E` dedicato alle “Eccezioni e trasformazioni”, il Festival

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E` dedicato alle “Eccezioni e trasformazioni”, il Festival
Il grande manipolatore d'immagini inaugura il Festival letterario “Leggendo Metropolitano”. In esclusiva nazionale i suoi film, proiettati gratuitamente. di Maria Elena Tiragallo
E’
dedicato
alle
“Eccezioni
e
trasformazioni”, il Festival letterario “Leggendo Metropolitano”, organizzato dall’associazione
“Prohairesis”, in programma all’ex Vetreria di Pirri dal 6 all’8 novembre 2009.
La manifestazione, ideata da Saverio Gaeta, mette al centro, oltre alla diffusione della lettura,
anche il rappporto fra la letteratura e le altre arti, quali il teatro, il cinema, la musica, l’arte, il
sociale, la formazione. Numerosi gli incontri di qualità e gli eccellenti ospiti.
Apertura del festival in grande stile il 5 novembre, alle 18.30, all’ex Vetreria per un evento
decisamente interessante. Per la prima volta in Sardegna saranno proiettati i film di Matthew
Barney, il più grande artista americano, considerato il manipolatore delle immagini. Due i film,
proposti come eventi esclusivi, nella sezione “Arte e trasformazione”, curata da Francesca
Sassu e da Giacomo Pisano, “Drawing Restraint 9” con Björk e Matthew Barney e musiche di
Björk.
A introdurre la serata sarà Piero Pala e
Fabio Cleto. La seconda proiezione, presentata da Piero Pala, firmata Barney è prevista per il 6
novembre 2009, alle 21.30, con il video “De Lama Lamina” del 2004, girato durante le
celebrazioni del Carnevale di Salvador de Bahia.
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«L'arte può essere capace più di altri mezzi di esprimere i cambiamenti della società in cui
viviamo - ha detto Francesca Sassu, organizzatrice della sezione “Arte e trsformazioni”- Il
collegamento con l'opera di Matthew Barney è stato immediato, perché è un grande interprete
dei concetti di metamorfosi e trasformazione, presenti in ogni suo lavoro. Inoltre, visto il taglio
metropolitano che si è voluto dare al festival, mi pareva calzasse a pennello la presenza di un
artista appartenente al jet set dell'arte contemporanea internazionale, amato e odiato, ma con
già un posto nelle pagine della storia dell'arte contemporanea.
Il video più corposo tra i due proposti è
“Drawing Restraint 9” e si concentra sulla tematica della mutazione del corpo. Nel film, Barney
e la compagna Björk si trasformano in creature marine, cetacei e si uniscono in matrimonio.
Sullo sfondo un enorme scultura in vasellina, materiale preferito di Barney per la sua capacità di
essere plasmato e ridefinire costantemente le sue forme. Una metafora della società
contemporanea... Sarebbe bello proporre l'intero ciclo Cremaster, fatto di 5 film... Ma prima
vedremo che riscontro avremo e poi ci si potrà pensare!».
Sinossi
Drawing Restraint 9
Al largo della baia di Nagasaki, sulla baleniera giapponese Nisshin Maru – unica nave/fabbrica
attualmente operante al mondo –, si celebra un matrimonio di tradizione scintoista tra l'artista
statunitense e la musicista/attrice islandese. Una immensa scultura in vaselina liquida, nelle sue
trasformazioni, funge da raccordo con la vicenda dei due protagonisti. Una teatralità
onnipresente, i nuclei tematici elaborati nelle differenti sequenze, la sofisticata scenografia,
l'assenza dei dialoghi, la musica composta ed eseguita da Björk conferiscono al film lo statuto di
opera totale. Una pellicola senza dialogo, visionaria, un mondo rarefatto in cui fotografia e
musica disegnano immagini ispirate alla cultura giapponese. Due protagonisti e quattro tappe
rituali: il trasporto, il lavaggio-vestizione, il tè, la mutilazione. Il mutare di una forma in cerca di
una definizione, un'enorme enigmatica scultura di vaselina su una baleniera giapponese, un
lavoro sulla destrutturazione e ricostruzione di un corpo.
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De Lama Lamina
Il film/documentario è stato girato durante le celebrazioni del Carnevale di Salvador de Bahia ed
esplora le viscere della mitologia afrobrasiliana. Focalizzato su un immenso carro per
disboscare le foreste che avanza tra un corteo in balìa di personaggi emblematici, il lavoro, che
fa perno sulle divinità della religione politeistica Candomble, pone l’accento sulla
deforestazione sotto forma di allegoria. Sull’albero sradicato in cima al carro si arrampica una
donna: è un omaggio alla ecoattivista Julia Butterfly Hill, che ha vissuto per due anni sulle
sequoie californiane che gli americani chiamano “Redwood”, per preservarle, ed allo stesso
tempo simbolo di Ossaim, signore della foresta e protettore delle piante. Ai piedi del tronco, un
uomo infangato, ricoperto di bulbi e radici, giace tra le ruote masturbandosi contro
l’alberomotore del carro e lubrificandolo: è la personificazione di Ogun, dio della guerra, che
con una lama di ferro si fece strada tra gli alberi della foresta per raggiungere la civiltà. A
completare la scena, il musicista Arto Lindsay, newyorchese di origine brasiliana, si esibisce su
un carro retrostante alla guida di una processione di percussionisti, le cui vibrazioni fanno da
contrappunto musicale alla densa scenografia del carro animato di Barney. Un passo oltre
Cremaster, all’interno di una narrazione che, questa volta, si aggroviglia in tempo reale per le
strade di Salvador.
Clicca qui per il programma completo del Festival
www.prohairesis.com
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