La Scuola in MOVIMENTO

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La Scuola in MOVIMENTO
LA SCUOLA INCLUSIVA
buone pratiche in Educazione Fisica
Seminario A.P.A
LA SCUOLA IN...MOVIMENTO
PRATICHE INCLUSIVE
PER MIGLIORARE
LE RELAZIONI ATTRAVERSO
ATTIVITA' MOTORIE/ESPRESSIVE
di Silvia Cabano
La Spezia,21 Aprile2015
“A nessuno importa se non sei bravo nella
danza. Solo alzati e danza!"
Martha Graham
INTEGRAZIONE
E' UNA SITUAZIONE
UNO STATO
UNA CONDIZIONE
un processo basato
principalmente su strategie
per portare l’alunno
diversamente abile
a essere quanto più
possibile
simile agli altri
INCLUSIONE
E' UN PROCESSO
UNA FILOSOFIA
DELL'ACCETTAZIONE
una scatola all'interno della quale
“vengono contenuti”
gli alunni a prescindere da :
genere, cultura, sesso,linguaggio...
E' la capacità di fornire un' adeguata
valorizzazione,rispetto ed opportunità
a scuola e nel sociale
L'EDUCAZIONE INCLUSIVA
come abbiamo lavorato
non prima “riabilitare”
poi socializzare
poi far apprendere
MA
abbiamo cercato di integrare in un contesto scolastico
ricco nel confronto con i docenti e con i compagni
Abbiamo cercato di FORNIRE UN CONTENITORE...
dentro al quale gli alunni sono stati :
- VALORIZZATI
- TRATTATI con RISPETTO
dando loro = OPPORTUNITA'
di vita SCOLASTICA/SOCIALE
considerando il modo in cui ognuno esprime
PROPRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
...
RUOLO DELLA SCUOLA
Una scuola che ‘INCLUDE’ è una scuola che:
‘PENSA , PROGETTA’ tenendo a mente proprio tutti.
Una scuola che
non si MUOVE in condizione di EMERGENZA
Una SCUOLA INCLUSIVA si MUOVE
sul binario del miglioramento organizzativo
perché nessun alunno sia sentito come :
“NON APPARTENENTE, NON PENSATO, NON ACCOLTO”
P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione. Master “Didattica e Psicopedagogia per i DS.A.”
Università di Bologna
PAROLA CHIAVE : ADATTAMENTO (flessibilità, semplificazione, mediazione)
COME
ABBIAMO
LAVORATO
creando un percorso:
PERSONALIZZATO
INDIVIDUALIZZATO
“NON OFFRENDO A TUTTI
LO STESSO PERCORSO
MA
A CIASCUNO ILSUO”
ABBIAMO PROGETTATO
tenendo a mente:
- situazione di difficoltà
individuali
“ Non c’è peggiore ingiustizia
che far parti eguali tra diversi “
Don Milani
“Lettera a una professoressa”,1967
- fattori che originano e
mantengono difficoltà
- stili cognitivi e di
apprendimento
PROGETTAZIONE PERCORSO
CONTESTO SCOLASTICO
CLASSE 4^e SCIENTIFICO
+
GRUPPO MISSIONE SPORTIVA
TOTALE 31 PERSONE NEL
GRUPPO DI LAVORO
COOPERATIVO
Esperta danza Lucia Boschi
Psicologa dott.ssa Ornella Dadà
Educatori Alessandra Rastello...
Docente di Scienze motorie
Silvia Cabano
AMBITI di lavoro
Conoscenza teorica
COMPETENZA ATTESA:
LINGUAGGI DEL CORPO
PAROLA CHIAVE : RITMO
Sperimentare, situazioni,
emozioni, percorsi, attività
in contesti diversi.
COMPITO UNITARIO
FASI DI LAVORO:
10 INCONTRI / 2h ciascuno
Mattina durante ore di lezione
di Educazione Fisica
- Fase di lavoro individuale
- a coppie
- di gruppo
“LA CITTA' IDEALE”
Conoscenza pratica
(autovalutazione)
Percezione del ritmo
LUOGO D'INCONTRO DOVE
TUTTI
INTERAGISCONO
Percorsi individuali
Percorsi a coppie
Percorso in gruppo integrato ed
inclusivo
MIGLIORANDO LE PROPRIE
PRESTAZIONI MODIFICANDO ED
ADATTANDO I PERCORSI
MOTORI E COGNITIVI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
O.S.A : LINGUAGGI DEL CORPO
SECONDARIA DI 2^ GRADO C.A.P.D.I
CONOSCENZE:
LINGUAGGI DEL CORPO
- CONOSCERE POSSIBILI INTERAZIONI FRA LINGUAGGI
ESPRESSIVI E ALTRI CONTESTI
C.A.P.D.I
(LETTERARIO,ARTISTICO,MUSICALE
STANDARD:
RIELABORA
CREATIVAMENTE
IL
LINGUAGGIO
ESPRESSIVO IN CONTESTI DIFFERENTI
- CONOSCERE LA COMUNICAZIONE NON VERBALE PER
LIVELLO 3:
MIGLIORARE L'ESPRESSIVITA' NELLE RELAZIONI
E' CONSAPEVOLE DI FAVORIRE LA LIBERA
INTERPERSONALI.
ESPRESSIONE DI STATI D'ANIMO ED EMOZIONI
- CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA MUSICA E
ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO NON
DEL RITMO IN FUNZIONE DEL MOVIMENTO E DELLE
VERBALE.ASSEGNA SIGNIFICATO E QUALITA' AL
SUE POSSIBILITA' DI UTILIZZO
MOVIMENTO.
LIVELLO 2:
COMUNICA ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO
SPECIFICO E INTERPRETA MESSAGGI ,
PADRONEGGIARE ASPETTI COMUNICATIVI, CULTURALI E
VOLONTARI ED INVOLONTARI, CHE TRASMETTE.
TEATRALE,FILMICO...)
ABILITA':
-
RELAZIONALI DELL'ESPRESSIVITA' CORPOREA
NELL'AMBITO DI PROGETTI E PERCORSI ANCHE
INTERDISCIPLINARI.
- INDIVIDUARE FRA LE DIVERSE TECNICHE ESPRESSIVE
QUELLA Più CONGENIALE ALLA PROPRIA MODALITA'
ESPRESSIVA.
-IDEARE E REALIZZARE SEQUENZE RITMICHE COMPLESSE
INDIVIDUALI A COPPIE, IN GRUPPO, IN MODO FLUIDO E
PERSONALE.
LIVELLO1:
RICONOSCE I PRINCIPALI ASPETTI COMUNICATIVI,
CULTURALI ERELAZIONALI DELL'ESPRESSIVITA'
CORPOREA
SCUOLA = LABORATORIO DI FORMAZIONE
SAPERE
SAPERE AGITO
LE ATTIVITA' MOTORIE
sono espressione della
GLOBALITA' DELLA
PERSONA
NEL GESTO MOTORIO
ognuno esprime le
ATTITUDINI PERSONALI
(conoscenze –
competenze)
e DIFFICOLTA'
Video: Diverse identità
UN RINGRAZIAMENTO AI RAGAZZI E A TUTTI QUELLI
CHE HANNO PERMESSO QUESTO
PROGETTO
...E
poi ci sono quelle
persone belle da morire.
Non belle in senso fisico.. belle e basta.
Belle perchè quando sorridono illuminano ciò che le
circonda.
Belle perchè il suono della loro voce riempie l’aria.
Belle perchè con un gesto ti rendono felice, belle
perchè fanno parte di te e ti rendono migliore.
F.Volo, Il giorno in più
BIBLIOGRAFIA
°APA linee guida per E.F. adattata in ambito scolatico (C.A.P.D.I 2010)
° Attività Fisiche Adattate “la ginnastica nelle disabilità” A.Franchi – Marietti scuola 2014
° La Rivista di Educazione Fisica , Scienze Motorie e Sport “Ritmicamente” di Antonella Sbragi
Anno 4- numero 2 – Aprile /Giugno 2014 pgg 37-42
° Marisa Vicini – Poletti
Il Diario di scienze motorie sportive + “fascicolo Adattata” 2012
° Dario Ianes, Fabio Celi; Sofia Cramerotti,
Il Piano educativo in Progetto di vita
Edizioni Erickson Trento 2003 -2005
° Cazzoli S. Integrazione, individualizzazione, adattamento e i bisogni educativi speciali in scienze motorie,
Bianco A. Tasso L. (a cura di),Insegnare e far vivere l’attività fisica adattata, Edizione La Lontra,
Busalla, 2005
° Dario Ianes e Sofia Cramerotti (a cura di)
ALUNNI CON BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ED. Erickson 2013