ttg italia 19.10.2012 pag.10
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10 Today 19 OTTOBRE 2012 Approvato dal Cdm il decreto per la modifica del Titolo V della Costituzione: pareri positivi dalle categorie Il turismo torna allo Stato Con un colpo a sorpresa il Governo di Mario Monti (nella foto) ha approvato un decreto legge costituzionale che prevede la modifica del Titolo V della Costituzione. E il mondo del turismo subito applaude. In sostanza, secondo il Ddl, il turismo diventerebbe materia di legislazione concorrente, ossia non sarebbe più competenza unica delle Regioni, ma vedrebbe legiferare anche lo Stato. In pratica, lo Stato stabilirebbe i principi fondamentali, mentre alle Regioni sarebbe concessa la possibilità di legiferare all’interno dei paletti fissati dal Governo centrale. Nell’ambito turismo, nella modifica del Titolo V, rientrano anche piatti sufficientemente ricchi da scatenare le prime reazioni, ossia i porti lacuali e fluviali, ma soprattutto i porti marittimi e gli aeroporti civili. Alla notizia dell’approvazione del decreto, i rappresentati del turismo hanno subito espresso pareri positivi.“Con la riforma del Titolo V della Costituzione, finalmente il turismo REGIONI ENTI LOCALI SUL PIEDE DI GUERRA Non piace affatto alle Regioni il Ddl costituzionale approvato dal Consiglio dei Ministri. Un comunicato congiunto della Conferenza delle Regioni parla di un errore del Governo nel prevedere un intervento unilaterale in materia di Titolo V della Costituzione.“Riaffermiamo – si legge nel comunicato -, come abbiamo sempre sostenuto, che il problema fondamentale risiede nel non aver dato compiutezza ed equilibrio al disegno di autonomia e federalismo proclamato in più occasioni, nel cui quadro andava affrontatorna materia concorrente - ha dichiarato Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi -, consentendo nuovamente allo Stato di emanare linee guida vincolanti per riprendere in mano la governance di un settore strategico che, in questi ultimi undici anni, è stato pena- DA BOLOGNA OLTRE 500 DESTINAZIONI NEL MONDO Dal 28 ottobre voliamo tre volte al giorno da Bologna a Londra Heathrow Terminal 5 Per maggiori informazioni, visita speedbirdclub.com ta anche la revisione del Titolo V della Costituzione. Un approccio che ha prodotto squilibri anche in relazione all’attuazione delle politiche di cui è opportuno si faccia carico l’intera filiera delle istituzioni. Per questi motivi riteniamo un errore l’intervento unilaterale del Governo”. A far ribollire il sangue degli enti locali, che a caldo hanno parlato addirittura di ‘golpe’, è tutto il complesso delle attribuzioni del Titolo V, che vanno dal turismo ai trasporti e dall’energia all’istruzione. lizzato da politiche frammentate, con conseguente dispersione di risorse, da un’assenza di coordinamento a livello centrale, nonché da una forte conflittualità tra Stato e Regioni”. Filippetti poi aggiunge: "Ci auguriamo che questo provvedimento possa costituire il giusto ponte anche per attuare finalmente una promozione univoca del brand Italia, cosa oggi più che mai necessaria e improcrastinabile”. Sulla stessa linea anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi:“La modifica del Titolo V ristabilisce le condizioni per sviluppare politiche di sistema”. Renzo Iorio, presidente di Federturismo, aggiunge:“Dopo undici anni, l’approvazione di questo disegno di legge costituzionale è un passo di grande importanza per il recupero di competitività e attrattività della destinazione Italia. È una decisione che auspicavamo da anni e che ci auguriamo possa consentire una più razionale ed efficace azione pubblica e utilizzo delle risorse”. Iorio sottolinea inoltre anche la questione legata ai porti e aeroporti:“L’attribuzione allo Stato della legislazione concorrente anche in materia di porti e aeroporti, reti di trasporto e navigazione pone le basi per una coerente politica nazionale di sostegno alla competitività dell’Italia e delle sue destinazioni turistiche”. Secondo gli osservatori, però, l’arrivo in porto di un Ddl costituzionale, che necessita di un procedimento ‘aggravato’, ossia di una doppia approvazione a tre mesi di distanza da parte delle due Camere, è abbastanza complicato, visto che il Governo dovrebbe passare la mano ad aprile 2013.