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KIM SOOJA
DOME, 2003-2007
programma Nouveaux Commanditaires / Nuovi Committenti promosso dalla Fondation de
France, Parigi e dalla Fondazione Adriano Olivetti, Roma
mediazione Francesca Comisso, a.titolo, e Xavier Douroux
1. Kim Sooja al Piccolo S. Bernardo con alcuni committenti. 2. 3. Interno di Dome, rendering di progetto. 4. St. Bernard Lightfield View, rendering di progetto dell’installazione luminosa.
luogo Hospice du Col du Petit St. Bernard
committenti Association du Petit-Saint Bernard, Sèez, Francia
partner del progetto Ordine Mauriziano, Programma Interreg, Parco Nazionale della Vanoise, Direzione Regionale
della Cultura, Regione Rhone-Alpes, Consiglio Generale della Savoia, SIVOM dell’Alta Tarantasia, Regione Autonoma
della Valle d’Aosta. Valdigne, Comune di la Thuile, Fondazione Nazionale del Credito Agricolo, Fondation de
France, Fondazione Adriano Olivetti
un progetto di Kim Sooja
in collaborazione con Bernardo Zavattini
fase di realizzazione progetto preliminare
Fondato da San Bernardo nel XI secolo e poi soggetto a numerose distruzioni e rifacimenti, l’Hospice sorge su
territorio francese, a pochi metri dal confine con l’Italia, a oltre 2000 metri d’altezza. Luogo di passaggio tra
i due paesi, collocato in una posizione impervia che ne rende tuttora possibile l’accesso solo nei mesi estivi,
l’Hospice è nato per offrire ospitalità e riparo ai pellegrini, ai mercanti e ai viandanti, e per diffondere nell’area
il messaggio religioso cristiano. Di proprietà dell’Ordine Mauriziano, l’edificio è stato restaurato grazie all’azione
di un’associazione di abitanti dei comuni vicini. Comprende un’area destinata a rifugio alpino, un centro di
informazione sugli aspetti storici, paesaggistici e geologici dell’area e un centro d’incontro europeo. L’intenzione
dell’associazione è di “far rivivere” il luogo, rispettando le sue originarie vocazioni secondo un rapporto con la
realtà contemporanea. A questo scopo ha fatto appello a Nuovi Committenti, coinvolgendo per la prima volta
entrambe le fondazioni promotrici. La richiesta di un luogo destinato al raccoglimento individuale, in un contesto
di straordinaria bellezza paesaggistica e di profondo isolamento, ha condotto i mediatori alla proposta dell’artista
coreana Kim Sooja, nel cui lavoro i temi della memoria individuale e collettiva, del rapporto tra individuo e
comunità, e di una spiritualità intesa quale dimensione di ricerca personale, indagata nel rapporto con il contesto
naturale e urbano, si legano alla capacità di innescare una fitta trama di relazioni. Attraverso la pratica, materiale
e metaforica, del cucito, Sooja Kim crea legami e connessioni tra individui, culture, storie vicine e lontane. Il
progetto dell’artista, realizzato in collaborazione con il light designer Bernardo Zavattini, prevede una struttura
a semisfera soggetta a variazioni cromatiche di origine luminosa e, all’esterno, l’installazione di proiettori che
illuminano porzioni di paesaggio nelle ore serali.
La proposta dell’artista è stata presentata all’associazione dei committenti nel mese di febbraio 2003, ed è
attualmente in attesa di realizzazione.
Kim Sooja è nata a Taegu, Corea, nel 1957. Vive a New York. Presente con il suo lavoro nelle principali manifestazioni espositive a
carattere internazionale - quali le Biennali di Valencia (2003), Kwangju e Taipei (2000), Sao Paulo (1998), Venezia (1999), Istanbul
(1997), la Whitney Biennial di New York (2002) e la Biennale di architettura di Bejing (2006) - e in mostre nei musei di tutto il
mondo, ha al suo attivo molte importanti personali. Tra le più recenti, To Breathe - A mirror woman (Respirar - Una mujer espejo)
al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid (2006), Journey into the World, The National Museum of Contemporary Art di
Atene (2005), e Conditions of Humanity, tenutasi al Musée d’Art Contemporain di Lyon, al PAC di Milano e al Museum Kunst Palast di
Düsseldorf (2003-2004).
a.titolo, progetti per l’arte contemporanea
via cavour 14, 10123 torino, italy
t +39 011 8122634
www.atitolo.it | [email protected]