Qui - Cincinnato
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Qui - Cincinnato
Dedichiamo ai a Clienti del Credito Cooperativo Co ooperativo soluzioni assicurative assiccurative per accrescere e la tranquillità di oggi e di domani do omani Tranquillità T ranquillità ra anquillità illità su u misura mis sura “Dedichiam “Dedichiamo mo ai clienti del Credito Co Cooperativo ooperativo una vasta g assicurrativi che gamma di prodotti assicurativi rispondono o alle diverse esigenze di p protezione e investimen to, per dare la possibilità di valorizzare investimento, il proprio ri isparmio con soluzioni sicure sicu ure ed risparmio orientate a dare maggiore valore al futuro, per accresc cere la tranquillità di oggi e di domani.” accrescere BCC Vita Vita e BCC BCC Assicurazioni sono le Compagnie BCC assicurrazioni dedicate al Credito Cooperativo. di assicurazioni a rete degli Operano esclusivamente tramite la sportelli delle d ooperativo, sportelli Banche di Credito Cooperativo, o le esigenze specifiche del el sistema cogliendo ndo tutte le sinergie sinergie con le e altre Società e sfruttando po Bancario Iccrea. del Gruppo TRIMESTRALE ANNO XXX NUMERO 1 MARZO 2015 CREDITO COOPERATIVO DI ROMA CREDITO COOPERATIVO DI ROMA sommario n EDITORIALE la forza della nostra storia di Francesco Liberati 3 n IL PUNTO insieme sulla strada giusta di Mauro Pastore 5 n PrImO PIaNO BCC roma e territorio, un legame semPre Più forte Convention del personale 2015 la sQuadra dei numeri uno n FOCUS CrEDITO COOPEraTIVO il futuro delle BCC di Salvatore Rizza In copertina: Il PalaLottomatica (Roma, Eur) ANNO XXX - N. 1 MARZO 2015 Pubblicazione trimestrale registrata al Tribunale di Roma con il n. 35 del 22 gennaio 1986 Direttore Francesco Liberati Direttore responsabile Maurizio Aletti Redazione Fabrizio Burelli, Giuliano Polidori, Raffaella Zottis Immagini Giuseppina Melia Grafica e impaginazione Remola Rossi Pucci Direzione e Redazione Via Sardegna, 129 - 00187 Roma Tel. 06.52863000 e-mail: [email protected] Fotografie: Fabrizio Burelli, Giuseppina Melia, Simone M. Pagano Editore Edicom s.r.l. Via Arno, 51 - 00198 Roma Iscritto al R.O.C. - con il n. 8961 6 12 20 n arEa BaNCa BCC roma e CooPfidi, due CooPeratiVe al serVizio del territorio di Domenico Buonocunto 22 n LaBOraTOrIO gIOVaNI SOCI studiare a miami? Con BCC roma È Più faCile 24 n VITa SOCIaLE la disostruzione, una teCniCa fondamentale Per salVare i BamBini n VETrINa ImPrESa 36 i 125 anni del Caffe’ morganti 38 la CuCina, una Passione CHe si insegna 42 un territorio e il suo Vino di Giuliano Polidori 45 n arTISTI E DENarO una Vita senza Posa di Annalisa Bucchieri n CrONaCa CULTUraLE la lunga memoria degli oggetti Intervista a Giorgio Carnini 48 51 un organo Per roma 56 il “Pais” del Cinema di Silvana Nitti Valentini 60 morandi, Quando l’arte È un messaggio nella Bottiglia di Gianfranco Ferroni 64 Stampa: Iger&Partners - Roma Finito di stampare aprile 2015 Tiratura: 28.000 Concessionaria Pubblicità Edicom s.r.l. Tel. 335-6048959 Hanno collaborato a questo numero: Licia Sdruscia, Piero Cucunato, Annalisa Bucchieri, Gianfranco Ferroni, Salvatore Rizza, Domenico Buonocunto, Silvana Nitti Valentini, Monica Pelliccione. Stampata su carta riciclata ecologica RUBRICHE n CONTraPPUNTI n CrONaCHE DaL TErrITOrIO n ImPrESE EUrOPa n PILLOLE D’arTE n BIBLIOTECa 23 26 34 68 71 eDItoRIALe La forza della nostra storia di FRANCeSCo LIBeRAtI i numerosi incontri che abbiamo organizzato quest’anno con la nostra compagine (e che svolgiamo ormai da decenni in preparazione della tradizionale assemblea sociale), si sono rivelati particolarmente proficui e confortanti. i soci con cui ho avuto modo di dialogare negli appuntamenti svolti su tutto il nostro territorio sono stati infatti circa 7mila, con un significativo incremento rispetto ai 5mila dello scorso anno, a riprova di un costante e crescente impegno relazionale a cui non intendiamo rinunciare. d’altronde sentiamo un’accresciuta esigenza di confronto in questa importante fase della vita aziendale, segnata da numeri positivi che ci vedono saldi e stabili pur nel contesto di una crisi di lunga durata che solo ora sembra lasciare spazio a un cauto ottimismo per l’immediato futuro. ma è già il tempo di pensare agli altri e significativi impegni che caratterizzeranno il 2015. il primo fra tutti è costituito dall’autoriforma del Credito Cooperativo, esigenza resasi urgente a seguito – come molti di voi sapranno – del provvedimento governativo che impone alle banche popolari con attivo patrimoniale superiore a 8 miliardi la trasformazione in società per azioni. il progetto che sta curando federcasse, in contatto con Banca d’italia, è volto a incrementare l’integrazione delle 379 BCC italiane, rafforzando gli assetti patrimoniali e organizzativi, accentrando la gestione della liquidi- tà, favorendo l’accesso ai mercati dei capitali. tale obiettivo verrebbe realizzato con la costituzione di uno o più gruppi tra le BCC italiane. la nostra Banca, attraverso la federazione lazio umbria e sardegna, è impegnata in una concreta azione volta a salvaguardare specificità e livelli di autonomia adeguati a garantire la continuità della nostra tradizionale missione di banca del territorio. ancora una volta, insomma, BCC roma rimane punto di riferimento e presidio di stabilità grazie alla sua solidità dimensionale, patrimoniale e organizzativa. sul piano sociale, poi, il calendario è fitto e interessante. dal 27 giugno al 4 luglio si svolgerà la seconda crociera del sessantenario, dopo quella organizzata nel 2014. il viaggio toccherà le più belle località del mediterraneo nord-occidentale e sarà riservato ai soci che non hanno potuto prendere parte alla crociera dello scorso anno. ma c’è un altro appuntamento – di straordinario rilievo – che segnerà la seconda parte del 2015: sto parlando dell’udienza che Papa francesco ha concesso alla nostra Banca: si terrà il 12 settembre e potranno partecipare fino a 7mila persone tra dipendenti, soci e loro familiari. le celebrazioni del sessantenario si concluderanno con un convegno sul passato, il presente e il futuro di BCC roma, un’occasione per parlare non solo della storia della nostra cooperativa – un modello di successo da lasciare alle prossime generazioni – ma anche per focalizzare il ruolo attuale che riveste la Banca, gettando lo sguardo su un futuro che possiamo affrontare con la serenità costruita, passo dopo passo, in più di mezzo secolo di storia. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 3 CREDITO ESPRESSO IL CREDITO VELOCE PER LE IMPRESE SOCIE Credito Espresso è una particolare linea di credito dedicata alle piccole imprese Socie, con l’obiettivo di sostenere le aziende in una fase di crescente complessità di mercato. Grazie alla procedura di rapida emissione con il meccanismo del silenzio-assenso, la Banca garantisce l’erogazione del finanziamento desiderato entro 15 giorni lavorativi successivi alla presentazione della domanda, salvo comunicazione. Caratteristiche del prodotto le forme tecniche interessate sono: • apertura di credito in conto corrente sino ad €20.000; • anticipo fatture/sbf sino ad €40.000. A chi si rivolge il Credito Espresso? L’agevolazione prevista si rivolge alle imprese Socie della Banca. Le richieste di affidamento sono caratterizzate da un’istruttoria semplificata che prevede la delibera entro quindici giorni lavorativi. Non perdere questa occasione, chiedi informazioni dettagliate nella Tua Agenzia. IL PuNto Insieme sulla strada giusta di MAuRo PAStoRe i l 2015 sembra finalmente l’anno della svolta. i presupposti per una ripartenza ci sono tutti. il mercato delle fonti di energia, da cui siamo così dipendenti, offre di nuovo prezzi bassi. la politica monetaria della BCe fortemente espansiva sta portando un tasso di cambio favorevole alle nostre imprese e tassi d’interesse bassissimi nel confronto storico. l’impegno a riformare la struttura economica e sociale del nostro Paese è crescente. negli scenari più aggiornati formulati da molti centri d’analisi, si indica una crescita del prodotto ancora modesta quest’anno, ma più decisa dal prossimo. Certo, rispetto a sette anni fa, i dati sono da bollettino di guerra. Produciamo quasi un decimo in meno. nell'industria la contrazione è del 17%, nelle costruzioni di oltre il 30%. l’apparato manifatturiero ha visto scomparire un sesto della sua capacità produttiva. Quasi un milione di posti di lavoro sono andati perduti. le imprese complessivamente hanno investito lo scorso anno un terzo in meno che sette anni fa. le famiglie, in termini reali, hanno speso l'8% in meno. le esportazioni sono a stento rimaste costanti. nonostante la crisi lunga e pesante, nella maggior parte dei casi le banche italiane hanno resistito, pressoché senza l’ausilio di sostegno pubblico, decisivo in altri paesi. la crisi lascia però un’eredità molto pesante in termini di crediti inesigibili, che appesantiscono i bilanci e limitano la capacità di erogare nuovi finanziamenti. e la nostra Banca? anche noi abbiamo risentito dei danni inferti all’economia italiana, ma siamo riusciti a contenerli e a ribattere colpo su colpo. e ora usciamo dalla crisi più forti di come ne siamo entrati, non avendo diminuito il credito a imprese e famiglie, ma al contrario, come già ribadito tante volte, avendolo incrementato di oltre il 70% tenendone sotto controllo la qualità. nell’esercizio 2014 abbiamo aumentato gli impieghi del 2,9% toccando il livello di 5.568,8 milioni. si tratta di un risultato di rilievo, in controtendenza rispetto al sistema bancario che ha evidenziato una diminuzione dell’1,4%. il rischio sul credito ha risentito della congiuntura negativa continuando a crescere (+7,6%), ma in misura inferiore rispetto al 2013. il rapporto dei crediti deteriorati lordi rispetto agli impieghi è aumentato di soli 0,4 punti percentuali al 9,4%, contro un dato del complesso delle banche ben più elevato e pari al 16,8%. le sofferenze lorde ammontano al 3,3% degli impieghi mentre nel sistema bancario sono pari al 9,3%. abbiamo aumentato anche la raccolta, che complessivamente è cresciuta del 3,6%, anche questa in controtendenza rispetto alle banche italiane. i buoni risultati dal lato delle masse amministrate sono confermati anche dai risultati economici. il margine di interesse è aumentato del 24%, il margine di intermediazione del 13,9%. Con rettifiche/riprese di valore per la copertura dei crediti anomali in aumento del 35,3% e costi operativi in lieve incremento (tranne alcune voci di carattere straordinario) l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è attestato a 34,8 milioni e l’utile netto a 25,9 milioni, in crescita del 22,7%, rispetto al risultato del 2013. dopo gli opportuni accantonamenti a riserva il patrimonio aziendale ammonta a 747,3 milioni, in aumento del 5,7%. i coefficienti patrimoniali Cet 1 capital ratio e il total capital ratio sono pari rispettivamente al 16,9% e al 17% a fronte di requisiti minimi attuali rispettivamente del 7% e del 10,5%. si tratta di valori di assoluta qualità nel panorama creditizio, superiori anche a quanto sarà richiesto tra qualche anno in ottemperanza alle nuove regole di Basilea 3, che ci confermano tra le banche di medie dimensioni più solide e patrimonializzate. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 5 I Comitati Locali dei Soci della nostra Banca sono saliti a 19, una copertura capillare che interessa tutte le zone operative BCC roma. Dal 2004 a oggi sono stati erogati più di 18 milioni di euro per un totale di più di 22mila interventi sul territorio. Una attività, ha detto il Presidente Francesco Liberati all’incontro del 17 gennaio scorso, che ci ha permesso di essere in prima fila a fianco di associazioni, enti morali, parrocchie, pro loco e mondo del volontariato. È intervenuta la giornalista Lucia Visca, che ha parlato di Papa Francesco e della sua “rivoluzione”: siamo in presenza – ha detto – di un Pontefice dotato di grande umiltà, ma mai remissivo 6 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 Convention Comitati Locali dei Soci BCC Roma e territorio, un legame sempre più forte PRIMo PIANo Il Presidente Francesco Liberati ha sottolineato il trend di crescita di BCC Roma, un’azienda sana che da sessant’anni è un punto di riferimento per le comunità locali. Veniamo da un 2014 difficile per l’economia del nostro Paese – ha detto – caratterizzato ancora da segni meno: “In questo scenario la nostra Banca si è mossa negli ultimi tempi, e si muoverà nel futuro, coniugando la sana e prudente gestione con lo sviluppo” s i è svolto lo scorso 17 gennaio, presso la sede di Viale dell’oceano indiano, l’annuale incontro con i rappresentati dei Comitati locali dei soci della Banca di Credito Cooperativo di roma, che ha visto la partecipazione di tre comitati di nuova costituzione: tuscia, segni-Colleferro e amatrice. un incontro, questo, caratterizzato dall’intervento della giornalista lucia Visca, che ha approfondito il tema della rivoluzione portata all’interno della Chiesa da Papa francesco. il Presidente Francesco Liberati, aprendo i lavori, ha sottolineato il trend di crescita della Banca, un’azienda sana che da sessant’anni è un punto di riferimento per le comuni- tà locali. Veniamo da un 2014 difficile per l’economia del nostro Paese – ha detto liberati – caratterizzato ancora da segni meno: “in questo scenario, ancora molto difficile, la nostra Banca si è mossa negli ultimi tempi, e si muoverà nel futuro, coniugando la sana e prudente gestione con lo sviluppo. uno sviluppo che non abbiamo mancato di perseguire grazie ai positivi fondamentali della nostra Banca. e lo abbiamo fatto mantenendo un livello di rischi nettamente migliore di quello di sistema, con un ammontare di sofferenze ben inferiore a quello medio del comparto creditizio. abbiamo favorito, tra l’altro, l’ulteriore rafforzamento delle riserve patrimoniali, accresciutesi anche per il positivo apporto dei soci nell’operazione di aumento del capitale sociale, che si è conclusa a dicembre scorso con un risultato molto soddisfacente”. Con questi assetti patrimoniali, un apparato organizzativo in via di continuo adeguamento, una rete commerciale sempre più vicina a soci e clienti, una rinnovata sensibilità sociale e di attenzione al territorio, la nostra Banca, ha continuato liberati, si conferma come una risorsa per la collettività. una risorsa anche per il sistema del Credito Cooperativo: e in questa dimensione si inscrive l’operazione di fusione della BCC della tuscia nella nostra Banca. non si può tornare indietro – ha agCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 7 PRIMo PIANo giunto – e non si può neanche stare fermi perché il mondo continua a evolversi sempre più velocemente. e noi, nel cambiamento, abbiamo elevato efficienza e qualità del servizio, coniugando sviluppo commerciale e aspetti sociali, tecnologia e relazione, e non a chiacchiere. Con riferimento ai soci ne è un esempio l’estensione già dal 2014 della copertura sanitaria fondomutuasalus agli iscritti sino a 80 anni d’età, e questo senza nessun aggravio economico: “un obiettivo che abbiamo conseguito con caparbietà e che alla fine siamo riusciti a raggiungere proprio perché sapevamo quanto fosse sentito”. 8 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 negli ultimi anni la nostra Banca – ha puntualizzato il Presidente – ha compiuto un grande sforzo di adattamento, riorganizzazione e nuova programmazione. “fermo restando il tradizionale approccio commerciale, siamo tornati a guardare allo sviluppo verticale come motore della crescita aziendale, dopo due decenni in cui la propulsione è stata assicurata soprattutto dalla crescita orizzontale. Vi sono infatti nuovi crescenti problemi per il mondo del Credito Cooperativo. siamo di fronte a una nuova stagione di aggregazioni che porteranno alla riduzione del numero delle BCC italiane. in questa fase così complessa e delicata, la nostra Banca è e rimane un punto di riferimento, un’oasi di stabilità”. l’altra sfida è stata quella relativa ai costi, rispetto ai quali è stata realizzata una profonda azione di revisione e controllo. se avessimo seguito il trend di crescita dei costi precedente all’inizio della crisi, ha sottolineato liberati, non avremmo potuto mantenere una fondamentale politica di prudente accantonamento degli utili. dal punto di vista delle politiche sociali, infine, il Presidente ha ricordato come i Comitati locali nel 2014 abbiano erogato quasi 2.400 contributi per eventi e iniziative, sostenendo associazioni, enti morali, parrocchie, pro loco e il mondo del volontariato. il direttore generale Mauro Pastore ha focalizzato l’attenzione sui numeri, che per la nostra Banca permangono positivi. in particolare, nel 2014 è aumentato l’utile netto e la produttività per dipendente. in stabile crescita anche gli impeghi: +2,9% rispetto a un sistema bancario fermo a un segno meno. Questo è stato possibile, ha detto Pastore, perché sappiamo individuare fami- PRIMo PIANo glie e imprese meritevoli. un’ulteriore conferma viene dal fatto che BCC roma continua ad avere meno sofferenze rispetto al resto del sistema. fatto rilevante, ha sottolineato il direttore, l’aumento del Patrimonio aziendale, aumentato a 747,3 milioni, contro i 706,9 del 2013, sinonimo questo di una stabilità aziendale che ci consente di affrontare con sicurezza il contesto difficile che ci troviamo di fronte. Per quanto riguarda le condizioni di favore ai soci nei servizi e nelle operazioni bancarie, tali vantaggi sono valutati in oltre 10 milioni di euro l’anno, a conferma di un rapporto sempre più solido con la compagine. a sostegno di queste politiche, l’impegno delle risorse umane, costituite da quasi 1300 dipendenti. un sondaggio telefonico effettuato recentemente, ha affermato Pastore, ha messo in evidenza come soci e clienti si dichiarino soddisfatti del rapporto con il personale. il radicamento territoriale della Banca, poi – ha concluso il direttore generale – si avvale efficacemente di un lavoro sempre più capillare dei Comitati locali, che oggi sono diventati 19. nel dettaglio, dal 2004 sono stati erogati più di 18 milioni di euro per un totale di più di 22mila interventi sul territorio, a fronte di un budget messo a disposizione della Banca in costante aumento. la giornalista Lucia Visca, esperta vaticanista, ha intrattenuto i presenti su Papa Bergoglio e i suoi rivo- luzionari metodi comunicativi, iniziati proprio il giorno della elezione, quando chiese al suo popolo di pregare per lui. siamo quindi in presenza di un Pontefice dotato di grande umiltà, ma mai remissivo. un’umiltà che è stata straordinariamente ribadita da quella sua frase che ha fatto il giro del mondo: “Chi sono io per giudicare?”. È così che francesco riesce a farsi percepire come un prete di strada, che sente il bisogno di un contatto umano che scavalchi la barriera della carica che riveste. il Papa, ha continuato Visca, ha poi portato a compimento la rivoluzione che era stata iniziata da ratzinger, affrontando con coraggio la questione del risarcimento alle vittime degli abusi compiuti da sacerdoti e ha Lucia Visca CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 9 PRIMo PIANo espresso la sua comprensione per i divorziati che si risposano. il tutto all’interno di una politica mirata fortemente – ha sottolineato – alla riforma della Curia romana, attuata con la nomina cardinalizia di prelati distintisi per la loro vicinanza ai poveri e lontani dai fasti di roma. È probabile quindi, a parere di lucia Visca, che il Papa che succederà a francesco sarà scelto tra questi. Hanno chiuso la serata gli interventi di alcuni dei rappresentati dei Comitati locali. Gabriele Gravina, Presidente del Comitato del Parco, ha ricordato come la crisi economi- ca si accompagni anche a una crisi di valori, che incide in una società sempre più diseguale. Qui risiede l’importanza della nostra banca e della sua funzione di mediazione sociale. Maurizio Longhi, Presidente del Comitato di Viterbo, ha sottolineato la permanente centralità del socio Gabriele Gravina Maurizio Longhi Antonella Mazzara Lucia Viscio Brunella Marconi Francesco Blasini 10 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 PRIMo PIANo all’interno della Cooperativa e la necessità di curare con attenzione, come fin qui fatto, la componente aziendale per continuare a valorizzare quella mutualistica. Antonella Mazzara, del Comitato roma Centro, ha ricordato il successo dell’iniziativa della Banca dei ragazzi: BCC roma sostiene questa iniziativa da molti anni, un’idea concreta volta all’educazione finanziaria dei giovanissimi e che coinvolge più di cinquecento alunni. Lucia Viscio, Presidente del Comitato roma appio Prenestino, ha ringraziato il management della Banca per l’impegno sul fronte degli impieghi in anni di dura crisi economica, mentre Brunella Marconi, del Comitato di Viterbo, ha ricordato un’altra importante iniziativa sul fronte educativo e scolastico, e cioè “Viterbo che studia”, che premia gli studenti più meritevoli Giuseppe Raviglia Curzio Stirpe delle scuole superiori. Francesco Blasini, Presidente del Comitato marsica, ha sottolineato come il Presidente sia garante dello statuto e dell’attenzione costante all’aspetto mutualistico. Giuseppe Raviglia, Presidente del Comitato segni Colleferro, ha annunciato la consegna di quattro defibrillatori a vantaggio delle comunità di riferimento. Curzio Stirpe, Presidente del Comitato frusinate, ha infine ricordato l’importanza dell’approccio BCC roma, capace di dare fiducia sulla base della conoscenza personale, e non affidandosi ai meri numeri del rating. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 11 Convention 2015 del personale BCC Roma LA SquAdRA deI 12 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 In anni difficili risultati straordinari: ecco perché il personale BCC roma è un personale all stars. L’incontro annuale dei dipendenti si è svolto al Palalottomatica di roma: oltre mille i partecipanti che hanno assistito alle premiazioni Challenge e Contest e allo spettacolo conclusivo del noto comico romano maurizio Battista nuMeRI uno CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 13 PRIMo PIANo s i è svolta lo scorso 20 febbraio la tradizionale convention dei dipendenti BCC roma. lo scenario quest’anno è stato quello, suggestivo, del Palalottomatica, la più grande arena indoor di roma Capitale, teatro da decenni di importanti performance sportive (vi si giocarono anche le olimpiadi del 1960) e di storici concerti. oltre mille i colleghi che si sono seduti sugli spalti durante le premiazioni Challenge e Contest e la proiezioni di filmati che hanno sottolineato i risultati raggiunti dalla Banca e hanno raccontato l’impegno dei 1.300 dipendenti che ne compongono il personale. successivamente si è svolta la cena di gala, alla fine della quale è andato in I Direttori di Zona Silvano Cicetti, Attilio Rosicarelli, Gianluca Liberati e Walter Pellegrini, insieme al Direttore Rete Francesco Petitto Filiali di Zona Classifica Challenge 1° classificato Abruzzo, Direttore Gianluca Liberati 2° classificato a pari merito Roma Centro e Roma est e Frusinate, Direttori Attilio Rosicarelli e Silvano Cicetti 3° classificato Lazio Sud e Litorale, Direttore Walter Pellegrini Filiali di Zona Classifica Contest 1° classificato Abruzzo, Direttore Gianluca Liberati 2° classificato Lazio Sud e Litorale, Direttore Walter Pellegrini 3° classificato Roma est e Frusinate, Direttore Silvano Cicetti 14 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 mauro Pastore: “Siamo parte di una squadra che si è dimostrata efficace malgrado gli ultimi cinque anni siano stati tra i peggiori della storia economica del nostro Paese, e non solo. La nostra Banca ha affrontato molteplici sfide, molto dure. Ma già il 2014 è stato un anno in cui abbiamo raccolto i primi risultati dei sacrifici che abbiamo fatto dal 2011 in avanti” PRIMo PIANo evolvere nei rapporti con la Vigilanza, che ha cambiato radicalmente le modalità di esercizio del proprio ruolo. abbiamo addirittura incrementato l’impegno sociale nei territori di riferimento e a favore dei soci, nonostante le esigenze di contenimento dei costi. ma già il 2014 è stato un anno in cui abbiamo raccolto i primi risultati dei sacrifici che abbiamo fatto dal 2011 in avanti. abbiamo infatti chiuso l’esercizio scorso in modo più che positivo, con un buon andamento di tutti i numeri aziendali. tutto ciò grazie anche al controllo dei costi, che ha determinato un positivo andamento dei margini economici e un utile netto di 26 milioni”. numeri, ha continuato Pastore, che hanno incrementato la fiducia di cui gode la nostra Banca presso il pubblico. e la fiducia è stata ripagata: “dal 2008 al 2014, infatti, il credito erogato dalla Banca è aumentato di scena lo spettacolo del noto comico romano maurizio Battista. il direttore generale Mauro Pastore ha aperto la serata sottolineando la forza di un grande gruppo, quello targato BCC roma. nessuno può fare nulla da solo – ha detto Pastore – per questo siamo parte di una squadra che si è dimostrata efficace “malgrado gli ultimi cinque anni siano stati tra i peggiori della storia economica del nostro Paese, e non solo. la nostra Banca ha affrontato molteplici sfide, sfide molto dure. abbiamo subito le conseguenze della crisi finanziaria mondiale e la successiva grande recessione economica, reagendo positivamente. abbiamo fatto fronte alla pioggia normativa che è caduta sulle banche in questi anni, adeguando nel continuo processi e strutture organizzative e di controllo. abbiamo saputo oltre il 70% a fronte del 15% del sistema bancario nel suo complesso”. i soci incontrati durante le riunioni preparatorie all’assemblea generale del 19 aprile hanno confermato il loro sostegno alle politiche attuate in questi anni e hanno espresso ancora una volta la loro stima nei confronti del personale. segno che la squadra ha funzionato, “che ogni ingranaggio dell’azienda ha girato nel verso giusto e che tutti hanno remato nella stessa direzione, in sede come in rete. Vuol dire anche che siamo stati capaci di valorizzare i punti di forza di ogni persona, di ciascuno di voi. e quali sono questi punti di forza? i valori comuni, la motivazione, il dialogo, il lavoro, la condivisione, la disponibilità. intendiamoci, senza lo spirito di squadra l’azienda potrebbe funzionare lo stesso. Vi sono aziende in cui la competizione non è serena. ma sono produttive. raggiungere i risultati in Insieme ai Direttori Rizza, Ogliaro e Petitto, Enrica Bonanni, Francesco Di Pilla, Giovanni Caruso, Franco Cosimati, Paolo Zanfini agenzie prime classificate Challenge per classe dimensionale Maggiori: Agenzia 105 Pinciano, Direttore Paolo Zanfini Grandi: Agenzia 39 Castel di Sangro, Direttore Giovanni Caruso Medie: Agenzia 52 Capistrello, Direttore Franco Cosimati Piccole: Agenzia 140 Nomentano tiburtino, Direttore enrica Bonanni Minori: Agenzia 179 Anagnina, Direttore Francesco Di Pilla CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 15 Francesco Liberati: “Sento crescere intorno alla Banca un senso di riconoscenza e un attaccamento emozionanti. e sono altrettanto belli e significativi i ringraziamenti e gli attestati di fiducia nei confronti di voi dipendenti, uniti nel dare un’immagine di coesione ed efficienza. Siete una squadra di talento e di cuore” I Direttori Giulio Rizza, Tommaso Ogliaro e Francesco Petitto con Firmina Di Cesare, Massimiliano Di Matteo, Roberto Simotti, Francesca Amatilli e Nazzareno Luce agenzie prime classificate Contest per classe dimensionale Maggiori: Agenzia 6 Acilia, Direttore Roberto Simotti Grandi: Agenzia 68 Avezzano, Direttore Francesca Amatilli Medie: Agenzia 129 Bagni di tivoli, Direttore Nazzareno Luce Piccole: Agenzia 157 Paganica, Direttore Firmina Di Cesare Minori: Agenzia 161 Avezzano 2, Direttore Massimiliano Di Matteo 16 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 PRIMo PIANo Andrea Fucili, Elena Mariotti, Giovanni Caruso, Antonello Piacentini e Roberto Simotti Premio Speciale Continuità dei risultati Agenzia 39 Castel di Sangro – Direttore Giovanni Caruso Agenzia 19 Massimina – Direttore elena Mariotti Agenzia 6 Acilia – Direttore Roberto Simotti Agenzia 15 eur Inps – Direttore Antonello Piacentini Agenzia 18 tor Bella Monaca – Direttore Andrea Fucili quel modo, però, non mi piacerebbe, non mi ci ritroverei. accanto ai nostri davvero non disprezzabili risultati, diamo infatti importanza primaria alle persone”. il futuro, ha concluso il direttore generale, è sicuramente difficile e presenta insidie non tutte dipendenti dalla nostra volontà. “ma noi arriviamo in un momento decisivo per il futuro del sistema con una solidità che è per noi elemento di tranquillità. una tranquillità che ci consente di tutelare gli interessi della banca e di tutti i suoi dipendenti. 1300 dipendenti di cui ho la responsabilità, l’onore e l’orgoglio di essere direttore generale”. anche il Presidente Francesco Liberati ha sottolineato il lavoro straordinario compiuto dal personale BCC roma nel triennio che va dal 2012 al 2014, anni di recessione con- tinua del Paese: “Ci siamo rimboccati le maniche – ha detto – e siamo ri- usciti in un piccolo grande miracolo. abbiamo infatti colto tre risultati contemporaneamente: abbiamo aumentato i volumi intermediati più delle altre banche, ampliando in particolare il credito a soci, famiglie e imprese; abbiamo reso la macchina aziendale più efficiente, migliorando i processi e diminuendo i costi; abbiamo rafforzato l’azienda, incrementando il patrimonio grazie alla tenuta della redditività e all’operazione di aumento del capitale sociale. in mezzo a tutto ciò, abbiamo avuto un’ispezione della Banca d’italia, che ci ha dato positiva consapevolezza dei nostri mezzi e della bontà della gestione. senza contare le nuove normative nel frattempo calate sul sistema bancario, una su tutte quella sui controlli interni. oggi, in un momento estremamente delicato per le banche italiane, dopo gli stress test non per tutti soddisfacenti, tensioni e criticità strutturali, ridimensionamenti, esuberi massicci, la nostra Banca è in grado di affrontare con serenità le nuove sfide che si parano davanti. abbiamo le spalle forti, con il nostro patrimonio e la nostra organizzazione”. non manca però la necessità di adattarsi rapidamente ai nuovi cambiamenti che sono all’orizzonte. uno CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 17 di questi è certamente il decreto sulle banche popolari. È quindi importante, per il sistema italiano delle BCC, mettere in moto “un progetto di integrazione, di rafforzamento funzionale e patrimoniale, con una nuova architettura di sistema e meccanismi di prevenzione delle crisi. fortunatamente la nostra Banca si trova a negoziare il futuro in una posizione di forza, grazie alla solidità e alla stabilità che ci tutelano. si tratta di una fase molto delicata, che ho il dovere di presidiare personalmente per garantire alla nostra Banca un futuro di autonomia e continuità, al servizio del territorio, nel solco della nostra storia di successo”. Ci sono poi i soci, sempre centrali nell’attività quotidiana della Cooperativa: “sento crescere intorno alla Banca un senso di riconoscenza e un attaccamento emozionanti, così come sono sempre più numerose – ha proseguito liberati – le testimonianze di stima che mi danno entusiasmo per accrescere ancora di più il mio impegno in una fase cosi delicata. e sono altrettanto belli e significativi i ringraziamenti e gli attestati di fiducia nei confronti di voi dipendenti, uniti nel dare un’immagine di coesione ed efficienza. siete una squadra di talento e di cuore”. dobbiamo tutti uniti essere orgo18 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 gliosi di quanto abbiamo realizzato, ha concluso il Presidente: “abbiamo costruito una grande cooperativa di credito con un lavoro lungo e paziente. ognuno di noi potrà dire, con profonda e intima soddisfazione: anch’io ho dato il mio contributo. Per quanto mi riguarda, ho preso la decisione di accompagnarvi ancora in questo difficile percorso che ci sta conducendo verso un nuovo futuro. un futuro che vedrà importanti cambiamenti nella nostra società, nel mercato bancario, nel sistema del Credito Cooperativo. Conto sul vostro entusiasmo, sul vostro impegno, sul vostro valore”. Il Direttore Generale Mauro Pastore e il Direttore Rete Francesco Petitto con Francesca Amatilli, Roberto Simotti e Carlo Vitellone Premio Speciale Coordinatore 1° Direttore Francesca Amatilli 2° Direttore Carlo Vitellone 3° Direttore Roberto Simotti locandina_EXPO_BCC.qxp:Layout 1 23/03/15 11:00 Pagina 1 ER A P M E AL RO I EC BCC P S CI O IS VISITE ORGANIZZATE Partenze: 5/06 - 10/07 - 07/08 - 4/09 - 2/10 con accompagnatore per tutta la durata del viaggio In collaborazione con condizioni e ulteriori informazioni sul sito internet www.bccroma.it La quota comprende: U Partenza in bus gran turismo venerdi mattina alle ore 11:00 e rientro domenica sera (partenza ore 13,00) U Biglietto ingresso Expo nella giornata di sabato U 2 notti in hotel **** in trattamento di pernottamento e prima colazione Servizi facoltativi: U Cena del sabato sera in ristorante tipico U Visita di mezza giornata di Milano con ingresso Cenacolo Vinciano (da prenotare previa disponibilità) PER PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI CHIAMARE IL CALL CENTER AL NUMERO 06.87419058 FoCuS CReDIto CooPeRAtIVo Storicamente la cooperazione è stato il tentativo di dare risposte a situazioni di disagio e di povertà che la rivoluzione industriale aveva prodotto in larghi strati di popolazione e che le istituzioni politiche non erano state in grado di fronteggiare: per questo il futuro di BCC e Banche Popolari è di fondamentale importanza per il nostro Paese Il futuro delle BCC l e Banche Popolari e le Banche di Credito Cooperativo sono dallo scorso febbraio “nell’occhio del ciclone” per il fatto che potrebbero rischiare (le Banche Popolari, almeno le dieci più grandi, sembrano avere varcato il “guado”) di essere annoverate tra le banche commerciali. È un pezzo di storia che verrebbe cancellato e una realtà civile che verrebbe annullata: una specie di esproprio e una pietra tombale per l’economia civile. Perché un problema centrale per la democrazia è il rapporto che corre tra l’azione economica e la vita democratica. non si vogliono criticare le funzioni delle Banche multinazionali, ma la perdita di rapporti e di vincoli nei confronti del territorio e della società territoriale determina un depauperamento della libertà e un impoverimento di democrazia. non viene a soffrirne il sistema bancario, che piuttosto si diversifica, ma una sua articolazione e componente, la cooperazione si impoverisce e rende precaria la vita dei più poveri. Certo, per alcuni aspetti Grande è bello, ma anche (specie nel campo della cooperazione) Piccolo, è bello (schumpeter), vitale e può rappresentare una risorsa significativa per un territorio che mostra un carattere peculiare e degno di attenzione. e questo vale per le Banche Popolari e, particolarmente, per 20 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 Sede operativa della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Viale Oceano Indiano le BCC, che si muovono nel mondo della cooperazione che, oltre a rivestire un ruolo importante nel mondo economico per l’apporto occupazionale, costituisce un modello di imprenditoria che sa coniugare con il ruolo economico l’innovazione, la solidarietà e la democrazia. storicamente la cooperazione è stato il tentativo di dare risposte a situazioni di disagio e di povertà che la rivoluzione industriale aveva prodotto in larghi strati di popolazione e che le istituzioni politiche non erano state in grado di fronteggiare. la cooperazione fu la risposta efficace nei confronti, soprattutto, dei contadini e degli artigiani, che dovevano sottostare alla povertà e alla grande piaga dell’usura. il movimento del credito cooperativo inoltre si innesta sullo stesso tronco della cooperazione, assumendone la linfa della partecipazione, della democrazia e della solidarietà. nasce da questa esi- genza la natura e la vocazione “localistica” e il suo conseguente radicamento territoriale, che ne disegna la natura e la operatività. la raccolta, come anche gli impieghi, costituiscono la dinamica che fa crescere il territorio e risponde ai bisogni delle persone. una comunità territoriale decide di raccogliere il risparmio e di volerlo utilizzare per i propri soci e per tutte le espressioni economiche che operano sul territorio. la peculiarità che assume la cooperazione consente non solo di rafforzare il fattore solidaristico, ma anche di garantire la partecipazione paritaria democratica per tutti i componenti della compagine, cioè i soci. molti mutamenti stanno trasformando la nostra società, le sue istituzioni, le sue culture, le sue strutture; e con esse i soggetti (individuali e collettivi) che compongono la società. le BCC svolgono la funzione di concorrere allo sviluppo di determi- FoCuS CReDIto CooPeRAtIVo nati territori organizzando la gestione del credito finanziario con criteri solidaristici e svolgono la medesima solidarietà nei confronti dei singoli soci. le BCC non sono estranee né semplicemente spettatrici delle trasformazioni; il segreto sta nell’affrontare le sfide, nella capacità di leggere i cambiamenti, di metabolizzarli e di coniugare il vecchio (i valori perenni) con le esigenze indotte dalla crescita delle conoscenze, dai nuovi saperi professionali, dalle tecnologie innovative, dai nuovi soggetti che si affacciano sulla scena con voglia di protagonismo. le BCC stanno affrontando tali sfide e sembrano ogni giorno, nonostante le difficoltà, superarle felicemente. Basti pensare a uno dei temi che racchiude il senso e i contenuti delle trasformazioni attuali, che va sotto il nome di globalizzazione. essa è un processo che interessa l’intero pianeta: lo spazio e il tempo (le distanze annullate, il tempo che non dà il senso del divenire, dell’attesa e del passato) sembrano perdere i loro stessi connotati definitori, la vita e l’organizzazione della vita stessa sono rivoluzionate. la cooperazione continua ad offrire ad un mondo globalizzato i suoi strumenti, capaci di dare risposte ai problemi che i cambiamenti pongono innanzi: la democrazia, la solidarietà, la mutualità si pongono come valori perenni dell’ordinamento sociale, e in questo contesto di territorialità si colloca la presenza e l’attività della BCC. la fedeltà alla dimensione territoriale e la fedeltà alla dimensione locale, tuttavia non è una “nicchia” protettiva che la salvaguarda dalle trasformazioni che avvengono intorno ad essa: la sfida della globalizzazione chiama la BCC ad attrezzarsi per guardare al mondo, ma con i piedi ben saldi sul territorio. ma c’è un altro aspetto che va tenuto presente e che caratterizza il tempo presente: “la società civile”, che è parte importante della nostra società e che viene ad intrecciarsi con alcune caratteristiche di essa quali l’autonomia, la solidarietà e la reciprocità, che, cui esercizio non può essere garanticome abbiamo già detto, sono le cato dalla forza, ma dal dibattito e dal ratteristiche della cooperazione e, in confronto che precede le deliberaparticolare, delle BCC. la società zioni condivise. insomma, la società civile è componente essenziale della civile è necessaria per restituire lo società tout court insieme allo stato, scettro e il protagonismo al cittadino! con le sue espressioni fatte di istitula società civile, lo stato e il mercazioni e strutture, e al mercato: essa to, si sostengono a vicenda (simul stanon può esistere senza gli altri due e bunt, simul cadent), così come si forla società civile racchiude tutto ciò mano e cadono insieme, ma devono che non rientra nelle vicende stacoesistere perché la mancanza di tuali e in quelle del mercato. uno mette in crisi gli altri due. ma la BCC, in quanto tale, è risorsa un’altra dimensione delle BCC riper la società perché mette al centro guarda la natura solidale della sola persona, facendola contare, a precietà civile, che precede il “patto con scindere dal censo e dalla cultura, rii cittadini” (locke, rousseau), ambito conoscendone la titolarità di diritti e di socialità originaria, distinta dallo il senso di responsabilità. in questo stato e dal mercato, in grado di creasenso le BCC esprimono la partecire relazioni tra gli uomini. l’ambito pazione e la democrazia dei soci medi socialità in cui si collocano le BCC diante il voto nelle è differente da quello assemblee (“una tedel mercato (non prosta, un voto…”), duce capitale per gli Le BCC, per la loro non un voto proazionisti, ma capitale da partecipazione alla porzionale al capiimpiegare con finalità società civile e per il loro tale versato (dando sociale) e dello stato ruolo attivo nelle in tal modo forza al (che è basato sulla norpolitiche di sviluppo più forte). si ha comativa delle leggi). l’eslocale, sono chiamate sì la società civile sere cooperativa di crein causa come soggetto che incrocia il sogdito non è una diminue come interlocutore getto attivo e prozione della cultura cocon gli altri soggetti tagonista realizzanoperativa: è una maniedi decisioni do quella governance ra originale e diversa di che è al centro delesserlo! e di partecipazione le nuove semantiora pare che la scelta alla gestione che della democradel governo di ricorredel “potere”: il loro zia, in una società re alla decretazione afè un potere mite, cioè che si dibatte nelle fretti (senza discutere e diffuso e parcellizzato contraddizioni delconfrontarsi!) la cancella modernità, rese lazione (o quasi) di una più stringenti dal realtà economica fiosopravvenire, appunto, della globarente e le BCC cesseranno (fino a lizzazione. il tema della governance quando potranno resistere?) di essesalda i temi della dimensione locale re risorsa (attiva) per i piccoli rispare del ruolo della società civile nei miatori e creditori. la globalizzaprocessi di sviluppo e di partecipazione, con il seguito di capitalismo zione democratica. le BCC, per la selvaggio e di capitani di ventura, loro partecipazione alla società civiche faranno incetta di azioni, sembra le e per il loro ruolo attivo nelle poviaggiare a gonfie vele mentre per la litiche di sviluppo locale, sono chiapovera gente si prepara un welfare di mate in causa come soggetto e come povertà. speriamo in un futuro miinterlocutore con gli altri soggetti di gliore in cui la solidarietà e la cittadecisioni e di partecipazione alla gedinanza solidale sia vittoriosa sull’estione del “potere”, il loro è un potegoismo di pochi. re mite, cioè diffuso e parcellizzato, il Salvatore Rizza CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 21 AReA BANCA BCC roma e Coopfidi, due cooperative al servizio del territorio Coopfidi e BCC Roma hanno una mission molto simile: lo sviluppo armonico ed equo del tessuto socio-imprenditoriale dei nostri territori. Legate da una serie di convenzioni che sono state recentemente riformate, la Banca e Coopfidi si sono incontrate lo scorso 4 marzo per presentare le possibilità offerte agli associati dai nuovi accordi C oopfidi è il più grande confidi unitario del lazio, promosso da Cna, Confartigianato e acai, e opera per facilitare l’accesso al credito degli artigiani, delle Pmi e dei liberi professionisti del territorio di riferimento, in una logica di accompagnamento del rapporto con il sistema bancario. il consorzio, nato su iniziativa di un gruppo di artigiani della Cna di roma nel 1979, è un ente senza scopo di lucro il cui capitale sociale è composto dalle quote versate dalle imprese socie. le imprese, associandosi, costituiscono il patrimonio utilizzato per la concessione di garanzie mutualistiche sui finanziamenti bancari, creando un meccanismo solidale. nel 2012 il Consorzio è divenuto un intermediario finanziario iscritto all’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 tub. Questo nuovo status giuridico comporta che tale istituzione è tenuta a rispettare gli stessi requisiti di vigilanza previsti per una banca. Coopfidi e BCC roma sono quindi due organizzazioni che operano sullo stesso territorio ed hanno una mission molto simile, che attraverso modalità operative diverse conduce allo stesso scopo: lo sviluppo armonico ed equo del tessuto socio-imprenditoriale. Queste due organizzazioni sono legate da un rapporto trentennale regolato da una serie di convenzioni che sono sta22 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 te recentemente riformate al fine di costituire un valido strumento per un accesso al credito conveniente ed efficiente. ad oggi la Banca rappresenta il secondo partner di Coopfidi con un portafoglio di 730 affidamenti concessi a valere su garanzie consortili con oltre 28 milioni di credito erogato. al fine di presentare le possibilità offerte agli associati dai nuovi accordi, il 4 marzo scorso si è tenuto un convegno presso la sede romana di Coopfidi. all’incontro sono intervenuti erino Colombi, Presidente di Cna di roma, riccardo Pioli, direttore generale di Coopfidi, francesco Petitto, direttore rete e Commerciale BCC roma, e marcello Caburlon, responsabile Centro ovest di iccrea Banca impresa. nel convegno sono state illustrate le molteplici possibilità offerte alle imprese dalla collaborazione tra la Banca ed il confidi. alla convenzione ordinaria relativa alla concessione di finanziamenti garantiti al 50% dal confidi si affiancano infatti specifici accordi relativi ai finanziamenti antiusura nei confronti dei soggetti finanziariamente deboli garantiti al 100% grazie all’utilizzo dei fondi antiusura nazionali (legge n. 108/96) e regionali ( legge regione lazio n. 23/2001), ma anche ai finanziamenti relativi al fondo di garanzia della Camera di Commercio di roma che prevede una garanzia ca- merale fino al 40% da associare ad una garanzia del Confidi di almeno il 10%, eventualmente elevabile nel caso di operazioni particolari (ad esempio finanziamento di imprese start up) ed infine la possibilità di erogare finanziamenti chirografari con garanzie fino al 80% grazie all’intervento del fondo Centrale di garanzia per le imprese. l’ultima importante novità è relativa al fondo regionale Por-fesr lazio, che mette a disposizione 6 milioni di euro per costituire garanzie fino al 80% dell’importo erogato, al fine di agevolare l’accesso al credito delle imprese laziali. tale fondo è gestito pro quota da un’ associazione temporanea di imprese costituita da 12 confidi del lazio che vede come capofila mandataria proprio Coopfidi. Per quest’ultimo accordo la Banca ed il confidi hanno previsto ulteriori facilitazioni in termini di tassi e commissioni di garanzia. dopo gli interventi di Cna e iccrea Banca impresa, che hanno illustrato rispettivamente i servizi di consulenza offerti dall’associazione e le possibilità di agevolazioni fiscali legate ai finanziamenti in leasing, le oltre 100 imprese che hanno partecipato all’evento hanno animato una interessante discussione, resa ancor più coinvolgente dal fatto che la maggior parte degli imprenditori intervenuti risultavano soci sia di BCC roma che di Coopfidi, ed erano quindi fortemente interessati a sollecitare la collaborazione fattiva tra le due organizzazioni, al fine di individuare strumenti utili per rilanciare la propria attività, ad esempio attraverso la costituzione specifica di strumenti di microcredito o di plafond dedicati alle imprese in temporanea difficoltà finanziaria. la Banca ed il confidi hanno confermato la propria attenzione ai problemi posti dalle imprese socie ribadendo la propria volontà di inventare nuove ed originali forme di collaborazione, e chissà se, come ha detto Papa francesco nel discorso tenuto recentemente agli esponenti di Confcooperative, si possa insieme sfidare la matematica imposta dalle rigide regole di vigilanza “collaborando di più tra cooperative di credito ed imprese”. domenico Buonocunto CoNtRAPPuNtI il ritorno del ceto medio di MAuRIZIo ALettI g I numeri del Censis ci dicono che la maggior parte degli italiani si sente appartenente alla middle class: la paura di uno scivolamento progressivo verso la precarietà perde terreno, creando un clima di maggiore fiducia che si alimenta anche della ripresa del mercato immobiliare e di quello delle automobili. Fuori dal tunnel, quindi, ma con sobrietà: il Paese rimane giustamente prudente dopo anni di dura crisi e BCC Roma si conferma partner affidabile e in grado di accompagnare il ceto medio nel campo aperto della ripresa li italiani si sentono ancora ceto medio. È quello che emerge da una recente analisi del Censis, che con le sue precise fotografie della società italiana svolge un compito importante: è fondamentale infatti capire, anche da piccoli sommovimenti che si svolgono sotto la superficie del dibattito pubblico, se veramente ci stiamo incamminando fuori dal tunnel della crisi, se la fiducia inizia a concretizzarsi in comportamenti e convincimenti nuovi. ebbene, il 54% degli italiani si sente ceto medio e appartenere al ceto medio vuol dire soprattutto sentirsi simili a chi ha lo stesso stile di vita nel rapporto con i soldi, nei consumi e nel modo di gestire il tempo libero. nonostante i sette anni duri della crisi in italia il ceto medio vince ancora, come mentalità e come modello di vita, e questo è senz’altro un dato positivo, che smentisce i timori di un progressivo scivolamento della società italiana verso condizioni preoccupanti di precarietà. scendendo nel dettaglio il Censis ci dice - ad esempio - che resiste il pilastro patrimoniale del ceto medio, che consiste nel lasciare la casa ai figli: è il modo in cui oggi 11,3 milioni di famiglie italiane pensano di dare un aiuto ai loro discendenti. e sono 2,3 milioni le famiglie che li sosterranno dandogli un anticipo per l’acquisto di un’abitazione o fornendo le garanzie per ottenere un mutuo. il mattone come garanzia per il futuro si conferma quindi propensione radicata tra gli italiani, confortata dai più recenti segnali di ripresa del mercato immobiliare. le compravendite di abitazioni sono infatti ripartite: +3,7% nel terzo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un +13,9% fanno registrare i mutui. Certo, fanno sapere dal Censis, è pur vero che a fronte di questi dati incoraggianti la ripresa dei consumi ancora non si vede. ma ciò dipende dal fatto che oggi domina la sobrietà. il ciclo del consumismo come status irrinunciabile per gli appartenenti al ceto medio è un dato del passato: il fatto è che tornano in auge i tipici, storici consumi da middle class, come l’automobile nuova. È come se si incominciasse pian piano a ricostruire dopo una rovinosa guerra. Per confermare questo nuovo ciclo virtuoso un dato essenziale è quindi la sobrietà, una vocazione da formiche che, scrive chiaramente il Censis, ci salverà. se si vuole preservare lo status da ceto medio, si deve continuare a risparmiare e consumi più sobri aiutano. la tendenza al risparmio si conferma di nuovo stella polare, con una prudenza che è d’obbligo dopo anni di crisi. Come BCC roma crediamo di continuare a svolgere un ruolo peculiare nell’accompagnare i nostri territori fuori dal buio, con sobrietà – appunto – e con prudenza, ma attivamente, forti di un assetto patrimoniale che ci consente di non temere contraccolpi. il Presidente liberati lo ha ripetuto spesso nelle riunioni con la compagine sociale, ma giova ricordarlo visto che i numeri, nei momenti difficili, contano assai più delle parole: in questi sette anni di crisi abbiamo sviluppato gli impieghi di ben oltre il 70%, a fronte del 15% del sistema bancario. e quest’anno contiamo di incrementare gli impieghi di oltre 350 milioni per una crescita del 6,2%. È un modo concreto per sostenere quel ceto medio che è il perno su cui si giocherà la ripresa italiana e dei nostri territori. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 23 LABoRAtoRIo GIoVANI SoCI Intervista a gianluca mainella, membro del Laboratorio giovani Soci, consulente per l’Italia della LB miami Inc, agenzia internazionale ufficiale della Zoni Language Centers, leader nella formazione linguistica internazionale e recente partner BCC roma con una convenzione che prevede interessanti sconti per i soci della Banca o rmai lo sanno tutti: avere una conoscenza fluente dell’inglese è uno strumento cruciale per puntare a una concreta crescita professionale. da oggi i soci BCC roma hanno una possibilità in più: rivolgersi a zoni language Center e puntare a un periodo di full immersion a miami, una delle città più “calde” del mondo, ricca di spiagge e divertimento. ne parliamo con gianluca mainella, del laboratorio giovani soci BCC roma, referente del sito web “Vivere e lavorare a miami”, il social network degli italiani che vogliono trasferirsi a miami, e consulente per l’italia del24 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 Studiare a Miami? Con BCC Roma è più facile la lB miami inc, agenzia internazionale ufficiale della zoni. Come e quando hai deciso di dare inizio all’attività di coordinamento degli italiani che sono interessati a studiare inglese a Miami? la mia idea è nata alcuni anni fa da una breve vacanza a miami, città davvero magica, dove ho avuto la fortuna di incontrare il gruppo di “Vivere e lavorare a miami”. il mio compito è di fungere da consulente dall’italia per coloro che vogliono frequentare un corso di lingua inglese in una città dove c’è sempre il sole. studiare inglese a miami Beach è un modo semplice e divertente per imparare una lingua nuova e conoscere nuove culture. sottolineo che miami raccoglie giovani da tutto il mondo e che la presenza italiana aumenta ogni anno. In che modo puoi aiutare i soci della nostra Banca che volessero affrontare questo viaggio? fornisco gratuitamente tutte le informazioni relative alla scuola d’inglese della zoni a miami, con eventuale supporto per l’alloggio. Preciso che per l’alloggio l’offerta è ovviamente variabile in relazione alla scelta della sistemazione, ma per ragio- LABoRAtoRIo GIoVANI SoCI migliorare tutti gli aspetti della lingua il più rapidamente possibile. Che disponibilità di denaro deve avere uno studente che decidesse di trasferirsi per qualche mese? Insomma, è cara la vita a Miami? no. Prendiamo i trasporti: oltre a un’efficiente rete di taxi e autobus, grazie alla struttura delle strade e alla disciplina di pedoni e automobilisti con soli 16 $ mese è possibile noleggiare una bici, un mezzo più che sufficiente per vivere pienamente la città. in altre parole, miami offre sempre una vasta scelta di possibilità. Che consiglio daresti a chi vorrebbe trasferirsi ma è ancora esitante? miami non costa molto, hai la possibilità di goderti una delle città più belle e vivaci del mondo, un clima in- vidiabile, una cucina multietnica e servizi all’avanguardia. È una città con tutti i pregi della modernità americana e la simpatia e l’allegria del popolo ispanico, presente massicciamente. un mix ideale per unire cultura e divertimento, insomma. ogni giorno hai l’opportunità di conoscere gente nuova proveniente da ogni angolo della terra e l’unico modo per comunicare è l’inglese. e il migliore è quello imparato a miami! www.viverelavoraremiami.com [email protected] Mobile: 347-9009288 Skype: gianluca.mainella Giovani Soci a teatro narci su è necessario aver individuato prima il periodo del corso. Cosa ti ha conquistato di Miami? È stato amore a prima vista. a south Beach, ad esempio, nel raggio di pochi metri puoi studiare, lavorare (se hai i documenti), andare in spiaggia, fare shopping, mangiare e incontrare amici. miami è all’incrocio di tante culture e offre un ventaglio di opportunità ineguagliabile. Qui tutto è piacevole e poi… Vuoi mettere un corso di lingua inglese coccolati dal sole della florida? il campus zoni infatti è situato nel cuore dello storico quartiere art deco, a pochi passi dalla sabbia bianca e dalle acque cristalline. Ciò che rende zoni miami Beach davvero attraente per gli studenti è la varietà di corsi offerti, pensati per chi sta cercando di studiare in un’università degli stati uniti, per chi desidera approfondire l’inglese commerciale per motivi di business, oppure per coloro che desiderano semplicemente Gli iscritti abruzzesi al Laboratorio hanno assistito a Ti amo sei perfetto ora cambia, un musical tra i più belli di sempre, con le musiche di Jimmy Roberts e la regia di Marco Simeoli È stato il teatro ridotto dell’aquila, il 22 febbraio scorso, ad ospitare l’evento organizzato dal laboratorio giovani soci della Banca di Credito Cooperativo di roma, riservato ai giovani soci dell’ area abruzzo. Protagonisti attivi oltre 120 giovani iscritti al laboratorio, provenienti da avezzano, Celano, montereale, tagliacozzo, Castel di sangro e dall’hinterland aquilano, che hanno assistito all’evento spettacolo Ti amo sei perfetto ora cambia, un musical tra i più belli di sempre, rappresentato in 17 paesi al mondo, con le musiche di Jimmy roberts e la regia di marco simeoli. un evento, quello al teatro ridotto, replicato anche in abruzzo dopo il successo di dicembre nella Capitale, dove avevano partecipato i giovani soci di roma e provincia. l’evento dell’aquila fatto da cornice la riunione dei soci della Banca dell’area abruzzese, nella quale è stata sottolineata la sempre maggiore partecipazione alle attività sociali che la Banca riserva ai giovani nelle diverse aree di competenza in cui opera. alla fine dello spettacolo ci si è dati appuntamento al prossimo evento previsto nel mese di giugno, con la partecipazione e la visita dei giovani soci all’expo universale di milano. Piero Cucunato CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 25 CRoNAChe DAL teRRItoRIo a gennaio è partita la prima edizione del Corso gratuito “golf senza Barriere”. il corso è nato da un’idea dell’associazione “stella selene” per l’inclusione della disabilità, sostenuto e patrocinato da BCC roma, che ha creduto nell’iniziativa. i ragazzi, entusiasti, si sono emozionati con i loro primi swing. il golf non è solo uno sport, non è solo un gioco ma è anche un meraviglioso strumento educativo e terapeutico che stimola la mente e fa bene al corpo e all’anima. ed è un fenomenale medium per l’inclusione e l’integrazione dei diversamente abili. il progetto di silvia de mari e licia spataro, psicopedagogiste che hanno dato vita all’associazione leader per l’italia, è partito dal Circolo del golf Casalpalocco, un quartiere residenziale di roma. l’iniziativa è destinata ad atleti disabili e normodotati che si alleneranno insieme, con spirito di gruppo, esercitando i ragazzi nelle tecniche del putt, del pitch e dello swing ed insegnando loro le regole fondamentali del golf sotto la supervisione di volontari golfisti e di un istruttore qualificato all’insegnamento del golf. “essere parte del gruppo, ricevere nuovi stimoli, scoprire nuove capacità motorie permette ai nostri atleti di acquisire consapevolezza verso le proprie potenzialità, fisiche e mentali, che sono sempre maggiori di quanto ci si possa aspettare. sia gli atleti disabili che i giocatori di golf volontari, tutti si sentiranno di essere migliorati” sottolinea de mari. il progetto è rivolto anche ai giovani con disabilità fisica e mentale con l’obiettivo di favorirne, tramite lo sport una maggiore autonomia fisica e sensoriale. durante i corsi di golf-terapia gli atleti acquisiscono nuove capacità motorie e coordinative e apprendono a esercitare una nuova forma di controllo dell’ansia attraverso una maggiore conoscenza delle proprie emozioni. l’articolazione delle metodologie di insegnamento si esplica: 1) a livello cognitivo: attraverso la ripetitività del gesto sportivo e un 26 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 rOma Il golf contro le barriere corretto approccio con l’attività sportiva e i rapporti interpersonali; 2) a livello tecnico: grazie alla comprensione del movimento, alla coordinazione motoria, al dosaggio della forza, alla ricerca della concentrazione ideale; 3) a livello sensoriale: per un migliore controllo dell’ansia, una maggiore conoscenza delle emozioni e delle proprie capacità fisiche e mentali. l’associazione stella selene si avvale del golf come ottimo strumento educativo: insegna il rispetto delle regole e dell’avversario, il controllo dell’emotività e l’amore per la natura. Permette di liberare la mente per concentrarsi sulla propria abilità e sul controllo, influenza in maniera armonica e positiva la formazione della personalità. estremamente importante, poi, soprattutto in disabilità neuro-motorie, l’esercizio oculomotorio che il golf impone nel valutare il peso della pallina, dosare la forza necessaria per raggiungere il punto prefissato nel lancio e colpirla nel punto giusto. gli incontri di golf permettono di creare nei partecipanti un forte sentimento di appartenenza al gruppo esaltandone le caratteristiche individuali. gli istruttori privilegiano l’approccio motivazionale a quello esclusivamente tecnico. anche per un singolo evento, gli incontri possono essere svolti in forma residenziale. Per informazioni rivolgersi ai numeri 347.71.76.700 /324.62.20.73. www.treca-interiors-paris.com Interval Italia Tel.: + 39 06 70 61 73 85 [email protected] Prossima apertura : Showroom Treca Interiors Paris - Ivano Intorto Via Isole Capo Verde 230 ang. Via C. Bosio 54 - 00121 Ostia Lido (Roma) Tel.: 06 5646180 - e-mail: [email protected] CRoNAChe DAL teRRItoRIo Le scuole un laboratorio per far ripartire l’Italia Il progetto S.o.S. Scuola è stato ideato nel 2014 da “L’Alveare Cinema”, casa di produzione cinematografica socia BCC Roma, ed ha uno scopo prezioso: riqualificare e rigenerare le scuole trasformandole in laboratori di creatività e integrazione. Il Liceo “Ninni Cassarà” di Palermo e l’Istituto Comprensivo Statale di Arsoli sono state le prime tappe di successo del progetto. ora tocca a tuscania e alla Scuola Media “Ildovaldo Ridolfi” “ n oi vogliamo studiare, vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi”. È una frase della lettera che Yaguine e foidé, due adolescenti africani, intendevano consegnare ai “signori d’europa”: nel 1999 si nascosero nel vano carrello di un aereo con destinazione Bruxelles, ma morirono assiderati. da questa vicenda dram28 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 matica, assurta a simbolo del desiderio di riscatto di intere generazioni del sud del mondo escluse dai diritti fondamentali, nasce l’ispirazione che ha portato alla nascita del progetto s.o.s. scuola, ideato nel 2014 da “l’alveare Cinema”, casa di produzione cinematografica e audiovisiva diretta da Paolo Bianchini e Paola rota, romani di nascita ma tuscanesi di adozione, che realizza esclusivamente contenuti di valore etico e sociale. s.o.s. scuola è l’acronimo di scambiamoci orizzonti per sognare, un progetto no profit per riqualificare e rigenerare le scuole trasformandole in laboratori di creatività, integrazione e multiculturalismo partendo dal coinvolgimento degli studenti. il liceo linguistico statale “ninni Cassarà” di Palermo è stato protagonista del primo intervento di s.o.s. scuola, che ha trasformato una situazione di disagio in un’esplosione di energia. il liceo Cassarà, fondato nel 1973, contava su una struttura fatiscente, ma nel luglio 2014 è stato dato il via a un cantiere creativo di restyling con la ristrutturazione del bar legato alla struttura scolastica, chiuso da oltre dieci anni, che ha visto la partecipazione di studenti italiani, francesi, spagnoli e cinesi. gli impianti elettrici e idraulici sono stati rimessi a nuovo ed è stato ricostruito il bancone. la macchina del CRoNAChe DAL teRRItoRIo caffè è stata donata dalla fondazione zanetti di treviso e gli arredi dal teatro massimo, che ha recuperato il materiale da alcune scenografie. una trasformazione reale che ha permesso ad una start up di ex studenti di offrire un servizio ai settecento ragazzi della scuola, oltre che a fare del bar un luogo di incontro e integrazione. al bar del Cassarà, inoltre, il pomeriggio gli studenti più grandi aiutano bambini e ragazzi a studiare, il tutto con il patrocinio dell’associazione antimafia libera. Questa esperienza ha fornito materiale per una web serie prodotta da rai fiction insieme a “l’alveare Cinema”, chiamata Il bar del Cassarà. l’altra tappa del progetto ha riguardato l’istituto Comprensivo statale di arsoli (in provincia di roma): tanti i volontari, giovani e adulti, artisti e professionisti, che si sono dati l’obiettivo di abbellire la struttura. l’edificio che dovrebbe ospitare gli stu- denti medi di arsoli, una struttura fatiscente nel centro del paese, è infatti inutilizzato da dieci anni. Quindi gli alunni sono ospitati nell’edificio dedicato alle sole scuole elementari: ed è qui che sono state ridipinte le pareti delle aule e del corridoio del terzo piano che ospita le tre classi medie. non solo colore, perché l’intervento degli artisti ha consentito la realizzazione di rifiniture del tutto particolari, come gli omaggi visivi ai ce- lebri libri Il gabbiano Jonathan e Il piccolo principe. all’esterno dell’edificio è stata realizzata la seconda quercia di s.o.s. scuola, dopo quella del liceo Cassarà, creata con la tecnica del mosaico e utilizzando maioliche e pezzi di legno. lo scorso dicembre Paolo Bianchini e Paola rota hanno ritirato il “Civi europaeo Premium”, promosso dal Bureau del Parlamento europeo, un premio – hanno detto Bianchini e rota – dedicato ai tantissimi partner, sostenitori e testimonial di s.o.s. scuola. Bianchini ha ringraziato in particolare BCC roma nel corso della riunione dei soci della Banca che si è tenuta a Viterbo lo scorso febbraio: “ ho bussato alla vostra porta – ha detto – e la vostra fiducia ha permesso di acquistare pennelli e vernice per realizzare il sogno di questi studenti”. ma il progetto s.o.s. scuola non si ferma qui: a breve infatti arriverà proprio a tuscania, e più precisamente alla scuola media “ildovaldo ridolfi”, nel quartiere ex gescal , costruito a seguito del terremoto del 1971 e situato proprio di fronte all’agenzia BCC roma. un’altra tappa di un percorso che merita attenzione e sostegno. Giuliano Polidori CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 29 CRoNAChe DAL teRRItoRIo Rassegna ovini di Campo Imperatore La tradizione pastorale abruzzese come occasione di rilancio del territorio di Monica Pelliccione “ i o pascevo la mandria alla montagna. alla montagna debbo ritornare”. gabriele d’annunzio immagina così, nell’opera La figlia di Iorio, la figura del pastore, mentre bada al proprio gregge, perso nella distesa dei pascoli verdeggianti. una presenza che è essenza stessa della tradizione abruzzese legata al mondo della pastorizia e della transumanza. fenomeno economico e sociale che sugli armenti ha costruito buona parte della fortuna passata dell’aquila e del suo comprensorio. Persino le vestigia architettoniche della città, tra il trecento e il settecento, furono frutto dell’economia transumante, appannaggio di quel ceto borghese che controllava l’industria armentizia. non a caso l’aquila assunse, proprio in quel periodo, il ruolo di “capitale della lana”, che accoglieva mercanti fiorentini e lombardi, nei cui fondaci finiva il prodotto delle locali lanerie. la solidità dell’arte della lana è testimoniata da prestigiosi statuti, a riprova di quanto tale occupazione fosse cardine della vita sociale dell’epoca. e proprio dalla tradizione rurale e pastorale trae spunto la rassegna ovini di Campo imperatore, che si tiene annualmente sul gran sasso. una kermesse promossa dalla Camera di commercio dell’aquila, con la collaborazione di enti e associazioni che operano sul territorio, e sostenuta anche dalla Banca 30 ni. “l’importanza della rassegna ovini di Campo imperatore è nella rievocazione di una tradizione antica e affascinante, che ha segnato lo sviluppo dell’abruzzo interno”, afferma lorenzo santilli, presidente della Camera di commercio dell’aquila, “ma anche nella promozione della filiera della zootecnia e di tutto il settore dell’allevamento degli ovini, che ha reso l’aquila, alla fine del settecento, una fiorente città nel commercio della lana. la civiltà del tratturo, gli spostamenti dall’abruzzo alla Puglia, rappresentano tuttora un illuminante spaccato della vita CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 di credito cooperativo di roma. l’elemento caratterizzante della 56esima edizione, che si terrà dal 3 al 5 agosto 2015, sarà un’importante mostra-mercato delle tipicità locali. un ulteriore tassello di quel mosaico della civiltà dei pastori che riporta sapientemente in auge, con un programma nutrito e ben confezionato, il sapore antico della terra d’abruzzo. oltre 10mila i capi di bestiame in esposizione per la festa della transumanza, che affianca alla promozione della zootecnia, la riscoperta degli antichi mestieri: la lavorazione del tombolo, della lana, del legno e la valorizzazione dei prodotti aquila- pastorale, rimasta impressa nella tradizione locale, da cui ripartire per un innovativo sviluppo”. Proprio per le sue peculiarità la rassegna ovini di Campo imperatore sarà uno degli elementi caratterizzanti dell’abruzzo all’expo milano 2015. una vetrina d’eccezione per quel dedalo di borghi e altopiani, che raccontano ancora oggi l’alchimia quotidiana degli stazzi che profumavano di latte, delle trecento erbe del gran sasso, del pecorino e della lana grezza. sullo sfondo l’immagine delle greggi in cammino lungo il tratturo per, poi, sparire oltre la montagna. giù, verso il mare. CRoNAChe DAL teRRItoRIo rOCCaraSO Le strade della neve s i è svolta nella prima settimana di febbraio, a roccaraso, la quinta tappa della 15a edizione dello ski tour dedicato all’insegnamento dello sci da seduti per persone con disabilità, organizzato dall’associazione freerider sport events e, per l’occasione, in collaborazione con l’associazione sci Handicap abruzzo, rappresentata dal suo presidente Pietro trozzi. accolto e seguito da uno staff tecnico composto da maestri e dimostratori seduti, dagli agenti del Centro addestramento della Polizia di stato, che ormai da 7 anni sono parte integrante dello staff freerider, oltre al monosci il folto gruppo di partecipanti più o meno esperti ha avuto a disposizione ogni attrezzo e ausilio per sciare in autonomia. Ventidue i ragazzi che si sono cimentati in questa avventura presso gli impianti di monte Pratello che, grazie alle sue strutture e alla disponibilità del personale sifatt, si è dimostrata una location veramente accessibile anche alle persone in carrozzina. Con loro a fare da accompagnatori c’erano il personale medico e i fisioterapisti della fondazione santa lucia di roma, che si sono fatti promotori in prima persona dell’iniziativa. il 7 febbraio si è tenuto un convegno sul tema, al quale ha partecipato il consigliere BCC roma gabriele gravina. rOma Il Premio Commercio Roma alla quinta edizione s arà la BCC roma a premiare gli studenti delle 350 scuole medio-superiori dei quindici municipi della Capitale che produrranno la migliore tesina inviata alla commissione esaminatrice del Premio Commercio roma. l’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è stata presentata in Campidoglio lo scorso 12 febbraio, nella sala Pietro da Cortona dei musei Capitolini. saranno premiati i migliori lavori che hanno come oggetto un’analisi della realtà sociale, economica e produttiva dei municipi di appartenenza e proposte e progetti per il rilancio economico e la crescita sociale della realtà locale. gli elaborati verranno esaminati da un comitato scientifico presieduto dal professor sergio allegra che nominerà i vincitori nel mese di maggio. al primo classificato verrà riconosciuta una borsa del valore di duemila euro, insieme ad altri premi per un totale di 10mila euro. scopo dell’iniziativa, secondo i promotori, è promuovere presso i giovani una nuova cultura economica e commerciale, prendendo in considerazione anche i nuovi metodi del commercio elettronico e le opportunità di rilancio e sviluppo che offrono molti nuovi quartieri. il valore aggiunto di questa iniziativa sono i ragazzi coinvolti, per questo dare un seguito al loro impegno è fon- damentale. la Banca oltre a essere partner di questa iniziativa, attraverso il laboratorio giovani soci metterà a disposizione dei ragazzi un premio speciale di 1.000 euro, accompagnando il progetto descritto nella tesina per una eventuale start-up vincente. l’iniziativa ha il patrocinio dell’assessorato capitolino a roma Produttiva e della regione lazio. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 31 CRoNAChe DAL teRRItoRIo mENTaNa La Festa di Sant’Antonio Abate i l 17 gennaio si è svolta la tradizionale festa di sant’antonio abate, caratterizzata della benedizione degli animali domestici di cui è protettore. il culto del santo fondatore del monachesimo e per questo primo abate, vissuto nel iii-iV secolo, ha in mentana una tradizione viva e profonda. da qui l’idea di arricchire i festeggiamenti con un convegno ed una mostra, sponsorizzata da BCC roma in favore delle associazioni culturali promotrici: la Confraternita di sant’antonio abate e l’istituto di studi sabini. il convegno ha analizzato la devozione popolare sabina e la lettura iconografica con gli interventi degli studiosi t. leggio, u. massimiani e dei parroci r. gazzaneo e d. luciani. la mostra delle immaginette sacre ha riunito i cultori provenienti da tutta l’italia nella galleria Borghese, presentando oltre cento santini dal secolo XViii ad oggi. sant’antonio abate è un santo popolare, caratterizzato da una lunga barba bianca, l’abito dell’eremita con il disegno della croce a tau, il bastone con la campanella e il maialino. la barba bianca lunga e folta insieme al suo fisico possente ci indicano l’età avanzata e la sua autorità pastorale. È Padre della Chiesa per la riflessione teologica e dottrinale, che parla ancora oggi al mondo in merito alla custodia della natura. era eremita nel deserto egiziano, amante del silenzio e della contemplazione. la sua giornata quotidiana consisteva nella preghiera, lettura dei testi sacri, digiuno o un pasto, lavoro artigianale delle sporte e cura di un orticello. nel deserto le tentazioni del diavolo 32 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 non furono vincenti ma anzi alimentarono la sua fama di santità. Quando nel secolo Xi fu scoperta la sua tomba a 140 km dal Cairo, dove oggi sorge il più antico monastero cristiano del mondo, le sue reliquie furono portate in francia (oggi sono nella cattedrale di arles). a quel tempo una epidemia spingeva gli ammalati di ergotismo canceroso a recarsi presso il villaggio di saint-antoine di Viennois, dove l’ordine degli antoniani dirigeva un ospedale: l’ordine aveva ricevuto il privilegio di allevare maiali per uso proprio e curava con il grasso del suino la malattia che venne chiamata “il male o il fuoco di sant’antonio” (herpes zoster). la malattia era causata dall’avvelenamento di un fungo presente nella segala, allora usata per fare il pane ed era conosciuta sin dall’antichità come ignis sacer per il bruciore e il prurito che causava. Per questo nella religiosità popolare il maiale fu associato al santo e il suo culto si diffuse rapidamente nella cultura contadina europea. mentana in questo conta un primato singolare perché il prosieguo delle relazioni tra la diocesi di nomentum e la Corte imperiale, dopo l’incontro di mentana del 23 novembre dell’anno 800 tra il papa leone iii e Carlo magno, portò anche il culto di sant’antonio abate a partire dal trecento nel territorio nomentano-tiberino. la devozione ha creato la figura del “festarolo”, un socio della Confraternita fondata nel 1978, che, sorteggiato a turno annualmente, cura con dignità ed onore, la festa dedicata al santo. accoglie in casa la statuina del santo, offre vino e dolci agli ospiti, mentre la Confraternita cura la processione, l’annuario, il santino, il calendario campagnolo e lo spettacolo pirotecnico. in processione sfilano la banda musicale, i devoti e i cittadini con l’ospite d’onore (quest’anno il cardinale giovanni Battista re). Vengono mostrati quadri degli ex voto mentre i portatori, sulle spalle, recano la statua del santo benedicente. nonostante l’inverno e il proverbio “sant’antonio con la barba bianca, o neve o fanga”, la benedizione degli animali è sempre una una festa: di colori, di odori, di suoni. l’antico erudito sabino marco terenzio Varrone diceva che il maiale c’era stato dato per la nostra felicità in un tempo in cui il suo ciclo durava tutto l’anno e non si sprecava nulla. umberto Massimiani CRoNAChe DAL teRRItoRIo rOma La maratona Roma-ostia in diretta streaming l a roma-ostia è un classico delle mezze maratone in italia e nel mondo. la diretta streaming su ostia tV, quest’anno offerta dalla Banca Credito Cooperativo roma, partner dell’iniziativa, è stato un modo nuovo di offrire e agli ostiensi le immagini di una giornata indimenticabile. Quella di domenica primo marzo è stata una 41esima edizione con record assoluto di iscritti: 13.542 i runners da tutta italia e dal mondo che si sono assicurati un pettorale per correre sulla Via Cristoforo Colombo dal quartiere eur, precisamente dal Palalottomatica, alla rotonda di ostia. tra loro 2.183 atleti stranieri. la roma-ostia è la mezza maratona più partecipata d’italia, con un afflusso di pubblico straordinario, favorito anche da una giornata di sole a cui ha fatto da cornice un lungomare colorato. un sostegno, quello della Banca, che si affianca a tante iniziative di sport e solidarietà attive sull’asse roma-ostia, territorio cruciale con il suo milione e più di residenti. molti tra gli iscritti i dipendenti e soci della nostra Banca, che hanno raggiunto il traguardo stanchi ma felici. P. C. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 33 IMPReSe euRoPA a CUra DI OrNELLa CILONa IN LINEA DA BRuxELLES SI INSEDIA LA NuOVA COMMISSIONE EuROPEA Con l’inizio del 2015 è diventata operativa la nuova struttura della Commissione europea. elzbieta Bienkowska è stata nominata Commissaria responsabile per il mercato interno, l’industria, l’imprenditorialità e le piccole e medie imprese. Bienkowska è stata ministro polacco per lo sviluppo regionale dal 2007 al 2013 e poi, fino all’anno scorso, vice primo ministro. il cambio di Commissario ha portato anche a un mutamento nel nome della direzione generale imprese, che si occupa delle strategie riguardanti le aziende di minori dimensioni. Questa dg si chiama ora “growth” (crescita) e sul suo sito le informazioni riguardanti le Pmi hanno uno spazio maggiore rispetto al passato. Purtroppo, però, il nuovo sito della direzione generale Crescita è per il momento soltanto in lingua inglese. le notizie sul portale non riguardano soltanto le strategie messe in campo dall’ue a favore delle piccole e medie imprese, ma anche gli strumenti di sostegno alle Pmi e l’osservatorio sulle reti di impresa (clusters). Proprio il potenziamento dei clusters è considerato da Bruxelles uno dei cardini della nuova politica industriale di risposta alla crisi. sul sito si trovano, inoltre, informazioni aggiornate sul programma comunitario Cosme (Competitiveness of enterprises and small and mediumsized enterprises), che rappresenta il principale strumento finanziario di sostegno alle aziende europee di minori dimensioni. Cosme durerà dal 2014 al 2020 e ha una dotazione finanziaria complessiva di 2 miliardi e 300 milioni di euro. sono quattro le aree per le quali Cosme prevede un aiuto finanziario alle Pmi: accesso ai mercati; sostegno agli imprenditori; miglioramento della competitività; accesso agli strumenti finanziari. all’attività della direzione generale Crescita della Commissione europea si affianca quella della nuova agenzia comunitaria per le aziende di minore dimensione, l’easme (executive agency for small and medium-sized enterprises). Questa agenzia, operativa da circa un anno, ha il compito di coordinare i differenti programmi comunitari che riguardano le Pmi, come Cosme e Horizon 2020. anche il sito dell’easme è solo in lingua inglese. maggiori informazioni in: http://ec.europa.eu/growth/smes/c osme/index_en.htm http://ec.europa.eu/easme/en GLoSSARIo - Che CoSA è IL CLuSteR nella terminologia comunitaria, i cluster (traduzione letterale: “grappoli”) sono dei gruppi di imprese specializzate – spesso di piccola e media dimensione – che cooperano fra di loro e con soggetti pubblici e privati in un’area circoscritta. lavorando insieme, le Pmi possono diventare più innovative e creare maggiori opportunità di lavoro, contribuendo in modo determinante alla rinascita industriale dell’europa auspicata dalla Comunicazione Com (2014) 14. l’italia ha una lunga tradizione di distretti industriali, caratterizzati dalla concentrazione di Pmi operanti nella stessa filiera produttiva e situate in uno spazio circoscritto. l’ue mette a disposizione delle piccole e medie imprese dei 28 stati membri un portale sui cluster (eu Cluster Portal). maggiori informazioni in: http://www.clusterobservatory.eu/index.html 34 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 IMPReSe euRoPA FINANZIAMENTI COMuNITARI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE L’aPrE a FaVOrE DELLE PmI l’aPre, l’agenzia per la promozione della ricerca europea, offre aiuto e consulenza alle piccole e medie imprese italiane che vogliono partecipare ai bandi previsti dai due programmi comunitari Cosme e Horizon 2020. Quest’ultimo, che avrà validità fino al 2020, ha una dotazione finanziaria di oltre 78 miliardi e mezzo di euro e presenta delle opportunità interessanti per le Pmi innovative. sul portale dell’aPre, le schede di presentazione di Cosme e di Horizon 2020, in lingua italiana, sono molto chiare e consentono di orientarsi nel difficile gergo comunitario. registrandosi gratuitamente sul sito è possibile ricevere notizie aggiornate sui bandi aperti, che però sono anche consultabili, suddivisi per tema, in una pagina dedicata. telefonando alla sede centrale dell’aPre in via Cavour, 71 a roma, al numero 0648939993, si può concordare un appuntamento con gli esperti per ottenere un assistenza personalizzata. anche la sede dell’aPre a Bruxelles offre, in collaborazione con quella centrale, una vasta gamma di servizi per le aziende di minori dimensioni, che vanno dalla consulenza sui programmi comunitari alla preparazione di analisi e rapporti tematici. maggiori informazioni in: http://www.apre.it NaSCE LaZIO INNOVa lazio innova è la nuova società della regione lazio per lo sviluppo, che unifica l’attività delle precedenti sei società (fra le quali sviluppo lazio e filas). la sede di lazio innova è a roma in via dell’amba aradam, 9 (numero verde: 800989796). grazie a questa riorganizzazione, la regione ha già risparmiato 4,8 milioni di euro, una cifra che salirà a 27 milioni di euro entro il 2017. il sito di lazio innova presenta sul lato sinistro informazioni sulla struttura della nuova società di sviluppo, sui servizi offerti e sui programmi comunitari, mentre al centro si possono leggere le ultime notizie e gli aggiornamenti sui bandi aperti. nel lato destro del sito si trovano i link ad alcuni siti della regione lazio che si occupano in modo particolare di finanziamenti comunitari. È anche possibile compilare una richiesta per l’invio della newsletter di lazio innova. maggiori informazioni in: http://www.lazioinnova.it/ UN NUOVO BaNDO SU rICErCa E SVILUPPO PEr LE PmI LaZIaLI fino al 30 giugno è possibile presentare domanda per partecipare al bando indetto dalla regione lazio per il potenziamento e la messa in rete delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico. si tratta di una linea di finanziamento sostenuta dall’unione europea e in particolare dal programma comunitario Horizon 2020, che punta sulla ricerca, l’innovazione e la competitività. il bando, la cui dotazione finanziaria è di due miliardi di euro, è particolarmente interessante per le aziende laziali di minore dimensione perché permette di investire nell’innovazione con il rimborso di spese come il pagamento del personale di ricerca e i viaggi compiuti alla ricerca di partner sulle tecnologie. maggiori informazioni in: http://www.lazioinnova.it/ CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 35 VItA SoCIALe la disostruzione, una tecnica fondamentale per salvare i bambini Grande successo per i corsi che insegnano ad espellere i corpi estranei ingeriti dai bambini. organizzati da BCC Roma in collaborazione con il dott. marco Squicciarini, i corsi continueranno anche nel 2015 V inicius de moraes ha scritto che la “vita è l’arte dell’incontro”, ed è proprio da un incontro con una mamma che è nato il progetto, all’interno di BCC roma, che insegna a proteggere la vita dei bambini. tutto parte da francesca, una giovane mamma come tante che lavora proprio nella Banca di Credito Cooperativo di roma ed assiste a una lezione che insegna a salvare i bambini, una lezione appassionata con una parte pratica, aperta a tutti. Questa tematica, e il suo modo di essere trattata in maniera semplice, la colpisce, e risponde alla richiesta di quel dottore che da oltre 11 anni gira l’italia per spiega36 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 re a tutti che un bambino si può salvare con poche e semplici “mosse”. Propone il corso all’interno della Banca per fare in modo che altre persone possano avere questo prezioso dono. l’unica cosa che chiede in cambio è aiutare a diffondere il messaggio. tutto qui. “aiutatemi a dirlo ad altre persone in modo che il maggior numero di bambini venga protetto”, è la frase che spinge francesca all’azione. nasce così il progetto “Chi salva un bambino, salva il mondo intero”, protagonisti il dottor marco squicciarini e BCC roma. squicciarini, medico già volontario della Croce rossa italiana e delle società di Pediatria simeuP e fimP, con una passione per le manovre di rianimazione pediatriche (diversi anni al Bambino gesù come istruttore), aveva scoperto che in italia perdeva la vita un bambino a settimana a casa e a scuola e si era reso conto che con semplici manovre tutti avrebbero potuto fare la cosa giusta: poster, video, libri in braille, audiolibri in inglese, manuali e video trainer su Youtube sono i primi strumenti che dona a tutti. non solo teoria e pratica per sanitari, ma per chi con i bambini ci vive ogni giorno. una rivoluzione, che però fino ad allora (anno 2003) rivolgeva questo messaggio principalmente ai medici ed agli infermieri. i risultati non tardano ad arrivare: infatti, a seguito del grande lavoro giunge dopo qualche anno una svolta: un documentario di Piero angela nella trasmissione “superquark” vara il più ambizioso progetto mai visto sulle manovre disostruzione, progetto rivolto a tutti con l’obiettivo di ridurre a zero le morti evitabili, donando l’unico strumento utilizzabile: l’informazione e la formazione. nasce così l’idea del primo poster con i numerini accanto e fotografie esplicative per rendere fruibile a tutti queste manovre che erano appannaggio di pochi eletti: medici e infermieri. la condizione è riceverne due copie: una per la mamma interessata e una per un’amica, in modo da diventare VItA SoCIALe virali. i poster vengono stampati da benefattori, sponsor, amici tipografi, filantropi. in 10 anni viene tradotto in 16 lingue e donato a tutti sempre con un’unica metodologia: gratuitamente. linee guida internazionali poi hanno permesso la legittimazione ufficiale del progetto. l’idea, in seguito, di sbarcare sul web aiutò a far partire il messaggio, e a oggi un milione di persone hanno visitato il sito, che da gennaio 2015 è pubblicato anche in inglese. Manovredisostruzionepediatriche.com è l’unico sito al mondo che permette a chiunque di imparare a proteggere la vita di un bambino, semplicemente ed in maniera intuitiva. fruibile per 360 giorni all’anno. all’interno della BCC sono stati realizzati a roma alcuni incontri presso la sede di Viale dell’oceano indiano, ed è stato subito un successo di adesioni. mamme, papà, nonni, zii: tutti sono venuti ad imparare come salvare un bambino o un lattante. in più all’inizio del 2015 sono stati organizzati alcuni incontri esterni, ad amatrice e presso l’auditorium dell’istituto san leone magno di roma (di cui si parla qui accanto). il dottor marco squicciarini e i suoi 30 istruttori del Centro di formazione twolife hanno permesso tutto questo, con passione e professionalità. il corso si articola in maniera intuitiva e semplice: 45 minuti di teoria e 45 di pratica con manichini di ogni età. Poi prove pratiche con giubbotto fast act per simulare l’ostruzione e per fare in modo che venga memorizzata la sequenza corretta per salvare la vita. BCC roma ha inoltre donato un manichino “speciale” per mamme non vedenti, che ha permesso a squicciarini di poter certificare diverse mamme con le quali il dottore aveva iniziato un percorso formativo sensoriale. Lezioni di disostruzione al San Leone Magno g rande partecipazione di pubblico alla lezione teorico-pratica sulle manovre di disostruzione organizzata da BCC roma e laboratorio giovani soci della Banca e dedicata ai soci, ai dipendenti e alle loro famiglie. l‘evento si è svolto a roma lo scorso 14 marzo presso l’auditorium san leone magno. durante le due ore del corso il dott. squicciarini ha fornito consigli e illustrato manovre salvavita, come la manovra di Heimlich. tutta la frutta dura – ma anche il würstel, il prosciutto e i chicchi d’uva – deve essere tagliata a pezzi piccoli, ha spiegato tra l’altro Squicciarini. e attenzione alle noccioline, ai giochi piccoli, al nocciolo della ciliegia e ai palloncini, ha aggiunto, chiarendo che prendere il bambino per i piedi è una manovra di disostruzione sbagliata. Per tutti i ragazzi fino a 14 anni è stata organizzata un’attività di animazione con musiche e giochi. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 37 VetRINA IMPReSA Nato nel 1890, il Caffè morganti è protagonista indiscusso a roma e nel Centro Italia da più di un secolo. Fu infatti il capostipite romeo che alla fine del XIX secolo disegnò e fece costruire una delle prime macchine per la tostatura, contribuendo a rivoluzionare il settore del caffè. Da allora, quella che rimane la più antica casa produttrice della Capitale non ha mai smesso di crescere, sempre sotto la guida della famiglia morganti. Ne parliamo con riccardo, da 55 anni in azienda e padre di andrea, attuale Presidente della Caffè morganti Srl (azienda socia BCC roma) 38 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 Intervista a Riccardo Morganti I 125 anni del Caffè Morganti C affè morganti, ovvero un lungo cammino di successo imprenditoriale che ha avuto inizio nella roma umbertina del 1890. erano anni, quelli, durante i quali rappresentava un avvenimento l’arrivo al porto fluviale di ripa grande del piroscafo carico di sacchi di esotico caffè verde, proveniente dal lontano Brasile. il caffè, bevanda di élite rispetto ai più diffusi ed economici orzo e surrogati, era allora venduto crudo e la laboriosa operazione di cottura era a carico del singolo acquirente. l’alternativa era rivolgersi ai pochi artigiani romani che effettuavano le operazioni di bruscatura. È in questo scenario che romeo morganti, speziale, corrispondente all’attuale farmacista ed erborista, ebbe la felice intuizione e l’abilità di creare un sistema d’industria artigianale, ovvero la prima torrefazione di roma. Come avvenne? Per mezzo di una ingegnosa macchina costituita da due grandi sfere metalliche che, riempite di caffè crudo, erano alternativamente posizionate su un focolare alimentato a legna. la seconda fase consisteva nella macinazione, effettuata con macinini collegati da un ingegnoso sistema di assi e cinghie. ma in quale parte di roma si sviluppò l’impresa? dall’inizio sempre in zona flaminio: dapprima in un locale nella scomparsa Via Bagni, e di seguito in Via di ripetta, con l’attività passata da romeo alle cure dei figli giovanni, armando e Corrado. solo negli anni ’60, periodo in cui entrarono in azienda i giovani riccardo e massimo, l’attività fu trasferita nel moderno e vasto stabilimento di tor Cervara, nel quadrante est della Capitale. la costante fu, nel trascorrere degli anni, la qualità del caffè selezionato e tostato, la passione tramandata di generazione in generazione, unite naturalmente alla forte e gradevole fragranza che fuoriusciva dagli stabilimenti morganti. nel tempo la vendita si è allargata al Centro italia, senza contare una significativa esportazione in paesi europei ed extra europei. Per saperne di più abbiamo parlato con riccardo morganti, da più di mezzo secolo in azienda. A quando risale il suo ingresso nell’attività di famiglia? il mio impegno in azienda risale al 1960, anno del boom. nel 1968, quando gli accresciuti volumi trattati resero necessario il trasloco nell’avanzato stabilimento di tor Cervara, VetRINA IMPReSA Il negozio Morganti, primi del ’900 in zona tiburtina, curai personalmente la realizzazione della nuova sede, dal momento che mi ero laureato in architettura e ci occupavamo anche di costruzioni edilizie. successivamente, per motivi familiari, dovetti interessarmi del funzionamento dell’intera azienda e da quel momento, circa 45 anni fa, me ne sono sempre occupato, specie per ciò che attiene selezione e miscelazione del caffè, in complementarietà ed accordo con mio cugino massimo, impegnato in ambito commerciale e di relazione con i clienti. Più recentemente, seguendo la tradizione di famiglia, sono entrate in azienda le nuove leve, rappresentate da mia nipote Vega e dal mio figlio primogenito andrea, attuale presidente. quali sono le zone più adatte alla coltivazione e quelle da dove preferibilmente importate le vostre qualità di caffè ? i terreni migliori sono innanzitutto quelli lontani dal mare, senza salsedine: ottimale un’altitudine di 600/800 metri. sia per il consumo al bar che a casa sono importanti le ricette per ottenere buone miscele di varie qualità: così i prodotti centro “Noi preferiamo miscelare i caffè del Sud e Centro America: Brasile, Colombia, Costarica, Guatemala. Confezionato in sacchi, il prodotto in chicchi verdi arriva in container e viene inserito in silos; le varie qualità vengono miscelate e poi tostate. La mia azienda importa annualmente circa 30 mila sacchi di 60 chili ciascuno” americani, più dolci, abbinati ad altri indiani o africani, assumono una corposità diversa e danno ottimi risultati. noi preferiamo miscelare i caffè del sud e Centro america: Brasile, Colombia, Costarica, guatemala. Confezionato in sacchi, il prodotto in chicchi verdi arriva in container e viene inserito in silos; le varie qualità vengono miscelate e poi tostate. la mia azienda importa annualmente circa 30 mila sacchi di 60 chili ciascuno. Come viene lavorato oggi il caffè presso il vostro stabilimento? la lavorazione è ormai tutta computerizzata e automatizzata e si avvale di un numero limitatissimo di persone, mentre i dipendenti sono dedicati piuttosto alla distribuzione e alla vendita. alcuni anni fa abbiamo rilevato il Caffè Camerino, che disponeva di validi concessionari, e ne abbiamo mantenuto il marchio, quel “Caffè Camerino” con 3 effe nel logo. in linea di massima offriamo il morganti come caffè d’elite e l’altro come un prodotto più concorrenziale. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 39 VetRINA IMPReSA quali sono gli elementi necessari per un buon caffè? la materia prima è ovviamente fondamentale. nel dettaglio, la moka non deve essere mai lavata con detersivi, il caffè non deve essere né poco né molto, l’acqua deve essere a livello della valvola, non sopra né una delle prime attrezzature Morganti per la tostatura invece il problema dello smaltimento. entrambe hanno bisogno di macchine particolari. noi produciamo anche le cialde e le capsule, presenti nei punti vendita del nostro caffè per famiglia. quale è la diffusione del vostro marchio in Italia e la vostra politica commerciale di espansione nei confronti di nuovi mercati? in italia con il caffè da bar abbiamo una presenLa famiglia Morganti sotto. la moka va posta su un fornello medio e va lasciata borbottare per un po’. spento il fuoco il caffè va fatto riposare per 20 o 30 secondi e quindi va versato nelle tazzine. quali sono le evoluzioni recenti, se ce ne sono, del modo di preparare e gustare il caffè? da qualche anno si sta diffondendo il caffè monodose, molto pubblicizzato: la cialda non inquina e si smaltisce facilmente, le capsule hanno 40 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 za capillare nel Centro italia, ove prestiamo anche assistenza, tesi all’espansione nelle altre regioni d’italia, dove siamo meno presenti. ai bar forniamo anche macchine in comodato e attrezzature; poiché questo servizio ha un costo, va seguito con particolare attenzione. della diffusione all’estero si occupa principalmente mio figlio andrea. esportiamo con risultati positivi in Cecoslovacchia, Polonia, grecia, finlandia, svezia e in danimarca. inoltre si sta effettuando export extra europeo in sudafrica, stati uniti, libia, Cina e giappone: attività difficile, anche se all’estero il caffè italiano è molto amato. VetRINA IMPReSA Se tornasse indietro, sceglierebbe lo stesso lavoro? rifarei questa attività, i cui risultati mi hanno portato a coniare il noto slogan “morganti, caffè d’autore”. in altri termini, riportando quanto è scritto sul nostro sito web aziendale, desidero che il frutto delle ricerche della mia famiglia trasmetta pienamente l’amore e la passione che da sempre abbiamo per questa bevanda, trasformando così il semplice gesto del bere il caffè in un momento piacevole ed unico, in grado di soddisfare i diversi palati dei nostri consumatori. quali sono i programmi aziendali per il futuro? Cerchiamo di sviluppare l’attività, che si svolge tuttora in Via di tor Cervara, mai dimenticando la ricerca della qualità, risultato che più ci interessa e ci distingue. Continuiamo a svolgere l’attività soprattutto nell’ambito dei pubblici esercizi, mentre il target delle famiglie costituisce un canale commerciale ben distinto. nel caffè del bar si cura molto la qualità, il servizio, l’assistenza. Quello ad uso familiare si caratterizza per la qualità, per l’estetica della confezione e per la componente pubblicitaria. sono due mercati diversi. a noi interessa anche il comparto famiglie, ma con volumi di vendita marginali rispetto al resto. Caffè morganti srl Roma - Via di tor Cervara, 236 [email protected] www.morganti.it Il caffè, una breve storia inizialmente la parola araba qahwa, derivante, a seconda delle interpretazioni, dalla zona denominata Caffa in etiopia o da una città in Yemen, e successivamente il sostantivo turco kahve, identificavano una bevanda, un liquido rosso scuro, prodotta dal succo estratto da alcuni semi, che provocava effetti eccitanti e stimolanti tanto da essere utilizzato anche come medicinale. Più in particolare, secondo una leggenda il pastore etiope Kalid, intorno al 1300, osservò che le capre che masticavano foglie della pianta arabica si muovevano di notte con energia e vivacità fuori dal comune. Cominciò quindi ad abbrustolire per sé i semi della pianta mangiati dal suo gregge, le macinò e ne fece un’infusione, ottenendo il caffè. si narra che in Yemen anche i monaci sufi, informati su tali effetti, ne ricavarono delle pozioni in grado di agevolare piacevolmente le loro veglie di preghiera. il caffè, diventata bevanda sempre più gradita e popolare, nel XV secolo si diffuse rapidamente dapprima in medio oriente poi in europa e nelle americhe. Venezia, in virtù dei privilegiati rapporti commerciali con l’oriente, fu la prima città, probabilmente sin dall’inizio del XVi secolo, ove prese piede l’uso del caffè, anche se le prime botteghe furono aperte solo nel 1645. la coltivazione e l’uso della miscela divennero veramente globali: dalla fine XVii ad inizio XViii secolo il caffè fu dapprima coltivato a giava, mentre, poco dopo, un ufficiale della marina francese, che salpò alla volta dei Caraibi con qualche piantina di caffè, permise la rapida diffusione delle piantagioni in tutta l’america Centrale. nello stesso periodo gli olandesi trasportarono il caffè in guiana, e i portoghesi in Brasile. attualmente il miglior caffè è considerato la qualità Blue mountain prodotta in giamaica, mentre i maggiori produttori mondiali, nelle differenti qualità di arabica e robusta, sono il Brasile e la Colombia, seguiti dal messico, guatemala, Honduras, nicaragua, el salvador, etiopia, Kenia, india, indonesia. la raccolta e prima lavorazione variano: infatti, in america Centrale, etiopia e Kenya, i caffè più pregiati sono raccolti con il metodo chiamato “picking”, ovvero solo le bacche mature e migliori vengono staccate dalla pianta per essere spolpate. in Brasile, invece, essendo il costo della manodopera molto più elevato, il metodo di raccolta più diffuso è il più veloce “stripping”, che consiste nello strappare dal ramo tutte le bacche, indipendentemente dal grado di maturazione, facendole seccare al sole per diversi giorni, fino alla decorticazione. la lavorazione vera e propria del caffè, ovvero la torrefazione, è il risultato di una sapiente e accorta miscelazione di caffè provenienti dalle migliori zone di produzione, torrefatti con aria calda alla temperatura media di 200 gradi. Per finire, una curiosità: il grande letterato e gastronomo ottocentesco Pellegrino artusi considerava la miscela di caffè ideale composta da 250 gr. di Porto rico, 100 gr. di santo domingo e 150 gr. di moka dallo Yemen. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 41 VetRINA IMPReSA La cucina, una passione che si insegna Les Chefs Blancs è una rinomata scuola di cucina e pasticceria professionale, semiprofessionale ed amatoriale creata da due chefs docenti, Sandro Masci e Giulia Steffanina. ospitata in una bellissima location all’interno delle “officine Farneto” fra Ponte Milvio, la Farnesina e lo Stadio olimpico, la scuola si avvale della direzione didattica di uno dei più grandi chef italiani: il maestro Igles Corelli. Ne abbiamo parlato con Sandro masci, socio BCC Roma: “la passione mia e di Giulia è quella di trasmettere tutto ciò che si è appreso in tanti anni di professione” da dove trae origine la vostra passione per la cucina? Più che una passione è un vero amore, un innamoramento che continua per tutto ciò che riveste l’arte della cucina. È questo che spinge tutti i giorni me e la mia socia giulia steffanina a insegnare anche per più di 12 ore al giorno. quale background gastronomico portavate con voi, prima di aprire Les Chefs Blancs? il background gastronomico è abbastanza diverso tra noi due soprattutto per una considerevole differenza di età. Percorsi diversi ma ugualmente impegnativi, che portano ad un comune denominatore, ovvero la voglia di trasmettere tutto ciò che si è appreso in tanti anni di 42 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 professione. Per quanto mi riguarda iniziai a cucinare quando avevo 12 anni. all’epoca non c’erano molte scuole e così frequentai “le Cordon Bleu” a Parigi, e a roma alcune scuole prevalentemente etniche perché organizzate dalle ambasciate – cinese, indiana, argentina etc. all’età di 25 anni incontrai il mio mito da tanti anni e che fortunatamente sa- rebbe diventato il mio mentore, federico umberto d’amato, il più grande critico e conoscitore della cucina italiana, europea e internazionale. grazie a lui diventai il più giovane critico gastronomico della Guida dei Ristoranti de “l’espresso”. senza dubbio ho avuto la fortuna di vivere quel trentennio in cui sia la cucina italiana che quella europea rag- VetRINA IMPReSA giunsero il massimo della notorietà creando i più grandi chef del secolo, e ancor di più ebbi la fortuna di poterli frequentare e cucinare con loro, anche se solo in occasioni particolari. da lì iniziò anche la carriera giornalistica, di scrittore, di esperto in analisi sensoriale e di docente in molte scuole italiane. in definitiva una vita fortunata, a contatto diretto ed indiretto con questa meravigliosa “arte”. Per giulia il percorso è stato diverso. dopo vari corsi professionali sia di cucina che di pasticceria ha iniziato un importante percorso lavorativo nel mondo della “dolce arte” presso importanti e prestigiosi ristoranti quali il Vivendo dell’Hotel st. regis, il Convivio troiani premiato con una stella michelin, il selettivo risto- rante george’s fino ad approdare allo stellato ristorante imago dell’Hotel Hassler Villa medici. Ha partecipato al “festival della Cucina italiana nel mondo” in india, precisamente a new dheli e mombai. dopo varie docenze presso l’istituto alberghiero di tor Carbone roma e presso le scuole della Città del gusto gambero rosso di roma e napoli, ha partecipato come chef ad alcuni programmi televisivi come “la Prova del Cuoco” e “dolce e salato”, e da più di due anni collabora settimanalmente con il canale televisivo alice. Come è nata la collaborazione con Igles Corelli, uno dei più noti chefs italiani? igles da più di trent’anni è un amico fraterno e a nostro avviso è uno dei più grandi chef italiani. non era possibile non pensare a lui per la direzione didattica della scuola. gli altri docenti dei corsi professionali sono tutti chef da tre stelle in giù, per un totale di circa 28 stelle michelin. Certamente siamo la scuola più stellata di roma e più selettiva, poiché non prendiamo più di 10 allievi per corso. Ci può descrivere l’allievo tipo che bussa alla vostra porta per diventare chef ? nell’ambito della cucina gli allievi sono principalmente ragazzi di varia estrazione, molti laureati e, da pochi anni, anche molte ragazze. da qualche tempo si sono avvicinate anche persone di età media spinte più che dal voler svolgere un’attività reale di chef dalla volontà di intraprendere un’attività imprenditoriale nel settore del food. Per quanto riguarda la pasticceria le donne rappresentano la maggioranza degli allievi e desiderano aprire una loro attività commerciale o semplicemente lavoQuando avevo 25 anni rare a casa finalizzanincontrai quello do l’attività per feste che fortunatamente dedicate a bambini. sarebbe diventato quali sono i prinil mio mentore, cipali corsi di cucina che proponeFederico umberto te alla vostra clienD’Amato, il più grande tela? critico e conoscitore abbiamo corsi profesdella cucina italiana, sionali sia di cucina europea che di pasticceria dee internazionale. dicati a chi vuole iniGrazie a lui diventai ziare una professione. i il più giovane critico corsi, come già accengastronomico della nato, sono a numero Guida dei Ristoranti chiuso: non più di 10 de “L’espresso” allievi. Proponiamo inoltre corsi semi professionali di cucina e CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 43 VetRINA IMPReSA di pasticceria, sempre a numero chiuCrediamo di essere in linea con la fiso, dedicati a chi vuole lavorare come losofia della Banca. siamo una picpersonal chef, seguire piccoli catecola struttura composta da due soci ring, lavorare in locali di piccola strutche si rivolge a tutte le tipologie di tura oppure semplicemente perché inclienti e che aiuta a trovare una pronamorati della cucina. abbiamo anfessione nell’ambito dell’artigianato che corsi di specializzazione quali specializzato e professionale. master in pasticceria, in ghiaccia, in G.P. sugar paste, in cioccolato, in intaglio e corsi amatoriali monotematici di un solo incontro, della durata di tre ore in faLes Chefs Blancs scia serale. C/o “officine Farneto” quanto è importante il Via dei Monti della Farnesina, 77 rapporto con una banRoma ca territoriale come tel. (+39) 348 36.09.695 - 333 12.73.944 BCC Roma per un’[email protected] zienda come la vostra, [email protected] che cerca di valorizzare le eccellenze locali? 44 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 vino un territorio e il suo Cincinnato è una cooperativa che da più di 60 anni riunisce centinaia di soci impegnati a valorizzare i prodotti agricoli di Cori, in particolare il vino. Recentemente la cooperativa (socia BCC Roma) ha aperto un agriturismo con l’idea di rispondere al bisogno crescente di fare del vino un’esperienza totale, che va dal singolo prodotto al territorio. Ne abbiamo parlato con il Presidente di Cincinnato, Nazzareno milita Presidente, ci racconta come nasce la Cooperativa Cincinnato? la nostra è una lunga storia. nel 1947 alcuni agricoltori fondano a Cori la Cooperativa Cincinnato con l’obiettivo di trasformare e commercializzare le produzioni dei soci. l’idea che li accomunava era favorire il progresso dell’agricoltura locale e il benessere stesso della comuni- tà. il nome Cincinnato fu ispirato dalla figura di lucio Quinzio Cincinnato, console romano che nel 458 a.C., uscito vittorioso dalla guerra contro gli equi, abbandonò il potere e tornò a occuparsi delle sue proprietà terriere. il logo aziendale infatti raffigura Cincinnato impegnato nei campi ad arare la terra con i suoi buoi. nel corso degli anni la Cincinnato ha sempre saputo affrontare le mutevoli condizioni che hanno caratterizzato la viticoltura locale, conservando un ruolo leader nella trasformazione delle uve dell’intero comprensorio. Siete tantissimi soci. qual è l’interesse che lega un numero così elevato di imprenditori agricoli? innanzi tutto ci lega la condivisione di 68 anni di storia. una sorta di paCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 45 VetRINA IMPReSA trimonio ereditario che la cooperativa ha fatto crescere sempre di più, con il lavoro e l’impegno di tutti. fondamentalmente i soci della Cincinnato, e questo è un grande merito che va loro riconosciuto, hanno sempre dimostrato la capacità di rinnovarsi e di rinnovare la loro visione della viticoltura, da un lato rispondendo virtuosamente alle sollecitazioni e ai cambiamenti ai quali la cooperativa li ha indirizzati nel corso degli anni; dall’altro dimostrando una passione e un attaccamento alla cooperativa e alla sua storia davvero unico. Per questo la Cincinnato, con i suoi 400 ettari di terreno, i suoi 163 soci - ovvero 163 famiglie, rappresenta ancora oggi l’economia rurale del comune di Cori. La vostra produzione vinicola coincide sostanzialmente con quella del territorio di Cori. Ce ne può descrivere le caratteristiche e la storia? i vigneti dei soci sono per la maggioranza costituiti da piccoli appezzamenti e i sistemi di allevamento sono principalmente a filari. tutti i vigneti sono gestiti secondo la tecnica della difesa integrata; alcuni di essi sono completamente biologici con relativa certificazione degli organismi di controllo. impegnata nel recupero e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni Nero Buono di Cori e Bellone, ha saputo capire per tempo che la strategia vincente era investire sul patrimonio viticolo locale. Per questo da circa quindici anni ingenti risorse sia economiche che umane sono state destinate alla riscoperta dei nostri vitigni ed alla promozione dei vini da essi originati. la Cincinnato ha iniziato nel 2000 un impegnativo progetto di qualità volto al miglioramento del prodotto e alla riqualificazione della cantina, con l’obiettivo di ottenere vini eccellenti partendo dalla selezione delle aziende, dei vigneti e delle uve dei soci. realizzare un progetto qualità con delle singole aziende ci ha consentito di concentrarci in modo assoluto 46 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 sull’ottenimento del massimo risultato qualitativo e di iniziare ad instaurare un legame diretto tra la cantina e i vigneti dei soci. tale legame ha rafforzato notevolmente sia l’immagine dell’azienda che il rapporto con i consumatori. Sui terreni della vostra Cooperativa avete impiantato anche un apprezzato agriturismo. Ce ne può parlare? siamo sempre sulla scia della riflessione che individua il bisogno crescente, da parte del consumatore, di fare del vino un’espe- Il prodotto principe, molla potente del turismo enogastronomico, è il vino, che sta diventando sempre più fenomeno di costume e quasi una “mania” collettiva. Il vino in tal senso si lega soprattutto a uno stile di vita, diventa veicolo di aggregazione prima ancora che alimento, se ne apprezzano gli aspetti estetici e olfattivi prima che quelli gustativi, si presta attenzione agli abbinamenti con i cibi e con i luoghi rienza totale che va dal singolo prodotto al territorio, all’azienda che lo produce. ecco, su questa direzione noi abbiamo deciso di completare l’offerta rivolta ai nostri clienti, recuperando e ristrutturando un casale storico, completamente immerso nel verde, situato a ridosso del comprensorio di Cori e pertanto facilmente raggiungibile. Qui abbiamo deciso di concentrare tutte le attività di promozione della Cincinnato, compreso l’agriturismo dove si possono fare percorsi eno-gastronomici, VetRINA IMPReSA abbiamo utilizzato in larga misura materiale di recupero proveniente dalle vecchie botti dismesse. il risultato è un ambiente caldo e al tempo stesso moderno, unico nel suo genere. all’interno del complesso agrituristico è stata realizI nostri 68 anni di storia zata inoltre una botsono una sorta di taia interrata secondo le più moderne patrimonio ereditario indicazioni per la che la cooperativa ha conservazione e l’affatto crescere sempre finamento del vino. di più, con il lavoro la bottaia oggi ospie l’impegno di tutti. ta 160 barriques e 23 La Cincinnato, con i suoi tonneaux. sempre di 400 ettari di terreno più i nostri clienti ci e i suoi 163 soci chiedono di vedere i ovvero 163 famiglie, luoghi dove viene rappresenta ancora prodotto e affinato oggi l’economia rurale il vino che già comprano o che si acdel comune di Cori cingono a comprare. Proponiamo re- eventi e quindi soggiornare. la struttura comprende un parco di circa due ettari dove all’interno c’è un casale con 15 stanze utilizzate per l’ospitalità, due miniappartamenti una palestra e uno spazio comune per l’accoglienza e le colazioni. il casale è stato ristrutturato seguendo un ambizioso e curato progetto di design. golarmente degustazioni con l’intento di promuovere i vini Cincinnato. il prodotto principe, molla potente del turismo enogastronomico, è il vino, che sta diventando sempre più fenomeno di costume e quasi una “mania” collettiva. il vino in tal senso si lega soprattutto a uno stile di vita, diventa veicolo di aggregazione prima ancora che alimento, se ne apprezzano gli aspetti estetici e olfattivi prima che quelli gustativi, si presta attenzione agli abbinamenti con i cibi e con i luoghi. la Cincinnato, attraverso la realizzazione di questa struttura si è fatta interprete delle nuove esigenze del turismo rurale e propone una serie di iniziative all’interno delle attività dell’azienda. organizziamo numerose degustazioni che consentono di abbinare le caratteristiche dei nostri vini con i cibi del territorio offrendo al turista/consumatore, uno spaccato della nostra cultura gastronomica. Piatti semplici, cucinati sul posto, con materie prime di eccellenza, da abbinare con la complessità e la diversità dei nostri vini. quanto è importante il rapporto con una banca territoriale come BCC Roma per un’azienda come la vostra? noi siamo una cooperativa il cui interesse primario è quello di migliorare e valorizzare le produzioni agricole dei soci. al pari BCC roma è una cooperativa il cui interesse primario è curare gli interessi per le attività economiche dei soci. in entrambi i casi i soci sono i protagonisti e sono messi sempre al centro delle attenzioni della azienda. tutti i nostri progetti e investimenti sono stati condivisi e finanziati da BCC roma, senza il cui contributo, la nostra storia, probabilmente, non sarebbe la stessa. Giuliano Polidori Cantina Cincinnato Via Cori - Cisterna, Cori (Lt) km 2, Cori - tel. 06.9677473 [email protected] agriturismo Cincinnato Via Stoza, Cori (Lt) tel. 06.9677473 [email protected] CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 47 ARtIStI e DeNARo Intervista al re dei paparazzi rino Barillari, che con i suoi scatti ha contribuito a rendere immortali gli anni della “Dolce Vita”. Molti dei divi con cui ha litigato per le sue foto impertinenti sono poi diventati amici e tanti adesso, non ultimo Al Pacino, gli chiedono di farsi un selfie insieme. e aggiunge: “ho fatto della fotografia uno strumento per rappresentare il costume e la società di quell’Italia che ormai non c’è più” Barillari e Sophia Loren. In alto, con Federico Fellini 48 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 una vita senza posa di Annalisa Bucchieri “Questo mestiere si fa per passione, non per soldi”, ci tiene subito a precisare, prima di iniziare l’intervista, rino Barillari, il re delle foto rubate ai vip, per tutti the King of paparazzi. fresco di compleanno, 70 compiuti a febbraio, non conosce la parola riposo né tantomeno pensione. “Ho fatto tardi ieri sera per fotografare il backstage dell’inseguimento a Corso Vittorio dell’ultimo film di James Bond – racconta mentre sorseggia all’una il caffè del risveglio –. Poi sono andato al santo spirito per seguire i feriti di una rissa. ora devo portare qualche foto della nottata al messaggero”. ebbene sì, ancora lavora, nonostante sia uno ben quotato dai collezionisti e potrebbe campare di rendita. “la mia foto di Papa Wojtyla che gioca a bocce è stata comprata per 1.500 euro, naturalmente autografata”. ARtIStI e DeNARo sicuramente non ha scelto di fare il paparazzo né continua a farlo per arricchirsi. anche perché l’avrebbero dovuto ricoprire d’oro per compensare le 162 visite al pronto soccorso, le 11 costole rotte, la coltellata alla schiena, le 76 macchine fotografiche fracassate e i 40 flash divelti, frutto delle aggressioni collezionate in 54 anni di carriera. “i primi tempi usavo il flash come una mitragliatrice, scattavo da molto vicino, perché non esistevano i teleobiettivi potenti di adesso e con frenesia in modo che il soggetto si arrabbiasse ed ecco lì che arrivava l’espressione spontanea, irata e scomposta che aspettavo”. inevitabilmente arrivavano pure le botte dai body guard ma anche dagli stessi divi irosi (come Peter o’ toole e sylvester stallone). Però molti di questi sono poi diventati amici e tanti adesso, non ultimo al Pacino, gli chiedono di farsi un selfie con loro. “del resto lo sanno che non sono un fotografo corretto”. e aggiunge: “la fotografia usata come arma di ricatto mi ripugna. io ne ho fatto uno strumento per rappresentare il costume e la società di quell’italia che ormai non c’è più”. era un Paese capace di sognare e di realizzare i propri sogni quello in cui inizia a muovere i primi passi Barillari, come ci rac“La cosa più preziosa conta lui stesso con vena noche possiedo stalgica, e roma era così bella è la famiglia. Ma come e piena di vita che anche i deoggetto – moglie mia sideri di un ragazzino calabrenun me ne volè – un se potevano sperare di avvebicchiere con l’impronta rarsi. e fu così che a 15 anni rino decise di scappare nella di rossetto delle labbra Caput mundi con un amico. della Loren. trovasti subito lavoro a Me lo ha regalato Roma? Sophia in persona” sì, ero arrivato con l’idea di fare l’operatore cinematografico, ma in realtà sapevo solo rattoppare le pellicole al cinema di un parente. la mia fortuna furono gli “scattini” (quelli che facevano le foto ricordo ai turisti) che conobbi a fontana di trevi. all’inizio allestivo il set, poi portavo le stampe in busta negli alberghi dove i turisti soggior- Chi è Rino Barillari saverio Barillari, detto rino, è nato a limbadi, in provincia di Vibo Valentia, l’8 febbraio 1945. inizia la professione di fotografo giovanissimo, a soli 15 anni. Ha immortalato molti personaggi della “dolce vita”: liz taylor, ingrid Bergman, Jacqueline Kennedy, Barbra streisand, Brigitte Bardot, ava gardner, silvana Pampanini, Virna lisi, sophia loren, marcello mastroianni, Claudia Cardinale, marlon Brando, Vittorio gassmann, anna magnani, alberto sordi. una rissa con Peter o’toole in Via Veneto gli porta la notorietà. È il 1963, l’attore gli spacca un orecchio e il padre del giovane Barillari sporge denuncia perché minorenne. negli anni successivi riesce a paparazzare personaggi come frank sinatra in Via Veneto al Cafè de Paris, Charles aznavour in Via dei Condotti, l’astronauta americano Buzz aldrin alla Cabala, alfredo Bini con la top model daniela Juan presso Papè satan, mickey rourke a fregene, Claudia schiffer “dal Bolognese”, sylvester stallone con la fidanzata Jennifer flavin al ristorante alfredo all’agusteo, mario d’urso e margaret d’inghilterra al Jackie’o, Bruce Willis ai due ladroni. solo per citarne alcuni. nel periodo degli anni di piombo inizierà a seguire invece la cronaca nera lavorando per il tempo e dal 1989 lo farà per il messaggero. È stato nominato docente honoris causa in fotografia presso la Xi’an international university nell’ottobre 2011. insomma, pure in Cina lo conoscono. rimane anche a questa età un animale da strada, uno che ama stare in giro e fiutare il caso, l’uscita imprevista del divo, lo strappetto alla regola del cantante, la postura buffa del politico e le sue sbavature all’etichetta. Certo attricette plastificate e calciatori, personaggi televisivi dei reality e veline non lo attirano molto. il suo amore è stato e rimane ancora adesso il cinema. tra i pochi che considera volti degni del suo obiettivo: stefano accorsi e Pierfrancesco favino. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 49 ARtIStI e DeNARo Barillari e Sonia Romanoff. Sotto, con Woody Allen portare gli amici a mangiare tutti insieme al ristorante e fare loro regali. qual è la cosa più preziosa che possiedi? di immateriale, la famiglia. ma come oggetto - moglie mia nun me ne volè - un bicchiere con l’impronta di rossetto delle labbra della loren. me lo ha regalato sophia in persona. Il migliore investimento fatto? la casa a piazza navona, anche se in realtà più che una casa è una tana, navano. un giorno uno degli scattini era andato al bagno in un bar e venne un turista che voleva subito la foto con il cane a fontana di trevi, gliela feci e gli vendetti la pellicola per 6 dollari, una bella cifra allora. Così pensai: perché non fare carriera da assistente a fotografo? Guadagnavi bene? diciamo da poter campare dignitosamente. stando tutto il giorno e soprattutto la notte in giro tra locali di Via Veneto e ristoranti come il moro, che era tappa fissa, facevo parecchi scatti e poi portavo direttamente la pellicola all’associated Press che la sviluppava e sceglieva cosa comprare e anche cosa inviare alle testate estere, e mi pagavano all’istante, cash. Così poco dopo sono riuscito a portare mamma, sorella e fratello qui a roma. Il primo acquisto importante fatto con i tuoi soldi? le scarpe, un bellissimo paio da “sorè” a fontana di trevi. fino ad allora giravo con le suole bucate. ne fui orgoglioso: fotografavo tutta gente bella e molto elegante e curata e non volevo sentirmi pezzente davanti a loro. sempre cravatta, giacca e gemelli… non volevo peccare in stile. Poi tutti i soldi in più li rinvestivo in pellicole, mentre per molti anni sono andato avanti con la stessa macchina fo50 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 tografica, una Comet Bencini, comprata usata a Porta Portese. Cosa le ha insegnato la sua famiglia sul denaro? il valore dell’onestà, io non ho mai ricattato nessuno per avere denaro. ha le mani bucate o le tasche cucite? Per carità, le tasche lasciatemele aperte che ce stanno le sigarette (4 pacchetti al dì, ndr). non sono una gran formica, perché non accumulo ma al tempo stesso non sono uno spendaccione e non mi interessa il lusso. Però sono molto generoso. mi piace posizionata strategicamente tra i locali, i salotti e i luoghi e gli ospedali dove ti spinge sia la cronaca rosa che quella nera. Scegli il tuo proverbio fra questi: I soldi e gli amori non si possono tenere nascosti; Ciò che costa poco vale meno; Avere denaro significa paura, non averlo dolore. il primo senz’altro: al mio obiettivo non sono mai sfuggiti né gli amori segreti né gli affari segreti, parola di the King. Il Museo della Cultura Popolare di Domenico agostinelli contiene una delle più incredibili collezioni di oggetti che hanno segnato la vita quotidiana degli italiani, e non solo, dalla fine del XIX secolo agli anni ’60 del Novecento. Centinaia di migliaia di reperti, dagli abbecedari alle zampogne, dai biglietti da visita ai pettini, che raccontano una storia minuta, che altrimenti andrebbe persa per sempre. Per capirne di più abbiamo parlato proprio con Domenico Agostinelli. I suoi nipoti e soci BCC Roma Patrizio e Barbara, peraltro, sono alla guida di uno dei maggiori negozi di belle arti di Roma, ubicato a pochi metri dal Museo La lunga memoria degli oggetti r accogliere migliaia e migliaia di reperti, catalogati in centinaia di collezioni, che raccontano la vita quotidiana degli italiani dalla fine dell’ottocento fino a tutti gli anni Cinquanta e sessanta del XX secolo, l’epoca del boom economico che cambiò per sempre la nostra società. È quello che ha fatto domenico agostinelli, nato a Campli, in provincia di teramo, nel 1940 e poi trasferitosi a roma nel 1959 per aprire un negozio di belle arti, dipinti e cornici insieme al fratello francesco. i due fratelli agostinelli si imposero immediatamente sul mercato con i loro articoli di buona manifattura e buon prezzo, divenendo nel giro di pochi anni azienda solida alla quale si rivolsero galleristi e pittori. oggi l’azienda, guidata dai figli di francesco, Patrizio e Barbara, è divenuta un vero art store conosciuto in italia e all’estero, dislocato in una grande struttura a pochi metri dal museo. Cornici, specchiere, galleria d’arte, hobby, corsi e mostre, settore contract: questo e altro nei locali di agostinelli arte, che, CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 51 CRoNACA CuLtuRALe forte dell’esperienza pluridecennale della famiglia e di una notevole capacità di innovazione, è divenuto nel giro di pochi anni fornitore ufficiale delle più importanti strutture alberghiere e di enti pubblici. il museo della Cultura Popolare (così si chiama, anche se è noto a tutti come museo agostinelli) ha sviluppato invece una sua vita autonoma, diventando un luogo che ha attirato la crescente curiosità di visitatori e collezionisti, al punto che se ne è occupato lo scorso ottobre rai 3 e ne ha parlato diffusamente elena stancanelli nel libro A immaginare una vita ce ne vuole un’altra. nato e cresciuto nella frazione di dragona, vicino alla borgata di acilia, a roma, il museo raccoglie oggi circa 600mila oggetti della cultura popolare, suddivisi in circa quattrocentocinquanta collezioni, da quella dei bottoni a quella dei denti umani, da quella degli autografi a quella dei cavastivali. il fascino del luogo sta nel fatto che non lo si deve immaginare come un museo vero e proprio, con cataloghi ordinati, disposti in apposite bacheche e magari illustrati da pannelli didattici. niente di tutto questo: solo scaffali colmi di macchine e utensili, strumenti musicali, giocattoli, ex voto, in un “Iniziai la mia collezione generoso disordine che nel 1954, quando lo rende più vivo di un “normale” museo. in svolgevo l’attività questo singolare allestidi santaro (commerciavo mento c’è tutta la pasopere di devozione sione di domenico agopopolare). Negli anni stinelli , una passione ’60, quando mi stabilii che lo ha portato in più a Roma, presi a di sessanta nazioni, pasfrequentare Porta sando da Capo nord ai Portese ed altri deserti africani per arrimercatini, intensificando vare fino in australia, a la ricerca di oggetti raccogliere ogni genere di ogni tipo. Crebbe di testimonianze del passato. così una passione Signor Agostinelli, spasmodica, come ha avuto inizio che mi ha portato questa sua incredia girare il mondo” bile collezione? iniziò nel 1954, quando 52 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 cominciai a svolgere l’attività di “santaro” (commerciavo opere di devozione popolare). negli anni ’60, quando mi stabilii a roma, presi a frequentare il mercato di Porta Portese ed altri mercatini, intensificando la ricerca di oggetti di ogni tipo. Crebbe così una passione spasmodica, che mi ha portato a girare il mondo e a collezionare reperti popolari relativi anche ad altre culture che non fossero solo quella italiana. negli ultimi anni il museo si è arricchito ulteriormente grazie all’interesse crescente che i mezzi di informazione hanno dedicato alla mia attività e alla generosità di molti donatori. Ci tengo a precisare che per sostenerci economicamente, dato che l’ingresso è gratuito e non si effettua alcuna vendita, effettuiamo il CRoNACA CuLtuRALe noleggio sia degli oggetti che della location a produzioni televisive, cinematografiche e teatrali. inoltre, visto che la mia è nel suo genere la raccolta più grande al mondo, sia per quantità che per varietà di oggetti, mi avvalgo anche dell’aiuto prezioso di tanti volontari, che mi sostengono nell’organizzare visite guidate, gite scolastiche e attività culturali. Ci può descrivere nel dettaglio in cosa consiste il Museo? si potrebbe definirlo come una sorta di inventario possibile della cultura popolare e dell’artigianato scomparso. il senso della raccolta è proprio quello di conservare tante cose che ormai non esistono più, oggetti quotidiani, vecchi alimenti, vestiti, mirabilia e tutto quello che ora ci racconta una storia che, tanti anni fa, era la nostra. lo spazio si sviluppa su quattromila metri quadrati, stipati di materiale: mia nipote Patrizia ha affettuosamente definito il mio approccio di tipo “affettivocompulsivo”. la verità è che per me gli oggetti che colleziono parlano, sono come un libro aperto. Bisogna solo saperli leggere. mi definirei una specie di “custode del tempo”, con una missione ben precisa: salvare più oggetti possibile dall’oblio. Ci descrive qualche particolarità delle sue collezioni? mi piace ricordare in particolare la raccolta di ombrelli: sono circa tre- miladuecento pezzi, probabilmente la più grande del mondo. i francobolli sono presenti in numero pressoché sterminato, mentre i ferri da stiro li ho collezionati in più di mille modelli. C’è la raccolta di bottoni (circa un milione e mezzo di esemplari), ci sono 18 valigie piene di fotografie d’epoca, per non parlare di strumenti musicali, utensili di ogni genere, oltre che oggetti legati alla storia non solo italiana e a celebrità: dalle punte di Carla fracci alle lettere autografe di mazzini o della regina maria antonietta, dall’automobile appartenuta alla famiglia di al Capone ai capelli di garibaldi. Potrei continuare ancora per molto: ricordo solo l’esposizione di monete museo della Cultura Popolare (museo agostinelli) Via C. Casini - Roma tel. 06 5215532 [email protected] www.museoagostinelli.it ingresso gratuito, aperto tutti i giorni tranne il sabato pomeriggio e la domenica (migliaia i pezzi), le collezioni più particolari (come filo spinato e – ebbene sì – carta igienica), passando per quelle dedicate all’erotismo e ai resti di meteoriti. Credo che siano interessanti anche i mobili e gli utensili che riportano la memoria all’infanzia, magari alle case dei nonni: quando li si usava concretamente non gli si dava alcuna importanza e li si buttava quando non servivano più. oggi sono come una macchina del tempo, preziosa e insostituibile. Per lei, quindi, questo museo rappresenta una sorta di quotidiano viaggio nel tempo? Certo. anche la disposizione per me è significativa: gli oggetti infatti sono persino sul soffitto, e questo non solo per ragioni di spazio. il fatto è che mi riporta alla mente quanto avveniva all’interno delle masserie abruzzesi, dove gli oggetti domestici, e in particolar modo le provviste alimentari, venivano appesi, sia per la mancanza della mobilia che usiamo generalmente oggi, ma anche perché in quel modo era possibile controllare lo stato delle proprie riserve di cibo e mostrare la prosperità della casa. stesso discorso per le nicchie: si trattava di spazi ricavati nelle pareti delle abitazioni contadine con la funzione di mensole per riporre gli oggetti. agostinelli arte Via Donato Bartolomeo, 42 - Roma tel. 06 5219986 – 06 5211076 [email protected] www.agostinelliarte.com CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 53 CRoNACA CuLtuRALe È uno dei più noti organisti contemporanei e ha alle spalle una carriera densissima, che lo ha visto suonare ovunque, dalla Scala di Milano all’Arena di Verona. È il Maestro giorgio Carnini, organizzatore di “un organo per Roma”, Festival che porta alla ribalta il grande repertorio organistico, da Bach al ‘900, e che vuole servire a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla necessità che l’Auditorium della Capitale si doti stabilmente di un grande organo da concerto. Ne abbiamo parlato con lui un organo per Roma i taliano d’origine, giorgio Carnini si è formato musicalmente in argentina, paese dove ha iniziato la sua carriera concertistica come pianista vincendo importanti concorsi sudamericani.trasferitosi in europa, si è perfezionato in organo con ferruccio Vignanelli, non tralasciando anche la ricerca di altre esperienze musicali: tecnica seriale, musica elettronica, jazz, musica per teatro e cinema. È considerato uno dei più importanti organisti di oggi e ha 56 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 suonato per le maggiori istituzioni musicali fra cui il teatro alla scala di milano, l’accademia nazionale di santa Cecilia, l’accademia filarmonica romana, la rai, il festival dei due mondi di spoleto, l’arena di Verona, il festival di montreux, il mozarteum di salisburgo, la sala nervi in Vaticano, proponendo spesso programmi monografici come quelli dedicati a Beethoven, messiaen e mozart, tenuti per il teatro alla scala. Come direttore d’orchestra CRoNACA CuLtuRALe “Un giorno conobbi Gianni Boncompagni, che mi volle alla RCA, per la quale iniziai a incidere dischi di musica leggera, e da lì arrivai all’orchestra della Rai. Fu così che ebbi modo di suonare in molte colonne sonore di film italiani, al servizio di compositori del calibro di ennio Morricone, Luis Bacalov, Piero Piccioni” ha debuttato nel 1983 con l’orchestra di Padova e da allora alterna regolarmente le due attività. molti suoi concerti sono stati trasmessi dalle tre reti nazionali e in eurovisione. nel 2003 ha fondato la Camerata italica, orchestra composta da giovani musicisti italiani che lo accompagnano spesso nelle sue tournées in italia e all’estero, ed è stato docente di organo principale presso il Conservatorio de l’aquila. Maestro, come nasce la sua passione per questo strumento? fin da bambino, avrò avuto cinque anni, lo ascoltavo affascinato quando andavo in Chiesa. in argentina, dove risiedevo, non c’erano però molte possibilità di mettere le mani su un vero organo a canne. Poi, dopo aver studiato per anni pianoforte, riuscii ad avere il permesso di avvicinarmi a questo strumento nella Chiesa che frequentavo a Buenos aires. Co- minciai così a suonarlo, improvvisando, e me ne innamorai: forse per il volume maestoso che esprimeva, per gli armonici che danno corpo a tutto ciò che sta sotto alla pura linea melodica. È un mondo, quello dell’armonia, che mi ha sempre colpito e che per un non musicista è forse più difficile da cogliere, attento com’è, appunto, alla cantabilità melodica di un brano. Poi arrivò in Italia… sì, ci arrivai per la prima volta in viaggio di nozze, nel 1962, dopo 16 giorni di navigazione. sarei dovuto rimanere solo per tre mesi, ma rimasi così affascinato che finii per rimandare continuamente il viaggio di ritorno. fino a che decisi di stabilirmi a roma definitivamente. Per sopravvivere feci un po’ di tutto, suonando dovunque fosse possibile. ricordo in particolare un locale di Via Veneto chiamato “la rupe tarpea”: erano gli anni della Dolce Vita e ac- compagnavo musicalmente anche spettacoli di danza del ventre, assai in voga all’epoca. un passo in avanti fu rappresentato dall’ingaggio presso l’Hotel Hilton: non c’era da lamentarsi perché mi pagavano tantissimo, circa 15mila lire a serata, che per quegli anni erano davvero una bella cifra. un giorno, poi, conobbi gianni Boncompagni, che mi volle alla rCa, per la quale iniziai a incidere dischi di musica leggera, e da lì arrivai all’orchestra della rai. fu così che ebbi modo di suonare in molte colonne sonore di film italiani, al servizio di compositori del calibro di ennio morricone, luis Bacalov, Piero Piccioni. il problema è che facendo questa vita non avevo più modo di approfondire seriamente la musica, quella musica classica per la quale mi ero impegnato in anni di apprendimento. Cosa fece a questo punto? successe che nel 1974 nacque il mio secondo figlio: fu lì che cominciai a rendermi conto che dovevo dare una svolta alla mia carriera tornando alla musica colta, che rappresentava la mia vera vocazione. siccome però dovevo mantenermi, restai ancora per qualche anno in rai: feci parte dell’orchestra delle prime edizioni di “domenica in”, quelle con Corrado. Per la verità cercavo di nascondermi dietro il leggìo. non volevo che mi riconoscessero perché stavo già incominciando a fare concerti di classica, ed era considerato disdicevole in italia, per un concerCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 57 Odontoiatria Olistica 10 anni di innovazione, tecnologia e qualità Il dottor Daniele Puzzilli, fondatore del primo studio italiano di odontoiatria olistica, ci racconta come è cambiato negli ultimi anni l’approccio clinico, diagnostico ed estetico nei confronti del paziente. Dieci anni fa la realizzazione di questo studio è stata il compimento di un sogno, quello di creare una struttura che si allontanasse completamente dai canoni classici di studio odontoiatrico, nel quale non far sentire il paziente malato bensì completamente a suo agio, ove benessere e sorriso si sposano con le conoscenze più moderne in campo tecnologico e clinico. Un gruppo ampio di specialisti a comporre una squadra del sorriso e del benessere con la comune mentalità di lavoro d’equipe, ove nessuno da solo è risolutivo, ma dove la diagnosi eziologica è il comune punto di partenza per la eliminazione di qualsiasi sintomo. Non trascuriamo nessun aspetto, mettendo a disposizione dei nostri pazienti conoscenze approfondite e tecnologie con un approccio specialistico, e soprattutto olistico. Nel nostro studio di odontoiatria olistica si pone l’accento su una analisi posturale digitale e computerizzata, che ci permette di valutare se un mal di schiena o un mal di testa possano essere causati da un problema di occlusione dentale, e sull’utilizzo di protesi cosmetiche bio-estetiche, che con l’uso di ceramica metal-free, eseguita con sistema cad-cam, ci mette al riparo da allergie ed inestetismi. L’implantologia viene progettata con sistema radiografico digitale 3D, presente in studio, ed eseguita con tecnica a carico immediato, permettendo così al paziente di inserire nella stessa seduta impianto e provvisorio estetico. L’invisalign è fonte di crescenti soddisfazioni, permettendo a 5% 1 l e d o Scontvato a tutti riser i BCC Roma i Soc tutti quei pazienti che non avrebbero mai voluto mettere un apparecchio fisso sui propri denti di utilizzare una tecnica ortodontica, completamente invisibile, dal risultato certo. A livello pediatrico ed infantile la prevenzione sia nei confronti della carie che delle malocclusioni trova un approccio scientificamente e diagnosticamente molto evoluto. È una intera equipe specialistica che si occupa dei nostri bimbi dai 3 anni in poi! Se da una parte un’attenta visita clinica supportata da test salivari in grado di identificare per ogni bimbo l'indice di cariorecettività ne individualizza il miglior approccio preventivo, dall'altra c’è il sinergico lavoro di una igienista pediatrica che insegna una ottimale igiene orale domiciliare. Crediamo fortemente che l'offerta di servizi che semplifichino la vita ai nostri pazienti sia fondamentale. È finita l'epoca in cui si spediva un paziente in giro per centri radiologici alla ricerca di radiografie di ogni tipo. Oggi basta uscire da una stanza ed entrare in un’altra per eseguire tutto ciò che ci serve, con qualità 3D e in digitale, ovvero con basse emissione di rx. In un momento storico in cui in ogni campo si parla di low cost, noi prendiamo le distanze proponendo high quality. Non si può dare qualità senza utilizzare materiali di alta qualità. Lasciamo il low cost a tutto ciò che non riguarda la nostra salute ed il nostro sorriso. Studio di Odontoiatria Olistica Dott. Daniele Puzzilli Viale dell’Umanesimo, 199 - Roma 06.5925129 www.olisticsmile.com CRoNACA CuLtuRALe “Un punto di svolta fu la conoscenza che feci con Francesco Siciliani – leggendario direttore artistico che ricoprì anche la carica di Presidente dell’Accademia di S. Cecilia – il quale mi valorizzò, fino a portarmi in concerto alla Scala di Milano. Da lì non mi sono più fermato, lavorando anche molto per il teatro” tista di musica colta, continuare a suonare composizioni leggere. un punto di svolta fu la conoscenza che feci con francesco siciliani – leggendario direttore artistico che ricoprì anche la carica di Presidente dell’accademia di s. Cecilia – il quale mi valorizzò, fino a portarmi in concerto alla scala di milano. da lì non mi sono più fermato, lavorando anche molto per il teatro: ho musicato, tra l’altro, pressoché tutti gli spettacoli di gabriele lavia fino al 2000. da un paio d’anni sta organizzando un Festival molto importante. Ce ne può parlare? sì, si tratta di un festival dedicato all’organo da concerto che va in scena a roma, presso la sala accademica del Conservatorio di santa Cecilia. si chiama “un organo per roma”, risultato di una sinergia tra l’accademia filarmonica romana, il Conservatorio e la Camerata italica. lo organizzo lì perché purtroppo l’auditorium Parco della musica non ha in dotazione un organo. si tratta di una mancanza grave se consideriamo che questo strumento è presente pressoché in tutti gli auditorium delle principali città del mondo. la costruzione di un organo nella sala santa Cecilia del Parco della musica era stata in realtà inizialmente prevista da renzo Piano, col quale io stesso mi confrontai in merito a questa opportunità. nel 1995 feci parte di una commissione incaricata di redigere un progetto, che fu poi approvato e per il quale si attendeva solo la gara d’appalto. Poi divenne Presidente di santa Cecilia luciano Berio, che pensò non fosse più opportuno procedere. io credo che nella prospettiva di futuri avvenimenti culturali che potrebbero vedere roma protagonista di fronte al mondo sarebbe opportuno colmare questa lacuna. Peraltro ho consultato due tra i maggiori costruttori di organi nel mondo che hanno dimostrato la fattibilità del progetto, senza problemi logistici per l’auditorium. Per questo ho ideato questo festival, che rappresenta un modo per smuovere l’opinione pubblica sul merito della questione e centrare l’attenzione culturale sull’importanza dell’organo nella musica classica: il repertorio organistico, come è noto, include autentici capolavori da Bach ai nostri giorni. Che bilancio si sente di fare del Festival, ad oggi? i risultati del festival, che è arrivato alla seconda edizione, sono ottimi: ho l’ambizione di dimostrare che l’organo, pur imponente, è uno strumento da concerto come gli altri e non deve essere relegato solo nelle Chiese, ma deve essere suonato nei luoghi deputati, ovvero le sale da concerto. aggiungo che i concerti prevedono l’interazione dell’organo con altri strumenti musicali, anche quelli apparentemente insoliti: la marimba, il sax, o un coro di bambini. Questo per mettere in evidenza come l’organo sia uno strumento vivo e dinamico. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 59 CRoNACA CuLtuRALe L’epoca d’oro del cinema italiano nel racconto per immagini del grande fotografo Rodrigo Pais. La mostra ospitata al Museo di trastevere è un’immersione nel boom economico e nei volti di un’Italia, quella degli anni ’60, ottimista e creativa Il “Pais” del cinema di Silvana Nitti Valentini l ’esposizione Pais del cinema è un coinvolgente viaggio fotografico nel bianco e nero dei magnifici anni ’60, con l’eccezione di una luminosa appendice di foto a colori per la prima volta esposte. un viaggio compiuto principalmente attraverso gli scatti del cinema italiano, nel periodo di sua massima popolarità e di divismo internazionale. ma non solo cinema... infatti le preziose foto dell’autore, rodrigo Pais (19302007), noto fotoreporter per i principali giornali dell’epoca, sul cui cognome “gioca” il titolo della mostra, hanno riguardato un vasto raggio di interessi, documentando nitidamente e in profondità il boom economico nelle sue sfaccettature: sviluppo edilizio, cambiamenti di stili di vita, complessi casi di cronaca nera, l’ambiente culturale in anni di particolare fervore e di forte impegno degli intellettuali e, naturalmente, il cinema 60 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 Vittorio Gassman balla il twist sul set de Il sorpasso (1962). ed i suoi protagonisti. ma il cinema, sia nelle foto di scena sia di back stage, ricco di artigianalità, impegno, glamour, rappresentava per Pais, oltre che l’affermarsi di grandi talenti e di una florida industria, lo specchio dei profondi e rivoluzionari mutamenti socio-economici, il riscatto da anni di povertà ed il profilarsi di un nuovo cinismo. insomma, un occhio fotografico attento e ad ampio spettro: sociale, letterario e cinematografico. CRoNACA CuLtuRALe Anna Magnani nella sua abitazione romana (1965). Claudia Cardinale alla 14ª edizione del Premio Strega (1960). A sinistra: I cantieri della Basilica di San Giovanni in Bosco nel nuovo quartiere Don Bosco (1955). ecco allora la mostra come un articolato affresco, dove è possibile ammirare sia il bianco/nero d’artista delle foto che evidenziano le sagome dei nuovi quartieri romani in costruzione (tiburtino, don Bosco ed ostiense) sia, ad esempio, anna magnani e Pier Paolo Pasolini fotografati sul set di Mamma Roma, o Pasolini con laura Betti alla prima di Accattone. Particolare interesse Pais dimostra per i set dei film tratti dalle opere di scrittori di primo piano, da La noia, Il disprezzo e Gli indifferenti di moravia, a La Ragazza di Bube di Cassola, che ben rendono un nuovo modo di comprendere i sentimenti e, nel caso di La Ragazza di Bube, una ricostruzione viva dell’ancor recente dopoguerra. affiancate a queste sono esposte le significative foto, scattate sempre da Pais, degli scrittori stessi, ovvero Cassola, moravia, Calvino e Pasolini al ninfeo di Villa giulia per il Premio strega o alle manifestazioni di intellettuali contro la censura nel 1960. altro tema di interesse dell’artista è l’ultimo e doCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 61 CRoNACA CuLtuRALe Brigitte Bardot a spasso per Roma (1967). Sotto, Alberto Sordi e Giulietta Masina sul set di Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) il protagonista rende in modo esemplare il passaggio tumultuoso e pieno di contraddizioni dal primo dopoguerra agli anni del miracolo economico. i mutamenti di mentalità e di morale Pais li racconta attraverso le foto di film, solo apparentemente piacevoli commedie all’italiana, quali Il Magnifico Cornuto, Matrimonio all’italiana, Menage all’italiana, Sedotta ed abbandonata, L’amore difficile, Boccaccio ’70. fotografa anche i set di Il giovedì, sul delicato rapporto figli e genitori separati, di L’eclisse, sull’incomunicabilità esistenziale, di L’ape regina, sul dirompente affermarsi di una personalità femminile non subordinata, e, infine, di Scusi Lei è favorevole e contrario? sul divorzio, linea di demarcazione dei costumi. loroso periodo della seconda guerra mondiale e le foto delle relative e numerose opere cinematografiche come Tutti a casa di Comencini e La lunga notte del ‘43 di Vancini, che trasmettono con forza un passato ancora vicino e drammatico sul quale meditare, le cui ferite sono presenti in un Paese che, però, vuole e può dimenticare. Come? attraverso una capacità di ripresa economica, un entusiasmo e una creatività non più raggiunti nei decenni successivi, ed un contestuale cambiamento di mentalità e di costumi. a testimoniare questo rapido mutamento di scenario e gli aspetti più agri che comunque lo caratterizzano, le foto dei film Il sorpasso di risi, capolavoro e manifesto degli anni ’60, Il Boom, dove un alberto sordi al suo meglio cerca di mantenere in ogni modo un livello sociale elevato, Una vita difficile, dove 62 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 CRoNACA CuLtuRALe ma l’italia di quegli anni era anche l’italia appassionatamente divisa in colpevolisti ed innocentisti per i grandi casi di cronaca nera, che sempre Pais documentò sia in qualità di reporter che di fotografo dei film a questi riferentesi. in particolare scorrono le immagini del clamoroso caso fenaroli-ghiani, perfetto uxorocidio su commissione, e della vasta eco cinematografica che creò, da Il sicario di damiani al poco conosciuto A… come assassino di dorigo. in senso più ampio un collegamento è da leggere anche in Il vedovo, arguto ritratto di “come ti uccido la moglie ricca”, e nel più esistenziale L’assassino di elio Petri. alla sensibilità dell’autore non è certo sfuggita l’importanza della cosiddetta Hollywood sul tevere, la presenza dei divi americani protagonisti della Dolce vita romana, ai quali ha dedicato numerosi ritratti: roma come set cinematografico ed esistenziale, una vera caput mundi di splendente bellezza e molti sorrisi. adeguato omaggio fotografico viene reso al fascino delle nostre interpreti più af- a Pais non sfuggì neanche l’importanza della cosiddetta hollywood sul tevere, con i divi americani protagonisti della Dolce vita romana: la Capitale come set cinematografico ed esistenziale, una vera caput mundi di splendente bellezza e molti sorrisi fermate (loren, Vitti, Cardinale, lollobrigida, mangano, con particolare attenzione alla compianta e bellissima Virna lisi, che fotografò in molteplici occasioni) o famose per un arco di tempo più breve (schiaffino, martinelli, milo, solinas, Koscina, spaak) che, in quanto a presenza scenica e recitativa, gareggiano alla pari, spesso vincendo, con dive internazionali quali Bardot, taylor, Bergman, Kelly. Presenti anche foto di alcuni “musicarelli”, film dell’e- Marcello Mastroianni e Sophia Loren sul set del film Matrimonio all'italiana (1964) poca interpretati dai divi della canzone (mina, rita Pavone, tony renis) e, soprattutto, le più rare e significative foto che documentano gli stretti rapporti sul set fra registi ed attori, fra registi e scrittori, momenti rubati di abbandono o discussione fra un ciak ed un altro. in conclusione, un’esposizione che è un cortocircuito di bellezza, emozioni, riflessioni, per alcuni suscitatrice di ricordi, per altri di voglia di approfondire la conoscenza di un periodo splendente della nostra storia. d’altra parte non poteva essere che così per una mostra costruita con le foto del vastissimo archivio di Pais, ricco di centinaia di migliaia di scatti di alto valore artistico sui grandi temi sociali, politici e culturali. Pais del cinema Museo di Roma in trastevere fino al 21 aprile 2015 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 63 CRoNACA CuLtuRALe Al Vittoriano la retrospettiva dedicata al genio bolognese, che ne illustra la vicenda artistica attraverso un numero cospicuo di opere di grande rilevanza, provenienti da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private di Gianfranco Ferroni Morandi quando l’arte è un messaggio nella bottiglia Natura morta (1932). Sotto, Paesaggio (1942). a nche una bottiglia può far nascere un’opera d’arte. e lanciare messaggi emozionanti. la mostra che roma dedica ai capolavori di giorgio morandi (18901964) documenta il valore dell’artista bolognese, capace di stimolare la sensibilità dipingendo gli oggetti della quotidianità. l’esposizione romana illustra la vicenda artistica del pittore felsineo attraverso un numero cospicuo di opere di grande rilevanza che provengono da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private, inclusi alcuni capolavori meno noti al grande pubblico concessi eccezionalmente in 64 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 prestito e accostati in modo inedito secondo un progetto mirato, pensato appositamente da maria Cristina Bandera (“specialista” di morandi, a cui si devono le ultime grandi mostre internazionali dedicate all’artista) per questa occasione romana. roma così accoglie l’opera di morandi dopo la mostra, postuma, curata da Cesare Brandi alla galleria nazionale d’arte moderna di Valle giulia nel 1973, con una rassegna che conferma l’attenzione del Vittoriano per la pittura italiana del secolo scorso. Natura morta (1957). Accanto, Natura morta (1953). CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 65 CRoNACA CuLtuRALe Morandi era in relazione con i più famosi critici e storici dell’arte del tempo, come Roberto Longhi e Lionello Venturi, che lo seguirono con attenzione collezionando i suoi capolavori apparentemente statici e uguali nel tempo. e invece oggetto di un continuo rinnovamento un percorso iniziato nel 2012 con renato guttuso, proseguito nel 2013 con la mostra dedicata a Cézanne e ai pittori italiani che dal padre dell’impressionismo trassero ispirazione e nel 2014 con la mostra “mario sironi. 1885-1961”. accanto a un centinaio di dipinti ad olio, il percorso di lettura critica non fa mancare le incisioni, elementi preziosi di una attività apparentemente secondaria ma parallela a quelle pittorica, che valse a morandi nel 1953 il riconoscimento internazionale del “gran Premio per l’incisione” alla Biennale di san Paolo in Brasile. opere eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame pro- Paesaggio (1927). venienti dall’istituto nazionale per la grafica, abitualmente sciuttezza espressiva e esiti assoluti non esposte al pubblico per ragioni della ricerca costante di essenzialità conservative. Per non parlare di una di morandi. sezione di disegni e acquerelli, vere e morandi era al centro di una serie di proprie opere autonome, dall’arelazioni epistolari con i più famosi 66 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 critici e storici dell’arte del tempo, come roberto longhi, Carlo ludovico ragghianti, lionello Venturi, Cesare Brandi, che lo seguirono con estrema attenzione collezionando i suoi CRoNACA CuLtuRALe capolavori apparentemente statici e uguali nel tempo. e invece oggetto di un continuo rinnovamento, di una instancabile evoluzione percepibile già dal primo sguardo nella generosa mostra romana, frutto di un complesso lavoro curatoriale. morandi ha eseguito molti dipinti di piccole dimensioni che raffigurano paesaggi, ispirati spesso a quello che vedeva dalla sua casa di grizzana (oggi grizzana morandi), sull’appennino bolognese, dove amava passare l’estate. opere che uno storico dell’arte come federico zeri non esitava a considerare “tra i più alti ca- polavori del paesaggismo di tutti i tempi”, citando il giovane Corot, Cézanne e Piero della francesca. Case, alberi, strade bianche ricche solo di polvere, ponti che ripropongono gli scorci e i giochi di luce delle nature morte sostituendosi alle bottiglie, ai bicchiere, ai vasi con i fiori. i paesaggi rappresentano un quinto della produzione totale di morandi; la loro forza nasce dalla loro poesia quasi “minimalista”, la stessa che aveva sedotto i suoi grandi amici-estimatori: da Brandi a longhi, senza dimenticare luigi magnani e lamberto Vitali. Morandi, vita e opere morandi, nato il 20 luglio 1890, dimostra una precoce predisposizione artistica e nel 1907 si iscrive all’accademia di Belle arti. fino al 1911 il suo iter scolastico è eccellente, gli ultimi due anni sono segnati da contrasti con i professori, dovuti ai mutati interessi di morandi che ha già individuato un proprio e autonomo linguaggio. nel 1914 morandi comincia a esporre: si tiene all’Hotel Baglioni di Bologna la famosa mostra a cinque in cui figurano, a fianco di morandi, osvaldo licini, mario Bacchelli, giacomo Vespignani e severo Pozzati. gli anni della guerra sono gli anni della stagione metafisica cui appartengono una decina di opere che rivelano come il ruolo di morandi all`interno del movimento metafisico sia di piena rilevanza e autonomia. negli anni Venti le sue opere si fanno più plastiche: comincia l`epoca delle nature morte, della metafisica degli oggetti più comuni. Pur non spostandosi da Bologna, l’artista Complesso del Vittoriano, “giorgio morandi 1890 - 1964” fino al 21 giugno 2015 orari dal lunedì al giovedì 9.30 -19.30; venerdì e sabato 9.30 - 22.00; domenica 9.30 - 20.30 Costo del biglietto € 12 intero, € 9 ridotto non resta escluso dai fatti salienti del dibattito intellettuale. fino al 1956 morandi non compie viaggi all’estero, ma si dimostra sempre molto attento alle occasioni internazionali di rilievo. ancora più rilevante della sua presenza a diverse edizione della Biennale veneziana, è quella alla serie della Quadriennale romana: nel 1930 e nel 1935 morandi fa parte della commissione di accettazione ed è presente anche come compositore con poche opere significative. ma il “caso morandi” esplode nel 1939, alla terza edizione della mostra romana: morandi ha un’intera sala personale con 42 oli, 2 disegni e 12 acqueforti e ottiene il secondo premio per la pittura, alle spalle del più giovane Bruno saetti. si scatenano le polemiche sia sull’attribuzione del primo premio, sia sul lavoro intrinseco della sala morandiana. morandi continua a lavorare nello studio di via fondazza e nelle estati a grizzana. giungono gli anni della guerra e l’artista, nel giugno del 1943, si ritira sfollato nel paese appenninico dove si sviluppa quella “grande stagione” che francesco arcangeli ravvisa nei “Paesaggi” e nelle “nature morte” del 1942-43. nella Biennale del 1948 morandi riceve il primo premio che rinnova l`interesse della stampa e del pubblico nei confronti di quello che una cerchia di estimatori, selezionata ma sempre più ampia, considera ormai come uno dei maestri del secolo. morandi infatti gode del favore dei più esclusivi ambienti internazionali e alcune sue opere vengono ospitate in prestigiose rassegne del nord europa e negli stati uniti. È d’altronde sufficiente scorrere l’elenco delle esposizioni all’estero per rendersi conto di quanto sia considerata l’opera del maestro bolognese. morandi si spegne a Bologna il 18 giugno 1964. una prova della attuale popolarità mondiale di morandi? nel 2009, il presidente degli stati uniti Barack obama ha portato alla Casa Bianca una sua “natura morta”. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 67 PILLoLe D’ARte l ’oratorio del gonfalone, atRoma tuale sede del Coro Polifonico romano, ha il suo ingresso principale da via del gonfalone, una traversa di via giulia, dove la piccola facciata seicentesca dell’edificio non lascia prevedere la grandiosità dell’interno. la vasta aula unica absidata e percorsa da un coro ligneo, che costituisce lo spazio dell’oratorio, La vasta aula dell’oratorio, costruito nel ‘500, è ricoperta nelle è infatti ricoperta nelle pareti da una pareti da una serie di affreschi straordinari, di enormi dimensioni, serie di affreschi straordinari, di enormi dimensioni, raffiguranti la pasraffiguranti la passione di Cristo. Ripercorriamone la storia sione di Cristo, ed è coronata da un soffitto ligneo intarsiato, nel quale troneggia al centro l’immagine della Vergine che protegge, sotto al suo mantello, gli adepti della confraternita del gonfalone. tale associazione era nata come confraternita già nel 1267, ma solo intorno alla metà del 1400 si unificò sotto il nome del gonfalone, riunendo altre confraternite devozionali sorte con analoghi scopi di assistenza e beneficenza. il primo luogo che la confraternita ebbe come sede ufficiale era la piccola chiesa di santa lucia del gonfalone, poi soprannominata santa lucia Vecchia quando, a seguito dei suoi continui allagamenti causati dalle piene del tevere, fu costruita una nuova chiesa dedicata a santa lucia, oggi ancora aperta su via dei Banchi Vecchi. fu poi nel 1544 che l’arciconfraL’esecuzione degli ternita decise di costruirsi una affreschi dell’oratorio sede più impordurò fino al 1580, e se tante, collocandi alcune scene sono dola sopra alla identificati come autori vecchia chiesa importanti artisti quali di santa lucia, Livio Agresti, Marco Pino in modo da o Federico Zuccari, mettere il nuoin altre gli studiosi vo edificio ad un hanno comunque livello rialzato riconosciuto lo stile rispetto a quello di altri grandi maestri del fiume. terminata la codel Manierismo come struzione delDaniele da Volterra o la l’oratorio, a scuola del Beccafumi partire dal 1568 furono iniziati 68 CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 l’oratorio del Gonfalone PILLoLe D’ARte Federico Zuccari gli affreschi, in un primo momento affidati a Jacopo Bertoja, il quale strutturò l’impianto generale della decorazione, il cui tema iconografico fu voluto dalla confraternita. le storie della passione di Cristo che si susseguono sulle pareti, rievocano infatti la processione che la confraternita organizzava, allestendo per l’occasione delle messe in scena della Via Crucis, prima nella Basilica di san giovanni in laterano, poi al Colosseo. durante questa recita gli eventi sacri della passione di Cristo venivano fatti interpretare da attori, con forte connotazione realistica. Ciò provocava un eccitato coinvolgimento emotivo tra gli spettatori, i quali spesso trascendevano in comportamenti incontrollati, che culminavano sovente con autentiche aggressioni al quartiere ebraico, in nome di una parossistica volontà punitiva nei confronti di coloro che venivano indicati come deicidi. a seguito di tali eccessi il rituale della via Crucis venne proibito da papa Paolo iii nel 1539, con grande disappunto da parte dei rettori della Confraternita che, per questo, quando costruirono la loro nuova sede, lo vollero ricordare. l’esecuzione degli affreschi dell’oratorio durò fino al 1580, e se di alcune scene sono identificati come autori importanti artisti quali livio agresti, marco Pino o federico zuccari, in altre gli studiosi hanno comunque riconosciuto lo stile di altri grandi maestri del manierismo come daniele da Volterra o la scuola del Beccafumi. le immagini della Passione, tutte di straordinaria efficacia scenografica, sono sormontate, in un registro superiore, da figure di Profeti e sibille, nelle quali rivive, evidentemente, l’insegnamento del michelangelo della sistina, e sono separate da finte colonne tortili dipinte per ricordare il tempio di re salomone. in esse le diverse forme espressive concorrono a creare un racconto serrato e stringente, tanto da renderle per lo spettatore un’esortazione a rivivere il dolore di Cristo attraverso una partecipazione sentimentale che può accomunare gli uomini di tutti i tempi e i devoti di tutte le fedi. Licia Sdruscia nato nel 1542 nel ducato di urbino, federico zuccari fu uno dei più importanti pittori del manierismo romano, nonché critico e teorico dell’arte. formatosi prima a roma nella bottega del fratello maggiore taddeo, già affermato artista della capitale, fu accettato all’accademia del disegno di firenze nel 1565, della quale divenne dal 1573 reggente a vita. scrisse i fondamenti dello statuto dell’accademia di san luca a roma, assumendovi poi la carica di principe nel 1593. il grande prestigio di cui godette in vita lo portò ad avere committenze importanti non solo in italia , ma anche in inghilterra, dove ebbe commissione di eseguire i ritratti di elisabetta i e maria stuarda, e in spagna dove lavorò alla decorazione dell’escorial per filippo ii divenendo suo pittore di corte. tra le sue opere romane più famose vanno ricordati i lavori nelle chiese di trinità dei monti e in san marcello al Corso, oltre che quelli nella Cappella Paolina in Vaticano, dove subentrò dopo la morte di michelangelo e nell’oratorio del gonfalone. morì ad ancona nel 1609. CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 69 BIBLIoteCA Alla ricerca del passato Il primo romanzo di Pino Basile, una battaglia tra l’oggi e le emozioni di un passato lontano che vogliono riemergere ad ogni costo per chiederci conto delle nostre azioni 4 giorni… 4 mesi… 4 anni… è il titolo del primo romanzo di Pino Basile, siciliano di Catania, trasferitosi poi a roma, attratto dal fascino di Cinecittà. il romanzo, a detta del suo autore, è stata una “battaglia tra la realtà odierna e le emozioni più intense, vissute in passato, che vogliono riemergere ad ogni costo per chiederti conto delle tue azioni”. la storia è quella di giampaolo morelli, la cui moglie torna a roma, lasciandolo in sicilia, insieme con quella verità che da sempre bussa alla sua coscienza: la loro incompatibilità. lui ha cambiato una ventina di posti di lavoro e subìto tre licenziamenti in tronco, riuscendo, però, ad assicurare un certo benessere ai famigliari e a raggiungere la pensione. ora, a 65 anni, a bordo del suo adorato camper, scopre il modo di sfogarsi: scrivere per testimoniare quanto l’eccessivo “amore di mamma”, possa rivelarsi nocivo. Così scorrendo i suoi anni verdi vissuti nella roma degli anni ’60, capisce di aver sbagliato a sposare sua moglie. la ragazza giusta l’aveva incontrata, abbandonandola però in fretta per un eccesso di invisibile e “stupido orgoglio di giovane siciliano sbandato”. e mai dimenticata! Quando, inaspettatamente, apprende che ci furono delle interferenze in quella relazione, si sente defraudato e tradito, ma, anche, liberato dalle tante incertezze. È la molla che lo fa decidere a rintracciare quella ragazza. la determinazione, la nuova attività di scrittore e il destino saranno i suoi compagni di viaggio. Pino Basile, 4 giorni… 4 mesi… 4 anni…, edizioni eracle www.pinobasile.it - www.4giorni4mesi4anni.it Lo sviluppo della fascia tirrenica nicola de matteo è l’autore di Passoscuro e dintorni, una corposa opera storica sulla cittadina laziale in cui abita dal 1966. da questa dettagliata conoscenza del territorio de matteo prende spunto oggi per attirare l’attenzione sulle possibilità di sviluppo della fascia costiera che va da montalto di Castro a torvaianica, derivanti dal corridoio tirrenico di prossima realizzazione. i lavori per il collegamento diretto dell’autostrada Civitavecchia-roma con la nuova autostrada che porterà fino a latina, Cisterna e Valmontone non sono ancora iniziati ma comunque prossimi a partire. Questi lavori, una volta terminati, indurranno molti automobilisti a passare nel territorio tirrenico. È necessario quindi, dice de matteo, prepararsi per l’evento, che può essere finalmente volano per un nuovo, auspicato sviluppo. nicola de Matteo, Passoscuro e dintorni, edizioni grafiche manfredi I nostri soci: l’angolo della poesia Voci di bimbi Passeggio per strada, c’è un parco vicino Le voci dei bimbi distraggono il mio passo felino Sentendo chiamare “nonno, nonnino!” Mi volto deciso, l’istinto mi dice: è il mio nipotino! Con passo più svelto gli vado vicino, Lo guardo nel viso e si spaventa poverino! Non era certo lui quel che ho sentito. Per la miseria, mi dico, questi bambini, hanno tutti lo stesso vocino, mi volto deluso, riprendo il mio passo e proseguo il cammino... Giuliano Bertasi CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015 71 Presidenza e Direzione Generale Via Sardegna, 129 - 00187 Roma - Tel. 06.52863000 Sede operativa: Viale Oceano Indiano, 13/c - 00144 Roma - Tel 06.52861 ROMA 1 - APPIO LATINO Piazza Roselle, 13/18 - Tel. 06.5286.6300 2 - FINOCCHIO Via Casilina, 1888/L -Tel. 06.5286.6460 3 - RAI Via Sabotino, 8 - Tel. 06.5286.5021 4 - FIDENE Via Don G. Russolillo, 7/9 - Tel. 06.5286.5046 5 - PRATI Via Lucrezio Caro, 65 - Tel. 06.5286.5066 6 - ACILIA Via Saponara, 38 - Tel. 06.5286.6388 7 - ESQUILINO Via Cesare Balbo, 1 - Tel. 06.5286.5106 8 - LUNGHEZZA Via Fosso dell’Osa, 338/F - Tel. 06.5286.5121 9 - SALARIO Via Adige, 26 - Tel. 06.5286.6411 10 - TORRACCIA Via D. Menichella, 50 - Tel. 06.5286.5146 11 - LA RUSTICA Via della Rustica, 235/E - Tel. 06.5286.5166 12 - CASALOTTI Via Borgo Ticino, 3 - Tel. 06.5286.6367 13 - OTTAVIA Via Tarsia, 21 - Tel. 06.5286.6326 14 - AURELIO-GIANICOLENSE Via C. Serafini, 100 - Tel. 06.5286.5446 15 - EUR - I.N.P.S. Viale Civiltà del Lavoro, 79 - Tel. 06.5286.6348 16 - FONTE MERAVIGLIOSA Via Andrea Meldola, s.n.c. Tel. 06.5286.5001 18 - TOR BELLA MONACA Centro commerciale “Le Torri” Via Aspertini, 392/398 - Tel. 06.5286.6433 19 - MASSIMINA Via di Massimilla, 14 - Tel. 06.5286.6051 20 - SELVA NERA Via di Selva Nera, 345 - Tel. 06.5286.5466 21 - PIAZZA NAVONA Piazza Nicosia, 31 - Tel. 06.5286.5481 22 - LABARO Via Brembio, 111/121 - Tel. 06.5286.5501 23 - TUSCOLANO L.go Giulio Capitolino, 2 - Tel. 06.5286.5516 24 - ALESSANDRINO Viale Alessandrino, 275 - Tel. 06.5286.5536 25 - TRULLO Via Monte delle Capre, 18/c Tel. 06.5286.5551 26 - EUR - TORRINO V.le Oceano Indiano, 13/c - Tel. 06.5286.2668 27 - CASALBERTONE Via A. Baldissera, 85/c - Tel. 06.5286.5581 28 - LA STORTA Via Cassia, 1669 - Tel. 06.5286.5596 29 - DRAGONA Via Francesco Donati, 42 - Tel. 06.5286.5606 30 - PANTANO BORGHESE Centro Comm.le “Le Vele” Via Casilina Km 19,400 - Tel. 06.5286.5621 31 - OSTIA Via C. del Greco, 78 - Tel. 06.5286.5636 32 - AURELIO Via Gregorio VII, 118 - Tel. 06.5286.5656 33 - CORCOLLE Via S. Elpidio a Mare, 17 - Tel. 06.5286.5671 34 - MONTESPACCATO Via E. Bondi, 1 - Tel. 06.5286.5681 36 - CASTELVERDE Via Massa di S. Giuliano 322/326 Tel. 06.5286.5691 72 - SALLUSTIANA Via Savoia, 12/16 - Tel. 06.5286.5796 103 - CENTOCELLE V.le della Primavera, 73 Tel. 06.5286.5156 105 - LUDOVISI Via Sardegna, 129 - Tel. 06.5286.3148 116 - PONTE GALERIA Via Portuense, 1497/E - Tel. 06.5286.5241 119 - CASTEL DI LEVA L.go G. Montanari, 13/15 - Tel. 06.5286.5261 120 - TORRE ANGELA Via di Torrenova, 141 - Tel. 06.5286.5271 121 - MONTESACRO P.zza Monte Gennaro, 49 - Tel. 06.5286.5281 124 - PIETRALATA Via dei Durantini, 394 - Tel. 06.5286.5301 125 - TOR VERGATA Via Manzini, snc - Tel. 06.5286.5311 128 - INFERNETTO Via Erik Satie, 20 - Tel. 06.5286.5346 132 - TRASTEVERE P.zza G. G. Belli, 2 - Tel. 06.5286.5366 133 - SAN LORENZO Via Tiburtina, 136/138 - Tel. 06.5286.5376 134 - LIDO DI OSTIA Via Pietro Rosa, 37 - Tel. 06.5286.5386 135 - COLLE PRENESTINO Via Prenestina, 1171 - Tel. 06.5286.5396 140 - NOMENTANO TIBURTINO Via della Lega Lombarda, 15/21 Tel. 06.5286.5426 142 - PONTE DI NONA Viale Francesco Caltagirone, 323/325 Tel. 06.22184002 145 - MAGLIANA Via della Magliana, 150 - Tel. 06.5506215 146 - TRIONFALE Via Trionfale, 8682 - Tel. 06.30602485 147 - ARCO DI TRAVERTINO Via Rocca di Papa, 118 - Tel. 06.78393829 153 - TORRE MAURA Largo dei Colombi, 5 - Tel. 06.45543246 154 - PANTAN MONASTERO Via di Casal Selce, 300 - Tel. 06.5286.6001 158 - CIRC. NE OSTIENSE Circ.ne Ostiense, 116 - Tel. 06.5286.5134 159 - PALMAROLA Via della Palmarola, 16 - Tel. 06.5286.5078 163 - VERMICINO Via di Vermicino, 124 - Tel. 06.5286.6500 165 - CONCA D’ORO Via Val Santerno, 2 - Tel. 06.5286.5180 168 - OSTERIA DEL CURATO Via A. Burri, 19 - Tel. 06.5286.6645 169 - TORRESINA Via I. Montanelli, 109 - Tel. 06.5286.6653 170 - VILLA VERDE L.go S. Maria di Leuca, 8 - Tel. 06.5286.6660 171 - CASAL BERNOCCHI Via Rubiera snc - Tel. 06.5286.6667 175 - MALATESTA Piazza Malatesta, 58/64 - Tel. 06.5286.5371 178 - MEZZOCAMMINO Via B. Cavaceppi, 99 - Tel. 06.5286.5525 179 - ANAGNINA Via Anagnina, 459 d/f - Tel. 06.5286.5715 180 - BORGHESIANA Via Torregrotta, 151 - Tel. 06.5286.5431 182 - GIARDINETTI Via degli Orafi, 68 - Tel. 06.5286.5465 183 - BOCCEA Piazza Giureconsulti, 5/8 Tel. 06.5286.5394 184 - CENTOCELLE-PIAZZA DEI MIRTI Via dei Platani, 98a/d - Tel. 06.5286.5480 186 - VESCOVIO Viale Somalia, 195 - Tel. 06.5286.6633 PROVINCIA DI ROMA 40 - S. LUCIA DI FONTE NUOVA Via Palombarese, 417 - Tel. 06.5286.5701 41 - POLI - ORZIERE Piazzale Orziere, 4 - Tel. 06.9551598 44 - SACROFANO Via dello Stadio, 38 - Tel. 06.5286.5721 45 - MENTANA Via A. Moscatelli, 160 - Tel. 06.5286.5746 46 - CERVETERI Via Settevene Palo, 66 - Tel. 06.5286.5761 47 - VICOVARO Via S. Vito, 11 - Tel. 0774.520230 48 - MACCARESE Via Castel S. Giorgio - Tel. 06.5286.5776 59 - CIVITAVECCHIA Viale XXIV Maggio, 2 - Tel. 06.52866575 79 - VELLETRI Via G. Oberdan, 34 - Tel. 06.5286.5811 106 - FIUMICINO Via delle Ombrine, 17 - Tel. 06.5286.6062 110 - POMEZIA Via Cavour, 27/29 - Tel. 06.5286.5186 111 - GUIDONIA MONTECELIO Via Maremmana Inferiore, 93 Tel.0774.520210 112 - LARIANO Via Roma, 2/10 - Tel. 06.5286.5196 113 - ARDEA V.le Nuova Florida, 64 - Tel. 06.5286.5206 115 - LIDO DEI PINI (Ardea) Lungomare della Pineta, 128 Tel. 06.5286.5226 118 - CASALI DI MENTANA Via Nomentana, 106 - Tel. 06.5286.5251 122 - GALLICANO NEL LAZIO Via Aldo Moro, 19/21 - Tel. 06.5286.5991 123 - RIGNANO FLAMINIO Via G. Carducci, 1 - Tel. 0761.518904 126 - SEGNI P.zza Cesare Battisti, 4/5 Tel. 06.5286.5321 127 - COLLEFERRO Via B. Buozzi, 17/21 - Tel. 06.5286.5331 129 - TIVOLI TERME Centro Comm.le “Le Palme” Via Tiburtina Valeria km. 22,300 Tel. 06.52866520 130 - ARANOVA (Fiumicino) Largo Goni, 8 -Tel. 06.5286.5356 137 - FONTE NUOVA Via Nomentana, 543 - Tel. 06.5286.5406 138 - SANTA MARINELLA Via Aurelia, 183 - Tel. 0766.508390 139 - MONTEROTONDO Via Salaria, 110 - Tel. 06.5286.5416 144 - MAGLIANO ROMANO Piazza Risorgimento, 1 - Tel. 06.5286.5736 149 - BRACCIANO Via S. Negretti, 31/A - Tel. 06.99802560 150 - FIANO ROMANO Via Luigi Giustiniani, 14 - Tel. 0765.481504 151 - ARTENA Via Cardinale Scipione Borghese, 10 Tel. 06.951.6269 156 - TORVAIANICA (Pomezia) Piazza Ungheria, 10 - Tel. 06.9826.9794 162 - PASSOSCURO (Fiumicino) Via San Carlo a Palidoro, 272 Tel. 06.5286.6490 174 - MANZIANA Via Braccianese Claudia km. 27,30 Tel. 06.5286.5216 181 - LADISPOLI Via Flavia, 41/45 - Tel. 06.5286.5755 PROVINCIA DI FROSINONE 131 - FROSINONE Via Aldo Moro, 415 - Tel. 0775.833905 136 - SORA Piazza Alcide De Gasperi, snc Tel. 0776.838095 143 - CECCANO Via Anime Sante, 20 - Tel. 0775.833920 148 - FERENTINO Via Casilina Sud - Tel. 0775.833980 155 - ANAGNI Via Rotabile San Francesco snc Tel. 0775.769276 164 -ANAGNI CENTRO Via Giminiani, 17/A - Tel. 0775.734037 172 - GIGLIO DI VEROLI Via Sant’Angelo in Villa, 26 Tel. 0775.833974 Il primo conto corrente a ridotto impatto ambientale 177 - TORRICE (Fr) Via Regina Elena, 14 - Tel. 0775.833930 Quando si parla di ecosostenibilità o di sviluppo sostenibile si parla dell’ambiente in cui viviamo, che abbiamo l’obbligo di migliorare dal punto di vista economico, sociale e naturale. Essere “ecosostenibile” diventa quindi un’esigenza, anche in banca. Proprio per questo BCC Roma presenta Conto BCCecò il primo conto corrente a ridotto impatto ambientale. Oppure promuovendo una mobilità sostenibile nelle nostre città attraverso la promozione e il finanziamento degli abbonamenti ai trasporti pubblici. Ma anche fornendoti gratuitamente una banca on line aperta 24 ore su 24 nella quale potrai consultare e disporre, anche dal tuo tablet e smartphone, del tuo conto corrente, risparmiando tempo, carburante e quindi denaro. COME PUÒ UN CONTO CORRENTE RIDURRE L’IMPATTO SULL’AMBIENTE? 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Carducci, 17/31 Tel. 06.5286.6814 PROVINCIA DI RIETI 55 - SELCI SABINO Via Roma, 18 - Tel. 0765.519748 56 - OSTERIA NUOVA Via Amerigo Vespucci, 21 Tel. 0765.819256 62 - AMATRICE Corso Umberto I, 141 - Tel. 0746.276865 76 - RIETI Piazza Cavour, 62 - Tel. 0746.276840 109 - POGGIO MIRTETO Via Ternana, 2/c - Tel. 0765.268008 cuiti Bancomat, Pagobancomat e V-pay; u Carta Bcc Tasca, carta prepagata, ricaricabile circuito Mastercard; u Relax Banking dispositivo famiglie, anche nella ver- sione “Mobile” per Smartphone. In più riceverai una Newsletter elettronica che ti aggiornerà sulle più importanti iniziative “green” del tuo territorio e sulle novità in ambito di ecosostenibilità. *Si precisa che l’invio di tali documenti in via telematica sarà relativo a tutti i prodotti e servizi bancari collegati al nominativo (totale rinuncia alle comunicazioni cartacee). PROVINCIA DI VITERBO 108 - CIVITA CASTELLANA V.le Giovanni XXIII, 44 - Tel. 0761.518900 152 - CANINO Via della Repubblica, 23 - Tel. 0761.438251 160 - TUSCANIA Via Tarquinia, 104/105 - Tel. 0761.436523 166 - VITERBO Via Monte Zebio - Tel. 0761.1710397 176 - MONTEFIASCONE Via Cardinale Salotti, 21 - Tel. 0761.518912 187 - TARQUINIA Strada Provinciale Porto Clementino snc Tel. 0766.842510 188 - MONTE ROMANO Piazza XXIV Maggio, 4 - Tel. 0766.860024 189 - FARNESE Corso Vittorio Emanuele III, 404 Tel. 0761.458350 190 - MONTALTO DI CASTRO Via Aurelia, 1/3 - Tel. 0766.8700180 191 - ISCHIA DI CASTRO Via Roma, 33 - Tel. 0761.425227 PROVINCIA DELL’AQUILA 37 - PESCASSEROLI V.le Principe di Napoli, 48 Tel. 0863.911086 38 - SCANNO Via Napoli, 23 - Tel. 0864.74340 39 - CASTEL DI SANGRO Via Sangro snc - Tel. 0864.842903 51 - SCURCOLA MARSICANA C.so V. Emanuele III, 9 - Tel. 0863.404172 52 - CAPISTRELLO Via Roma, 126 - Tel. 0863.404180 57 - ORTUCCHIO Via Portanova, 33 - Tel. 0863.830371 58 - TRASACCO Via Cavour, 21 - Tel. 0863.404187 60 - TAGLIACOZZO Via Vittorio Veneto snc Tel. 0863.698056 68 - AVEZZANO Via G. Garibaldi, 113 - Tel. 0863.404146 73 - SASSA SCALO (L’Aquila) Strada Statale 17 Km 24,900 - Tel. 0862.310639 99 - L’AQUILA CENTRO Viale Aldo Moro, 33 Tel. 0862.310617 100 - MONTEREALE Via Nazionale, 53 - Tel. 0862.901221 101 - L’AQUILA Viale XXV Aprile snc - Tel. 0862.310618 102 - CAGNANO AMITERNO Via S. Giovanni snc - Tel. 0862.310633 104 - CELANO Via O. Ranelletti, 200 - Tel. 0863.404164 107 - ROCCARASO Via C. Mori, 6 - Tel. 0864.842915 157 - PAGANICA (L’Aquila) Via del Rio, 15 - Tel. 0862.680423 161 - AVEZZANO Via XX Settembre, 327 - Tel. 0863.1940650 SPORTELLI INTERNI RAI Via Montello, 1 - Roma - Tel. 06.5286.5531 MINISTERO DI GIUSTIZIA L.go Daga, 2 - Roma - Tel. 06.5286.5462 SERVIZI DI TESORERIA E CASSA A DOMICILIO ENTI AEROPORTO DI PRATICA DI MARE Via Pratica di Mare, 45 - Tel. 06.52865134 A.S.L. RM A Via L. Ariosto, 3/9 - Roma - Tel. 06.5286.5086 A.S.L. VITERBO Strada Sammartinese snc - Tel. 06.5286.5120 A.T.E.R. Lungotevere Tor di Nona,1 - Roma Tel. 06.5286.5496 CENTRO SVILUPPO MATERIALI Via Castel Romano, 100 - Roma Tel. 06.5286.5821 F.I.T. - Federazione Italiana Tabaccai Via Leopoldo Serra, 32 - Roma Tel. 06.5286.5571 ISTITUTO ROMANO SAN MICHELE Piazzale A. Tosti, 4 - Tel. 06.5286.5576 OSPEDALE S. CAMILLO Circonvallazione Giannicolense, 87 - Roma Tel. 06.5286.5836 OSPEDALE NUOVO REGINA MARGHERITA Via Morosini, 30 - Roma Tel. 06.5286.5101 SOGEI Via Mario Carucci, 99 - Tel. 06.5286.5090 TESORERIE COMUNALI ALFEDENA (Aq) Via E. De Amicis - Tel. 0864.842924 ALLUMIERE (Roma) Via Roma, 57 - Tel. 0766.967580 ANVERSA DEGLI ABRUZZI (Aq) Piazza Roma, 7 - Tel. 0864.842923 BARREA (Aq) Via Sarentina, 26 - Tel. 0864.88260 CAMPOTOSTO (Aq) Via Roma, 17 - Tel. 0862.900313 CASTEL MADAMA (Roma) Via Roma, 19 - Tel. 06.52865064 CIVITELLA ALFEDENA (Aq) Via Nazionale, 2/A - Tel. 0864.890499 COLLELUNGO SABINO (Ri) Via V. 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