Regolamento della Libera Professione e delle attività commercia
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Regolamento della Libera Professione e delle attività commercia
ATTO AZIENDALE DELLA LIBERA PROFESSIONE E DELLA ATTIVITA’ IN CONVENZIONE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA SAN PAOLO Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 SEZIONE I – NORME GENERALI Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 1. Oggetto dell’Atto Aziendale della Libera Professione intramuraria Ai sensi del presente Atto Aziendale, per “Libera Professione intramuraria” s’intende l’esercizio di un’attività libero-professionale svolta individualmente o in equipe dal personale dirigente del ruolo sanitario, con rapporto di lavoro esclusivo e a tempo pieno, a favore e su libera scelta del singolo utente o di utenti associati anche attraverso forme di rappresentanza nell’ambito degli spazi appartenenti all’azienda o provvisoriamente in spazi sostitutivi secondo quanto previsto dall’art. 7 commi 2 e 3 del D.P.C.M. 27/3/2000 e dall’’art. 56 dei due CC.CC.NN.LL. della dirigenza 8/6/2000, dell’art. 4 comma 2, lettera g, CC.CC.NN.L. 3/11/2005, nonché dalle linee guida della Regione Lombardia Direzione Generale Sanità, 12665 del 8/3/2006. L’onere delle prestazioni deve essere a carico del richiedente o di assicurazioni o di fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale previsti dall’art. 9 del D. Lgs. 502/1992. L’Atto Aziendale della Libera Professione intramuraria e della attività in convenzione si articola in quattro sezioni: • Sezione I - Norme Generali • Sezione II - Libera Professione in regime ambulatoriale; • Sezione III - Libera Professione in regime di ricovero; • Sezione IV – Attività in convenzione 2.20Finalità generali ed obiettivi Le finalità che l’Azienda Ospedaliera si pone nello sviluppo della Libera Professione intramuraria sono: - Contribuire al processo riorganizzativi dei servizi offerti ai pazienti, mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze, capacità, esperienze e risorse organizzative, tecnologiche e strutturali dell’azienda, nell’ambito di un sistema sanitario complessivamente inteso; - Rafforzare la capacità competitiva dell’Azienda stessa non solo sul mercato dei servizi garantiti e finanziati dal SSN in concorrenza con altre aziende sanitarie pubbliche e con le strutture private, ma sul mercato piu’ generale dei servizi sanitari; Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 - Garantire il diritto sancito dalla normativa verso il personale della dirigenza sanitaria che opti per l’attività professionale intramoenia, di esercitare la stessa nell’ambito della Azienda di appartenenza. Gli obiettivi da perseguire nello sviluppo della Libera Professione sono quelli di : - attivare un sistema rilevante di incentivi, generando risorse da destinare alla remunerazione aggiuntiva delle risorse umane interne; - ricavare utile, ottenendo la possibilità concreta di avere dei margini economici positivi da destinare prioritariamente al miglioramento del risultato economico e dell’attività istituzionale; - rafforzare la capacità di conservare ed attrarre professionisti, offrendo possibilità di introiti aggiuntivi ed alternativi al mercato esterno; - attirare la domanda altrimenti orientata verso il circuito privato di prestazioni sanitarie; - rafforzare l’immagine aziendale, con effetti positivi anche sull’attività istituzionale ed aumento della visibilità esterna della qualità aziendale; - stimolare l’innovazione ed il raggiungimento di nuovi obiettivi di qualità, sollecitando la revisione delle prassi organizzative consolidate. 3. Ufficio Attività Commerciali e Marketing L’Ufficio Attività Commerciali e Marketing sovrintende all’organizzazione delle attività gestionali ed amministrative necessarie ad assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie rese in regime libero-professionale e dell’attività in convenzione svolte dal personale dirigente del ruolo sanitario della azienda ospedaliera. 4. Comitato di garanzia per la Libera Professione L'azienda istituisce un Comitato di garanzia1 per la Libera Professione composto dal Responsabile dell’Ufficio Attività Commerciale e Marketing, da un componente della Direzione Sanitaria, da un componente della Direzione Amministrativa, da un componente del Nucleo di Valutazione, da due rappresentanti sindacali della dirigenza medica e da un rappresentante sindacale della dirigenza sanitaria non medica. 1 C.C.N.L. 8/6/2000, art. 54, comma 6 e D.P.C.M. 27/3/2000 art. 5, comma 2, lettera h). Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 Il Comitato di Garanzia ha il compito di monitorare costantemente il rapporto tra l’ attività istituzionale resa in regime ordinario o di area a pagamento e attività Libero Professionale intramuraria, e di proporre al Direttore Generale eventuali misure correttive. Il comitato sul proprio operato riferisce al Direttore Generale. 5. Attività disciplinata dall’Atto aziendale Il presente atto aziendale disciplina le modalità di svolgimento delle attività sanitarie rese a pagamento da parte del personale dell’Azienda Ospedaliera “San Paolo” su richiesta di utenti singoli, associati, aziende o enti. 6. Tipologie di attività Libera Professionale L'attività libero-professionale può essere esercitata nelle seguenti forme: A) Libera Professione individuale: è caratterizzata dalla specifica scelta, da parte dell'utente, del singolo dirigente a cui si richiede l'erogazione della prestazione liberoprofessionale. B) Libera Professione svolta in équipe: in questo caso l’utente fa richiesta di una prestazione all’équipe. L’équipe può essere costituita sia dal personale dirigente di una intera U.O., sia da parte di essa, sia da un gruppo di professionisti appartenenti a più di una UU.OO. che si organizzano tra di loro per svolgere l’attività liberoprofessionale. Le prestazioni richieste a pagamento dal singolo utente ad una U.O. che di norma eroga le prestazioni in équipe, sono erogate dalla stessa in regime libero-professionale. C) Attività richiesta da terzi all’Azienda e disciplinata da convenzione o come prestazione occasionale. In ogni caso l’attività libero-professionale non deve interferire con quella istituzionale. 7. Personale d’azienda coinvolto E' sottoposto alla presente disciplina2 il personale dirigente del ruolo sanitario e non sanitario, nonché il personale tecnico, infermieristico, amministrativo ed ausiliario coinvolto nell'erogazione dei servizi in regime Libero Professionale in base alle modalità di partecipazione indicate negli specifici atti che compongono il presente 2 in conformità al CCIA AOSP 2001, Legge 8/1/2002 n. 1 “conversione in legge del D.L. del 12/11/2001 n. 402, e alla legge tutela maternità 1204 del 30/12/1971 Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 Atto Aziendale. Il personale per l’attività in Libera Professione svolta negli spazi aziendali rimane timbrato. 7.1. Personale dirigente Le disposizioni del presente atto si applicano al personale dirigente del ruolo sanitario dipendente dell’Azienda Ospedaliera “San Paolo” assunto con rapporto di lavoro esclusivo e a tempo pieno, che esercita l’attività libero-professionale nelle forme previste dall’art. 15-quinquies, comma 2 del D.lgs. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni . I dirigenti del ruolo sanitario che hanno optato per svolgere l’attività liberoprofessionale extramuraria o intramuraria possono revocare l’opzione entro i termini previsti dalla normativa vigente, dandone comunicazione al Direttore Generale,3 con decorrenza al 1° gennaio dell’anno successivo. Nell'Allegato A4 del presente Atto aziendale è riportato l'elenco nominativo del personale dirigente del ruolo sanitario dipendente dell’Azienda Ospedaliera San Paolo con rapporto di lavoro esclusivo. 7.2. Personale di supporto Il personale non dirigente del ruolo sanitario e il personale dirigente e non dirigente del ruolo amministrativo, tecnico e professionale, partecipa alla Libera Professione intramuraria svolta dai dirigenti del ruolo sanitario attraverso le seguenti forme: a. attività di supporto diretto; b. attività di supporto indiretto. Qualora le disponibilità fornite dagli operatori dipendenti non dovessero essere sufficienti a coprire il fabbisogno di supporto dei professionisti, l’Azienda si riserva la possibilità di ricorrere a personale esterno per coprire il fabbisogno eccedente tramite contratti di collaborazione e/o mediante convenzioni con aziende esterne, sentite le Organizzazioni Sindacali.5 3 L. 26/5/2004 n. 138 4 il presente allegato, in base alla L. 26/5/2004 n. 138 dovrà essere aggiornato annualmente. 5 Decreto Legislativo 254 28/7/2000 art.2. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 Le forme sopraindicate differiscono sia per quanto riguarda le modalità di partecipazione all’attività libero professionale che per quanto attiene le modalità retributive. Nei commi successivi sono dettagliate le peculiarità di ciascuna delle due forme di partecipazione. Ai sensi del D.L. 12 Novembre 2001 n. 402, e successive modifiche ed integrazioni, sulle disposizioni urgenti in materia di personale sanitario, si precisa che: “sono ammessi a svolgere prestazioni aggiuntive gli infermieri ed i tecnici sanitari di radiologia medica dipendenti dalla stessa amministrazione, in possesso de seguenti requisiti: a) essere in servizio con rapporto di lavoro a tempo pieno da almeno sei mesi; b) essere esenti da limitazioni anche parziali o prescrizioni alle mansioni come certificate dal medico competente; c) non beneficiare, nel mese in cui è richiesta la prestazione aggiuntiva, di istituti normativi o contrattuali che comportino la riduzione, a qualsiasi titolo, dell’orario di servizio, comprese le assenze per malattia. “ L’Allegato B contiene l’elenco del personale che ha comunicato tramite apposito modulo all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing la disponibilità a svolgere l’attività di supporto alla Libera Professione esercitata dal personale dirigente di quest’Azienda6. Il personale di supporto dovrà operare timbrato; percepisce un compenso, e restituisce all’azienda un monte ore pari alla quantità di tempo effettivamente impiegata per l’attività stessa, che può essere valutato a consuntivo o come tempo standard per quel tipo di prestazione. 6 D.P.C.M. 27/3/2000, art. 5, comma 2, lettera d). Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 7.2.1. Attività di supporto diretto Svolge attività di supporto diretto il personale che, con la propria presenza e specifica professionalità individuale, fornisce un contributo diretto all’erogazione della prestazione. La partecipazione del personale che presta supporto diretto allo svolgimento delle attività libero-professionali è volontaria e non può in alcun modo essere coercita dall’azienda. Gli aspetti organizzativi relativi alla partecipazione del personale di supporto diretto sono gestiti all’interno di ciascuna Unità Operativa. 7.2.2 Attività di supporto indiretto Si intende per attività di supporto indiretto l’insieme delle attività necessarie per l’esercizio della Libera Professione, ma dedicate in modo indistinto anche all’attività istituzionale. A differenza dell’attività di supporto diretto, quella di supporto indiretto non è programmabile con riferimento ad una specifica prestazione. In particolare è da considerare supporto indiretto sia quella del personale infermieristico di reparto che l’attività prestata dal personale amministrativo che svolge nell’azienda le attività correlate all’organizzazione della libera professione. 7.2.2.1.Attività di supporto indiretto personale sanitario Tipica attività di supporto indiretto sanitario è rappresentata dal personale infermieristico di reparto. Gli aspetti organizzativi relativi alla partecipazione del personale di supporto indiretto sono gestiti all’interno di ciascuna Unità Operativa;la ripartizione tra il personale infermieristico di reparto del monte ore, determinato dal numero delle giornate di degenza per le ore di assistenza standard, viene definita dalla Capo Sala. Al personale viene corrisposta una tariffa oraria stabilita come da tabella allegata C1; il personale restituisce all’azienda un monte ore pari all’ammontare complessivo attribuito diviso la tariffa oraria Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 7.2.2.2.Attività di supporto indiretto personale amministrativo Il supporto indiretto amministrativo è rappresentato dall’attività svolta dal personale del CUP, dell’ ufficio ricoveri e delle altre U.O. amministrative e di staff che svolgono attività di prenotazione, accettazione, pagamento, etc. Gli aspetti organizzativi relativi alla partecipazione del personale di supporto indiretto sono gestiti all’interno di ciascuna Unità Operativa;la ripartizione delle ore disponibili al personale viene definita dal Responsabile. Al personale viene corrisposta una tariffa orario stabilita come da tabella allegata C1; il personale restituisce all’azienda un monte ore pari all’ammontare complessivo attribuito diviso la tariffa oraria 8. Debito orario L’azienda provvede a calcolare il debito orario aggiuntivo a quello istituzionale per tutte le figure che partecipano alla Libera Professione come evidenziato dall’allegato C2 9. Prestazioni erogabili in regime libero-professionale L’attività libero-professionale è prestata di norma nella disciplina di appartenenza. Il Dirigente sanitario che in ragione della disciplina di appartenenza o delle funzioni svolte non può esercitare la Libera Professione, nella propria struttura o nella propria disciplina può essere autorizzato dal Direttore Generale con il parere favorevole del Collegio di Direzione e delle OO.SS. maggiormente rappresentative della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria ad esercitare la Libera Professione in altra struttura dell’azienda o in una disciplina equipollente a quella di appartenenza purchè sia in possesso della specializzazione o di una anzianità di servizio di 5 anni nella disciplina stessa. L’autorizzazione è concessa per l’esercizio della attività di prevenzione di cui al d. Lgs. 626/94 con esclusione dei dirigenti che versino in condizioni di incompatibilità in quanto direttamente addetti alle attività di prevenzione Sono erogabili in regime Libero Professionale intramoenia le seguenti prestazioni: - prestazioni sanitarie erogate dall'azienda in regime S.S.N.. - prestazioni sanitarie che l’utente può ottenere a pagamento anche da altri soggetti terzi; prestazioni extra SSN. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 10. Prestazioni NON erogabili in regime libero-professionale Non possono essere erogate in regime Libera Professione: - le prestazioni rese in via esclusiva dal SSN - le prestazioni di P.S. e di Medicina d’Urgenza - le prestazioni di ricovero presso le rianimazioni - le prestazioni di ricovero presso le Terapie Intensive - le prestazioni di ricovero presso le UTIC Sono altresì escluse le prestazioni erogate in regime ambulatoriale di dialisi, trasfusione e plasmaferesi. 11. Attività non rientranti nella Libera Professione Non rientrano fra le attività libero-professionali le seguenti attività: 1. Partecipazione ai corsi di formazione, diplomi universitari e scuole di specializzazione e diploma, in qualità di docente; 2. Collaborazione a riviste e periodici scientifici e professionali; 3. Partecipazioni a commissioni di concorso o altre commissioni presso Enti e Ministeri; 4. Relazioni a convegni e pubblicazione dei relativi interventi; 5. Partecipazione ai comitati scientifici; 6. Partecipazione ad organismi istituzionali della propria categoria professionale o sindacale non in veste di dirigenti sindacali; 7. Attività sanitaria resa a titolo gratuito o con rimborso delle spese sostenute, a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni ed associazioni di volontariato o altre organizzazioni senza fini di lucro; 8. Pareri medico-legali richiesti da organi di polizia giudiziaria o da organismi dell’amministrazione giudiziaria dello Stato. Lo svolgimento delle attività sopra esposte richieste al personale con rapporto di lavoro esclusivo, sia se richieste a titolo gratuito che a pagamento, è consentito dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’Azienda. A tal proposito l’Azienda o Ente richiedente inoltra apposita richiesta di autorizzazione all’Ufficio Amministrazione e Gestione Risorse Umane, specificando l’oggetto dell’attività, il giorno e l’ora in cui deve essere svolta ed il compenso previsto. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 0 L’Ufficio Amministrazione e Gestione Risorse Umane, valutata la compatibilità dell’attività richiesta rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente che disciplina il rapporto di pubblico impiego7, rilascia apposita autorizzazione. E’ esonerata da autorizzazione l’attività di cui al punto 8, quando il soggetto riceve l’incarico come C.T.U.. In ogni caso, se la prestazione è resa a titolo oneroso, il dirigente è tenuto a comunicare annualmente all’Ufficio Amministrazione e Gestione Risorse Umane, ai fini dell’anagrafe tributaria, il compenso percepito a fronte dell’attività precedentemente autorizzata. Nessun compenso è dovuto se le attività sopra indicate sono svolte per ragioni istituzionali8. Le attività aziendali connesse alla sperimentazione clinica non vengono ricompresse nelle attività di LP e sono oggetto di specifica normativa aziendale (deliberazione 282 del 5/3/1997) 12. Limitazioni Le prestazioni sono erogate al di fuori del normale orario di servizio, e delle attività previste dall’impegno di servizio, in fasce orarie ben distinte dalla normale attività istituzionale e con un piano di lavoro definito e sottoscritto dai singoli dirigenti. Tutte le attività relative all'erogazione dei servizi oggetto del presente Atto aziendale, svolte al di fuori dell'orario di servizio, non possono complessivamente comportare sia in termini di volumi che di orari un volume superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali. Per l’attività di ricovero la valutazione è riferita anche alla tipologia ed alla complessità delle prestazioni9. La Direzione negozia con i singoli dirigenti il volume massimo di prestazioni sulla base dei volumi di attività istituzionale concordati in sede di definizione annuale di budget10. Durante l'esercizio dell'attività libero-professionale non è consentito l'uso del ricettario S.S.N.. 7 D. Lgs. 29/1993, art. 58, comma 7 e successive modificazioni ed integrazioni. 8 C.C.N.L. 8/6/2000, art. 60, comma 3. 9 D.G.R. VII/303374 del 9.02.2001. 10 C.C.N.L. 8/6/2000, art. 54, comma 6. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 1 Tutti i medici dipendenti devono essere posti nelle migliori condizioni per esercitare il diritto alla Libera Professione che coincide con l’analogo diritto di scelta dell’utente nei confronti del medico specialista. L’attività Libera Professione non può essere utilizzata come strumento per la riduzione delle liste di attesa. L’attività Libera Professione non deve essere concorrenziale nei confronti del SSN ed il suo svolgimento deve essere organizzato in modo tale da assicurare prioritariamente l’assolvimento dei compiti istituzionali e la funzionalità dei servizi, nel rispetto della normativa disciplinante la materia. E' fatto assoluto divieto ai professionisti che svolgono l'attività libero-professionale in regime intramurario di riscuotere direttamente i compensi relativi alle prestazioni da loro erogate ad eccezione dei casi espressamente previsti dal presente Atto aziendale. Le tariffe libero professionali vanno concordate, su proposta del singolo medico e dei componenti delle equipe, anche interdisciplinari, coinvolte, anche in linea con i valori dell’ordine per le prestazioni corrispondenti. Il Professionista che svolge attività Libero Professionale extramoenia può esercitare tale attività in ambito privato; pertanto il professionista opera a titolo personale, ovvero senza alcun rapporto con il SSN e con l’Azienda di appartenenza. 13. Risorse messe a disposizione dall'Azienda L'azienda mette a disposizione gli spazi e i posti letto necessari allo svolgimento della Libera Professione intramuraria secondo i limiti previsti dalla vigente normativa. Nell'Allegato D sono indicati in modo dettagliato gli spazi ambulatoriali e i posti letto utilizzabili durante l'attività libero-professionale. (tabella riaggiornata visti gli spostamenti) Per quanto riguarda gli spazi ambulatoriali nell’allegato sono indicate le fasce orarie in cui ciascun ambulatorio è occupato per attività istituzionali già programmate e quindi le fasce orarie in cui lo stesso è a disposizione dei professionisti per l’esercizio dell’attività libero-professionale. Il Direttore Generale, fino alla realizzazione di idonee strutture e spazi distinti per l'esercizio della Libera Professione intramoenia, assume iniziative specifiche per Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 2 reperire fuori dall’Azienda spazi sostitutivi in strutture non accreditate ed autorizza l’utilizzo di studi professionali privati, mediante appositi atti convenzionali 14. Adempimenti contabili e fiscali Tutti i proventi derivanti dalle attività svolte al di fuori del normale orario di lavoro sono assimilati, ai soli fini fiscali, ai compensi di lavoro dipendente. Pertanto l'azienda provvede direttamente all'accreditamento in busta paga dei compensi spettanti al personale avente titolo, a fronte delle prestazioni erogate in regime libero-professionale. L’Azienda provvede a versare tutti i contributi fiscali (IRPEF, IRAP, ….), previdenziali ed assicurativi dovuti per legge sulla base dei proventi derivanti dall’esercizio dell’attività libero-professionale svolta a qualsiasi titolo. 15. Disposizioni transitorie Quanto previsto dagli atti compresi nel presente Atto aziendale è in sintonia con la vigente legislazione nazionale e regionale. Le parti che risulteranno superate dalla normativa futura, saranno sostituite direttamente mediante atti deliberativi della Direzione a meno che siano tra quelli oggetto di contrattazione integrativa. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 3 SEZIONE II ATTO AZIENDALE DELLA LIBERA PROFESSIONE AMBULATORIALE Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 4 1. Definizione Per attività libero-professionali svolta in regime ambulatoriale si intende le prestazioni quali visite specialistiche, prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio, piccoli interventi chirurgici, che possono essere individuate nel Nomenclatore Tariffario della Regione Lombardia, D.G.R. VI/42606 del 23 aprile 2000 e dalle successive D.G.R. contenenti modifiche ed integrazioni, nonché quelle prestazioni non erogate dal SSN. Sono assimilate alle prestazioni ambulatoriali anche le relazioni mediche, le perizie e i pareri medico-legali resi dal professionista a favore di singoli utenti. Una prestazione ambulatoriale s’intende in regime libero-professionale intramuraria se vi è l'esplicita richiesta da parte dell’utente che la prestazione sia erogata dietro pagamento, da uno o più medici o sanitari nominativamente individuati ed operanti nell'ambito dell'Azienda, oppure da parte di un’équipe, con oneri a carico del richiedente o di assicurazioni o di fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale previsti dall’art. 9 del d.lgs. 502/1992. 2. Richiesta di autorizzazione I professionisti aventi titolo che vogliono svolgere l’attività libero professionale devono compilare presso l’Ufficio Attività Commerciali e Marketing un modulo (Modulo di autorizzazione) attraverso il quale chiedono l’autorizzazione a svolgere l’attività libero professionale negli spazi aziendali messi a disposizione (vedi allegato E), indicando in particolare: - la disciplina in cui è svolta la libera professione; - le prestazioni da erogare, le figure professionali coinvolte, il tempo standard per ciascuna figura professionale, le tariffe per ciascuna prestazione; - lo spazio ambulatoriale entro cui si intende svolgere l’attività; - i giorni e fasce orarie in cui si intende svolgere la libera professione; - le eventuali risorse accessorie necessarie per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali, secondo quanto previsto dal D.P.C.M. 27/3/2000, art. 6, comma 4, lettera e). L’autorizzazione a svolgere l’attività all’interno degli spazi aziendali è fornita dalla Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 5 Direzione Sanitaria Aziendale, dopo valutazione economica svolta dall’Ufficio Attività Commerciali e Marketing. 3. Modalità di utilizzo degli spazi ambulatoriali L’attività ambulatoriale in regime libero-professionale deve essere svolta, di norma, all’interno degli ambulatori della struttura aziendale entro cui il professionista presta servizio, o presso altra struttura dell’azienda. In quest’ultimo caso è necessaria l’autorizzazione del Direttore Generale ed il parere favorevole del Comitato di garanzia per la Libera Professione. Qualora all’interno dell’Azienda non siano disponibili ambulatori idonei all’esercizio della Libera Professione, questa può essere esercitata in strutture private non accreditate con cui l’Azienda ha stipulato apposita convenzione oppure, presso studi o ambulatori privati previa specifica autorizzazione rilasciata dal Direttore Generale al professionista. L’esercizio dell’attività libero-professionale può avvenire contemporaneamente nelle diverse tipologie di sedi11. Sono destinati allo svolgimento della Libera Professione ambulatoriale intramuraria gli stessi ambienti in cui è prevista l'attività ambulatoriale istituzionale mantenendo nettamente separati,(ove possibile), nel corso della giornata, i rispettivi orari di utilizzazione tra attività istituzionale ed attività libero-professionale, in modo da non interferire con l’organizzazione delle attività istituzionali. L'azienda definisce le giornate e le fasce orarie a disposizione dei professionisti per lo svolgimento dell'attività ambulatoriale in regime libero-professionale. Al fine di far fronte alle esigenze organizzative proprie di ciascuna U.O., l’individuazione delle fasce orarie e dei giorni della settimana in cui ciascun professionista eserciterà la Libera Professione è effettuata in maniera concertata dal personale dirigente interessato. Il pagamento delle prestazioni è effettuato presso la cassa centrale, in apposito sportello CUP dedicato alla attività Libera Professione, aperto ogni giorno con orario continuato. 11 D.G.R. VII/303374 del 9.02.2001. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 6 4. Prenotazione delle prestazioni Le prenotazioni delle prestazioni da erogare in regime libero-professionale presso la struttura aziendale, sono gestite attraverso uno sportello C.U.P. ed una linea telefonica specificamente dedicati. 5. Liquidazione dei compensi I compensi relativi all’attività svolta presso gli spazi interni sono accreditati sulla busta paga del mese successivo al pagamento delle prestazioni. 6. Metodologia di determinazione delle tariffe Le tariffe delle prestazioni ambulatoriali, di diagnostica strumentale ed esami di laboratorio, al netto dei compensi stabiliti per i professionisti che erogano le prestazioni, devono essere remunerative di tutti i costi sostenuti dall’azienda, in particolare: • costi dei materiali; • costi di ammortamento e di manutenzione delle attrezzature; • compensi del personale di supporto diretto/indiretto; • quota costi generali; • una quota di margine per l’azienda da destinare al potenziamento delle attività istituzionali. Le variazioni delle tariffe, dovranno essere comunicate e concordate con l’Ufficio Attività Commerciali e Marketing e autorizzate dalla Direzione Sanitaria Aziendale. La quota di competenza del dirigente sanitario è pari di norma al 75% della tariffa (comprensivo delle ritenute ed imposte di legge) per le visite ambulatoriali; di norma del 65% della tariffa (comprensivo delle ritenute ed imposte di legge) per le prestazioni strumentali. Tale percentuale potrà subire variazioni, da concordarsi con le OO. SS. maggiormente rappresentative della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, se l’analisi di mercato e dei costi sostenuti per lo svolgimento della prestazione ne richiedessero l’ adeguamento. Il personale di comparto se previsto viene remunerato in base ad una tariffa oraria, sulla base di una specifica attività svolta o come tempo standard per quel tipo di prestazione. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 7 7. Spazi esterni all’azienda Dietro richiesta e parere favorevole del Direttore Generale, il Professionista può richiedere di esercitare l’attività LP fuori dagli spazi dell’Azienda12 come spazi sostitutivi in strutture non accreditate, senza oneri aggiuntivi per l’Azienda, (studi privati, centri medici privati case di cura non accreditate, domicilio del paziente). In particolare la richiesta per svolgere l’attività fuori dagli spazi aziendali deve contenere: • Definizione della tariffa di intesa con il Professionista • Modalità di riscossione dei compensi • Modalità di versamento dei compensi nelle casse aziendali • Durata dell’autorizzazione; (di norma annuale con possibilità di rinnovo previa comunicazione tra le parti, salvo diversa normativa) • Copia autorizzazione sanitaria o auto-dichiarazione di idoneità. Per lo svolgimento di tale attività, al Professionista viene fornito apposito fatturario. Per tale attività viene riconosciuto al professionista l’importo del 95% della tariffa al lordo dei costi sostenuti per tale attività e dell’IRAP. Si individuano 3 tipologie di attività fuori sede: • studi professionali privati, (si veda legge 23 dicembre 2000 n. 388 e D.P.R 22 dicembre 1996 n. 917 art. 48 bis comma 1 lettera a,-bis “ ai fini della determinazione del reddito di cui alla lettera e) del comma 1 dell’articolo 47, i compensi percepiti dal personale dipendente del SSN per l’attività liberoprofessionale intramuraria, esercitata presso gli studi professionali privati a seguito di autorizzazione del direttore generale dell’azienda sanitaria, costituiscono reddito nella misura del 75% “). • centri medici privati non accreditati. • case di cura private non accreditate. 12 D.Lgs 229 del 19/6/99; art 8, 4c. DPCM 27.3.2000; art. 58, 5° c. CCNL; art. 4 D. Lgs n. 254/2000 Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 8 SEZIONE II ATTO AZIENDALE DELLA LIBERA PROFESSIONE RICOVERI Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 9 1. Definizione Condizione necessaria per il ricovero in regime libero-professionale è l'esplicita espressione da parte del paziente della sua volontà di affidarsi alle cure del medico di fiducia, scelto tra quelli con rapporto esclusivo (vedi elenco allegato), al quale è imputata la responsabilità della gestione del ricovero, ivi compresa la gestione della cartella clinica. La tariffa pagata dal paziente per il ricovero in regime libero-professionale si riferisce a tutte le prestazioni che gli sono erogate durante le giornate di ricovero. L'attività libero-professionale intramuraria in regime di ricovero è esercitata negli spazi definiti individuati nell'Allegato D. L'attività libero-professionale si intende comunque effettuata fuori dal normale orario di servizio ed in aggiunta ad esso come da allegato C2 2. Procedura di ricovero in regime libero-professionale 2.1 Richiesta di ricovero Il ricovero in regime di Libera Professione avviene previa formale richiesta del paziente su apposito modulo dove deve essere indicato il nominativo del medico prescelto come curante (medico fiduciario, modulo allegato F, consenso per usufruire delle prestazioni in regime Libera Professione – Differenza Alberghiera) La richiesta di ricovero va inoltrata, a cura del medico fiduciario, all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing, che provvede a formulare il preventivo di spesa. Tale documento verrà consegnato al paziente prima dell’ingresso. 2.2 Procedimento amministrativo per il ricovero All’atto dell’accettazione il paziente sottoscrive il preventivo di spesa per il ricovero ed effettua il versamento di un anticipo equivalente al 50% dello stesso. Il giorno precedente alla dimissione il medico fiduciario provvederà a compilare il "diario amministrativo" su cui indicherà eventuali variazioni intervenute nel ricovero. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 0 Tale diario, firmato dal medico fiduciario, sarà fatto pervenire all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing prima della dimissione del paziente al fine di calcolare il consuntivo di spesa. Il saldo, al netto dell’acconto sarà versato dal paziente all’atto della dimissione o, entro il limite di 30 giorni data fattura. 3. Metodologia di determinazione delle tariffe Sono previsti due sistemi distinti di determinazione delle tariffe dei ricoveri svolti in regime libero-professionale: uno da applicare in relazione ai ricoveri che prevedono esclusivamente il maggior comfort alberghiero (differenza alberghiera) e l’altro riferito ai ricoveri in cui è previsto un intervento/ assistenza medica. Le voci che determinano la definizione del prezzo pagato dal paziente ricoverato in regime libero-professionale sono schematizzate di seguito e successivamente spiegate in modo dettagliato. AREA CHIRURGICA a) Compensi ai medici dell’équipe AREA MEDICA a) Compensi del 1° medico chirurgica (1° e secondo operatore) b) Compensi attività anestesiologica b) Compensi équipe medica c) Compensi al personale c) Prestazioni erogate dai Servizi infermieristico di sala operatoria d) Prestazioni erogate dai Servizi d) Prestazioni diagnostiche e) Prestazioni diagnostiche complementari e) Prestazioni consulenziali libero- complementari f) Prestazioni consulenziali libero- professionali f) Prestazioni alberghiere superiori professionali g) Prestazioni alberghiere superiori h) Quota fondo di perequazione g) Quota fondo di perequazione h) Quota personale di supporto indiretto i) Quota personale di supporto i) Quota I.R.A.P. indiretto l) Quota I.R.A.P. m) Quota a favore dell’azienda l) Quota a favore dell’azienda m) 30% D.R.G. n) Quota sala operatoria Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 1 o) Quota personale supporto reparto n) Quota personale supporto reparto p) 30% DRG 3. 1 Differenza alberghiera I posti letto riservati alla libera-professione possono essere utilizzati anche per il regime “differenza programmazione alberghiera” (maggior dell’attività comfort), libero-professionale. compatibilmente La scelta della con la differenza alberghiera riguarda esclusivamente il maggior comfort alberghiero; per gli tutti altri servizi viene seguito la programmazione del SSN. 3.2 Area Chirurgica/Medica La tariffa di un ricovero in Area Chirurgica/ Medica è determinata dal personale medico in accordo con l’Azienda. Per determinare la tariffa complessiva relativa ad un ricovero effettuato in un’Unità Operativa appartenente all’Area Chirurgica/Medica occorre definire le singole voci come di seguito evidenziato. a. Compensi all’equipe chirurgica Il personale medico che presiede all’intervento chirurgico si compone di un’”équipe chirurgica” e di un anestesista. La tariffa per l’equipe chirurgica viene definita tra i professionisti e l’azienda, tenuto conto della tipologia dell’intervento e della sua complessità Compensi équipe chirurgica = tariffa libera professione aziendale chirurgica ( tariffa 1 operatore + 30% della tariffa del 1° operatore per l’equipe) S’intende per équipe chirurgica quella indicata dal 1° operatore nel verbale di sala operatoria. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 2 Il compenso a favore dell’équipe chirurgica è ripartito tra il personale medico in relazione alla loro numerosità, (1°,2° e 3° operatore, 1°, 2° operatore ed equipe di reparto; di norma il 30% viene ripartito come segue: 25% secondo operatore in sala operatoria, 5% all’equipe medica di reparto), mentre al 1° operatore spetta la tariffa libera professione aziendale chirurgica. Il numero di operatori che compongono l’équipe è determinato dal 1° operatore, ma non può essere inferiore a quella di norma assicurata per lo stesso intervento reso in regime istituzionale. b. Compensi anestesista Compensi attività anestesiologica = compenso del 1° medico dell’équipe chirurgica x 0,25% Il compenso spettante a fronte dell’attività anestesiologica è il 25% del compenso del 1° operatore dell’équipe chirurgica, così ripartito: 1) in caso di LP individuale il 20% all’operatore in sala operatoria il 5% all’equipe medica anestesiologica. L’indicazione dell’anestesista è definita dal 1° operatore e fatto salvo le scelte dirette del paziente. 2) in caso di LP d’equipe la quota del compenso anestesista è ripartita in base alle seguenti percentuali: il 5% all’operatore in sala operatoria, il 16% al gruppo anestesisti ed il 4% all’U.O. di Anestesia e Rianimazione. L’indicazione dell’anestesista è definita dal 1° operatore nell’ambito di un pool, individuato di concerto tra i professionisti chirurghi e l’U.O. di Anestesia/Rianimazione per aree di attività. c. Compensi al personale infermieristico di sala operatoria Compensi personale infermieristico di sala operatoria = Tempo di sala operatoria * tariffa oraria personale infermieristico* unità di personale + 1 ora personale supporto * tariffa oraria Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 3 Il personale infermieristico di sala operatoria aderisce, come già evidenziato, su base volontaria a svolgere il supporto alla libera professione al di fuori dell’orario di servizio. La quota da ripartire è determinata come quota parte del costo della sala operatoria. d. Prestazioni erogate dai servizi (attività di pre-ricovero “Profilo”) Il fondo costituito a favore dei Servizi che intervengono per il pre-ricovero è distribuito in misura pari al 70% dell’importo complessivo annuo ai seguenti Servizi: Laboratorio Analisi, Radiologia, Cardiologia, Trasfusionale. e. Prestazioni diagnostiche complementari Se il medico fiduciario richiede l’esecuzione di prestazioni diagnostiche/terapeutiche (esami istolologici, diagnostica varia) aggiuntive, queste saranno tariffate in base alla tariffa del Tariffario Aziendale Libera Professione. Al personale che effettua la prestazione sarà riconosciuta la quota pari 65% della tariffa. Le prestazioni consulenziali devono essere documentate in cartella. f. Prestazioni consulenziali in regime libero-professionale Se il medico fiduciario richiede l’esecuzione di prestazioni consulenziali, queste saranno tariffate in base alla tariffa del Tariffario Aziendale Libera Professione. Al personale che effettua la prestazione sarà riconosciuta la quota pari 90% della tariffa. Le prestazioni consulenziali devono essere documentate in cartella. g. Prestazioni alberghiere superiori Il prezzo del ricovero sarà comprensivo degli eventuali servizi alberghieri superiori fruiti dal paziente nel corso del ricovero le cui tariffe sono quelle vigenti per la voce “Retta di degenza”. h. Quota fondo di perequazione Nel prezzo di ricovero sarà compresa la quota del fondo di perequazione, da destinare a favore del personale che ha una limitata possibilità di esercizio della Libera Professione intramuraria, come previsto dall’art. 57 C.C.N.L. 8/6/2000. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 4 Essa sarà pari al 5% del margine dell’attività Libera Professione i. Quota personale di supporto indiretto A favore del personale che fornisce un supporto indiretto all’attività liberoprofessionale, è accantonata una quota pari al 1% del margine, che verrà distribuita con criteri da concordarsi con le OOSS del comparto. l. Quota I.R.A.P. Il corrispettivo spettante comprende anche la quota a copertura dell’I.R.A.P., cioè l’8,5% dei compensi da liquidare a favore del personale dirigente e di personale di supporto intervenuto durante il ricovero. m. Quota a favore dell’Azienda Il corrispettivo spettante comprende anche il 25% della tariffa della quota equipe medici ed anestesisti, destinata al miglioramento dell’attività assistenziale di tutte le Unità Operative n. Quota Sala Operatoria L’utilizzo della sala operatoria viene tariffato in base alla tariffa oraria aziendale (comprensive del personale infermieristico, ammortamenti, utenze, etc ), come costo per l’attivazione della sala operatoria fuori dal normale orario di servizio. o. Personale di supporto indiretto di reparto. Compensi personale infermieristico di reparto = n. 3 ore*gg degenza* tariffa oraria (ricoveri ordinari); n. 2 ore* tariffa oraria (dh) p. 30% D.R.G. Nella determinazione del prezzo del ricovero, viene considerato il 30% del D.R.G. che, come previsto dalla legge 23 dicembre 1999, n. 488, art. commi 1 e 2 e dalla D.G.R. n. VI/48413 del 21 febbraio 2000, è a carico del paziente. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 5 4. Liquidazione compensi I compensi relativi all’attività svolta sono accreditati sulla busta paga del mese successivo al pagamento delle prestazioni. 5. Ricoveri in regime Libero Professionale con terzo pagante L’Azienda può stipulare con fondi integrativi e assicurazioni convenzioni per l’erogazione di prestazioni sanitarie (in regime di ricovero ordinario/dh/ambulatoriale) per gli assistiti del fondo/assicurazione. L’adesione del personale medico dirigente è personale e volontaria; deve essere comunque salvaguardato il rispetto degli accordi convenzionali stipulati dall’Azienda. In caso di accettazione i dirigenti medici dovranno attenersi solo esclusivamente alle condizioni previste in convenzione. In caso di ricovero con terzo pagante, l’Azienda dovrà ricevere dall’assicurazione la presa in carico con cui assicura il pagamento diretto di quanto dovuto per il suo assistito. Alla dimissione, l’Ufficio Attività Commerciali e Marketing provvede a inviare la fattura e la documentazione clinica all’assicurazione. 6. Spazi esterni all’azienda Il Professionista può richiedere al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, di esercitare l’attività Libera Professione fuori dagli spazi dell’Azienda13 in spazi sostitutivi in strutture non accreditate, senza oneri aggiuntivi per l’Azienda, (studi privati, centri medici privati case di cura non accreditate). In particolare la richiesta per svolgere l’attività fuori dagli spazi aziendali deve contenere: • Definizione della tariffa di intesa con il. Professionista • Modalità di riscossione dei compensi • Modalità di versamento dei compensi nelle casse aziendali • Modalità di attribuzione dei compensi al professionista detratta la % aziendale. 13 D.Lgs 229 del 19/6/99; art 8, 4c. DPCM 27.3.2000; art. 58, 5° c. CCNL; art. 4 D. Lgs n. 254 Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 6 • Durata dell’autorizzazione; (di norma annuale con possibilità di rinnovo previa comunicazione tra le parti, salvo diversa normativa) Per lo svolgimento di tale attività, al Professionista viene fornito apposito fatturario. Per tale attività viene riconosciuto al professionista l’importo del 90% della tariffa al lordo dei costi sostenuti per tale attività e dell’IRAP. . Per dettaglio si rimanda a pag. 17 Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 7 SEZIONE IV ATTO AZIENDALE DELLA ATTIVITA’IN CONVENZIONE Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 8 1. Definizione Qualora le attività richieste all’Azienda da soggetti terzi (altra struttura sanitaria, Enti pubblici/privati, “Soggetto richiedente”), diversi da singoli utenti, siano ripetute nel tempo e programmabili, devono essere regolamentate da un’apposita convenzione tra l’Azienda Ospedaliera e la struttura che richiede la prestazione, con esclusione delle attività di prevenzione di cui al D. Lgs. 626/94. Con il termine convenzione si intende la stipula di un accordo fra l’ Azienda Ospedaliera ed il soggetto richiedente, sottoscritto da entrambi e formalizzato mediante atto deliberativo del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera14. La stipula della convenzione non può in nessun caso costituire titolo ai fini dell’accreditamento presso la Regione Lombardia e non può configurarsi come un rapporto di lavoro subordinato tra la struttura convenzionata ed i professionisti coinvolti, conformemente a quanto disposto dall’art. 58, comma 2, lettera b) del C.C.N.L. vigente. 2. Oggetto di convenzione Oggetto di convenzione ai sensi del presente atto può essere qualsiasi prestazione o attività sanitaria, svolta all’interno o all’esterno dell’azienda che sia compatibile con l’attività istituzionale dell’Azienda e con la legislazione vigente. 3. Richiesta di convenzionamento Le richieste di convenzionamento inviate dal Soggetto Richiedente devono essere indirizzate alla Direzione Generale. Qualora la Direzione Generale ritenga opportuno procedere, la richiesta sarà assegnata all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing per gli adempimenti necessari. Quest’ ultimo comunica al Responsabile di U.O. gli elementi contenuti nella richiesta di attività, necessari per consentirgli di valutare il carico di lavoro aggiuntivo per soddisfare le esigenze del richiedente. 14 Art.55 1° c. lett.C; art.15 quinques D.Lgs. 229 lett.C Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 9 Il Responsabile di U.O, dopo aver analizzato le condizioni di fattibilità dell’attività richiesta, comunica all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing la disponibilità a svolgere l’attività in orario o fuori orario di servizio. Il mancato raggiungimento di almeno il 70% degli obiettivi di budget da parte della U.O. comporta in prima analisi che la convenzione venga effettuata in orario di servizio. L’attività svolta in orario di servizio concorre alla formazione dei volumi di produzione che la U.O. ha concordato in sede di budget. L’Ufficio Attività Commerciali e Marketing concorda inoltre con le Unità Operative interessate, nei limiti del presente atto, il contenuto delle convenzioni in relazione a: 1. definizione della natura, della quantità e delle modalità di erogazione delle prestazioni oggetto del rapporto di collaborazione; 2. durata del contratto; 3. tariffe di vendita e politiche di sconto; 4. modalità e termini di pagamento. Acquisite tali informazioni, l’Ufficio attività Commerciali e Marketing predispone una bozza di convenzione contenente i seguenti elementi: 1. Tipologia e volume delle prestazioni (specificato in prestazioni, accessi, n. ore) oggetto della convenzione; 2. Unità Operativa erogatrice della prestazione 3. Modalità operative di accesso al servizio da parte della struttura richiedente e di esecuzione delle prestazioni o dell’attività richieste; 4. tariffa unitaria per tipologia di prestazione; 5. Eventuali condizioni di riduzione del prezzo unitario (sconti quantità, etc.); 6. Eventuali condizioni di maggiorazione del prezzo unitario (prestazioni con carattere di urgenza, etc.); 7. Pareri favorevoli della Direzione Sanitaria e del Responsabile di UO 8. Eventuale numero minimo di prestazioni che la struttura richiedente si impegna ad acquistare e condizioni per il mancato rispetto di tale accordo; 9. modalità e termini di pagamento. La convenzione deve essere integrata da tutti gli elementi (tecnico-scientifici, legali, amministrativi, etc.) ritenuti necessari per garantire la massima chiarezza nel rapporto contrattuale con l’Azienda cliente. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 0 4. Autorizzazione dell’attività La Direzione Sanitaria Aziendale è deputata alla valutazione della fattibilità della convenzione richiesta, Il responsabile dell’U.O. deve garantire, di norma, il rispetto dei principi della fungibilità e della rotazione di tutto il personale che eroga le prestazioni. L’attività può essere resa al di fuori dell’orario di servizio solo se è effettivamente aggiuntiva al debito orario contrattualmente dovuto. 5. Stipula e recepimento della convenzione L’Ufficio Attività Commerciali e Marketing sottopone ad approvazione la bozza di convenzione al soggetto richiedente. Successivamente lo stesso Ufficio predispone il provvedimento deliberativo, di cui il testo di convenzione è parte integrante, con il quale si stipula la convenzione 6. Tariffario aziendale Le tariffe applicate nelle convenzioni sono formate sulla base della metodologia indicata nel l’atto della Libera Professione intramuraria, previa condivisione con il Responsabile della U.O. che effettuerà la prestazione. Le tariffe aziendali sono determinate tenendo in considerazione tutti i costi diretti ed indiretti, i volumi di attività ipotizzati ed un utile aziendale pari al 10% 7. Definizione delle responsabilità Per quanto attiene gli aspetti operativi di coordinamento ed organizzazione la Responsabilità tecnico-scientifico che sovrintende al processo di esecuzione delle prestazioni richieste è identificato nel responsabile dell’U.O. coinvolta; nel caso in cui siano coinvolte più U.O. la responsabilità è affidata separatamente ad ognuno dei responsabili interessati relativamente ai processi di specifica competenza. 8. Erogazione delle prestazioni Le modalità operative attraverso cui sono erogate le prestazioni, sono definite in dettaglio con la controparte, specificati in protocolli operativi o nel testo della convenzione. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 1 9. Modalità e termini di pagamento L’Ufficio Attività Commerciali e Marketing provvede a verificare la corrispondenza fra le richieste emesse da ogni soggetto richiedente ed i relativi consuntivi ed a calcolare il dovuto sulla base dei prezzi e delle condizioni stabilite in convenzione. Le fatture sono inviate al soggetto richiedente unitamente alla copia dei consuntivi e delle richieste pervenute. 10. Liquidazione compensi I compensi relativi all’attività svolta in convenzione sono accreditati sulla busta paga del mese successivo al pagamento delle prestazioni. 11. Prestazioni occasionali Qualsiasi erogazione di prestazioni a pagamento a favore di soggetti distinti da privati cittadini che non hanno carattere di ripetitività né di programmabilità, si configura come prestazione occasionale, svolta sia all’interno che all’esterno della Azienda Ospedaliera, che rientra negli obiettivi istituzionali. 12. Metodologia di determinazione delle tariffe La tariffa di vendita delle prestazioni erogate in regime occasionale è quella definita nel tariffario Libera Professione. 13. Richiesta di erogazione La richiesta di erogazione di prestazioni occasionali, tanto per singole prestazioni quanto per gruppi di esse, deve essere preceduta da una formale richiesta dell’azienda cliente alla Direzione Sanitaria Aziendale. La richiesta deve essere firmata dal responsabile legale dell’azienda richiedente o da persona da lui delegata. Il documento deve indicare la tipologia, la data il luogo e la quantità delle prestazioni richieste suddivise, eventualmente, per paziente. L’erogazione delle prestazioni deve essere preventivamente autorizzata dalla Direzione Sanitaria Aziendale e quindi consegnata all’Ufficio Attività Commerciali e Marketing. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 2 La richiesta di prestazioni occasionali deve necessariamente avvenire preliminarmente all’esecuzione delle prestazioni richieste. L’Ufficio Attività documentazione Commerciali pervenuta alla e Marketing fatturazione. provvederà Le sulla prestazioni base della occasionali configurano come prestazioni svolte in orario di servizio. Azienda Ospedaliera San Paolo Regolamento LP_Novembre_2006 3 si