novembre 2014 - EDB edizioni

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novembre 2014 - EDB edizioni
Anno IX - n. 11
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Milano
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VIVERE
MILANO
Fondato e diretto da Enzo De Bernardis
Da indagini e intoppi
Verso “una storia di successo”
Dopo le dimissioni rassegnate lo scorso mese da
Antonio Acerbo, responsabile unico delle opere per il
Padiglione Italia, accusato
di aver interferito nella gara
dʼappalto per il progetto
delle “Vie dʼacqua”, i suoi
incarichi sono stati presi
da una parte da Giuseppe
Sala, Commissario generale
dellʼExpo, che si occuperà
dellʼesecuzione dei lavori
edilizi, e dallʼaltra da Diana
Bracco, a cui invece è affidata la parte dei contenuti
del Padiglione.
La soluzione è stata ideata
per non perdere ulteriore
tempo nella costruzione dellʼedificio che rappresenterà
lʼItalia a Expo, per il quale
NOVEMBRE 2014
i lavori hanno un cronoprogramma strettissimo.
Per fare poi il punto su questo problema, e sugli altri
che attanagliano lʼEsposizione universale, il 31 ottobre si è tenuta nella sede
di via Rovello un incontro
tra tutti gli attori istituzionali coinvolti nel progetto
Expo.
I principali temi sul tavolo
erano di natura finanziaria,
in particolare il mancato
versamento a bilancio di
66 milioni di euro da parte
della Provincia, già da tempo annunciato e per i quali
si doveva trovare un altro
finanziatore.
Altro tema economico allʼordine del giorno era il
finanziamento straordinario
di 120 milioni di euro chiesto dal Comune di Milano
per i lavori necessari per sistemare la città in vista del
2015, con il Governo, pare,
disposto a versarne solo 50.
Sotto la lente di ingrandimento anche il progetto dellʼ“Albero della Vita”, che
doveva essere il simbolo
dellʼesposizione milanese e
che invece si è impantanato
a causa di una serie di ritardi
burocratici e organizzativi.
Molte questioni da risolvere, quindi, per non farsi trovare impreparati allʼappuntamento del prossimo anno
e per non fare una brutta figura nei confronti dei Paesi
partecipanti, Cont. a p. 11
Oggi bisogna salvare le periferie, i prossimi trentʼanni
devono essere destinati a
trasformare le periferie in
città, perché se non lo facciamo sarà la barbarie.. Più
chiaro di così non poteva
essere lʼappello che lʼarchitetto e senatore a vita Renzo
Piano ha rivolto anche a docenti e studenti del Politecnico di Milano in occasione
dellʼapertura del 152° anno
accademico dello scorso ottobre. “Ossessione” o “lungimiranza”? Perché delle
due lʼuna: o Renzo Piano è
un fanatico, un fissato e, allora, lasciamolo perdere; oppure è uno che alza lo sguardo e riesce a vedere oltre il
proprio naso e, allora, sarebbe buona cosa ascoltarlo.
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Periferie,
niente “scorrerie”
Barbarie – Ma la situazione è così grave, cʼè davvero
un pericolo barbarie? I gravi incidenti accaduti negli
ultimi anni nelle periferie di
altre metropoli europee, da
Parigi a Londra a Stoccolma, sembravano non riguardare una città come la nostra Milano “con il cuore in
mano”. Eppure, quello che
sta accadendo in numerosi
quartieri popolari è ben oltre lʼemergenza, segno evidente che Milano non è tutta
uguale, che bisogna provvedere con modalità diverse,
corrispondenti alle specifiche necessità. Altrimenti, il
rischio è che Cont. a p. 7
Da Abbado a Castellaneta: accolti 14 nuovi Grandi al Famedio
Arte e visite guidate per celebrare l’iscrizione al Pantheon dei Grandi di Milano
Il 2 novembre, al Famedio, si è tenuta la cerimonia
pubblica per lʼiscrizione dei
Grandi di Milano nel Pantheon della città, a cui hanno partecipato il sindaco
Giuliano Pisapia e il presi-
dente del Consiglio comunale Basilio Rizzo.
Sono 14 le nuove iscrizioni,
decise allʼunanimità dalla
Commissione
consultiva
del Comune di Milano per
le onoranze al Famedio, di
cittadini illustri e benemeriti che si sono distinti in diversi campi rendendo grande il nome di Milano nel
mondo: Claudio Abbado
(direttore dʼorchestra), Carlo Bergonzi (tenore), Rino
Bindi (imprenditore), Ada
Burrone (fondatrice dellʼassociazione ʻAttivecome
primaʼ), Carlo Castellaneta
(scrittore), Roberto Cerati
(presidente della Casa editrice Einaudi), Vittorino
Colombo (statista e Presidente del Senato), Gerardo
DʼAmbrosio (magistrato e
Procuratore capo a Milano),
Luciano Erba (poeta), Fabio
Guzzini (medico), Guido
Martinotti (sociologo delle
città), monsignor Luciano
Palazzo Marino
Scontro tra Pisapia e i sindacati
Siamo delusi, non cʼè stata
nessuna risposta da parte del
sindaco Pisapia, lamentando
la mancanza assoluta di risposte sullʼoccupazione, le
esternalizzazioni e i servizi,
soprattutto in vista di Expo.
Il primo a essere deluso sono
io – replica Pisapia - non è
stato un confronto ma un
elenco di richieste, alcune di
queste irrealizzabili a causa
delle condizioni di bilancio
in cui ci troviamo, che peraltro i sindacati conoscono benissimo, e da alcune norme
di legge. Alcune altre, invece, possono essere oggetto di
discussione e il dialogo proseguirà nella speranza che
nella Legge di Stabilità, non
solo non ci siano nuovi tagli
che ci vedrebbero ulteriormente danneggiati, ma ci sia
al contrario un aumento di
quelle risorse che io ho richiesto proprio per dare risposte a molte delle esigenze
poste dai rappresentanti dei
lavoratori. Fermo restando
che il primo obiettivo della
mia azione è il bene dellʼintera città e adesso anche
della Città Metropolitana.
Non sono piaciute al Sindaco le minacce di iniziative sindacali volte a minare
Expo. Non credo - ha infatti
dichiarato, dopo aver ricordato come negli ultimi tre
anni, nonostante le difficoltà
di bilancio, il Comune abbia
assunto, caso unico in Italia,
oltre 900 persone a tempo indeterminato, sanando
anche centinaia di casi di
precariato storico - che sia
accettabile trasformare un
evento fondamentale per
lʼItalia, come è Expo, in
unʼoccasione per minacciare iniziative che finirebbero
per danneggiare gravemente
non solo Milano ma lʼintero
Paese. La strada della vertenza sarà lunga e prima di
decidere le iniziative vogliamo coinvolgere i cittadini e
informarli della situazione
dei servizi. Speriamo di non
dover arrivare allo sciopero,
ma se ci costringeranno ci
arriveremo. Prima potremmo passare dallo sciopero
degli straordinari - ha dichiarato Tatiana Cazzaniga,
rappresentante della funzione pubblica della Cgil.
Il primo passo sarà tuttavia
il tentativo di conciliazione
obbligatoria davanti al Prefetto, anche se il clima di
tensione tra i sindacati e Pisapia non lascia ben sperare
sullʼesito dello stesso. G.C.
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Migliavacca (direttore della Cappella musicale del
Duomo), Giuseppina Re
(esponente della Resistenza
e parlamentare), Piero Sensi
(professore e ingegnere chimico).
Per lʼoccasione ha avuto
luogo unʼintera giornata di
eventi commemorativi a ingresso gratuito, durante la
quale i numerosi visitatori
(oltre 20mila) hanno potuto riscoprire il Cimitero
Monumentale Cont. a p. 7
Al via a Milano
Terzo festival dei beni confiscati alle mafie
Assessore Majorino: Nella città che si prepara ad
accogliere Expo 2015 quaranta eventi per parlare di
legalità.
Uno sguardo sulla città che
si prepara ad accogliere
Expo 2015 mostrando un
nuovo volto, anche riguardo
alla cultura della legalità.
È questo il tema del Terzo
festival dei beni confiscati
alle mafie che si svolgerà a
Milano da giovedì 6 a domenica 9 novembre. In programma quaranta eventi, tra
spettacoli, letture teatrali,
dibattiti, proiezioni di docufilm e intrattenimenti per
i bambini che avranno luogo allʼinterno delle strutture confiscate alla mafie ora
assegnate dal Comune di
Milano a enti e associazioni
per finalità sociali. Al Festival parteciperà Libera che,
come nelle precedenti edizioni, accompagnerà i cittadini alla scoperta dei beni e
delle loro storie.
Il Festival dei beni confiscati – spiega lʼassessore
Milano
dal 6 al 9 novembre 2014
LA NUOVA MILANO del SOCIALE
alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – è per
noi un appuntamento ormai
fisso per discutere di legalità e diffondere, attraverso
numerosi eventi culturali, il
messaggio che Milano, città
purtroppo non immune alle
mafie, non si piega ma rafforza la sua lotta attraverso centinaia di attività oggi
presenti in appartamenti,
negozi e complessi immobiliari tolti alla criminalità
organizzata. Questʼanno il
Festival sarà dedicato alla
città che si prepara ad accogliere Expo 2015, una
manifestazione che coinvolgerà tutto il Paese e che
proprio nella difesa e nel
ripristino della legalità sta
costruendo il suo successo.
Numerose le Cont. a p. 7
6 - NOVEMBRE 2014
VIVERE
MILANO
VIVERE
MILANO
Teatr o a Milano
ELFO
PARENTI
Parenti: Lʼimportanza dellʼamore
Tra i vari spettacoli al teatro Parenti, proponiamo
Lʼimportanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde,
dal 6 al 16 novembre: la commedia “perfetta”, lʼultima dellʼautore irlandese, in cui egli denuncia il marciume dellʼetà vittoriana, che con la sua omofobia
lo ha condotto alla rovina. Dal 18 al 30 novembre è
metafora tra il tragico e lʼironico del rapporto donne/uomini Il coraggio di Adele di Giampiero Rappa:
costretti da una guerra a condividere una baracca
isolata, una donna e un uomo che non si conoscono
si innamorano. Qualcosa cambierà i loro destini e li
indurrà a riflettere sul proprio passato con occhi diversi e ridefinire con coraggio il futuro. Filippo Timi,
dal 20 novembre al 7 dicembre, ripropone Skianto,
la favola amara di un bambino disabile, pieno di desideri impossibili, che deve scontrarsi con la realtà.
Anche se è Goldoni, con
Gli innamorati (26 novembre/7 dicembre), si resta nel
contemporaneo: in unʼatmosfera ondivaga tra vanità, sospetti, paure, il gioco
leggero dellʼamore che il
grande
commediografo
ha orchestrato con acume
e umanità e a cui la regia
della Shammah dà un tocco nevrotico, specchio dellʼoggi.
GDB
OSCAR
Oscar: il piacere della Matematica
Dopo le serate con
MusicaMusica e con
il cabaret, ecco, per
TeatroInMatematica,
dallʼ11 al 23 novembre, Appuntamento
al limite - Il calcolo sublime. Lo spettacolo di Riccardo Mini, illustra una delle teorie che più ha arricchito
la matematica, il calcolo infinitesimale. Scoperto da
Newton e Leibnitz, le origini però risalgono allʼantica
Grecia. Il concetto di numero che sfonda lʼinfinito del
troppo grande e troppo piccolo ci costringe a riflettere sullʼidea di limite, non-luogo verso cui tendiamo
senza raggiungerlo, in cui la realtà conosciuta cambia natura e i rapporti si trasformano. Si prosegue il
24 novembre con Parallelismi: geometrie euclidee e
non: sulla scia di Euclide (300 a.C.), indagine sulle
analogie tra geometria e linguaggio teatrale. E ancora,
il 5 dicembre, I numeri primi e la crittografia, per svi-
scerarne gli aspetti
più affascinanti e
curiosi. Dal 23 al 26
novembre, dopo il
successo in giro per
lʼItalia e nellʼambito
di una serie di iniziative che coinvolge il
pubblico giovane,
approda allʼOscar
Un sogno, riscrittura di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, che esplora il risvolto più
amaro delle relazioni amorose. Agli ordini di un Puck
“alla romagnola”, che dirige un b-movie, due improbabili attori interpretano tutti i ruoli del Sogno.
Intanto il 14, 16 e 18 novembre, lo spettacolo di Pacta,
La bestia nella giungla, è allʼInstitute Français in
una no-stop di filmati e letture, per commemorare i
100 anni dalla nascita di Marguerite Duras. GDB
Novantenne milanese lascia 70mila euro
al Comune per aiutare gli anziani
La signora Olimpia, nata
nel 1924 a Crescenzago
quando ancora non era un
quartiere del Comune di
Milano, vedova e senza
figli, scomparsa a 90 anni,
ha donato i risparmi di una
vita in beneficenza. Aveva
disposto, con testamento olografo, di destinare
70mila euro del suo patrimonio a Palazzo Marino
per la cura degli anziani
indigenti. La donazione è
stata accettata formalmente dallʼAmministrazione
comunale che, con una deliberazione di Giunta, ne
ha vincolato lʼuso. Grazie
al generoso lascito, anziani
soli, non autosufficienti ed
economicamente disagiati
potranno ricevere un contributo di 400 euro una tantum per lʼimpiego di una
assistente familiare fornita
dallo sportello CuraMi del
Comune. La generosità dei
milanesi – ha commentato
lʼassessore alle Politiche
sociali Pierfrancesco Majorino – permette ancora oggi
in tempi di crisi di aiutare
chi è più bisognoso. Dopo
i 300 mila euro lasciati
qualche mese fa, riceviamo
oggi unʼaltra donazione di
una nostra concittadina.
Grazie a lei gli anziani soli
e disagiati potranno contare
su un contributo per lʼassunzione di una badante che
provvederemo noi a trovare
attraverso il nostro servizio.
Lo sportello CuraMi, gestito
per conto dellʼAmministrazione comunale dalla Cooperativa Eureka (Pio Albergo Trivulzio), ha iniziato la
sua attività alla fine del febbraio scorso e fornisce aiuto
per la ricerca e lʼassunzione
in regola di assistenti familiari formate in corsi appositi per: badanti, tate, baby
sitter e colf.
In questi primi mesi ha gestito quasi 16 mila contatti
(telefonate, email, utenza
allo sportello) e dato luogo
a 1890 colloqui con le assistenti familiari inserite nel
data base, con le famiglie in
cerca di personale e con entrambi per la finalizzazione
di un contratto.
Ad oggi sono 140 le assunzioni in regola effettuate tramite lo sportello.
Elfo: palcoscenico affollato
Novembre affollato allʼElfo. Dal 4 al 16 un
classico del ʻ900, il Marat-Sade di Peter Weiss:
lʼassassinio di Marat rappresentato dagli internati
di un manicomio, sotto
la regia del marchese De
Sade, è qui messo in scena dai suoi interpreti “naturali”, il gruppo di pazienti
psichiatrici di Arte e Salute, che da anni lavorano col
regista Nanni Garella: - Unʼoccasione per mostrare
al pubblico il loro percorso per uscire dalla malattia e reinserirsi nella vita sociale, attraverso lʼarte -.
Ancora teatro in Vocazione, dal 18 al 23, in cui Danio
Manfredini riflette sulla figura dellʼattore oggi. Per
Nuove storie, Road Movie di G.Hamilton, dal 18 al
27 novembre, ci parla della paura dellʼamore e della perdita. Negli USA anni Novanta, quando lʼAids è
in espansione, un giovane gay intraprende un lungo
viaggio per rivedere il suo innamorato. Fantapolitica
divertente propone invece Thanks for vaselina, di e
con Gabriele De Luca, che con Massimiliano Setti
racconta temi del contemporaneo attraverso un teatro
fisico e immediato, che nasce dalla creazione collettiva. Fil e Charlie, 30enni molto diversi e dal futuro incerto, tentano di esportare la marijuana che coltivano,
servendosi di una donna obesa e insicura. Ma, dopo
lunga assenza, torna il padre di Fil, ora transessuale...
Ai primi di dicembre, dallʼ1 al 7, Un bès – Antonio Ligabue, di e con Mario Perrotta, premio Ubu 2013,
per il suo pittore naif solo
ed emarginato. Dal 2 al 7,
dicembre un altro grande
attore, Umberto Orsini è
Ivan Karamazov vecchio
e giovane, in La leggenda del grande inquisitore
da Dostoevskij, manifesto
sulla mancanza di libertà
degli uomini.
Grazia De Benedetti
Majorino ringrazia Caritas ambrosiana
Lʼassessore:
Necessario
introdurre misure di sostegno al reddito.
Grazie a Caritas ambrosiana per la straordinaria
azione che compie da anni
nella nostra città.
Lʼanalisi del direttore don
Roberto DʼAvanzo ci trova
pienamente concordi sulla
necessità che siano introdotte a livello nazionale misure strutturali di sostegno
al reddito.
Il rapporto presentato oggi
conferma lʼemergenza costituita dai nuovi poveri,
per lo più italiani che hanno perso il lavoro e lʼenor-
me emergenza rappresentata dai minori stranieri soli
che ogni giorno sono presi
in carico e destinati alle comunità.
Così si è espresso lʼassessore alle Politiche sociali
Pierfrancesco Majorino sui
risultati del tredicesimo
Rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano, presentato nella sede milanese
di Caritas ambrosiana.
Sul fronte del sostegno
alle famiglie - ha aggiunto
Majorino - abbiamo aperto
tre settimane fa un bando di
sostegno al reddito destinato alle fasce più deboli.
Sono già giunte più di mille domande. Proveremo a
dare una risposta attraverso
questo strumento, fornendo
oltre a un contributo anche
un percorso di riscatto sociale.
Le risorse da sole non bastano, è necessario aiutare
queste persone ad uscire
dal loro stato di disagio.
Per questo chiediamo con
forza ancora una volta al
Governo di intervenire, di
non lasciare soli gli Enti e
i Comuni che in questi anni
hanno cercato di compensare
allʼassenza di reali politiche
di contrasto alla povertà.
Addio a Renato Sellani, il maestro del jazz
Del Corno: Ci lascia con un ricordo di vitalità ed energia
Ha partecipato lo scorso maggio
allʼultima edizione di Milano Piano City ed è stata per me lʼoccasione per una lunga chiacchierata con
con lui. Renato Sellani lascia a tut-
ti noi il ricordo di un uomo pieno
di energia e di progetti per il suo
futuro e quello del jazz.
Un grande musicista vivace e vitale che ci mancherà tantissimo
- così Filippo Del Corno assessore
alla Cultura del Comune di Milano
a proposito della scomparsa di Renato Sellani, uno dei padri del jazz
italiano.
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Supplemento a “Vivere Milano” n. 10 ottobre 2014 - Direttore Responsabile: Enzo De Bernardis - - Stampa: Peruzzo industrie grafiche S.p.a. - Editrice: EDB edizioni, via C. Brivio, 33 - Milano - tel. 02.39523821 - cell. 338 2821136 - Euro 5,50
VIVERE MILANO
el calendari milanes
�
CAPRICORNO
EXPO 2015
A fà s’impara a fà
Chi fa impara
Besogna fà de necessitaa virtù
Bisogna fare di necessità virtù
A provà no se fa peccaa
Tentar non nuoce
Besogna rispettà i maggior
Bisogna rispettare i più anziani
Ai golós ghe s’cioppa el goss
La gola punisce sè stessa
Besogna minga dì tuttcoss
Non bisogna svelare tutto
Ai donn se pò minga credegh La guggia la gh’ha la ponta d’òr
Alle donne non si deve credere
L’ago ha la punta d’oro
Padiglione Italia
Una vetrina delle eccellenze italiane, sia
nel campo dell’alimentazione sia in
quello delle nuove tecnologie, in una
perfetta sintesi di tradizione e innovazione. Così può essere definito il Padiglione Italia e in particolare l’edificio più
rappresentativo, Palazzo Italia. La struttura, progettata dallo studio Nemesi,
misurerà circa tredicimila metri quadrati e si svilupperà in altezza per sei piani.
Il motivo ricorrente nell’architettura del
palazzo sarà quello della “foresta urbana”, ben rappresentato dalle nervature
che sembrano abbracciare tutto l’edificio, efficace metafora dei rami degli alberi. Per quanto riguarda il percorso
espositivo, esso prenderà il via dalla
grande piazza interna, attorno alla quale sono poi radunati la zona espositiva
vera e propria, un au- (segue sul retro)
Ricette Meneghine
RISOTTO ALLA MILANESE
Mettere in casseruola mezz'etto di burro e fare imbiondire una piccola cipolla affettata con 50 grammi di midollo di manzo. Lasciar rosolare per circa un quarto
d'ora e aggiungere poi del riso (Arborio o Carnaroli) nella misura di 400 grammi per 4 persone. el frattempo si sarà preparato un litro di brodo di carne (manzo, vitello e pollo, se si desidera assieme a un ginocchio di vitello). Far tostare il
riso per due minuti, mescolando bene e versare un mestolo di brodo bollente.
Quando sarà asciutto unire mezzo bicchiere di vino bianco secco continuando a
mescolare. Lasciar evaporare continuando la cottura e alternando cucchiaiate di
brodo. Qualche minuto prima di levare il riso unirvi un poco di zafferano diluito
in un mescolo di brodo, incorporando ancora 50 grammi di burro. Quindi versare su un piatto di portata e servire dopo aver coperto il riso di parmigiano reggiano grattugiato. Accompagnare con un rosso dell’Oltrepò.
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el calendari milanes
Le diverse fasi della luna vi porteranno a tenere comportamenti
differenti: cercate di uniformarli.
La salute sarà buona, a patto di tenere uno stile di vita corretto. Incontrerete alcune persone interessanti, ascoltatele, vi stupiranno.
genar
Proverbi milanesi
NOVEMBRE 2014 - 7
EXPO 2015
Padiglioni
Expo Londra 1851
La prima grande esposizione internazionale si svolse a
Londra, dal primo maggio fino all’11 ottobre del
1851.
Il tema dell’evento era “l’industria di tutte le nazioni”,
che ben si conciliava con la seconda rivoluzione industriale, la quale cominciava allora a mettere le sue basi e negli anni successivi avrebbe permesso all’Europa
di tenere un ritmo di crescita economica mai conosciuto prima.
Protagonista assoluto dell’esposizione fu l’Impero britannico, prima potenza mondiale in continua ascesa,
che intendeva porsi sempre di più come “guida del
mondo”.
GIOVEDI
MARIA MADRE DI DIO - CAPODANNO
VENERDÌ
S. BASILIO VESCOVO
SABET
SS. NOME DI GESU’
DOMENEGA
S. ERMETE
LUNEDÌ
S. AMELIA
� LUNA PIENA
MARTEDÌ
EPIFANIA DI N.S.
MERCOLDÌ
S. LUCIANO, S. RAIMONDO
I Paesi espositori furono venticinque, tra cui, in rappresentanza degli Stati che prima dell’unità d’Italia esistevano nella Penisola, lo Stato pontificio e il regno di
Sardegna, che si distinse per la qualità dei suoi prodotti in mostra.
La manifestazione si svolse all’interno del “Cristal Palace”, una grandiosa struttura in ferro e vetro dalle linee geometriche, simboleggiante il dominio dell’uomo sulle forze della natura e vero e proprio capolavoro dell’architettura Vittoriana.
Alla fine dell’esposizione, la struttura fu smontata e
collocata in un quartiere a sud di Londra (che oggi si
chiama proprio Cristal Palace), dove fu però distrutta
da un incendio nel 1936.
GIOVEDÌ
S. MASSIMO, S. SEVERINO
VENERDÌ
(Segue da pag. 1)
S. GIULIANO E.
SABET
S. ALDO E.
DOMENEGA
S. IGINO PAPA
LUNEDÌ
S. MODESTO M.
MARTEDÌ
S. ILARIO
2ULTIMO QUARTO
MERCOLDÌ
S. FELICE M., S. BIANCA
GIOVEDÌ
ditorium dove tenere spettacoli e concerti, una sala
per meeting e congressi e infine una zona dove troveranno posto gli uffici di rappresentanza del Governo del Bel Paese.
A completare il padiglione italiano ci sarà il grande Albero della Vita, una struttura in acciaio e legno alta
35 metri e ispirata nelle linee al progetto di Michelangelo per piazza del Campidoglio, che sarà edificata al centro del lago artificiale creato di fianco a Palazzo Italia e che sarà destinato a rimanere come simbolo dell’Expo milanese.
S. MAURO A.
VENERDÌ
Vecchi mestieri milanesi -
S. MARCELLO PAPA
SABET
DOMENEGA
S. LIBERATA
LUNEDÌ
S. MARIO M.
MARTEDÌ
S. SEBASTIANO
Le cascine del territorio milanese
EL CANTASTORI
S. ANTONIO A.
+ LUNA NUOVA
MERCOLDÌ
S. AGNESE
GIOVEDÌ
STORIA
Le cascine appartengono al patrimonio architettonico rurale tipico del
territorio milanese. Sono espressione
di una particolare "civiltà contadina"
e potrebbero essere considerati "monumenti regionali" da restaurare e
attrezzare nonché rappresentare un
punto di partenza per creare un "vissuto agro-turistico" di fine settimana. Inoltre esse sono la testimonianza di un modo di vita, di un ambiente in cui l'uomo ha operato e opera,
della trasformazione, dell'uso e della
CASCINA SARMAZZANO
La cascina Sarmazzano è a corte
chiusa, con un solo ingresso, una
piccola torre; scarse e ridotte per di-
mensione le finestre che danno verso l'esterno, accortezze ispirate ad
una logica difensiva per proteggersi
sia da guerre sia da briganti.
(Continua a pag. 4)
S. VINCENZO M.
VENERDÌ
S. EMERENZIANA
SABET
S. FRANCESCO DI SALES
DOMENEGA
CONVERSIONE SI S. PAOLO
LUNEDÌ
SS. TITO E TIMOTEO
MARTEDÌ
S. ANGELA MERICI
1 PRIMO QUARTO
MERCOLDÌ
S. TOMMASO D' AQUINO
GIOVEDÌ
S. COSTANZO
VENERDÌ
S. MARTINA, S. SAVINA
SABET
S. GIOVANNI BOSCO
Quell pussee famos l'era on omett ciamaa Barbàpedana, pròppi quel che ona canzonetta popolar la diseva che el gh'aveva on
gilee senza davanti e con minga el dedree.
El girava per i bettol o anca per i contrad e el cuntava sù in rima, cantando al son de ona ghitara, stòri antigh popolar o fatti del moment (on terremòtt, la visita d'on minister, el matrimòni
d'on scior); poeu, el slongava là el sò piattell e el cattava sù on
poo de ghei per la giornada.
DICEMBRE 2014
SIRENN DE PIAZZA FONTANA
Quej dò Sirenn de la Piazza Fontana,
inscì vestii de pocch (anzi, de nient),
me procuraven la fever terzana
tutt i volt che passavi. Cont el vent,
’me l’acqua che gottava de l’invas.
Ma ripassand, però, ’na bella sera,
anmò de lì, nò certament per cas,
la nebbia, el sô, vesin o a la lontana,
mi i a guardavi semper sorrident,
ma lor gh’aveven on’aria magnana,
sicchè andà via me fasen piangent
de quei dò, voeuna domà de marm l’era.
L’altra, per mettom forsi el coeur in pas,
per mì la s’era fada, on attim, vera!
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CARTOLERIE - EDICOLE
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Milanes spettasciaa
o minga tropp
di
Luciano Colombo
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del 28-12-06
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(segue da pag. 5)
mercoledì
giovedì
venerdì
sabato
domenica
1
8
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Durerà sino al 30/12/14 la campagna per lʼabbonamento ai nostri periodici
A tutti gli abbonati in omaggio
el calendari milanes 2015
per informazioni tel. 0239523821
Abbonamento annuale € 20,00 - Anziani € 15,00 - Sostenitore € 50,00
Periferie...
le periferie diventino solo il terreno per nuove “scorrerie”
(e non aggiungiamo altro!).
Area P – Per questo abbiamo più volte detto che, come è
stato fatto per lʼArea C – «C» come Centro – bisogna dedicare la stessa attenzione allʼArea P: «P» come Periferia,
vista nel suo insieme, per i suoi vari aspetti problematici,
ma anche propositivi.
Da questo punto di vista, è opportuno evidenziare che le
periferie sono ricche di energie e di capacità di proposta.
Ma il problema è la “frammentazione” – ed anche un certo
(segue da pag. 5)
martedì
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015
nei formati: A3 euro 5,90 - A4 euro 4,00
Richiedete anche il libro dei
Proverbi milanesi euro 8,00
lunedì
Al via...
iniziative proposte dalla quattro giorni di Festival tra cui:
lʼinaugurazione della Casa della legalità con don Luigi
Ciotti, presidente di Libera, Nando Dalla Chiesa e il rettore
dellʼUniversità statale, Gianluca Vago; la Festa della legalità con la presentazione dei progetti degli studenti del Politecnico per la realizzazione del Pensionato sociale e a seguire lʼincontro con Pif (Pierfrancesco Diliberto) e Walter
Veltroni e la proiezione del docufilm “Quando cʼera Berlinguer”; infine lʼincontro per discutere di gioco dʼazzardo
patologico con la proiezione del documentario “Rifiutati
dalla sorte e dagli uomini” di Vieri Brini e di Emanuele
Policante. Inoltre i cittadini potranno conoscere il Social
Market di via Leoncavallo 12, negozio solidale dove le famiglie in difficoltà seguite dai servizi sociali possono fare
la spesa a prezzi calmierati.
”autoreferenzialismo” – con
il quale spesso ci si muove
sia nel versante del mondo
associativo, che in quello
istituzionale.
8a Convenzione – In tale
contesto si colloca lʼ8a
Convenzione delle Periferie di Milano (martedì 25
novembre 2014, ore 17,30
- Urban Center di Milano),
promossa da Consulta Periferie Milano. “Volontariato
e progettazione partecipata”
sarà il tema del confronto
tra chi opera nel concreto
delle periferie milanesi ed i
vari interlocutori cittadini,
al quale porteranno il loro
contributo Marco Granelli
(Assessore al Volontariato,
Comune di Milano), Sebastiano Citroni (autore della
ricerca “Associazioni a Milano”), Marco Pietripaoli
(Direttore Ciessevi-Centro
Servizi Volontariato.
La sfida – Ma, le periferie
dalle mille risorse saranno
capaci di “fare sistema”?
Oppure continueranno a
essere “luoghi sconosciuti,
luoghi marginali e tenuti ai
margini, in una Milano che
è un operoso alveare, con
tante celle che non comuni-
(segue da pag. 5)
cano tra di loro. Una Milano
che non fa sistema” (Indagine Ipsos)?
Walter Cherubini
Consulta Periferie Milano
www.periferiemilano.it
Da Abbado...
tra passeggiate tematiche, musica classica, mostre dʼarte e
teatro. In apertura si è tenuto lʼappuntamento conclusivo
della rassegna Monumentale: Museo a cielo aperto, ideata
dal Comune di Milano e dalla Fondazione Milano - Scuole
civiche per valorizzare e promuovere uno dei luoghi più
suggestivi e ricchi di bellezze artistiche della città. Abbiamo portato i visitatori a scoprire e vivere il Monumentale in giornate che non sono solo dedicate al ricordo, ma
anche unʼoccasione per riappropriarsi della storia e della
memoria della città - ha dichiarato lʼassessore al Turismo e
ai Servizi civici del Comune di Milano Franco DʼAlfonso.
- In questi due anni abbiamo così raggiunto lʼintento di
fare del Cimitero Monumentale un polo di attrazione per
tutta la famiglia, con iniziative per piccoli e grandi. Uno
spazio aperto che vive tutto lʼanno, come testimoniato dagli appuntamenti realizzati da questʼestate a oggi. Il nostro
impegno ha portato alla riorganizzazione dellʼInfoPoint e
ora continua con la realizzazione del prossimo Museo. Il
risultato è una risorsa importante e attrattiva per tutti, milanesi e turisti.
8 - NOVEMBRE 2014
VIVERE
MILANO
VIVERE
MILANO
A Milano le due mostre
più visitate d’Italia
Van Gogh. L’uomo e la terra
Nel fine settimana a Palazzo Reale
oltre 15mila persone
Lʼassessore alla cultura Filippo Del Corno ha rilasciato la
seguente dichiarazione in seguito al successo delle mostre
dedicate ai maestri Van Gogh e Chagall.
Sono state, queste dei due grandi pittori, le mostre più visitate dʼItalia nellʼultima settimana. Un dato che ci riempie
di orgoglio e che conferma che Palazzo Reale è in questo
momento il polo culturale ed espositivo più frequentato in
Italia. Le mostre a Palazzo Reale rappresentano lʼofferta
espositiva di punta del Comune di Milano e stanno riscontrando un grande successo: solo in questo fine settimana
sono stati oltre 15mila i milanesi e visitatori provenienti
da fuori città, cittadini italiani e stranieri, in coda per Van
Gogh (oltre 5500 biglietti), Chagall (oltre 5500) e Segantini (oltre 4500). Grande affluenza anche per la mostra di
Giacometti alla Galleria dʼArte Moderna (1000 ingressi),
per Klein-Fontana al Museo del ʻ900 (2500 ingressi) e per
lʼesposizione fotografica di Salgado (4500), che si conclude oggi al Palazzo della Ragione, con oltre 65mila presenze in quattro mesi. Sono dunque oltre 22 mila le persone
che tra sabato e domenica
hanno visitato le mostre
proposte dallʼassessorato alla Cultura nelle sedi
espositive di Palazzo Reale, Museo del ʻ900, GAM
e Palazzo della Ragione.
Tutto questo ci proietta
verso ciò che accadrà a
Milano nel semestre di
ʻExpo in cittàʼ con il suo
ricchissimo calendario di
eventi, spettacoli, mostre,
concerti.
La Fondazione Riccardo Catella e il Politecnico di Milano presentano “Grattanuvole”, a cura di Alessandra
Coppa, la mostra che ripercorre un secolo di grattacieli
a Milano: dal “grattanuvole”
dellʼingegnere Achille Manfredini (1910) ai progetti di
Porta Nuova che disegnano
il nuovo skyline di Milano; dalle mitografie futuriste dellʼarchitetto Antonio
SantʼElia agli avveniristici
virtuosismi tecnologici di
Cesar Pelli.
Alla luce delle grandi trasformazioni in atto nella città di Milano, lʼesposizione,
mette in mostra 75 edifici
che caratterizzano il volto
architettonico di Milano con
disegni originali, fotografie
dʼautore, video interviste a
progettisti, architetti, direttori di riviste e critici di architettura oltre a piante, prospetti, sezioni e foto dʼepoca
estratti dai fondi documentari dellʼArchivio storico civico del Comune di Milano,
da quello di Atm e da fonda-
En plein di mostre importanti a Palazzo Reale: accanto a Chagall e Segantini
ecco ora Van Gogh a ben
rappresentare la proposta
culturale di “Milano cuore
dʼEuropa” e anche il tema
dellʼExpo, “nutrire il pianeta”. Il grande pregio dellʼesposizione Van Gogh.
Lʼuomo e la terra è proprio
di mettere al centro un lato
fondamentale del grande
pittore olandese: il legame
costante e indissolubile con
la terra e chi ci vive e lavora.
Il percorso, articolato in sei
sezioni, esplora lʼimmenso
amore di Van Gogh per il
rapporto tra uomo e natura, dai primi disegni, in cui
sviluppa la tecnica, alla più
tardiva esplosione dei colori nei paesaggi, dai ritratti
alle nature morte, nel troppo breve arco dei suoi anni
da pittore. Lʼartista cerca il
senso della vita nel mondo
contadino, nel lavoro duro
ma pieno di dignità degli
umili, i suoi eroi. Ed è lui a
raccontarlo, accompagnandoci per tutta la mostra con
le parole delle sue lettere,
alle quali è dedicata unʼintera sezione. Scopriamo così
lʼonestà e lʼintegrità di Van
Gogh, per cui la pittura è
applicazione, ricerca, fatica,
come il lavoro dei contadini
nei campi: Voglio restituire
lʼidea di come questa gente
(...) avesse zappato la terra
con quelle stesse mani pog-
terlo, in Olanda, il più grande museo privato al mondo
e secondo per quantità di
opere di Van Gogh.
Unica pecca della mostra
lʼilluminazione dal basso
delle pitture, che falsa il
gioco dei colori e attutisce
lʼincanto magico di questi
capolavori.
Grazia De Benedetti
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Vivere
Milano
tel. 0239523821
Grattanuvole
Un secolo di grattacieli a Milano
zioni private. La co-promozione della mostra insieme
al Politecnico di Milano è
unʼoperazione culturale che,
coerentemente con lo spirito
della Fondazione Riccardo
Catella, mira a promuovere
una riflessione e un confronto su tematiche collegate
allo sviluppo del territorio,
attraverso incontri e progetti
espositivi.
giate nel piatto (parlando di
I mangiatori di patate).
Buona parte delle circa 50
opere esposte proviene dal
museo Kröller-Müller di Ot-
In questo contesto, lʼarchitettura, intesa come “capacità di costruire la città” e
parte integrante del Made in
Italy, è un tema centrale sul
quale la Fondazione si impegna a riattivare un dibattito,
anche in vista di Expo 2015,
insieme al mondo accademico, alle Istituzioni e alla
società civile.
Attraverso lʼanalisi dellʼar-
chitettura e del suo sviluppo negli anni, la mostra fa
emergere temi come la valorizzazione della vivibilità
urbana, dellʼinnovazione e
della sostenibilità nellʼambito della progettazione del
paesaggio urbano e degli
spazi pubblici. La mostra,
dal prossimo 6 novembre,
sarà sponsorizzata con grandi bolli adesivi posizionati
a terra lungo tutto il percorso pedonale dalla stazione
della metropolitana di piazza Repubblica, passando
per via della Liberazione e
piazza Gae Aulenti fino alla
Fondazione Riccardo Catella. I bolli riprodurranno la
silhouette di alcuni dei grattacieli e accompagneranno i
visitatori alla meta.
Aperto al pubblico da venerdì 7 novembre a sabato
6 dicembre 2014 - Ingresso
libero - Fondazione Riccardo Catella, via Gaetano de
Castillia 28 - Orari: da lunedì a venerdì 9.00-18.00;
sabato 10.00-13.00 e 14.0017.00, domenica chiuso.
Gam di via Palestro aperta con orario continuato dalle 9 alle 17,30
Da 21 ottobre la Gam, Galleria dʼarte moderna, in via
Palestro 16, ha esteso il
proprio orario, rimanendo
aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17,30, senza
interruzione.
I visitatori avranno la possibilità di ammirare la sua preziosa collezione permanente
al primo piano, di riscoprire
le collezioni Grassi e Vismara al secondo e di visitare la
straordinaria mostra di Giacometti, allestita al piano
terra, anche durante la pausa
pranzo.
Fino al 1° febbraio 2015, le
sale espositive della Gam
ospitano la mostra dedicata
nuscola e monumentale. Un
percorso cronologico che
si articola in cinque sezioni, costituite a loro volta da
diversi gruppi tematici, che
vanno dallʼesordio, a contatto con il post-cubismo e
il surrealismo, fino alla fase
più matura.
a uno dei più significativi
scultori del Novecento, Alberto Giacometti, proponendo in un percorso di perfetta
sintesi e di assoluta suggestione tutta la sua parabola
artistica, esponendo nelle
sale neoclassiche della gal-
leria alcuni capolavori come
Boule suspendue, Femme
qui marche, La cage, Quatre femmes sur socle, Buste
dʼAnnette e ancora la monumentale Grande femme, che
conclude il percorso espositivo nelle due versioni, mi-
Info e prenotazioni:
www.mostragiacometti.it
www.ticket.it/giacometti
tel. 02 54916
Il secondo e ultimo piano
della Gam è invece pronto
ad accogliere i visitatori con
il nuovo allestimento delle
opere delle collezioni Gras-
si e Vismara, recentemente
inaugurate in seguito a un
attento restauro del progetto
allestitivo originale, realizzato da Ignazio Gardella alla
fine degli anni Cinquanta.
Due preziose raccolte che
completano il percorso permanente del museo e che,
insieme, costituiscono un
tel. 0239523821 - cell. 338.2821136
o invia una email a: [email protected]
Gam Galleria dʼArte Moderna via Palestro 16 - Telefono 0288445947
Orari martedì – domenica:
9.00-17.30 (ultimo accesso
30 minuti prima dellʼorario
di chiusura) lunedì chiuso.
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dalle 14,30 alle 19,30
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tel.330.336890
Mm5 - fermata Istria
Tram 5-7-31 - Bus 42-43-51
VIVERE MILANO
POESIA DI RICERCA
un racconto al mese
Storia di un ‘cavallo’ senza fissa dimora
Col trionfo di Ludovico, nel 1480,
la corte milanese gareggiava in
grandezza
con
quella fiorentina di
Lorenzo il Magnifico.
Milano aspirava a
farsi lʼAtene dʼItalia, come ci fa sapere il poeta Bellincioni che aveva
lasciato Firenze
per stabilirsi alla
corte del Moro.
Godi Milan che drento a le
tue mura
de gli uomini excellenti hoggi hai gli onori.
Nel giro di pochi anni il
Moro aveva riunito, intorno
a sé, maestri celeberrimi: dal
Bramante, al grecista toscano Demetrio Calcondila, a
Leonardo da Vinci, arrivato
a Milano nel 1482 per maggiori possibilità di lavoro rispetto a Firenze.
Stabilitosi Leonardo alla
corte del Moro, molti spettacoli furono da lui allestiti
nella corte sforzesca; famosa la “Festa del Paradiso”
nel 1480, ideata per le nozze
di Gian Galeazzo, della quale creò anche le melodie su
versi di Bellincioni.
Tra le innumerevoli e importanti opere di Leonardo
a Milano, oggi, nel XXI secolo alle soglie dellʼExpo,
sarebbe saggio soffermarsi
su un suo monumento e sullʼinteresse suscitato ora di
grande attualità: il bronzo
in questione è il gigantesco
cavallo che dal 1999 fa bella
mostra di sé allʼingresso dellʼippodromo di Milano, e le
varie proposte, scaturite da
mesi su di una sua possibile
e definitiva collocazione.
Ecco in breve storia:
La prima idea fu di Galeazzo Maria Sforza nel 1473,
ma solo nel 1482 Ludovico
il Moro propose a Leonardo di costruire la più grande
statua equestre del mondo. Il
monumento doveva essere
dedicato al padre Francesco,
capostipite del casato degli
Sforza.
Il primo progetto prevedeva
un cavallo rampante quattro
volte più grande del naturale, ma sorsero problemi di
equilibratura e così si optò
per il cavallo al passo.
Leonardo voleva realizzare unʼopera che oscurasse
le precedenti, superiore a
quella del Colleoni e del
Gattamelata. Doveva superare i sette metri dʼaltezza,
ma avrebbe richiesto cento
tonnellate di bronzo, impossibili da reperire poiché servivano a costruire cannoni
per combattere i francesi di
Luigi XII. Allʼarrivo delle
truppe francesi a Milano nel
1499, Leonardo abbandonò
la città, e il modello in creta
fu distrutto dai soldati francesi.
Tuttavia si conservarono i
disegni e cinque secoli più
tardi, nel 1977 un collezionista americano Charles
Dent, ebbe lʼidea di realizzare il cavallo leonardesco.
Iniziò i lavori con due milioni e mezzo di dollari, ma
morì nel 1994, prima che
lʼimpresa fosse completata. Fu allora che Frederik
Meijer, un ricco americano,
si offrì di finanziare i lavori, a patto che si fondessero
due cavalli, uno per Milano
e lʼaltro per il suo parco a
Grand Rapids nel Michigan,
dove sono raccolte allʼaperto le copie di statue celebri.
Il progetto fu portato a termine dalla scultrice Nina
Akamu e, le sette parti in
cui il cavallo era stato fuso,
arrivarono a Milano nel luglio del 1999, dove vennero
assemblate. Dopo qualche
indecisione sul luogo in cui
collocarlo, nel settembre del
1999 fu posto allʼingresso
dellʼippodromo di Milano.
Dal 2001 è anche il simbolo del Miff Award, Festival
del cinema internazionale di
Milano.
Il luogo ideale, ben visibile a
tutti, sarebbe la Corte Maggiore del Castello sforzesco,
in ricordo di Ludovico il
Moro che chiese di costruire il cavallo più grande del
mondo in onore del padre
Francesco Sforza.
Cito come curiosità, che la
copia del cavallo di Leonardo che si trova nel Michigan
è, in assoluto, la statua più
visitata e di straordinario
successo.
Non tutti gli abitanti di Milano conoscono lʼattuale
collocazione del cavallo sul
piazzale dellʼippodromo.
Al contrario, quotidianamente, arrivano pulmann
gremiti di turisti stranieri, soprattutto americani e
giapponesi, ad ammirare la
statua, informatissimi sulla
storia del cavallo.
In previsione dellʼExpo
2015, quale migliore occasione, perché il cavallo trovi
la sua definitiva sistemazione nella Corte maggiore o
Piazza dʼarmi del Castello
sforzesco, luogo per il quale era stato progettato, per
onorare la memoria di Francesco Sforza.
Tesi avvalorata dal Prof.
Pier Luigi Amietta che, a
conferma del luogo in cui
era destinato il monumento,
cita il celebre scrittore biografo di Leonardo da Vinci,
Demetrio Merezkowkij e il
suo libro “La rinascita degli
dei” che attribuisce a Leonardo lʼintenzione di collocare il suo cavallo al centro
della Corte Maggiore del
Castello Sforzesco.
Questa è la storia della bella riproduzione del cavallo
leonardesco. Confidiamo
nella cultura e nel buonsenso di chi dovrà decidere.
Roberto Marelli
Le fotografie, che accompagnano lʼarticolo, sono tratte da un documentario realizzato nellʼestate del 2013,
dal regista e produttore Pier
Luigi Grosso. La prima parte è stata realizzata lungo il
corso dellʼAdda, tra Cornate ed Imbersago; nella
seconda parte, lʼestensore
del presente articolo è
ripreso mentre parla
del periodo in cui Leonardo ha vissuto a Milano. Si potrà vedere il
documentario in prima
assoluta Sabato 15 Novembre prossimo, ore
18, presso lʼAssociazione Gorla domani, in via
Asiago, 3 nellʼAula Magna della parrocchia.
Zona 2 - Metro rossa
fermata Gorla.
NOVEMBRE 2014 - 9
A cura di Alberto Pellegatta
Manoel Ricardo De Lima, è nato in
Brasile, a Piau, nel 1970.
È professore della «Escuela de Letras»
e dellʼUniversità Federale di Rio de Janeiro. Ha pubblicato Falas inacabadas,
Embrulho, Quando todos a os accidente acontecen e Geografia aerea.
Dirige la collana di saggi dellʼeditore
Lumme.
La sua scrittura descrive un esilio fisico
e esistenziale, con tutto il suo seguito di
«scomodità» e scoperta.
Regna una pigrizia operosa tra questi
versi, una temperatura feriale. Senza
fretta, quasi imprevista. Le due poesie
che proponiamo, una in versi e lʼaltra in
prosa ritmata, danno conto dellʼeleganza dellʼautore nel descrivere un intreccio senza perdere mai lʼaplomb.
Lʼinfluenza della poesia italiana è esplicita nella citazione di Ungaretti.
Si tratta infatti di un autore materico,
che coinvolge il sogno come lʼappetito: «dalla mia finestra niente è diverso
// chiudo con chiave, non esce nessuno
// non so quanto ho imparato di questo
tema, di volare / o dormire. Molte volte
sembra che non senta / fame, per niente». Una scrittura che schiva la retorica,
scavando nel torbido: «il paesaggio di
oggi, nessuna / traccia di nulla. La città
intera con / schifo e ossido, e nulla».
Il quadrato bianco, due
un piccolo albero cambia le foglie, è un ficus che è diventato giallo.
come noi, quando avevamo paura. queste foglie cadendo invadono la
grondaia del tetto di casa. e entrano: da una breccia, da una crepa. c’è
solo una porta per uscire. giorno dopo giorno, quasi alla stessa ora,
dall’altro lato, c’è un uomo che si incurva, molto grasso. la schiena
sembra fargli molto male: sono così solo, dice come se fosse una bambola
di tessuto, bene bene. Si reclina e ripete nebbia stretta o mattina: m’illumino d’immenso. e incomincia: ne prende una a una e poi le osserva,
una a una, il giallo. e dopo ancora, e piano, apre le due dita, una a una,
dall’alto. loro cadono lentamente in un andirivieni fino a colpire con
la forza dello stomaco il selciato della strada. nessuna e qualcun’altra o
quale, non si può sapere, sembra rompersi. l’uomo è subdolo e nervoso,
astuto, canaglia. in un istante l’anima è piena e senza vizio: la speranza è
l’ultima a morire. chiunque di questi, eccessivo e senza peso, capovolti,
gialli e con paura, possono scomparire. colpire il suolo con la bocca
dello stomaco. e togliersi. togliersi, inoltre, che rimane? forse niente, il
buco.
Bozza
un quaderno aperto sa,
è un grattare e una fessura, alga e
polvere irascibile. Piegare con
molta forza il buco della termite
al centro del tavolo
mi piace molto la parola ciottoli
miseria e allegria della pioggia, l’odore
di questa polvere irascibile bagnata
sulla mia faccia
Inviate le Vostre poesie a:
[email protected]
Allʼattenzione di Alberto Pellegatta
Entro 30 giorni avrete una nostra risposta
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www.viveremilano.info (giornale online)
10 - NOVEMBRE 2014
VIVERE
MILANO
VIVERE
MILANO
Nostalgia
M1 compie 50 anni
Considerazioni... ovvero poeti e vespasiani
Un tunnel emozionale e tante iniziative
per festeggiare la “Rossa”
Mi sto recando in una emittente televisiva privata per
raccontare le mie Storie di
Lombardia.
Ho appena parcheggiato la
macchina, quando vengo
fermato da una persona anziana che mi chiede se posso cambiargli un euro perché deve entrare in un coso
pubblico e può farlo solo
con una moneta da 10 centesimi. Dai tremolii delle
gambe e dai movimenti che
fa, il bisogno deve essere
urgente; nel timore che da lì
a poco se la faccia addosso,
cerco di aiutarlo. Frugo nelle tasche, ma monete non
ne ho... che fare? Gente da
lì ne passa poca e chi passa
ha fretta... Chiedo ai tassisti
del vicino posteggio... niente da fare: la moneta serve a
loro... anche per le necessità
impellenti!
Mi viene in mente che nel
posacenere della macchina
tengo sempre degli spiccioli
per il parcheggio automatico; vado a prendere 10 centesimi che consegno allʼuomo, il quale mi ringrazia,
corre a metterle nellʼapposita fessura ed entra al suono di una musichetta, ideata
forse, per predisporre meglio alla minzione. Quando
la porta si chiude alle sue
spalle, incuriosito mi avvicino e leggo le istruzioni; le
modalità dʼuso sono scritte
in quattro lingue: italiano,
francese, inglese e tedesco,
ma se arrivasse un giapponese e non conoscesse una
delle quattro lingue, anche
con la monetina, rischierebbe di farsela addosso!
La moneta giusta è quella
da 10 centesimi, ma anche
le altre vanno bene, solo che
la macchina non dà il resto.
Altra avvertenza: i bambini
inferiori agli anni dieci devono essere accompagnati (e qui possono nascere
equivoci e accuse di pedofilia); non bisogna fermarsi
più di tot minuti, dopodiché
si rischia di essere investiti
da un getto dʼacqua e detersivo. Un display, difficile
da leggere tanto è piccolo e
veloce, detta le istruzioni:
salvietta umidificata e carta igienica sono allʼinterno
a disposizione del fruitore;
una volta dentro prima di
uscire bisogna premere un
pedale e tirare la maniglia,
nel caso in cui si rimanga
bloccati bisogna avvertire
telefonicamente la ditta installatrice (e se uno non ha
il cellulare?). Infine luce
verde se è libero, luce rossa se è occupato. Altro non
ho letto, ma mi basta. Vere
cattedrali nel deserto, i cosi
sono semi nascosti in alcune piazze e viali della città,
pochi li sanno riconoscere.
Risultato: la gente rimpiange quelli vecchi, che presero
il nome dallʼimperatore romano Tito Flavio Vespasiano, che per primo li installò
a Roma; e siccome le casse
dello Stato erano molto in
deficit - nella sua azione di
risanamento delle finanze mise una tassa su di essi e
fece raccogliere lʼorina per
ricavarne ammoniaca!
I vespasiani erano di color
verde a forma di garitta, col
tettuccio antipioggia, acqua
corrente continua e assoluta
libertà di accesso, senza il
rischio per un povero diavolo sofferente di enùresi,
e magari al minimo della
pensione, di spenderla tutta in monetine per orinare
nei moderni cosi! Continuo
a chiamarli cosi perché mi
rifiuto di associarli ai pratici vespasiani di un tempo!
Qualcuno obietterà: ma nei
vespasiani potevano andarci solo gli uomini, nei cosi
finalmente le donne hanno
raggiunto la tanto sospirata
parità di... pipì! Dʼaccordo,
però con i vespasiani circa
la metà del popolo italiano
aveva risolto il problema
della pipì, ma adesso? O
hanno la monetina o tutti,
Pissatòj di temp andaa,
alla bonna, in sul canton,
nient pretés e invernisaa
cont ona man de godron;
senza lussi e senza gioeugh
de idraulica, ma a loeugh!
Quatter pass - e el viandant
l’era franch - de sodisfass!
Ma... lalella incoeu! a spand
acqua in straa, per no pissass
in la patta, - pover omm toeu su el tramm e cor al Domm!
Pissatoj d’on temp! adess,
soeuja mi, tuscoss se accentra;
fin l’orina, el gius, i cess;
tutt a l’orden, vun che l’entra,
vun ch’el pissa, vun ch’el sort...
pissatoj di noster mort!......
Pissatoj del dì d’incoeu!
cent volt mej qui d’ona volta!...
cont i so teccett de tolla
e coi so dò bravi alett
part e part e intorna al boeuc
poeu...cristofen! che laghett!
di Delio Tessa
uomini e donne, se la faranno addosso! Penso, chissà
se ce ne saranno ancora a
Milano, è tanto che non ne
vedo più uno! Incuriosito
faccio un giro per la città,
ma di vespasiani nemmeno
lʼombra, lʼultimo rimasto
era al capolinea tramviario
di piazza Negrelli, secondo
la testimonianza di un pensionato Atm che passava le
sue giornate girando gratis
da un tram allʼaltro, ma da
quando cominciò a soffrire
di incontinenza era la sola
linea che percorreva, rassicurato dalla certezza di
poter espletare in tutta tranquillità prima di ricominciare il giro.
Ora in piazza Negrelli è
rimasta solo la vedova, ossia la fontanella. Mi lascio
prendere dai ricordi: caro
vespasiano del tempo che
fu, fonte termale dei poveri, luogo dʼincontro estivo
tra pensionati che tra una
bevuta alla vedova e una
pipì, discutevano sulle sorti
dellʼItalia, come se si trovassero a passare le acque
a Fiuggi, a Chianciano o
chissà dove! Caro vespasiano, paradiso dei gay che
allora ambrosianamente si
chiamavano flobert, e passavano ore e ore lì vicino
facendo la posta a immaginarie conquiste!
Caro vespasiano, fonte
dʼispirazione di tanti poeti..
Giosafatte Rotondi, bravissimo cantore lombardo, ha
dedicato al vespasiano una
delle sue rime più geniali,
continuate poi, con una variazione sul tema, dal suo
amico e nostro massimo
lirico del Novecento, Delio
Tessa!
A conclusione di queste riflessioni voglio riproporvele; le prime strofe sono del
Rotondi che chiamò la poesia Nostalgia, poi, in perfetta sintonia continua il Tessa
che chiamò la sua I pissatoj
vecc de Milan.
Pisciatoi dei tempi andati,
alla buona, un po’ appartati,
niente pretese e verniciati
con una mano di catrame;
senza lussi e senza artifici
di sorta, ma all’uòpo!
Quattro passi - e il viandante
era sicuro di soddisfarsi!
Ma... oggi accipicchia! a spandere
acqua in strada, per non bagnarsi
la patta - poveràccio prendi il tram e corri in Duomo!
Pisciatoi di un tempo! adesso,
che ne so, tutto si accentra;
perfino l’orina, il liquame, i cessi;
tutto ordinato, uno che entra,
uno che orina, uno che esce...
pisciatoi dei tempi andati!...
Pisciatoi del giorno d’oggi!
cento volte meglio quelli di una volta!...
con i suoi tettucci di latta
e con le sue due brave alette
da una parte e dall’altra e attorno al buco
poi... accidenti, che laghetto!
di Roberto Marelli
Per tutto il mese, Milano
rivivrà lʼatmosfera di quel
primo novembre 1964 quando, alle ore 10,41, dalla stazione Duomo partì il primo
viaggio della Linea 1 della
metropolitana, quella che
per tutti è semplicemente la
ʻRossaʼ.
Fu lʼallora sindaco Pietro Bucalossi a far partire i
primi due convogli che trasportavano cittadini e turisti,
bambini e famiglie lungo le
21 stazioni realizzate. Oggi
la Linea 1 della metropolitana conta 38 stazioni che collegano Sesto San Giovanni a
Rho e a Bisceglie e trasporta
oltre 500mila passeggeri al
giorno.
Con lʼinaugurazione del
Tunnel emozionale in piazza Castello, il sindaco di
Milano Giuliano Pisapia,
insieme a Mm, Atm e Fondazione Milano - Scuole civiche, ha aperto i festeggiamenti per il mezzo secolo di
vita della M1. Il Tunnel, che
rimarrà aperto tutto il mese
di novembre e sarà visitabile gratuitamente, è unʼinstallazione di video originali
dellʼepoca, materiali sonori,
odori e profumi tipici del
ferro e degli scavi per far rivivere la storia della metropolitana milanese dal 1964
ad oggi.
Il primo novembre 1964 –
ha commentato il sindaco di
Milano Giuliano Pisapia - fu
una data storica per Milano e aprì le porte del futuro
alla città e al Paese. La M1
è nata come un nastro rosso di velocità, di energia, di
design, di identità milanese
e di entusiasmo. I quartieri,
anche quelli più lontani tra
loro, si avvicinavano. Sotto
la città si apriva un mondo
nuovo che diventava sempre
più veloce e internazionale.
A Milano la metropolitana
è arrivata come un concentrato di innovazione, che ha
fatto scuola, con materiali
e tecniche allʼavanguardia.
Oggi, con lo stesso orgoglio
ed entusiasmo di allora, festeggiamo una data storica.
La nostra Linea 1 – ha aggiunto Bruno Rota, presidente di Atm - accompagna
da 50 anni la vita dei milanesi: Atm ha trasportato i
cittadini, riducendo distanze
e tempi in modo rivoluziona-
rio. Noi chiamiamo infatti
questa linea la ʻdorsaleʼ di
Milano, intendendo realmente la spina dorsale che
regge il sistema di trasporto pubblico. Lʼinnovazione
tecnologica che abbiamo
apportato ha permesso di
incrementare le prestazioni,
lʼefficienza, la sicurezza, arrivando oggi ad avere una
linea quasi completamente
automatizzata.
Sempre in piazza Castello, allʼExpo Gate, è stata
inaugurata anche la mostra
ad ingresso libero ʻMilano
SottoSopraʼ, organizzata da
Mm, che illustra attraverso fotografie e
documenti dʼarchivio
la nascita della metropolitana.
I cittadini potranno
ripercorrere la vita
della ʻRossaʼ nelle
immagini inedite e
sorprendenti
tratte
dallʼarchivio storico di Metropolitana
Milanese, sulle trasformazioni tempo-
ranee del paesaggio urbano
e sul mondo sotterraneo che
si svelò alla città grazie ai
grandi lavori di scavo che
misero sottosopra la città
dal 1957 al 1964.
Inoltre i mezzanini di alcune stazioni sono stati palcoscenico di performance teatrali e concerti dei giovani
attori, danzatori e musicisti
della Fondazione Milano
– Scuole Civiche che hanno animato gli spazi della
metropolitana. Emozioni,
gesti, movimenti e canzoni
che hanno raccontato lʼatmosfera di quegli anni.
Occupazioni abusive
Gli impegni presi dal Comune sono già una realtà
Gli impegni che il Comune
di Milano aveva preso il 22
settembre scorso, durante
lʼultimo incontro in Prefettura, sono già una realtà.
Ci eravamo impegnati a
mettere a disposizione più
agenti della Polizia locale e
lo abbiamo fatto.
Lʼunità specializzata, che
già interviene ogni giorno
sugli interventi programmati con le Forze dellʼOrdine,
sarà rinforzata per unʼazione più incisiva anche sulle
flagranze.
Avevamo detto che la presenza di assistenti sociali
sarebbe stata potenziata e
a giorni potremo contare su
una reperibilità ininterrotta
dalle 8 alle 24, tutti i giorni,
festivi e feriali, di operatori sociali che garantiscano
lʼinserimento nelle strutture
sociali delle situazioni fragili.
Avevamo annunciato la
messa a disposizione di
nuove strutture per lʼaccoglienza temporanea dei
nuclei con minori o donne
incinte e stiamo già sperimentando lʼutilizzo di uno
spazio allʼinterno del Centro di emergenza sociale di
via Barzaghi. Bene la nuova
convocazione del Prefetto.
Confidiamo che con questo
incontro si arrivi a risultati concreti e tangibili, come
quelli che lʼAmministrazione comunale sta già garantendo, e che ognuno, per
tutto ciò che gli compete,
faccia la propria parte.
Lo dichiarano gli assessori Daniela Benelli (Casa) e
Marco Granelli (Sicurezza
e coesione sociale, Polizia
locale), in merito al vertice
convocato dalla Prefettura
sul tema delle occupazioni
abusive nelle case popolari.
Senza dimenticare – concludono gli Assessori – che
nessun piano di repressione,
se pur estremamente necessario, basterà a risolvere il
problema delle occupazioni
abusive se non sarà accompagnato dalla prevenzione,
ovvero il presidio degli stabili, e dal ripristino degli
sfitti. Punti su cui il Comune
ha dato massima priorità a
Metropolitana Milanese.
G.C.
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VIVERE MILANO
(segue da pag. 5)
Expo...
che hanno un grandissimo interesse nei confronti dellʼExpo
milanese. Per fare un esempio concreto, a fronte dei circa
sette milioni di biglietti venduti finora, poco meno di un
milione sono stati acquistati da distributori cinesi, segno
evidente della capacità di attrazione globale della tematica
proposta, vale a dire quella del cibo e dellʼagricoltura sostenibile.
Se dunque gli sforzi per completare i lavori sul sito espositivo troveranno concreta realizzazione, con questa mole di
visitatori che ha già il biglietto, più gli altri 13-15 milioni
previsti, nulla manca affinchè lʼExpo del 2015 possa diventare una storia di successo, e non una triste sequenza di
indagini e intoppi come è stato negli ultimi anni.
Fabio Figiaconi
Un portale, un’app e altre iniziative
per orientare le persone disabili
Un portale e unʼapp dedicati a orientare e guidare per
la città le persone con disabilità durante Expo 2015: le
due importanti novità, che
saranno messe in campo per
accogliere a Milano i cittadini disabili che arriveranno
per lʼEsposizione universale, sono frutto del lavoro
che da mesi portano avanti
diversi settori dellʼAmministrazione con le associazioni di persone con disabilità
per definire una mappatura
dei percorsi e dei luoghi
accessibili (teatri, musei,
ristoranti, servizi, luoghi di
culto, alberghi, ecc.).
Il Comune sarà partner del
Galleria Vittorio Emanuele II
Al via bando per tre locali ai piani alti
Il Comune di Milano ha indetto un bando per la concessione di tre spazi ai piani
alti della Galleria Vittorio
Emanuele II per oltre 650
metri quadri.
Il recupero dei piani alti
della Galleria - ha affermato lʼassessora alla Casa
e demanio Daniela Benelli – è un pezzo importante
nellʼambito del piano di
valorizzazione del complesso monumentale che stiamo
portando avanti in questi
anni. Dopo aver ricollocato
le associazioni che occupavano quegli spazi, li stiamo
progressivamente assegnan-
do, riuscendo ad ottenere un
doppio risultato a beneficio
di questi locali meno visibili: da un lato una maggiore
redditività, dallʼaltro la ga-
ranzia del recupero edilizio
e delle manutenzioni da
parte dei nuovi assegnatari.
Cose che per anni sono totalmente mancate.
La Giunta stanzia 144mila euro
Servizi funebri gratuiti per le persone indigenti
Assicurare un funerale dignitoso anche alle persone
indigenti, grazie a uno stanziamento del Comune di
144mila euro per il 2015 e
il 2016.
È questo lʼobiettivo della
Giunta di Palazzo Marino,
che ieri ha varato le linee di
indirizzo per offrire servizi
funebri gratuiti alle persone
disagiate, con famiglie in
stato di bisogno economico
o che manifestano disinteresse nei confronti del defunto.
Un provvedimento che con-
sente allʼAmministrazione
comunale di garantire funerali dignitosi alle persone che, per vari motivi, si
trovano ai margini della società – spiega lʼassessore ai
Servizi civici Franco DʼAlfonso. - Sono già 100 i funerali erogati gratuitamente
dal Comune nei primi nove
mesi del 2014: un dato in
lieve aumento, considerando che la richiesta di questa
tipologia di funerale è passata dai 145 del 2012 ai 119
del 2013.
Il servizio funebre per le
persone indigenti prevede,
oltre alla fornitura del cofano, il trasporto della salma
dal luogo dʼorigine (ospedale o abitazione) al luogo
delle onoranze e, infine, a
quello di inumazione o cremazione.
I fornitori di questa tipologia di servizi per il 2015 e
il 2016 verranno individuati
dallʼAmministrazione comunale tramite bando pubblico, che sarà pubblicato
nella sezione bandi e avvisi
di gara del sito web del Comune.
G.C.
Refettorio Ambrosiano-Greco
Piscina (Ln) e Sardone
(Fi): Decisione di realizzare il Refettorio mai trattata
in zona 2. Ricostruzione del
Cardinale non esatta.
Il Consiglio di zona 2 non
ha mai trattato al suo interno la questione del Refettorio Ambrosiano che sarà
realizzato in piazza Greco.
Le parole del cardinale Scola pubblicate su numerosi
quotidiani non sono quindi
esatte e ci teniamo a chiarire
come sono andate le cose.
I cittadini di Greco e i Consiglieri circoscrizionali sono
venuti a conoscenza della
decisione intrapresa da Curia e Caritas solo attraverso
i mezzi di stampa.
Non escludiamo però che
il Cardinale, o chi ne fa le
veci, abbia incontrato un
gruppo ristretto di persone e
consiglieri di maggioranza
accondiscendenti che abbiano mantenuto la proposta segreta fino alla pubblicazione sui giornali.
Siamo venuti anche a conoscenza che il Presidente del
Consiglio di zona Villa (Pd)
presenziò durante una delle
riunioni del Consiglio Pastorale, durante la quale fu
proposta lʼiniziativa. Purtroppo il Presidente non ha
ritenuto opportuno avvisare
il Consiglio di tale intenzione.
Ribadiamo che la scelta di
realizzare il Refettorio Ambrosiano è stata intrapresa
da Curia e Caritas e non da
unʼistituzione politica e, di
conseguenza, risulta caduta
dallʼalto.
La questione non è asso-
NOVEMBRE 2014 - 11
lutamente ideologica, ma
legittima e provata dalle
realtà presenti in piazza Tricolore, corso Concordia e
viale Monza, dove le mense
per i poveri creano degrado
e insicurezza senza adeguati piani contro lʼillegalità e
per salvaguardare il decoro
urbano.
Rimaniamo in attesa di ricevere risposta alle interrogazioni che i nostri Gruppi
consiliari hanno presentato
nel parlamentino.
Intervengono così Samuele
Piscina, capogruppo della
Lega in zona 2, e Silvia Sardone, Consigliera di zona 2
di Forza Italia, in seguito
alle dichiarazioni del cardinale Scola
Samuele Piscina
Capogruppo Lega Nord
Consiglio di zona 2, Milano
I progetti dovranno essere sottoposti al preventivo
benestare della Sovrintendenza e lʼaggiudicatario
dovrà realizzare gli eventuali interventi di ripristino strutturale e restauro
architettonico, di adeguamento funzionale e impiantistico.
Gli spazi saranno destinati ad attività terziarie e/o
commerciali (ad esclusione di sexy shop, money
transfer, phone center, sala
giochi, centro massaggi,
agenzia di raccolta scommesse e laboratori di produzione alimentare).
progetto ExpoFacile, il portale informativo dedicato
alle persone con disabilità
e sta sviluppando ulteriori
servizi tra cui, unʼapp per
smartphone.
Il portale e lʼapp, che saranno tradotti anche in lingua
straniera, saranno affiancati da altre iniziative, tra cui
lʼistituzione di un punto informativo fisso presso lʼUrban Center, in Galleria Vittorio Emanuele e percorsi di
formazione per gli operatori
turistici e alberghieri per
renderli consapevoli circa
le esigenze delle persone
con disabilità.
Questa città in tema di
abbattimento di barriere
architettoniche – spiega
lʼassessore alle Politiche
sociali, Pierfrancesco Majorino – paga oggi il prezzo
di anni di immobilismo. Su
questo fronte, anche grazie
allo stimolo dellʼEsposizione universale, Milano farà
un grande salto di qualità.
Un portale e unʼapp dedicati alle persone disabili potranno consolidare
e diffondere meglio sul
territorio le informazioni
necessarie per muoversi e
usufruire dei servizi che la
città offre. Lʼobiettivo, insieme al proseguimento dei
lavori strutturali, è creare
una mappa della città già
accessibile ora, con lʼindicazione dei luoghi dove
poter andare liberamente,
alberghi, musei, ristoranti,
teatri, luoghi di culto e servizi. La task force nasce per
realizzare tutto questo condividendolo fin dallʼinizio
con le associazioni che rappresentano le persone con
disabilità. Con la creazione
di una task force rendiamo
sistematico parte del lavoro
e delle collaborazioni già
avviate allʼinizio dellʼanno
proprio in vista dello svolgimento dellʼEsposizione
universale.
Expo 2015 vedrà la partecipazione e il coinvolgimento
di milioni di visitatori tra cui
si stimano almeno 200mila
persone con disabilità, o comunque con ridotta mobilità, che oltre a visitare il sito
espositivo dovranno avere
accesso ai servizi del territorio messi a disposizione
dalle imprese, dagli enti
pubblici e da altri soggetti
pubblici e privati.
Piazza XXIV Maggio
Chiuso il dialogo con il comitato contro l’ecomostro
LʼAmministrazione comunale, rinviando il sopralluogo presso i cantieri della
Darsena a data da destinarsi, ha chiuso il dialogo con
il comitato di residenti di
piazza XXIV Maggio.
A nulla sono serviti gli innumerevoli incontri e le
assemblee pubbliche per
scongiurare lʼultimazione
del nuovo chiosco del pesce
trasformato in ristorante.
Lʼecomostro, quasi ultimato, eturpa la storica piazza
dei dazi e degli alberi se-
colari, nonostante a pochi
metri sia stato realizzato un
mercato coperto dove sarebbe stato più opportuno
ubicare unʼattività di quel
tipo. Sono molteplici le motivazioni che hanno scatenato la protesta, ma su tutti
spiccano il deturpamento di
una piazza che è stata ridisegnata secondo i canoni
della fruibilità cittadina, la
“dimenticanza” con cui non
si parlò del chiosco negli
incontri per presentare il restyling della piazza e il ca-
Ripristinate le linee 3 e 9
Il servizio di trasporto tranviario in piazza XXIV Maggio è ripreso sabato primo
novembre. Sono state infatti
ripristinate le due linee che
attraversano la parte sud
della piazza: la linea 3, che
collega corso San Gottardo
con viale Col di Lana e la linea 9, che collega viale Gorizia con viale Col di Lana.
Nel periodo intercorso tra il
none di affitto irrisorio per
unʼattività di ristorazione
per cui non è stato previsto
alcun nuovo bando di assegnazione, è di proprietà
demaniale.
In molti ricorderanno che
una delle prime delibere della Giunta Pisapia
fu lʼabbattimento di una
porzione della struttura di
piazza Piemonte, sopra al
parcheggio e di fronte al
Teatro Nazionale.
Si disse che deturpava la
rinnovata piazza. La coalizione aranciorossa, allora,
spese parole trionfali per un
provvedimento epocale che
segnava la nuova strada di
tutela ambientale della città
contro la cementificazione.
Oggi è la maggioranza di
Pisapia a costruire infrastrutture dal dubbio gusto e
ad abbattere alberi in tutta
Milano. Sui Navigli regna
lʼillegalità e gli abusivi agiscono indisturbati.
Alessandro De Chirico
Componente Coordinamento Cittadino Forza Italia
Milano
primo luglio e il 12 ottobre
il servizio era stato interrotto per consentire la realizzazione dei lavori per la
riqualificazione dellʼarea,
mentre dal 13 ottobre il trasporto pubblico in piazza
XXIV Maggio è stato garantito dai bus dellʼAtm.