insieme - Istituto Comprensivo Lari

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insieme - Istituto Comprensivo Lari
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASCIANA TERME LARI
Via Belvedere 27/b, 56035 Lari (Pisa)
Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di 1°grado
Comuni di Casciana Terme Lari--Chianni
PROGETTO INTEGRAZIONE
ALUNNI STRANIERI E INTERCULTURA
“ INSIEME”
Anno Scolastico
2016/2017
Analisi dei bisogni
La realtà multiculturale in cui oggi siamo inseriti esige l’elaborazione di una pedagogia
interculturale poichè la massiccia presenza di alunni stranieri nelle nostre scuole ed il
continuo flusso migratorio in atto, non interessa più, come fino a pochi anni fa, il nostro
tessuto sociale ed educativo in maniera marginale: infatti la presenza rilevante di bambini
stranieri nelle nostre classi esige una didattica incentrata sulla valorizzazione delle diverse
culture e su modelli formativi diversi da quello tradizionale, attingendo anche a risorse
esterne previste dal progetto: in questo modo l’insegnante della classe non si trova più
solo a intervenire in situazioni di “emergenza”, ma è sostenuto da una progettualità
consolidata di interventi necessari all’accoglienza e all’inserimento dell’alunno straniero.
Il nostro Istituto Comprensivo accoglie un numero elevato di alunni stranieri (122 a
settembre 2016 su una popolazione scolastica di 1172 alunni) presenti nei tre ordini di
scuola con percentuali diverse.
(La maggiore densità di bambini stranieri si ha nella scuola primaria).
 Scuola dell’Infanzia
n. 22
 Scuola Primaria
n. 61
 Scuola Secondaria di 1° grado
n. 39
L’Istituto Comprensivo di Casciana Terme Lari ha, inoltre, la particolarità di avere 11 plessi
scolastici dei tre ordini di scuola dislocati in 2 Comuni: Casciana Terme Lari, e Chianni,
con conseguente diversificazione dello stanziamento del flusso migratorio in relazione al
Paese d’origine. La nostra realtà, in ordine alla provenienza degli alunni stranieri si
presenta con le seguenti caratteristiche: la maggior parte degli alunni stranieri proviene
dall’Albania, (54) seguita dal Marocco (34), dalla Romania (13 alunni), 4 alunni del
Burundi, 3 dalla Polonia, 2 della Bulgaria, 2 dalla Cina, gli altri, in numero minore,
provengono dall’Ecuador, dall’ India, dalla Thailandia, dalla Macedonia, dal Perù, dal
Bangladesh e da altri Paesi come la Germania e l’Ucraina.
Con un così elevato numero di alunni stranieri inseriti in tutte le scuole dell’Istituto e
provenienti da Culture diverse, è nata l’esigenza di uscire da una prima fase, spesso un
po’ frammentaria e “disordinata”, seppur necessaria, di accoglienza, per passare ad una
fase di progettazione per “mettere gli alunni stranieri nelle migliori condizioni per inserirsi
nella scuola e nella società italiana, senza perdere la conoscenza e il rispetto per la
propria cultura di origine.”
Questi presupposti impongono un Progetto puntuale ed articolato in più fasi che si
propone di sviluppare in tutti i bambini e ragazzi una consapevole identità personale e
culturale in modo da prepararli all’accoglienza e alla comprensione di altre culture e
società.
Pertanto il Progetto, al suo quindicesimo anno di attuazione, si articola essenzialmente su
due versanti: quello interculturale che coinvolge tutti gli alunni e quello dell’integrazione
che include in modo specifico gli alunni provenienti da lingue e culture diverse.
L’aspetto interculturale non è legato solo alla presenza di alunni stranieri nella classe, ma
è un metodo trasversale di insegnamento che si realizza attraverso una metodologia
partecipativa e di confronto per un approccio tematico di livello interdisciplinare.
Il Progetto si propone, inoltre, di favorire quei ragazzi di origine e lingua straniera nel
percorso di scolarizzazione italiano, attraverso l’apprendimento della lingua italiana che
permetta loro di partecipare in modo proficuo alle attività delle proprie classi di
appartenenza.
Le risorse esterne sono state il punto di forza maggiore, in quanto nel corso degli anni il
nostro Istituto ha potuto contare su finanziamenti e/o risorse umane ottenute da vari enti: il
MIUR, per le aree a forte processo immigratorio, l’Unione Valdera, per i PEZ,
l’associazione “Arnera” che ci fornisce i mediatori linguistico- culturali e i percorsi
interculturali, i Comuni che contribuiscono all’acquisto di materiali interculturali.
Ma se da un lato questo è un punto di forza, dall’altro è anche un punto di debolezza, in
quanto, ogni anno dobbiamo fare i conti con le risorse sempre più esigue messe a
disposizione dalle agenzie esterne e dal FIS, per cui molte delle attività che vengono
individuate dal Progetto, sono subordinate ai finanziamenti e al personale che ci verranno
assegnati.
Oltre agli aspetti numerico-quantitativi e di provenienza, vi sono ulteriori elementi
problematici da prendere in considerazione che si presentano puntualmente e
sistematicamente all’avvio così come in corso d’anno scolastico:
1. l’arrivo improvviso di minori che non conoscono minimamente la lingua italiana nel
corso di tutto l’anno scolastico;
2. la mobilità di alcuni alunni dovuta a ritorni temporanei nei Paesi d’origine;
3. i trasferimenti delle famiglie dovuti a cambiamenti di abitazione;
4. la comunicazione difficoltosa e l’intesa non sempre facile con i genitori a causa di
Lingua e Cultura diverse;
5. il parziale o mancato svolgimento dei compiti a casa, anche nel caso di alunni in
Italia da molto tempo;
6. la presenza di un livello di padronanza scarso della lingua italiana per studiare (uso
dei linguaggi specifici), anche nei soggetti che risiedono nel nostro Paese da più
tempo;
7. l’individuazione non immediata di eventuali problematiche di apprendimento, a
causa della scarsa padronanza dell’Italiano da parte dell’alunno migrante;
8. la difficoltà nel riconoscere situazioni vere e proprie di disabilità, dovuta sia ai
problemi di comunicazione con le famiglie sia alla difficoltà oggettiva di rilevare
competenze e abilità in parlanti non-italofoni.
9. la mancata o solo parziale integrazione tra alunni stranieri e italiani, sia nella scuola
che nell’extra-scuola.
10. la scarsità di risorse interne ed esterne. Le risorse orarie dei docenti per
l’insegnamento di italiano come L2 sono limitate, così come gli interventi dei
mediatori linguistico-culturali.
Pertanto, considerata la varietà delle problematiche e delle situazioni concrete di ogni
singolo alunno, l'Istituto Comprensivo di Casciana Terme Lari si è posto delle finalità che
sono alla base dell'intervento dei docenti coinvolti, pur nella consapevolezza che si tratta
di interventi a lungo termine. Esse sono:

la parità di accesso e di trattamento

il successo formativo per tutti gli alunni indistintamente

la socializzazione e l’integrazione accettate e condivise
OBIETTIVI
Obiettivi per l’integrazione:
1. definire pratiche condivise all’interno delle varie scuole facenti parte dell’Istituto
Comprensivo in tema di accoglienza di alunni stranieri;
2. sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
3. facilitare la loro accoglienza e integrazione;
4. collaborare insieme alle famiglie e alle risorse presenti sul territorio per rimuovere
eventuali ostacoli alla piena integrazione;
5. costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di
ogni bambino/ragazzo;
6. attuare interventi di prima alfabetizzazione
7. facilitare l’acquisizione della lingua italiana orale e scritta
8. facilitare la comprensione e l’utilizzo della lingua dello studio.
Obiettivi per l’intercultura:
1. Conoscere se stessi e gli altri in relazione a somiglianze e diversità all’interno del
gruppo-classe;
2. Conoscere il valore del “diverso” al fine di prevenire forme di intolleranza e
razzismo;
3. Promuovere la conoscenza di popoli e culture diverse;
4. Riconoscere situazioni di discriminazione e di ingiustizia;
5. Condividere e realizzare, attraverso la collaborazione, forme di cooperazione e di
solidarietà in ambito scolastico e territoriale.
Obiettivi specifici per ordine di scuola:
per la scuola dell’infanzia
• conoscenza di sé e delle proprie capacità;
• capacità di costruire relazioni di amicizia;
• recuperare regole e tempi dello stare insieme a scuola;
• incontrare altri bambini e strutturare comportamenti per favorire la loro serenità;
• stabilire nuove dinamiche di relazione, riconoscendo il valore di culture straniere ;
• imparare a riconoscere parole e suoni appartenenti a codici linguistici scritti e orali;
• favorire la comunicazione tra scuola e famiglia.
per la scuola primaria
• Favorire il passaggio graduale dalla lingua del paese d'origine a quella italiana come L2;
• Utilizzare il processo di apprendimento della lingua italiana come mezzo di
comunicazione, conoscenza e scambio culturale;
• Utilizzare la comunicazione verbale e scritta per l'espressione dei bisogni e dei vissuti
quotidiani;
• Promuovere l'apprendimento della lingua italiana come strumento per gli altri
apprendimenti.
• Favorire una positiva immagine di sé, della propria cultura
• Comprendere che ogni persona è portatrice di diversità e saper apprezzare il valore della
“diversità”
• Aiutare gli alunni a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in
una società multietnica e multiculturale.
• Favorire la comunicazione tra scuola e famiglia
per la scuola secondaria 1° grado
• Favorire l’acquisizione di una piena consapevolezza della propria identità culturale
attraverso il recupero e la valorizzazione di alcuni aspetti delle proprie tradizioni di
provenienza.
• Creare le condizioni per un dialogo che porti al confronto rispettoso delle differenze.
• Favorire la presa di coscienza dei meccanismi che muovono la formazione di stereotipi e
pregiudizi.
• Favorire la comunicazione tra scuola e famiglia
• Facilitare l’apprendimento dell’Italiano come L2.
• Avvicinare l’alunno ai linguaggi specifici delle varie discipline
Metodologia
Le attività di alfabetizzazione vengono svolte da insegnanti di classe in orario scolastico
e/o extrascolastico, su progetti predisposti, in ore aggiuntive dei docenti e da esperti
esterni con piccoli gruppi di alunni (2/3) e/o individualmente.
I gruppi saranno costituiti secondo i seguenti criteri:
appartenenza ad uno stesso Paese d'origine o a Paesi culturalmente vicini; appartenenza
alle stesse classi o allo stesso ciclo: livello di alfabetizzazione; capacità individuali di
apprendimento e abilità acquisite.
Ogni insegnante della classe, durante le sue lezioni e nell’ambito della propria disciplina,
deve trovare gli spazi e i modi per creare condizioni positive per l’accoglienza e per lo
scambio culturale, affinché l’alunno straniero possa sentirsi portatore di un vissuto che può
condividere, nonché partecipe di una comunità che lo coinvolga nel proprio modo di
vivere.
Saranno attivati anche percorsi interculturali specifici (incontri di approfondimento
tematico, visione di film, partecipazione a spettacoli teatrali, laboratori, visite d’istruzione)
da realizzare anche con l’intervento di esperti esterni o coinvolgendo le famiglie.
Nei tre ordini di scuola vengono proposte attività comuni e differenziate in base all’età di
riferimento degli alunni di ciascun ordine, pur mantenendo una metodologia condivisa e
applicata attraverso le seguenti fasi:
Scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria 1°grado
1. Rilevazione della situazione di partenza dell’Alunno neo-arrivato (Colloqui con la
famiglia;Foglio notizie alunno; schede di verifica predisposte dalla Commissione
Intercultura per rilevare le competenze iniziali dell’alunno);
2. Elaborazione / proposta di percorso formativo personalizzato condiviso da tutti i
docenti e gli educatori che operano sull’alunno;
3. Attivazione / realizzazione di interventi specifici;
4. Valutazione in itinere e finale dell’intervento sull’alunno straniero;
5. Promozione di forme tese a sollecitare la collaborazione /responsabilizzazione delle
famiglie nell’intento di stabilire una più produttiva intesa.
6. Anche per gli alunni stranieri che non necessitano di prima alfabetizzazione deve
essere prevista, se necessario, una riduzione e una semplificazione dei contenuti
per quanto riguarda la lingua dello studio;.
7. Nel lavoro in classe, occorre privilegiare l’utilizzo di tecniche laboratoriali
socializzanti (lavoro in gruppi di apprendimento cooperativo, Peer education, ecc.);
8. Nella prima fase di inserimento, la valutazione riguarderà soprattutto i progressi che
l’alunno ha compiuto nell’acquisizione della lingua italiana e in altre discipline dove
la componente non verbale è preponderante (ed. fisica, ed. artistica, ed.musicale,
tecnologia..);
9. Anche nelle fasi successive, la valutazione sarà soprattutto formativa e valuterà i
progressi fatti dall’alunno, relativamente al programma individualizzato svolto.
Attività
Sulla base della realtà di fatto e dei bisogni dell’Istituto Comprensivo, si predispone il
Progetto articolato essenzialmente su tre tipologie di attività:
1. Attività di accoglienza
2. Attività di facilitazione
3. Attività di scambio interculturale
Pertanto sono previste le seguenti azioni:
 Fase dell’accoglienza con l’adozione di un Protocollo elaborato dalla
Commissione Intercultura ed approvato dal collegio dei docenti.
Il Protocollo di accoglienza contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri, definisce compiti e ruoli degli
operatori scolastici (in relazione alla vigente normativa, art. 45 del DPR 394/94 e
Linee Guida emanate dal Ministero nel febbraio 2014).
 Attività di mediazione linguistica e culturale in collaborazione con la cooperativa
“Arnera” di Pontedera che fornisce personale di madrelingua per alunni di prima
alfabetizzazione su mandato dell’Unione Valdera PEZ
 Laboratori linguistici di italiano L2 svolti da personale esterno qualificato, fornito
dalla coop. Arnera finanziati dalla Unione dei Comuni.
 Insegnamento dell’Italiano come lingua 2, attraverso attività di alfabetizzazione
in orario scolastico e/o extrascolastico e attraverso l’attivazione di laboratori per
mettere in condizioni gli alunni di comprendere e parlare la lingua italiana, in quanto
veicolo di apprendimenti, e partecipare in modo proficuo alle attività delle proprie
classi di appartenenza.
 Attività di recupero disciplinare svolte da docenti dell’istituto in orario scolastico
e/o extrascolastico su gruppi di alunni italiani e stranieri.
 Laboratori interculturali supportati da personale esterno rivolti a tutti gli alunni per
evidenziare le differenze e le convergenze e lavorare in classe sulla “diversità”
anche attraverso Percorsi Interculturali di conoscenza e di sensibilizzazione su altre
culture.
 Collaborazione con il territorio per l’ampliamento dell’Offerta Formativa rivolta
agli alunni stranieri ed ai loro genitori in collaborazione con l’Unione dei Comuni
della Valdera - EELL- Associazioni di volontariato- ecc.) per l’attivazione di
laboratori di apprendimento della lingua italiana e di integrazione culturale.
 Interventi di mediazione con le famiglie da realizzarsi sia come colloqui
individuali, sia coinvolgendo i genitori nelle attività della classe.
 Attività di formazione per il personale docente sulle tematiche riguardanti
l’educazione interculturale e l’insegnamento della lingua italiana come seconda
lingua.
Tempi e risorse
Il Progetto viene attivato per l’intero anno scolastico nelle scuole dove sono inseriti gli
alunni stranieri e nelle classi dove vengono attuati percorsi interculturali; inoltre, per la
trasversalità dell’educazione multiculturale il progetto verrà attuato in tutte le scuole dei tre
ordini.
Risorse Referente responsabile
Referenti di plesso
Insegnanti dei singoli plessi.
Insegnanti esterni
Mediatori culturali
Assistenti domiciliari
Personale incaricato per l’attuazione dei vari progetti
Personale ausiliario
Commissione Intercultura a.s. 2016/2017
Caporali Rosanna – Minuti Daniela – Sansone Donatella – Griffo Nunzia – Bendinelli Silvia
– Ciurli Monica – Tremolanti Marina – Tognetti Silvia – Perone Anna.
Impegno di spesa previsto
Sono previste circa 200 ore di docenza per attività di 1° e 2° alfabetizzazione e recupero
disciplinare + 50 ore di coordinamento per la programmazione degli interventi e la
predisposizione e la raccolta dei materiali didattici.
Per la Referente responsabile si prevedono ore 50 circa di non docenza retribuita.
Per i componenti la Commissione si prevedono 3 incontri di 2 ore ciascuno per un totale di
66 ore (6 ore x 11 insegnanti) + 3 ore per la stesura dei verbali, + 11 ore (un’ora per
ciascun referente di plesso) per il coordinamento con mediatori, insegnanti e referente del
progetto, per un totale di 80 ore.
Materiali e strumenti
 Laboratori d'informatica, audiovisivi, testi scolastici e di narrativa, testi d'italiano L2,
schede, dizionari, riviste, giornali, materiale di facile consumo.
 Schede di rilevazione del comportamento relazionale e comunicativo;
 Ricognizione dei livelli di conoscenza della lingua italiana sulla base del QCE;
 Osservazione del comportamento scolastico e di approccio allo studio;
 Descrizione degli stadi di apprendimento;
 Osservazioni sistematiche: saranno registrate con l'uso di appositi strumenti quali
schede, griglie e tabelle reperiti da progetti sperimentati e dallo studio di insegnanti
qualificati come G. Favaro, P.E. Balboni;
 Verifiche disciplinari e trasversali sul livello di apprendimento e sulle competenze
acquisite.
Verifica del Progetto
La valutazione del progetto sarà effettuata su due versanti:
1 Nei confronti dei progressi ottenuti dagli alunni coinvolti in ordine alle competenze
linguistiche ed al grado di partecipazione alle attività della classe;
2. Sul piano della produttività del lavoro svolto in relazione alle modalità di intervento,
all'organizzazione ed al coordinamento con le figure di riferimento (sia nell'ambito
scolastico che in quello e extrascolastico).
3. Sono previsti corsi di aggiornamento sui temi interculturali promossi anche da altri Enti.
Casciana Terme Lari 30 settembre 2016
La referente del Progetto
Rosanna Caporali