Percorsi e itinerari lungo la Linea Gotica nel Comune di Carrara

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Percorsi e itinerari lungo la Linea Gotica nel Comune di Carrara
PERCORSI E ITINERARI LUNGO LA LINEA GOTICA NEL
COMUNE DI CARRARA.
La linea Gotica, con la Linea Verde 1 e la linea Verde 2 costituisce, nella zona tra
Montignoso e Carrara un sistema che disegna pressapoco, un ferro di cavallo.
Esso partiva dal molo di Marina di Carrara, i cui moli furono distrutti a pelo
d'acqua, per proseguire parallelo al mare dove si allineava un gran muro di
cemento armato, accompagnato da reticolati e giacimenti di mine anticarro e
antiuomo sulla spiaggia, fino alla Fossa Maestra al bordo della piana di Luni. Di
questo tratto non esiste più traccia. Resta invece a partire dalla Fossa Maestra e ad
angolo retto verso monte, il seguito di quel muro, oggi noto come il “muraglione”
con funzione essenzialmente anticarro. Dal molo di Marina di Carrara iniziava la
linea Marina di Carrara-Pesaro. All'inizio delle colline a Fossone, cessava la
costruzione continua, sostituita da una linea di postazioni e fortificazioni che
lambivano Carrara da Sud Ovest, Ovest, Nord Ovest fino alle Apuane, piegava ad
Est verso il monte Sagro e seguendo il baluardo montagnoso delle Apuane
occidentali raggiungeva monte Altissimo e da li deviava verso il mare scendendo
verso il monte Folgorito, entrando nel Comune di Montignoso, raggiungeva il
piano e, quasi diritta arrivava alla spiaggia fra i reticolati, le trincee, i campi minati
alla foce del fosso Cinquale. Nel Comune di Carrara, per l'esistenza di quanto
esisteva e esiste oggi, è riguardato il tratto che inizia alla Fossa Maestra, tocca
l'abitato di Fossone poi sale verso Castelpoggio, dove inizia una biforcazione che
a sinistra porta al Forte Bastione, una fortificazione ancora imponente, a destra
invece percorre la strada che conduce alla Maestà di Castelpoggio. Questo tratto
di strada fu costruito dalla TODT tedesca per portare un cannone a lunga gittata
alla Maestà e ancora oggi esiste una pista in cemento dove il cannone operava, e la
stessa TODT coadiuvata da una Ditta italiana FERRARI, tentò di proseguire i
lavori sino a Campo Cecina, ma l'attività dei partigiani, che sabotavano i lavori li
costrinse in località Pischinicci, che oggi è chiamata Capanne Ferrari, a cessare
l'attività. Nel contempo dei lavori alla strada, i tedeschi con l'aiuto di cavatori e
pastori rastrellati, costruirono nelle cave del Sagro e sul Monte Spallone,
postazioni per cannoni, nidi di mitragliatrici, punti d'osservazione antiaerea,
grotte e caverne servendosi per il trasporto degli uomini e materiali, della grande
teleferica chiamata del “Balzone” con l'intenzione di trasferire con essa i cannoni
della Marina Italiana, alcuni già giacenti nella polveriera di Pallarone, per
costruire un formidabile baluardo armato, sfruttando la orografia delle Apuane
Occidentali, ma nottetempo prima che ciò avvenisse il partigiano carrarese, Arata
Alfredo (detto il Coniglio) la fece saltare, distruggendola, rendendo vani i
propositi del nemico. Nella zona esistono ancora le postazioni, le grotte, i
camminamenti in buono stato e visibili, nonostante l'incuria del tempo. Purtroppo
le postazioni che erano nelle sottostanti cave sono state coperte dai detriti di
marmo, ma con l'asportazione continua dei detriti, oggi è possibile recuperarle
perché sono costruite con la tecnica del cavatore del muro a secco e non si
deteriorano. Sullo spallone esistono due grotte ampie e ben conservate che nelle
intenzioni dei tedeschi dovevano servire da osservatori d'artiglieria e antiaerea e
aggirando il Monte Sagro si raggiungono i passi di Vinca e Navola, dove vi sono in
stato semi precario, grandi grotte, camminamenti, postazioni, rifugi, ancora oggi
usati da escursionisti e soci del CAI, in caso di maltempo. Qui finisce il territorio
di competenza del Comune di Carrara, ma le opere militari e i manufatti di guerra
proseguono a Monte Rasori, Grondilice. Contrario per terminare dove ha inizio la
linea del fronte a partire dal Monte Altissimo nel Comune di Massa. Per la visita di
questi cimeli non vi sono difficoltà nella zona della Fossa Maestra e Fossone e
anche nella tenuta agricola ex Fabbricotti a Marinella di Sarzana; le difficoltà
dovute alla folta vegetazione iniziano sulle colline di Fossone Alto, Ortonovo per
poi essere meno gravi a Sorgnano, Monte D'Arme e Castelpoggio; in queste zone
occorrono interventi di disboscamento e pulitura dei manufatti ricoperti, mentre
per i sentieri con la guida di persone pratiche dei luoghi non vi sono difficoltà e si
raggiungono in auto facilmente e per strade asfaltate. Nella zona collinare di
Fontia è possibile visitare, l'osservatorio tedesco di artiglieria e di individuazione
degli aerei alleati, allestito segretamente dai tedeschi nella cripta della piccola
chiesa della collina di Santa Lucia a Fontia. Questo osservatorio, diresse per
lunghi mesi il tiro di artiglieria sulla linea del fronte e sulle città di Viareggio,
Massa e Carrara, avvertendo le batterie antiaeree quando apparivano gli aerei
alleati. Era talmente ben nascosto e camuffato che solo i giorni della
Liberazione di Carrara, fu espugnato, facendolo letteralmente saltare dalle
forze miste di Partigiani e “Nisei”.
Provincia di Massa-Carrara
Dec. Medaglia d’Oro al V.M
Comune di Montignoso
REGIONE TOSCANA
camminanellastoria2006
(a cura della sezione ANPI di Carrara)
Cammina nella storia
escursioni a piedi, conferenze, mostre
Storia e memorie del Novecento
A distanza di sessanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale,
la memoria continua a rilasciarci tracce di eccidi, di eventi che
hanno coinvolto comunità, di storie individuali e collettive che non
hanno trovato ancora posto o hanno avuto scarso peso nella
rappresentazione pubblica e nella storiografia.
Iniziativa regionale per la valorizzazione
del Parco della Linea Gotica
Con la collaborazione ed il contributo di:
Sezioni di Massa, Montignoso e Carrara
PROCIV - ARCI di Montignoso
CAI Sez. di Massa
Circolo ACSI Il Pasquilio di Montignoso
Per informazioni
Provincia di Massa-Carrara
Tel. 0585 816607
Comune di Montignoso
Tel. 0585 8271204
Grafica: Nino Ianni - Stampa CECCOTTI (Ms)
Si ringrazia Il Parco delle Apuane per le foto ed i testi
Dal Pasquilio al Monte Folgorito
Un percorso sulla Linea Gotica di Massa-Carrara
IL P ERCORSO
A pochi passi, sulla sinistra del piazzale del “Termo”, a metà del quale
passa il confine tra il territorio del Comune di Massa e quello di
Montignoso, si trova una trincea tedesca per tiratore individuale.
Partendo da detto piazzale sulla strada del Monte Carchio e subito
dopo, deviando a destra, sulla strada per il Monte Folgorito si arriva
ad un grande ravaneto in circa 8 minuti di cammino.
Appena superato il ravaneto, a sinistra, si prende un sentiero
montano che in 15 minuti di percorso porta in cresta sulla Linea
Gotica, fissata dalla storia al confine tra le Province di Lucca e di
Massa-Carrara
Qui giunti in località “Le Forche”, si trovano le prime improvvise opere
di difesa tedesche: 2 buche individuali per tiratore, 2 camminamenti
uno dei quali con postazione per il tiro, 2 caverne artificiali con
funzioni di rifugio e dormitorio, 1 trincea con annesso riparo
individuale ed una buca individuale per tiratori.
In detta località, la mattina del 15 Aprile 1945, le Compagnie “I” e “L”
del 3° Battaglione del 442° Reggimento di Fanteria NippoAmericano, guidate dai partigiani del gruppo “F3£ dei “Patrioti
Apuani” sugli impervi sentieri della valle del Serra, sorpresero
addormentati i difensori tedeschi della 148° divisione del Generale
Fretter - Pico ed aprirono, senza colpo ferire, il primo varco sul settore
Occidentale della Linea Gotica. In testa al gruppo di attacco si
trovava la guida versiliese Luisi Pacifico, detto “Sciamino”, buon
conoscitore delle Apuane nonché delle prestazioni e delle abitudini
dei tedeschi. Erano con lui Renzo Rossi, esponente del Gruppo
“Vico” ed altri Patrioti Apuani inquadrati nella Compagnia “Falco”.
superata la località “Le Forche”, si giunge in pochi minuti, sul sentiero
di cresta, alla quota 907 dove si trovano: 2 trincee per tiratori ed in più
1 caverna artificiale con funzioni di rifugio e di dormitorio ed un altro
camminamento tedesco. Qui i soldati tedeschi di guardia furono
uccisi dentro i loro rifugi.
sul lato che guarda verso Azzano, lungo una estesa striscia di monte,
si trovano 72 buche individuali scavate dai Nippo-Americani per
trovare riparo al tiro dei cannoni tedeschi di Punta Bianca. Una
dozzina di buche più grandi sono state scavate dai “Nisei” sul lato
sinistro della Chiesetta del Pasquilio il 7 aprile del 1945.
Risalendo rapidamente sulle pendici di “Col di Melo” troviamo una
trincea tedesca e 14 buche individuali americane.
Superato “Col di Melo” si scende e si arriva al cippo marmoreo della
Linea Gotica, posto al centro della Sella, dove troviamo, a 20 metri
circa verso Azzano, una buca individuale tedesca per tiratore.
Salendo ora verso la cima del Monte Folgorito, a nord della stessa,
troviamo una caverna scavata nella roccia del monte per i cicli di
riposo di una squadra di 12 uomini.
Sul lato mare si vede una postazione per tiratore e si imbocca un
camminamento lungo 32 metri collegato ad un osservatorio di
artiglieria, lungo 5 metri, armato con mitragliatrici che dominavano la
valle del Serra. Da “Le Forche” nella mattinata del 5 Aprile i soldati del
442° Reggimento Alleato si portarono verso il Folgorito sul quale gli
occupanti (10 tedeschi e 2 italiani) erano ormai in allarme.
L’attacco al Monte cominciò verso le ore 9. I Tedeschi sparavano
brevi raffiche di mitragliatrice poi si riparavano nel camminamento.
hanno resistito sino alle 5 del pomeriggio, poi sono stati sopraffatti.
Nella zona del Folgorito, qualche ora dopo si scatenò una violenta
battaglia cui partecipò una Compagnia della 48° Divisione tedesca
acquartierata al “Campaccio” , sulla sinistra del Monte Carchio,
ritenendo che gli alleati dovessero per logica tentare di occupare per
primo il Passo della Cardella.
Dei prigionieri nemici e dei Nippo-americani che li custodivano non
rimase alcun segno di riconoscimento, tanto furono colpiti in pieno e
la battaglia del Folgorito si sviluppò e si concluse vittoriosamente per
gli Alleati nella giornata del 6 aprile quando furono sopraffatti anche i
tedeschi delle postazioni circostanti.
Scendendo dal monte, lato Massa, si trova prima la piazzola di
partenza della funicolare che scendeva sino alla strada carrozzabile
di Montignoso e di cui si servivano i Tedeschi per il trasporto di viveri,
munizioni e quant’altro potesse loro occorrere; poi le casette
diroccate del “Loco della Santa” davanti alle quali esiste una
postazione per artiglieria da montagna, mai armata dai tedeschi.
Tre postazioni del genere si trovano anche nella zona del Pasquilio:
la 1° sotto la chiesetta sul “Colle del Giampaolo”, la 2° sul “Colle
Zuccarello” presso la “Maestà della Nonna Lucia” e la 3° nella “Valle
del Biancolin” dalle vicinanze della “Casa di Dandalo”: anche dette
postazioni non vennero mai armate.
Scendendo da Folgorito, lato Lucca, si trova la casa pressoché
distrutta del pastore “Lessà” (Alessandro Novani), ucciso dai
tedeschi lungo la strada mentre tornava, con un fiasco d’acqua
stretto al petto, dalla fonte della “Grotta Taverna”: spararono al
fiasco ed al cuore. Come lui furono uccisi altri due pastori del
Pasquilio: Tonacci Orlindo e Paolini Carlo, dopo il combattimento
di Cerreta San Nicola del 12 luglio 1944 in cui tre tedeschi, che
avevano detto di voler passare ai Partigiani, persero la vita.
Quando, con la necessaria vigilanza, i Partigiani si presentarono, i
tedeschi spararono all’impazzata ferendo mortalmente una
bambina di 9 anni, ma due di loro furono immediatamente abbattuti
dagli uomini comandati da Aurelio Tonini di Forte dei Marmi ed un
terzo, che era riuscito a fuggire, cadde nelle mani di una squadra
dei “Patrioti Apuani” comandata da Evidio Buffoni di Vietina.
A 100 metri circa, sulla cresta sottostante il Folgorito, si trova
un’articolata postazione tedesca con un settore di tiro per mortaio
e mitragliatrice, un corridoio antischegge e un rifugio a cielo
aperto, un tempo ricoperto con travi e tavole asportate dalle
casette della zona e del Pasquiliio. Su detto soffitto era stato
ricreato un manto verde allo scopo di ingannare la frequente
osservazione aerea alleata.
A questa articolata postazione, ripetuta nelle zone di cresta
sottostanti del “Pizzone” e di “Colle Piano”, si conclude per il
momento l’itinerario sulla Linea Gotica e la relativa segnaletica.