Qui - Cincinnato

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Qui - Cincinnato
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a Clienti
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Vita e BCC
BCC Assicurazioni sono le Compagnie
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po Bancario Iccrea.
del Gruppo
TRIMESTRALE
ANNO XXX
NUMERO 1
MARZO 2015
CREDITO
COOPERATIVO
DI ROMA
CREDITO
COOPERATIVO
DI ROMA
sommario
n EDITORIALE
la forza della nostra storia
di Francesco Liberati
3
n IL PUNTO
insieme sulla strada giusta
di Mauro Pastore
5
n PrImO PIaNO
BCC roma e territorio, un legame semPre
Più forte
Convention del personale 2015
la sQuadra dei numeri uno
n FOCUS CrEDITO COOPEraTIVO
il futuro delle BCC di Salvatore Rizza
In copertina: Il PalaLottomatica (Roma, Eur)
ANNO XXX - N. 1 MARZO 2015
Pubblicazione trimestrale registrata
al Tribunale di Roma con il n. 35
del 22 gennaio 1986
Direttore
Francesco Liberati
Direttore responsabile
Maurizio Aletti
Redazione
Fabrizio Burelli, Giuliano Polidori,
Raffaella Zottis
Immagini
Giuseppina Melia
Grafica e impaginazione
Remola Rossi Pucci
Direzione e Redazione
Via Sardegna, 129 - 00187 Roma
Tel. 06.52863000
e-mail: [email protected]
Fotografie:
Fabrizio Burelli, Giuseppina Melia,
Simone M. Pagano
Editore Edicom s.r.l.
Via Arno, 51 - 00198 Roma
Iscritto al R.O.C. - con il n. 8961
6
12
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n arEa BaNCa
BCC roma e CooPfidi, due CooPeratiVe al serVizio
del territorio di Domenico Buonocunto
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n LaBOraTOrIO gIOVaNI SOCI
studiare a miami? Con BCC roma È Più faCile
24
n VITa SOCIaLE
la disostruzione, una teCniCa fondamentale
Per salVare i BamBini
n VETrINa ImPrESa
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i 125 anni del Caffe’ morganti
38
la CuCina, una Passione CHe si insegna
42
un territorio e il suo Vino di Giuliano Polidori
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n arTISTI E DENarO
una Vita senza Posa di Annalisa Bucchieri
n CrONaCa CULTUraLE
la lunga memoria degli oggetti
Intervista a Giorgio Carnini
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un organo Per roma
56
il “Pais” del Cinema di Silvana Nitti Valentini
60
morandi, Quando l’arte È un messaggio
nella Bottiglia di Gianfranco Ferroni
64
Stampa:
Iger&Partners - Roma
Finito di stampare aprile 2015
Tiratura: 28.000
Concessionaria Pubblicità
Edicom s.r.l.
Tel. 335-6048959
Hanno collaborato a questo numero:
Licia Sdruscia, Piero Cucunato,
Annalisa Bucchieri, Gianfranco Ferroni,
Salvatore Rizza, Domenico Buonocunto,
Silvana Nitti Valentini, Monica Pelliccione.
Stampata su carta
riciclata ecologica
RUBRICHE
n CONTraPPUNTI
n CrONaCHE DaL TErrITOrIO
n ImPrESE EUrOPa
n PILLOLE D’arTE
n BIBLIOTECa
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26
34
68
71
eDItoRIALe
La forza
della nostra storia
di FRANCeSCo LIBeRAtI
i
numerosi incontri
che abbiamo organizzato quest’anno
con la nostra compagine (e che svolgiamo
ormai da decenni in
preparazione della tradizionale assemblea sociale), si sono rivelati
particolarmente proficui e confortanti. i soci
con cui ho avuto modo
di dialogare negli appuntamenti svolti su
tutto il nostro territorio sono stati infatti
circa 7mila, con un significativo incremento
rispetto ai 5mila dello scorso anno, a riprova di un costante e crescente impegno
relazionale a cui non intendiamo rinunciare. d’altronde sentiamo un’accresciuta
esigenza di confronto in questa importante
fase della vita aziendale, segnata da numeri
positivi che ci vedono saldi e stabili pur nel
contesto di una crisi di lunga durata che solo
ora sembra lasciare spazio a un cauto ottimismo per l’immediato futuro.
ma è già il tempo di pensare agli altri e significativi impegni che caratterizzeranno il
2015. il primo fra tutti è costituito dall’autoriforma del Credito Cooperativo, esigenza resasi urgente a seguito – come molti di voi
sapranno – del provvedimento governativo
che impone alle banche popolari con attivo
patrimoniale superiore a 8 miliardi la trasformazione in società per azioni. il progetto che sta curando federcasse, in contatto
con Banca d’italia, è volto a incrementare
l’integrazione delle 379 BCC italiane, rafforzando gli assetti patrimoniali e organizzativi, accentrando la gestione della liquidi-
tà, favorendo l’accesso ai mercati dei capitali.
tale obiettivo verrebbe realizzato con la costituzione di uno o più gruppi tra le BCC italiane. la nostra Banca, attraverso la federazione lazio umbria e sardegna, è impegnata in una concreta azione volta a salvaguardare specificità e livelli di autonomia
adeguati a garantire la continuità della nostra tradizionale missione di banca del territorio. ancora una volta, insomma, BCC
roma rimane punto di riferimento e presidio di stabilità grazie alla sua solidità dimensionale, patrimoniale e organizzativa.
sul piano sociale, poi, il calendario è fitto e
interessante. dal 27 giugno al 4 luglio si
svolgerà la seconda crociera del sessantenario, dopo quella organizzata nel 2014. il
viaggio toccherà le più belle località del
mediterraneo nord-occidentale e sarà riservato ai soci che non hanno potuto prendere parte alla crociera dello scorso anno.
ma c’è un altro appuntamento – di straordinario rilievo – che segnerà la seconda
parte del 2015: sto parlando dell’udienza
che Papa francesco ha concesso alla nostra
Banca: si terrà il 12 settembre e potranno
partecipare fino a 7mila persone tra dipendenti, soci e loro familiari.
le celebrazioni del sessantenario si concluderanno con un convegno sul passato, il
presente e il futuro di BCC roma, un’occasione per parlare non solo della storia
della nostra cooperativa – un modello di
successo da lasciare alle prossime generazioni – ma anche per focalizzare il ruolo attuale che riveste la Banca, gettando lo
sguardo su un futuro che possiamo affrontare con la serenità costruita, passo dopo
passo, in più di mezzo secolo di storia.
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CREDITO
ESPRESSO
IL CREDITO
VELOCE
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Credito Espresso è una particolare linea di credito dedicata alle piccole imprese Socie, con l’obiettivo di sostenere le aziende in una fase di crescente
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IL PuNto
Insieme
sulla strada giusta
di MAuRo PAStoRe
i
l 2015 sembra finalmente l’anno della svolta. i presupposti per una ripartenza ci sono tutti. il mercato delle fonti di energia, da cui siamo così
dipendenti, offre di nuovo prezzi bassi. la politica monetaria della BCe
fortemente espansiva sta portando un tasso di cambio favorevole alle nostre
imprese e tassi d’interesse bassissimi nel confronto storico. l’impegno a riformare la struttura economica e sociale del nostro Paese è crescente. negli
scenari più aggiornati formulati da molti centri d’analisi, si indica una crescita del prodotto ancora modesta quest’anno, ma più decisa dal prossimo.
Certo, rispetto a sette anni fa, i dati sono da bollettino di guerra. Produciamo
quasi un decimo in meno. nell'industria la contrazione è del 17%, nelle costruzioni di oltre il 30%. l’apparato manifatturiero ha visto scomparire un
sesto della sua capacità produttiva. Quasi un milione di posti di lavoro sono
andati perduti. le imprese complessivamente hanno investito lo scorso anno
un terzo in meno che sette anni fa. le famiglie, in termini reali, hanno speso
l'8% in meno. le esportazioni sono a stento rimaste costanti.
nonostante la crisi lunga e pesante, nella maggior parte dei casi le banche italiane hanno resistito, pressoché senza l’ausilio di sostegno pubblico, decisivo in altri paesi. la crisi lascia però un’eredità molto
pesante in termini di crediti inesigibili, che appesantiscono i bilanci e limitano la capacità di erogare nuovi
finanziamenti.
e la nostra Banca? anche noi abbiamo risentito dei danni inferti all’economia italiana, ma siamo riusciti
a contenerli e a ribattere colpo su colpo. e ora usciamo dalla crisi più forti di come ne siamo entrati,
non avendo diminuito il credito a imprese e famiglie, ma al contrario, come già ribadito tante volte, avendolo incrementato di oltre il 70% tenendone sotto controllo la qualità.
nell’esercizio 2014 abbiamo aumentato gli impieghi del 2,9% toccando il livello di 5.568,8 milioni. si
tratta di un risultato di rilievo, in controtendenza rispetto al sistema bancario che ha evidenziato una
diminuzione dell’1,4%. il rischio sul credito ha risentito della congiuntura negativa continuando a crescere (+7,6%), ma in misura inferiore rispetto al 2013. il rapporto dei crediti deteriorati lordi rispetto
agli impieghi è aumentato di soli 0,4 punti percentuali al 9,4%, contro un dato del complesso delle banche ben più elevato e pari al 16,8%. le sofferenze lorde ammontano al 3,3% degli impieghi mentre nel
sistema bancario sono pari al 9,3%.
abbiamo aumentato anche la raccolta, che complessivamente è cresciuta del 3,6%, anche questa in controtendenza rispetto alle banche italiane.
i buoni risultati dal lato delle masse amministrate sono confermati anche dai risultati economici. il margine di interesse è aumentato del 24%, il margine di intermediazione del 13,9%. Con rettifiche/riprese
di valore per la copertura dei crediti anomali in aumento del 35,3% e costi operativi in lieve incremento
(tranne alcune voci di carattere straordinario) l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è
attestato a 34,8 milioni e l’utile netto a 25,9 milioni, in crescita del 22,7%, rispetto al risultato del 2013.
dopo gli opportuni accantonamenti a riserva il patrimonio aziendale ammonta a 747,3 milioni, in aumento del 5,7%. i coefficienti patrimoniali Cet 1 capital ratio e il total capital ratio sono pari rispettivamente al 16,9% e al 17% a fronte di requisiti minimi attuali rispettivamente del 7% e del 10,5%.
si tratta di valori di assoluta qualità nel panorama creditizio, superiori anche a quanto sarà richiesto tra
qualche anno in ottemperanza alle nuove regole di Basilea 3, che ci confermano tra le banche di medie dimensioni più solide e patrimonializzate.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
5
I Comitati Locali dei Soci
della nostra Banca sono
saliti a 19, una copertura
capillare che interessa
tutte le zone operative
BCC roma. Dal 2004
a oggi sono stati erogati
più di 18 milioni di euro
per un totale di più
di 22mila interventi
sul territorio.
Una attività, ha detto
il Presidente Francesco
Liberati all’incontro
del 17 gennaio scorso,
che ci ha permesso
di essere in prima fila
a fianco di associazioni,
enti morali, parrocchie,
pro loco e mondo
del volontariato.
È intervenuta la
giornalista Lucia Visca,
che ha parlato di Papa
Francesco e della sua
“rivoluzione”: siamo
in presenza – ha detto –
di un Pontefice dotato
di grande umiltà,
ma mai remissivo
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
Convention Comitati Locali dei Soci
BCC Roma
e territorio,
un legame
sempre più forte
PRIMo PIANo
Il Presidente Francesco Liberati
ha sottolineato il trend
di crescita di BCC Roma,
un’azienda sana che da
sessant’anni è un punto
di riferimento per le comunità
locali. Veniamo da un 2014
difficile per l’economia
del nostro Paese – ha detto –
caratterizzato ancora da segni
meno: “In questo scenario
la nostra Banca si è mossa
negli ultimi tempi, e si muoverà
nel futuro, coniugando
la sana e prudente gestione
con lo sviluppo”
s
i è svolto lo scorso 17 gennaio,
presso la sede di Viale dell’oceano indiano, l’annuale incontro con i rappresentati dei Comitati locali dei soci della Banca
di Credito Cooperativo di roma,
che ha visto la partecipazione di tre
comitati di nuova costituzione: tuscia, segni-Colleferro e amatrice.
un incontro, questo, caratterizzato
dall’intervento della giornalista lucia
Visca, che ha approfondito il tema
della rivoluzione portata all’interno
della Chiesa da Papa francesco.
il Presidente Francesco Liberati,
aprendo i lavori, ha sottolineato il
trend di crescita della Banca, un’azienda sana che da sessant’anni è un
punto di riferimento per le comuni-
tà locali. Veniamo da un 2014 difficile per l’economia del nostro Paese
– ha detto liberati – caratterizzato
ancora da segni meno: “in questo
scenario, ancora molto difficile, la
nostra Banca si è mossa negli ultimi
tempi, e si muoverà nel futuro, coniugando la sana e prudente gestione con lo sviluppo. uno sviluppo
che non abbiamo mancato di perseguire grazie ai positivi fondamentali della nostra Banca. e lo abbiamo
fatto mantenendo un livello di rischi
nettamente migliore di quello di sistema, con un ammontare di sofferenze ben inferiore a quello medio
del comparto creditizio. abbiamo
favorito, tra l’altro, l’ulteriore rafforzamento delle riserve patrimoniali,
accresciutesi anche per il positivo
apporto dei soci nell’operazione di
aumento del capitale sociale, che si è
conclusa a dicembre scorso con un risultato molto soddisfacente”.
Con questi assetti patrimoniali, un
apparato organizzativo in via di continuo adeguamento, una rete commerciale sempre più vicina a soci e
clienti, una rinnovata sensibilità sociale e di attenzione al territorio, la
nostra Banca, ha continuato liberati,
si conferma come una risorsa per la
collettività. una risorsa anche per il
sistema del Credito Cooperativo: e in
questa dimensione si inscrive l’operazione di fusione della BCC della
tuscia nella nostra Banca.
non si può tornare indietro – ha agCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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PRIMo PIANo
giunto – e non si può neanche stare
fermi perché il mondo continua a
evolversi sempre più velocemente.
e noi, nel cambiamento, abbiamo
elevato efficienza e qualità del servizio, coniugando sviluppo commerciale e aspetti sociali, tecnologia e
relazione, e non a chiacchiere. Con
riferimento ai soci ne è un esempio
l’estensione già dal 2014 della copertura sanitaria fondomutuasalus
agli iscritti sino a 80 anni d’età, e
questo senza nessun aggravio economico: “un obiettivo che abbiamo
conseguito con caparbietà e che alla
fine siamo riusciti a raggiungere proprio perché sapevamo quanto fosse
sentito”.
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negli ultimi anni la nostra Banca – ha
puntualizzato il Presidente – ha compiuto un grande sforzo di adattamento, riorganizzazione e nuova programmazione. “fermo restando il
tradizionale approccio commerciale, siamo tornati a guardare allo sviluppo verticale come motore della
crescita aziendale, dopo due decenni
in cui la propulsione è stata assicurata soprattutto dalla crescita orizzontale. Vi sono infatti nuovi crescenti
problemi per il mondo del Credito
Cooperativo. siamo di fronte a una
nuova stagione di aggregazioni che
porteranno alla riduzione del numero delle BCC italiane. in questa fase
così complessa e delicata, la nostra
Banca è e rimane un punto di riferimento, un’oasi di stabilità”. l’altra sfida è stata quella relativa ai costi, rispetto ai quali è stata realizzata una
profonda azione di revisione e controllo. se avessimo seguito il trend di
crescita dei costi precedente all’inizio
della crisi, ha sottolineato liberati,
non avremmo potuto mantenere una
fondamentale politica di prudente
accantonamento degli utili.
dal punto di vista delle politiche sociali, infine, il Presidente ha ricordato come i Comitati locali nel 2014
abbiano erogato quasi 2.400 contributi per eventi e iniziative, sostenendo associazioni, enti morali, parrocchie, pro loco e il mondo del volontariato.
il direttore generale Mauro Pastore ha focalizzato l’attenzione sui
numeri, che per la nostra Banca permangono positivi. in particolare, nel
2014 è aumentato l’utile netto e la
produttività per dipendente. in stabile crescita anche gli impeghi:
+2,9% rispetto a un sistema bancario fermo a un segno meno. Questo
è stato possibile, ha detto Pastore,
perché sappiamo individuare fami-
PRIMo PIANo
glie e imprese meritevoli.
un’ulteriore conferma viene dal fatto
che BCC roma continua ad avere meno
sofferenze rispetto al
resto del sistema. fatto rilevante, ha sottolineato il direttore,
l’aumento del Patrimonio aziendale, aumentato a 747,3 milioni, contro i 706,9
del 2013, sinonimo questo di una
stabilità aziendale che ci consente di
affrontare con sicurezza il contesto
difficile che ci troviamo di fronte.
Per quanto riguarda le condizioni di
favore ai soci nei servizi e nelle operazioni bancarie, tali vantaggi sono
valutati in oltre 10 milioni di euro
l’anno, a conferma di un rapporto
sempre più solido con la compagine.
a sostegno di queste politiche, l’impegno delle risorse umane, costituite da quasi 1300 dipendenti. un sondaggio telefonico effettuato recentemente, ha affermato Pastore, ha messo in evidenza come soci e clienti si
dichiarino soddisfatti del rapporto
con il personale. il radicamento territoriale della Banca, poi – ha concluso il direttore generale – si avvale
efficacemente di un lavoro sempre
più capillare dei Comitati locali,
che oggi sono diventati 19. nel dettaglio, dal 2004 sono stati erogati
più di 18 milioni di euro per un totale
di più di 22mila interventi sul territorio, a fronte di un budget messo a
disposizione della Banca in costante
aumento.
la giornalista Lucia Visca, esperta vaticanista, ha intrattenuto i presenti su Papa Bergoglio e i suoi rivo-
luzionari metodi comunicativi, iniziati proprio il giorno della elezione,
quando chiese al suo popolo di pregare per lui. siamo quindi in presenza di un Pontefice dotato di grande umiltà, ma mai remissivo. un’umiltà che è stata straordinariamente
ribadita da quella sua frase che ha fatto il giro del mondo: “Chi sono io per
giudicare?”. È così che francesco riesce a farsi percepire come un prete
di strada, che sente il bisogno di un
contatto umano che scavalchi la barriera della carica che riveste.
il Papa, ha continuato Visca, ha poi
portato a compimento la rivoluzione
che era stata iniziata da ratzinger, affrontando con coraggio la questione
del risarcimento alle vittime degli
abusi compiuti da sacerdoti e ha
Lucia Visca
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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PRIMo PIANo
espresso la sua comprensione per i divorziati che si risposano.
il tutto all’interno di una politica mirata fortemente – ha sottolineato – alla riforma della Curia romana, attuata con la nomina cardinalizia di
prelati distintisi per la loro vicinanza
ai poveri e lontani dai fasti di roma.
È probabile quindi, a parere di lucia
Visca, che il Papa che succederà a
francesco sarà scelto tra questi.
Hanno chiuso la serata gli interventi di alcuni dei rappresentati dei Comitati locali. Gabriele Gravina,
Presidente del Comitato del Parco,
ha ricordato come la crisi economi-
ca si accompagni anche a una crisi di
valori, che incide in una società sempre più diseguale. Qui risiede l’importanza della nostra banca e della
sua funzione di mediazione sociale.
Maurizio Longhi, Presidente del
Comitato di Viterbo, ha sottolineato
la permanente centralità del socio
Gabriele Gravina
Maurizio Longhi
Antonella Mazzara
Lucia Viscio
Brunella Marconi
Francesco Blasini
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PRIMo PIANo
all’interno della Cooperativa e la necessità di curare con attenzione, come fin qui fatto, la componente
aziendale per continuare a valorizzare quella mutualistica. Antonella
Mazzara, del Comitato roma Centro, ha ricordato il successo dell’iniziativa della Banca dei ragazzi: BCC
roma sostiene questa iniziativa da
molti anni, un’idea concreta volta
all’educazione finanziaria dei giovanissimi e che coinvolge più di cinquecento alunni. Lucia Viscio, Presidente del Comitato roma appio
Prenestino, ha ringraziato il management della Banca per l’impegno sul
fronte degli impieghi in anni di dura
crisi economica, mentre Brunella
Marconi, del Comitato di Viterbo,
ha ricordato un’altra importante iniziativa sul fronte educativo e scolastico, e cioè “Viterbo che studia”, che
premia gli studenti più meritevoli
Giuseppe Raviglia
Curzio Stirpe
delle scuole superiori. Francesco
Blasini, Presidente del Comitato
marsica, ha sottolineato come il Presidente sia garante dello statuto e
dell’attenzione costante all’aspetto
mutualistico. Giuseppe Raviglia,
Presidente del Comitato segni Colleferro, ha annunciato la consegna di
quattro defibrillatori a vantaggio delle comunità di riferimento. Curzio
Stirpe, Presidente del Comitato frusinate, ha infine ricordato l’importanza dell’approccio BCC roma,
capace di dare fiducia sulla base della conoscenza personale, e non affidandosi ai meri numeri del rating.
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Convention 2015 del personale BCC Roma
LA SquAdRA deI
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In anni difficili risultati
straordinari: ecco perché
il personale BCC roma
è un personale all stars.
L’incontro annuale
dei dipendenti si è svolto
al Palalottomatica
di roma: oltre mille
i partecipanti che hanno
assistito alle premiazioni
Challenge e Contest
e allo spettacolo
conclusivo del noto
comico romano
maurizio Battista
nuMeRI uno
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PRIMo PIANo
s
i è svolta lo scorso 20 febbraio la
tradizionale convention dei dipendenti BCC roma. lo scenario quest’anno è stato quello, suggestivo, del Palalottomatica, la più
grande arena indoor di roma Capitale, teatro da decenni di importanti performance sportive (vi si giocarono anche le olimpiadi del 1960) e
di storici concerti. oltre mille i colleghi che si sono seduti sugli spalti durante le premiazioni Challenge e
Contest e la proiezioni di filmati che
hanno sottolineato i risultati raggiunti dalla Banca e hanno raccontato l’impegno dei 1.300 dipendenti
che ne compongono il personale.
successivamente si è svolta la cena di
gala, alla fine della quale è andato in
I Direttori di Zona Silvano Cicetti, Attilio Rosicarelli, Gianluca Liberati e Walter Pellegrini,
insieme al Direttore Rete Francesco Petitto
Filiali di Zona Classifica Challenge
1° classificato Abruzzo, Direttore Gianluca Liberati
2° classificato a pari merito Roma Centro e Roma est e Frusinate,
Direttori Attilio Rosicarelli e Silvano Cicetti
3° classificato Lazio Sud e Litorale, Direttore Walter Pellegrini
Filiali di Zona Classifica Contest
1° classificato Abruzzo, Direttore Gianluca Liberati
2° classificato Lazio Sud e Litorale, Direttore Walter Pellegrini
3° classificato Roma est e Frusinate, Direttore Silvano Cicetti
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
mauro Pastore:
“Siamo parte di una
squadra che si è
dimostrata efficace
malgrado gli ultimi
cinque anni siano stati
tra i peggiori della storia
economica del nostro
Paese, e non solo.
La nostra Banca ha
affrontato molteplici
sfide, molto dure.
Ma già il 2014 è stato
un anno in cui abbiamo
raccolto i primi risultati
dei sacrifici che abbiamo
fatto dal 2011 in avanti”
PRIMo PIANo
evolvere nei rapporti con la Vigilanza, che ha cambiato radicalmente le
modalità di esercizio del proprio ruolo. abbiamo addirittura incrementato l’impegno sociale nei territori
di riferimento e a favore dei soci,
nonostante le esigenze di contenimento dei costi. ma già il 2014 è
stato un anno in cui abbiamo raccolto i primi risultati dei sacrifici che
abbiamo fatto dal 2011 in avanti.
abbiamo infatti chiuso l’esercizio
scorso in modo più che positivo, con
un buon andamento di tutti i numeri aziendali. tutto ciò grazie anche al
controllo dei costi, che ha determinato un positivo andamento dei margini economici e un utile netto di 26
milioni”.
numeri, ha continuato Pastore, che
hanno incrementato la fiducia di cui
gode la nostra Banca presso il pubblico. e la fiducia è stata ripagata:
“dal 2008 al 2014, infatti, il credito
erogato dalla Banca è aumentato di
scena lo spettacolo del noto comico
romano maurizio Battista.
il direttore generale Mauro Pastore ha aperto la serata sottolineando la forza di un grande gruppo,
quello targato BCC roma. nessuno
può fare nulla da solo – ha detto Pastore – per questo siamo parte di
una squadra che si è dimostrata efficace “malgrado gli ultimi cinque anni siano stati tra i peggiori della storia economica del nostro Paese, e
non solo. la nostra Banca ha affrontato molteplici sfide, sfide molto
dure. abbiamo subito le conseguenze della crisi finanziaria mondiale e
la successiva grande recessione economica, reagendo positivamente.
abbiamo fatto fronte alla pioggia
normativa che è caduta sulle banche
in questi anni, adeguando nel continuo processi e strutture organizzative e di controllo. abbiamo saputo
oltre il 70% a fronte del 15% del sistema bancario nel suo complesso”.
i soci incontrati durante le riunioni
preparatorie all’assemblea generale
del 19 aprile hanno confermato il
loro sostegno alle politiche attuate
in questi anni e hanno espresso ancora una volta la loro stima nei confronti del personale. segno che la
squadra ha funzionato, “che ogni ingranaggio dell’azienda ha girato nel
verso giusto e che tutti hanno remato nella stessa direzione, in sede come in rete. Vuol dire anche che siamo stati capaci di valorizzare i punti di forza di ogni persona, di ciascuno di voi. e quali sono questi punti di
forza? i valori comuni, la motivazione, il dialogo, il lavoro, la condivisione, la disponibilità. intendiamoci, senza lo spirito di squadra l’azienda potrebbe funzionare lo stesso.
Vi sono aziende in cui la competizione non è serena. ma sono produttive. raggiungere i risultati in
Insieme ai Direttori Rizza, Ogliaro e Petitto, Enrica Bonanni, Francesco Di Pilla, Giovanni Caruso,
Franco Cosimati, Paolo Zanfini
agenzie prime classificate Challenge per classe dimensionale
Maggiori: Agenzia 105 Pinciano, Direttore Paolo Zanfini
Grandi: Agenzia 39 Castel di Sangro, Direttore Giovanni Caruso
Medie: Agenzia 52 Capistrello, Direttore Franco Cosimati
Piccole: Agenzia 140 Nomentano tiburtino, Direttore enrica Bonanni
Minori: Agenzia 179 Anagnina, Direttore Francesco Di Pilla
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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Francesco Liberati:
“Sento crescere intorno
alla Banca un senso
di riconoscenza
e un attaccamento
emozionanti. e sono
altrettanto belli
e significativi i
ringraziamenti
e gli attestati di fiducia
nei confronti di voi
dipendenti, uniti
nel dare un’immagine
di coesione ed
efficienza. Siete
una squadra di talento
e di cuore”
I Direttori Giulio Rizza, Tommaso Ogliaro e Francesco Petitto con Firmina Di Cesare, Massimiliano
Di Matteo, Roberto Simotti, Francesca Amatilli e Nazzareno Luce
agenzie prime classificate Contest per classe dimensionale
Maggiori: Agenzia 6 Acilia, Direttore Roberto Simotti
Grandi: Agenzia 68 Avezzano, Direttore Francesca Amatilli
Medie: Agenzia 129 Bagni di tivoli, Direttore Nazzareno Luce
Piccole: Agenzia 157 Paganica, Direttore Firmina Di Cesare
Minori: Agenzia 161 Avezzano 2, Direttore Massimiliano Di Matteo
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
PRIMo PIANo
Andrea Fucili, Elena Mariotti, Giovanni Caruso, Antonello Piacentini e Roberto Simotti
Premio Speciale Continuità dei risultati
Agenzia 39 Castel di Sangro – Direttore Giovanni Caruso
Agenzia 19 Massimina – Direttore elena Mariotti
Agenzia 6 Acilia – Direttore Roberto Simotti
Agenzia 15 eur Inps – Direttore Antonello Piacentini
Agenzia 18 tor Bella Monaca – Direttore Andrea Fucili
quel modo, però, non mi piacerebbe,
non mi ci ritroverei. accanto ai nostri
davvero non disprezzabili risultati,
diamo infatti importanza primaria alle persone”.
il futuro, ha concluso il direttore
generale, è sicuramente difficile e
presenta insidie non tutte dipendenti dalla nostra volontà. “ma noi arriviamo in un momento decisivo per
il futuro del sistema con una solidità
che è per noi elemento di tranquillità. una tranquillità che ci consente di
tutelare gli interessi della banca e di
tutti i suoi dipendenti. 1300 dipendenti di cui ho la responsabilità, l’onore e l’orgoglio di essere direttore
generale”.
anche il Presidente Francesco Liberati ha sottolineato il lavoro
straordinario compiuto dal personale BCC roma nel triennio che va dal
2012 al 2014, anni di recessione con-
tinua del Paese: “Ci siamo rimboccati
le maniche – ha detto – e siamo ri-
usciti in un piccolo grande miracolo.
abbiamo infatti colto tre risultati
contemporaneamente: abbiamo aumentato i volumi intermediati più
delle altre banche, ampliando in particolare il credito a soci, famiglie e imprese; abbiamo reso la macchina
aziendale più efficiente, migliorando
i processi e diminuendo i costi; abbiamo rafforzato l’azienda, incrementando il patrimonio grazie alla
tenuta della redditività e all’operazione di aumento del capitale sociale. in mezzo a tutto ciò, abbiamo
avuto un’ispezione della Banca d’italia, che ci ha dato positiva consapevolezza dei nostri mezzi e della
bontà della gestione. senza contare
le nuove normative nel frattempo
calate sul sistema bancario, una su
tutte quella sui controlli interni. oggi, in un momento estremamente
delicato per le banche italiane, dopo
gli stress test non per tutti soddisfacenti, tensioni e criticità strutturali, ridimensionamenti, esuberi massicci,
la nostra Banca è in grado di affrontare con serenità le nuove sfide che si
parano davanti. abbiamo le spalle
forti, con il nostro patrimonio e la nostra organizzazione”.
non manca però la necessità di adattarsi rapidamente ai nuovi cambiamenti che sono all’orizzonte. uno
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
17
di questi è certamente il decreto sulle banche popolari. È quindi importante, per il sistema italiano delle
BCC, mettere in moto “un progetto
di integrazione, di rafforzamento
funzionale e patrimoniale, con una
nuova architettura di sistema e meccanismi di prevenzione delle crisi.
fortunatamente la nostra Banca si
trova a negoziare il futuro in una posizione di forza, grazie alla solidità e
alla stabilità che ci tutelano. si tratta di una fase molto delicata, che ho
il dovere di presidiare personalmente per garantire alla nostra Banca
un futuro di autonomia e continuità,
al servizio del territorio, nel solco
della nostra storia di successo”.
Ci sono poi i soci, sempre centrali
nell’attività quotidiana della Cooperativa: “sento crescere intorno alla
Banca un senso di riconoscenza e
un attaccamento emozionanti, così
come sono sempre più numerose –
ha proseguito liberati – le testimonianze di stima che mi danno entusiasmo per accrescere ancora di più
il mio impegno in una fase cosi delicata. e sono altrettanto belli e significativi i ringraziamenti e gli attestati di fiducia nei confronti di voi dipendenti, uniti nel dare un’immagine di coesione ed efficienza. siete
una squadra di talento e di cuore”.
dobbiamo tutti uniti essere orgo18
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
gliosi di quanto abbiamo realizzato,
ha concluso il Presidente: “abbiamo
costruito una grande cooperativa di
credito con un lavoro lungo e paziente. ognuno di noi potrà dire,
con profonda e intima soddisfazione:
anch’io ho dato il mio contributo.
Per quanto mi riguarda, ho preso la
decisione di accompagnarvi ancora
in questo difficile percorso che ci sta
conducendo verso un nuovo futuro.
un futuro che vedrà importanti cambiamenti nella nostra società, nel
mercato bancario, nel sistema del
Credito Cooperativo. Conto sul vostro entusiasmo, sul vostro impegno,
sul vostro valore”.
Il Direttore Generale Mauro Pastore e il Direttore Rete Francesco Petitto con Francesca Amatilli,
Roberto Simotti e Carlo Vitellone
Premio Speciale Coordinatore
1° Direttore Francesca Amatilli
2° Direttore Carlo Vitellone
3° Direttore Roberto Simotti
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Partenze: 5/06 - 10/07 - 07/08 - 4/09 - 2/10
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La quota comprende:
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U 2 notti in hotel **** in trattamento di pernottamento e prima
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Servizi facoltativi:
U Cena del sabato sera in ristorante tipico
U Visita di mezza giornata di Milano con ingresso
Cenacolo Vinciano (da prenotare previa disponibilità)
PER PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI CHIAMARE IL CALL CENTER AL NUMERO
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FoCuS CReDIto CooPeRAtIVo
Storicamente la cooperazione
è stato il tentativo di dare
risposte a situazioni di disagio
e di povertà che la rivoluzione
industriale aveva prodotto
in larghi strati di popolazione
e che le istituzioni politiche
non erano state in grado
di fronteggiare: per questo
il futuro di BCC e Banche
Popolari è di fondamentale
importanza per il nostro Paese
Il futuro
delle BCC
l
e Banche Popolari e le Banche
di Credito Cooperativo sono
dallo scorso febbraio “nell’occhio del ciclone” per il fatto che potrebbero rischiare (le Banche Popolari, almeno le dieci più grandi, sembrano avere varcato il “guado”) di essere annoverate tra le banche commerciali. È un pezzo di storia che
verrebbe cancellato e una realtà civile
che verrebbe annullata: una specie di
esproprio e una pietra tombale per
l’economia civile. Perché un problema centrale per la democrazia è il
rapporto che corre tra l’azione economica e la vita democratica. non si
vogliono criticare le funzioni delle
Banche multinazionali, ma la perdita di rapporti e di vincoli nei confronti del territorio e della società
territoriale determina un depauperamento della libertà e un impoverimento di democrazia. non viene a
soffrirne il sistema bancario, che piuttosto si diversifica, ma una sua articolazione e componente, la cooperazione si impoverisce e rende precaria la vita dei più poveri. Certo, per
alcuni aspetti Grande è bello, ma anche
(specie nel campo della cooperazione) Piccolo, è bello (schumpeter), vitale e può rappresentare una risorsa significativa per un territorio che mostra un carattere peculiare e degno di
attenzione. e questo vale per le Banche Popolari e, particolarmente, per
20
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
Sede operativa della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Viale Oceano Indiano
le BCC, che si muovono nel mondo
della cooperazione che, oltre a rivestire un ruolo importante nel mondo
economico per l’apporto occupazionale, costituisce un modello di imprenditoria che sa coniugare con il
ruolo economico l’innovazione, la
solidarietà e la democrazia.
storicamente la cooperazione è stato il tentativo di dare risposte a situazioni di disagio e di povertà che la
rivoluzione industriale aveva prodotto in larghi strati di popolazione
e che le istituzioni politiche non erano state in grado di fronteggiare. la
cooperazione fu la risposta efficace
nei confronti, soprattutto, dei contadini e degli artigiani, che dovevano
sottostare alla povertà e alla grande
piaga dell’usura. il movimento del
credito cooperativo inoltre si innesta
sullo stesso tronco della cooperazione, assumendone la linfa della partecipazione, della democrazia e della solidarietà. nasce da questa esi-
genza la natura e la vocazione “localistica” e il suo conseguente radicamento territoriale, che ne disegna
la natura e la operatività. la raccolta, come anche gli impieghi, costituiscono la dinamica che fa crescere
il territorio e risponde ai bisogni delle persone. una comunità territoriale decide di raccogliere il risparmio e
di volerlo utilizzare per i propri soci
e per tutte le espressioni economiche
che operano sul territorio. la peculiarità che assume la cooperazione
consente non solo di rafforzare il fattore solidaristico, ma anche di garantire la partecipazione paritaria
democratica per tutti i componenti
della compagine, cioè i soci.
molti mutamenti stanno trasformando la nostra società, le sue istituzioni, le sue culture, le sue strutture; e con esse i soggetti (individuali e
collettivi) che compongono la società. le BCC svolgono la funzione di
concorrere allo sviluppo di determi-
FoCuS CReDIto CooPeRAtIVo
nati territori organizzando la gestione del credito finanziario con criteri
solidaristici e svolgono la medesima
solidarietà nei confronti dei singoli soci. le BCC non sono estranee né
semplicemente spettatrici delle trasformazioni; il segreto sta nell’affrontare le sfide, nella capacità di
leggere i cambiamenti, di metabolizzarli e di coniugare il vecchio (i
valori perenni) con le esigenze indotte dalla crescita delle conoscenze,
dai nuovi saperi professionali, dalle
tecnologie innovative, dai nuovi soggetti che si affacciano sulla scena con
voglia di protagonismo. le BCC
stanno affrontando tali sfide e sembrano ogni giorno, nonostante le difficoltà, superarle felicemente. Basti
pensare a uno dei temi che racchiude il senso e i contenuti delle trasformazioni attuali, che va sotto il
nome di globalizzazione. essa è un
processo che interessa l’intero pianeta: lo spazio e il tempo (le distanze
annullate, il tempo che non dà il senso del divenire, dell’attesa e del passato) sembrano perdere i loro stessi
connotati definitori, la vita e l’organizzazione della vita stessa sono rivoluzionate. la cooperazione continua ad offrire ad un mondo globalizzato i suoi strumenti, capaci di dare risposte ai problemi che i cambiamenti pongono innanzi: la democrazia, la solidarietà, la mutualità si pongono come valori perenni
dell’ordinamento sociale, e in questo
contesto di territorialità si colloca la
presenza e l’attività della BCC.
la fedeltà alla dimensione territoriale e la fedeltà alla dimensione locale, tuttavia non è una “nicchia”
protettiva che la salvaguarda dalle
trasformazioni che avvengono intorno ad essa: la sfida della globalizzazione chiama la BCC ad attrezzarsi per guardare al mondo, ma con
i piedi ben saldi sul territorio. ma c’è
un altro aspetto che va tenuto presente e che caratterizza il tempo presente: “la società civile”, che è parte
importante della nostra società e che
viene ad intrecciarsi con alcune caratteristiche di essa quali l’autonomia,
la solidarietà e la reciprocità, che,
cui esercizio non può essere garanticome abbiamo già detto, sono le cato dalla forza, ma dal dibattito e dal
ratteristiche della cooperazione e, in
confronto che precede le deliberaparticolare, delle BCC. la società
zioni condivise. insomma, la società
civile è componente essenziale della
civile è necessaria per restituire lo
società tout court insieme allo stato,
scettro e il protagonismo al cittadino!
con le sue espressioni fatte di istitula società civile, lo stato e il mercazioni e strutture, e al mercato: essa
to, si sostengono a vicenda (simul stanon può esistere senza gli altri due e
bunt, simul cadent), così come si forla società civile racchiude tutto ciò
mano e cadono insieme, ma devono
che non rientra nelle vicende stacoesistere perché la mancanza di
tuali e in quelle del mercato.
uno mette in crisi gli altri due. ma
la BCC, in quanto tale, è risorsa
un’altra dimensione delle BCC riper la società perché mette al centro
guarda la natura solidale della sola persona, facendola contare, a precietà civile, che precede il “patto con
scindere dal censo e dalla cultura, rii cittadini” (locke, rousseau), ambito
conoscendone la titolarità di diritti e
di socialità originaria, distinta dallo
il senso di responsabilità. in questo
stato e dal mercato, in grado di creasenso le BCC esprimono la partecire relazioni tra gli uomini. l’ambito
pazione e la democrazia dei soci medi socialità in cui si collocano le BCC
diante il voto nelle
è differente da quello
assemblee (“una tedel mercato (non prosta, un voto…”),
duce capitale per gli
Le BCC, per la loro
non un voto proazionisti, ma capitale da
partecipazione alla
porzionale al capiimpiegare
con finalità
società civile e per il loro
tale versato (dando
sociale)
e
dello
stato
ruolo attivo nelle
in tal modo forza al
(che è basato sulla norpolitiche di sviluppo
più forte). si ha comativa delle leggi). l’eslocale,
sono chiamate
sì la società civile
sere cooperativa di crein causa come soggetto
che incrocia il sogdito non è una diminue come interlocutore
getto attivo e prozione della cultura cocon gli altri soggetti
tagonista realizzanoperativa: è una maniedi decisioni
do quella governance
ra originale e diversa di
che è al centro delesserlo!
e di partecipazione
le nuove semantiora pare che la scelta
alla gestione
che della democradel governo di ricorredel “potere”: il loro
zia, in una società
re alla decretazione afè un potere mite, cioè
che si dibatte nelle
fretti
(senza discutere e
diffuso e parcellizzato
contraddizioni delconfrontarsi!) la cancella modernità, rese
lazione (o quasi) di una
più stringenti dal
realtà economica fiosopravvenire, appunto, della globarente e le BCC cesseranno (fino a
lizzazione. il tema della governance
quando potranno resistere?) di essesalda i temi della dimensione locale
re risorsa (attiva) per i piccoli rispare del ruolo della società civile nei
miatori e creditori. la globalizzaprocessi di sviluppo e di partecipazione, con il seguito di capitalismo
zione democratica. le BCC, per la
selvaggio e di capitani di ventura,
loro partecipazione alla società civiche faranno incetta di azioni, sembra
le e per il loro ruolo attivo nelle poviaggiare a gonfie vele mentre per la
litiche di sviluppo locale, sono chiapovera gente si prepara un welfare di
mate in causa come soggetto e come
povertà. speriamo in un futuro miinterlocutore con gli altri soggetti di
gliore in cui la solidarietà e la cittadecisioni e di partecipazione alla gedinanza solidale sia vittoriosa sull’estione del “potere”, il loro è un potegoismo di pochi.
re mite, cioè diffuso e parcellizzato, il
Salvatore Rizza
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
21
AReA BANCA
BCC roma e Coopfidi,
due cooperative
al servizio
del territorio
Coopfidi e BCC Roma hanno una mission molto simile:
lo sviluppo armonico ed equo del tessuto socio-imprenditoriale
dei nostri territori. Legate da una serie di convenzioni che sono
state recentemente riformate, la Banca e Coopfidi si sono
incontrate lo scorso 4 marzo per presentare le possibilità offerte
agli associati dai nuovi accordi
C
oopfidi è il più grande confidi
unitario del lazio, promosso da
Cna, Confartigianato e acai, e
opera per facilitare l’accesso al credito
degli artigiani, delle Pmi e dei liberi
professionisti del territorio di riferimento, in una logica di accompagnamento del rapporto con il sistema bancario. il consorzio, nato su iniziativa di
un gruppo di artigiani della Cna di
roma nel 1979, è un ente senza scopo
di lucro il cui capitale sociale è composto dalle quote versate dalle imprese socie. le imprese, associandosi, costituiscono il patrimonio utilizzato per
la concessione di garanzie mutualistiche sui finanziamenti bancari, creando un meccanismo solidale. nel 2012
il Consorzio è divenuto un intermediario finanziario iscritto all’elenco
speciale degli intermediari finanziari ex
art. 107 tub. Questo nuovo status giuridico comporta che tale istituzione è
tenuta a rispettare gli stessi requisiti di
vigilanza previsti per una banca.
Coopfidi e BCC roma sono quindi
due organizzazioni che operano sullo
stesso territorio ed hanno una mission
molto simile, che attraverso modalità
operative diverse conduce allo stesso
scopo: lo sviluppo armonico ed equo
del tessuto socio-imprenditoriale. Queste due organizzazioni sono legate da
un rapporto trentennale regolato da
una serie di convenzioni che sono sta22
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
te recentemente riformate al fine di costituire un valido strumento per un
accesso al credito conveniente ed efficiente. ad oggi la Banca rappresenta il
secondo partner di Coopfidi con un
portafoglio di 730 affidamenti concessi a valere su garanzie consortili
con oltre 28 milioni di credito erogato.
al fine di presentare le possibilità offerte agli associati dai nuovi accordi, il
4 marzo scorso si è tenuto un convegno
presso la sede romana di Coopfidi. all’incontro sono intervenuti erino Colombi, Presidente di Cna di roma,
riccardo Pioli, direttore generale di
Coopfidi, francesco Petitto, direttore
rete e Commerciale BCC roma, e
marcello Caburlon, responsabile Centro ovest di iccrea Banca impresa.
nel convegno sono state illustrate le
molteplici possibilità offerte alle imprese dalla collaborazione tra la Banca
ed il confidi. alla convenzione ordinaria relativa alla concessione di finanziamenti garantiti al 50% dal confidi si
affiancano infatti specifici accordi relativi ai finanziamenti antiusura nei
confronti dei soggetti finanziariamente deboli garantiti al 100% grazie all’utilizzo dei fondi antiusura nazionali
(legge n. 108/96) e regionali ( legge
regione lazio n. 23/2001), ma anche
ai finanziamenti relativi al fondo di garanzia della Camera di Commercio di
roma che prevede una garanzia ca-
merale fino al 40% da associare ad
una garanzia del Confidi di almeno il
10%, eventualmente elevabile nel caso
di operazioni particolari (ad esempio finanziamento di imprese start up) ed
infine la possibilità di erogare finanziamenti chirografari con garanzie fino
al 80% grazie all’intervento del fondo
Centrale di garanzia per le imprese.
l’ultima importante novità è relativa al
fondo regionale Por-fesr lazio, che
mette a disposizione 6 milioni di euro
per costituire garanzie fino al 80%
dell’importo erogato, al fine di agevolare l’accesso al credito delle imprese laziali. tale fondo è gestito pro quota da
un’ associazione temporanea di imprese costituita da 12 confidi del lazio
che vede come capofila mandataria
proprio Coopfidi. Per quest’ultimo accordo la Banca ed il confidi hanno
previsto ulteriori facilitazioni in termini di tassi e commissioni di garanzia.
dopo gli interventi di Cna e iccrea
Banca impresa, che hanno illustrato rispettivamente i servizi di consulenza offerti dall’associazione e le possibilità di
agevolazioni fiscali legate ai finanziamenti in leasing, le oltre 100 imprese
che hanno partecipato all’evento hanno animato una interessante discussione, resa ancor più coinvolgente dal
fatto che la maggior parte degli imprenditori intervenuti risultavano soci
sia di BCC roma che di Coopfidi, ed
erano quindi fortemente interessati a
sollecitare la collaborazione fattiva tra
le due organizzazioni, al fine di individuare strumenti utili per rilanciare la
propria attività, ad esempio attraverso
la costituzione specifica di strumenti di
microcredito o di plafond dedicati alle imprese in temporanea difficoltà finanziaria.
la Banca ed il confidi hanno confermato la propria attenzione ai problemi
posti dalle imprese socie ribadendo la
propria volontà di inventare nuove ed
originali forme di collaborazione, e
chissà se, come ha detto Papa francesco nel discorso tenuto recentemente
agli esponenti di Confcooperative, si
possa insieme sfidare la matematica
imposta dalle rigide regole di vigilanza “collaborando di più tra cooperative di credito ed imprese”.
domenico Buonocunto
CoNtRAPPuNtI
il ritorno
del ceto medio
di MAuRIZIo ALettI
g
I numeri del Censis
ci dicono che la maggior
parte degli italiani si sente
appartenente alla middle
class: la paura di uno
scivolamento progressivo
verso la precarietà perde
terreno, creando un clima
di maggiore fiducia che
si alimenta anche
della ripresa del mercato
immobiliare e di quello
delle automobili. Fuori
dal tunnel, quindi,
ma con sobrietà: il Paese
rimane giustamente
prudente dopo anni
di dura crisi e BCC Roma
si conferma partner
affidabile e in grado
di accompagnare il ceto
medio nel campo aperto
della ripresa
li italiani si sentono ancora ceto medio. È quello che emerge da una recente
analisi del Censis, che con le sue precise fotografie della società italiana svolge
un compito importante: è fondamentale infatti capire, anche da piccoli sommovimenti che si svolgono sotto la superficie del dibattito pubblico, se veramente ci
stiamo incamminando fuori dal tunnel della crisi, se la fiducia inizia a concretizzarsi
in comportamenti e convincimenti nuovi. ebbene, il 54% degli italiani si sente ceto
medio e appartenere al ceto medio vuol dire soprattutto sentirsi simili a chi ha lo
stesso stile di vita nel rapporto con i soldi, nei consumi e nel modo di gestire il tempo
libero. nonostante i sette anni duri della crisi in italia il ceto medio vince ancora,
come mentalità e come modello di vita, e questo è senz’altro un dato positivo, che
smentisce i timori di un progressivo scivolamento della società italiana verso condizioni preoccupanti di precarietà.
scendendo nel dettaglio il Censis ci dice - ad esempio - che resiste il pilastro patrimoniale del ceto medio, che consiste nel lasciare la casa ai figli: è il modo in cui oggi
11,3 milioni di famiglie italiane pensano di dare un aiuto ai loro discendenti. e sono
2,3 milioni le famiglie che li sosterranno dandogli un anticipo per l’acquisto di un’abitazione o fornendo le garanzie per ottenere un mutuo. il mattone come garanzia
per il futuro si conferma quindi propensione radicata tra gli italiani, confortata dai
più recenti segnali di ripresa del mercato immobiliare. le compravendite di abitazioni sono infatti ripartite: +3,7% nel terzo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un +13,9% fanno registrare i mutui. Certo, fanno sapere dal Censis, è pur vero che a fronte di questi dati incoraggianti la ripresa dei
consumi ancora non si vede. ma ciò dipende dal fatto che oggi domina la sobrietà.
il ciclo del consumismo come status irrinunciabile per gli appartenenti al ceto medio è un dato del passato: il fatto è che tornano in auge i tipici, storici consumi da
middle class, come l’automobile nuova. È come se si incominciasse pian piano a ricostruire dopo una rovinosa guerra.
Per confermare questo nuovo ciclo virtuoso un dato essenziale è quindi la sobrietà,
una vocazione da formiche che, scrive chiaramente il Censis, ci salverà. se si vuole
preservare lo status da ceto medio, si deve continuare a risparmiare e consumi più
sobri aiutano. la tendenza al risparmio si conferma di nuovo stella polare, con una
prudenza che è d’obbligo dopo anni di crisi.
Come BCC roma crediamo di continuare a svolgere un ruolo peculiare nell’accompagnare i nostri territori fuori dal buio, con sobrietà – appunto – e con prudenza,
ma attivamente, forti di un assetto patrimoniale che ci consente di non temere contraccolpi. il Presidente liberati lo ha ripetuto spesso nelle riunioni con la compagine sociale, ma giova ricordarlo visto che i numeri, nei momenti difficili, contano
assai più delle parole: in questi sette anni di crisi abbiamo sviluppato gli impieghi di
ben oltre il 70%, a fronte del 15% del sistema bancario. e quest’anno contiamo di
incrementare gli impieghi di oltre 350 milioni per una crescita del 6,2%. È un modo
concreto per sostenere quel ceto medio che è il perno su cui si giocherà la ripresa
italiana e dei nostri territori.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
23
LABoRAtoRIo GIoVANI SoCI
Intervista a gianluca mainella,
membro del Laboratorio
giovani Soci, consulente per
l’Italia della LB miami Inc,
agenzia internazionale
ufficiale della Zoni Language
Centers, leader nella
formazione linguistica
internazionale e recente
partner BCC roma con una
convenzione che prevede
interessanti sconti per i soci
della Banca
o
rmai lo sanno tutti: avere una
conoscenza fluente dell’inglese è uno strumento cruciale per puntare a una concreta crescita professionale. da oggi i soci
BCC roma hanno una possibilità
in più: rivolgersi a zoni language
Center e puntare a un periodo di
full immersion a miami, una delle città più “calde” del mondo, ricca di
spiagge e divertimento. ne parliamo con gianluca mainella, del laboratorio giovani soci BCC roma,
referente del sito web “Vivere e lavorare a miami”, il social network degli italiani che vogliono trasferirsi a
miami, e consulente per l’italia del24
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
Studiare a Miami?
Con BCC Roma
è più facile
la lB miami inc, agenzia internazionale ufficiale della zoni.
Come e quando hai deciso di
dare inizio all’attività di coordinamento degli italiani che
sono interessati a studiare inglese a Miami?
la mia idea è nata alcuni anni fa da
una breve vacanza a miami, città
davvero magica, dove ho avuto la
fortuna di incontrare il gruppo di
“Vivere e lavorare a miami”. il mio
compito è di fungere da consulente
dall’italia per coloro che vogliono
frequentare un corso di lingua inglese in una città dove c’è sempre il
sole. studiare inglese a miami Beach
è un modo semplice e divertente per
imparare una lingua nuova e conoscere nuove culture. sottolineo che
miami raccoglie giovani da tutto il
mondo e che la presenza italiana aumenta ogni anno.
In che modo puoi aiutare i soci
della nostra Banca che volessero affrontare questo viaggio?
fornisco gratuitamente tutte le informazioni relative alla scuola d’inglese della zoni a miami, con eventuale supporto per l’alloggio. Preciso
che per l’alloggio l’offerta è ovviamente variabile in relazione alla scelta della sistemazione, ma per ragio-
LABoRAtoRIo GIoVANI SoCI
migliorare tutti gli aspetti della lingua
il più rapidamente possibile.
Che disponibilità di denaro
deve avere uno studente che
decidesse di trasferirsi per
qualche mese? Insomma, è
cara la vita a Miami?
no. Prendiamo i trasporti: oltre a
un’efficiente rete di taxi e autobus,
grazie alla struttura delle strade e alla disciplina di pedoni e automobilisti con soli 16 $ mese è possibile noleggiare una bici, un mezzo più che
sufficiente per vivere pienamente la
città. in altre parole, miami offre
sempre una vasta scelta di possibilità.
Che consiglio daresti a chi vorrebbe trasferirsi ma è ancora
esitante?
miami non costa molto, hai la possibilità di goderti una delle città più
belle e vivaci del mondo, un clima in-
vidiabile, una cucina multietnica e
servizi all’avanguardia. È una città
con tutti i pregi della modernità americana e la simpatia e l’allegria del popolo ispanico, presente massicciamente. un mix ideale per unire cultura e divertimento, insomma. ogni
giorno hai l’opportunità di conoscere gente nuova proveniente da ogni
angolo della terra e l’unico modo
per comunicare è l’inglese. e il migliore è quello imparato a miami!
www.viverelavoraremiami.com
[email protected]
Mobile: 347-9009288
Skype: gianluca.mainella
Giovani Soci a teatro
narci su è necessario aver individuato prima il periodo del corso.
Cosa ti ha conquistato di Miami?
È stato amore a prima vista. a south
Beach, ad esempio, nel raggio di pochi metri puoi studiare, lavorare (se
hai i documenti), andare in spiaggia, fare shopping, mangiare e incontrare amici. miami è all’incrocio di tante culture e offre un ventaglio di opportunità ineguagliabile.
Qui tutto è piacevole e poi… Vuoi
mettere un corso di lingua inglese
coccolati dal sole della florida? il
campus zoni infatti è situato nel cuore dello storico quartiere art deco, a
pochi passi dalla sabbia bianca e dalle acque cristalline. Ciò che rende
zoni miami Beach davvero attraente per gli studenti è la varietà di corsi offerti, pensati per chi sta cercando di studiare in un’università degli
stati uniti, per chi desidera approfondire l’inglese commerciale per
motivi di business, oppure per coloro che desiderano semplicemente
Gli iscritti abruzzesi al Laboratorio hanno assistito a Ti amo sei perfetto ora
cambia, un musical tra i più belli di
sempre, con le musiche di Jimmy Roberts e la regia di Marco Simeoli
È stato il teatro ridotto dell’aquila, il 22 febbraio scorso, ad ospitare l’evento organizzato
dal laboratorio giovani soci della Banca di
Credito Cooperativo di roma, riservato ai giovani soci dell’ area abruzzo. Protagonisti attivi oltre 120 giovani iscritti al laboratorio, provenienti da avezzano, Celano, montereale,
tagliacozzo, Castel di sangro e dall’hinterland aquilano, che hanno assistito all’evento
spettacolo Ti amo sei perfetto ora cambia, un musical
tra i più belli di sempre, rappresentato in 17 paesi al mondo, con le musiche
di Jimmy roberts e la regia di marco simeoli. un evento, quello al teatro ridotto, replicato anche in abruzzo dopo il successo di dicembre nella Capitale, dove avevano partecipato i giovani soci di roma e provincia. l’evento dell’aquila fatto da cornice la riunione dei soci della Banca dell’area abruzzese,
nella quale è stata sottolineata la sempre maggiore partecipazione alle attività sociali che la Banca riserva ai giovani nelle diverse aree di competenza in
cui opera. alla fine dello spettacolo ci si è dati appuntamento al prossimo evento previsto nel mese di giugno, con la partecipazione e la visita dei giovani soci all’expo universale di milano.
Piero Cucunato
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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CRoNAChe DAL teRRItoRIo
a
gennaio è partita la prima edizione del Corso gratuito
“golf senza Barriere”. il corso è nato da un’idea dell’associazione “stella selene” per l’inclusione
della disabilità, sostenuto e patrocinato da BCC roma, che ha creduto
nell’iniziativa. i ragazzi, entusiasti, si
sono emozionati con i loro primi
swing. il golf non è solo uno sport,
non è solo un gioco ma è anche un
meraviglioso strumento educativo e
terapeutico che stimola la mente e fa
bene al corpo e all’anima. ed è un fenomenale medium per l’inclusione e
l’integrazione dei diversamente abili. il progetto di silvia de mari e licia spataro, psicopedagogiste che
hanno dato vita all’associazione leader per l’italia, è partito dal Circolo
del golf Casalpalocco, un quartiere
residenziale di roma.
l’iniziativa è destinata ad atleti disabili e normodotati che si alleneranno insieme, con spirito di gruppo,
esercitando i ragazzi nelle tecniche
del putt, del pitch e dello swing ed insegnando loro le regole fondamentali
del golf sotto la supervisione di volontari golfisti e di un istruttore qualificato all’insegnamento del golf.
“essere parte del gruppo, ricevere
nuovi stimoli, scoprire nuove capacità
motorie permette ai nostri atleti di acquisire consapevolezza verso le proprie potenzialità, fisiche e mentali,
che sono sempre maggiori di quanto ci si possa aspettare. sia gli atleti
disabili che i giocatori di golf volontari, tutti si sentiranno di essere migliorati” sottolinea de mari. il progetto è rivolto anche ai giovani con
disabilità fisica e mentale con l’obiettivo di favorirne, tramite lo sport
una maggiore autonomia fisica e sensoriale. durante i corsi di golf-terapia
gli atleti acquisiscono nuove capacità motorie e coordinative e apprendono a esercitare una nuova forma di
controllo dell’ansia attraverso una
maggiore conoscenza delle proprie
emozioni. l’articolazione delle metodologie di insegnamento si esplica:
1) a livello cognitivo: attraverso la
ripetitività del gesto sportivo e un
26
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
rOma
Il golf contro
le barriere
corretto approccio con l’attività sportiva e i rapporti interpersonali; 2) a livello tecnico: grazie alla comprensione del movimento, alla coordinazione motoria, al dosaggio della forza, alla ricerca della concentrazione
ideale; 3) a livello sensoriale: per un
migliore controllo dell’ansia, una
maggiore conoscenza delle emozioni e delle proprie capacità fisiche e
mentali.
l’associazione stella selene si avvale del golf come ottimo strumento
educativo: insegna il rispetto delle
regole e dell’avversario, il controllo
dell’emotività e l’amore per la natura. Permette di liberare la mente per
concentrarsi sulla propria abilità e sul
controllo, influenza in maniera armonica e positiva la formazione della personalità. estremamente importante, poi, soprattutto in disabilità neuro-motorie, l’esercizio oculomotorio che il golf impone nel valutare il peso della pallina, dosare la forza necessaria per raggiungere il punto prefissato nel lancio e colpirla nel
punto giusto.
gli incontri di golf permettono di
creare nei partecipanti un forte sentimento di appartenenza al gruppo
esaltandone le caratteristiche individuali. gli istruttori privilegiano
l’approccio motivazionale a quello
esclusivamente tecnico. anche per un
singolo evento, gli incontri possono
essere svolti in forma residenziale.
Per informazioni rivolgersi ai numeri 347.71.76.700 /324.62.20.73.
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CRoNAChe DAL teRRItoRIo
Le scuole
un laboratorio per
far ripartire l’Italia
Il progetto S.o.S. Scuola è stato ideato nel 2014 da “L’Alveare
Cinema”, casa di produzione cinematografica socia BCC Roma,
ed ha uno scopo prezioso: riqualificare e rigenerare le scuole
trasformandole in laboratori di creatività e integrazione.
Il Liceo “Ninni Cassarà” di Palermo e l’Istituto Comprensivo
Statale di Arsoli sono state le prime tappe di successo
del progetto. ora tocca a tuscania e alla Scuola Media
“Ildovaldo Ridolfi”
“
n
oi vogliamo studiare, vi
chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi”.
È una frase della lettera che Yaguine
e foidé, due adolescenti africani, intendevano consegnare ai “signori
d’europa”: nel 1999 si nascosero nel
vano carrello di un aereo con destinazione Bruxelles, ma morirono assiderati. da questa vicenda dram28
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
matica, assurta a simbolo del desiderio di riscatto di intere generazioni del sud del mondo escluse dai diritti fondamentali, nasce l’ispirazione che ha portato alla nascita del
progetto s.o.s. scuola, ideato nel
2014 da “l’alveare Cinema”, casa di
produzione cinematografica e audiovisiva diretta da Paolo Bianchini
e Paola rota, romani di nascita ma
tuscanesi di adozione, che realizza
esclusivamente contenuti di valore
etico e sociale. s.o.s. scuola è l’acronimo di scambiamoci orizzonti
per sognare, un progetto no profit
per riqualificare e rigenerare le scuole trasformandole in laboratori di
creatività, integrazione e multiculturalismo partendo dal coinvolgimento degli studenti.
il liceo linguistico statale “ninni
Cassarà” di Palermo è stato protagonista del primo intervento di s.o.s.
scuola, che ha trasformato una situazione di disagio in un’esplosione
di energia. il liceo Cassarà, fondato
nel 1973, contava su una struttura fatiscente, ma nel luglio 2014 è stato
dato il via a un cantiere creativo di
restyling con la ristrutturazione del
bar legato alla struttura scolastica,
chiuso da oltre dieci anni, che ha visto la partecipazione di studenti italiani, francesi, spagnoli e cinesi. gli
impianti elettrici e idraulici sono stati rimessi a nuovo ed è stato ricostruito il bancone. la macchina del
CRoNAChe DAL teRRItoRIo
caffè è stata donata dalla fondazione zanetti di treviso e gli arredi dal
teatro massimo, che ha recuperato
il materiale da alcune scenografie.
una trasformazione reale che ha
permesso ad una start up di ex studenti di offrire un servizio ai settecento ragazzi della scuola, oltre che
a fare del bar un luogo di incontro e
integrazione. al bar del Cassarà,
inoltre, il pomeriggio gli studenti più
grandi aiutano bambini e ragazzi a
studiare, il tutto con il patrocinio dell’associazione antimafia libera. Questa esperienza ha fornito materiale
per una web serie prodotta da rai
fiction insieme a “l’alveare Cinema”, chiamata Il bar del Cassarà.
l’altra tappa del progetto ha riguardato l’istituto Comprensivo statale di
arsoli (in provincia di roma): tanti i
volontari, giovani e adulti, artisti e
professionisti, che si sono dati l’obiettivo di abbellire la struttura. l’edificio che dovrebbe ospitare gli stu-
denti medi di arsoli, una struttura fatiscente nel centro del paese, è infatti inutilizzato da dieci anni. Quindi
gli alunni sono ospitati nell’edificio
dedicato alle sole scuole elementari:
ed è qui che sono state ridipinte le pareti delle aule e del corridoio del terzo piano che ospita le tre classi medie.
non solo colore, perché l’intervento
degli artisti ha consentito la realizzazione di rifiniture del tutto particolari, come gli omaggi visivi ai ce-
lebri libri Il gabbiano Jonathan e Il piccolo principe. all’esterno dell’edificio è
stata realizzata la seconda quercia
di s.o.s. scuola, dopo quella del liceo Cassarà, creata con la tecnica del
mosaico e utilizzando maioliche e
pezzi di legno.
lo scorso dicembre Paolo Bianchini
e Paola rota hanno ritirato il “Civi
europaeo Premium”, promosso dal
Bureau del Parlamento europeo, un
premio – hanno detto Bianchini e
rota – dedicato ai tantissimi partner,
sostenitori e testimonial di s.o.s.
scuola. Bianchini ha
ringraziato in particolare BCC roma
nel corso della riunione dei soci della
Banca che si è tenuta
a Viterbo lo scorso
febbraio: “ ho bussato alla vostra porta –
ha detto – e la vostra
fiducia ha permesso
di acquistare pennelli e vernice per realizzare il sogno di
questi studenti”.
ma il progetto s.o.s.
scuola non si ferma
qui: a breve infatti arriverà proprio a
tuscania, e più precisamente alla
scuola media “ildovaldo ridolfi”,
nel quartiere ex gescal , costruito a
seguito del terremoto del 1971 e situato proprio di fronte all’agenzia
BCC roma. un’altra tappa di un
percorso che merita attenzione e sostegno.
Giuliano Polidori
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
29
CRoNAChe DAL teRRItoRIo
Rassegna ovini di Campo Imperatore
La tradizione
pastorale abruzzese
come occasione
di rilancio del territorio
di Monica Pelliccione
“
i
o pascevo la mandria alla montagna. alla montagna debbo
ritornare”. gabriele d’annunzio immagina così, nell’opera La
figlia di Iorio, la figura del pastore,
mentre bada al proprio gregge, perso nella distesa dei pascoli verdeggianti. una presenza che è essenza
stessa della tradizione abruzzese legata al mondo della pastorizia e della transumanza. fenomeno economico e sociale che sugli armenti ha
costruito buona parte della fortuna
passata dell’aquila e del suo comprensorio. Persino le vestigia architettoniche della città, tra il trecento
e il settecento, furono frutto dell’economia transumante, appannaggio
di quel ceto borghese che controllava l’industria armentizia. non a caso l’aquila assunse, proprio in quel
periodo, il ruolo di “capitale della
lana”, che accoglieva mercanti fiorentini e lombardi, nei cui fondaci finiva il prodotto delle locali lanerie. la
solidità dell’arte della lana è testimoniata da prestigiosi statuti, a riprova di quanto tale occupazione
fosse cardine della vita sociale dell’epoca. e proprio dalla tradizione
rurale e pastorale trae spunto la rassegna ovini di Campo imperatore,
che si tiene annualmente sul gran
sasso. una kermesse promossa dalla Camera di commercio dell’aquila, con la collaborazione di enti e
associazioni che operano sul territorio, e sostenuta anche dalla Banca
30
ni. “l’importanza della rassegna
ovini di Campo imperatore è nella rievocazione di una tradizione antica
e affascinante, che ha segnato lo sviluppo dell’abruzzo interno”, afferma
lorenzo santilli, presidente della
Camera di commercio dell’aquila,
“ma anche nella promozione della filiera della zootecnia e di tutto il settore dell’allevamento degli ovini, che
ha reso l’aquila, alla fine del settecento, una fiorente città nel commercio della lana. la civiltà del tratturo, gli spostamenti dall’abruzzo
alla Puglia, rappresentano tuttora
un illuminante spaccato della vita
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
di credito cooperativo di roma. l’elemento caratterizzante della 56esima edizione, che si terrà dal 3 al 5
agosto 2015, sarà un’importante mostra-mercato delle tipicità locali. un
ulteriore tassello di quel mosaico della civiltà dei pastori che riporta sapientemente in auge, con un programma nutrito e ben confezionato,
il sapore antico della terra d’abruzzo. oltre 10mila i capi di bestiame in
esposizione per la festa della transumanza, che affianca alla promozione della zootecnia, la riscoperta
degli antichi mestieri: la lavorazione
del tombolo, della lana, del legno e la
valorizzazione dei prodotti aquila-
pastorale, rimasta impressa nella tradizione locale, da cui ripartire per un
innovativo sviluppo”. Proprio per le
sue peculiarità la rassegna ovini di
Campo imperatore sarà uno degli
elementi caratterizzanti dell’abruzzo all’expo milano 2015. una vetrina d’eccezione per quel dedalo di
borghi e altopiani, che raccontano
ancora oggi l’alchimia quotidiana
degli stazzi che profumavano di latte, delle trecento erbe del gran sasso, del pecorino e della lana grezza.
sullo sfondo l’immagine delle greggi in cammino lungo il tratturo per,
poi, sparire oltre la montagna. giù,
verso il mare.
CRoNAChe DAL teRRItoRIo
rOCCaraSO
Le strade della neve
s
i è svolta nella prima settimana di febbraio, a roccaraso, la quinta tappa della 15a edizione dello ski tour dedicato all’insegnamento dello sci da seduti per persone con disabilità, organizzato dall’associazione freerider sport events e, per l’occasione, in collaborazione con l’associazione sci Handicap abruzzo, rappresentata dal suo presidente Pietro trozzi. accolto e seguito da uno staff tecnico composto da maestri e
dimostratori seduti, dagli agenti del Centro addestramento della Polizia
di stato, che ormai da 7 anni sono parte integrante dello staff freerider,
oltre al monosci il folto gruppo di partecipanti più o meno esperti ha avuto a disposizione ogni attrezzo e ausilio per sciare in autonomia. Ventidue
i ragazzi che si sono cimentati in questa avventura presso gli impianti di
monte Pratello che, grazie alle sue strutture e alla disponibilità del personale sifatt, si è dimostrata una location veramente accessibile anche alle persone in carrozzina. Con loro a fare da accompagnatori c’erano il personale medico e i fisioterapisti della fondazione santa lucia di roma, che
si sono fatti promotori in prima persona dell’iniziativa. il 7 febbraio si è tenuto un convegno sul tema, al quale ha partecipato il consigliere BCC roma gabriele gravina.
rOma
Il Premio Commercio Roma
alla quinta edizione
s
arà la BCC roma a premiare gli studenti delle 350
scuole medio-superiori dei quindici municipi della Capitale che produrranno la migliore tesina inviata alla commissione esaminatrice del Premio Commercio roma. l’iniziativa, giunta alla quinta edizione,
è stata presentata in Campidoglio lo scorso 12 febbraio,
nella sala Pietro da Cortona dei musei Capitolini. saranno premiati i migliori lavori che hanno come oggetto un’analisi della realtà sociale, economica e produttiva dei municipi di appartenenza e proposte e progetti per
il rilancio economico e la crescita sociale della realtà locale. gli elaborati verranno esaminati da un comitato
scientifico presieduto dal professor sergio allegra che nominerà i vincitori nel mese di maggio. al primo classificato verrà riconosciuta una borsa del valore di duemila
euro, insieme ad altri premi per un totale di 10mila euro. scopo dell’iniziativa, secondo i promotori, è promuovere presso i giovani una nuova cultura economica
e commerciale, prendendo in considerazione anche i
nuovi metodi del commercio elettronico e le opportunità
di rilancio e sviluppo che offrono molti nuovi quartieri.
il valore aggiunto di questa iniziativa sono i ragazzi coinvolti, per questo dare un seguito al loro impegno è fon-
damentale. la Banca oltre a essere partner di questa iniziativa, attraverso il laboratorio giovani soci metterà
a disposizione dei ragazzi un premio speciale di 1.000 euro, accompagnando il progetto descritto nella tesina
per una eventuale start-up vincente. l’iniziativa ha il patrocinio dell’assessorato capitolino a roma Produttiva
e della regione lazio.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
31
CRoNAChe DAL teRRItoRIo
mENTaNa
La Festa
di Sant’Antonio
Abate
i
l 17 gennaio si è svolta la tradizionale festa di sant’antonio
abate, caratterizzata della benedizione degli animali domestici di
cui è protettore. il culto del santo
fondatore del monachesimo e per
questo primo abate, vissuto nel iii-iV
secolo, ha in mentana una tradizione viva e profonda. da qui l’idea di
arricchire i festeggiamenti con un
convegno ed una mostra, sponsorizzata da BCC roma in favore delle associazioni culturali promotrici: la
Confraternita di sant’antonio abate e l’istituto di studi sabini.
il convegno ha analizzato la devozione popolare sabina e la lettura
iconografica con gli interventi degli
studiosi t. leggio, u. massimiani e
dei parroci r. gazzaneo e d. luciani. la mostra delle immaginette
sacre ha riunito i cultori provenienti da tutta l’italia nella galleria Borghese, presentando oltre cento santini
dal secolo XViii ad oggi.
sant’antonio abate è un santo popolare, caratterizzato da una lunga
barba bianca, l’abito dell’eremita
con il disegno della croce a tau, il bastone con la campanella e il maialino. la barba bianca lunga e folta
insieme al suo fisico possente ci indicano l’età avanzata e la sua autorità
pastorale. È Padre della Chiesa per la
riflessione teologica e dottrinale, che
parla ancora oggi al mondo in merito alla custodia della natura. era eremita nel deserto egiziano, amante
del silenzio e della contemplazione.
la sua giornata quotidiana consisteva nella preghiera, lettura dei testi sacri, digiuno o un pasto, lavoro
artigianale delle sporte e cura di un
orticello.
nel deserto le tentazioni del diavolo
32
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
non furono vincenti ma anzi alimentarono la sua fama di santità. Quando nel secolo Xi fu scoperta la sua
tomba a 140 km dal Cairo, dove oggi sorge il più antico monastero cristiano del mondo, le sue reliquie furono portate in francia (oggi sono
nella cattedrale di arles). a quel tempo una epidemia spingeva gli ammalati di ergotismo canceroso a recarsi
presso il villaggio di saint-antoine di
Viennois, dove l’ordine degli antoniani dirigeva un ospedale: l’ordine
aveva ricevuto il privilegio di allevare
maiali per uso proprio e curava con il
grasso del suino la malattia che venne
chiamata “il male o il fuoco di sant’antonio” (herpes zoster).
la malattia era causata dall’avvelenamento di un fungo presente nella
segala, allora usata per fare il pane ed
era conosciuta sin dall’antichità come ignis sacer per il bruciore e il prurito che causava. Per questo nella religiosità popolare il maiale fu associato al santo e il suo culto si diffuse
rapidamente nella cultura contadina
europea. mentana in questo conta un
primato singolare perché il prosieguo
delle relazioni tra la diocesi di nomentum e la Corte imperiale, dopo
l’incontro di mentana del 23 novembre dell’anno 800 tra il papa
leone iii e Carlo magno, portò anche il culto di sant’antonio abate a
partire dal trecento nel territorio
nomentano-tiberino.
la devozione ha creato la figura del
“festarolo”, un socio della Confraternita fondata nel 1978, che, sorteggiato a turno annualmente, cura
con dignità ed onore, la festa dedicata
al santo. accoglie in casa la statuina
del santo, offre vino e dolci agli ospiti, mentre la Confraternita cura la
processione, l’annuario, il santino, il
calendario campagnolo e lo spettacolo pirotecnico.
in processione sfilano la banda musicale, i devoti e i cittadini con l’ospite
d’onore (quest’anno il cardinale giovanni Battista re). Vengono mostrati quadri degli ex voto mentre i portatori, sulle spalle, recano la statua del
santo benedicente. nonostante l’inverno e il proverbio “sant’antonio
con la barba bianca, o neve o fanga”,
la benedizione degli animali è sempre
una una festa: di colori, di odori, di
suoni. l’antico erudito sabino marco terenzio Varrone diceva che il
maiale c’era stato dato per la nostra
felicità in un tempo in cui il suo ciclo
durava tutto l’anno e non si sprecava nulla.
umberto Massimiani
CRoNAChe DAL teRRItoRIo
rOma
La maratona Roma-ostia
in diretta streaming
l
a roma-ostia è un classico delle mezze maratone
in italia e nel mondo. la diretta streaming su ostia
tV, quest’anno offerta dalla Banca Credito Cooperativo roma, partner dell’iniziativa, è stato un modo
nuovo di offrire e agli ostiensi le immagini di una giornata
indimenticabile. Quella di domenica primo marzo è stata una 41esima edizione con record assoluto di iscritti:
13.542 i runners da tutta italia e dal mondo che si sono
assicurati un pettorale per correre sulla Via Cristoforo Colombo dal quartiere eur, precisamente dal Palalottomatica, alla rotonda di ostia. tra loro 2.183 atleti stranieri. la roma-ostia è la mezza maratona più partecipata
d’italia, con un afflusso di pubblico straordinario, favorito
anche da una giornata di sole a cui ha fatto da cornice un
lungomare colorato. un sostegno, quello della Banca, che si affianca a tante
iniziative di sport e solidarietà attive sull’asse roma-ostia, territorio cruciale
con il suo milione e più di residenti. molti tra gli iscritti i dipendenti e soci della nostra Banca, che hanno raggiunto il traguardo stanchi ma felici.
P. C.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
33
IMPReSe euRoPA a CUra DI OrNELLa CILONa
IN LINEA DA BRuxELLES
SI INSEDIA LA NuOVA
COMMISSIONE EuROPEA
Con l’inizio del 2015 è diventata operativa la nuova
struttura della Commissione europea. elzbieta
Bienkowska è stata nominata Commissaria responsabile per il mercato
interno, l’industria, l’imprenditorialità e le piccole
e medie imprese. Bienkowska è stata ministro
polacco per lo sviluppo regionale dal 2007 al 2013 e
poi, fino all’anno scorso,
vice primo ministro. il
cambio di Commissario
ha portato anche a un mutamento nel nome della
direzione generale imprese, che si occupa delle
strategie riguardanti le
aziende di minori dimensioni. Questa dg si chiama ora “growth” (crescita) e sul suo sito le informazioni riguardanti le
Pmi hanno uno spazio
maggiore rispetto al passato. Purtroppo, però, il
nuovo sito della direzione
generale Crescita è per il
momento soltanto in lingua inglese. le notizie sul
portale non riguardano
soltanto le strategie messe
in campo dall’ue a favore
delle piccole e medie imprese, ma anche gli strumenti di sostegno alle Pmi
e l’osservatorio sulle reti
di impresa (clusters). Proprio il potenziamento dei
clusters è considerato da
Bruxelles uno dei cardini
della nuova politica industriale di risposta alla crisi.
sul sito si trovano, inoltre,
informazioni aggiornate
sul programma comunitario Cosme (Competitiveness of enterprises
and small and mediumsized enterprises), che rappresenta il principale strumento finanziario di sostegno alle aziende europee di minori dimensioni.
Cosme durerà dal 2014
al 2020 e ha una dotazione finanziaria complessiva
di 2 miliardi e 300 milioni
di euro. sono quattro le
aree per le quali Cosme
prevede un aiuto finanziario alle Pmi: accesso ai
mercati; sostegno agli imprenditori; miglioramento
della competitività; accesso agli strumenti finanziari.
all’attività della direzione
generale Crescita della
Commissione europea si
affianca quella della nuova agenzia comunitaria
per le aziende di minore
dimensione, l’easme
(executive agency for
small and medium-sized
enterprises). Questa agenzia, operativa da circa un
anno, ha il compito di coordinare i differenti programmi comunitari che
riguardano le Pmi, come
Cosme e Horizon 2020.
anche il sito dell’easme
è solo in lingua inglese.
maggiori informazioni in:
http://ec.europa.eu/growth/smes/c
osme/index_en.htm
http://ec.europa.eu/easme/en
GLoSSARIo - Che CoSA è IL CLuSteR
nella terminologia comunitaria, i cluster (traduzione letterale: “grappoli”) sono dei gruppi di imprese specializzate – spesso di piccola e media dimensione – che cooperano fra di loro e con soggetti pubblici e privati in
un’area circoscritta. lavorando insieme, le Pmi possono diventare più innovative e creare maggiori opportunità di lavoro, contribuendo in modo determinante alla rinascita industriale dell’europa auspicata dalla Comunicazione Com (2014) 14. l’italia ha una lunga tradizione di distretti industriali, caratterizzati dalla concentrazione di Pmi operanti nella stessa filiera produttiva e situate in uno spazio circoscritto. l’ue mette a disposizione delle piccole e medie imprese dei 28 stati membri un portale sui cluster (eu Cluster Portal).
maggiori informazioni in:
http://www.clusterobservatory.eu/index.html
34
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
IMPReSe euRoPA
FINANZIAMENTI COMuNITARI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
L’aPrE a FaVOrE DELLE PmI
l’aPre, l’agenzia per la promozione della ricerca europea, offre aiuto e consulenza alle piccole e medie imprese italiane che vogliono partecipare ai bandi previsti dai due programmi comunitari Cosme e Horizon 2020. Quest’ultimo, che avrà validità fino al 2020, ha una dotazione finanziaria di oltre 78 miliardi e mezzo di euro e presenta delle opportunità interessanti per
le Pmi innovative. sul portale dell’aPre, le schede di presentazione di Cosme e di Horizon 2020, in lingua italiana, sono molto chiare e consentono
di orientarsi nel difficile gergo comunitario. registrandosi gratuitamente sul
sito è possibile ricevere notizie aggiornate sui bandi aperti, che però sono anche consultabili, suddivisi per tema, in una pagina dedicata. telefonando alla sede centrale dell’aPre in via Cavour, 71 a roma, al numero 0648939993, si può concordare
un appuntamento con gli esperti per ottenere un assistenza personalizzata. anche la sede dell’aPre a Bruxelles offre, in collaborazione con quella centrale, una vasta gamma di servizi per le aziende di minori dimensioni, che vanno dalla consulenza sui programmi comunitari alla preparazione di analisi e rapporti tematici.
maggiori informazioni in: http://www.apre.it
NaSCE LaZIO INNOVa
lazio innova è la nuova società della regione lazio per lo sviluppo, che unifica l’attività delle precedenti sei società (fra le quali sviluppo lazio e filas). la sede di lazio innova è a roma in via dell’amba aradam, 9 (numero verde: 800989796). grazie a questa riorganizzazione, la regione ha
già risparmiato 4,8 milioni di euro, una cifra che salirà a 27 milioni di euro entro il 2017. il sito di
lazio innova presenta sul lato sinistro informazioni sulla struttura della nuova società di sviluppo,
sui servizi offerti e sui programmi comunitari, mentre al centro si possono leggere le ultime notizie e gli aggiornamenti sui bandi aperti. nel lato destro del sito si trovano i link ad alcuni siti della regione lazio che si occupano in modo particolare di finanziamenti comunitari. È anche possibile compilare una richiesta per l’invio della newsletter di lazio innova.
maggiori informazioni in: http://www.lazioinnova.it/
UN NUOVO BaNDO SU rICErCa E SVILUPPO PEr LE PmI LaZIaLI
fino al 30 giugno è possibile presentare domanda per partecipare al bando indetto dalla regione lazio per il potenziamento e la messa in rete delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico. si tratta di una linea di finanziamento sostenuta dall’unione europea e in particolare dal programma comunitario Horizon 2020, che punta sulla ricerca,
l’innovazione e la competitività. il bando, la cui dotazione finanziaria è di due miliardi
di euro, è particolarmente interessante per le aziende laziali di minore dimensione perché permette di investire nell’innovazione con il rimborso di spese come il pagamento del
personale di ricerca e i viaggi compiuti alla ricerca di partner sulle tecnologie.
maggiori informazioni in:
http://www.lazioinnova.it/
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
35
VItA SoCIALe
la disostruzione,
una tecnica
fondamentale
per salvare i bambini
Grande successo per i corsi
che insegnano ad espellere
i corpi estranei ingeriti
dai bambini. organizzati
da BCC Roma in collaborazione
con il dott. marco Squicciarini,
i corsi continueranno
anche nel 2015
V
inicius de moraes ha scritto
che la “vita è l’arte dell’incontro”, ed è proprio da un
incontro con una mamma che è nato il progetto, all’interno di BCC
roma, che insegna a proteggere la vita dei bambini. tutto parte da francesca, una giovane mamma come
tante che lavora proprio nella Banca
di Credito Cooperativo di roma ed
assiste a una lezione che insegna a
salvare i bambini, una lezione appassionata con una parte pratica,
aperta a tutti. Questa tematica, e il
suo modo di essere trattata in maniera semplice, la colpisce, e risponde alla richiesta di quel dottore che da
oltre 11 anni gira l’italia per spiega36
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
re a tutti che un bambino si può salvare con poche e semplici “mosse”.
Propone il corso all’interno della
Banca per fare in modo che altre
persone possano avere questo prezioso dono. l’unica cosa che chiede
in cambio è aiutare a diffondere il
messaggio. tutto qui. “aiutatemi a
dirlo ad altre persone in modo che il
maggior numero di bambini venga
protetto”, è la frase che spinge francesca all’azione.
nasce così il progetto “Chi salva un
bambino, salva il mondo intero”,
protagonisti il dottor marco squicciarini e BCC roma. squicciarini,
medico già volontario della Croce
rossa italiana e delle società di Pediatria simeuP e fimP, con una
passione per le manovre di rianimazione pediatriche (diversi anni al
Bambino gesù come istruttore),
aveva scoperto che in italia perdeva la vita un bambino a settimana a casa e a scuola e si era
reso conto che con semplici manovre tutti avrebbero potuto fare la cosa giusta: poster, video,
libri in braille, audiolibri in inglese, manuali e video trainer
su Youtube sono i primi strumenti che dona a tutti. non solo teoria e pratica per sanitari,
ma per chi con i bambini ci vive ogni giorno. una rivoluzione, che
però fino ad allora (anno 2003) rivolgeva questo messaggio principalmente ai medici ed agli infermieri.
i risultati non tardano ad arrivare: infatti, a seguito del grande lavoro giunge dopo qualche anno una svolta:
un documentario di Piero angela
nella trasmissione “superquark” vara il più ambizioso progetto mai visto
sulle manovre disostruzione, progetto rivolto a tutti con l’obiettivo di ridurre a zero le morti evitabili, donando l’unico strumento utilizzabile:
l’informazione e la formazione.
nasce così l’idea del primo poster
con i numerini accanto e fotografie
esplicative per rendere fruibile a tutti queste manovre che erano appannaggio di pochi eletti: medici e infermieri.
la condizione è riceverne due copie:
una per la mamma interessata e una
per un’amica, in modo da diventare
VItA SoCIALe
virali. i poster vengono stampati da
benefattori, sponsor, amici tipografi,
filantropi. in 10 anni viene tradotto
in 16 lingue e donato a tutti sempre
con un’unica metodologia: gratuitamente. linee guida internazionali
poi hanno permesso la legittimazione ufficiale del progetto.
l’idea, in seguito, di sbarcare sul
web aiutò a far partire il messaggio,
e a oggi un milione di persone hanno visitato il sito, che da gennaio
2015 è pubblicato anche in inglese.
Manovredisostruzionepediatriche.com è l’unico sito al mondo che permette a
chiunque di imparare a proteggere la
vita di un bambino, semplicemente
ed in maniera intuitiva.
fruibile per 360 giorni all’anno. all’interno della BCC sono stati realizzati a roma alcuni incontri presso
la sede di Viale dell’oceano indiano,
ed è stato subito un successo di adesioni. mamme, papà, nonni, zii: tutti sono venuti ad imparare come salvare un bambino o un lattante. in più
all’inizio del 2015 sono stati organizzati alcuni incontri esterni, ad
amatrice e presso l’auditorium dell’istituto san leone magno di roma
(di cui si parla qui accanto). il dottor
marco squicciarini e i suoi 30 istruttori del Centro di formazione twolife hanno permesso tutto questo,
con passione e professionalità.
il corso si articola in maniera intuitiva
e semplice: 45 minuti di teoria e 45 di
pratica con manichini di ogni età. Poi
prove pratiche con giubbotto fast
act per simulare l’ostruzione e per fare in modo che venga memorizzata
la sequenza corretta per salvare la vita. BCC roma ha inoltre donato un
manichino “speciale” per mamme
non vedenti, che ha permesso a
squicciarini di poter certificare diverse mamme con le quali il dottore
aveva iniziato un percorso formativo
sensoriale.
Lezioni di disostruzione
al San Leone Magno
g
rande partecipazione di pubblico alla lezione teorico-pratica sulle manovre
di disostruzione organizzata da BCC roma e laboratorio giovani soci
della Banca e dedicata ai soci, ai dipendenti e alle loro famiglie. l‘evento si è svolto a roma lo scorso 14 marzo presso l’auditorium san leone magno.
durante le due ore del corso il dott. squicciarini ha fornito consigli e illustrato manovre salvavita, come la manovra di Heimlich. tutta la frutta dura – ma anche il würstel, il prosciutto e i chicchi d’uva – deve essere tagliata a pezzi piccoli, ha spiegato tra l’altro Squicciarini. e attenzione alle noccioline, ai giochi piccoli, al nocciolo della ciliegia e ai palloncini, ha aggiunto, chiarendo che prendere il bambino per i piedi è una manovra di disostruzione sbagliata. Per tutti i ragazzi fino a 14 anni è stata organizzata un’attività di
animazione con musiche e giochi.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
37
VetRINA IMPReSA
Nato nel 1890,
il Caffè morganti
è protagonista indiscusso
a roma e nel Centro Italia
da più di un secolo. Fu infatti
il capostipite romeo che alla
fine del XIX secolo disegnò
e fece costruire una delle
prime macchine per
la tostatura, contribuendo
a rivoluzionare il settore
del caffè. Da allora, quella
che rimane la più antica casa
produttrice della Capitale non
ha mai smesso di crescere,
sempre sotto la guida della
famiglia morganti.
Ne parliamo con riccardo,
da 55 anni in azienda e padre
di andrea, attuale Presidente
della Caffè morganti Srl
(azienda socia BCC roma)
38
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
Intervista a Riccardo Morganti
I 125 anni
del Caffè
Morganti
C
affè morganti, ovvero un lungo cammino di successo imprenditoriale che ha avuto inizio nella roma umbertina del 1890.
erano anni, quelli, durante i quali
rappresentava un avvenimento l’arrivo al porto fluviale di ripa grande
del piroscafo carico di sacchi di esotico caffè verde, proveniente dal lontano Brasile. il caffè, bevanda di élite rispetto ai più diffusi ed economici orzo e surrogati, era allora venduto crudo e la laboriosa operazione di
cottura era a carico del singolo acquirente. l’alternativa era rivolgersi ai pochi artigiani romani che effettuavano le
operazioni di bruscatura.
È in questo scenario che
romeo morganti, speziale, corrispondente all’attuale farmacista ed erborista, ebbe la felice intuizione e l’abilità di creare
un sistema d’industria artigianale,
ovvero la prima torrefazione di roma. Come avvenne? Per mezzo di
una ingegnosa macchina costituita da
due grandi sfere metalliche che, riempite di caffè crudo, erano alternativamente posizionate su un focolare alimentato a legna. la seconda
fase consisteva nella macinazione,
effettuata con macinini collegati da
un ingegnoso sistema di assi e cinghie. ma in quale parte di roma si
sviluppò l’impresa? dall’inizio sempre in zona flaminio: dapprima in
un locale nella scomparsa Via Bagni,
e di seguito in Via di ripetta, con l’attività passata da romeo alle cure dei
figli giovanni, armando e Corrado. solo negli anni ’60, periodo in cui
entrarono in azienda i giovani riccardo e massimo, l’attività fu trasferita nel moderno e vasto stabilimento di tor Cervara, nel quadrante est
della Capitale.
la costante fu, nel trascorrere degli
anni, la qualità del caffè selezionato
e tostato, la passione tramandata di
generazione in generazione, unite
naturalmente alla forte e gradevole
fragranza che fuoriusciva dagli stabilimenti morganti. nel tempo la
vendita si è allargata al Centro italia,
senza contare una significativa esportazione in paesi europei ed extra europei. Per saperne di più abbiamo
parlato con riccardo morganti, da
più di mezzo secolo in azienda.
A quando risale il suo ingresso
nell’attività di famiglia?
il mio impegno in azienda risale al
1960, anno del boom. nel 1968,
quando gli accresciuti volumi trattati resero necessario il trasloco nell’avanzato stabilimento di tor Cervara,
VetRINA IMPReSA
Il negozio Morganti, primi del ’900
in zona tiburtina, curai personalmente la realizzazione della nuova sede, dal momento che mi ero laureato in architettura e ci occupavamo anche di costruzioni edilizie. successivamente, per motivi familiari, dovetti interessarmi del funzionamento
dell’intera azienda e da quel momento, circa 45 anni fa, me ne sono
sempre occupato, specie per ciò che
attiene selezione e miscelazione del
caffè, in complementarietà ed accordo con mio cugino massimo, impegnato in ambito commerciale e di
relazione con i clienti. Più recentemente, seguendo la tradizione di famiglia, sono entrate in azienda le
nuove leve, rappresentate da mia nipote Vega e dal mio figlio primogenito andrea, attuale presidente.
quali sono le zone più adatte
alla coltivazione e quelle da dove preferibilmente importate
le vostre qualità di caffè ?
i terreni migliori sono innanzitutto
quelli lontani dal mare, senza salsedine: ottimale un’altitudine di
600/800 metri. sia per il consumo al
bar che a casa sono importanti le ricette per ottenere buone miscele di
varie qualità: così i prodotti centro
“Noi preferiamo
miscelare i caffè del Sud
e Centro America:
Brasile, Colombia,
Costarica, Guatemala.
Confezionato in sacchi,
il prodotto in chicchi
verdi arriva in container
e viene inserito in silos;
le varie qualità vengono
miscelate e poi tostate.
La mia azienda importa
annualmente
circa 30 mila sacchi
di 60 chili ciascuno”
americani, più dolci, abbinati ad altri indiani o africani, assumono una
corposità diversa e danno ottimi risultati. noi preferiamo miscelare i
caffè del sud e Centro america: Brasile, Colombia, Costarica, guatemala. Confezionato in sacchi, il prodotto in chicchi verdi arriva in container e viene inserito in silos; le varie qualità vengono miscelate e poi
tostate. la mia azienda importa annualmente circa 30 mila sacchi di
60 chili ciascuno.
Come viene lavorato oggi il caffè presso il vostro stabilimento?
la lavorazione è ormai tutta computerizzata e automatizzata e si avvale di un numero limitatissimo di
persone, mentre i dipendenti sono
dedicati piuttosto alla distribuzione e
alla vendita. alcuni anni fa abbiamo
rilevato il Caffè Camerino, che disponeva di validi concessionari, e ne
abbiamo mantenuto il marchio, quel
“Caffè Camerino” con 3 effe nel logo. in linea di massima offriamo il
morganti come caffè d’elite e l’altro
come un prodotto più concorrenziale.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
39
VetRINA IMPReSA
quali sono gli elementi necessari per un buon caffè?
la materia prima è ovviamente fondamentale. nel dettaglio, la moka
non deve essere mai lavata con detersivi, il caffè non deve essere né
poco né molto, l’acqua deve essere a
livello della valvola, non sopra né
una delle prime attrezzature Morganti per la tostatura
invece il problema dello smaltimento. entrambe hanno
bisogno di macchine particolari. noi produciamo
anche le cialde e le capsule, presenti nei punti
vendita del nostro caffè per famiglia.
quale è la diffusione del vostro marchio in Italia e la
vostra politica commerciale di espansione nei confronti di
nuovi mercati?
in italia con il caffè da
bar abbiamo una presenLa famiglia
Morganti
sotto. la moka va posta su un fornello medio e va lasciata borbottare
per un po’. spento il fuoco il caffè va
fatto riposare per 20 o 30 secondi e
quindi va versato nelle tazzine.
quali sono le evoluzioni recenti, se ce ne sono, del modo di
preparare e gustare il caffè?
da qualche anno si sta diffondendo
il caffè monodose, molto pubblicizzato: la cialda non inquina e si smaltisce facilmente, le capsule hanno
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
za capillare nel Centro italia, ove prestiamo anche assistenza, tesi all’espansione nelle altre regioni d’italia,
dove siamo meno presenti. ai bar forniamo anche macchine in comodato
e attrezzature; poiché questo servizio
ha un costo, va seguito con particolare attenzione. della diffusione all’estero si occupa principalmente mio figlio andrea. esportiamo con risultati positivi in Cecoslovacchia, Polonia,
grecia, finlandia, svezia e in danimarca. inoltre si sta effettuando export
extra europeo in sudafrica, stati uniti, libia, Cina e giappone: attività
difficile, anche se all’estero il caffè italiano è molto amato.
VetRINA IMPReSA
Se tornasse indietro, sceglierebbe lo stesso lavoro?
rifarei questa attività, i cui risultati
mi hanno portato a coniare il noto
slogan “morganti, caffè d’autore”. in
altri termini, riportando quanto è
scritto sul nostro sito web aziendale,
desidero che il frutto delle ricerche
della mia famiglia trasmetta pienamente l’amore e la passione che da
sempre abbiamo per questa bevanda,
trasformando così il semplice gesto
del bere il caffè in un momento piacevole ed unico, in grado di soddisfare i diversi palati dei nostri consumatori.
quali sono i programmi aziendali per il futuro?
Cerchiamo di sviluppare l’attività,
che si svolge tuttora in Via di tor
Cervara, mai dimenticando la ricerca della qualità, risultato che più ci interessa e ci distingue. Continuiamo a
svolgere l’attività soprattutto nell’ambito dei pubblici esercizi, mentre
il target delle famiglie costituisce un
canale commerciale ben distinto. nel
caffè del bar si cura molto la qualità,
il servizio, l’assistenza. Quello ad uso
familiare si caratterizza per la qualità, per l’estetica della confezione e
per la componente pubblicitaria. sono due mercati diversi. a noi interessa anche il comparto famiglie, ma
con volumi di vendita marginali rispetto al resto.
Caffè morganti srl
Roma - Via di tor Cervara, 236
[email protected]
www.morganti.it
Il caffè, una breve storia
inizialmente la parola araba qahwa, derivante, a seconda delle interpretazioni, dalla zona denominata Caffa in etiopia o da una città in Yemen, e successivamente il sostantivo turco kahve, identificavano una bevanda, un liquido rosso scuro, prodotta dal succo estratto da alcuni semi, che provocava effetti eccitanti e stimolanti tanto da essere utilizzato anche come medicinale.
Più in particolare, secondo una leggenda il pastore etiope Kalid, intorno al
1300, osservò che le capre che masticavano foglie della pianta arabica si muovevano di notte con energia e vivacità fuori dal comune. Cominciò quindi ad
abbrustolire per sé i semi della pianta mangiati dal suo gregge, le macinò e ne
fece un’infusione, ottenendo il caffè. si narra che in Yemen anche i monaci sufi, informati su tali effetti, ne ricavarono delle pozioni in grado di agevolare piacevolmente le loro veglie
di preghiera.
il caffè, diventata bevanda sempre più gradita e
popolare, nel XV secolo
si diffuse rapidamente
dapprima in medio
oriente poi in europa e
nelle americhe. Venezia,
in virtù dei privilegiati
rapporti commerciali con
l’oriente, fu la prima città, probabilmente sin dall’inizio del XVi secolo,
ove prese piede l’uso del
caffè, anche se le prime
botteghe furono aperte
solo nel 1645. la coltivazione e l’uso della miscela divennero veramente globali: dalla fine XVii ad inizio XViii secolo il caffè fu dapprima coltivato a giava, mentre, poco dopo, un ufficiale della marina francese, che salpò alla volta dei Caraibi con qualche piantina di caffè, permise la rapida diffusione delle piantagioni in tutta l’america Centrale. nello stesso periodo gli olandesi trasportarono il caffè in guiana, e i portoghesi in Brasile.
attualmente il miglior caffè è considerato la qualità Blue mountain prodotta in giamaica, mentre i maggiori produttori mondiali, nelle differenti qualità di arabica e robusta, sono il Brasile e la Colombia, seguiti dal messico, guatemala, Honduras, nicaragua, el salvador, etiopia, Kenia, india, indonesia.
la raccolta e prima lavorazione variano: infatti, in america Centrale, etiopia e Kenya, i caffè più pregiati sono raccolti con il metodo chiamato “picking”,
ovvero solo le bacche mature e migliori vengono staccate dalla pianta per essere spolpate. in Brasile, invece, essendo il costo della manodopera molto più
elevato, il metodo di raccolta più diffuso è il più veloce “stripping”, che consiste nello strappare dal ramo tutte le bacche, indipendentemente dal grado
di maturazione, facendole seccare al sole per diversi giorni, fino alla decorticazione. la lavorazione vera e propria del caffè, ovvero la torrefazione, è il risultato di una sapiente e accorta miscelazione di caffè provenienti dalle migliori
zone di produzione, torrefatti con aria calda alla temperatura media di 200
gradi.
Per finire, una curiosità: il grande letterato e gastronomo ottocentesco Pellegrino artusi considerava la miscela di caffè ideale composta da 250 gr. di Porto rico, 100 gr. di santo domingo e 150 gr. di moka dallo Yemen.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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VetRINA IMPReSA
La cucina,
una passione
che si insegna
Les Chefs Blancs è una rinomata scuola di cucina e pasticceria
professionale, semiprofessionale ed amatoriale creata
da due chefs docenti, Sandro Masci e Giulia Steffanina.
ospitata in una bellissima location all’interno
delle “officine Farneto” fra Ponte Milvio, la Farnesina
e lo Stadio olimpico, la scuola si avvale della direzione
didattica di uno dei più grandi chef italiani:
il maestro Igles Corelli. Ne abbiamo
parlato con Sandro masci,
socio BCC Roma: “la passione mia
e di Giulia è quella di trasmettere
tutto ciò che si è appreso
in tanti anni di professione”
da dove trae origine la vostra
passione per la cucina?
Più che una passione è un vero amore, un innamoramento che continua
per tutto ciò che riveste l’arte della
cucina. È questo che spinge tutti i
giorni me e la mia socia giulia steffanina a insegnare anche per più di
12 ore al giorno.
quale background gastronomico portavate con voi, prima
di aprire Les Chefs Blancs?
il background gastronomico è abbastanza diverso tra noi due soprattutto per una considerevole differenza di età. Percorsi diversi ma
ugualmente impegnativi, che portano ad un comune denominatore, ovvero la voglia di trasmettere tutto
ciò che si è appreso in tanti anni di
42
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
professione. Per quanto mi riguarda
iniziai a cucinare quando avevo 12
anni. all’epoca non c’erano molte
scuole e così frequentai “le Cordon
Bleu” a Parigi, e a roma alcune
scuole prevalentemente etniche perché organizzate dalle ambasciate –
cinese, indiana, argentina etc. all’età di 25 anni incontrai il mio mito da
tanti anni e che fortunatamente sa-
rebbe diventato il mio mentore, federico umberto d’amato, il più
grande critico e conoscitore della cucina italiana, europea e internazionale. grazie a lui diventai il più giovane critico gastronomico della Guida dei Ristoranti de “l’espresso”. senza dubbio ho avuto la fortuna di vivere quel trentennio in cui sia la cucina italiana che quella europea rag-
VetRINA IMPReSA
giunsero il massimo della notorietà
creando i più grandi chef del secolo,
e ancor di più ebbi la fortuna di poterli frequentare e cucinare con loro,
anche se solo in occasioni particolari. da lì iniziò anche la carriera giornalistica, di scrittore, di esperto in
analisi sensoriale e di docente in molte scuole italiane. in definitiva una vita fortunata, a contatto diretto ed
indiretto con questa meravigliosa
“arte”.
Per giulia il percorso è stato diverso.
dopo vari corsi professionali sia di
cucina che di pasticceria ha iniziato
un importante percorso lavorativo
nel mondo della “dolce arte” presso
importanti e prestigiosi ristoranti
quali il Vivendo dell’Hotel st. regis,
il Convivio troiani premiato con
una stella michelin, il selettivo risto-
rante george’s fino ad
approdare allo stellato ristorante imago
dell’Hotel Hassler Villa medici. Ha partecipato al “festival della Cucina italiana nel
mondo” in india, precisamente a new
dheli e mombai. dopo varie docenze
presso l’istituto alberghiero di tor Carbone roma e presso le
scuole della Città del
gusto gambero rosso di roma e napoli,
ha partecipato come
chef ad alcuni programmi televisivi come “la Prova del
Cuoco” e “dolce e salato”, e da più
di due anni collabora settimanalmente con il canale televisivo alice.
Come è nata la collaborazione
con Igles Corelli, uno dei più
noti chefs italiani?
igles da più di trent’anni è un amico
fraterno e a nostro avviso è uno dei
più grandi chef italiani. non era
possibile non pensare a lui per la direzione didattica della scuola. gli
altri docenti dei corsi professionali sono tutti chef da tre stelle in giù, per
un totale di circa 28 stelle michelin.
Certamente siamo la scuola più stellata di roma e più selettiva, poiché
non prendiamo più di 10 allievi per
corso.
Ci può descrivere l’allievo tipo che bussa alla vostra porta
per diventare chef ?
nell’ambito della cucina gli allievi sono principalmente ragazzi di varia
estrazione, molti laureati e, da pochi
anni, anche molte ragazze. da qualche tempo si sono avvicinate anche
persone di età media spinte più che
dal voler svolgere un’attività reale di
chef dalla volontà di intraprendere
un’attività imprenditoriale nel settore del food. Per quanto riguarda la
pasticceria le donne rappresentano la
maggioranza degli allievi e desiderano aprire una loro
attività commerciale o
semplicemente lavoQuando avevo 25 anni
rare a casa finalizzanincontrai quello
do l’attività per feste
che fortunatamente
dedicate a bambini.
sarebbe diventato
quali sono i prinil mio mentore,
cipali corsi di cucina che proponeFederico umberto
te alla vostra clienD’Amato, il più grande
tela?
critico e conoscitore
abbiamo
corsi profesdella cucina italiana,
sionali
sia
di cucina
europea
che
di
pasticceria
dee internazionale.
dicati a chi vuole iniGrazie a lui diventai
ziare una professione. i
il più giovane critico
corsi, come già accengastronomico della
nato, sono a numero
Guida dei Ristoranti
chiuso: non più di 10
de “L’espresso”
allievi. Proponiamo
inoltre corsi semi professionali di cucina e
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
43
VetRINA IMPReSA
di pasticceria, sempre a numero chiuCrediamo di essere in linea con la fiso, dedicati a chi vuole lavorare come
losofia della Banca. siamo una picpersonal chef, seguire piccoli catecola struttura composta da due soci
ring, lavorare in locali di piccola strutche si rivolge a tutte le tipologie di
tura oppure semplicemente perché inclienti e che aiuta a trovare una pronamorati della cucina. abbiamo anfessione nell’ambito dell’artigianato
che corsi di specializzazione quali
specializzato e professionale.
master in pasticceria, in ghiaccia, in
G.P.
sugar paste, in cioccolato, in intaglio
e corsi amatoriali monotematici di un solo incontro,
della durata di tre ore in faLes Chefs Blancs
scia serale.
C/o “officine Farneto”
quanto è importante il
Via
dei Monti della Farnesina, 77
rapporto con una banRoma
ca territoriale come
tel. (+39) 348 36.09.695 - 333 12.73.944
BCC Roma per un’[email protected]
zienda come la vostra,
[email protected]
che cerca di valorizzare
le eccellenze locali?
44
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
vino
un territorio
e il suo
Cincinnato è una
cooperativa che da più
di 60 anni riunisce centinaia di soci impegnati
a valorizzare i prodotti agricoli di Cori,
in particolare il vino. Recentemente
la cooperativa (socia BCC Roma) ha aperto
un agriturismo con l’idea di rispondere
al bisogno crescente di fare del vino
un’esperienza totale, che va dal singolo
prodotto al territorio. Ne abbiamo parlato con il
Presidente di Cincinnato, Nazzareno milita
Presidente, ci racconta come
nasce la Cooperativa Cincinnato?
la nostra è una lunga storia. nel
1947 alcuni agricoltori fondano a
Cori la Cooperativa Cincinnato con
l’obiettivo di trasformare e commercializzare le produzioni dei soci.
l’idea che li accomunava era favorire il progresso dell’agricoltura locale e il benessere stesso della comuni-
tà. il nome Cincinnato fu ispirato
dalla figura di lucio Quinzio Cincinnato, console romano che nel 458
a.C., uscito vittorioso dalla guerra
contro gli equi, abbandonò il potere e tornò a occuparsi delle sue proprietà terriere. il logo aziendale infatti
raffigura Cincinnato impegnato nei
campi ad arare la terra con i suoi
buoi. nel corso degli anni la Cincinnato ha sempre saputo affrontare
le mutevoli condizioni che hanno
caratterizzato la viticoltura locale,
conservando un ruolo leader nella
trasformazione delle uve dell’intero
comprensorio.
Siete tantissimi soci. qual è
l’interesse che lega un numero
così elevato di imprenditori
agricoli?
innanzi tutto ci lega la condivisione
di 68 anni di storia. una sorta di paCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
45
VetRINA IMPReSA
trimonio ereditario che la cooperativa ha fatto crescere sempre di più,
con il lavoro e l’impegno di tutti.
fondamentalmente i soci della Cincinnato, e questo è un grande merito che va loro riconosciuto, hanno
sempre dimostrato la capacità di rinnovarsi e di rinnovare la loro visione
della viticoltura, da un lato rispondendo virtuosamente alle sollecitazioni e ai cambiamenti ai quali la
cooperativa li ha indirizzati nel corso degli anni; dall’altro dimostrando
una passione e un attaccamento alla
cooperativa e alla sua storia davvero
unico. Per questo la Cincinnato, con
i suoi 400 ettari di terreno, i suoi
163 soci - ovvero 163 famiglie, rappresenta ancora oggi l’economia rurale del comune di Cori.
La vostra produzione vinicola
coincide sostanzialmente con
quella del territorio di Cori.
Ce ne può descrivere le caratteristiche e la storia?
i vigneti dei soci sono per la maggioranza costituiti da piccoli appezzamenti e i sistemi di allevamento sono principalmente a filari. tutti i vigneti sono gestiti secondo la tecnica
della difesa integrata; alcuni di essi sono completamente biologici con relativa certificazione degli organismi
di controllo.
impegnata nel recupero e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni Nero Buono di Cori e Bellone, ha saputo capire per tempo che la strategia vincente era investire sul patrimonio viticolo locale. Per questo da circa
quindici anni ingenti risorse sia economiche che umane sono state destinate alla riscoperta dei nostri vitigni ed alla promozione dei vini da essi originati.
la Cincinnato ha iniziato nel 2000
un impegnativo progetto di qualità
volto al miglioramento del prodotto
e alla riqualificazione della cantina,
con l’obiettivo di ottenere vini eccellenti partendo dalla selezione delle aziende, dei vigneti e delle uve dei
soci. realizzare un progetto qualità con
delle singole aziende ci ha consentito di concentrarci in modo assoluto
46
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
sull’ottenimento del
massimo risultato
qualitativo e di iniziare ad instaurare un legame diretto tra la
cantina e i vigneti dei
soci. tale legame ha
rafforzato notevolmente sia l’immagine
dell’azienda che il rapporto con i consumatori.
Sui terreni della
vostra Cooperativa avete impiantato anche un apprezzato agriturismo. Ce ne può
parlare?
siamo sempre sulla
scia della riflessione
che individua il bisogno crescente, da parte del consumatore, di
fare del vino un’espe-
Il prodotto principe,
molla potente
del turismo
enogastronomico,
è il vino, che sta
diventando sempre più
fenomeno di costume
e quasi una “mania”
collettiva. Il vino in tal
senso si lega soprattutto
a uno stile di vita,
diventa veicolo di
aggregazione prima
ancora che alimento,
se ne apprezzano gli
aspetti estetici e olfattivi
prima che quelli
gustativi, si presta
attenzione agli
abbinamenti con i cibi
e con i luoghi
rienza totale che va
dal singolo prodotto
al territorio, all’azienda che lo produce. ecco, su questa
direzione noi abbiamo deciso di completare l’offerta rivolta
ai nostri clienti, recuperando e ristrutturando un casale storico, completamente
immerso nel verde,
situato a ridosso del
comprensorio di Cori e pertanto facilmente raggiungibile.
Qui abbiamo deciso
di concentrare tutte
le attività di promozione della Cincinnato, compreso l’agriturismo dove si
possono fare percorsi eno-gastronomici,
VetRINA IMPReSA
abbiamo utilizzato in larga misura
materiale di recupero proveniente
dalle vecchie botti dismesse. il risultato è un ambiente caldo e al tempo
stesso moderno, unico nel suo genere. all’interno del
complesso agrituristico è stata realizI nostri 68 anni di storia
zata inoltre una botsono una sorta di
taia interrata secondo le più moderne
patrimonio ereditario
indicazioni per la
che la cooperativa ha
conservazione e l’affatto crescere sempre
finamento del vino.
di più, con il lavoro
la bottaia oggi ospie l’impegno di tutti.
ta 160 barriques e 23
La Cincinnato, con i suoi
tonneaux. sempre di
400 ettari di terreno
più i nostri clienti ci
e i suoi 163 soci chiedono di vedere i
ovvero 163 famiglie,
luoghi dove viene
rappresenta ancora
prodotto e affinato
oggi l’economia rurale
il vino che già comprano o che si acdel comune di Cori
cingono a comprare. Proponiamo re-
eventi e quindi soggiornare. la struttura comprende un parco di circa
due ettari dove all’interno c’è un casale con 15 stanze utilizzate per l’ospitalità, due miniappartamenti una
palestra e uno spazio comune per
l’accoglienza e le colazioni. il casale
è stato ristrutturato seguendo un ambizioso e curato progetto di design.
golarmente degustazioni con l’intento di promuovere i vini Cincinnato. il prodotto principe, molla potente del turismo enogastronomico,
è il vino, che sta diventando sempre
più fenomeno di costume e quasi
una “mania” collettiva. il vino in tal
senso si lega soprattutto a uno stile di
vita, diventa veicolo di aggregazione
prima ancora che alimento, se ne
apprezzano gli aspetti estetici e olfattivi prima che quelli gustativi, si
presta attenzione agli abbinamenti
con i cibi e con i luoghi. la Cincinnato, attraverso la realizzazione di
questa struttura si è fatta interprete
delle nuove esigenze del turismo rurale e propone una serie di iniziative
all’interno delle attività dell’azienda. organizziamo numerose degustazioni che consentono di abbinare
le caratteristiche dei nostri vini con i
cibi del territorio offrendo al turista/consumatore, uno spaccato della nostra cultura gastronomica. Piatti semplici, cucinati sul posto, con
materie prime di eccellenza, da abbinare con la complessità e la diversità dei nostri vini.
quanto è importante il rapporto con una banca territoriale come BCC Roma per
un’azienda come la vostra?
noi siamo una cooperativa il cui interesse primario è quello di migliorare e valorizzare le produzioni agricole dei soci. al pari BCC roma è
una cooperativa il cui interesse primario è curare gli interessi per le attività economiche dei soci. in entrambi i casi i soci sono i protagonisti e sono messi sempre al centro delle attenzioni della azienda. tutti i
nostri progetti e investimenti sono
stati condivisi e finanziati da BCC
roma, senza il cui contributo, la nostra storia, probabilmente, non sarebbe la stessa.
Giuliano Polidori
Cantina Cincinnato
Via Cori - Cisterna, Cori (Lt)
km 2, Cori - tel. 06.9677473
[email protected]
agriturismo Cincinnato
Via Stoza, Cori (Lt)
tel. 06.9677473
[email protected]
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
47
ARtIStI e DeNARo
Intervista al re dei paparazzi
rino Barillari, che con i suoi
scatti ha contribuito a rendere
immortali gli anni
della “Dolce Vita”.
Molti dei divi con cui
ha litigato per le sue foto
impertinenti sono poi
diventati amici e tanti adesso,
non ultimo Al Pacino,
gli chiedono di farsi un selfie
insieme. e aggiunge:
“ho fatto della fotografia
uno strumento per
rappresentare il costume
e la società di quell’Italia
che ormai non c’è più”
Barillari e Sophia Loren. In alto, con Federico Fellini
48
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
una vita
senza posa
di Annalisa Bucchieri
“Questo mestiere si fa per passione,
non per soldi”, ci tiene subito a precisare, prima di iniziare l’intervista,
rino Barillari, il re delle foto rubate
ai vip, per tutti the King of paparazzi. fresco di compleanno, 70 compiuti a febbraio, non conosce la parola riposo né tantomeno pensione.
“Ho fatto tardi ieri sera per fotografare il backstage dell’inseguimento
a Corso Vittorio dell’ultimo film di
James Bond – racconta mentre sorseggia all’una il caffè del risveglio –.
Poi sono andato al santo spirito per
seguire i feriti di una rissa. ora devo
portare qualche foto della nottata al
messaggero”. ebbene sì, ancora lavora, nonostante sia uno ben quotato dai collezionisti e potrebbe campare di rendita. “la mia foto di Papa Wojtyla che gioca a bocce è stata
comprata per 1.500 euro, naturalmente autografata”.
ARtIStI e DeNARo
sicuramente non ha scelto di fare il
paparazzo né continua a farlo per arricchirsi. anche perché l’avrebbero
dovuto ricoprire d’oro per compensare le 162 visite al pronto soccorso,
le 11 costole rotte, la coltellata alla
schiena, le 76 macchine fotografiche fracassate e i 40 flash divelti,
frutto delle aggressioni collezionate in
54 anni di carriera. “i primi tempi
usavo il flash come una mitragliatrice, scattavo da molto vicino, perché
non esistevano i teleobiettivi potenti di adesso e con frenesia in modo
che il soggetto si arrabbiasse ed ecco
lì che arrivava l’espressione spontanea, irata e scomposta che aspettavo”. inevitabilmente arrivavano pure le botte dai body guard ma anche
dagli stessi divi irosi (come Peter o’
toole e sylvester stallone). Però molti di questi sono poi diventati amici e
tanti adesso, non ultimo al Pacino, gli
chiedono di farsi un selfie con loro.
“del resto lo sanno che non sono un
fotografo corretto”. e aggiunge: “la
fotografia usata come arma di ricatto mi ripugna. io ne ho fatto uno
strumento per rappresentare il costume e la società di quell’italia che
ormai non c’è più”.
era un Paese capace di sognare e di
realizzare i propri sogni quello in cui inizia a muovere i primi passi Barillari, come ci rac“La cosa più preziosa
conta lui stesso con vena noche possiedo
stalgica, e roma era così bella
è la famiglia. Ma come
e piena di vita che anche i deoggetto – moglie mia
sideri di un ragazzino calabrenun me ne volè – un
se potevano sperare di avvebicchiere con l’impronta
rarsi. e fu così che a 15 anni
rino decise di scappare nella
di rossetto delle labbra
Caput mundi con un amico.
della Loren.
trovasti subito lavoro a
Me lo ha regalato
Roma?
Sophia in persona”
sì, ero arrivato con l’idea di fare l’operatore cinematografico,
ma in realtà sapevo solo rattoppare le pellicole al cinema di un
parente. la mia fortuna furono gli
“scattini” (quelli che facevano le foto ricordo ai turisti) che conobbi a
fontana di trevi. all’inizio allestivo
il set, poi portavo le stampe in busta
negli alberghi dove i turisti soggior-
Chi è Rino Barillari
saverio Barillari, detto rino, è nato a limbadi, in provincia di Vibo Valentia, l’8 febbraio 1945. inizia la professione di fotografo giovanissimo, a soli 15 anni. Ha
immortalato molti personaggi della “dolce vita”: liz
taylor, ingrid Bergman, Jacqueline Kennedy, Barbra
streisand, Brigitte Bardot, ava gardner, silvana Pampanini, Virna lisi, sophia
loren, marcello mastroianni, Claudia Cardinale, marlon Brando, Vittorio gassmann, anna magnani, alberto sordi.
una rissa con Peter o’toole in Via Veneto gli porta la
notorietà. È il 1963, l’attore
gli spacca un orecchio e il
padre del giovane Barillari
sporge denuncia perché minorenne. negli anni successivi riesce a paparazzare
personaggi come frank sinatra in Via Veneto al Cafè
de Paris, Charles aznavour
in Via dei Condotti, l’astronauta americano Buzz aldrin alla Cabala, alfredo
Bini con la top model daniela Juan presso Papè satan, mickey rourke a fregene, Claudia schiffer “dal
Bolognese”, sylvester stallone con la fidanzata Jennifer flavin al ristorante alfredo all’agusteo, mario
d’urso e margaret d’inghilterra al Jackie’o, Bruce
Willis ai due ladroni. solo per citarne alcuni.
nel periodo degli anni di piombo inizierà a seguire invece la cronaca nera lavorando per il tempo e dal 1989
lo farà per il messaggero. È stato nominato docente honoris causa in fotografia presso la Xi’an international
university nell’ottobre 2011. insomma, pure in Cina
lo conoscono.
rimane anche a questa età un animale da strada,
uno che ama stare in giro e fiutare il caso, l’uscita imprevista del divo, lo strappetto alla regola del cantante, la postura buffa del politico e le sue sbavature all’etichetta. Certo attricette plastificate e calciatori,
personaggi televisivi dei reality e veline non lo attirano molto. il suo amore è stato e rimane ancora adesso il cinema. tra i pochi che considera volti degni del
suo obiettivo: stefano accorsi e Pierfrancesco favino.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
49
ARtIStI e DeNARo
Barillari e Sonia Romanoff.
Sotto, con Woody Allen
portare gli amici a mangiare tutti insieme al ristorante e fare loro regali.
qual è la cosa più preziosa che
possiedi?
di immateriale, la famiglia. ma come oggetto - moglie mia nun me ne
volè - un bicchiere con l’impronta di
rossetto delle labbra della loren. me
lo ha regalato sophia in persona.
Il migliore investimento fatto?
la casa a piazza navona, anche se in
realtà più che una casa è una tana,
navano. un giorno uno degli scattini era andato al bagno in un bar e
venne un turista che voleva subito la
foto con il cane a fontana di trevi,
gliela feci e gli vendetti la pellicola per
6 dollari, una bella cifra allora. Così pensai: perché non fare carriera da
assistente a fotografo?
Guadagnavi bene?
diciamo da poter campare dignitosamente. stando tutto il giorno e soprattutto la notte in giro tra locali di
Via Veneto e ristoranti come il moro, che era tappa fissa, facevo parecchi scatti e poi portavo direttamente
la pellicola all’associated Press che la
sviluppava e sceglieva cosa comprare e anche cosa inviare alle testate
estere, e mi pagavano all’istante, cash.
Così poco dopo sono riuscito a portare mamma, sorella e fratello qui a
roma.
Il primo acquisto importante
fatto con i tuoi soldi?
le scarpe, un bellissimo paio da “sorè” a fontana di trevi. fino ad allora giravo con le suole bucate. ne fui
orgoglioso: fotografavo tutta gente
bella e molto elegante e curata e non
volevo sentirmi pezzente davanti a loro. sempre cravatta, giacca e gemelli… non volevo peccare in stile. Poi
tutti i soldi in più li rinvestivo in pellicole, mentre per molti anni sono andato avanti con la stessa macchina fo50
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
tografica, una Comet Bencini, comprata usata a Porta Portese.
Cosa le ha insegnato la sua famiglia sul denaro?
il valore dell’onestà, io non ho mai ricattato nessuno per avere denaro.
ha le mani bucate o le tasche
cucite?
Per carità, le tasche lasciatemele aperte che ce stanno le sigarette (4 pacchetti al dì, ndr). non sono una gran
formica, perché non accumulo ma al
tempo stesso non sono uno spendaccione e non mi interessa il lusso.
Però sono molto generoso. mi piace
posizionata strategicamente tra i locali, i salotti e i luoghi e gli ospedali
dove ti spinge sia la cronaca rosa che
quella nera.
Scegli il tuo proverbio fra questi: I soldi e gli amori non si
possono tenere nascosti; Ciò
che costa poco vale meno; Avere denaro significa paura, non
averlo dolore.
il primo senz’altro: al mio obiettivo
non sono mai sfuggiti né gli amori segreti né gli affari segreti, parola di
the King.
Il Museo della Cultura Popolare
di Domenico agostinelli contiene
una delle più incredibili collezioni
di oggetti che hanno segnato la vita
quotidiana degli italiani, e non solo,
dalla fine del XIX secolo agli anni ’60
del Novecento. Centinaia di migliaia
di reperti, dagli abbecedari
alle zampogne, dai biglietti da visita
ai pettini, che raccontano una storia
minuta, che altrimenti andrebbe
persa per sempre. Per capirne
di più abbiamo parlato proprio
con Domenico Agostinelli.
I suoi nipoti e soci BCC Roma
Patrizio e Barbara, peraltro,
sono alla guida di uno dei maggiori
negozi di belle arti di Roma,
ubicato a pochi metri dal Museo
La lunga
memoria
degli oggetti
r
accogliere migliaia e
migliaia di reperti, catalogati in centinaia di
collezioni, che raccontano la
vita quotidiana degli italiani
dalla fine dell’ottocento fino a
tutti gli anni Cinquanta e sessanta del XX secolo, l’epoca
del boom economico che cambiò per sempre la nostra società. È quello che ha fatto domenico agostinelli, nato a
Campli, in provincia di teramo, nel 1940 e poi trasferitosi a roma nel 1959 per
aprire un negozio di belle arti,
dipinti e cornici insieme al fratello
francesco. i due fratelli agostinelli si
imposero immediatamente sul mercato con i loro articoli di buona manifattura e buon prezzo, divenendo
nel giro di pochi anni azienda solida
alla quale si rivolsero galleristi e pittori. oggi l’azienda, guidata dai figli
di francesco, Patrizio e Barbara, è
divenuta un vero art store conosciuto in italia e all’estero, dislocato
in una grande struttura a pochi metri dal museo. Cornici, specchiere,
galleria d’arte, hobby, corsi e mostre, settore contract: questo e altro
nei locali di agostinelli arte, che,
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
51
CRoNACA CuLtuRALe
forte dell’esperienza pluridecennale
della famiglia e di una notevole capacità di innovazione, è divenuto
nel giro di pochi anni fornitore ufficiale delle più importanti strutture
alberghiere e di enti pubblici.
il museo della Cultura Popolare
(così si chiama, anche se è noto a
tutti come museo agostinelli) ha sviluppato invece una sua vita autonoma, diventando un luogo che ha
attirato la crescente curiosità di visitatori e collezionisti, al punto che se
ne è occupato lo scorso ottobre rai
3 e ne ha parlato diffusamente elena
stancanelli nel libro A immaginare una
vita ce ne vuole un’altra. nato e cresciuto nella frazione di dragona, vicino alla borgata di acilia, a roma,
il museo raccoglie oggi circa
600mila oggetti della cultura popolare, suddivisi in circa quattrocentocinquanta collezioni, da quella dei
bottoni a quella dei denti umani, da
quella degli autografi a quella dei
cavastivali. il fascino del luogo sta
nel fatto che non lo si deve immaginare come un museo vero e proprio,
con cataloghi ordinati, disposti in
apposite bacheche e magari illustrati
da pannelli didattici. niente di tutto
questo: solo scaffali colmi di macchine e utensili, strumenti musicali, giocattoli, ex voto, in un
“Iniziai la mia collezione
generoso disordine che
nel 1954, quando
lo rende più vivo di un
“normale” museo. in
svolgevo l’attività
questo singolare allestidi santaro (commerciavo
mento c’è tutta la pasopere di devozione
sione di domenico agopopolare). Negli anni
stinelli , una passione
’60, quando mi stabilii
che lo ha portato in più
a Roma, presi a
di sessanta nazioni, pasfrequentare Porta
sando da Capo nord ai
Portese ed altri
deserti africani per arrimercatini, intensificando
vare fino in australia, a
la ricerca di oggetti
raccogliere ogni genere
di ogni tipo. Crebbe
di testimonianze del
passato.
così una passione
Signor Agostinelli,
spasmodica,
come ha avuto inizio
che mi ha portato
questa sua incredia girare il mondo”
bile collezione?
iniziò nel 1954, quando
52
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
cominciai a svolgere l’attività di
“santaro” (commerciavo opere di
devozione popolare). negli anni
’60, quando mi
stabilii a roma,
presi a frequentare
il mercato di Porta
Portese ed altri
mercatini, intensificando la ricerca
di oggetti di ogni
tipo. Crebbe così una passione spasmodica, che mi ha portato a girare
il mondo e a collezionare reperti popolari relativi anche ad altre culture
che non fossero solo quella italiana.
negli ultimi anni il museo si è arricchito ulteriormente grazie all’interesse crescente che i mezzi di informazione hanno dedicato alla mia
attività e alla generosità di molti donatori. Ci tengo a precisare che per
sostenerci economicamente, dato
che l’ingresso è gratuito e non si effettua alcuna vendita, effettuiamo il
CRoNACA CuLtuRALe
noleggio sia degli oggetti che della
location a produzioni televisive, cinematografiche e teatrali. inoltre,
visto che la mia è nel suo genere la
raccolta più grande al mondo, sia
per quantità che per varietà di oggetti, mi avvalgo anche dell’aiuto
prezioso di tanti volontari, che mi
sostengono nell’organizzare visite
guidate, gite scolastiche e attività
culturali.
Ci può descrivere nel dettaglio
in cosa consiste il Museo?
si potrebbe definirlo come una sorta
di inventario possibile della cultura
popolare e dell’artigianato scomparso. il senso della raccolta è proprio quello di conservare tante cose
che ormai non esistono più, oggetti
quotidiani, vecchi alimenti, vestiti,
mirabilia e tutto quello che ora ci
racconta una storia che, tanti anni
fa, era la nostra. lo spazio si sviluppa su quattromila metri quadrati,
stipati di materiale: mia nipote Patrizia ha affettuosamente definito il
mio approccio di tipo “affettivocompulsivo”. la verità è che per me
gli oggetti che colleziono parlano,
sono come un libro aperto. Bisogna
solo saperli leggere. mi definirei una
specie di “custode del tempo”, con
una missione ben precisa: salvare
più oggetti possibile dall’oblio.
Ci descrive qualche particolarità delle sue collezioni?
mi piace ricordare in particolare la
raccolta di ombrelli: sono circa tre-
miladuecento pezzi, probabilmente
la più grande del mondo. i francobolli sono presenti in numero pressoché sterminato, mentre i ferri da
stiro li ho collezionati in più di mille
modelli. C’è la raccolta di bottoni
(circa un milione e mezzo di esemplari), ci sono 18 valigie piene di fotografie d’epoca, per non parlare di
strumenti musicali, utensili di ogni
genere, oltre che oggetti legati alla
storia non solo italiana e a celebrità:
dalle punte di Carla fracci alle lettere autografe di mazzini o della regina maria antonietta, dall’automobile appartenuta alla famiglia di
al Capone ai capelli di garibaldi.
Potrei continuare ancora per molto:
ricordo solo l’esposizione di monete
museo della Cultura Popolare
(museo agostinelli)
Via C. Casini - Roma
tel. 06 5215532
[email protected]
www.museoagostinelli.it
ingresso gratuito, aperto tutti
i giorni tranne il sabato
pomeriggio e la domenica
(migliaia i pezzi), le collezioni più
particolari (come filo spinato e – ebbene sì – carta igienica), passando
per quelle dedicate all’erotismo e ai
resti di meteoriti. Credo che siano
interessanti anche i mobili e gli utensili che riportano la memoria all’infanzia, magari alle case dei nonni:
quando li si usava concretamente
non gli si dava alcuna importanza e
li si buttava quando non servivano
più. oggi sono come una macchina
del tempo, preziosa e insostituibile.
Per lei, quindi, questo museo
rappresenta una sorta di quotidiano viaggio nel tempo?
Certo. anche la disposizione per me
è significativa: gli oggetti infatti sono
persino sul soffitto, e questo non solo
per ragioni di spazio. il fatto è che
mi riporta alla mente quanto avveniva all’interno delle masserie
abruzzesi, dove gli oggetti domestici,
e in particolar modo le provviste alimentari, venivano appesi, sia per la
mancanza della mobilia che usiamo
generalmente oggi, ma anche perché in quel modo era possibile controllare lo stato delle proprie riserve
di cibo e mostrare la prosperità della
casa. stesso discorso per le nicchie:
si trattava di spazi ricavati nelle pareti delle abitazioni contadine con la
funzione di mensole per riporre gli
oggetti.
agostinelli arte
Via Donato Bartolomeo, 42 - Roma
tel. 06 5219986 – 06 5211076
[email protected]
www.agostinelliarte.com
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
53
CRoNACA CuLtuRALe
È uno dei più noti organisti
contemporanei e ha alle spalle
una carriera densissima,
che lo ha visto suonare
ovunque, dalla Scala di Milano
all’Arena di Verona.
È il Maestro giorgio Carnini,
organizzatore di
“un organo per Roma”,
Festival che porta alla ribalta il
grande repertorio organistico,
da Bach al ‘900,
e che vuole servire
a sensibilizzare l’opinione
pubblica in merito
alla necessità che l’Auditorium
della Capitale si doti
stabilmente di un grande
organo da concerto.
Ne abbiamo parlato con lui
un organo
per Roma
i
taliano d’origine, giorgio Carnini si è formato musicalmente in
argentina, paese dove ha iniziato la sua carriera concertistica come
pianista vincendo importanti concorsi sudamericani.trasferitosi in
europa, si è perfezionato in organo
con ferruccio Vignanelli, non tralasciando anche la ricerca di altre esperienze musicali: tecnica seriale, musica elettronica, jazz, musica per teatro e cinema. È considerato uno dei
più importanti organisti di oggi e ha
56
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
suonato per le maggiori istituzioni
musicali fra cui il teatro alla scala di
milano, l’accademia nazionale di
santa Cecilia, l’accademia filarmonica romana, la rai, il festival
dei due mondi di spoleto, l’arena di
Verona, il festival di montreux, il
mozarteum di salisburgo, la sala
nervi in Vaticano, proponendo spesso programmi monografici come
quelli dedicati a Beethoven, messiaen e mozart, tenuti per il teatro alla scala. Come direttore d’orchestra
CRoNACA CuLtuRALe
“Un giorno conobbi
Gianni Boncompagni,
che mi volle alla RCA,
per la quale iniziai
a incidere dischi
di musica leggera,
e da lì arrivai
all’orchestra della Rai.
Fu così che ebbi modo
di suonare in molte
colonne sonore di film
italiani, al servizio di
compositori del calibro
di ennio Morricone, Luis
Bacalov, Piero Piccioni”
ha debuttato nel 1983 con l’orchestra di Padova e da allora alterna regolarmente le due attività. molti suoi
concerti sono stati trasmessi dalle tre
reti nazionali e in eurovisione. nel
2003 ha fondato la Camerata italica,
orchestra composta da giovani musicisti italiani che lo accompagnano
spesso nelle sue tournées in italia e all’estero, ed è stato docente di organo
principale presso il Conservatorio
de l’aquila.
Maestro, come nasce la sua
passione per questo strumento?
fin da bambino, avrò avuto cinque
anni, lo ascoltavo affascinato quando
andavo in Chiesa. in argentina, dove risiedevo, non c’erano però molte possibilità di mettere le mani su un
vero organo a canne. Poi, dopo aver
studiato per anni pianoforte, riuscii
ad avere il permesso di avvicinarmi
a questo strumento nella Chiesa che
frequentavo a Buenos aires. Co-
minciai così a suonarlo, improvvisando, e me ne innamorai: forse per
il volume maestoso che esprimeva,
per gli armonici che danno corpo a
tutto ciò che sta sotto alla pura linea
melodica. È un mondo, quello dell’armonia, che mi ha sempre colpito
e che per un non musicista è forse più
difficile da cogliere, attento com’è,
appunto, alla cantabilità melodica
di un brano.
Poi arrivò in Italia…
sì, ci arrivai per la prima volta in
viaggio di nozze, nel 1962, dopo 16
giorni di navigazione. sarei dovuto rimanere solo per tre mesi, ma rimasi
così affascinato che finii per rimandare continuamente il viaggio di ritorno. fino a che decisi di stabilirmi
a roma definitivamente. Per sopravvivere feci un po’ di tutto, suonando dovunque fosse possibile. ricordo in particolare un locale di Via
Veneto chiamato “la rupe tarpea”:
erano gli anni della Dolce Vita e ac-
compagnavo musicalmente anche spettacoli
di danza del ventre, assai
in voga all’epoca. un
passo in avanti fu rappresentato dall’ingaggio
presso l’Hotel Hilton:
non c’era da lamentarsi
perché mi pagavano tantissimo, circa 15mila lire
a serata, che per quegli
anni erano davvero una
bella cifra. un giorno,
poi, conobbi gianni
Boncompagni, che mi
volle alla rCa, per la
quale iniziai a incidere
dischi di musica leggera,
e da lì arrivai all’orchestra della rai.
fu così che ebbi modo di suonare in
molte colonne sonore di film italiani,
al servizio di compositori del calibro di ennio morricone, luis Bacalov, Piero Piccioni. il problema è che
facendo questa vita non avevo più
modo di approfondire seriamente la
musica, quella musica classica per
la quale mi ero impegnato in anni di
apprendimento.
Cosa fece a questo punto?
successe che nel 1974 nacque il mio
secondo figlio: fu lì che cominciai a
rendermi conto che dovevo dare una
svolta alla mia carriera tornando alla musica colta, che rappresentava la
mia vera vocazione. siccome però
dovevo mantenermi, restai ancora
per qualche anno in rai: feci parte
dell’orchestra delle prime edizioni
di “domenica in”, quelle con Corrado. Per la verità cercavo di nascondermi dietro il leggìo. non volevo che mi riconoscessero perché
stavo già incominciando a fare concerti di classica, ed era considerato
disdicevole in italia, per un concerCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
57
Odontoiatria Olistica
10 anni di innovazione, tecnologia e qualità
Il dottor Daniele Puzzilli, fondatore del primo studio italiano di
odontoiatria olistica, ci racconta
come è cambiato negli ultimi
anni l’approccio clinico, diagnostico ed estetico nei confronti del
paziente.
Dieci anni fa la realizzazione di
questo studio è stata il compimento di un sogno, quello di
creare una struttura che si allontanasse completamente dai canoni classici di studio odontoiatrico, nel quale non far sentire il
paziente malato bensì completamente a suo agio, ove benessere
e sorriso si sposano con le conoscenze più moderne in campo
tecnologico e clinico. Un gruppo ampio di specialisti a comporre una squadra del sorriso e del benessere con la comune
mentalità di lavoro d’equipe, ove nessuno da solo è risolutivo,
ma dove la diagnosi eziologica è il comune punto di partenza
per la eliminazione di qualsiasi sintomo. Non trascuriamo nessun aspetto, mettendo a disposizione dei nostri pazienti conoscenze approfondite
e tecnologie con un
approccio specialistico, e soprattutto
olistico.
Nel nostro studio di
odontoiatria olistica
si pone l’accento su
una analisi posturale
digitale e computerizzata, che ci permette di valutare se
un mal di schiena o
un mal di testa possano essere causati
da un problema di
occlusione dentale, e
sull’utilizzo di protesi
cosmetiche bio-estetiche, che con l’uso di ceramica metal-free, eseguita con sistema cad-cam, ci
mette al riparo da allergie ed inestetismi.
L’implantologia viene progettata
con sistema radiografico digitale 3D, presente in studio, ed eseguita con tecnica
a carico immediato, permettendo così al paziente di inserire nella stessa seduta impianto e provvisorio estetico.
L’invisalign è fonte di crescenti
soddisfazioni, permettendo a
5%
1
l
e
d
o
Scontvato a tutti
riser i BCC Roma
i Soc
tutti quei pazienti che non avrebbero mai voluto mettere un
apparecchio fisso sui propri denti di utilizzare una tecnica ortodontica, completamente invisibile, dal risultato certo.
A livello pediatrico ed infantile la prevenzione sia nei confronti
della carie che delle malocclusioni trova un approccio scientificamente e diagnosticamente molto evoluto. È una intera
equipe specialistica che si occupa dei nostri bimbi dai 3 anni
in poi! Se da una parte un’attenta visita clinica supportata da test
salivari in grado di identificare per ogni bimbo l'indice di cariorecettività ne individualizza il miglior approccio preventivo, dall'altra c’è il sinergico lavoro di una igienista pediatrica
che insegna una ottimale igiene orale domiciliare.
Crediamo fortemente che l'offerta di servizi che semplifichino
la vita ai nostri pazienti sia fondamentale. È finita l'epoca in cui
si spediva un paziente in giro per centri radiologici alla ricerca
di radiografie di ogni tipo. Oggi basta uscire da una stanza ed
entrare in un’altra per eseguire tutto ciò che ci serve, con qualità 3D e in digitale, ovvero con basse emissione di rx.
In un momento storico in cui in ogni campo si parla di low cost,
noi prendiamo le distanze proponendo high quality. Non si può
dare qualità senza utilizzare materiali di alta qualità. Lasciamo
il low cost a tutto ciò che non riguarda la nostra salute ed il nostro sorriso.
Studio di Odontoiatria Olistica
Dott. Daniele Puzzilli
Viale dell’Umanesimo, 199 - Roma
06.5925129
www.olisticsmile.com
CRoNACA CuLtuRALe
“Un punto di svolta
fu la conoscenza che feci
con Francesco Siciliani –
leggendario direttore
artistico che ricoprì
anche la carica
di Presidente
dell’Accademia
di S. Cecilia – il quale
mi valorizzò, fino a
portarmi in concerto
alla Scala di Milano.
Da lì non mi sono
più fermato, lavorando
anche molto
per il teatro”
tista di musica colta, continuare a
suonare composizioni leggere. un
punto di svolta fu la conoscenza che
feci con francesco siciliani – leggendario direttore artistico che ricoprì anche la carica di Presidente dell’accademia di s. Cecilia – il quale
mi valorizzò, fino a portarmi in concerto alla scala di milano. da lì non
mi sono più fermato, lavorando anche molto per il teatro: ho musicato,
tra l’altro, pressoché tutti gli spettacoli
di gabriele lavia fino al 2000.
da un paio d’anni sta organizzando un Festival molto importante. Ce ne può parlare?
sì, si tratta di un festival dedicato all’organo da concerto che va in scena
a roma, presso la sala accademica
del Conservatorio di santa Cecilia. si
chiama “un organo per roma”, risultato di una sinergia tra l’accademia filarmonica romana, il Conservatorio e la Camerata italica. lo
organizzo lì perché purtroppo l’auditorium Parco della musica non ha
in dotazione un organo. si tratta di
una mancanza grave se consideriamo
che questo strumento è presente pressoché in tutti gli auditorium delle
principali città del mondo. la costruzione di un organo nella sala
santa Cecilia del Parco della musica
era stata in realtà inizialmente prevista da renzo Piano, col quale io
stesso mi confrontai in merito a questa opportunità. nel 1995 feci parte
di una commissione incaricata di redigere un progetto, che fu poi approvato e per il quale si attendeva solo la gara d’appalto. Poi divenne Presidente di santa Cecilia luciano Berio, che pensò non fosse più opportuno procedere. io credo che nella
prospettiva di futuri avvenimenti culturali che potrebbero vedere roma
protagonista di fronte al mondo sarebbe opportuno colmare questa lacuna. Peraltro ho consultato due tra
i maggiori costruttori di organi nel
mondo che hanno dimostrato la fattibilità del progetto, senza problemi
logistici per l’auditorium. Per questo
ho ideato questo festival, che rappresenta un modo per smuovere l’opinione pubblica sul merito della
questione e centrare l’attenzione culturale sull’importanza dell’organo
nella musica classica: il repertorio
organistico, come è noto, include autentici capolavori da Bach ai nostri
giorni.
Che bilancio si sente di fare del
Festival, ad oggi?
i risultati del festival, che è arrivato
alla seconda edizione, sono ottimi: ho
l’ambizione di dimostrare che l’organo, pur imponente, è uno strumento da concerto come gli altri e
non deve essere relegato solo nelle
Chiese, ma deve essere suonato nei
luoghi deputati, ovvero le sale da
concerto. aggiungo che i concerti
prevedono l’interazione dell’organo
con altri strumenti musicali, anche
quelli apparentemente insoliti: la marimba, il sax, o un coro di bambini.
Questo per mettere in evidenza come
l’organo sia uno strumento vivo e
dinamico.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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CRoNACA CuLtuRALe
L’epoca d’oro
del cinema italiano
nel racconto per immagini
del grande fotografo
Rodrigo Pais.
La mostra ospitata
al Museo di trastevere
è un’immersione nel boom
economico e nei volti
di un’Italia, quella degli anni ’60,
ottimista e creativa
Il “Pais”
del cinema
di Silvana Nitti Valentini
l
’esposizione Pais del cinema è un
coinvolgente viaggio fotografico nel bianco e nero dei magnifici anni ’60, con l’eccezione di
una luminosa appendice di foto a
colori per la prima volta esposte. un
viaggio compiuto principalmente attraverso gli scatti del cinema italiano,
nel periodo di sua massima popolarità e di divismo internazionale. ma
non solo cinema... infatti le preziose
foto dell’autore, rodrigo Pais (19302007), noto fotoreporter per i principali giornali dell’epoca,
sul cui cognome “gioca” il titolo della mostra, hanno riguardato un vasto raggio di
interessi, documentando nitidamente e
in profondità il boom
economico nelle sue
sfaccettature: sviluppo edilizio, cambiamenti di stili di vita,
complessi casi di cronaca nera, l’ambiente culturale in anni di
particolare fervore e
di forte impegno degli intellettuali e, naturalmente, il cinema
60
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
Vittorio Gassman balla il twist sul set
de Il sorpasso (1962).
ed i suoi protagonisti. ma il cinema,
sia nelle foto di scena sia di back stage, ricco di artigianalità, impegno,
glamour, rappresentava per Pais, oltre che l’affermarsi di grandi talenti
e di una florida industria, lo specchio
dei profondi e rivoluzionari mutamenti socio-economici, il riscatto da
anni di povertà ed il profilarsi di un
nuovo cinismo. insomma, un occhio
fotografico attento e ad ampio spettro: sociale, letterario e cinematografico.
CRoNACA CuLtuRALe
Anna Magnani nella sua abitazione romana (1965).
Claudia Cardinale
alla 14ª edizione del
Premio Strega (1960).
A sinistra: I cantieri della
Basilica di San Giovanni
in Bosco nel nuovo
quartiere Don Bosco
(1955).
ecco allora la mostra
come un articolato
affresco, dove è possibile ammirare sia il
bianco/nero d’artista
delle foto che evidenziano le sagome dei
nuovi quartieri romani in costruzione
(tiburtino, don Bosco ed ostiense) sia,
ad esempio, anna
magnani e Pier Paolo Pasolini fotografati sul set di Mamma Roma, o Pasolini con laura Betti alla prima di
Accattone. Particolare interesse Pais
dimostra per i set dei film tratti dalle opere di scrittori di primo piano, da
La noia, Il disprezzo e Gli indifferenti di
moravia, a La Ragazza di Bube di Cassola, che ben rendono un nuovo modo di comprendere i sentimenti e,
nel caso di La Ragazza di Bube, una ricostruzione viva dell’ancor recente
dopoguerra. affiancate a queste sono esposte le significative foto, scattate sempre da Pais, degli scrittori
stessi, ovvero Cassola, moravia, Calvino e Pasolini al ninfeo di Villa
giulia per il Premio strega o alle
manifestazioni di intellettuali contro la censura nel 1960. altro tema di
interesse dell’artista è l’ultimo e doCReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
61
CRoNACA CuLtuRALe
Brigitte Bardot a spasso per Roma (1967).
Sotto, Alberto Sordi e Giulietta Masina sul set
di Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966)
il protagonista rende in modo esemplare il passaggio tumultuoso e pieno
di contraddizioni dal primo dopoguerra agli anni del miracolo economico.
i mutamenti di mentalità e di morale Pais li racconta attraverso le foto di
film, solo apparentemente piacevoli
commedie all’italiana, quali Il Magnifico Cornuto, Matrimonio all’italiana,
Menage all’italiana, Sedotta ed abbandonata, L’amore difficile, Boccaccio ’70. fotografa anche i set di Il giovedì, sul delicato rapporto figli e genitori separati, di L’eclisse, sull’incomunicabilità
esistenziale, di L’ape regina, sul dirompente affermarsi di una personalità femminile non subordinata,
e, infine, di Scusi Lei è favorevole e contrario? sul divorzio, linea di demarcazione dei costumi.
loroso periodo della seconda guerra
mondiale e le foto delle relative e numerose opere cinematografiche come
Tutti a casa di Comencini e La lunga
notte del ‘43 di Vancini, che trasmettono con forza un passato ancora vicino e drammatico sul quale meditare, le cui ferite sono presenti in un
Paese che, però, vuole e può dimenticare. Come? attraverso una capacità di ripresa economica, un entusiasmo e una creatività non più raggiunti nei decenni successivi, ed un
contestuale cambiamento di mentalità e di costumi. a testimoniare questo rapido mutamento di scenario e
gli aspetti più agri che comunque lo
caratterizzano, le foto dei film Il sorpasso di risi, capolavoro e manifesto
degli anni ’60, Il Boom, dove un alberto sordi al suo meglio cerca di
mantenere in ogni modo un livello
sociale elevato, Una vita difficile, dove
62
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
CRoNACA CuLtuRALe
ma l’italia di quegli anni era anche
l’italia appassionatamente divisa in
colpevolisti ed innocentisti per i grandi casi di cronaca nera, che sempre
Pais documentò sia in qualità di reporter che di fotografo dei film a
questi riferentesi. in particolare scorrono le immagini del clamoroso caso fenaroli-ghiani, perfetto uxorocidio su commissione, e della vasta
eco cinematografica che creò, da Il sicario di damiani al poco conosciuto
A… come assassino di dorigo. in senso più ampio un collegamento è da
leggere anche in Il vedovo, arguto ritratto di “come ti uccido la moglie
ricca”, e nel più esistenziale L’assassino di elio Petri.
alla sensibilità dell’autore non è certo sfuggita l’importanza della cosiddetta Hollywood sul tevere, la presenza dei divi americani protagonisti
della Dolce vita romana, ai quali ha dedicato numerosi ritratti: roma come
set cinematografico ed esistenziale,
una vera caput mundi di splendente
bellezza e molti sorrisi. adeguato
omaggio fotografico viene reso al fascino delle nostre interpreti più af-
a Pais non sfuggì
neanche l’importanza
della cosiddetta
hollywood sul tevere,
con i divi americani
protagonisti della Dolce
vita romana: la Capitale
come set
cinematografico
ed esistenziale,
una vera caput mundi
di splendente bellezza
e molti sorrisi
fermate (loren, Vitti, Cardinale, lollobrigida, mangano, con particolare
attenzione alla compianta e bellissima Virna lisi, che fotografò in molteplici occasioni) o famose per un
arco di tempo più breve (schiaffino,
martinelli, milo, solinas, Koscina,
spaak) che, in quanto a presenza
scenica e recitativa, gareggiano alla
pari, spesso vincendo, con dive internazionali quali Bardot, taylor,
Bergman, Kelly. Presenti anche foto
di alcuni “musicarelli”, film dell’e-
Marcello Mastroianni
e Sophia Loren sul set del film
Matrimonio all'italiana (1964)
poca interpretati dai divi della canzone (mina, rita Pavone, tony renis) e, soprattutto, le più rare e significative foto che documentano gli
stretti rapporti sul set fra registi ed attori, fra registi e scrittori, momenti rubati di abbandono o discussione fra
un ciak ed un altro.
in conclusione, un’esposizione che è
un cortocircuito di bellezza, emozioni, riflessioni, per alcuni suscitatrice di ricordi, per altri di voglia di
approfondire la conoscenza di un
periodo splendente della nostra storia. d’altra parte non poteva essere
che così per una mostra costruita
con le foto del vastissimo archivio di
Pais, ricco di centinaia di migliaia
di scatti di alto valore artistico sui
grandi temi sociali, politici e culturali.
Pais del cinema
Museo di Roma in trastevere
fino al 21 aprile 2015
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
63
CRoNACA CuLtuRALe
Al Vittoriano la retrospettiva
dedicata al genio bolognese,
che ne illustra la vicenda
artistica attraverso un numero
cospicuo di opere di grande
rilevanza, provenienti da
importanti istituzioni
pubbliche e da prestigiose
collezioni private
di Gianfranco Ferroni
Morandi
quando l’arte
è un messaggio
nella bottiglia
Natura morta (1932).
Sotto, Paesaggio
(1942).
a
nche una bottiglia può far nascere un’opera d’arte. e lanciare messaggi emozionanti.
la mostra che roma dedica ai capolavori di giorgio morandi (18901964) documenta il valore dell’artista
bolognese, capace di stimolare la
sensibilità dipingendo gli oggetti della quotidianità. l’esposizione romana illustra la vicenda artistica del pittore felsineo attraverso un numero
cospicuo di opere di grande rilevanza che provengono da importanti
istituzioni pubbliche e da prestigiose
collezioni private, inclusi alcuni capolavori meno noti al grande pubblico concessi eccezionalmente in
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
prestito e accostati in modo inedito
secondo un progetto mirato, pensato appositamente da maria Cristina
Bandera (“specialista” di morandi, a
cui si devono le ultime grandi mostre
internazionali dedicate all’artista)
per questa occasione romana. roma
così accoglie l’opera di morandi dopo la mostra, postuma, curata da
Cesare Brandi alla galleria nazionale d’arte moderna di Valle giulia
nel 1973, con una rassegna che conferma l’attenzione del Vittoriano per
la pittura italiana del secolo scorso.
Natura morta (1957).
Accanto, Natura morta (1953).
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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CRoNACA CuLtuRALe
Morandi era in relazione
con i più famosi critici
e storici dell’arte
del tempo, come
Roberto Longhi
e Lionello Venturi,
che lo seguirono
con attenzione
collezionando
i suoi capolavori
apparentemente statici
e uguali nel tempo.
e invece oggetto di un
continuo rinnovamento
un percorso iniziato nel 2012
con renato guttuso, proseguito nel 2013 con la mostra
dedicata a Cézanne e ai pittori
italiani che dal padre dell’impressionismo trassero ispirazione e nel 2014 con la mostra
“mario sironi. 1885-1961”.
accanto a un centinaio di dipinti ad olio, il percorso di lettura critica non fa mancare le
incisioni, elementi preziosi di
una attività apparentemente
secondaria ma parallela a
quelle pittorica, che valse a
morandi nel 1953 il riconoscimento internazionale del
“gran Premio per l’incisione” alla Biennale di san Paolo in Brasile. opere eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame pro- Paesaggio (1927).
venienti dall’istituto nazionale per la grafica, abitualmente
sciuttezza espressiva e esiti assoluti
non esposte al pubblico per ragioni
della ricerca costante di essenzialità
conservative. Per non parlare di una
di morandi.
sezione di disegni e acquerelli, vere e
morandi era al centro di una serie di
proprie opere autonome, dall’arelazioni epistolari con i più famosi
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CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
critici e storici dell’arte del tempo, come roberto longhi, Carlo ludovico
ragghianti, lionello Venturi, Cesare Brandi, che lo seguirono con estrema attenzione collezionando i suoi
CRoNACA CuLtuRALe
capolavori apparentemente statici e
uguali nel tempo. e invece oggetto di
un continuo rinnovamento, di una
instancabile evoluzione percepibile
già dal primo sguardo nella generosa mostra romana, frutto di un complesso lavoro curatoriale.
morandi ha eseguito molti dipinti
di piccole dimensioni che raffigurano paesaggi, ispirati spesso a quello
che vedeva dalla sua casa di grizzana (oggi grizzana morandi), sull’appennino bolognese, dove amava
passare l’estate. opere che uno storico dell’arte come federico zeri non
esitava a considerare “tra i più alti ca-
polavori del paesaggismo di tutti i
tempi”, citando il giovane Corot,
Cézanne e Piero della francesca.
Case, alberi, strade bianche ricche solo di polvere, ponti che ripropongono gli scorci e i giochi di luce delle nature morte sostituendosi alle bottiglie,
ai bicchiere, ai vasi con i fiori. i paesaggi rappresentano un quinto della
produzione totale di morandi; la loro forza nasce dalla loro poesia quasi “minimalista”, la stessa che aveva
sedotto i suoi grandi amici-estimatori:
da Brandi a longhi, senza dimenticare luigi magnani e lamberto Vitali.
Morandi, vita e opere
morandi, nato il 20 luglio 1890, dimostra una precoce predisposizione artistica e nel 1907 si iscrive all’accademia di
Belle arti. fino al 1911 il suo iter scolastico è eccellente, gli
ultimi due anni sono segnati da contrasti con i professori,
dovuti ai mutati interessi di morandi che ha già individuato
un proprio e autonomo linguaggio. nel 1914 morandi
comincia a esporre: si tiene all’Hotel Baglioni di Bologna
la famosa mostra a cinque in cui figurano, a fianco di morandi, osvaldo licini, mario Bacchelli, giacomo Vespignani e severo Pozzati. gli anni della guerra sono gli anni della stagione metafisica cui appartengono una decina
di opere che rivelano come il ruolo di morandi all`interno
del movimento metafisico sia di piena rilevanza e autonomia. negli anni Venti le sue opere si fanno più plastiche: comincia l`epoca delle nature morte, della metafisica degli oggetti più comuni. Pur non spostandosi da Bologna, l’artista
Complesso del Vittoriano,
“giorgio morandi 1890 - 1964”
fino al 21 giugno 2015
orari
dal lunedì al giovedì 9.30 -19.30;
venerdì e sabato 9.30 - 22.00;
domenica 9.30 - 20.30
Costo del biglietto
€ 12 intero, € 9 ridotto
non resta escluso dai fatti salienti del dibattito intellettuale. fino al 1956 morandi non compie viaggi all’estero,
ma si dimostra sempre molto attento alle occasioni internazionali di rilievo. ancora più rilevante della sua presenza a diverse edizione della Biennale veneziana, è quella alla serie della Quadriennale romana: nel 1930 e nel 1935
morandi fa parte della commissione di accettazione ed è
presente anche come compositore con poche opere significative.
ma il “caso morandi” esplode nel 1939, alla terza edizione della mostra romana: morandi ha un’intera sala personale con 42 oli, 2 disegni e 12 acqueforti e ottiene il secondo
premio per la pittura, alle spalle del più giovane Bruno saetti. si scatenano le polemiche sia sull’attribuzione del primo
premio, sia sul lavoro intrinseco della sala morandiana. morandi continua a lavorare nello studio di via fondazza e nelle estati a grizzana. giungono gli anni della guerra e l’artista, nel giugno del 1943, si ritira sfollato nel paese appenninico dove si sviluppa quella “grande stagione” che
francesco arcangeli ravvisa nei “Paesaggi” e nelle “nature morte” del 1942-43. nella Biennale del 1948 morandi
riceve il primo premio che rinnova l`interesse della stampa e del pubblico nei confronti di quello che una cerchia di
estimatori, selezionata ma sempre più ampia, considera ormai come uno dei maestri del secolo. morandi infatti gode del favore dei più esclusivi ambienti internazionali e alcune sue opere vengono ospitate in prestigiose rassegne del
nord europa e negli stati uniti. È d’altronde sufficiente
scorrere l’elenco delle esposizioni all’estero per rendersi conto di quanto sia considerata l’opera del maestro bolognese. morandi si spegne a Bologna il 18 giugno 1964. una prova della attuale popolarità mondiale di morandi? nel
2009, il presidente degli stati uniti Barack obama ha
portato alla Casa Bianca una sua “natura morta”.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
67
PILLoLe D’ARte
l
’oratorio del gonfalone, atRoma
tuale sede del Coro Polifonico
romano, ha il suo ingresso
principale da via del gonfalone, una
traversa di via giulia, dove la piccola facciata seicentesca dell’edificio
non lascia prevedere la grandiosità
dell’interno. la vasta aula unica absidata e percorsa da un coro ligneo,
che costituisce lo spazio dell’oratorio,
La vasta aula dell’oratorio, costruito nel ‘500, è ricoperta nelle
è infatti ricoperta nelle pareti da una
pareti da una serie di affreschi straordinari, di enormi dimensioni,
serie di affreschi straordinari, di enormi dimensioni, raffiguranti la pasraffiguranti la passione di Cristo. Ripercorriamone la storia
sione di Cristo, ed è coronata da un
soffitto ligneo intarsiato, nel quale
troneggia al centro l’immagine della
Vergine che protegge, sotto al suo
mantello, gli adepti della confraternita del gonfalone.
tale associazione era nata come confraternita già nel 1267, ma solo intorno alla metà del 1400 si unificò
sotto il nome del gonfalone, riunendo altre confraternite devozionali sorte con analoghi scopi di assistenza e beneficenza. il primo luogo
che la confraternita ebbe come sede
ufficiale era la piccola chiesa di santa lucia del gonfalone, poi soprannominata santa lucia Vecchia quando, a seguito dei suoi continui allagamenti causati dalle piene del tevere, fu costruita una nuova chiesa
dedicata a santa lucia, oggi ancora
aperta su via dei Banchi Vecchi.
fu poi nel 1544
che l’arciconfraL’esecuzione degli
ternita decise di
costruirsi una
affreschi dell’oratorio
sede più impordurò fino al 1580, e se
tante, collocandi alcune scene sono
dola sopra alla
identificati come autori
vecchia chiesa
importanti artisti quali
di santa lucia,
Livio Agresti, Marco Pino
in modo da
o Federico Zuccari,
mettere il nuoin altre gli studiosi
vo edificio ad un
hanno comunque
livello rialzato
riconosciuto lo stile
rispetto a quello
di altri grandi maestri
del fiume. terminata la codel Manierismo come
struzione delDaniele da Volterra o la
l’oratorio, a
scuola del Beccafumi
partire dal 1568
furono iniziati
68
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
l’oratorio
del Gonfalone
PILLoLe D’ARte
Federico Zuccari
gli affreschi, in un primo momento
affidati a Jacopo Bertoja, il quale
strutturò l’impianto generale della
decorazione, il cui tema iconografico fu voluto dalla confraternita.
le storie della passione di Cristo che
si susseguono sulle pareti, rievocano
infatti la processione che la confraternita organizzava, allestendo per
l’occasione delle messe in scena della Via Crucis, prima nella Basilica di
san giovanni in laterano, poi al
Colosseo. durante questa recita gli
eventi sacri della passione di Cristo
venivano fatti interpretare da attori,
con forte connotazione realistica.
Ciò provocava un eccitato coinvolgimento emotivo tra gli spettatori, i
quali spesso trascendevano in comportamenti incontrollati, che culminavano sovente con autentiche aggressioni al quartiere ebraico, in nome di una parossistica volontà punitiva nei confronti di coloro che venivano indicati come deicidi.
a seguito di tali eccessi il rituale della via Crucis venne proibito da papa
Paolo iii nel 1539, con grande disappunto da parte dei rettori della
Confraternita che, per questo, quando costruirono la loro nuova sede, lo
vollero ricordare.
l’esecuzione degli affreschi dell’oratorio durò fino al 1580, e se di alcune scene sono identificati come
autori importanti artisti quali
livio agresti, marco Pino o
federico zuccari, in altre gli
studiosi hanno comunque riconosciuto lo stile di altri grandi maestri del manierismo come daniele da Volterra o la
scuola del Beccafumi.
le immagini della Passione,
tutte di straordinaria efficacia
scenografica, sono sormontate,
in un registro superiore, da figure di Profeti e sibille, nelle
quali rivive, evidentemente,
l’insegnamento del michelangelo della sistina, e sono separate da finte colonne tortili dipinte per ricordare il tempio di
re salomone. in esse le diverse forme
espressive concorrono a creare un
racconto serrato e stringente, tanto
da renderle per lo spettatore un’esortazione a rivivere il dolore di Cristo attraverso una partecipazione
sentimentale che può accomunare
gli uomini di tutti i tempi e i devoti di
tutte le fedi.
Licia Sdruscia
nato nel 1542 nel ducato di
urbino, federico zuccari fu uno
dei più importanti pittori del
manierismo romano, nonché
critico e teorico dell’arte. formatosi prima a roma nella bottega del fratello maggiore taddeo, già affermato artista della
capitale, fu accettato all’accademia del disegno di firenze
nel 1565, della quale divenne
dal 1573 reggente a vita. scrisse
i fondamenti dello statuto dell’accademia di san luca a roma, assumendovi poi la carica di
principe nel 1593. il grande prestigio di cui godette in vita lo
portò ad avere committenze importanti non solo in italia , ma
anche in inghilterra, dove ebbe commissione di
eseguire i ritratti di elisabetta i e maria stuarda, e
in spagna dove lavorò alla
decorazione
dell’escorial
per filippo ii
divenendo
suo pittore di
corte.
tra le sue
opere romane
più famose
vanno ricordati i lavori nelle
chiese di trinità dei monti e in
san marcello al Corso, oltre che
quelli nella Cappella Paolina in
Vaticano, dove subentrò dopo
la morte di michelangelo e nell’oratorio del gonfalone. morì
ad ancona nel 1609.
CReDIto CooPeRAtIVo DI RoMA 1-2015
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BIBLIoteCA
Alla ricerca del passato
Il primo romanzo di Pino Basile, una battaglia tra l’oggi e le emozioni
di un passato lontano che vogliono riemergere ad ogni costo per chiederci
conto delle nostre azioni
4 giorni… 4 mesi… 4 anni… è il titolo del primo romanzo di Pino Basile, siciliano di Catania, trasferitosi poi a roma, attratto dal fascino di Cinecittà. il romanzo, a detta del suo autore, è stata una “battaglia tra la realtà odierna e le emozioni più intense, vissute in passato, che vogliono riemergere ad
ogni costo per chiederti conto delle tue azioni”. la storia è quella di giampaolo morelli, la cui moglie torna a roma, lasciandolo in sicilia, insieme con quella verità che da sempre bussa alla sua coscienza: la loro incompatibilità. lui ha cambiato una ventina di posti di lavoro e subìto tre licenziamenti
in tronco, riuscendo, però, ad assicurare un certo benessere ai famigliari e a raggiungere la pensione.
ora, a 65 anni, a bordo del suo adorato camper, scopre il modo di sfogarsi: scrivere per testimoniare
quanto l’eccessivo “amore di mamma”, possa rivelarsi nocivo. Così scorrendo i suoi anni verdi vissuti nella roma degli anni ’60, capisce di aver sbagliato a sposare sua moglie. la ragazza giusta l’aveva incontrata, abbandonandola però in fretta per un eccesso di invisibile e “stupido orgoglio di
giovane siciliano sbandato”. e mai dimenticata! Quando, inaspettatamente, apprende che ci furono delle interferenze in quella relazione, si sente defraudato e tradito, ma, anche, liberato dalle tante incertezze. È la molla che lo fa decidere a rintracciare quella
ragazza. la determinazione, la nuova attività di scrittore e il destino saranno i suoi compagni di viaggio.
Pino Basile, 4 giorni… 4 mesi… 4 anni…, edizioni eracle
www.pinobasile.it - www.4giorni4mesi4anni.it
Lo sviluppo della fascia tirrenica
nicola de matteo è l’autore di Passoscuro e dintorni, una corposa opera storica sulla cittadina laziale in
cui abita dal 1966. da questa dettagliata conoscenza del territorio de matteo prende spunto oggi per
attirare l’attenzione sulle possibilità di sviluppo della fascia costiera che va da montalto di Castro a
torvaianica, derivanti dal corridoio tirrenico di prossima realizzazione. i lavori per il collegamento
diretto dell’autostrada Civitavecchia-roma con la nuova autostrada che porterà fino a latina, Cisterna
e Valmontone non sono ancora iniziati ma comunque prossimi a partire. Questi lavori, una volta terminati, indurranno molti automobilisti a passare nel territorio tirrenico. È necessario quindi, dice de
matteo, prepararsi per l’evento, che può essere finalmente volano per un nuovo, auspicato sviluppo.
nicola de Matteo, Passoscuro e dintorni, edizioni grafiche manfredi
I nostri soci: l’angolo della poesia
Voci di bimbi
Passeggio per strada, c’è un parco vicino
Le voci dei bimbi distraggono il mio passo felino
Sentendo chiamare “nonno, nonnino!”
Mi volto deciso, l’istinto mi dice: è il mio nipotino!
Con passo più svelto gli vado vicino,
Lo guardo nel viso e si spaventa poverino!
Non era certo lui quel che ho sentito.
Per la miseria, mi dico, questi bambini, hanno tutti lo stesso vocino,
mi volto deluso, riprendo il mio passo e proseguo il cammino...
Giuliano Bertasi
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Via di Torrenova, 141 - Tel. 06.5286.5271
121 - MONTESACRO
P.zza Monte Gennaro, 49 - Tel. 06.5286.5281
124 - PIETRALATA
Via dei Durantini, 394 - Tel. 06.5286.5301
125 - TOR VERGATA
Via Manzini, snc - Tel. 06.5286.5311
128 - INFERNETTO
Via Erik Satie, 20 - Tel. 06.5286.5346
132 - TRASTEVERE
P.zza G. G. Belli, 2 - Tel. 06.5286.5366
133 - SAN LORENZO
Via Tiburtina, 136/138 - Tel. 06.5286.5376
134 - LIDO DI OSTIA
Via Pietro Rosa, 37 - Tel. 06.5286.5386
135 - COLLE PRENESTINO
Via Prenestina, 1171 - Tel. 06.5286.5396
140 - NOMENTANO TIBURTINO
Via della Lega Lombarda, 15/21
Tel. 06.5286.5426
142 - PONTE DI NONA
Viale Francesco Caltagirone, 323/325
Tel. 06.22184002
145 - MAGLIANA
Via della Magliana, 150 - Tel. 06.5506215
146 - TRIONFALE
Via Trionfale, 8682 - Tel. 06.30602485
147 - ARCO DI TRAVERTINO
Via Rocca di Papa, 118 - Tel. 06.78393829
153 - TORRE MAURA
Largo dei Colombi, 5 - Tel. 06.45543246
154 - PANTAN MONASTERO
Via di Casal Selce, 300 - Tel. 06.5286.6001
158 - CIRC. NE OSTIENSE
Circ.ne Ostiense, 116 - Tel. 06.5286.5134
159 - PALMAROLA
Via della Palmarola, 16 - Tel. 06.5286.5078
163 - VERMICINO
Via di Vermicino, 124 - Tel. 06.5286.6500
165 - CONCA D’ORO
Via Val Santerno, 2 - Tel. 06.5286.5180
168 - OSTERIA DEL CURATO
Via A. Burri, 19 - Tel. 06.5286.6645
169 - TORRESINA
Via I. Montanelli, 109 - Tel. 06.5286.6653
170 - VILLA VERDE
L.go S. Maria di Leuca, 8 - Tel. 06.5286.6660
171 - CASAL BERNOCCHI
Via Rubiera snc - Tel. 06.5286.6667
175 - MALATESTA
Piazza Malatesta, 58/64 - Tel. 06.5286.5371
178 - MEZZOCAMMINO
Via B. Cavaceppi, 99 - Tel. 06.5286.5525
179 - ANAGNINA
Via Anagnina, 459 d/f - Tel. 06.5286.5715
180 - BORGHESIANA
Via Torregrotta, 151 - Tel. 06.5286.5431
182 - GIARDINETTI
Via degli Orafi, 68 - Tel. 06.5286.5465
183 - BOCCEA
Piazza Giureconsulti, 5/8
Tel. 06.5286.5394
184 - CENTOCELLE-PIAZZA DEI MIRTI
Via dei Platani, 98a/d - Tel. 06.5286.5480
186 - VESCOVIO
Viale Somalia, 195 - Tel. 06.5286.6633
PROVINCIA DI ROMA
40 - S. LUCIA DI FONTE NUOVA
Via Palombarese, 417 - Tel. 06.5286.5701
41 - POLI - ORZIERE
Piazzale Orziere, 4 - Tel. 06.9551598
44 - SACROFANO
Via dello Stadio, 38 - Tel. 06.5286.5721
45 - MENTANA
Via A. Moscatelli, 160 - Tel. 06.5286.5746
46 - CERVETERI
Via Settevene Palo, 66 - Tel. 06.5286.5761
47 - VICOVARO
Via S. Vito, 11 - Tel. 0774.520230
48 - MACCARESE
Via Castel S. Giorgio - Tel. 06.5286.5776
59 - CIVITAVECCHIA
Viale XXIV Maggio, 2 - Tel. 06.52866575
79 - VELLETRI
Via G. Oberdan, 34 - Tel. 06.5286.5811
106 - FIUMICINO
Via delle Ombrine, 17 - Tel. 06.5286.6062
110 - POMEZIA
Via Cavour, 27/29 - Tel. 06.5286.5186
111 - GUIDONIA MONTECELIO
Via Maremmana Inferiore, 93
Tel.0774.520210
112 - LARIANO
Via Roma, 2/10 - Tel. 06.5286.5196
113 - ARDEA
V.le Nuova Florida, 64 - Tel. 06.5286.5206
115 - LIDO DEI PINI (Ardea)
Lungomare della Pineta, 128
Tel. 06.5286.5226
118 - CASALI DI MENTANA
Via Nomentana, 106 - Tel. 06.5286.5251
122 - GALLICANO NEL LAZIO
Via Aldo Moro, 19/21 - Tel. 06.5286.5991
123 - RIGNANO FLAMINIO
Via G. Carducci, 1 - Tel. 0761.518904
126 - SEGNI
P.zza Cesare Battisti, 4/5
Tel. 06.5286.5321
127 - COLLEFERRO
Via B. Buozzi, 17/21 - Tel. 06.5286.5331
129 - TIVOLI TERME
Centro Comm.le “Le Palme”
Via Tiburtina Valeria km. 22,300
Tel. 06.52866520
130 - ARANOVA (Fiumicino)
Largo Goni, 8 -Tel. 06.5286.5356
137 - FONTE NUOVA
Via Nomentana, 543 - Tel. 06.5286.5406
138 - SANTA MARINELLA
Via Aurelia, 183 - Tel. 0766.508390
139 - MONTEROTONDO
Via Salaria, 110 - Tel. 06.5286.5416
144 - MAGLIANO ROMANO
Piazza Risorgimento, 1 - Tel. 06.5286.5736
149 - BRACCIANO
Via S. Negretti, 31/A - Tel. 06.99802560
150 - FIANO ROMANO
Via Luigi Giustiniani, 14 - Tel. 0765.481504
151 - ARTENA
Via Cardinale Scipione Borghese, 10
Tel. 06.951.6269
156 - TORVAIANICA (Pomezia)
Piazza Ungheria, 10 - Tel. 06.9826.9794
162 - PASSOSCURO (Fiumicino)
Via San Carlo a Palidoro, 272
Tel. 06.5286.6490
174 - MANZIANA
Via Braccianese Claudia km. 27,30
Tel. 06.5286.5216
181 - LADISPOLI
Via Flavia, 41/45 - Tel. 06.5286.5755
PROVINCIA DI FROSINONE
131 - FROSINONE
Via Aldo Moro, 415 - Tel. 0775.833905
136 - SORA
Piazza Alcide De Gasperi, snc
Tel. 0776.838095
143 - CECCANO
Via Anime Sante, 20 - Tel. 0775.833920
148 - FERENTINO
Via Casilina Sud - Tel. 0775.833980
155 - ANAGNI
Via Rotabile San Francesco snc
Tel. 0775.769276
164 -ANAGNI CENTRO
Via Giminiani, 17/A - Tel. 0775.734037
172 - GIGLIO DI VEROLI
Via Sant’Angelo in Villa, 26
Tel. 0775.833974
Il primo
conto corrente
a ridotto
impatto ambientale
177 - TORRICE (Fr)
Via Regina Elena, 14 - Tel. 0775.833930
Quando si parla di ecosostenibilità o di sviluppo sostenibile si parla dell’ambiente in cui viviamo, che abbiamo
l’obbligo di migliorare dal punto di vista economico,
sociale e naturale.
Essere “ecosostenibile” diventa quindi un’esigenza, anche in banca. Proprio per questo BCC Roma presenta
Conto BCCecò il primo conto corrente a ridotto impatto
ambientale.
Oppure promuovendo una mobilità sostenibile nelle
nostre città attraverso la promozione e il finanziamento
degli abbonamenti ai trasporti pubblici. Ma anche fornendoti gratuitamente una banca on line aperta 24 ore
su 24 nella quale potrai consultare e disporre, anche dal
tuo tablet e smartphone, del tuo conto corrente, risparmiando tempo, carburante e quindi denaro.
COME PUÒ UN CONTO CORRENTE RIDURRE
L’IMPATTO SULL’AMBIENTE?
NEL CANONE MENSILE SONO INCLUSI
I SEGUENTI SERVIZI:
Per esempio non producendo carta; infatti, Conto
BCCecò prevede l’invio di tutte le comunicazioni bancarie per via telematica, abbattendo il costo della produzione e dell’invio della documentazione cartacea*.
u Carta Bcc Cash V-pay, carta di debito abilitata sui cir-
PROVINCIA DI LATINA
42 - CORI
Piazza Signina, 27 - Tel. 06.9678125
43 - NORMA
Piazza Roma snc, 15 - Tel. 0773.354236
53 - CISTERNA DI LATINA
Via Monti Lepini, snc - Tel. 06.5286.5786
141 - APRILIA
Corso Papa Giovanni XXIII, 57
Tel. 06.5286.5436
185 - LATINA
Via G. Carducci, 17/31
Tel. 06.5286.6814
PROVINCIA DI RIETI
55 - SELCI SABINO
Via Roma, 18 - Tel. 0765.519748
56 - OSTERIA NUOVA
Via Amerigo Vespucci, 21
Tel. 0765.819256
62 - AMATRICE
Corso Umberto I, 141 - Tel. 0746.276865
76 - RIETI
Piazza Cavour, 62 - Tel. 0746.276840
109 - POGGIO MIRTETO
Via Ternana, 2/c - Tel. 0765.268008
cuiti Bancomat, Pagobancomat e V-pay;
u Carta Bcc Tasca, carta prepagata, ricaricabile circuito
Mastercard;
u Relax Banking dispositivo famiglie, anche nella ver-
sione “Mobile” per Smartphone.
In più riceverai una Newsletter elettronica che ti aggiornerà sulle più importanti iniziative “green” del tuo territorio e sulle novità in ambito di ecosostenibilità.
*Si precisa che l’invio di tali documenti in via telematica sarà
relativo a tutti i prodotti e servizi bancari collegati al nominativo (totale rinuncia alle comunicazioni cartacee).
PROVINCIA DI VITERBO
108 - CIVITA CASTELLANA
V.le Giovanni XXIII, 44 - Tel. 0761.518900
152 - CANINO
Via della Repubblica, 23 - Tel. 0761.438251
160 - TUSCANIA
Via Tarquinia, 104/105 - Tel. 0761.436523
166 - VITERBO
Via Monte Zebio - Tel. 0761.1710397
176 - MONTEFIASCONE
Via Cardinale Salotti, 21 - Tel. 0761.518912
187 - TARQUINIA
Strada Provinciale Porto Clementino snc
Tel. 0766.842510
188 - MONTE ROMANO
Piazza XXIV Maggio, 4 - Tel. 0766.860024
189 - FARNESE
Corso Vittorio Emanuele III, 404
Tel. 0761.458350
190 - MONTALTO DI CASTRO
Via Aurelia, 1/3 - Tel. 0766.8700180
191 - ISCHIA DI CASTRO
Via Roma, 33 - Tel. 0761.425227
PROVINCIA DELL’AQUILA
37 - PESCASSEROLI
V.le Principe di Napoli, 48
Tel. 0863.911086
38 - SCANNO
Via Napoli, 23 - Tel. 0864.74340
39 - CASTEL DI SANGRO
Via Sangro snc - Tel. 0864.842903
51 - SCURCOLA MARSICANA
C.so V. Emanuele III, 9 - Tel. 0863.404172
52 - CAPISTRELLO
Via Roma, 126 - Tel. 0863.404180
57 - ORTUCCHIO
Via Portanova, 33 - Tel. 0863.830371
58 - TRASACCO
Via Cavour, 21 - Tel. 0863.404187
60 - TAGLIACOZZO
Via Vittorio Veneto snc
Tel. 0863.698056
68 - AVEZZANO
Via G. Garibaldi, 113 - Tel. 0863.404146
73 - SASSA SCALO (L’Aquila)
Strada Statale 17
Km 24,900 - Tel. 0862.310639
99 - L’AQUILA CENTRO
Viale Aldo Moro, 33
Tel. 0862.310617
100 - MONTEREALE
Via Nazionale, 53 - Tel. 0862.901221
101 - L’AQUILA
Viale XXV Aprile snc - Tel. 0862.310618
102 - CAGNANO AMITERNO
Via S. Giovanni snc - Tel. 0862.310633
104 - CELANO
Via O. Ranelletti, 200 - Tel. 0863.404164
107 - ROCCARASO
Via C. Mori, 6 - Tel. 0864.842915
157 - PAGANICA (L’Aquila)
Via del Rio, 15 - Tel. 0862.680423
161 - AVEZZANO
Via XX Settembre, 327 - Tel. 0863.1940650
SPORTELLI INTERNI
RAI
Via Montello, 1 - Roma - Tel. 06.5286.5531
MINISTERO DI GIUSTIZIA
L.go Daga, 2 - Roma - Tel. 06.5286.5462
SERVIZI DI TESORERIA
E CASSA A DOMICILIO
ENTI
AEROPORTO DI PRATICA DI MARE
Via Pratica di Mare, 45 - Tel. 06.52865134
A.S.L. RM A
Via L. Ariosto, 3/9 - Roma - Tel. 06.5286.5086
A.S.L. VITERBO
Strada Sammartinese snc - Tel. 06.5286.5120
A.T.E.R.
Lungotevere Tor di Nona,1 - Roma
Tel. 06.5286.5496
CENTRO SVILUPPO MATERIALI
Via Castel Romano, 100 - Roma
Tel. 06.5286.5821
F.I.T. - Federazione Italiana Tabaccai
Via Leopoldo Serra, 32 - Roma
Tel. 06.5286.5571
ISTITUTO ROMANO SAN MICHELE
Piazzale A. Tosti, 4 - Tel. 06.5286.5576
OSPEDALE S. CAMILLO
Circonvallazione Giannicolense, 87 - Roma
Tel. 06.5286.5836
OSPEDALE NUOVO REGINA MARGHERITA
Via Morosini, 30 - Roma Tel. 06.5286.5101
SOGEI
Via Mario Carucci, 99 - Tel. 06.5286.5090
TESORERIE COMUNALI
ALFEDENA (Aq)
Via E. De Amicis - Tel. 0864.842924
ALLUMIERE (Roma)
Via Roma, 57 - Tel. 0766.967580
ANVERSA DEGLI ABRUZZI (Aq)
Piazza Roma, 7 - Tel. 0864.842923
BARREA (Aq)
Via Sarentina, 26 - Tel. 0864.88260
CAMPOTOSTO (Aq)
Via Roma, 17 - Tel. 0862.900313
CASTEL MADAMA (Roma)
Via Roma, 19 - Tel. 06.52865064
CIVITELLA ALFEDENA (Aq)
Via Nazionale, 2/A - Tel. 0864.890499
COLLELUNGO SABINO (Ri)
Via V. Veneto, 15 - Tel. 0765.85149
CORI VALLE (Lt)
Via Accrocca, 1 - Tel. 06.5286.5061
GALLESE (Vt)
P.zza Duomo, 1 - Tel. 0761.495391
LECCE DEI MARSI (Aq)
Corso d’Italia, 1 - Tel. 0863.88361
MAZZANO ROMANO (Roma)
Via Milano, 2 - Tel. 06.9049037
PESCOCOSTANZO (Aq)
Strada della Fontana 14/18
Tel. 0864.842922
ROCCA MASSIMA (Lt)
Via del Comune - Tel. 06.9664745
VILLALAGO (Aq)
P.zza Celestino Lupi - Tel. 0864.740450
VILLAVALLELONGA (Aq)
Via Marsicana - Tel. 0863.949013
VILLETTA BARREA (Aq)
Via Benedetto Virgilio, 29 - Tel. 0864.895009