Programmazione educ. e didat.

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Programmazione educ. e didat.
SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA
MADRID
PROGRAMMAZIONE
EDUCATIVA E DIDATTICA
Anno Scolastico 2016/2017
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Premessa
Fino al 1969 quella che oggi denominiamo «scuola dell’infanzia»
veniva chiamata comunemente «asilo». Nei vigenti programmi
d’insegnamento, gli Orientamenti, i termini «scuola materna» e
«scuola dell’infanzia», come, talvolta, «scuola del bambino», sono
usati indifferentemente.
La denominazione «scuola dell’infanzia» corrisponde all’attuale
realtà dell’istituzione che è, a tutti gli effetti, una scuola, la prima
vera scuola che si fa carico dell’accoglienza dei bambini in un
ambiente non familiare. Chiamarla in questo modo significa
riconoscere le peculiarità di questa scuola, darle finalmente il posto
che le compete, rispettarne l’alto livello di professionalità, conoscerla
e valorizzarla, e con essa le persone che ci lavorano.
Lineamenti di metodo
La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi
connotati essenziali:
la valorizzazione del gioco
Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di
relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno
sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la
realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue
potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di
aspetti, desideri e funzioni. L’insegnante invia al bambino, tramite la
ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco
(utilizzando il materiale ludico a disposizione della scuola) una vasta
gamma di messaggi e di stimoli, utili alla strutturazione ludica
dell’attività’ didattica nei diversi campi di esperienza.
l’esplorazione e la ricerca
Le esperienze promosse dalla scuola tendono ad inserire l’originaria
curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di
ricerca, nel quale gli alunni si attivino confrontando situazioni,
ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando
schemi di spiegazione e strategie di pensiero. L’insegnante, tramite
una regia equilibrata e attenta, guida il bambino a prendere
coscienza di sè e delle proprie risorse, ad adattarsi alla realtà e a
conoscerla, confrontarla e modificarla per iniziare a costruire la
propria storia personale all’interno del contesto in cui vive. E’
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essenziale, in quest’ottica, dare il più ampio rilievo al fare, alle
esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e
l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative
dei bambini.
la vita di relazione
Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo
gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza la presenza
dell’insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione
che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo
svolgimento di attività complesse, spinge alla problematizzazione,
sollecita a dare e ricevere spiegazioni.
Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle
relazioni tra adulti e adulti e tra adulti e bambini. Quest’ultima
richiede, da una parte, un’attenzione continua e competente ai
segnali inviati dai bambini stessi e all’emergere dei loro bisogni di
gratificazione e autostima e, dall’altra, la capacità di attivare forme
interattive e circolari di comunicazione didattica.
la mediazione didattica
La Scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le
strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo
sviluppo e l’apprendimento del bambino. In questo senso,
l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle
informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni
spaziali e causali) ed il ricorso a materiali sia informali sia strutturati
da manipolare, esplorare e ordinare, innescano specifici
procedimenti di natura logica e avviano alla conquista di una
maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze.
l’osservazione, la progettazione, la verifica
All’interno dell’azione professionale degli insegnanti l’osservazione
occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze dei
bambini e di riequilibrare, via via, le proposte educative in base alla
qualità delle risposte.
L’osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la
verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo. Una
programmazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione, è
coerente con il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza,
capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di
intelligenza.
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la documentazione
L’itinerario educativo e didattico che si compie nella scuola assume
pieno significato per i soggetti coinvolti nella misura in cui può
essere adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito
e socializzato. Il progetto educativo, infatti, si rende concretamente
visibile attraverso un’attenta documentazione e un’adeguata
comunicazione dei dati relativi alle attività, tramite strumenti di tipo
verbale, grafico e audiovisivo. Tali documentazioni, da raccogliere in
modo agile ma continuativo, offrono ai bambini la possibilità di
rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti
della comunità educativa varie possibilità di informazione,
riflessione e confronto, anche in un’ottica di rafforzamento della
continuità.
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Contenuti
Finalità
(dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012”)
“La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le
bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro
diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di
pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla
cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente
tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati
nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un
ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere
riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio,
membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più
ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini,
linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli
altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o
poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando
progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed
emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni,
imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e
atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare,
curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra
proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e
comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni
ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in
grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con
simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi
diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa
scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri
e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di
stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che
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è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista
dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di
diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un
comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite
attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli
operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la
comunità”.
Campi di esperienza
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le
esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di
apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini
vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per
tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente
guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni
campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni,
immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra
cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti
progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per
lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro
per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la
competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
IL SÉ E L’ALTRO
I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli
eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali,
sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro
vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della
vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e
sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a
capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle
loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere
coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali,
religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale,
per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i
viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente
che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le
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narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro
spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la
rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della
famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto
con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso
nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di
poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti
morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle
pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove
finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e
la morte, la gioia e il dolore.
Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto
costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione
ed esplicitazione delle diverse posizioni.
A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente
l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come
consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del
proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della
scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli
altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria
volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e
nell’ascoltare; in cui si impara discutendo.
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il
piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle
difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera
progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e
dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e
delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e
affrontati concretamente.
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di
approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e
insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini
un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle
loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria
famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della
convivenza democratica.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie
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esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e
comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e
chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto
una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole
del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro
e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli
sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole
comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin
dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo.
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire,
giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio
psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni
piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione
del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di
sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando
nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti
incontrollati. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si
esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche
in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé,
consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano
in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole
che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di
apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i
diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire
musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione
dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.
Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi
all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e
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strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei
giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla
salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e
all’igiene personale.
La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino
la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo
proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola
dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di
comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità
percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi
nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e
creatività.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali
e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di
sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso
di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla
l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e
creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del
bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione
consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado
di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I
linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la
drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei
materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno
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scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la
conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi
diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le
tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le
osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri,
musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive,
coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione
e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.
La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e
generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di
tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro,
sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a
percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di
contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità
sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la
fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore
personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di
repertori appartenenti a vari generi musicali.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi
della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può
aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la
fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un
contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità
espressive e creative.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per
la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
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I DISCORSI E LE PAROLE
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento
essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più
complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al
confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È
il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più
articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino,
ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e
culture.
I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio
linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno
attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico
curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando
interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di
vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono
conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti,
dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano,
provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione
della lingua scritta.
La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i
bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della
lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di
sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso,
in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi
aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica,
descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono
finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni,
parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione
verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare),
contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.
L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi
presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei
bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la
lettura e la scrittura.
I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se
opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda
lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana,
diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità,
significati diversi.
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Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere
sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole,
riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la
successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che
verranno proposti nella scuola primaria.
La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli
organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con
riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte
guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come
e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando
gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca
che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel
bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di
trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli,
osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee
personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.
Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi
convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro
idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un
percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le
potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per
rappresentare significati.
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Oggetti, fenomeni, viventi
I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo
esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui
diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle
ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e
quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a
organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di
contemporaneità.
Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri
gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei
materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie
costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà
individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni.
Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e
meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire
anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni
della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di
strutture “invisibili”.
Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per
quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosità dei bambini
permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul
suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei
loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un
“modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà
dei modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui
cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in
quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni
dell’ambiente naturale.
Numero e spazio
La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si
usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla
numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime
fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi,
accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e
dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della
struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e
realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i
primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli
semplici i risultati delle loro esperienze.
Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi
più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti
geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le
forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche
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e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel
“quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso).
Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da
tavolo di vario tipo.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri
diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa
potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le
funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni
di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando
termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;
segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di
apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i
compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei
propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con
gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità,
atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni
etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola
dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia
sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita
personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e
paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una
sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle
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proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose,
l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni,
affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole
del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su
questioni etiche e morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli
errori come fonte di conoscenza.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute,
comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con
sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le
coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli,
delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni,
formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita
quotidiana.
È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro,
diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è
sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
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Itinerari didattici
3 anni
Quest’anno abbiamo pensato con le classi dei tre anni di realizzare
un percorso sui colori per conoscere non soltanto i colori primari ma
anche per riuscire a cogliere l’aspetto emotivo e creativo del
bambino. E dai colori andremo verso altri percorsi senza
dimenticarci che anche se parliamo di una programmazione ben
definita allo stesso tempo la nostra è una programmazione flessibile
trattandosi di bambini di tre anni.
I nostri percorsi coniugano le linee pedagogiche-metodologiche delle
Indicazioni Nazionali del 2012 con i concreti bisogni formativi dei
bambini.
PERCORSO 1: Accoglienza
"STAR BENE A SCUOLA”
La Scuola dell'Infanzia ha come principale obiettivo quello di
accogliere nel più completo significato etimologico del termine:
ogni bambino deve percepire che viene ricevuto nella sua interezza,
viene fatto entrare, l'accoglienza è mettersi in gioco , mostra un
interesse sincero alla storia personale del bambino, significa
accettare ed approvare, significa ospitare, perché un luogo
accogliente invita a restare, un luogo dove sentirsi a proprio agio
permette di crescere senza paura di sbagliare.
L'accogliere, quindi è frutto di un progetto educativo che coinvolge
tutti gli anni della scuola dell'infanzia e continua oltre. Il lavoro
delle insegnanti nell'incoraggiare e sostenere e la collaborazione con
le famiglie permette che si cominci un percorso positivo scuola
famiglia che rassicura e contiene i nuovi iscritti. Il primo periodo
dell'anno vi è una particolare attenzione ad accettare e contenere i
sentimenti, il singolare modo di aprirsi alle nuove esperienze, al
fine di valorizzare il bambino ed incamminarsi per imparare
insieme. La predisposizione di spazi e tempi distesi, permettono ai
bambini di stare bene e alle insegnanti di osservarli nel gioco libero.
Negli anni si è vista l'importanza delle due settimane di
adattamento, nelle quali il bambino conosce i nuovi spazi e inizia a
relazionarsi con i compagni e gli insegnanti, la gradualità nella
permanenza a scuola si conferma come uno dei fattori chiave. Un
buon inserimento permette una maggior sicurezza nell'affrontare in
forma positiva le piccole difficoltà del crescere.
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Obiettivi
• Stabilire una relazione di fiducia scuola-famiglia
• Aiutare il bambino nell’inserimento con il fine di star bene a
scuola con sé stesso e con gli altri
Attività
• La predisposizione di tutto l'ambiente, curando con
particolarmente attenzione gli spazi personali del bambino:
appendino, scaffale, posto al tavolo e cartella che vengono
connotati per valorizzarne l'identità con foto e nome.
• Il primo colloquio con i genitori è un momento speciale per
costruire la fiducia ascoltando la storia del bambino ed i suoi
bisogni
• A settembre si svolge la prima assemblea per incoraggiare e
spiegare la modalità di accogliere i bambini nel primo periodo,
si chiariscono dubbi, si sciolgono timori e si spiega il progetto
educativo della Scuola Italiana
• Creazione di una routine giornaliera fatta di canzoni, storie e
dialogo
• Nel corso dell'anno invitiamo le famiglie a partecipare a dei
momenti d’incontro con la scuola, come feste di natale,
laboratori, attività che vedono come attori principali i bambini
PERCORSO 2: I COLORI SIAMO NOI
I colori dipingono la nostra vita quotidiana ed hanno sempre
rappresentato un codice comunicativo- espressivo di sentimenti,
emozioni e significati metaforici. I bambini, fin da piccolissimi
hanno una passione istintiva e spontanea per il colore e ne
percepiscono la presenza nell'ambiente e negli oggetti, esprimendo
preferenze naturali e inoltre comunicano al mondo i loro desideri, i
bisogni e i timori anche attraverso l'uso di un linguaggio diverso da
quello verbale, il linguaggio dei colori.
Sappiamo che il bambino quando arriva alla Scuola dell’Infanzia è
carico di emotività e di tensioni. Questa forma di linguaggio non
verbale, qual’è il colore, gli dà modo di scaricare le une e le altre e di
comunicare quello che non riesce a dire a parole. Che meraviglia
vedere il bambino “affondare” la propria manina nel colore e posarla
sul bianco del grande foglio e provare certe emozioni che
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condividerà insieme ai compagni, un’esperienza unica che aiuta
anche a socializzare.
Partiremo dall’osservazione della natura nei cambiamenti stagionali.
Il primo approccio sarà con l'autunno e i suoi colori, poi si passerà
all’osservazione dell’inverno, all’esplosione dei colori primaverili e
infine ai colori caldi dell’estate. E tutto ciò attraverso osservazioni
dirette, racconti a tema, conversazioni guidate, sperimentazioni di
nuove tecniche e usi di materiali e utensili diversi per stimolare la
creatività e la fantasia.
Obiettivi
• Favorire esperienze di manipolazione
• Far conoscere ai bambini i colori che ci circondano, lasciandoli
liberi di sperimentare, di pasticciare, di mettersi alla prova, di
fare esperienze
• Utilizzare tecniche diverse di pittura
• Associare il movimiento al colore
Attività
• Osservazione dei colori nell’ambiente e nella natura
• Si sperimenta il colore (Tempera, Polveri con tempera, Acqua)
• Si preparano carte colorate, collage, ritagli
• Si usano strumenti specifici: pennelli di varie misure, spugne,
spazzolini, contenitori e fogli di vari materiali e misure
• Elaborati da commentare
• Si leggono e si guardano libri, foto
• Giochi con teli colorati
• Storie, racconti
• Canzoni
• Si riordina (Si puliscono pennelli, contenitori, tavoli)
• Organizziamo la festa dei colori in occasione del Natale, del
Carnevale
PERCORSO 3: CHE MAGIA L’ARTE !
“Il bambino è fatto di cento,
il bambino ha cento lingue
cento mani cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e parlare
cento sempre cento...” scriveva Loris Malaguzzi
Il nostro intento pedagogico, didattico e filosofico è quello di
accompagnare e stimolare i bambini con l'intenzione che
raggiungano la capacità di esprimere e sviluppare le cento lingue.
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Come?
Attraverso l'arte, che nelle sue molteplici forme coinvolge i sensi del
bambino, rafforzandone le competenze cognitive, emozionali e
incrementando di conseguenza la creatività, l'autostima e la gioia di
vivere. E' provato che un bambino creativo diventerà un adulto con
più capacità di elaborare e trasformare differenti situazioni
quotidiane. L'Arte contribuisce l'evoluzione del pensiero critico.
Il protagonista delle diverse proposte sarà IL COLORE, attraverso il
quale i bambini-e, sperimenteranno l'emozione della scoperta per
poi creare le proprie immagini.
Durante l’anno scolastico saremo accompagnati in alcuni incontri,
dalla Responsabile del Dipartimento DEAC (dipartimento di
educazione e attività culturali ) del Museo Del Greco di Toledo, che
affiancherà l'insegnante per elaborare una metodologia
sull'interazione e capacità sinestetica.
Questi incontri rafforzeranno l'obiettivo di stimolare, sostener,
incentivare il processo creativo, attraverso un 'impronta educativa "
non formale" intesa a generare benessere, salute, e una migliore
qualità dell'insegnamento e del vivere quotidiano.
Obiettivi
•
•
•
•
•
Sviluppare la fantasia attraverso tecniche espressive
Percepire e riconoscere colori e aspetti dell’ambiente naturale
Comporre materiale diverso secondo il gusto personale
Scoprire valori come la solidarietà e l’amicizia
Attività
• Il teatro, attraverso il linguaggio e drammatizzazione (a
discrezione di ogni insegnante) del clown e dei burattini.
• La filastrocca e canzoni come mezzo per acquisire un
ritmo espressivo e una competenza linguistica della
lingua italiana.
• Il disegno e la pittura, liberamente espressi attraverso
varie tecniche.
• La lettura, da parte dell’insegnante, di favole e racconti
brevi, per sviluppare la capacità all’ascolto.
• La visione di brevi e idonei cortometraggi atti a
incentivare il gusto all'immagine di qualità, e
all'apprendimento della lingua italiana.
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PERCORSO 4: Arcobaleno
IL PESCIOLINO PIÙ BELLO DI TUTTI I MARI
La storia di Arcobaleno è stata scelta perchè ritenuta adatta al nostro
intento di avvicinare i bambini al “mondo dei colori”, ma anche
perchè il tema dell’amicizia e delle condivisioni, ci è parso
particolarmente indicato alle sezioni dei 3 anni in cui la maggior
parte dei bambini si trova per la prima volta a confrontarsi con il
gruppo dei pari. Arcobaleno, con le sue scaglie scintillanti, è il pesce
più bello di tutti i mari. Ma è così superbo che tutti lo evitano e lui si
sente solo. Un giorno, regala a un pesciolino grigio una delle sue
belle scaglie. Poi ne regala un’altra e un’altra ancora… da allora ha
tanti amici.
Obiettivi
• Sperimentare materiali grafico-pittorici
• Sviluppare abilità di tipo manipolativo
• Incentivare il linguaggio ed arricchire la produzione verbale
dei bambini
• Aspettare il proprio turno ed ascoltare gli altri
• Esprimere i propri bisogni ed emozioni
• Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità espressive
• Assumere e portare a termine semplici incarichi
• Classificazione dei colori
• Ordinamento per grandezze
• Riconoscimento della forma
Attività
• Rappresentazione del pesciolino Arcobaleno con tecniche
diverse (gessetti, tempera, pennarelli)
• Uso di diverso materiale: carta strappata, pezzi di stoffa,
bottoni, CD
• Uso di rulli, spugne
• Cartelloni
• Drammatizzazione della storia
Destinatari: i bambini/e 3A e 3B
Questo percorso si svolgerà da Febbraio a Maggio
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PERCORSO 5: MANGIAMO A COLORI
L’educazione alimentare costituisce un tassello importante per
acquisire corrette abitudini fin dalla prima infanzia, in quanto un
positivo approccio con il cibo consente un futuro stile di vita
equilibrato ed armonioso. La didattica italiana considera
l’alimentazione e il rapporto con il cibo uno dei linguaggi più
espressivi. Consumare frutta e verdura ci permette di mantenere nel
tempo un buon stato di salute. La nostra alimentazione deve essere
varia in modo da apprendere quali sono i cibi che ci danno energia,
quali ci proteggono e quali ci aiutano a crescere. E’ importante
iniziare fin da piccoli a variare quotidianamente la scelta di frutta e
verdura per coprire il fabbisogno di nutrimento del nostro
organismo.
Piccole attività ludiche realizzate in classe si riveleranno un fertile
campo d’azione per aiutare i bambini ad osservare, scoprire,
rispettare e condividere una corretta alimentazione.
Obiettivi
• Imparare a consumare frutta e verdura
• Imparare a saper masticare e a gustare frutta e la verdura
• Ridurre a scuola il consumo di brioscine, di cioccolato
Attività
•
•
•
•
•
Giochi di riconoscimento di frutti e verdura
Il colore e la forma: interpretazione dal vero
Spremuta d’arancia
Pane e Pomodoro
Fragolata
21
4 anni
La programmazione di quest’anno affronterà il tema dell’ambiente,
mettendo il bambino a contatto con ciò che gli sta attorno,
sollecitandolo ad acquisire conoscenze e competenze della realtà in
cui vive. Un percorso educativo-ambientale che stimola nel bambino
la curiosità, l’interesse ed il piacere di fare, scoprire, esplorare.
L’ ambiente naturale infatti è una fonte inesauribile di idee, oggetti,
fatti e scoperte che offrono spunto per recuperare quello spirito
avventuroso e indagatore tipico dell’infanzia.
Il nostro scopo è quello di far conoscere al bambino il territorio in
cui vive ed acquisire dei modelli di comportamento al fine di
rispettare ciò che lo circonda.
Il percorso educativo parte con un’esperienza vissuta dai bambini
che permette di dare al progetto un imput iniziale.
È un percorso che si articola di volta in volta seguendo e sviluppando
le riflessioni e le proposte dei bambini. Non vi è quindi rigidità da
parte dei docenti ma disponibilità ad adattare la “didattica” alle
esigenze dei bambini.
PROGETTO: GOCCIA A GOCCIA
In particolare tratteremo il tema dell’acqua. Abbiamo scelto proprio
questo materiale naturale, di vitale importanza per tutti gli esseri
viventi perché si presta a infiniti giochi di manipolazioni e
sperimentazioni. Una volta che i bambini saranno entrati in contatto
con questo materiale naturale il nostro obiettivo sarà quello di
esplorarlo attraverso i sensi, perché nella scuola dell’infanzia il
bambino percepisce i messaggi e li codifica soprattutto attraverso il
corpo. Le attività che proporremmo offrono spunti per una
manipolazione guidata e finalizzata: i bambini saranno invitati a
“fare cose” con l’acqua per vedere “che cosa succede quando...” o
“che cosa succede se...”.
In alcune attività emergeranno discorsi su come è fatta l’acqua e
quali sono le sue caratteristiche, discorsi davvero ricchi e
interessanti: si va dal colore naturale dell’acqua fino ad arrivare al
perché alcuni oggetti galleggiano.
L’acqua per i bambini è un elemento di gioco e di divertimento che
offre loro la possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere, di
esplorare, di comprendere i fenomeni della natura e di acquisire i
modelli di comportamento al fine di rispettare ciò che li circonda
Attraverso semplici esperimenti, letture di favole e filastrocche,
attività di manipolazione che coinvolgono i cinque sensi e attività
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espressive e creative il bambino comincerà ad avvicinarsi alle
scienze esercitando lo spirito di osservazione, di esplorazione e di
scoperta che lo arricchiranno in modo completo.
Il mondo del Signor Acqua (Agostino Traini, Il Battello a vapore
ed.) ci accompagnerà in questo percorso.
Le attività saranno avviate con la presentazione del personaggio e la
lettura di vari racconti attraverso i quali i bambini avranno modo di
conoscere le proprietà del mondo esterno che li circonda come la
forma, il colore, la dimensione sensoriale senza perdere di vista le
attività di routine relative all’appello, alle stagioni, al meteo, alle
feste (Natale, Carnevale, Pasqua, etc.).
Obiettivi
• Educare il bambino al rispetto dell’ambiente in una
prospettiva ecologica
• Vivere in modo positivo e gratificante il rapporto con
l’acqua
• Acquisire serenità e autonomia durante le uscite
• Promuovere la socializzazione, il rispetto e il saper lavorare
in gruppo
• Arricchire il proprio codice linguistico e usare
appropriatamente i nuovi termini
• Saper ascoltare, comprendere e verbalizzare le proprie
esperienze
• Memorizzare canzoni, poesie e filastrocche sull’acqua
• Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività
manipolative
• Utilizzare i materiali con proprietà e creatività
• Sviluppare la conoscenza e la potenzialità del proprio corpo
attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva
• Acquisire le capacità motorie globali e specifiche idonee
all’utilizzo dell’elemento
• Conoscere l’importanza e le funzioni dell’acqua per la vita
degli uomini, animali e piante
• Apprezzare e rispettare gli ambienti naturali
• Conoscere alcune proprietà dell’ acqua
• Osservare e sperimentare dell’acqua le trasformazioni
dell’acqua
• Accrescere la curiosità cognitiva
• Formulare ipotesi e previsioni relative ai fenomeni osservati
e verificati
• Individuare semplici regole per un uso corretto dell’ acqua
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Attività
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il ciclo dell’acqua
Apprendimento di filastrocche e canzoni
Rielaborazione grafica-pittorica delle storie
Giochi percettivi con l’acqua (galleggiamento, travasi, pieno o
vuoto, etc…)
Esperimenti scientifici
Trasformazioni dell’elemento (liquido-vapore e condensa,
liquido-solido e viceversa)
Esperienze di semina
Alla scoperta delle caratteristiche dell’acqua: il sapore, l’odore,
il colore, la trasparenza, la forma, il suono e il suo movimento
Scoperta di alcune importanti funzioni dell’acqua: a cosa serve
e a chi serve
Apprendimento di regole essenziali per il buon utilizzo
dell’acqua
Esperienze e visualizzazioni:”Canal educa” ,
Colorare l’acqua con diversi materiali, per darle colore.
Travasare l’acqua in contenitori di forme e grandezze diverse
Esercizi/gioco per il riconoscimento di oggetti: dentro a una
scatola sono posti degli oggetti di acqua e di terra; il bambino
pesca un oggetto e lo denomina per categorie di animali,
ambiente e persona
Mescolare l’acqua, materiale amorfo, con altri materiali per
darle forma e consistenza
Impastare l’acqua con la farina per ottenere la pasta per il pane
Aggiungere all’acqua sostanze profumate per darle un odore
Spostare l’acqua con oggetti immersi in essa, per creare “il
suono dell’acqua”
“Cucinare” con l’acqua
PROGETTO: “LEGGIAMO INSIEME…UNA FIABA”
La fiaba è un genere letterario di origine popolare, che nasce dalla
tradizione orale e solitamente si indirizza ai bambini. Oggi pochi
adulti raccontano fiabe: questa vuole essere una proposta di lavoro
per recuperare questa modalità, peraltro graditissima ai bambini, di
ascoltare una storia da una voce narrante e non di conoscere le fiabe
solo attraverso il cinema e la televisione, cosa che avviene, invece,
molto spesso.
La peculiarità strutturale della lingua orale consente un flusso di
segnali rilevanti per la completezza e l’efficacia della comunicazione;
notevole è infatti l’incidenza esercitata dal complesso dei
24
comportamenti del narratore: l’insieme dei gesti, l’intonazione della
voce, la mimica del corpo, l’espressione del viso.
Questa attività, inoltre, ben si inserisce nel processo di
“lettura/ascolto/comunicazione”.
La lettura della fiaba diventerà inoltre, durante il nostro percorso
didattico, testo-pretesto per una continua esplorazione della lingua
italiana.
Ci riuniremo nell’angolo morbido con i bambini per raccontare
favole, filastrocche, per sviluppare le capacità d’ascolto e
comprensione e per favorire il rilassamento. Le fiabe infatti recano
importanti messaggi alla mente e si occupano di problemi umani
universali, soprattutto di quelli che preoccupano la mente del
bambino; inoltre diventano per il bambino mappe chiare e concrete:
presentano, utilizzando il linguaggio della fantasia, una situazione
drammatica e ne indicano contemporaneamente la via d’uscita: le
fiabe hanno le parole per dirlo.
Per rendere anche la famiglia partecipe di tale attività didattica, i
bambini inviteranno la mamma o il papà o un famigliare a
raccontarci una fiaba in classe e alla fine dell’anno realizzeremo un
libro con i disegni e le foto dell’attività realizzata.
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Ascoltare con attenzione un racconto
Ripetere un facile racconto
Ascoltare e seguire semplici indicazioni ed istruzioni verbali
Parlare di avvenimenti e racconti
Rispondere a facili domande a proposito di un racconto.
Potenziare la capacità di comunicare e relazionare con l’uso
della lingua italiana
Attività
• Circle-Time
• Stabilire con i bambini alcune regole per la conversazione
• Scegliere un racconto, omettere il finale, ed invitare i bambini
ad immaginare la conclusione della storia
• Inventare una storia che alla fine potrà essere: disegnata,
suddivisa in sequenze, drammatizzata
• Lettura storia in classe con 1 genitore e rielaborazione graficopittorica
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PROGETTO: UN MONDO DI EMOZIONI
Troppo spesso nel mondo ci troviamo a veder trascurati gli aspetti
emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di
quelli puramente cognitivi.
La nostra esperienza ci ha portato a verificare in tante situazioni di
apprendimento, la stretta osmosi esistente tra la componente
affettiva e quella cognitiva.
Il ruolo che ha l’adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è
determinante. Il suo atteggiamento, le sue aspettative, le sue parole
(anche quelle non dichiarate apertamente), la fiducia che ripone
nelle capacità del bambino, possono avere un gran peso nella
crescita, sostenendo o impedendo, facilitando o ostacolando
qualsiasi azione conoscitiva.
L'educazione affettiva, quindi, deve occupare nella scuola un ruolo
fondamentale, avviando il bambino ad una più profonda, positiva
conoscenza di sé, delle sue potenzialità, delle sue fragilità e ad
instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla
collaborazione, il rispetto, il dialogo.
L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il
bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare
le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un
nome.
Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo
a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé
stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita.
Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa
vivere e consolidare la sua affettività, offrendogli la possibilità di
mettersi in gioco, per la prima volta, in un ambiente diverso da
quello familiare.
Partendo dalle motivazioni sopra citate e dalla lettura dei bisogni
emotivi dei bambini di questa specifica fascia di età, il percorso si
propone di offrire ai bambini, sin dai primissimi giorni di scuola, la
possibilità di:
• manifestare i propri stati d’animo
• conoscere e riconoscere le emozioni
• raccontare sensazioni
La novità, l’incognito, la rabbia, la felicità sono solo alcuni degli
aspetti emotivi su cui ruoterà l’intero percorso che vedrà le diverse
emozioni trattate da un punto di vista ludico, creativo, espressivo,
musicale.
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Obiettivi
• Offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere,
esprimere ed elaborare le emozioni
• Rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il
racconto
• Favorire “la cura” della relazione
• Conoscere e discriminare le emozioni fondamentali
• Esprimere il proprio stato emotivo
• Controllare le proprie emozioni
• Riconoscere le emozioni altrui
• Rafforzare sia l’autostima che il rapporto con gli altri, la
comprensione e la collaborazione
• Rafforzare la lingua italiana
Attività
• Lettura Libri sulle diverse emozioni
• Conversazioni guidate
• Rielaborazione delle storie, di vissuti emozionali reali o
immaginari attraverso disegni
• Drammatizzazione storie
• Giocare con le emoticons, decodificarle e riprodurle
• “Angolo delle emozioni” in classe
• “La scatola” delle emozioni
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5 ANNI
Ad accompagnarci nell’ultimo anno di scuola dell’infanzia saranno “I
Viaggi di Gulliver” di Johnatan Swift, un classico della letteratura
liberamente adattato da Geronimo Stilton (Edizioni Piemme).
Con un linguaggio semplice, agile e catturante, i bambini saranno
immersi in uno dei viaggi più fantastici e famosi di tutti i tempi.
Lemuel Gulliver, un medico di bordo, è felice solo quando viaggia
per mare. La sete di avventura lo porta a scoprire mondi fantastici,
popolati da creature mai viste. Tra i minuscoli Lillipuziani, i giganti
di Brobdingnag, gli scienziati dell’isola volante di Laputa e i saggi
cavalli parlanti Houyhnhnm, Gulliver vive quattro esperienze
straordinarie e indimenticabili, scoprendo di ciascun popolo sia lati
negativi che positivi, sia vizi che virtù.
Una delle ragioni per cui si è pensato a Gulliver come leit motive di
quest’anno è che metaforicamente anche i bambini stanno
attendendo un viaggio simile al nostro protagonista: nella scuola
dell’infanzia sono i più grandi tra i “lillipuziani” dei 3 e 4 anni,
mentre quando arriveranno alla scuola Primaria saranno i più
piccoli, minuscoli come Gulliver nella terra dei Brobdingnag.
Il terzo viaggio dedicato agli studiosi di Laputa, ci aiuterà inoltre ad
avvicinarci al mondo della geometria, della matematica e della
scienza, quindi alle forme, ai numeri e agli esperimenti; vedremo
però che, al contrario dei Lapuziani, bisogna rispettare la terra dove
viviamo ed essere sensibili del nostro intorno. La curiosità di
Gulliver di visitare la città di Lagado con la sua spettacolare
biblioteca, offrirà l`occasione per soffermarci anche sul mondo dei
discorsi e delle parole, dando particolare enfasi all’utilizzo della
lingua italiana.
Il quarto ed ultimo viaggio è invece un tributo alla trasmissione di
valori e virtù quali il rispetto, l’educazione, la pace, la quieta
convivenza e la libertà. Nella terra dei saggi Houyhnhnm “non
esistono ricchi e poveri, perchè tutto era di tutti, spartito
equamente senza fare differenze di alcun tipo...tutti si aiutavano in
piena armonia e libertà...sentir parlare di pace e libertà come
valori inestimabili mi fece desiderare di essere anch’io un
Houyhnhnm! ”.
Oltre a farci volare con la fantasia, I Viaggi di Gulliver, ci
permettono anche di dare una collocazione concreta a luoghi, paesi e
mari che vengono presi in considerazione nella storia; verrà quindi
dato un primo approccio alla Geografia, al nostro pianeta Terra, ai
continenti, alla diversità di fauna, flora,climi e stili di vita.
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Per ultimo, ma non in ultimo di importanza, Gulliver ci aiuterà a
svegliare lo spirito d’avventura, di scoperta, di apertura al mondo e
di cittadinanza; ci aiuterà a capire che la diversità è un dono che ci
deve arricchire piuttosto che separare, gettando le basi per un
mondo più tollerante, rispettoso e pacifico.
Pertanto il nostro viaggio si svolgerà in diverse dimensioni,
attraverso i diversi campi d’esperienza, per poter conoscere meglio
noi stessi, per capire e rispettare l’altro, e infine per sentirci parte di
una natura che va amata e rispettata.
Percorso metodologico
L’apprendimento avverrà attraverso l’azione, l’esplorazione, il
contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, in una dimensione ludica,
da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza”.
La risorsa principale sia per le relazioni che per l'apprendimento
sarà il gioco che nell'infanzia assume un significato primario
consentendo al bambino di:
•
•
•
•
•
•
mobilitare e fissare la sua attenzione
sviluppare e coordinare schemi percettivi e motori
anticipare e prevedere risposte e soluzioni
analizzare, confrontare,scoprire relazioni
acquisire una maggiore competenza linguistica
socializzare
Il percorso rispetterà i tempi dei bambini, per dare spazio alla loro
curiosità. Si presterà grande attenzione alla creazione di un contesto
motivante, capace di legare la dimensione affettiva con quella
cognitiva, gli aspetti relazionali con le competenze dei linguaggi,
attraverso spazi accoglienti, ben curati, orientati dal gusto estetico.
Attività
• Lettura delle avventure di Gulliver
• Rielaborazione verbale con conversazioni di gruppo e
domande stimolo
• Libera espressione grafico-pittorica della storia
• Drammatizzazione
• Elaborazione delle sequenze della storia e delle schede logiche
• Attività grafico-pittoriche in piccolo e grande gruppo
• Attività con i colori: mescolanze, sfumature
• Attività di laboratorio “Gulliver”- La ardilla rusa
• Laboratorio in classe con Drakulin “I bambini del mondo”
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Durante il corso dell'anno verranno realizzati anche i seguenti
laborato-Giochi di parole
• Giochiamo con l'arte
• Giochiamo con la natura
Giochi di parole
Il bambino usa normalmente la lingua per nominare oggetti e
persone che lo circondano e per stabilire con loro relazioni. Ben
presto, se vive in un ambiente in cui si fa uso di giochi linguistici a
livello orale, riesce a utilizzare la parola come mezzo per compiere
riflessioni sulla struttura fonologica, lessicale,semantica,sintattica
del linguaggio.
L'obiettivo di questo laboratorio è di intervenire sulla lingua come
oggetto di esperienza. La lingua diventa via via uno strumento con il
quale giocare ed esprimersi in modo personale, creativo e sempre
più articolato.
Attività
• Lettura di storie
• Memorizzazione di filastrocche, conte,canzoni
• Giochi di parole (catena di parole,parole lunghe-parole
corte,scioglilingua )
• Lettura di figure in sequenze
• Giochi di riconoscimento e scrittura,del proprio nome e quello
dei compagni
• Utilizzo di schede operative e di pregrafismi
• Uscita didattica “Tantos cuentos tantos mundos”
Giochiamo con l'arte
La curiosità insaziabile che ha il bambino di scoprire il mondo
intorno a se, rende l'attività pittorica estremamente ricca di stimoli.
Il bambino gioca con i colori per esprimere al meglio creatività ed
emozioni. Ai suoi occhi, pronti a stupirsi di ogni cosa, la scoperta dei
colori e la magia delle mescolanze, rappresentano un evento
meraviglioso.
Attività
“Le costellazioni di Mirò”: incontro con l'arte di Mirò
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Forme e colori- conosciamo l'arte di Kandisky
Mescolanze di colori
Formazione di colori secondari
Colori freddi-colori caldi
Attività pittoriche di grande e piccolo gruppo
Attività pittoriche individuali
Esprimere le emozioni attraverso i colori
Laboratori in classe con la partecipazione dei genitori
Sperimentare tecniche già conosciute e nuove di pittura
Disegni per raccontare e raccontarsi
Uscita didattica al museo Reina Sofia- “Tablero invisible”
Giochiamo con la natura
Si vuol offrire ai bambini un percorso di osservazione del mondo che
ci circonda, con l'intenzione di stimolarli a porsi domande sui
fenomeni naturali, a cercare risposte e a trovare spiegazioni facendo
ipotesi e poi verificandole.
L’esplorazione del mondo che ci circonda offre occasioni per
consolidare la propria identità, suscitando nel bambino domande di
senso sulla propria esistenza e riflessioni sulle proprie azioni.
Attività
•
•
•
•
•
•
•
•
Visita guidata alla fattoria El Alamo
Caratteristiche e colori delle stagioni
Realizzazione di cartelloni
Memorizzazione di filastrocche e canzoni
Narrazione di storie sui quattro elementi
Piccoli esperimenti scientifici
Giochi con gli elementi (acqua, terra, aria)
Laboratorio sul ciclo dell'acqua “Canal educa”
Al percorso annuale si allacciano i seguenti progetti:
• Progetto biblioteca: “Nati per leggere...e raccontare”
• Progetto orto: “Curiosi di natura”
• Progetto continuità: “In viaggio con Gulliver verso la scuola
primaria”
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PROGETTO BIBLIOTECA
NATI PER LEGGERE...E RACCONTARE
"Nella scuola dove siamo
Quando in cerchio ci troviamo
Si fa bella l'esperienza
Non possiamo farne senza!
Perchè leggere è un bel gioco
Che ogni giorno a poco a poco
Noi facciamo con piacere
e non certo per dovere!
Con le fiabe e la poesia
l'emozione e la magia
danno gioia a ogni bambino
che poi gioca col teatrino
e così da ascoltatore
si trasforma in narratore."
Il cerchio delle fiabe, Maurizia Butturini
Il libro è uno strumento prezioso e nella scuola dell’infanzia è di
particolare importanza perché ascoltare una storia induce nei
bambini un’accrescimento di fantasia e creatività; favorisce le
capacità logiche e ampia le competenze linguistiche, oltre a
sviluppare l’attenzione e la concentrazione. Il libro non è solo
“nutrimento per la mente” (nel senso di favorire gli apprendimenti e
le conoscenze), ma nutre l’anima, allena l’emotività, fa scoprire i
sentimenti, sviluppa la fantasia, stimola il linguaggio. Il progetto si
propone di offrire la possibilità ai bambini di avvicinarsi ai libri non
solo come ascoltatori attraverso la lettura da parte di un adulto, ma
anche come autori attraverso l’esperienza del LIBRO
VIAGGIATORE. Con un libro fra le mani, il bambino prima ancora
di saper leggere, sperimenta la lettura come scoperta. Utilizza la
vista, il tatto, l’olfatto e gli altri sensi, nonché la manualità attraverso
le molteplici possibilità che il libro, già come oggetto, prima ancora
che come contenitore di storie, offre al bambino. Il bambino scopre
che aprire un libro vuol dire aprire una finestra su altri mondi:
quello della realtà e quello della fantasia, quello dei sogni e quello
delle cose di ogni giorno.I racconti che gli adulti, genitori e
insegnanti leggono insieme ai bambini, rappresentano il punto di
partenza per il piacere della lettura e dell’utilizzo della fantasia per la
creazione della propia storia. Infatti, il libro viaggiatore offrirá la
possibilitá a ciascun bambino di entrare nella storia, di ideare
situazioni e personaggi, di costruire scenari dando libero sfogo alla
propria fantasia.
32
Obiettivi
• ascoltare e comprendere un testo scritto;
• avviare alla comprensione letterale di un testo (personaggi,
ambienti,relazioni );
• arricchire le competenze linguistiche, espressive, relazionali,
logiche;
• favorire l’autonomia nella scelta dei libri;
• sperimentare modalità diverse per realizzare in prima persona
un libro
Attività
•
•
•
•
•
•
Narrazione di storie,racconti,fiabe
Attivitá grafico pittoriche
Attivitá manipolative
Verbalizzazione di una storia
Saper leggere le immagini
Drammatizzazione
PROGETTO ORTO
CURIOSI DI NATURA
Il progetto si propone come un'attività nella quale i bambini
vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto
con la natura. L’orto permette ai nostri alunni di osservare,
descrivere, fare ipotesi, costruire relazioni attraverso l’esperienza
diretta.Il giardino diventa un'aula a cielo aperto. Fare orto è entrare
a far parte dell'eterno ciclo delle stagioni. È un apprendimento
attivo; e’ riconoscere i colori, i sapori, i profumi della terra e dei suoi
frutti.
Finalità
Avvicinare il bambino al gusto di esplorare e di scoprire l’ambiente
utilizzando i cinque sensi, affinando in lui abilità ed atteggiamenti di
tipo scientifico.
33
Obiettivi
Il progetto prevede i seguenti obiettivi:
• Collaborare insieme per un progetto comune
• Potenziare le capacità di osservare, toccare, sentire, scoprire e
rispettare il mondo vegetale, maturando comportamenti
responsabili ed attenti
• Percepire lo scorrere del tempo legato alla ciclicità delle
stagioni
• Usare strumenti di lavoro potenziando la motricità fine della
mano
• Rispettare il ritmo della vita e della natura: saper attendere,
saper osservare, saper fare
• Educare alla varietà degli alimenti
• Educare al rispetto della risorse ambientali (suolo, acqua, aria)
Contenuti
L'esperienza avrà inizio in sezione con il contatto diretto con la terra
e la sua composizione e varie specie di semi e bulbi, per poi passare
agli usi della terra: la semina in piccoli vasi fino ad arrivare ad un
vero e proprio laboratorio all'aperto con la realizzazione di un
piccolo “orto” in cui i bambini scopriranno che da un piccolo seme
nasce una pianta e di quali cure ha bisogno per crescere.
Strumenti
Vasche piccole e grandi, annaffiatoio, semi, piante, bulbi, piccole
attrezzi da giardinaggio, macchina fotografica
Tempi di realizzazione
L'intervento didattico si snoda durante tutto l'anno
Modalità
Il percorso prevede attività in aula e attività pratica periodica in
giardino. Si prevede l'articolazione del gruppo sezione in piccoli
gruppi di 8/10 bambini
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Verifiche previste
L'accertamento delle competenze e il controllo dei processi di
insegnamento-apprendimento avverranno attraverso l'esperienza
diretta e l'osservazione degli elaborati.
PROGETTO CONTINUITÀ
Continuità Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria
IN VIAGGIO CON GULLIVER VERSO LA SCUOLA PRIMARIA
Da diversi anni ormai, la Scuola Italiana di Madrid presta particolare
attenzione alla continuità del processo educativo tra Scuola
dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria, non solo come
percorso formativo unitario, bensì anche come condivisione di
esperienze, che ci fanno sentire parte di una stessa comunità aperta
e democratica, che funziona grazie al rispetto delle diverse culture
rappresentate e alla condivisione di regole comuni.
Esempi di tale condivisione sono il “Mercatino di Natale”, o la
celebrazione della “Festa della Repubblica”.
Ciò nasce dall’esigenza di garantire al bambino il diritto ad un
percorso formativo organico e completo, che mira ad aiutarlo, pur
nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, a
costruire la sua particolare identità.
In linea con questo sentire comune, le insegnanti dei bambini
frequentanti l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, dedicano sempre
particolare cura al momento di passaggio alla Scuola Primaria,
valorizzandolo appieno, in quanto segna una delle tappe principali di
apprendimento e di crescita, prevenendo le difficoltà che talvolta si
riscontrano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola.
Per garantire lo “Star bene a scuola”, il bambino durante l’anno in
diverse occasioni entrerà in contatto con gli ambienti fisici in cui
andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro
sempre più intenso e produttivo, valorizzando le competenze già
acquisite.
L’aspetto ludico delle diverse attività proposte gli consentirà di
vivere con entusiasmo quest’esperienza e creerà delle aspettative
molto positive rispetto al prossimo anno.
Il progetto sarà svolto in comune da un gruppo di insegnanti della
Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.
Durante l’anno scolastico, questo si riunirà in due occasioni, per
programmare le diverse attività, per stabilire modi, tempi e spazi e
per una verifica finale del Progetto.
35
Si manterranno scambi di informazione tra i diversi insegnanti
anche durante il prossimo anno scolastico,per facilitare
l’inserimento ed adattamento al nuovo ordine di scuola.
La capacità di adattamento e la resilienza dimostrati da Gulliver
durante i suoi viaggi sarà il filo conduttore, che ci permetterà di
prepararci al grande viaggio verso la scuola primaria.
Il mezzo di trasporto sarà la nave, che inizialmente, ci guiderà verso i
mari della Scuola dell’Infanzia, alla ricerca di compagni lillipuziani
da aiutare ad adattarsi a questa nuova scuola, per poi continuare la
nostra avventura verso la Primaria dove conosceremo dei giganti che
ci riveleranno alcune caratteristiche del loro mondo.
Rivedremo vecchi e nuovi amici della prima che ci racconteranno le
loro esperienze, condivideranno le loro scoperte. Continueremo il
nostro viaggio verso la classe quinta, che ci presenterà con emozione
i diversi spazi della Scuola Primaria.
Infine durante gli ultimi mesi dell’anno ogni bambino preparerà una
valigetta che porterà con sè il primo giorno di scuola del prossimo
anno e mostrerà a compagni e insegnanti, per presentarsi come
essere unico, con un bagaglio di esperienze diverse da quelle degli
altri.
Gli insegnanti avranno cura di valorizzare questo atto simbolico
oltre che fisico di passaggio.
Finalità
• Favorire lo sviluppo integrale dell’identità personale
• Favorire la socializzazione tra gli alunni dei diversi ordini di
scuola
• Promuovere una prima conoscenza del futuro ambiente
scolastico
Obiettivi
• Sviluppare il senso dell’identità personale,percependo i propri
sentimenti
• Esprimere e comunicare emozioni attraverso il linguaggio
verbale e non
• Superare le paure legate al passaggio al nuovo ordine di scuola,
attraverso la conoscenza e la socializzazione
• Valorizzare la diversità
• Promuovere la conoscenza del nuovo ambiente e consolidare
quella reciproca
36
• Creare aspettative positive verso l’ingresso nella Scuola
Primaria, sviluppando fiducia nelle proprie capacità
Verifica
Durante vari incontri tra gli insegnanti che partecipano al progetto,
sono previste verifiche in itinere per meglio definire le diverse
attività. Con i bambini, attraverso conversazioni guidate, si scoprirà
quali sono le aspettative rispetto al prossimo anno e quali i
sentimenti che le accompagnano.
37
Strutture di professionalità
Ruolo e professionalità docente
Essere insegnante di Scuola dell’Infanzia comporta un profilo di alta
complessità e grande responsabilità e richiede la padronanza di
specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche,
metodologiche e didattiche.
Il lavoro dell’insegnante si esplica nell’impegno personale e nella
collegialità ai diversi livelli della sezione, dell’intersezione e
dell’intero Istituto.
Nel rispetto della libertà di insegnamento, l’organizzazione del
lavoro si fonda sulla modularità degli interventi, sull’individuazione
di ambiti di competenza e sulla corresponsabilità educativa di tutti
gli operatori (docenti, educatori, personale ausiliario, personale
specializzato).
In particolare è garantita una finalizzazione unitaria, condivisa e
coordinata del progetto educativo, attraverso la partecipazione di
tutti gli insegnanti e educatori ai diversi momenti della
programmazione, della gestione delle attività e della valutazione.
In questo quadro, è favorita un’adeguata distribuzione dei compiti
considerando anche la specificità di alcuni interventi educativi
(insegnanti specializzati di psicomotricita’ e educazione al suono e
alla musica) e dando spazio alla più ampia valorizzazione delle
risorse umane e professionali disponibili nella scuola.
In questo spirito la realizzazione del progetto pedagogico qui
delineato richiede un pieno riconoscimento della professionalità del
personale della Scuola dell’Infanzia, la quale si definisce per alcune
note di qualità imprescindibili:
• Orientamento maturo e responsabile dell’attività’ educativa e
didattica dell’età’ infantile
• Formazione in servizio mirata al perfezionamento della
formazione personale e della professionalità
• Ambiente di lavoro valido sotto il profilo relazionale,
culturalmente stimolante, fondato sulla collaborazione,
finalizzato al miglioramento qualitativo della Scuola stessa e
dei suoi rapporti con la Scuola Statale
38
VERIFICA E VALUTAZIONE
Modalità di valutazione
• Osservazione e riflessione sui dati che emergono dalle
caratteristiche dei bambini
• Verifica dell’idoneità del contesto
• Valutazione complessiva dell’interazione insegnante/bambino
bambino/bambino
Strumenti di valutazione
• Descrittori di competenza
• Scambio di informazioni nel contesto scolastico
• Informazioni dalla famiglia sull’indice di partecipazione
dell’esperienza scolastica
Modalità di osservazione in funzione della valutazione
• Osservazione dei bambini in situazione ludica spontanea
• Rilevazione delle prestazioni dei bambini in diverse situazioni
di impegno didattico (es. lavoro guidato, autonomo, effettuato
singolarmente o in gruppo)
Strumenti e tecniche di rilevazione
•
•
•
•
Osservazione degli elaborati individuali prodotti dai bambini
Trascrizione di momenti di verbalizzazione
Schede strutturate
Documentazione fotografica di alcune esperienze
Fasi
• Verifica iniziale dei prerequisiti (periodo settembre / ottobre).
• Verifica in itinere (gennaio)
• Valutazione finale (periodo maggio / giugno).
39
PROGRAMMAZIONE DI PSICOMOTRICITẤ
40
Premessa
La psicomotricità, per definizione, ci aiuta a comprendere la
centralità che assume l’attività psicomotoria nei bambini,
soprattutto nella seconda infanzia ( 3-6 anni) e in particolare nelle
attività della scuola dell’infanzia.
Per il bambino il gioco (senso-motorio e simbolico) rappresenta la
modalità privilegiata di espressione di sé. Egli può dunque mettere
in scena le difficoltà, le paure, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività,
ma anche il piacere della condivisione e della collaborazione con i
compagni, usando il gioco come un canale di espressione spontaneo.
La pratica psicomotoria di tipo relazionale rappresenta uno
strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo,
relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività
corporea.
Finalità
L’attivita psicomotoria, riconosce come campo d’esperienza
principale (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione) “il corpo e il
movimento” toccando però in alcune attività anche altri campi di
esperienza in particolare i “discorsi e le parole” seguendo, così, le
finalità sia motorie che comunicative. Le finalità dell’attività
psicomotoria sono mirate allo sviluppo della:
•
•
•
•
comunicazione
conoscenze
stimolazione al fare
sollecitazione alla ricerca
Obiettivi
Gli obiettivi specifici della psicomotricità sono:
• percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo.
• coordinare movimenti a livello oculo-manuale e dinamico generale
• organizzare e strutturare lo spazio e il tempo
• utilizzare il corpo in situazioni espressive e comunicative
• ascoltare ed esprimersi adeguando la risposta allo stimolo
• educare ed educarsi al riconoscimento e alla rielaborazione di
emozioni
41
Si intende quindi l’azione psicomotoria come “presa di coscienza del
valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e
come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e
pratica..”.
L’educazione psicomotoria offre al bambino uno strumento attivo
che gli permette di raggiungere questi obiettivi. Individuiamo quindi
di seguito la proposta per le varie fasce di età.
Metodologie e attività
Le attività psicomotorie sono strutturate per fascia d’età, nel pieno
rispetto e in concomitanza con la programmazione di classe degli
alunni. I gruppi sono omogenei per età e verranno composti in
accordo con le insegnanti.
Le attività saranno:
•
•
•
•
Giochi senso-motori
Giochi tonico-emozionali
Giochi simbolici
Giochi di rappresentazione
Obiettivi specifici per età
3 ANNI
Immagine e percezione corporea
•
•
•
•
•
Conoscere le diverse parti del corpo.
Coordinamento e dominio del proprio corpo.
Usare i sensi per esplorare e conoscere.
Riconoscere e controllare l´intensità del movimento.
Attivare comportamenti importanti per la salute di benessere
fisico.
Coordinazione dinamica generale
• Affinare capacità di coordinazione globale.
• Sperimentare il controllo degli schemi dinamici e posturali.
Equilibrio
• Esperienza dell’equilibrio e disequilibrio.
42
Abilità spazio-temporale
• Spaziali: dentro-fuori/sopra-sotto/vicino-lontano/alto-basso.
• Temporali: oggi- domani.
Paratonia
• Tecniche di rilassamento
Ritmo
• Accordare il movimento alla musica e al gruppo.
4 ANNI
Immagini e percezioni corporee
• Controllo globale e segmentario del proprio corpo
• Elementi principali di ogni parte del corpo (articolazione).
• Iniziazione del controllo dell’inibizione volontaria della
respirazione.
• Organizzazione della lateralità.
• Attivare comportamenti importanti per la salute di sé e degli
altri.
Coordinazione dinamica generale
• Affinare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base.
• Controllare e coordinare i movimenti del proprio corpo.
Coordinazione viso-motoria
• Coordinazione visiomanuale.
• Coordinazione occulo podalica.
Equilibrio
• Statico.
• Dinamico.
• Post - movimento
43
Abilità spazio-temporale
• Spaziali: dentro-fuori/davanti-dietro/da un lato-all’altro/in
alto-in basso/vicino-lontano/alto-basso
• Temporali: prima-adesso-dopo/ieri-oggi-domani
Paratonia
• Tecniche di rilassamento
Ritmo
• Riprodurre semplici strutture ritmiche con il corpo
5 ANNI
Immagine e percezione corporea
• Identificazione delle parti del proprio corpo e configurazione
dell’immagine di se stessi
• Sensazioni del proprio corpo
• Percezioni attraverso i sensi ( tattile, cinestetica, visuale e
uditiva)
• Sentimenti ed emozioni proprie e degli altri e la sua
espressione corporea
• Conoscenza delle possibilità e dei limiti motori del proprio
corpo
• Consolidazione dello schema corporeo
• La salute e la cura del proprio corpo
• Continuità con i progetti di continuità fra la scuola
dell’infanzia e la scuola primaria
Coordinazione dinamica generale
•
•
•
•
•
Coordinamento e controllo delle abilità motrici
Affiancare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base
Coordinazione viso-motoria
coordinazione visiomanuale.
coordinazione occulo podalica.
44
Equilibrio
• Statico
• Dinamico
• Post - movimento
Lateralità
• Organizzazione della lateralità
• Uso e conoscenza della sinistra e della destra
Paratonia
• Tecniche di rilassamento.
• Canalizzazione degli impulsi.
• Controllo del corpo: attività, movimento, respirazione,
riposo, rilassamento.
Orientamento spaziale
• Asse corporale e nozioni spaziali (in alto- in basso, sinistradestra).
• Localizzazione degli oggetti in relazione a se stessi e in
relazione agli altri.
Ritmo
• Esperienza del proprio ritmo in relazione con il tempo e con
lo spazio
• Adattamento al ritmo, spazio e tempo dell’altro
Valutazione
La Valutazione si effettuerà prevalentemente in modo indiretto
tramite l’osservazione continua di ogni attività al fine di calibrare
l’intervento educativo in base alle esigenze e al ritmo di ogni gruppo
di alunni.
45
PROGRAMMAZIONE ATTIVITA
SONORO-MUSICALI
46
Premessa
Il presente progetto si fonda sulla convinzione che la musica è un
fattore importante di formazione che permette al bambino di
esprimersi attraverso i suoni, di stabilire relazioni con gli altri e con
mondi culturali diversi. Attraverso il laboratorio musicale saranno
attivate una serie di esperienze educative per avviare i bambini alla
pratica della sonorità e del movimento.
Finalità
In accordo con quanto previsto dalle Nuove Indicazioni Nazionali
per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia il Laboratorio musicale
intende promuovere, oltre allo sviluppo delle capacità cognitive e
relazionali degli alunni e all’accrescimento della fiducia nelle loro
potenzialità, il puro piacere di “fare musica” mediante l’ascolto, la
produzione, la condivisione di eventi musicali.
Obiettivi generali
• Sviluppare la sensibilità musicale
• Usare consapevolmente messaggi sonoro-musicali
• Avviare alla musica d’insieme come forma di socializzazione
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELL’ EDUCAZIONE MUSICALE
Scoperta dei suoni
• Riconoscere la sonorità dei diversi ambienti sonori (casa,
scuola, città, campagna,…)
• Imitare e classificare rumori artificiali e naturali
• Scoprire e riconoscere la direzione dei suoni
• Scoprire e conoscere la propria immagine sonora (voce, mani,
piedi, suoni volontari e involontari)
• Manipolare con modalità diverse materiali di vario genere
(cartone, legno, plastica, metallo...)
Sviluppo della vocalità
• Apprendere canti adatti all’estensione vocale
• Modulare la voce secondo diverse forme di espressione
(allegria, tristezza, paura…)
• Esplorare i vari registri della voce (grave, medio, acuto)
47
• Apprezzare la valenza ritmica della parola recitate in conte e
filastrocche
• Riconoscere l’andamento melodico di canzoni e semplici
melodie
Formazione del senso ritmico
• Muoversi a tempo di musica insieme ai compagni
• Accompagnare ritmicamente la musica con strumenti vari
• Inventare semplici sequenze ritmiche e melodiche
Potenziamento della sensibilità percettiva
• Conoscere e discriminare i parametri del suono: timbro,
intensità, altezza, durata)
• Apprezzare le variazioni agogiche di un brano musicale
(allegro, adagio...)
• Riconoscere i principali strumenti musicali all’interno di un
brano ascoltato
Musica e socializzazione
•
•
•
•
Rispettare le regole del gioco
Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti
Potenziare la concentrazione e l’ascolto
Canalizzare l’aggresività
STRUMENTI METODOLOGICI
Il gioco e il movimento come mezzo privilegiato per l’approccio
all’esperienza musicale.
Esplorazione dell’ambiente sonoro mediante osservazione diretta o
registrazione, riproduzione e analisi di eventi e fenomeni sonori.
Produzione ritmico-melodica, espressiva e coreutica.
Rappresentazione mediante codici mimico-gestuali e graficopittorici delle esperienze musicali.
Utilizzazione e ascolto di brani musicali dei generi più diversi:
classica, moderna, popolare, musiche del mondo. Strumento
privilegiato saranno le canzoni della tradizione italiana e spagnola e i
classici per l’infanzia di ogni epoca.
48
PERCORSI OPERATIVI
Il progetto si svolge nell’intero arco dei tre anni della Scuola
dell’Infanzia e si articola in più percorsi operativi attraverso i quali i
bambini saranno guidati gradualmente alla comprensione e
produzione dei messaggi sonori e alla loro rielaborazione in codici
diversi (corporeo, verbale, grafico-pittorico, drammatico-teatrale).
I – Il paesaggio sonoro
Percorso di esplorazione e di recerca mirato a liberare la curiosità
dei bambini per scoprire la musicalità nascosta nel vivere
cuotidiano, stimolare nuove emozioni e sensazioni attraverso
l’ascolto e sviluppare le capacità percettive, in particolare la
sensibilità uditiva.
Contenuti
•
•
•
•
Gli ambienti sonori
Le stagioni
Suoni e rumori
Il silenzio
Attività
• Scoprire i suoni prodotti dal corpo e dalla voce
• Giocare per esplorare le potenzialità sonore degli oggetti di uso
comune e degli strumenti musicali
• Giochi per la scoperta del silenzio
• Analizzare materiale acustico per classificare suoni e rumori di
paesaggi diversi (la strada, la casa, l’aula, la natura)
• Localizzare spazialmente l’origine dei suoni e delle voci, la loro
lontananza o vicinanza attraverso giochi ad occhi bendati
• Ascoltare brevi brani musicali di genere diverso e invitare i
bambini a dare un’interpretazione verbale o grafico-pittorica
del brano ascoltato
II – La voce e le sue possibilità sonore
Percorso mirato a scoprire e potenziare la capacità di usare la voce
per esprimere sentimenti ed emozioni, per comunicare, per
socializzare.
49
Contenuti
• Suoni e fonemi
• Modulazione della voce
• Il ritmo nella parola e nella frase
Attività
• L’appello e il saluto musicale
• Giochi per imparare a usare il respiro; giochi di fonazione e
onomatopeia; emissione di vocali su note libere o note fisse
• Esecuzione di filastrocche e cantilene a partire da una nota e
progressivamente su più note musicali (sol, sol-mi, sol-mi-la,
ecc.)
• Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale
scandire ritmo di parole bisillabe (luna, sole, neve…)
• Cantare secondo diversi stati emotivi (triste, allegro,
arrabbiato); cantare lentamente/velocemente, accelerare e
rallentare
III - Il ritmo
Percorso mirato all’acquisizione della consapevolezza della
“ricorsività” presente nei fenomeni naturali, nella quitidianità, nel
movimento, nei gesti, nelle parole.
Contenuti
• Movimenti ed eventi naturali o artificiali con carattere di
ricorsività temporale e spaziale.
• Andature e versi degli animali.
• Segnali acustici.
Attività
• Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale:
individuare semplici ritmi nei ritornelli di girotondi e canzoni;
scandire ritmo di parole bisillabe (luna, sole, neve…)
• Giochi di imitazione e individuazione del ritmo presente nel
verso, nel movimento e nell’andatura di animali diversi
• Giochi di imitazione di formule ritimiche dapprima semplici e
brevi, poi più complesse; dialoghi ritmici
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IV – Le qualità del suono
In questo percorso i bambini:
• Affineranno la capapcità di discriminare il materiale sonoro
• Miglioreranno la capacità di ascolto, analisi e comprensione
dei brani musicali
• Apprenderanno a tradurre impressioni e sensazioni suscitate
dalla musica in linguaggio gestuale e grafico-pittorico
Contenuti
•
•
•
•
L’INTENSITÀ: piano e forte, crescendo e diminuendo
L’ALTEZZA: acuto e grave, glissando
LA DURATA: suono lungo e corto, continuato e spezzato
IL TIMBRO: le voci, gli oggetti, gli strumenti musicali
Attività
• Ascolto e analisi di fenomeni naturali ed ambienti sonori
diversi
• Manipolare e suonare molteplici oggetti e strumentini per
scoprire quanti suoni può emettere uno strumento in base al
gesto
• Raggruppare i suoni in base al materiale che li produce
(famiglia dei metalli, della plastica…)
• Giochi per sperimentare e discriminare con il proprio corpo le
diverse qualità del suono (gesto, voce, movimento)
• Giochi per riprodurre e variare l’intensità, l’altezza, la durata
del suono con voce, oggetti e strumenti di piccola percussione
• Associare e rappresentare mediante simboli gestuali e grafici le
diverse qualità del suono
ORGANIZAZIONE DIDATTICA
Le esperienze musicali sono dirette a gruppi di 8-13 bambini.
Saranno impegnati gli alunni dei tre cicli della Scuola dell’Infanzia
Italiana di Madrid.
Spazi
Aula di musica
Tempi
Da ottobre a maggio, 1 ora settimanale per ogni gruppo di bambini.
51
Strumenti
• Impianto di musica per la riproduzione di materiali
audio/video Tastiera elettronica per l’accompagnamento dal
vivo
• Strumentario didattico
• Materiale di recupero e altro materiale per le attività ritmicomotorie
Verifica e valutazione
In ognuno dei percorsi del progetto i traguardi formativi
dell’educazione musicale saranno utilizzati anche come indicatori di
osservazione e di verifica.
Le verifiche si effettueranno in modo indiretto tramite l’osservazione
continua nel corso di ogni attività al fine di calibrare l’intervento
educativo in base alle esigenze e ai ritmi di ogni gruppo di alunni.
.
52
RELIGIONE CATTOLICA
Finalità
• Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e dai tanti
uomini religiosi dono di Dio Creatore
• Educare e cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i
significati
• Aiutare il bambino nella reciproca accoglienza
• Far emergere domande ed interrogativi esistenziali ed aiutare
le risposte
• Educare ed esprimere e comunicare con parole e gesti
Obiettivi generali
• Il bambino si mette in relazione con il proprio modo
interiore ed esteriore, conquistando l’autonomia personale,
attraverso esperienze di maturazione e di crescita
• Riconosce e vive i valori sociali ed umani nel rapporto con
gli altri: fraternità, amore e la pace
• Dimostra rispetto, nei confronti delle persone che vivono
scelte religiose diverse
• Riconosce i segni e le esperienze della presenza di Dio nella
natura, nella vita e nelle opere degli uomini
• Conosce la vita, la persona ed il messaggio di Gesù, risposta
della religione cristiana dell’attesa ed alle speranze
dell’uomo
• Il bambino scopre che gli uomini comunicano attraverso i
segni ed i simboli e decodifica i significati religiosi
Metodologia
Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con
un gioco, un racconto, una canzone, oppure una conversazione,
dvd´s, un osservazione o un dialogo su alcune immagini scoperti da
bambini o trasmessi dall’insegnante.
53
Obiettivi specifici di apprendimento
3 ANNI
Riconoscimento e accoglienza di sé e dell’ altro
• Scoprire che ciascun bimbo ha un nome (che lo identifica).
Sono stati mamma e papà ad accogliere la vita del loro bimbo e
a dargli un nome
• Aiutare ciascun bimbo a comprendere che a scuola incontra
altri bimbi come lui con cui è bello fare amicizia
• Comprendere l’ importanza di stare “bene” insieme
Conoscere la storia del Natale che ci presenta un nuovo amico Gesù
• Conoscere la storia della nascita del bimbo Gesù:Egli è un
dono d’ amore.
• Scoprire i segni del Natale, della festa intorno a noi
Imparare da Gesù, un bimbo come noi, come diventare grandi
• Comprendere che ciascun bambino ha una storia: si nasce,
si cresce e si scoprono dei doni,della capacità, proprio come
è stato per il bimbo Gesù ( un bimbo come noi)
• Capire che per crescere insieme è importante imparare il
perdono e l’aiuto reciproco
La Pasqua è la festa della pace e della gioia
• Riconoscere l’importanza e la bellezza di vivere la pace (con la
natura, con gli altri, con Dio)
• Conoscere i simboli della pace
• Scoprire che possiamo vivere in pace con la natura
meravigliosa
• Scopriamo di essere tutti diversi gli uni dagli altri, ma che
possiamo comunque vivere in pace
4 ANNI
Il mondo è un dono di Dio
• L’osservazione della realtà, fa intuire che il mondo è affidato
alla responsabilità dell’uomo
54
• Ascoltiamo il racconto della creazione e scopriamo che Dio
dona il mondo all’uomo per custodirlo e migliorarlo
• Distinguiamo ciò che Dio crea e ciò che l’uomo costruisce
La gioia dello stare insieme, fa intuire, attraverso semplici domande
• Scopriamo attraverso i racconti evangelici il significato di
attesa e il senso del dono.
• Realizziamo un piccolo dono per la famiglia.
Come il bimbo Gesù, cresciamo e incontriamo persone e amici
• Scopriamo le tappe della nostra crescita e le paragoniamo a
quelle di Gesù.
• Conosciamo l’ambiente in cui è cresciuto Gesù e alcuni
momenti significativi della sua vita attraverso i suoi gesti e le
sue parole.
• Come ogni bimbo, Gesù ha incontrato persone e conosciuto
amici.
• L’amicizia implica sentimenti di solidarietà, amicizia,perdono.
L’osservazione della natura, introduce al significato della Pasqua
• Scoprire la festa della Pasqua, come festa della vita che si
rinnova
• Attraverso l’esplorazione e la scoperta, osserviamo il risveglio
della natura e la trasformazione dell’ambiente
• Conosciamo il messaggio di amore e di pace lasciato da Gesù
nell’ultima cena
• Vivere in pace non è sempre facile; ma abbiamo bisogno di
amici per vivere, crescere ed imparare
• L’amicizia è un dono prezioso che richiede lealtà ed impegno
5 ANNI
Io e i miei amici
• Conoscersi e capire di non essere soli: condividiamo
l’esperienza di sentirci amati da molte persone che ci sono
vicine e ci circondano ( famigliari, parenti, amici, compagni di
scuola, maestre)
• Impariamo a conoscere e a riconoscere gli altri bambini
attraverso giochi di riconoscimento e di socializzazione
55
Alla scoperta del mondo
• Insieme possiamo scoprire senza paura e imparare a conoscere
il mondo stupendoci e meravigliandoci: il mondo è bello e va
rispettato
• Il mondo è un dono che abbiamo trovato: conosciamo la
natura
Natale: festa dell’amore
• Conosciamo la storia della natività. Gesù nasce per noi, per
portarci l’amore
• Scopriamo in quali e quanti modi anche i bambini possono
diffondere amore ( a scuola,infamiglia, con gli amici)
• Riconosciamo i segni della festa intorno a noi
Alla scoperta dei doni
• Come Gesù anche noi abbiamo una storia, una famiglia, una
casa e, come Lui, anche noi diventiamo grandi
• Gesù vive insieme agli altri e ci insegna la fraternità e la
condivisione (Gesù parla, mangia,sta insieme agli altri)
• storie di ciascun bimbo
• Conosciamo la vita di Gesù, ricostruiamo la vita tipo di ciascun
bimbo e poi le confrontiamo
Apriamo il cuore
• Gesù ci insegna a crescere e a fare il bene (parabole e
miracoli):attenzione agli altri (tutti, senza distinzioni)
• La Pasqua ci porta la gioia; anche gli uomini fanno pace con
Dio grazie a Gesù
• Impariamo che “ aprire il cuore” significa avere sempre voglia
di ricominciare, di rappacificarsi, di perdonarsi
• Osserviamo la natura che si risveglia e che ritorna alla vita
• Impariamo che possiamo impegnarci a compiere buone azioni
verso glia altri e che possiamo essere migliori
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ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE
Obiettivo generale
• Approfondimento del senso dell’amicizia, della fratellanza,
della pace.
Obiettivi specifici
• Capacità di riflettere sui processi di socializzazione
riconoscendo e distinguendo i rapporti di amicizia
• Favorire e valorizzare la conoscenza di aspetti di culture
differenti incentivando meccanismi di comprensione e rispetto
• Sviluppare il senso di fratellanza universale, il rifiuto della
violenza e di qualunque forma di prevaricazione
Attività
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Lettura di racconti
Verbalizzazione di esperienze personali
Rielaborazione grafico-pittorica di vissuti
Commenti di immagini fotografiche e d audiovisive
Gioco simbolico
Strumenti
Libri, riviste, materiale per attivita’ grafico-pittoriche, audiovisivi
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PROGETTO INGLESE
“ IMPARIAMO L’INGLESE GIOCANDO”
Bambini di 4 e 5 anni
(ottobre-maggio)
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Premessa
L’insegnamento della lingua inglese sarà un divertente “viaggio” in
compagnia di un simpatico draghetto che porterà i bambini ad
entrare in contatto con nuovi suoni, percorrendo i primi passi per la
costruzione di un modo di esprimersi completamente nuovo. Gioco e
divertimento saranno la costante di ogni lezione. Questo progetto è
rivolto ai bambini di 4-5 anni con lo scopo di renderli consapevoli
dell’esistenza di lingue diverse dalla propria e di stimolarli
all’apprendimento di semplici espressioni e vocaboli della lingua
inglese attraverso attività divertenti, creative e di ascolto.
Metodolgia
Il percorso conoscitivo inizierà con la presentazione di un simpatico
draghetto Draky, un personaggio che li accompagnerà in un viaggio
speciale per tutto l’anno scolastico. Ogni appuntamento con Draky
comprenderà diversi argomenti brevi, per mantenere alto il livello di
interesse: così i bambini apprenderanno attraverso la ripetizione
sistematica dei termini “in azione” arricchendo il vocabolario
attraverso giochi motori e musicali. Le strategie di insegnamento
saranno:
• Il gioco, in tutte le sue forme
• L'attivazione di tutti i canali sensoriali per favorire la memoria
a lungo termine
• L'uso di un mediatore fantastico
• L'utilizzo di canti, rime, filastrocche
Obiettivi
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Imparare a salutare e a congedarsi
Presentarsi in Inglese
Comprendere ed eseguire semplici comandi
Identificare e nomimare alcuni colori
Imparare a contare fino a 5-10
Identificare e riconoscere alcune parti del corpo
Comprendere e nominare alcuni indumenti
Nominare i componenti principali della famiglia
Conoscere il nome degli animali più comuni
Conoscere e nominare i cibi preferiti.
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• Conoscere il lessico relativo alle principali festività.
• Ascoltare, ripetere e memorizzare semplici
canzoncine, filastrocche...
vocaboli,
L’ insegnante potrà ridurre, ampliare o modificare i contenuti in
base alle esigenze della classe.
Tempi
Il periodo di svolgimento del progetto è compreso tra i mesi di
ottobre e maggio, con scadenza settimanale.
Materiali
Per realizzare il progetto verrà utilizzato materiale strutturato e non
strutturato, oltre all’ausilio di strumenti audiovisivi.
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PROGETTO INFORMATICA
“ IL MIO AMICO COMPUTER”
Bambini di 5 anni
(ottobre-maggio)
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Premessa
Il computer è un mezzo tecnologico che cattura la naturale curiosità
del bambino, diverte e affascina i piccoli utenti stimolando la loro
creatività, le loro funzioni logiche, di ragionamento e di
apprendimento.
Le attività servono a far acquisire sicurezza e padronanza di questo
strumento e al tempo stesso aiutano ai bambini a lavorare e
apprendere insieme. È importante che, alla fine di questa
esperienza, riescano a usare il mouse e le altre parti in maniera
corretta, riconoscendo e denominando i componenti e le funzioni
svolte attraverso l’sperimentazione diretta (usando la macchina
fotografica digitale, stampando i disegni, ecc).
Il laboratorio
Nel laboratorio informatica sono sistemati gli strumenti necessari
alle attività.
Formeremo gruppi di bambini, che si recheranno nel laboratorio
una volta a settimana per realizzare le esperienze sotto la guida
dell’insegnante.
Strategie e metodologie didattiche
È efficace l’uso di programmi sufficientemente semplici in modo da
favorirne l’utilizzo ai bambini con una minima mediazione dell’
insegnante : “Paint” per disegnare, siti web per attività di gioco
didattico e rielaborazioni a livello grafico pittorico.
Obiettivi specifici di apprendimento
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Avvicinare il bambino al linguaggio informatico
Conoscere le principali componenti di un sistema
multimediale
Saper avviare e spegnere il computer
Sapere utilizzare correttamente i pulsanti del mouse
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Saper direzionare il movimento del mouse in relazione a
quanto appare sul monitor
Riconoscere simboli, lettere, numeri sulla tastiera
Saper utilizzare i principali tasti della tastiera
Comprendere il concetto di causa-effetto
Rispettare i tempi dei compagni
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Relazionare con i compagni in modo collaborativo
Conoscere ed utilizzare il programma Paint, discriminando
colori, forme e dimensioni diverse
Sviluppare la capacità di osservazione con dei giochi didattici
Attività
Le attività iniziali vertono sulla familiarizzazione con il PC e le sue
periferiche (tastiera, mouse, stampante, scanner).
• Disegnaimo il computer e costruiamo il mouse utilizzando
materiali da riciclaggio.
• Lo scarabocchio con il mouse: il bambino liberamente fa
ghirigori e scarabocchi. L’insegnante propone di rendere le
figure più leggibili evidenziandole con il colore.
• Giocare con le forme: usando una macchina fotografica
digitale andiamo in giro per la scuola a cercare oggetti di varie
forme (rotonda, quadrata, rettangolare, triangolare).
Scarichiamo le foto sul computer e poi giochiamo a indovinare
la forma degli oggetti che abbiamo osservato.
• Creare una collezione di disegni: esperienze dirette sotto la
guida dell'adulto per fare facili scritte, disegni, acquisire
immagini, trasformarle, stamparle, costruire un piccolo libro e
un portafoto.
• Realizzazione di un cartellone di sintesi delle varie esperienze
compiute alla fine del laboratorio.
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USCITE DIDATTICHE A.S. 2016-2017
Nell’ambito della programmazione annuale, si propongono le
seguenti uscite e visite didattiche per l’anno scolastico 2016/17:
3 ANNI
Canal Educa “Que bien, tenemos agua”
Spettacolo di Natale: “Piccolino”
Fattoria “GIRALUNA”
4 ANNI
Canal Educa: “Que bien, tenemos agua”
Spettacolo di Natale: “Piccolino”
Fattoria “La granja de los cuentos”
Museo Reina Sofia: “a todo color”
Caixaforum: “una fiesta en la cocina”
Drakulin: “Pianeta azzurro”
5 ANNI
Canal Educa: “Que bien, tenemos agua”
Spettacolo di Natale: “Piccolino”
Fattoria “El Alamo”
La ardilla rusa: “las constelaciones de Mirò”
La ardilla rusa: “Gulliver”
Reina Sofia: “tablero invisibile”
Drakulin: “bambini del mondo”
Caixaforum: “tantos cuentos, tantos mundos”
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