Parigi 4 -11 Maggio 2010: un`esperienza bellissima!

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Parigi 4 -11 Maggio 2010: un`esperienza bellissima!
Parigi 4 -11 Maggio 2010: un'esperienza bellissima! - Ardizzone Gioeni
Scritto da giorgia
Sabato 29 Maggio 2010 09:03 - Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Giugno 2010 15:15
Per vedere le immagini clicca qui.
Grazie alla disponibilità e sensibilità del nostro Presidente Prof. Gianluca Rapisarda, quest’anno
l’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania ha organizzato uno scambio culturale con l’Inja
di Parigi (Institut National des Jeunes Aveugles), denominato simbolicamente “Il Braille ci
unisce”.
Scopo di tale iniziativa è stato mettere in contatto un gruppo di studenti dell’Istituto di Parigi con
il nostro Istituto per fare conoscere, oltre che la nostra realtà, anche Catania ed i suoi dintorni.
Una bellissima esperienza che ha messo in evidenza le differenze tra la nostra vita di
convitto e quella dei ragazzi francesi.
A causa dell’eruzione del vulcano islandese, questo scambio si è svolto solo per metà perché i
ragazzi francesi non hanno avuto la possibilità di venire a Catania (il loro soggiorno da noi era
previsto dal 17 al 24 Aprile 2010).
Noi 8 studenti dell’Ardizzone Gioeni con i nostri 6 accompagnatori siamo stati più fortunati,
avendo avuto la possibilità di partire per questa esperienza meravigliosa ed esser ospitati
presso l'Inja dal 4 all’11 Maggio 2010.
Innanzitutto, bisogna precisare che, a differenza dell’Italia, in Francia l’Inja di Parigi costituisce
l’unico Istituto statale per non vedenti. Come avveniva nelle vecchie nostre “scuole speciali” per
privi della vista, prima del varo della Legge 517 del ’77, l’Inja ospita infatti corsi di scuola
materna, elementare, media e superiore. I corsi di Massofisioterapia e di Centralino sono invece
frequentati dai ciechi francesi presso la sede dell’Associazione privata AVH di Parigi
(Association Valentin Haüy).
Il programma che ha organizzato l’inesauribile Prof. Salvo Falcone, docente d’Italiano dell’Inja
di Parigi, coadiuvato dalla brillante educatrice Dott.ssa Simona Mazza, ha avuto momenti
culturali e di puro divertimento.
Per noi che utilizziamo la lettura e scrittura Braille, visitare a Coupvray la casa di Louis Braille,
colui che con il suo metodo ha permesso di comunicare, di studiare e soprattutto di integrarci
nella società, diventando uomini tra uomini, è stato un momento veramente emozionante.
Siamo entrati nella storia!
Un altro momento interessante è stato visitare il centro che addestra i cani guida che per noi
non vedenti diventano dei compagni di vita, rappresentando un preziosissimo strumento
d’autonomia anche in Francia.
Per il resto, abbiamo girato e visitato Parigi. Andare al Museo del Louvre è stato come fare un
viaggio nella storia: dalla Nike di Samotracia alla Gioconda di Leonardo Da Vinci ci sono secoli
e secoli di storia.
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Parigi 4 -11 Maggio 2010: un'esperienza bellissima! - Ardizzone Gioeni
Scritto da giorgia
Sabato 29 Maggio 2010 09:03 - Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Giugno 2010 15:15
Trovandosi lì anche il 5 Maggio, non poteva mancare una visita alla tomba di Napoleone “Aux
invalides” e siamo rimasti meravigliati che un uomo così piccolo di statura sia stato sepolto in
una tomba così enorme. D’altra parte, lui era l’imperatore della Grande Armata!
Infine cosa dire della Reggia di Versailles, maestosa e bellissima con i suoi giardini e le
fontane. Che strana sensazione pensare che in quei saloni e nei giardini dove camminavamo,
avevano passeggiato il “mitico” Re Sole e tutta la sua Corte.
Un’esperienza fantastica è stata la visita al Palais de la Découverte, dove abbiamo provato
degli esperimenti scientifici di elettrostatica.
Accanto alla cultura però c’è stato anche il divertimento. E quando si parla di divertimento non
si può che parlare del Parco Disney perché, entrando si torna bambini e ci si sente come dentro
una fiaba. E come dimenticare una gita sul Bateau Mouche per godere di una vista di Parigi di
notte tutta illuminata e poi lo shopping sugli Champs Élysées e l’impressionante panorama
visibile persino da noi non vedenti dalla sommità della Tour Eiffel.
A conclusione di questa esperienza, possiamo dire di avere notato tante differenze tra la nostra
vita di convitto e la loro. I convittori francesi hanno molte più regole da osservare e c’è molta
severità, forse anche troppa, ma alcune regole sono condivisibili per rendere più facile la
convivenza e perché nessuno possa prevaricare i più deboli.
Una cosa che ci ha stupito è l’autonomia dei non vedenti francesi che si muovono ovunque
senza accompagnatore utilizzando il bastone bianco od il cane guida. A proposito della loro
maggiore autonomia, ci ha impressionato molto favorevolmente la frequenza e l’efficacia delle
lezioni all’Inja di Locomotion e di AVG, che insegnano loro ad orientarsi meglio nello spazio ed
a svolgere le più elementari attività della vita quotidiana (usare la lavatrice, igiene personale,
cucina ed economia domestica). Secondo noi, anche i minorati della vista italiani dovrebbero
essere stimolati ed educati maggiormente allo svolgimento di tali utilissime attività pratiche.
Il fatto che invece ci ha lasciati delusi è stato il non poter condividere molti momenti scolastici
con loro perché impegnati con alcuni importanti esami ed avere a che fare quotidianamente con
il loro carattere freddo, formale, diciamo troppo alla francese che non ha creato quell’atmosfera
goliardica che dovrebbe esserci tra ragazzi.
Una costruttiva iniziativa di condivisione con i francesi è stata senz’altro la partecipazione ad
un’interessantissima lezione di Braille. Ci ha fatto specie sapere che il Braille in Francia è una
materia obbligatoria di studio negli Istituti per ciechi e specialmente ammirare la velocità ed
abilità dei nostri coetanei parigini nell’uso del Braille integrale ed addirittura di quello contratto,
che lì è molto adoperato, riducendo di molto il numero degli ingombranti volumi in Braille nelle
loro biblioteche.
Forse loro verranno tra qualche mese a Catania. Qui non ci sono i monumenti od i musei di
Parigi, ma di sicuro, oltre al calore dell’Etna, troveranno una calorosa accoglienza!
Elisabetta Pellitteri e Salvatore Passero
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