Majjhima sutta 1.1.01

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Majjhima sutta 1.1.01
Majjhima sutta 1.1.01
Mūlapariyāyasuttaṃ - Principio
Sintesi
L'ignorante pensa parole, ciò che ad esse corrisponde, intorno a ciò, di possedere ciò e se ne rallegra, ma
non lo conosce, e questo causa il processo mentale.
L'oggetto del pensiero può essere vario: terra, acqua, aria, natura, dei, Creatore, Dio, Lucenti, Raggianti,
Potenti, Onnipotente, illimitata sfera dello spazio, illimitata sfera della conoscenza, sfera della non
esistenza, limite di possibile percezione, visto, sentito, pensato, conosciuto, unità, molteplicità, tutto,
estinzione.
Altri invece non pensano parole, ciò che ad esse corrisponde, intorno a ciò, di possedere ciò e non se ne
rallegrano. Si comporta così l'asceta per imparare a conoscere; il santo perché ha estinto i tre vincoli; il
Realizzato perché sa che il piacere genera dolore, ciò che diviene si deteriora ed ha fine.
Struttura
Majjhima
1.1.01
il principio
inizio
l'uomo comune
rapporto con i fenomeni
considera il fenomeno
dopo averlo considerato
ne pensa il nome
pensa al fenomeno
pensa il fenomeno
pensa di posserlo
se ne rallegra
perché non lo conosce
citazione
chi combatte per conseguire la verità
rapporto con i fenomeni
considera il fenomeno per quel che è
dopo averlo considerato
non deve pensarne il nome
non deve pensare al fenomeno
non deve pensare il fenomeno
non deve pensare di posserlo
non deve rallegrarsene
per conoscerlo
citazione
il santo redento
rapporto con i fenomeni
considera il fenomeno per quel che è
dopo averlo considerato
non ne pensa il nome
non pensa al fenomeno
non pensa il fenomeno
non pensa di possederlo
non se ne rallegra
perché lo conosce e non ha più brama, avversione, illusione
citazione
il Sublime
rapporto con i fenomeni
considera il fenomeno per quel che è
dopo averlo considerato
non ne pensa il nome
non pensa al fenomeno
non pensa il fenomeno
non pensa di possederlo
non se ne rallegra
perché il piacere è radice del dolore e ciò che diviene ha fine
citazione
1
Questo ho sentito: una volta soggiornava il Sublime a Ukkatti, nello splendore del parco, sotto un albero.
Evaṃ
me
sutaṃ
ekaṃ
samayaṃ
bhagavā
ukkaṭṭhāyaṃ
viharati
subhagavane
sālarājamūle
questo/a
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
sentito
una volta
soggiornavo/a
sublime / beato
Ukkatti
sta / risiede / terra
splendore parco
sotto un albero
Là ora il Sublime si volse ai mendicanti: 'Mendicanti'.
Tatra
kho
bhagavā
bhikkhū
āmantesi
bhikkhavo
ti
qua / là
ora / allora
sublime / beato
mendicante/i
si volse
ai mendicanti
esso / questo/a/i/e
'Illustre', (risposero) i mendicanti attenti al Sublime.
Bhadante
ti
te
bhikkhū
bhagavato
paccassosuṃ
illustre
esso / questo/a/i/e
essi
mendicante/i
al sublime / beato
attenti
Il Sublime parlò così.
bhagavā
etadavoca
sublime / beato
parlò così
2
Vi mostrerò, o mendicanti, il principio di ogni cosa.
Sabbadhammamūlapariyāyaṃ
vo
bhikkhave
desessāmi
il principio di ogni cosa
vi / a voi
o mendicanti
mostrerò
Ed ascoltate.
taṃ
suṇātha
e
sentite
Attentamente, mentalmente attenti.
sādhukaṃ
manasi
karotha
bene
mente / mentale / mentalmente
fate
Queste le parole.
bhāsissāmī
ti
parole
esso / questo/a/i/e
'Sissignore', (dissero) allora i mendicanti attenti al Sublime.
Evaṃ
bhante
ti
questo/a
signore
esso / questo/a/i/e
kho
te
bhikkhū
bhagavato
paccassosuṃ
ora / allora
essi
mendicante/i
al sublime / beato
attenti
Il Sublime parlò così.
bhagavā
etadavoca
sublime / beato
parlò così
3
Ecco, o mendicanti, un inesperto uomo comune, senza intendimento di ciò che è santo, estraneo alla santa
dottrina, inaccessibile alla santa dottrina, senza intendimento di ciò che è nobile, estraneo alla dottrina dei
nobili, inaccessibile alla dottrina dei nobili, prende la terra come terra.
Idha
bhikkhave
assutavā
puthujjano
ariyānaṃ
adassāvī
ariyadhammassa
akovido
ariyadhamme
avinīto
sappurisānaṃ
adassāvī
sappurisadhammassa
akovido
sappurisadhamme
avinīto
paṭhaviṃ
paṭhavito
sañjānāti
ecco / qui
o mendicanti
inesperto
uomo comune
ciò che è santo
senza intendimento
santa dottrina
estraneo
santa dottrina
inaccessibile
ciò che è nobile
senza intendimento
dottrina dei nobili
estraneo
dottrina dei nobili
inaccessibile
terra
terra
prende
Ha preso la terra come terra, pensa 'terra', pensa alla terra, pensa la terra, pensa 'la terra è mia'.
paṭhaviṃ
paṭhavito
saññatvā
paṭhaviṃ
maññati
paṭhaviyā
maññati
paṭhavito
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
maññati
terra
terra
ha preso
terra
pensa
alla terra
pensa
terra
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra della terra.
paṭhaviṃ
abhinandati
terra
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
vadāmi
dico
4
Prende l'acqua come acqua.
āpaṃ
āpato
sañjānāti
acqua
acqua
prende
Ha preso l'acqua come acqua, pensa 'acqua', pensa all'acqua, pensa l'acqua, pensa 'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
saññatvā
āpaṃ
maññati
āpasmiṃ
maññati
āpato
maññati
āpaṃ
me
ti
maññati
acqua
acqua
ha preso
acqua
pensa
all'acqua
pensa
acqua
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'acqua.
āpaṃ
abhinandati
acqua
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
5
Prende il fuoco come fuoco.
tejaṃ
tejato
sañjānāti
fuoco
fuoco
prende
Ha preso il fuoco come fuoco, pensa 'fuoco', pensa al fuoco, pensa il fuoco, pensa 'il fuoco è mio'.
tejaṃ
tejato
saññatvā
tejaṃ
maññati
tejasmiṃ
maññati
tejato
maññati
tejaṃ
me
ti
maññati
fuoco
fuoco
ha preso
fuoco
pensa
al fuoco
pensa
fuoco
pensa
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del fuoco.
tejaṃ
abhinandati
fuoco
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
6
Prende l'aria come aria.
vāyaṃ
vāyato
sañjānāti
età / aria
aria
prende
Ha preso l'aria come aria, pensa 'aria', pensa all'aria, pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
saññatvā
vāyaṃ
maññati
Vāyasmiṃ
maññati
vāyato
maññati
vāyaṃ
me
ti
maññati
età / aria
aria
ha preso
età / aria
pensa
all'aria
pensa
aria
pensa
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'aria.
vāyaṃ
abhinandati
età / aria
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
7
Prende la natura come natura.
Bhūte
bhūtato
sañjānāti
natura
natura
prende
Ha preso la natura come natura, pensa 'natura', pensa alla natura, pensa la natura, pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
bhūtato
saññatvā
Bhūte
maññati
Bhūtesu
maññati
bhūtato
maññati
natura
natura
ha preso
natura
pensa
alla natura
pensa
natura
pensa
Bhūte
me
ti
maññati
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra della natura.
Bhūte
abhinandati
natura
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
8
Prende gli dei come dei.
Deve
devato
sañjānāti
dei
dei
prende
Ha preso gli dei come dei, pensa 'dei', pensa agli dei, pensa gli dei, pensa 'gli dei sono miei'.
Deve
devato
saññatvā
Deve
maññati
devesu
maññati
devato
maññati
Deve
me
ti
maññati
dei
dei
ha preso
dei
pensa
agli dei
pensa
dei
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra degli dei.
Deve
abhinandati
dei
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
9
Prende il signore della generazione come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
sañjānāti
signore della generazione
signore della generazione
prende
Ha preso il signore della generazione come signore della generazione, pensa 'signore della generazione',
pensa al signore della generazione, pensa il signore della generazione, pensa 'il signore della generazione è
mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
saññatvā
Pajāpatiṃ
maññati
Pajāpatismiṃ
maññati
pajāpatito
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
maññati
signore della generazione
signore della generazione
ha preso
signore della generazione
pensa
al signore della generazione
pensa
signore della generazione
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del signore della generazione.
Pajāpatiṃ
abhinandati
signore della generazione
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
10
Prende Brahma com Brahma.
Brahmaṃ
brahmato
sañjānāti
Brahma
Brahma
prende
Ha preso Brahma come Brahma, pensa 'Brahma'.
Brahmaṃ
brahmato
saññatvā
Brahmaṃ
maññati
Brahma
Brahma
ha preso
Brahma
pensa
Pensa a Brahma.
Brahmani
maññati
a Brahma
pensa
Pensa il Brahma.
brahmato
maññati
Brahma
pensa
Pensa 'Brahma è mio'.
Brahmaṃ
me
ti
maññati
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra di Brahma.
Brahmaṃ
abhinandati
Brahma
si rallegra
E perché?
taṃ
e
kissa
hetu
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
11
Prende i lucenti come lucenti.
Ābhassare
ābhassarato
sañjānāti
lucenti
lucenti
prende
Ha preso i lucenti come lucenti, pensa 'lucenti', pensa ai lucenti, pensa i lucenti, pensa 'i lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
saññatvā
Ābhassare
maññati
ābhassaresu
maññati
ābhassarato
maññati
Ābhassare
me
ti
maññati
lucenti
lucenti
ha preso
lucenti
pensa
ai lucenti
pensa
lucenti
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
abhinandati
lucenti
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
12
Prende i raggianti come raggianti.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
sañjānāti
raggianti
raggianti
prende
Ha preso i raggianti come raggianti, pensa 'raggianti', pensa ai raggianti, pensa i raggianti, pensa 'i raggianti
sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
saññatvā
subhakiṇṇe
maññati
Subhakiṇṇesu
maññati
subhakiṇṇato
maññati
subhakiṇṇe
raggianti
raggianti
ha preso
raggianti
pensa
ai raggianti
pensa
raggianti
pensa
raggianti
me
ti
maññati
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
abhinandati
raggianti
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
13
Prende i possenti come possenti.
vehapphale
vehapphalato
sañjānāti
possenti
possenti
prende
Ha preso i possenti come possenti, pensa 'possenti', pensa ai possenti, pensa i possenti, pensa 'i possenti
sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
saññatvā
vehapphale
maññati
vehapphalesu
maññati
vehapphalato
maññati
vehapphale
me
ti
maññati
possenti
possenti
ha preso
possenti
pensa
ai possenti
pensa
possenti
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dei possenti.
vehapphale
abhinandati
possenti
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
14
Prende l'ultrapossente come ultrapossente.
Abhibhuṃ
abhibhuto
sañjānāti
ultrapossente
ultrapossente
prende
Ha preso l'ultrapossente come ultrapossente, pensa 'ultrapossente', pensa all'ultrapossente, pensa
l'ultrapossente, pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
ultrapossente
abhibhuto
saññatvā
Abhibhuṃ
maññati
Abhibhusmiṃ
maññati
abhibhuto
maññati
Abhibhuṃ
me
ti
maññati
ultrapossente
ha preso
ultrapossente
pensa
all'ultrapossente
pensa
ultrapossente
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
abhinandati
ultrapossente
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
15
Prende l'illimitato contatto dello spazio come illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
sañjānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
prende
Ha preso l'illimitato contatto dello spazio come illimitato contatto dello spazio, pensa 'illimitato contatto dello
spazio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
saññatvā
ākāsānañcāyatanaṃ
maññati
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
ha preso
illimitato contatto dello spazio
pensa
Pensa all'illimitato contatto dello spazio.
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
maññati
all'illimitato contatto dello spazio
pensa
Pensa l'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanato
maññati
illimitato contatto dello spazio
pensa
Pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
maññati
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
abhinandati
illimitato contatto dello spazio
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
16
Prende l'illimitato contatto della coscienza come illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
sañjānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
prende
Ha preso l'illimitato contatto della coscienza come illimitato contatto della coscienza, pensa 'illimitato contatto
della coscienza'.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
saññatvā
viññāṇañcāyatanaṃ
maññati
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
ha preso
illimitato contatto della coscienza
pensa
Pensa all'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanasmiṃ
maññati
all'illimitata sfera della coscienza
pensa
Pensa l'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanato
maññati
illimitato contatto della coscienza
pensa
Pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
maññati
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
abhinandati
illimitato contatto della coscienza
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
17
Prende il contatto della non esistenza come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
sañjānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
prende
Ha preso il contatto della non esistenza come contatto della non esistenza, pensa 'contatto della non
esistenza'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
saññatvā
ākiñcaññāyatanaṃ
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
ha preso
contatto della non esistenza
pensa
Pensa al contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanasmiṃ
maññati
al contatto della non esistenza
pensa
Pensa il contatto della non esistenza.
Ākiñcaññāyatanato
maññati
contatto della non esistenza
pensa
Pensa 'il contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
maññati
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
abhinandati
contatto della non esistenza
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
18
Prende il contatto di assoluta non percezione come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
sañjānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
prende
Ha preso il contatto di assoluta non percezione come contatto di assoluta non percezione, pensa 'contatto di
assoluta non percezione'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
saññatvā
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
ha preso
contatto di assoluta non percezione
pensa
Pensa al contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
maññati
al contatto della percezione assoluta
pensa
Pensa il contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanato
maññati
contatto di assoluta non percezione
pensa
Pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
maññati
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
abhinandati
contatto di assoluta non percezione
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
19
Prende il visto come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
sañjānāti
visto
visto
prende
Ha preso il visto come visto, pensa 'visto'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
saññatvā
Diṭṭhaṃ
maññati
visto
visto
ha preso
visto
pensa
Pensa al visto.
diṭṭhasmiṃ
maññati
al visto
pensa
Pensa il visto.
diṭṭhato
maññati
visto
pensa
Pensa 'il visto è mio'.
Diṭṭhaṃ
me
ti
maññati
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del visto.
Diṭṭhaṃ
abhinandati
visto
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
20
Prende il sentito come sentito.
sutaṃ
sutato
sañjānāti
sentito
sentito
prende
Ha preso il sentito come sentito, pensa 'sentito'.
sutaṃ
sutato
saññatvā
sutaṃ
maññati
sentito
sentito
ha preso
sentito
pensa
Pensa al sentito.
Sutasmiṃ
maññati
al sentito
pensa
Pensa il sentito.
sutato
maññati
sentito
pensa
Pensa 'il sentito è mio'.
sutaṃ
me
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
ti
maññati
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del sentito.
sutaṃ
abhinandati
sentito
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
21
Prende il pensato come pensato.
Mutaṃ
mutato
sañjānāti
pensato
pensato
prende
Ha preso il pensato come pensato, pensa 'pensato'.
Mutaṃ
mutato
saññatvā
Mutaṃ
maññati
pensato
pensato
ha preso
pensato
pensa
Pensa al pensato.
mutasmiṃ
maññati
al pensato
pensa
Pensa il pensato.
mutato
maññati
pensato
pensa
Pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
me
ti
maññati
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del pensato.
Mutaṃ
abhinandati
pensato
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
22
Prende il conosciuto come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
sañjānāti
conosciuto
conosciuto
prende
Ha preso il conosciuto come conosciuto, pensa 'conosciuto'.
viññātaṃ
Viññātato
saññatvā
viññātaṃ
maññati
conosciuto
conosciuto
ha preso
conosciuto
pensa
Pensa al conosciuto.
Viññātasmiṃ
maññati
al conosciuto
pensa
Pensa il conosciuto.
Viññātato
maññati
conosciuto
pensa
Pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
me
ti
maññati
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del conosciuto.
viññātaṃ
abhinandati
conosciuto
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
23
Prende l'unità come unità.
Ekattaṃ
ekattato
sañjānāti
unità
unità
prende
Ha preso l'unità come unità, pensa 'unità'.
Ekattaṃ
ekattato
saññatvā
Ekattaṃ
maññati
unità
unità
ha preso
unità
pensa
Pensa all'unità.
ekattasmiṃ
maññati
all'unità
pensa
Pensa l'unità.
ekattato
maññati
unità
pensa
Pensa l'unità è mia.
Ekattaṃ
me
ti
maññati
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'unità.
Ekattaṃ
abhinandati
unità
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
24
Prende la molteplicità come molteplicità.
nānattaṃ
nānattato
sañjānāti
molteplicità
molteplicità
prende
Ha preso la molteplicità come molteplicità, pensa 'molteplicità'.
nānattaṃ
nānattato
saññatvā
nānattaṃ
maññati
molteplicità
molteplicità
ha preso
molteplicità
pensa
Pensa alla molteplicità.
Nānattasmiṃ
maññati
alla molteplicità
pensa
Pensa la molteplicità.
nānattato
maññati
molteplicità
pensa
Pensa 'la molteplicità è mia'.
nānattaṃ
me
ti
maññati
molteplicità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra della molteplicità.
nānattaṃ
abhinandati
molteplicità
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
25
Prende il tutto come tutto.
sabbaṃ
sabbato
sañjānāti
tutto
tutto
prende
Ha preso il tutto come tutto, pensa 'tutto'.
sabbaṃ
sabbato
saññatvā
sabbaṃ
maññati
tutto
tutto
ha preso
tutto
pensa
Pensa al tutto.
Sabbasmiṃ
maññati
al tutto
pensa
Pensa il tutto.
sabbato
maññati
tutto
pensa
Pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
me
ti
maññati
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra del tutto.
sabbaṃ
abhinandati
tutto
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
non conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
26
Prende l'estinzione come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
sañjānāti
estinzione
estinzione
prende
Ha preso l'estinzione come estinzione, pensa' estinzione'.
Nibbānaṃ
nibbānato
saññatvā
Nibbānaṃ
maññati
estinzione
estinzione
ha preso
estinzione
pensa
Pensa all'estinzione.
Nibbānasmiṃ
maññati
all'estinzione
pensa
Pensa l'estinzione.
nibbānato
maññati
estinzione
pensa
Pensa l'estinzione è mia.
Nibbānaṃ
me
ti
maññati
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
pensa
Si rallegra dell'estinzione.
Nibbānaṃ
abhinandati
estinzione
si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Non conosce ciò, io dico.
Apariññātaṃ
tassā
non conosciuto/a
suo
ti
vadāmi
esso / questo/a/i/e
dico
27
Un mendicante, o mendicanti, che combatte per conseguire l'incomparabile sicurezza non conseguita, sta.
Yopi
so
bhikkhave
bhikkhu
sekho
appattamānaso
anuttaraṃ
yogakkhemaṃ
patthayamāno
viharati
chi
egli
o mendicanti
mendicante/i
combattente
non conseguita
incomparabile
sicurezza
conseguire
sta / risiede / terra
Anche per lui la terra vale come terra
sopi
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
anche a lui
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non deve pensare terra.
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
māmaññi
terra
terra
è valso/a
terra
non pensare
Non deve pensare alla terra.
paṭhaviyā
māmaññi
alla terra
non pensare
Non deve pensare terra.
paṭhavito
māmaññi
terra
non pensare
Non deve pensare 'la terra è mia'.
paṭhaviṃ
me
ti
māmaññi
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi della terra.
paṭhaviṃ
mābhinandi
terra
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
28
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non deve pensare acqua.
āpaṃ
acqua
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
māmaññi
acqua
è valso/a
acqua
non pensare
Non deve pensare all'acqua.
āpasmiṃ
māmaññi
all'acqua
non pensare
Non deve pensare l'acqua.
āpato
māmaññi
acqua
non pensare
Non deve pensare 'l'acqua è mia'.
āpaṃ
me
ti
māmaññi
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'acqua.
āpaṃ
mābhinandi
acqua
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco, ma non deve pensare fuoco.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
tejaṃ
māmaññi
fuoco
fuoco
è valso/a
fuoco
non pensare
Non deve pensare al fuoco.
tejasmiṃ
māmaññi
al fuoco
non pensare
Non deve pensare il fuoco.
tejato
māmaññi
fuoco
non pensare
Non deve pensare 'il fuoco è mio'.
tejaṃ
me
ti
māmaññi
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del fuoco.
tejaṃ
mābhinandi
fuoco
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non deve pensare aria.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
māmaññi
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non pensare
Non deve pensare all'aria.
Vāyasmiṃ
māmaññi
all'aria
non pensare
Non deve pensare l'aria.
vāyato
māmaññi
aria
non pensare
Non deve pensare 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
me
ti
māmaññi
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'aria.
vāyaṃ
mābhinandi
età / aria
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non deve pensare natura.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
māmaññi
natura
natura
è valso/a
natura
non pensare
Non deve pensare alla natura.
Bhūtesu
māmaññi
alla natura
non pensare
Non deve pensare la natura.
bhūtato
māmaññi
natura
non pensare
Non deve pensare 'la natura è mia'.
Bhūte
me
ti
māmaññi
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi della natura.
Bhūte
mābhinandi
natura
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Gli dei valgono come dei.
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non deve pensare dei.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
māmaññi
dei
dei
è valso/a
dei
non pensare
Non deve pensare agli dei.
devesu
māmaññi
agli dei
non pensare
Non deve pensare gli dei.
devato
māmaññi
dei
non pensare
Non deve pensare 'gli dei sono miei'.
Deve
me
ti
māmaññi
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi degli dei.
Deve
mābhinandi
dei
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione, ma non deve pensare signore della
generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
māmaññi
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non pensare
Non deve pensare al signore della generazione.
Pajāpatismiṃ
māmaññi
al signore della generazione
non pensare
Non deve pensare il signore della generazione.
pajāpatito
māmaññi
signore della generazione
non pensare
Non deve pensare 'il signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
me
ti
māmaññi
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del signore della generazione.
Pajāpatiṃ
mābhinandi
signore della generazione
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Brahma vale come Brahma.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Brahma è valso come Brahma, ma non deve pensare Brahma.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
māmaññi
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non pensare
Non deve pensare a Brahma.
Brahmani
māmaññi
a Brahma
non pensare
Non deve pensare il Brahma.
brahmato
māmaññi
Brahma
non pensare
Non deve pensare 'Brahma è mio'.
Brahmaṃ
me
ti
māmaññi
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi di Brahma.
Brahmaṃ
mābhinandi
Brahma
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I lucenti valgono come lucenti.
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non deve pensare lucenti.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
māmaññi
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non pensare
Non deve pensare ai lucenti.
ābhassaresu
māmaññi
ai lucenti
non pensare
Non deve pensare i lucenti.
ābhassarato
māmaññi
lucenti
non pensare
Non deve pensare 'i lucenti sono miei'.
Ābhassare
me
ti
māmaññi
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dei lucenti.
Ābhassare
mābhinandi
lucenti
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I raggianti valgono come raggianti.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non deve pensare raggianti.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
māmaññi
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non pensare
Non deve pensare ai raggianti.
Subhakiṇṇesu
māmaññi
ai raggianti
non pensare
Non deve pensare i raggianti.
subhakiṇṇato
māmaññi
raggianti
non pensare
Non deve pensare 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
me
ti
māmaññi
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dei raggianti.
subhakiṇṇe
mābhinandi
raggianti
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I possenti valgono come possenti.
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non deve pensare possenti.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
māmaññi
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non pensare
Non deve pensare ai possenti.
vehapphalesu
māmaññi
ai possenti
non pensare
Non deve pensare i possenti.
vehapphalato
māmaññi
possenti
non pensare
Non deve pensare 'i possenti sono miei'.
vehapphale
me
ti
māmaññi
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dei possenti.
vehapphale
mābhinandi
possenti
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'ultrapossente vale come ultrapossente.
Abhibhuṃ
ultrapossente
abhibhuto
abhijānāti
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non deve pensare ultrapossente.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
māmaññi
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non pensare
Non deve pensare all'ultrapossente.
Abhibhusmiṃ
māmaññi
all'ultrapossente
non pensare
Non deve pensare l'ultrapossente.
abhibhuto
māmaññi
ultrapossente
non pensare
Non deve pensare 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
me
ti
māmaññi
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
mābhinandi
ultrapossente
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non deve pensare illimitato
contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
māmaññi
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non pensare
Non deve pensare all'illimitato contatto dello spazio.
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
māmaññi
all'illimitato contatto dello spazio
non pensare
Non deve pensare l'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanato
māmaññi
illimitato contatto dello spazio
non pensare
Non deve pensare 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
māmaññi
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
illimitato contatto dello spazio
mābhinandi
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non deve pensare
illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
māmaññi
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non pensare
Non deve pensare all'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanasmiṃ
māmaññi
all'illimitata sfera della coscienza
non pensare
Non deve pensare l'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanato
māmaññi
illimitato contatto della coscienza
non pensare
Non deve pensare 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
māmaññi
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
mābhinandi
illimitato contatto della coscienza
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valsa come contatto della non esistenza, ma non deve pensare contatto della
non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
māmaññi
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non pensare
Non deve pensare al contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanasmiṃ
māmaññi
al contatto della non esistenza
non pensare
Non deve pensare il contatto della non esistenza.
Ākiñcaññāyatanato
māmaññi
contatto della non esistenza
non pensare
Non deve pensare 'il contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
māmaññi
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
mābhinandi
contatto della non esistenza
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto della assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valsa come contatto di assoluta non percezione, ma non deve pensare
contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
māmaññi
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non pensare
Non deve pensare al contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
māmaññi
al contatto della percezione assoluta
non pensare
Non deve pensare il contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanato
māmaññi
contatto di assoluta non percezione
non pensare
Non deve pensare 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
māmaññi
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
mābhinandi
contatto di assoluta non percezione
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
impari a conoscere
suo
ti
vadāmi
esso / questo/a/i/e
dico
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto, ma non deve pensare visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
māmaññi
visto
visto
è valso/a
visto
non pensare
Non deve pensare al visto.
diṭṭhasmiṃ
māmaññi
al visto
non pensare
Non deve pensare il visto.
diṭṭhato
māmaññi
visto
non pensare
Non deve pensare 'il visto è mio'.
Diṭṭhaṃ
me
ti
māmaññi
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del visto.
Diṭṭhaṃ
mābhinandi
visto
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito, ma non deve pensare sentito.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
māmaññi
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non pensare
Non deve pensare al sentito.
Sutasmiṃ
māmaññi
al sentito
non pensare
Non deve pensare il sentito.
sutato
māmaññi
sentito
non pensare
Non deve pensare 'il sentito è mio'.
sutaṃ
me
ti
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
māmaññi
non pensare
Non deve rallegrarsi del sentito.
sutaṃ
mābhinandi
sentito
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato, ma non deve pensare pensato.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
māmaññi
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non pensare
Non deve pensare al pensato.
mutasmiṃ
māmaññi
al pensato
non pensare
Non deve pensare il pensato.
mutato
māmaññi
pensato
non pensare
Non deve pensare 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
me
ti
māmaññi
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del pensato.
Mutaṃ
mābhinandi
pensato
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto, ma non deve pensare conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
māmaññi
non pensare
Non deve pensare al conosciuto.
Viññātasmiṃ
māmaññi
al conosciuto
non pensare
Non deve pensare il conosciuto.
Viññātato
māmaññi
conosciuto
non pensare
Non deve pensare 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
me
ti
māmaññi
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del conosciuto.
viññātaṃ
mābhinandi
conosciuto
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non deve pensare unità.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
māmaññi
unità
unità
è valso/a
unità
non pensare
Non deve pensare all'unità.
ekattasmiṃ
māmaññi
all'unità
non pensare
Non deve pensare l'unità.
ekattato
māmaññi
unità
non pensare
Non deve pensare 'l'unità è mia'.
Ekattaṃ
me
ti
māmaññi
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'unità.
Ekattaṃ
mābhinandi
unità
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
impari a conoscere
suo
ti
vadāmi
esso / questo/a/i/e
dico
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto, ma non deve pensare tutto.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
māmaññi
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non pensare
Non deve pensare al tutto.
Sabbasmiṃ
māmaññi
al tutto
non pensare
Non deve pensare il tutto.
sabbato
māmaññi
tutto
non pensare
Non deve pensare 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
me
ti
māmaññi
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi del tutto.
sabbaṃ
mābhinandi
tutto
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non deve pensare estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
māmaññi
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
non pensare
Non deve pensare l'estinzione.
nibbānato
māmaññi
estinzione
non pensare
Non deve pensare 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
me
ti
māmaññi
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non pensare
Non deve rallegrarsi dell'estinzione.
Nibbānaṃ
estinzione
mābhinandi
non rallegrarsi
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per imparare a conoscere, io dico.
Pariññeyyaṃ
tassā
ti
vadāmi
impari a conoscere
suo
esso / questo/a/i/e
dico
29
Un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, concluso ciò che deve essere fatto, scaricato del peso,
raggiunto il suo scopo, esaurita la mania di esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra vale
come terra.
Yo
pi
so
bhikkhave
bhikkhu
arahaṃ
khīṇāsavo
vusitavā
katakaraṇīyo
ohitabhāro
anuppattasadattho
parikkhīṇabhavasaṃyojano
sammadaññā
vimutto
so
pi
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
anche
egli
o mendicanti
mendicante/i
santo
esaurita la mania
esaurito
ciò che deve essere fatto
scaricato del peso
raggiunto il suo scopo
esaurita la rete dell'esistenza
perfetta sapienza
redento
egli
anche
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra'.
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
terra
terra
è valso/a
terra
non / senza
pensa
Non pensa alla terra.
paṭhaviyā
na
maññati
alla terra
non / senza
pensa
Non pensa la terra.
paṭhavito
na
maññati
terra
non / senza
pensa
Non pensa 'la terra è mia'.
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra della terra.
paṭhaviṃ
terra
nābhinandati
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
30
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
Non pensa all'acqua.
āpasmiṃ
na
maññati
all'acqua
non / senza
pensa
Non pensa l'acqua.
āpato
na
maññati
acqua
non / senza
pensa
Non pensa 'l'acqua è mia'.
āpaṃ
me
ti
na
maññati
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'acqua.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
l fuoco è valso come fuoco, ma non pensa 'fuoco'.
tejaṃ
tejato
fuoco
fuoco
Abhiññāya
tejaṃ
na
maññati
è valso/a
fuoco
non / senza
pensa
Non pensa al fuoco.
tejasmiṃ
na
maññati
al fuoco
non / senza
pensa
Non pensa il fuoco.
tejato
na
maññati
fuoco
non / senza
pensa
Non pensa 'il fuoco è mio'.
tejaṃ
me
ti
na
maññati
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del fuoco.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
Non pensa all'aria.
Vāyasmiṃ
na
maññati
all'aria
non / senza
pensa
Non pensa l'aria.
vāyato
na
maññati
aria
non / senza
pensa
Non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
me
ti
na
maññati
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'aria.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura'.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
natura
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
Non pensa alla natura.
Bhūtesu
na
maññati
alla natura
non / senza
pensa
Non pensa la natura.
bhūtato
na
maññati
natura
non / senza
pensa
Non pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
me
ti
na
maññati
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra della natura.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Gli dei valgono come dei.
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei'.
Deve
dei
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
Non pensa agli dei.
devesu
na
maññati
agli dei
non / senza
pensa
Non pensa gli dei.
devato
na
maññati
dei
non / senza
pensa
Non pensa 'gli dei sono miei'.
Deve
me
ti
na
maññati
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione, ma non pensa signore della
generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
Non pensa al signore della generazione.
Pajāpatismiṃ
na
maññati
al signore della generazione
non / senza
pensa
Non pensa il signore della generazione.
pajāpatito
na
maññati
signore della generazione
non / senza
pensa
Non pensa 'il signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
me
ti
na
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
maññati
pensa
Non si rallegra del signore della generazione.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Conosce ciò, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Brahma vale come Brahma.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Brahma è valso come Brahma, ma non pensa Brahma.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
Non pensa il Brahma.
brahmato
na
maññati
Brahma
non / senza
pensa
Non pensa a Brahma.
Brahmani
na
maññati
a Brahma
non / senza
pensa
Non pensa 'Brahma è mio'.
Brahmaṃ
me
ti
na
maññati
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra di Brahma.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I lucenti valgono come lucenti.
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
Non pensa ai lucenti.
ābhassaresu
na
maññati
ai lucenti
non / senza
pensa
Non pensa i lucenti.
ābhassarato
na
maññati
lucenti
non / senza
pensa
Non pensa 'i lucenti sono miei'.
Ābhassare
me
ti
na
maññati
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Li conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I raggianti valgono come raggianti.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
na
maññati
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non / senza
pensa
Non pensa ai raggianti.
subhakiṇṇato
na
maññati
raggianti
non / senza
pensa
Non pensa i raggianti.
Subhakiṇṇesu
na
maññati
ai raggianti
non / senza
pensa
Non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
me
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
ti
na
maññati
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Li conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
I possenti valgono come possenti.
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
na
maññati
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non / senza
pensa
Non pensa ai possenti.
vehapphalesu
na
maññati
ai possenti
non / senza
pensa
Non pensa i possenti.
vehapphalato
na
maññati
possenti
non / senza
pensa
Non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
me
ti
na
maññati
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Li conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'ultrapossente vale come ultrapossente.
Abhibhuṃ
abhibhuto
ultrapossente
ultrapossente
abhijānāti
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa ultrapossente.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
na
maññati
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non / senza
pensa
Non pensa all'ultrapossente.
Abhibhusmiṃ
na
maññati
all'ultrapossente
non / senza
pensa
Non pensa l'ultrapossente.
abhibhuto
na
maññati
ultrapossente
non / senza
pensa
Non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
me
ti
na
maññati
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa illimitato contatto
dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
Non pensa all'illimitato contatto dello spazio.
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
na
maññati
all'illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
Non pensa l'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
Non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa illimitato
contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
Non pensa all'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
Non pensa l'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
Non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
vadāmi
dico
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valsa come contatto della non esistenza, ma non pensa contatto della non
esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
Non pensa al contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
Non pensa il contatto della non esistenza.
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
Non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valsa come contatto di assoluta non percezione, ma non pensa
contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
Non pensa al contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
Non pensa il contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
Non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto di assoluta non percezione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto, ma non pensa visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
Non pensa al visto.
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
al visto
non / senza
pensa
Non pensa il visto.
diṭṭhato
na
maññati
visto
non / senza
pensa
Non pensa 'il visto è mio'.
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del visto.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito, ma non pensa sentito.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
na
maññati
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non / senza
pensa
Non pensa al sentito.
Sutasmiṃ
na
maññati
al sentito
non / senza
pensa
Non pensa il sentito.
sutato
na
maññati
sentito
non / senza
pensa
Non pensa 'il sentito è mio'.
sutaṃ
me
ti
na
maññati
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del sentito.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato, ma non pensa pensato.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
Non pensa al pensato.
mutasmiṃ
al pensato
na
maññati
non / senza
pensa
Non pensa il pensato.
mutato
na
maññati
pensato
non / senza
pensa
Non pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del pensato.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto, ma non pensa conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
Non pensa al conosciuto.
Viññātasmiṃ
na
maññati
al conosciuto
non / senza
pensa
Non pensa il conosciuto.
Viññātato
na
maññati
conosciuto
non / senza
pensa
Non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del conosciuto.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
e
per
hetu
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa unità.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
Non pensa all'unità.
ekattasmiṃ
na
maññati
all'unità
non / senza
pensa
Non pensa l'unità.
ekattato
na
maññati
unità
non / senza
pensa
Non pensa 'l'unità è mia'.
Ekattaṃ
me
ti
na
maññati
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'unità.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto, ma non pensa tutto.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
Non pensa al tutto.
Sabbasmiṃ
na
maññati
al tutto
non / senza
pensa
Non pensa il tutto.
sabbato
na
maññati
tutto
non / senza
pensa
Non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra del tutto.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
na
maññati
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
non / senza
pensa
Non pensa all'estinzione.
Nibbānasmiṃ
na
maññati
all'estinzione
non / senza
pensa
Non pensa l'estinzione.
nibbānato
na
maññati
estinzione
non / senza
pensa
Non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'estinzione.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Lo conosce, io dico.
Pariññātaṃ
tassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
suo
esso / questo/a/i/e
dico
31
Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del
peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra
vale come terra.
Yo
pi
so
bhikkhave
bhikkhu
arahaṃ
khīṇāsavo
vusitavā
katakaraṇīyo
ohitabhāro
anuppattasadattho
parikkhīṇabhavasaṃyojano
sammadaññā
vimutto
so
pi
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
anche
egli
o mendicanti
mendicante/i
santo
esaurita la mania
esaurito
ciò che deve essere fatto
scaricato del peso
raggiunto il suo scopo
esaurita la rete dell'esistenza
perfetta sapienza
redento
egli
anche
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra
è mia'.
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
paṭhaviyā
na
maññati
paṭhavito
na
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
terra
terra
è valso/a
terra
non / senza
pensa
alla terra
non / senza
pensa
terra
non / senza
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
nābhinandati
terra
non si rallegra
E perché?
taṃ
e
kissa
hetu
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
32
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa
'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
āpasmiṃ
na
maññati
āpato
na
maññati
āpaṃ
me
ti
na
maññati
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
all'acqua
non / senza
pensa
acqua
non / senza
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'acqua non si rallegra.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco
è mio'.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
tejasmiṃ
na
maññati
tejato
na
maññati
fuoco
fuoco
è valso/a
al fuoco
non / senza
pensa
fuoco
non / senza
pensa
tejaṃ
me
ti
na
maññati
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del fuoco non si rallegra.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
Vāyasmiṃ
na
maññati
vāyato
na
maññati
vāyaṃ
me
ti
na
maññati
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
all'aria
non / senza
pensa
aria
non / senza
pensa
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'aria non si rallegra.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non
pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
natura
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
Bhūtesu
na
maññati
bhūtato
na
maññati
Bhūte
me
ti
na
maññati
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
alla natura
non / senza
pensa
natura
non / senza
pensa
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della natura non si rallegra.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Gli dei valgono come dei,
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono
miei'.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
devesu
na
maññati
devato
na
maññati
Deve
me
ti
na
maññati
dei
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
agli dei
non / senza
pensa
dei
non / senza
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
e
per
hetu
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della
generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il
signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
Pajāpatismiṃ
na
maññati
pajāpatito
na
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
na
maññati
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
al signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del signore della generazione non si rallegra.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il Bramha vale come Bramha.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non
pensa 'il Bramha è mio'.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
brahmato
na
maññati
Brahmani
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
Brahma
non / senza
pensa
a Brahma
na
maññati
Brahmaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del Bramha non si rallegra.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
I lucenti valgono come lucenti,
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i
lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
ābhassaresu
na
maññati
ābhassarato
na
maññati
Ābhassare
me
ti
na
maññati
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
ai lucenti
non / senza
pensa
lucenti
non / senza
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
I raggianti valgono come raggianti,
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti,
non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
na
maññati
subhakiṇṇato
na
maññati
Subhakiṇṇesu
na
maññati
subhakiṇṇe
me
ti
na
maññati
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non / senza
pensa
raggianti
non / senza
pensa
ai raggianti
non / senza
pensa
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
I possenti valgono come possenti,
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti,
non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
na
maññati
vehapphalesu
na
maññati
vehapphalato
na
maññati
vehapphale
me
ti
na
maññati
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non / senza
pensa
ai possenti
non / senza
pensa
possenti
non / senza
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'ultrapossente vale come ultrapossente,
Abhibhuṃ
abhibhuto
abhijānāti
ultrapossente
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non
pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
na
maññati
Abhibhusmiṃ
na
maññati
abhibhuto
na
maññati
Abhibhuṃ
me
ti
na
maññati
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non / senza
pensa
all'ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio,
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto
dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non
pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
all'illimitato contatto dello spazio
na
maññati
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza,
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato
contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della
coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non
esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il
contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto della non esistenza non si rallegra.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa
'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto
di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
na
maññati
non / senza
pensa
Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto di assoluta non percezione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è
mio'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
diṭṭhato
na
maññati
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
al visto
non / senza
pensa
visto
non / senza
pensa
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del visto non si rallegra.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il
sentito è mio'.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sentito
sentito
è valso/a
sutaṃ
na
maññati
Sutasmiṃ
na
maññati
sutato
na
maññati
sutaṃ
me
ti
na
maññati
sentito
non / senza
pensa
al sentito
non / senza
pensa
sentito
non / senza
pensa
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del sentito non si rallegra.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non
pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
mutasmiṃ
na
maññati
mutato
na
maññati
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
al pensato
non / senza
pensa
pensato
non / senza
pensa
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del pensato non si rallegra.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il
conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
Viññātasmiṃ
na
maññati
Viññātato
na
maññati
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
al conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del conosciuto non si rallegra.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è
mia'.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
ekattasmiṃ
na
maññati
ekattato
na
maññati
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
all'unità
non / senza
pensa
unità
non / senza
pensa
Ekattaṃ
me
ti
na
maññati
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'unità non si rallegra.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
Sabbasmiṃ
na
maññati
sabbato
na
maññati
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
al tutto
non / senza
pensa
tutto
non / senza
pensa
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del tutto non si rallegra.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa
l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
na
maññati
Nibbānasmiṃ
na
maññati
nibbānato
na
maññati
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
non / senza
pensa
all'estinzione
non / senza
pensa
estinzione
non / senza
pensa
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'estinzione non si rallegra.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama.
khayā
rāgassa
vītarāgattā
annientamento
esaurita la brama
è senza brama
33
Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del
peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra
vale come terra.
Yo
pi
so
bhikkhave
bhikkhu
arahaṃ
khīṇāsavo
vusitavā
katakaraṇīyo
ohitabhāro
anuppattasadattho
parikkhīṇabhavasaṃyojano
sammadaññā
vimutto
so
pi
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
anche
egli
o mendicanti
mendicante/i
santo
esaurita la mania
esaurito
ciò che deve essere fatto
scaricato del peso
raggiunto il suo scopo
esaurita la rete dell'esistenza
perfetta sapienza
redento
egli
anche
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra
è mia', della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
paṭhavito
terra
terra
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
paṭhaviyā
na
maññati
paṭhavito
na
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
è valso/a
terra
non / senza
pensa
alla terra
non / senza
pensa
terra
non / senza
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
nābhinandati
terra
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita l'avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
34
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa
'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
āpasmiṃ
na
maññati
āpato
na
maññati
āpaṃ
me
ti
na
maññati
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
all'acqua
non / senza
pensa
acqua
non / senza
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'acqua non si rallegra.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
e
per
hetu
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco
è mio'.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
tejaṃ
na
maññati
tejasmiṃ
na
maññati
tejato
na
maññati
tejaṃ
me
ti
na
maññati
fuoco
fuoco
è valso/a
fuoco
non / senza
pensa
al fuoco
non / senza
pensa
fuoco
non / senza
pensa
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del fuoco non si rallegra.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
Vāyasmiṃ
na
maññati
vāyato
na
maññati
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
all'aria
non / senza
pensa
aria
non / senza
pensa
vāyaṃ
me
ti
na
maññati
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'aria non si rallegra.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non
pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
Bhūtesu
na
maññati
bhūtato
na
maññati
Bhūte
me
ti
na
maññati
natura
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
alla natura
non / senza
pensa
natura
non / senza
pensa
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della natura non si rallegra.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Gli dei valgono come dei,
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono
miei'.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
devesu
na
maññati
devato
na
maññati
Deve
me
ti
na
maññati
dei
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
agli dei
non / senza
pensa
dei
non / senza
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della
generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il
signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
Pajāpatismiṃ
na
maññati
pajāpatito
na
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
na
maññati
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
al signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del signore della generazione non si rallegra.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il Bramha vale come Bramha.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non
pensa 'il Bramha è mio'.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
brahmato
na
maññati
Brahmani
na
maññati
Brahmaṃ
me
ti
na
maññati
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
Brahma
non / senza
pensa
a Brahma
non / senza
pensa
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del Bramha non si rallegra.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
I lucenti valgono come lucenti,
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i
lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
ābhassaresu
na
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
ai lucenti
non / senza
maññati
ābhassarato
na
maññati
Ābhassare
me
ti
na
maññati
pensa
lucenti
non / senza
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
I raggianti valgono come raggianti,
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti,
non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
na
maññati
subhakiṇṇato
na
maññati
Subhakiṇṇesu
na
maññati
subhakiṇṇe
me
ti
na
maññati
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non / senza
pensa
raggianti
non / senza
pensa
ai raggianti
non / senza
pensa
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
I possenti valgono come possenti,
vehapphale
possenti
vehapphalato
abhijānāti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti,
non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
na
maññati
vehapphalesu
na
maññati
vehapphalato
na
maññati
vehapphale
me
ti
na
maññati
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non / senza
pensa
ai possenti
non / senza
pensa
possenti
non / senza
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'ultrapossente vale come ultrapossente,
Abhibhuṃ
abhibhuto
abhijānāti
ultrapossente
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non
pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
na
maññati
Abhibhusmiṃ
na
maññati
abhibhuto
na
maññati
Abhibhuṃ
me
ti
na
maññati
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non / senza
pensa
all'ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio,
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto
dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non
pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
na
maññati
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
all'illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza,
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato
contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della
coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non
esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il
contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto della non esistenza non si rallegra.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa
'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto
di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto di assoluta non percezione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è
mio'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
diṭṭhato
na
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
al visto
non / senza
pensa
visto
non / senza
maññati
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
pensa
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del visto non si rallegra.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il
sentito è mio'.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
na
maññati
Sutasmiṃ
na
maññati
sutato
na
maññati
sutaṃ
me
ti
na
maññati
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non / senza
pensa
al sentito
non / senza
pensa
sentito
non / senza
pensa
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del sentito non si rallegra.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non
pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
mutasmiṃ
na
maññati
mutato
na
maññati
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
al pensato
non / senza
pensa
pensato
non / senza
pensa
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del pensato non si rallegra.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il
conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
Viññātasmiṃ
na
maññati
Viññātato
na
maññati
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
al conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del conosciuto non si rallegra.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è
mia'.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
ekattasmiṃ
na
maññati
ekattato
na
maññati
Ekattaṃ
me
ti
na
maññati
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
all'unità
non / senza
pensa
unità
non / senza
pensa
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'unità non si rallegra.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
Sabbasmiṃ
na
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
al tutto
non / senza
maññati
sabbato
na
maññati
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
pensa
tutto
non / senza
pensa
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del tutto non si rallegra.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa
l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
na
maññati
Nibbānasmiṃ
na
maññati
nibbānato
na
maññati
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
non / senza
pensa
all'estinzione
non / senza
pensa
estinzione
non / senza
pensa
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'estinzione non si rallegra.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione.
khayā
dosassa
vītadosattā
annientamento
all'avversione
è senza avversione
35
Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del
peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra
vale come terra.
Yo
pi
so
bhikkhave
bhikkhu
arahaṃ
khīṇāsavo
vusitavā
katakaraṇīyo
ohitabhāro
anuppattasadattho
parikkhīṇabhavasaṃyojano
sammadaññā
vimutto
so
pi
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
anche
egli
o mendicanti
mendicante/i
santo
esaurita la mania
esaurito
ciò che deve essere fatto
scaricato del peso
raggiunto il suo scopo
esaurita la rete dell'esistenza
perfetta sapienza
redento
egli
anche
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra
è mia', della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
paṭhaviyā
na
maññati
paṭhavito
na
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
terra
terra
è valso/a
terra
non / senza
pensa
alla terra
non / senza
pensa
terra
non / senza
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
nābhinandati
terra
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita l'illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
36
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
acqua
āpato
abhijānāti
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa
'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
āpasmiṃ
na
maññati
āpato
na
maññati
āpaṃ
me
ti
na
maññati
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
all'acqua
non / senza
pensa
acqua
non / senza
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'acqua non si rallegra.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco
è mio'.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
tejaṃ
na
maññati
tejasmiṃ
na
maññati
tejato
na
maññati
tejaṃ
me
ti
na
maññati
fuoco
fuoco
è valso/a
fuoco
non / senza
pensa
al fuoco
non / senza
pensa
fuoco
non / senza
pensa
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del fuoco non si rallegra.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
Vāyasmiṃ
na
maññati
vāyato
na
maññati
vāyaṃ
me
ti
na
maññati
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
all'aria
non / senza
pensa
aria
non / senza
pensa
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'aria non si rallegra.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non
pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
natura
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
Bhūtesu
na
maññati
bhūtato
na
maññati
Bhūte
me
ti
na
maññati
alla natura
non / senza
pensa
natura
non / senza
pensa
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della natura non si rallegra.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Gli dei valgono come dei,
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono
miei'.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
devesu
na
maññati
devato
na
maññati
Deve
me
ti
na
maññati
dei
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
agli dei
non / senza
pensa
dei
non / senza
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della
generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il
signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
Pajāpatismiṃ
na
maññati
pajāpatito
na
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
na
maññati
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
al signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del signore della generazione non si rallegra.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il Bramha vale come Bramha.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non
pensa 'il Bramha è mio'.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
brahmato
na
maññati
Brahmani
na
maññati
Brahmaṃ
me
ti
na
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
Brahma
non / senza
pensa
a Brahma
non / senza
pensa
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
maññati
pensa
Del Bramha non si rallegra.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
I lucenti valgono come lucenti,
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i
lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
ābhassaresu
na
maññati
ābhassarato
na
maññati
Ābhassare
me
ti
na
maññati
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
ai lucenti
non / senza
pensa
lucenti
non / senza
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
I raggianti valgono come raggianti,
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti,
non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
na
maññati
subhakiṇṇato
na
maññati
Subhakiṇṇesu
na
maññati
subhakiṇṇe
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
raggianti
non / senza
pensa
ai raggianti
non / senza
pensa
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
I possenti valgono come possenti,
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti,
non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
na
maññati
vehapphalesu
na
maññati
vehapphalato
na
maññati
vehapphale
me
ti
na
maññati
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non / senza
pensa
ai possenti
non / senza
pensa
possenti
non / senza
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
annientamento
mohassa
vītamohattā
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'ultrapossente vale come ultrapossente,
Abhibhuṃ
abhibhuto
abhijānāti
ultrapossente
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non
pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
na
maññati
Abhibhusmiṃ
na
maññati
abhibhuto
na
maññati
Abhibhuṃ
me
ti
na
maññati
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non / senza
pensa
all'ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio,
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto
dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non
pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
na
maññati
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
ākāsānañcāyatanaṃ
me
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
all'illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
ti
na
maññati
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza,
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato
contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della
coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non
esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il
contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto della non esistenza non si rallegra.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa
'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto
di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
contatto di assoluta non percezione
nābhinandati
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è
mio'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
diṭṭhato
na
maññati
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
al visto
non / senza
pensa
visto
non / senza
pensa
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del visto non si rallegra.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il
sentito è mio'.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
na
maññati
Sutasmiṃ
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non / senza
pensa
al sentito
na
maññati
sutato
na
maññati
sutaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
sentito
non / senza
pensa
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del sentito non si rallegra.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non
pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
mutasmiṃ
na
maññati
mutato
na
maññati
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
al pensato
non / senza
pensa
pensato
non / senza
pensa
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del pensato non si rallegra.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il
conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
Viññātasmiṃ
na
maññati
Viññātato
na
maññati
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
al conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del conosciuto non si rallegra.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è
mia'.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
ekattasmiṃ
na
maññati
ekattato
na
maññati
Ekattaṃ
me
ti
na
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
all'unità
non / senza
pensa
unità
non / senza
pensa
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
maññati
pensa
Dell'unità non si rallegra.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
Sabbasmiṃ
na
maññati
sabbato
na
maññati
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
al tutto
non / senza
pensa
tutto
non / senza
pensa
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del tutto non si rallegra.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa
l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
na
maññati
Nibbānasmiṃ
na
maññati
nibbānato
na
maññati
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
all'estinzione
non / senza
pensa
estinzione
non / senza
pensa
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'estinzione non si rallegra.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione.
khayā
mohassa
vītamohattā
annientamento
esaurita l'illusione
è senza illusione
37
Anche al Così Venuto, o mendicanti, santo, perfetto svegliato, la terra vale come terra.
tathāgato
pi
bhikkhave
arahaṃ
sammāsambuddho
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
il Così Venuto
anche
o mendicanti
santo
perfetto svegliato
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra
è mia'.
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
paṭhaviyā
na
maññati
paṭhavito
na
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
terra
terra
è valso/a
terra
non / senza
pensa
alla terra
non / senza
pensa
terra
non / senza
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
nābhinandati
terra
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
38
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa
'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
āpasmiṃ
na
maññati
āpato
na
maññati
āpaṃ
me
ti
na
maññati
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
all'acqua
non / senza
pensa
acqua
non / senza
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'acqua non si rallegra.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco
è mio'.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
fuoco
fuoco
è valso/a
tejaṃ
na
maññati
tejasmiṃ
na
maññati
tejato
na
maññati
tejaṃ
me
ti
na
maññati
fuoco
non / senza
pensa
al fuoco
non / senza
pensa
fuoco
non / senza
pensa
fuoco
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del fuoco non si rallegra.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
Vāyasmiṃ
maññati
vāyato
na
maññati
vāyaṃ
me
ti
na
maññati
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
all'aria
pensa
aria
non / senza
pensa
età / aria
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'aria non si rallegra.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non
pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
Bhūtesu
na
maññati
bhūtato
na
maññati
Bhūte
me
ti
na
maññati
natura
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
alla natura
non / senza
pensa
natura
non / senza
pensa
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della natura non si rallegra.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Gli dei valgono come dei,
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono
miei'.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
devesu
na
dei
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
agli dei
non / senza
maññati
devato
na
maññati
Deve
me
ti
na
maññati
pensa
dei
non / senza
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della
generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il
signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
Pajāpatismiṃ
na
maññati
pajāpatito
na
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
na
maññati
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
al signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del signore della generazione non si rallegra.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
conosciuto/a
e
tathāgatassā
ti
vadāmi
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il Bramha vale come Bramha.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non
pensa 'il Bramha è mio'.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
Brahmani
na
maññati
brahmato
na
maññati
Brahmaṃ
me
ti
na
maññati
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
a Brahma
non / senza
pensa
Brahma
non / senza
pensa
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del Bramha non si rallegra.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
I lucenti valgono come lucenti,
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i
lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
ābhassaresu
na
maññati
ābhassarato
na
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
ai lucenti
non / senza
pensa
lucenti
non / senza
maññati
Ābhassare
me
ti
na
maññati
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
I raggianti valgono come raggianti,
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti,
non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
na
maññati
Subhakiṇṇesu
na
maññati
subhakiṇṇato
na
maññati
subhakiṇṇe
me
ti
na
maññati
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non / senza
pensa
ai raggianti
non / senza
pensa
raggianti
non / senza
pensa
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
I possenti valgono come possenti,
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti,
non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
na
maññati
vehapphalesu
na
maññati
vehapphalato
na
maññati
vehapphale
me
ti
na
maññati
possenti
possenti
è valso/a
possenti
non / senza
pensa
ai possenti
non / senza
pensa
possenti
non / senza
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'ultrapossente vale come ultrapossente,
Abhibhuṃ
abhibhuto
abhijānāti
ultrapossente
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non
pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
Abhibhuṃ
na
maññati
Abhibhusmiṃ
na
maññati
abhibhuto
na
maññati
Abhibhuṃ
me
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
ultrapossente
non / senza
pensa
all'ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
ti
na
maññati
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio,
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto
dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non
pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
na
maññati
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
all'illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza,
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
abhijānāti
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato
contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della
coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non
esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il
contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
maññati
pensa
Del contatto della non esistenza non si rallegra.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa
'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto
di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto di assoluta non percezione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è
mio'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
diṭṭhato
na
maññati
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
al visto
non / senza
pensa
visto
non / senza
pensa
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del visto non si rallegra.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il
sentito è mio'.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
na
maññati
Sutasmiṃ
na
maññati
sutato
na
maññati
sutaṃ
me
ti
na
maññati
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non / senza
pensa
al sentito
non / senza
pensa
sentito
non / senza
pensa
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del sentito non si rallegra.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non
pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
mutasmiṃ
na
maññati
mutato
na
maññati
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
al pensato
non / senza
pensa
pensato
non / senza
pensa
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del pensato non si rallegra.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il
conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
conosciuto
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
Viññātasmiṃ
na
maññati
Viññātato
na
maññati
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
al conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del conosciuto non si rallegra.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è
mia'.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
ekattasmiṃ
na
maññati
ekattato
na
maññati
Ekattaṃ
me
ti
na
maññati
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
all'unità
non / senza
pensa
unità
non / senza
pensa
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'unità non si rallegra.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
Sabbasmiṃ
na
maññati
sabbato
na
maññati
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
al tutto
non / senza
pensa
tutto
non / senza
pensa
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del tutto non si rallegra.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa
l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
na
maññati
Nibbānasmiṃ
na
maññati
nibbānato
na
maññati
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
all'estinzione
non / senza
pensa
estinzione
non / senza
pensa
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'estinzione non si rallegra.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il Così Venuto la conosce, io dico.
Pariññātaṃ
taṃ
tathāgatassā
ti
vadāmi
conosciuto/a
e
al Così Venuto
esso / questo/a/i/e
dico
39
Anche al Così Venuto, o mendicanti, santo, perfetto svegliato, la terra vale vome terra.
tathāgato
pi
bhikkhave
arahaṃ
sammāsambuddho
paṭhaviṃ
paṭhavito
abhijānāti
il Così Venuto
anche
o mendicanti
santo
perfetto svegliato
terra
terra
vale
La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra
è mia',
paṭhaviṃ
paṭhavito
Abhiññāya
paṭhaviṃ
na
maññati
paṭhaviyā
na
maññati
paṭhavito
na
maññati
paṭhaviṃ
me
ti
na
maññati
terra
terra
è valso/a
terra
non / senza
pensa
alla terra
non / senza
pensa
terra
non / senza
pensa
terra
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della terra non si rallegra.
paṭhaviṃ
nābhinandati
terra
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
40
L'acqua vale come acqua.
āpaṃ
āpato
abhijānāti
acqua
acqua
vale
L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa
'l'acqua è mia'.
āpaṃ
āpato
Abhiññāya
āpaṃ
na
maññati
āpasmiṃ
na
maññati
āpato
na
maññati
āpaṃ
me
ti
acqua
acqua
è valso/a
acqua
non / senza
pensa
all'acqua
non / senza
pensa
acqua
non / senza
pensa
acqua
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
na
maññati
non / senza
pensa
Dell'acqua non si rallegra.
āpaṃ
nābhinandati
acqua
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il fuoco vale come fuoco.
tejaṃ
tejato
abhijānāti
fuoco
fuoco
vale
Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco
è mio'.
tejaṃ
tejato
Abhiññāya
tejaṃ
na
maññati
tejasmiṃ
na
maññati
tejato
na
maññati
tejaṃ
fuoco
fuoco
è valso/a
fuoco
non / senza
pensa
al fuoco
non / senza
pensa
fuoco
non / senza
pensa
fuoco
me
ti
na
maññati
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del fuoco non si rallegra.
tejaṃ
nābhinandati
fuoco
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'aria vale come aria.
vāyaṃ
vāyato
abhijānāti
età / aria
aria
vale
L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'.
vāyaṃ
vāyato
Abhiññāya
vāyaṃ
na
maññati
Vāyasmiṃ
maññati
vāyato
na
maññati
vāyaṃ
età / aria
aria
è valso/a
età / aria
non / senza
pensa
all'aria
pensa
aria
non / senza
pensa
età / aria
me
ti
na
maññati
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'aria non si rallegra.
vāyaṃ
nābhinandati
età / aria
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
La natura vale come natura.
Bhūte
bhūtato
abhijānāti
natura
natura
vale
La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non
pensa 'la natura è mia'.
Bhūte
bhūtato
Abhiññāya
Bhūte
na
maññati
Bhūtesu
na
maññati
bhūtato
na
natura
natura
è valso/a
natura
non / senza
pensa
alla natura
non / senza
pensa
natura
non / senza
maññati
Bhūte
me
ti
na
maññati
pensa
natura
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Della natura non si rallegra.
Bhūte
nābhinandati
natura
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Gli dei valgono come dei,
Deve
devato
abhijānāti
dei
dei
vale
Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono
miei'.
Deve
devato
Abhiññāya
Deve
na
maññati
devesu
na
maññati
dei
dei
è valso/a
dei
non / senza
pensa
agli dei
non / senza
pensa
devato
na
maññati
Deve
me
ti
na
maññati
dei
non / senza
pensa
dei
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra degli dei.
Deve
nābhinandati
dei
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il signore della generazione vale come signore della generazione.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
abhijānāti
signore della generazione
signore della generazione
vale
Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della
generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il
signore della generazione è mio'.
Pajāpatiṃ
pajāpatito
Abhiññāya
Pajāpatiṃ
na
maññati
Pajāpatismiṃ
na
signore della generazione
signore della generazione
è valso/a
signore della generazione
non / senza
pensa
al signore della generazione
non / senza
maññati
pajāpatito
na
maññati
Pajāpatiṃ
me
ti
na
maññati
pensa
signore della generazione
non / senza
pensa
signore della generazione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del signore della generazione non si rallegra.
Pajāpatiṃ
nābhinandati
signore della generazione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il Bramha vale come Bramha.
Brahmaṃ
brahmato
abhijānāti
Brahma
Brahma
vale
Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non
pensa 'il Bramha è mio'.
Brahmaṃ
brahmato
Abhiññāya
Brahmaṃ
na
maññati
brahmato
Brahma
Brahma
è valso/a
Brahma
non / senza
pensa
Brahma
na
maññati
Brahmani
na
maññati
Brahmaṃ
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
a Brahma
non / senza
pensa
Brahma
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del Bramha non si rallegra.
Brahmaṃ
nābhinandati
Brahma
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
I lucenti valgono come lucenti,
Ābhassare
ābhassarato
abhijānāti
lucenti
lucenti
vale
I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i
lucenti sono miei'.
Ābhassare
ābhassarato
Abhiññāya
Ābhassare
na
maññati
lucenti
lucenti
è valso/a
lucenti
non / senza
pensa
ābhassaresu
na
maññati
ābhassarato
na
maññati
Ābhassare
me
ti
na
maññati
ai lucenti
non / senza
pensa
lucenti
non / senza
pensa
lucenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei lucenti.
Ābhassare
nābhinandati
lucenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
I raggianti valgono come raggianti,
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
abhijānāti
raggianti
raggianti
vale
I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti,
non pensa 'i raggianti sono miei'.
subhakiṇṇe
subhakiṇṇato
Abhiññāya
subhakiṇṇe
na
raggianti
raggianti
è valso/a
raggianti
non / senza
maññati
subhakiṇṇato
na
maññati
Subhakiṇṇesu
na
maññati
subhakiṇṇe
me
ti
na
maññati
pensa
raggianti
non / senza
pensa
ai raggianti
non / senza
pensa
raggianti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei raggianti.
subhakiṇṇe
nābhinandati
raggianti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
I possenti valgono come possenti,
vehapphale
vehapphalato
abhijānāti
possenti
possenti
vale
I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti,
non pensa 'i possenti sono miei'.
vehapphale
vehapphalato
Abhiññāya
vehapphale
possenti
possenti
è valso/a
possenti
na
maññati
vehapphalesu
na
maññati
vehapphalato
na
maññati
vehapphale
me
ti
na
maññati
non / senza
pensa
ai possenti
non / senza
pensa
possenti
non / senza
pensa
possenti
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dei possenti.
vehapphale
nābhinandati
possenti
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'ultrapossente vale come ultrapossente,
Abhibhuṃ
abhibhūto
abhijānāti
ultrapossente
ultrapossente
vale
L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non
pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'.
Abhibhuṃ
abhibhuto
Abhiññāya
ultrapossente
ultrapossente
è valso/a
Abhibhuṃ
na
maññati
Abhibhusmiṃ
na
maññati
abhibhūto
na
maññati
Abhibhuṃ
me
ti
na
maññati
ultrapossente
non / senza
pensa
all'ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
non / senza
pensa
ultrapossente
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'ultrapossente.
Abhibhuṃ
nābhinandati
ultrapossente
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio,
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
vale
L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto
dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non
pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'.
ākāsānañcāyatanaṃ
ākāsānañcāyatanato
illimitato contatto dello spazio
illimitato contatto dello spazio
Abhiññāya
ākāsānañcāyatanaṃ
na
maññati
Ākāsānañcāyatanasmiṃ
na
maññati
ākāsānañcāyatanato
na
maññati
ākāsānañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
è valso/a
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
all'illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
non / senza
pensa
illimitato contatto dello spazio
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio.
ākāsānañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto dello spazio
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza,
viññāṇañcāyatanaṃ
viññāṇañcāyatanato
abhijānāti
illimitato contatto della coscienza
illimitato contatto della coscienza
vale
L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato
contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della
coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'.
viññāṇañcāyatanaṃ
illimitato contatto della coscienza
viññāṇañcāyatanato
Abhiññāya
viññāṇañcāyatanaṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanasmiṃ
na
maññati
viññāṇañcāyatanato
na
maññati
viññāṇañcāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
illimitato contatto della coscienza
è valso/a
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
all'illimitata sfera della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
non / senza
pensa
illimitato contatto della coscienza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza.
viññāṇañcāyatanaṃ
nābhinandati
illimitato contatto della coscienza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
abhijānāti
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
vale
Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non
esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il
contatto della non esistenza è mio'.
ākiñcaññāyatanaṃ
Ākiñcaññāyatanato
Abhiññāya
ākiñcaññāyatanaṃ
na
maññati
ākiñcaññāyatanasmiṃ
na
maññati
Ākiñcaññāyatanato
na
maññati
ākiñcaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto della non esistenza
contatto della non esistenza
è valso/a
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
al contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
non / senza
pensa
contatto della non esistenza
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto della non esistenza non si rallegra.
ākiñcaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto della non esistenza
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
contatto di assoluta non percezione
nevasaññānāsaññāyatanato
abhijānāti
contatto di assoluta non percezione
vale
Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa
'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto
di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nevasaññānāsaññāyatanato
Abhiññāya
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanato
na
maññati
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
me
ti
na
maññati
contatto di assoluta non percezione
contatto di assoluta non percezione
è valso/a
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
al contatto della percezione assoluta
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
non / senza
pensa
contatto di assoluta non percezione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra.
nevasaññānāsaññāyatanaṃ
nābhinandati
contatto di assoluta non percezione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il visto vale come visto.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
abhijānāti
visto
visto
vale
Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è
mio'.
Diṭṭhaṃ
diṭṭhato
Abhiññāya
Diṭṭhaṃ
na
maññati
diṭṭhasmiṃ
na
maññati
diṭṭhato
na
maññati
Diṭṭhaṃ
me
ti
na
maññati
visto
visto
è valso/a
visto
non / senza
pensa
al visto
non / senza
pensa
visto
non / senza
pensa
visto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del visto non si rallegra.
Diṭṭhaṃ
nābhinandati
visto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
vadāmi
dico
Il sentito vale come sentito.
sutaṃ
sutato
abhijānāti
sentito
sentito
vale
Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il
sentito è mio'.
sutaṃ
sutato
Abhiññāya
sutaṃ
na
maññati
Sutasmiṃ
na
maññati
sutato
na
maññati
sutaṃ
me
ti
na
maññati
sentito
sentito
è valso/a
sentito
non / senza
pensa
al sentito
non / senza
pensa
sentito
non / senza
pensa
sentito
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del sentito non si rallegra.
sutaṃ
nābhinandati
sentito
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammā
sambodhiṃ
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto/a
risveglio
abhisambuddho
ti
vadāmi
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il pensato vale come pensato.
Mutaṃ
mutato
abhijānāti
pensato
pensato
vale
Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non
pensa 'il pensato è mio'.
Mutaṃ
mutato
Abhiññāya
Mutaṃ
na
maññati
mutasmiṃ
na
maññati
mutato
na
maññati
Mutaṃ
me
ti
na
maññati
pensato
pensato
è valso/a
pensato
non / senza
pensa
al pensato
non / senza
pensa
pensato
non / senza
pensa
pensato
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del pensato non si rallegra.
Mutaṃ
nābhinandati
pensato
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il conosciuto vale come conosciuto.
viññātaṃ
Viññātato
abhijānāti
conosciuto
conosciuto
vale
Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il
conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'.
viññātaṃ
Viññātato
Abhiññāya
viññātaṃ
na
maññati
Viññātasmiṃ
na
maññati
Viññātato
na
maññati
viññātaṃ
me
ti
na
maññati
conosciuto
conosciuto
è valso/a
conosciuto
non / senza
pensa
al conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
non / senza
pensa
conosciuto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del conosciuto non si rallegra.
viññātaṃ
nābhinandati
conosciuto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
restituzione
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'unità vale come unità.
Ekattaṃ
ekattato
abhijānāti
unità
unità
vale
L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è
mia'.
Ekattaṃ
ekattato
Abhiññāya
Ekattaṃ
na
maññati
ekattasmiṃ
na
maññati
ekattato
na
maññati
Ekattaṃ
me
ti
na
maññati
unità
unità
è valso/a
unità
non / senza
pensa
all'unità
non / senza
pensa
unità
non / senza
pensa
unità
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'unità non si rallegra.
Ekattaṃ
nābhinandati
unità
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
cāgā
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
libertà
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
Il tutto vale come tutto.
sabbaṃ
sabbato
abhijānāti
tutto
tutto
vale
Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'.
sabbaṃ
sabbato
Abhiññāya
sabbaṃ
na
maññati
Sabbasmiṃ
na
maññati
sabbato
na
maññati
sabbaṃ
me
ti
na
maññati
tutto
tutto
è valso/a
tutto
non / senza
pensa
al tutto
non / senza
pensa
tutto
non / senza
pensa
tutto
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Del tutto non si rallegra.
sabbaṃ
nābhinandati
tutto
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
nirodhā
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
estinzione
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmi
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
dico
L'estinzione vale come estinzione.
Nibbānaṃ
nibbānato
abhijānāti
estinzione
estinzione
vale
L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa
l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'.
Nibbānaṃ
nibbānato
Abhiññāya
Nibbānaṃ
na
maññati
Nibbānasmiṃ
na
maññati
nibbānato
na
maññati
Nibbānaṃ
me
ti
na
maññati
estinzione
estinzione
è valso/a
estinzione
non / senza
pensa
all'estinzione
non / senza
pensa
estinzione
non / senza
pensa
estinzione
mio/a/ miei / mie / in me/ tipi
esso / questo/a/i/e
non / senza
pensa
Dell'estinzione non si rallegra.
Nibbānaṃ
nābhinandati
estinzione
non si rallegra
E perché?
taṃ
kissa
hetu
e
per
cosa
Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore.
Nandi
dukkhassa
mūlanti
iti
viditvā
bhavā
jāti
bhūtassa
jarāmaraṇanti
piacere
dolore
radice
è
nuovo/a
esistenza
genera / nascita
natura
che invecchia e muore
Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito,
perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io ho detto.
Tasmātiha
bhikkhave
tathāgato
sabbaso
taṇhānaṃ
khayā
virāgā
dunque
o mendicanti
il Così Venuto
ogni desiderio
vita
annientamento
senza brama
nirodhā
cāgā
paṭinissaggā
anuttaraṃ
sammāsambodhiṃ
abhisambuddho
ti
vadāmīti
estinzione
libertà
restituzione
incomparabile
perfetto risveglio
perfetto svegliato
esso / questo/a/i/e
ho detto
Così parlò il Sublime.
Idamavoca
bhagavā
così parlò
sublime / beato
Contenti i mendicanti si rallegrarono della parola del Sublime.
na
te
bhikkhū
bhagavato
bhāsitaṃ
abhinandunti
non / senza
essi
mendicante/i
al sublime / beato
parola
si rallegrarono