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Preconsuntivo 2005 28 febbraio 2006 Principali dati economici (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 16.190 3.551 3.510 3.820 2.109 2.083 2.182 1.995 21.536 4.399 4.190 4.934 2.105 1.974 2.396 2.464 Var. ass. 5.346 848 680 1.114 (4) (109) 214 469 Esercizio Var. % 33,0 23,9 19,4 29,2 (0,2) (5,2) 9,8 23,5 Ricavi della gestione caratteristica Utile operativo Utile operativo a valori correnti (1) Utile operativo adjusted (1) Utile netto Utile netto a valori correnti (1) Utile netto adjusted (1) Investimenti tecnici 2004 2005 57.545 12.399 11.951 12.582 7.059 6.778 6.645 7.499 73.758 16.830 15.620 17.561 8.788 8.029 9.251 7.414 Var. ass. 16.213 4.431 3.669 4.979 1.729 1.251 2.606 (85) Var. % 28,2 35,7 30,7 39,6 24,5 18,5 39,2 (1,1) (1) Per la definizione degli utili nella configurazione “a valori correnti” e “adjusted” v. il paragrafo “Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a valori correnti prima degli special item”. Principali indicatori di mercato Quarto trimestre 2004 2005 44,00 1,296 33,95 5,75 4,44 2,2 2,3 56,90 1,189 47,86 5,05 4,25 2,3 4,3 Var. ass. 12,90 (0,107) 13,91 (0,70) (0,19) 0,10 2,00 Esercizio Var. % 29,3 (8,3) 41,0 (12,2) (4,3) 4,5 87,0 Prezzo medio del greggio Brent dated (1) Cambio medio EUR/USD (2) Prezzo medio in euro del greggio Brent dated Margini europei medi di raffinazione (3) Margini europei medi di raffinazione in euro Euribor a tre mesi (%) Libor - dollaro a tre mesi (%) (1) In USD per barile. Fonte: Platt’s Oilgram. (2) Fonte: BCE. (3) In USD per barile FOB Mediterraneo greggio Brent. Elaborazione Eni su dati Platt’s Oilgram. ENI PRECONSUNTIVO 2005 –2– 2004 2005 Var. ass. Var. % 38,22 1,244 30,72 4,35 3,50 2,1 1,6 54,38 1,244 43,71 5,78 4,65 2,2 3,5 16,16 42,3 12,99 1,43 1,15 0,10 1,90 42,3 32,9 32,9 4,8 118,8 Principali dati operativi Quarto trimestre 2004 1.090 614 1.704 2005 1.132 674 1.806 Var. ass. 42 60 102 20,18 1,05 21,23 22,93 1,47 24,40 2,75 0,42 3,17 2,15 2,59 0,44 23,38 26,99 3,61 7,47 4,21 13,43 1.242 7,30 6,07 13,66 1.289 (0,17) 1,86 0,23 47 Esercizio Var. % 3,9 9,8 6,0 13,6 40,0 14,9 Produzione giornaliera: petrolio (migliaia di barili) gas naturale (1) (migliaia di boe) idrocarburi (1) (migliaia di boe) Riserve certe: petrolio (milioni di barili) gas naturale (milioni di boe) idrocarburi (milioni di boe) Vendite di gas naturale a terzi (miliardi di metri cubi) Autoconsumo di gas naturale (miliardi di metri cubi) Vendite di gas naturale delle società collegate e di imprese rilevanti (quota Eni) (miliardi di metri cubi) Totale vendite 15,4 e autoconsumi di gas naturale (miliardi di metri cubi) Trasporto di gas naturale (2,3) per conto terzi in Italia (miliardi di metri cubi) 44,2 Produzione venduta di energia elettrica (terawattora) 1,7 Vendite di prodotti petroliferi (milioni di tonnellate) 3,8 Vendite di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnellate) 20,5 2004 2005 Var. ass. Var. % 1.034 590 1.624 1.111 626 1.737 77 36 113 7,4 6,1 7,0 4.008 3.210 7.218 72,79 3,70 76,49 3.773 3.064 6.837 77,08 5,54 82,62 (235) (146) (381) 4,29 1,84 6,13 (5,9) (4,5) (5,3) 5,9 49,7 8,0 7,32 8,53 1,21 16,5 83,81 91,15 7,34 8,8 28,26 13,85 53,54 5.187 30,22 22,77 51,63 5.376 1,96 8,92 (1,91) 189 6,9 64,4 (3,6) 3,6 (1) Comprende la produzione di gas naturale utilizzata come autoconsumo (44 mila boe/giorno nel 2005 e 38 mila boe/giorno nel 2004; 49 mila boe/giorno nel quarto trimestre 2005 e 45 mila boe/giorno nel quarto trimestre 2004). ENI PRECONSUNTIVO 2005 –3– Criteri di redazione Il Preconsuntivo 2005, non sottoposto a revisione contabile, è stato redatto conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Le informazioni economiche sono fornite con riferimento al 31 dicembre 2005 e al quarto trimestre 2005 e al 31 dicembre 2004 e al quarto trimestre 2004. Le informazioni patrimoniali sono fornite con riferimento al 31 dicembre 2005 e al 31 dicembre 2004. La forma dei prospetti contabili corrisponde a quella dei prospetti presentati nella relazione sulla gestione della relazione semestrale e del bilancio annuale. Al fine di consentire un confronto omogeneo, le informazioni economiche dell’esercizio 2004 e del quarto trimestre 2004 e quelle patrimoniali al 31 dicembre 2004 sono state oggetto di adeguamento, salvo l’applicazione dei principi IAS 32 e 39, relativi tra l’altro alla rilevazione e valutazione degli strumenti derivati, avendo l’Eni optato per l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2005. Inclusione della Saipem nell’area di consolidamento La Saipem SpA, di cui l’Eni al 31 dicembre 2005 possiede il 43,26% delle azioni aventi diritto al voto, nelle relazioni infrannuali 2005 è stata esclusa dall’area di consolidamento a far data dal 1° gennaio 2004 alla luce di una restrittiva interpretazione delle disposizioni dello IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, secondo la quale il consolidamento integrale è ammesso solo in presenza della disponibilità della maggioranza dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria o, in mancanza, in presenza di un controllo fondato su accordi con altri soci o in altre situazioni che attribuiscono al soggetto il potere autonomo e incontrastabile di nominare la maggioranza del consiglio di amministrazione. In relazione a tale interpretazione, la Saipem SpA, pur essendo controllata di fatto ai sensi dell’art. 2359, comma 2, del codice civile, nelle relazioni infrannuali 2005 è stata valutata secondo il metodo del patrimonio netto. Nell’ottobre 2005 è apparso sullo IASB UPdate uno statement di riunione dove viene indicato che il concetto di controllo definito dallo IAS 27 include la fattispecie di controllo prevista dall’art. 2359, comma 2, del codice civile, sebbene l’assenza di puntuali indicazioni renda possibile una differente interpretazione del principio. Lo IASB ha intenzione di normare in modo più dettagliato il concetto di controllo nella nuova versione dello IAS 27. Tenuto conto dell’orientamento espresso dallo IASB, la Saipem SpA e le sue controllate sono state incluse nell’area di consolidamento IFRS a far data dal 1° gennaio 2004; l’inclusione determina anche il ripristino del settore “Ingegneria e Costruzioni” nel quale confluisce, oltre alla Saipem, la Snamprogetti. In relazione a ciò, si è proceduto a rettificare/riclassificare i dati relativi all’esercizio 2004 posti a raffronto, nonché la situazione patrimoniale al 30 settembre 2005. ENI PRECONSUNTIVO 2005 –4– risultati economico-finanziari Conto economico (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 16.190 21.536 360 318 (11.618) (15.711) (1.381) (1.744) 3.551 4.399 (59) (98) 95 143 3.587 4.444 (1.343) (2.237) 2.244 2.207 (135) (102) 2.109 2.105 2.109 (26) 2.083 99 2.182 2.105 (131) 1.974 422 2.396 Var. ass. Esercizio Var. % 5.346 (42) (4.093) (363) 848 (39) 48 857 (894) (37) 33 (4) 33,0 (11,7) (35,2) (26,3) 23,9 (66,1) 50,5 23,9 (66,6) (1,6) (24,4) (0,2) (4) (105) (109) 323 214 (0,2) .. (5,2) .. 9,8 2004 Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi Costi operativi Ammortamenti e svalutazioni Utile operativo Oneri finanziari netti Proventi netti su partecipazioni Utile prima delle imposte Imposte sul reddito Utile prima degli interessi di terzi azionisti Utile di terzi azionisti Utile netto Utile netto Eclusione dell'utile di magazzino Utile netto a valori correnti Esclusione special item Utile netto adjusted 2005 Var. ass. Var. % 57.545 73.758 16.213 28,2 1.377 798 (579) (42,0) (41.592) (51.945) (10.353) (24,9) (4.931) (5.781) (850) (17,2) 12.399 16.830 4.431 35,7 (156) (366) (210) (134,6) 820 911 91 11,1 13.063 17.375 4.312 33,0 (5.522) (8.128) (2.606) (47,2) 7.541 9.247 1.706 22,6 (482) (459) 23 4,8 7.059 8.788 1.729 24,5 7.059 (281) 6.778 (133) 6.645 8.788 (759) 8.029 1.222 9.251 1.729 (478) 1.251 1.355 2.606 24,5 .. 18,5 .. 39,2 2005 L’utile netto conseguito nel 2005 di 8.788 milioni di euro rappresenta il nuovo record dell’Eni. L’aumento di 1.729 milioni di euro rispetto al 2004 (+24,5%) riflette essenzialmente l’incremento dell’utile operativo di 4.431 milioni di euro (+35,7%) – di cui 762 riferiti al maggior utile di magazzino sulle rimanenze – registrato in particolare nel settore Exploration & Production a seguito dell’aumento del prezzo del barile (Brent +42,3%) e della crescita della produzione venduta di idrocarburi (+38,3 milioni di boe, pari al 6,7%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti da maggiori oneri ambientali (532 milioni di euro), dall’accantonamento al fondo rischi della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (515 milioni di euro), nonché dal venir meno delle plusvalenze nette sulle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004 dal settore Exploration & Production (320 milioni di euro). L’incremento dell’utile operativo è stato parzialmente assorbito dalle maggiori imposte sul reddito (2.606 milioni di euro). L’utile netto adjusted – che esclude l’effetto positivo dell’utile di magazzino di 759 milioni di euro e quello negativo degli special item di 1.222 milioni di euro, entrambi al netto dell’effetto fiscale – ammonta a 9.251 milioni di euro con un aumento di 2.606 milioni di euro, pari al 39,2%. ENI PRECONSUNTIVO 2005 –5– Utile operativo (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 2.253 878 337 164 42 (84) (73) 34 3.551 (41) 3.510 310 3.820 3.559 641 329 37 138 (288) (48) 31 4.399 (209) 4.190 744 4.934 Var. ass. Esercizio Var. % 1.306 58,0 (237) (27,0) (8) (2,4) (127) (77,4) 96 228,6 (204) (242,9) 25 34,2 848 (168) 680 434 1.114 23,9 19,4 29,2 2004 Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Altre attività Corporate e società finanziarie Eliminazione utili interni Utile operativo Esclusione utile di magazzino (1) Utile operativo a valori correnti Esclusione special item Utile operativo adjusted 8.185 3.428 1.080 320 203 (395) (363) (59) 12.399 (448) 11.951 631 12.582 2005 12.574 3.321 1.857 202 310 (902) (391) (141) 16.830 (1.210) 15.620 1.941 17.561 Var. ass. Var. % 4.389 53,6 (107) (3,1) 777 71,9 (118) (36,9) 107 52,7 (507) (128,4) (28) (7,7) (82) 4.431 35,7 (762) 3.669 30,7 1.310 4.979 39,6 (1) Gli utili interni riguardano gli utili sulle cessioni intragruppo di prodotti, servizi e beni materiali e immateriali esistenti al 31 dicembre nel patrimonio dell’impresa acquirente. L’utile operativo a valori correnti conseguito nel 2005 ammonta a 15.620 milioni di euro con un aumento di 3.669 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 30,7%, dovuto essenzialmente agli incrementi registrati nei settori: Exploration & Production (+4.389 milioni di euro, pari al 53,6%) dovuto essenzialmente all’aumento del prezzo in dollari del barile di produzione (petrolio +41,3%; gas naturale +15,6%) e alla crescita della produzione venduta di idrocarburi (+38,3 milioni di boe, pari al 6,7%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dall’aumento dei costi di produzione e degli ammortamenti; (ii) dal venir meno delle plusvalenze nette sulle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004 (320 milioni di euro); Refining & Marketing (+106 milioni di euro, pari al 15,4%) dovuto essenzialmente all’aumento del margine di raffinazione (+1,4 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 33%) e dal maggior risultato dell’attività di distribuzione in Italia, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dall’aumento degli accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale (195 milioni di euro). Questi incrementi sono stati parzialmente assorbiti: dalla riduzione dell’utile operativo del settore Gas & Power di 222 milioni di euro, pari al 6,5%, dovuta essenzialmente all’accantonamento al fondo rischi di 515 milioni di euro della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nonché ai minori margini di vendita del gas e dell’energia elettrica, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla crescita dei volumi (vendite di gas +6,13 miliardi di metri cubi, pari all’8%; produzione venduta di energia elettrica +8,92 terawattora, pari al 64,4%); dalla maggiore perdita operativa di 507 milioni di euro, pari al 128,4%, registrata nell’aggregato “Altre attività” (Syndial) dovuta essenzialmente alla rilevazione di maggiori accantonamenti a fondi rischi e spese future (439 milioni di euro), in particolare di natura ambientale. ENI PRECONSUNTIVO 2005 –6– Quarto trimestre L’utile netto del quarto trimestre 2005 ammonta a 2.105 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al quarto trimestre 2004 per effetto dell’aumento delle imposte sul reddito di 894 milioni di euro e dell’incremento dell’utile operativo di 848 milioni di euro. L’aumento dell’utile operativo deriva in particolare dalla crescita del prezzo del barile in dollari (Brent +29,3%), della produzione venduta di idrocarburi (+8,5 milioni di boe) e dei volumi di gas naturale venduti (3,17 miliardi di metri cubi), nonché dall’effetto positivo del deprezzamento dell’euro sul dollaro (-8,3% rispetto al quarto trimestre 2004). Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dagli accantonamenti al fondo rischi di 401 milioni di euro relativi alla sanzione comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (290 milioni di euro) e agli effetti dell’impatto dell’applicazione dal 1° gennaio 2005 della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 248/2004 (111 milioni di euro), nonché dai maggiori stanziamenti a fondi rischi di natura ambientale (277 milioni di euro). L’aumento delle imposte sul reddito è dovuto, oltre che all’aumento dell’utile prima delle imposte di 857 milioni di euro, alla circostanza che la sanzione amministrativa comminata dall’Autorità Antitrust il 15 febbraio 2006 (290 milioni di euro) non è deducibile dal reddito imponibile. Inoltre ha contribuito all’aumento delle imposte la maggiore incidenza dell’utile prodotto all’estero nei Paesi a fiscalità più elevata nel settore Exploration & Production. L’utile netto adjusted – che esclude l’effetto positivo dell’utile di magazzino di 131 milioni di euro e quello negativo degli special item di 422 milioni di euro, entrambi al netto dell’effetto fiscale – ammonta a 2.396 milioni di euro con un aumento di 214 milioni di euro, pari al 9,8%. L’utile operativo a valori correnti conseguito nel quarto trimestre 2005 ammonta a 4.190 milioni di euro con un aumento di 680 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 19,4%, a seguito essenzialmente dell’incremento registrato nel settore Exploration & Production (+1.306 milioni di euro, pari al 58%) dovuto essenzialmente: (i) all’aumento del prezzo in dollari del barile di produzione (petrolio +35,3%; gas naturale +10,1%); (ii)alla crescita della produzione venduta di idrocarburi (+8,5 milioni di boe, pari al 5,6%); (iii) all’impatto dell’apprezzamento del dollaro sull’euro (+8,3%); (iv) alle minori svalutazioni di attività (157 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dall’aumento dei costi di produzione e degli ammortamenti. L’incremento realizzato dal settore Exploration & Production è stato parzialmente assorbito: dalla riduzione dell’utile operativo del settore Gas & Power di 273 milioni di euro, pari al 31%, dovuta essenzialmente all’accantonamento al fondo rischi di 401 milioni di euro della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nonché ai minori margini di vendita del gas e dell’energia elettrica, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla crescita dei volumi (vendite di gas +3,17 miliardi di metri cubi; produzione venduta di energia elettrica +1,86 terawattora); dall’aumento della perdita operativa di 204 milioni di euro registrata nell’aggregato “Altre attività” (Syndial), dovuto essenzialmente a maggiori accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale (134 milioni di euro); dalla riduzione dell’utile operativo del settore Refining & Marketing di 163 milioni di euro, pari al 51,7%, dovuta essenzialmente alla rilevazione di maggiori accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale (133 milioni di euro) e alla flessione del margine di raffinazione (-0,70 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 12,2%). ENI PRECONSUNTIVO 2005 –7– Analisi delle voci del conto economico Ricavi della gestione caratteristica (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 Var. ass. 4.436 6.405 5.201 7.419 7.050 9.555 1.476 1.656 1.577 1.837 385 420 249 317 (4.184) (6.073) 16.190 21.536 1.969 2.218 2.505 180 260 35 68 (1.889) 5.346 Esercizio Var. % 44,4 42,6 35,5 12,2 16,5 9,1 27,3 (45,1) 33,0 2004 Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Altre attività Corporate e società finanziarie Elisioni e rettifiche di consolidamento Ricavi della gestione caratteristica 2005 Var. ass. 15.346 22.477 7.131 17.302 22.969 5.667 26.089 33.732 7.643 5.331 6.255 924 5.696 5.763 67 1.279 1.358 79 851 977 126 (14.349) (19.773) (5.424) 57.545 73.758 16.213 Var. % 46,5 32,8 29,3 17,3 1,2 6,2 14,8 (37,8) 28,2 2005 I ricavi della gestione caratteristica conseguiti nel 2005 (73.758 milioni di euro) sono aumentati di 16.213 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 28,2%, per effetto essenzialmente dell’incremento delle quotazioni dei prodotti e della crescita dei volumi venduti in tutti i principali settori di attività. I ricavi del settore Exploration & Production (22.477 milioni di euro) sono aumentati di 7.131 milioni di euro, pari al 46,5%, per effetto essenzialmente dell’incremento del prezzo del barile di produzione in dollari (petrolio +41,3%; gas naturale +15,6%) e della crescita della produzione venduta di idrocarburi (+38,3 milioni di boe). I ricavi del settore Gas & Power (22.969 milioni di euro) sono aumentati di 5.667 milioni di euro, pari al 32,8%, per effetto essenzialmente dell’aumento del prezzo del gas naturale e della crescita dei volumi venduti di gas naturale (+4,29 miliardi di metri cubi, pari al 5,9%) e della produzione venduta di energia elettrica (+8,92 terawattora, pari al 64,4%). I ricavi del settore Refining & Marketing (33.732 milioni di euro) sono aumentati di 7.643 milioni di euro, pari al 29,3%, per effetto essenzialmente dell’aumento delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, parzialmente assorbito: (i) dalla riduzione dei volumi venduti in Italia sui mercati rete ed extrarete (-1,1 milioni di tonnellate), anche in relazione all’impatto della vendita della Italiana Petroli (IP), sostanzialmente attenuata dalle maggiori vendite alla stessa società in forza del contratto di fornitura stipulato all’atto della cessione; (ii) dall’impatto della vendita nell’agosto 2004 delle attività di distribuzione di prodotti petroliferi e di GPL in Brasile; (iii) dalla minore commercializzazione di greggi (1,3 milioni di tonnellate). I ricavi del settore Petrolchimica (6.255 milioni di euro) sono aumentati di 924 milioni di euro, pari al 17,3%, per effetto essenzialmente dell’incremento di circa il 12% dei prezzi medi di vendita dei prodotti e della crescita del 3,6% dei volumi venduti. Altri ricavi e proventi Gli altri ricavi e proventi conseguiti nel 2005 (798 milioni di euro) sono diminuiti di 579 milioni di euro, pari al 42%, per effetto essenzialmente delle minori plusvalenze sulla vendita di attività in relazione alla circostanza che nel 2004 vennero conseguite plusvalenze sulle razionalizzazioni di portafoglio effettuate dal settore Exploration & Production (373 milioni di euro), del diverso trattamento contabile degli strumenti derivati su commodity a seguito dell’applicazione non retroattiva degli IFRS n. 32 e n. 39 e della circostanza che nel 2004 venne ottenuto il rimborso di parte del tributo ambientale pagato alla Regione Sicilia in base alla legge regionale 26 marzo 2002 n. 2 (11 milioni di euro). ENI PRECONSUNTIVO 2005 –8– Costi operativi (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 10.761 857 11.618 14.858 853 15.711 Var. ass. 4.097 (4) 4.093 Esercizio Var. % 38,1 Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (0,5) Costo lavoro 35,2 2004 2005 Var. ass. Var. % 38.347 3.245 41.592 48.587 3.358 51.945 10.240 113 10.353 26,7 3,5 24,9 I costi operativi sostenuti nel 2005 (51.945 milioni di euro) sono aumentati di 10.353 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 24,9%, per effetto essenzialmente: (i) dell’incremento del costo di approvvigionamento delle cariche petrolifere e petrolchimiche, nonché del gas naturale; (ii) dei maggiori accantonamenti di natura ambientale (532 milioni di euro), in particolare nella Syndial e nel settore Refining & Marketing; (iii) dell’accantonamento al fondo rischi della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (515 milioni di euro); (iv) dei maggiori costi assicurativi (87 milioni di euro)1; (v) dei maggiori accantonamenti a fronte di rischi diversi (58 milioni di euro, in particolare rischi su contenziosi legali e contrattuali). Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dagli effetti della vendita di attività in Brasile. Il costo lavoro (3.358 milioni di euro) è aumentato di 113 milioni di euro, pari al 3,5%, per effetto essenzialmente della crescita del costo lavoro unitario in Italia, il cui impatto è stato parzialmente assorbito dalla riduzione dell’occupazione media in Italia, nonché dagli effetti della vendita di attività in Brasile. Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 831 176 118 28 38 10 29 1.326 169 121 30 44 7 41 (4) 1.734 10 1.744 1.230 151 1.381 Var. ass. 495 (7) 3 2 6 (3) 12 (4) 504 (141) 363 Esercizio Var. % 59,6 (4,0) 2,5 7,1 15,8 (30,0) 41,4 Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Altre attività Corporate e società finanziarie Eliminazione utili interni 41,0 Totale ammortamenti (93,4) Svalutazioni 26,3 2004 2005 3.047 637 465 114 184 45 106 3.945 684 461 118 176 31 98 (4) 5.509 272 5.781 4.598 333 4.931 Var. ass. 898 47 (4) 4 (8) (14) (8) (4) 911 (61) 850 Var. % 29,5 7,4 (0,9) 3,5 (4,3) (31,1) (7,5) 19,8 (18,3) 17,2 Gli ammortamenti stanziati nel 2005 (5.509 milioni di euro) sono aumentati di 911 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 19,8%, essenzialmente nel settore Exploration & Production (898 milioni di euro), in relazione: (i) alla maggiore incidenza degli investimenti di mantenimento del livello produttivo di giacimenti maturi e al costo più elevato degli investimenti di sviluppo; (ii) agli effetti della revisione delle stime dei costi di abbandono di (1) L’Eni partecipa insieme ad altre compagnie petrolifere alla Mutua Assicurazione Oil Insurance Ltd; l’aumento dei costi assicurativi è connesso all’elevata sinistrosità verificatasi nel 2004 e nel 2005 che nell’esercizio ha determinato un extra premio, nonché l’adeguamento del fondo rischi e spese future alla stima della maggiorazione dei premi che saranno liquidati nei prossimi cinque esercizi, ipotizzando un livello di sinistrosità “normale”. ENI PRECONSUNTIVO 2005 –9– alcuni giacimenti; (iii) all’impatto che l’aumento del prezzo del barile ha determinato nel calcolo degli ammortamenti relativi ai PSA e ai contratti di buy-back; (iv) all’aumento delle produzioni; (v) all’aumento dei costi di ricerca esplorativa. Nel settore Gas & Power gli ammortamenti sono aumentati di 47 milioni di euro, in relazione all’entrata in esercizio del gasdotto Greenstream e di nuova capacità di generazione elettrica. Le svalutazioni (272 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente i settori Exploration & Production (156 milioni di euro), Syndial (76 milioni di euro) e Petrolchimica (19 milioni di euro). Oneri finanziari netti Gli oneri finanziari netti sostenuti nel 2005 (366 milioni di euro) sono aumentati di 210 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 135%, per effetto dei maggiori oneri connessi alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati e dei maggiori tassi d’interesse sui finanziamenti in dollari (Libor +2 punti percentuali), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dell’indebitamento finanziario netto medio, nonché dalla circostanza che nel 2004 venne rilevato un accantonamento al fondo rischi di 62 milioni di euro a fronte della cessione a British Telecom del credito valutato verso Albacom. Proventi netti su partecipazioni I proventi netti su partecipazioni conseguiti nel 2005 (911 milioni di euro) riguardano: (i) le quote di competenza degli utili di periodo delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto (702 milioni di euro), in particolare nei settori Gas & Power (358 milioni di euro) e Refining & Marketing (194 milioni di euro); (ii) le plusvalenze da dismissioni (179 milioni di euro) riferite in particolare alla partecipazione del 100% nella IP (139 milioni di euro) e alla partecipazione del 2,33% nella Nuovo Pignone Holding SpA (24 milioni di euro); (iii) i dividendi derivanti da partecipazioni valutate al costo (31 milioni di euro). L’aumento dei proventi netti su partecipazioni di 91 milioni di euro è dovuto essenzialmente al miglioramento del risultato delle partecipate del settore Gas & Power, in particolare Galp Energia SGPS SA (Eni 33,34%), Unión Fenosa Gas SA (Eni 50%), Blue Stream Pipeline Co BV (Eni 50%), nonché alla circostanza che nel 2004 venne rilevata la svalutazione (41 milioni di euro) della partecipazione del 35% in Albacom. Questi miglioramenti sono stati parzialmente assorbiti dalle minori plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni (257 milioni di euro); infatti nel 2004 vennero venduti il 9,054% di Snam Rete Gas e il 100% di Agip do Brasil SA e altre partecipazioni minori (con una plusvalenza complessiva di 437 milioni di euro), a fronte della plusvalenza complessiva di 179 milioni di euro conseguita nel 2005. Imposte sul reddito Le imposte sul reddito (8.128 milioni di euro) sono aumentate di 2.606 milioni di euro, pari al 47,2%, a seguito essenzialmente dell’aumento dell’utile prima delle imposte di 4.312 milioni di euro. L’incremento di 4,5 punti percentuali del tax rate (dal 42,3 al 46,8%) è connesso essenzialmente: (i) ai maggiori accantonamenti ai fondi rischi e alle maggiori svalutazioni non deducibili; (ii) ai minori proventi esenti, riferiti in particolare alla cessione di partecipazioni; (iii) alla maggiore incidenza dell’utile prodotto all’estero in Paesi a più elevata fiscalità nel settore Exploration & Production. Utile di terzi azionisti L’utile di competenza di terzi azionisti (459 milioni di euro) riguarda essenzialmente Snam Rete Gas SpA (321 milioni di euro) e Saipem SpA (115 milioni di euro). ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 10 – Stato patrimoniale (milioni di euro) 31.12.2004 30.09.2005 31.12.2005 Var. ass. vs. 31.12.2004 Var. ass. vs. 30.09.2005 Capitale investito netto Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti Indebitamento finanziario netto Coperture 45.983 46.416 49.691 3.708 3.275 35.540 10.443 45.983 40.062 6.354 46.416 39.230 10.461 49.691 3.690 18 3.708 (832) 4.107 3.275 Debiti finanziari e obbligazionari a breve termine a lungo termine Disponibilità, titoli e altri attivi finanziari Indebitamento finanziario netto 12.684 5.077 7.607 (2.241) 10.443 9.908 2.648 7.260 (3.554) 6.354 12.975 5.502 7.473 (2.514) 10.461 291 425 (134) (273) 18 3.067 2.854 213 1.040 4.107 L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2005 ammonta a 10.461 milioni di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2004. Il flusso di cassa generato dalla gestione e gli incassi da dismissione (563 milioni di euro) sono stati assorbiti dai fabbisogni connessi: (i) agli investimenti tecnici e in partecipazioni (7.560 milioni di euro); (ii) al pagamento del dividendo 2004, dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 e del dividendo straordinario di Snam Rete Gas (6.287 milioni di euro, di cui 5.070 milioni di euro da parte dell’Eni SpA e 1.171 da parte di Snam Rete Gas) e al proseguimento del programma di acquisto di azioni proprie (1.034 milioni di euro). L’indebolimento dell’euro, in particolare sul dollaro, rispetto al 31 dicembre 2004 (USD 1,180 contro 1,362, -13,4%) ha determinato nella conversione dei bilanci espressi in moneta diversa dall’euro ai cambi assunti al 31 dicembre 2005 un aumento dell’indebitamento finanziario netto di circa 1.200 milioni di euro. Rispetto al 30 settembre 2005, l’indebitamento finanziario netto è aumentato di 4.107 milioni di euro per effetto essenzialmente dei fabbisogni connessi: (i) agli investimenti tecnici e in partecipazioni (2.545 milioni di euro); (ii) al pagamento dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 da parte dell’Eni SpA (1.686 milioni di euro) e del dividendo straordinario di Snam Rete Gas (976 milioni di euro) e all’acquisto di azioni proprie (789 milioni di euro). Questi esborsi sono stati parzialmente compensati dal flusso di cassa generato dalla gestione, su cui ha inciso in particolare il pagamento della seconda rata di acconto Ires e Irap. I debiti finanziari e obbligazionari ammontano a 12.975 milioni di euro, di cui 5.502 milioni a breve termine (comprensivi delle quote in scadenza entro 12 mesi dei debiti finanziari a lungo termine di 693 milioni di euro) e 7.473 milioni di euro a lungo termine. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2005 (39.230 milioni di euro) è aumentato di 3.690 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2004 per effetto essenzialmente dell’utile netto del periodo prima degli interessi di terzi azionisti (9.243 milioni di euro) e dell’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (circa 1.200 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dal pagamento dei dividendi 2004, dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 dell’Eni e del dividendo straordinario di Snam Rete Gas (6.287 milioni di euro) e dall’acquisto di azioni proprie (1.034 milioni di euro). Al 31 dicembre 2005 il leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti) è 0,27 (0,29 al 31 dicembre 2004). Nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2005 sono state acquistate 47,06 milioni di azioni proprie per il corrispettivo di 1.034 milioni di euro (in media 21,966 euro per azione). Dalla data di inizio del programma (1° settembre 2000) sono state acquistate 281,88 milioni di azioni proprie, pari al 7,04% del capitale sociale, per il corrispettivo di 4.272 milioni di euro (in media 15,155 euro per azione). ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 11 – Investimenti tecnici (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 1.234 352 253 73 57 15 11 1.995 1.516 411 317 33 114 31 42 2.464 Var. ass. Esercizio Var. % 282 22,9 59 16,8 64 25,3 (40) (54,8) 57 100,0 16 106,7 31 281,8 469 23,5 Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Altre attività Corporate e società finanziarie Investimenti tecnici 2004 2005 4.853 1.451 693 148 186 49 119 7.499 4.964 1.152 656 112 349 69 112 7.414 Var. ass. 111 (299) (37) (36) 163 20 (7) (85) Var. % 2,3 (20,6) (5,3) (24,3) 87,6 40,8 (5,9) (1,1) Gli investimenti tecnici effettuati nel 2005 ammontano a 7.414 milioni di euro, di cui il 91% nei settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. Gli investimenti tecnici del settore Exploration & Production (4.964 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente gli investimenti di sviluppo (3.952 milioni di euro), realizzati prevalentemente all’estero (3.583 milioni di euro), in particolare in Kazakhstan, Libia, Angola ed Egitto. In Italia gli investimenti di sviluppo (411 milioni di euro) hanno riguardato in particolare il proseguimento del programma di perforazione di pozzi di sviluppo e di completamento dei lavori per la realizzazione di impianti e infrastrutture in Val d’Agri, nonché interventi di sidetrack e di infilling nelle aree mature. Gli investimenti di ricerca esplorativa (656 milioni di euro) hanno riguardato per il 96% le attività all’estero; in particolare nei seguenti paesi: Norvegia, Egitto, Golfo del Messico, Brasile e Indonesia; in Italia, essenzialmente le aree nell’onshore della Sicilia e dell’Italia Centrale. Gli investimenti per l’acquisto di riserve certe, probabili e possibili sono stati di 301 milioni di euro e hanno riguardato: (i) l’acquisto dell’ulteriore quota dell’1,85% del progetto di sviluppo del giacimento Kashagan con un esborso di 200 milioni di dollari. La quota di partecipazione dell’Eni nel progetto è salita dal 16,67% al 18,52%; (ii) l’acquisto di 104 blocchi esplorativi e di due giacimenti nella fase di pre-sviluppo nel Nord dell’Alaska; (iii) il 40% delle concessioni in sviluppo OML 120 e OML 121 nell’offshore nigeriano. Gli investimenti tecnici del settore Gas & Power (1.152 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente: (i) lo sviluppo e il mantenimento della rete di trasporto del gas naturale in Italia (643 milioni di euro); (ii) il proseguimento del programma di costruzione delle centrali a ciclo combinato per la generazione di energia elettrica (239 milioni di euro), in particolare presso i siti di Brindisi e Ferrara; (iii) l’estensione e il mantenimento della rete di distribuzione del gas naturale in Italia (182 milioni di euro); (iv) lo sviluppo della rete di trasporto all’estero (48 milioni di euro). Gli investimenti tecnici del settore Refining & Marketing (656 milioni di euro) hanno riguardato: (i) l’attività di raffinazione e di logistica in Italia per il miglioramento della flessibilità del sistema e delle rese degli impianti, tra cui il completamento dell’impianto di gassificazione dei residui pesanti di lavorazione presso la raffineria di Sannazzaro (349 milioni di euro); (ii) il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi e la realizzazione di nuove stazioni di servizio in Italia (154 milioni di euro); (iii) il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi e l’acquisto di stazioni di servizio nel resto d’Europa (71 milioni di euro). Gli investimenti del settore Ingegneria e Costruzioni (349 milioni di euro; +87,6% rispetto al 2004) riguardano essenzialmente l’attività Costruzioni e perforazioni (346 milioni di euro), in particolare per: (i) interventi di mantenimento e upgrading del parco mezzi esistente; (ii) mezzi navali e attrezzature per contratti specifici, principalmente Kashagan; (iii) potenziamento delle strutture operative in Kazakhstan e nel West Africa; (iv) l’acquisto e l’avvio dei lavori di conversione della nave cisterna Margaux in unità FPSO che opererà in Brasile sul giacimento Golfinho 2. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 12 – Evoluzione prevedibile della gestione Le previsioni sull’andamento nel 2006 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività dell’Eni sono le seguenti: produzione giornaliera di idrocarburi: in aumento rispetto al 2005 (1,74 milioni di boe/giorno). L’aumento della produzione sarà realizzato all’estero, essenzialmente in Libia, Angola, Egitto, Nigeria e Norvegia; in particolare è prevista in forte crescita la produzione di gas in Libia, per il build up delle forniture di gas esportate in Italia attraverso il gasdotto Greenstream, nonché in Egitto e in Nigeria per la crescita delle forniture all’impianto di liquefazione di Bonny (Eni 10,4%); la produzione di petrolio è prevista in crescita in Angola e in Norvegia per effetto dell’entrata a regime dei giacimenti avviati nella seconda metà del 2005; volumi venduti di gas naturale: in aumento rispetto al 2005 (91,15 miliardi di metri cubi2) per effetto dell’incremento atteso nei mercati internazionali, in particolare in Turchia, Spagna, Francia e Germania; produzione venduta di energia elettrica: in aumento rispetto al 2005 (22,77 terawattora) per effetto dell’avvio/entrata a regime di nuovi gruppi di potenza presso i siti di Brindisi e di Mantova, i cui aumenti produttivi saranno parzialmente assorbiti dalla minore produzione delle centrali di Ravenna e di Ferrera Erbognone connessa a manutenzioni programmate; lavorazioni in conto proprio: in leggera flessione rispetto al 2005 (38,76 milioni di tonnellate) per effetto essenzialmente delle manutenzioni programmate sulle raffinerie di Sannazzaro, Taranto e Livorno. È previsto il pieno impiego della capacità bilanciata; vendite di prodotti petroliferi: in Italia le vendite sulla rete a marchio Agip sono previste sostanzialmente stabili (8,76 milioni di tonnellate nel 2005): l’impatto della flessione attesa dei consumi nazionali sarà compensato dalla maggiore efficienza della rete. Nel resto d’Europa prosegue il trend di crescita dei volumi nonostante la stagnazione dei consumi: in particolare sono previste maggiori vendite in Spagna, Francia, Germania e Ungheria, anche per effetto della realizzazione/acquisto di stazioni di servizio. Nel 2006 sono previsti investimenti tecnici in crescita rispetto al 2005 (7,4 miliardi di euro); i principali aumenti sono attesi nella ricerca esplorativa e nello sviluppo delle riserve di idrocarburi, nel potenziamento delle infrastrutture di importazione e di trasporto del gas naturale, nella raffinazione. (2) Include i volumi di gas per autoconsumi e la quota Eni delle vendite di società collegate e di imprese rilevanti. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 13 – Exploration & Production (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 2.253 113 2.366 3.559 18 3.577 Var. ass. 1.306 (95) 1.211 Esercizio Var. % 58,0 51,2 Utile operativo Esclusione special item Utile operativo adjusted 2004 2005 Var. ass. Var. % 8.185 17 8.202 12.574 309 12.883 4.389 292 4.681 53,6 57,1 2005 Il settore ha conseguito l’utile operativo di 12.574 milioni di euro con un aumento di 4.389 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 53,6%, per effetto essenzialmente: (i) dell’incremento del prezzo del barile di produzione in dollari (petrolio +41,3%; gas naturale +15,6%); (ii) della crescita della produzione venduta di idrocarburi (38,3 milioni di boe, pari al 6,7%); (iii) dalle minori svalutazioni di asset (40 milioni di euro). Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti: (i) dall’incremento dei costi di produzione e degli ammortamenti connessi al costo più elevato degli investimenti di sviluppo, alla maggiore incidenza degli investimenti di mantenimento del livello produttivo di giacimenti maturi, nonché agli effetti della revisione delle stime dei costi di abbandono di alcuni giacimenti; (ii) dal venir meno delle plusvalenze nette conseguite nelle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004 (320 milioni di euro); (iii) dall’impatto che l’aumento del prezzo del barile ha determinato nel calcolo degli ammortamenti relativi ai Production Sharing Agreement (PSA) e ai contratti di buy-back3; (iv) dall’aumento dei costi di ricerca esplorativa (50 milioni di euro) e dei costi assicurativi. Quarto trimestre 2004 1.704 272 411 339 306 376 152,6 2005 1.806 254 522 372 291 367 161,0 Var. ass. 102 (18) 111 33 (15) (9) 8,4 Esercizio Var. % 6,0 Produzione giornaliera di idrocarburi (6,6) Italia 27,0 Africa Settentrionale 9,7 Africa Occidentale (4,9) Mare del Nord (2,4) Resto del mondo 5,5 Produzione venduta (1) (milioni di boe) (1) 2004 2005 (migliaia di boe) 1.624 1.737 261 480 343 283 370 614,9 271 380 316 308 349 577,9 Var. ass. 113 (10) 100 27 (25) 21 37,0 Var. % 7,0 (3,7) 26,3 8,5 (8,1) 6,0 6,4 (1) Include la quota Eni della produzione di joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto. Nel 2005 la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.737 mila barili di petrolio equivalente (boe) con un aumento di 113 mila boe rispetto al 2004, pari al 7%; l’aumento si eleva all’8,9% se si esclude l’effetto prezzo nei PSA e nei contratti di buy-back. La crescita produttiva è stata realizzata in particolare in Libia, Angola, Iran, Algeria Egitto e Kazakhstan. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dalla minore attribuzione di produzione (-32 mila boe/giorno) nei PSA e nei contratti di buy-back dovuta all’aumento del prezzo del barile; (ii) dal declino produttivo di giacimenti maturi, essenzialmente in Italia (gas naturale) e Regno Unito; (iii) dall’impatto delle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004 (-16 mila boe/giorno) e degli uragani nel Golfo del Messico (-10 mila boe/giorno). La quota di produzione estera sul totale raggiunge l’85% (83,3% nel 2004). La produzione giornaliera di petrolio e condensati (1.111 mila barili) è aumentata di 77 mila barili rispetto al 2004, pari al 7,4%, a seguito degli incrementi produttivi registrati in: (i) Angola, per effetto dell’entrata a regime (3) Nei PSA la compagnia petrolifera di Stato (committente) incarica la compagnia petrolifera internazionale (contrattista) di eseguire lavori di esplorazione e produzione. In caso di successo il contrattista, che si assume il rischio minerario e finanziario dell’iniziativa, recupera gli investimenti e i costi (Cost Oil) sostenuti nell’anno con una quota di produzione che varia al variare del prezzo del petrolio. Inoltre in alcuni contratti la variazione del prezzo influenza anche la quota di produzione destinata alla remunerazione del contrattista (Profit Oil). Analoghi effetti si producono nei contratti di buy-back. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 14 – dei giacimenti Hungo e Chocalho, nell’ambito della fase A del progetto di sviluppo Kizomba nel Blocco 15 (Eni 20%), e dell’avvio dei giacimenti Kissanje e Dikanza nell’ambito della fase B dello stesso progetto, nonché dell’avvio dei giacimenti North Sanha-Bomboco situati nell’area B del Blocco 0 (Eni 9,8%); (ii) Libia, per effetto dell’entrata a regime del giacimento onshore Wafa e dell’avvio del giacimento offshore Bahr Essalam nell’ambito del Western Libyan Gas Project (Eni 50%); (iii) Iran, per effetto dell’entrata a regime del giacimento South Pars fasi 4-5 (Eni operatore con il 60%) e della crescita produttiva dei giacimenti Dorood (Eni 45%) e Darquain (Eni operatore con il 60%); (iv) Algeria, per effetto dell’entrata a regime del giacimento Rod e satelliti (Eni operatore con il 63,96%); (v) Kazakhstan, nel giacimento Karachaganak (Eni cooperatore con il 32,5%) per effetto della crescita delle esportazioni attraverso l’oleodotto del Caspian Pipeline Consortium che si collega con il terminale russo di Novorossiysk sul Mar Nero; (vi) Italia, per effetto dell’aumento di produzione in Val d’Agri dovuto all’entrata a regime del quarto treno di trattamento del centro olio. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dal declino produttivo di giacimenti maturi, in particolare nel Regno Unito, e dall’impatto delle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004. La produzione giornaliera di gas naturale (626 mila boe) è aumentata di 36 mila boe rispetto al 2004, pari al 6,1%, a seguito essenzialmente degli incrementi registrati in Libia, in relazione all’entrata a regime del giacimento Wafa e dell’avvio di Bahr Essalam (Eni 50%), Egitto, per l’avvio del giacimento Barboni e della piattaforma el Temsah 4 nell’offshore del Delta del Nilo, Kazakhstan e Pakistan. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione registrata in Italia, a seguito del declino produttivo di giacimenti maturi, e dagli impatti delle razionalizzazioni di portafoglio effettuate nel 2004 e degli uragani nel Golfo del Messico. La produzione venduta di idrocarburi è stata di 614,9 milioni di boe con un aumento di 37 milioni di boe, pari al 6,4%. La differenza rispetto alla produzione di 19,3 milioni di boe è dovuta essenzialmente ai volumi di gas naturale destinati all’autoconsumo (16,2 milioni di boe). Le riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2005 sono 6.837 milioni di boe (petrolio e condensati 3.773 milioni di barili; gas naturale 3.064 milioni di boe) con una riduzione di 381 milioni di boe riconducibile all’impatto di 478 milioni di boe che l’aumento del prezzo del barile (Brent al 31 dicembre: 40,47 dollari/barile nel 2004; 58,205 nel 2005) ha determinato nei PSA e nei contratti di buy-back. Escludendo questo impatto, il tasso di rimpiazzo delle riserve certe è del 115%, che si riduce al 40% tenuto conto dell’effetto prezzo. La vita utile residua delle riserve è di 10,8 anni (12,1 al 31 dicembre 2004). L’evoluzione delle riserve certe nell’esercizio è la seguente: (milioni di boe) Riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2004 Nuove scoperte ed estensioni, revisioni di precedenti stime e miglioramenti di recupero assistito Produzione Operazioni di portafoglio Effetto prezzo nei PSA e nei contratti di buy-back Riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2005 7.218 625 (634) (9) 7.209 106 (478) 6.837 Le promozioni a riserve certe (625 milioni di boe) al netto dell’effetto prezzo nei PSA e nei contratti di buy-back di 478 milioni di boe sono state di 147 milioni di boe, e sono riferite a: (i) nuove scoperte ed estensioni (156 milioni di boe), in particolare in Nigeria, Norvegia, Kazakhstan e Algeria; (ii) miglioramenti di recupero assistito (89 milioni di boe), in particolare in Algeria, Angola e Kazakhstan. Questi incrementi sono stati parzialmente assorbiti da revisioni negative di precedenti stime riferite essenzialmente all’effetto prezzo (-98 milioni di boe), in particolare in Kazakhstan, Angola e Libia; revisioni positive sono state registrate in Algeria, Norvegia e Congo. Le operazioni di portafoglio hanno riguardato l’acquisto di riserve certe di 106 milioni di boe in Kazakhstan, Australia, Italia e Angola. Al 31 dicembre 2005 le riserve certe sviluppate sono 4.306 milioni di boe, pari al 63% del totale delle riserve certe (60% al 31 dicembre 2004). ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 15 – Quarto trimestre L’utile operativo del quarto trimestre ammonta a 3.559 milioni di euro con un aumento di 1.306 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 58%, dovuto essenzialmente: (i) all’incremento del prezzo del barile di produzione in dollari (petrolio +35,3%; gas naturale +10,1%); (ii) alla crescita della produzione venduta di idrocarburi (8,5 milioni di boe, pari al 5,6%); (iii) all’effetto dell’apprezzamento del dollaro sull’euro (circa 280 milioni di euro, in parte riferito alla conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro); (iv) alle minori svalutazioni di attività (157 milioni di euro). Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti: (i) dall’incremento dei costi di produzione e degli ammortamenti, quest’ultimo connesso anche all’impatto che l’aumento del prezzo del barile ha determinato nel calcolo degli ammortamenti relativi ai PSA e ai contratti di buy-back; (ii) dall’aumento dei costi di ricerca esplorativa (71 milioni di euro) e dei costi assicurativi. Nel quarto trimestre la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.806 mila boe con un aumento di 102 mila boe rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 6%; l’aumento percentuale si eleva al 7,5% se si esclude l’effetto prezzo nei PSA e nei contratti di buy-back. La crescita produttiva è dovuta essenzialmente all’entrata a regime della sezione offshore del progetto Western Libyan Gas (Eni 50%) e della fase B del progetto di sviluppo Kizomba nell’offshore angolano (Eni 20%). Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dall’impatto degli uragani nel Golfo del Messico (-29 mila boe/giorno); (ii) dalla minore attribuzione di produzione (-26 mila boe/giorno) nei PSA e nei contratti di buy-back dovuta all’aumento del prezzo del barile; (iii) dal declino produttivo di giacimenti maturi, essenzialmente in Italia (gas naturale). La produzione giornaliera di petrolio e condensati (1.132 mila barili) è aumentata di 42 mila barili, pari al 3,9%, a seguito degli avvii di giacimenti offshore – fase B del progetto di sviluppo Kizomba in Angola, Bahr Essalam in Libia, Bonga (Eni 12,5%) in Nigeria, nonché Kristin (Eni 8,25%) e Svale/Staer (Eni 11,5%) in Norvegia – e della crescita registrata in particolare in Iran e Algeria. Questi incrementi sono stati parzialmente assorbiti: (i) dal declino produttivo di giacimenti maturi nel Mare del Nord; (ii) dalla ridotta operatività nel Golfo del Messico a seguito dell’impatto degli uragani. La produzione giornaliera di gas naturale (674 mila boe) è aumentata di 60 mila boe, pari al 9,8%, a seguito essenzialmente degli aumenti registrati in Libia, Egitto, Regno Unito e Kazakhstan, parzialmente assorbiti dal declino produttivo di giacimenti maturi in Italia e dall’impatto degli uragani nel Golfo del Messico. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 16 – Gas & Power (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 878 4 882 26 908 2005 641 (32) 609 281 890 Var. ass. (237) (36) (273) 255 (18) Esercizio Var. % (27,0) Utile operativo .. Esclusione utile di magazzino (31,0) Utile operativo a valori correnti Esclusione special item (2,0) Utile operativo adjusted 2004 2005 3.428 (12) 3.416 32 3.448 3.321 (127) 3.194 337 3.531 Var. ass. (107) (115) (222) 305 83 Var. % (3,1) .. (6,5) 2,4 2005 Il settore ha conseguito l’utile operativo a valori correnti di 3.194 milioni di euro con una diminuzione di 222 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 6,5%, dovuta essenzialmente: (i) all’accantonamento al fondo rischi della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (-290 milioni di euro)4 e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/20045 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (-225 milioni di euro); (ii) alla flessione dei margini di vendita del gas naturale per effetto della pressione competitiva, il cui impatto è stato parzialmente attenuato dal diverso andamento dei parametri energetici di riferimento per la determinazione dei prezzi del gas naturale in acquisto e in vendita; (iii) ai maggiori accantonamenti a fondi per rischi e oneri (46 milioni di euro). Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati: (i) dalla crescita dei volumi venduti (+6,13 miliardi di metri cubi, inclusi i maggiori autoconsumi, pari all’8%) e distribuiti; (ii) dall’aumento del risultato dell’attività di trasporto all’estero. L’attività di generazione elettrica ha conseguito l’utile operativo di 138 milioni di euro con un aumento di 77 milioni di euro, pari al 126%, dovuto essenzialmente alla crescita della produzione venduta (+8,92 terawattora, pari al 64,4%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla flessione del margine di vendita connesso al diverso andamento dei parametri energetici di riferimento per la determinazione del prezzo di vendita e del costo dei combustibili. (4) Il 15 febbraio 2006 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato all’Eni la sanzione amministrativa di 290 milioni di euro asserendo che la condotta dell’Eni integra la fattispecie di abuso di posizione dominante di cui all’art. 82 del Trattato CE. I fatti che hanno portato all’avvio dell’istruttoria riguardano i comportamenti della controllata (100%) Trans Tunisian Pipeline Co Ltd (TTPC) che nel novembre 2003 ha considerato risolti di diritto i contratti di trasporto ship-or-pay stipulati il 31 marzo 2003 con quattro shipper aggiudicatari di nuova capacità sul gasdotto TTPC per il mancato avverarsi di tre delle cinque condizioni sospensive cui era subordinata l’efficacia dei contratti e ha ritenuto perciò di non dover procedere al prospettato potenziamento del gasdotto che avrebbe reso disponibile una capacità incrementale di 6,5 miliardi di metri cubi/anno entro il 2007. L’Eni intende presentare ricorso avverso la delibera avanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio. (5) Con la delibera l’Autorità ha disposto una revisione dei parametri con cui la componente materia prima viene aggiornata nelle formule di vendita ai consumatori finali, introducendo tra l’altro una clausola di salvaguardia che attenua le variazioni per livelli di prezzi dell’energia considerati “anomali” (Brent oltre i 35 dollari al barile o inferiore a 20 dollari al barile), nell’assunto che ciò costituisca prassi di mercato in relazione ai contratti di importazione di gas in Italia (i contenuti della delibera sono riportati nel paragrafo Gas & Power della relazione semestrale). La delibera stabilisce altresì che l’Autorità potrà riesaminare le misure introdotte alla luce delle condizioni economiche dei contratti di importazione prodotte dagli operatori; l’Eni ha comunicato informazioni sui suoi contratti che, tenuto conto del loro peso rispetto all’import complessivo del mercato italiano, potranno consentire all’Autorità il riesame della delibera, in particolare relativamente agli anni successivi al 2005. Nel maggio 2005 il TAR per la Lombardia, su ricorsi di Eni e di altri operatori, aveva disposto l’annullamento della delibera n. 248/2004. Nell’ottobre 2005 il Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia della sentenza del TAR su ricorso dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Si è in attesa della decisione di merito da parte del Consiglio di Stato. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 17 – Quarto trimestre 2004 2005 Var. ass. 13,66 3,29 0,54 9,83 3,36 4,18 2,29 6,27 0,25 20,18 1,05 21,23 15,67 4,00 0,56 11,11 3,73 4,70 2,68 7,04 0,22 22,93 1,47 24,40 2,01 0,71 0,02 1,28 0,37 0,52 0,39 0,77 (0,03) 2,75 0,42 3,17 2,15 1,95 0,20 23,38 2,59 2,46 0,13 26,99 0,44 0,51 (0,07) 3,61 21,02 13,55 7,47 22,05 14,75 7,30 1,03 1,20 (0,17) 4,21 6,07 1,86 Esercizio Var. % 2004 2005 50,08 13,87 0,54 35,67 12,39 15,92 7,36 21,54 1,17 72,79 3,70 76,49 52,47 12,05 1,95 38,47 13,07 17,60 7,80 23,44 1,17 77,08 5,54 82,62 2,39 4,8 (1,82) (13,1) 1,41 261,1 2,80 7,8 0,68 5,5 1,68 10,6 0,44 6,0 1,90 8,8 .. .. 4,29 5,9 1,84 49,7 6,13 8,0 7,32 6,60 0,72 83,81 8,53 7,85 0,68 91,15 1,21 1,25 (0,04) 7,34 16,5 18,9 (5,6) 8,8 4,9 Trasporto di gas naturale Italia (miliardi di metri cubi) 8,9 Per conto Eni (2,3) Per conto terzi 80,41 52,15 28,26 85,10 54,88 30,22 4,69 2,73 1,96 5,8 5,2 6,9 44,2 13,85 22,77 8,92 64,4 VENDITE DI GAS NATURALE (miliardi di metri cubi) 14,7 Italia 21,6 Grossisti (aziende distributrici) 3,7 Gas release 13,0 Clienti finali 11,0 Industriali 12,4 Termoelettrici 17,0 Residenziali 12,3 Resto d’Europa (12,0) Extra Europa 13,6 Totale vendite a terzi 40,0 Autoconsumi Eni 14,9 Vendite a terzi e autoconsumi Eni Vendite di gas naturale delle società collegate 20,5 e di imprese rilevanti (quota Eni) 26,2 Europa (35,0) Extra Europa 15,4 TOTALE VENDITE GAS NATURALE (miliardi di metri cubi) PRODUZIONE VENDUTA DI ENERGIA ELETTRICA (terawattora) Var. ass. Var. % Nel 2005 le vendite di gas naturale (91,15 miliardi di metri cubi, inclusi gli autoconsumi e la quota Eni delle vendite delle società collegate e di imprese rilevanti6) sono aumentate di 7,34 miliardi di metri cubi rispetto al 2004, pari all’8,8%. L’aumento ha riguardato tutti i mercati di attività, in particolare i mercati del resto d’Europa (+3,15 miliardi di metri cubi incluse le vendite tramite società collegate e imprese rilevanti, pari all’11,2%), il mercato Italia (+2,39 miliardi di metri cubi, pari al 4,8%) e le forniture di gas per la produzione di energia elettrica (1,84 miliardi di metri cubi, pari al 49,7%) principalmente nelle centrali EniPower. In un contesto di mercato sempre più competitivo, le vendite di gas naturale in Italia (52,47 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 2,39 miliardi di metri cubi rispetto al 2004, pari al 4,8%, per effetto essenzialmente degli aumenti registrati nelle vendite ai settori termoelettrico (1,68 miliardi di metri cubi, pari al 10,6%), industriale (0,68 miliardi di metri cubi, pari al 5,5%) e residenziale (0,44 miliardi di metri cubi, pari al 6%), parzialmente assorbiti dalla flessione delle vendite ai grossisti (1,82 miliardi di metri cubi, pari al 13,1%). Le variazioni dei settori industriale e grossisti sono influenzate dalla circostanza che parte delle forniture (1,95 miliardi di metri cubi) ad alcuni operatori di questi settori, in particolare ai grossisti, è stata effettuata in attuazione dei provvedimenti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (cosiddetta gas release)7. Le vendite nel resto d’Europa (23,44 miliardi di metri cubi) sono aumentate di 1,9 miliardi di metri cubi, pari all’8,8%, per effetto degli incrementi registrati: (i) nelle forniture al mercato turco (0,86 miliardi di metri cubi) attraverso il gasdotto Blue Stream; (ii) nelle vendite con contratti di fornitura di lungo termine a importatori in Italia (0,57 miliardi di metri cubi), in relazione alla progressiva entrata a regime delle forniture di gas prodotto dai giacimenti libici; (iii) in Francia (0,5 miliardi di metri cubi), in relazione alla crescita delle forniture a clienti industriali e a Gaz de France; (iv) in Germania (0,3 miliardi di metri cubi), in relazione alla crescita delle forniture alla collegata GVS (Eni 50%) e a Wingas. (6) Allo stato le imprese rilevanti sono rappresentate solo dalla Nigeria LNG Ltd (Eni 10,4%). (7) Nel giugno 2004 è stata concordata con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato la cessione da parte dell’Eni, al punto di entrata di Tarvisio della rete nazionale di gasdotti, di un volume complessivo di 9,2 miliardi di metri cubi di gas naturale (2,3 miliardi di metri cubi l’anno) nei quattro anni termici del periodo 1° ottobre 2004-30 settembre 2008. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 18 – Gli autoconsumi8 (5,54 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 1,84 miliardi di metri cubi rispetto al 2004, pari al 49,7%, per effetto essenzialmente dei maggiori consumi dell’EniPower in relazione all’entrata in esercizio di nuova capacità produttiva. Le vendite di gas naturale delle società collegate e di imprese rilevanti (in quota Eni e al netto delle forniture Eni) sono state di 8,53 miliardi di metri cubi e hanno riguardato: (i) la GVS (Eni 50%) con 3,29 miliardi di metri cubi; (ii) la Galp Energia (Eni 33,34%) con 1,56 miliardi di metri cubi; (iii) la Unión Fenosa Gas (Eni 50%) con 1,52 miliardi di metri cubi; (iv) i volumi (1,45 miliardi di metri cubi) trattati presso l’impianto di liquefazione della Nigeria LNG Ltd (Eni 10,4%) e da questa commercializzati sui mercati europeo e statunitense. Rispetto al 2004, le vendite sono aumentate di 1,21 miliardi di metri cubi, pari al 16,5%, a seguito in particolare delle maggiori vendite di Unión Fenosa Gas. I volumi di gas naturale trasportati per conto terzi (30,22 miliardi di metri cubi) sono aumentati di 1,96 miliardi di metri cubi rispetto al 2004, pari al 6,9%. Nel 2005 la produzione venduta di energia elettrica è stata di 22,77 terawattora con un aumento di 8,92 terawattora rispetto al primo semestre 2004, pari al 64,4%, a seguito dell’entrata in esercizio dei due gruppi di potenza della centrale di Mantova (+3,85 terawattora) e del primo gruppo della centrale di Brindisi (+1,88 terawattora), nonché della piena marcia commerciale delle centrali di Ravenna (+1,57 terawattora) e di Ferrera Erbognone (+1,08 terawattora). Quarto trimestre L’utile operativo a valori correnti del quarto trimestre ammonta a 609 milioni di euro con una diminuzione di 273 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 31%, dovuta essenzialmente: (i) all’accantonamento al fondo rischi della sanzione comminata il 15 febbraio 2006 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (290 milioni di euro) e della stima dell’impatto dell’applicazione, con effetto dal 1° gennaio 2005, della delibera 248/2004 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (111 milioni di euro); (ii) alla flessione margini di vendita del gas naturale per effetto della pressione competitiva, il cui impatto è stato parzialmente attenuato dal diverso andamento dei parametri energetici di riferimento per la determinazione dei prezzi del gas naturale in acquisto e in vendita; (iii) alla riduzione delle tariffe di trasporto dovuta all’impatto del nuovo sistema tariffario dell’attività di trasporto in applicazione della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 166/2005. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati: (i) dalla crescita dei volumi venduti di gas naturale (+3,17 miliardi di metri cubi, inclusi gli autoconsumi, pari al 14,9%) e di quelli distribuiti; (ii) dalla crescita della produzione venduta di energia elettrica (+1,86 terawattora, pari al 44,2%). Le vendite di gas naturale (26,99 miliardi di metri cubi, inclusi gli autoconsumi e la quota Eni delle vendite delle società collegate e di imprese rilevanti) sono aumentate di 3,61 miliardi di metri cubi rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 15,4%, a seguito degli incrementi registrati nelle vendite in Italia (2,01 miliardi di metri cubi, pari al 14,7%), negli autoconsumi per la produzione di energia elettrica nelle centrali EniPower (0,42 miliardi di metri cubi, pari al 40%) e nei mercati del resto d’Europa (1,28 miliardi di metri cubi, pari al 15,6%). L’aumento delle vendite in Italia riflette la forte crescita della domanda di gas in tutti i settori di utilizzo, anche in relazione all’effetto climatico; in particolare: grossisti +0,71 miliardi di metri cubi, pari al 21,6%; settore termoelettrico +0,52 miliardi di metri cubi, pari al 12,4%; clienti residenziali +0,39 miliardi di metri cubi, pari al 17%; settore industriale +0,37 miliardi di metri cubi, pari all’11%. Le variazioni nei settori industriale e grossisti sono influenzate dalla circostanza che parte delle forniture (0,56 miliardi di metri cubi) ad alcuni operatori di questi settori, in particolare ai grossisti, è stata effettuata in relazione ai provvedimenti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (cosiddetta gas release). L’aumento delle vendite nel resto d’Europa (1,28 miliardi di metri cubi, comprese la quota Eni delle vendite delle società collegate e di imprese rilevanti) ha riguardato in particolare i mercati di Turchia e Francia, nonché le vendite a importatori in Italia. La produzione venduta di energia elettrica è aumentata del 44,2% per effetto dell’entrata in esercizio di nuova capacità produttiva. (8) Ai sensi dell’art. 19 comma 4 del D.Lgs. 164/2000, le quantità di gas autoconsumato direttamente dall’impresa o da società controllate sono escluse dal calcolo dei tetti sulle vendite ai clienti finali e sulle immissioni nella rete nazionale di gasdotti ai fini della vendita in Italia. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 19 – Refining & Marketing (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 337 (22) 315 63 378 2005 329 (177) 152 227 379 Var. ass. (8) (155) (163) 164 1 Esercizio Var. % 2004 (2,4) Utile operativo Esclusione utile di magazzino (51,7) Utile operativo a valori correnti Esclusione special item 0,3 Utile operativo adjusted a valori correnti 2005 1.080 1.857 (393) (1.064) 687 793 236 421 923 1.214 Var. ass. 777 (671) 106 185 291 Var. % 71,9 15,4 31,5 2005 Il settore ha conseguito l’utile operativo a valori correnti di 793 milioni di euro con un aumento di 106 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 15,4%, dovuto essenzialmente: (i) all’aumento del margine di raffinazione (+1,43 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 32,9%), alle maggiori lavorazioni in conto proprio e al miglioramento del mix qualitativo dei prodotti ottenuti, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dall’impatto della fermata della raffineria di Gela nella prima parte dell’anno; (ii) all’aumento dell’utile dell’attività di distribuzione in Italia; (iii) all’aumento del risultato dell’attività di raffinazione e commerciale nel resto d’Europa connesso al favorevole andamento dello scenario e all’aumento dei volumi venduti sul mercato rete. Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dalla variazione negativa degli special item (-185 milioni di euro), riferita in particolare a maggiori accantonamenti ambientali e a maggiori costi assicurativi, nonché dal venir meno del contributo all’utile operativo dell’Agip do Brasil (28 milioni di euro), venduta nell’agosto 2004. (milioni di tonnellate) Quarto trimestre 2004 2005 13,43 2,77 0,88 13,66 2,20 0,91 Var. ass. 0,23 (0,57) 0,03 2,91 1,16 5,71 2,83 1,20 6,52 (0,08) 0,04 0,81 Esercizio Var. % 1,7 Vendite (20,6) Rete Italia 3,4 Rete resto d’Europa Rete Brasile (2,7) Extrarete Italia 3,4 Extrarete estero 14,2 Altre vendite 2004 2005 53,54 10,93 3,47 0,57 10,70 5,30 22,57 51,63 10,05 3,67 10,48 4,50 22,93 Var. ass. (1,91) (0,88) 0,20 .. (0,22) (0,80) 0,36 Var. % (3,6) (8,1) 5,8 .. (2,1) (15,1) 1,6 Nel 2005 le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio in Italia e all’estero sono state di 38,76 milioni di tonnellate con un aumento di 1,09 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 2,9%, dovuto alle maggiori lavorazioni sulle raffinerie interamente possedute di Taranto, Livorno e Sannazzaro, anche in relazione a minori fermate per manutenzione. Questi incrementi sono stati parzialmente assorbiti dall’impatto delle fermate per manutenzione della raffineria di Porto Marghera, nonché dalle minori lavorazioni sulla raffineria di Gela per i danni alle infrastrutture di attracco causati dalla forte mareggiata di fine dicembre 2004. In aumento le lavorazioni sulle raffinerie di terzi, in particolare sulla raffineria di Milazzo (Eni 50%). Le lavorazioni complessive sulle raffinerie di proprietà (27,34 milioni di tonnellate) sono aumentate di 0,59 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 2,2%, con il pieno utilizzo della capacità. Nel 2005 le vendite di prodotti petroliferi (51,63 milioni di tonnellate) sono diminuite di 1,91 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 3,6%, per effetto essenzialmente della dismissione nell’agosto 2004 delle attività in Brasile (1,51 milioni di tonnellate), delle minori vendite a compagnie petrolifere e a trader all’estero (-305 mila tonnellate), nonché della flessione registrata nelle vendite in Italia sull’extrarete (-220 mila tonnellate) e sulla rete a marchio Agip (-130 mila tonnellate) in relazione alla diminuzione dei consumi nazionali. Queste diminuzioni sono state parzialmente compensate dalle maggiori vendite sui mercati rete ed extrarete nel resto d’Europa (+357 mila tonnellate) per effetto della strategia di espansione attuata. L’impatto della dismissione del 100% delENI PRECONSUNTIVO 2005 – 20 – la IP con efficacia dal 1° settembre 2005 (-750 mila tonnellate sulla rete) è stato parzialmente compensato dalle maggiori forniture alla stessa società (+650 mila tonnellate) effettuate dall’Eni in forza del contratto quinquennale stipulato all’atto della cessione. Le vendite di prodotti petroliferi sul mercato rete Italia (10,05 milioni di tonnellate) sono diminuite di 0,88 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari all’8,1%, a seguito essenzialmente della dismissione della IP. A fronte della riduzione dei consumi nazionali riferita in particolare alla benzina e al GPL (-2%), le vendite sulla rete a marchio Agip (8,76 milioni di tonnellate) sono diminuite di 130 mila tonnellate, pari all’1,5%, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalla maggiore efficienza della rete. La quota di mercato della rete a marchio Agip è aumentata di 0,2 punti percentuali, passando dal 29,5 al 29,7%; l’erogato medio della rete a marchio Agip (2.509 mila litri) è rimasto sostanzialmente invariato (-0,7%). Al 31 dicembre 2005 la rete di distribuzione in Italia era costituita da 4.349 stazioni di servizio (tutte a marchio Agip) con una riduzione di 2.895 unità rispetto al 31 dicembre 2004 (7.244 unità) per effetto della dismissione della IP (2.888 unità) e delle chiusure/vendite (22 unità), i cui effetti sono stati parzialmente compensati dal saldo positivo di 5 unità derivante dalla stipula/risoluzione di contratti di convenzionamento e dall’apertura di 12 nuove stazioni di servizio. Le vendite di prodotti petroliferi sul mercato rete nel resto d’Europa (3,67 milioni di tonnellate) sono aumentate di 0,20 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 5,8%, in particolare in Germania, Spagna e Repubblica Ceca a seguito dell’acquisto/realizzazione di stazioni di servizio e della maggiore efficienza, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalla flessione della domanda di carburanti. Al 31 dicembre 2005 la rete di distribuzione nel resto d’Europa era costituita da 1.937 stazioni di servizio con un aumento di 41 unità rispetto al 31 dicembre 2004 dovuto agli acquisti di stazioni di servizio, in particolare contratti di convenzionamento, in Spagna, Francia e Germania. L’erogato medio (2.425 mila litri) è aumentato dell’1,3%. Le vendite di prodotti petroliferi sul mercato extrarete in Italia (10,48 milioni di tonnellate) sono diminuite di 0,22 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 2,1%, a seguito essenzialmente delle minori vendite di olio combustibile al settore termoelettrico per effetto del processo di progressiva sostituzione con il gas naturale nell’alimentazione delle centrali. Le vendite sul mercato extrarete all’estero (4,50 milioni di tonnellate) sono diminuite di 0,80 milioni di tonnellate rispetto al 2004, pari al 15,1%, per effetto essenzialmente delle minori vendite di GPL in relazione alla dismissione delle attività in Brasile, il cui effetto è stato parzialmente compensato dalle maggiori vendite nel Resto d’Europa, in particolare nell’Europa Centro-Orientale; flessioni si sono registrate in Germania e in Spagna. Le altre vendite (22,93 milioni di tonnellate) sono aumentate di 0,36 milioni di tonnellate, pari all’1,6%, per effetto essenzialmente delle maggiori vendite in Italia in relazione alle forniture alla IP (+650 mila tonnellate), parzialmente assorbite dalle minori vendite a compagnie petrolifere e a trader all’estero (-305 mila tonnellate). ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 21 – Quarto trimestre L’utile operativo a valori correnti del quarto trimestre ammonta a 152 milioni di euro con una diminuzione di 163 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 51,7%, dovuto essenzialmente alla variazione negativa degli special item (164 milioni di euro), riferita in particolare a maggiori accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale e a maggiori costi assicurativi. Escluso l’impatto negativo della variazione degli special item, l’utile operativo è sostanzialmente in linea con il quarto trimestre 2004. Hanno contribuito alla variazione in particolare: (i) la flessione del margine di raffinazione (-0,70 dollari/barile il margine sul Brent, pari al 12%) i cui effetti sono stati parzialmente compensati dall’impatto delle maggiori lavorazioni sulle raffinerie, anche a seguito delle minori fermate per manutenzione, e dall’apprezzamento del dollaro sull’euro; (ii) i maggiori margini sull’attività di commercializzazione degli ossigenati, nonché l’aumento dell’utile dell’attività di distribuzione in Italia, parzialmente assorbiti dalla riduzione del risultato operativo delle attività extrarete e dalle maggiori royalty autostradali. Gli special item del trimestre (227 milioni di euro) riguardano essenzialmente accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale e costi assicurativi. Nel quarto trimestre 2004 gli special item (63 milioni di euro) riguardano essenzialmente accantonamenti al fondo rischi di natura ambientale e svalutazioni di asset. Nel quarto trimestre 2005 le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio in Italia e all’estero (10,22 milioni di tonnellate) sono aumentate di 0,42 milioni di tonnellate rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 4,3%, per effetto delle maggiori lavorazioni in Italia sulle raffinerie interamente possedute e su quelle di terzi. Nel quarto trimestre 2005 le vendite di prodotti petroliferi (13,66 milioni di tonnellate) sono aumentate di 0,23 milioni di tonnellate rispetto al quarto trimestre 2004, pari all’1,7%, a seguito essenzialmente degli incrementi registrati nelle vendite sulla rete e sull’extrarete nel resto d’Europa (+70 mila tonnellate) e nelle vendite a compagnie petrolifere e a trader all’estero (+390 mila tonnellate), parzialmente compensati dalla riduzione nelle vendite in Italia sull’extrarete (-80 mila tonnellate) e sulla rete a marchio Agip (-60 mila tonnellate). L’impatto della dismissione del 100% della IP con efficacia dal 1° settembre 2005 (-500 mila tonnellate sulla rete) è stato sostanzialmente compensato dalle maggiori forniture alla stessa società (+483 mila tonnellate) effettuate dall’Eni in forza del contratto quinquennale stipulato all’atto della cessione. Le vendite sulla rete a marchio Agip (2,20 milioni di tonnellate) sono diminuite di 60 mila tonnellate, pari al 2,7%, a seguito della flessione dei consumi nazionali, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalla maggiore efficienza. Le vendite di prodotti petroliferi sul mercato rete nel resto d’Europa sono aumentate di 31 mila tonnellate, pari al 3,4%, per effetto essenzialmente delle maggiori vendite in Germania e Spagna. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 22 – Petrolchimica (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 164 (23) 141 (5) 136 2005 37 37 37 74 Var. ass. (127) 23 (104) 42 (62) Esercizio Var. % 2004 (77,4) Utile operativo Esclusione utile di magazzino (73,8) Utile operativo a valori correnti Esclusione special item (45,6) Utile operativo adjusted 320 (43) 277 (14) 263 2005 202 (19) 183 78 261 Var. ass. (118) 24 (94) 92 (2) Var. % (36,9) (33,9) (0,8) 2005 Il settore ha conseguito l’utile operativo a valori correnti di 183 milioni di euro con una diminuzione di 94 milioni di euro, pari al 33,9%, rispetto al 2004 dovuta essenzialmente: (i) alla variazione negativa degli special item (-92 milioni di euro) connessa alla rilevazione di oneri di ristrutturazione per la chiusura dell’impianto di Champagnier e per rischi su contenziosi, nonché di maggiori costi assicurativi (complessivamente 78 milioni di euro); (ii) alla flessione dei margini dei prodotti, in particolare il margine del cracker e i margini dei polietileni, per effetto dell’aumento del costo delle materie prime petrolifere non riflesso sui prezzi di vendita. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dai maggiori volumi venduti (+3,6%) e dal miglioramento della performance industriale. (migliaia di tonnellate) Quarto trimestre 2004 2005 1.242 668 244 330 1.289 746 229 314 Var. ass. 47 78 (15) (16) Esercizio Var. % 3,8 11,7 (6,1) (4,8) Vendite Petrolchimica di base Stirenici ed elastomeri Polietileni 2004 2005 5.187 2.766 1.038 1.383 5.376 3.022 1.003 1.351 Var. ass. 189 256 (35) (32) Var. % 3,6 9,3 (3,4) (2,3) Nel 2005 le vendite di prodotti petrolchimici (5.376 mila tonnellate) sono aumentate di 189 mila tonnellate rispetto al 2004, pari al 3,6%, per effetto essenzialmente delle maggiori vendite registrate nei business intermedi (+13%), olefine (+8,8%) e aromatici (+6%), in relazione al buon andamento della domanda, alla maggiore disponibilità di prodotto e alla circostanza che nel primo trimestre del 2004 le vendite di intermedi, in particolare di fenolo e acetone, registrarono una flessione dovuta a un incidente occorso alla banchina di Porto Torres. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dalle diminuzioni registrate nei business: (i) elastomeri (-4,5%) per effetto essenzialmente della fermata dell’impianto di gomme policloropreniche di Champagnier; (ii) stirenici (-6,3%) per effetto essenzialmente di fermate e di chiusure; (iii) polietileni (-2,3%), in relazione alla debolezza della domanda di LDPE e LLDPE. Le produzioni (7.282 mila tonnellate) sono aumentate di 164 mila tonnellate rispetto al 2004, pari al 2,3%, a seguito dell’incremento registrato in particolare nella petrolchimica di base (+5%), parzialmente assorbito dalla flessione dei business stirenici ed elastomeri (-5,2%) dovuta alle fermate e chiusure di impianti. La capacità produttiva nominale è diminuita dell’1,8% rispetto al 2004 a seguito essenzialmente della revisione delle capacità nominali del cracker di Gela e della chiusura degli impianti DMC e ABS di Ravenna. Il tasso di utilizzo medio degli impianti calcolato sulla capacità nominale è aumentato di oltre tre punti percentuali, passando dal 75,2% al 78,4%, per effetto essenzialmente delle minori fermate per manutenzioni programmate. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 23 – Quarto trimestre L’utile operativo a valori correnti del quarto trimestre ammonta a 37 milioni di euro con una diminuzione di 104 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 73,9%, dovuta essenzialmente: (i) alla riduzione dei margini dei prodotti, in particolare il margine del cracker e i margini dei polietileni, per effetto dell’aumento del costo delle materie prime petrolifere non interamente riflesso sui prezzi di vendita; (ii) alla variazione negativa degli special item (-42 milioni di euro) connessa alla rilevazione di oneri di ristrutturazione e di maggiori costi assicurativi (37 milioni di euro). Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dalla crescita dei volumi venduti (+3,8%). Nel quarto trimestre le vendite di prodotti petrolchimici (1.289 mila tonnellate) sono aumentate di 47 mila tonnellate rispetto al quarto trimestre 2004, pari al 3,8%, a seguito essenzialmente delle maggiori vendite della petrolchimica di base (+11,7%), in relazione al positivo andamento della domanda, parzialmente assorbite dalle flessioni registrate nei business: (i) polietileni (-4,8%) per effetto in particolare delle minori vendite di LDPE e LLDPE in relazione alla debolezza della domanda e alla concorrenza di prodotto di importazione; (ii) stirenici ed elastomeri (-6,1%) per effetto in particolare delle fermate e chiusure di impianti e della minore disponibilità di prodotto per incidenti tecnici causati dai black-out elettrici verificatisi nel polo produttivo di Mantova. Le produzioni (1.879 mila tonnellate) sono aumentate di 231 mila tonnellate, pari al 14%, in particolare nella petrolchimica di base. ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 24 – Riconduzione dell’utile operativo e dell’utile netto a valori correnti prima degli special item L’utile netto e l’utile operativo adjusted, rappresentati dall’utile a valori correnti prima degli special item, sono indicati con l’intento di consentire la valutazione dell’andamento industriale di business e, agli analisti finanziari, la valutazione dei risultati dell’Eni sulla base dei loro modelli previsionali. Queste configurazioni di risultato, utilizzate anche dal management per valutare le performance di settore e di Gruppo, non sono previste né dagli IFRS, né dagli U.S. GAAP. L’utile operativo e l’utile netto a valori correnti derivano dal raffronto tra i ricavi e i costi correnti dei prodotti venduti, con l’esclusione perciò dell’utile o della perdita di magazzino che deriva dalla differenza tra il costo corrente dei prodotti venduti e quello risultante dall’applicazione del costo medio ponderato, costituendo sostanzialmente la rivalutazione o la svalutazione, rispettivamente in caso di aumento o di diminuzione dei prezzi, delle giacenze esistenti a inizio periodo ancora presenti in magazzino a fine periodo. I componenti reddituali sono classificati tra gli special item, se significativi, quando non frequenti o inusuali; tuttavia alcuni componenti reddituali non rappresentativi della normale attività del business, quali gli oneri di ristrutturazione e ambientali, nonché quelli derivanti dalla valutazione o dalla dismissione di asset, sono qualificati come special item anche se si sono verificati negli esercizi precedenti o è probabile si verifichino in quelli successivi. (milioni di euro) Quarto trimestre 2005 Utile operativo e utile netto 3.559 641 329 37 138 (288) Esclusione utile di magazzino (32) (177) (48) 31 4.399 2.105 Utile operativo e utile netto a valori correnti 3.559 609 152 37 138 (288) 18 281 227 37 6 210 (48) (209) (131) Esercizio 2005 Esclusione special item (35) 31 4.190 1.974 744 422 Utile operativo e utile netto adjusted 3.577 890 379 74 144 (78) (83) 31 4.934 2.396 Utile operativo e utile netto Utile operativo E&P 12.574 G&P 3.321 R&M 1.857 Petrolchimica 202 Ingegneria e Costruzioni 310 Altre attività (902) Corporate e società finanziarie (391) Eliminazione utili interni (141) 16.830 Utile netto 8.788 Esclusione utile di magazzino (127) (1.064) (19) (1.210) (759) Quarto trimestre 2004 Utile operativo e utile netto 2.253 878 337 164 42 (84) Esclusione utile di magazzino 4 (22) (23) (73) 34 3.551 2.109 Utile operativo e utile netto a valori correnti 2.253 882 315 141 42 (84) (73) (41) (26) 34 3.510 2.083 Utile operativo e utile netto a valori correnti Esclusione special item Utile operativo e utile netto adjusted 12.574 3.194 793 183 310 (902) 309 337 421 78 6 646 12.883 3.531 1.214 261 316 (256) (391) 144 (247) (141) 15.620 8.029 1.941 1.222 (141) 17.561 9.251 Esercizio 2004 Esclusione special item 113 26 63 (5) 11 35 67 310 99 Utile operativo e utile netto adjusted 2.366 908 378 136 53 (49) (6) 34 3.820 2.182 Utile operativo e utile netto Utile operativo E&P 8.185 G&P 3.428 R&M 1.080 Petrolchimica 320 Ingegneria e Costruzioni 203 Altre attività (395) Corporate e società finanziarie (363) Eliminazione utili interni (59) 12.399 Utile netto 7.059 ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 25 – Esclusione utile di magazzino (12) (393) (43) (448) (281) Utile operativo e utile netto a valori correnti Esclusione special item Utile operativo e utile netto adjusted 8.185 3.416 687 277 203 (395) 17 32 236 (14) 12 172 8.202 3.448 923 263 215 (223) (363) 176 (187) (59) 11.951 6.778 631 (133) (59) 12.582 6.645 Analisi degli special item (milioni di euro) Quarto trimestre Esercizio 2004 2005 37 161 154 314 69 27 290 44 34 (29) (47) 310 7 744 (4) (4) (1) 739 (317) 422 317 (218) 99 Stanziamenti per oneri ambientali Stanziamenti a fondi rischi Svalutazioni attività minerarie e altre svalutazioni Sanzione antitrust Oneri per esodi agevolati Plusvalenze nette su razionalizzazioni portafoglio E&P Altro Special item dell’utile operativo Oneri (proventi) su partecipazioni - Plusvalenza sulla vendita del 9,054% di Snam Rete Gas - Plusvalenza sulla vendita dell’Agip do Brasil SA - Plusvalenza sulla vendita della IP Altri Totale prima delle imposte Imposte Totale special item 2004 2005 303 234 336 5 65 (320) 8 631 (390) (308) (94) 835 379 363 290 79 (5) 1.941 (137) (139) 27 1.831 (609) 1.222 241 (374) (133) Utile operativo per settore e utile netto adjusted (milioni di euro) Quarto trimestre 2004 2005 2.366 908 378 136 53 (49) (6) 34 3.820 2.182 3.577 890 379 74 144 (78) (83) 31 4.934 2.396 Var. ass. Esercizio Var. % 1.211 51,2 (18) (2,0) 1 0,3 (62) (45,6) 91 171,7 (29) (59,2) (77) .. (3) 1.114 29,2 214 9,8 2004 E&P G&P R&M Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni Altre attività Corporate e società finanziarie Eliminazione utili interni Utile operativo adjusted Utile netto adjusted ENI PRECONSUNTIVO 2005 – 26 – 2005 8.202 12.883 3.448 3.531 923 1.214 263 261 215 316 (223) (256) (187) (247) (59) (141) 12.582 17.561 6.645 9.251 Var. ass. 4.681 83 291 (2) 101 (33) (60) (82) 4.979 2.606 Var. % 57,1 2,4 31,5 (0,8) 47,0 (14,8) (32,1) 39,6 39,2