analisi del testo narrativo

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analisi del testo narrativo
Analisi di un testo in prosa
PROCEDURA
1. Comprensione del
testo
METODOLOGIA
Livello del significato
Lettura analitica
Divisione in sequenze, individuazione nuclei tematici,riassunto
Individuazione del rapporto tra fabula e intreccio
Individuazione dello schema narrativo (esordio, peripezie, Spannung, scioglimento)
2.
Livello del significante e delle sue relazioni con il significato.
2.1 Individuazione delle parole chiave e degli ambiti semantici di riferimento
2.2 Analisi delle categorie narratologiche: narratore
2.3 Analisi delle categorie narratologiche: fecalizzazione
2.4 Analisi delle categorie narratologiche: spazio
2.5 Analisi delle categorie narratologiche: tempo
2.6 Analisi delle parole e pensieri dei personaggi
2.7 Analisi semantica e linguistico-stilistica
2.8 Commento personale
Analisi del testo
3. Interpretazione
3.1 Indagine intertestuale
3.2 Indagine extratestuale
1. Comprensione del testo
La comprensione di un testo interessa il livello del significato (il contenuto) e si realizza
a partire dalla lettura del testo, per poi passare all'individuazione delle sequenze, alla
valutazione del rapporto tra fàbula e intreccio e, infine, all'individuazione dello
schema narrativo.
1.1
Lettura analitica
II testo viene letto attentamente, senza saltare alcuna parola, in modo tale da avere un
approccio puntuale e completo al brano da analizzare; in questa fase è utile numerare le
righe che potranno essere così indicate o citate in modo chiaro nel commento.
1.2
Divisione in sequenze,
individuazione dei nuclei
tematici, riassunto
La sequenza è una parte del testo che, per contenuti e forma, può essere valutata in
modo autonomo dal resto. Un testo si compone di più sequenze che, a seconda delle loro
caratteristiche, si di-tinguono in:
• narrative: quando in esse prevale il resoconto di fatti o azioni;
• riflessive: quando costituiscono una pausa in cui il narratore o un personaggio
esprime proprie considerazioni;
• descrittive: quando contengono descrizioni di luoghi, oggetti o persone;
• dialogate: quando sono prevalentemente costituite da discorsi diretti.
La scomposizione di un testo in sequenze è un'operazione preliminare alla comprensione
di un testo narrativo che consente sia di farne un riassunto, sia di isolarne i nuclei
tematici.
1.3
Individuazione del rapporto
tra fabula e intreccio
Con il termine fabula si intende l'insieme degli avvenimenti narrati nella loro
successione cronologica; l'intreccio, invece, è l'ordine in cui l'autore ha disposto e
raccontato gli avvenimenti. L'intreccio può coincidere con la fabula 0 può
differenziarsi più 0 meno sensibilmente da essa.
1.4
Individuazione dello
schema narrativo (esordio –
peripezie – Spannung –
scioglimento)
Lo schema narrativo di un testo presenta spesso una struttura ricorrente di questo tipo:
• esordio: situazione iniziale turbata da un evento che mette in moto il meccanismo
narrativo;
• peripezie: vicende alterne che costituiscono la trama della narrazione;
• Spannung: culmine della tensione narrativa in cui le vicende sembrano aver
irrimediabilmente compromesso il punto di partenza;
• Scioglimento: ricomposizione di un equilibrio che può coincidere con la situazione
di partenza o presentare elementi di novità.
2. Analisi del testo
2.1
Individuazione delle parole
chiave e degli ambiti
semantici di riferimento
2.2
Analisi delle categorie
narratologiche: il narratore
2.3
Analisi delle categorie
narratologiche: la
focalizzazione
2.4
Analisi delle categorie
narratologiche: lo spazio
L'analisi del testo ha come oggetto il significante (la forma) e le sue relazioni con il significato. Con un'indagine intratestuale vengono individuate le parole chiave e i loro
ambiti semantici di riferimento, analizzate le categorìe narratologiche e le scelte stilistiche che legano il piano dei contenuti a quello della forma.
Una volta diviso il testo in sequenze e analizzato lo schema narrativo, si può procedere a
una seconda lettura che servirà a individuare le parole chiave contenute nel brano che
dovranno essere messe in relazione all'ambito semantico di riferimento per chiarire i
temi centrali e i nodi concettuali della narrazione.
Al narratore, voce del racconto, è legata la funzione di narrare la storia, o in prima
persona - e allora si parlerà di "io narrante" - o in terza persona.
Il narratore non si identifica con l'autore reale se non in opere quali l'autobiografia, le
memorie, il diario.
A seconda della posizione del narratore rispetto alla storia possiamo distinguere:
• il narratore interno (omodiegetico): compare nella storia come personaggio e
racconta eventi di cui è stato protagonista o testimone;
• il narratore esterno (eterodiegetico): non compare nella narrazione ed è estraneo
alle vicende narrate. Tipico dell'epica classica e della narrativa ottocentesca è il
narratore esterno onnisciente che conosce pensieri e azioni dei personaggi,
oggetto di commenti e giudizi.
Talvolta in un'opera si hanno più narratori: distingueremo allora un narratore di primo
grado, ovvero il narratore principale, e un narratore di secondo grado che si alterna al
primo nella narrazione della storia.
Quando il narratore si limita a riferire i fatti senza anticipare nulla e senza esprimere
alcun giudizio su pensieri e azioni dei personaggi, si parla di eclissi dell'autore (tecnica
dell'impersonalità perfezionata da Verga).
Con il termine "focalizzazione" si intende il punto di vista, la prospettiva da cui la storia
è raccontata. In relazione al punto di vista adottato, è possibile distinguere:
• focalizzazione zero: il racconto non è orientato secondo la prospettiva di alcun
personaggio e la funzione narrativa è affidata al narratore esterno onnisciente;
• focalizzazione interna: il racconto è orientato secondo la prospettiva di uno dei
personaggi con cui il narratore si identifica rivelando solo quello che quel particolare
personaggio conosce della storia. La focalizzazione interna a sua volta si distingue in:
a) fissa: in tutta la narrazione è adottato sempre lo stesso punto di vista, cioè la
prospettiva di un unico personaggio;
b) variabile: nel racconto si alternano punti di vista di diversi ! personaggi;
e) multipla: uno stesso evento è raccontato da più personaggi ! e quindi da più punti di
vista.
• focalizzazione esterna: il narratore mostra di sapere meno di i quanto sanno i
personaggi: è questo il grado di focalizzazione adottato nei dialoghi o nelle descrizioni
in cui è assente ogni intervento del narratore.
Fondamentali in un testo narrativo sono l'ambientazione della vicenda e la descrizione
dello spazio. La rappresentazione dello spazio, così come i suoi caratteri e la sua
funzione, varia a seconda delle epoche e delle diverse concezioni degli autori.
Schematizzando, si distinguono due principali tipi di descrizione spaziale:
• la descrizione realistica
• la descrizione simbolica.
Nel primo caso, il narratore fornisce una rappresentazione fedele e oggettiva del luogo
in cui si svolge la storia; nel secondo caso, la dimensione spaziale viene caricata di
significati più complessi che vanno al di là dei caratteri fisici e ambientali di un luogo.
2.5
Analisi delle categorie
narratologiche: il tempo
2.6
Analisi delle parole e dei
pensieri dei personaggi
2.7
Analisi semantica e
linguistico-stilistica
2.8
Commento personale
La dimensione temporale è un aspetto fondamentale nell'organizzazione di una
narrazione. La durata che gli eventi occupano nel racconto della storia permette di
valutare aspetti fondamentali della scansione temporale:
1) il tempo come ordine: il narratore riferisce gli eventi secondo un preciso ordine che
può determinare discordanze (anacronie), più o meno nette, tra livello della storia e
livello del discorso, ovvero tra fabula e intreccio. Si distinguono:
• retrospezioni (o analessi o flashback): il narratore "interrompe" il flusso del racconto
per evocare un fatto accaduto prima;
• anticipazioni (prolessi): il narratore anticipa un evento che si verificherà
successivamente rispetto a quel momento della narrazione
2) il tempo come durata: è il tempo del discorso che ha un andamento discontinuo ed
elastico. Si possono classificare quattro aspetti che interessano la durata:
• pausa: sospensione della storia determinata da riflessioni dell'autore o da inserti
descrittivi con la funzione di dilatare il tempo del discorso che risulta così maggiore del
tempo della storia;
• scena: perfetta coincidenza tra tempo del discorso e tempo della storia che si rileva
nelle parti dialogate;
• sommario: il tempo del discorso è minore del tempo della storia quando si ha una
sintesi degli avvenimenti che il narratore riferisce in modo più o meno conciso;
• ellissi: il tempo del discorso è minore del tempo della storia quando vengono omessi
del tutto gli avvenimenti verificatisi in un certo periodo.
Nel testo narrativo, le parole e i pensieri dei personaggi vengono riportati in vari modi
che possiamo distinguere e classificare in relazione alla distanza che si stabilisce tra
personaggio e lettore:
• discorso diretto: la distanza tra il personaggio e il lettore è minima perché è il
personaggio a "parlare" in prima persona senza intermediari. Nell'ambito del discorso
diretto distinguiamo il discorso diretto libero: non preceduto da verbi dichiarativi e non
circoscritto tra indicatori grafici come le virgolette. Una forma di discorso diretto libero
sono il monologo e una variante di questo, il flusso di coscienza, caratterizzato, rispetto
al primo, da una sintassi frammentata, spesso priva di concatenazioni logiche che rende
perfettamente il disordine con cui i pensieri si affollano alla mente.
• discorso indiretto: la distanza tra il personaggio e il lettore è di grado medio perché il
discorso del personaggio, anche se non viene direttamente pronunciato, viene riferito in
modo fedele. Nell'ambito del discorso indiretto distinguiamo il discorso indiretto
libero: non preceduto da verbi dichiarativi, è caratterizzato dal ricorso alla terza persona
per indicare colui che parla o che pensa.
L'analisi semantica è indispensabile per verificare il significato delle parole e per
individuare l'eventuale presenza di campi semantici. L'analisi degli elementi linguistici
e stilistici, attraverso i quali l'autore collega il piano dei contenuti a quello
dell'espressione, è fondamentale per comprendere la concezione della realtà e i valori
che l'autore trasporta nell'opera letteraria.
Una sintassi piana e lineare esprime una visione ordinata della realtà di cui non
vengono messe in dubbio l'oggettività e la conoscibilità. Al contrario, una struttura
sintattica complessa o un linguaggio complesso e stratificato in cui coesistono registri
diversi e forti contrasti espressivi, denunciano una visione della realtà molto diversa ed
evidenziano i limiti della letteratura quale efficace strumento di indagine o anche solo di
descrizione del reale.
In casi estremi, la scrittura diventa una mescolanza di lingue, termini e gerghi diversi
che rappresentano la complessità del reale sentito come un groviglio di eventi, come il
pastiche di Gadda per cui si parla di plurilinguismo e pluristilismo.
Una volta completata l'analisi, è possibile esporre le proprie riflessioni in modo ordinato
e coerente con quanto già esaminato, cercando di mettere in luce il proprio personale
punto di vista.
3. interpretazione e
approfondimenti
3.1
Indagine intertestuale
3.2
Indagine extratestuale
L'interpretazione e gli approfondimenti riguardano il rapporto fra il testo preso in esame e la produzione complessiva dell'autore, la corrente letteraria cui appartiene, le
coordinate storico-culturali di riferimento.
Collocare il singolo testo preso in esame rispetto alla produzione I dell'autore,
evidenziando eventuali elementi di persistenza e di rottura rispetto ai temi e alla forma
espressiva; confrontare questi aspetti con testi di altri autori e, più in generale, con la
tradizione letteraria precedente trasversalmente (rispetto al tema).
Da un'accurata analisi del testo è possibile ricavare elementi che rimandano alla
dimensione storico-culturale in cui si inquadra la produzione dell'autore. Per
ricostruire il contesto in modo più completo è utile anche consultare il profilo
dell'autore sul libro di testo e analizzare testi critici di approfondimento. È necessario,
poi, saper riconoscere le finalità dell'opera e il messaggio che l'autore affida al suo testo,
cogliendo ed evidenziando eventuali elementi di continuità e attualità. L'indagine
extratestuale prende in esame anche eventuali trasposizioni cinematografiche dell'opera e stabilisce un parallelo con temi analoghi riscontrabili nelle arti figurative,
nella musica e nel cinema.