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Malaga. Splendida in tutti i sensi.
Con più di 3000 anni di storia, Malaga è una delle destinazioni
con maggiore proiezione internazionale. Culla di artisti
come Picasso, ha saputo valorizzare il proprio potenziale
per poterle offrire esperienze e momenti indimenticabili in
tutti i sensi.
Osservando e contemplando il patrimonio monumentale
che fenici, romani e arabi ci hanno lasciato. Godendo
della bellezza dell’arte che si espone nei numerosi musei
che ogni giorno aprono le loro porte. Assaporando la
nostra squisita e varia gastronomia nei bar e ristoranti che
offrono i migliori prodotti della nostra terra e di tutto il
mondo, mentre approfitta per fare compere nelle nostre
vie commerciali. Sentendo la brezza, il sole e il profumo di
mare e gelsomino della nostra città.
Cultura, gastronomia, parchi, spazi naturali, spiagge, attività
commerciali, feste... Malaga è splendida. Goda della sua
permanenza.
giorno
1
1
Per iniziare la nostra visita ci situeremo nella strada
principale della città: la calle del Marqués de Larios, una delle più importanti arterie commerciali
dove si trovano firme di affermato prestigio nazionale e internazionale. Questa strada, inaugurata nel
1891, è l’emblema della rimodellazione urbanistica
del XIV secolo che infrange lo schema arabo di questa zona, con il fine di aprire una via diretta verso il
porto.
Questa ci porterà in Plaza de la Constitución, che
è il cuore del centro storico di Malaga.
Visto che è ancora presto potremo fermarci a degustare una colazione tipica malaghegna in una delle
caffetterie che si trovano nella zona. Un buon caffè
con churros o un pitufo con olio di oliva di questa terra, ci rimetteranno a nuovo. Però attenzione, bisogna sapere come ordinare un caffè a Malaga, perché,
a seconda della quantità di caffè servito, viene chiamato in maniera differente. Per esempio, un “café
mitad” è metà caffè e metà latte e un “sombra” è per
tre quarti latte e per un quarto caffè. Al contrario,
più latte che caffè sarebbe un “largo” e così via fino a
nove forme distinte di ordinare un caffè. In ogni caso
abbiamo tre giorni per abituarci a questa peculiarità
esclusivamente malaghegna.
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Pieni di energia, prenderemo la stretta calle Santa
María (verso est) che sbocca nelle prossimità della
Cattedrale della Encarnación e del suo Museo
Catedralicio.
Nonostante i lavori di costruzione siano iniziati durante il periodo gotico (secolo XVI) per ordine dei
Re Cattolici sui resti della antica moschea della città
araba, l’edificio attuale è di stile rinascimentale e
non è ancora stato terminato. La mancanza di fondi
paralizzò le opere nel 1782 lasciando incompiuta,
tra i vari elementi, la torre sud. Circostanza che è valsa alla Cattedrale l’appellativo di “La Monca”, come
popolarmente si conosce a Malaga.
Fronteggiando la facciata principale si apre la Plaza del Obispo nel cui lato nord si trova il Palazzo
Episcopale.
Questo palazzo è, in realtà, un insieme di edifici affiancati la cui facciata principale e portone costituiscono un bellissimo esempio di architettura barocca
malaghegna.
Fiancheggiamo la Cattedrale lungo calle Santa Maria
dove si trova la maestosa porta isabelliana del Sacrario, e proseguiremo per calle Cister. Avanzando lungo questa stessa strada se giriamo a destra, in
calle Afligidos, ci troveremo nel Museo Revello de
Toro. Qui potremo ammirare le meravigliose opere
del famoso ritrattista e pittore figurativo malaghegno Felix Revello de Toro. Nuovamente imboccata
calle Cister, procederemo per alcuni metri verso est
fino a giungere al Palazzo della Dogana (1826), futura sede del Museo di Malaga, che esibirà le collezioni
del Museo Provinciale di Belle Arti e del Museo ar-
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cheologico Provinciale di Malaga. Vicino al palazzo,
e all’imboccatura di calle Alcazabilla, si trova la
nostra meta successiva: La Alcazaba che, assieme
al Castello di Gibralfaro, è uno dei monumenti più
importanti della città.
La Alcazaba, costruita tra il secolo XI e XIV, fu il palazzo fortezza dei governatori musulmani. È stata edificata sopra i resti di una precedente fortezza fenicia
alle falde del monte di Gibralfaro, in un enclave privilegiato sopra la città. Qui si trova un’interessante
sala d’esposizione dove si possono osservare ceramiche della Malaga musulmana dell’XI e XV secolo.
Questo palazzo comunica con il castello di Gibralfaro attraverso un ripido cammino di montagna.
Ciononostante per facilitare la salita alla fortezza,
abbiamo a nostra disposizione il trasporto pubblico.
La visiteremo più tardi.
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Il Teatro Romano, terzo elemento di questo insieme di monumenti, è situato ai piedi dell’Alcazaba,
ragione per cui è una visita obbligata all’uscita da
questa. Costruito nel secolo I a. C., ai tempi di Augusto I, si mantenne attivo fino al secolo III d. C. In seguito alla sua restaurazione, il Teatro Romano di Malaga
ha recuperato recentemente il suo uso come spazio
scenico.
Verso nord lungo calle Alcazabilla giungeremo
in Plaza de la Merced attraverso cui entriamo
nell’itinerario picassiano di Malaga che comincia con la Fondazione Picasso. Museo Casa
Natale. Un edificio del secolo XIX dove nacque e
visse l’artista fino al 1884, e nel quale si esibiscono
opere originali di Pablo Ruíz Picasso provenienti dalla sua collezione permanente e da cessioni
temporanee. Ceramiche, dipinti, libri illustrati ed
oggetti personali del pittore e della sua famiglia.
Attraversando Piazza della Merced, imboccheremo calle Granada. A pochi metri si trova la Chiesa di Santiago dove Picasso fu battezzato. Di stile
gotico-mudejár, la sua costruzione iniziò nel 1487,
nello stesso anno della conquista di Malaga da
parte dei Re Cattolici, ed è pertanto una delle più
antiche della città. Alla bellezza architettonica si
unisce la ricchezza e il valore artistico che le conferisce l’essere stata convertita nella sede di alcune
delle più importanti confraternite che partecipano
alle processioni della Settimana Santa di Malaga.
A circa 200 metri sulla sinistra, giungiamo alla
stretta calle de San Agustín dove si trova il Pa-
lazzo di Buenavista sede del Museo Picasso
Malaga.
Si tratta di un edificio con decorazioni rinascimentali del secolo XVI, con artigianato mudéjar e una
splendida torre-belvedere, che è stato ampliato
con altre costruzioni per albergare le opere del
Museo Picasso Malaga.
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Inaugurato nel 2003, il museo espone più di 200 opere dell’artista malaghegno tra pitture, disegni, sculture, dipinti e ceramiche che formano parte della collezione permanente,
assieme ad interessanti esposizioni temporanee.
Ed è ora di fare una pausa per degustare la varia e ricchissima gastronomia locale e
internazionale, in uno degli innumerevoli locali che incontreremo nel centro storico di
Malaga. Pescaito frito, ajoblanco, insalata malaghegna, gazpachuelo... E tutto ciò irrorato
con deliziosi vini locali.
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Ci metteremo nuovamente in marcia per
avviarci verso la nostra prossima meta: il
Castello di Gibralfaro. Per fare ciò percorriamo nuovamente calle Larios, che
vedremo ricca di attività commerciali.
Attività che, in realtà, avremo osservato
durante tutto il tragitto e di cui avremo
approfittato per fare compere nei vari eccellenti negozi.
Una volta in Plaza della Marina, ci dirigeremo verso l’imboccatura del Paseo del
Parque in direzione est, dove si trova la
fermata dell’autobus della linea 35 che
ci porterà fino al Castello di Gibralfaro. Abderramán III trasformò in fortezza
le rovine esistenti sulla cima di questo
monte, tra le quali quelle di un faro fe-
nicio, ragione per cui gli arabi lo chiamarono “Yabal
Faruh” (monte del faro). Più tardi, nel 1340, il re nazarì Yusuf I, ne ampliò l’area convertendolo in castello. Nel centro di interpretazione istallato nell’antica
polveriera della fortezza, si trova un’esibizione che
elenca gli elementi della vita quotidiana militare del
castello, nel corso della sua storia.
Però soprattutto, godremo di una bellissima vista
sopra la città e la baia di Malaga, dove potremo individuare tutti i luoghi che abbiamo visitato e che
visiteremo in seguito.
Con tale spettacolo ancora negli occhi, prenderemo
l’autobus che ci riporterà in città e da cui scenderemo alla fermata situata davanti alla Plaza de Toros
“La Malagueta” (stile neomudéjar, 1874). Nella
stessa Plaza de Toros si trova il Museo Taurino
Antonio Ordóñez, dove si possono ammirare, tra
i pezzi esposti, incredibili trajes de luces, bellissimi
mantelli e storici manifesti taurini.
La nostra destinazione successiva è molto vicina: il
Museo del Patrimonio Municipale di Malaga.
MUPAM. Giungerci richiede camminare solo pochi
metri da Plaza de Toros verso est, lungo lo stesso Paseo de Reding.
Questo museo inaugurato nel 2007 esibisce in maniera permanente le opere di carattere storico-artistico del patrimonio Municipale, a partire dal secolo
XV fino ai giorni nostri.
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La nostra prossima meta si trova giusto di fronte a
noi. Attraverseremo il Paseo del Parque ed entreremo nel Paseo della Farola che sbocca presso
il nostro seguente obbiettivo: La Farola (1817),
simbolo per eccellenza della città di Malaga. Questo
faro, assieme a quello di Santa Cruz di Tenerife, sono
gli unici che vantano un nome femminile.
Dalla Farola godremo di una incredibile vista del
Porto di Malaga e della città, al cui centro torneremo attraversando il Muelle 1. Qui risiede una zona
commerciale e di svago, dove possiamo realizzare
ulteriori acquisti negli esclusivi negozi presenti e
recuperare le forze in uno dei suoi bar o ristoranti
vicini al mare.
Continueremo lungo il Muelle 2, trasformato in
Boulevard con il nome di El Palmeral de las Sorpresas. Una piacevole area per passeggiare e rilassarsi in cui, tra i vari locali, troveremo il Museo Alborania. Aula del Mare, che ci offre un’esperienza
alternativa unica per scoprire la straordinaria flora e
fauna marina del mare di Alboran.
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Di ritorno nel centro storico, faremo un’ultima sosta
culturale presso la Muraglia medioevale situata nel
parcheggio sotterraneo di Plaza de La Marina,
dove si trova il Museo Interattivo della Musica.
MIMMA. che è in possesso di un’importante collezione di strumenti musicali da tutto il mondo e di
tutte le epoche, molti dei quali si possono suonare.
Ed ora non ci resta che godere della notte malaghegna.
Ufficio di informazione turistica
P PARKING
MUSEO
Itinerario
giorno
1
Approfitteremo di questa seconda giornata per addentrarci nella
Malaga tradizionale e visitare alcuni dei suoi importanti musei.
1
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Ci situeremo in Plaza de la Merced e imboccheremo calle Álamos dove potremo visitare il Museo
Casa delle Bambole. Ubicato in un edificio restaurato del secolo XVIII, il museo espone miniature,
giocattoli e case delle bambole antiche costruite tra
il secolo XIX e XX. Poco più in là in calle Ramón Franquelo, si trova il Museo di Arte Flamenca. Peña
Juan Breva. Strutturato su due piani, espone opere d’arte differenti e preziose chitarre, mentre spicca
soprattutto la sua collezione di migliaia di dischi di
gommalacca e altrettanti di vinile.
Proseguiremo per calle Álamos verso ovest, fino a
giungere a calle Dos Aceras. Da qui ci dirigiamo
verso la Chiesa di San Felipe Neri (secolo XVIII)
che, una volta ristrutturata, ha recuperato tutto il
suo barocco splendore. Nella piazzetta che si apre
di fronte alla porta principale della chiesa, si trova la
nostra prima meta: il Museo del Vetro e del Cris-
tallo.
Ubicato in una bellissima casa signorile del secolo
XVIII, è l’unico con questa tematica in Andalusia, ed
espone pezzi e oggetti decorativi dall’antichità fino
ai giorni nostri.
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Procediamo lungo calle Dos Aceras e cerchiamo calle Carretería in direzione sud. Questa strada e le
circostanti delineano il tracciato della muraglia della
Medina mussulmana, della quale troveremo alcune
vestigia lungo il cammino.
Però prima di entrare in calle Carretería, ci sposteremo un po’ verso la sinistra e cercheremo calle
Muro di San Julián dove si trova il Museo della
Settimana Santa di Malaga.
Ubicato nell’antico Ospedale di San Julián, edificio della fine del secolo XVII la cui chiesa conserva
un’importante collezione pittorica, è concepito
come uno spazio tematico, storico e di patrimonio
nazionale, distribuito in sette sale che offrono ai
visitanti un interessante percorso sulla storia e la
evoluzione della Settimana Santa malaghegna. Una
delle manifestazioni artistiche religiose più rappresentative a livello nazionale.
Usciamo in calle Carreteria, nella cui parte centrale
sulla destra, troveremo calle Biedmas attraverso
cui arriviamo alla Plaza dello Viñeros dove si trova il Museo del Vino di Malaga che visiteremo.
Conosceremo tutti i segreti della fabbricazione di
questo famoso vino e, dopo averne degustato le
differenti varietà, potremo comprare quelle che ci
piacciano di più. Con gran piacere.
Continuiamo lungo il tracciato della muraglia fin ad
arrivare al fiume e, in direzione sud, attraverso il Pasillo di Santa Isabel, troveremo il Museo di Arti
e Costumi Popolari, ubicato in una antica locanda
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del XVII secolo. Un percorso nella storia di Malaga e
i suoi costumi popolari del XIX secolo.
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Ci dirigeremo poi verso sud in direzione della Alameda Principal. Però prima fermiamoci a visitare
il Mercato di Atarazanas, chiamato così perché
occupa il luogo che era delle atarazanas (cantieri
navali) nazarì, di cui resta la porta principale. Si dice
che se vuoi conoscere bene una città, la prima cosa
da visitare è il mercato.
Ed è giunto il momento di avvicinarci al mare e degustare i suoi saporitissimi frutti. E lo faremo in una
delle zone più famose di Malaga: il paseo maríti-
mo di Pedregalejo.
Nella parte sud della Alameda Principal, prenderemo un autobus della linea 11 o della 34, che ci porteranno fino alla spiaggia di Pedregalejo, dove godremo della più tipica cucina malaghegna nei suoi
“chiringuitos” e ristoranti sul mare: alici, sardine alla
brace, molluschi, frittura malaghegna...Una delizia
per tutti i sensi.
Però ci resta ancora una cosa da fare per oggi.
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Di ritorno al centro, l’autobus ci lascerà in Plaza de
la Marina al principio di calle Larios, già conosciuta,
lungo la quale arriveremo in Plaza de la Costitución.
Il nostro obbiettivo: il Museo Carmen Thyssen
Malaga, ragione per cui percorreremo calle Compañia verso ovest.
Questo museo, ubicato nel Palazzo di Villalón (secolo XVI), espone una collezione permanente di più
di 200 opere, che costituisce la mostra di pittura andalusa del secolo XIX più completa di Spagna, dove
troviamo opere di grandi artisti come Valeriano Domínguez-Becquer, Eugenio Lucas Velázquez, Julio
Romero de Torres o Joaquín Sorolla, tra i tanti. Inoltre, il museo dispone di una attenta programmazione di esposizioni temporanee di indubbio interesse
artistico. Una visita che si rende imprescindibile.
E visto che ci troviamo nel centro, possiamo dedicare il resto del pomeriggio a passeggiare tra le sue
vie commerciali e a scoprire magnifici scorci e vicoli
serpeggianti, mentre degustiamo tapas nei bar e nei
ristoranti che troveremo sul nostro cammino.
Un buon inizio può essere la visita al Pasaje de Chinitas, al quale si accede tramite un grande arco di
pietra situato sul lato est di Plaza de la Costitución. Questo arco è ciò che resta della porta princi-
pale della chiesa che apparteneva al Convento delle
Augustine Scalze (1628), la cui facciata abbracciava
tutto l’isolato fino alle vie Santa María, Freca e del
Toril. Il suo nome però trova la sua ragion d’essere
nel mitico “Café de Chinitas”. Una caffetteria dove
si effettuavano esibizioni che rimase in attività dal
1857 al 1937 e che il grande poeta Federico Garcia
Lorca immortalò nel suo poema al Torero Paquiro.
Se da Plaza de la Costitución proseguiamo lungo
calle Granada, troveremo un allargamento che in
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realtà sono due piazzette consecutive. La prima e più antica
è la Plaza del Carbón, il cui nome si deve all’esistenza di un
magazzino per il carbone dal quale si rifornivano le fornaci dei
calderai situati in calle Calderería dopo la conquista di Malaga
da parte dei Re Cattolici. Ci sono testimonianze che nel 1585
la piazza aveva il nome di Peso del Carbón. Accanto a questa si
trova la Plaza del Siglo, lì dove si congiungono calle Molina
Lario e calle Duque de la Victoria.
Un magnifico scorcio situato in questa piazza è calle Correo
Viejo, dove si trovavano le Poste alla fine del secolo XIX. Al
numero 11 di questa stradina, come recita la targa commemorativa sulla facciata, nacque nel 1811 il Marchese José de
Salamanca che diverrà il Ministro delle Finanze e artefice, tra
i molti meriti, della costruzione del famoso quartiere di Salamanca a Madrid.
Da questa piazza e continuando lungo calle Granada troveremo, sul lato destro, calle Echegaray, nella quale è situato
lo splendido Teatro Echegaray, assieme ad altri edifici interessanti che fanno sì che questa strada pedonale si trasformi in
una passeggiata veramente piacevole. Il teatro fu inaugurato
nel novembre del 1932, è un magnifico esempio di stile neoplateresco, con crepidine provenienti dal Belgio, vetrate parigine e balaustre di mogano, e segue il progetto dell’architetto
malaghegno Manuel Rivera Vera. Si riaprì completamente restaurato nel 2009.
angoli
Ufficio di informazione turistica
P PARKING
MUSEO
Itinerario
giorno
3
1
Possiamo approfittare di questa giornata per fare
una capatina fuori città e vedere Malaga da un altro punto di vista. Andiamo a visitare il Giardino
Botanico-Storico La Concepción.
Si tratta del giardino tropicale più bello e importante d’Europa, creato nel 1855 dai marchesi di Loring
proprietari dell’appezzamento che, grazie alle loro
relazioni con importanti personaggi europei, coltivarono le specie più esotiche importate da differenti
luoghi del mondo. Alberi da frutto, bambù, palme,
vite, piante mediterranee, acquatiche, ecc. hanno creato ambienti diversi per cui passeggiare ed
apprendere.
Splendidi angoli con laghetti, fontane, cascate,
ponti, serre, statue...Un autentico spettacolo della
natura. Allo stesso tempo i coniugi collezionarono
splendidi reperti archeologici, creando quello che si
chiamò il museo Loringiano, parte della cui collezione è tuttora esposta.
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Una volta terminata la visita a questo meraviglioso
giardino, torneremo al nostro punto di partenza, la
Alameda Principal, per dirigerci verso nostra meta
successiva.
In direzione ovest giungeremo fino al fiume e seguiremo il suo corso fino a calle Alemania dove si trova
il CAC Malaga – Centro di Arte Contemporanea di Malaga. Dislocato all’interno dell’antico
mercato all’ingrosso, espone opere dei migliori artisti contemporanei nazionali e stranieri. Dalla sua
creazione, ha saputo trasformarsi in un punto di
riferimento a livello internazionale, non solo per la
sua collezione permanente di artisti rilevanti come
Juan Muñoz, Tony Gregg o Signar Polke, tra i tanti,
ma soprattutto per il suo impegno didattico e le sue
interessantissime esposizioni temporanee di grande
figura nel panorama artistico mondiale. Accanto al
museo, il “Man Moving” di Stephan Balkenhol, e “La
sombra azul” di Chema Alvargonzález, sono i nuovi
manifesti contemporanei malaghegni.
Ed è il momento di recuperare le forze. Possiamo optare per delle tapas negli eccellenti bar e ristoranti
che circondano il CAC Malaga (quartiere del Soho),
o dirigerci a vedere il mare e a godere di una deliziosa paella di pesce sulla spiaggia. Se prediligiamo
quest’ultima possibilità, andremo questa volta verso le spiagge di Poniente. Per far ciò, ritorneremo
all’Alameda Principal e prenderemo l’autobus della linea 16 che ci porterà al nuovo paseo marítimo
di Poniente dove ci sono le spiagge dette la Misericordia e San Andrés. Il nostro obbiettivo successivo
non è molto lontano: il Museo Automobilistico
di Malaga.
Dal “chiringuito” ci dirigiamo all’avenida Sor Teresa Prat, dove troveremo uno degli edifici più
emblematici di Malaga, l’antica Fabbrica Reale di
Tabacco datata 1923, e che alberga il sorprendente
Museo Automobilistico di Malaga, inaugurato
nel settembre del 2010.
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Una collezione unica nel mondo con più di 90 esclusivi modelli d’auto di scuderie celebri, tra le
tante citiamo Jaguar, Aston Martin, Bugatti, Rolls
Royce o Porsche, che illustra l’evoluzione estetica
dell’automobile attraverso dieci sale tematiche. Vi risiede inoltre un’inedita mostra di motori trasformati
in arte e più di 300 copricapi originali degli anni 2030 di grandi disegnatori come Dior, Chanel, Balenciaga e molti altri. Sublime.
La nostra permanenza è giunta a termine. Sono stati
dei giorni molto intensi però ce ne andiamo pieni
di esperienze, di sensazioni uniche, di memorie indimenticabili.
Senza dubbio resta ancora molto da vedere e provare a Malaga.
Bisogna ritornare.
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MUSEO
Itinerario
PEDREGALEJO
GIORNO 1
angoli
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MUSEO
Itinerario
GIORNO 2 ALTERNATIVA 1
GIORNO 2 ALTERNATIVA 2
Musei
1 Museo Picasso Malaga.
C/ San Agustín, 8
2 Fondazione Picasso. Museo Casa Natale.
Plaza de la Merced, 15
3 Museo Carmen Thyssen Malaga.
Plaza de Carmen Thyssen. (C/ Compañía, 10)
4 Museo Cattedralizio.
C/ Molina Lario, s/n
5 Sala d’Esposizione Archeologica della Alcazaba.
C/ Alcazabilla, 2
6 Museo del Vetro e del Cristallo di Malaga.
Plaza del Stmo. Cristo de la Sangre, 2
7 Museo Revello de Toro.
C/ Afligidos, 5
8 Museo del Patrimonio Municipale. MUPAM.
Paseo de Reding, 1
9 Museo della Settimana Santa.
Muro de San Julián, 2
10 Museo di Arti e Costumi Popolari.
Pasillo de Santa Isabel, 10
11 Museo del Vino Malaga.
Plaza de los Viñedos, 1
12 Museo di Arte Flamenca “Peña Juan Breva”.
C/ Ramón Franquelo, 4
13 Museo Taurino Antonio Ordóñez.
Paseo de Reding, s/n
14 Museo Alborania. Aula del Mare.
Palmeral de las Sorpresas, Muelle 2
15 CAC Malaga (Centro di Arte Contemporanea di Malaga)
C/ Alemania, s/n
16 Museo della Confraternita del Santo Sepolcro.
C/ Alcazabilla, 5
17 Museo della Confraternita degli Studenti.
C/ Alcazabilla, 3
18 Museo Interattivo della Musica di Malaga. MIMMA.
Muralla Plaza de la Marina, s/n
19 Centro d’Interpretazione del Castello di Gibralfaro.
Camino de Gibralfaro, 11
20 Museo Casa delle Bambole.
C/ Alamos, 32
21 Museo Automobilistico di Malaga.
Avenida Sor Teresa Prat, 15
• Museo Tesoro della Confraternita della Espirazione.
Plaza Enrique Navarro, 1
• Museo della Arciconfraternita della Speranza
Glorieta Lola Carrera “Nazareno verde”
• Museo e Basilica di Santa Maria della Vittoria.
Plaza Santuario s/n
• Museo di Gesù “El Cautivo”e della Trinità.
Plaza di Mailén, 11
• Principia. Centro di Scienza.
Avenida Luis Buñuel, 6
• Ecomuseo Lagar de Torrijos.
Área Recreativa Torrijos. Parco Nazionale Montes de Málaga
• Museo Nazionale di Aeroporto e Trasporto Aereo.
Avenida Comandante Garcia Morano, 81
• Museo & Tour Malaga Club di Calcio.
Paseo de Martiricos, s/n
taxis di Malaga
• UNITAXI
www.unitaxi.es
952 32 00 00
952 33 33 33
• TAXI UNIÓN
www.taxi-union.es
952 04 08 04
952 04 00 90
• Emergenza: 112
• Emergenza Sanitaria: 061
• Polizia: 091
• Aeroporto di malaga:
952 04 84 84
• Stazione dei treni María Zambrano:
952 24 02 02
• Stazione Centrale degli Autobus:
952 35 00
• SATE (Servizio di Attenzione al
Turista Straniero)
902 99 98 18
951 92 61 61
• Terminal delle Navi da Crociera
952 12 50 26
• Informazione municipale: 010
952 13 50 00
NUMERI DI TELEFONO
D’INTERESSE
AUTOBUS PER ZONA D’INTERESSE
• Autobus n°35 – Castello di Gibralfaro
Feriali
Alameda Principal: 9.40 - 10.20 - 11.00 -11.45 - 12.35 - 13.25 -14.10 - 16.50 - 17.35 - 18.15 -19.00
Gribralfaro:
10.00 - 10.40 - 11.20 -12.10 - 13.00 - 13.50 - 14.35 - 17.10 - 17.55 - 18.35 - 19.20
Sabato e festivi
Alameda Principal: 11.00 - 11.45 - 12.35 - 13.25 - 14.10 - 16.10 - 16.50 - 17.35 - 18.15 - 19.00
Gibralfaro:
11.20 - 12.10 - 13.00 - 13.50 - 14.30 - 16.30 - 17. 10 - 17.55 - 18.35 - 19.20
• Autobus per le spiagge di Pedregalejo e El Palo
autobus n°11 o n°34 dall’Alameda Principal, approssimativamente ogni 10 minuti .
• Autobus n°16 - Spiagge di San Andrés e La Misericordia
Feriali
Alameda Principal: partenze dalle 6.40 alle 00.15 ogni 12 min.
Térmica: partenze dalle 6.20 alle 23.55 ogni 12 min.
Sabato e festivi
Alameda Principal: partenze dalle 6.40 alle 00.15 ogni 19 min.
Térmica: partenze dalle 6.20 alle 23.55 ogni 20 min.
www.malagaturismo.com
Ufficio informazioni:
• Ufficio centrale. Plaza de la Marina,, s/n. 951 92 60 20
• Casetta del giardinier (Casita del Jardinero. Avenida Cervantes, 1. 951 92 72 05

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