Ad Astiss una singolare lezione tra gli stand degli Alpini
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Ad Astiss una singolare lezione tra gli stand degli Alpini
Ad Astiss una singolare lezione tra gli stand degli Alpini “Così abbiamo capito come vive un soldato sui fronti di guerra” Uno degli stand allestiti dagli Alpini della brigata Taurinense PUBBLICATO IL 13/01/2017 ELISA SCHIFFO ASTI Avevano già avuto modo di conoscere il mondo militare durante la grande adunata dello scorso maggio, anche allora gli alpini della Taurinense avevano ricreato un viaggio virtuale tra mezzi blindati, strumentazioni e immagini per raccontare ai giovani una quotidianità che da quando non c’è più il servizio militare obbligatorio è spesso ignorata. Ieri la passione per Dylan Dog è stata l’occasione per un inedito incontro tra oltre duecento studenti delle scuole superiori astigiane e il comandante di tutti i soldati con le stellette. Le scuole Nell’aula magna di Astiss le delegazioni di allievi dell’artistico Benedetto Alfieri, professionale Castigliano, agrario Penna di Asti e San Damiano, tecnico Artom, agenzia formativa Colline Astigiane. Tra di loro c’è anche chi ha racchiuso in un libro la sua passione per la seconda guerra mondiale. «L’ho intitolato Fratelli perché nulla lega di più gli uomini che la paura di morire - è intervenuto Paolo Sernini, alberghiero di San Damiano - intervistando ex partigiani e militari ho notato che da sempre la nostra storia è tempestata da grandi persone, da Caporetto fino alla Russia. Cosa rende grandi questi uomini?». Il generale Graziano ha fatto emergere il suo cuore alpino: «Senz’altro l’importante lezione del fascismo da non ripetere più. Direi però l’addestramento e soprattutto valori solidi. Lo si nota anche quando tornano, faticano meno di altri a riprendersi la vita». Ragazzi stimolati a riflettere sotto diversi profili. Gaia Cerri, che frequenta la quinta all’artistico è stata invece attirata dal libro fumetto: «Un modo originale per far arrivare ai ragazzi la grande storia. Faccio l’indirizzo grafico, la tecnica del fumetto mi appassiona. Sarebbe bello lavorare a scuola con Piccatto». Per la compagna di classe Martina Pescarolo: «Sono rimasta colpita dalla cura dei particolari, avrei preferito però il bianco e nero, mi affascina di più». Le curiosità Sono tante per gli studenti che gironzolavano per gli stand della Taurinense. «Tra gli aspetti mi interessa l’aspetto dell’abbigliamento e come vivevano in trincea i soldati sulle dolomiti – dice Claudio Meduri, artistico – sto pensando dedicare alla guerra mondiale la mia tesina». «Il soldato è un uomo e l’istinto di sopravvivenza prevale sempre – riflette Lorenzo Ruzzafante, del Penna – l’addestramento porta anche a questo». «Testimonianze che aiutano a capire. A partire dalla vita lontano nelle varie missioni, dal Kurdistan al Libano - racconta Giorgio Zallio, Castigliano – un soldato ci ha raccontato che era in Afghanistan, due minuti dopo che è tornato alla base è scoppiata una bomba». «Papà è un alpino, faceva parte del reggimento di Rivoli – dice Junior Biagio, Suis ad Astiss – la vita militare non fa per me, troppo ordine e regole regole». Non tutti la pensano così. Matteo Casavecchia, 5BM all’Artom pensa di arruolarsi nelle forze armate, carriera che attrae anche Kevin Figlio di Dio dell’alberghiera Colline Astigiane e una ragazza, Giulia Pastorino, agrario Penna: «Pensavo all’accademia di Modena, prima però provo ad entrare in polizia, dovrebbe uscire il bando per 4 mila posti».