Programmazione educ. e didat.
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Programmazione educ. e didat.
SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA MADRID PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2016/2017 1 Premessa Fino al 1969 quella che oggi denominiamo «scuola dell’infanzia» veniva chiamata comunemente «asilo». Nei vigenti programmi d’insegnamento, gli Orientamenti, i termini «scuola materna» e «scuola dell’infanzia», come, talvolta, «scuola del bambino», sono usati indifferentemente. La denominazione «scuola dell’infanzia» corrisponde all’attuale realtà dell’istituzione che è, a tutti gli effetti, una scuola, la prima vera scuola che si fa carico dell’accoglienza dei bambini in un ambiente non familiare. Chiamarla in questo modo significa riconoscere le peculiarità di questa scuola, darle finalmente il posto che le compete, rispettarne l’alto livello di professionalità, conoscerla e valorizzarla, e con essa le persone che ci lavorano. Lineamenti di metodo La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: la valorizzazione del gioco Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, desideri e funzioni. L’insegnante invia al bambino, tramite la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco (utilizzando il materiale ludico a disposizione della scuola) una vasta gamma di messaggi e di stimoli, utili alla strutturazione ludica dell’attività’ didattica nei diversi campi di esperienza. l’esplorazione e la ricerca Le esperienze promosse dalla scuola tendono ad inserire l’originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale gli alunni si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione e strategie di pensiero. L’insegnante, tramite una regia equilibrata e attenta, guida il bambino a prendere coscienza di sè e delle proprie risorse, ad adattarsi alla realtà e a conoscerla, confrontarla e modificarla per iniziare a costruire la propria storia personale all’interno del contesto in cui vive. E’ 2 essenziale, in quest’ottica, dare il più ampio rilievo al fare, alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative dei bambini. la vita di relazione Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza la presenza dell’insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse, spinge alla problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni. Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle relazioni tra adulti e adulti e tra adulti e bambini. Quest’ultima richiede, da una parte, un’attenzione continua e competente ai segnali inviati dai bambini stessi e all’emergere dei loro bisogni di gratificazione e autostima e, dall’altra, la capacità di attivare forme interattive e circolari di comunicazione didattica. la mediazione didattica La Scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. In questo senso, l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni spaziali e causali) ed il ricorso a materiali sia informali sia strutturati da manipolare, esplorare e ordinare, innescano specifici procedimenti di natura logica e avviano alla conquista di una maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze. l’osservazione, la progettazione, la verifica All’interno dell’azione professionale degli insegnanti l’osservazione occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze dei bambini e di riequilibrare, via via, le proposte educative in base alla qualità delle risposte. L’osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo. Una programmazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione, è coerente con il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza, capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di intelligenza. 3 la documentazione L’itinerario educativo e didattico che si compie nella scuola assume pieno significato per i soggetti coinvolti nella misura in cui può essere adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato. Il progetto educativo, infatti, si rende concretamente visibile attraverso un’attenta documentazione e un’adeguata comunicazione dei dati relativi alle attività, tramite strumenti di tipo verbale, grafico e audiovisivo. Tali documentazioni, da raccogliere in modo agile ma continuativo, offrono ai bambini la possibilità di rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti della comunità educativa varie possibilità di informazione, riflessione e confronto, anche in un’ottica di rafforzamento della continuità. 4 Contenuti Finalità (dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012”) “La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che 5 è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità”. Campi di esperienza Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. IL SÉ E L’ALTRO I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le 6 narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare; in cui si impara discutendo. Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie 7 esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. IL CORPO E IL MOVIMENTO I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e 8 strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale. La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. IMMAGINI, SUONI, COLORI I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno 9 scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 10 I DISCORSI E LE PAROLE La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture. I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura. I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi. 11 Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti. Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per rappresentare significati. 12 Oggetti, fenomeni, viventi I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneità. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture “invisibili”. Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell’ambiente naturale. Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche 13 e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso). Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle 14 proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. 15 Itinerari didattici 3 anni Quest’anno abbiamo pensato con le classi dei tre anni di realizzare un percorso sui colori per conoscere non soltanto i colori primari ma anche per riuscire a cogliere l’aspetto emotivo e creativo del bambino. E dai colori andremo verso altri percorsi senza dimenticarci che anche se parliamo di una programmazione ben definita allo stesso tempo la nostra è una programmazione flessibile trattandosi di bambini di tre anni. I nostri percorsi coniugano le linee pedagogiche-metodologiche delle Indicazioni Nazionali del 2012 con i concreti bisogni formativi dei bambini. PERCORSO 1: Accoglienza "STAR BENE A SCUOLA” La Scuola dell'Infanzia ha come principale obiettivo quello di accogliere nel più completo significato etimologico del termine: ogni bambino deve percepire che viene ricevuto nella sua interezza, viene fatto entrare, l'accoglienza è mettersi in gioco , mostra un interesse sincero alla storia personale del bambino, significa accettare ed approvare, significa ospitare, perché un luogo accogliente invita a restare, un luogo dove sentirsi a proprio agio permette di crescere senza paura di sbagliare. L'accogliere, quindi è frutto di un progetto educativo che coinvolge tutti gli anni della scuola dell'infanzia e continua oltre. Il lavoro delle insegnanti nell'incoraggiare e sostenere e la collaborazione con le famiglie permette che si cominci un percorso positivo scuola famiglia che rassicura e contiene i nuovi iscritti. Il primo periodo dell'anno vi è una particolare attenzione ad accettare e contenere i sentimenti, il singolare modo di aprirsi alle nuove esperienze, al fine di valorizzare il bambino ed incamminarsi per imparare insieme. La predisposizione di spazi e tempi distesi, permettono ai bambini di stare bene e alle insegnanti di osservarli nel gioco libero. Negli anni si è vista l'importanza delle due settimane di adattamento, nelle quali il bambino conosce i nuovi spazi e inizia a relazionarsi con i compagni e gli insegnanti, la gradualità nella permanenza a scuola si conferma come uno dei fattori chiave. Un buon inserimento permette una maggior sicurezza nell'affrontare in forma positiva le piccole difficoltà del crescere. 16 Obiettivi • Stabilire una relazione di fiducia scuola-famiglia • Aiutare il bambino nell’inserimento con il fine di star bene a scuola con sé stesso e con gli altri Attività • La predisposizione di tutto l'ambiente, curando con particolarmente attenzione gli spazi personali del bambino: appendino, scaffale, posto al tavolo e cartella che vengono connotati per valorizzarne l'identità con foto e nome. • Il primo colloquio con i genitori è un momento speciale per costruire la fiducia ascoltando la storia del bambino ed i suoi bisogni • A settembre si svolge la prima assemblea per incoraggiare e spiegare la modalità di accogliere i bambini nel primo periodo, si chiariscono dubbi, si sciolgono timori e si spiega il progetto educativo della Scuola Italiana • Creazione di una routine giornaliera fatta di canzoni, storie e dialogo • Nel corso dell'anno invitiamo le famiglie a partecipare a dei momenti d’incontro con la scuola, come feste di natale, laboratori, attività che vedono come attori principali i bambini PERCORSO 2: I COLORI SIAMO NOI I colori dipingono la nostra vita quotidiana ed hanno sempre rappresentato un codice comunicativo- espressivo di sentimenti, emozioni e significati metaforici. I bambini, fin da piccolissimi hanno una passione istintiva e spontanea per il colore e ne percepiscono la presenza nell'ambiente e negli oggetti, esprimendo preferenze naturali e inoltre comunicano al mondo i loro desideri, i bisogni e i timori anche attraverso l'uso di un linguaggio diverso da quello verbale, il linguaggio dei colori. Sappiamo che il bambino quando arriva alla Scuola dell’Infanzia è carico di emotività e di tensioni. Questa forma di linguaggio non verbale, qual’è il colore, gli dà modo di scaricare le une e le altre e di comunicare quello che non riesce a dire a parole. Che meraviglia vedere il bambino “affondare” la propria manina nel colore e posarla sul bianco del grande foglio e provare certe emozioni che 17 condividerà insieme ai compagni, un’esperienza unica che aiuta anche a socializzare. Partiremo dall’osservazione della natura nei cambiamenti stagionali. Il primo approccio sarà con l'autunno e i suoi colori, poi si passerà all’osservazione dell’inverno, all’esplosione dei colori primaverili e infine ai colori caldi dell’estate. E tutto ciò attraverso osservazioni dirette, racconti a tema, conversazioni guidate, sperimentazioni di nuove tecniche e usi di materiali e utensili diversi per stimolare la creatività e la fantasia. Obiettivi • Favorire esperienze di manipolazione • Far conoscere ai bambini i colori che ci circondano, lasciandoli liberi di sperimentare, di pasticciare, di mettersi alla prova, di fare esperienze • Utilizzare tecniche diverse di pittura • Associare il movimiento al colore Attività • Osservazione dei colori nell’ambiente e nella natura • Si sperimenta il colore (Tempera, Polveri con tempera, Acqua) • Si preparano carte colorate, collage, ritagli • Si usano strumenti specifici: pennelli di varie misure, spugne, spazzolini, contenitori e fogli di vari materiali e misure • Elaborati da commentare • Si leggono e si guardano libri, foto • Giochi con teli colorati • Storie, racconti • Canzoni • Si riordina (Si puliscono pennelli, contenitori, tavoli) • Organizziamo la festa dei colori in occasione del Natale, del Carnevale PERCORSO 3: CHE MAGIA L’ARTE ! “Il bambino è fatto di cento, il bambino ha cento lingue cento mani cento pensieri cento modi di pensare di giocare e parlare cento sempre cento...” scriveva Loris Malaguzzi Il nostro intento pedagogico, didattico e filosofico è quello di accompagnare e stimolare i bambini con l'intenzione che raggiungano la capacità di esprimere e sviluppare le cento lingue. 18 Come? Attraverso l'arte, che nelle sue molteplici forme coinvolge i sensi del bambino, rafforzandone le competenze cognitive, emozionali e incrementando di conseguenza la creatività, l'autostima e la gioia di vivere. E' provato che un bambino creativo diventerà un adulto con più capacità di elaborare e trasformare differenti situazioni quotidiane. L'Arte contribuisce l'evoluzione del pensiero critico. Il protagonista delle diverse proposte sarà IL COLORE, attraverso il quale i bambini-e, sperimenteranno l'emozione della scoperta per poi creare le proprie immagini. Durante l’anno scolastico saremo accompagnati in alcuni incontri, dalla Responsabile del Dipartimento DEAC (dipartimento di educazione e attività culturali ) del Museo Del Greco di Toledo, che affiancherà l'insegnante per elaborare una metodologia sull'interazione e capacità sinestetica. Questi incontri rafforzeranno l'obiettivo di stimolare, sostener, incentivare il processo creativo, attraverso un 'impronta educativa " non formale" intesa a generare benessere, salute, e una migliore qualità dell'insegnamento e del vivere quotidiano. Obiettivi • • • • • Sviluppare la fantasia attraverso tecniche espressive Percepire e riconoscere colori e aspetti dell’ambiente naturale Comporre materiale diverso secondo il gusto personale Scoprire valori come la solidarietà e l’amicizia Attività • Il teatro, attraverso il linguaggio e drammatizzazione (a discrezione di ogni insegnante) del clown e dei burattini. • La filastrocca e canzoni come mezzo per acquisire un ritmo espressivo e una competenza linguistica della lingua italiana. • Il disegno e la pittura, liberamente espressi attraverso varie tecniche. • La lettura, da parte dell’insegnante, di favole e racconti brevi, per sviluppare la capacità all’ascolto. • La visione di brevi e idonei cortometraggi atti a incentivare il gusto all'immagine di qualità, e all'apprendimento della lingua italiana. 19 PERCORSO 4: Arcobaleno IL PESCIOLINO PIÙ BELLO DI TUTTI I MARI La storia di Arcobaleno è stata scelta perchè ritenuta adatta al nostro intento di avvicinare i bambini al “mondo dei colori”, ma anche perchè il tema dell’amicizia e delle condivisioni, ci è parso particolarmente indicato alle sezioni dei 3 anni in cui la maggior parte dei bambini si trova per la prima volta a confrontarsi con il gruppo dei pari. Arcobaleno, con le sue scaglie scintillanti, è il pesce più bello di tutti i mari. Ma è così superbo che tutti lo evitano e lui si sente solo. Un giorno, regala a un pesciolino grigio una delle sue belle scaglie. Poi ne regala un’altra e un’altra ancora… da allora ha tanti amici. Obiettivi • Sperimentare materiali grafico-pittorici • Sviluppare abilità di tipo manipolativo • Incentivare il linguaggio ed arricchire la produzione verbale dei bambini • Aspettare il proprio turno ed ascoltare gli altri • Esprimere i propri bisogni ed emozioni • Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità espressive • Assumere e portare a termine semplici incarichi • Classificazione dei colori • Ordinamento per grandezze • Riconoscimento della forma Attività • Rappresentazione del pesciolino Arcobaleno con tecniche diverse (gessetti, tempera, pennarelli) • Uso di diverso materiale: carta strappata, pezzi di stoffa, bottoni, CD • Uso di rulli, spugne • Cartelloni • Drammatizzazione della storia Destinatari: i bambini/e 3A e 3B Questo percorso si svolgerà da Febbraio a Maggio 20 PERCORSO 5: MANGIAMO A COLORI L’educazione alimentare costituisce un tassello importante per acquisire corrette abitudini fin dalla prima infanzia, in quanto un positivo approccio con il cibo consente un futuro stile di vita equilibrato ed armonioso. La didattica italiana considera l’alimentazione e il rapporto con il cibo uno dei linguaggi più espressivi. Consumare frutta e verdura ci permette di mantenere nel tempo un buon stato di salute. La nostra alimentazione deve essere varia in modo da apprendere quali sono i cibi che ci danno energia, quali ci proteggono e quali ci aiutano a crescere. E’ importante iniziare fin da piccoli a variare quotidianamente la scelta di frutta e verdura per coprire il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Piccole attività ludiche realizzate in classe si riveleranno un fertile campo d’azione per aiutare i bambini ad osservare, scoprire, rispettare e condividere una corretta alimentazione. Obiettivi • Imparare a consumare frutta e verdura • Imparare a saper masticare e a gustare frutta e la verdura • Ridurre a scuola il consumo di brioscine, di cioccolato Attività • • • • • Giochi di riconoscimento di frutti e verdura Il colore e la forma: interpretazione dal vero Spremuta d’arancia Pane e Pomodoro Fragolata 21 4 anni La programmazione di quest’anno affronterà il tema dell’ambiente, mettendo il bambino a contatto con ciò che gli sta attorno, sollecitandolo ad acquisire conoscenze e competenze della realtà in cui vive. Un percorso educativo-ambientale che stimola nel bambino la curiosità, l’interesse ed il piacere di fare, scoprire, esplorare. L’ ambiente naturale infatti è una fonte inesauribile di idee, oggetti, fatti e scoperte che offrono spunto per recuperare quello spirito avventuroso e indagatore tipico dell’infanzia. Il nostro scopo è quello di far conoscere al bambino il territorio in cui vive ed acquisire dei modelli di comportamento al fine di rispettare ciò che lo circonda. Il percorso educativo parte con un’esperienza vissuta dai bambini che permette di dare al progetto un imput iniziale. È un percorso che si articola di volta in volta seguendo e sviluppando le riflessioni e le proposte dei bambini. Non vi è quindi rigidità da parte dei docenti ma disponibilità ad adattare la “didattica” alle esigenze dei bambini. PROGETTO: GOCCIA A GOCCIA In particolare tratteremo il tema dell’acqua. Abbiamo scelto proprio questo materiale naturale, di vitale importanza per tutti gli esseri viventi perché si presta a infiniti giochi di manipolazioni e sperimentazioni. Una volta che i bambini saranno entrati in contatto con questo materiale naturale il nostro obiettivo sarà quello di esplorarlo attraverso i sensi, perché nella scuola dell’infanzia il bambino percepisce i messaggi e li codifica soprattutto attraverso il corpo. Le attività che proporremmo offrono spunti per una manipolazione guidata e finalizzata: i bambini saranno invitati a “fare cose” con l’acqua per vedere “che cosa succede quando...” o “che cosa succede se...”. In alcune attività emergeranno discorsi su come è fatta l’acqua e quali sono le sue caratteristiche, discorsi davvero ricchi e interessanti: si va dal colore naturale dell’acqua fino ad arrivare al perché alcuni oggetti galleggiano. L’acqua per i bambini è un elemento di gioco e di divertimento che offre loro la possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere, di esplorare, di comprendere i fenomeni della natura e di acquisire i modelli di comportamento al fine di rispettare ciò che li circonda Attraverso semplici esperimenti, letture di favole e filastrocche, attività di manipolazione che coinvolgono i cinque sensi e attività 22 espressive e creative il bambino comincerà ad avvicinarsi alle scienze esercitando lo spirito di osservazione, di esplorazione e di scoperta che lo arricchiranno in modo completo. Il mondo del Signor Acqua (Agostino Traini, Il Battello a vapore ed.) ci accompagnerà in questo percorso. Le attività saranno avviate con la presentazione del personaggio e la lettura di vari racconti attraverso i quali i bambini avranno modo di conoscere le proprietà del mondo esterno che li circonda come la forma, il colore, la dimensione sensoriale senza perdere di vista le attività di routine relative all’appello, alle stagioni, al meteo, alle feste (Natale, Carnevale, Pasqua, etc.). Obiettivi • Educare il bambino al rispetto dell’ambiente in una prospettiva ecologica • Vivere in modo positivo e gratificante il rapporto con l’acqua • Acquisire serenità e autonomia durante le uscite • Promuovere la socializzazione, il rispetto e il saper lavorare in gruppo • Arricchire il proprio codice linguistico e usare appropriatamente i nuovi termini • Saper ascoltare, comprendere e verbalizzare le proprie esperienze • Memorizzare canzoni, poesie e filastrocche sull’acqua • Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative • Utilizzare i materiali con proprietà e creatività • Sviluppare la conoscenza e la potenzialità del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva • Acquisire le capacità motorie globali e specifiche idonee all’utilizzo dell’elemento • Conoscere l’importanza e le funzioni dell’acqua per la vita degli uomini, animali e piante • Apprezzare e rispettare gli ambienti naturali • Conoscere alcune proprietà dell’ acqua • Osservare e sperimentare dell’acqua le trasformazioni dell’acqua • Accrescere la curiosità cognitiva • Formulare ipotesi e previsioni relative ai fenomeni osservati e verificati • Individuare semplici regole per un uso corretto dell’ acqua 23 Attività • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Il ciclo dell’acqua Apprendimento di filastrocche e canzoni Rielaborazione grafica-pittorica delle storie Giochi percettivi con l’acqua (galleggiamento, travasi, pieno o vuoto, etc…) Esperimenti scientifici Trasformazioni dell’elemento (liquido-vapore e condensa, liquido-solido e viceversa) Esperienze di semina Alla scoperta delle caratteristiche dell’acqua: il sapore, l’odore, il colore, la trasparenza, la forma, il suono e il suo movimento Scoperta di alcune importanti funzioni dell’acqua: a cosa serve e a chi serve Apprendimento di regole essenziali per il buon utilizzo dell’acqua Esperienze e visualizzazioni:”Canal educa” , Colorare l’acqua con diversi materiali, per darle colore. Travasare l’acqua in contenitori di forme e grandezze diverse Esercizi/gioco per il riconoscimento di oggetti: dentro a una scatola sono posti degli oggetti di acqua e di terra; il bambino pesca un oggetto e lo denomina per categorie di animali, ambiente e persona Mescolare l’acqua, materiale amorfo, con altri materiali per darle forma e consistenza Impastare l’acqua con la farina per ottenere la pasta per il pane Aggiungere all’acqua sostanze profumate per darle un odore Spostare l’acqua con oggetti immersi in essa, per creare “il suono dell’acqua” “Cucinare” con l’acqua PROGETTO: “LEGGIAMO INSIEME…UNA FIABA” La fiaba è un genere letterario di origine popolare, che nasce dalla tradizione orale e solitamente si indirizza ai bambini. Oggi pochi adulti raccontano fiabe: questa vuole essere una proposta di lavoro per recuperare questa modalità, peraltro graditissima ai bambini, di ascoltare una storia da una voce narrante e non di conoscere le fiabe solo attraverso il cinema e la televisione, cosa che avviene, invece, molto spesso. La peculiarità strutturale della lingua orale consente un flusso di segnali rilevanti per la completezza e l’efficacia della comunicazione; notevole è infatti l’incidenza esercitata dal complesso dei 24 comportamenti del narratore: l’insieme dei gesti, l’intonazione della voce, la mimica del corpo, l’espressione del viso. Questa attività, inoltre, ben si inserisce nel processo di “lettura/ascolto/comunicazione”. La lettura della fiaba diventerà inoltre, durante il nostro percorso didattico, testo-pretesto per una continua esplorazione della lingua italiana. Ci riuniremo nell’angolo morbido con i bambini per raccontare favole, filastrocche, per sviluppare le capacità d’ascolto e comprensione e per favorire il rilassamento. Le fiabe infatti recano importanti messaggi alla mente e si occupano di problemi umani universali, soprattutto di quelli che preoccupano la mente del bambino; inoltre diventano per il bambino mappe chiare e concrete: presentano, utilizzando il linguaggio della fantasia, una situazione drammatica e ne indicano contemporaneamente la via d’uscita: le fiabe hanno le parole per dirlo. Per rendere anche la famiglia partecipe di tale attività didattica, i bambini inviteranno la mamma o il papà o un famigliare a raccontarci una fiaba in classe e alla fine dell’anno realizzeremo un libro con i disegni e le foto dell’attività realizzata. Obiettivi • • • • • • Ascoltare con attenzione un racconto Ripetere un facile racconto Ascoltare e seguire semplici indicazioni ed istruzioni verbali Parlare di avvenimenti e racconti Rispondere a facili domande a proposito di un racconto. Potenziare la capacità di comunicare e relazionare con l’uso della lingua italiana Attività • Circle-Time • Stabilire con i bambini alcune regole per la conversazione • Scegliere un racconto, omettere il finale, ed invitare i bambini ad immaginare la conclusione della storia • Inventare una storia che alla fine potrà essere: disegnata, suddivisa in sequenze, drammatizzata • Lettura storia in classe con 1 genitore e rielaborazione graficopittorica 25 PROGETTO: UN MONDO DI EMOZIONI Troppo spesso nel mondo ci troviamo a veder trascurati gli aspetti emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi. La nostra esperienza ci ha portato a verificare in tante situazioni di apprendimento, la stretta osmosi esistente tra la componente affettiva e quella cognitiva. Il ruolo che ha l’adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante. Il suo atteggiamento, le sue aspettative, le sue parole (anche quelle non dichiarate apertamente), la fiducia che ripone nelle capacità del bambino, possono avere un gran peso nella crescita, sostenendo o impedendo, facilitando o ostacolando qualsiasi azione conoscitiva. L'educazione affettiva, quindi, deve occupare nella scuola un ruolo fondamentale, avviando il bambino ad una più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue potenzialità, delle sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo. L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita. Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa vivere e consolidare la sua affettività, offrendogli la possibilità di mettersi in gioco, per la prima volta, in un ambiente diverso da quello familiare. Partendo dalle motivazioni sopra citate e dalla lettura dei bisogni emotivi dei bambini di questa specifica fascia di età, il percorso si propone di offrire ai bambini, sin dai primissimi giorni di scuola, la possibilità di: • manifestare i propri stati d’animo • conoscere e riconoscere le emozioni • raccontare sensazioni La novità, l’incognito, la rabbia, la felicità sono solo alcuni degli aspetti emotivi su cui ruoterà l’intero percorso che vedrà le diverse emozioni trattate da un punto di vista ludico, creativo, espressivo, musicale. 26 Obiettivi • Offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere, esprimere ed elaborare le emozioni • Rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il racconto • Favorire “la cura” della relazione • Conoscere e discriminare le emozioni fondamentali • Esprimere il proprio stato emotivo • Controllare le proprie emozioni • Riconoscere le emozioni altrui • Rafforzare sia l’autostima che il rapporto con gli altri, la comprensione e la collaborazione • Rafforzare la lingua italiana Attività • Lettura Libri sulle diverse emozioni • Conversazioni guidate • Rielaborazione delle storie, di vissuti emozionali reali o immaginari attraverso disegni • Drammatizzazione storie • Giocare con le emoticons, decodificarle e riprodurle • “Angolo delle emozioni” in classe • “La scatola” delle emozioni 27 5 ANNI Ad accompagnarci nell’ultimo anno di scuola dell’infanzia saranno “I Viaggi di Gulliver” di Johnatan Swift, un classico della letteratura liberamente adattato da Geronimo Stilton (Edizioni Piemme). Con un linguaggio semplice, agile e catturante, i bambini saranno immersi in uno dei viaggi più fantastici e famosi di tutti i tempi. Lemuel Gulliver, un medico di bordo, è felice solo quando viaggia per mare. La sete di avventura lo porta a scoprire mondi fantastici, popolati da creature mai viste. Tra i minuscoli Lillipuziani, i giganti di Brobdingnag, gli scienziati dell’isola volante di Laputa e i saggi cavalli parlanti Houyhnhnm, Gulliver vive quattro esperienze straordinarie e indimenticabili, scoprendo di ciascun popolo sia lati negativi che positivi, sia vizi che virtù. Una delle ragioni per cui si è pensato a Gulliver come leit motive di quest’anno è che metaforicamente anche i bambini stanno attendendo un viaggio simile al nostro protagonista: nella scuola dell’infanzia sono i più grandi tra i “lillipuziani” dei 3 e 4 anni, mentre quando arriveranno alla scuola Primaria saranno i più piccoli, minuscoli come Gulliver nella terra dei Brobdingnag. Il terzo viaggio dedicato agli studiosi di Laputa, ci aiuterà inoltre ad avvicinarci al mondo della geometria, della matematica e della scienza, quindi alle forme, ai numeri e agli esperimenti; vedremo però che, al contrario dei Lapuziani, bisogna rispettare la terra dove viviamo ed essere sensibili del nostro intorno. La curiosità di Gulliver di visitare la città di Lagado con la sua spettacolare biblioteca, offrirà l`occasione per soffermarci anche sul mondo dei discorsi e delle parole, dando particolare enfasi all’utilizzo della lingua italiana. Il quarto ed ultimo viaggio è invece un tributo alla trasmissione di valori e virtù quali il rispetto, l’educazione, la pace, la quieta convivenza e la libertà. Nella terra dei saggi Houyhnhnm “non esistono ricchi e poveri, perchè tutto era di tutti, spartito equamente senza fare differenze di alcun tipo...tutti si aiutavano in piena armonia e libertà...sentir parlare di pace e libertà come valori inestimabili mi fece desiderare di essere anch’io un Houyhnhnm! ”. Oltre a farci volare con la fantasia, I Viaggi di Gulliver, ci permettono anche di dare una collocazione concreta a luoghi, paesi e mari che vengono presi in considerazione nella storia; verrà quindi dato un primo approccio alla Geografia, al nostro pianeta Terra, ai continenti, alla diversità di fauna, flora,climi e stili di vita. 28 Per ultimo, ma non in ultimo di importanza, Gulliver ci aiuterà a svegliare lo spirito d’avventura, di scoperta, di apertura al mondo e di cittadinanza; ci aiuterà a capire che la diversità è un dono che ci deve arricchire piuttosto che separare, gettando le basi per un mondo più tollerante, rispettoso e pacifico. Pertanto il nostro viaggio si svolgerà in diverse dimensioni, attraverso i diversi campi d’esperienza, per poter conoscere meglio noi stessi, per capire e rispettare l’altro, e infine per sentirci parte di una natura che va amata e rispettata. Percorso metodologico L’apprendimento avverrà attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza”. La risorsa principale sia per le relazioni che per l'apprendimento sarà il gioco che nell'infanzia assume un significato primario consentendo al bambino di: • • • • • • mobilitare e fissare la sua attenzione sviluppare e coordinare schemi percettivi e motori anticipare e prevedere risposte e soluzioni analizzare, confrontare,scoprire relazioni acquisire una maggiore competenza linguistica socializzare Il percorso rispetterà i tempi dei bambini, per dare spazio alla loro curiosità. Si presterà grande attenzione alla creazione di un contesto motivante, capace di legare la dimensione affettiva con quella cognitiva, gli aspetti relazionali con le competenze dei linguaggi, attraverso spazi accoglienti, ben curati, orientati dal gusto estetico. Attività • Lettura delle avventure di Gulliver • Rielaborazione verbale con conversazioni di gruppo e domande stimolo • Libera espressione grafico-pittorica della storia • Drammatizzazione • Elaborazione delle sequenze della storia e delle schede logiche • Attività grafico-pittoriche in piccolo e grande gruppo • Attività con i colori: mescolanze, sfumature • Attività di laboratorio “Gulliver”- La ardilla rusa • Laboratorio in classe con Drakulin “I bambini del mondo” 29 Durante il corso dell'anno verranno realizzati anche i seguenti laborato-Giochi di parole • Giochiamo con l'arte • Giochiamo con la natura Giochi di parole Il bambino usa normalmente la lingua per nominare oggetti e persone che lo circondano e per stabilire con loro relazioni. Ben presto, se vive in un ambiente in cui si fa uso di giochi linguistici a livello orale, riesce a utilizzare la parola come mezzo per compiere riflessioni sulla struttura fonologica, lessicale,semantica,sintattica del linguaggio. L'obiettivo di questo laboratorio è di intervenire sulla lingua come oggetto di esperienza. La lingua diventa via via uno strumento con il quale giocare ed esprimersi in modo personale, creativo e sempre più articolato. Attività • Lettura di storie • Memorizzazione di filastrocche, conte,canzoni • Giochi di parole (catena di parole,parole lunghe-parole corte,scioglilingua ) • Lettura di figure in sequenze • Giochi di riconoscimento e scrittura,del proprio nome e quello dei compagni • Utilizzo di schede operative e di pregrafismi • Uscita didattica “Tantos cuentos tantos mundos” Giochiamo con l'arte La curiosità insaziabile che ha il bambino di scoprire il mondo intorno a se, rende l'attività pittorica estremamente ricca di stimoli. Il bambino gioca con i colori per esprimere al meglio creatività ed emozioni. Ai suoi occhi, pronti a stupirsi di ogni cosa, la scoperta dei colori e la magia delle mescolanze, rappresentano un evento meraviglioso. Attività “Le costellazioni di Mirò”: incontro con l'arte di Mirò 30 Forme e colori- conosciamo l'arte di Kandisky Mescolanze di colori Formazione di colori secondari Colori freddi-colori caldi Attività pittoriche di grande e piccolo gruppo Attività pittoriche individuali Esprimere le emozioni attraverso i colori Laboratori in classe con la partecipazione dei genitori Sperimentare tecniche già conosciute e nuove di pittura Disegni per raccontare e raccontarsi Uscita didattica al museo Reina Sofia- “Tablero invisible” Giochiamo con la natura Si vuol offrire ai bambini un percorso di osservazione del mondo che ci circonda, con l'intenzione di stimolarli a porsi domande sui fenomeni naturali, a cercare risposte e a trovare spiegazioni facendo ipotesi e poi verificandole. L’esplorazione del mondo che ci circonda offre occasioni per consolidare la propria identità, suscitando nel bambino domande di senso sulla propria esistenza e riflessioni sulle proprie azioni. Attività • • • • • • • • Visita guidata alla fattoria El Alamo Caratteristiche e colori delle stagioni Realizzazione di cartelloni Memorizzazione di filastrocche e canzoni Narrazione di storie sui quattro elementi Piccoli esperimenti scientifici Giochi con gli elementi (acqua, terra, aria) Laboratorio sul ciclo dell'acqua “Canal educa” Al percorso annuale si allacciano i seguenti progetti: • Progetto biblioteca: “Nati per leggere...e raccontare” • Progetto orto: “Curiosi di natura” • Progetto continuità: “In viaggio con Gulliver verso la scuola primaria” 31 PROGETTO BIBLIOTECA NATI PER LEGGERE...E RACCONTARE "Nella scuola dove siamo Quando in cerchio ci troviamo Si fa bella l'esperienza Non possiamo farne senza! Perchè leggere è un bel gioco Che ogni giorno a poco a poco Noi facciamo con piacere e non certo per dovere! Con le fiabe e la poesia l'emozione e la magia danno gioia a ogni bambino che poi gioca col teatrino e così da ascoltatore si trasforma in narratore." Il cerchio delle fiabe, Maurizia Butturini Il libro è uno strumento prezioso e nella scuola dell’infanzia è di particolare importanza perché ascoltare una storia induce nei bambini un’accrescimento di fantasia e creatività; favorisce le capacità logiche e ampia le competenze linguistiche, oltre a sviluppare l’attenzione e la concentrazione. Il libro non è solo “nutrimento per la mente” (nel senso di favorire gli apprendimenti e le conoscenze), ma nutre l’anima, allena l’emotività, fa scoprire i sentimenti, sviluppa la fantasia, stimola il linguaggio. Il progetto si propone di offrire la possibilità ai bambini di avvicinarsi ai libri non solo come ascoltatori attraverso la lettura da parte di un adulto, ma anche come autori attraverso l’esperienza del LIBRO VIAGGIATORE. Con un libro fra le mani, il bambino prima ancora di saper leggere, sperimenta la lettura come scoperta. Utilizza la vista, il tatto, l’olfatto e gli altri sensi, nonché la manualità attraverso le molteplici possibilità che il libro, già come oggetto, prima ancora che come contenitore di storie, offre al bambino. Il bambino scopre che aprire un libro vuol dire aprire una finestra su altri mondi: quello della realtà e quello della fantasia, quello dei sogni e quello delle cose di ogni giorno.I racconti che gli adulti, genitori e insegnanti leggono insieme ai bambini, rappresentano il punto di partenza per il piacere della lettura e dell’utilizzo della fantasia per la creazione della propia storia. Infatti, il libro viaggiatore offrirá la possibilitá a ciascun bambino di entrare nella storia, di ideare situazioni e personaggi, di costruire scenari dando libero sfogo alla propria fantasia. 32 Obiettivi • ascoltare e comprendere un testo scritto; • avviare alla comprensione letterale di un testo (personaggi, ambienti,relazioni ); • arricchire le competenze linguistiche, espressive, relazionali, logiche; • favorire l’autonomia nella scelta dei libri; • sperimentare modalità diverse per realizzare in prima persona un libro Attività • • • • • • Narrazione di storie,racconti,fiabe Attivitá grafico pittoriche Attivitá manipolative Verbalizzazione di una storia Saper leggere le immagini Drammatizzazione PROGETTO ORTO CURIOSI DI NATURA Il progetto si propone come un'attività nella quale i bambini vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto con la natura. L’orto permette ai nostri alunni di osservare, descrivere, fare ipotesi, costruire relazioni attraverso l’esperienza diretta.Il giardino diventa un'aula a cielo aperto. Fare orto è entrare a far parte dell'eterno ciclo delle stagioni. È un apprendimento attivo; e’ riconoscere i colori, i sapori, i profumi della terra e dei suoi frutti. Finalità Avvicinare il bambino al gusto di esplorare e di scoprire l’ambiente utilizzando i cinque sensi, affinando in lui abilità ed atteggiamenti di tipo scientifico. 33 Obiettivi Il progetto prevede i seguenti obiettivi: • Collaborare insieme per un progetto comune • Potenziare le capacità di osservare, toccare, sentire, scoprire e rispettare il mondo vegetale, maturando comportamenti responsabili ed attenti • Percepire lo scorrere del tempo legato alla ciclicità delle stagioni • Usare strumenti di lavoro potenziando la motricità fine della mano • Rispettare il ritmo della vita e della natura: saper attendere, saper osservare, saper fare • Educare alla varietà degli alimenti • Educare al rispetto della risorse ambientali (suolo, acqua, aria) Contenuti L'esperienza avrà inizio in sezione con il contatto diretto con la terra e la sua composizione e varie specie di semi e bulbi, per poi passare agli usi della terra: la semina in piccoli vasi fino ad arrivare ad un vero e proprio laboratorio all'aperto con la realizzazione di un piccolo “orto” in cui i bambini scopriranno che da un piccolo seme nasce una pianta e di quali cure ha bisogno per crescere. Strumenti Vasche piccole e grandi, annaffiatoio, semi, piante, bulbi, piccole attrezzi da giardinaggio, macchina fotografica Tempi di realizzazione L'intervento didattico si snoda durante tutto l'anno Modalità Il percorso prevede attività in aula e attività pratica periodica in giardino. Si prevede l'articolazione del gruppo sezione in piccoli gruppi di 8/10 bambini 34 Verifiche previste L'accertamento delle competenze e il controllo dei processi di insegnamento-apprendimento avverranno attraverso l'esperienza diretta e l'osservazione degli elaborati. PROGETTO CONTINUITÀ Continuità Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria IN VIAGGIO CON GULLIVER VERSO LA SCUOLA PRIMARIA Da diversi anni ormai, la Scuola Italiana di Madrid presta particolare attenzione alla continuità del processo educativo tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria, non solo come percorso formativo unitario, bensì anche come condivisione di esperienze, che ci fanno sentire parte di una stessa comunità aperta e democratica, che funziona grazie al rispetto delle diverse culture rappresentate e alla condivisione di regole comuni. Esempi di tale condivisione sono il “Mercatino di Natale”, o la celebrazione della “Festa della Repubblica”. Ciò nasce dall’esigenza di garantire al bambino il diritto ad un percorso formativo organico e completo, che mira ad aiutarlo, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, a costruire la sua particolare identità. In linea con questo sentire comune, le insegnanti dei bambini frequentanti l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, dedicano sempre particolare cura al momento di passaggio alla Scuola Primaria, valorizzandolo appieno, in quanto segna una delle tappe principali di apprendimento e di crescita, prevenendo le difficoltà che talvolta si riscontrano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. Per garantire lo “Star bene a scuola”, il bambino durante l’anno in diverse occasioni entrerà in contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro sempre più intenso e produttivo, valorizzando le competenze già acquisite. L’aspetto ludico delle diverse attività proposte gli consentirà di vivere con entusiasmo quest’esperienza e creerà delle aspettative molto positive rispetto al prossimo anno. Il progetto sarà svolto in comune da un gruppo di insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Durante l’anno scolastico, questo si riunirà in due occasioni, per programmare le diverse attività, per stabilire modi, tempi e spazi e per una verifica finale del Progetto. 35 Si manterranno scambi di informazione tra i diversi insegnanti anche durante il prossimo anno scolastico,per facilitare l’inserimento ed adattamento al nuovo ordine di scuola. La capacità di adattamento e la resilienza dimostrati da Gulliver durante i suoi viaggi sarà il filo conduttore, che ci permetterà di prepararci al grande viaggio verso la scuola primaria. Il mezzo di trasporto sarà la nave, che inizialmente, ci guiderà verso i mari della Scuola dell’Infanzia, alla ricerca di compagni lillipuziani da aiutare ad adattarsi a questa nuova scuola, per poi continuare la nostra avventura verso la Primaria dove conosceremo dei giganti che ci riveleranno alcune caratteristiche del loro mondo. Rivedremo vecchi e nuovi amici della prima che ci racconteranno le loro esperienze, condivideranno le loro scoperte. Continueremo il nostro viaggio verso la classe quinta, che ci presenterà con emozione i diversi spazi della Scuola Primaria. Infine durante gli ultimi mesi dell’anno ogni bambino preparerà una valigetta che porterà con sè il primo giorno di scuola del prossimo anno e mostrerà a compagni e insegnanti, per presentarsi come essere unico, con un bagaglio di esperienze diverse da quelle degli altri. Gli insegnanti avranno cura di valorizzare questo atto simbolico oltre che fisico di passaggio. Finalità • Favorire lo sviluppo integrale dell’identità personale • Favorire la socializzazione tra gli alunni dei diversi ordini di scuola • Promuovere una prima conoscenza del futuro ambiente scolastico Obiettivi • Sviluppare il senso dell’identità personale,percependo i propri sentimenti • Esprimere e comunicare emozioni attraverso il linguaggio verbale e non • Superare le paure legate al passaggio al nuovo ordine di scuola, attraverso la conoscenza e la socializzazione • Valorizzare la diversità • Promuovere la conoscenza del nuovo ambiente e consolidare quella reciproca 36 • Creare aspettative positive verso l’ingresso nella Scuola Primaria, sviluppando fiducia nelle proprie capacità Verifica Durante vari incontri tra gli insegnanti che partecipano al progetto, sono previste verifiche in itinere per meglio definire le diverse attività. Con i bambini, attraverso conversazioni guidate, si scoprirà quali sono le aspettative rispetto al prossimo anno e quali i sentimenti che le accompagnano. 37 Strutture di professionalità Ruolo e professionalità docente Essere insegnante di Scuola dell’Infanzia comporta un profilo di alta complessità e grande responsabilità e richiede la padronanza di specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche. Il lavoro dell’insegnante si esplica nell’impegno personale e nella collegialità ai diversi livelli della sezione, dell’intersezione e dell’intero Istituto. Nel rispetto della libertà di insegnamento, l’organizzazione del lavoro si fonda sulla modularità degli interventi, sull’individuazione di ambiti di competenza e sulla corresponsabilità educativa di tutti gli operatori (docenti, educatori, personale ausiliario, personale specializzato). In particolare è garantita una finalizzazione unitaria, condivisa e coordinata del progetto educativo, attraverso la partecipazione di tutti gli insegnanti e educatori ai diversi momenti della programmazione, della gestione delle attività e della valutazione. In questo quadro, è favorita un’adeguata distribuzione dei compiti considerando anche la specificità di alcuni interventi educativi (insegnanti specializzati di psicomotricita’ e educazione al suono e alla musica) e dando spazio alla più ampia valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili nella scuola. In questo spirito la realizzazione del progetto pedagogico qui delineato richiede un pieno riconoscimento della professionalità del personale della Scuola dell’Infanzia, la quale si definisce per alcune note di qualità imprescindibili: • Orientamento maturo e responsabile dell’attività’ educativa e didattica dell’età’ infantile • Formazione in servizio mirata al perfezionamento della formazione personale e della professionalità • Ambiente di lavoro valido sotto il profilo relazionale, culturalmente stimolante, fondato sulla collaborazione, finalizzato al miglioramento qualitativo della Scuola stessa e dei suoi rapporti con la Scuola Statale 38 VERIFICA E VALUTAZIONE Modalità di valutazione • Osservazione e riflessione sui dati che emergono dalle caratteristiche dei bambini • Verifica dell’idoneità del contesto • Valutazione complessiva dell’interazione insegnante/bambino bambino/bambino Strumenti di valutazione • Descrittori di competenza • Scambio di informazioni nel contesto scolastico • Informazioni dalla famiglia sull’indice di partecipazione dell’esperienza scolastica Modalità di osservazione in funzione della valutazione • Osservazione dei bambini in situazione ludica spontanea • Rilevazione delle prestazioni dei bambini in diverse situazioni di impegno didattico (es. lavoro guidato, autonomo, effettuato singolarmente o in gruppo) Strumenti e tecniche di rilevazione • • • • Osservazione degli elaborati individuali prodotti dai bambini Trascrizione di momenti di verbalizzazione Schede strutturate Documentazione fotografica di alcune esperienze Fasi • Verifica iniziale dei prerequisiti (periodo settembre / ottobre). • Verifica in itinere (gennaio) • Valutazione finale (periodo maggio / giugno). 39 PROGRAMMAZIONE DI PSICOMOTRICITẤ 40 Premessa La psicomotricità, per definizione, ci aiuta a comprendere la centralità che assume l’attività psicomotoria nei bambini, soprattutto nella seconda infanzia ( 3-6 anni) e in particolare nelle attività della scuola dell’infanzia. Per il bambino il gioco (senso-motorio e simbolico) rappresenta la modalità privilegiata di espressione di sé. Egli può dunque mettere in scena le difficoltà, le paure, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività, ma anche il piacere della condivisione e della collaborazione con i compagni, usando il gioco come un canale di espressione spontaneo. La pratica psicomotoria di tipo relazionale rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività corporea. Finalità L’attivita psicomotoria, riconosce come campo d’esperienza principale (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione) “il corpo e il movimento” toccando però in alcune attività anche altri campi di esperienza in particolare i “discorsi e le parole” seguendo, così, le finalità sia motorie che comunicative. Le finalità dell’attività psicomotoria sono mirate allo sviluppo della: • • • • comunicazione conoscenze stimolazione al fare sollecitazione alla ricerca Obiettivi Gli obiettivi specifici della psicomotricità sono: • percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo. • coordinare movimenti a livello oculo-manuale e dinamico generale • organizzare e strutturare lo spazio e il tempo • utilizzare il corpo in situazioni espressive e comunicative • ascoltare ed esprimersi adeguando la risposta allo stimolo • educare ed educarsi al riconoscimento e alla rielaborazione di emozioni 41 Si intende quindi l’azione psicomotoria come “presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica..”. L’educazione psicomotoria offre al bambino uno strumento attivo che gli permette di raggiungere questi obiettivi. Individuiamo quindi di seguito la proposta per le varie fasce di età. Metodologie e attività Le attività psicomotorie sono strutturate per fascia d’età, nel pieno rispetto e in concomitanza con la programmazione di classe degli alunni. I gruppi sono omogenei per età e verranno composti in accordo con le insegnanti. Le attività saranno: • • • • Giochi senso-motori Giochi tonico-emozionali Giochi simbolici Giochi di rappresentazione Obiettivi specifici per età 3 ANNI Immagine e percezione corporea • • • • • Conoscere le diverse parti del corpo. Coordinamento e dominio del proprio corpo. Usare i sensi per esplorare e conoscere. Riconoscere e controllare l´intensità del movimento. Attivare comportamenti importanti per la salute di benessere fisico. Coordinazione dinamica generale • Affinare capacità di coordinazione globale. • Sperimentare il controllo degli schemi dinamici e posturali. Equilibrio • Esperienza dell’equilibrio e disequilibrio. 42 Abilità spazio-temporale • Spaziali: dentro-fuori/sopra-sotto/vicino-lontano/alto-basso. • Temporali: oggi- domani. Paratonia • Tecniche di rilassamento Ritmo • Accordare il movimento alla musica e al gruppo. 4 ANNI Immagini e percezioni corporee • Controllo globale e segmentario del proprio corpo • Elementi principali di ogni parte del corpo (articolazione). • Iniziazione del controllo dell’inibizione volontaria della respirazione. • Organizzazione della lateralità. • Attivare comportamenti importanti per la salute di sé e degli altri. Coordinazione dinamica generale • Affinare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base. • Controllare e coordinare i movimenti del proprio corpo. Coordinazione viso-motoria • Coordinazione visiomanuale. • Coordinazione occulo podalica. Equilibrio • Statico. • Dinamico. • Post - movimento 43 Abilità spazio-temporale • Spaziali: dentro-fuori/davanti-dietro/da un lato-all’altro/in alto-in basso/vicino-lontano/alto-basso • Temporali: prima-adesso-dopo/ieri-oggi-domani Paratonia • Tecniche di rilassamento Ritmo • Riprodurre semplici strutture ritmiche con il corpo 5 ANNI Immagine e percezione corporea • Identificazione delle parti del proprio corpo e configurazione dell’immagine di se stessi • Sensazioni del proprio corpo • Percezioni attraverso i sensi ( tattile, cinestetica, visuale e uditiva) • Sentimenti ed emozioni proprie e degli altri e la sua espressione corporea • Conoscenza delle possibilità e dei limiti motori del proprio corpo • Consolidazione dello schema corporeo • La salute e la cura del proprio corpo • Continuità con i progetti di continuità fra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria Coordinazione dinamica generale • • • • • Coordinamento e controllo delle abilità motrici Affiancare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base Coordinazione viso-motoria coordinazione visiomanuale. coordinazione occulo podalica. 44 Equilibrio • Statico • Dinamico • Post - movimento Lateralità • Organizzazione della lateralità • Uso e conoscenza della sinistra e della destra Paratonia • Tecniche di rilassamento. • Canalizzazione degli impulsi. • Controllo del corpo: attività, movimento, respirazione, riposo, rilassamento. Orientamento spaziale • Asse corporale e nozioni spaziali (in alto- in basso, sinistradestra). • Localizzazione degli oggetti in relazione a se stessi e in relazione agli altri. Ritmo • Esperienza del proprio ritmo in relazione con il tempo e con lo spazio • Adattamento al ritmo, spazio e tempo dell’altro Valutazione La Valutazione si effettuerà prevalentemente in modo indiretto tramite l’osservazione continua di ogni attività al fine di calibrare l’intervento educativo in base alle esigenze e al ritmo di ogni gruppo di alunni. 45 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA SONORO-MUSICALI 46 Premessa Il presente progetto si fonda sulla convinzione che la musica è un fattore importante di formazione che permette al bambino di esprimersi attraverso i suoni, di stabilire relazioni con gli altri e con mondi culturali diversi. Attraverso il laboratorio musicale saranno attivate una serie di esperienze educative per avviare i bambini alla pratica della sonorità e del movimento. Finalità In accordo con quanto previsto dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia il Laboratorio musicale intende promuovere, oltre allo sviluppo delle capacità cognitive e relazionali degli alunni e all’accrescimento della fiducia nelle loro potenzialità, il puro piacere di “fare musica” mediante l’ascolto, la produzione, la condivisione di eventi musicali. Obiettivi generali • Sviluppare la sensibilità musicale • Usare consapevolmente messaggi sonoro-musicali • Avviare alla musica d’insieme come forma di socializzazione TRAGUARDI DI SVILUPPO DELL’ EDUCAZIONE MUSICALE Scoperta dei suoni • Riconoscere la sonorità dei diversi ambienti sonori (casa, scuola, città, campagna,…) • Imitare e classificare rumori artificiali e naturali • Scoprire e riconoscere la direzione dei suoni • Scoprire e conoscere la propria immagine sonora (voce, mani, piedi, suoni volontari e involontari) • Manipolare con modalità diverse materiali di vario genere (cartone, legno, plastica, metallo...) Sviluppo della vocalità • Apprendere canti adatti all’estensione vocale • Modulare la voce secondo diverse forme di espressione (allegria, tristezza, paura…) • Esplorare i vari registri della voce (grave, medio, acuto) 47 • Apprezzare la valenza ritmica della parola recitate in conte e filastrocche • Riconoscere l’andamento melodico di canzoni e semplici melodie Formazione del senso ritmico • Muoversi a tempo di musica insieme ai compagni • Accompagnare ritmicamente la musica con strumenti vari • Inventare semplici sequenze ritmiche e melodiche Potenziamento della sensibilità percettiva • Conoscere e discriminare i parametri del suono: timbro, intensità, altezza, durata) • Apprezzare le variazioni agogiche di un brano musicale (allegro, adagio...) • Riconoscere i principali strumenti musicali all’interno di un brano ascoltato Musica e socializzazione • • • • Rispettare le regole del gioco Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti Potenziare la concentrazione e l’ascolto Canalizzare l’aggresività STRUMENTI METODOLOGICI Il gioco e il movimento come mezzo privilegiato per l’approccio all’esperienza musicale. Esplorazione dell’ambiente sonoro mediante osservazione diretta o registrazione, riproduzione e analisi di eventi e fenomeni sonori. Produzione ritmico-melodica, espressiva e coreutica. Rappresentazione mediante codici mimico-gestuali e graficopittorici delle esperienze musicali. Utilizzazione e ascolto di brani musicali dei generi più diversi: classica, moderna, popolare, musiche del mondo. Strumento privilegiato saranno le canzoni della tradizione italiana e spagnola e i classici per l’infanzia di ogni epoca. 48 PERCORSI OPERATIVI Il progetto si svolge nell’intero arco dei tre anni della Scuola dell’Infanzia e si articola in più percorsi operativi attraverso i quali i bambini saranno guidati gradualmente alla comprensione e produzione dei messaggi sonori e alla loro rielaborazione in codici diversi (corporeo, verbale, grafico-pittorico, drammatico-teatrale). I – Il paesaggio sonoro Percorso di esplorazione e di recerca mirato a liberare la curiosità dei bambini per scoprire la musicalità nascosta nel vivere cuotidiano, stimolare nuove emozioni e sensazioni attraverso l’ascolto e sviluppare le capacità percettive, in particolare la sensibilità uditiva. Contenuti • • • • Gli ambienti sonori Le stagioni Suoni e rumori Il silenzio Attività • Scoprire i suoni prodotti dal corpo e dalla voce • Giocare per esplorare le potenzialità sonore degli oggetti di uso comune e degli strumenti musicali • Giochi per la scoperta del silenzio • Analizzare materiale acustico per classificare suoni e rumori di paesaggi diversi (la strada, la casa, l’aula, la natura) • Localizzare spazialmente l’origine dei suoni e delle voci, la loro lontananza o vicinanza attraverso giochi ad occhi bendati • Ascoltare brevi brani musicali di genere diverso e invitare i bambini a dare un’interpretazione verbale o grafico-pittorica del brano ascoltato II – La voce e le sue possibilità sonore Percorso mirato a scoprire e potenziare la capacità di usare la voce per esprimere sentimenti ed emozioni, per comunicare, per socializzare. 49 Contenuti • Suoni e fonemi • Modulazione della voce • Il ritmo nella parola e nella frase Attività • L’appello e il saluto musicale • Giochi per imparare a usare il respiro; giochi di fonazione e onomatopeia; emissione di vocali su note libere o note fisse • Esecuzione di filastrocche e cantilene a partire da una nota e progressivamente su più note musicali (sol, sol-mi, sol-mi-la, ecc.) • Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale scandire ritmo di parole bisillabe (luna, sole, neve…) • Cantare secondo diversi stati emotivi (triste, allegro, arrabbiato); cantare lentamente/velocemente, accelerare e rallentare III - Il ritmo Percorso mirato all’acquisizione della consapevolezza della “ricorsività” presente nei fenomeni naturali, nella quitidianità, nel movimento, nei gesti, nelle parole. Contenuti • Movimenti ed eventi naturali o artificiali con carattere di ricorsività temporale e spaziale. • Andature e versi degli animali. • Segnali acustici. Attività • Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale: individuare semplici ritmi nei ritornelli di girotondi e canzoni; scandire ritmo di parole bisillabe (luna, sole, neve…) • Giochi di imitazione e individuazione del ritmo presente nel verso, nel movimento e nell’andatura di animali diversi • Giochi di imitazione di formule ritimiche dapprima semplici e brevi, poi più complesse; dialoghi ritmici 50 IV – Le qualità del suono In questo percorso i bambini: • Affineranno la capapcità di discriminare il materiale sonoro • Miglioreranno la capacità di ascolto, analisi e comprensione dei brani musicali • Apprenderanno a tradurre impressioni e sensazioni suscitate dalla musica in linguaggio gestuale e grafico-pittorico Contenuti • • • • L’INTENSITÀ: piano e forte, crescendo e diminuendo L’ALTEZZA: acuto e grave, glissando LA DURATA: suono lungo e corto, continuato e spezzato IL TIMBRO: le voci, gli oggetti, gli strumenti musicali Attività • Ascolto e analisi di fenomeni naturali ed ambienti sonori diversi • Manipolare e suonare molteplici oggetti e strumentini per scoprire quanti suoni può emettere uno strumento in base al gesto • Raggruppare i suoni in base al materiale che li produce (famiglia dei metalli, della plastica…) • Giochi per sperimentare e discriminare con il proprio corpo le diverse qualità del suono (gesto, voce, movimento) • Giochi per riprodurre e variare l’intensità, l’altezza, la durata del suono con voce, oggetti e strumenti di piccola percussione • Associare e rappresentare mediante simboli gestuali e grafici le diverse qualità del suono ORGANIZAZIONE DIDATTICA Le esperienze musicali sono dirette a gruppi di 8-13 bambini. Saranno impegnati gli alunni dei tre cicli della Scuola dell’Infanzia Italiana di Madrid. Spazi Aula di musica Tempi Da ottobre a maggio, 1 ora settimanale per ogni gruppo di bambini. 51 Strumenti • Impianto di musica per la riproduzione di materiali audio/video Tastiera elettronica per l’accompagnamento dal vivo • Strumentario didattico • Materiale di recupero e altro materiale per le attività ritmicomotorie Verifica e valutazione In ognuno dei percorsi del progetto i traguardi formativi dell’educazione musicale saranno utilizzati anche come indicatori di osservazione e di verifica. Le verifiche si effettueranno in modo indiretto tramite l’osservazione continua nel corso di ogni attività al fine di calibrare l’intervento educativo in base alle esigenze e ai ritmi di ogni gruppo di alunni. . 52 RELIGIONE CATTOLICA Finalità • Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e dai tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore • Educare e cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i significati • Aiutare il bambino nella reciproca accoglienza • Far emergere domande ed interrogativi esistenziali ed aiutare le risposte • Educare ed esprimere e comunicare con parole e gesti Obiettivi generali • Il bambino si mette in relazione con il proprio modo interiore ed esteriore, conquistando l’autonomia personale, attraverso esperienze di maturazione e di crescita • Riconosce e vive i valori sociali ed umani nel rapporto con gli altri: fraternità, amore e la pace • Dimostra rispetto, nei confronti delle persone che vivono scelte religiose diverse • Riconosce i segni e le esperienze della presenza di Dio nella natura, nella vita e nelle opere degli uomini • Conosce la vita, la persona ed il messaggio di Gesù, risposta della religione cristiana dell’attesa ed alle speranze dell’uomo • Il bambino scopre che gli uomini comunicano attraverso i segni ed i simboli e decodifica i significati religiosi Metodologia Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con un gioco, un racconto, una canzone, oppure una conversazione, dvd´s, un osservazione o un dialogo su alcune immagini scoperti da bambini o trasmessi dall’insegnante. 53 Obiettivi specifici di apprendimento 3 ANNI Riconoscimento e accoglienza di sé e dell’ altro • Scoprire che ciascun bimbo ha un nome (che lo identifica). Sono stati mamma e papà ad accogliere la vita del loro bimbo e a dargli un nome • Aiutare ciascun bimbo a comprendere che a scuola incontra altri bimbi come lui con cui è bello fare amicizia • Comprendere l’ importanza di stare “bene” insieme Conoscere la storia del Natale che ci presenta un nuovo amico Gesù • Conoscere la storia della nascita del bimbo Gesù:Egli è un dono d’ amore. • Scoprire i segni del Natale, della festa intorno a noi Imparare da Gesù, un bimbo come noi, come diventare grandi • Comprendere che ciascun bambino ha una storia: si nasce, si cresce e si scoprono dei doni,della capacità, proprio come è stato per il bimbo Gesù ( un bimbo come noi) • Capire che per crescere insieme è importante imparare il perdono e l’aiuto reciproco La Pasqua è la festa della pace e della gioia • Riconoscere l’importanza e la bellezza di vivere la pace (con la natura, con gli altri, con Dio) • Conoscere i simboli della pace • Scoprire che possiamo vivere in pace con la natura meravigliosa • Scopriamo di essere tutti diversi gli uni dagli altri, ma che possiamo comunque vivere in pace 4 ANNI Il mondo è un dono di Dio • L’osservazione della realtà, fa intuire che il mondo è affidato alla responsabilità dell’uomo 54 • Ascoltiamo il racconto della creazione e scopriamo che Dio dona il mondo all’uomo per custodirlo e migliorarlo • Distinguiamo ciò che Dio crea e ciò che l’uomo costruisce La gioia dello stare insieme, fa intuire, attraverso semplici domande • Scopriamo attraverso i racconti evangelici il significato di attesa e il senso del dono. • Realizziamo un piccolo dono per la famiglia. Come il bimbo Gesù, cresciamo e incontriamo persone e amici • Scopriamo le tappe della nostra crescita e le paragoniamo a quelle di Gesù. • Conosciamo l’ambiente in cui è cresciuto Gesù e alcuni momenti significativi della sua vita attraverso i suoi gesti e le sue parole. • Come ogni bimbo, Gesù ha incontrato persone e conosciuto amici. • L’amicizia implica sentimenti di solidarietà, amicizia,perdono. L’osservazione della natura, introduce al significato della Pasqua • Scoprire la festa della Pasqua, come festa della vita che si rinnova • Attraverso l’esplorazione e la scoperta, osserviamo il risveglio della natura e la trasformazione dell’ambiente • Conosciamo il messaggio di amore e di pace lasciato da Gesù nell’ultima cena • Vivere in pace non è sempre facile; ma abbiamo bisogno di amici per vivere, crescere ed imparare • L’amicizia è un dono prezioso che richiede lealtà ed impegno 5 ANNI Io e i miei amici • Conoscersi e capire di non essere soli: condividiamo l’esperienza di sentirci amati da molte persone che ci sono vicine e ci circondano ( famigliari, parenti, amici, compagni di scuola, maestre) • Impariamo a conoscere e a riconoscere gli altri bambini attraverso giochi di riconoscimento e di socializzazione 55 Alla scoperta del mondo • Insieme possiamo scoprire senza paura e imparare a conoscere il mondo stupendoci e meravigliandoci: il mondo è bello e va rispettato • Il mondo è un dono che abbiamo trovato: conosciamo la natura Natale: festa dell’amore • Conosciamo la storia della natività. Gesù nasce per noi, per portarci l’amore • Scopriamo in quali e quanti modi anche i bambini possono diffondere amore ( a scuola,infamiglia, con gli amici) • Riconosciamo i segni della festa intorno a noi Alla scoperta dei doni • Come Gesù anche noi abbiamo una storia, una famiglia, una casa e, come Lui, anche noi diventiamo grandi • Gesù vive insieme agli altri e ci insegna la fraternità e la condivisione (Gesù parla, mangia,sta insieme agli altri) • storie di ciascun bimbo • Conosciamo la vita di Gesù, ricostruiamo la vita tipo di ciascun bimbo e poi le confrontiamo Apriamo il cuore • Gesù ci insegna a crescere e a fare il bene (parabole e miracoli):attenzione agli altri (tutti, senza distinzioni) • La Pasqua ci porta la gioia; anche gli uomini fanno pace con Dio grazie a Gesù • Impariamo che “ aprire il cuore” significa avere sempre voglia di ricominciare, di rappacificarsi, di perdonarsi • Osserviamo la natura che si risveglia e che ritorna alla vita • Impariamo che possiamo impegnarci a compiere buone azioni verso glia altri e che possiamo essere migliori 56 ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE Obiettivo generale • Approfondimento del senso dell’amicizia, della fratellanza, della pace. Obiettivi specifici • Capacità di riflettere sui processi di socializzazione riconoscendo e distinguendo i rapporti di amicizia • Favorire e valorizzare la conoscenza di aspetti di culture differenti incentivando meccanismi di comprensione e rispetto • Sviluppare il senso di fratellanza universale, il rifiuto della violenza e di qualunque forma di prevaricazione Attività • • • • • Lettura di racconti Verbalizzazione di esperienze personali Rielaborazione grafico-pittorica di vissuti Commenti di immagini fotografiche e d audiovisive Gioco simbolico Strumenti Libri, riviste, materiale per attivita’ grafico-pittoriche, audiovisivi 57 PROGETTO INGLESE “ IMPARIAMO L’INGLESE GIOCANDO” Bambini di 4 e 5 anni (ottobre-maggio) 58 Premessa L’insegnamento della lingua inglese sarà un divertente “viaggio” in compagnia di un simpatico draghetto che porterà i bambini ad entrare in contatto con nuovi suoni, percorrendo i primi passi per la costruzione di un modo di esprimersi completamente nuovo. Gioco e divertimento saranno la costante di ogni lezione. Questo progetto è rivolto ai bambini di 4-5 anni con lo scopo di renderli consapevoli dell’esistenza di lingue diverse dalla propria e di stimolarli all’apprendimento di semplici espressioni e vocaboli della lingua inglese attraverso attività divertenti, creative e di ascolto. Metodolgia Il percorso conoscitivo inizierà con la presentazione di un simpatico draghetto Draky, un personaggio che li accompagnerà in un viaggio speciale per tutto l’anno scolastico. Ogni appuntamento con Draky comprenderà diversi argomenti brevi, per mantenere alto il livello di interesse: così i bambini apprenderanno attraverso la ripetizione sistematica dei termini “in azione” arricchendo il vocabolario attraverso giochi motori e musicali. Le strategie di insegnamento saranno: • Il gioco, in tutte le sue forme • L'attivazione di tutti i canali sensoriali per favorire la memoria a lungo termine • L'uso di un mediatore fantastico • L'utilizzo di canti, rime, filastrocche Obiettivi • • • • • • • • • • Imparare a salutare e a congedarsi Presentarsi in Inglese Comprendere ed eseguire semplici comandi Identificare e nomimare alcuni colori Imparare a contare fino a 5-10 Identificare e riconoscere alcune parti del corpo Comprendere e nominare alcuni indumenti Nominare i componenti principali della famiglia Conoscere il nome degli animali più comuni Conoscere e nominare i cibi preferiti. 59 • Conoscere il lessico relativo alle principali festività. • Ascoltare, ripetere e memorizzare semplici canzoncine, filastrocche... vocaboli, L’ insegnante potrà ridurre, ampliare o modificare i contenuti in base alle esigenze della classe. Tempi Il periodo di svolgimento del progetto è compreso tra i mesi di ottobre e maggio, con scadenza settimanale. Materiali Per realizzare il progetto verrà utilizzato materiale strutturato e non strutturato, oltre all’ausilio di strumenti audiovisivi. 60 PROGETTO INFORMATICA “ IL MIO AMICO COMPUTER” Bambini di 5 anni (ottobre-maggio) 61 Premessa Il computer è un mezzo tecnologico che cattura la naturale curiosità del bambino, diverte e affascina i piccoli utenti stimolando la loro creatività, le loro funzioni logiche, di ragionamento e di apprendimento. Le attività servono a far acquisire sicurezza e padronanza di questo strumento e al tempo stesso aiutano ai bambini a lavorare e apprendere insieme. È importante che, alla fine di questa esperienza, riescano a usare il mouse e le altre parti in maniera corretta, riconoscendo e denominando i componenti e le funzioni svolte attraverso l’sperimentazione diretta (usando la macchina fotografica digitale, stampando i disegni, ecc). Il laboratorio Nel laboratorio informatica sono sistemati gli strumenti necessari alle attività. Formeremo gruppi di bambini, che si recheranno nel laboratorio una volta a settimana per realizzare le esperienze sotto la guida dell’insegnante. Strategie e metodologie didattiche È efficace l’uso di programmi sufficientemente semplici in modo da favorirne l’utilizzo ai bambini con una minima mediazione dell’ insegnante : “Paint” per disegnare, siti web per attività di gioco didattico e rielaborazioni a livello grafico pittorico. Obiettivi specifici di apprendimento Avvicinare il bambino al linguaggio informatico Conoscere le principali componenti di un sistema multimediale Saper avviare e spegnere il computer Sapere utilizzare correttamente i pulsanti del mouse Sviluppare la coordinazione oculo-manuale Saper direzionare il movimento del mouse in relazione a quanto appare sul monitor Riconoscere simboli, lettere, numeri sulla tastiera Saper utilizzare i principali tasti della tastiera Comprendere il concetto di causa-effetto Rispettare i tempi dei compagni 62 Relazionare con i compagni in modo collaborativo Conoscere ed utilizzare il programma Paint, discriminando colori, forme e dimensioni diverse Sviluppare la capacità di osservazione con dei giochi didattici Attività Le attività iniziali vertono sulla familiarizzazione con il PC e le sue periferiche (tastiera, mouse, stampante, scanner). • Disegnaimo il computer e costruiamo il mouse utilizzando materiali da riciclaggio. • Lo scarabocchio con il mouse: il bambino liberamente fa ghirigori e scarabocchi. L’insegnante propone di rendere le figure più leggibili evidenziandole con il colore. • Giocare con le forme: usando una macchina fotografica digitale andiamo in giro per la scuola a cercare oggetti di varie forme (rotonda, quadrata, rettangolare, triangolare). Scarichiamo le foto sul computer e poi giochiamo a indovinare la forma degli oggetti che abbiamo osservato. • Creare una collezione di disegni: esperienze dirette sotto la guida dell'adulto per fare facili scritte, disegni, acquisire immagini, trasformarle, stamparle, costruire un piccolo libro e un portafoto. • Realizzazione di un cartellone di sintesi delle varie esperienze compiute alla fine del laboratorio. 63 USCITE DIDATTICHE A.S. 2016-2017 Nell’ambito della programmazione annuale, si propongono le seguenti uscite e visite didattiche per l’anno scolastico 2016/17: 3 ANNI Canal Educa “Que bien, tenemos agua” Spettacolo di Natale: “Piccolino” Fattoria “GIRALUNA” 4 ANNI Canal Educa: “Que bien, tenemos agua” Spettacolo di Natale: “Piccolino” Fattoria “La granja de los cuentos” Museo Reina Sofia: “a todo color” Caixaforum: “una fiesta en la cocina” Drakulin: “Pianeta azzurro” 5 ANNI Canal Educa: “Que bien, tenemos agua” Spettacolo di Natale: “Piccolino” Fattoria “El Alamo” La ardilla rusa: “las constelaciones de Mirò” La ardilla rusa: “Gulliver” Reina Sofia: “tablero invisibile” Drakulin: “bambini del mondo” Caixaforum: “tantos cuentos, tantos mundos” 64