Scarica il PDF dell`articolo

Transcript

Scarica il PDF dell`articolo
F
OCUS
SOURCE AUDIO
SOUNDBLOX PRO
Un distorsore multibanda
per bassisti sperimentatori
LEONARDO CHIARA
È il momento dei distorsori per
basso. O meglio, con il ritorno
dell’improvvisazione rock anni
Settanta, ecco che riprendono piede
le sonorità di quel periodo.
Se cercate quel timbro di basso
distorto con il wah alla King Crimson
o quelle intro saturate alla RHCP
forse questo Soundblox Pro,
distorsore multibanda, può farvele
ottenere, insieme a molto altro
ancora.
Anche nel mondo degli strumenti musicali ci sono indubbiamente delle mode che seguono i cambiamenti di gusto
nella produzione musicale dei diversi periodi storici. Se
consideriamo per esempio il segmento degli effetti per chitarra e basso, negli ultimi cinquant’anni abbiamo assistito
a un susseguirsi di mode: dal tremolo al riverbero in tutte
le forme, dal distorsore per chitarra al chorus/flanger, dall’harmonizer al tap delay, fino al looping. Quella del distorsore applicato al basso, molto in voga tra gli improvvisatori anni Settanta, è una riscoperta degli ultimi anni che va
vista in relazione al ritorno della musica di allora. Il segnale che l’interesse per questa tipologia di effetto è forte lo
danno anche i molti nuovi costruttori che hanno deciso di
cimentarsi nella progettazione di un distorsore per basso,
magari affiancato a una sezione di equalizzazione che lo
renda un po’ più versatile.
L’americana Source Audio ha lavorato proprio in questo
senso con il suo Soundblox Pro, un distorsore multibanda
per basso che, grazie alla tecnologia digitale, è in grado di
lavorare affiancato a un equalizzatore a sette bande per riprodurre suoni distorti di ogni tipo, classici e moderni,
compresi suoni di stampo sintetico e octaver. La versione
Pro che abbiamo avuto l’occasione di provare dispone di
58 INSOUND 2010
sei preset utente selezionabili tramite tre switch a pedale,
un equalizzatore grafico a sette bande e un sistema di radio-controllo a distanza degli effetti costituito da un trasmettitore e un anello ricevitore.
COME FUNZIONA SOUNDBLOX PRO
Esteticamente attraente, Soundblox Pro si presenta al bassista più come un oggetto tecnologico che come uno
stompbox vintage e le sue funzioni interne lo giustificano
appieno. Solido e in metallo resistente (questo sì, come in
un vero vintage) è costituito da due blocchi (Blox, appunto), uno con i controlli e i led di monitoraggio di ciò che accade e uno con i tre switch di selezione dei sei preset alternati su due banchi 1-3, 4-6. Ci sono a disposizione 23 tipologie di distorsione, in sostanza degli algoritmi, che possono essere manipolate a piacimento sfruttando le sette bande di frequenza disponibili. È il principio del funzionamento multibanda. Il circuito splitta il segnale in sette diverse
sezioni che vengono processate separatamente dal DSP. Ciò
rende il lavoro del distorsore particolarmente definito in
termini timbrici. È questo che, diciamolo subito, rende questo distorsore più vicino a un sintetizzatore per basso, perché di resintesi si può parlare, evidente anche con la distor-
dalità Normal, Foldback e Octave. Tutti i preset possono essere modificati e risalvati in memoria semplicemente tenendo premuto il pulsante del banco e lo switch di destinazione.
Il funzionamento dei potenziometri è semplice: Drive regola la quantità del segnale inviato al distorsore; EQ Amount
è il controllo del volume del segnale equalizzato e dunque
modifica lo spettro armonico del segnale; Clean Mix controlla esclusivamente il segnale diretto dello strumento,
non processato e non equalizzato; Distortion Mix regola
l’ammontare del segnale effettato.
sione pressoché azzerata. Per fare tutto questo, il DSP proprietario di Source Audio (SA601) montato su Soundblox lavora a 56 bit di risoluzione e conversione a 24 bit. Le bande di frequenza prese in considerazione sono 62 Hz, 125 Hz,
250, Hz, 500 Hz, 1.000 Hz, 2.000 Hz e 4.000 Hz, a 12 db di
intervento (in più e in meno). Il pedale è Thru bypass e prevede l’esclusione del DSP dal flusso.
Una delle possibilità più interessanti per l’uso in studio di
registrazione è la controllabilità di parametri e preset via
Midi o attraverso un
sensore radio dedicato
denominato Hot Hand
e di cui trattiamo più
avanti.
Sulla manopolina di selezione dei Preset sono
riportati tutti gli algoritmi a disposizione,
uno dei quali, Clean
Boost /Eq, permette di
far lavorare Soundblox
come un normale preamp/Boost senza interventi di distorsione,
ma solo di gain del segnale diretto ed eventualmente equalizzato.
I 15 algoritmi successivi lavorano su tre modalità multibanda, che corrispondono a tre curve di azione del DSP:
Normal mette in relazione diretta la dinamica del segnale
in ingresso con quella del segnale processato. In Foldback
il processo è inverso: a valori massimi di dinamica, il segnale processato comincia a diminuire. Quando si raggiungono livelli massimi del segnale, l’effetto ricomincia a crescere e a decrescere alternativamente con effetti dinamici
particolari che incrementano le armoniche più acute. Al
suo valore massimo, la curva Foldback rende le parti di basso suonate raddoppiando le ottave particolarmente incisive (più strane e “storte” le parti a più note). Nella modalità Octave, Soundblox lavora come un normale octaver dove si possono ottenere anche effetti di auto-wah. La distorsione multibanda permette di ottenere distorsioni senza incorrere nella classica onda quadra, che penalizza la dinamica e le armoniche del segnale.
L’ultimo gruppo di algoritmi fa lavorare il Soundblox come un
normale distorsore a banda singola, pur sempre nelle tre mo-
SENSORE, PEDALE DI ESPRESSIONE E E MIDI
Gli effetti generati da Soundblox si evolvono dinamicamente e in modo molto variabile. Occorrerà pure aver qualche
possibilità di tenerli sotto controllo! Così, a parte la classica controllabilità Midi dei preset, bypass compreso, tramite
Progran Change e dei parametri Drive, EQ Amount, Clean
Mix, Distortion Mix e Morph Control (il passaggio graduale
da un preset all’altro) attraverso Continuous Controller, abbiamo la possibilità di usare un pedale di espressione per
controllare il morphing e, peculiarità dei pedali Source Audio, un sistema a sensore denominato Hot Hand opzionale
e disponibile sia in versione a cavo che wireless.
Abbiamo provato il wireless. Appena collegato il ricevitore
all’apparecchio e l’anello trasmettitore al dito
della mano destra (se
non siete mancini...)
occorre abilitare il sistema e calibrarne l’intervento usando due
piccoli pulsanti collocati sul Soundblox Pro.
Il trasmettitore invia
dati di movimento su
due assi X-Y che modulano l’effetto. La calibrazione, che non è comunque necessaria per
utilizzare il sistema,
stabilisce il punto massimo di azione del Drive
in relazione alla posizione della mano (più facile a farsi che
a scriverlo). Il controllo “nell’etere” dell’effetto è efficace
per ottenere sostanzialmente diversi tipi di wah (sul filtro e
sul volume) e ha una valenza più spettacolare che altro, almeno fino a che non si fa sufficiente pratica nel muovere la
mano destra nell’aria e contemporaneamente suonare.
Al di là di questo optional comunque non caricato sul prezzo del SoundBlox (intorno ai 200 euro Iva inclusa) l’apparecchio funziona bene, è affidabile ed è molto interessante per i bassisti che desiderano sperimentare sui suoni. La
presenza dei preset è fondamentale per fissare poche idee,
ma molto efficaci per la propria musica. Nelle libere improvvisazioni, invece, basterà smanettare sui controlli o
usare i controller esterni per esplorare i suggestivi mondi
sonori del Soundblox.
Agli amanti delle sei corde piacerà sapere che Soundblox
Pro è disponibile anche nella versione per chitarra.
Info: Reference Laboratory - tel. 071.7202120
[email protected]
S 59
IN