- Camera di Commercio Italiana per il Portogallo
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1 PARTE PRIMA 2 1. La situazione economica portoghese con un occhio al 2010 I numeri della crisi Le conseguenze della crisi che affligge quasi tutto il mondo da più di due anni hanno toccato nel 2009 il punto più basso e non c’è stato quasi nessun Paese – sia all’interno dello spazio economico che include il Portogallo che fuori – che abbia presentato uno o l’altro degli indicatori macro-economici che misurano lo stato di salute delle varie economie con segno positivo (con l’evidente ed ovvia eccezione dell’inflazione, ovunque in diminuzione). Con questa premessa, la citazione dei dati dei principali indicatori esime quasi dagli abituali commenti che si è soliti fare raffrontando i risultati del Portogallo con le medie europee. Tanto per cominciare, la diminuzione del PIL si è aggirata sul 2,83%, risultato questo leggermente migliore rispetto alla media UE (-4%). Al contrario, il deficit rapportato al PIL è stato di molto superiore (poco oltre il 9% rispetto al 6,4% della zona Euro). Il tasso di disoccupazione anche in Portogallo si è aggirato intorno al 10% e non distanti dalle medie europee sono stati gli indici del consumo privato, di quello pubblico, della domanda. L’investimento, invece, ha avuto un andamento più negativo: -12%. Il debito pubblico, infine, è cresciuto fino all’80% (a somiglianza di quanto è avvenuto anche in altri Paesi, con buona pace per il parametro di Maastricht fissato al 60%). Concludiamo menzionando che la riferita riduzione dell’inflazione è scesa in Portogallo su terreno addirittura negativo (-1% a fronte del +0,3% della zona Euro). Del resto, il fatto che gli indicatori più significativi abbiano avuto in Portogallo un comportamento che pone il Paese nelle ultime posizioni era tutt’altro che inatteso, dal momento che esso continua a divergere dalle medie comunitarie fin dall’inizio di questo decennio e sarebbe stato illusorio pensare che riuscisse ad invertire questa tendenza in questa fase di profonda crisi. Vale, anzi, il ragionamento inverso, ossia che c’era da aspettarsi che la fragilità del tessuto economico portoghese lo rendesse più vulnerabile alle intemperie. Peraltro, anche in Portogallo tra la fine del 2009 e i primi due mesi del 2010 incominciano ad avvertirsi i primi sintomi di miglioramento sotto diversi aspetti (PIL, commercio internazionale, investimenti, consumi, produzione industriale) in linea con il trend in atto in vari Paesi (in Germania, Italia e Francia questi sintomi appaiono 3 più evidenti). Anche così, tuttavia, sarebbe prematuro avanzare previsioni non solo per quanto si riferisce alla consistenza ed alla continuità di questi sintomi quanto e soprattutto alla tempistica, tenuto conto delle appena citate fragilità (e di analoghe esperienze già accadute in passato in circostanze simili). Conseguenze e responsabilità delle ritardate riforme Giunti a questo punto, il discorso prende una piega abbastanza ovvia: quella delle riforme strutturali sistematicamente rinviate, ma con un’aggravante, dal momento che i ritardi accumulati hanno deteriorato la situazione generale fino ad un punto che in alcune aree è diventata estremamente pericolosa: tali sono, dal nostro punto di vista, la situazione della giustizia, quella dell’educazione e formazione, quella della legislazione del lavoro. Ed in questo panorama si trascinano i problemi di sempre e si ripetono le stesse parole d’ordine: esportare, innovare, aumentare la produttività, migliorare la competitività. Ma se il messaggio che il Governo, le varie Entità istituzionali, le Associazioni imprenditoriali sono oggi impegnate a trasmettere è, testualmente, “esportare ed innovare”, conviene forse invertire i termini, dal momento che senza innovazione continuerà ad essere problematico aumentare gli attuali livelli di vendita verso l’estero. Del resto, vi sono dati statistici che confermano questa equazione: mentre nel 2004 il 12,1% delle esportazioni di prodotti industriali incorporavano alta tecnologia, questa percentuale è scesa nel 2008 al 10,6%, confermando allo stesso tempo che l’investimento straniero captato nel periodo non ha avuto alcuna incidenza sui contenuti qualitativi delle esportazioni. E ricerca e innovazione marciano in parallelo con la professionalità, la qualificazione della manodopera, la produttività e dalla competitività. A questo proposito, guardando alle statistiche, dobbiamo constatare che la competitività non riesce ad andare al di là, in questi 4-5 anni più recenti, di quella che è diventata una specie di barriera, ossia il 75% della media UE. E non potrebbe essere diversamente dal momento che la classifica sulla produttività – stando ad una statistica molto recente della OIT (Organizzazione Mondiale del Lavoro) – colloca il Portogallo al 14º posto nella Comunità Europea, con un coefficiente di 17 punti, che si raffrontano con i 22,1 della Spagna, con i 28,7 dell’Italia e con i 35,3 della Francia, che occupa il 1º posto in questa graduatoria. Anche altri dati che completano questo quadro sono non meno preoccupanti: il Portogallo occupa il 3º posto per il numero di ore 4 lavorate (1719 all’anno subito dopo la Grecia e la Spagna) e l’ultimo per livelli retributivi. Questo è il quadro di una realtà fin troppo nota, ma che sarebbe ingiusto e sommario, dal nostro punto di vista, addebitare unicamente alle inefficienze del contesto legislativo, burocratico e socio-economico del Paese. Non vi è dubbio che, anche da questo punto di vista, le riforme sistematicamente rinviate hanno la loro parte di responsabilità (così come riteniamo che queste responsabilità vanno ripartite tra tutti i Governi che si sono succeduti dalla fine degli anni ’80, periodo in cui gli abbondanti fondi comunitari avrebbero, tra l’altro, creato condizioni più favorevoli per avviare le riforme e modernizzare il Paese). Ma è altrettanto vero che la classe imprenditoriale si è fatta scudo di questi ritardi e li ha utilizzati come un alibi per nascondere le sue lacune nel gestire, organizzare, disciplinare l’attività delle proprie aziende e della forza-lavoro (e per chi discordasse da questa interpretazione crediamo che ce ne sarebbe solo un’altra, cioè quella di non essere stati capaci di vedere queste deficienze, il che sarebbe ancora più grave). Del resto, la maggior produttività che si registra sistematicamente presso le aziende di capitale e conduzione straniera operanti in Portogallo è la migliore contro-prova di quanto abbiamo detto. Così come lo è l’ottima reputazione di cui godono i lavoratori portoghesi sparsi per l’Europa (per non parlare della situazione esistente in Lussemburgo, che presenta coefficienti di produttività e competitività tra i più elevati e nel quale l’incidenza della manodopera portoghese si calcola che è di quasi 1/3 del totale). Imprenditori e lavoratori Entrati su questo terreno, riteniamo di non poter rimanere a metà strada e tralasciare di porre in evidenza le dannose contraddizioni e distorsioni esistenti, sia che si guardi ai livelli professionali e retributivi degli imprenditori, sia che si prenda in considerazione la formazione e le retribuzioni dei lavoratori. Ed a questo punto preferiamo cedere la parola agli studi, alle inchieste ed alle statistiche che non scarseggiano, a cominciare da quelle riguardanti i lavoratori. Già si è detto della posizione che essi occupano nella scala retributiva, secondo lo studio dell’OIT, mentre per quanto riguarda i livelli di formazione e qualificazione soccorrono i dati elaborati di recente dall’OCSE, dati che collocano il Portogallo nelle ultime posizioni, sia a livello di percentuale di laureati (9%) che per quanto si riferisce al tasso di abbandono scolastico (45%, appena sopra Malta, con un indice 5 del 57,7%). Ultimi anche come popolazione con livello scolastico secondario (19%, quando dall’altra parte di questa graduatoria i primi – gli Stati Uniti d’America – ostentano una percentuale dell’87,4). E questa statistica, infine, ci informa anche che a fronte di una media degli investimenti nell’istruzione dei Paesi dell’OCSE pari al 5,4% del PIL l’incidenza in Portogallo è addirittura leggermente superiore: 5, 7%! Parlando poi degli imprenditori, gestori, “quadri”, senza entrare molto in profondità, riteniamo che i dati globali siano sufficienti per trarre alcune conclusioni. Dal punto di vista delle retribuzioni, vi sono varie statistiche che comprovano che gli imprenditori e gestori portoghesi stanno al top delle classifiche. Uno degli studi più recenti, effettuato dal noto e accreditato consulente Hay Group prende in considerazione amministratori del più alto livello, “quadri” di prima linea e “quadri” intermedi dei paesi europei e per ogni gruppo analizza la retribuzione base, quella variabile (bonus, premi, ecc.) e quella totale. Il risultato è che il Portogallo a livello di top managers è ai primissimi posti della graduatoria, superato solo dalla Spagna (la Gran Bretagna, tra quelli analizzati, si trova nell’ultima posizione). Anche questo studio, inoltre, conferma che ai livelli più bassi i salari corrisposti in Portogallo sono al fondo delle tabelle. Ma c’è un’altra statistica che desideriamo citare, soprattutto per la sua originalità e perché offre lo spunto per considerazioni molto utili. Si tratta di un raffronto che è stato il presupposto di uno studio effettuato da due conosciuti ricercatori inglesi, i quali – allo scopo di presentare e supportare una teoria abbastanza singolare, ossia che la qualità di vita è migliore nei paesi dove sono minori le disuguaglianze tra fasce sociali – hanno confrontato per ogni Paese i guadagni di una percentuale corrispondente al 20% tra quelli meglio pagati con il 20% di quelli che guadagnano di meno. Da questi dati, calcolando quante volte lo stipendio medio di questo 20% meglio collocato è superiore allo stipendio del 20% che si trova sul lato opposto, hanno concluso che i paesi dove questo differenziale è minore sono quelli che presentano un minor numero di problemi socio-economici (tra questi il Giappone ed i paesi scandinavi). Il paese dove la distanza è maggiore, ossia dove il 20% al top guadagna un maggior numero di volte quello che guadagna il 20% più povero sono gli Stati Uniti (9 volte), seguiti dal Portogallo (8 volte) e Gran Bretagna (7 volte). E non ci sembra, a questo punto, superfluo aggiungere che nei paesi scandinavi questo coefficiente è di appena 3/4 volte (a puro titolo di curiosità, riferiamo che lo studio in cui questa teoria è presentata, dal titolo “The spirit level” è un best-seller in tutto il mondo). Rimane da parlare del grado di competenza e professionalità dei managers e “quadri” al top: in questo caso, non essendoci ovviamente 6 statistiche di cui ci si possa avvalere, è possibile tuttavia riferire i risultati di un’inchiesta risalente ad un paio di anni fa, che non crediamo abbia perduto attualità. Si tratta di una serie di interviste, effettuata da una societá internazionalmente conosciuta di “head hunter” in collaborazione con un’Università portoghese, presso i managers delle aziende straniere che operano in Portogallo e che sono stati chiamati a dare la loro opinione su quelli portoghesi. Le conclusioni sono spietate. Assumendo come un dato di fatto indiscutibile che essi avevano le retribuzioni superiori alla media europea i managers locali sono stati giudicati meno competenti, incapaci di lavorare in equipe e di assumere la responsabilità delle loro decisioni e non mostravano di avere una strategia di leadership chiara né una visione a lungo termine. L’elenco delle deficienze non finiva qui (tra le tante altre menzioniamo appena quella che li considerava “ossessionati” con il titolo accademico), ma riteniamo che non valga la pena aggiungere altro. Si tratta naturalmente di opinioni che conviene non sottovalutare, ma che dobbiamo accettare con il beneficio di inventario, anche perché in questo tipo di inchieste le risposte sono influenzate dalla maniera come le domande vengono poste (e il giornale portoghese che all’epoca dette ampio spazio alla notizia non ha fornito indicazioni sul formulario usato). Quello che, per quanto ci riguarda, non si deve ricusare è che possa esistere una correlazione tra lo scenario della struttura produttiva portoghese e le carenze che sono addebitate alla classe imprenditoriale. Una visione senza veli o deformata? In conclusione, questa esposizione di dati statistisci e inchieste si sofferma a descrivere una situazione preoccupante. Proprio per questa ragione, ci è parso che dovendo parlare di obiettivi come innovazione, produttività, competitività non fosse producente ricorrere a giri di parole ed usare un linguaggio indulgente, ma che avremmo dovuto avere il coraggio – dal momento che ciò che pretendiamo, nella nostra modestia, è rendere un servigio al paese – di parlare degli ostacoli che bisogna rimuovere (e di avvisare che raggiungere questi obiettivi non è un compito né facile né rapido). D’altronde il cammino da seguire è chiaramente delineato e non richiede di essere dissodato: è il cammino che hanno già percorso - e che stanno percorrendo - una quantità crescente di imprese (portoghesi 7 al 100%) gestite con competenza, ben organizzate, caratterizzate da produzioni teconologicamente avanzate e qualitativamente competitive, aperte ai mercati internazionali. Purtroppo, queste “eccellenze” rappresentano ancora una minoranza e tutti sappiamo che ciò che definisce il profilo di un gruppo sociale, di una comunità economica, ed ancor più un paese sono le maggioranze: e sono queste che purtroppo finiscono con il collocare il Portogallo nelle posizoni che abbiamo appena descritto. A margine di tutto questo, rendere esplicito un dubbio che ci ha accompagnato lungo tutta questa esposizione, permeata di pessimismo: sarà vero che solo una minoranza estremamente ristretta del “paese reale” si rende conto della gravità della situazione e dei pericoli che discendono dall’attuale posizione debitrice del Paese verso l’esterno (e dei sacrifici che gli possano essere richiesti)? 8 2. La bilancia commerciale e gli scambi con l’Italia Una riduzione “annunciata” I risultati del commercio estero rispecchiano fedelmente la “mondializzazione” della crisi nella quale sono sprofondate le economie di quasi tutti i paesi del cosiddetto mondo industrializzato: meno compratori al di là delle frontiere, meno consumatori all’interno di ogni paese. Sono del resto risultati per niente inattesi e addirittura facili da prevedere già all’inizio del 2009, per cui non ci intratterremo in commenti molto approfonditi. Limitandoci quindi all’essenziale, converrà forse evidenziare che la tendenza negativa che ha caratterizzato la prima metà dell’anno, nella parte finale ha mostrato segni di chiaro rallentamento, fino al punto di poter prevedere un’inversione su livelli positivi già a partire dall’inizio del 2010. Intanto, l’attenuazione di questa tendenza ha fatto sì che il bilancio finale sia migliorato significativamente nell’ultimo trimestre: dal -20% e più che si registrava ancora in settembre fino al -18% (sia in entrata che in uscita) con cui si è chiuso l’anno, conferma anche su questo versante della graduale uscita dalla recessione, alla quale abbiamo già accennato e che procede tuttavia tra alti e bassi e tra molte incertezze. Il pericoloso sommarsi dei deficits annuali Detto questo, conviene riflettere sul fatto che il problema di fondo del Portogallo non è tanto quello di tornare a denunciare segni positivi, ossia che i valori degli scambi superino nei due sensi quelli dell’anno precedente, quanto piuttosto quello di ridurre lo squilibrio tra quello che si importa e quello che si esporta. Detto con altre parole, fino a quando il coefficiente di copertura delle importazioni attraverso le esportazioni si mantiene sui livelli attuali, ossia sul 62-63% (soltanto nel 2003 in questo decennio il coefficiente è salito fino al 68%), i deficits della bilancia commerciale continueranno ad alimentare copiosamente l’esposizione debitoria del paese. È sufficiente aggiungere che questo differenziale tradotto in moneta rappresenta un’emorragia che si aggira mediamente sui 16-18 miliardi di Euro all’anno (ha toccato il livello più basso nel 2003, 13 miliardi di Euro e quello più elevato nel 2008, 23 miliardi): alla fine di questo periodo (2001-2009), si giunge ad un debito aggregato di oltre 9 150 miliardi di Euro, ciò che colloca il Paese in una situazione estremamente pericolosa, con rischi di varia natura ma soprattutto non sostenibile indefinitamente. Nel capitolo precedente, abbiamo riferito che il peso dei prodotti che inglobano tecnologia avanzata sul totale delle esportazioni, lungi dall’aumentare, è diminuito negli ultimi anni: ciò vuol dire che la direzione che si sta seguendo va nel senso inverso a quello che sarebbe auspicabile. In questo senso, si può concludere, senza dilungarci troppo, che l’impegno che questa inversione richiede si riassume incontestabilmente in una enunciazione estremamente semplice: senza innovazione e senza un aumento qualitativo di prodotti con maggior valore aggiunto, la situazione attuale può solo deteriorarsi ancora di più. Partners e tipi di prodotti Resta da dire, tornando ai dati statistici, che la simmetria registrata nella riduzione degli scambi a livello globale (-18,2% nelle uscite e 18,3% nelle entrate) non si è mantenuta nella divisione tradizionale tra UE e resto del mondo, con una maggiore incidenza nella parte relativa alle importazioni extra-UE, che hanno sofferto una diminuzione di quasi un terzo del totale (-32,1%) rispetto al 2008. Anche le esportazioni hanno accusato una diminuzione superiore (-21,3%) a quella registrata all’interno della UE (-17,1%). Superfluo aggiungere che responsabili della diminuzione di queste importazioni extra-Europa sono stati i combustibili ed i lubrificanti; mentre c’è da aggiungere, per completare le statistiche, che la diminuzione delle importazioni nello spazio comunitario è stata, in contropartita, molto minore: 13,4%. Sempre nella ripartizione dell’interscambio, si conferma la preponderanza della parte comunitaria (74,8% del totale delle merci in uscita e 78% di quelle in entrata) e questa difficoltà a raggiungere un mix meno squilibrato – con tutti i rischi connessi – denuncia, a nostro avviso, un atteggiamento più o meno rassegnato, che sarebbe invece conveniente combattere. Infine, solo poche parole per quanto riguarda i principali partners e la composizione dell’interscambio, visto che non ci sono state alterazioni significative: la Spagna continua, distanziata, ad essere il partner più importante, nei due sensi, e Germania, Francia e Regno Unito seguono come compratori, allo stesso tempo che nella classifica dei venditori l’Italia sostituisce i britannici al quarto posto. La riduzione 10 accusata dagli indicatori di riferimento non è stata molto grande, oscillando tra il -19% della Francia e il -26% della Spagna, nelle esportazioni e il -17% dell’Italia ed il -22% della Francia, nelle importazioni. Per quanto riguarda la tipologia dei prodotti, gli apparecchi, le macchine e altre attrezzature elettriche, seguiti dalle automobili e sue parti, si mantengono stabili, nei primi due posti, in uscita e in entrata. Portogallo e Italia: una vecchia amicizia senza linfa nuova Anche per quanto riguarda l’interscambio con l’Italia, i risultati non presentano peculiarità che meritino commenti approfonditi: in un rapporto che, oltre a mantenersi inalterato, non lascia intravedere nessun indizio che porti alla diminuzione dello squilibrio esistente, merita evidenziare che la diminuzione dell’interscambio è stata maggiore nelle esportazioni portoghesi verso l’Italia (-19,3%) che nelle importazioni provenienti da quel paese (-14,7%), con il conseguente aggravamento del tasso di copertura, che è diminuito dal 45% del 2008 al 42,6%. Le cause di questo squilibrio radicato sono state oggetto di approfonditi esami e di appelli lanciati ripetutamente in varie occasioni; le iniziative intraprese o suggerite ai rappresentanti del mondo imprenditoriale portoghese sono state, per molti anni, di tutti i tipi. Riaprire adesso questo “cahier de doleance” si presenta come un esercizio di scarsa utilità, almeno fino a quando il mercato italiano continuerà ad essere visto – alla luce delle scelte delle istituzioni portoghesi – come “non prioritario”. 11 PARTE SECONDA 12 1. La bilancia commerciale portoghese Periodo: gennaio/dicembre 2009 (dati provvisori). Valori: 106 €uro, CIF per le importazioni e FOB per le esportazioni. Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal. TOTALE PAESE Totale Importazioni C.I.F. 2008 gennaio-dicembre 61.174 2009 gennaio-dicembre 50.074 Differenza % 18.2- Esportazioni F.O.B. 37.961 31.085 18,2- Saldo Tasso di copertura (%) -23.213 62,- -18.989 62,- 18,2 La bilancia intracomunitaria Importazioni C.I.F. Totale di cui da: Spagna Germania Francia Italia Olanda Regno Unito Belgio Svezia Irlanda Austria Finlandia Polonia Danimarca Rep. Ceca Ungheria Romania Lussemburgo Slovacchia Grecia Lituania Bulgaria Slovenia Malta Estonia Lettonia Cipro 2008 gen-dic % 44.987 100,00 18.854 7.582 5.070 3.249 2.817 1.971 1.622 761 579 361 337 294 363 315 238 99 175 89 111 25 17 31 6 16 3 4 41,91 16,85 11,27 7,22 6,26 4,38 3,61 1,69 1,29 0,80 0,75 0,65 0,81 0,70 0,53 0,22 0,39 0,20 0,25 0,06 0,04 0,07 0,01 0,04 0,007 0,009 2009 gen-dic % 39.073 100,00 15.788 6.202 4.281 2.770 2.620 1.605 1.389 520 483 378 356 294 290 274 230 141 92 92 90 39 33 30 12 9,6 4,7 1,4 40,41 15,87 10,96 7,09 6,71 4,11 3,55 1,33 1,24 0,97 0,91 0,75 0,74 0,70 0,59 0,36 0,24 0,24 0,23 0,10 0,08 0,08 0,03 0,02 0,01 0,00 Differenza % -13,14 -16,26 -18,20 -15,56 -14,74 -6,99 -18,57 -14,36 -31,67 -16,58 4,71 5,64 0,00 -20,11 -13,02 -3,36 42,42 -47,43 3,37 -18,92 56,00 94,12 -3,23 100,00 -40,00 56,67 -65,00 13 Esportazioni F.O.B. Totale di cui per: Spagna Germania Francia Regno Unito Italia Olanda Belgio Svezia Cipro Polonia Danimarca Rep. Ceca Finlandia Malta Irlanda Austria Romania Grecia Ungheria Lussemburgo Slovacchia Bulgaria Slovenia Lituania Estonia Lettonia 2008 gen-dic 28.006 10.328 4.882 4.436 2.080 1.433 1.245 936 454 38 296 279 194 246 30 232 195 164 151 141 60 52 27 26 15 17 18 % 100,00 36,88 17,43 15,84 7,43 5,12 4,45 3,34 1,62 0,14 1,06 0,99 0,69 0,88 0,11 0,83 0,70 0,60 0,54 0,50 0,21 0,10 0,096 0,093 0,054 0,061 0,064 2009 gen-dic % 23.271 100,00 8.158 4.047 3.751 1.719 1.156 1.111 748 363 266 259 226 203 131 115 110 184 167 108 89 51 51 16 15 10 9.8 7.1 35,06 17,39 16,12 7,39 4,97 4,77 3,21 1,56 1,14 1,11 0,97 0,87 0,79 0,72 0,56 0,49 0,47 0,46 0,38 0,22 0,22 0,07 0,06 0,04 0,04 0,03 Differenza % -16.90 -21,01 -17,10 -15,44 -17,35 -19,33 -10,76 -20,08 -20,04 600 -12,5 -18,99 4,63 -46,74 283,33 -52,58 -5,64 1,82 -28,47 -36,87 -15 -1,92 -40,74 -42,30 -33,33 -42,35 -60,55 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15 in milioni di Euro) Importazioni C.I.F. Totale di cui da: Nigeria Cina Brasile Stati Uniti Norvegia Russia Arabia Saudita Libia Svizzera Turchia Algeria Giappone India Iraq Angola 2008 gen-dic % 16.187 100,00 1.731 1.328 1.348 1.017 692 398 670 989 376 361 707 583 466 408 408 10,69 8,20 8,33 6,28 4,28 2,46 4,14 6,11 2,32 2,23 4,37 3,60 2,88 2,52 2,52 2009 gen-dic % 11.001 100,00 1.242 1.105 870 850 582 527 402 332 313 280 274 273 262 153 151 11,29 10,04 7,91 7,73 5,29 4,79 3,65 3,02 2,85 2,55 2,49 2,48 2,38 1,39 1,37 Differenza % -32,03 -28,25 -16,79 -35,46 -16,42 -15,90 32,41 -40,00 -66,43 -16,76 -22,44 -61,24 -53,17 -43,78 -62,50 -62,99 14 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15 in milioni di Euro) Esportazioni F.O.B. Totale di cui per: Angola Stati Uniti Brasile Svizzera Capo Verde Marocco Messico Cina Algeria Turchia Venezuela Mozambico Canada Singapora Russia 2. 2008 gen-dic % 9.943 100.00 2.266 1.272 318 285 258 259 219 174 171 179 49 89 171 863 181 22,79 12,79 3,20 2,87 2,59 2,60 2,20 1,75 1,72 1,80 0,49 0,90 1,72 8,68 1,82 2009 gen-dic % 7.813 100.00 2.239 939 287 270 222 203 199 195 185 150 123 119 118 82 81 28,66 17,08 5,22 4,91 4,04 3,69 3,62 3,55 3,36 2,73 2,24 2,16 2,15 1,49 1,47 Differenza % -21,42 -1,19 -26,18 -9,75 -5,26 -13,95 -21,62 -9,13 12,07 8,19 -16,20 151,02 33,71 -30,99 -90,50 -55,25 Interscambio commerciale Portogallo – Italia Periodo: gennaio/dicembre 2009 (dati provvisori). Valori: €uro Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal. Principali prodotti italiani importati dal Portogallo Cap. 84 87 85 39 73 94 Descrizione Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti. Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori. Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi. Plastica e manufatti di plastica. Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio. Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate. Valore 480.376.129 265.866.841 151.331.012 138.340.447 126.259.426 115.911714 15 30 41 61 72 90 62 64 48 51 52 83 71 32 19 54 33 76 18 42 34 74 38 93 29 21 55 89 69 40 70 08 44 22 60 68 59 82 Prodotti farmaceutici. Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio. Abbigliamento ed accessori a maglia. Ghisa, ferro ed acciaio. Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti. Abbigliamento ed accessori, diversi da quelli a maglia. Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti. Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone. Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine. Cotone. Lavori diversi di metalli comuni. Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete. Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri. Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria. Filati artificiali o sintetici. Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; preparati cosmetici. Alluminio e manufatti di alluminio. Cacao e sue preparazioni. Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti di viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella. Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso. Rame e suoi manufatti. Prodotti vari dell’industria chimica. Armi, munizioni loro parti ed accessori. Prodotti chimici organici. Preparazioni alimentari varie. Fibre artificiali o sintetiche. Navigazione marittima o fluviale. Prodotti ceramici. Gomma e manufatti di gomma. Vetro e suoi manufatti. Frutta; scorze di agrumi o di meloni. Legno, carbone di legna e lavori di legno. Bevande, liquidi alcolici ed aceti. Tessuti a maglia. Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili. Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico. Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni. 106.135328 105.959492 102.739.496 79.561.619 79.028.673 76.672.539 52.083.873 48.359.922 39.379.216 38.956.860 34.680.251 32.757.111 32.539.745 31.117.474 29.964.944 29.422.839 27.103.752 26.366.161 25.584.621 25.576.676 25.538.112 25.407.432 23.907.974 23.468.316 23.209.336 22.335.829 18.880.657 18.548.894 18.084.756 16.833.236 13.555.908 13.505.341 12.857.580 12.110.834 11.566.224 11.546.593 11.263.555 16 96 53 09 02 56 03 15 95 28 58 23 25 63 50 49 20 04 27 35 06 17 16 65 86 91 57 45 10 67 79 92 24 12 37 Lavori vari. Altre fibre naturali; filati di carta e tessuti di filati di carta. Caffè, tè, mate e spezie. Carni e frattaglie commestibili. Feltri e falsi tessuti. Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici. Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale. Giocattoli, giochi, oggetti per divertimento o sport; loro parti e accessori. Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi. Tessuti speciali. Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali. Sale; zolfo; gesso; calce; cemento. Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci. Seta. Prodotti dell’editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti o dattiloscritti e piani. Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante. Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti commestibili di origine animale non nominati né compresi altrove. Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali. Materie albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi. Piante vive e prodotti di floricoltura. Zuccheri e prodotti a base di zuccheri. Preparazioni di carni, di pesce o di crostacei, di molluschi o di altri invertebrati acquatici. Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti. Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici (compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione. Orologeria. Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili. Sughero e manufatti di sughero. Cereali. Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; fiori artificiali; lavori di capelli Zinco e lavori di zinco. Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti Tabacco Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante industriali o medicinali; paglie e foraggi. Prodotti per la fotografia o per la cinematografia. 11.178.420 10.823.248 10.768.574 10.129.456 9.715.074 8.401.194 8.369.714 6.684.114 6.638.642 6.552.888 6.096.044 5.453.031 5.155.920 4.623.106 4.426.073 4.222.111 3.373.327 3.216.336 2.885.795 2.724.382 2.591.608 2.482.460 2.422.232 2.123.532 2.075.640 2.065.938 1.986.174 1.882.506 1.876.919 1.734.577 1.717.903 1.441.258 1.204.812 1.184.708 17 88 05 43 78 31 66 13 07 26 Navigazione aerea o spaziale Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove. Pelli da pellicceria e loro parti; pellicce artificiali. Piombo e lavori di piombo. Concimi. Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastonisedile, fruste, frustini e loro parti. Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali. Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci. Minerali, scorie e ceneri. 1.147.422 885.964 734.224 646.374 577.563 461.840 374.851 355.538 322.861 Principali prodotti portoghesi esportati in Italia Cap. 87 85 24 48 61 84 45 39 40 08 03 55 64 62 69 47 16 90 63 44 52 Descrizione Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi Tabacco Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone Abbigliamento ed accessori a maglia Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti. Sughero e manufatti di sughero Plastica e manufatti di plastica Gomma e manufatti di gomma Frutta; scorze di agrumi o di meloni Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici Fibre artificiali o sintetiche discontinue Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti Abbigliamenti ed accessori , diversi da quelli a maglia Prodotti ceramici Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone per riciclaggio Preparazioni di carni, pesci o crostacei, di molluschi e di altri invertebrati acquatici Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti. Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci Legno, carbone di legna e lavori di legno Cotone Valore 128.209.544 111.824.155 108.671.222 79.451.359 79.170.712 77.952.864 64.428.889 37.909.883 29.599.605 28.662.264 26.730.261 26.318.278 22.710.329 21.949.111 20.051.802 19.535.046 18.712.132 16.443.195 16.126.894 15.342.803 14.419.080 18 73 27 94 22 30 04 70 21 25 38 32 10 68 34 60 19 29 82 41 51 07 96 88 05 56 59 06 74 01 58 54 15 Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate Bevande, alcolici ed aceti Prodotti farmaceutici. Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti commestibili di origine animale non nominati né compresi altrove Vetro e lavori di vetro Preparazioni alimentari varie. Sale; zolfo; gesso; calce; cemento Prodotti vari dell’industria chimica Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri Cereali Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili. Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso. Tessuti a maglia. Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria. Prodotti chimici organici. Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni. Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio. Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine. Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi, mangerecci. Lavori diversi. Navigazione aerea o spaziale. Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove. Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e funi; manufatti di corderia. Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico Piante vive e prodotti di floricoltura. Rame e lavori di rame. Animali vivi. Tessuti speciali; superfici tessili “tufted”; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami. Filati artificiali o sintetici. Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale. 13.840.185 12.443.975 11.510.061 9.682.859 9.036.599 8.367.590 7.889.387 7.546.851 7.022.960 6.892.953 6.471.599 5.880.241 5.666.492 4.961.134 4.904.226 4.840.125 4.724.630 4.498.115 4.141.642 3.286.368 3.041.188 2.767.523 2.669.090 2.586.655 2.559.765 2.436.285 2.356.146 2.305.779 2.165.271 2.152.739 2.073.167 2.063.689 19 71 12 43 76 35 33 57 83 72 65 53 42 02 80 95 20 14 89 Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete. Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante industriali o medicinali; paglia e forraggio. Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali. Alluminio e manufatti di alluminio. Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi. Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; preparati cosmetici. Tappeti ed altri rivestimenti del suolo, di materie tessili. Lavori diversi di metalli comuni. Ghisa, ferro ed acciaio Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti. Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di carta. Lavori di cuoio o di pelle; oggetti di selleria e finimenti; oggetti da viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella. Carni e frattaglie commestibili. Stagno e lavori di stagno. Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed accessori. Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante. Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati né compresi altrove. Navigazione marittima o fluviale. 1.884.228 1.761.081 1.489.022 1.349.070 1.341.941 1.306.882 1.287.445 1.257.671 1.168.915 860.311 820.543 694.384 694.294 595.258 578.583 483.215 416.677 397.194 20 PARTE TERZA 21 1. Attività della Camera Commento al bilancio dell’esercizio 2009 Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2009 si è chiuso con un saldo positivo di Euro 20.009,51. Questo risultato è stato ottenuto, malgrado l’ulteriore diminuzione del co-finanziamento ministeriale (passato da € 107.743,06 a € 81.461,29), grazie ad un rigoroso controllo delle spese ed all’aumento del gettito dei servizi a pagamento. Si è mantenuto invariato il contributo di € 76.800,00, stanziato dall’ENIT per l’attività che la Camera svolge nell’ambito della convenzione in essere con codesta istituzione. Nell’ambito delle entrate, registriamo l’importo di € 279.410,71 per i corsi di Formazione Professionale co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero del Lavoro portoghese, che abbiamo realizzato a Lisbona ed a Viseu durante l’intero anno 2009, dopo le interruzioni verificatesi negli anni 2007 e 2008. A tale voce in attivo corrisponde un importo in uscita di € 272.965,71; al differenziale positivo si aggiungono economie di scala che hanno contribuito al contenimento dei costi. I corsi di lingua italiana che realizziamo presso la Delegazione di Porto hanno subito una diminuizione del 20% circa, a causa della crisi ancor più accentuata in questa zona del paese e lo stesso dicasi per i servizi resi alle fiere; queste diminuzioni sono state però compensate dalla manutenzione dei livelli di altri servizi ed all’aumento dell’assistenza prestata nell’ambito di inziative promosse da enti italiani in questo paese, come vedremo più avanti. Le spese generali registrano una lieve diminuzione dei costi di personale (€ 204.169,81 contro € 219.113,47 nel 2008) dovuta al minor ricorso a personale part-time ed a ore straordinarie, e dei costi di funzionamento (€ 77.428,89 contro € 84.068,74 nell’anno precedente), mentre una riduzione sensibile si è avuta nella voce “interessi bancari”, scesa da € 32.901,78 relativamente al 2008 a € 19.146,01 in virtù della caduta dei tassi europei di riferimento. Movimento associativo Nel 2009, sempre a causa della crisi, abbiamo registrato una ulteriore diminuzione del numero dei soci in regola con il pagamento delle quote, passato da 323 nel 2008 a 302 nel 2009. Non prevediamo un miglioramento a breve termine della situazione economica, tale da 22 poter consentire un’inversione di tendenza, ma riteniamo che al livello della massa associativa non si verifichi nel 2010 un’ulteriore flessione. Assistenza alle imprese Anche nel 2009 abbiamo svolto un’intensa attività di assistenza alle imprese, sia associate che non. Essendo la Camera certificata con l’ISO 9001:2000, tutti i servizi offerti sono strutturati d’accordo con le SDS (schede dei servizi), in osservanza dei procedimenti indicati nel Manuale della Qualità. I servizi sono gestiti da quattro addetti responsabili: tre presso la sede di Lisbona ed uno pressso la Delegazione di Porto, con il supporto, a seconda delle esigenze di lavoro, del restante personale della Camera, competendo al Segretario Generale il coordinamento e la supervisione generale. Le principali categorie dei servizi resi sono le seguenti: Identificazione di possibili controparti: nonostante le facilità di accesso alle informazioni, ottenibili mediante la consultazione dei vari siti presenti nel mondo INTERNET, continuano a pervenire alla Camera richieste di indicazione di produttori, importatori, esportatori e distribuitori di ambedue i paesi: 112 richieste nel totale. Osservando le procedure previste dal suddetto Manuale, ogni richiesta pervenuta è stata previamente analizzata per individuare con maggior precisione gli obiettivi del richiedente. Le selezioni dei nominativi forniti sono state realizzate mediante il ricorso alle fonti più qualificate ed affidabili nell’ambito dei settori merceologici di riferimento, con l’utilizzazione di data base sia interni che esterni. Gli indici medi di misurazione della costumer satisfaction si sono attestati tra il 4 ed il 5 (buono/ottimo). Informazioni commerciali su imprese italiane e portoghesi: nel 2009 abbiamo evaso 31 richieste di informazioni commerciali, di cui 27 richieste provenienti dall’Italia concernenti imprese portoghesi e 4 dal Portogallo concernenti imprese italiane. Le informazioni fornite comprendono le visure ufficiali estratte dai registri delle imprese mantenuti presso le Camere di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura in Italia, ottenute via INFOCAMERE, ed i certificati equivalenti alle visure rilasciati dalle Conservatorie del Registro Commerciale esistenti nei capoluoghi di provincia portoghesi, nonché i bilanci e l’indicazione di eventuali procedure concorsuali in atto. Recupero crediti: i servizi prestati dalla Camera in questo settore si suddividono negli interventi per i recuperi di crediti in sofferenza da parte di imprese dei due paesi e l’istruzione e la presentazione di domande di recupero IVA a favore delle imprese italiane. Nell’ambito dei crediti in contenzioso, abbiamo ricevuto 12 richieste di intervento, delle quali 3 con trattative di composizione amichevole ancora in corso, 23 5 con conclusione positiva; per le rimanenti, a seguito dell’esito negativo dei nostri contatti, sono stati indicati i nominativi di studi legali di fiducia, sia in Italia che in Portogallo. Nell’ambito dei recuperi IVA, abbiamo istruito e presentato agli uffici portoghesi competenti 9 nuove richieste di rimborsi e completato le procedure relative a 6 processi dell’anno precedente, con l’ottenimento degli importi a credito delle imprese. Segnaliamo in proposito il recupero di circa 300.000 euro a favore della succursale canadese di una impresa italiana, avvenuto dopo un lungo lavoro di accertamento della reciprocità di trattamento fiscale tra Portogallo e Canadà, conclusosi positivamente e che ha determinato un forte aumento delle entrate sotto questa voce, passate da 2.709,82 euro nel 2008 a 12.421,55 nel 2009. Purtroppo questo servizio cesserà di esistere a partire dal 1 gennaio 2010, data a partire dalla quale le imprese europee dovranno rivolgersi alle proprie autorità fiscali per ottenere il rimborso dell’IVA pagata all’estero. Traduzioni, interpretariato ed altri servizi di segreteria: le richieste di traduzioni a pagamento dall’italiano in portoghese e viceversa, hanno registrato un lieve aumento, come è possibile verificare dall’importo riscosso: € 14.586,67 contro € 13.370,79 euro nel 2008. Relativamente agli altri servizi, anche quelli generici di segreteria sono aumentati (oltre il 10%), mentre hanno subito una lieve diminuzione i servizi di brokeraggio e di marketing. Affitto di spazi: l’importo iscritto in bilancio sotto questa voce, corrsiponde al corrispettivo pagato dall’Ufficio ICE in Lisbona, per la cessione di 3 sale presso la nostra sede, oltre ad una domiciliazione acquisita nel secondo semestre dell’anno. Consulenza giuridica e fiscale: nel 2009 abbiamo evaso 55 richieste italiane di informazioni per l’avviamento di attività commerciali, industriali e di ristorazione in Portogallo e due richieste portoghesi per l’apertura di una rappresentanza stabile in Italia. Il gettito di questo servizio è passato da 4.003,26 euro nel 2008 a 5.597,41 nel 2009. GLOBUS: nel 2009 sono stati ricevuti oltre 1500 e-mail. Alla maggioranza delle richieste, di natura più semplice (indirizzi di imprese, istituzioni, telefoni, siti web, nominativi di rappresentanti di marche, ecc.) è stato possibile rispondere in termini di replay to sender ; le altre sono state soddisfatte nell’ambito dei servizi sopra descritti. EX-TENDER : nel mese di maggio del 2008, a seguito di una richiesta pervenuta all’Ambasciata d’Italia da parte dal Ministero degli Affari Esteri, è stato avviato il servizio di segnalazione giornaliera delle aste ed appalti che si realizzano in Portogallo, inserendo gli annunci delle gare nella Banca Dati EX-TENDER. Questo servizio viene effettuato dai Servizi Commerciali dell’Ambasciata, dall’Ufficio ICE e dalla nostra 24 Camera di Commercio in regime di alternanza settimanale. Segnaliamo che nel 2009 abbiamo provveduto a pubblicare 62 annunci di gare di appalto. Pubblicazioni della Camera e Web-site Nel 2009 abbiamo editato le seguenti pubblicazioni: “A Câmara ... informa”: è la Newsletter della Camera che a partire dal mese di gennaio del 2008, è passata ad avere una cadenza trimestrale. È edita in lingua portoghese con una tiratura di 600 esemplari, di cui 400 destinati alle imprese associate ed ai dirigenti delle stesse e 200 destinati ad associazioni imprenditoriali, enti e istituzioni pubbliche e private ed alla stampa economica. I contenuti sono costituiti da commenti sulla congiuntura, dall’analisi di avvenimenti rilevanti nell’ambito dell’economia globale e di quella del Portogallo e dell’Italia, statistiche del commercio estero dei due paesi, segnalazione di iniziative di particolare importanza concernenti aziende sia italiane che portoghesi, oltre che dalla divulgazione dell’attività della Camera e delle iniziative che si pretendono realizzare. A partire dall’inizio del 2009 è stato deciso di dedicare le ultime due pagine alla trascrizione delle “Oportunidades de Negócios” con validità prolungata nel tempo, raccolte nel trimestre e già diffuse sia in supporto cartaceo che via e-mail. “Opportunità d’Affari “ e “Oportunidades de Negócios”: consistono in due circolari bimestrali, la prima in lingua italiana ed la seconda in lingua portoghese, distribuite rispettivamente in Italia ed in Portogallo. Su queste circolari sono riportate le richieste ed offerte di beni e servizi, di collaborazione industriale, di joint ventures, di franchising, vendita o ricerca di immobili industriali, ed altre, che pervengono da imprese dei due paesi. Vengono inviate, oltre che ai soci della Camera, alle CCIAA, ai Consorzi Export ed alle principali associazioni imprenditoriali che sovente provvedono a riprodurre le richieste e le offerte nelle loro pubblicazioni e siti web. Le tirature sono di 600 esemplari per la circolare destinata al Portogallo, di cui 400 per le imprese associate e filiali, 100 alle associazioni industriali e commerciali e 100 distribuiti in occasione delle più importanti fiere che si realizzano in Portogallo ed a coloro che visitano la Camera, e di 400 esemplari per la circolare destinata all’Italia, di cui 100 agli associati, 140 alle Camere di Commercio e rispettive agenzie speciali e Centri Esteri e 160 ai Consorzi Export ed alle Associazioni Impenditoriali. “Relazione annuale del Presidente sull’attività svolta dalla Camera nel 2008”: questa pubblicazione, edita sia in lingua italiana che in lingua portoghese, è stata, come abitualmente, divisa in tre parti: la 25 prima parte comprende un’analisi critica della situazione conomica portoghese, corredata dai principali dati economici disponibili, seguita da commenti sulle relazioni e gli scambi commerciali con l’Italia. La seconda parte riporta i dati più recenti sulla bilancia commerciale del Portogallo, con l’indicazione delle principali voci merceologiche in import ed in export, nonchè la composizione degli scambi con l’italia. La Relazione è stata elaborata nel mese di marzo costituendo parte integrante della documentazione che accompagna la rendicontazione per il 2008, inviata al Ministero dello Sviluppo Economico alla fine dello stesso mese. La stampa è avvenuta nel mese di maggio con una tiratura di 950 esemplari, di cui 600 dell’edizione in lingua portoghese (400 per le imprese associate, 50 alla stampa economica, 150 a personalità del mondo politico ed economico) e 350 in lingua italiana ( 50 per i soci, 140 per le CCIAA e rispettive agenzie speciali e Centri Esteri e le restanti per soddisfare le richieste che regolarmente sono pervenute nel corso dell’anno). “Calendario delle fiere internazionali che si realizzano in Portogallo nel 2009” e “Calendário das feira internacionais que se realizam na Itália em 2009”: i calendari sono stati pubblicati nel mese di gennaio in base ai dati ottenuti dagli enti organizzatori. La tiratura del Calendario in lingua italiana è stata di 350 esemplari con la stessa distribuzione segnalata a proposito della Relazione del Presidente, mentre per quello in lingua portoghese sono stati stampati e distribuiti 600 esemplari, di cui 400 ai soci, 150 alle associazioni imprenditoriali ed agenzie di viaggio specializzate nelle fiere. WEB SITE www.ccitalia.pt : il sito, che ha subito una riformulazione totale nel 2008, è stato mantenuto aggiornato con alcune modifiche per renderne più agevevole la consultazione. Formazione Insegnamento della lingua italiana : i corsi di lingua italiana sono stati realizzati presso la Delegazione della Camera a Porto, dando continuità a quanto iniziato negli anni scorsi. Il programma didattico prevede nove livelli progressivi, della durata di tre mesi ciascuno, che si realizzano in tre periodi dell’anno: gennaio/marzo, aprile/giugno e ottobre /dicembre. L’orario è post-lavorativo al fine di consentire la frequenza di studenti e lavoratori e si suddivide in due turni: il primo dalle 17:30 alle 19:00 ed il secondo dalle 19: 00 alle 20:30, tutti i giorni della settimana meno il mercoledì ed i festivi. Nel 2009 abbiamo realizzato tre corsi intensivi, di un mese ciascuno: 2 nel mese di luglio ed 1 nel mese di settembre. Il lettore di lingua e letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Porto assicura l’orientamento didattico. A tutti gli iscritti ai corsi è rilasciato un 26 certificato di frequenza, mentre a partire dal superamento del terzo livello viene attribuito un Diploma, riconosciuto negli ambienti locali come titolo qualificante nel curriculum dei candidati ad un impiego presso le aziende che hanno rapporti con l’Italia e come guide turistiche. Certificazione ISO 9001:2000 : La Camera è titolare della Certificazione ISO 9001:2000 fin dal 2002. La validità della certificazione è triennale, soggetta a verifiche annuali. Il triennio in corso scade il 13 aprile 2011, e nei giorni 15 e 16 marzo 2009 abbiamo avuto la visita ispettiva di controllo annuale da parte dell’ente certificatore SGS. È stata accertata la piena osservanza dei procedimenti previsti nel Manuale della Qualità e constatato, mediante l’esame dei questionari relativi alla costumer satisfaction , un tasso di gradimento del 4,43 su 5,00 ovvero più vicino a OTTIMO che a BUONO. Formazione del personale : nel mese di marzo i Personal Computer in funzione sia presso Delegazione di Porto, con apparecchi di ultima software. Il personale è stato addestrato l’assistenza al sistema informatico della estremamente positivi e notevoli vantaggi dell’espletamento del lavoro. abbiamo sostituito tutti la sede che presso la generazione e rispettivo dal tecnico che cura Camera con risultati dal punto di vista Formazione professionale Nell’ambito della formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo e dal Governo portoghese, nel 2009 abbiamo realizzato corsi dedicati al turismo ed alla realizzazione di eventi a Lisbona ed a Viseu. Nel contempo, siamo stati abilitati a realizzare presso la Delegazione di Porto, corsi di “Insegnamento alternativo”. Questi corsi corrispondono agli ultimi tre anni del liceo ed il diploma finale consente l’accesso all’Università. Oltre alle materie di base che costituiscono il programma del 10º, 11º e 12º anno, i corsi che ci sono stati assegnati sono orientati al Turismo e Tempo Libero, nonché alla Tecnica di Realizzazione di Eventi. Nel secondo semestre del 2009 abbiamo iniziato 2 corsi che termineranno nel primo trimestre del 2012; attualmente stiamo raccogliendo iscrizioni per realizzare per lo meno un altro corso triennale, con inizio nel mese di gennaio del 2010. 27 Promozione fiere e missioni Fiera Milano – Nell’ambito del contratto di rappresentanza, rinnovato per l’anno 2009, abbiamo svolto le seguenti attività: Calendario Fiere - Abbiamo tradotto in lingua portoghese ed inserito nel nostro sito web il calendario delle fiere internazionali che si realizzano nei recinti di Fiera Milano; contemporaneamente abbiamo stampato 1.000 copie che sono state inviate ai tour operators ed alle principali agenzie di viaggio (540 su 1.102) e distribuite in occasione della Borsa del Turismo di Lisbona, svoltasi da 21 al 25 gennaio. Desk informativo – Il nostro desk informativo ha registrato una media mensile di 28 contatti. Le richieste hanno riguardato informazioni sulle manifestazioni fieristiche di maggiore interesse per il paese: moda, mobili ed arredamento, articoli da regalo, bigiotterie, macchine ed attrezzature meccaniche, materiale elettrico, ambiente e energie alternative. LIVINLUCE – ENERMOTIVE : 26-30.05.2009. Le azioni da svolgere concernevano la vendita di spazi espositivi, per le quali non abbiamo avuto riscontro da parte delle imprese portoghesi, a causa della profonda crisi che il mercato attraversa. Abbiamo però provveduto a divulgare la fiera per promuovere le visite di operatori del settore. EIRE: 9-12.06.08. Anche per questa fiera non è stato possibile ottenere la partecipazione di espositori portoghesi, ma ne abbiamo promosso la divulgazione presso i più importanti promotori immobiliari. Altre fiere: FIERA DI VERONA: nel 2009 abbiamo iniziato i rapporti con la Fiera di Verona, collaborando per tre fiere che ivi si realizzano: - VINITALY: 02-06.04.2009. Per questa fiera abbiamo acquisito la partecipazione come espositore di una importante associazione portoghese di produttori vinicoli, che ha acquistato uno spazio di 64 metri quadrati. Abbiamo inoltre selezionato un buyer interessato ad ampliare la gamma dei vini italiani che distribuisce in Portogallo. - ABITARE IL TEMPO: 17-21.09.2009. Abbiamo realizzato la promozione di visitatori professionali per questa manifestazione e, quantunque non fosse previsto l’incarico di vendita di spazi, abbiamo ottenuto la partecipazione di un produttore portoghese con uno stand di 16 metri quadrati. - MARMOMACC: 30.09-03.10.2009. Abbiamo promosso la visita di due buyers portoghesi, adempiendo all’incarico ricevuto, e divulgato la manifestazione presso gli operatori potenzialmente interessati. 28 Partecipazione a fiere portoghesi ALIMENTARIA: 19-22.04.09 – Lisbona. questa fiera grazie all’ospitalità dell’ente contattare gli espositori presenti al fine di stesso settore che si svolgono in Italia, importatori di prodotti italiani presenti. Siamo stati presenti in organizzatore, per poter promuovere le fiere dello nonché per assistere gli TECNOFIL/AMBIURBE: 17-20.06.2009 – Lisbona. Questa fiera comprendeva 2 settori distinti: abbiamo partecipato a TECNOFIL con le stesse finalità riferite nel punto precedente: divulgare le fiere italiane ed assistere le imprese interessate ad operare con l’Italia. Per quanto concerne AMBIURBE la nostra partcipazione si inquadrava nel Progetto Sostenibilità e, pertanto, non rientra nè come attività svolta nè come spese nell’ambito di questo progetto. CERANOR: 02-09.09.2009 – Porto. Siamo stati presenti a questa manifestazione che ci ha permesso di contattare gli importatori portoghesi di prodotti italiani e di promuovere le fiere del settore che si realizzano in Italia. Altre iniziative FISHMEET: 12-14.96.2009 – Terrasini. Su incarico della CCIAA di Palermo abbiamo organizzato la visita di un importatore portoghese di prodotti itticoli e di un giornalista specializzato nel settore. Convention delle CCIE: 24-29.10.2009 – Salerno. Su incarico di INTERTRADE, Agenzia della CCIAA di Salerno, abbiamo organizzato la visita di due buyers rispettivamente dei settori eno-alimentare e turistico per incontri con aziende campane. CHEM-MED: 26-27.11.2009 – Milano Su incarico di INNOVHUB, Agenzia della CCIAA di Milano, abbiamo organizzato la visita di un buyer portoghese. TERRA FELIX: 4-8.12.2009 – Napoli. Su incarico di INTERTRADE, Agenzia della CCIAA di Salerno, abbiamo organizzato la visita di due buyers portoghesi di prodotti alimentari. Attività dell’Osservatorio per la promozione del turismo verso l’Italia Nell’ambito della convenzione celebrata con l’ENIT, abbiamo svolto le seguenti attività: 29 Divulgazione attraverso la stampa. La presenza dell’Italia presso la stampa di settore, nel corso del 2009, è stata nuovamente superiore rispetto all’anno precedente. In seguito agli appoggi redazionali e all’attività di divulgazione intrapresa da quest’Osservatorio, la presenza delle città d’arte, Roma fra tutte, ma anche l’Italia del Sud, in particolare la Puglia e la Sicilia, è aumentata considerevolmente. Lo stesso vale per la Liguria, in particolar modo Genova, le Cinque Terre e Portofino, e per le località sciistiche dell’arco alpino: a dimostrazione di questo verranno pubblicati nel numero di febbraio 2010 della rivista mensile “Visão Vida e Viagens”, ma come risultato dell’attività svolta durante il 2009, due importanti dossier riguardanti la Liguria e le località sciistiche italiane. Si segnala inoltre la divulgazione, presso la stampa specializzata, dei World Travel Awards, che hanno visto l’Italia primeggiare in diverse categorie. Iniziative di co-marketing. 1. Campagna di Co-marketing con l’operatore GSVT: Dal 24 al 30 giugno 2009 ha avuto luogo nelle città di Lisbona, Porto e Braga, una campagna di co-marketing organizzata da noi in collaborazione con il tour operator GSVT - Gestão de Serviços e Viagens de Turismo. La campagna è stata realizzata mediante l’affissione, sulla fiancata destra degli autobus delle città sopra riferite, di un billboard dalle dimensioni di 217 X 59 cm. All’interno del billboard appariva in primo piano la scritta “Vivere l’Italia è vivere intensamente vacanze da sogno” seguita dalla dicitura “Consulta il tuo agente di Viaggio”. Come sfondo sono state utilizzate dieci immagini facilmente riconducibili alla destinazione Italia ed ai suoi principali prodotti turistici. I billboard hanno occupato la fiancata destra di 378 autobus della città di Lisbona, di 298 autobus della città di Porto e di 74 autobus della città di Braga. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono state realizzate azioni di formazione per agenti di viaggio, che hanno avuto luogo nel mese di maggio in cinque differenti città ed hanno coinvolto 220 partecipanti; é stata inoltre pubblicata una pagina pubblicitaria ENIT all’interno del catalogo 2009 dell’operatore, stampato in 60.000 copie e distribuito alle agenzie di viaggio. 2. Campagna di Co-marketing con il vettore aereo TAP AIR PORTUGAL, costituita dalle seguenti iniziative: - campagna pubblicitaria su un totale di 750 autobus di Lisbona, Porto e Braga con billboards di dimensioni 217 x 57 cm.; - trasmissione di un totale di 140 spots pubblicitari di 20” e 5”, tra le ore 6,00 e le ore 19,00, sulla Radio TSF a diffusione nazionale, per due settimane nel mese di novembre, eccezione fatta per i week end; - pubblicazione di ½ pagina pubblicitaria su due numeri consecutivi delle riviste a diffusione nazionale Caras, Gingko, Fugas e sulla rivista "Visão; 30 pubblicazione di banners inerenti la campagna sui siti www.tapvictoria.com, www.flytap.com, www.tapagents.com, www.tapcorporate.com; - divulgazione della campagna all'interno delle newsletter "Flytap", distribuita a 95.000 indirizzi e-mail portoghesi, e “Victoria”, distribuita a 200.000 indirizzi e-mail portoghesi e brasiliani; - realizzazione di una promozione "Miles & Cash" per le destinazioni italiane; - sono stati elaborati dei pacchetti city breaks per le destinazioni italiane con offerte speciali per gli acquisti on line; - è stato realizzato un concorso che prevedeva l'offerta di 3 viaggi per 2 persone verso una delle destinazioni TAP in Italia; - pubblicazione di una pagina pubblicitaria all'interno della rivista di bordo "UP"; - posters e materiale grafico per i negozi TAP e l'Aeroporto di Lisbona; - sottoscrizione del servizio "Google website partnership" per la campagna. - Eventi: - Pranzo di presentazione della guida realizzata dall’Osservatorio “Regiões da Itália”, presso un prestigioso Hotel di Lisbona, a base di piatti tipici della gastronomia italiana. - Partecipazione ad eventi realizzati presso l’Ambasciata d’Italia a Lisbona, con distribuzione di materiale informativo, tra i quali si segnala la presentazione del reportage televisivo “Imagens de Marca País: Itália”. Questo Osservatorio ha fornito appoggio redazionale alla troupe per la realizzazione del reportage, trasmesso sul canale televisivo SIC Notícias. - Partecipazione alla presentazione, tenutasi a Lisbona, dei nuovi treni ad alta velocità di Trenitalia. Durante l’evento si è avuto modo di stabilire nuovi contatti con tour operators e la stampa. - Giornata Europea delle Lingue: l’Osservatorio di Lisbona ha partecipato all’iniziativa con un desk per la distribuzione di materiale informativo, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Fiere e workshop: - BTL 2009. L’Osservatorio ha visitato l’edizione 2009 della BTL, Bolsa de Turismo de Lisboa, la più importante manifestazione fieristica portoghese dedicata al turismo. Con l’occasione si è avuto modo stabilire contatti con vari tour operators locali. 31 - BIT - Buy Italy, Milano. Questo Osservatorio ha accompagnato 3 operatori portoghesi all’edizone 2009 della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. - Art Cities Exchange - Globe, Roma. All’edizione 2009 della manifestazione, l’Osservatorio ha accompagnato 5 operatori portoghesi. - BITM - Borsa Internazionale del Turismo di Montagna, Trento. L’Osservatorio ha predisposto, per la prima volta, la partecipazione di 2 operatori portoghesi alla BITM 2009, Borsa Internazionale del Turismo di Montagna. - BTS - Borsa del Turismo Scolastico e Studentesco, Genova. L’Osservatorio ha predisposto la partecipazione di 2 operatori portoghesi. - AUREA - Borsa Internazionale del Turismo Religioso, Foggia. L’Osservatorio ha predisposto la partecipazione di 3 tour operators portoghesi. Educational e press trip: - Assistenza per la realizzazione di un press trip a Roma e Salerno per le redazioni di “Volta ao Mundo” e “Imagens de Marca”, dal quale sono scaturiti due importanti articoli, realizzati dalla redazione di “Volta ao Mundo”, ed un reportage televisivo trasmesso in 6 occasioni sul canale televisivo Sic Notícias. - Press trip per le redazioni di “Fugas” (Sicilia, Trieste, Dolomiti-forni di Sopra), “Volta ao Mundo” (Sicilia), “Travel & Safaris” (Firenze) e “Rotas e Destinos” (Milano e Venezia). - Press trip a Roma per l’inaugurazione della rotta Easyjet LisbonaRoma, in collaborazione con ATLazio. Al press trip hanno partecipato 9 giornalisti di altrettante redazioni. Tra gli articoli pubblicati in seguito al viaggio, si segnala quello pubblicato da Metro, il più importante giornale a distribuzione gratuita in Portogallo. - Seminario sul prodotto “neve” in Italia. Abbiamo realizzato a Lisbona, una presentazione del panorama sciistico italiano, seguita da un seminario di formazione dedicato all’offerta turistica italiana per il prodotto “neve”, a beneficio di agenti di viaggio, operatori e giornalisti. Durante il seminario si è dato spazio alle esperienze dirette degli operatori. 32 - Pubblicazione della guida “Regiões da Itália”. L’ Osservatorio ENIT di Lisbona ha realizzato in diecimila esemplari una guida turistica di 100 pagine, in portoghese, sulle regioni italiane, destinata al grande pubblico e, soprattutto, ad agenti di viaggio e tour operators. - Newsletters e comunicati stampa. Nel corso del 2009 sono state inviate tre newsletters, quattro comunicati stampa e tre e-news alla stampa specializzata e agli operatori del settore. Studi e ricerche: Nel corso del 2009 sono state evase le seguenti richieste provenienti dalla sede centrale: Annual Report 2008; Focus Turismo e Moda; Indagine Pasqua 2009; Indagine per IMEX 2009; Dati statistici per regione Toscana. ; Indagine Estate 2009; Traduzione “etichette” per nuovo sito web ENIT; Rilevazioni delle prenotazioni nei mesi di luglio e agosto; Indagine per ECOTUR 2009; Indagine Natale 2009; Rapporto congiunto 2011; Progetto di rete sulla sostenibilità Nel 2009 abbiamo partecipato come partner al progetto di rete sulla “Sostenibilità”, di cui è stata capofila la consorella di Francoforte. In tale ambito abbiamo svolto le seguenti attività: - nel mese di marzo, è stata redatta e spedita alla capofila una nota riassuntiva sull’andamento del mercato portoghese delle energie da fonti alternative nonché sugli incentivi promossi dal governo portoghese per l’installazione di pannelli solari. Contemporaneamente, è stato aggiornato il Dbase esistente composto da circa 800 nominativi di imprese portoghesi del settore dell’ambiente e delle energie rinnovabili. - Nel mese di aprile 2009, abbiamo spedito una e-comunicazione indirizzata al nostro Dbase riportando la divulgazione della realizzazione della Borsa contatti in occasione della Intersolar tenutasi a Monaco di Baviera, dal 27 al 29 maggio 2009. Questa Camera ha segnalato che erano presenti in fiera in qualità di espositori 3 imprese portoghesi. Nello stesso periodo, abbiamo spedito una e-comunicazione con la divulgazione della Conferenza Internazionale sull’Energia Sostenibile e 33 le Politiche Ambientali, che ha avuto luogo ad Istambul, dal 13 al 15 maggio scorsi. - Nel mese di giugno abbiamo partecipato con un desk informativo al Salone dell’Ambiente e della Sostenibilità, tenutosi a Lisbona dal 17 al 20 di giugno. Per l’occasione, abbiamo spedito un’e-comunicazione a circa 900 imprese italiane che potevano essere eventualmente interessate al mercato portoghese, e le abbiamo invitate a partecipare come espositori oppure come visitatori, offrendo i nostri servizi. Abbiamo avuto l’adesione di un’impresa produttrice di trituratori per residui solidi industriali, per la quale abbiamo organizzato un’agenda di incontri. - Nel mese di settembre abbiamo spedito una e-comunicazione indirizzata a tutti i nominativi della nostra mailing list, divulgando la realizzazione del Forum di Orientamento Tecnologico, che ha avuto luogo, nell’ambito del progetto di rete, presso la Fiera Tecnica Internazionale di Plovdiv, dal 28 settembre al 3 ottobre. - Dal 28 al 31 ottobre abbiamo partecipato alla ECOMONDO 2009, presso la Fiera di Rimini. Abbiamo avuto l’adesione di due imprese portoghesi che hanno realizzato, rispettivamente, 23 e 18 incontri, assistiti dalla nostra responsabile per il progetto, con risultati più che soddisfacenti. Abbiamo espresso alla capofila il nostro interesse a partecipare ad una seconda annualità del progetto, che dovrebbe realizzarsi nel 2010. Attività della rete delle Camere di Commercio italiane all’estero Riferiamo infine le attività organizzate dalla nostra associazione, l’ASSOCAMERESTERO, e che coinvolgono tutte le CCIE sia globalmente che per la loro appartenenza ad una area geografica. - “Business Atlas” : si tratta di una pubblicazione annuale, edita da ASSOCAMERESTERO, che comprende le schede paese elaborate da tutte le Camere di Commercio Italiane all’Estero, nonché i dati completi di ogni singola Camera, con l’indicazione delle principali attività programmate e dei servizi messi a disposizione degli operatori. L’aggiornamento per l’edizione 2009 è stato effettuato nel mese di marzo. - “Riunioni d’area” : il Presidente ed il Segretario Generale hanno partecipato alla riunione dell’Area Europa delle CCIE, tenutasi a Torino nei giorni 19 e 20 febbraio 2009. 34 - “Convention annuale delle CCIE ” : il Presidente ed il Segretario Generale hanno partecipato alla Convention annuale delle Camere di Commercio italiane all’estero, tenutasi a Salerno dal 24 al 29 ottobre 2009. -“Seminario formativo per i Segretari Generali”: il Segretario Generale ha partecipato a tutte le sessioni del seminario formativo organizzato da ASSOCAMERESTERO, svoltosi a Caserta, dal 4 al 9 luglio 2009. - “Comitato per l’upgrading dei servizi delle CCIE”: il Presidente ha partecipato a diverse riunioni tenutesi a Roma presso l’ASSOCAMERESTERO, nella qualità di Presidente del Comitato. ***** Nel terminare questa relazione, desidero esprimere, a nome personale, del Consiglio Direttivo e di tutti gli associati, i più vivi ringraziamenti all’Ambasciatore d’Italia, Dott. Luca del Balzo di Presenzano, ed al responsabile dell’Ufficio Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia, Dott. Giovanni Brignone, per la collaborazione prestata alla nostra Camera. Un ringraziamento finale ai membri del Consiglio, al Segretario Generale ed al personale della Camera per la loro collaborazione, che ha reso possibile la realizzazione della nostra attività. Lisbona, 31 dicembre 2009 Il Presidente (Dr. Filippo Montera) 35