Majjhima sutta 1.1.01
Transcript
Majjhima sutta 1.1.01
Majjhima sutta 1.1.01 Mūlapariyāyasuttaṃ - Principio Sintesi L'ignorante pensa parole, ciò che ad esse corrisponde, intorno a ciò, di possedere ciò e se ne rallegra, ma non lo conosce, e questo causa il processo mentale. L'oggetto del pensiero può essere vario: terra, acqua, aria, natura, dei, Creatore, Dio, Lucenti, Raggianti, Potenti, Onnipotente, illimitata sfera dello spazio, illimitata sfera della conoscenza, sfera della non esistenza, limite di possibile percezione, visto, sentito, pensato, conosciuto, unità, molteplicità, tutto, estinzione. Altri invece non pensano parole, ciò che ad esse corrisponde, intorno a ciò, di possedere ciò e non se ne rallegrano. Si comporta così l'asceta per imparare a conoscere; il santo perché ha estinto i tre vincoli; il Realizzato perché sa che il piacere genera dolore, ciò che diviene si deteriora ed ha fine. Struttura Majjhima 1.1.01 il principio inizio l'uomo comune rapporto con i fenomeni considera il fenomeno dopo averlo considerato ne pensa il nome pensa al fenomeno pensa il fenomeno pensa di posserlo se ne rallegra perché non lo conosce citazione chi combatte per conseguire la verità rapporto con i fenomeni considera il fenomeno per quel che è dopo averlo considerato non deve pensarne il nome non deve pensare al fenomeno non deve pensare il fenomeno non deve pensare di posserlo non deve rallegrarsene per conoscerlo citazione il santo redento rapporto con i fenomeni considera il fenomeno per quel che è dopo averlo considerato non ne pensa il nome non pensa al fenomeno non pensa il fenomeno non pensa di possederlo non se ne rallegra perché lo conosce e non ha più brama, avversione, illusione citazione il Sublime rapporto con i fenomeni considera il fenomeno per quel che è dopo averlo considerato non ne pensa il nome non pensa al fenomeno non pensa il fenomeno non pensa di possederlo non se ne rallegra perché il piacere è radice del dolore e ciò che diviene ha fine citazione 1 Questo ho sentito: una volta soggiornava il Sublime a Ukkatti, nello splendore del parco, sotto un albero. Evaṃ me sutaṃ ekaṃ samayaṃ bhagavā ukkaṭṭhāyaṃ viharati subhagavane sālarājamūle questo/a mio/a/ miei / mie / in me/ tipi sentito una volta soggiornavo/a sublime / beato Ukkatti sta / risiede / terra splendore parco sotto un albero Là ora il Sublime si volse ai mendicanti: 'Mendicanti'. Tatra kho bhagavā bhikkhū āmantesi bhikkhavo ti qua / là ora / allora sublime / beato mendicante/i si volse ai mendicanti esso / questo/a/i/e 'Illustre', (risposero) i mendicanti attenti al Sublime. Bhadante ti te bhikkhū bhagavato paccassosuṃ illustre esso / questo/a/i/e essi mendicante/i al sublime / beato attenti Il Sublime parlò così. bhagavā etadavoca sublime / beato parlò così 2 Vi mostrerò, o mendicanti, il principio di ogni cosa. Sabbadhammamūlapariyāyaṃ vo bhikkhave desessāmi il principio di ogni cosa vi / a voi o mendicanti mostrerò Ed ascoltate. taṃ suṇātha e sentite Attentamente, mentalmente attenti. sādhukaṃ manasi karotha bene mente / mentale / mentalmente fate Queste le parole. bhāsissāmī ti parole esso / questo/a/i/e 'Sissignore', (dissero) allora i mendicanti attenti al Sublime. Evaṃ bhante ti questo/a signore esso / questo/a/i/e kho te bhikkhū bhagavato paccassosuṃ ora / allora essi mendicante/i al sublime / beato attenti Il Sublime parlò così. bhagavā etadavoca sublime / beato parlò così 3 Ecco, o mendicanti, un inesperto uomo comune, senza intendimento di ciò che è santo, estraneo alla santa dottrina, inaccessibile alla santa dottrina, senza intendimento di ciò che è nobile, estraneo alla dottrina dei nobili, inaccessibile alla dottrina dei nobili, prende la terra come terra. Idha bhikkhave assutavā puthujjano ariyānaṃ adassāvī ariyadhammassa akovido ariyadhamme avinīto sappurisānaṃ adassāvī sappurisadhammassa akovido sappurisadhamme avinīto paṭhaviṃ paṭhavito sañjānāti ecco / qui o mendicanti inesperto uomo comune ciò che è santo senza intendimento santa dottrina estraneo santa dottrina inaccessibile ciò che è nobile senza intendimento dottrina dei nobili estraneo dottrina dei nobili inaccessibile terra terra prende Ha preso la terra come terra, pensa 'terra', pensa alla terra, pensa la terra, pensa 'la terra è mia'. paṭhaviṃ paṭhavito saññatvā paṭhaviṃ maññati paṭhaviyā maññati paṭhavito maññati paṭhaviṃ me ti maññati terra terra ha preso terra pensa alla terra pensa terra pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra della terra. paṭhaviṃ abhinandati terra si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e vadāmi dico 4 Prende l'acqua come acqua. āpaṃ āpato sañjānāti acqua acqua prende Ha preso l'acqua come acqua, pensa 'acqua', pensa all'acqua, pensa l'acqua, pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato saññatvā āpaṃ maññati āpasmiṃ maññati āpato maññati āpaṃ me ti maññati acqua acqua ha preso acqua pensa all'acqua pensa acqua pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'acqua. āpaṃ abhinandati acqua si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 5 Prende il fuoco come fuoco. tejaṃ tejato sañjānāti fuoco fuoco prende Ha preso il fuoco come fuoco, pensa 'fuoco', pensa al fuoco, pensa il fuoco, pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato saññatvā tejaṃ maññati tejasmiṃ maññati tejato maññati tejaṃ me ti maññati fuoco fuoco ha preso fuoco pensa al fuoco pensa fuoco pensa fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del fuoco. tejaṃ abhinandati fuoco si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 6 Prende l'aria come aria. vāyaṃ vāyato sañjānāti età / aria aria prende Ha preso l'aria come aria, pensa 'aria', pensa all'aria, pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato saññatvā vāyaṃ maññati Vāyasmiṃ maññati vāyato maññati vāyaṃ me ti maññati età / aria aria ha preso età / aria pensa all'aria pensa aria pensa età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'aria. vāyaṃ abhinandati età / aria si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 7 Prende la natura come natura. Bhūte bhūtato sañjānāti natura natura prende Ha preso la natura come natura, pensa 'natura', pensa alla natura, pensa la natura, pensa 'la natura è mia'. Bhūte bhūtato saññatvā Bhūte maññati Bhūtesu maññati bhūtato maññati natura natura ha preso natura pensa alla natura pensa natura pensa Bhūte me ti maññati natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra della natura. Bhūte abhinandati natura si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 8 Prende gli dei come dei. Deve devato sañjānāti dei dei prende Ha preso gli dei come dei, pensa 'dei', pensa agli dei, pensa gli dei, pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato saññatvā Deve maññati devesu maññati devato maññati Deve me ti maññati dei dei ha preso dei pensa agli dei pensa dei pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra degli dei. Deve abhinandati dei si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 9 Prende il signore della generazione come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito sañjānāti signore della generazione signore della generazione prende Ha preso il signore della generazione come signore della generazione, pensa 'signore della generazione', pensa al signore della generazione, pensa il signore della generazione, pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito saññatvā Pajāpatiṃ maññati Pajāpatismiṃ maññati pajāpatito maññati Pajāpatiṃ me ti maññati signore della generazione signore della generazione ha preso signore della generazione pensa al signore della generazione pensa signore della generazione pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del signore della generazione. Pajāpatiṃ abhinandati signore della generazione si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 10 Prende Brahma com Brahma. Brahmaṃ brahmato sañjānāti Brahma Brahma prende Ha preso Brahma come Brahma, pensa 'Brahma'. Brahmaṃ brahmato saññatvā Brahmaṃ maññati Brahma Brahma ha preso Brahma pensa Pensa a Brahma. Brahmani maññati a Brahma pensa Pensa il Brahma. brahmato maññati Brahma pensa Pensa 'Brahma è mio'. Brahmaṃ me ti maññati Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra di Brahma. Brahmaṃ abhinandati Brahma si rallegra E perché? taṃ e kissa hetu per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 11 Prende i lucenti come lucenti. Ābhassare ābhassarato sañjānāti lucenti lucenti prende Ha preso i lucenti come lucenti, pensa 'lucenti', pensa ai lucenti, pensa i lucenti, pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato saññatvā Ābhassare maññati ābhassaresu maññati ābhassarato maññati Ābhassare me ti maññati lucenti lucenti ha preso lucenti pensa ai lucenti pensa lucenti pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dei lucenti. Ābhassare abhinandati lucenti si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 12 Prende i raggianti come raggianti. subhakiṇṇe subhakiṇṇato sañjānāti raggianti raggianti prende Ha preso i raggianti come raggianti, pensa 'raggianti', pensa ai raggianti, pensa i raggianti, pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato saññatvā subhakiṇṇe maññati Subhakiṇṇesu maññati subhakiṇṇato maññati subhakiṇṇe raggianti raggianti ha preso raggianti pensa ai raggianti pensa raggianti pensa raggianti me ti maññati mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe abhinandati raggianti si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 13 Prende i possenti come possenti. vehapphale vehapphalato sañjānāti possenti possenti prende Ha preso i possenti come possenti, pensa 'possenti', pensa ai possenti, pensa i possenti, pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato saññatvā vehapphale maññati vehapphalesu maññati vehapphalato maññati vehapphale me ti maññati possenti possenti ha preso possenti pensa ai possenti pensa possenti pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dei possenti. vehapphale abhinandati possenti si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 14 Prende l'ultrapossente come ultrapossente. Abhibhuṃ abhibhuto sañjānāti ultrapossente ultrapossente prende Ha preso l'ultrapossente come ultrapossente, pensa 'ultrapossente', pensa all'ultrapossente, pensa l'ultrapossente, pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ ultrapossente abhibhuto saññatvā Abhibhuṃ maññati Abhibhusmiṃ maññati abhibhuto maññati Abhibhuṃ me ti maññati ultrapossente ha preso ultrapossente pensa all'ultrapossente pensa ultrapossente pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ abhinandati ultrapossente si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 15 Prende l'illimitato contatto dello spazio come illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato sañjānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio prende Ha preso l'illimitato contatto dello spazio come illimitato contatto dello spazio, pensa 'illimitato contatto dello spazio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato saññatvā ākāsānañcāyatanaṃ maññati illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio ha preso illimitato contatto dello spazio pensa Pensa all'illimitato contatto dello spazio. Ākāsānañcāyatanasmiṃ maññati all'illimitato contatto dello spazio pensa Pensa l'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanato maññati illimitato contatto dello spazio pensa Pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ me ti maññati illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ abhinandati illimitato contatto dello spazio si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 16 Prende l'illimitato contatto della coscienza come illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato sañjānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza prende Ha preso l'illimitato contatto della coscienza come illimitato contatto della coscienza, pensa 'illimitato contatto della coscienza'. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato saññatvā viññāṇañcāyatanaṃ maññati illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza ha preso illimitato contatto della coscienza pensa Pensa all'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanasmiṃ maññati all'illimitata sfera della coscienza pensa Pensa l'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanato maññati illimitato contatto della coscienza pensa Pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ me ti maññati illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ abhinandati illimitato contatto della coscienza si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 17 Prende il contatto della non esistenza come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato sañjānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza prende Ha preso il contatto della non esistenza come contatto della non esistenza, pensa 'contatto della non esistenza'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato saññatvā ākiñcaññāyatanaṃ maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza ha preso contatto della non esistenza pensa Pensa al contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanasmiṃ maññati al contatto della non esistenza pensa Pensa il contatto della non esistenza. Ākiñcaññāyatanato maññati contatto della non esistenza pensa Pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ me ti maññati contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ abhinandati contatto della non esistenza si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 18 Prende il contatto di assoluta non percezione come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato sañjānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione prende Ha preso il contatto di assoluta non percezione come contatto di assoluta non percezione, pensa 'contatto di assoluta non percezione'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato saññatvā nevasaññānāsaññāyatanaṃ maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione ha preso contatto di assoluta non percezione pensa Pensa al contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ maññati al contatto della percezione assoluta pensa Pensa il contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanato maññati contatto di assoluta non percezione pensa Pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti maññati contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ abhinandati contatto di assoluta non percezione si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 19 Prende il visto come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato sañjānāti visto visto prende Ha preso il visto come visto, pensa 'visto'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato saññatvā Diṭṭhaṃ maññati visto visto ha preso visto pensa Pensa al visto. diṭṭhasmiṃ maññati al visto pensa Pensa il visto. diṭṭhato maññati visto pensa Pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ me ti maññati visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del visto. Diṭṭhaṃ abhinandati visto si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 20 Prende il sentito come sentito. sutaṃ sutato sañjānāti sentito sentito prende Ha preso il sentito come sentito, pensa 'sentito'. sutaṃ sutato saññatvā sutaṃ maññati sentito sentito ha preso sentito pensa Pensa al sentito. Sutasmiṃ maññati al sentito pensa Pensa il sentito. sutato maññati sentito pensa Pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ me sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi ti maññati esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del sentito. sutaṃ abhinandati sentito si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 21 Prende il pensato come pensato. Mutaṃ mutato sañjānāti pensato pensato prende Ha preso il pensato come pensato, pensa 'pensato'. Mutaṃ mutato saññatvā Mutaṃ maññati pensato pensato ha preso pensato pensa Pensa al pensato. mutasmiṃ maññati al pensato pensa Pensa il pensato. mutato maññati pensato pensa Pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ me ti maññati pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del pensato. Mutaṃ abhinandati pensato si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 22 Prende il conosciuto come conosciuto. viññātaṃ Viññātato sañjānāti conosciuto conosciuto prende Ha preso il conosciuto come conosciuto, pensa 'conosciuto'. viññātaṃ Viññātato saññatvā viññātaṃ maññati conosciuto conosciuto ha preso conosciuto pensa Pensa al conosciuto. Viññātasmiṃ maññati al conosciuto pensa Pensa il conosciuto. Viññātato maññati conosciuto pensa Pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ me ti maññati conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del conosciuto. viññātaṃ abhinandati conosciuto si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 23 Prende l'unità come unità. Ekattaṃ ekattato sañjānāti unità unità prende Ha preso l'unità come unità, pensa 'unità'. Ekattaṃ ekattato saññatvā Ekattaṃ maññati unità unità ha preso unità pensa Pensa all'unità. ekattasmiṃ maññati all'unità pensa Pensa l'unità. ekattato maññati unità pensa Pensa l'unità è mia. Ekattaṃ me ti maññati unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'unità. Ekattaṃ abhinandati unità si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 24 Prende la molteplicità come molteplicità. nānattaṃ nānattato sañjānāti molteplicità molteplicità prende Ha preso la molteplicità come molteplicità, pensa 'molteplicità'. nānattaṃ nānattato saññatvā nānattaṃ maññati molteplicità molteplicità ha preso molteplicità pensa Pensa alla molteplicità. Nānattasmiṃ maññati alla molteplicità pensa Pensa la molteplicità. nānattato maññati molteplicità pensa Pensa 'la molteplicità è mia'. nānattaṃ me ti maññati molteplicità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra della molteplicità. nānattaṃ abhinandati molteplicità si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 25 Prende il tutto come tutto. sabbaṃ sabbato sañjānāti tutto tutto prende Ha preso il tutto come tutto, pensa 'tutto'. sabbaṃ sabbato saññatvā sabbaṃ maññati tutto tutto ha preso tutto pensa Pensa al tutto. Sabbasmiṃ maññati al tutto pensa Pensa il tutto. sabbato maññati tutto pensa Pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ me ti maññati tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra del tutto. sabbaṃ abhinandati tutto si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā ti vadāmi non conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 26 Prende l'estinzione come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato sañjānāti estinzione estinzione prende Ha preso l'estinzione come estinzione, pensa' estinzione'. Nibbānaṃ nibbānato saññatvā Nibbānaṃ maññati estinzione estinzione ha preso estinzione pensa Pensa all'estinzione. Nibbānasmiṃ maññati all'estinzione pensa Pensa l'estinzione. nibbānato maññati estinzione pensa Pensa l'estinzione è mia. Nibbānaṃ me ti maññati estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e pensa Si rallegra dell'estinzione. Nibbānaṃ abhinandati estinzione si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Non conosce ciò, io dico. Apariññātaṃ tassā non conosciuto/a suo ti vadāmi esso / questo/a/i/e dico 27 Un mendicante, o mendicanti, che combatte per conseguire l'incomparabile sicurezza non conseguita, sta. Yopi so bhikkhave bhikkhu sekho appattamānaso anuttaraṃ yogakkhemaṃ patthayamāno viharati chi egli o mendicanti mendicante/i combattente non conseguita incomparabile sicurezza conseguire sta / risiede / terra Anche per lui la terra vale come terra sopi paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti anche a lui terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non deve pensare terra. paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ māmaññi terra terra è valso/a terra non pensare Non deve pensare alla terra. paṭhaviyā māmaññi alla terra non pensare Non deve pensare terra. paṭhavito māmaññi terra non pensare Non deve pensare 'la terra è mia'. paṭhaviṃ me ti māmaññi terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi della terra. paṭhaviṃ mābhinandi terra non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico 28 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non deve pensare acqua. āpaṃ acqua āpato Abhiññāya āpaṃ māmaññi acqua è valso/a acqua non pensare Non deve pensare all'acqua. āpasmiṃ māmaññi all'acqua non pensare Non deve pensare l'acqua. āpato māmaññi acqua non pensare Non deve pensare 'l'acqua è mia'. āpaṃ me ti māmaññi acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'acqua. āpaṃ mābhinandi acqua non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco, ma non deve pensare fuoco. tejaṃ tejato Abhiññāya tejaṃ māmaññi fuoco fuoco è valso/a fuoco non pensare Non deve pensare al fuoco. tejasmiṃ māmaññi al fuoco non pensare Non deve pensare il fuoco. tejato māmaññi fuoco non pensare Non deve pensare 'il fuoco è mio'. tejaṃ me ti māmaññi fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del fuoco. tejaṃ mābhinandi fuoco non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non deve pensare aria. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ māmaññi età / aria aria è valso/a età / aria non pensare Non deve pensare all'aria. Vāyasmiṃ māmaññi all'aria non pensare Non deve pensare l'aria. vāyato māmaññi aria non pensare Non deve pensare 'l'aria è mia'. vāyaṃ me ti māmaññi età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'aria. vāyaṃ mābhinandi età / aria non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non deve pensare natura. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte māmaññi natura natura è valso/a natura non pensare Non deve pensare alla natura. Bhūtesu māmaññi alla natura non pensare Non deve pensare la natura. bhūtato māmaññi natura non pensare Non deve pensare 'la natura è mia'. Bhūte me ti māmaññi natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi della natura. Bhūte mābhinandi natura non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Gli dei valgono come dei. Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non deve pensare dei. Deve devato Abhiññāya Deve māmaññi dei dei è valso/a dei non pensare Non deve pensare agli dei. devesu māmaññi agli dei non pensare Non deve pensare gli dei. devato māmaññi dei non pensare Non deve pensare 'gli dei sono miei'. Deve me ti māmaññi dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi degli dei. Deve mābhinandi dei non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione, ma non deve pensare signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ māmaññi signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non pensare Non deve pensare al signore della generazione. Pajāpatismiṃ māmaññi al signore della generazione non pensare Non deve pensare il signore della generazione. pajāpatito māmaññi signore della generazione non pensare Non deve pensare 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ me ti māmaññi signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del signore della generazione. Pajāpatiṃ mābhinandi signore della generazione non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Brahma vale come Brahma. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Brahma è valso come Brahma, ma non deve pensare Brahma. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ māmaññi Brahma Brahma è valso/a Brahma non pensare Non deve pensare a Brahma. Brahmani māmaññi a Brahma non pensare Non deve pensare il Brahma. brahmato māmaññi Brahma non pensare Non deve pensare 'Brahma è mio'. Brahmaṃ me ti māmaññi Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi di Brahma. Brahmaṃ mābhinandi Brahma non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico I lucenti valgono come lucenti. Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non deve pensare lucenti. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare māmaññi lucenti lucenti è valso/a lucenti non pensare Non deve pensare ai lucenti. ābhassaresu māmaññi ai lucenti non pensare Non deve pensare i lucenti. ābhassarato māmaññi lucenti non pensare Non deve pensare 'i lucenti sono miei'. Ābhassare me ti māmaññi lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dei lucenti. Ābhassare mābhinandi lucenti non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico I raggianti valgono come raggianti. subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non deve pensare raggianti. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe māmaññi raggianti raggianti è valso/a raggianti non pensare Non deve pensare ai raggianti. Subhakiṇṇesu māmaññi ai raggianti non pensare Non deve pensare i raggianti. subhakiṇṇato māmaññi raggianti non pensare Non deve pensare 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe me ti māmaññi raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dei raggianti. subhakiṇṇe mābhinandi raggianti non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico I possenti valgono come possenti. vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non deve pensare possenti. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale māmaññi possenti possenti è valso/a possenti non pensare Non deve pensare ai possenti. vehapphalesu māmaññi ai possenti non pensare Non deve pensare i possenti. vehapphalato māmaññi possenti non pensare Non deve pensare 'i possenti sono miei'. vehapphale me ti māmaññi possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dei possenti. vehapphale mābhinandi possenti non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'ultrapossente vale come ultrapossente. Abhibhuṃ ultrapossente abhibhuto abhijānāti ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non deve pensare ultrapossente. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ māmaññi ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non pensare Non deve pensare all'ultrapossente. Abhibhusmiṃ māmaññi all'ultrapossente non pensare Non deve pensare l'ultrapossente. abhibhuto māmaññi ultrapossente non pensare Non deve pensare 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ me ti māmaññi ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'ultrapossente. Abhibhuṃ mābhinandi ultrapossente non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non deve pensare illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ māmaññi illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non pensare Non deve pensare all'illimitato contatto dello spazio. Ākāsānañcāyatanasmiṃ māmaññi all'illimitato contatto dello spazio non pensare Non deve pensare l'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanato māmaññi illimitato contatto dello spazio non pensare Non deve pensare 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ me ti māmaññi illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ illimitato contatto dello spazio mābhinandi non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non deve pensare illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ māmaññi illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non pensare Non deve pensare all'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanasmiṃ māmaññi all'illimitata sfera della coscienza non pensare Non deve pensare l'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanato māmaññi illimitato contatto della coscienza non pensare Non deve pensare 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ me ti māmaññi illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ mābhinandi illimitato contatto della coscienza non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valsa come contatto della non esistenza, ma non deve pensare contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ māmaññi contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non pensare Non deve pensare al contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanasmiṃ māmaññi al contatto della non esistenza non pensare Non deve pensare il contatto della non esistenza. Ākiñcaññāyatanato māmaññi contatto della non esistenza non pensare Non deve pensare 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ me ti māmaññi contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ mābhinandi contatto della non esistenza non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto della assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valsa come contatto di assoluta non percezione, ma non deve pensare contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ māmaññi contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non pensare Non deve pensare al contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ māmaññi al contatto della percezione assoluta non pensare Non deve pensare il contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanato māmaññi contatto di assoluta non percezione non pensare Non deve pensare 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti māmaññi contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ mābhinandi contatto di assoluta non percezione non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā impari a conoscere suo ti vadāmi esso / questo/a/i/e dico Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto, ma non deve pensare visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ māmaññi visto visto è valso/a visto non pensare Non deve pensare al visto. diṭṭhasmiṃ māmaññi al visto non pensare Non deve pensare il visto. diṭṭhato māmaññi visto non pensare Non deve pensare 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ me ti māmaññi visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del visto. Diṭṭhaṃ mābhinandi visto non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito, ma non deve pensare sentito. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ māmaññi sentito sentito è valso/a sentito non pensare Non deve pensare al sentito. Sutasmiṃ māmaññi al sentito non pensare Non deve pensare il sentito. sutato māmaññi sentito non pensare Non deve pensare 'il sentito è mio'. sutaṃ me ti sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e māmaññi non pensare Non deve rallegrarsi del sentito. sutaṃ mābhinandi sentito non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato, ma non deve pensare pensato. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ māmaññi pensato pensato è valso/a pensato non pensare Non deve pensare al pensato. mutasmiṃ māmaññi al pensato non pensare Non deve pensare il pensato. mutato māmaññi pensato non pensare Non deve pensare 'il pensato è mio'. Mutaṃ me ti māmaññi pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del pensato. Mutaṃ mābhinandi pensato non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto, ma non deve pensare conosciuto. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto māmaññi non pensare Non deve pensare al conosciuto. Viññātasmiṃ māmaññi al conosciuto non pensare Non deve pensare il conosciuto. Viññātato māmaññi conosciuto non pensare Non deve pensare 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ me ti māmaññi conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del conosciuto. viññātaṃ mābhinandi conosciuto non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non deve pensare unità. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ māmaññi unità unità è valso/a unità non pensare Non deve pensare all'unità. ekattasmiṃ māmaññi all'unità non pensare Non deve pensare l'unità. ekattato māmaññi unità non pensare Non deve pensare 'l'unità è mia'. Ekattaṃ me ti māmaññi unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'unità. Ekattaṃ mābhinandi unità non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā impari a conoscere suo ti vadāmi esso / questo/a/i/e dico Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto, ma non deve pensare tutto. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ māmaññi tutto tutto è valso/a tutto non pensare Non deve pensare al tutto. Sabbasmiṃ māmaññi al tutto non pensare Non deve pensare il tutto. sabbato māmaññi tutto non pensare Non deve pensare 'il tutto è mio'. sabbaṃ me ti māmaññi tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi del tutto. sabbaṃ mābhinandi tutto non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non deve pensare estinzione. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ māmaññi estinzione estinzione è valso/a estinzione non pensare Non deve pensare l'estinzione. nibbānato māmaññi estinzione non pensare Non deve pensare 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ me ti māmaññi estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non pensare Non deve rallegrarsi dell'estinzione. Nibbānaṃ estinzione mābhinandi non rallegrarsi E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per imparare a conoscere, io dico. Pariññeyyaṃ tassā ti vadāmi impari a conoscere suo esso / questo/a/i/e dico 29 Un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, concluso ciò che deve essere fatto, scaricato del peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la mania di esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra vale come terra. Yo pi so bhikkhave bhikkhu arahaṃ khīṇāsavo vusitavā katakaraṇīyo ohitabhāro anuppattasadattho parikkhīṇabhavasaṃyojano sammadaññā vimutto so pi paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti anche egli o mendicanti mendicante/i santo esaurita la mania esaurito ciò che deve essere fatto scaricato del peso raggiunto il suo scopo esaurita la rete dell'esistenza perfetta sapienza redento egli anche terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra'. paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati terra terra è valso/a terra non / senza pensa Non pensa alla terra. paṭhaviyā na maññati alla terra non / senza pensa Non pensa la terra. paṭhavito na maññati terra non / senza pensa Non pensa 'la terra è mia'. paṭhaviṃ me ti na maññati terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra della terra. paṭhaviṃ terra nābhinandati non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 30 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa Non pensa all'acqua. āpasmiṃ na maññati all'acqua non / senza pensa Non pensa l'acqua. āpato na maññati acqua non / senza pensa Non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ me ti na maññati acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'acqua. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale l fuoco è valso come fuoco, ma non pensa 'fuoco'. tejaṃ tejato fuoco fuoco Abhiññāya tejaṃ na maññati è valso/a fuoco non / senza pensa Non pensa al fuoco. tejasmiṃ na maññati al fuoco non / senza pensa Non pensa il fuoco. tejato na maññati fuoco non / senza pensa Non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ me ti na maññati fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del fuoco. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa Non pensa all'aria. Vāyasmiṃ na maññati all'aria non / senza pensa Non pensa l'aria. vāyato na maññati aria non / senza pensa Non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ me ti na maññati età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'aria. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura'. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati natura natura è valso/a natura non / senza pensa Non pensa alla natura. Bhūtesu na maññati alla natura non / senza pensa Non pensa la natura. bhūtato na maññati natura non / senza pensa Non pensa 'la natura è mia'. Bhūte me ti na maññati natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra della natura. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Gli dei valgono come dei. Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei'. Deve dei devato Abhiññāya Deve na maññati dei è valso/a dei non / senza pensa Non pensa agli dei. devesu na maññati agli dei non / senza pensa Non pensa gli dei. devato na maññati dei non / senza pensa Non pensa 'gli dei sono miei'. Deve me ti na maññati dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione, ma non pensa signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa Non pensa al signore della generazione. Pajāpatismiṃ na maññati al signore della generazione non / senza pensa Non pensa il signore della generazione. pajāpatito na maññati signore della generazione non / senza pensa Non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ me ti na signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza maññati pensa Non si rallegra del signore della generazione. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Conosce ciò, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Brahma vale come Brahma. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Brahma è valso come Brahma, ma non pensa Brahma. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa Non pensa il Brahma. brahmato na maññati Brahma non / senza pensa Non pensa a Brahma. Brahmani na maññati a Brahma non / senza pensa Non pensa 'Brahma è mio'. Brahmaṃ me ti na maññati Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra di Brahma. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico I lucenti valgono come lucenti. Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa Non pensa ai lucenti. ābhassaresu na maññati ai lucenti non / senza pensa Non pensa i lucenti. ābhassarato na maññati lucenti non / senza pensa Non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare me ti na maññati lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Li conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico I raggianti valgono come raggianti. subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe na maññati raggianti raggianti è valso/a raggianti non / senza pensa Non pensa ai raggianti. subhakiṇṇato na maññati raggianti non / senza pensa Non pensa i raggianti. Subhakiṇṇesu na maññati ai raggianti non / senza pensa Non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe me raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi ti na maññati esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Li conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico I possenti valgono come possenti. vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale na maññati possenti possenti è valso/a possenti non / senza pensa Non pensa ai possenti. vehapphalesu na maññati ai possenti non / senza pensa Non pensa i possenti. vehapphalato na maññati possenti non / senza pensa Non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale me ti na maññati possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Li conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'ultrapossente vale come ultrapossente. Abhibhuṃ abhibhuto ultrapossente ultrapossente abhijānāti vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa ultrapossente. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ na maññati ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non / senza pensa Non pensa all'ultrapossente. Abhibhusmiṃ na maññati all'ultrapossente non / senza pensa Non pensa l'ultrapossente. abhibhuto na maññati ultrapossente non / senza pensa Non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ me ti na maññati ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa Non pensa all'illimitato contatto dello spazio. Ākāsānañcāyatanasmiṃ na maññati all'illimitato contatto dello spazio non / senza pensa Non pensa l'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanato na maññati illimitato contatto dello spazio non / senza pensa Non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ na maññati illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non / senza pensa Non pensa all'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa Non pensa l'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanato na maññati illimitato contatto della coscienza non / senza pensa Non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e vadāmi dico Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valsa come contatto della non esistenza, ma non pensa contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa Non pensa al contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati al contatto della non esistenza non / senza pensa Non pensa il contatto della non esistenza. Ākiñcaññāyatanato na maññati contatto della non esistenza non / senza pensa Non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valsa come contatto di assoluta non percezione, ma non pensa contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa Non pensa al contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati al contatto della percezione assoluta non / senza pensa Non pensa il contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanato na maññati contatto di assoluta non percezione non / senza pensa Non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nābhinandati contatto di assoluta non percezione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto, ma non pensa visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati visto visto è valso/a visto non / senza pensa Non pensa al visto. diṭṭhasmiṃ na maññati al visto non / senza pensa Non pensa il visto. diṭṭhato na maññati visto non / senza pensa Non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ me ti na maññati visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del visto. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito, ma non pensa sentito. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ na maññati sentito sentito è valso/a sentito non / senza pensa Non pensa al sentito. Sutasmiṃ na maññati al sentito non / senza pensa Non pensa il sentito. sutato na maññati sentito non / senza pensa Non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ me ti na maññati sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del sentito. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato, ma non pensa pensato. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa Non pensa al pensato. mutasmiṃ al pensato na maññati non / senza pensa Non pensa il pensato. mutato na maññati pensato non / senza pensa Non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ me ti na maññati pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del pensato. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto, ma non pensa conosciuto. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa Non pensa al conosciuto. Viññātasmiṃ na maññati al conosciuto non / senza pensa Non pensa il conosciuto. Viññātato na maññati conosciuto non / senza pensa Non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ me ti na maññati conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del conosciuto. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa e per hetu cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa unità. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati unità unità è valso/a unità non / senza pensa Non pensa all'unità. ekattasmiṃ na maññati all'unità non / senza pensa Non pensa l'unità. ekattato na maññati unità non / senza pensa Non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ me ti na maññati unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'unità. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto, ma non pensa tutto. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa Non pensa al tutto. Sabbasmiṃ na maññati al tutto non / senza pensa Non pensa il tutto. sabbato na maññati tutto non / senza pensa Non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ me ti na maññati tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra del tutto. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ na maññati estinzione estinzione è valso/a estinzione non / senza pensa Non pensa all'estinzione. Nibbānasmiṃ na maññati all'estinzione non / senza pensa Non pensa l'estinzione. nibbānato na maññati estinzione non / senza pensa Non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ me ti na maññati estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'estinzione. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Lo conosce, io dico. Pariññātaṃ tassā ti vadāmi conosciuto/a suo esso / questo/a/i/e dico 31 Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra vale come terra. Yo pi so bhikkhave bhikkhu arahaṃ khīṇāsavo vusitavā katakaraṇīyo ohitabhāro anuppattasadattho parikkhīṇabhavasaṃyojano sammadaññā vimutto so pi paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti anche egli o mendicanti mendicante/i santo esaurita la mania esaurito ciò che deve essere fatto scaricato del peso raggiunto il suo scopo esaurita la rete dell'esistenza perfetta sapienza redento egli anche terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra è mia'. paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati paṭhaviyā na maññati paṭhavito na maññati paṭhaviṃ me ti na maññati terra terra è valso/a terra non / senza pensa alla terra non / senza pensa terra non / senza pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della terra non si rallegra. paṭhaviṃ nābhinandati terra non si rallegra E perché? taṃ e kissa hetu per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama 32 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati āpasmiṃ na maññati āpato na maññati āpaṃ me ti na maññati acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa all'acqua non / senza pensa acqua non / senza pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'acqua non si rallegra. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato Abhiññāya tejasmiṃ na maññati tejato na maññati fuoco fuoco è valso/a al fuoco non / senza pensa fuoco non / senza pensa tejaṃ me ti na maññati fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del fuoco non si rallegra. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati Vāyasmiṃ na maññati vāyato na maññati vāyaṃ me ti na maññati età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa all'aria non / senza pensa aria non / senza pensa età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'aria non si rallegra. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non pensa 'la natura è mia'. Bhūte natura bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati Bhūtesu na maññati bhūtato na maññati Bhūte me ti na maññati natura è valso/a natura non / senza pensa alla natura non / senza pensa natura non / senza pensa natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della natura non si rallegra. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Gli dei valgono come dei, Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato Abhiññāya Deve na maññati devesu na maññati devato na maññati Deve me ti na maññati dei dei è valso/a dei non / senza pensa agli dei non / senza pensa dei non / senza pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa e per hetu cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati Pajāpatismiṃ na maññati pajāpatito na maññati Pajāpatiṃ me ti na maññati signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa al signore della generazione non / senza pensa signore della generazione non / senza pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del signore della generazione non si rallegra. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il Bramha vale come Bramha. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non pensa 'il Bramha è mio'. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati brahmato na maññati Brahmani Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa Brahma non / senza pensa a Brahma na maññati Brahmaṃ me ti na maññati non / senza pensa Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del Bramha non si rallegra. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama I lucenti valgono come lucenti, Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati ābhassaresu na maññati ābhassarato na maññati Ābhassare me ti na maññati lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa ai lucenti non / senza pensa lucenti non / senza pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama I raggianti valgono come raggianti, subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti, non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe na maññati subhakiṇṇato na maññati Subhakiṇṇesu na maññati subhakiṇṇe me ti na maññati raggianti raggianti è valso/a raggianti non / senza pensa raggianti non / senza pensa ai raggianti non / senza pensa raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama I possenti valgono come possenti, vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti, non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale na maññati vehapphalesu na maññati vehapphalato na maññati vehapphale me ti na maññati possenti possenti è valso/a possenti non / senza pensa ai possenti non / senza pensa possenti non / senza pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'ultrapossente vale come ultrapossente, Abhibhuṃ abhibhuto abhijānāti ultrapossente ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ na maññati Abhibhusmiṃ na maññati abhibhuto na maññati Abhibhuṃ me ti na maññati ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non / senza pensa all'ultrapossente non / senza pensa ultrapossente non / senza pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio, ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati Ākāsānañcāyatanasmiṃ illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa all'illimitato contatto dello spazio na maññati ākāsānañcāyatanato na maññati ākāsānañcāyatanaṃ me ti na maññati non / senza pensa illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza, viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ na maññati viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati viññāṇañcāyatanato na maññati viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non / senza pensa all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati Ākiñcaññāyatanato na maññati ākiñcaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa al contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto della non esistenza non si rallegra. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa 'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanato na maññati nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa al contatto della percezione assoluta non / senza pensa contatto di assoluta non percezione non / senza pensa contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e na maññati non / senza pensa Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nābhinandati contatto di assoluta non percezione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati diṭṭhasmiṃ na maññati diṭṭhato na maññati Diṭṭhaṃ me ti na maññati visto visto è valso/a visto non / senza pensa al visto non / senza pensa visto non / senza pensa visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del visto non si rallegra. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ sutato Abhiññāya sentito sentito è valso/a sutaṃ na maññati Sutasmiṃ na maññati sutato na maññati sutaṃ me ti na maññati sentito non / senza pensa al sentito non / senza pensa sentito non / senza pensa sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del sentito non si rallegra. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati mutasmiṃ na maññati mutato na maññati Mutaṃ me ti na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa al pensato non / senza pensa pensato non / senza pensa pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del pensato non si rallegra. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati Viññātasmiṃ na maññati Viññātato na maññati viññātaṃ me ti na maññati conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa al conosciuto non / senza pensa conosciuto non / senza pensa conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del conosciuto non si rallegra. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati ekattasmiṃ na maññati ekattato na maññati unità unità è valso/a unità non / senza pensa all'unità non / senza pensa unità non / senza pensa Ekattaṃ me ti na maññati unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'unità non si rallegra. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati Sabbasmiṃ na maññati sabbato na maññati sabbaṃ me ti na maññati tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa al tutto non / senza pensa tutto non / senza pensa tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del tutto non si rallegra. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ na maññati Nibbānasmiṃ na maññati nibbānato na maññati Nibbānaṃ me ti na maññati estinzione estinzione è valso/a estinzione non / senza pensa all'estinzione non / senza pensa estinzione non / senza pensa estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'estinzione non si rallegra. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la brama, è senza brama. khayā rāgassa vītarāgattā annientamento esaurita la brama è senza brama 33 Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra vale come terra. Yo pi so bhikkhave bhikkhu arahaṃ khīṇāsavo vusitavā katakaraṇīyo ohitabhāro anuppattasadattho parikkhīṇabhavasaṃyojano sammadaññā vimutto so pi paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti anche egli o mendicanti mendicante/i santo esaurita la mania esaurito ciò che deve essere fatto scaricato del peso raggiunto il suo scopo esaurita la rete dell'esistenza perfetta sapienza redento egli anche terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra è mia', della terra non si rallegra. paṭhaviṃ paṭhavito terra terra Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati paṭhaviyā na maññati paṭhavito na maññati paṭhaviṃ me ti na maññati è valso/a terra non / senza pensa alla terra non / senza pensa terra non / senza pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della terra non si rallegra. paṭhaviṃ nābhinandati terra non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita l'avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione 34 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati āpasmiṃ na maññati āpato na maññati āpaṃ me ti na maññati acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa all'acqua non / senza pensa acqua non / senza pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'acqua non si rallegra. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa e per hetu cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato Abhiññāya tejaṃ na maññati tejasmiṃ na maññati tejato na maññati tejaṃ me ti na maññati fuoco fuoco è valso/a fuoco non / senza pensa al fuoco non / senza pensa fuoco non / senza pensa fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del fuoco non si rallegra. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati Vāyasmiṃ na maññati vāyato na maññati età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa all'aria non / senza pensa aria non / senza pensa vāyaṃ me ti na maññati età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'aria non si rallegra. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non pensa 'la natura è mia'. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati Bhūtesu na maññati bhūtato na maññati Bhūte me ti na maññati natura natura è valso/a natura non / senza pensa alla natura non / senza pensa natura non / senza pensa natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della natura non si rallegra. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Gli dei valgono come dei, Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato Abhiññāya Deve na maññati devesu na maññati devato na maññati Deve me ti na maññati dei dei è valso/a dei non / senza pensa agli dei non / senza pensa dei non / senza pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati Pajāpatismiṃ na maññati pajāpatito na maññati Pajāpatiṃ me ti na maññati signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa al signore della generazione non / senza pensa signore della generazione non / senza pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del signore della generazione non si rallegra. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il Bramha vale come Bramha. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non pensa 'il Bramha è mio'. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati brahmato na maññati Brahmani na maññati Brahmaṃ me ti na maññati Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa Brahma non / senza pensa a Brahma non / senza pensa Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del Bramha non si rallegra. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione I lucenti valgono come lucenti, Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati ābhassaresu na lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa ai lucenti non / senza maññati ābhassarato na maññati Ābhassare me ti na maññati pensa lucenti non / senza pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione I raggianti valgono come raggianti, subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti, non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe na maññati subhakiṇṇato na maññati Subhakiṇṇesu na maññati subhakiṇṇe me ti na maññati raggianti raggianti è valso/a raggianti non / senza pensa raggianti non / senza pensa ai raggianti non / senza pensa raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione I possenti valgono come possenti, vehapphale possenti vehapphalato abhijānāti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti, non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale na maññati vehapphalesu na maññati vehapphalato na maññati vehapphale me ti na maññati possenti possenti è valso/a possenti non / senza pensa ai possenti non / senza pensa possenti non / senza pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'ultrapossente vale come ultrapossente, Abhibhuṃ abhibhuto abhijānāti ultrapossente ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ na maññati Abhibhusmiṃ na maññati abhibhuto na maññati Abhibhuṃ me ti na maññati ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non / senza pensa all'ultrapossente non / senza pensa ultrapossente non / senza pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio, ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati Ākāsānañcāyatanasmiṃ na maññati ākāsānañcāyatanato na maññati ākāsānañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa all'illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza, viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a viññāṇañcāyatanaṃ na maññati viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati viññāṇañcāyatanato na maññati viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza non / senza pensa all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati Ākiñcaññāyatanato na maññati ākiñcaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa al contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto della non esistenza non si rallegra. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa 'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanato na maññati nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa al contatto della percezione assoluta non / senza pensa contatto di assoluta non percezione non / senza pensa contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nābhinandati contatto di assoluta non percezione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati diṭṭhasmiṃ na maññati diṭṭhato na visto visto è valso/a visto non / senza pensa al visto non / senza pensa visto non / senza maññati Diṭṭhaṃ me ti na maññati pensa visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del visto non si rallegra. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ na maññati Sutasmiṃ na maññati sutato na maññati sutaṃ me ti na maññati sentito sentito è valso/a sentito non / senza pensa al sentito non / senza pensa sentito non / senza pensa sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del sentito non si rallegra. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati mutasmiṃ na maññati mutato na maññati Mutaṃ me ti na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa al pensato non / senza pensa pensato non / senza pensa pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del pensato non si rallegra. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati Viññātasmiṃ na maññati Viññātato na maññati viññātaṃ me ti na maññati conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa al conosciuto non / senza pensa conosciuto non / senza pensa conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del conosciuto non si rallegra. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati ekattasmiṃ na maññati ekattato na maññati Ekattaṃ me ti na maññati unità unità è valso/a unità non / senza pensa all'unità non / senza pensa unità non / senza pensa unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'unità non si rallegra. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati Sabbasmiṃ na tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa al tutto non / senza maññati sabbato na maññati sabbaṃ me ti na maññati pensa tutto non / senza pensa tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del tutto non si rallegra. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ na maññati Nibbānasmiṃ na maññati nibbānato na maññati Nibbānaṃ me ti na maññati estinzione estinzione è valso/a estinzione non / senza pensa all'estinzione non / senza pensa estinzione non / senza pensa estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'estinzione non si rallegra. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la avversione, è senza avversione. khayā dosassa vītadosattā annientamento all'avversione è senza avversione 35 Ecco un mendicante santo, o mendicanti, esaurita la mania, esaurito ciò che deve essere fatto, scaricato del peso, raggiunto il suo scopo, esaurita la rete dell'esistenza, redento in perfetta sapienza, anche per lui la terra vale come terra. Yo pi so bhikkhave bhikkhu arahaṃ khīṇāsavo vusitavā katakaraṇīyo ohitabhāro anuppattasadattho parikkhīṇabhavasaṃyojano sammadaññā vimutto so pi paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti anche egli o mendicanti mendicante/i santo esaurita la mania esaurito ciò che deve essere fatto scaricato del peso raggiunto il suo scopo esaurita la rete dell'esistenza perfetta sapienza redento egli anche terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra è mia', della terra non si rallegra. paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati paṭhaviyā na maññati paṭhavito na maññati paṭhaviṃ me ti na maññati terra terra è valso/a terra non / senza pensa alla terra non / senza pensa terra non / senza pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della terra non si rallegra. paṭhaviṃ nābhinandati terra non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita l'illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione 36 L'acqua vale come acqua. āpaṃ acqua āpato abhijānāti acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati āpasmiṃ na maññati āpato na maññati āpaṃ me ti na maññati acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa all'acqua non / senza pensa acqua non / senza pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'acqua non si rallegra. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato Abhiññāya tejaṃ na maññati tejasmiṃ na maññati tejato na maññati tejaṃ me ti na maññati fuoco fuoco è valso/a fuoco non / senza pensa al fuoco non / senza pensa fuoco non / senza pensa fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del fuoco non si rallegra. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati Vāyasmiṃ na maññati vāyato na maññati vāyaṃ me ti na maññati età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa all'aria non / senza pensa aria non / senza pensa età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'aria non si rallegra. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non pensa 'la natura è mia'. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati natura natura è valso/a natura non / senza pensa Bhūtesu na maññati bhūtato na maññati Bhūte me ti na maññati alla natura non / senza pensa natura non / senza pensa natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della natura non si rallegra. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Gli dei valgono come dei, Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato Abhiññāya Deve na maññati devesu na maññati devato na maññati Deve me ti na maññati dei dei è valso/a dei non / senza pensa agli dei non / senza pensa dei non / senza pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati Pajāpatismiṃ na maññati pajāpatito na maññati Pajāpatiṃ me ti na maññati signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa al signore della generazione non / senza pensa signore della generazione non / senza pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del signore della generazione non si rallegra. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il Bramha vale come Bramha. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non pensa 'il Bramha è mio'. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati brahmato na maññati Brahmani na maññati Brahmaṃ me ti na Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa Brahma non / senza pensa a Brahma non / senza pensa Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza maññati pensa Del Bramha non si rallegra. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione I lucenti valgono come lucenti, Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati ābhassaresu na maññati ābhassarato na maññati Ābhassare me ti na maññati lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa ai lucenti non / senza pensa lucenti non / senza pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione I raggianti valgono come raggianti, subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti, non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe raggianti raggianti è valso/a raggianti na maññati subhakiṇṇato na maññati Subhakiṇṇesu na maññati subhakiṇṇe me ti na maññati non / senza pensa raggianti non / senza pensa ai raggianti non / senza pensa raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione I possenti valgono come possenti, vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti, non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale na maññati vehapphalesu na maññati vehapphalato na maññati vehapphale me ti na maññati possenti possenti è valso/a possenti non / senza pensa ai possenti non / senza pensa possenti non / senza pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā annientamento mohassa vītamohattā esaurita l'illusione è senza illusione L'ultrapossente vale come ultrapossente, Abhibhuṃ abhibhuto abhijānāti ultrapossente ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ na maññati Abhibhusmiṃ na maññati abhibhuto na maññati Abhibhuṃ me ti na maññati ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non / senza pensa all'ultrapossente non / senza pensa ultrapossente non / senza pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio, ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati Ākāsānañcāyatanasmiṃ na maññati ākāsānañcāyatanato na maññati ākāsānañcāyatanaṃ me illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa all'illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi ti na maññati esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza, viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ na maññati viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati viññāṇañcāyatanato na maññati viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non / senza pensa all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati Ākiñcaññāyatanato na maññati ākiñcaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa al contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto della non esistenza non si rallegra. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa 'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanato na maññati nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa al contatto della percezione assoluta non / senza pensa contatto di assoluta non percezione non / senza pensa contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra. nevasaññānāsaññāyatanaṃ contatto di assoluta non percezione nābhinandati non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati diṭṭhasmiṃ na maññati diṭṭhato na maññati Diṭṭhaṃ me ti na maññati visto visto è valso/a visto non / senza pensa al visto non / senza pensa visto non / senza pensa visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del visto non si rallegra. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ na maññati Sutasmiṃ sentito sentito è valso/a sentito non / senza pensa al sentito na maññati sutato na maññati sutaṃ me ti na maññati non / senza pensa sentito non / senza pensa sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del sentito non si rallegra. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati mutasmiṃ na maññati mutato na maññati Mutaṃ me ti na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa al pensato non / senza pensa pensato non / senza pensa pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del pensato non si rallegra. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati Viññātasmiṃ na maññati Viññātato na maññati viññātaṃ me ti na maññati conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa al conosciuto non / senza pensa conosciuto non / senza pensa conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del conosciuto non si rallegra. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati ekattasmiṃ na maññati ekattato na maññati Ekattaṃ me ti na unità unità è valso/a unità non / senza pensa all'unità non / senza pensa unità non / senza pensa unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza maññati pensa Dell'unità non si rallegra. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati Sabbasmiṃ na maññati sabbato na maññati sabbaṃ me ti na maññati tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa al tutto non / senza pensa tutto non / senza pensa tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del tutto non si rallegra. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ estinzione estinzione è valso/a estinzione na maññati Nibbānasmiṃ na maññati nibbānato na maññati Nibbānaṃ me ti na maññati non / senza pensa all'estinzione non / senza pensa estinzione non / senza pensa estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'estinzione non si rallegra. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Per l'annientamento, esaurita la illusione, è senza illusione. khayā mohassa vītamohattā annientamento esaurita l'illusione è senza illusione 37 Anche al Così Venuto, o mendicanti, santo, perfetto svegliato, la terra vale come terra. tathāgato pi bhikkhave arahaṃ sammāsambuddho paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti il Così Venuto anche o mendicanti santo perfetto svegliato terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra è mia'. paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati paṭhaviyā na maññati paṭhavito na maññati paṭhaviṃ me ti na maññati terra terra è valso/a terra non / senza pensa alla terra non / senza pensa terra non / senza pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della terra non si rallegra. paṭhaviṃ nābhinandati terra non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico 38 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati āpasmiṃ na maññati āpato na maññati āpaṃ me ti na maññati acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa all'acqua non / senza pensa acqua non / senza pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'acqua non si rallegra. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato Abhiññāya fuoco fuoco è valso/a tejaṃ na maññati tejasmiṃ na maññati tejato na maññati tejaṃ me ti na maññati fuoco non / senza pensa al fuoco non / senza pensa fuoco non / senza pensa fuoco mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del fuoco non si rallegra. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati Vāyasmiṃ maññati vāyato na maññati vāyaṃ me ti na maññati età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa all'aria pensa aria non / senza pensa età / aria mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'aria non si rallegra. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non pensa 'la natura è mia'. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati Bhūtesu na maññati bhūtato na maññati Bhūte me ti na maññati natura natura è valso/a natura non / senza pensa alla natura non / senza pensa natura non / senza pensa natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della natura non si rallegra. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Gli dei valgono come dei, Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato Abhiññāya Deve na maññati devesu na dei dei è valso/a dei non / senza pensa agli dei non / senza maññati devato na maññati Deve me ti na maññati pensa dei non / senza pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati Pajāpatismiṃ na maññati pajāpatito na maññati Pajāpatiṃ me ti na maññati signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa al signore della generazione non / senza pensa signore della generazione non / senza pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del signore della generazione non si rallegra. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ conosciuto/a e tathāgatassā ti vadāmi al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il Bramha vale come Bramha. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non pensa 'il Bramha è mio'. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati Brahmani na maññati brahmato na maññati Brahmaṃ me ti na maññati Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa a Brahma non / senza pensa Brahma non / senza pensa Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del Bramha non si rallegra. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico I lucenti valgono come lucenti, Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati ābhassaresu na maññati ābhassarato na lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa ai lucenti non / senza pensa lucenti non / senza maññati Ābhassare me ti na maññati pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico I raggianti valgono come raggianti, subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti, non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe na maññati Subhakiṇṇesu na maññati subhakiṇṇato na maññati subhakiṇṇe me ti na maññati raggianti raggianti è valso/a raggianti non / senza pensa ai raggianti non / senza pensa raggianti non / senza pensa raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico I possenti valgono come possenti, vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti, non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale na maññati vehapphalesu na maññati vehapphalato na maññati vehapphale me ti na maññati possenti possenti è valso/a possenti non / senza pensa ai possenti non / senza pensa possenti non / senza pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'ultrapossente vale come ultrapossente, Abhibhuṃ abhibhuto abhijānāti ultrapossente ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya Abhibhuṃ na maññati Abhibhusmiṃ na maññati abhibhuto na maññati Abhibhuṃ me ultrapossente ultrapossente è valso/a ultrapossente non / senza pensa all'ultrapossente non / senza pensa ultrapossente non / senza pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi ti na maññati esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio, ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati Ākāsānañcāyatanasmiṃ na maññati ākāsānañcāyatanato na maññati ākāsānañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa all'illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza, viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza abhijānāti vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ na maññati viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati viññāṇañcāyatanato na maññati viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non / senza pensa all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati Ākiñcaññāyatanato na maññati ākiñcaññāyatanaṃ me ti na contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa al contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza maññati pensa Del contatto della non esistenza non si rallegra. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa 'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanato na maññati nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa al contatto della percezione assoluta non / senza pensa contatto di assoluta non percezione non / senza pensa contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nābhinandati contatto di assoluta non percezione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati diṭṭhasmiṃ na maññati diṭṭhato na maññati Diṭṭhaṃ me ti na maññati visto visto è valso/a visto non / senza pensa al visto non / senza pensa visto non / senza pensa visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del visto non si rallegra. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ na maññati Sutasmiṃ na maññati sutato na maññati sutaṃ me ti na maññati sentito sentito è valso/a sentito non / senza pensa al sentito non / senza pensa sentito non / senza pensa sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del sentito non si rallegra. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati mutasmiṃ na maññati mutato na maññati Mutaṃ me ti na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa al pensato non / senza pensa pensato non / senza pensa pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del pensato non si rallegra. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ conosciuto Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati Viññātasmiṃ na maññati Viññātato na maññati viññātaṃ me ti na maññati conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa al conosciuto non / senza pensa conosciuto non / senza pensa conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del conosciuto non si rallegra. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati ekattasmiṃ na maññati ekattato na maññati Ekattaṃ me ti na maññati unità unità è valso/a unità non / senza pensa all'unità non / senza pensa unità non / senza pensa unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'unità non si rallegra. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati Sabbasmiṃ na maññati sabbato na maññati sabbaṃ me ti na maññati tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa al tutto non / senza pensa tutto non / senza pensa tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del tutto non si rallegra. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ estinzione estinzione è valso/a estinzione na maññati Nibbānasmiṃ na maññati nibbānato na maññati Nibbānaṃ me ti na maññati non / senza pensa all'estinzione non / senza pensa estinzione non / senza pensa estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'estinzione non si rallegra. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il Così Venuto la conosce, io dico. Pariññātaṃ taṃ tathāgatassā ti vadāmi conosciuto/a e al Così Venuto esso / questo/a/i/e dico 39 Anche al Così Venuto, o mendicanti, santo, perfetto svegliato, la terra vale vome terra. tathāgato pi bhikkhave arahaṃ sammāsambuddho paṭhaviṃ paṭhavito abhijānāti il Così Venuto anche o mendicanti santo perfetto svegliato terra terra vale La terra è valsa come terra, ma non pensa 'terra', non pensa alla terra, non pensa la terra, non pensa 'la terra è mia', paṭhaviṃ paṭhavito Abhiññāya paṭhaviṃ na maññati paṭhaviyā na maññati paṭhavito na maññati paṭhaviṃ me ti na maññati terra terra è valso/a terra non / senza pensa alla terra non / senza pensa terra non / senza pensa terra mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della terra non si rallegra. paṭhaviṃ nābhinandati terra non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico 40 L'acqua vale come acqua. āpaṃ āpato abhijānāti acqua acqua vale L'acqua è valsa come acqua, ma non pensa 'acqua', non pensa all'acqua, non pensa l'acqua, non pensa 'l'acqua è mia'. āpaṃ āpato Abhiññāya āpaṃ na maññati āpasmiṃ na maññati āpato na maññati āpaṃ me ti acqua acqua è valso/a acqua non / senza pensa all'acqua non / senza pensa acqua non / senza pensa acqua mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e na maññati non / senza pensa Dell'acqua non si rallegra. āpaṃ nābhinandati acqua non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il fuoco vale come fuoco. tejaṃ tejato abhijānāti fuoco fuoco vale Il fuoco è valso come fuoco. ma non pensa 'fuoco', non pensa al fuoco, non pensa il fuoco, non pensa 'il fuoco è mio'. tejaṃ tejato Abhiññāya tejaṃ na maññati tejasmiṃ na maññati tejato na maññati tejaṃ fuoco fuoco è valso/a fuoco non / senza pensa al fuoco non / senza pensa fuoco non / senza pensa fuoco me ti na maññati mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del fuoco non si rallegra. tejaṃ nābhinandati fuoco non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'aria vale come aria. vāyaṃ vāyato abhijānāti età / aria aria vale L'aria è valsa come aria, ma non pensa 'aria', non pensa all'aria, non pensa l'aria,, non pensa 'l'aria è mia'. vāyaṃ vāyato Abhiññāya vāyaṃ na maññati Vāyasmiṃ maññati vāyato na maññati vāyaṃ età / aria aria è valso/a età / aria non / senza pensa all'aria pensa aria non / senza pensa età / aria me ti na maññati mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'aria non si rallegra. vāyaṃ nābhinandati età / aria non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico La natura vale come natura. Bhūte bhūtato abhijānāti natura natura vale La natura è valsa come natura, ma non pensa 'natura', ,non pensa alla natura, non pensa la natura, non pensa 'la natura è mia'. Bhūte bhūtato Abhiññāya Bhūte na maññati Bhūtesu na maññati bhūtato na natura natura è valso/a natura non / senza pensa alla natura non / senza pensa natura non / senza maññati Bhūte me ti na maññati pensa natura mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Della natura non si rallegra. Bhūte nābhinandati natura non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Gli dei valgono come dei, Deve devato abhijānāti dei dei vale Gli dei sono valsi come dei, ma non pensa 'dei', non pensa agli dei, non pensa gli dei, non pensa 'gli dei sono miei'. Deve devato Abhiññāya Deve na maññati devesu na maññati dei dei è valso/a dei non / senza pensa agli dei non / senza pensa devato na maññati Deve me ti na maññati dei non / senza pensa dei mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra degli dei. Deve nābhinandati dei non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il signore della generazione vale come signore della generazione. Pajāpatiṃ pajāpatito abhijānāti signore della generazione signore della generazione vale Il signore della generazione è valso come signore della generazione. ma non pensa 'signore della generazione', non pensa al signore della generazione, non pensa il signore della generazione, non pensa 'il signore della generazione è mio'. Pajāpatiṃ pajāpatito Abhiññāya Pajāpatiṃ na maññati Pajāpatismiṃ na signore della generazione signore della generazione è valso/a signore della generazione non / senza pensa al signore della generazione non / senza maññati pajāpatito na maññati Pajāpatiṃ me ti na maññati pensa signore della generazione non / senza pensa signore della generazione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del signore della generazione non si rallegra. Pajāpatiṃ nābhinandati signore della generazione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il Bramha vale come Bramha. Brahmaṃ brahmato abhijānāti Brahma Brahma vale Il Bramha è valso come Bramha. ma non pensa 'Bramha', non pensa al Bramha, non pensa il Bramha, non pensa 'il Bramha è mio'. Brahmaṃ brahmato Abhiññāya Brahmaṃ na maññati brahmato Brahma Brahma è valso/a Brahma non / senza pensa Brahma na maññati Brahmani na maññati Brahmaṃ me ti na maññati non / senza pensa a Brahma non / senza pensa Brahma mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del Bramha non si rallegra. Brahmaṃ nābhinandati Brahma non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico I lucenti valgono come lucenti, Ābhassare ābhassarato abhijānāti lucenti lucenti vale I lucenti sono valsi come lucenti, ma non pensa 'lucenti', non pensa ai lucenti, non pensa i lucenti, non pensa 'i lucenti sono miei'. Ābhassare ābhassarato Abhiññāya Ābhassare na maññati lucenti lucenti è valso/a lucenti non / senza pensa ābhassaresu na maññati ābhassarato na maññati Ābhassare me ti na maññati ai lucenti non / senza pensa lucenti non / senza pensa lucenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei lucenti. Ābhassare nābhinandati lucenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico I raggianti valgono come raggianti, subhakiṇṇe subhakiṇṇato abhijānāti raggianti raggianti vale I raggianti sono valsi come raggianti, ma non pensa 'raggianti', non pensa ai raggianti, non pensa i raggianti, non pensa 'i raggianti sono miei'. subhakiṇṇe subhakiṇṇato Abhiññāya subhakiṇṇe na raggianti raggianti è valso/a raggianti non / senza maññati subhakiṇṇato na maññati Subhakiṇṇesu na maññati subhakiṇṇe me ti na maññati pensa raggianti non / senza pensa ai raggianti non / senza pensa raggianti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei raggianti. subhakiṇṇe nābhinandati raggianti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico I possenti valgono come possenti, vehapphale vehapphalato abhijānāti possenti possenti vale I possenti sono valsi come possenti, ma non pensa 'possenti', non pensa ai possenti, non pensa i possenti, non pensa 'i possenti sono miei'. vehapphale vehapphalato Abhiññāya vehapphale possenti possenti è valso/a possenti na maññati vehapphalesu na maññati vehapphalato na maññati vehapphale me ti na maññati non / senza pensa ai possenti non / senza pensa possenti non / senza pensa possenti mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dei possenti. vehapphale nābhinandati possenti non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'ultrapossente vale come ultrapossente, Abhibhuṃ abhibhūto abhijānāti ultrapossente ultrapossente vale L'ultrapossente è valso come ultrapossente, ma non pensa 'ultrapossente', non pensa all'ultrapossente, non pensa l'ultrapossente, non pensa 'l'ultrapossente è mio'. Abhibhuṃ abhibhuto Abhiññāya ultrapossente ultrapossente è valso/a Abhibhuṃ na maññati Abhibhusmiṃ na maññati abhibhūto na maññati Abhibhuṃ me ti na maññati ultrapossente non / senza pensa all'ultrapossente non / senza pensa ultrapossente non / senza pensa ultrapossente mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'ultrapossente. Abhibhuṃ nābhinandati ultrapossente non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto dello spazio vale come illimitato contatto dello spazio, ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio vale L'illimitato contatto dello spazio è valso come illimitato contatto dello spazio, ma non pensa 'illimitato contatto dello spazio', non pensa all'illimitato contatto dello spazio, non pensa l'illimitato contatto dello spazio, non pensa 'l'illimitato contatto dello spazio è mio'. ākāsānañcāyatanaṃ ākāsānañcāyatanato illimitato contatto dello spazio illimitato contatto dello spazio Abhiññāya ākāsānañcāyatanaṃ na maññati Ākāsānañcāyatanasmiṃ na maññati ākāsānañcāyatanato na maññati ākāsānañcāyatanaṃ me ti na maññati è valso/a illimitato contatto dello spazio non / senza pensa all'illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio non / senza pensa illimitato contatto dello spazio mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto dello spazio. ākāsānañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto dello spazio non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'illimitato contatto della coscienza vale come illimitato contatto della coscienza, viññāṇañcāyatanaṃ viññāṇañcāyatanato abhijānāti illimitato contatto della coscienza illimitato contatto della coscienza vale L'illimitato contatto della coscienza è valso come illimitato contatto della coscienza, ma non pensa 'illimitato contatto della coscienza', non pensa all'illimitato contatto della coscienza, non pensa l'illimitato contatto della coscienza, non pensa 'l'illimitato contatto della coscienza è mio'. viññāṇañcāyatanaṃ illimitato contatto della coscienza viññāṇañcāyatanato Abhiññāya viññāṇañcāyatanaṃ na maññati viññāṇañcāyatanasmiṃ na maññati viññāṇañcāyatanato na maññati viññāṇañcāyatanaṃ me ti na maññati illimitato contatto della coscienza è valso/a illimitato contatto della coscienza non / senza pensa all'illimitata sfera della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza non / senza pensa illimitato contatto della coscienza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Non si rallegra dell'illimitato contatto della coscienza. viññāṇañcāyatanaṃ nābhinandati illimitato contatto della coscienza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il contatto della non esistenza vale come contatto della non esistenza. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato abhijānāti contatto della non esistenza contatto della non esistenza vale Il contatto della non esistenza è valso come contatto della non esistenza. ma non pensa 'contatto della non esistenza', non pensa al contatto della non esistenza, non pensa il contatto della non esistenza, non pensa 'il contatto della non esistenza è mio'. ākiñcaññāyatanaṃ Ākiñcaññāyatanato Abhiññāya ākiñcaññāyatanaṃ na maññati ākiñcaññāyatanasmiṃ na maññati Ākiñcaññāyatanato na maññati ākiñcaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto della non esistenza contatto della non esistenza è valso/a contatto della non esistenza non / senza pensa al contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza non / senza pensa contatto della non esistenza mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto della non esistenza non si rallegra. ākiñcaññāyatanaṃ nābhinandati contatto della non esistenza non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il contatto di assoluta non percezione vale come contatto di assoluta non percezione. nevasaññānāsaññāyatanaṃ contatto di assoluta non percezione nevasaññānāsaññāyatanato abhijānāti contatto di assoluta non percezione vale Il contatto di assoluta non percezione è valso come contatto di assoluta non percezione. ma non pensa 'contatto di assoluta non percezione', non pensa al contatto di assoluta non percezione, non pensa il contatto di assoluta non percezione, non pensa 'il contatto di assoluta non percezione è mio'. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nevasaññānāsaññāyatanato Abhiññāya nevasaññānāsaññāyatanaṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanasmiṃ na maññati nevasaññānāsaññāyatanato na maññati nevasaññānāsaññāyatanaṃ me ti na maññati contatto di assoluta non percezione contatto di assoluta non percezione è valso/a contatto di assoluta non percezione non / senza pensa al contatto della percezione assoluta non / senza pensa contatto di assoluta non percezione non / senza pensa contatto di assoluta non percezione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del contatto di assoluta non percezione non si rallegra. nevasaññānāsaññāyatanaṃ nābhinandati contatto di assoluta non percezione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il visto vale come visto. Diṭṭhaṃ diṭṭhato abhijānāti visto visto vale Il visto è valso come visto. ma non pensa 'visto', non pensa al visto, non pensa il visto, non pensa 'il visto è mio'. Diṭṭhaṃ diṭṭhato Abhiññāya Diṭṭhaṃ na maññati diṭṭhasmiṃ na maññati diṭṭhato na maññati Diṭṭhaṃ me ti na maññati visto visto è valso/a visto non / senza pensa al visto non / senza pensa visto non / senza pensa visto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del visto non si rallegra. Diṭṭhaṃ nābhinandati visto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e vadāmi dico Il sentito vale come sentito. sutaṃ sutato abhijānāti sentito sentito vale Il sentito è valso come sentito. ma non pensa 'sentito', non pensa al sentito, non pensa il sentito, non pensa 'il sentito è mio'. sutaṃ sutato Abhiññāya sutaṃ na maññati Sutasmiṃ na maññati sutato na maññati sutaṃ me ti na maññati sentito sentito è valso/a sentito non / senza pensa al sentito non / senza pensa sentito non / senza pensa sentito mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del sentito non si rallegra. sutaṃ nābhinandati sentito non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammā sambodhiṃ dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto/a risveglio abhisambuddho ti vadāmi perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il pensato vale come pensato. Mutaṃ mutato abhijānāti pensato pensato vale Il pensato è valso come pensato. ma non pensa 'pensato', non pensa al pensato, non pensa il pensato, non pensa 'il pensato è mio'. Mutaṃ mutato Abhiññāya Mutaṃ na maññati mutasmiṃ na maññati mutato na maññati Mutaṃ me ti na maññati pensato pensato è valso/a pensato non / senza pensa al pensato non / senza pensa pensato non / senza pensa pensato mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del pensato non si rallegra. Mutaṃ nābhinandati pensato non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione incomparabile sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il conosciuto vale come conosciuto. viññātaṃ Viññātato abhijānāti conosciuto conosciuto vale Il conosciuto è valso come conosciuto. ma non pensa 'conosciuto', non pensa al conosciuto, non pensa il conosciuto, non pensa 'il conosciuto è mio'. viññātaṃ Viññātato Abhiññāya viññātaṃ na maññati Viññātasmiṃ na maññati Viññātato na maññati viññātaṃ me ti na maññati conosciuto conosciuto è valso/a conosciuto non / senza pensa al conosciuto non / senza pensa conosciuto non / senza pensa conosciuto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del conosciuto non si rallegra. viññātaṃ nābhinandati conosciuto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā paṭinissaggā dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà restituzione anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'unità vale come unità. Ekattaṃ ekattato abhijānāti unità unità vale L'unità è valsa come unità, ma non pensa 'unità', non pensa all'unità, non pensa l'unità,, non pensa 'l'unità è mia'. Ekattaṃ ekattato Abhiññāya Ekattaṃ na maññati ekattasmiṃ na maññati ekattato na maññati Ekattaṃ me ti na maññati unità unità è valso/a unità non / senza pensa all'unità non / senza pensa unità non / senza pensa unità mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'unità non si rallegra. Ekattaṃ nābhinandati unità non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā cāgā dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione libertà paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico Il tutto vale come tutto. sabbaṃ sabbato abhijānāti tutto tutto vale Il tutto è valso come tutto. ma non pensa 'tutto', non pensa al tutto, non pensa il tutto, non pensa 'il tutto è mio'. sabbaṃ sabbato Abhiññāya sabbaṃ na maññati Sabbasmiṃ na maññati sabbato na maññati sabbaṃ me ti na maññati tutto tutto è valso/a tutto non / senza pensa al tutto non / senza pensa tutto non / senza pensa tutto mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Del tutto non si rallegra. sabbaṃ nābhinandati tutto non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io dico. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā nirodhā dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama estinzione cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmi libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e dico L'estinzione vale come estinzione. Nibbānaṃ nibbānato abhijānāti estinzione estinzione vale L'estinzione è valsa come estinzione, ma non pensa 'estinzione', non pensa all'estinzione, non pensa l'estinzione,, non pensa 'l'estinzione è mia'. Nibbānaṃ nibbānato Abhiññāya Nibbānaṃ na maññati Nibbānasmiṃ na maññati nibbānato na maññati Nibbānaṃ me ti na maññati estinzione estinzione è valso/a estinzione non / senza pensa all'estinzione non / senza pensa estinzione non / senza pensa estinzione mio/a/ miei / mie / in me/ tipi esso / questo/a/i/e non / senza pensa Dell'estinzione non si rallegra. Nibbānaṃ nābhinandati estinzione non si rallegra E perché? taṃ kissa hetu e per cosa Il piacere è radice del dolore, una nuova esistenza genera una natura che invecchia e muore. Nandi dukkhassa mūlanti iti viditvā bhavā jāti bhūtassa jarāmaraṇanti piacere dolore radice è nuovo/a esistenza genera / nascita natura che invecchia e muore Dunque, o mendicanti, il Così Venuto, annientata ogni sete di vita, è senza brama, estinto, liberato, restutuito, perfettamente svegliato di incomparabile perfetto risveglio, io ho detto. Tasmātiha bhikkhave tathāgato sabbaso taṇhānaṃ khayā virāgā dunque o mendicanti il Così Venuto ogni desiderio vita annientamento senza brama nirodhā cāgā paṭinissaggā anuttaraṃ sammāsambodhiṃ abhisambuddho ti vadāmīti estinzione libertà restituzione incomparabile perfetto risveglio perfetto svegliato esso / questo/a/i/e ho detto Così parlò il Sublime. Idamavoca bhagavā così parlò sublime / beato Contenti i mendicanti si rallegrarono della parola del Sublime. na te bhikkhū bhagavato bhāsitaṃ abhinandunti non / senza essi mendicante/i al sublime / beato parola si rallegrarono