Relazione P.I.S.L. - Comunità Montana Alta Valtellina
Transcript
Relazione P.I.S.L. - Comunità Montana Alta Valtellina
PISL COMUNITA’ MONTANA ALTA VALTELLINA 2011/2013 PROMUOVERE LA CRESCITA SOCIO – ECONOMICA DELLA COMUNITÀ MONTANA ALTA VALTELLINA MEDIANTE AZIONI DI SVILUPPO SULLE INFRASTRUTTURE E SUI SERVIZI CHE SUPPORTANO L’ECONOMIA TURISTICA IN UN'OTTICA DI SVILUPPO SOSTENIBILE 0 0 INDICE PREMESSA ............................................................................................................................................. 2 PARTE GENERALE – QUADRO PROGRAMMATICO.................................................................................... 3 1. IDENTIFICAZIONE DELL’AREA .............................................................................................................. 4 2. ANALISI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO.......................................................................................... 5 2.1. La popolazione............................................................................................................................. 5 2.2. Il sistema economico.................................................................................................................... 6 2.3 Il turismo.................................................................................................................................... 10 2.4 Il sistema della mobilità .............................................................................................................. 13 3. ANALISI SWOT.................................................................................................................................. 13 4. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE SOVRAORDINATA...................................................................... 16 4.1. Programma Regionale di Sviluppo - PSR XI Legislatura (2010-2015) ............................................. 16 4.2. Documento Strategico Annuale (DSA 2012) ................................................................................ 17 4.3 Piano Territoriale Regionale (PTR) ............................................................................................... 18 4.4 Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale (AQST - Provincia di Sondrio) ................................... 19 4.5 Piano di Sviluppo Socio Economico della CM Alta Valtellina ......................................................... 20 4.6 Progetto Integrato dei Comuni Confinanti dell’Alta Valle ............................................................. 21 4.7 EUROPA 2020 ............................................................................................................................. 22 5. L’IDEA FORZA DI SVILUPPO E GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PISL ......................................................... 24 PARTE PROGETTUALE – PROGRAMMA OPERATIVO............................................................................... 26 6. CONTRIBUTO FUNZIONALE DEI SINGOLI PROGETTI AL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI. .. 27 7 DEFINIZIONE DEL PIANO FINANZIARIO ............................................................................................... 28 8. IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO RESPONSABILE DEL PROGRAMMA................................................. 32 9. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORI..................................................................................... 32 10. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI SOSTENITORI ................................................................................ 32 11. ANALISI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEI PROGETTI PRESENTATI EX L.R.10/98 ............................ 33 ALLEGATI: Verbali degli incontri con gli attori locali e con il tavolo provinciale Schede progetto Cronoprogramma Deliberazione assembleare di approvazione del PISL 1 PREMESSA Il Programma Integrato di Sviluppo Locale (PISL) rappresenta una nuova modalità di programmazione dello sviluppo del territorio. Pur essendo stato inizialmente concepito nell’ambito del DOCUP Ob.2 2000-2006, il PISL è diventato uno strumento generale di governance grazie all’emanazione della Legge Regionale 2/2003, che ha esteso la possibilità di presentazione del PISL a tutte le aree regionali lombarde. La LR 2/2003 è stata successivamente integrata dalle indicazioni della LR 25/2007 e dalla Dgr n. IX/2096 del 4/08/2011 contenente le Linee guida per l’avvio e l’accompagnamento dei “PISL Montagna”. Il PISL si può definire, senza pretesa di esaustività e riprendendo quanto già detto nel DOCUP, come un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e convergenti verso un comune obiettivo di sviluppo. Attraverso il PISL si vogliono generare le sinergie e riportare in un’ottica di unitarietà gli interventi, che altrimenti rischiano di rimanere frammentari e con minor possibilità di impatto. Il PISL della CM Alta Valtellina è articolato in due parti: - parte generale – quadro programmatico, in cui si procede all’analisi generale del territorio di riferimento e delle sue caratteristiche. In questa sezione sono approfondite l’analisi socio-economica e l’analisi SWOT dell’area di riferimento, ritenute indispensabili per poter inserire le scelte di Programma in un contesto unitario e integrato quale risposta multi-livello alle problematiche del territorio. In questa parte vengono descritti inoltre l’idea forza di sviluppo e gli obiettivi generali del PISL a supporto dei quali viene effettuata anche un’analisi della programmazione sovraordinata esistente; - parte progettuale – programma operativo, in cui vengono esplicitati i costi e il cronoprogramma per i singoli progetti, vengono identificati i soggetti responsabili dei singoli progetti, i loro piani finanziari e il loro apporto al conseguimento delle finalità specifiche della legge stessa. L’idea forza del PISL è rappresentata dalla consapevolezza che lo sviluppo economico e sociale dell’Alta Valtellina può essere perseguito attraverso uno sviluppo del comparto turistico su tematiche di carattere ambientale e secondo criteri di sostenibilità. Questo è avvallato dalle tendenze nazionali e internazionali e dalle linee programmatiche regionali. L’idea forza del PISL si traduce quindi in una serie di azioni che percorrono tre vie principali: - Perseguimento e potenziamento di tutte le infrastrutture e i servizi che aiutino lo sviluppo di una “mobilità dolce” - Azioni per il mantenimento delle peculiarità ambientali - Servizi innovativi per il turista, il cittadino e le imprese. Da questi ambiti e dalla loro declinazione negli obiettivi strategici e specifici, scaturisce la progettualità della legge 25/2007 avvalorando quanto già detto sopra a proposito del PISL, quale strumento di governance del territorio, e dando concretezza al disposto della legge regionale sulla programmazione negoziata 2/2003 secondo cui il PISL, pur essendo nato in un ambito circoscritto (DocUP Obiettivo), è destinato a diventare un collettore delle istanze locali al fine di migliorare la gestione del territorio. 2 PARTE GENERALE – QUADRO PROGRAMMATICO 3 1. IDENTIFICAZIONE DELL’AREA La Comunità Montana Alta Valtellina è localizzata nella porzione più orientale della Provincia di Sondrio e include sei comuni: Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva. Confina a Nord e Ovest con la Confederazione Elvetica (Cantone dei Grigioni), a Est con il Trentino Alto- Adige e a Sud con la provincia di Brescia (CM Valle Camonica). Il territorio della CM ha un'estensione di 896,72 kmq risultando la Comunità Montana più estesa di tutta la provincia di Sondrio, con un’altitudine che va dai 725 m slm in Comune di Sondalo ai 3.851 m slm dell’Ortles (massiccio dell’Ortles-Cevedale) in Comune di Valfurva. L'Alta Valtellina presenta le caratteristiche Fig. 1 – La CM Alta Valtellina tipiche di una vallata alpina con alcuni Fonte SIT Regione Lombardia aspetti peculiari propri, determinati dalla conformazione geografica disegnata lungo il corso dell'Adda (che qui ha la sua origine) e dei suoi affluenti. Ancor oggi l'Alta Valtellina conta sul più grande ghiacciaio alpino di tipo himalaiano (ovvero formato da più colate), il ghiacciaio dei Forni. Il 50% del territorio è costituito da bosco e pascolo, il 40% é rappresentato da pascoli alpini e vegetazione d’alta quota oltre i 2.000 m slm mentre solo il 10% é fondovalle urbanizzato. Per quanto riguarda i collegamenti e le vie di comunicazione l’Alta Valtellina è considerata generalmente un “corridoio a fondo cieco”, ovvero un braccio terminale del vasto territorio lombardo, nonostante la sua posizione baricentrica nel cuore delle Alpi all’interno di una rete di connessioni tra quattro nazioni: Italia, Svizzera, Austria e Germania. Il territorio si trova infatti al centro della maglia di corridoi multimodali paneuropei1, individuati dall’Unione Europea per favorire lo sviluppo del traffico internazionale con l'Europa orientale. E' da sottolineare comunque che il collegamento con questi corridoi, storicamente, si è sviluppato principalmente lungo altre direttrici, contigue all’area di riferimento (Trentino Alto Adige con il Brennero, Ticino con il Passo del Gottardo). Elemento di rilievo è, inoltre, la presenza di un ampio sistema di aree naturali protette (PNS, SIC, ZPS) che hanno permesso il mantenimento di una serie di peculiarità e ricchezze ambientali. Tra queste va ricordato il Parco Nazionale dello Stelvio, unico parco nazionale in Lombardia, e la Riserva Naturale del Paluaccio di Oga per citare i più rappresentativi. 1 Corridoio n. 5 Lisbona – Kiev, corridoio n. 1 Berlino – Palermo, corridoio ferroviario dei Due Mari n. 24 Genova – Rotterdam, corridoio centro europeo). 4 Questa componente del territorio è di enorme importanza perché garante di una biodiversità e ricchezza naturalistica unica nel panorama montano italiano, con grandissime potenzialità in parte ancora inesplorate in termini di turismo sostenibile. 2. ANALISI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO 2.1. La popolazione La popolazione della Comunità Montana Alta Valtellina ha evidenziato negli ultimi venti anni un incremento di quasi 2000 unità, in netta controtendenza con i trend di spopolamento che caratterizzano la montagna lombarda. A livello locale si evidenzia un aumento generale degli abitanti dei Comuni di Livigno, Valdidentro e Valdisotto, mentre per il Comune capomandamento (Bormio), come anche per Sondalo e Valfurva, si registra un calo generale, più significativo nel periodo 1991-2001. I dati per il 1991 e 2001 sono riferiti ai censimenti generali della popolazione ISTAT (al 21 ottobre di ciascun anno) mentre i dati del 2011 sono dati ISTAT riferiti all’1 gennaio. N. ABITANTI COMUNI VARIAZIONE 1991-2001 Valori % assoluti -8 0 VARIAZIONE 2001-2011 Valori % assoluti -12 0 VARIAZIONE 1991-2011 Valori % assoluti -20 -1 1991 2001 2011 Bormio 4.104 4.096 4.084 Livigno 4.200 5.069 5.991 869 21 922 18 1.791 43 Sondalo 4.954 4.499 4.281 -455 -9 -218 -5 -673 -14 Valdidentro 3.714 3.908 4.068 194 5 160 4 354 10 Valdisotto 3.043 3.217 3.508 174 6 291 9 465 15 Valfurva 2.777 2.742 2.732 -35 -1 -10 0 -45 -2 22.792 23.531 24.664 739 3 1.133 5 1.872 8 TOTALI Tab. 1 – Andamento demografico CM Alta Valtellina Fonte ISTAT Dall’analisi della composizione percentuale dei singoli comuni rispetto al totale della CM si evince che Livigno è il Comune che influisce maggiormente nella composizione della popolazione con quasi il 25%, seguito dai Comuni di Sondalo con il 17,36%, Bormio con il 16,56% e Valdidentro con il 16,49% Descrizione Bormio Livigno Sondalo Valdidentro Valdisotto Valfurva % su Totale Distretto 2005 16,89% 22,83% 18,35% 16,58% 14,10% 11,24% % su Totale Distretto 2010 16,56% 24,29% 17,36% 16,49% 14,22% 11,08% Tab. 2 – Popolazione dei comuni del Distretto: composizione percentuale Fonte ISTAT L’analisi delle classi di età che compongono la popolazione (anno 2009, fonte ISTAT) evidenzia un indice di vecchiaia pari a 95,86 che risulta più basso rispetto alla media nazionale (133,8) e regionale (139,4). L’indice 5 di vecchiaia è calcolato come rapporto percentuale tra popolazione anziana (≥ di 65 anni) e popolazione giovanile (da 0 a 14 anni). CLASSI DI ETA' MASCHI FEMMINE TOTALE Da 0 a 5 anni 807 767 1.574 Da 6 a 10 anni 712 701 1.413 Da 11 a 14 anni 608 517 1.125 Da 15 a 19 anni 728 691 1.419 Da 20a 24 anni 703 653 1.356 Da 25 a 29 anni 801 719 1.520 Da 30 a 59 anni 5.591 5.355 10.946 Da 60 a 64 anni 637 611 1.248 Da 65 anni e più 1.627 2.315 3.942 TOTALE 12.214 12.329 24.543 Tab. 3 – Anno 2009: popolazione residente per classi di età Fonte ISTAT 2.2. Il sistema economico Gli elementi trainanti del sistema economico dell’alta Valtellina sono rappresentati dal turismo, sia estivo che invernale, dal commercio e dalle attività artigianali. Si può affermare che la qualità delle risorse e degli spazi rurali è il fondamento della performance economica locale: oltre al turismo anche altre attività importanti sono fondate sullo sfruttamento delle risorse naturali come la produzione di energia idroelettrica (A2A) e la produzione di acque minerali (stabilimento Levissima a Cepina di Valdisotto, leader sul mercato nazionale). Lo scenario ha visto negli ultimi dieci anni una sostanziale stabilità in termini di numero di imprese locali, come evidenziato nelle tabelle successive e nel relativo grafico. Le attività economiche che hanno subito un maggior ridimensionamento sono invece quelle del comparto agricolo e silviculturale, con una diminuzione da 479 a 377 imprese, pari a circa il 20%. Le prospettive non sono completamente positive poiché anche il sistema economico dell’Alta Valtellina si scontra con gli effetti della crisi internazionale e con il minor potere di acquisto della tradizionale clientela turistica. Sono da evidenziare alcuni punti di debolezza nell’ambito delle infrastrutture, con riguardo in particolare alla viabilità d’accesso ed ai collegamenti con l’esterno, molto carenti verso nord e verso l’Europa. Anche i trasporti pubblici interni, un servizio indispensabile per le attività turistiche e per la riduzione del traffico e dell’inquinamento, sono insufficienti. 6 Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. Energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Istruzione Sanità ed altri servizi sociali Altri servizi pubblici sociali e personali Servizi domestici presso famiglie e conv. Imprese non classificate Totale Bormio 58 0 0 64 0 57 132 99 25 10 58 0 2 1 39 0 9 554 Livigno 134 0 0 56 0 84 243 187 41 8 83 0 1 3 31 0 18 889 Sondalo 75 0 1 29 0 27 60 28 11 1 12 0 0 0 13 0 2 259 Valdidentro 48 0 1 38 0 70 37 37 13 5 17 0 0 0 11 0 0 277 Valdisotto 93 0 1 29 5 53 31 26 12 2 8 0 0 1 3 0 1 265 Valfurva 71 0 1 32 1 44 31 60 13 2 9 0 0 1 8 0 3 276 TOTALE 479 0 4 248 6 335 534 437 115 28 187 0 3 6 105 0 33 2.520 Intermed. monetaria e finanziaria Attiv. immobiliari, noleggio, informatica e ricerca Pubblica amministrazione, ass. sociale Comuni Tab. 4 – Anno 2001: imprese attive presenti nel Registro delle imprese al 31/12 per sezione di attività economica Fonte ISTAT 7 Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. Energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Istruzione Sanità ed altri servizi sociali Altri servizi pubblici sociali e personali Servizi domestici presso famiglie e conv. Imprese non classificate Totale Bormio 54 0 0 59 1 62 128 111 22 6 74 0 1 3 38 0 3 562 Livigno 113 0 0 55 0 93 243 225 39 5 100 0 1 4 39 0 3 920 Sondalo 50 0 2 32 0 29 47 28 5 5 18 0 0 0 11 0 0 227 Valdidentro 30 0 0 35 0 69 32 39 13 6 19 0 0 0 14 0 1 258 Valdisotto 76 0 1 31 5 57 27 30 13 1 17 0 0 1 6 0 0 265 Valfurva 54 0 1 32 1 47 24 60 13 2 10 0 0 1 9 0 1 255 TOTALE 377 0 4 244 7 357 501 493 105 25 238 0 2 9 117 0 8 2.487 Intermed. monetaria e finanziaria Attiv. immobiliari, noleggio, informatica e ricerca Pubblica amministrazione, ass. sociale Comuni Tab. 5 – Anno 2010: imprese attive presenti nel Registro delle imprese al 01/01 per sezione di attività economica Fonte ISTAT 8 Imprese attive presenti nel Registro delle imprese confronto 2001-2010 - CM Alta Valtellina 600 500 400 300 200 100 Dati totali 2001 Dati totali 2010 0 Fig. 2 – imprese attive presenti nel Registro delle imprese per sezione di attività economica: confronto 2010-2011 Fonte ISTAT 9 Come risulta dai dati sopra riportati, si evidenzia una sostanziale stabilità nel numero complessivo di attività produttive dal 2001 al 2010 (si passa in fatti da 2.520 a 2.487 unità). Si registra un incremento delle attività turistiche legate principalmente alla ristorazione e un incremento delle attività legate all’edilizia e al settore immobiliare, informatico e di ricerca. Queste attività bilanciano il lieve calo registrato in altre aree quali il commercio e le attività legate al comparto agricolo, settore che presenta l’andamento negativo più evidente. 2.3 Il turismo Il turismo rappresenta uno dei settori portanti dell’economia dell’intera Provincia di Sondrio per la quale l’Alta Valtellina è sicuramente l’ambito di maggior prestigio a livello nazionale e internazionale. Il settore turistico è una delle principali vocazioni del territorio, da considerarsi in una connessione integrata fra risorse paesaggistiche e risorse agroalimentari – enogastronomiche con una potenzialità di sviluppo e di miglioramento che ha ancora ampi margini di espressione. È opinione diffusa, in proposito, che l'Alta Valtellina non abbia ancora raggiunto appieno il traguardo di riuscire a comunicare una "immagine complessiva" del suo offrirsi al turismo e che sia necessario investire nell’ambito della comunicazione, mediante i canali tradizionali e in nuovi strumenti telematici. L'area si caratterizza per la presenza nelle località turistiche di alberghi e strutture ricettive con una significativa percentuale di seconde case. La forte vocazione turistica dei Comuni dell'Alta Valtellina è evidente analizzando i dati relativi ai flussi turistici (Fonte ISTAT). Il numero totale di presenze turistiche nel distretto infatti è pari a oltre il 50% del totale dell'intera provincia di Sondrio (nello specifico è pari al 66% per gli arrivi e al 71% per le presenze). In questo contesto il Comune di Livigno si attesta quale leader nel settore turistico con un totale di arrivi e presenze rispettivamente di 181.317 e 862.135 persone (pari a circa il 50% del totale del distretto e il 30% del totale provinciale). Le dinamiche di Livigno e Bormio, e più in generale del Distretto, sono caratteristiche del turismo montano, con forte predominanza del turismo invernale legato allo sci. COMUNI Bormio Livigno Sondalo Valdidentro Valdisotto Valfurva TOTALE DISTRETTO PROVINCIA DI SONDRIO LOMBARDIA ARRIVI TOTALI GENERALI ITALIANI STRANIERI TOTALE 70.671 23.859 94.530 106.986 74.331 181.317 3.942 520 4.462 27.064 7.854 34.918 5.890 2.470 8.360 24.443 8.003 32.446 PRESENZE TOTALI GENERALI ITALIANI STRANIERI TOTALE 285.990 120.315 406.305 427.299 434.886 862.185 13.797 1.659 15.456 85.674 36.251 121.925 32.054 15.421 47.475 125.779 51.005 176.784 238.996 117.037 356.033 970.593 659.537 1.630.130 378.123 159.663 537.786 1.477.209 810.701 2.287.910 5.250.560 4.490.411 9.740.971 13.513.079 12.981.889 26.494.968 Tab. 6 – Arrivi e presenze turistiche in Alta Valtellina Fonte ISTAT L’analisi delle strutture ricettive di tipo tradizionale (esercizi alberghieri), suddivise per Comune, evidenzia una netta concentrazione nel Comune di Livigno, subito seguita da Bormio. I Comuni di Valdidentro, 10 Valdisotto e Valfurva, che pure risultano strettamente legati al turismo e dispongono di vasti e pregiati territori, hanno una dotazione numericamente di molto inferiore. Dall’analisi delle dinamiche sul medio periodo (2005 – 2009) è possibile evidenziare una sostanziale stabilità nel numero di esercizi con una leggera diminuzione del numero di posti letto. COMUNI Bormio Livigno Sondalo Valdidentro Valdisotto Valfurva TOTALE 2005 2009 Numero esercizi Posti letto Numero esercizi Posti letto 52 104 9 19 11 30 225 3.213 4.979 282 1.072 418 1.842 11.806 51 105 7 17 14 31 225 3.175 5.022 213 935 578 1.761 11.684 Tab. 7 – Esercizi alberghieri in Alta Valtellina Fonte ISTAT Nel Distretto è presente un solo albergo a 5 stelle, nel Comune di Valdidentro. Sono presenti 27 esercizi a 4 stelle e 123 esercizi a 3 stelle. Sono gli esercizi di categoria a 3 stelle a rappresentare il numero maggiore di posti letto presenti nel Distretto distribuiti su tutti i Comuni. Per quanto riguarda le strutture alternative agli alberghi, che sempre più spazio stanno prendendo su scala internazionale in particolar modo tra gli utenti più giovani, vengono riportati i dati per il 2005 e il 2009 da cui si evince come questo sia un settore probabilmente ancora deficitario, con un numero di alloggi agrituristici molto basso e addirittura un'assenza di Bed & Breakfast. E’ interessante notare come non ci siano state variazioni numeriche sostanziali tra il 2005 e il 2009. 11 Campeggi e Alloggi in villaggi affitto COMUNI turistici N. Letti N. Letti Bormio 0 0 23 651 Livigno 6 488 131 2.577 Sondalo 1 234 0 0 Valdidentro 1 150 12 346 Valdisotto 1 288 5 161 Valfurva 0 0 11 275 Totale 9 1.160 182 4.010 Alloggi Ostelli per Agro la Gioventù turistici N. Letti N. Letti 0 0 0 0 1 10 0 0 0 0 0 0 1 12 0 0 0 0 0 0 2 13 0 0 4 35 0 0 Case per ferie N. 3 1 0 0 0 1 5 Letti 277 38 0 0 0 108 423 Rifugi alpini N. 2 1 0 1 0 8 12 Letti 28 15 0 25 0 644 712 Altri esercizi N. 0 0 0 0 0 0 0 Letti 0 0 0 0 0 0 0 Bed & Breakfast N. 0 0 0 0 0 0 0 Letti 0 0 0 0 0 0 0 Totale N. 28 140 1 15 6 22 212 Letti 956 3128 234 533 449 1040 6340 Tab. 8 – Esercizi extra-alberghieri per l'anno 2005 in Alta Valtellina Fonte ISTAT Campeggi e Alloggi in villaggi affitto COMUNI turistici N. Letti N. Letti Bormio 0 0 23 651 Livigno 6 488 131 2.577 Sondalo 1 234 0 0 Valdidentro 1 150 12 346 Valdisotto 1 288 5 161 Valfurva 0 0 11 275 Totale 9 1.160 182 4.010 Alloggi Ostelli per Agro la Gioventù turistici N. Letti N. Letti 0 0 0 0 1 10 0 0 0 0 0 0 1 12 0 0 0 0 0 0 2 13 0 0 4 35 0 0 Case per ferie N. 3 1 0 0 0 1 5 Letti 275 8 0 0 0 104 387 Rifugi alpini N. 2 1 1 1 0 8 13 Letti 28 15 20 25 0 644 732 Altri esercizi N. 0 0 0 0 0 0 0 Letti 0 0 0 0 0 0 0 Bed & Breakfast N. 0 0 0 0 0 0 0 Letti 0 0 0 0 0 0 0 Totale N. 28 140 2 15 6 22 213 Letti 954 3.098 254 533 449 1.036 6.324 Tab. 9 – Esercizi extra-alberghieri per l'anno 2009 in Alta Valtellina Fonte ISTAT 12 2.4 Il sistema della mobilità Le rete stradale, oltre a garantire il collegamento con Lecco e Milano (SS n. 38), mette in relazione l’Alta Valtellina con i territori ad essa più prossimi, ed in particolare con: la Val Camonica, e da qui Trento, passando per il Passo Gavia (SS 300); la Val Venosta e quindi Bolzano e la Valle dell’Inn, attraverso il Passo dello Stelvio (il più alto con i suoi 2.757 m slm) o il tunnel Munt – La Schera, o passando per l’antica strada della Valle di Mustar in Svizzera (SS 38 D2) attraverso il Giogo di S. Maria/Passo d’Umbrail; l’Engadina, superando il Passo della Forcola di Livigno (SS 301), o il tunnel Munt – La Schera. Tutte queste vie di comunicazione sono caratterizzate da passaggi lungo valichi alpini e pertanto la loro continuità non è garantita durante tutto l’anno. A seguito delle chiusure invernali di alcuni passi (Stelvio, Gavia, Umbrail, Forcola di Livigno) risultano più difficoltosi i collegamenti dell’Alta Valtellina con la Svizzera e l’Europa centrale e con le località a est (principalmente Trento e Bolzano) ed è precluso per buona parte dell’anno l’anello viabilistico che, passando da Bormio e Tirano, collega Sondrio – Chiavenna – St. Moritz – Passo Resia, ossia la Valtellina, la Valchiavenna e l’Engadina. Da un punto di vista infrastrutturale, l’Alta Valtellina presenta quindi problemi di scarsa accessibilità, che comportano difficoltà sia per le attività industriali e artigianali, in termini di accesso ai mercati di sbocco e di approvvigionamento, che per la mobilità della popolazione locale e dei turisti. Secondo un recente studio della Camera di Commercio di Sondrio (2010), per quanto riguarda le infrastrutture stradali2 è possibile osservare che tra le province alpine, quella con la migliore dotazione è Aosta mentre Sondrio si colloca all’ultimo posto con un valore indice che è circa il 35% di quello di Aosta. Dal punto di vista dei collegamenti va sottolineato come la provincia di Sondrio negli anni ha presentato uno sviluppo sul territorio che ha portato ad una vera e propria urbanizzazione diffusa lungo la Strada Statale 38, tale da far crescere sempre di più il trasporto su gomma, con il sempre più elevato rischio di portare a marginalità e congestionamento, a fronte invece di uno sviluppo ferroviario che negli anni non ha ancora avuto sufficiente potenziamento. Molte sono infatti le difficoltà di accesso con elevati problemi legati al traffico di tir, alla chiusura invernale di molti passi stradali e al sovraccarico di infrastrutture viabilistiche dovute al forte pendolarismo e ai picchi turistici, in particolare sulla viabilità e nei nodi di Tirano, Valdidentro e Bormio (legati anche alla presenza dell’area extradoganale). Inoltre è centrale il tema dell’inadeguatezza del sistema di trasporto pubblico locale rispetto alle esigenze del territorio. 3. ANALISI SWOT Per una descrizione più completa delle caratteristiche strutturali del territorio, funzionale alla definizione di una strategia di sviluppo sostenibile che trova forma nel PISL, viene riportata di seguito un'analisi SWOT. Questo tipo di analisi permette di evidenziare, attraverso una disanima approfondita delle varie componenti del tessuto socio-economico e ambientale locale, le tensioni positive (punti di forza e opportunità) e quelle negative (punti di debolezza e minacce) dalla cui consapevolezza possono nascere strategie vincenti per il futuro. 2 Indice Dotazione Infrastrutturale - stradale (2009). Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Istituto Tagliacarne: - Lombardia: 85,3 ; - Trento: 84,4 ; - Bolzano: 83,2 - Sondrio: 37,4 13 Struttura sociale ed economica Settore commercio e turismo Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce - Dinamica demografica positiva - Elevata partecipazione della popolazione al mercato del lavoro - Diffusa presenza di imprese appartenenti al settore del terziario (turistico-commerciali) - Buona diffusione dell’imprenditoria manifatturiera - Significativa presenza di impianti di risalita - Rilevante caratterizzazione turistica del comprensorio dell’Alta Valtellina rivolto al turismo Invernale ma anche estivo - forte sentimento identitario e delle tradizioni - Significativa presenza di attività turistica ricettiva legata al turismo termale - Diffusa presenza di Enti ed organismi di volontariato ed associativi - Forte e variegata offerta turistica supportata da un'ampia dotazione di strutture ricettive e ricreative, che connotano il territorio distrettuale - Maggiore considerazione del commercio come fattore di promozione locale - Crescita del numero delle unità locali dedicate - -Presenza di prodotti tipici e di aziende riconosciute a livello internazionale (Braulio e Levissima) - Presenza di negozi storici - Spopolamento dei nuclei e degli insediamenti periferici rispetto ai servizi - Scarsa integrazione fra i settori produttivi e complementarietà fra le offerte turistico - commerciali - Stagionalità di occupazione nel settore turistico - commerciale e mancanza di ricambio generazionale - Diversificazione del sistema produttivo locale - Potenzialità di sviluppo delle PMI che adottino nuovi modelli di crescita e partenariati - Nascita di nuove imprese nel settore dei servizi commercio - Sfruttamento delle tipicità locali in contrapposizione al commercio globalizzato delle grandi marche - Delocalizzazione delle imprese verso aree meno vincolate e logisticamente più dotate di servizi - Fenomeni di recessione del sistema per le aree meno infrastrutturate e servite - Sostenibilità ambientale delle attività produttive - Stagionalità dei flussi turistici - Presenza di grandi centri commerciali nelle vicinanze - Scarsa abitudine locale ad offrire servizi commerciali integrati e mancanza di collaborazione tra i diversi operatori del settore - Offerta turistica strettamente legata alla stagionalità che comporta ricadute negative sull’efficienza di infrastrutture e servizi pubblici e collettivi - Maggiore interesse per il settore turistico/commerciale dimostrato recentemente sia da soggetti pubblici sia da operatori privati - Sviluppi della normativa nazionale e regionale che prevede nuove forme organizzative delle competenze del settore - Scarsa familiarità con i processi decisionali ispirati alla concertazione - Assenza di una forte immagine unitaria del commercio locale - Rischio che il settore turistico diventi l’unico settore economico dell’area con un'eventuale forte dipendenza dagli andamenti della domanda turistica e una maggiore vulnerabilità del sistema economico comunale. 14 Il sistema territoriale ambientale La strategia degli attori ed efficacia delle relazioni Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce - Presenza di risorse ambientali di elevata qualità - Presenza di una rete di aree protette unica nel contesto alpino nazionale - Disponibilità di un sistema montano ben dotato di reti per la percorribilità e la fruizione che sostiene notevoli e spontanei flussi turistici. - Struttura insediativa dei centri storici abbastanza compatta, con un relativamente scarso consumo di suolo, nonostante l’aumento di edilizia a bassa densità - Presenza di “immagini e marchi” consolidati con forte capacità evocativa - Collocazione baricentrica nel panorama delle Alpi centrali e presenza di corridoi infrastrutturali di relazione con le aree montane contermini di potenziale rilievo turistico - Presenza di una struttura di coordinamento del sistema locale rappresentata dalla Comunità Montana Alta Valtellina- Presenza del portale comprensoriale che facilita la comunicazione e la visibilità istituzionale - Insufficiente strutturazione dell’offerta di servizi - Scarsa valorizzazione del sistema della percorribilità e della fruizione ludico sportiva disponibile, all’interno di offerte turistiche strutturate. - Presenza di attività da migliorare in termini ambientali e paesaggistici. - Ricadute del traffico veicolare sulla qualità dell’aria e delle infrastrutture - Scarsa rete di infrastrutture - Elevate potenzialità offerte dalla valorizzazione in chiave turistico commerciali delle risorse ambientali e culturali presenti sul territorio. - Aree ambientali di pregio. - Ampia disponibilità di risorse primarie, come ad esempio acqua sia termale che minerale. - Rischio geologico causato dal degrado dei versanti e dal venir meno delle attività di coltivazione del territorio - Frammentazione del tessuto istituzionale locale conseguente alla dimensione comunale - Debole interazione tra gli attori imprenditoriali e gli attori istituzionali che operano nel sistema locale - Costruzione di una rete di cooperazione tra gli attori economici del sistema locale attorno alla identità geografica intesa come veicolo di autopromozione - Costruzione di una rete di cooperazione fra gli operatori commerciali intorno a temi o occasioni di promozione capaci di innovare il sistema di offerta - Scarso coordinamento fra le iniziative di promozione e di valorizzazione dell’area di riferimento - Sviluppo di politiche e iniziative di sviluppo non coordinate e dirompenti 15 4. ANALISI DELLA PROGRAMMAZIONE SOVRAORDINATA Il confronto con la programmazione regionale e sovraregionale esistente è fondamentale per poter verificare la coerenza con le linee di forza contenute nel piano esplicate nel capitolo 5 quali il turismo sostenibile, l'incentivazione del trasporto pubblico, il miglioramento delle reti e dei servizi. 4.1. Programma Regionale di Sviluppo - PSR XI Legislatura (2010-2015) Il Programma regionale di Sviluppo (PRS) contiene in sé le indicazioni delle linee di programmazione della Regione Lombardia e viene presentato dalla Giunta regionale all'inizio di ogni legislatura. Il Programma viene approvato con deliberazione del Consiglio regionale ed è aggiornato annualmente con il Documento Strategico Annuale (DSA). Il PRS della IX legislatura (2010-2015), approvato con la DCR n. 56 del 28 settembre 2010, riprende, sintetizza e sviluppa il Documento politico programmatico riconducendo i suoi contenuti a tre grandi aree: economica, sociale e territoriale. Gli assi portanti dell'azione regionale in queste aree rappresentano le priorità della XI Legislatura e più in generale per la piena attuazione del Programma. Vengono descritte di seguito brevemente i contenuti che hanno un riferimento diretto con i punti di forza del PISL. Area economica Il Programma prevede di potenziare le reti e le infrastrutture culturali e turistiche, migliorando la qualità del paesaggio e la sua fruibilità e valorizzando le potenzialità e le risorse dei diversi territori regionali. Regione Lombardia intende inoltre promuovere e sviluppare l’innovazione di prodotto e di processo e l’aggregazione di filiera finalizzata alla creazione di servizi integrati (servizi di informazione e accoglienza, fruizione dei beni culturali e delle risorse naturali e paesaggistiche, del territorio rurale). Area territoriale Il PSR promuove lo sviluppo sostenibile, la mobilità sostenibile, la valorizzazione del capitale territoriale, la qualità ambientale e la qualità della vita quali elementi che distinguono le politiche ambientali realmente integrate ed efficaci necessarie alla Lombardia. In particolare nel campo della mobilità sostenibile, Regione Lombardia fa propri gli obiettivi delineati dal Libro Verde della Commissione Europea “Verso una nuova cultura della mobilità urbana”, basata sullo sviluppo di alternative efficaci alla mobilità privata (accessibili, flessibili, efficienti e sicure) e sulla promozione e la sperimentazione di tecnologie pulite (efficienza energetica, carburanti alternativi) e intelligenti (tariffazione integrata, sistemi informativi). Un obiettivo che il PSR definisce “importantissimo” per la IX Legislatura è infine la riforma del Trasporto Pubblico Locale (TPL), già avviata nella precedente legislatura per migliorare la qualità dei servizi di bus, metró e treni in termini di regolarità, affidabilità, comfort, puntualità e accessibilità. La Regione Lombardia promuove inoltre la mobilità ciclistica urbana e risponde all'esigenza di una “mobilità dolce” introdotta dal PTR incrementando la qualità dei servizi e dei mezzi di trasporto e favorendo l’integrazione e l’interscambio fra i diversi mezzi di trasporto. Il PSR approfondisce inoltre il tema della montagna lombarda, con un focus specifico che puntualizza la necessità di favorire il permanere delle popolazione nelle zone più disagiate attraverso azioni che 16 supporteranno lo sviluppo delle potenzialità delle zone montane sia in termini produttivi che di tutela del territorio quali ad esempio la salvaguardia e la valorizzazione degli alpeggi. Tra i temi che la IX legislatura intende affrontare dal punto di vista dell’attrattività delle aree montane, particolare peso ricopre quello dedicato alla destagionalizzazione delle presenze turistiche, integrando tra loro le variegate risorse della montagna lombarda per superare un’offerta territoriale e turistica di tipo tradizionale. La valorizzazione degli ambiti montani di media ed alta quota, inoltre, vuole puntare sulla riqualificazione della ricca rete sentieristica ed escursionistica e dei rifugi/bivacchi alpini, quali elementi di ricettività diffusa, nonché sullo sviluppo delle connessioni tramite piste ciclabili. 4.2. Documento Strategico Annuale (DSA 2012) Il DSA rappresenta l'aggiornamento annuale del Programma Regionale di Sviluppo, del quale approfondisce e contestualizza i temi definendoli con un grado di dettaglio maggiore. Anche in questo documento sono riscontrabili tematiche in stretta connessione con l'asse portante del PISL, quali il turismo sostenibile, il presidio e la valorizzazione del territorio, la mobilità sostenibile. Turismo sostenibile Dal punto di vista dell’attrattività turistico-culturale l’azione regionale è prioritariamente finalizzata a generare flussi di domanda turistica, orientando la fruizione delle ricchezze che il territorio offre in un’ottica di sussidiarietà e sostenendo e sviluppando il coordinamento tra i vari sistemi e servizi messi in atto dagli attori pubblici e privati che a vario titolo operano nel settore turistico. In tal senso la regione Lombardia intende operare nel 2012 un miglioramento dei servizi forniti dalle strutture di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT), anche attraverso sistemi di informatizzazione. Tra gli asset strategici che possono concorrere ad incrementare l’attrattività turistica quali le risorse naturali e paesaggistiche non possono non essere segnalati i Parchi Regionali e le aree protette, beni fondamentali da tutelare e utilizzare con cura. Per queste risorse appare necessario comunicare e promuovere con maggiore efficacia le qualità dei territori interessati in un’ottica integrata (natura, cultura, paesaggio sviluppo sociale), puntando a rafforzare il legame fra aree protette, comunità locali, senso di appartenenza e difesa del territorio, anche attraverso la costruzione di progetti educativi, di utilità sociale e ambientale. Presidio e valorizzazione del territorio In questo senso un ruolo centrale è assunto dalle Comunità Montane che esprimono un livello di governo sub provinciale adeguato alle esigenze dei territori montani e al loro sviluppo. Con il sostegno di Regione Lombardia saranno investite di sempre maggiori competenze e funzioni delegate, fino a diventare centri di sperimentazione di nuovi assetti organizzativi e gestionali del territorio anche attraverso sistemi diffusi di informatizzazione. L’interesse per la specificità dell’agricoltura di montagna resta alto sia come occasione di presidio del territorio, sia come fattore economico importante legato alle tradizioni enogastronomiche e all’offerta di prodotti agroalimentari di eccellenza. In questo senso assume una particolare importanza la salvaguardia e la valorizzazione degli alpeggi e la promozione di tutte quelle azioni che concorrono al mantenimento delle peculiarità del paesaggio montano. Mobilità sostenibile Il DSA ribadisce l’importanza di scelte strategiche che diano maggiore efficienza al sistema della mobilità regionale, con l’ammodernamento delle infrastrutture e l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto, 17 nonchè con la promozione di azioni regionali volte alla diffusione di pratiche e strutture per la mobilità sostenibile. In linea con gli obiettivi individuati dal Libro Verde sulla mobilità urbana e dal nuovo Libro Bianco dei Trasporti della Commissione Europea, per il 2012 Regione Lombardia vuole infatti proseguire l’impegno a realizzare un sistema della mobilità sempre più integrato, efficiente nell’uso delle risorse, in grado di utilizzare le potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica. Altre tematiche Il DSA pone l’attenzione inoltre sulla necessità di ampliamento e miglioramento dell'offerta turistica con particolare attenzione alla sostenibilità, all'ecocompatibilità e alla destagionalizzazione dei flussi turistici e promuove la riduzione del digital divide, lo sviluppo e la diffusione delle ICT (Information and Communication Technologies) nonchè dei processi di semplificazione e innovazione della PA degli Enti Locali. 4.3 Piano Territoriale Regionale (PTR) Il Piano Territoriale Regionale (PTR) della Lombardia è uno strumento di supporto all’attività di governance territoriale della Regione. Si propone di rendere coerente la “visione strategica” della programmazione generale e di settore con il contesto fisico, ambientale, economico e sociale; ne analizza i punti di forza e di debolezza, evidenzia potenzialità e opportunità per le realtà locali e per i sistemi territoriali e, quindi, per l’intera regione. Il Piano è stato adottato con DCR n. 874 del 30/07/2009 e approvato con DCR n. 951 del 19/01/2010. Il Piano Territoriale Regionale ha come obiettivo fondamentale il costante miglioramento della qualità della vita dei cittadini nel loro territorio secondo i principi dello sviluppo sostenibile alla luce della presenza diffusa sul territorio di una varietà di risorse di tipo primario (ricchezze naturali e capitale umano) e prodotte dalle trasformazioni (paesaggio e cultura) che devono essere preservate dallo spreco e valorizzate come fattore di sviluppo. Il PTR indica quali elementi essenziali di riferimento pianificatorio: - l’ordine e la compattezza dello sviluppo urbanistico e l’adeguato assetto delle previsioni insediative, in rapporto alla funzionalità degli assi viabilistici su cui esse si appoggiano; - il recupero di tutto il patrimonio edilizio rurale ed agricolo e la valorizzazione delle risorse culturali, monumentali, storiche diffuse nel territorio; - lo sviluppo delle reti locali di “mobilità dolce” (pedonale e ciclabile) e l’equipaggiamento con essenze verdi, a fini ecologico-naturalistici e di qualità dell’ambiente urbano. Il PTR pone l’accento inoltre sulle Infrastruttura per l’Informazione Territoriale ai sensi della L.R. 12/05 che a sua volta consolida l’idea che l’efficacia dell’azione di governo dipenda in buona misura da una approfondita conoscenza dei fenomeni territoriali, dalla qualità delle informazioni a disposizione e dalla possibilità di partecipazione diretta ai processi decisionali da parte delle diverse istituzioni e dei cittadini. A tal proposito il PTR cita le Infrastrutture per la Banda Larga finalizzate alla riduzione del digital divide per le quali le strutture pubbliche hanno un azione importante attraverso il sistema scolastico, l’attivazione di misure dirette e la creazione della domanda di servizi. Il PTR individua le infrastrutture strategiche per il conseguimento degli obiettivi di piano, tra le quali la Rete Verde Regionale, la rete Ecologica Regionale (RER) e la Rete Ciclabile Regionale. 18 Nello specifico la Rete Ciclabile Regionale è costruita a partire dai percorsi di rilevanza paesaggistica indicati nel Piano Paesaggistico Regionale, dagli itinerari individuati dalla Rete verde europea nell’ambito del progetto REVERMED e dai percorsi europei del progetto Eurovelo. L’offerta di infrastrutture per la mobilità ciclabile risponde a molteplici obiettivi: miglioramento della fruizione turistica e ricreativa, valorizzazione paesistica anche attraverso l’integrazione nella Rete Verde, promozione della mobilità dolce per ridurre il traffico veicolare e favorire la libertà di movimento, in particolare dei più giovani negli spostamenti casascuola. La realizzazione della Rete Ciclabile è priorità nella definizione di misure di compensazione ai diversi livelli. Il PTR dedica inoltre un'approfondimento al Sistema Territoriale della Montagna analizzando, tra gli altri, il tema del turismo che rappresenta in modo più profondo le contraddizioni e gli squilibri del territorio montano. Anche se costituisce indubbiamente una risorsa economica importante, d’altro canto stenta a coinvolgere spazi più vasti dei pochi centri di punta e maggiormente rinomati, rispondendo ad una selezione della domanda rivolta agli sport invernali o al fenomeno delle seconde case. Ancora debole risulta l’integrazione con altre attività, in particolare l’agricoltura, e l’affermarsi di un turismo culturale diffuso che si appoggi anche sull’offerta di parchi e aree protette. Nelle aree lacuali si accentua inoltre il fenomeno del turismo “mordi e fuggi” con numerose presenze nei fine settimana. A tal proposito il PTR segnala una serie di azioni per il territorio montano: - tutelare gli aspetti paesaggistici, culturali, architettonici ed identitari del territorio (sostenendo la silvicoltura per la manutenzione di versante, valorizzando il patrimonio forestale e sviluppare nuove forme di integrazione fra attività agro-forestali e tutela del territorio); - promuovere uno sviluppo rurale e produttivo rispettoso dell’ambiente; - valorizzare i caratteri del territorio a fini turistici, in una prospettiva di lungo periodo, senza pregiudicarne la qualità ( attraverso ad esempio la manutenzione e l’utilizzo della rete sentieristica ai fini di un turismo ecocompatibile e per la valorizzazione e la fruizione paesaggistica dei territori) ; - programmare gli interventi infrastrutturali e dell’offerta di trasporto pubblico con riguardo all’impatto sul paesaggio e sull’ambiente naturale e all’eventuale effetto insediativo (attraverso un migliore coordinamento tra le diverse modalità di trasporto e la promozione dell’uso di mezzi compatibili con l’ambiente e di modalità di trasporto innovative, al fine di tendere ad una graduale riduzione delle emissioni di sostanze nocive in atmosfera e delle emissioni sonore); - Promuovere modalità innovative di fornitura dei servizi per i piccoli centri investendo nelle ICT (Information and Communication Technologies) in particolare attraverso le reti telematiche con impatto basso e/o nullo per una messa a rete dei servizi e dei comuni e la riduzione del digital/cultural divide. 4.4 Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale (AQST - Provincia di Sondrio) L'Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale della Provincia di Sondrio è stato approvato con d.g.r. 8026 del 19/09/2008. L’accordo ha come finalità l’individuazione e l’attuazione di un programma di interventi per il territorio provinciale, e contiene progettualità ritenute strategiche per lo sviluppo del territorio provinciale. L’analisi dell’AQST è interessante perchè anche questo strumento di programmazione contiene delle linee di indirizzo tematiche sulle quali sono state sviluppate le linee forza del PISL. 19 Tra gli obiettivi strategici dell'AQST sono indicati: - il miglioramento dell’attrattività del territorio e la qualificazione della rete infrastrutturale della Provincia di Sondrio in una logica di sostenibilità; - le politiche transfrontaliere e la valorizzazione dell’identità alpina, con nello specifico l'analisi e il sostegno a tematiche riguardanti l’accessibilità e i trasporti, promuovendo le modalità di trasporto e comunicazione maggiormente sostenibili all’interno della regione alpina; - la valorizzazione delle terre alte di Lombardia attraverso l'impegno per il mantenimento della permanenza dei cittadini dei territori montani in un contesto economico-sostenibile; - l'attuazione e lo sviluppo del sistema turistico (in ottica sostenibile) attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale; - l'implementazione di adeguate politiche di carattere trasversale inerenti il paesaggio e la multifunzionalità con particolare attenzione alle attività agricole e di alpeggio. 4.5 Piano di Sviluppo Socio Economico della CM Alta Valtellina Il Piano di Sviluppo Socio Economico dell’Alta Valtellina è stato approvato con deliberazione dell’Assemblea della Comunità Montana n° n. 26 del 23 ottobre 1998 e successivamente aggiornato nei contenuti e nelle strategie con deliberazione dell’Assemblea n° 31 del 30 novembre 2004. L’obiettivo strategico del Piano di Sviluppo Socio Economico (PSSE) è quello di consentire alla Comunità Montana di definire una strategia di sviluppo territoriale condivisa in grado di innalzare il livello qualitativo dei servizi e la competitività economica dell’area garantendo una qualità della vita intesa come qualità e quantità di servizi erogati. A questo si aggiunge la volontà di valorizzare l’identità territoriale, coniugando il fattore montagna e le sue ricchezze in una unica identità territoriale. Nel PSSE la Comunità Montana Alta Valtellina assume un ruolo di coordinamento e guida al fine di perseguire un’unica strategia territoriale finalizzata allo sviluppo economico e sociale dell'area. Tra i numerosi punti che caratterizzano questo ruolo merita ricordare: - trasformare gli ingredienti ambientali, istituzionali, sociali ed economici in un vero sistema territoriale; - favorire l’integrazione tra i singoli settori economici e la gestione del territorio, secondo parametri di sicurezza, qualità, sostenibilità ambientale ed economica. In questo contesto il piano prevede tre principali traiettorie di sviluppo: - Il Sistema Montagna: fare della montagna un sistema di capacità, risorse e relazioni su cui basare la crescita economica, sociale e culturale del territorio; - La Tipicita’: valorizzazione delle produzioni e delle tradizioni locali che imprimano al territorio una forte caratterizzazione; - L’innovazione: arricchire le competenze, il know-how e l’infrastrutturazione materiale e immateriale del territorio, garantendo lo sviluppo integrato e garantendo una migliore accessibilità e integrazione in un sistema di reti. La Comunità Montana pone nel PSSE degli obiettivi specifici, tra i quali alcuni finalizzati al miglioramento del comparto turistico e al superamento del digital device: - realizzare il Piano di marketing territoriale, con un proprio logo, in grado di promuovere da un lato la presenza delle imprese sui diversi mercati, e dall’altro, di attrarre il mercato dei produttori, compatibili con il modello di sviluppo centrato sulla qualità ambientale, e nuovi fruitori turistici; 20 - favorire il continuo adattamento del “sistema imprese” alla evoluzione dell’economia attraverso l’attivazione di uno Sportello Unico. Al riguardo, le priorità che la Comunità Montana fissa in questo piano sono finalizzate a definire una strategia di sviluppo territoriale condivisa, in grado di far diventare l’Alta Valtellina un vero e proprio distretto del benessere strettamente legato all’economia del clima ed alla qualità della vita, caratterizzato dal sistema di relazioni orizzontali tra attori pubblici e privati anche attraverso la promozione di un sistema turistico integrato e l’individuazione e valorizzazione delle potenzialità che ciascun comune o ciascuna località può offrire in termini ambientali, culturali, agricoli e gastronomici; La CM pone come priorità inoltre il coordinamento dell’offerta turistica in tutte le sue componenti, al fine di ampliare le stagioni turistiche e di promuovere le presenze turistiche sia nelle stagioni invernali (sci di fondo) ed estive, che nelle stagioni intermedie, con altre forme di turismo: culturale, termale, agriturismo, cicloturismo, trekking, equitazione. 4.6 Progetto Integrato dei Comuni Confinanti dell’Alta Valle Il Progetto Integrato, promosso dai comuni di Valfurva, Bormio, Valdisotto, Valdidentro e Sondalo si pone come obiettivo il rafforzamento della competitività dell'Alta Valtellina avvicinandola il più possibile a quella raggiunta dai territori con cui confina (Province autonome di Trento e Bolzano, Canton Grigioni). Partendo dalle valutazioni emerse da un’analisi accurata del contesto territoriale e socio-economico, il progetto integrato dettaglia alcune strategie di sviluppo ritenute fondamentali per garantire uno sviluppo armonico del territorio, i cui assi portanti sono: ambiente ed energia, turismo, infrastrutture e mobilità, attività produttive, welfare. E’ interessante evidenziare come anche questo strumento, redatto nell’anno 2011, consideri temi chiave che compaiono anche per il PISL, in particolare ambiente, turismo e mobilità, con il quale pertanto si integra. Questa sinergia emerge in modo chiaro analizzando il comparto turistico, il progetto cita le seguenti strategie di sviluppo: - incremento, differenziazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica; - valorizzazione e tutela del patrimonio ambientale, storico-culturale; - valorizzazione e salvaguardia delle testimonianze storiche locali; - valorizzazione di antichi manufatti industriali, da adibire a nuove destinazioni d’uso, a supporto di un’implementazione dell’offerta turistica; - potenziamento dell’offerta turistica legata al comparto delle acque termali; - promozione di un’immagine identitaria unitaria per la Media e Alta Valtellina; - miglioramento dell’interazione tra il comparto turistico e le altre aree che compongono la realtà produttiva locale, in particolare l’enogastronomia, le costruzioni e il terziario, soprattutto quello avanzato, settori con cui l’industria turistica mostra importanti sinergie e connessioni; - favorire l’interazione turistica con i territori confinanti, attraverso azioni sinergiche di marketing e promozione territoriale; - necessità di impostare nuovi modelli di gestione e di business per rispondere a nuove esigenze del turista. Il progetto individua e definisce le azioni necessarie a perseguire gli obiettivi che stanno alla base del percorso di sviluppo e crescita comune e condivisa intrapreso dai cinque Comuni. Alcune di queste azioni rispondono a criticità e necessità immediate, mentre altre sono di più ampio respiro temporale (5-10 anni); 21 ciascuna di esse rappresenta inoltre un importante tassello di un percorso di programmazione e di pianificazione per lo sviluppo armonico e sostenibile di quest’area. La sezione di azioni del progetto integrato viene inoltre aggiornata annualmente, sulla base dell’evoluzione del contesto e del quadro dei fabbisogni. Il progetto integrato è stato costruito in un’ottica di condivisione e di sinergia tra i diversi attori territoriali del comprensorio dell’Alta Valtellina. L’iniziativa progettuale ha visto inoltre il coinvolgimento di altri soggetti cofinanziatori sia pubblici (Provincia di Sondrio, CM Alta Valtellina, Consorzio Forestale Alta Valtellina) che privati (Società Impianti Bormio S.I.B. S.p.A., Fondazione Cariplo, Parrocchia Sant’Anna Piatta, Società Multiservizi Alta Valle S.p.A., A2A S.P.A., Società Bormio Terme S.p.A.). 4.7 EUROPA 2020 La Commissione Europea ha proposta nel mese di marzo 2010 una nuova strategia politica con il documento «Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva » a sostegno dell'occupazione, della produttività e della coesione sociale in Europa alla luce della fase di trasformazione che sta vivendo negli ultimi anni l’Unione Europea (UE), in un contesto di globalizzazione, di cambiamento climatico e di invecchiamento progressivo della popolazione. Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: – crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; – crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; – crescita inclusiva: promuovere un'economia. Per favorirne la realizzazione occorrono una serie di azioni a livello nazionale, europeo e mondiale. La Commissione presenta sette iniziative faro per catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario, delle quali vengono descritte brevemente quelle che hanno una connessione con i contenuti del PISL. "Un'agenda europea del digitale" per accelerare la diffusione dell'internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese. L'obiettivo è trarre vantaggi socioeconomici sostenibili da un mercato unico del digitale basato sull'internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, garantendo a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013 e l'accesso a velocità di internet nettamente superiori (30 Mbp o più) entro il 2020, e assicurando che almeno il 50% delle famiglie europee si abboni a connessioni internet di oltre 100 MbP. "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse" per contribuire a scindere la crescita economica dall'uso delle risorse, favorire il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, incrementare l'uso delle fonti di energia rinnovabile, modernizzare il settore dei trasporti e promuovere l'efficienza energetica. Quest'obiettivo può essere realizzato mediante un pacchetto di misure quali la rapida realizzazione di infrastrutture grid di mobilità elettrica, la gestione intelligente del traffico, una migliore logistica, l'ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli stradali, l'aviazione e il settore marittimo, compreso il varo di un'importante iniziativa europea per le auto "verdi" che contribuirà a promuovere le nuove tecnologie, tra cui le auto elettriche e ibride, combinando ricerca, definizione di standard comuni e sviluppo del necessario supporto infrastrutturale. Europa 2020 deve infine essere incentrata su alcune idee base indicate come priorità: – crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione per la quale l'Europa agisce sui diversi fronti tra i quali la società digitale; 22 – crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva. 23 5. L’IDEA FORZA DI SVILUPPO E GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PISL L’idea forza che anima il PISL della Comunità Montana Alta Valtellina parte dalla consapevolezza che il turismo rappresenta per il territorio della CM un elemento cardine dello sviluppo economico e sociale. Questo elemento è imprescindibile dal contesto territoriale e ambientale dell'Alta Valtellina, dal quale anzi acquista forza proprio per la ricchezza e le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche locali. Questa ricchezza, unica nel panorama alpino italiano, è stata sicuramente garantita dalla presenza delle numerose aree protette, prima fra tutti il Parco Nazionale dello Stelvio, che sono sempre più da considerare non vincoli per il territorio ma capisaldi di uno sviluppo sostenibile come patrimonio di un bene che in altri aree si sta sempre più frammentando e indebolendo, e che qui invece ha potuto mantenere ancora integre le sue qualità essenziali. Parallelamente a questo, il PISL persegue lo sviluppo e l'ottimizzazione di tutti quegli strumenti di gestione e comunicazione che vanno a migliorare l'attrattività dell'area per i turisti e la qualità di vita dei cittadini della CM. Questa consapevolezza permette quindi di valutare la ricchezza e le opportunità offerte dal territorio come elementi da valorizzare e incrementare in un'ottica di sviluppo sostenibile, anche alla luce delle nuove tecnologie. L'idea forza del PISL si traduce in 3 aree tematiche d'azione principali: • infrastrutture per la “mobilità dolce” a servizio dei cittadini e degli ospiti • azioni per il mantenimento delle peculiarità ambientali come risorse territoriali di eccellenza • servizi innovativi per il turista, per il cittadino e per le imprese Ciascuna area tematica presenta degli ambiti di azione o obiettivi all'interno dei quali si definiscono le singole opere: Infrastrutture per la “mobilità dolce” 1) Potenziare il sistema delle piste ciclabili, in un’ottica di “mobilità dolce” che possa mettere in rete tutte le località dell’Alta Valtellina sia sul fondo valle che a quote più elevate. Questa linea d’azione, oltre a dare forza a una rete viabilistica alternativa alle auto ed a creare occasioni di pratica sportiva, svago e contatto con la natura per i cittadini, si inserisce in un contesto di programmazione provinciale (connessione con il Sentiero Valtellina, che permetta di percorrere tutta la valle in bici, da Colico fino all’Alta Valtellina e regionale (PTR e Rete Ciclabile Regionale); 2) potenziare e migliorare le infrastrutture del servizio di trasporto pubblico (piazzole di sosta degli autobus di linea) per garantire maggiore sicurezza all’utenza e proporre un’immagine moderna del territorio e un’offerta più completa e funzionale sia alla cittadinanza residente che ai turisti che preferiscono l’uso dei mezzi pubblici all’auto privata. Questo linea di sviluppo si inserisce anch’essa nella programmazione provinciale e regionale (PRS e PTR) che punta a un potenziamento del trasporto pubblico inteso come mobilità verde e sostenibile, e si inserisce all’interno di un percorso avviato da tempo che vuole arrivare come sbocco finale alla realizzazione del collegamento ferroviario Tirano Bormio; 3) attuare azioni di sperimentazione e promozione del trasporto di persone con veicoli elettrici in zone montane di particolare pregio, con l’obiettivo di ridurre il traffico di mezzi a motore e preservare spazi per la fruizione naturale del’ambiente. 24 Azioni per il mantenimento delle peculiarità ambientali 1) Potenziare e migliorare l’assetto della rete sentieristica, la cui funzione è imprescindibile per poter garantire uno sviluppo del turismo sostenibile dell’area in quanto il trekking e il bike rappresentano una delle modalità preferite per la fruizione del territorio e delle sue ricchezze da parte del turista di montagna. In questo senso è importante sia la garanzia di una presenza di sentieri facilmente fruibili dalle diverse tipologie di utenza, che una capillarità e un'uniformità della segnaletica informativa e di orientamento. 2) Realizzare una segnaletica dedicata ai ciclisti sulle grandi salite del Giro d’Italia al fine di migliorare l’accoglienza, l’informazione e la sicurezza. Servizi innovativi per il turista e per il cittadino 1) Attivare una comunicazione turistica più efficace e coordinata fra le diverse località del comprensorio, investendo sia in strumenti tradizionali (materiali cartacei) che su piattaforma web, in un contesto di potenziamento dell’apparato comunicativo dell’area in modo da dare forza al territorio e alle sue potenzialità turistiche ed attrarre nuovi flussi di clientela; 2) potenziare le infrastrutture tecnologiche e telematiche per agevolare l’attività dei cittadini e delle imprese, incrementando e migliorando la dotazione di macchine e prodotti software del sistema informativo gestito dalla Comunità Montana per conto dei Comuni del comprensorio, che eroga servizi online e informativi; 3) attivare azioni di monitoraggio e di supporto a servizio dei turisti e dei cittadini considerando come prioritarie situazioni di disagio e ricercando migliori standard di sicurezza e di controllo diffuso del territorio. 25 PARTE PROGETTUALE – PROGRAMMA OPERATIVO 26 6. CONTRIBUTO FUNZIONALE DEI SINGOLI PROGETTI AL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI. La progettualità rappresenta per il PISL la parte operativa del programma con la quale si vuole dare attuazione agli obiettivi di sviluppo posti nel programma stesso. I progetti, previsti all’interno di questa prima edizione del PISL LR 10/98, partecipano al conseguimento degli obiettivi strategici e specifici richiamati nei paragrafi precedenti come evidenziato di seguito: Obiettivo strategico Obiettivo specifico Titolo Progetto o Opera INFRASTRUTTURE PER LA Potenziare il sistema delle piste Interventi di completamento delle “MOBILITÀ DOLCE” ciclabili, in un’ottica di “mobilità dolce” piste ciclabili che possa mettere in rete tutte le località dell’Alta Valtellina sia sul fondo valle che a quote più elevate. Coordinare e migliorare il servizio di Realizzazione e riqualificazione trasporto pubblico finalizzato a fermate autobus nei comuni della garantire un’offerta più completa e Comunità Montana (II° intervento) funzionale sia alla cittadinanza Attuazione di un sistema di mobilità residente che ai turisti dolce per il turismo ecosostenibile in corrispondenza delle Valli di Cancano, e Viola nel comune di Valdidentro AZIONI PER IL MANTENIMENTO Potenziare e migliorare la rete Progetto “Grandi salite” DELLE PECULIARITÀ sentieristica, la cui funzione è (Cartellonistica – strada pilota) AMBIENTALI imprescindibile per poter garantire uno Azioni di miglioramento, integrazione e sviluppo del turismo sostenibile mantenimento della rete sentieristica dell’area esistente SERVIZI INNOVATIVI PER IL Attivare una comunicazione turistica Interventi coordinati ed integrati di TURISTA E PER IL CITTADINO più efficace sia con strumenti comunicazione turistica mediante la tradizionali (materiali cartacei) che su realizzazione di materiali cartacei e di piattaforma web una piattaforma internet condivisa Potenziare i sistemi informativi Potenziamento dei sistemi informativi amministrativo e territoriale per amministrativo e territoriale per agevolare l’attività dei cittadini e delle agevolare l’attività dei cittadini e delle imprese imprese Attivare azioni di monitoraggio e di Progetto ASL diffusa - Dallo sportello supporto a servizio dei turisti e dei fisico allo sportello virtuale per cittadini adattarsi ad una realtà montana Intervento di recupero della casermetta del Corpo Forestale per la realizzazione di due appartamenti "casa famiglia" in comune di Bormio Sistema di videosorveglianza per la sicurezza del territorio 27 7. DEFINIZIONE DEL PIANO FINANZIARIO Di seguito si riportano in tabella tutte le opere incluse nel PISL, suddivise secondo gli obiettivi esposti e con il dettaglio sui finanziamenti dei progetti. Al fine di illustrare la globalità delle azioni previste dal territorio dell’Alta Valtellina e nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi esposti precedentemente: la prima tabella comprende gli interventi che trovano copertura finanziaria con le risorse rese disponibili dalla L.R. n° 25/2007, per il triennio 2011/2013 e con i cofinanziamenti garantiti dalle amministrazioni pubbliche; nella seconda tabella sono inserite le opere che, in sede di successiva rimodulazione, potranno essere finanziate con le economie derivanti dai fondi L.R. 25/2007 delle annualità pregresse, quando utilizzabili, e con la ricollocazione dei fondi già destinati nel PISL, qualora gli interventi inseriti nella prima tabella fossero finanziabili con le risorse da assegnare a seguito del bando Comuni confinanti; l’ultima tabella riassume il cronoprogramma sintetico di progettazione e di esecuzione degli interventi previsti dal PISL 28 COMUNITA' MONTANA ALTA VALTELLINA PISL 2011 -2013 PIANO FINANZIARIO ARTICOLAZIONE TRIENNALE Potenziare il sistema delle piste ciclabili, in un'ottica di "mobilità dolce" che possa mettere in rete tutte le località dell'Alta Valtellina sia sul fondo valle che a quote più elevate OBIETTIVO SPECIFICO ID TITOLO PROGETTO SOGGETTO ATTUATORE COSTO TOTALE CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZ. CONTRIBUTO RICHIESTO 1 Completamento rete piste ciclo pedonali dell’Alta Valtellina. Tratto Ponte di Zola – Campo sportivo S. Lucia in comune di Valdisotto Comune di Valdisotto 514.000,00 250.000,00 264.000,00 2 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Ponte Zola - Vicolo Martinelli in comune di Valdisotto Comunità Montana Alta valtellina 640.000,00 320.000,00 3 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Comunità Montana Alta valtellina Tratto Vicolo Martinelli - Ponte Cepina in comune di Valdisotto 360.000,00 4 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Sontiolo - Bolladore in comune di Sondalo Comunità Montana Alta valtellina 5 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Tiolo – Sontiolo in comune di Sondalo 6 2012 COFINANZ. CONTRIBUTO RICHIESTO 2013 COFINANZ. CONTRIBUTO RICHIESTO % COFINANZIAMENTO NOTE COFINANZ. 132.000,00 50.000,00 132.000,00 51,36% Cofinanziamento per € 264.000,00 Comune Valdisotto 320.000,00 160.000,00 160.000,00 160.000,00 160.000,00 50,00% Cofinanziamento per € 320.000,00 Comune Valdisotto 180.000,00 180.000,00 90.000,00 90.000,00 90.000,00 90.000,00 50,00% Cofinanziamento per € 180.000,00 Comune Valdisotto 626.000,00 560.000,00 66.000,00 250.000,00 155.000,00 33.000,00 155.000,00 33.000,00 10,54% Cofinanziamento per € 66.000,00 Comune Sondalo Comunità Montana Alta valtellina 756.000,00 682.000,00 74.000,00 294.815,00 193.592,50 40.000,00 193.592,50 34.000,00 9,79% Cofinanziamento per € 74.000,00 Comune Sondalo Completamento rete piste ciclo pedonali dell’Alta Valtellina. Piste ciclabili S. Lucia e Pentagono in comune di Bormio Comunità Montana Alta valtellina 300.000,00 250.000,00 50.000,00 150.000,00 35.000,00 25.000,00 65.000,00 25.000,00 16,67% Cofinanziamento per € 50.000,00 Comune Bormio 7 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Livigno Comunità Montana Alta valtellina 315.000,00 250.000,00 65.000,00 120.000,00 50.000,00 65.000,00 80.000,00 20,63% Cofinanziamento per € 65.000,00 Comune Livigno 8 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Valdidentro Comunità Montana Alta valtellina 380.000,00 250.000,00 130.000,00 120.000,00 50.000,00 70.000,00 80.000,00 34,21% Cofinanziamento per € 130.000,00 Comune Valdidentro 9 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Vafurva - Intervento 1 Comunità Montana Alta valtellina 210.000,00 210.000,00 - 120.000,00 50.000,00 10 Realizzazione e posa di segnaletica stradale ed informativa per Comunità Montana Alta valtellina i ciclisti su strada 60.500,00 60.500,00 - 11 Progetto per la valorizzazione, lo sviluppo e la manutenzione della rete escursionistica della Comunità Montana Alta Valtellina Comunità Montana Alta valtellina 180.000,00 130.000,00 Strumenti di comunicazione integrata del prodotto turistico dell'Alta Valtellina Comunità Montana Alta valtellina 220.000,00 220.000,00 Potenziamento del sistema informativo sovracomunale dell'Alta Valtellina Comunità Montana Alta valtellina 200.000,00 200.000,00 14 Intervento di recupero di porzione fabbricato sito in via Sertorelli Comune di Bormio 75.000,00 75.000,00 15 Progetto di sicurezza urbana per la Valtellina e la Valchiavenna Provincia di Sondrio 300.000,00 50.000,00 250.000,00 IMPORTO INTERVENTI DA REALIZZARE NEL TRIENNIO 2011-2013 5.136.500,00 3.687.500,00 1.449.000,00 IMPORTO PER SPESE DI GESTIONE PISL 157.737,00 Potenziare e migliorare la rete sentieristica, la cui funzione è imprescindibile per poter garantire uno sviluppo del turismo sostenibile de''area Attivare una comunicazione turistica più efficace sia con strumenti tradizionali (materiali cartacei) che su piattaforma web 12 Potenziare i sistemi informativi amministrativo e territoriale per agevolare l'attività dei cittadini e delle imprese 13 Attivare azioni di monitoraggio e di supporto a servizio dei turisti e dei cittadini AZIONI PER IL MANTENIMENTO DELLE PECULIARITA' AMBIENTALI Coordinare e migliorare il servizio di trasporto pubblico finalizzato a garantire un'offerta più completa e funzionale sia alla cittadinanza residente che ai turisti 50.000,00 SERVIZI INNOVATIVI PER IL TURISTA E PER IL CITTADINO INFRASTRUTTURE PER LA "MOBILITA' DOLCE" OBIETTIVO STRATEGICO 2011 150.000,00 60.000,00 40.000,00 0,00% 60.500,00 50.000,00 65.000,00 0,00% 25.000,00 65.000,00 25.000,00 27,78% 110.000,00 110.000,00 0,00% - 100.000,00 100.000,00 0,00% - 75.000,00 0,00% 250.000,00 50.000,00 83,33% 250.000,00 1.294.092,50 1.204.815,00 640.000,00 1.188.592,50 559.000,00 Cofinanziamento di € 10.000/comune dai Comuni di Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro e Valdisotto 28,21% 29 C O M U N T A ' M O N T A N A A L T A V A L T E L L IN A C IT T A D IN O T U R IS T A E P E R IL S E R V IZ I IN N O V A T IV I P E R IL IN F R A S T R U T T U R E P E R L A " M O B IL IT A ' D O L C E " O B IE T T IV O S T R A T E G IC O A ttiv a re a z io n i d i C o o rd in a re e m ig lio ra re il s e rv iz io d i tra s p o rto p u P bo b te licnoz ia re il s is te m a d e lle p is te c ic la b ili, in u n 'o ttic a d i " m o b ilità d o lc e " c h e m o n ito ra g g io e d i fin a liz z a to a g a ra n tire u n 'o ffe rta p iù c o m p le ta e fupnozsio s an amlee tte re in re te tu tte le lo c a lità d e ll'A lta V a lte llin a s ia s u l fo n d o v a lle c h e a s u p p o rto a s e rv iz io d e i s ia a lla c itta d in a n z a re s id e n te c h e a i tu ris ti q u o te p iù e le v a te tu ris ti e d e i c itta d in i P IS L 2 0 1 1 -2 0 1 3 O B IE T T IV O S P E C IF IC O P R O G E T T I N O N F IN A N Z IA T I D A V A L U T A R E IN S E D E D I R IM O D U L A Z IO N E D E L P IS L ID T IT O L O P R O G E T T O SO G G ETTO ATTU ATO R E 16 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll'A lta V a lte llin a . T ra tto O p e ra d i p re s a A 2 A – U z z a in c o m u n e d i V a lfu rv a C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a C O STO TO TALE NO TE 6 5 0 .0 0 0 ,0 0 17 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll'A lta V a lte llin a . T ra tto U z z a – S . N ic o lò in c o m u n e d i V a lfu rv a C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a 5 5 0 .0 0 0 ,0 0 18 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll'A lta V a lte llin a . T ra tto L e n a s c o - M o n d a d iz z a in c o m u n e d i S o n d a lo C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a 5 8 9 .0 0 0 ,0 0 19 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll'A lta V a lte llin a . T ra tto M o n d a d iz z a – L e P re s e in c o m u n e d i S o n d a lo C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a 8 8 5 .0 0 0 ,0 0 20 21 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll’A lta V a lte llin a . P is ta c ic la b ile d i T re p a lle in C o m u n e d i L iv ig n o . T ra tto S tra d a F o s c a g n o - V ia P la n C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll’A lta V a lte llin a . P is ta c ic la b ile d i T re p a lle in c o m u n e d i L iv ig n o . T ra tto V ia P la n - Is o la C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a In te rv e n ti d a c o n s id e ra re in s e d e d i rim o d u la z io n e d e l P IS L a s e g u ito d e ll'a p p ro v a z io n e d e lla g ra d u a to ria d e l fin a n z ia m e n to "P ro g e tto in te g ra to d e i c o m u n i c o n fin a n ti d e ll'A lta V a lle " 5 0 6 .1 4 0 ,0 0 4 4 0 .4 8 0 ,0 0 22 C o m p le ta m e n to re te p is te c ic lo p e d o n a li d e ll’A lta V a lte llin a . P is ta c ic la b ile d i T re p a lle in c o m u n e d i L iv ig n o . T ra tto Is o la - S c 'te fa n C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a 5 7 3 .3 8 0 ,0 0 23 24 25 26 27 28 R e a liz z a z io n e e riq u a lific a z io n e d e lle fe rm a te a u to b u s s u l te rrito rio d e lla C o m u n ità M o n ta n a A lta V a lte llin a . C o m u n e d i B o rm io C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a R e a liz z a z io n e e riq u a lific a z io n e d e lle fe rm a te a u to b u s s u l te rrito rio d e lla C o m u n ità M o n ta n a A lta V a lte llin a . C o m u n e d i S o n d a lo C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a R e a liz z a z io n e e riq u a lific a z io n e d e lle fe rm a te a u to b u s s u l te rrito rio d e lla C o m u n ità M o n ta n a A lta V a lte llin a . C o m u n e d i V a ld is o tto C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a R e a liz z a z io n e e riq u a lific a z io n e d e lle fe rm a te a u to b u s s u l te rrito rio d e lla C o m u n ità M o n ta n a A lta V a lte llin a . C o m u n e d i V a fu rv a - In te rv e n to 2 C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a A ttu a z io n e d i u n s is te m a d i m o b ilità d o lc e p e r il tu ris m o e c o s o s te n ib ile n e lle V a lli d i C a n c a n o e V io la d e l c o m u n e d i V a ld id e n tro C o m u n ità M o n ta n a A lta v a lte llin a P ro g e tto A S L d iffu s a - D a llo s p o rte llo fis ic o a llo s p o rte llo v irtu a le p e r a d a tta rs i a d u n a re a ltà m o n ta n a A S L S o n d rio IM P O R T O C O M P L E S S IV O P R O G E T T I N O N F IN A N Z IA T I 3 1 6 .0 0 0 ,0 0 3 0 0 .0 0 0 ,0 0 2 9 6 .0 0 0 ,0 0 In te rv e n ti d a c o n s id e ra re in s e d e d i rim o d u la z io n e d e l P IS L a s e g u ito d e ll'a p p ro v a z io n e d e lla g ra d u a to ria d e l fin a n z ia m e n to "P ro g e tto in te g ra to d e i c o m u n i c o n fin a n ti d e ll'A lta V a lle " 8 0 .0 0 0 ,0 0 7 0 0 .0 0 0 ,0 0 im p o rto n o n d e fin ito In te rv e n ti d a c o n s id e ra re in s e d e d i rim o d u la z io n e d e l P IS L a s e g u ito d i u n a v a lu ta z io n e p iù d e tta g lia ta d e l p ro g e tto 5 .8 8 6 .0 0 0 ,0 0 30 COMUNITA' MONTANA ALTA VALTELLINA PISL 2011 - 2013 CRONOPROGRAMMA SINTETICO RIASSUNTIVO 2012 2011 ID TITOLO PROGETTO 1 Completamento rete piste ciclo pedonali dell’Alta Valtellina. Tratto Ponte di Zola – Campo sportivo S. Lucia in comune di Valdisotto 2 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Ponte Zola - Vicolo Martinelli in comune di Valdisotto 3 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Vicolo Martinelli - Ponte Cepina in comune di Valdisotto 4 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Sontiolo - Bolladore in comune di Sondalo 5 Completamento rete piste ciclo pedonali dell'Alta Valtellina. Tratto Tiolo – Sontiolo in comune di Sondalo 6 Completamento rete piste ciclo pedonali dell’Alta Valtellina. Piste ciclabili S. Lucia e Pentagono in comune di Bormio 7 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Livigno 8 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Valdidentro 9 Realizzazione e riqualificazione delle fermate autobus sul territorio della Comunità Montana Alta Valtellina. Comune di Vafurva - Intervento 1 10 Realizzazione e posa di segnaletica stradale ed informativa per i ciclisti su strada 11 Progetto per la valorizzazione, lo sviluppo e la manutenzione della rete escursionistica della Comunità Montana Alta Valtellina 12 Strumenti di comunicazione integrata del prodotto turistico dell'Alta Valtellina 13 Potenziamento del sistema informativo sovracomunale dell'Alta Valtellina 14 Intervento di recupero di porzione fabbricato sito in via Sertorelli 15 Progetto di sicurezza urbana per la Valtellina e la Valchiavenna 4° TRIMESTRE 1° TRIMESTRE 2° TRIMESTRE ATTIVITA' DI ESECUZIONE 2013 3° TRIMESTRE 4° TRIMESTRE 1° TRIMESTRE 2° TRIMESTRE 2014 3° TRIMESTRE 4° TRIMESTRE 1° TRIMESTRE 2° TRIMESTRE 3° TRIMESTRE 4° TRIMESTRE ATTIVITA' DI PROGETTAZIONE 31 8. IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO RESPONSABILE DEL PROGRAMMA La Comunità Montana Alta Valtellina in qualità di Ente di riferimento territoriale per la zona omogenea è soggetto promotore unico e soggetto responsabile del PISL Montagna ai sensi dell’art. 18 del RR 18/2003. La Comunità Montana in qualità di soggetto promotore e responsabile del PISL Montagna ha il compito di: - coordinare, valutare e monitorare il processo di programmazione e l’intera fase realizzativa di ciascun intervento compreso nel programma; - coordinare gli interventi da parte dei soggetti attuatori ovvero in caso di ritardi o inadempienze, porre in essere tutte le azioni necessarie per garantire la completa realizzazione del programma; - realizzare gli interventi nel caso in cui sia anche soggetto attuatore, rispondendo direttamente a Regione Lombardia in caso di ritardi o inadempienze. Ai fini di uno svolgimento efficace di tutte queste attività la CM supporterà l’esecuzione del PISL con la propria struttura e con il coordinamento dei responsabili del servizio Pianificazione e Programmazione e del servizio Amministrativo. 9. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORI I soggetti attuatori dei singoli interventi sono la Comunità Montana e gli altri soggetti pubblici indicati nell’elenco delle opere comprese nel PISL Montagna (Comune di Valdisotto, Comune di Bormio, Provincia di Sondrio). I soggetti attuatori svolgono i seguenti compiti: - assicurano la completa realizzazione dell’intervento nel rispetto della previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e delle risorse finanziarie fissate dal PISL; - organizzano, coordinano, valutano e monitorano l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento; - collaborano con la CM nella verifica dell’attuazione degli impegni, nel monitoraggio e nella rendicontazione degli interventi. 10. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI SOSTENITORI Soggetti sostenitori dei singoli interventi sono tutti i soggetti pubblici e privati che decidono di sostenere con mezzi finanziari o altra forma di contributo gli interventi previsti all’interno del PISL. Partecipano nel ruolo di sostenitori i Comuni di Bormio, Livigno, Sondalo, Valdidentro e Valdisotto che hanno garantito il cofinanziamento di interventi che ricadono nel loro ambito territoriale. 32 11. ANALISI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEI PROGETTI PRESENTATI EX L.R.10/98 Di seguito si effettua un’analisi dei principali impatti ambientali rispetto agli interventi, analizzati per obiettivi specifici. E’ da sottolineare come tutti gli interventi abbiano in generale un impatto positivo sull’ambiente e il territorio della CM, partendo dai presupposti descritti nella prima parte del Piano che seguono uno sviluppo turistico secondo criteri di sostenibilità ambientale. Obiettivo strategico Obiettivo specifico Potenziare il sistema delle piste INFRASTRUTTURE PER ciclabili, in un’ottica di “mobilità LA “MOBILITÀ DOLCE” dolce” che possa mettere in rete tutte le località dell’Alta Valtellina sia sul fondo valle che a quote più elevate. Coordinare e migliorare il servizio di trasporto pubblico finalizzato a garantire un’offerta più completa e funzionale sia alla cittadinanza residente che ai turisti AZIONI PER IL Potenziare e migliorare la rete MANTENIMENTO DELLE sentieristica, la cui funzione è PECULIARITÀ imprescindibile per poter garantire AMBIENTALI uno sviluppo del turismo sostenibile dell’area Attivare una comunicazione turistica SERVIZI INNOVATIVI PER più efficace sia con strumenti IL TURISTA E PER IL tradizionali (materiali cartacei) che su CITTADINO piattaforma web Potenziare i sistemi informativi amministrativo e territoriale per agevolare l’attività dei cittadini e delle imprese Compatibilità ambientale Gli interventi possono avere un impatto nel caso vadano ad intersecare aree di dissesto idrogeologico. In tal caso l’impatto sarà legato alla movimentazione terra e alle altre attività di cantiere per la realizzazione delle piste ciclabili. Un elemento di impatto dato dall’uso delle piste ciclabili può essere il disturbo alla fauna locale specie nel caso in cui la pista intersechi aree ad elevata naturalità (SIC, ZPS, altre aree protette). Si tratta comunque di impatti di dimensioni e di entità modeste. Gli interventi non presentano impatti ambientali rilevanti a scala locale, e anzi si collocano positivamente in un trend di azioni che disincentivino l’uso dell’auto privata con una conseguente minore emissione di CO2 a scala globale. Gli interventi non presentano impatti ambientali rilevanti. Gli interventi non presentano impatti ambientali rilevanti. Gli interventi non presentano impatti ambientali rilevanti. Attivare azioni di monitoraggio e di Gli interventi non presentano impatti ambientali supporto a servizio dei turisti e dei rilevanti. cittadini 33