L`importanza del risparmio è un valore da trasmettere

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L`importanza del risparmio è un valore da trasmettere
GIORNALEdelPOPOLO
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
bancastato
+
ECONOMIA 13
Elena Poretti, consulente alla clientela individuale di BancaStato
L’importanza del risparmio
è un valore da trasmettere
Quale è l’importanza del risparmio?
Come ci si abitua al risparmio e quando occorre
iniziare a risparmiare? Quali strumenti sono
a disposizione di una fascia di età, quella dei giovani,
particolarmente a rischio ed inesperta? Lo abbiamo
chiesto a Elena Poretti, capo team della consulenza
alla clientela individuale di BancaStato a Lugano.
PAGINA A CURA DI
Corrado Bianchi Porro
Quale è l’importanza del risparmio? Come ci si abitua al risparmio e quando occorre iniziare
a risparmiare? Quali strumenti
sono a disposizione di una fascia
di età, quella dei giovani, particolarmente a rischio ed inesperta?
Lo abbiamo chiesto ad Elena Poretti, capo team della consulenza
alla clientela individuale di BancaStato a Lugano.
“xcontomio”
l’app giovane
per i giovani
alle prese con i primi “soldini”, sarà
naturalmente diversa da quella di
un adolescente. Credo si debba iniziare a risparmiare il prima possibile e questo non solo con lo scopo
di accantonare un piccolo gruzzolo,
ma anche appunto per consolidare
sin da subito questa attitudine. È un
valore da tramandare spronando il
pargolo ad un costante “allenamento” in tal senso. La classica paghetta
riveste un ruolo fondamentale in
quanto consente di responsabilizzare fin da subito i giovanissimi in
tale ambito. Insomma, è importante creare un’abitudine al risparmio.
Abitudine che si rivelerà preziosissima quando poi gli stessi giovani
dovranno gestire somme di denaro
più importanti, ad esempio, il primo stipendio. Un giovane incline
al risparmio avrà di sicuro meno
probabilità di incappare in problematiche legate a future e potenziali
situazioni di eccessivo indebitamento (il tema è approfondito nel
riquadro sotto, n.d.r).
Innanzitutto: cosa è il risparmio?
Possiamo associare il risparmio
ad una forma di comportamento
intelligente: in buona sostanza,
è l’attitudine con la quale si accantona un importo di denaro in
previsione di un futuro utilizzo
o per fronteggiare meglio
imprevisti di carattere finanziario. È una
Come risparmiare?
vera e propria forma
Alzi la mano chi non ha mai
di previdenza non
avuto il classicissimo porcelnecessariamente in
lino! I primi risparmi iniprospettiva di un
ziano proprio così e, non
obiettivo già coa caso, i maialini, quelli
nosciuto o tangiveri, erano spesso venbile. Nella vita di
duti dai contadini in
tutti, il risparmio
periodi di ristrettezè fondamentale in
ze economiche.
quanto, un passo
Oggigiorno, coalla volta, conmunque, il risparsente di avere basi
mio dei giovani
finanziarie più
viene di norma
solide. Ed è procomodamente
prio con questa
gestito tramite un
base che è posconto
bancario
Elena Poretti, membro dei
sibile pianificare
che può essere
quadri e capo team della
meglio il proprio
aperto sin dalconsulenza alla clientela
futuro.
la nascita. Ve ne
individuale di BancaStato
sono di differenti
a Lugano.
Ci riferiamo
tipologie che, a
sempre al ridipendenza prosparmio degli
prio della fascia di
adulti. Siccome tutto ha un
età, offrono differenti prestazioni e
inizio, quando un giovane doremunerazioni.
vrebbe iniziare a pensarci?
Parlando di giovani ci sono natuGiovani e banca. Non è un po’
ralmente diverse fasce di età. L’attiuna contraddizione?
tudine di un bambino di otto anni,
Conti bancari, tassi di interes-
se, estratti e avvisi, prelevamenti,
… convengo che gli istituti finanziari si esprimono spesso con un
linguaggio un po’ troppo tecnico,
che può risultare poco adatto a un
pubblico giovane. Problemi linguistici a parte, è tuttavia innegabile che gli istituti di credito, specie negli ultimi decenni, abbiano
guardato al mercato della clientela giovane con occhio molto attento. BancaStato ne è un esempio:
offriamo una gamma completa
di conti modellati sulle esigenze
e sulle specificità di ragazzi e ragazze sino ai 25 anni. Ciò significa che sono soluzioni modellate
per essere deliberatamente semplici, efficaci ed utili, in quanto i
tassi preferenziali e le condizioni
di favore applicate concorrono a
costruire una sana attitudine al
risparmio. I giovani sono il futuro di tutti noi ed è dunque importante educarli, proteggerli e al
contempo coccolarli. È giusto che
sia così e BancaStato ha un motivo
in più per instaurare un rapporto
privilegiato con loro, in quanto ciò
è perfettamente in linea con il nostro mandato pubblico, secondo
cui dobbiamo favorire lo sviluppo
economico del Cantone e offrire ai
ticinesi la possibilità di investire i
loro risparmi in maniera sicura e
redditizia. Questo, ne siamo sicuri, presuppone anche un ruolo in
ambito educativo.
Un “getto continuo” di notizie, sondaggi,
curiosità, arricchito da tanti concorsi e
altrettanti premi. Il tutto rigorosamente
legato al mondo dei giovani e alle sue
tendenze. Stiamo parlando di “xcontomio”,
l’applicazione lanciata nel 2012 da
BancaStato e destinata, appunto, alle
ragazze ed ai ragazzi ticinesi. Cosa offre
e soprattutto, che scopo persegue tale
applicazione? Iniziamo dalle motivazioni
che hanno spinto la Banca dei ticinesi a dar
vita a “xcontomio”. «L’istituto, spiega Elena
Poretti, è da sempre vicino al mondo dei
giovani ticinesi “grazie all’offerta di prodotti
bancari a condizioni particolarmente
vantaggiose, che consentono a BancaStato
di essere tra i migliori in questo segmento
di clientela. Non è però un mistero che è
spesso difficile comunicare con i giovani e
abbiamo voluto entrare maggiormente in
contatto con loro offrendo uno strumento
innovativo e moderno, adattandoci alle loro
abitudini tecnologiche». Di cosa si parla
nell’applicazione? Le sezioni tematiche sono
nove: «studio, musica, finanze private, moda
e tendenze, food and beverage, solo per te,
eventi sportivi e “la mia banca”. Le novità,
che a cadenza giornaliera arricchiscono
l’applicazione, appaiono in queste sezioni a
seconda dell’argomento». Già: gli argomenti.
Ma come può un simile strumento, dedicato
ai giovani, assicurarsi di mantenersi sempre
accattivante per un pubblico giovane?
«Questo è un aspetto cruciale. Ce lo siamo
subito chiesti anche noi ben sapendo che,
per risultare interessante, l’applicazione
doveva avere contenuti e temi giovanili;
il disinteresse dei giovani sarebbe stato
altrimenti immediato. Una soluzione è
stata trovata rapidamente incaricando un
gruppo di ragazze e ragazzi di ritrovarsi
regolarmente per parlare dei loro interessi,
delle loro passioni, delle ultime tendenze,
per fare insomma emergere ciò che
vorrebbero leggere sull’applicazione. A noi
spetta il compito di ascoltare e prendere
nota dei temi caldi da comunicare»
continua Poretti, che conclude: «Il nostro
scopo era esattamente questo: far capire alle
ragazze ed ai ragazzi ticinesi che la parola
“banca” non per forza significa “noia”, e che
nel nostro istituto, pur se ha ormai cento
anni di vita, batte un cuore giovanile».
«Sappiamo cogliere
i campanelli d’allarme»
Lei lavora alla succursale di Lugano,
a stretto contatto con la gente. Come
giudica l’attitudine al risparmio dei
giovani secondo la sua esperienza?
Di primo acchito osservo, con una
certa preoccupazione, una crescente
tendenza all’indebitamento dei giovani
adulti. Credo che a volte manchi loro la
necessaria oculatezza. Al contempo però
noto sempre più ragazzi e ragazze con
marcate vocazioni al risparmio e che,
nonostante la loro età, hanno già le idee
in chiaro in merito all’utilizzo futuro del
loro denaro. Tutto, tengo a sottolineare,
dipende dall’educazione al risparmio
che viene trasmessa.
Come si comporta quando incontra
per la prima volta un giovane cliente?
È fondamentale capire il grado di attitudine al risparmio di chi ho davanti.
Prendiamo il caso di un diciottenne che
può dunque agire in piena autonomia:
qualora fosse interessato a un semplice
conto sul quale versare il salario, abbinato a una carta cliente, che non consente di
ritrovarsi con un saldo scoperto, ebbene
in questo caso non vi saranno particolari
fattori a cui prestare attenzione. La situazione sarebbe già diversa se chiedesse
una carta di debito o di credito, le quali
consentono in determinate situazioni di
spendere più di quanto si ha sul conto. In
tal caso occorre scattare una “fotografia”
della situazione del cliente, verificare il
rapporto tra entrate e uscite finanziarie
e accertarsi di eventuali debiti in essere
consultando un apposito registro centrale che raccoglie tali dati a livello nazionale. In BancaStato, come negli altri istituti
finanziari, ci sono regole molto chiare:
se la situazione non lo permette il cliente
non riceve né carte né crediti e anche se
dovesse essere tutto conforme, il consiglio che mi sento di dare ad un giovane
cliente è sempre quello di aprire anche
un conto risparmio sul quale accantonare una parte del salario ogni mese: a
trent’anni, quando magari vorrà comprare casa, potrà tornagli molto utile!
Quanti giovani le fanno suonare
qualche “campanello di allarme”?
A dir la verità la grande maggioranza
di ragazzi e ragazze continua a essere
responsabile. Solitamente il problema
nasce da chi contesta un eventuale rifiuto della Banca a concedere una carta
di debito o credito, poiché crede di poter
spendere più di quanto effettivamente
possiede e considera gli strumenti di cui
parliamo come linee di credito.
Cosa succede se invece un cliente si
indebita eccessivamente in un secondo momento?
La Banca richiede ovviamente un rimborso. Analizzando quanto successo,
molto spesso, si elabora un piano di rientro sostenibile dove, se si individua nel
cliente la volontà a risolvere la situazione, si è disposti ad affrontare il tema con
buona dose di flessibilità. Anche in questi
casi la consulenza degli esperti bancari è
fondamentale. La migliore prevenzione è
comunque l’abitudine al risparmio, che
deve essere coltivata e trasmessa sin da
piccoli.