Imparare ridendo di Stefano B. classe 3B

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Imparare ridendo di Stefano B. classe 3B
IMPARARE RIDENDO
Imparare le lingue?
Lavagna e gessi hanno concluso la propria secolare collaborazione con l’apprendimento
delle lingue straniere.
Sabato 18 febbraio, infatti, si è svolto presso la scuola “Carducci” uno spettacolo
(“Astérix et les Gaulois”) rappresentato esclusivamente in francese con attori
madrelingua.
La scenografia era costituita da un fondale (per nascondere le quinte) che
rappresentava l’interno di un villaggio gallico.
La trama del celebre fumetto è nota: Falbala, ragazza avvenente che vive nello stesso
villaggio di Astérix e Obélix, viene rapita da Caius Legionus, generale romano
desideroso di una promozione tramite cattura di prigionieri.
Astérix, con l’aiuto della pozione dell’ invisibilità di Panoramix (druido del villaggio
gallico), riesce ad infiltrarsi furtivamente nell’ accampamento romano e a salvare
Falbala, ragazza simbolo della fierezza del popolo della Gallia.
Gli attori erano preparati e recitavano molto bene la loro parte rendendo partecipe
anche il pubblico che era attento e divertito, soprattutto quando i personaggi si
mescolavano ed interloquivano con i presenti. Interpretazione magistrale dell’ attore
che interpretava Astérix: sempre con la battuta pronta e con un’ ottima capacità
mimico-gestuale.
Dopo lo spettacolo, i quattro attori (due ragazze e due ragazzi dai 25 ai 35 anni)
hanno diviso la platea in due gruppi e hanno organizzato un “gioco” a squadre e a
punti (sempre in lingua francese) in cui bisognava mettere in pratica le proprie
conoscenze e le proprie abilità.
Il gioco consisteva nell’ esprimere in francese gli aspetti fisici e caratteriali dei
personaggi, e, per finire, scoprire, attraverso un mimo di un ragazzo selezionato
casualmente tra il pubblico, di quale animale si trattasse e, per alzata di mano,
esprimerlo in francese.
Complessivamente l’ esperienza è stata divertente e penso che i ragazzi abbiano
sicuramente imparato divertendosi. E’ una didattica basata sull’ apprendimento con
metodi innovativi che coinvolgono, appassionandoli, gli studenti.
Inusuale la scelta dell’ abbigliamento di Panoramix che, nel fumetto di Goscinny e
Uderzo, indossa una tunica bianca con un mantello rosso. Inoltre ha una lunga, liscia e
folta barba bianca.
Nello spettacolo indossava un vestito verde con la barba nera e riccia: i costumisti
avrebbero dovuto restare fedeli alla tradizione, attenendosi al fumetto.
La scelta della scenografia è stata azzeccata: essenziale ma funzionale.
Mi auguro, e credo non solo io, che esperienze del genere continuino nelle scuole di
ogni ordine e grado perché sanno suscitare emozioni che permettono di imparare
coinvolgendo il soggetto.
STEFANO B. classe 3^B