Tutta l`Italia in festa dice grazie ai suoi straordinari eroi

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Tutta l`Italia in festa dice grazie ai suoi straordinari eroi
QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1889
L’UNIONE SARDA
sped. abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - cagliari
Dall’8 Luglio
all’8 Settembre 2006
ASSEMINI
Via Amsicora 18
SERRAMANNA
Via E.Lussu 50
Borsa
anno cxviii, numero 187
CRONACA
ESTERI
De Andrè
aggredisce
i carabinieri
VARIAZIONE ANNO
MIBTEL ..........................+11,37
S&P/MIB ........................+11,18
DOW JONES ...................+6,13
NASDAQ .........................+0,85
EURO/DOLLARO............+7,34
L’UNIONE SARDA € 1
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Lunedì 10 Luglio 2006
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Dall’8 Luglio
all’8 Settembre 2006
Si schianta
un aereo russo:
più di 120 morti
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A PAGINA
ASSEMINI
Via Amsicora 18
SERRAMANNA
Via E.Lussu 50
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Battuta la Francia ai rigori al termine di una partita palpitante. Espulso Zidane
Campioni del mondo
Tutta l’Italia in festa dice grazie ai suoi straordinari eroi
Campioni del mondo! Campioni del
mondo! Quando Fabio Grosso trasforma
l’ultimo, decisivo calcio di rigore, l’urlo
esplode in tutte le case e le piazze italiane e comincia la festa per il quarto titolo mondiale conquistato dagli azzurri. È
una gioia incontenibile che arriva al termine di una finale emozionante, soffertissima: Italia subito in svantaggio per
un rigore (“cucchiaio” di Zidane), poi il
pareggio di Materazzi con un gran colpo
di testa, gli azzurri che sfiorano il vantaggio (traversa di Toni), il secondo tempo e i supplementari in apnea, l’espulsione di Zidane per un incredibile fallaccio.
E poi la lotteria dei rigori, l’incubo di un
brutto film già visto. Ma questa volta l’Italia è infallibile e sale sul tetto del mondo. Dopo Madrid 1982, ecco Berlino
2006: un’altra data storica, un’impresa
straordinaria dopo 24 anni di attesa.
Da calciopoli al titolo
Così si è ripetuto
il miracolo italiano
WWDI DIONISIO MASCIAWW
C
ampioni del mondo. Alle 22,41 in punto il cielo di Berlino, tornato magicamente sereno dopo il
nubifragio di sabato, si è
tinto d’azzurro ufficializzando l’apoteosi della Nazionale più amata dagli italiani. Il confine fra la gloria e un’altra cocente delusione di fronte alla Francia
è stato tracciato dai cinque
rigoristi che hanno danzato attorno all’ipnotizzante
dischetto di gesso sfiorando l’arte con un semplice
gesto tecnico e muscolare.
E, come credevamo accadesse soltanto nella favole,
il finale dell’avventura azzurra a Germania 2006 ha
riservato piccole e grandi
dolcezze: il bene prevale
sul male, la classe operaia
va in paradiso, il rispetto
reciproco e gli interessi
del collettivo annientano gli
egoismi e il divismo.
È stata una faticaccia.
Un’impresa che, a un certo punto, sembrava perfino irrealizzabile. Perché in
questo trionfo italiano, non
ci sono eroi senza macchia
e unti dagli dei del pallone;
non ci sono salvatori della
patria e santi intervenuti
per dare una spintarella
nei momenti di difficoltà.
C’è semplicemente una
squadra che ha saputo
esprimere il meglio del
calcio italiano: talento, organizzazione tattica, elasticità mentale. Anche un
pizzico di furbizia e di for-
tuna. Il rischio pomodori
diffuso da Calciopoli ha
rappresentato una molla
poderosa, va detto. Le polemiche hanno blindato la
squadra: fuori dal ritiro azzurro sono rimasti i procuratori, il codazzo di dirigenti in cerca di vetrina, le sirene del calciomercato. Il
timore del fallimento ha
sgretolato alibi e tendenza
al vittimismo: chi ha sbagliato (De Rossi usando i
gomiti, Cannavaro la lingua) non ha trovato solidarietà, anzi si è trovato da
solo a “cuocere nel suo
brodo”. Di fronte alle responsabilità gli azzurri si
sono stretti attorno a Lippi costruendo l’impresa.
Ragazzi diventati adulti e
ricchi troppo in fretta, con
i loro pregi pallonari ma
anche con le debolezze di
ogni uomo, si sono trasformati in un’armata insuperabile, una fabbrica inesauribile di emozioni e di
batticuore. Fino al delirio di
Berlino.
Ragazzi meravigliosi.
Non sono economisti, letterati, scienziati. Non è neppure obbligatorio che siano maestri di vita per noi
e per i nostri figli. Ma da ieri avranno un posto privilegiato nei cuori di tutti gli
italiani perché, assieme alla coppa del mondo, hanno riportato a casa il calcio che una combriccola di
ciarlatani aveva rubato.
Un altro miracolo italiano.
NELL’INFORMATORE
IN SARDEGNA
Ore 22,41: Cagliari
impazzisce di gioia
La festa al Poetto dei tifosi cagliaritani.
[R. T.]
Prima un silenzio irreale: poi, alle
22,41 è esplosa la gioia. Tutta Italia si
è riversata per le strade. Cortei a Cagliari e in tutta la Sardegna. Qualche
incidente nel capoluogo a San Michele.
GRAZIE ITALIA. Esplode la gioia degli azzurri: Cannavaro solleva al cielo la coppa del mondo
DA PAGINA
2 A PAGINA 7
Antonietta Mussinu, 68 anni, è morta in meno di un metro d’acqua
Villacidro. La vittima è un anziano pensionato, stava andando nella vigna
Orosei, anziana cade dal molo e annega
Infarto in auto: sbalzato fuori, muore schiacciato
L’hanno notata dei ragazzi
che giocavano sul bagnasciuga. Il corpo ormai senza
vita di Antonietta Mussinu,
68 anni, originaria di Lula
ma da tempo residente a
Nuoro, galleggiava a pochi
metri dal porticciolo di Osalla, a Orosei. È morta annegata,
stando al
MOGORO
primo
Attentato: verdetto
del medico
del
evacuata
118. Ma
una casa
probabilmente la
A
PAGINA
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causa della tragedia è da addebitare a un
malore che ha colto l’anziana mentre passeggiava lungo il molo sotto il sole di
mezzogiorno. Ha perso i
sensi ed è caduta in acqua.
Il corpo è stato riportato in
riva da alcuni pescatori.
A PAGINA
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SERRAMANNA
L’UNIONE SARDA
Cocaina:
quattro
in cella
LE GUIDE ESCLUSIVE
di
FABIO MANCA
Li hanno sorpresi
durante la consegna di una partita
di droga: mezzo
chilo di cocaina.
Erano in quattro:
due di Nulvi e due
di
Serramanna.
Uno ha perfino
tentato la fuga in
una strada di campagna pigiando sul
pedale dell’acceleratore. Non è andato lontano: i carabinieri lo hanno
arrestato con i suoi
tre complici.
A PAGINA
41
DA DOMANI IN EDICOLA
La SARDEGNA
si fa in 3
MARTEDÌ 3° volume
“Sardegna tutte le spiagge”
MERCOLEDÌ 3a guida
“Sardegna tutti gli itinerari”
GIOVEDÌ 3° DVD
“Sardegna sotto il mare”
Si chiamava Benigno Anni, 76 anni ex maresciallo
dell’aeronautica.
A gennaio era riuscito a
superare un infarto. Ma si
sentiva in salute e ogni
giorno andava dopo pranzo nella sua vigna tra Villacidro e Gonnosfanadiga. È
morto ieri
pomerigALGHERO
gio. Si è
sentito
male al Mega-rissa
volante
all’uscita
mentre si
dal night
recava in
campa A PAGINA 46
gna.
Il
furgoncino è uscito fuori strada, lo
ha sbalzato fuori e lo ha
schiacciato mentre si ribaltava.
Nulla da fare per i soccorritori chiamati da un ragazzo che ha assistito alla
terribile scena.
NONNIS A PAGINA 41
IN EDICOLA CON L’UNIONE SARDA LE GUIDE ESCLUSIVE DELLA SARDEGNA: MARTEDÌ TUTTE LE SPIAGGE - MERCOLEDÌ TUTTI GLI ITINERARI - GIOVEDÌ SOTTO IL MARE