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FRODE ALIMENTARE: SEQUESTRATE OLTRE 4MILA BOTTIGLIE E LATTINE
(9 Colonne) Roma, 5 mar- L’operazione “Frizzyandgo” della Guardia di finanza Provinciale di Roma
ha scopeto un commercio di bibite illegali messo in atto da una catena di discount alimentari
operanti nel comprensorio dei Castelli Romani e del frusinate. Operazione che ha permesso di
sequestrare 4mila fra bottiglie e lattine di bibite.
Ad affermarlo è l’Udicon – Unione per la Difesa dei Consumatori.
I prodotti recavano delle etichette false contenenti informazioni non veritiere: le bibite,
originariamente destinate al mercato dell’est europeo, recavano, sovrapposte a quelle originarie
in lingua straniera, delle etichette adesive con indicazioni mendaci circa la loro composizione
organolettica. Le false informazioni riguardavano, ad esempio, il contenuto minimo di succo
d’arancia (la normativa europea stabilisce un 12% mentre le bottiglie illegali ne contenevano
appena l’1%) e la presenza di coloranti e dolcificanti artificiali non ammessi nelle produzioni
nazionali.
L’udicon ricorda che l’anno scorso si schierò in prima linea affinché il nostro paese non si allineasse
alla normativa europea che prevedeva la percentuale minima di succo di arancia nelle bibite.
Saremo sempre vigili - prosegue la nota - su tutto ciò che può danneggiare la salute dei
consumatori augurandoci che tutti gli organi preposti facciano altrettanto.
L’Udicon – Unione per la Difesa dei Consumatori – rivolge un appello a tutti i consumatori che
dovessero scorgere delle irregolarità a non esitare a contattarci al nostro numero verde (800 305
503) o tramite e-mail ([email protected]).
051109 MAR 10
SERVIZIO CIVILE, UDICON: IMPEGNO SOCIALE DI PRIM’ORDINE
(9Colonne) Roma, 5 mar – Nella giornata odierna si è svolta al Quirinale alla presenza del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la celebrazione della giornata del servizio civile
nazionale. L’Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), istituto riconosciuto ad espletare il
servizio civile a livello nazionale si riconosce pienamente nello slogan celebrativo “Il servizio civile,
una scelta che cambia la vita”. Come ente che espleta tale servizio - si afferma nella nota “portiamo la testimonianza concreta di come il servizio civile rappresenti un impegno sociale di
prim’ordine, ma anche un opportunità di inserimento nel mondo del lavoro per molti giovani”.
“Applaudiamo all’intervento fermo e deciso del sottosegretario Giovanardi a voler stanziare altri
24 milioni di euro per finanziare il fondo del servizio civile. Un segnale forte che questo governo da
al mondo dei giovani che come ha detto il Capo dello Stato rappresentano motivo di orgoglio della
nostra nazione”.
051329 MAR 10
CONSUMATORI; UDICON: I TEMPORARY SHOP CONVENGONO, MA ATTENZIONE...
(9Colonne) Roma, 12 mar - Si chiamano temporary shop, negozi che vengono aperti per un
periodo limitato (da un minimo di alcune ore ad un massimo di due settimane) e che offrono
prodotti specifici a prezzi scontati: grandi griffe, abiti vintage, creazioni d'artigianato, ecc. Queste
attività rappresentano la nuova frontiera dello shopping - afferma l'Udicon in una nota - e da
qualche anno ormai si stanno diffondendo sul mercato italiano. Il temporary shop è meno
impegnativo di un vero negozio, gioca sull'effetto sorpresa e lo scopo principale non è più quello di
fidelizzare, bensì di far partecipare i clienti ad un evento, farli sentire parte di qualcosa di speciale
ed unico. Rispetto agli outlet tradizionali, questi negozi hanno il vantaggio di offrire sconti che si
aggirano intorno al 50 - 70% e di proporre non le vecchie collezioni di abbigliamento, ma quelle
nuove. Anche per chi apre un temporary shop i vantaggi non sono pochi: non bisogna sobbarcarsi
le spese fisse di un affitto o di un personale per dodici mesi e soprattutto si lanciano i prodotti in
periodi e luoghi particolarmente adatti alla vendita (ad esempio, le festività natalizie). Dal
momento però che questi negozi hanno vita breve, come ci viene garantito il servizio di post
vendita? L'Udicon - Unione per la Difesa dei Consumatori - consiglia di controllare la presenza,
chiara e nitida, di una data di chiusura del negozio: infatti i diritti del cliente sulla merce acquistata
sono gli stessi dei normali negozi, in termini di garanzie, sicurezza, durata e qualità del prodotto.
Se il temporary shop ha già chiuso, e vogliamo sapere su chi rivalersi, è necessario informarsi su
chi era il titolare dell'attività di vendita (il marchio o dettagliante venditore), verificando lo
scontrino di acquisto e facendo una visura semplice presso la Camera di Commercio. (red)
121034 MAR 10
A cura di Gianluca Polifrone