Benchmarking su voucher e servizi alla persona in Europa. Danimarca
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Benchmarking su voucher e servizi alla persona in Europa. Danimarca
Benchmarking sui voucher e servizi alla persona in Europa Danimarca Supporti documentali ed informativi per la governance e la qualificazione dei sistemi Maggio 2009 IL LAVORO ACCESSORIO: Danimarca CAPITOLO I. ELEMENTI DI SCENARIO Come viene definito il lavoro accessorio Non viene definito. In Danimarca il governo ha varato nel gennaio del 1994 un dispositivo che regolamenta i cosiddetti “Servizi domestici”. Le finalità, se presenti, definite dalla norma Il dispositivo varato dal governo danese per i servizi domestici ha come obiettivi principali: ¾ ¾ ¾ riduzione del fai da te nell’ambito dei lavori di casa e combattere il lavoro nero; fornitura di un lavoro decente ai soggetti con più bassa scolarizzazione; offerta di maggior “welfare” alle famiglie con bambini o con anziani a carico. Allo stesso tempo l’iniziativa contribuisce a creare occupazione. Gli strumenti utilizzati per la copertura dei costi (voucher, ecc) Il dispositivo danese sui servizi domestici, richiamando l’esperienza dei vouchers in Belgio, consiste fondamentalmente in un sussidio corrisposto alle famiglie per le spese da sostenere per lavori domestici non specialistici ma ad alta intensità di manodopera. I beneficiari del lavoro accessorio. Chi sono e requisiti Prima del 2004, tutti i residenti in Danimarca potevano utilizzare il dispositivo per fare ricorso ad un aiuto per lavori di tipo domestico. Le attività per le quali era possibile ottenere il sussidio venivano svolte da soggetti indipendenti oppure da persone messe a disposizione da apposite agenzie abilitate ad offrire questo tipo di manodopera. A partire da gennaio 2004 il sussidio (40% del costo del servizio) non viene più riconosciuto a tutti i residenti ma solamente alle famiglie con bambini o con anziani a carico; inoltre, per ragioni pratiche, il corrispettivo dovuto viene pagato all’agenzia di servizi domestici. I prestatori del lavoro accessorio. Chi sono e requisiti Particolari categorie contemplate I prestatori di lavori domestici e di giardinaggio sono tutti i soggetti che prestano la loro opera in questo settore attraverso le società di lavoro interinale. Gli organismi accreditati (distribuzione, riscossione, incontro D/O, qualificazione del lavoro) L’Agenzia Danese per il Commercio e le Imprese è stata incaricata dal Ministero degli Affari Economici per l’accreditamento delle agenzie di somministrazione e la verifica della loro iscrizione al registro IVA. 2 Com’è organizzato il sistema di governance del lavoro accessorio Gli attori principali coinvolti in tale modello organizzativo sono l’Agenzia Danese per Commercio e Imprese, organismo controllato dal Ministero degli Affari Economici, incaricato del controllo amministrativo del dispositivo e le varie imprese accreditate per svolgere tali servizi. All’inizio della sperimentazione il sistema di governance non era ancora a regime e lasciava quindi spazio a possibili manipolazioni da parte degli operatori del settore. Negli anni novanta, infatti, non era necessario che le imprese dichiarassero il proprio numero di registrazione e molte agenzie di servizi domestici hanno così ricevuto sussidi senza aver effettivamente erogato il servizio. Oggi esiste un controllo incrociato che permette di ridurre, se non eliminare, ogni tentativo di frode e a tale scopo, ogni cittadino che usufruisca del servizio è tenuto a dichiarare il proprio numero di registrazione. Esistono programmi pubblici nazionali o territoriali di sostegno allo sviluppo del lavoro accessorio Il progetto pilota riguardante l’organizzazione dei servizi domestici, introdotto in Danimarca nel gennaio 1994 e tuttora in vigore dopo essere stato più volte rimodulato, non è affiancato da nessun programma nazionale di sostegno. Prevedeva un sussidio per l’esecuzione di servizi di giardinaggio, rimozione di neve, spesa quotidiana, cucina, pulizia, lavanderia e lavaggio vetri. I soggetti addetti a tali servizi erano sostanzialmente persone con basso livello di scolarità, mentre i beneficiari erano famiglie per lo più con bambini o persone anziane a carico. CAPITOLO II. I SETTORI DI ATTIVITÀ I settori e le attività coinvolte: lavori domestici, giardinaggio, insegnamento privato, manifestazioni e lavori di emergenza, consegna porta a porta, attività agricole stagionali, impresa familiare limitatamente a commercio, turismo e servizi altro Attualmente il dispositivo riguarda solamente i lavori domestici non specialistici e il giardinaggio. Il lavoro accessorio e la sua dimensione nel settore dei servizi domiciliari e alla persona 3700 soggetti sono stati interessati dal dispositivo nel corso dell’anno 2000, il che ha rappresentato un incremento dal 1997, anno in cui si erano registrati 2400 occupati nel settore. Dopo il cambio apportato nella regolamentazione del dispositivo nel 2004, il numero degli addetti è sceso a 700 (equivalenti tempo pieno) nel 2006. Tipologie di servizi offerti nel settore dei E’ possibile fornire tutte le prestazioni che rientrano nel novero dei 3 servizi domiciliari e alla persona servizi domestici e del giardinaggio, purché le stesse non siano identificabili come prestazioni specialistiche. CAPITOLO III. LA REGOLAZIONE DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA Il lavoro accessorio incide sullo stato di disoccupazione o inoccupazione? Gli addetti ai servizi domestici che beneficiano del contributo sono contrattualizzati da società specializzate in questo settore che poi “forniscono la manodopera” ai clienti finali, fruitori del servizio. Condizioni limiti e procedure per l’instaurazione del rapporto di lavoro accessorio da parte del beneficario / datore di lavoro Il cittadino che ha bisogno di una prestazione domiciliare si rivolge ad una società di servizi domestici e richiede il servizio di cui ha bisogno. Condizioni limiti e procedure per l’instaurazione del rapporto di lavoro accessorio da parte del prestatore Il prestatore del servizio viene inviato a svolgere la propria missione presso il domicilio del richiedente e conserva quindi il proprio rapporto di dipendenza con la società di lavoro interinale che interviene come intermediaria. Il lavoro accessorio è accompagnato da tutele in sostegno del reddito per il prestatore (disoccupazione, maternità, malattia, ecc.) Il prestatore è tutelato nell’ambito nei suoi diritti dal contratto di lavoro che interviene fra lui e la società di somministrazione del lavoro. Valore retributivo del voucher e durata della prestazione lavorativa Si tratta di un sussidio/contributo che lo stato garantisce agli operatori del settore e che viene erogato alla società di lavoro interinale. Gli importi sono variabili: inizialmente il progetto prevedeva la corresponsione di 65 corone danesi l’ora (circa euro 8,70 a gennaio 2007) con una maggiorazione pari al 130% dell’importo per spese di trasporto e degli eventuali materiali. Nel giugno 1994 il sussidio è stato portato a 85 corone l’ora con una maggiorazione possibile fino al 150% del costo del servizio. Nel 1997 il sussidio è diventato permanente e la maggiorazione possibile ridotta al 50% del costo (escludendo i materiali), mentre si aggiungevano alla lista dei servizi fornibili con tale sistema l’impacchettamento di oggetti in previsione di un trasloco e il passeggio dei cani. Lo schema è stato modificato nuovamente nel gennaio 2000 quando il sussidio per lavori di giardinaggio e rimozione di neve è stato ridotto al 35% è stato eliminato il sussidio per passeggio cani, impacchettamento e pulizia vetri, mentre è stato aggiunto alla lista il servizio necessario per 4 accompagnare e riprendere i bambini dall’asilo nido e da scuola. Nel 2004, i servizi domestici hanno subito una drastica riduzione lasciando il beneficio del sussidio (del 40% del costo del servizio), solamente alle famiglie in cui fosse presente almeno un pensionato. Assoggettabilità fiscale e previdenziale del reddito da prestazione di lavoro accessorio Il reddito del prestatore segue il regime fiscale in vigore in Danimarca ed è quindi assoggettato a regolare tassazione. Ruolo e compiti delle parti sociali nella regolamentazione e nell’attivazione del rapporto di lavoro accessorio Il lavoro svolto dal prestatore inviato dall’agenzia interinale è sempre garantito da un contratto che intercorre con l’intermediario accreditato e che rientra nel campo della contrattazione collettiva nella quale le parti sociali hanno sempre un ruolo rilevante. CAPITOLO IV. I BUONI-LAVORO O VOUCHER Valore economico del voucher Il sussidio è variabile in funzione del tipo di prestazione richiesta. Il voucher come semplificazione amministrativa Il dispositivo rappresenta di per sé una semplificazione amministrativa per il cittadino che ne usufruisce in quanto si rivolge ad un sistema già ben collaudato e quindi di semplice accesso e funzionamento. Le famiglie si rivolgono infatti ad agenzie accreditate che sono parte di un sistema pubblico strutturato di sussidi, accreditamento e controllo sugli standard e l'organizzazione del lavoro. Chi può acquistare i voucher? Fino al 2004 le famiglie residenti in Danimarca potevano contare sul contributo (o sussidio) proveniente dal dispositivo sui servizi domestici per le loro spese riguardanti i servizi di giardinaggio, rimozione di neve, spesa quotidiana, cucina, pulizia, lavanderia e lavaggio vetri. Le attività per le quali era possibile ottenere il sussidio venivano svolte da soggetti messi a disposizione da apposite agenzie abilitate ad offrire questo tipo di manodopera. La rimodulazione del dispositivo avvenuta nel 2004 ha portato a ridurre il ventaglio dei soggetti beneficiari di tali servizi e, a partire dal gennaio 2004 il voucher viene riconosciuto solamente alle famiglie con bambini o con anziani a carico. 5