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NORVEGIA
Isole LOFOTEN, Isole VESTERALEN,
Capo Nord, il Fiordo di Bergen e “Norway in a Nutshell”
Partenza del 27 agosto 2012 – 15 giorni / 14 notti
Operativo voli INTERNAZIONALI da Milano Malpensa
1
2
3
4
SK4718
SK4432
SK2875
SK 687
27AUG
27AUG
10SEP
10SEP
Malpensa - Oslo
Oslo – Tromso
Bergen - Copenaghen
Copenaghen - Malpensa
1300
1835
1400
1655
Operativo volo INTERNO
1 SK4411
06SEP
Tromso - Oslo
1015 1205
1540
2025
1520
1900
Programma di viaggio
1° giorno – 27 agosto 2012: Milano/Tromsø
Partenza con il volo di linea SK4718 delle ore 13.00 per Oslo. Proseguimento con il volo SK4432 delle ore 18.35 per Tromsø.
Arrivo previsto ore 20.25. Ritiro dell’auto a noleggio in aeroporto e trasferimento all’hotel Clarion Collection Brygge ****.
Cena libera. Tromso, soprannominata la Parigi del Nord è una città vivace, ricca di luoghi di incontro e di ristoranti.
Pernottamento in albergo.
2° giorno – 28 agosto 2012: Tromsø/Harstad (300 km)
Prima colazione in hotel. Partenza in direzione Sud per raggiungere Harstad. Viaggiando attraverso l’area attorno
all’aeroporto Evenes di Harstad/Narvik scoprirete fantastiche possibilità di escursioni, spiagge di sabbia bianca e fiordi
bellissimi. Troverete anche vecchi villaggi dei Sami e un patrimonio culturale che risale a migliaia di anni fa. Proseguimento
verso Harstad che gode di una posizione bella e strategica sull’isola di Hinnøya, la più grande isola norvegese. Scoprirete una
città piacevole dai dintorni ricchi di cultura e di attività da vivere immersi nella natura. Harstad è un insieme di architettura
antica e contemporanea che con i suoi numerosi caffè e ristoranti offre una accogliente atmosfera. I dintorni di Harstad sono
particolari: Kvæfjord con le sue fragole famose in tutto il mondo e l’isola vichinga di Bjarkøy con 523 isolotti e scogli. Cena
libera. Sistemazione e pernottamento presso l’hotel Thon Harstad***.
3° giorno – 29 agosto 2012: Harstad/Svolvær (170 km)
Prima colazione in albergo. Partenza per Svolvær, la capitale delle isole Lofoten. Per raggiungere le isole non sono necessari
traghetti, queste sono collegate agevolmente con strade e tunnel.
All’arrivo sistemazione e pernottamento presso l’hotel Rica Svolvær ***. Cena libera
4° giorno – 30 agosto 2012: Svolvær/alla scoperta delle isole Lofoten
Prima colazione e pernottamento in hotel.
Giornata a disposizione alla scoperta delle incantevoli Lofoten e delle loro meraviglie ….
Il villaggio di pescatori di Nusfjord
Il villaggio di pescatori di Nusfjord ha un’architettura molto particolare, con edifici costruiti tra la fine del XIX e l’inizio del XX
secolo e che sembrano avvolgersi gli uni agli altri. Questo complesso di edifici è sopravvissuto come un’unità omogenea,
rimanendo illeso nonostante gli incendi e l’introduzione di elementi architettonici moderni. Tutto questo dona a Nusfjord un
carattere unico. Qui gli archeologi hanno ritrovato le tracce dei primi tentativi di “pesca industriale” nella contea di Nordland.
Gli scavi hanno portato alla luce insediamenti risalenti al V secolo.
Eggum e Unstad
A Eggum e Unstad troverete piccoli gruppi di case che sembrano uscite dal Medioevo, addossate alle pendici di alte
montagne. A Eggum vi attende anche una bella spiaggia di sassi, un punto ideale per ammirare lo spettacolo del sole di
mezzanotte.
«Borga», una costruzione in pietra risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è una delle prime stazioni radar costruite dai
tedeschi nell’Europa del nord. A Unstad nel 1995 è stato aperto un tunnel che conduce al villaggio. Qui la natura offre
condizioni ottimali per i surfisti.
Henningsvær
Protetta alle spalle dalle montagne ma circondata in gran parte dal mare, Henningsvær era un fervente centro di attività
durante la stagione invernale della pesca alle Lofoten; agli inizi del 1800 la comunità sull’isola prosperò, rendendo
Henningsvær uno dei villaggi di pescatori più importanti delle Lofoten.
A differenza di altri villaggi di pescatori, la popolazione di Henningsvær è rimasta stabile negli ultimi anni, e qui abitano
ancora più di 500 persone. Fino al 1981, quando venne aperto il primo ponte, queste isole non erano collegate con il resto
delle Lofoten via terra; ciò ha probabilmente contribuito a salvaguardare la comunità locale dall’influenza dell’architettura
contemporanea che predilige l’uso del cemento e che ha invece lasciato il segno in gran parte delle città e dei villaggi
norvegesi soprattutto negli anni ’60 e ’70. Ciò che rende Henningsvær una località unica è proprio questa combinazione tra
l’atmosfera vivace e attiva e un’architettura tradizionale ben conservata.
5° giorno – 31 agosto 2012: Svolvær/Andenes (210 km)
Prima colazione in albergo. Partenza per Andenes via Sortland, centro principale dell’arcipelago delle isole Vesterålen, i due
arcipelaghi di isole sono collegati con un tunnel. Sistemazione presso il Norlandia Andrikken ***. Tempo a disposizione per
una visita di questa cittadina, da dove durante il periodo estivo, è possibile partire per un safari in mare per l’avvistamento
delle balene. Pernottamento in albergo.
6° giorno – 1° settembre 2012: Andenes/Sørkjosen (350 km)
Prima colazione in albergo. Partenza per Storslett.
Viaggio in traghetto da Andenes a Grillefjord (incluso), per poi proseguire verso Nord attraverso l’isola di Senja su una Strada
Panoramica Nazionale, su questa isola che è la seconda più estesa di tutto il paese, fino a giungere a Sørkjosen. Sistemazione
presso l’hotel Reisafjord ***. Pernottamento.
7° giorno – 2 settembre 2012: Sørkjosen/Hammerfest (315 km)
Prima colazione in albergo. Proseguendo attraverso l’ampio territorio della Lapponia Norvegese si giungerà ad Hammerfest
(non sono previsti traghetti). Sistemazione presso il Thon Hammerfest ***.
La regione del Finnmark è famosa per il suo alto cielo e il vasto orizzonte, che offre lo sfondo perfetto per le colorate notti
invernali, l’aurora boreale e il sole di mezzanotte. La tundra del Finnmarksvidda regala uno scorcio di eternità, ma l’altopiano
viene anche utilizzato e ospita sia persone che animali. L’assoluto silenzio è talvolta interrotto dal rumore di qualche animale
che corre sulla neve o dai passi di un pastore che cerca il suo gregge. Il paesaggio è colorato dal freddo e dal riflesso del sole
sull’orizzonte. Pernottamento.
8° giorno – 3 settembre 2012: Hammerfest/Honningsvåg (180 km)
Prima colazione in albergo. Proseguimento verso nord per Kafjord con passaggio in tunnel per l’isola di Mageroya (pedaggio
non incluso). Sistemazione presso il Rica Hotel Honningsvåg ***.
Escursione libera al celebre promontorio di Capo Nord (da acquistarsi in loco).
Il celebre plateau di Capo Nord si trova a 307 metri sul livello del mare, ed è stato a lungo un importante e famoso punto di
riferimento per il traffico marittimo del nord. E’ il punto più a Nord d’Europa e si protende per 308 metri sul Mare di Barents.
Pernottamento in albergo.
9° giorno – 4 settembre 2012: Honningsvåg/Alta (210 km)
Prima colazione in albergo. Partenza per Alta, via Kafjord (pedaggio al tunnel per isola di Mageroya non incluso).
Sistemazione presso l’hotel Thon Alta ***.
Tempo a disposizione per una visita di Alta affacciata sul fiordo omonimo, principale di città della regione del Finnmark e
famosa per i suoi antichi graffiti rupestri. Pernottamento in albergo.
10° giorno – 5 settembre 2012: Alta/Tromsø(310 km)
Prima colazione in albergo.
Partenza per il rientro a Tromsø, soprannominata la Parigi del Nord per la sua atmosfera particolarmente vivace e
culturalmente attiva.
Questa città gode di una posizione particolare, tra il mare e le montagne, ed fu il punto di partenza di importati spedizioni
artiche.
Sistemazione e pernottamento presso l’hotel Clarion Collection Brygge ****.
11° giorno – 6 settembre 2012: Tromsø/Oslo
Prima colazione in albergo.
Rilascio dell’auto a noleggio in aeroporto e partenza con volo di linea per Oslo. Trasferimento libero presso l’hotel Clarion
Royal Christiania ****S. Tempo a disposizione e pernottamento.
12° giorno – 7 settembre 2012: Oslo
Prima colazione e pernottamento in albergo.
Possibilità di effettuare una breve visita della città più grande della Norvegia, capitale da oltre 700 anni.
Si possono ammirare il Parlamento e il Palazzo Reale, situati nella via principale, la Karl Johans gate; l’Holmenkollen Ski Jump,
il Vigeland Sculture Park, il museo delle Navi Vichinghe ed il Museo all’aria aperta. Oslo è una grande città verde, situata
sull’omonimo fiordo e contornata da colline ricche di boschi. È un vero e proprio paradiso, una perfetta combinazione tra
grande città e facile accesso alle zone naturali.
13° giorno – 8 settembre 2012: Oslo/Norway in a Nutshell/Bergen
Prima colazione in albergo.
Giornata dedicata alla celebre escursione “Norway in a Nutshell” da Oslo a Bergen.
Partenza alle ore 08.11 dalla stazione centrale di Oslo in treno per Myrdal.
Alle ore 12.53 arrivo a Myrdal. Cambio treno. Alle ore 13.27 partenza in treno da Myrdal a Flåm.
A bordo di questo treno panoramico potrete ammirare paesaggi stupendi, cascate, riviere e montagne.
Alle ore 14.25 arrivo a Flåm. Alle ore 15.00 (imbarco 20 minuti prima) imbarco sul battello per una mini crociera sul
Nærøyfjord. Arrivo a Gudvangen alle ore 17.10. Alle ore 17.45 partenza in bus per Voss, con arrivo alle ore 19.00.
Proseguimento in treno per Bergen, con arrivo in serata.
Trasferimento libero e sistemazione presso l’hotel Scandic City ****. Pernottamento.
14° giorno – 9 settembre 2012: Bergen
Prima colazione e pernottamento in albergo.
Tempo a disposizione per visitare Bergen, la capitale dei fiordi norvegesi.
Potrete visitare il Fishmarket, Troldhaugen (dove visse il famoso compositore Eduard Grieg) e il Bryggen quartiere anseatico
affacciato sul porto che costituisce uno dei più importati agglomerati urbani del Medioevo. Potrete, inoltre, salire sulla
funicolare Fløibanen, la sola funivia di questo tipo in Scandinavia che è l’attrazione turistica più famosa e offre una vista
meravigliosa sulla baia.
15° giorno – 10 settembre 2012: Bergen/Italia
Prima colazione in albergo.
Trasferimento libero in aeroporto e partenza con voli di linea per l’Italia.
QUOTA INDIDUALE DI PARTECIPAZIONE:
(base 9 persone, con sistemazione in camere doppie e noleggio un minibus e un fuoristrada)
-
quota adulto, per persona
€ 2.750
SUPPLEMENTO SINGOLA: € 580 per persona
TRASFERIMENTI PRIVATI AD AUTO/A TRATTA in minibus da max 12 persone
Oslo aeroporto/hotel o viceversa -> € 525
Bergen hotel/aeroporto -> € 325
Supplementi alla quota di base:
- tasse aeroportuali (soggette a riconferma): € 170 per persona
- assicurazione medico e bagaglio: € 15 per persona
Cat. K minibus : Minibus (Esempio della categoria: Opel Vivaro)
Cat. J: auto grande 4x4 (Esempio della categoria: Hyundai IX35)
Le quote comprendono:
- voli di linea come da operativo, classe turistica
- franchigia bagaglio Kg 20
- sistemazione presso gli alberghi indicati o similari cat. 3-4 stelle, in camere standard con servizi privati
- trattamento di pernottamento e prima colazione per 14 notti
- noleggio auto con presa e rilascio a Tromso aeroporto, incluso chilometraggio illimitato, CDW, TP, Apt/city surcharge,
tasse locali
- escursione “Norway in a Nutshell” da Oslo a Bergen, inclusi passaggi in treno, bus e battello, come da programma
- traghetto da Andenes a Grillefjord (passaggio ponte passeggeri + trasporto auto)
- tasse e percentuali di servizio
Le quote non comprendono:
- tutto quanto non incluso
Capo Nord 8
Honningsvag 8
Parte Nord del Viaggio
7
NORVEGIA
Alta 9
Storslett 6
1/10
Andenes 5
2
Svolvaer 3/4
NORVEGIA
Il Regno di Norvegia [nor-vè-gia] è
uno stato dell' Europa settentrionale,
con capitale Oslo.. Ha una superficie di
385.199 km2 e una popolazione di
4.695.134 abitanti. Situato nella parte
occidentale della Scandinavia,
Scandinavia confina
a est con la Svezia, a nord-est con la Finlandia e con la Russia,
a ovest con il Mar di Norvegia e a sud con lo Skagerrak. Il
territorio norvegese comprende anche le isole Svalbard (in
prossimità del Polo Nord), l'isola di Jan Mayen (al largo delle
coste groenlandesi) e l'Isola Bouvet vicina all'Antartide
Antartide ma non
rientrante nel Trattato antartico.. La Norvegia rivendica i
territori antartici della Terra della regina Maud e dell'Isola
Pietro I. La Norvegia è l'unico paese scandinavo e di uno dei
pochi paesi europei (insieme a Svizzera, Bielorussia e Russia),
a non far parte dell'Unione Europea
GEOGRAFIA:
La Norvegia è lo stato europeo più settentrionale, spingendosi
alla latitudine di 71°11' dove si trova il promontorio di
Knivskjellodden,, situato di poco più a nord rispetto al Capo
Nord.. Occupa anche la parte più occidentale della penisola
scandinava,, estendendosi per circa 1.700 km da nord a sud. È
attraversata dal circolo polare artico;; per questo nelle zone
settentrionali si possono osservare
vare fenomeni quali il sole di
mezzanotte in estate e l'aurora boreale in inverno. Fa parte
della Regione biogeografica boreale.
MORFOLOGIA:
Il territorio norvegese si estende per 323802 km2 ed è
principalmente montuoso, essendo attraversato da nord a sud
dalle Alpi Scandinave.. Il punto più alto è rappresentato dal
Galdhøpiggen (2.469 m), situato nel massiccio del
Jotunheimen; le altre cime più alte sono il Glittertind (2.465
m), fino a poco tempo fa considerato come vetta maggiore, e lo Store Skagastølstind (2.403 m). Nella parte meridionale ci sono molte
zone costiere e pianeggianti.
IDROGRAFIA:
Caratteristica dei fiumi norvegesi è il loro corso, breve e impetuoso a causa dei rilievi. Il più lungo è il Glomma (570 km), che sfocia
nell'Oslofjord, mentre altri importanti sono il Pasvikelva (352 km) e il Numedalslågen (351 km). I laghi invece sono molto
m
numerosi, circa
450.000, di cui solo 400 però con area superiore a 5 km2. Il più grande di questi è il Mjøsa (365 km2), seguito dal Røssvatnet (210 km2) e
dal Femund (204 km2). Esistono anche alcune cascate,
cascate, di cui la più alta misura 840 m. Il ghiacciaio più grande è lo Jostedalsbreen, con
una superficie di 487 km2.
CLIMA:
Il clima della Norvegia atlantica ed artica, nonostante la latitudine, è eccezionalmente mite: questo grazie alla Corrente del Golfo, che
partendo dal Messico viene a riscaldare le acque marine delle coste atlantiche rendendo le temperature medie annuali superiori allo zero
anche in zone molto più a nord del Circolo Polare Artico. Questo evita la formazione di ghiacci marini, favorendo le attività
attivit portuarie e di
pesca. Le temperature medie annue delle coste vanno dai circa 7°/8° della città di Stavanger ai 3°/4° di Trondheim, fino ai 2°/3° di
Vadsø.. Il rovescio della medaglia, però, è dato dalle tempeste che si formano in mare aperto intorno all'Islanda, per contrasto tra
tr l'aria
fredda continentale (proveniente da Groenlandia ed isole canadesi) e le tiepide acque dell'oceano: queste tempeste, foriere di
precipitazioni abbondanti, sono comuni soprattutto durante l'autunno ed all'inizio dell'inverno. Durante l'estate inoltre possono
pos
esserci
periodi particolarmente freschi e piovosi, oltre che con caratteristiche di spiccata variabilità. La temperatura
temper
media del mese di luglio è
comunque superiore ai 15° su tutta la fascia costiera centro-meridionale
centro
fino alla regione di Sogn og Fjordane.
Fjordane Diversa è la situazione ad
Oslo,, dove le estati sono tiepide: la temperatura media di luglio è di 17° e grazie alle molte ore di luce sono possibili temperature
tempera
massime vicine ai 30° tra giugno e luglio. Per contro gli inverni sono freddi (circa -5° di media a gennaio) perché l'effetto mitigatore della
Corrente del Golfo è bloccato dalle montagne: nei mesi più freddi si scende facilmente sotto ai -20°,
20°, e non è raro avere minime intorno
allo zero a maggio e settembre. Il vero "freddo" invernale si incontra nelle
nelle zone interne, soprattutto le contee di Oppland e Finnmark: in
quest'ultima è stato registrato il record minimo di temperatura. -51° a Karasjok.. Le precipitazioni sono piuttosto abbondanti sulle regioni
atlantiche, specialmente nella zona montuosa sud-occidentale
sud occidentale dove si scarica moltissima umidità (annualmente cadono da 1500 a 3000
mm di pioggia e neve). Sono meno abbondanti al nord, ancora meno nelle zone coltivate e vicine alla capitale, con circa 600 mm all'anno.
Il picco massimo è estivo o tardo-estivo
estivo nelle regioni più continentali, Oslo compresa, mentre sulla costa atlantica sudoccidentale è situato
in autunno ed anticipa sempre di più man mano che si sale verso nord. Per quanto possa apparire strano, i luoghi comuni sul freddo
f
clima
norvegese non sono del tutto fondati: è vero che la neve può impiegare parecchio tempo a sciogliersi e che ci si possono
posso
aspettare
precipitazioni nevose anche ad aprile o maggio.
FLORA E FAUNA:
La flora norvegese è molto influenzata dalle condizioni climatiche: un quarto del territorio è occupato da foreste, limitate alle zone interne
sopra i 1000 m di quota. A nord vi è la tundra,, cioè aree formate da immense praterie erbose coperte di neve in inverno e di fiori nella
breve estate. Le piante tipiche della zona sud-occidentale
occidentale sono le latifoglie, in particolare querce, faggi,
faggi olmi e betulle. La fauna è
caratterizzata a nord da animali quali la renna,, la lepre polare, la volpe e in particolare il lemming,, mentre a sud vi sono cervi, alci, lupi e
orsi. I laghi e i fiumi sono abbondanti di lucci, salmoni e trote.. Nelle coste invece sono presenti animali molto importanti per l'economia
norvegese: il merluzzo e l'aringa.
ARCIPELAGHI DELLE VESTERALEN E DELLE LOFOTEN:
Questo è un itinerario davvero coinvolgente e fitto di sorprese. Il
percorso di circa 400 Km, lungo strade strette e tortuose e con un
breve trasbordo in traghetto, è piuttosto disagevole, ma resterà
vivo nel ricordo per la varietà e la particolare bellezza dei luoghi.
Lasciata la terraferma, ci si sposterà da un’isola all’altra, il mare si
insinua portando vita, luce, colori e animando i contorni e le
prospettive.
Dall’isola di Hinnoy si apre la porta per penetrare nell’arcipelago
delle Vesteralen, isole verdi, con vallate ricoperte di boschi che si
alternano ai laghi di ogni dimensione, dove la pesca sembra un
gioco facile e le escursioni a piedi sono innumerevoli. Le rive dei
fiordi sono poco abitate, solo qualche villaggio di dimensioni
ridotte, case e fattorie sparse qua e là, con pareti di legno dipinte
in rosso scuro. I monti incorniciano i fiordi con alte pareti di roccia
grigia, dove la strada riesce a malapena a ritagliarsi uno spazio.
Nella parte meridionale dell’arcipelago il paesaggio si addolcisce
in uno scenario più disteso.
Se da Melbu, l’ultimo paese delle Vesteralen, ci si imbarca
attraverso l’Hadselfjord, si approda in un altro mondo: le mitiche
Lofoten. Ormai nota meta turistica, sono diventate una sorta di
sogno d’evasione esotica proiettata al Nord. Si presentano come
un labirinto di scure piramidi rocciose, tra le quali le dense nebbie
suscitano visioni fantasmagoriche, sempre cangianti; in basso, il
mare è sciabolato da un vanto spesso feroce. E’ il paesaggio
irreale della ingenua fantasia infantile, ma è anche quello del
Moelstrom, la pericolosissima corrente dovuta al gioco delle
maree, protagonista di tanti romanzi d’avventura e, nella realtà,
da sempre nemica dei naviganti e dei pescatori.
Ecco dunque le incredibili Lofoten: le abbiamo viste sulle cartoline
illustrate, fiabesche e punteggiate di casette dai colori vivaci,
abitate da gnomi e da pescatori, sovrastate dai colossi di granito
collocati in uno strano puzzle giocato dalla natura. Una natura
che lungo la costa si è sbizzarrita come un grafico impazzito, creando intrighi e meandri a non finire, tanto da rendere problematico l’orientamento
anche ai navigatori più esperti. L’amalgama di terra, laghi, roccia, rive, mare e scogli è tanto inestricabile quanto intrigante, come la bellezza
inconsueta e prepotente di questi luoghi.
TRASFERIMENTO DA TROMSO A HARSTAD
PASSAGGIO PER HAMN E MEFJORDVAER
(distanza 530 km – 8 H)
TRASFERIMENTO DA HARSTAD A SVOLVAER (vagan)
Henningsvaer
(distanza 146 km – 2.46 H)
TROMSO
Detto in parole povere, Tromso è una località in festa. La città
principale della contea di Troms – nonché di gran lunga la più
grande della Norvegia settentrionale – offre attività culturali,
artisti di strada, una vivace vita all’aperto, una maratona del
sole di mezzanotte, una prestigiosa università, il rinomato
burrificio Mack e un numero di pub pro capite superiore a
quello di qualsiasi altra città norvegese. L’incantevole
paesaggio, dominato da vette innevate, offre ai visitatori e agli
abitanti del luogo la possibilità di fare eccellenti escursioni in
estate e splendide sciate e gite con slitte trainate da cani
d’inverno.
Molte istituzioni e attività di Tromso possono fregiarsi del titolo
di più settentrionali del mondo: tra queste l’università, la
Cattedrale, il burrificio, il giardino botanico e persino il Burger
King. Sebbene la città si trovi circa 400 Km a nord del Circolo
Polare Artico, il clima è reso piacevolmente mite dalla Corrente del Golfo e la lunga notte invernale è
controbilanciata da un’attività incessante durante le infinite giornate estive.
Tromso divenne città nel 1794, quando si affermò come importante nodo commerciale, ma le sue origini
risalgono al XIII secolo, quando fu eretta la prima chiesa nella zona. In tempi più recenti, la città è diventata
famosa come base di partenza delle spedizioni per il Polo Nord, grazie a questa sua particolarità, ha ricevuto il
soprannome di “ Porta dell’Artico “.
La zona centrale di Tromso si trova sulla costa orientale dell’isola di Tromsoya, mentre al di là delle colline c’è
la costa occidentale con l’aeroporto di Langnes. La vivace zona centrale del porto si estende dai moli di
Skansen, proseguendo verso sud oltre la Stortorget, fino al burrificio Mack e al museo Polaria, sul lungomare.
La città si sviluppa anche oltre un canale fino a Tromsdalen sulla terraferma, e la periferia si estende fino
all’isola di Kvaloya, a ovest. Due bei ponti ad arco collegano le diverse zone.
CHIESE:
Gli undici archi triangolari della Ishavskatedralen, come viene da tutti chiamata la Tromsdalen Kirke, ricordano
i crepacci dei ghiacciai e le cortine d’aurora. Una straordinaria vetrata istoriata occupa quasi interamente la
parte orientale dell’edificio e rappresenta il ritorno di Cristo
sulla terra. Guardando verso l’estremità occidentale
vedrete l’organo d’acciaio di fattura moderna, un’autentica
opera d’arte, mentre sollevando lo sguardo verso l’alto
potrete ammirare i lampadari di cristallo boemo, sospesi
nell’aria come ghiaccioli.
SENJA:
Senja, la seconda isola della Norvegia in ordine di
grandezza, fa concorrenza all’Arcipelago delle Lofoten per
la bellezza dei suoi paesaggi, eppure attira un numero di
gran lunga inferiore di visitatori. L’Innersida, la costa
orientale che si affaccia sulla terraferma, è una vasta
pianura coltivata, mentre boschi di betulle, brughiere e
laghi d’acqua dolce si estendono sotto gli altopiani scoscesi e desolati dell’interno dell’isola. Lungo la costa
nord-occidentale, l’Yttersida, una serie di vette dal profilo affilato si innalza direttamente dal Mar Glaciale
Artico. La Rv86 e la Rv82, dichiarate “ strade turistiche Nazionali ” e assai poco frequentate, collegano remoti
villaggi di pescatori ancora in piena attività come Hamn e Mefjordvaer. La strada a tratti pianeggiante e a
tratti ondulata, che segue il litorale per la maggior parte del percorso, è il sogno di ogni ciclista. Lungo il
tragitto, fermatevi al punto panoramico di Tunganeset e arrampicatevi sugli ampi lastroni di roccia erosa dalle
intemperie per ammirare le cime frastagliate che si profilano a ovest e quelle più morbide e arrotondate a est.
VISITA ISOLE LOFOTEN (SVOLVAER ) KM 170 ANDATA – RITORNO PRENDERE STRADA RV 815
Eggum
Leknes
Flakstad
Reine
HARSTAD
Situato in collina all’estremità settentrionale di
Hinnoya, Harstad è il centro più grande e più
attivo delle Vesteralen, anche se ufficialmente fa
parte della contea di Troms. E’ una piccola
cittadina industriale e militarizzata, piena di moli,
cisterne di carburante e magazzini che, in netto
contrasto con i rilassati villaggi più meridionali
che vivono di pesca e turismo, trasmette una
certa carica di energia.
Le maggiori attrazioni turistiche si trovano sulla
Penisola di Trondones, a nord della città.
TRONDONES KIRKE:
Immediatamente a nord dell’ Historiske Senter, fu costruita da re Oystein intorno al 1150, quando i capi
vichinghi furono costretti ad arrendersi e a permettere che la Norvegia venisse unificata sotto un regno
cristiano. Per secoli è stata la chiesa cristiana più settentrionale del mondo, e ancora adesso si vanta di
essere la chiesa in pietra più a nord di tutta la Norvegia. Intorno al 1250 la costruzione attuale sostituì
quella precedente in legno, che è stata anche utilizzata come fortificazione contro gli attacchi dei russi. Il
suo punto di forza sono i tre altari abilmente lavorati all’estremità orientale, tutti dedicati alla Madonna. Il
più interessante è quello centrale, con la Vergine circondata da bambini che si aggrappano alle sue
gonne o si fanno tenere in braccio. Sollevando lo sguardo noterete anche un paio di cherubini che
suonano la tromba, appollaiati precariamente in cima alle colonne centrali della parete divisoria tra navata
e coro. Al di là delle visite guidate, l’ingresso è gratuito, sempre che riusciate a entrarci dal momento che,
cosa del tutto assurda, pur essendo uno dei più importanti monumenti culturali della Norvegia
settentrionale è spesso chiusa.
DOPO LA VISITA DI HARSTAD PARTIRE VERSO SVOLVAER (ISOLE LOFOTEN) – CON PASSAGGIO A
AUSTVAGOY E VISITA HENNINGSVAER.
AUSTVAGOY:
E’ l'isola più Nord-orientale, tra quelle di estensione
maggiore, appartenente all'arcipelago delle Lofoten. Essa
fa parte della contea del Nordland, in Norvegia. L'isola ha
una superficie di 526.7 km² e si estende fino a 40 km
nella direzione Est-Ovest e 30 km da Nord a Sud.
Austvågøy è, per larga parte, montagnosa e presenta
alcune pianure quasi esclusivamente nello stretto vicino
alla costa. Nella parte orientale dell'isola è presente la
montagna più alta delle intere Lofoten, Higravstinden
(1146 m). Svartsundtindan (1050 m), Trolltindan (1045 m)
e Olsanestind (1000 m) sono altri rilievi sempre situati a
Est, mentre il famoso Vågakallen (942 m) minaccia la cittadina di Henningsvær nella parte Sudoccidentale dell'isola. La parte più estesa della municipalità di Vågan si trova sull'isola, mentre la zona
Nord-occidentale appartiene alla contea di Hadsel. La cittadina principale dell'isola è Svolvær. Austvågøy
è molto famosa tra gli alpinisti. Inoltre, sull'isola vi è il famoso fiordo chiamato Trollfjord, situato nella zona
orientale. Austvågøy è collegata da una strada all'isola di Hinnøya a Est, attraverso il ponte Raftsund, e a
Gimsøy, verso Occidente, utilizzando il Gimsøystraumen Bridge.
KABELVAG:
Kabelvag a soli 5 km di strada da Svolvasr, è nel
complesso un posto più intimo e accogliente. Il centro è
composto da una piazzetta e da un minuscolo porticciolo,
mentre nelle vicinanze si trova la frazione di Storvagen.
HENNINGSVAER:
E’ una delle più rinomate località turistiche delle Isole
Lofoten in Norvegia. Il piccolo porto, situato a sud
dell'arcipelago, è stato costruito su un gruppo di isolotti
ai piedi di una falesia a strapiombo sul mare. Il villaggio
è collegato all'isola principale grazie ad un ponte, dove
si pratica ancora la pesca, abbarbicato all’estremità di
uno stretto promontorio. Forse il soprannome di
“Venezia delle Lofoten” è un po’ esagerato, ma senza
dubbio si tratta del posto più vivace, allegro e alla moda
dell’arcipelago. E’ anche il centro di pescatori più
grande e attivo della regione.
SVOLVAER:
La moderna città portuale di Svolvaer è estremamente
vivace per gli standard delle Lofoten. Un tempo si
estendeva su una serie di scogli separati, ma adesso gli
spazi intermedi sono stati riempiti in modo da formare
una penisola strappata al mare.
LOFOTEN
Aria pura nei polmoni, luce del giorno 24 ore su 24 e infinite tonalità di
verde e di giallo dell’estate: le Lofoten sono un autentico tonificante.
Non dimenticherete mai il momento in cui, dal traghetto, le vedrete
comparire all’orizzonte per la prima volta, specialmente se arrivate da
Bodo. Le isole dispiegheranno il loro profilo alto e roccioso contro il
cielo, come un mostro marino pieno di spine, e voi vi chiederete come
abbia fatto l’uomo a sopravvivere in un ambiente tanto inospitale.
Le principali, Austvagoy, Vestvagoy, Flakstadoy e Moskenesoy, sono
separate dalla terraferma del Vestfjord. Tutte sono ricche di baie
riparate, pascoli per le pecore e pittoreschi villaggi. Da molti anni
questo paesaggio di bellezza eccezionale ( tutta la E10 da un estremo
all’altro delle Lofoten è stata recentemente inserita tra le “ Strade
turistiche nazionali “ un onore attribuito alo ai percorsi più panoramici),
e la magia della sua luce artica attirano numerosi artisti, le cui opere
sono esposte nelle gallerie sparse per le isole.
Ma le Lofoten sono anche un importante centro di commercio. Ogni
inverno l’incontro tra la Corrente del Golfo e le gelide acque dell’Oceano
Artico attira i merluzzi, che giungono fin qui dal Mare di Barents per
deporre le uova. Per secoli questo fenomeno ha spinto pescatori e
contadini della costa settentrionale a trasferirsi alle Lofoten, attratti
anche dai paesaggi aperti delle isole e dalla ricchezza del terreno che permetteva di abbinare l’agricoltura alla pesca. Negli ultimi anni i
branchi di merluzzo sono diminuiti drasticamente ma, insieme al turismo, la pesca resta ancora l’attività principale delle Lofoten, che
dimostrano le rastrelliere di legno per l’essiccazione del pesce che caratterizzano ogni singolo villaggio delle isole.
PARTENZA DA SVOLVAER E PERCORRERE STARDA E10, VISITA AI PAESI DI:
GIMSOY – EGGUM – UNNSTAD – LEKNES – FLAKSTAD – RAMBERG – NUSFJORD – REINE – A
AL RITORNO PER SVOLVAER ARRIVATI A LEKNES PRENDERE
STRADA RV815 PASSAGGIO PER STRADE PANORAMICHE.
GIMSOY
EGGUM – UNSTAD:
Un’escursione molto frequentata collega questi due minuscoli villaggi
sulla costa occidentale dell’isola. Il sentiero segue il litorale per 9 Km
toccando una serie di promontori, un faro solitario, le rovine di una
fortezza sull’oceano e attraversando degli stupendi paesaggi marini.
Fate attenzione dopo la pioggia perché il sentiero, soprattutto nei
dintorni di Unstad, può essere scivoloso e fangoso. Eggum e Unstad si
trovano circa a 9 Km dalla strada principale.
PASSAGGIO PER LEKNES:
FLAKSTAD – RAMBERG:
Immaginate una mezzaluna di sabbia bianca tropicale di fronte a una baia di
scintillanti acque verdi-azzurre, sullo sfondo di montagne artiche incappucciate
di neve. Le spiagge di Ramberg e Flakstad, sulla costa settentrionale, sono più
o meno così, almeno nei giorni di bel tempo. Se avrete la fortuna di capitare
da queste parti in una giornata di del genere, a casa nessuno crederà che le
foto che avete scattato qui siano state fatte al nord del Circolo Polare Artico;
vi basterà comunque mettere un piede in acqua per ricordare a che latitudine
vi trovate.
Dietro la spiaggia di Flakstad, lungo la E10, sorge Flakstad Kirde (ingresso 1115 da fine
giugno
a
inizio agosto)
dalla cupola
rossa
a
cipolla, che fu
costruita nel 1780 ma in seguito ha subito pesanti interventi di restauro.
La maggior parte del legno utilizzato per la chiesa originale è stato
strappato al terreno dai fiumi siberiani che sfociano nell’Artico e poi
trasportano fin qui dalle correnti marine.
NUSFJORD:
Una spettacolare deviazione di 6 km a sud della E10, ai piedi di
torreggianti e spoglie pareti di roccia, vi condurrà a Nusfjord, raccolto
intorno a un piccolo porticciolo riparato. Molti artisti lo considerano
l’essenza più autentica delle Lofoten, ma fate attenzione: gli operatori
turistici sono fin troppo d’accordo con loro. E la gente del posto è furba: si pagano NKr 30 solo per fare il giro del villaggio e altre NKr 30
per assistere al filmato di 12 minuti The people and the Fish, che racconta il passato e il presente di Nusfjord. Nell’emporio, che ha appena
celebrato il suo secolo di vita, gli scaffali più in alto sono pieni di lattine, bottiglie e confezioni d’annata, mentre in quelli più in basso si
trovano prodotti attuali. Troverete una vecchia fabbrica per la produzione di olio di fegato di merluzzo, una rimessa per le barche, una
segheria e un gruppetto di rorbuer, per lo più moderne. La caratteristica più originale è Krismar, il laboratorio dell’artista italiano Michele
Sarno che produce elaborati oggetti d’argento.
REINE:
Reine di per sé è un villaggio senza particolare atmosfera, ma si trova in una posizione stupenda, accanto a una tranquilla laguna, ed è
sovrastato dalla parete di roccia del Reinebringen. Già dalla strada che scende in paese dalla E10 il colpo d’occhio è notevole, ma per un
panorama davvero eccezionale, salite il ripido sentiero che porta sulla cima del Reinebringen. Si parte dall’ingresso della galleria, circa 1,2
Km a sud rispetto al bivio per Reine sulla E10, e si raggiunge il crinale con una salita in decisa pendenza.
A:
All’estremità di Moskenesoy sorge il villaggio di A, un autentico
gioiellino spesso chiamato anche A i Lofoten. E’ una sorta di
museo vivente, un villaggio di pescatori perfettamente
conservato con una fila di rorbuer rosse sul lungomare, essiccatoi per il merluzzo e vedute da cartolina praticamente dietro ogni curva. Il
paese ha qualcosa di feudale, diviso com’è tra due famiglie che ora vivono soprattutto del turismo, anche se un tempo A era un
importante porto di pesca. Fate un favore al villaggio: lasciate il vostro mezzo nel posteggio al di là di una breve galleria e visitatelo a
piedi. Oltre il campeggio che si trova a sud di A, dalla collina si gode di una stupenda vista sull’isola di Vaeroy, dall’altra parte del
Moskenesstraumen. I possenti malstrom creati dal flusso delle maree tra le due isole furono descritti per la prima volta 2000 anni fa dal
navigatore greco Pitea e in seguito rappresentati come uno spaventoso mostro marino nelle prime, fantasiose mappe di navigazione.
Tuttora queste sono considerate tra le acque più pericolose del mondo, oltre a essere eccezionalmente ricche di pesci e ad attirare un gran
numero di uccelli e mammiferi marini.
TRASFERIMENTO DA SVOLVAER (vagan) A ANDENES (andoy)
(distanza 330 km – 6 H)
Andenes
Sto
Nyksund
Myre
Hinnoya
Fiskebol
TRASFERIMENTO DA SVOLVAER VERSO ANDENES:
HINNOYA:
Dal punto di vista amministrativo, Hinnoya, l’isola più grande al
largo della Norvegia continentale, è divisa tra le contee di Troms
e Nordland. Al contrario delle isole più meridionali, è un
altopiano verdeggiante ricoperto di boschi e punteggiato da cime
innevate, scavato in profondità da bellissimi fiordi. Al largo della
costa occidentale di Hinnoya, le Vesteralen e le Lofoten sono
separate dal sottile canale di Raftsund e dal suggestivo
Trollfjord, ancora più stretto, con pareti ripidissime che
precipitano vertiginosamente in mare.
SORTLAND:
Sortland, il più importante centro commerciale e snodo di trasporti delle Vesteralen, sorge su un’insenatura
nella costa orientale dell’isola. I suoi edifici massicci e quadrati sono dipinti da un rilassante blu marino.
MYRE:
Myre si trova esattamente dove la strada per Nyksund e Sto si biforca.
NYKSUND:
Una suggestiva gita in auto lungo la stretta strada che
costeggia la linea costiera vi condurrà a Nyksund, un villaggio
di pescatori da tempo abbandonato che è rinato come colonia
di artisti. Dai vecchi edifici in rovina alle strutture commerciali
fedelmente restaurate, qui tutto è di una bellezza da cartolina
ed è difficile credere che fino a pochi anni fa Nyksund fosse
una città fantasma. La panetteria e l’ufficio postale, cuore di
ogni comunità, chiusero i battenti negli anni ’60 e nel 1975,
dopo che una tempesta distrusse il molo, quasi tutti gli
abitanti rimasti decisero di andarsene. L’ultimo a partire fu il
fabbro Olav Larsen, che fece i bagagli nel 1977. Pecore e
vandali presero il sopravvento, ma lentamente, nel corso dei
decenni, la vita è tornata a scorrere in questo villaggio remoto
e incantevole, e oggi Nyksund può contare su una popolazione
estiva di una settantina di persone e su una mezza dozzina di
coraggiosi che affronta anche i suoi rigidi inverni.
STO:
Il piccolo e caratteristico villaggio di pescatori di Sto
si trova all’estremità settentrionale di Langoya.
ANDOYA:
Andoya, lunga, stretta e piatta con l’eccezione delle
alture sul versante occidentale, è atipica rispetto
alle Vesteralen. Le acque fredde, cupe e profonde
(1000m) al largo della costa nord-occidentale
attirano numerosi calamari, alcuni dei quali di
dimensioni gigantesche, e di conseguenza sono
frequentate anche dai capodogli che si nutrono
proprio di calamari. L’isola è quindi particolarmente
indicata per il whale-watching, un’attività che ha
come proprio centro la cittadina di Andenes,
all’estremità settentrionale dell’isola.
ANDENES:
Questo isolato villaggio vanta una ricca tradizione di pesca ed è la base principale per il whale-watching nella
Norvegia settentrionale. Il fronte del porto è una suggestiva accozzaglia di ripari in legno per barche e rottami
nautici di tutti i tipi.
ESTREMO NORD: VERSO I CONFINI DEL MONDO:
Ancora più a nord,
ben oltre il Circolo
Polare Artico, questo
itinerario di 636 Km si
spinge nelle lande
desolate e sterminate
dell’avventura fino a
toccare il mitico Capo
Nord, il luogo più
settentrionale
del
mondo raggiungibile
in
auto,
meta
obbligata, nonostante
paesaggisticamente
sia
di
scarso
interesse. Il percorso
si conferma vario per
quasi la sua totalità: i
rilievi montani e la
cornice naturalistica
scorrono davanti agli
occhi come fossero
protagonisti di un
video che si sofferma
sugli aspetti salienti
del cambiamento di
latitudine.
L’entroterra
e
la
costa diventano due
realtà marcatamente
distinte:
basta
soffermarsi
a
osservare l’isola di
Senja e la penisola di
Lyngen,
con
e
maestose e inaspettate cime delle Lyngsalpene, per notare quanto i rispettivi villaggi, le tonalità cromatiche, le proporzioni siano tra loro diversi.
Anche questo itinerario propone delle deviazioni: la prima conduce a Tromso, la capitale dell’Artico, una grande città immersa nel verde dei boschi e
circondata dai ghiacci, che ospita l’unica università della Norvegia settentrionale. Proseguendo verso nord, la vegetazione si dirada via via,
riducendosi a licheni e bassi cespugli: è il Finmark, la terra dei sami. Lo sguardo corre su spazi infiniti e brulli, mentre l’occhieggiare dei fiordi riporta a
scorci di una immota serenità; le poche cittadine e piccoli villaggi sono di un lindore assoluto. Avanzando si nota ormai l’assenza delle betulle, mentre
il chiarore solare cambia di intensità e sfumatura. Poco oltre la città di Alta, si è nella tundra dell’altopiano di Sennalandet, ove non è raro incontrare le
renne. Scesi di quota, ecco ricomparire i boschi e le betulle. Una seconda deviazione porta a Hammerfest, la città più settentrionale del mondo,
affacciata su un mare di un azzurro profondo e dove d’estate non mancano fiori né prati. L’ultimo tratto dell’itinerario è particolarmente suggestivo: si
fiancheggia il desolato Porsangerfjord, al di sotto di enormi stratificazioni rocciose fino alla nera e deserta isola di Mageroy, apparentemente prima di
forme di vita: non un albero, non un cespuglio. Solo nella piccola cittadina di Honningsvag gli uomini hanno saputo adattarsi e vivere nonostante
l’ostilità della natura. Gli ultimi Km di strada sino a Capo Nord si percorrono in una landa deserta, oltre la quale si apre l’infinità grigio-azzurrina del Mar
Glaciale Artico con il presagio del Polo Nord e i suoi ghiacci eterni, l’ultimo dei confini possibili.
TRASFERIMENTO DA ANDENES (andoy) A STORSLETT (nordreisa) (distanza 274 km – 5.30 H)
PRENDERE TRAGHETTO PER GRYLLEFJORD H 9 am
Storslett
Andenes
TRASFERIMENTO DA ANDENES A STORSLETT:
ANDENES:
Questo isolato villaggio vanta una ricca tradizione di pesca ed è la base principale per il whale-watching
nella Norvegia settentrionale. Il fronte del porto è una suggestiva accozzaglia di ripari in legno per barche
e rottami nautici di tutti i tipi.
Arrivati a OLDERDALEN l’itinerario si dirige verso
nord lungo la E6, dopo un breve tratto, una deviazione
a sinistra conduce al vicino promontorio di Spakenes,
dove si apre un bellissimo panorama sui ghiacciai e
sulla catena alpina della penisola di Lyngen: a destra
lo Store Vaggastind, m 1398, e a sinistra il Tafeltind, m
1395. Proseguendo si raggiunge, Km 35, la frazione di
Langslett, ove una deviazione a sinistra, lungo la 866
in direzione nord, porta a, Km 32, Skjervoy, villaggio
di pescatori sul fiordo di Kvaenangen, con una
notevole chiesa in legno del 1728.
STORSLETT:
Storslett è un villaggio e il centro amministrativo nel comune di Nordreisa in Troms. La sua popolazione è
1.583. Il paese è situato all'estremità meridionale del Reisafjorden lungo la foce del fiume Reisaelva.
Storslett è stato completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale nel 1944, alla fine della
occupazione della Norvegia, dalla Germania
nazista , tuttavia, l'area villaggio è stato
completamente ricostruito e ha avuto una forte
crescita dopo la guerra.
TRASFERIMENTO DA STORSLETT (nordreisa) A HAMMERFEST (distanza 313 km – 5.30 H)
Jokelfjord
TRASFERIMENTO DA STORSLETT (nordreisa) A HAMMERFEST:
STORSLETT:
Storslett è un villaggio e il centro amministrativo nel comune di Nordreisa in Troms. La sua popolazione è 1.583. Il paese è situato
all'estremità meridionale del Reisafjorden lungo la foce del fiume Reisaelva. Storslett è stato completamente distrutto durante la seconda
guerra mondiale nel 1944, alla fine della occupazione della Norvegia, dalla Germania nazista , tuttavia, l'area villaggio è stato
completamente ricostruito e ha avuto una forte crescita dopo la guerra.
Da Storslett –Nordreisa l’itinerario principale procede verso est lungo la E6, tra bassi monti e boschi di betulle con accampamenti Sami;
il viaggio continua tra monti aridi e betulle sempre più basse, sale al passo del Kvaenangsfjell , m 402 (magnifica vista sul fiordo di
Kvaenangen con le isole di Skorpa, Noklan e Spildra e, sullo sfondo, le masse di ghiacciate del Langfjordjokel, m 1064, a sinistra, e
dell’OksfjOrdjokel, m 1204, a destra).
Alla frazione di Alteidet, KM 86, una deviazione a sinistra conduce a, Km
13, Jokelfjord: possibilità di escursione in barca ( o lungo un sentiero che
costeggia il fiordo) fino al punto in cui il ghiacciaio dell’Oksfjordjokel
scivola direttamente nel mare, costituendo un fenomeno unico nell’Europa
continentale.
Tornati sulla E6 e percorso un lungo tratto di costa, dapprima sullo stretto
Langfjord e poi sul vasto Altafjord, si supera l’abitato di Kafjord, sito di
antiche miniere di rame dove, nel settembre del 1943, la corazzata
tedesca “Tirpitz” fu silurata la prima volta; poco dopo, Km 88, la città di
Alta, da cui si possono visitare il canyon Savtso e Stengelsen.Il percorso
principale, lungo la E6 si inoltra per un lungo tratto tra foreste di betulle,
ravvivate da minuscoli laghi e punteggiate di piccoli fiori bianchi e gialli, e
inizia a salire lentamente sull’altopiano di Sennaland. Le montagne si
fanno meno alte, l’orizzonte si apre, i rilievi si addolciscono e la
vegetazione diventa molto più rada: è la tundra, dalle luci e dai colori
particolari. A Skaidi, si lascia a sinistra la 94 per Hammerfest.
ALTA:
Alta, formata da più nuclei urbani unitisi in un’unica comunità
amministrativa, ha ottenuto lo status di città nel 1998 ed è un importante
centro industriale e commerciale (cave di ardesia, pesca, settore terziario, esportazione) nella parte più interna dell’Altafjord. Si estende
per molti km lungo la E6, è attraversata dall’Altaelv, iume noto per l’abbondanza di salmoni in tutto il corso. Qui il sole di mezzanotte è
visibile dal 16 maggio al 26 luglio, mentre la notte polare dura dal 24 novembre al 18 gennaio.
Nella prima metà del mese di marzo di ogni anno si tiene ad Alta la Finnmarkslopet, la più lunga corsa europea su slitte trainate da cani,
su un percorso di circa 1000 Km che segue gli antichi itinerari postali sull’altopiano del Finnmark.
Nel centro si trovano la chiesa, del 1858 e l’Altagard, sede amministrativa e comando militare regionale, risalente al XVIII secolo e
restaurato nel 1956.
HAMMERFEST:
E’ la città più settentrionale del mondo, situata a 70°39’48” di latitudine Nord sulla costa occidentale dell’isola di Kvaloy, in un paesaggio
di rocce piatte e lisce dove non cresce un solo albero. E’ un piccolo centro commerciale la cui economia si basa sul terziario, turismo,
pesca e lavorazione del pesce e sull’importante complesso portuale, rilanciato dai depositi petroliferi a Leirvika. Il sole di mezzanotte è
visibile dal 14 maggio al 29 luglio, mentre la notte polare dura dal 21 novembre al 21 gennaio. A causa della sua “lunga notte”
Hammerfest fu la prima città dell’Europa settentrionale a essere dotata nel 1891 di illuminazione elettrica stradale.
Né l’uomo né la natura sono stati però benevoli con questa cittadina, che ha subito innumerevoli sciagure: fu travolta da una burrasca nel
1856 e devastata dal fuoco prima nel 1890 e poi ancora nel 1944,
per mano dei nazisti. La chiesa locale è andata in fiamme ben 5
volte nel corso dei suoi secoli. Ma forse la storia di Hammerfest
ha finalmente conosciuto una svolta radicale: il gasdotto più lungo
del mondo corre infatti per 143 Km dall’immenso pozzo di gas
naturale di Snohvit nel mare di Barents fino all’isoletta di
Melkoya, nella baia di fronte alla città.
Torget è la piazza principale, abbellita dal monumento al
musicista Ole Olsen, nativo di Hammerfest, e dal Rahus
(municipio) del 1957; accanto si trova The Royal and Ancient
Polar Bear Society, istituzione dedicato all’orso polare, che
illustra le attività polari.
Nelle vie adiacenti sorgono la cattolica chiesa di S.
Michele, del 1958, con grande mosaico sulla facciata, e la
Hammerfest Kirke, chiesa evangelica di struttura
triangolare del 1961, con una gigantesca vetrata.
TRASFERIMENTO DA HAMMERFEST A HONNINGSVAG (distanza 179 km – 3 H)
TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A GJESVAER ( Km 36 – 40 min.) // TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A NORDKAPP ( Km 34 – 40 min.)
TRASFERIMENTO DA HAMMERFEST A HONNINGSVAG
(distanza 179 km – 3 H)
TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A GJESVAER ( Km 36 – 40 min.)
TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A NORDKAPP ( Km 34 – 40 min.)
Partiti da Hammerfest, si prende la strada verso est in direzione di Olderfjord; qui si abbandona la E6 e si continua verso nord lungo la
E69, che si snoda lungo la frastagliata costa del Porsangerfjord, caratterizzata da alta montagne di rocce stratificate, piccole insenature e
numerose gallerie( non illuminate) fino, alla località anch’essa denominata Kafjord. Si percorre il nuovo tratto di strada ( a pagamento)
che collega con un tunnel sottomarino (6.8 Km; profondità 226 m) Kafjord a Honningsvag e si prosegue lungo la E69, che taglia il 71°
parallelo e si inerpica su un altopiano, ove si trovano pianticelle che crescono per lo più in Siberia e sulle isole Svalbard. Si oltrepassa a
sinistra una deviazione di 21 Km per Gjesvaer e si procede, tra rilievi
superbi e piccoli laghi dispersi, in un orizzonte ampissimo fino ad arrivare
a Capo Nord (Nordkapp), estrema punta settentrionale dell’Europa
raggiungibile in auto.
ISOLA DI MAGEROY:
Fra le principali località turistiche della Norvegia settentrionale, l’isola
presenta reperti archeologici risalenti al 4000 a.C. e. nelle zone limitrofe
alla costa nord del Finmark, a epoche ancora più remote. Mageroy fu da
sempre abitata da popolazioni che vivevano dalle risorse della terra e del
mare, grazie alla corrente del golfo che impedisce che l’acqua si ghiacci. I
rilievi dell’entroterra sono desolati e spogli, ma il panorama si estende a
perdita d’occhio.
HONNINGSVAG:
2 Km a sud del porto, capoluogo dell’isola di Mageroy, la cui economia è
basata sul turismo e, naturalmente, sulla pesca: si tratta infatti di uno
dei porti pescherecci più importanti del Finmark. Distrutta dai
bombardamenti nella seconda guerra mondiale, la cittadina è stata
interamente ricostruita; solo la chiesa (visite in estate 8-22), del 1884, è stata risparmiata. Nel centro ha la sede del Nordkapp museum,
con documenti sulla cultura e la storia dell’isola e sul turismo di Capo Nord.
GJESVAER:
32 Km a nord-ovest di Honningsvag, seguendo le E69 per 13 Km, poi a sinistra per 21 Km si trova Gjesvaer, piccolo villaggio di pescatori
con il boschetto di betulle nane più settentrionale del mondo; di fronte all’abitato vi sono oltre 100 tra isolotti e scogli: su quattro di questi
è la riserva naturale di Stappan, con una delle più numerose colonie di pulcinella di mare.
NORDKAPP (CAPO NORD):
Capo nord, più vicino al Polo Nord che a Oslo, è situato a
71° 10’ 21” di latitudine nord, dove il sole da metà maggio a
fine luglio non tramonta mai. Molto tempo prima che altri
europei si interessassero alla zona, Capo Nord era un sito
sacrificale per il popolo sami, che lo considerava un luogo
carico di energia. Fu chiamato Capo Nord da Richard
Chancellor, l’esploratore inglese trasportato alla deriva in
questa zona nel 1553 mentre era alla ricerca del ‘Passaggio
a nord-est’. Molto tempo dopo, a seguito di una visita molto
pubblicizzata da parte del re Oscar II nel 1873, Capo Nord
divenne un luogo di pellegrinaggio per norvegesi.
Per raggiungere l’estremità del continente, infatti, sia che
viaggiate in auto, in bicicletta, in autobus o a piedi, dovrete
pagare un pedaggio che consente una permanenza di due
giorni, senza tenere conto del fatto che moltissimi
viaggiatori entrano, danno un’occhiata in giro, scattano un
paio di fotografie e se ne vanno. Questo enorme complesso
dall’aspetto tozzo, sormontato da una gigantesca, invadente
palla da golf, è quel tipo di posto che si ama o si odia. Al suo
interno si trovano una mostra dettagliata fino all’eccesso
delle azioni navali in cui sono state teatro le acque di fronte
al capo durante la seconda guerra mondiale. L’attrattiva
principale del sito è ovviamente il panorama. Quando il
tempo è bello, potrete vivere dei momenti meravigliosi contemplando le onde che si infrangono sul litorale, 307 m più in basso, e la
foschia che avanza lentamente dal mare. Capo Nord comunque non è il punto più settentrionale dell’Europa continentale. Questo primato
spetta a Knivskjelodden, raggiungibile con un’escursione a piedi di Km 18 tra andata e ritorno, un luogo meno spettacolare e
inaccessibile ai veicoli, una qualità che lo rende ancora più apprezzabile.
KNIVSKJELODDEN:
Il vero punto più settentrionale del continente, Knivskjelodden, è per fortuna inaccessibile ai veicoli e immune da attrazioni a misura di
turista. Potete fare un’escursione a piedi fino all’estremità di questo promontorio partendo da un parcheggio segnato situato 6 Km a sud
del chiosco dove si paga il pedaggio per Capo Nord. Il sentiero di 9 Km, per quanto presenti alcune salite e discese, non è impegnativo,
ma è comunque consigliabile indossare scarpe da trekking perché dopo la pioggia il terreno può essere fangoso. Una volta arrivati alla
latitudine di 71° 11’ 08”, sul livello del mare, potrete firmare il libro dei visitatori. Calcolate circa 5 ore tra andata e ritorno.
TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A ALTA (distanza 209 km – 3.35 H)
Alta
TRASFERIMENTO DA HONNINGSVAG A ALTA
(distanza 209 km – 3.35 H)
HONNINGSVAG:
2 Km a sud del porto, capoluogo dell’isola di Mageroy,
la cui economia è basata sul turismo e, naturalmente,
sulla pesca: si tratta infatti di uno dei porti pescherecci
più
importanti
del
Finmark.
Distrutta
dai
bombardamenti nella seconda guerra mondiale, la
cittadina è stata interamente ricostruita; solo la chiesa
(visite in estate 8-22), del 1884, è stata risparmiata. Nel
centro ha la sede del Nordkapp museum, con
documenti sulla cultura e la storia dell’isola e sul
turismo di Capo Nord.
ALTA:
Formata da più nuclei urbani, (Bossekop, Sentrum, Hjemmeluft, Elvebakken) unitisi in un’unica comunità
amministrativa, ha ottenuto lo ‘Status’ di città nel 1998 ed è un importante centro industriale e
commerciale nella parte interna dell’Altafjord. Si estende per molti Km lungo la E6, è attraversata
dall’Altaev, fiume noto per l’abbondanza di salmoni in tutto il suo corso. Qui il sole di mezzanotte è visibile
dal 16 maggio al 26 luglio, mentre la notte polare dura dal 24 novembre al 18 gennaio. Nel centro si
trovano la chiesa, del 1858 e l’Altagard, sede amministrativa e comando militare regionale, risalente al
XVIII secolo e restaurato nel 1956. Domina la località di rilievo del Komsafjell, m 212, ai cui piedi furono
rinvenute le prime tracce di insediamenti umani del Finnmark, appartenenti alla civiltà dei Komsa,
popolazione stabilitasi sulle coste e che viveva di pesca.
ALTA MUSEUM:
(Visite estate da maggio a settembre 8-20)
Situato a 1,5 Km dal centro, nella zona di Hjemmeluft, classificato come ‘ Museo europeo dell’anno ’ nel
1993, oltre a ospitare settori dedicati alla storia locale, alla resistenza norvegese nel Finmark durante la
seconda guerra mondiale, ai mercati che i sami tenevano nella cittadina, conserva anche un importante
tesoro artistico, riconosciuto dall’Unescu Patrimonio dell’Umanità: 3000 incisioni rupestri risalenti a un
epoca compresa tra il 4200 e il 500 a.C., raffiguranti uomini, imbarcazioni, alci, renne, orsi, uccelli, attività
di caccia e di allevamento del bestiame. Le incisioni, scoperte a partire dagli anni ‘70 del Novecento e
che continuano a venire a luce, sono tuttora oggetto di studio: l’ipotesi più accreditata è che siano opera
di popolazioni provenienti dalla Mongolia o dall’Asia settentrionale.
TRASFERIMENTO DA ALTA A TROMSO (distanza 309 km – 6 H)
TROMSO
Detto in parole povere, Tromso è una località in festa. La città principale della contea di Troms – nonché
di gran lunga la più grande della Norvegia settentrionale – offre attività culturali, artisti di strada, una
vivace vita all’aperto, una maratona del sole di mezzanotte, una prestigiosa università, il rinomato
burrificio Mack e un numero di pub pro capite superiore a quello di qualsiasi altra città norvegese.
L’incantevole paesaggio, dominato da
vette innevate, offre ai visitatori e agli
abitanti del luogo la possibilità di fare
eccellenti escursioni in estate e
splendide sciate e gite con slitte
trainate da cani d’inverno.
Molte istituzioni e attività di Tromso
possono pregiarsi del titolo di più
settentrionali del mondo: tra queste
l’università, la Cattedrale, il burrificio, il
giardino botanico e persino il Burger
King. Sebbene la città si trovi circa
400 Km a nord del Circolo Polare
Artico, il clima è reso piacevolmente
mite dalla Corrente del Golfo e la
lunga
notte
invernale
è
controbilanciata
da
un’attività
incessante durante le infinite giornate
estive.
Tromso divenne città nel 1794, quando si affermò come importante nodo commerciale, ma le sue origini
risalgono al XIII secolo, quando fu eretta la prima chiesa nella zona. In tempi più recenti, la città è
diventata famosa come base di partenza delle spedizioni per il Polo Nord, grazie a questa sua
particolarità, ha ricevuto il soprannome di “ Porta dell’Artico “.
La zona centrale di Tromso si trova sulla costa orientale dell’isola di Tromsoya, mentre al di là delle
colline c’è la costa occidentale con l’aeroporto di Langnes. La vivace zona centrale del porto si estende
dai moli di Skansen, proseguendo verso sud oltre la Stortorget, fino al burrificio Mack e al museo Polaria,
sul lungomare. La città si sviluppa anche oltre un canale fino a Tromsdalen sulla terraferma, e la periferia
si estende fino all’isola di Kvaloya, a ovest. Due bei ponti ad arco collegano le diverse zone.
CHIESE:
Gli undici archi triangolari della Ishavskatedralen, come viene da tutti chiamata la Tromsdalen Kirke,
ricordano i crepacci dei ghiacciai e le cortine d’aurora. Una straordinaria vetrata istoriata occupa quasi
interamente la parte orientale dell’edificio e rappresenta il ritorno di Cristo sulla terra. Guardando verso
l’estremità occidentale vedrete l’organo d’acciaio di fattura moderna, un’autentica pera d’arte, mentre
sollevando lo sguardo verso l’alto potrete ammirare i lampadari di cristallo boemo, sospesi nell’aria come
ghiaccioli.
TRASFERIMENTO DA TROMSO A OSLO (distanza 1646 km)
OSLO
E’ una città del nord Europa ed è la capitale e la più grande città della Norvegia. Con una popolazione di
circa 590.041 abitanti, accoglie il 12% circa della popolazione norvegese. Tuttavia, considerando l'intera
area metropolitana, comunemente chiamata "regione della grande Oslo" (Stor-Osloregionen), che si
estende ben oltre i limiti del comune, si ha una popolazione complessiva di 1.422.443 abitanti.Oslo è
situata in fondo allo Oslofjord, un fiordo all'interno del bacino dello Skagerrak. Il fiordo è quasi tagliato
dalla penisola di Nesodden di fronte la città, a sud; in tutte le altre direzioni invece Oslo è circondata da
verdi colline e montagne. All'interno dei confini della città ci sono 40 isole, la più grande delle quali è
Malmøya che misura 0,56 km², e 343 laghi il più grande dei quali è il Maridalsvannet, che misura 3,91
km², questo lago rappresenta anche la maggior fonte di approvvigionamento d'acqua potabile per una
vasta parte della zona occidentale di
Oslo, principalmente Vestre Aker e
Nordre Aker. Il punto più alto della
città è rappresentato dal Kirkeberget
che con i suoi 629 metri svetta sul
centro cittadino. La popolazione
cittadina rappresenta un numero
modesto di persone se comparata a
quella delle altre capitali europee, ma
c'è da mettere in conto che l'area
urbana benché decisamente grande,
è occupata per due terzi da aree
protette che comprendono laghi,
foreste e colline, fatto questo che da'
alla città un aspetto arioso e pieno di
aree verdi. Per questo motivo non è
raro incontrare durante i mesi
invernali esemplari di alci all'interno
delle strade cittadine.Il nucleo più
antico di Oslo è a nord della fortezza
trecentesca di Akershus e rappresenta il centro vitale della città. La via principale è Karl Johans Gate. Su
questa arteria lunga un chilometro e mezzo si affacciano gli edifici storici. Il palazzo reale della prima
metà del 1800, il Teatro Nazionale in stile rococò, la sede del Parlamento del XIX secolo, l'università
datata 1851.
Oslo secondo la classificazione climatica di Köppen ha un clima di tipo Dfb, e cioè "temperato freddo
boreale senza stagione secca", umido e con estati relativamente calde. La temperatura massima media
dei mesi estivi (e cioè tra giugno e agosto) è tra i 20,1 e i 21,5 °C. Settembre è spesso un mese
altrettanto caldo e per incontrare i primi rigori invernali è necessario aspettare la fine di ottobre. La più
alta temperatura mai registrata è rappresentata dai 35 °C del 21 luglio 1901. Ondate di caldo si verificano
più volte ogni estate, da giugno a fine agosto, con temperature tra i 30 °C e i 31 °C. Queste temperature
hanno favorito la nascita di diverse strutture ricreative di ampio successo nate lungo l' Oslofjord, che
ovviamente registrano la maggiore affluenza lungo i mesi estivi quando la popolazione è sospinta verso il
mare invitata anche dalle temperature dell'acqua che vanno dai 20 ai 24 °C. L'inverno è freddo e umido.
Le temperature scendono verso il basso fino ai -20 °C o meno quando c'è alta pressione e cielo limpido.
Ogni inverno la parte più interna del fiordo tende a ghiacciarsi, aprendo la via alla pratica di diversi sport
invernali, come la pesca nel ghiaccio, il pattinaggio su ghiaccio e in alcuni casi addirittura lo sci di fondo.
Temperature sotto zero sono registrate per tutto il periodo che va da ottobre a maggio, il mese più freddo
è gennaio, con una temperatura media di -4,3 °C, ed entrambi i mesi di gennaio e febbraio possono
avere temperature minime di giorno di -7 °C. La temperatura più fredda mai registrata fu di -27.9 °C nel
febbraio del 1871. Le nevicate sono ripartite uniformemente lungo i mesi invernali, e in media più di 25
cm di neve si posano sul terreno per almeno 30 giorni l'anno. Le temperature negli ultimi anni tendono ad
essere mediamente più alte. Le precipitazioni medie annue sono di 763 mm, con una lieve tendenza dei
mesi estivi ad una maggiore umidità.
Secondo le leggende nordiche, Oslo fu fondata attorno al 1048 dal re Harald Hardråde. Recenti
spedizioni archeologiche hanno trovato reperti funerari cristiani antecedenti all'anno 1000, dimostrando
che il luogo era popolato già da tempo. Le celebrazioni del millenario di Oslo si sono comunque tenute
nel 2000. L'origine del toponimo è abbastanza oscura. Mentre il suffisso "-lo" significa molto
probabilmente "porto" o "banchina", "os" potrebbe avere molte connotazioni, incluse alcune anche dal
Pantheon mitologico, una collina. È stata considerata come capitale da quando Haakon V era salito al
trono (1299-1319), questo re fu il primo a risiedere permanentemente nella città. Egli ha anche
cominciato la costruzione della fortezza Akershus. Un secolo dopo la Norvegia era una provincia della
Danimarca e il ruolo di Oslo fu ridotto a quello di un centro amministrativo provinciale, con il re che
risiedeva a Copenaghen. Il fatto che l'Università di Oslo fu fondata solo nel 1811 ebbe un effetto
fortemente negativo sullo sviluppo della nazione.Oslo fu distrutta da un incendio nel 1624 e fu ricostruita
in una nuova posizione sulla baia vicino alla Fortezza Akershus dal re Cristiano IV, il quale diede il suo
nome alla città: Christiania (in un secondo momento 1878-1924 la città fu chiamata Kristiania). L'uso del
nome originale Oslo fu ripristinato solo nel 1925. Ma molto prima di questo, Christiania ha cominciato a
riacquistare la sua importanza come centro commerciale e culturale in Norvegia. Nel 1814 Christiania
divenne la capitale effettiva quando l'unione con la Danimarca fu sciolta. Molte pietre miliari della città
furono edificate nel XIX secolo, inclusi il Palazzo Reale (1825-1848), Stortinget (il parlamento) (18611866), l'Università di Oslo, il teatro nazionale, la cattedrale di San Halvard, la cappella reale della
Vergine, le chiese di San Clemente, di San Nicola, di Santa Croce, infine anche la borsa di Oslo. Fra gli
artisti famosi che hanno vissuto là in questo periodo ricordiamo Henrik Ibsen, Edvard Munch, Knut
Hamsun e Sigrid Undset (Gli ultimi due vinsero il Premio Nobel per la letteratura). Nel 1850, Oslo superò
Bergen come città più popolosa della nazione.
COSA VEDERE:
Giunti al centro della città, percorrere la Kart Johanas gate, il grande viale alberato con imponenti palazzi
ai lati, asse principale della città, dalla stazione centrale, a est, fino all’interno dello Slottsparken, a ovest,
dove sorge il palazzo reale. Le deviazioni lungo il tracciato conducono a sud verso il municipio o Radhus
e il modernissimo complesso edilizio di Aker Brygge, nato dalla ristrutturazione dei dicks; a nord, alle
spalle dell’università, verso il Kulturhistorisk Museum e la Nasjonalgallerie che ospitano significative
opere di ogni epoca storica, e da qui a est fino a incrociare l’Akersgata lungo il quale si incontrano a nord,
il Kunstindustrimuseet e, a sud, la fortezza di Akershus.
IL CENTRO:
Karl Johans gate, l’arteria principale di Oslo, tracciata da est a ovest, collega la stazione centrale al
Palazzo Reale passando per il Parlamento e l’università; è perciò il cuore della vita politica e sociale del
paese. Aperta dal re svedese Karl XIV Bernadotte per dare un volto moderno alla ancor modesta
Christiana, oggi questa strada salotto, pedonalizzata nel tratto fra la stazione e il Parlamento, è un
brulicare di negozi, caffè e ristoranti. Partendo dalla stazione ferroviaria, a est, ci si trova in una zona che
ha visto radicali cambiamenti urbani. Sulla piazza della stazione, Jernbanetorget, s’innalza la torre
d’acciaio Trafikanten, sede dell’Ufficio informazioni sulle città e i suoi trasporti. A nord-est della piazza si
apre il Vaterland, un quartiere di case ristrutturate e costruzioni ipermoderne come il Plaza, un albergo
che è il grattacielo dominante lo skyline cittadino, e altri nuovi edifici in vetro e acciaio come lo Shopping
centre Oslo City e l’Oslo Spektrum, grande teatro polivalente.
NASJONALGALLERIET:
E’ la principale galleria d’arte della Norvegia, sistemata in un palazzo neorinascimentale eretto nel 1882
da Heinrich Ernst Schirmer e dal figlio Adolf. Vi sono rappresentate soprattutto le scuole del Nord Europa,
in particolare gli artisti norvegesi tra ottocento e primi del novecento. Pittori norvegesi: classici e
romantici, realisti e naturalisti; famosa in tutto il mondo la collezione di opere di Edvard Munch ( il grido
etc..). Scuola di Dusseldorf e scuola di Monaco.
Norway in a nutshell
L’itinerario più famoso in Norvegia!
Il tour Norway in a nutshell® (La Norvegia in guscio di noce) è sicuramente l’itinerario più famoso in Norvegia. Il tour vi porterà tra alcuni
dei paesaggi più affascinanti della Norvegia dei Fiordi e vi farà vivere esperienze mozzafiato sulla Ferrovia di Bergen, un giro sulla Ferrovia
di Flåm, una crociera sull’Aurlandsfjord e il Nærøyfjord, e una gita sulla ripida strada di Stalheimskleiva. Il tour Norway in a nutshell® ha
partenze da Bergen, Voss e Oslo tutto l’anno.
La Ferrovia di Bergen
La Ferrovia di Bergen è stata votata come uno degli itinerari in treno più belli al mondo.
Il viaggio vi porta ad attraversare l’Hardangervidda, il più grande altopiano dell’Europa del Nord, con una spettacolare vista sul ghiacciaio
dell’Hardangerjøkulen dal ghiaccio blu intenso.
La Ferrovia di Flåm
Il viaggio in treno della Ferrovia di Flåm tra Myrdal e Flåm è una delle attrazioni più importanti del tour.
In 20 chilometri di tragitto potrete ammirare alcuni dei paesaggi più spettacolari che la Norvegia ha da offrire, con scorci meravigliosi su
ripide montagne e impressionanti cascate.
Il Nærøyfjord
Una crociera sul fiordo vi porterà a scoprire i bellissimi villaggi di Aurland e Undredal prima di entrare nel Nærøyfjord, uno dei fiordi più
stretti d’Europa. Questo braccio del Sognefjord è uno dei fiordi più emozionanti della Norvegia ed è inserito nell’Elenco del Patrimonio
Mondiale dell’UNESCO.
La ripida strada di Stalheimskleiva
La strada di Stalheimskleiva che serpeggia e sale per 13 ripidi tornanti offre una magnifica vista sulle cascate di Sivlefossen e
Stalheimfossen. La Stalheimskleiva è il tratto di strada più ripido del Nord Europa.
La strada è aperta da maggio a settembre.
BERGEN
Bergen nasce dal mare, quello del nord più intenso, rivolto verso alcuni degli orizzonti più affascinanti del mondo, quelli dell'Islanda,
della Scozia, del Circolo Polare Artico e poi più in là, dell'America...orizzonti che fecero dei Vichinghi i primi avventurieri dei mari. A
guardare il sole che sorge a Bergen è tutta un'altra cosa, la luce è diversa, così come lo sono i riflessi che riscaldano questo le case, le
banchine, le montagne. Bergen è conosciuta come la “Capitale dei Fiordi” visitabili con un efficiente sistema di trasporti via nave, e
contende aOslo, da sempre, la palma di città più conosciuta della Norvegia, città dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità
dall'Unesco.
Dopo Oslo, come detto, Bergen è la città più grande della Norvegia e ciò nonostante
conserva un ritmo di vita molto sostenibile. Oltretutto come città universitaria è anche
uno dei centri culturali più importanti dei Paesi scandinavi, possiede numerosi teatri,
musei e una famosa orchestra sinfonica. Chi la visita si aspetti un panorama naturale
unico al mondo, lo si percepisce immediatamente, all'arrivo in nave o in aereo, dalla
luce che si riflette nei maestosi ghiacciai che si riempiono di mille colori, quasi come un
arcobaleno che riscalda il cuore di chi riesce a vederli. Bergen è un mondo unico, fatto di
fiordi spettacolari, montagne, monumenti storici e giovani entusiasmi e pieni di gioia di
vivere.
Ad arricchire la natura di questo
territorio sono in particolare i due spettacolari fiordi, tra i quali si pone la città, quello
di Sognefjord e quello di Hardangerfjord. Per questo è conosciuta per essere
ingresso ufficiale ai fiordi della Norvegia, un mondo dove mare e montagna
s'incontrano in una forte suggestione poetica. Da qui partono tutte le navi per le
crociere per il nord, compresa la leggendaria Hurtigruten, la nave postale che
percorre tutta la costa norvegese e arriva fin oltre il Nordkapp, il Capo Nord, la zona
più a settentrione della Norvegia e dell'Europa, insieme al vicino Knivskjellodden.
Molto apprezzato è anche il Nordfjord che porta i visitatori lungo un altro spettacolare
itinerario, da Loen a Olden e lungo i fiumi e i laghi del ghiacciaio Brixdal. Questo
stesso spettacolo deve aver convinto Olaf Kyrre, noto anche come Olaf Haraldsson, re di Norvegia con il nome di Olaf III, a fondare la
città intorno all'anno 1070, dando inizio alla sua storia di Bergen. Circa due secoli dopo, tra il XII ed il XIII secolo Bergen diventò
capitale della Norvegia, sviluppandosi fino al XVII secolo come la più grossa città della Scandinavia con una popolazione di 15.000
abitanti (attualmente ne conta circa 237.000). La sua importanza storica non poteva non essere legata al mare e anche per questo
divenne uno dei porti più importanti della Lega Anseatica (la potente associazione mercantile del Mare del Nord e del Mar Baltico).
L'influenza anseatica si può notare ancora oggi nell'architettura tipica del porto di Bergen (l'antico quartiere anseatico conosciuto con il
nome di 'Bryggen'), con le caratteristiche costruzioni un tempo abitate dai commercianti tedeschi. Ai 'Bergenser', gli abitanti della città,
si deve l'impostazione internazionale di grande 'apertura' che, pur nel rispetto delle tradizioni, caratterizza Bergen. Ed è proprio nel
quartiere anseatico di Bryggen, indicato dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità, che è possibile visitare uno dei più importanti
agglomerati urbani del Medioevo nord-europeo.
Le case in legno colorato col tipico tetto spiovente, emblema vivente della storia di Bergen e della particolare architettura locale,
impregnano la città di un'armonia quasi mistica. A me personalmente fa pensare alla sinfonia romantica di Beethoven. Forse pochi sanno
che Bergen è una delle città in legno più grandi d'Europa, sopravvissuta ai numerosi
gravi incendi susseguitisi nei secoli o ai danni seguiti per esempio dall'esplosione di una
nave tedesca durante la Seconda guerra mondiale (la famosa St Voorbode, vascello
olandese poi confiscato dai tedeschi e carico di 124.000 kg di esplosivo; l'esplosione fu
così forte che l'ancora della nave fu ritrovata a 417 metri d'altezza, sul monte
Sandviksfjellet). Passeggiare lungo il mercato del pesce di Bergen (Fisketorget) o
mescolarsi nella vita quotidiana degli abitanti della città, diventano momenti di vita
indimenticabili, lontani dalle nostre più svariate abitudini. Nell'Acquario cittadino si ha
la possibilità di vedere foche e pinguini, mentre camminare verso la Fortezza di
Bergenhus si arriva a conoscere il punto più alto della storia della città, così come
raggiungere la cima del Monte Fløyen (attraverso la funicolare Fløybanen dalla stazione della via Vetrlidsallmenningen 21), o
dell'Ulriken, o di una qualsiasi delle sette montagne che circondano la città, significa conoscere il vero senso della natura di questa
splendida parte della Norvegia. Gli abitanti del posto chiamano le montagne di Bergen 'de syv Fjell', i sette monti, tuttavia si noti che
non c'è accordo su quali montagne debbano essere comprese nel gruppo: infatti le montagne a circondare la città sono almeno nove
montagne, anche se secondo la tradizione si considerano solo i monti di Ulriken (punto più alto), Fløyen, Løvstakken e
Damsgårdsfjellet, Lyderhorn, Sandviksfjellet, Rundemanen.
Da questo spettacolare panorama si individuano le zone più emblematiche della città, tra tutte l'antica area portuale, il Bryggen, nata nel
tardo medioevo come 'kontor' tedesco (delle vere e proprie agenzie mercantili) della Lega Anseatica e che si sviluppò in un fiorente
centro di commercio internazionale. Le caratteristiche file parallele di case colorate (rosso mattone, giallo, ocra) riverse nella banchina,
hanno circa 900 anni di vita e rimangono di sicuro uno degli scenari più fotografati in Norvegia: la maggior parte di questi edifici sono stati
presi d'assalto dal business turistico e adibite a caffetterie, ristoranti e negozi di souvenir, motivo questo per una visita in più. Tra vicoli e
piccoli angoli caratteristici si posiziona la Joacbsfjorden, una delle stradine più rappresentative, in cui si possono osservare le case a più
piani, i magazzini ed i depositi delle merci di scambio. In passato l'area era conosciuta con il nome di Tyskebryggen (molo dei tedeschi) e
si affianca (o meglio si affaccia) verso il distretto chiamato Vågen, il porto più antico.
Questa parte della città la si riconosce per i pittoreschi vascelli da turismo spesso
attraccati al molo e per la piazza del mercato Torget, situata proprio in riva al mare,
il luogo più vivace della città (non mancatela se volete visitare il mercato del pesce e
fare incetta dei freschi prodotti del Mare del Nord, tra tutti pesce azzurro e caviale). Non
sono molti gli edifici originari della città rimasti fino ai nostri giorni, il più significativo è
quello della chiesa di Santa Maria (Mariakirken) del XII secolo, che fu centro
parrocchiale dei mercanti anseatici e che si ammira in particolare per lo stile romanico
dell'esterno e per il sontuoso arredo barocco dell'interno. In questa stessa zona si
consiglia di non perdere la visita al Museo della Lega Anseatica (Det Hanseatiske
museum), ospitato in uno degli edifici in legno più antichi del quartiere storico, che offre
rari momenti storici di vita della Bergen medievale e del suo sviluppo attraverso i commerci quotidiani del periodo. Il Museo di
Bryggens, poco lontano, conserva reperti rinvenuti dopo l'ultimo grande incendio dell'antica area, nel 1955. Nel museo sono conservati
reperti di piccole e medie dimensioni, ma anche percorsi storici, che arrivano a comprendere per esempio anche la Fortezza di Bergen
(Bergenhus) e l'antico Palazzo reale di Håkon, re di Norvegia. Dopo 14 anni di scavi ed intensi lavori, iniziati subito dopo l'incendio del
'55, venne riportata alla luce la più antica fisionomia di Bergen, e cioè la parte originaria del XII secolo (quella che i cittadini ed i turisti
possono visitare oggi è infatti una ricostruzione post-medievale).
Una visita alla Torre di Rosenkrantz, costruita nel 1270 e più volte ampliata nei
secoli, e si ritorna indietro verso l'insenatura del lungomare di Bryggen. Ma non si
perda la visita ad altre aree più moderne della città, tra caffetterie e ristoranti
sempre molto affollati di giovani: si prediligano in particolare le zone della penisola
di Nordnes, come il molo di Starnskaien, con una bella vista sulla parte più
antica della città, e la Strandgaten, area commerciale ideale per lo shopping a
Bergen. A circondare l'area urbana del lago di Lille Lungegårdsvannet, un
tempo comunicante con la baia che porta lo stesso nome, troviamo il municipio e un
interessantissimo Museo delle Belle Arti di Bergen.La città è situata in un
contesto naturale tra i più belli del mondo, come spesso riportato, porta d'ingresso
ai fiordi norvegesi. Per questo i dintorni di Bergen diventano motivo principale di visita. Il Sognefjord si trova a 70 km a nord della
città e per dimensioni è secondo solo allo Scoresby Sund della Groenlandia. Il Naeroyfjord è il più noto e spettacolare ramo dello
Sognefjord ed attira immancabile numerosi visitatori. Un trekking
nell'entroterra, sul
braccio principale del fiordo, vi porterà al piccolo villaggio di
Fjaerland
suo Norsk Bremuseum (Museo dei Ghiacciai della Norvegia).
Hellesøy
municipalità di Øygarden) è un'isola situata a circa 1 ora di guida
da Bergen: la si
visiti per la bella natura selvaggia e per una giornata in tutto relax,
soprattutto se siete
appassionati di pesca con canna; potete mangiare il 'vostro' pranzo
all'aria aperta, per
poi bere un caffè in un pittoresco bar locale. Non si manchi inoltre la
visita al villaggio di
Voss (a circa un ora ad est di Bergen e situato nella linea ferroviaria
che collega la città
ad Oslo), famoso per sport estremi come parapendio e rafting e
per
appuntamento del Festival Ekstremsportveko (sport estremi) e
del Jazz Vossa (il
ed
al
(nella
l'annuale
festival jazz più grande della Norvegia).
L'aspetto culturale è una delle parti più importanti dello stile di vita dei residenti di Bergen, e non potrebbe essere altrimenti nella città che
ha dato i natali ad uno dei più grandi compositori europei, lo Chopin del nord come viene spesso riferito, Edvard Grieg (che disse “sono
sicuro che la mia musica conserva i freschi sapori del baccalà tra le sue note”) e che ha segnato la vita di Edvard Munch, che in realtà
non era di Bergen, ma è grazie ai mecenati di questa città che ci è oggi possibile ammirare le sue grandi opere. Sono davvero tante le
attrazioni turistiche, culturali e naturali di Bergen ed è difficile parlarne in poche pagine, anche perché non si renderebbe giustizia
alla felice atmosfera che questa città riesce a trasmettere. L'elenco è lungo, dall'Acquario alla chiesetta medievale di Fantoft Stavkirke,
passando per i tanti musei... ma Bergen è una città da vivere più di tante altre, affinché la visita si trasformi in un vero viaggio. Per ora a
noi non resta che fare nuovamente tappa al Fisketorget, il mercato del pesce all'aperto, per apprezzare ancora una volta un salutare piatto
di salmone affumicato e gamberetti... e la sera? Ci aspetta una fresca birra sulla terrazza che dà sul porto....

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