordia, pronto e spirituale. Esse ci ricordano che la noin ogni circostanza a riversare sul suo stra fede si traduce in atti concreti e quopopolo una tenerezza e una compassione tidiani, destinati ad aiutare il nostro prosviscerali, soprattutto nei momenti più simo nel corpo e nello spirito e sui quali drammatici quando l’infedeltà spezza il saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, conlegame del Patto e l’alleanza richiede di fortarlo, educarlo. Perciò ho auspicato essere ratificata in modo più stabile nella «che il popolo cristiano rifletta durante il giustizia e nella verità. Siamo qui di fronte Giubileo sulle opere di misericordia corad un vero e proprio dramma d’amore, porali e spirituali. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopinel quale Dio gioca il ruolo di padre e di ta davanti al dramma della povertà marito tradito, mentre Israele gioe per entrare sempre più nel ca quello di figlio/figlia e di sposa cuore del Vangelo, dove i poinfedeli. Sono proprio le imveri sono i privilegiati della magini familiari – come nel misericordia divina» (ibid., caso di Osea (cfr Os 1-2) – 15). Nel povero, infatti, la ad esprimere fino a che carne di Cristo «diventa punto Dio voglia legarsi di nuovo visibile come al suo popolo. corpo martoriato, Questo dramma piagato, flagellato, ded’amore raggiunge il nutrito, in fuga... per suo vertice nel Figlio essere da noi riconofatto uomo. In Lui Dio sciuto, toccato e assiriversa la sua miseristito con cura» (ibid.). cordia senza limiti fino Inaudito e scandaloal punto da farne la so mistero del prolun«Misericordia incarnagarsi nella storia della ta» (Misericordiae sofferenza dell’Agnello Vultus, 8). In quanto Innocente, roveto ardenuomo, Gesù di Nazaret è te di amore gratuito dainfatti figlio di Israele a vanti al quale ci si può come tutti gli effetti. E lo è al punMosè solo togliere i sandali (cfr to da incarnare quel perfetto Es 3,5); ancor più quando il poveascolto di Dio richiesto ad ogni ro è il fratello o la sorella in Cristo ebreo dallo Shemà, ancora oggi che soffrono a causa della loro fede. cuore dell’alleanza di Dio con Israele: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Davanti a questo amore forte come la Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signo- morte (cfr Ct 8,6), il povero più misero si re, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta rivela essere colui che non accetta di ricoContinua 1ª pagina l’anima e con tutte le forze»dalla (Dt 6,4-5). Il noscersi tale. Crede di essere ricco, ma è Figlio di Dio è lo Sposo che fa di tutto per in realtà il più povero tra i poveri. Egli è guadagnare l’amore della sua Sposa, alla tale perché schiavo del peccato, che lo quale lo lega il suo amore incondizionato spinge ad utilizzare ricchezza e potere che diventa visibile nelle nozze eterne non per servire Dio e gli altri, ma per soffocare in sé la profonda consapevolezcon lei. Questo è il cuore pulsante del kerygma za di essere anch’egli null’altro che un apostolico, nel quale la misericordia divi- povero mendicante. E tanto maggiore è il na ha un posto centrale e fondamentale. potere e la ricchezza a sua disposizione, Esso è «la bellezza dell’amore salvifico di tanto maggiore può diventare Dio manifestato in Gesù Cristo morto e quest’accecamento menzognero. Esso arrisorto» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 36), riva al punto da neppure voler vedere il quel primo annuncio che «si deve sempre povero Lazzaro che mendica alla porta tornare ad ascoltare in modi diversi e che si deve sempre tornare ad annunciare durante la catechesi» (ibid., 164). La MiPranzo delle famiglie sericordia allora «esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendoe chiusura dell’Anno gli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, catechistico convertirsi e credere» (Misericordiae Vultus, 21), ristabilendo proprio così la Domenica 29 maggio relazione con Lui. E in Gesù crocifisso Dio • Ore 10 Celebrazione eucaristica arriva fino a voler raggiungere il peccatore nella sua più estrema lontananza, proper i ragazzi dell’iniziazione criprio là dove egli si è perduto ed allontanastiana e dell’Acr to da Lui. E questo lo fa nella speranza di • Ore 12.45 Pranzo insieme alle poter così finalmente intenerire il cuore famiglie indurito della sua Sposa. della sua casa (cfr Lc 16,20-21), il quale è figura del Cristo che nei poveri mendica la nostra conversione. Lazzaro è la possibilità di conversione che Dio ci offre e che forse non vediamo. E quest’accecamento si accompagna ad un superbo delirio di onnipotenza, in cui risuona sinistramente quel demoniaco «sarete come Dio» (Gen 3,5) che è la radice di ogni peccato. Tale delirio può assumere anche forme sociali e politiche, come hanno mostrato i totalitarismi del XX secolo, e come mostrano oggi le ideologie del pensiero unico e della tecnoscienza, che pretendono di rendere Dio irrilevante e di ridurre l’uomo a massa da strumentalizzare. E possono attualmente mostrarlo anche le strutture di peccato collegate ad un modello di falso sviluppo fondato sull’idolatria del denaro, che rende indifferenti al destino dei poveri le persone e le società più ricche, che chiudono loro le porte, rifiutandosi persino di vederli. Per tutti, la Quaresima di questo Anno Giubilare è dunque un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalla propria alienazione esistenziale grazie all’ascolto della Parola e alle opere di misericordia. Se mediante quelle corporali tocchiamo la carne del Cristo nei fratelli e sorelle bisognosi di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati, quelle spirituali – consigliare, insegnare, perdonare, ammonire, pregare – toccano più direttamente il nostro essere peccatori. Le opere corporali e quelle spirituali non vanno perciò mai separate. È infatti proprio toccando nel misero la carne di Gesù crocifisso che il peccatore può ricevere in dono la consapevolezza di essere egli stesso un povero mendicante. Attraverso questa strada anche i “superbi”, i “potenti” e i “ricchi” di cui parla il Magnificat hanno la possibilità di accorgersi di essere immeritatamente amati dal Crocifisso, morto e risorto anche per loro. Solo in questo amore c’è la risposta a quella sete di felicità e di amore infiniti che l’uomo si illude di poter colmare mediante gli idoli del sapere, del potere e del possedere. Ma resta sempre il pericolo che, a causa di una sempre più ermetica chiusura a Cristo, che nel povero continua a bussare alla porta del loro cuore, i superbi, i ricchi ed i potenti finiscano per condannarsi da sé a sprofondare in quell’eterno abisso di solitudine che è l’inferno. Ecco perciò nuovamente risuonare per loro, come per tutti noi, le accorate parole di Abramo: «Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro» (Lc 16,29). Quest’ascolto operoso ci preparerà nel modo migliore a festeggiare la definitiva vittoria sul peccato e sulla morte dello Sposo ormai risorto, che desidera purificare la sua promessa Sposa, nell’attesa della sua venuta. Non perdiamo questo tempo di Quaresima favorevole alla conversione! Lo chiediamo per l’intercessione materna della Vergine Maria, che per prima, di fronte alla grandezza della misericordia divina a lei donata gratuitamente, ha riconosciuto la propria piccolezza (cfr Lc 1,48), riconoscendosi come l’umile serva del Signore (cfr Lc 1,38). + Francesco (Dal Vaticano, 4 ottobre 2015 Festa di San Francesco d’Assisi) EDUCAZIONE Coesione e passione, il punto di forza della scuola Mamma Nina E’ E’ possibile possibile visitare visitare la la scuola scuola chiamando chiamando ilil numero numero 059/660630 059/660630 Lavoro di squadra Visitando la scuola d’infanzia Mamma Nina, si percepisce un clima di famiglia. E’ questa l’impronta che hanno saputo dare, ormai “stabili” da un decennio, le insegnanti e le educatrici, accogliendosi, a loro volta, l’una con l’altra. Ad unirle - nove in tutto, comprese la coordinatrice, suor Antonietta, e suor Veronica - un rapporto che va oltre l’aspetto professionale e si è riverberato positivamente sui piccoli che frequentano la scuola. Gli iscritti alla materna sono oggi 86, suddivisi in quattro sezioni, a cui si affiancano i 19 del nido primavera. “I bambini vengono anche dai paesi limitrofi e da Carpi osserva Sara Buzzi, una delle insegnanti -. Questo perché la scuola è sull’itinerario che i genitori fanno per raggiungere i luoghi di lavoro, ma anche per il passaparola che si è diffuso fra le famiglie”. Filo conduttore alla materna è quest’anno il tema della multiculturalità, mentre al nido primavera “si punta in particolare sull’autonomia - spiega l’educatrice, Chiara Castiello -, sull’interazione con i coetanei e su di un primo approccio alla manualità”. Tra musica, inglese, attivi- OPEN DAY Il Nido Primavera sarà aperto alle visite sabato 16 aprile CENTRO ESTIVO Sono aperte le iscrizioni! Informazioni presso la Scuola tà motorie, uscite didattiche, c’è uno spazio anche per la lettura, che si esprime nell’”angolo” dedicato all’interno della scuola. “Il progetto spiega Sara Buzzi - intende valorizzare la lettura qui e a casa con i genitori. Abbiamo così dato la possibilità ai bambini di portare libri, sia acquistati, sia in prestito dalla biblioteca, per condividerli con i loro amici”. Condivisione che si concretizza inoltre nel progetto di continuità fra le sezioni, con “momenti comuni a tutta la scuola - sottolinea Chiara Castiello - in modo da far sì che i bambini delle diverse età possano entrare in relazione, vedendo un punto di riferimento non solo nella propria insegnante o educatrice, ma anche nelle altre”. Parallelamente, le famiglie sono coinvolte in varie iniziative, “ad esempio, le feste del papà e della mamma Lo Lo staff staff della della Scuola Scuola augura augura aa tutte tutte le le famiglie famiglie Buona BuonaPasqua Pasquadi diResurrezione! Resurrezione! con il pranzo insieme - specificano le insegnanti -, la festa di fine anno a giugno, replicata alla sagra parrocchiale di settembre, le attività di autofinanziamento. Sono i genitori stessi a mettersi a disposizione”. Guardando, poi, all’edificio, l’accoglienza degli ambienti trova prosecuzione, all’esterno, nel giardino nuovo “dal prato sintetico che ha il vantaggio di poter essere praticato in qualsiasi stagione”, mentre, concludono le insegnanti con entusiasmo, “si sta già pensando all’orto che a breve offrirà ulteriori stimoli al percorso dei bambini”. Dunque, coesione e passione sono il punto di forza che consente alla scuola di continuare ad esistere, nonostante il carico delle spese di gestione, a fronte dei tagli ai contributi statali. L’auspicio è che non venga meno, anzi, cresca il sostegno dei benefattori, nella convinzione del valore di questo servizio educativo offerto alla comunità. Da Notizie, 28/02/2016 Giovanissimi - In crescita, nel servizio agli altri I migliori produttori dell’enogastronomia altoatesina danno vita ad un menù tipico della tradizione südtirolese PER ISCRIZIONI Marco Montagnini 3479375958 [email protected] Massimo Bellesia 3490856228 [email protected] Südtirol liebt Fossoli www.parrocchiadifossoli.com Nel tempo di Quaresima il gruppo dei Giovanissimi ha affrontato il modulo sulla fraternità, secondo la proposta della guida nazionale Giovani, rielaborata dall’equipe diocesana per rendere i contenuti più fruibili ai singoli gruppi parrocchiali. In particolare abbiamo cercato di valutare insieme l’importanza di aprirsi all’altro nel proprio cammino di crescita, imparando a farsi carico dei bisogni e delle sofferenze dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, per riuscire a rispondervi in modo creativo. A fare da sfondo al modulo c’era il racconto del buon samaritano, che Gesù costruisce per rispondere a un dottore della Legge che lo interroga su chi sia da ritenersi prossimo, in altre parole chi sono le persone di cui doversi prendere cura e di chi invece si può ignorare il bisogno. Gesù, attraverso il racconto ribalta la situazione, indicando come la vera questione sia in che modo noi possiamo essere prossimi a chiunque ci si presenti davanti. Negli incontri è emerso dal confronto tra i ragazzi come sia difficile oggigiorno riuscire a farsi prossimi alle persone che frequentano i loro stessi ambiti come ad esempio la scuola, lo sport e a volte anche le compagnie di amici, perché ognuno sembra essere preso dai propri problemi o stanchezze; inoltre è sempre faticoso avvicinare persone che pare non vogliano avere nulla a che fare con noi. I giovanissimi hanno individuato come possibile strada verso la fraternità il rapporto di amicizia personale con il Signore Gesù, che per primo si fa prossimo alle nostre fatiche, suscitando poi il desiderio di fare altrettanto con i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino. A conclusione del modulo i ragazzi hanno incontrato Alessandra Fini, pedagogista e volontaria del Centro di aiuto alla vita Mamma Nina di Carpi, che ha portato la sua personale esperienza di servizio. Gli animatori