novembre 2014 - EDB edizioni
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novembre 2014 - EDB edizioni
Anno IX - n. 11 Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 cell.338.2821136 o invia una email a [email protected] VIVERE MILANO Fondato e diretto da Enzo De Bernardis Da indagini e intoppi Verso “una storia di successo” Dopo le dimissioni rassegnate lo scorso mese da Antonio Acerbo, responsabile unico delle opere per il Padiglione Italia, accusato di aver interferito nella gara dʼappalto per il progetto delle “Vie dʼacqua”, i suoi incarichi sono stati presi da una parte da Giuseppe Sala, Commissario generale dellʼExpo, che si occuperà dellʼesecuzione dei lavori edilizi, e dallʼaltra da Diana Bracco, a cui invece è affidata la parte dei contenuti del Padiglione. La soluzione è stata ideata per non perdere ulteriore tempo nella costruzione dellʼedificio che rappresenterà lʼItalia a Expo, per il quale NOVEMBRE 2014 i lavori hanno un cronoprogramma strettissimo. Per fare poi il punto su questo problema, e sugli altri che attanagliano lʼEsposizione universale, il 31 ottobre si è tenuta nella sede di via Rovello un incontro tra tutti gli attori istituzionali coinvolti nel progetto Expo. I principali temi sul tavolo erano di natura finanziaria, in particolare il mancato versamento a bilancio di 66 milioni di euro da parte della Provincia, già da tempo annunciato e per i quali si doveva trovare un altro finanziatore. Altro tema economico allʼordine del giorno era il finanziamento straordinario di 120 milioni di euro chiesto dal Comune di Milano per i lavori necessari per sistemare la città in vista del 2015, con il Governo, pare, disposto a versarne solo 50. Sotto la lente di ingrandimento anche il progetto dellʼ“Albero della Vita”, che doveva essere il simbolo dellʼesposizione milanese e che invece si è impantanato a causa di una serie di ritardi burocratici e organizzativi. Molte questioni da risolvere, quindi, per non farsi trovare impreparati allʼappuntamento del prossimo anno e per non fare una brutta figura nei confronti dei Paesi partecipanti, Cont. a p. 11 Oggi bisogna salvare le periferie, i prossimi trentʼanni devono essere destinati a trasformare le periferie in città, perché se non lo facciamo sarà la barbarie.. Più chiaro di così non poteva essere lʼappello che lʼarchitetto e senatore a vita Renzo Piano ha rivolto anche a docenti e studenti del Politecnico di Milano in occasione dellʼapertura del 152° anno accademico dello scorso ottobre. “Ossessione” o “lungimiranza”? Perché delle due lʼuna: o Renzo Piano è un fanatico, un fissato e, allora, lasciamolo perdere; oppure è uno che alza lo sguardo e riesce a vedere oltre il proprio naso e, allora, sarebbe buona cosa ascoltarlo. Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 cell.338.2821136 o invia una email a [email protected] Periferie, niente “scorrerie” Barbarie – Ma la situazione è così grave, cʼè davvero un pericolo barbarie? I gravi incidenti accaduti negli ultimi anni nelle periferie di altre metropoli europee, da Parigi a Londra a Stoccolma, sembravano non riguardare una città come la nostra Milano “con il cuore in mano”. Eppure, quello che sta accadendo in numerosi quartieri popolari è ben oltre lʼemergenza, segno evidente che Milano non è tutta uguale, che bisogna provvedere con modalità diverse, corrispondenti alle specifiche necessità. Altrimenti, il rischio è che Cont. a p. 7 Da Abbado a Castellaneta: accolti 14 nuovi Grandi al Famedio Arte e visite guidate per celebrare l’iscrizione al Pantheon dei Grandi di Milano Il 2 novembre, al Famedio, si è tenuta la cerimonia pubblica per lʼiscrizione dei Grandi di Milano nel Pantheon della città, a cui hanno partecipato il sindaco Giuliano Pisapia e il presi- dente del Consiglio comunale Basilio Rizzo. Sono 14 le nuove iscrizioni, decise allʼunanimità dalla Commissione consultiva del Comune di Milano per le onoranze al Famedio, di cittadini illustri e benemeriti che si sono distinti in diversi campi rendendo grande il nome di Milano nel mondo: Claudio Abbado (direttore dʼorchestra), Carlo Bergonzi (tenore), Rino Bindi (imprenditore), Ada Burrone (fondatrice dellʼassociazione ʻAttivecome primaʼ), Carlo Castellaneta (scrittore), Roberto Cerati (presidente della Casa editrice Einaudi), Vittorino Colombo (statista e Presidente del Senato), Gerardo DʼAmbrosio (magistrato e Procuratore capo a Milano), Luciano Erba (poeta), Fabio Guzzini (medico), Guido Martinotti (sociologo delle città), monsignor Luciano Palazzo Marino Scontro tra Pisapia e i sindacati Siamo delusi, non cʼè stata nessuna risposta da parte del sindaco Pisapia, lamentando la mancanza assoluta di risposte sullʼoccupazione, le esternalizzazioni e i servizi, soprattutto in vista di Expo. Il primo a essere deluso sono io – replica Pisapia - non è stato un confronto ma un elenco di richieste, alcune di queste irrealizzabili a causa delle condizioni di bilancio in cui ci troviamo, che peraltro i sindacati conoscono benissimo, e da alcune norme di legge. Alcune altre, invece, possono essere oggetto di discussione e il dialogo proseguirà nella speranza che nella Legge di Stabilità, non solo non ci siano nuovi tagli che ci vedrebbero ulteriormente danneggiati, ma ci sia al contrario un aumento di quelle risorse che io ho richiesto proprio per dare risposte a molte delle esigenze poste dai rappresentanti dei lavoratori. Fermo restando che il primo obiettivo della mia azione è il bene dellʼintera città e adesso anche della Città Metropolitana. Non sono piaciute al Sindaco le minacce di iniziative sindacali volte a minare Expo. Non credo - ha infatti dichiarato, dopo aver ricordato come negli ultimi tre anni, nonostante le difficoltà di bilancio, il Comune abbia assunto, caso unico in Italia, oltre 900 persone a tempo indeterminato, sanando anche centinaia di casi di precariato storico - che sia accettabile trasformare un evento fondamentale per lʼItalia, come è Expo, in unʼoccasione per minacciare iniziative che finirebbero per danneggiare gravemente non solo Milano ma lʼintero Paese. La strada della vertenza sarà lunga e prima di decidere le iniziative vogliamo coinvolgere i cittadini e informarli della situazione dei servizi. Speriamo di non dover arrivare allo sciopero, ma se ci costringeranno ci arriveremo. Prima potremmo passare dallo sciopero degli straordinari - ha dichiarato Tatiana Cazzaniga, rappresentante della funzione pubblica della Cgil. Il primo passo sarà tuttavia il tentativo di conciliazione obbligatoria davanti al Prefetto, anche se il clima di tensione tra i sindacati e Pisapia non lascia ben sperare sullʼesito dello stesso. G.C. Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 - cell. 338.2821136 [email protected] Migliavacca (direttore della Cappella musicale del Duomo), Giuseppina Re (esponente della Resistenza e parlamentare), Piero Sensi (professore e ingegnere chimico). Per lʼoccasione ha avuto luogo unʼintera giornata di eventi commemorativi a ingresso gratuito, durante la quale i numerosi visitatori (oltre 20mila) hanno potuto riscoprire il Cimitero Monumentale Cont. a p. 7 Al via a Milano Terzo festival dei beni confiscati alle mafie Assessore Majorino: Nella città che si prepara ad accogliere Expo 2015 quaranta eventi per parlare di legalità. Uno sguardo sulla città che si prepara ad accogliere Expo 2015 mostrando un nuovo volto, anche riguardo alla cultura della legalità. È questo il tema del Terzo festival dei beni confiscati alle mafie che si svolgerà a Milano da giovedì 6 a domenica 9 novembre. In programma quaranta eventi, tra spettacoli, letture teatrali, dibattiti, proiezioni di docufilm e intrattenimenti per i bambini che avranno luogo allʼinterno delle strutture confiscate alla mafie ora assegnate dal Comune di Milano a enti e associazioni per finalità sociali. Al Festival parteciperà Libera che, come nelle precedenti edizioni, accompagnerà i cittadini alla scoperta dei beni e delle loro storie. Il Festival dei beni confiscati – spiega lʼassessore Milano dal 6 al 9 novembre 2014 LA NUOVA MILANO del SOCIALE alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – è per noi un appuntamento ormai fisso per discutere di legalità e diffondere, attraverso numerosi eventi culturali, il messaggio che Milano, città purtroppo non immune alle mafie, non si piega ma rafforza la sua lotta attraverso centinaia di attività oggi presenti in appartamenti, negozi e complessi immobiliari tolti alla criminalità organizzata. Questʼanno il Festival sarà dedicato alla città che si prepara ad accogliere Expo 2015, una manifestazione che coinvolgerà tutto il Paese e che proprio nella difesa e nel ripristino della legalità sta costruendo il suo successo. Numerose le Cont. a p. 7 6 - NOVEMBRE 2014 VIVERE MILANO VIVERE MILANO Teatr o a Milano ELFO PARENTI Parenti: Lʼimportanza dellʼamore Tra i vari spettacoli al teatro Parenti, proponiamo Lʼimportanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, dal 6 al 16 novembre: la commedia “perfetta”, lʼultima dellʼautore irlandese, in cui egli denuncia il marciume dellʼetà vittoriana, che con la sua omofobia lo ha condotto alla rovina. Dal 18 al 30 novembre è metafora tra il tragico e lʼironico del rapporto donne/uomini Il coraggio di Adele di Giampiero Rappa: costretti da una guerra a condividere una baracca isolata, una donna e un uomo che non si conoscono si innamorano. Qualcosa cambierà i loro destini e li indurrà a riflettere sul proprio passato con occhi diversi e ridefinire con coraggio il futuro. Filippo Timi, dal 20 novembre al 7 dicembre, ripropone Skianto, la favola amara di un bambino disabile, pieno di desideri impossibili, che deve scontrarsi con la realtà. Anche se è Goldoni, con Gli innamorati (26 novembre/7 dicembre), si resta nel contemporaneo: in unʼatmosfera ondivaga tra vanità, sospetti, paure, il gioco leggero dellʼamore che il grande commediografo ha orchestrato con acume e umanità e a cui la regia della Shammah dà un tocco nevrotico, specchio dellʼoggi. GDB OSCAR Oscar: il piacere della Matematica Dopo le serate con MusicaMusica e con il cabaret, ecco, per TeatroInMatematica, dallʼ11 al 23 novembre, Appuntamento al limite - Il calcolo sublime. Lo spettacolo di Riccardo Mini, illustra una delle teorie che più ha arricchito la matematica, il calcolo infinitesimale. Scoperto da Newton e Leibnitz, le origini però risalgono allʼantica Grecia. Il concetto di numero che sfonda lʼinfinito del troppo grande e troppo piccolo ci costringe a riflettere sullʼidea di limite, non-luogo verso cui tendiamo senza raggiungerlo, in cui la realtà conosciuta cambia natura e i rapporti si trasformano. Si prosegue il 24 novembre con Parallelismi: geometrie euclidee e non: sulla scia di Euclide (300 a.C.), indagine sulle analogie tra geometria e linguaggio teatrale. E ancora, il 5 dicembre, I numeri primi e la crittografia, per svi- scerarne gli aspetti più affascinanti e curiosi. Dal 23 al 26 novembre, dopo il successo in giro per lʼItalia e nellʼambito di una serie di iniziative che coinvolge il pubblico giovane, approda allʼOscar Un sogno, riscrittura di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, che esplora il risvolto più amaro delle relazioni amorose. Agli ordini di un Puck “alla romagnola”, che dirige un b-movie, due improbabili attori interpretano tutti i ruoli del Sogno. Intanto il 14, 16 e 18 novembre, lo spettacolo di Pacta, La bestia nella giungla, è allʼInstitute Français in una no-stop di filmati e letture, per commemorare i 100 anni dalla nascita di Marguerite Duras. GDB Novantenne milanese lascia 70mila euro al Comune per aiutare gli anziani La signora Olimpia, nata nel 1924 a Crescenzago quando ancora non era un quartiere del Comune di Milano, vedova e senza figli, scomparsa a 90 anni, ha donato i risparmi di una vita in beneficenza. Aveva disposto, con testamento olografo, di destinare 70mila euro del suo patrimonio a Palazzo Marino per la cura degli anziani indigenti. La donazione è stata accettata formalmente dallʼAmministrazione comunale che, con una deliberazione di Giunta, ne ha vincolato lʼuso. Grazie al generoso lascito, anziani soli, non autosufficienti ed economicamente disagiati potranno ricevere un contributo di 400 euro una tantum per lʼimpiego di una assistente familiare fornita dallo sportello CuraMi del Comune. La generosità dei milanesi – ha commentato lʼassessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – permette ancora oggi in tempi di crisi di aiutare chi è più bisognoso. Dopo i 300 mila euro lasciati qualche mese fa, riceviamo oggi unʼaltra donazione di una nostra concittadina. Grazie a lei gli anziani soli e disagiati potranno contare su un contributo per lʼassunzione di una badante che provvederemo noi a trovare attraverso il nostro servizio. Lo sportello CuraMi, gestito per conto dellʼAmministrazione comunale dalla Cooperativa Eureka (Pio Albergo Trivulzio), ha iniziato la sua attività alla fine del febbraio scorso e fornisce aiuto per la ricerca e lʼassunzione in regola di assistenti familiari formate in corsi appositi per: badanti, tate, baby sitter e colf. In questi primi mesi ha gestito quasi 16 mila contatti (telefonate, email, utenza allo sportello) e dato luogo a 1890 colloqui con le assistenti familiari inserite nel data base, con le famiglie in cerca di personale e con entrambi per la finalizzazione di un contratto. Ad oggi sono 140 le assunzioni in regola effettuate tramite lo sportello. Elfo: palcoscenico affollato Novembre affollato allʼElfo. Dal 4 al 16 un classico del ʻ900, il Marat-Sade di Peter Weiss: lʼassassinio di Marat rappresentato dagli internati di un manicomio, sotto la regia del marchese De Sade, è qui messo in scena dai suoi interpreti “naturali”, il gruppo di pazienti psichiatrici di Arte e Salute, che da anni lavorano col regista Nanni Garella: - Unʼoccasione per mostrare al pubblico il loro percorso per uscire dalla malattia e reinserirsi nella vita sociale, attraverso lʼarte -. Ancora teatro in Vocazione, dal 18 al 23, in cui Danio Manfredini riflette sulla figura dellʼattore oggi. Per Nuove storie, Road Movie di G.Hamilton, dal 18 al 27 novembre, ci parla della paura dellʼamore e della perdita. Negli USA anni Novanta, quando lʼAids è in espansione, un giovane gay intraprende un lungo viaggio per rivedere il suo innamorato. Fantapolitica divertente propone invece Thanks for vaselina, di e con Gabriele De Luca, che con Massimiliano Setti racconta temi del contemporaneo attraverso un teatro fisico e immediato, che nasce dalla creazione collettiva. Fil e Charlie, 30enni molto diversi e dal futuro incerto, tentano di esportare la marijuana che coltivano, servendosi di una donna obesa e insicura. Ma, dopo lunga assenza, torna il padre di Fil, ora transessuale... Ai primi di dicembre, dallʼ1 al 7, Un bès – Antonio Ligabue, di e con Mario Perrotta, premio Ubu 2013, per il suo pittore naif solo ed emarginato. Dal 2 al 7, dicembre un altro grande attore, Umberto Orsini è Ivan Karamazov vecchio e giovane, in La leggenda del grande inquisitore da Dostoevskij, manifesto sulla mancanza di libertà degli uomini. Grazia De Benedetti Majorino ringrazia Caritas ambrosiana Lʼassessore: Necessario introdurre misure di sostegno al reddito. Grazie a Caritas ambrosiana per la straordinaria azione che compie da anni nella nostra città. Lʼanalisi del direttore don Roberto DʼAvanzo ci trova pienamente concordi sulla necessità che siano introdotte a livello nazionale misure strutturali di sostegno al reddito. Il rapporto presentato oggi conferma lʼemergenza costituita dai nuovi poveri, per lo più italiani che hanno perso il lavoro e lʼenor- me emergenza rappresentata dai minori stranieri soli che ogni giorno sono presi in carico e destinati alle comunità. Così si è espresso lʼassessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino sui risultati del tredicesimo Rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano, presentato nella sede milanese di Caritas ambrosiana. Sul fronte del sostegno alle famiglie - ha aggiunto Majorino - abbiamo aperto tre settimane fa un bando di sostegno al reddito destinato alle fasce più deboli. Sono già giunte più di mille domande. Proveremo a dare una risposta attraverso questo strumento, fornendo oltre a un contributo anche un percorso di riscatto sociale. Le risorse da sole non bastano, è necessario aiutare queste persone ad uscire dal loro stato di disagio. Per questo chiediamo con forza ancora una volta al Governo di intervenire, di non lasciare soli gli Enti e i Comuni che in questi anni hanno cercato di compensare allʼassenza di reali politiche di contrasto alla povertà. Addio a Renato Sellani, il maestro del jazz Del Corno: Ci lascia con un ricordo di vitalità ed energia Ha partecipato lo scorso maggio allʼultima edizione di Milano Piano City ed è stata per me lʼoccasione per una lunga chiacchierata con con lui. Renato Sellani lascia a tut- ti noi il ricordo di un uomo pieno di energia e di progetti per il suo futuro e quello del jazz. Un grande musicista vivace e vitale che ci mancherà tantissimo - così Filippo Del Corno assessore alla Cultura del Comune di Milano a proposito della scomparsa di Renato Sellani, uno dei padri del jazz italiano. Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 - cell. 338.2821136 o invia una email a: [email protected] Supplemento a “Vivere Milano” n. 10 ottobre 2014 - Direttore Responsabile: Enzo De Bernardis - - Stampa: Peruzzo industrie grafiche S.p.a. - Editrice: EDB edizioni, via C. Brivio, 33 - Milano - tel. 02.39523821 - cell. 338 2821136 - Euro 5,50 VIVERE MILANO el calendari milanes � CAPRICORNO EXPO 2015 A fà s’impara a fà Chi fa impara Besogna fà de necessitaa virtù Bisogna fare di necessità virtù A provà no se fa peccaa Tentar non nuoce Besogna rispettà i maggior Bisogna rispettare i più anziani Ai golós ghe s’cioppa el goss La gola punisce sè stessa Besogna minga dì tuttcoss Non bisogna svelare tutto Ai donn se pò minga credegh La guggia la gh’ha la ponta d’òr Alle donne non si deve credere L’ago ha la punta d’oro Padiglione Italia Una vetrina delle eccellenze italiane, sia nel campo dell’alimentazione sia in quello delle nuove tecnologie, in una perfetta sintesi di tradizione e innovazione. Così può essere definito il Padiglione Italia e in particolare l’edificio più rappresentativo, Palazzo Italia. La struttura, progettata dallo studio Nemesi, misurerà circa tredicimila metri quadrati e si svilupperà in altezza per sei piani. Il motivo ricorrente nell’architettura del palazzo sarà quello della “foresta urbana”, ben rappresentato dalle nervature che sembrano abbracciare tutto l’edificio, efficace metafora dei rami degli alberi. Per quanto riguarda il percorso espositivo, esso prenderà il via dalla grande piazza interna, attorno alla quale sono poi radunati la zona espositiva vera e propria, un au- (segue sul retro) Ricette Meneghine RISOTTO ALLA MILANESE Mettere in casseruola mezz'etto di burro e fare imbiondire una piccola cipolla affettata con 50 grammi di midollo di manzo. Lasciar rosolare per circa un quarto d'ora e aggiungere poi del riso (Arborio o Carnaroli) nella misura di 400 grammi per 4 persone. el frattempo si sarà preparato un litro di brodo di carne (manzo, vitello e pollo, se si desidera assieme a un ginocchio di vitello). Far tostare il riso per due minuti, mescolando bene e versare un mestolo di brodo bollente. Quando sarà asciutto unire mezzo bicchiere di vino bianco secco continuando a mescolare. Lasciar evaporare continuando la cottura e alternando cucchiaiate di brodo. Qualche minuto prima di levare il riso unirvi un poco di zafferano diluito in un mescolo di brodo, incorporando ancora 50 grammi di burro. Quindi versare su un piatto di portata e servire dopo aver coperto il riso di parmigiano reggiano grattugiato. Accompagnare con un rosso dell’Oltrepò. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 el calendari milanes Le diverse fasi della luna vi porteranno a tenere comportamenti differenti: cercate di uniformarli. La salute sarà buona, a patto di tenere uno stile di vita corretto. Incontrerete alcune persone interessanti, ascoltatele, vi stupiranno. genar Proverbi milanesi NOVEMBRE 2014 - 7 EXPO 2015 Padiglioni Expo Londra 1851 La prima grande esposizione internazionale si svolse a Londra, dal primo maggio fino all’11 ottobre del 1851. Il tema dell’evento era “l’industria di tutte le nazioni”, che ben si conciliava con la seconda rivoluzione industriale, la quale cominciava allora a mettere le sue basi e negli anni successivi avrebbe permesso all’Europa di tenere un ritmo di crescita economica mai conosciuto prima. Protagonista assoluto dell’esposizione fu l’Impero britannico, prima potenza mondiale in continua ascesa, che intendeva porsi sempre di più come “guida del mondo”. GIOVEDI MARIA MADRE DI DIO - CAPODANNO VENERDÌ S. BASILIO VESCOVO SABET SS. NOME DI GESU’ DOMENEGA S. ERMETE LUNEDÌ S. AMELIA � LUNA PIENA MARTEDÌ EPIFANIA DI N.S. MERCOLDÌ S. LUCIANO, S. RAIMONDO I Paesi espositori furono venticinque, tra cui, in rappresentanza degli Stati che prima dell’unità d’Italia esistevano nella Penisola, lo Stato pontificio e il regno di Sardegna, che si distinse per la qualità dei suoi prodotti in mostra. La manifestazione si svolse all’interno del “Cristal Palace”, una grandiosa struttura in ferro e vetro dalle linee geometriche, simboleggiante il dominio dell’uomo sulle forze della natura e vero e proprio capolavoro dell’architettura Vittoriana. Alla fine dell’esposizione, la struttura fu smontata e collocata in un quartiere a sud di Londra (che oggi si chiama proprio Cristal Palace), dove fu però distrutta da un incendio nel 1936. GIOVEDÌ S. MASSIMO, S. SEVERINO VENERDÌ (Segue da pag. 1) S. GIULIANO E. SABET S. ALDO E. DOMENEGA S. IGINO PAPA LUNEDÌ S. MODESTO M. MARTEDÌ S. ILARIO 2ULTIMO QUARTO MERCOLDÌ S. FELICE M., S. BIANCA GIOVEDÌ ditorium dove tenere spettacoli e concerti, una sala per meeting e congressi e infine una zona dove troveranno posto gli uffici di rappresentanza del Governo del Bel Paese. A completare il padiglione italiano ci sarà il grande Albero della Vita, una struttura in acciaio e legno alta 35 metri e ispirata nelle linee al progetto di Michelangelo per piazza del Campidoglio, che sarà edificata al centro del lago artificiale creato di fianco a Palazzo Italia e che sarà destinato a rimanere come simbolo dell’Expo milanese. S. MAURO A. VENERDÌ Vecchi mestieri milanesi - S. MARCELLO PAPA SABET DOMENEGA S. LIBERATA LUNEDÌ S. MARIO M. MARTEDÌ S. SEBASTIANO Le cascine del territorio milanese EL CANTASTORI S. ANTONIO A. + LUNA NUOVA MERCOLDÌ S. AGNESE GIOVEDÌ STORIA Le cascine appartengono al patrimonio architettonico rurale tipico del territorio milanese. Sono espressione di una particolare "civiltà contadina" e potrebbero essere considerati "monumenti regionali" da restaurare e attrezzare nonché rappresentare un punto di partenza per creare un "vissuto agro-turistico" di fine settimana. Inoltre esse sono la testimonianza di un modo di vita, di un ambiente in cui l'uomo ha operato e opera, della trasformazione, dell'uso e della CASCINA SARMAZZANO La cascina Sarmazzano è a corte chiusa, con un solo ingresso, una piccola torre; scarse e ridotte per di- mensione le finestre che danno verso l'esterno, accortezze ispirate ad una logica difensiva per proteggersi sia da guerre sia da briganti. (Continua a pag. 4) S. VINCENZO M. VENERDÌ S. EMERENZIANA SABET S. FRANCESCO DI SALES DOMENEGA CONVERSIONE SI S. PAOLO LUNEDÌ SS. TITO E TIMOTEO MARTEDÌ S. ANGELA MERICI 1 PRIMO QUARTO MERCOLDÌ S. TOMMASO D' AQUINO GIOVEDÌ S. COSTANZO VENERDÌ S. MARTINA, S. SAVINA SABET S. GIOVANNI BOSCO Quell pussee famos l'era on omett ciamaa Barbàpedana, pròppi quel che ona canzonetta popolar la diseva che el gh'aveva on gilee senza davanti e con minga el dedree. El girava per i bettol o anca per i contrad e el cuntava sù in rima, cantando al son de ona ghitara, stòri antigh popolar o fatti del moment (on terremòtt, la visita d'on minister, el matrimòni d'on scior); poeu, el slongava là el sò piattell e el cattava sù on poo de ghei per la giornada. DICEMBRE 2014 SIRENN DE PIAZZA FONTANA Quej dò Sirenn de la Piazza Fontana, inscì vestii de pocch (anzi, de nient), me procuraven la fever terzana tutt i volt che passavi. Cont el vent, ’me l’acqua che gottava de l’invas. Ma ripassand, però, ’na bella sera, anmò de lì, nò certament per cas, la nebbia, el sô, vesin o a la lontana, mi i a guardavi semper sorrident, ma lor gh’aveven on’aria magnana, sicchè andà via me fasen piangent de quei dò, voeuna domà de marm l’era. L’altra, per mettom forsi el coeur in pas, per mì la s’era fada, on attim, vera! NELLE LIBRERIE CARTOLERIE - EDICOLE el calendari milanes Milanes spettasciaa o minga tropp di Luciano Colombo Edb Edizioni tel. 02 39523821 VIVERE MILANO Giornale indipendente dʼinformazione Edb Edizioni Direzione e redazione Via C. Brivio 33/Imbonati 89 Milano tel. 0239523821 cell. 338.2821136 [email protected] Direttore responsabile Enzo De Bernardis Pubblicità tel.0239523821 cell. 338.2821136 Stampa: Martano editrice Paderno Dugnano (Mi) Tiratura 80.000 copie Aut.Trib.MI n. 803 del 28-12-06 Distribuzione gratuita (segue da pag. 5) mercoledì giovedì venerdì sabato domenica 1 8 15 22 29 2 9 16 23 30 3 10 17 24 31 4 11 18 25 5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 Durerà sino al 30/12/14 la campagna per lʼabbonamento ai nostri periodici A tutti gli abbonati in omaggio el calendari milanes 2015 per informazioni tel. 0239523821 Abbonamento annuale € 20,00 - Anziani € 15,00 - Sostenitore € 50,00 Periferie... le periferie diventino solo il terreno per nuove “scorrerie” (e non aggiungiamo altro!). Area P – Per questo abbiamo più volte detto che, come è stato fatto per lʼArea C – «C» come Centro – bisogna dedicare la stessa attenzione allʼArea P: «P» come Periferia, vista nel suo insieme, per i suoi vari aspetti problematici, ma anche propositivi. Da questo punto di vista, è opportuno evidenziare che le periferie sono ricche di energie e di capacità di proposta. Ma il problema è la “frammentazione” – ed anche un certo (segue da pag. 5) martedì CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015 nei formati: A3 euro 5,90 - A4 euro 4,00 Richiedete anche il libro dei Proverbi milanesi euro 8,00 lunedì Al via... iniziative proposte dalla quattro giorni di Festival tra cui: lʼinaugurazione della Casa della legalità con don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Nando Dalla Chiesa e il rettore dellʼUniversità statale, Gianluca Vago; la Festa della legalità con la presentazione dei progetti degli studenti del Politecnico per la realizzazione del Pensionato sociale e a seguire lʼincontro con Pif (Pierfrancesco Diliberto) e Walter Veltroni e la proiezione del docufilm “Quando cʼera Berlinguer”; infine lʼincontro per discutere di gioco dʼazzardo patologico con la proiezione del documentario “Rifiutati dalla sorte e dagli uomini” di Vieri Brini e di Emanuele Policante. Inoltre i cittadini potranno conoscere il Social Market di via Leoncavallo 12, negozio solidale dove le famiglie in difficoltà seguite dai servizi sociali possono fare la spesa a prezzi calmierati. ”autoreferenzialismo” – con il quale spesso ci si muove sia nel versante del mondo associativo, che in quello istituzionale. 8a Convenzione – In tale contesto si colloca lʼ8a Convenzione delle Periferie di Milano (martedì 25 novembre 2014, ore 17,30 - Urban Center di Milano), promossa da Consulta Periferie Milano. “Volontariato e progettazione partecipata” sarà il tema del confronto tra chi opera nel concreto delle periferie milanesi ed i vari interlocutori cittadini, al quale porteranno il loro contributo Marco Granelli (Assessore al Volontariato, Comune di Milano), Sebastiano Citroni (autore della ricerca “Associazioni a Milano”), Marco Pietripaoli (Direttore Ciessevi-Centro Servizi Volontariato. La sfida – Ma, le periferie dalle mille risorse saranno capaci di “fare sistema”? Oppure continueranno a essere “luoghi sconosciuti, luoghi marginali e tenuti ai margini, in una Milano che è un operoso alveare, con tante celle che non comuni- (segue da pag. 5) cano tra di loro. Una Milano che non fa sistema” (Indagine Ipsos)? Walter Cherubini Consulta Periferie Milano www.periferiemilano.it Da Abbado... tra passeggiate tematiche, musica classica, mostre dʼarte e teatro. In apertura si è tenuto lʼappuntamento conclusivo della rassegna Monumentale: Museo a cielo aperto, ideata dal Comune di Milano e dalla Fondazione Milano - Scuole civiche per valorizzare e promuovere uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di bellezze artistiche della città. Abbiamo portato i visitatori a scoprire e vivere il Monumentale in giornate che non sono solo dedicate al ricordo, ma anche unʼoccasione per riappropriarsi della storia e della memoria della città - ha dichiarato lʼassessore al Turismo e ai Servizi civici del Comune di Milano Franco DʼAlfonso. - In questi due anni abbiamo così raggiunto lʼintento di fare del Cimitero Monumentale un polo di attrazione per tutta la famiglia, con iniziative per piccoli e grandi. Uno spazio aperto che vive tutto lʼanno, come testimoniato dagli appuntamenti realizzati da questʼestate a oggi. Il nostro impegno ha portato alla riorganizzazione dellʼInfoPoint e ora continua con la realizzazione del prossimo Museo. Il risultato è una risorsa importante e attrattiva per tutti, milanesi e turisti. 8 - NOVEMBRE 2014 VIVERE MILANO VIVERE MILANO A Milano le due mostre più visitate d’Italia Van Gogh. L’uomo e la terra Nel fine settimana a Palazzo Reale oltre 15mila persone Lʼassessore alla cultura Filippo Del Corno ha rilasciato la seguente dichiarazione in seguito al successo delle mostre dedicate ai maestri Van Gogh e Chagall. Sono state, queste dei due grandi pittori, le mostre più visitate dʼItalia nellʼultima settimana. Un dato che ci riempie di orgoglio e che conferma che Palazzo Reale è in questo momento il polo culturale ed espositivo più frequentato in Italia. Le mostre a Palazzo Reale rappresentano lʼofferta espositiva di punta del Comune di Milano e stanno riscontrando un grande successo: solo in questo fine settimana sono stati oltre 15mila i milanesi e visitatori provenienti da fuori città, cittadini italiani e stranieri, in coda per Van Gogh (oltre 5500 biglietti), Chagall (oltre 5500) e Segantini (oltre 4500). Grande affluenza anche per la mostra di Giacometti alla Galleria dʼArte Moderna (1000 ingressi), per Klein-Fontana al Museo del ʻ900 (2500 ingressi) e per lʼesposizione fotografica di Salgado (4500), che si conclude oggi al Palazzo della Ragione, con oltre 65mila presenze in quattro mesi. Sono dunque oltre 22 mila le persone che tra sabato e domenica hanno visitato le mostre proposte dallʼassessorato alla Cultura nelle sedi espositive di Palazzo Reale, Museo del ʻ900, GAM e Palazzo della Ragione. Tutto questo ci proietta verso ciò che accadrà a Milano nel semestre di ʻExpo in cittàʼ con il suo ricchissimo calendario di eventi, spettacoli, mostre, concerti. La Fondazione Riccardo Catella e il Politecnico di Milano presentano “Grattanuvole”, a cura di Alessandra Coppa, la mostra che ripercorre un secolo di grattacieli a Milano: dal “grattanuvole” dellʼingegnere Achille Manfredini (1910) ai progetti di Porta Nuova che disegnano il nuovo skyline di Milano; dalle mitografie futuriste dellʼarchitetto Antonio SantʼElia agli avveniristici virtuosismi tecnologici di Cesar Pelli. Alla luce delle grandi trasformazioni in atto nella città di Milano, lʼesposizione, mette in mostra 75 edifici che caratterizzano il volto architettonico di Milano con disegni originali, fotografie dʼautore, video interviste a progettisti, architetti, direttori di riviste e critici di architettura oltre a piante, prospetti, sezioni e foto dʼepoca estratti dai fondi documentari dellʼArchivio storico civico del Comune di Milano, da quello di Atm e da fonda- En plein di mostre importanti a Palazzo Reale: accanto a Chagall e Segantini ecco ora Van Gogh a ben rappresentare la proposta culturale di “Milano cuore dʼEuropa” e anche il tema dellʼExpo, “nutrire il pianeta”. Il grande pregio dellʼesposizione Van Gogh. Lʼuomo e la terra è proprio di mettere al centro un lato fondamentale del grande pittore olandese: il legame costante e indissolubile con la terra e chi ci vive e lavora. Il percorso, articolato in sei sezioni, esplora lʼimmenso amore di Van Gogh per il rapporto tra uomo e natura, dai primi disegni, in cui sviluppa la tecnica, alla più tardiva esplosione dei colori nei paesaggi, dai ritratti alle nature morte, nel troppo breve arco dei suoi anni da pittore. Lʼartista cerca il senso della vita nel mondo contadino, nel lavoro duro ma pieno di dignità degli umili, i suoi eroi. Ed è lui a raccontarlo, accompagnandoci per tutta la mostra con le parole delle sue lettere, alle quali è dedicata unʼintera sezione. Scopriamo così lʼonestà e lʼintegrità di Van Gogh, per cui la pittura è applicazione, ricerca, fatica, come il lavoro dei contadini nei campi: Voglio restituire lʼidea di come questa gente (...) avesse zappato la terra con quelle stesse mani pog- terlo, in Olanda, il più grande museo privato al mondo e secondo per quantità di opere di Van Gogh. Unica pecca della mostra lʼilluminazione dal basso delle pitture, che falsa il gioco dei colori e attutisce lʼincanto magico di questi capolavori. Grazia De Benedetti Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano zioni private. La co-promozione della mostra insieme al Politecnico di Milano è unʼoperazione culturale che, coerentemente con lo spirito della Fondazione Riccardo Catella, mira a promuovere una riflessione e un confronto su tematiche collegate allo sviluppo del territorio, attraverso incontri e progetti espositivi. giate nel piatto (parlando di I mangiatori di patate). Buona parte delle circa 50 opere esposte proviene dal museo Kröller-Müller di Ot- In questo contesto, lʼarchitettura, intesa come “capacità di costruire la città” e parte integrante del Made in Italy, è un tema centrale sul quale la Fondazione si impegna a riattivare un dibattito, anche in vista di Expo 2015, insieme al mondo accademico, alle Istituzioni e alla società civile. Attraverso lʼanalisi dellʼar- chitettura e del suo sviluppo negli anni, la mostra fa emergere temi come la valorizzazione della vivibilità urbana, dellʼinnovazione e della sostenibilità nellʼambito della progettazione del paesaggio urbano e degli spazi pubblici. La mostra, dal prossimo 6 novembre, sarà sponsorizzata con grandi bolli adesivi posizionati a terra lungo tutto il percorso pedonale dalla stazione della metropolitana di piazza Repubblica, passando per via della Liberazione e piazza Gae Aulenti fino alla Fondazione Riccardo Catella. I bolli riprodurranno la silhouette di alcuni dei grattacieli e accompagneranno i visitatori alla meta. Aperto al pubblico da venerdì 7 novembre a sabato 6 dicembre 2014 - Ingresso libero - Fondazione Riccardo Catella, via Gaetano de Castillia 28 - Orari: da lunedì a venerdì 9.00-18.00; sabato 10.00-13.00 e 14.0017.00, domenica chiuso. Gam di via Palestro aperta con orario continuato dalle 9 alle 17,30 Da 21 ottobre la Gam, Galleria dʼarte moderna, in via Palestro 16, ha esteso il proprio orario, rimanendo aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17,30, senza interruzione. I visitatori avranno la possibilità di ammirare la sua preziosa collezione permanente al primo piano, di riscoprire le collezioni Grassi e Vismara al secondo e di visitare la straordinaria mostra di Giacometti, allestita al piano terra, anche durante la pausa pranzo. Fino al 1° febbraio 2015, le sale espositive della Gam ospitano la mostra dedicata nuscola e monumentale. Un percorso cronologico che si articola in cinque sezioni, costituite a loro volta da diversi gruppi tematici, che vanno dallʼesordio, a contatto con il post-cubismo e il surrealismo, fino alla fase più matura. a uno dei più significativi scultori del Novecento, Alberto Giacometti, proponendo in un percorso di perfetta sintesi e di assoluta suggestione tutta la sua parabola artistica, esponendo nelle sale neoclassiche della gal- leria alcuni capolavori come Boule suspendue, Femme qui marche, La cage, Quatre femmes sur socle, Buste dʼAnnette e ancora la monumentale Grande femme, che conclude il percorso espositivo nelle due versioni, mi- Info e prenotazioni: www.mostragiacometti.it www.ticket.it/giacometti tel. 02 54916 Il secondo e ultimo piano della Gam è invece pronto ad accogliere i visitatori con il nuovo allestimento delle opere delle collezioni Gras- si e Vismara, recentemente inaugurate in seguito a un attento restauro del progetto allestitivo originale, realizzato da Ignazio Gardella alla fine degli anni Cinquanta. Due preziose raccolte che completano il percorso permanente del museo e che, insieme, costituiscono un tel. 0239523821 - cell. 338.2821136 o invia una email a: [email protected] Gam Galleria dʼArte Moderna via Palestro 16 - Telefono 0288445947 Orari martedì – domenica: 9.00-17.30 (ultimo accesso 30 minuti prima dellʼorario di chiusura) lunedì chiuso. La più grande esposizione di FALSI DʼAUTORE E QUADRI ORIGINALI DI AUTORI MODERNI L I S T A N O Z Z E Per la pubblicità su Vivere Milano corpus eccezionale di capolavori del Novecento. Galleria Maria Sidoli www.mariasidoli.it Van Gogh - Monet - Klimt Caravaggio - Bruegel Canaletto - Fiamminghi Ritratti dipinti su commissione Ingresso libero aperto tutti i giorni compresi sabato domenica e festivi Orari: dalle 10 alle 13,00 dalle 14,30 alle 19,30 via Trescore 3 tel.330.336890 Mm5 - fermata Istria Tram 5-7-31 - Bus 42-43-51 VIVERE MILANO POESIA DI RICERCA un racconto al mese Storia di un ‘cavallo’ senza fissa dimora Col trionfo di Ludovico, nel 1480, la corte milanese gareggiava in grandezza con quella fiorentina di Lorenzo il Magnifico. Milano aspirava a farsi lʼAtene dʼItalia, come ci fa sapere il poeta Bellincioni che aveva lasciato Firenze per stabilirsi alla corte del Moro. Godi Milan che drento a le tue mura de gli uomini excellenti hoggi hai gli onori. Nel giro di pochi anni il Moro aveva riunito, intorno a sé, maestri celeberrimi: dal Bramante, al grecista toscano Demetrio Calcondila, a Leonardo da Vinci, arrivato a Milano nel 1482 per maggiori possibilità di lavoro rispetto a Firenze. Stabilitosi Leonardo alla corte del Moro, molti spettacoli furono da lui allestiti nella corte sforzesca; famosa la “Festa del Paradiso” nel 1480, ideata per le nozze di Gian Galeazzo, della quale creò anche le melodie su versi di Bellincioni. Tra le innumerevoli e importanti opere di Leonardo a Milano, oggi, nel XXI secolo alle soglie dellʼExpo, sarebbe saggio soffermarsi su un suo monumento e sullʼinteresse suscitato ora di grande attualità: il bronzo in questione è il gigantesco cavallo che dal 1999 fa bella mostra di sé allʼingresso dellʼippodromo di Milano, e le varie proposte, scaturite da mesi su di una sua possibile e definitiva collocazione. Ecco in breve storia: La prima idea fu di Galeazzo Maria Sforza nel 1473, ma solo nel 1482 Ludovico il Moro propose a Leonardo di costruire la più grande statua equestre del mondo. Il monumento doveva essere dedicato al padre Francesco, capostipite del casato degli Sforza. Il primo progetto prevedeva un cavallo rampante quattro volte più grande del naturale, ma sorsero problemi di equilibratura e così si optò per il cavallo al passo. Leonardo voleva realizzare unʼopera che oscurasse le precedenti, superiore a quella del Colleoni e del Gattamelata. Doveva superare i sette metri dʼaltezza, ma avrebbe richiesto cento tonnellate di bronzo, impossibili da reperire poiché servivano a costruire cannoni per combattere i francesi di Luigi XII. Allʼarrivo delle truppe francesi a Milano nel 1499, Leonardo abbandonò la città, e il modello in creta fu distrutto dai soldati francesi. Tuttavia si conservarono i disegni e cinque secoli più tardi, nel 1977 un collezionista americano Charles Dent, ebbe lʼidea di realizzare il cavallo leonardesco. Iniziò i lavori con due milioni e mezzo di dollari, ma morì nel 1994, prima che lʼimpresa fosse completata. Fu allora che Frederik Meijer, un ricco americano, si offrì di finanziare i lavori, a patto che si fondessero due cavalli, uno per Milano e lʼaltro per il suo parco a Grand Rapids nel Michigan, dove sono raccolte allʼaperto le copie di statue celebri. Il progetto fu portato a termine dalla scultrice Nina Akamu e, le sette parti in cui il cavallo era stato fuso, arrivarono a Milano nel luglio del 1999, dove vennero assemblate. Dopo qualche indecisione sul luogo in cui collocarlo, nel settembre del 1999 fu posto allʼingresso dellʼippodromo di Milano. Dal 2001 è anche il simbolo del Miff Award, Festival del cinema internazionale di Milano. Il luogo ideale, ben visibile a tutti, sarebbe la Corte Maggiore del Castello sforzesco, in ricordo di Ludovico il Moro che chiese di costruire il cavallo più grande del mondo in onore del padre Francesco Sforza. Cito come curiosità, che la copia del cavallo di Leonardo che si trova nel Michigan è, in assoluto, la statua più visitata e di straordinario successo. Non tutti gli abitanti di Milano conoscono lʼattuale collocazione del cavallo sul piazzale dellʼippodromo. Al contrario, quotidianamente, arrivano pulmann gremiti di turisti stranieri, soprattutto americani e giapponesi, ad ammirare la statua, informatissimi sulla storia del cavallo. In previsione dellʼExpo 2015, quale migliore occasione, perché il cavallo trovi la sua definitiva sistemazione nella Corte maggiore o Piazza dʼarmi del Castello sforzesco, luogo per il quale era stato progettato, per onorare la memoria di Francesco Sforza. Tesi avvalorata dal Prof. Pier Luigi Amietta che, a conferma del luogo in cui era destinato il monumento, cita il celebre scrittore biografo di Leonardo da Vinci, Demetrio Merezkowkij e il suo libro “La rinascita degli dei” che attribuisce a Leonardo lʼintenzione di collocare il suo cavallo al centro della Corte Maggiore del Castello Sforzesco. Questa è la storia della bella riproduzione del cavallo leonardesco. Confidiamo nella cultura e nel buonsenso di chi dovrà decidere. Roberto Marelli Le fotografie, che accompagnano lʼarticolo, sono tratte da un documentario realizzato nellʼestate del 2013, dal regista e produttore Pier Luigi Grosso. La prima parte è stata realizzata lungo il corso dellʼAdda, tra Cornate ed Imbersago; nella seconda parte, lʼestensore del presente articolo è ripreso mentre parla del periodo in cui Leonardo ha vissuto a Milano. Si potrà vedere il documentario in prima assoluta Sabato 15 Novembre prossimo, ore 18, presso lʼAssociazione Gorla domani, in via Asiago, 3 nellʼAula Magna della parrocchia. Zona 2 - Metro rossa fermata Gorla. NOVEMBRE 2014 - 9 A cura di Alberto Pellegatta Manoel Ricardo De Lima, è nato in Brasile, a Piau, nel 1970. È professore della «Escuela de Letras» e dellʼUniversità Federale di Rio de Janeiro. Ha pubblicato Falas inacabadas, Embrulho, Quando todos a os accidente acontecen e Geografia aerea. Dirige la collana di saggi dellʼeditore Lumme. La sua scrittura descrive un esilio fisico e esistenziale, con tutto il suo seguito di «scomodità» e scoperta. Regna una pigrizia operosa tra questi versi, una temperatura feriale. Senza fretta, quasi imprevista. Le due poesie che proponiamo, una in versi e lʼaltra in prosa ritmata, danno conto dellʼeleganza dellʼautore nel descrivere un intreccio senza perdere mai lʼaplomb. Lʼinfluenza della poesia italiana è esplicita nella citazione di Ungaretti. Si tratta infatti di un autore materico, che coinvolge il sogno come lʼappetito: «dalla mia finestra niente è diverso // chiudo con chiave, non esce nessuno // non so quanto ho imparato di questo tema, di volare / o dormire. Molte volte sembra che non senta / fame, per niente». Una scrittura che schiva la retorica, scavando nel torbido: «il paesaggio di oggi, nessuna / traccia di nulla. La città intera con / schifo e ossido, e nulla». Il quadrato bianco, due un piccolo albero cambia le foglie, è un ficus che è diventato giallo. come noi, quando avevamo paura. queste foglie cadendo invadono la grondaia del tetto di casa. e entrano: da una breccia, da una crepa. c’è solo una porta per uscire. giorno dopo giorno, quasi alla stessa ora, dall’altro lato, c’è un uomo che si incurva, molto grasso. la schiena sembra fargli molto male: sono così solo, dice come se fosse una bambola di tessuto, bene bene. Si reclina e ripete nebbia stretta o mattina: m’illumino d’immenso. e incomincia: ne prende una a una e poi le osserva, una a una, il giallo. e dopo ancora, e piano, apre le due dita, una a una, dall’alto. loro cadono lentamente in un andirivieni fino a colpire con la forza dello stomaco il selciato della strada. nessuna e qualcun’altra o quale, non si può sapere, sembra rompersi. l’uomo è subdolo e nervoso, astuto, canaglia. in un istante l’anima è piena e senza vizio: la speranza è l’ultima a morire. chiunque di questi, eccessivo e senza peso, capovolti, gialli e con paura, possono scomparire. colpire il suolo con la bocca dello stomaco. e togliersi. togliersi, inoltre, che rimane? forse niente, il buco. Bozza un quaderno aperto sa, è un grattare e una fessura, alga e polvere irascibile. Piegare con molta forza il buco della termite al centro del tavolo mi piace molto la parola ciottoli miseria e allegria della pioggia, l’odore di questa polvere irascibile bagnata sulla mia faccia Inviate le Vostre poesie a: [email protected] Allʼattenzione di Alberto Pellegatta Entro 30 giorni avrete una nostra risposta edb Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 - cell. 338.2821136 o invia una email a: [email protected] www.edbedizionimilano.it www.viveremilano.info (giornale online) 10 - NOVEMBRE 2014 VIVERE MILANO VIVERE MILANO Nostalgia M1 compie 50 anni Considerazioni... ovvero poeti e vespasiani Un tunnel emozionale e tante iniziative per festeggiare la “Rossa” Mi sto recando in una emittente televisiva privata per raccontare le mie Storie di Lombardia. Ho appena parcheggiato la macchina, quando vengo fermato da una persona anziana che mi chiede se posso cambiargli un euro perché deve entrare in un coso pubblico e può farlo solo con una moneta da 10 centesimi. Dai tremolii delle gambe e dai movimenti che fa, il bisogno deve essere urgente; nel timore che da lì a poco se la faccia addosso, cerco di aiutarlo. Frugo nelle tasche, ma monete non ne ho... che fare? Gente da lì ne passa poca e chi passa ha fretta... Chiedo ai tassisti del vicino posteggio... niente da fare: la moneta serve a loro... anche per le necessità impellenti! Mi viene in mente che nel posacenere della macchina tengo sempre degli spiccioli per il parcheggio automatico; vado a prendere 10 centesimi che consegno allʼuomo, il quale mi ringrazia, corre a metterle nellʼapposita fessura ed entra al suono di una musichetta, ideata forse, per predisporre meglio alla minzione. Quando la porta si chiude alle sue spalle, incuriosito mi avvicino e leggo le istruzioni; le modalità dʼuso sono scritte in quattro lingue: italiano, francese, inglese e tedesco, ma se arrivasse un giapponese e non conoscesse una delle quattro lingue, anche con la monetina, rischierebbe di farsela addosso! La moneta giusta è quella da 10 centesimi, ma anche le altre vanno bene, solo che la macchina non dà il resto. Altra avvertenza: i bambini inferiori agli anni dieci devono essere accompagnati (e qui possono nascere equivoci e accuse di pedofilia); non bisogna fermarsi più di tot minuti, dopodiché si rischia di essere investiti da un getto dʼacqua e detersivo. Un display, difficile da leggere tanto è piccolo e veloce, detta le istruzioni: salvietta umidificata e carta igienica sono allʼinterno a disposizione del fruitore; una volta dentro prima di uscire bisogna premere un pedale e tirare la maniglia, nel caso in cui si rimanga bloccati bisogna avvertire telefonicamente la ditta installatrice (e se uno non ha il cellulare?). Infine luce verde se è libero, luce rossa se è occupato. Altro non ho letto, ma mi basta. Vere cattedrali nel deserto, i cosi sono semi nascosti in alcune piazze e viali della città, pochi li sanno riconoscere. Risultato: la gente rimpiange quelli vecchi, che presero il nome dallʼimperatore romano Tito Flavio Vespasiano, che per primo li installò a Roma; e siccome le casse dello Stato erano molto in deficit - nella sua azione di risanamento delle finanze mise una tassa su di essi e fece raccogliere lʼorina per ricavarne ammoniaca! I vespasiani erano di color verde a forma di garitta, col tettuccio antipioggia, acqua corrente continua e assoluta libertà di accesso, senza il rischio per un povero diavolo sofferente di enùresi, e magari al minimo della pensione, di spenderla tutta in monetine per orinare nei moderni cosi! Continuo a chiamarli cosi perché mi rifiuto di associarli ai pratici vespasiani di un tempo! Qualcuno obietterà: ma nei vespasiani potevano andarci solo gli uomini, nei cosi finalmente le donne hanno raggiunto la tanto sospirata parità di... pipì! Dʼaccordo, però con i vespasiani circa la metà del popolo italiano aveva risolto il problema della pipì, ma adesso? O hanno la monetina o tutti, Pissatòj di temp andaa, alla bonna, in sul canton, nient pretés e invernisaa cont ona man de godron; senza lussi e senza gioeugh de idraulica, ma a loeugh! Quatter pass - e el viandant l’era franch - de sodisfass! Ma... lalella incoeu! a spand acqua in straa, per no pissass in la patta, - pover omm toeu su el tramm e cor al Domm! Pissatoj d’on temp! adess, soeuja mi, tuscoss se accentra; fin l’orina, el gius, i cess; tutt a l’orden, vun che l’entra, vun ch’el pissa, vun ch’el sort... pissatoj di noster mort!...... Pissatoj del dì d’incoeu! cent volt mej qui d’ona volta!... cont i so teccett de tolla e coi so dò bravi alett part e part e intorna al boeuc poeu...cristofen! che laghett! di Delio Tessa uomini e donne, se la faranno addosso! Penso, chissà se ce ne saranno ancora a Milano, è tanto che non ne vedo più uno! Incuriosito faccio un giro per la città, ma di vespasiani nemmeno lʼombra, lʼultimo rimasto era al capolinea tramviario di piazza Negrelli, secondo la testimonianza di un pensionato Atm che passava le sue giornate girando gratis da un tram allʼaltro, ma da quando cominciò a soffrire di incontinenza era la sola linea che percorreva, rassicurato dalla certezza di poter espletare in tutta tranquillità prima di ricominciare il giro. Ora in piazza Negrelli è rimasta solo la vedova, ossia la fontanella. Mi lascio prendere dai ricordi: caro vespasiano del tempo che fu, fonte termale dei poveri, luogo dʼincontro estivo tra pensionati che tra una bevuta alla vedova e una pipì, discutevano sulle sorti dellʼItalia, come se si trovassero a passare le acque a Fiuggi, a Chianciano o chissà dove! Caro vespasiano, paradiso dei gay che allora ambrosianamente si chiamavano flobert, e passavano ore e ore lì vicino facendo la posta a immaginarie conquiste! Caro vespasiano, fonte dʼispirazione di tanti poeti.. Giosafatte Rotondi, bravissimo cantore lombardo, ha dedicato al vespasiano una delle sue rime più geniali, continuate poi, con una variazione sul tema, dal suo amico e nostro massimo lirico del Novecento, Delio Tessa! A conclusione di queste riflessioni voglio riproporvele; le prime strofe sono del Rotondi che chiamò la poesia Nostalgia, poi, in perfetta sintonia continua il Tessa che chiamò la sua I pissatoj vecc de Milan. Pisciatoi dei tempi andati, alla buona, un po’ appartati, niente pretese e verniciati con una mano di catrame; senza lussi e senza artifici di sorta, ma all’uòpo! Quattro passi - e il viandante era sicuro di soddisfarsi! Ma... oggi accipicchia! a spandere acqua in strada, per non bagnarsi la patta - poveràccio prendi il tram e corri in Duomo! Pisciatoi di un tempo! adesso, che ne so, tutto si accentra; perfino l’orina, il liquame, i cessi; tutto ordinato, uno che entra, uno che orina, uno che esce... pisciatoi dei tempi andati!... Pisciatoi del giorno d’oggi! cento volte meglio quelli di una volta!... con i suoi tettucci di latta e con le sue due brave alette da una parte e dall’altra e attorno al buco poi... accidenti, che laghetto! di Roberto Marelli Per tutto il mese, Milano rivivrà lʼatmosfera di quel primo novembre 1964 quando, alle ore 10,41, dalla stazione Duomo partì il primo viaggio della Linea 1 della metropolitana, quella che per tutti è semplicemente la ʻRossaʼ. Fu lʼallora sindaco Pietro Bucalossi a far partire i primi due convogli che trasportavano cittadini e turisti, bambini e famiglie lungo le 21 stazioni realizzate. Oggi la Linea 1 della metropolitana conta 38 stazioni che collegano Sesto San Giovanni a Rho e a Bisceglie e trasporta oltre 500mila passeggeri al giorno. Con lʼinaugurazione del Tunnel emozionale in piazza Castello, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, insieme a Mm, Atm e Fondazione Milano - Scuole civiche, ha aperto i festeggiamenti per il mezzo secolo di vita della M1. Il Tunnel, che rimarrà aperto tutto il mese di novembre e sarà visitabile gratuitamente, è unʼinstallazione di video originali dellʼepoca, materiali sonori, odori e profumi tipici del ferro e degli scavi per far rivivere la storia della metropolitana milanese dal 1964 ad oggi. Il primo novembre 1964 – ha commentato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia - fu una data storica per Milano e aprì le porte del futuro alla città e al Paese. La M1 è nata come un nastro rosso di velocità, di energia, di design, di identità milanese e di entusiasmo. I quartieri, anche quelli più lontani tra loro, si avvicinavano. Sotto la città si apriva un mondo nuovo che diventava sempre più veloce e internazionale. A Milano la metropolitana è arrivata come un concentrato di innovazione, che ha fatto scuola, con materiali e tecniche allʼavanguardia. Oggi, con lo stesso orgoglio ed entusiasmo di allora, festeggiamo una data storica. La nostra Linea 1 – ha aggiunto Bruno Rota, presidente di Atm - accompagna da 50 anni la vita dei milanesi: Atm ha trasportato i cittadini, riducendo distanze e tempi in modo rivoluziona- rio. Noi chiamiamo infatti questa linea la ʻdorsaleʼ di Milano, intendendo realmente la spina dorsale che regge il sistema di trasporto pubblico. Lʼinnovazione tecnologica che abbiamo apportato ha permesso di incrementare le prestazioni, lʼefficienza, la sicurezza, arrivando oggi ad avere una linea quasi completamente automatizzata. Sempre in piazza Castello, allʼExpo Gate, è stata inaugurata anche la mostra ad ingresso libero ʻMilano SottoSopraʼ, organizzata da Mm, che illustra attraverso fotografie e documenti dʼarchivio la nascita della metropolitana. I cittadini potranno ripercorrere la vita della ʻRossaʼ nelle immagini inedite e sorprendenti tratte dallʼarchivio storico di Metropolitana Milanese, sulle trasformazioni tempo- ranee del paesaggio urbano e sul mondo sotterraneo che si svelò alla città grazie ai grandi lavori di scavo che misero sottosopra la città dal 1957 al 1964. Inoltre i mezzanini di alcune stazioni sono stati palcoscenico di performance teatrali e concerti dei giovani attori, danzatori e musicisti della Fondazione Milano – Scuole Civiche che hanno animato gli spazi della metropolitana. Emozioni, gesti, movimenti e canzoni che hanno raccontato lʼatmosfera di quegli anni. Occupazioni abusive Gli impegni presi dal Comune sono già una realtà Gli impegni che il Comune di Milano aveva preso il 22 settembre scorso, durante lʼultimo incontro in Prefettura, sono già una realtà. Ci eravamo impegnati a mettere a disposizione più agenti della Polizia locale e lo abbiamo fatto. Lʼunità specializzata, che già interviene ogni giorno sugli interventi programmati con le Forze dellʼOrdine, sarà rinforzata per unʼazione più incisiva anche sulle flagranze. Avevamo detto che la presenza di assistenti sociali sarebbe stata potenziata e a giorni potremo contare su una reperibilità ininterrotta dalle 8 alle 24, tutti i giorni, festivi e feriali, di operatori sociali che garantiscano lʼinserimento nelle strutture sociali delle situazioni fragili. Avevamo annunciato la messa a disposizione di nuove strutture per lʼaccoglienza temporanea dei nuclei con minori o donne incinte e stiamo già sperimentando lʼutilizzo di uno spazio allʼinterno del Centro di emergenza sociale di via Barzaghi. Bene la nuova convocazione del Prefetto. Confidiamo che con questo incontro si arrivi a risultati concreti e tangibili, come quelli che lʼAmministrazione comunale sta già garantendo, e che ognuno, per tutto ciò che gli compete, faccia la propria parte. Lo dichiarano gli assessori Daniela Benelli (Casa) e Marco Granelli (Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale), in merito al vertice convocato dalla Prefettura sul tema delle occupazioni abusive nelle case popolari. Senza dimenticare – concludono gli Assessori – che nessun piano di repressione, se pur estremamente necessario, basterà a risolvere il problema delle occupazioni abusive se non sarà accompagnato dalla prevenzione, ovvero il presidio degli stabili, e dal ripristino degli sfitti. Punti su cui il Comune ha dato massima priorità a Metropolitana Milanese. G.C. Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 - 338.2821136 [email protected] www.edbedizionimilano.it VIVERE MILANO (segue da pag. 5) Expo... che hanno un grandissimo interesse nei confronti dellʼExpo milanese. Per fare un esempio concreto, a fronte dei circa sette milioni di biglietti venduti finora, poco meno di un milione sono stati acquistati da distributori cinesi, segno evidente della capacità di attrazione globale della tematica proposta, vale a dire quella del cibo e dellʼagricoltura sostenibile. Se dunque gli sforzi per completare i lavori sul sito espositivo troveranno concreta realizzazione, con questa mole di visitatori che ha già il biglietto, più gli altri 13-15 milioni previsti, nulla manca affinchè lʼExpo del 2015 possa diventare una storia di successo, e non una triste sequenza di indagini e intoppi come è stato negli ultimi anni. Fabio Figiaconi Un portale, un’app e altre iniziative per orientare le persone disabili Un portale e unʼapp dedicati a orientare e guidare per la città le persone con disabilità durante Expo 2015: le due importanti novità, che saranno messe in campo per accogliere a Milano i cittadini disabili che arriveranno per lʼEsposizione universale, sono frutto del lavoro che da mesi portano avanti diversi settori dellʼAmministrazione con le associazioni di persone con disabilità per definire una mappatura dei percorsi e dei luoghi accessibili (teatri, musei, ristoranti, servizi, luoghi di culto, alberghi, ecc.). Il Comune sarà partner del Galleria Vittorio Emanuele II Al via bando per tre locali ai piani alti Il Comune di Milano ha indetto un bando per la concessione di tre spazi ai piani alti della Galleria Vittorio Emanuele II per oltre 650 metri quadri. Il recupero dei piani alti della Galleria - ha affermato lʼassessora alla Casa e demanio Daniela Benelli – è un pezzo importante nellʼambito del piano di valorizzazione del complesso monumentale che stiamo portando avanti in questi anni. Dopo aver ricollocato le associazioni che occupavano quegli spazi, li stiamo progressivamente assegnan- do, riuscendo ad ottenere un doppio risultato a beneficio di questi locali meno visibili: da un lato una maggiore redditività, dallʼaltro la ga- ranzia del recupero edilizio e delle manutenzioni da parte dei nuovi assegnatari. Cose che per anni sono totalmente mancate. La Giunta stanzia 144mila euro Servizi funebri gratuiti per le persone indigenti Assicurare un funerale dignitoso anche alle persone indigenti, grazie a uno stanziamento del Comune di 144mila euro per il 2015 e il 2016. È questo lʼobiettivo della Giunta di Palazzo Marino, che ieri ha varato le linee di indirizzo per offrire servizi funebri gratuiti alle persone disagiate, con famiglie in stato di bisogno economico o che manifestano disinteresse nei confronti del defunto. Un provvedimento che con- sente allʼAmministrazione comunale di garantire funerali dignitosi alle persone che, per vari motivi, si trovano ai margini della società – spiega lʼassessore ai Servizi civici Franco DʼAlfonso. - Sono già 100 i funerali erogati gratuitamente dal Comune nei primi nove mesi del 2014: un dato in lieve aumento, considerando che la richiesta di questa tipologia di funerale è passata dai 145 del 2012 ai 119 del 2013. Il servizio funebre per le persone indigenti prevede, oltre alla fornitura del cofano, il trasporto della salma dal luogo dʼorigine (ospedale o abitazione) al luogo delle onoranze e, infine, a quello di inumazione o cremazione. I fornitori di questa tipologia di servizi per il 2015 e il 2016 verranno individuati dallʼAmministrazione comunale tramite bando pubblico, che sarà pubblicato nella sezione bandi e avvisi di gara del sito web del Comune. G.C. Refettorio Ambrosiano-Greco Piscina (Ln) e Sardone (Fi): Decisione di realizzare il Refettorio mai trattata in zona 2. Ricostruzione del Cardinale non esatta. Il Consiglio di zona 2 non ha mai trattato al suo interno la questione del Refettorio Ambrosiano che sarà realizzato in piazza Greco. Le parole del cardinale Scola pubblicate su numerosi quotidiani non sono quindi esatte e ci teniamo a chiarire come sono andate le cose. I cittadini di Greco e i Consiglieri circoscrizionali sono venuti a conoscenza della decisione intrapresa da Curia e Caritas solo attraverso i mezzi di stampa. Non escludiamo però che il Cardinale, o chi ne fa le veci, abbia incontrato un gruppo ristretto di persone e consiglieri di maggioranza accondiscendenti che abbiano mantenuto la proposta segreta fino alla pubblicazione sui giornali. Siamo venuti anche a conoscenza che il Presidente del Consiglio di zona Villa (Pd) presenziò durante una delle riunioni del Consiglio Pastorale, durante la quale fu proposta lʼiniziativa. Purtroppo il Presidente non ha ritenuto opportuno avvisare il Consiglio di tale intenzione. Ribadiamo che la scelta di realizzare il Refettorio Ambrosiano è stata intrapresa da Curia e Caritas e non da unʼistituzione politica e, di conseguenza, risulta caduta dallʼalto. La questione non è asso- NOVEMBRE 2014 - 11 lutamente ideologica, ma legittima e provata dalle realtà presenti in piazza Tricolore, corso Concordia e viale Monza, dove le mense per i poveri creano degrado e insicurezza senza adeguati piani contro lʼillegalità e per salvaguardare il decoro urbano. Rimaniamo in attesa di ricevere risposta alle interrogazioni che i nostri Gruppi consiliari hanno presentato nel parlamentino. Intervengono così Samuele Piscina, capogruppo della Lega in zona 2, e Silvia Sardone, Consigliera di zona 2 di Forza Italia, in seguito alle dichiarazioni del cardinale Scola Samuele Piscina Capogruppo Lega Nord Consiglio di zona 2, Milano I progetti dovranno essere sottoposti al preventivo benestare della Sovrintendenza e lʼaggiudicatario dovrà realizzare gli eventuali interventi di ripristino strutturale e restauro architettonico, di adeguamento funzionale e impiantistico. Gli spazi saranno destinati ad attività terziarie e/o commerciali (ad esclusione di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centro massaggi, agenzia di raccolta scommesse e laboratori di produzione alimentare). progetto ExpoFacile, il portale informativo dedicato alle persone con disabilità e sta sviluppando ulteriori servizi tra cui, unʼapp per smartphone. Il portale e lʼapp, che saranno tradotti anche in lingua straniera, saranno affiancati da altre iniziative, tra cui lʼistituzione di un punto informativo fisso presso lʼUrban Center, in Galleria Vittorio Emanuele e percorsi di formazione per gli operatori turistici e alberghieri per renderli consapevoli circa le esigenze delle persone con disabilità. Questa città in tema di abbattimento di barriere architettoniche – spiega lʼassessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – paga oggi il prezzo di anni di immobilismo. Su questo fronte, anche grazie allo stimolo dellʼEsposizione universale, Milano farà un grande salto di qualità. Un portale e unʼapp dedicati alle persone disabili potranno consolidare e diffondere meglio sul territorio le informazioni necessarie per muoversi e usufruire dei servizi che la città offre. Lʼobiettivo, insieme al proseguimento dei lavori strutturali, è creare una mappa della città già accessibile ora, con lʼindicazione dei luoghi dove poter andare liberamente, alberghi, musei, ristoranti, teatri, luoghi di culto e servizi. La task force nasce per realizzare tutto questo condividendolo fin dallʼinizio con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità. Con la creazione di una task force rendiamo sistematico parte del lavoro e delle collaborazioni già avviate allʼinizio dellʼanno proprio in vista dello svolgimento dellʼEsposizione universale. Expo 2015 vedrà la partecipazione e il coinvolgimento di milioni di visitatori tra cui si stimano almeno 200mila persone con disabilità, o comunque con ridotta mobilità, che oltre a visitare il sito espositivo dovranno avere accesso ai servizi del territorio messi a disposizione dalle imprese, dagli enti pubblici e da altri soggetti pubblici e privati. Piazza XXIV Maggio Chiuso il dialogo con il comitato contro l’ecomostro LʼAmministrazione comunale, rinviando il sopralluogo presso i cantieri della Darsena a data da destinarsi, ha chiuso il dialogo con il comitato di residenti di piazza XXIV Maggio. A nulla sono serviti gli innumerevoli incontri e le assemblee pubbliche per scongiurare lʼultimazione del nuovo chiosco del pesce trasformato in ristorante. Lʼecomostro, quasi ultimato, eturpa la storica piazza dei dazi e degli alberi se- colari, nonostante a pochi metri sia stato realizzato un mercato coperto dove sarebbe stato più opportuno ubicare unʼattività di quel tipo. Sono molteplici le motivazioni che hanno scatenato la protesta, ma su tutti spiccano il deturpamento di una piazza che è stata ridisegnata secondo i canoni della fruibilità cittadina, la “dimenticanza” con cui non si parlò del chiosco negli incontri per presentare il restyling della piazza e il ca- Ripristinate le linee 3 e 9 Il servizio di trasporto tranviario in piazza XXIV Maggio è ripreso sabato primo novembre. Sono state infatti ripristinate le due linee che attraversano la parte sud della piazza: la linea 3, che collega corso San Gottardo con viale Col di Lana e la linea 9, che collega viale Gorizia con viale Col di Lana. Nel periodo intercorso tra il none di affitto irrisorio per unʼattività di ristorazione per cui non è stato previsto alcun nuovo bando di assegnazione, è di proprietà demaniale. In molti ricorderanno che una delle prime delibere della Giunta Pisapia fu lʼabbattimento di una porzione della struttura di piazza Piemonte, sopra al parcheggio e di fronte al Teatro Nazionale. Si disse che deturpava la rinnovata piazza. La coalizione aranciorossa, allora, spese parole trionfali per un provvedimento epocale che segnava la nuova strada di tutela ambientale della città contro la cementificazione. Oggi è la maggioranza di Pisapia a costruire infrastrutture dal dubbio gusto e ad abbattere alberi in tutta Milano. Sui Navigli regna lʼillegalità e gli abusivi agiscono indisturbati. Alessandro De Chirico Componente Coordinamento Cittadino Forza Italia Milano primo luglio e il 12 ottobre il servizio era stato interrotto per consentire la realizzazione dei lavori per la riqualificazione dellʼarea, mentre dal 13 ottobre il trasporto pubblico in piazza XXIV Maggio è stato garantito dai bus dellʼAtm.