- Camera di Commercio Italiana per il Portogallo

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PARTE PRIMA
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1. La situazione economica portoghese con un occhio al 2010
I numeri della crisi
Le conseguenze della crisi che affligge quasi tutto il mondo da più
di due anni hanno toccato nel 2009 il punto più basso e non c’è stato
quasi nessun Paese – sia all’interno dello spazio economico che include
il Portogallo che fuori – che abbia presentato uno o l’altro degli
indicatori macro-economici che misurano lo stato di salute delle varie
economie con segno positivo (con l’evidente ed ovvia eccezione
dell’inflazione, ovunque in diminuzione).
Con questa premessa, la citazione dei dati dei principali indicatori
esime quasi dagli abituali commenti che si è soliti fare raffrontando i
risultati del Portogallo con le medie europee.
Tanto per cominciare, la diminuzione del PIL si è aggirata sul 2,83%, risultato questo leggermente migliore rispetto alla media UE
(-4%). Al contrario, il deficit rapportato al PIL è stato di molto superiore
(poco oltre il 9% rispetto al 6,4% della zona Euro). Il tasso di
disoccupazione anche in Portogallo si è aggirato intorno al 10% e non
distanti dalle medie europee sono stati gli indici del consumo privato, di
quello pubblico, della domanda. L’investimento, invece, ha avuto un
andamento più negativo: -12%. Il debito pubblico, infine, è cresciuto
fino all’80% (a somiglianza di quanto è avvenuto anche in altri Paesi,
con buona pace per il parametro di Maastricht fissato al 60%).
Concludiamo menzionando che la riferita riduzione dell’inflazione
è scesa in Portogallo su terreno addirittura negativo (-1% a fronte del
+0,3% della zona Euro).
Del resto, il fatto che gli indicatori più significativi abbiano avuto
in Portogallo un comportamento che pone il Paese nelle ultime posizioni
era tutt’altro che inatteso, dal momento che esso continua a divergere
dalle medie comunitarie fin dall’inizio di questo decennio e sarebbe
stato illusorio pensare che riuscisse ad invertire questa tendenza in
questa fase di profonda crisi. Vale, anzi, il ragionamento inverso, ossia
che c’era da aspettarsi che la fragilità del tessuto economico portoghese
lo rendesse più vulnerabile alle intemperie.
Peraltro, anche in Portogallo tra la fine del 2009 e i primi due
mesi del 2010 incominciano ad avvertirsi i primi sintomi di
miglioramento sotto diversi aspetti (PIL, commercio internazionale,
investimenti, consumi, produzione industriale) in linea con il trend in
atto in vari Paesi (in Germania, Italia e Francia questi sintomi appaiono
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più evidenti). Anche così, tuttavia, sarebbe prematuro avanzare
previsioni non solo per quanto si riferisce alla consistenza ed alla
continuità di questi sintomi quanto e soprattutto alla tempistica, tenuto
conto delle appena citate fragilità (e di analoghe esperienze già accadute
in passato in circostanze simili).
Conseguenze e responsabilità delle ritardate riforme
Giunti a questo punto, il discorso prende una piega abbastanza
ovvia: quella delle riforme strutturali sistematicamente rinviate, ma con
un’aggravante, dal momento che i ritardi accumulati hanno deteriorato
la situazione generale fino ad un punto che in alcune aree è diventata
estremamente pericolosa: tali sono, dal nostro punto di vista, la
situazione della giustizia, quella dell’educazione e formazione, quella
della legislazione del lavoro.
Ed in questo panorama si trascinano i problemi di sempre e si
ripetono le stesse parole d’ordine: esportare, innovare, aumentare la
produttività, migliorare la competitività. Ma se il messaggio che il
Governo, le varie Entità istituzionali, le Associazioni imprenditoriali
sono oggi impegnate a trasmettere è, testualmente, “esportare ed
innovare”, conviene forse invertire i termini, dal momento che senza
innovazione continuerà ad essere problematico aumentare gli attuali
livelli di vendita verso l’estero.
Del resto, vi sono dati statistici che confermano questa equazione:
mentre nel 2004 il 12,1% delle esportazioni di prodotti industriali
incorporavano alta tecnologia, questa percentuale è scesa nel 2008 al
10,6%, confermando allo stesso tempo che l’investimento straniero
captato nel periodo non ha avuto alcuna incidenza sui contenuti
qualitativi delle esportazioni. E ricerca e innovazione marciano in
parallelo con la professionalità, la qualificazione della manodopera, la
produttività e dalla competitività.
A questo proposito, guardando alle statistiche, dobbiamo
constatare che la competitività non riesce ad andare al di là, in questi
4-5 anni più recenti, di quella che è diventata una specie di barriera,
ossia il 75% della media UE. E non potrebbe essere diversamente dal
momento che la classifica sulla produttività – stando ad una statistica
molto recente della OIT (Organizzazione Mondiale del Lavoro) – colloca il
Portogallo al 14º posto nella Comunità Europea, con un coefficiente di
17 punti, che si raffrontano con i 22,1 della Spagna, con i 28,7
dell’Italia e con i 35,3 della Francia, che occupa il 1º posto in questa
graduatoria. Anche altri dati che completano questo quadro sono non
meno preoccupanti: il Portogallo occupa il 3º posto per il numero di ore
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lavorate (1719 all’anno subito dopo la Grecia e la Spagna) e l’ultimo per
livelli retributivi.
Questo è il quadro di una realtà fin troppo nota, ma che sarebbe
ingiusto e sommario, dal nostro punto di vista, addebitare unicamente
alle inefficienze del contesto legislativo, burocratico e socio-economico
del Paese. Non vi è dubbio che, anche da questo punto di vista, le
riforme sistematicamente rinviate hanno la loro parte di responsabilità
(così come riteniamo che queste responsabilità vanno ripartite tra tutti i
Governi che si sono succeduti dalla fine degli anni ’80, periodo in cui gli
abbondanti fondi comunitari avrebbero, tra l’altro, creato condizioni più
favorevoli per avviare le riforme e modernizzare il Paese).
Ma è altrettanto vero che la classe imprenditoriale si è fatta scudo
di questi ritardi e li ha utilizzati come un alibi per nascondere le sue
lacune nel gestire, organizzare, disciplinare l’attività delle proprie
aziende e della forza-lavoro (e per chi discordasse da questa
interpretazione crediamo che ce ne sarebbe solo un’altra, cioè quella di
non essere stati capaci di vedere queste deficienze, il che sarebbe
ancora più grave).
Del resto, la maggior produttività che si registra sistematicamente
presso le aziende di capitale e conduzione straniera operanti in
Portogallo è la migliore contro-prova di quanto abbiamo detto. Così
come lo è l’ottima reputazione di cui godono i lavoratori portoghesi
sparsi per l’Europa (per non parlare della situazione esistente in
Lussemburgo, che presenta coefficienti di produttività e competitività
tra i più elevati e nel quale l’incidenza della manodopera portoghese si
calcola che è di quasi 1/3 del totale).
Imprenditori e lavoratori
Entrati su questo terreno, riteniamo di non poter rimanere a metà
strada e tralasciare di porre in evidenza le dannose contraddizioni e
distorsioni esistenti, sia che si guardi ai livelli professionali e retributivi
degli imprenditori, sia che si prenda in considerazione la formazione e le
retribuzioni dei lavoratori. Ed a questo punto preferiamo cedere la
parola agli studi, alle inchieste ed alle statistiche che non scarseggiano,
a cominciare da quelle riguardanti i lavoratori.
Già si è detto della posizione che essi occupano nella scala
retributiva, secondo lo studio dell’OIT, mentre per quanto riguarda i
livelli di formazione e qualificazione soccorrono i dati elaborati di
recente dall’OCSE, dati che collocano il Portogallo nelle ultime posizioni,
sia a livello di percentuale di laureati (9%) che per quanto si riferisce al
tasso di abbandono scolastico (45%, appena sopra Malta, con un indice
5
del 57,7%). Ultimi anche come popolazione con livello scolastico
secondario (19%, quando dall’altra parte di questa graduatoria i primi –
gli Stati Uniti d’America – ostentano una percentuale dell’87,4). E
questa statistica, infine, ci informa anche che a fronte di una media
degli investimenti nell’istruzione dei Paesi dell’OCSE pari al 5,4% del
PIL l’incidenza in Portogallo è addirittura leggermente superiore: 5, 7%!
Parlando poi degli imprenditori, gestori, “quadri”, senza entrare
molto in profondità, riteniamo che i dati globali siano sufficienti per
trarre alcune conclusioni. Dal punto di vista delle retribuzioni, vi sono
varie statistiche che comprovano che gli imprenditori e gestori
portoghesi stanno al top delle classifiche. Uno degli studi più recenti,
effettuato dal noto e accreditato consulente Hay Group prende in
considerazione amministratori del più alto livello, “quadri” di prima
linea e “quadri” intermedi dei paesi europei e per ogni gruppo analizza
la retribuzione base, quella variabile (bonus, premi, ecc.) e quella totale.
Il risultato è che il Portogallo a livello di top managers è ai primissimi
posti della graduatoria, superato solo dalla Spagna (la Gran Bretagna,
tra quelli analizzati, si trova nell’ultima posizione). Anche questo studio,
inoltre, conferma che ai livelli più bassi i salari corrisposti in Portogallo
sono al fondo delle tabelle.
Ma c’è un’altra statistica che desideriamo citare, soprattutto per
la sua originalità e perché offre lo spunto per considerazioni molto utili.
Si tratta di un raffronto che è stato il presupposto di uno studio
effettuato da due conosciuti ricercatori inglesi, i quali – allo scopo di
presentare e supportare una teoria abbastanza singolare, ossia che la
qualità di vita è migliore nei paesi dove sono minori le disuguaglianze
tra fasce sociali – hanno confrontato per ogni Paese i guadagni di una
percentuale corrispondente al 20% tra quelli meglio pagati con il 20% di
quelli che guadagnano di meno.
Da questi dati, calcolando quante volte lo stipendio medio di
questo 20% meglio collocato è superiore allo stipendio del 20% che si
trova sul lato opposto, hanno concluso che i paesi dove questo
differenziale è minore sono quelli che presentano un minor numero di
problemi socio-economici (tra questi il Giappone ed i paesi scandinavi).
Il paese dove la distanza è maggiore, ossia dove il 20% al top guadagna
un maggior numero di volte quello che guadagna il 20% più povero sono
gli Stati Uniti (9 volte), seguiti dal Portogallo (8 volte) e Gran Bretagna (7
volte). E non ci sembra, a questo punto, superfluo aggiungere che nei
paesi scandinavi questo coefficiente è di appena 3/4 volte (a puro titolo
di curiosità, riferiamo che lo studio in cui questa teoria è presentata, dal
titolo “The spirit level” è un best-seller in tutto il mondo).
Rimane da parlare del grado di competenza e professionalità dei
managers e “quadri” al top: in questo caso, non essendoci ovviamente
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statistiche di cui ci si possa avvalere, è possibile tuttavia riferire i
risultati di un’inchiesta risalente ad un paio di anni fa, che non
crediamo abbia perduto attualità.
Si tratta di una serie di interviste, effettuata da una societá
internazionalmente conosciuta di “head hunter” in collaborazione con
un’Università portoghese, presso i managers delle aziende straniere che
operano in Portogallo e che sono stati chiamati a dare la loro opinione
su quelli portoghesi.
Le conclusioni sono spietate. Assumendo come un dato di fatto
indiscutibile che essi avevano le retribuzioni superiori alla media
europea i managers locali sono stati giudicati meno competenti,
incapaci di lavorare in equipe e di assumere la responsabilità delle loro
decisioni e non mostravano di avere una strategia di leadership chiara
né una visione a lungo termine.
L’elenco delle deficienze non finiva qui (tra le tante altre
menzioniamo appena quella che li considerava “ossessionati” con il
titolo accademico), ma riteniamo che non valga la pena aggiungere altro.
Si tratta naturalmente di opinioni che conviene non sottovalutare,
ma che dobbiamo accettare con il beneficio di inventario, anche perché
in questo tipo di inchieste le risposte sono influenzate dalla maniera
come le domande vengono poste (e il giornale portoghese che all’epoca
dette ampio spazio alla notizia non ha fornito indicazioni sul formulario
usato). Quello che, per quanto ci riguarda, non si deve ricusare è che
possa esistere una correlazione tra lo scenario della struttura
produttiva portoghese e le carenze che sono addebitate alla classe
imprenditoriale.
Una visione senza veli o deformata?
In conclusione, questa esposizione di dati statistisci e inchieste si
sofferma a descrivere una situazione preoccupante. Proprio per questa
ragione, ci è parso che dovendo parlare di obiettivi come innovazione,
produttività, competitività non fosse producente ricorrere a giri di parole
ed usare un linguaggio indulgente, ma che avremmo dovuto avere il
coraggio – dal momento che ciò che pretendiamo, nella nostra modestia,
è rendere un servigio al paese – di parlare degli ostacoli che bisogna
rimuovere (e di avvisare che raggiungere questi obiettivi non è un
compito né facile né rapido).
D’altronde il cammino da seguire è chiaramente delineato e non
richiede di essere dissodato: è il cammino che hanno già percorso - e
che stanno percorrendo - una quantità crescente di imprese (portoghesi
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al 100%) gestite con competenza, ben organizzate, caratterizzate da
produzioni teconologicamente avanzate e qualitativamente competitive,
aperte ai mercati internazionali. Purtroppo, queste “eccellenze”
rappresentano ancora una minoranza e tutti sappiamo che ciò che
definisce il profilo di un gruppo sociale, di una comunità economica, ed
ancor più un paese sono le maggioranze: e sono queste che purtroppo
finiscono con il collocare il Portogallo nelle posizoni che abbiamo
appena descritto.
A margine di tutto questo, rendere esplicito un dubbio che ci ha
accompagnato lungo tutta questa esposizione, permeata di pessimismo:
sarà vero che solo una minoranza estremamente ristretta del “paese
reale” si rende conto della gravità della situazione e dei pericoli che
discendono dall’attuale posizione debitrice del Paese verso l’esterno (e
dei sacrifici che gli possano essere richiesti)?
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2. La bilancia commerciale e gli scambi con l’Italia
Una riduzione “annunciata”
I risultati del commercio estero rispecchiano fedelmente la
“mondializzazione” della crisi nella quale sono sprofondate le economie
di quasi tutti i paesi del cosiddetto mondo industrializzato: meno
compratori al di là delle frontiere, meno consumatori all’interno di ogni
paese.
Sono del resto risultati per niente inattesi e addirittura facili da
prevedere già all’inizio del 2009, per cui non ci intratterremo in
commenti molto approfonditi. Limitandoci quindi all’essenziale,
converrà forse evidenziare che la tendenza negativa che ha
caratterizzato la prima metà dell’anno, nella parte finale ha mostrato
segni di chiaro rallentamento, fino al punto di poter prevedere
un’inversione su livelli positivi già a partire dall’inizio del 2010.
Intanto, l’attenuazione di questa tendenza ha fatto sì che il
bilancio finale sia migliorato significativamente nell’ultimo trimestre: dal
-20% e più che si registrava ancora in settembre fino al -18% (sia in
entrata che in uscita) con cui si è chiuso l’anno, conferma anche su
questo versante della graduale uscita dalla recessione, alla quale
abbiamo già accennato e che procede tuttavia tra alti e bassi e tra molte
incertezze.
Il pericoloso sommarsi dei deficits annuali
Detto questo, conviene riflettere sul fatto che il problema di fondo
del Portogallo non è tanto quello di tornare a denunciare segni positivi,
ossia che i valori degli scambi superino nei due sensi quelli dell’anno
precedente, quanto piuttosto quello di ridurre lo squilibrio tra quello
che si importa e quello che si esporta. Detto con altre parole, fino a
quando il coefficiente di copertura delle importazioni attraverso le
esportazioni si mantiene sui livelli attuali, ossia sul 62-63% (soltanto
nel 2003 in questo decennio il coefficiente è salito fino al 68%), i deficits
della bilancia commerciale continueranno ad alimentare copiosamente
l’esposizione debitoria del paese.
È sufficiente aggiungere che questo differenziale tradotto in
moneta rappresenta un’emorragia che si aggira mediamente sui 16-18
miliardi di Euro all’anno (ha toccato il livello più basso nel 2003, 13
miliardi di Euro e quello più elevato nel 2008, 23 miliardi): alla fine di
questo periodo (2001-2009), si giunge ad un debito aggregato di oltre
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150 miliardi di Euro, ciò che colloca il Paese in una situazione
estremamente pericolosa, con rischi di varia natura ma soprattutto non
sostenibile indefinitamente.
Nel capitolo precedente, abbiamo riferito che il peso dei prodotti
che inglobano tecnologia avanzata sul totale delle esportazioni, lungi
dall’aumentare, è diminuito negli ultimi anni: ciò vuol dire che la
direzione che si sta seguendo va nel senso inverso a quello che sarebbe
auspicabile. In questo senso, si può concludere, senza dilungarci
troppo, che l’impegno che questa inversione richiede si riassume
incontestabilmente in una enunciazione estremamente semplice: senza
innovazione e senza un aumento qualitativo di prodotti con maggior
valore aggiunto, la situazione attuale può solo deteriorarsi ancora di
più.
Partners e tipi di prodotti
Resta da dire, tornando ai dati statistici, che la simmetria
registrata nella riduzione degli scambi a livello globale (-18,2% nelle
uscite e 18,3% nelle entrate) non si è mantenuta nella divisione
tradizionale tra UE e resto del mondo, con una maggiore incidenza nella
parte relativa alle importazioni extra-UE, che hanno sofferto una
diminuzione di quasi un terzo del totale (-32,1%) rispetto al 2008.
Anche le esportazioni hanno accusato una diminuzione superiore
(-21,3%) a quella registrata all’interno della UE (-17,1%).
Superfluo aggiungere che responsabili della diminuzione di queste
importazioni extra-Europa sono stati i combustibili ed i lubrificanti;
mentre c’è da aggiungere, per completare le statistiche, che la
diminuzione delle importazioni nello spazio comunitario è stata, in
contropartita, molto minore: 13,4%.
Sempre nella ripartizione dell’interscambio, si conferma la
preponderanza della parte comunitaria (74,8% del totale delle merci in
uscita e 78% di quelle in entrata) e questa difficoltà a raggiungere un
mix meno squilibrato – con tutti i rischi connessi – denuncia, a nostro
avviso, un atteggiamento più o meno rassegnato, che sarebbe invece
conveniente combattere.
Infine, solo poche parole per quanto riguarda i principali partners
e la composizione dell’interscambio, visto che non ci sono state
alterazioni significative: la Spagna continua, distanziata, ad essere il
partner più importante, nei due sensi, e Germania, Francia e Regno
Unito seguono come compratori, allo stesso tempo che nella classifica
dei venditori l’Italia sostituisce i britannici al quarto posto. La riduzione
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accusata dagli indicatori di riferimento non è stata molto grande,
oscillando tra il -19% della Francia e il -26% della Spagna, nelle
esportazioni e il -17% dell’Italia ed il -22% della Francia, nelle
importazioni.
Per quanto riguarda la tipologia dei prodotti, gli apparecchi, le
macchine e altre attrezzature elettriche, seguiti dalle automobili e sue
parti, si mantengono stabili, nei primi due posti, in uscita e in entrata.
Portogallo e Italia: una vecchia amicizia senza linfa nuova
Anche per quanto riguarda l’interscambio con l’Italia, i risultati
non presentano peculiarità che meritino commenti approfonditi: in un
rapporto che, oltre a mantenersi inalterato, non lascia intravedere
nessun indizio che porti alla diminuzione dello squilibrio esistente,
merita evidenziare che la diminuzione dell’interscambio è stata
maggiore nelle esportazioni portoghesi verso l’Italia (-19,3%) che nelle
importazioni provenienti da quel paese (-14,7%), con il conseguente
aggravamento del tasso di copertura, che è diminuito dal 45% del 2008
al 42,6%.
Le cause di questo squilibrio radicato sono state oggetto di
approfonditi esami e di appelli lanciati ripetutamente in varie occasioni;
le iniziative intraprese o suggerite ai rappresentanti del mondo
imprenditoriale portoghese sono state, per molti anni, di tutti i tipi.
Riaprire adesso questo “cahier de doleance” si presenta come un
esercizio di scarsa utilità, almeno fino a quando il mercato italiano
continuerà ad essere visto – alla luce delle scelte delle istituzioni
portoghesi – come “non prioritario”.
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PARTE SECONDA
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1.
La bilancia commerciale portoghese
Periodo: gennaio/dicembre 2009 (dati provvisori).
Valori: 106 €uro, CIF per le importazioni e FOB per le esportazioni.
Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal.
TOTALE PAESE
Totale
Importazioni C.I.F.
2008
gennaio-dicembre
61.174
2009
gennaio-dicembre
50.074
Differenza
%
18.2-
Esportazioni F.O.B.
37.961
31.085
18,2-
Saldo
Tasso di copertura (%)
-23.213
62,-
-18.989
62,-
18,2
La bilancia intracomunitaria
Importazioni
C.I.F.
Totale
di cui da:
Spagna
Germania
Francia
Italia
Olanda
Regno Unito
Belgio
Svezia
Irlanda
Austria
Finlandia
Polonia
Danimarca
Rep. Ceca
Ungheria
Romania
Lussemburgo
Slovacchia
Grecia
Lituania
Bulgaria
Slovenia
Malta
Estonia
Lettonia
Cipro
2008
gen-dic
%
44.987 100,00
18.854
7.582
5.070
3.249
2.817
1.971
1.622
761
579
361
337
294
363
315
238
99
175
89
111
25
17
31
6
16
3
4
41,91
16,85
11,27
7,22
6,26
4,38
3,61
1,69
1,29
0,80
0,75
0,65
0,81
0,70
0,53
0,22
0,39
0,20
0,25
0,06
0,04
0,07
0,01
0,04
0,007
0,009
2009
gen-dic
%
39.073 100,00
15.788
6.202
4.281
2.770
2.620
1.605
1.389
520
483
378
356
294
290
274
230
141
92
92
90
39
33
30
12
9,6
4,7
1,4
40,41
15,87
10,96
7,09
6,71
4,11
3,55
1,33
1,24
0,97
0,91
0,75
0,74
0,70
0,59
0,36
0,24
0,24
0,23
0,10
0,08
0,08
0,03
0,02
0,01
0,00
Differenza
%
-13,14
-16,26
-18,20
-15,56
-14,74
-6,99
-18,57
-14,36
-31,67
-16,58
4,71
5,64
0,00
-20,11
-13,02
-3,36
42,42
-47,43
3,37
-18,92
56,00
94,12
-3,23
100,00
-40,00
56,67
-65,00
13
Esportazioni
F.O.B.
Totale
di cui per:
Spagna
Germania
Francia
Regno Unito
Italia
Olanda
Belgio
Svezia
Cipro
Polonia
Danimarca
Rep. Ceca
Finlandia
Malta
Irlanda
Austria
Romania
Grecia
Ungheria
Lussemburgo
Slovacchia
Bulgaria
Slovenia
Lituania
Estonia
Lettonia
2008
gen-dic
28.006
10.328
4.882
4.436
2.080
1.433
1.245
936
454
38
296
279
194
246
30
232
195
164
151
141
60
52
27
26
15
17
18
%
100,00
36,88
17,43
15,84
7,43
5,12
4,45
3,34
1,62
0,14
1,06
0,99
0,69
0,88
0,11
0,83
0,70
0,60
0,54
0,50
0,21
0,10
0,096
0,093
0,054
0,061
0,064
2009
gen-dic
%
23.271 100,00
8.158
4.047
3.751
1.719
1.156
1.111
748
363
266
259
226
203
131
115
110
184
167
108
89
51
51
16
15
10
9.8
7.1
35,06
17,39
16,12
7,39
4,97
4,77
3,21
1,56
1,14
1,11
0,97
0,87
0,79
0,72
0,56
0,49
0,47
0,46
0,38
0,22
0,22
0,07
0,06
0,04
0,04
0,03
Differenza
%
-16.90
-21,01
-17,10
-15,44
-17,35
-19,33
-10,76
-20,08
-20,04
600
-12,5
-18,99
4,63
-46,74
283,33
-52,58
-5,64
1,82
-28,47
-36,87
-15
-1,92
-40,74
-42,30
-33,33
-42,35
-60,55
La bilancia con i paesi extra-comunitari
(i primi 15 in milioni di Euro)
Importazioni
C.I.F.
Totale
di cui da:
Nigeria
Cina
Brasile
Stati Uniti
Norvegia
Russia
Arabia Saudita
Libia
Svizzera
Turchia
Algeria
Giappone
India
Iraq
Angola
2008
gen-dic
%
16.187 100,00
1.731
1.328
1.348
1.017
692
398
670
989
376
361
707
583
466
408
408
10,69
8,20
8,33
6,28
4,28
2,46
4,14
6,11
2,32
2,23
4,37
3,60
2,88
2,52
2,52
2009
gen-dic
%
11.001 100,00
1.242
1.105
870
850
582
527
402
332
313
280
274
273
262
153
151
11,29
10,04
7,91
7,73
5,29
4,79
3,65
3,02
2,85
2,55
2,49
2,48
2,38
1,39
1,37
Differenza
%
-32,03
-28,25
-16,79
-35,46
-16,42
-15,90
32,41
-40,00
-66,43
-16,76
-22,44
-61,24
-53,17
-43,78
-62,50
-62,99
14
La bilancia con i paesi extra-comunitari
(i primi 15 in milioni di Euro)
Esportazioni
F.O.B.
Totale di cui per:
Angola
Stati Uniti
Brasile
Svizzera
Capo Verde
Marocco
Messico
Cina
Algeria
Turchia
Venezuela
Mozambico
Canada
Singapora
Russia
2.
2008
gen-dic
%
9.943 100.00
2.266
1.272
318
285
258
259
219
174
171
179
49
89
171
863
181
22,79
12,79
3,20
2,87
2,59
2,60
2,20
1,75
1,72
1,80
0,49
0,90
1,72
8,68
1,82
2009
gen-dic
%
7.813 100.00
2.239
939
287
270
222
203
199
195
185
150
123
119
118
82
81
28,66
17,08
5,22
4,91
4,04
3,69
3,62
3,55
3,36
2,73
2,24
2,16
2,15
1,49
1,47
Differenza
%
-21,42
-1,19
-26,18
-9,75
-5,26
-13,95
-21,62
-9,13
12,07
8,19
-16,20
151,02
33,71
-30,99
-90,50
-55,25
Interscambio commerciale Portogallo – Italia
Periodo: gennaio/dicembre 2009 (dati provvisori).
Valori: €uro
Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal.
Principali prodotti italiani importati dal Portogallo
Cap.
84
87
85
39
73
94
Descrizione
Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti
meccanici e loro parti.
Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli
terrestri, loro parti ed accessori.
Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle
immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del
suono per la televisione, parti ed accessori di questi
apparecchi.
Plastica e manufatti di plastica.
Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio.
Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini;
apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi
altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette
indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate.
Valore
480.376.129
265.866.841
151.331.012
138.340.447
126.259.426
115.911714
15
30
41
61
72
90
62
64
48
51
52
83
71
32
19
54
33
76
18
42
34
74
38
93
29
21
55
89
69
40
70
08
44
22
60
68
59
82
Prodotti farmaceutici.
Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio.
Abbigliamento ed accessori a maglia.
Ghisa, ferro ed acciaio.
Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di
misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi
medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti.
Abbigliamento ed accessori, diversi da quelli a maglia.
Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti.
Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o
cartone.
Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine.
Cotone.
Lavori diversi di metalli comuni.
Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e
simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli
preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete.
Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed
altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri.
Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte;
prodotti di pasticceria.
Filati artificiali o sintetici.
Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta;
preparati cosmetici.
Alluminio e manufatti di alluminio.
Cacao e sue preparazioni.
Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti
di viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella.
Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi,
preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti
per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da
modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso.
Rame e suoi manufatti.
Prodotti vari dell’industria chimica.
Armi, munizioni loro parti ed accessori.
Prodotti chimici organici.
Preparazioni alimentari varie.
Fibre artificiali o sintetiche.
Navigazione marittima o fluviale.
Prodotti ceramici.
Gomma e manufatti di gomma.
Vetro e suoi manufatti.
Frutta; scorze di agrumi o di meloni.
Legno, carbone di legna e lavori di legno.
Bevande, liquidi alcolici ed aceti.
Tessuti a maglia.
Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri
materiali simili.
Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di
materie tessili per uso tecnico.
Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli
comuni.
106.135328
105.959492
102.739.496
79.561.619
79.028.673
76.672.539
52.083.873
48.359.922
39.379.216
38.956.860
34.680.251
32.757.111
32.539.745
31.117.474
29.964.944
29.422.839
27.103.752
26.366.161
25.584.621
25.576.676
25.538.112
25.407.432
23.907.974
23.468.316
23.209.336
22.335.829
18.880.657
18.548.894
18.084.756
16.833.236
13.555.908
13.505.341
12.857.580
12.110.834
11.566.224
11.546.593
11.263.555
16
96
53
09
02
56
03
15
95
28
58
23
25
63
50
49
20
04
27
35
06
17
16
65
86
91
57
45
10
67
79
92
24
12
37
Lavori vari.
Altre fibre naturali; filati di carta e tessuti di filati di carta.
Caffè, tè, mate e spezie.
Carni e frattaglie commestibili.
Feltri e falsi tessuti.
Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici.
Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione;
grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale.
Giocattoli, giochi, oggetti per divertimento o sport; loro parti e
accessori.
Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di
metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre
rare o di isotopi.
Tessuti speciali.
Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati
per gli animali.
Sale; zolfo; gesso; calce; cemento.
Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie
tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati;
stracci.
Seta.
Prodotti dell’editoria, della stampa o delle altre industrie
grafiche; testi manoscritti o dattiloscritti e piani.
Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di
piante.
Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti
commestibili di origine animale non nominati né compresi
altrove.
Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro
distillazione; materie bituminose; cere minerali.
Materie albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole
modificati; colle; enzimi.
Piante vive e prodotti di floricoltura.
Zuccheri e prodotti a base di zuccheri.
Preparazioni di carni, di pesce o di crostacei, di molluschi o di
altri invertebrati acquatici.
Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti.
Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti;
apparecchi meccanici (compresi quelli elettromeccanici) di
segnalazione per vie di comunicazione.
Orologeria.
Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili.
Sughero e manufatti di sughero.
Cereali.
Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine;
fiori artificiali; lavori di capelli
Zinco e lavori di zinco.
Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti
Tabacco
Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante
industriali o medicinali; paglie e foraggi.
Prodotti per la fotografia o per la cinematografia.
11.178.420
10.823.248
10.768.574
10.129.456
9.715.074
8.401.194
8.369.714
6.684.114
6.638.642
6.552.888
6.096.044
5.453.031
5.155.920
4.623.106
4.426.073
4.222.111
3.373.327
3.216.336
2.885.795
2.724.382
2.591.608
2.482.460
2.422.232
2.123.532
2.075.640
2.065.938
1.986.174
1.882.506
1.876.919
1.734.577
1.717.903
1.441.258
1.204.812
1.184.708
17
88
05
43
78
31
66
13
07
26
Navigazione aerea o spaziale
Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi
altrove.
Pelli da pellicceria e loro parti; pellicce artificiali.
Piombo e lavori di piombo.
Concimi.
Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastonisedile, fruste, frustini e loro parti.
Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali.
Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci.
Minerali, scorie e ceneri.
1.147.422
885.964
734.224
646.374
577.563
461.840
374.851
355.538
322.861
Principali prodotti portoghesi esportati in Italia
Cap.
87
85
24
48
61
84
45
39
40
08
03
55
64
62
69
47
16
90
63
44
52
Descrizione
Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli
terrestri, loro parti ed accessori
Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle
immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del
suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi
Tabacco
Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o
cartone
Abbigliamento ed accessori a maglia
Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti
meccanici e loro parti.
Sughero e manufatti di sughero
Plastica e manufatti di plastica
Gomma e manufatti di gomma
Frutta; scorze di agrumi o di meloni
Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici
Fibre artificiali o sintetiche discontinue
Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti
Abbigliamenti ed accessori , diversi da quelli a maglia
Prodotti ceramici
Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o
cartone per riciclaggio
Preparazioni di carni, pesci o crostacei, di molluschi e di altri
invertebrati acquatici
Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di
misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi
medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti.
Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie
tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati;
stracci
Legno, carbone di legna e lavori di legno
Cotone
Valore
128.209.544
111.824.155
108.671.222
79.451.359
79.170.712
77.952.864
64.428.889
37.909.883
29.599.605
28.662.264
26.730.261
26.318.278
22.710.329
21.949.111
20.051.802
19.535.046
18.712.132
16.443.195
16.126.894
15.342.803
14.419.080
18
73
27
94
22
30
04
70
21
25
38
32
10
68
34
60
19
29
82
41
51
07
96
88
05
56
59
06
74
01
58
54
15
Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio
Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro
distillazione; materie bituminose; cere minerali
Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini;
apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi
altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette
indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate
Bevande, alcolici ed aceti
Prodotti farmaceutici.
Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti
commestibili di origine animale non nominati né compresi
altrove
Vetro e lavori di vetro
Preparazioni alimentari varie.
Sale; zolfo; gesso; calce; cemento
Prodotti vari dell’industria chimica
Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed
altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri
Cereali
Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri
materiali simili.
Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi,
preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti
per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da
modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso.
Tessuti a maglia.
Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte;
prodotti di pasticceria.
Prodotti chimici organici.
Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli
comuni.
Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio.
Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine.
Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi, mangerecci.
Lavori diversi.
Navigazione aerea o spaziale.
Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi
altrove.
Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e
funi; manufatti di corderia.
Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di
materie tessili per uso tecnico
Piante vive e prodotti di floricoltura.
Rame e lavori di rame.
Animali vivi.
Tessuti speciali; superfici tessili “tufted”; pizzi; arazzi;
passamaneria; ricami.
Filati artificiali o sintetici.
Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione;
grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale.
13.840.185
12.443.975
11.510.061
9.682.859
9.036.599
8.367.590
7.889.387
7.546.851
7.022.960
6.892.953
6.471.599
5.880.241
5.666.492
4.961.134
4.904.226
4.840.125
4.724.630
4.498.115
4.141.642
3.286.368
3.041.188
2.767.523
2.669.090
2.586.655
2.559.765
2.436.285
2.356.146
2.305.779
2.165.271
2.152.739
2.073.167
2.063.689
19
71
12
43
76
35
33
57
83
72
65
53
42
02
80
95
20
14
89
Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e
simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli
preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete.
Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante
industriali o medicinali; paglia e forraggio.
Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali.
Alluminio e manufatti di alluminio.
Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole
modificati; colle; enzimi.
Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta;
preparati cosmetici.
Tappeti ed altri rivestimenti del suolo, di materie tessili.
Lavori diversi di metalli comuni.
Ghisa, ferro ed acciaio
Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti.
Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di
carta.
Lavori di cuoio o di pelle; oggetti di selleria e finimenti; oggetti
da viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella.
Carni e frattaglie commestibili.
Stagno e lavori di stagno.
Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed
accessori.
Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di
piante.
Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non
nominati né compresi altrove.
Navigazione marittima o fluviale.
1.884.228
1.761.081
1.489.022
1.349.070
1.341.941
1.306.882
1.287.445
1.257.671
1.168.915
860.311
820.543
694.384
694.294
595.258
578.583
483.215
416.677
397.194
20
PARTE TERZA
21
1. Attività della Camera
Commento al bilancio dell’esercizio 2009
Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2009 si è chiuso con un saldo
positivo di Euro 20.009,51. Questo risultato è stato ottenuto, malgrado
l’ulteriore diminuzione del co-finanziamento ministeriale (passato da
€ 107.743,06 a € 81.461,29), grazie ad un rigoroso controllo delle spese
ed all’aumento del gettito dei servizi a pagamento. Si è mantenuto
invariato il contributo di € 76.800,00, stanziato dall’ENIT per l’attività
che la Camera svolge nell’ambito della convenzione in essere con
codesta istituzione.
Nell’ambito delle entrate, registriamo l’importo di € 279.410,71
per i corsi di Formazione Professionale co-finanziati dal Fondo Sociale
Europeo e dal Ministero del Lavoro portoghese, che abbiamo realizzato a
Lisbona ed a Viseu durante l’intero anno 2009, dopo le interruzioni
verificatesi negli anni 2007 e 2008. A tale voce in attivo corrisponde un
importo in uscita di € 272.965,71; al differenziale positivo si aggiungono
economie di scala che hanno contribuito al contenimento dei costi.
I corsi di lingua italiana che realizziamo presso la Delegazione di
Porto hanno subito una diminuizione del 20% circa, a causa della crisi
ancor più accentuata in questa zona del paese e lo stesso dicasi per i
servizi resi alle fiere; queste diminuzioni sono state però compensate
dalla manutenzione dei livelli di altri servizi ed all’aumento
dell’assistenza prestata nell’ambito di inziative promosse da enti italiani
in questo paese, come vedremo più avanti.
Le spese generali registrano una lieve diminuzione dei costi di
personale (€ 204.169,81 contro € 219.113,47 nel 2008) dovuta al minor
ricorso a personale part-time ed a ore straordinarie, e dei costi di
funzionamento (€ 77.428,89 contro € 84.068,74 nell’anno precedente),
mentre una riduzione sensibile si è avuta nella voce “interessi bancari”,
scesa da € 32.901,78 relativamente al 2008 a € 19.146,01 in virtù della
caduta dei tassi europei di riferimento.
Movimento associativo
Nel 2009, sempre a causa della crisi, abbiamo registrato una
ulteriore diminuzione del numero dei soci in regola con il pagamento
delle quote, passato da 323 nel 2008 a 302 nel 2009. Non prevediamo
un miglioramento a breve termine della situazione economica, tale da
22
poter consentire un’inversione di tendenza, ma riteniamo che al livello
della massa associativa non si verifichi nel 2010 un’ulteriore flessione.
Assistenza alle imprese
Anche nel 2009 abbiamo svolto un’intensa attività di assistenza
alle imprese, sia associate che non. Essendo la Camera certificata con
l’ISO 9001:2000, tutti i servizi offerti sono strutturati d’accordo con le
SDS (schede dei servizi), in osservanza dei procedimenti indicati nel
Manuale della Qualità. I servizi sono gestiti da quattro addetti
responsabili:
tre presso la sede di Lisbona ed uno pressso la
Delegazione di Porto, con il supporto, a seconda delle esigenze di lavoro,
del restante personale della Camera, competendo al Segretario Generale
il coordinamento e la supervisione generale. Le principali categorie dei
servizi resi sono le seguenti:
Identificazione di possibili controparti: nonostante le facilità di
accesso alle informazioni, ottenibili mediante la consultazione dei vari
siti presenti nel mondo INTERNET, continuano a pervenire alla Camera
richieste di indicazione di produttori, importatori, esportatori e
distribuitori di ambedue i paesi: 112 richieste nel totale. Osservando
le procedure previste dal suddetto Manuale, ogni richiesta pervenuta è
stata previamente analizzata per individuare con maggior precisione gli
obiettivi del richiedente. Le selezioni dei nominativi forniti sono state
realizzate mediante il ricorso alle fonti più qualificate ed affidabili
nell’ambito dei settori merceologici di riferimento, con l’utilizzazione di
data base sia interni che esterni. Gli indici medi di misurazione della
costumer satisfaction si sono attestati tra il 4 ed il 5 (buono/ottimo).
Informazioni commerciali su imprese italiane e portoghesi: nel
2009 abbiamo evaso 31 richieste di informazioni commerciali, di cui 27
richieste provenienti dall’Italia concernenti imprese portoghesi e 4 dal
Portogallo concernenti imprese italiane.
Le informazioni fornite
comprendono le visure ufficiali estratte dai registri delle imprese
mantenuti presso le Camere di Commercio Industria Artigianato ed
Agricoltura in Italia, ottenute via INFOCAMERE, ed
i certificati
equivalenti alle visure rilasciati dalle Conservatorie del Registro
Commerciale esistenti nei capoluoghi di provincia portoghesi, nonché i
bilanci e l’indicazione di eventuali procedure concorsuali in atto.
Recupero crediti: i servizi prestati dalla Camera in questo settore si
suddividono negli interventi per i recuperi di crediti in sofferenza da
parte di imprese dei due paesi e l’istruzione e la presentazione di
domande di recupero IVA a favore delle imprese italiane. Nell’ambito
dei crediti in contenzioso, abbiamo ricevuto 12 richieste di intervento,
delle quali 3 con trattative di composizione amichevole ancora in corso,
23
5 con conclusione positiva; per le rimanenti, a seguito dell’esito
negativo dei nostri contatti, sono stati indicati i nominativi di studi
legali di fiducia, sia in Italia che in Portogallo. Nell’ambito dei recuperi
IVA, abbiamo istruito e presentato agli uffici portoghesi competenti 9
nuove richieste di rimborsi e completato le procedure relative a 6
processi dell’anno precedente, con l’ottenimento degli importi a credito
delle imprese.
Segnaliamo in proposito il recupero di circa 300.000
euro a favore della succursale canadese di una impresa italiana,
avvenuto dopo un lungo lavoro di accertamento della reciprocità di
trattamento fiscale tra Portogallo e Canadà, conclusosi positivamente e
che ha determinato un forte aumento delle entrate sotto questa voce,
passate da 2.709,82 euro nel 2008 a 12.421,55 nel 2009. Purtroppo
questo servizio cesserà di esistere a partire dal 1 gennaio 2010, data a
partire dalla quale le imprese europee dovranno rivolgersi alle proprie
autorità fiscali per ottenere il rimborso dell’IVA pagata all’estero.
Traduzioni, interpretariato ed altri servizi di segreteria: le richieste
di traduzioni a pagamento dall’italiano in portoghese e viceversa, hanno
registrato un lieve aumento, come è possibile verificare dall’importo
riscosso: € 14.586,67 contro € 13.370,79 euro nel 2008.
Relativamente agli altri servizi, anche quelli generici di segreteria sono
aumentati (oltre il 10%), mentre hanno subito una lieve diminuzione i
servizi di brokeraggio e di marketing.
Affitto di spazi: l’importo iscritto in bilancio sotto questa voce,
corrsiponde al corrispettivo pagato dall’Ufficio ICE in Lisbona, per la
cessione di 3 sale presso la nostra sede, oltre ad una domiciliazione
acquisita nel secondo semestre dell’anno.
Consulenza giuridica e fiscale: nel 2009 abbiamo evaso 55 richieste
italiane di informazioni per l’avviamento di attività commerciali,
industriali e di ristorazione in Portogallo e due richieste portoghesi per
l’apertura di una rappresentanza stabile in Italia. Il gettito di questo
servizio è passato da 4.003,26 euro nel 2008 a 5.597,41 nel 2009.
GLOBUS: nel 2009 sono stati ricevuti oltre 1500 e-mail.
Alla
maggioranza delle richieste, di natura più semplice (indirizzi di imprese,
istituzioni, telefoni, siti web, nominativi di rappresentanti di marche,
ecc.) è stato possibile rispondere in termini di replay to sender ; le altre
sono state soddisfatte nell’ambito dei servizi sopra descritti.
EX-TENDER : nel mese di maggio del 2008, a seguito di una richiesta
pervenuta all’Ambasciata d’Italia da parte dal Ministero degli Affari
Esteri, è stato avviato il servizio di segnalazione giornaliera delle aste ed
appalti che si realizzano in Portogallo, inserendo gli annunci delle gare
nella Banca Dati EX-TENDER. Questo servizio viene effettuato dai
Servizi Commerciali dell’Ambasciata, dall’Ufficio ICE e dalla nostra
24
Camera di Commercio in regime di alternanza settimanale. Segnaliamo
che nel 2009 abbiamo provveduto a pubblicare 62 annunci di gare di
appalto.
Pubblicazioni della Camera e Web-site
Nel 2009 abbiamo editato le seguenti pubblicazioni:
“A Câmara ... informa”: è la Newsletter della Camera che a partire
dal mese di gennaio del 2008, è passata ad avere una cadenza
trimestrale. È edita in lingua portoghese con una tiratura di 600
esemplari, di cui 400 destinati alle imprese associate ed ai dirigenti
delle stesse e 200 destinati ad associazioni imprenditoriali, enti e
istituzioni pubbliche e private ed alla stampa economica. I contenuti
sono costituiti da commenti sulla congiuntura, dall’analisi di
avvenimenti rilevanti nell’ambito dell’economia globale e di quella del
Portogallo e dell’Italia, statistiche del commercio estero dei due paesi,
segnalazione di iniziative di particolare importanza concernenti aziende
sia italiane che portoghesi, oltre che dalla divulgazione dell’attività della
Camera e delle iniziative che si pretendono realizzare.
A partire
dall’inizio del 2009 è stato deciso di dedicare le ultime due pagine alla
trascrizione delle “Oportunidades de Negócios” con validità prolungata
nel tempo, raccolte nel trimestre e già diffuse sia in supporto cartaceo
che via e-mail.
“Opportunità d’Affari “ e “Oportunidades de Negócios”: consistono
in due circolari bimestrali, la prima in lingua italiana ed la seconda in
lingua portoghese, distribuite rispettivamente in Italia ed in Portogallo.
Su queste circolari sono riportate le richieste ed offerte di beni e servizi,
di collaborazione industriale, di joint ventures, di franchising, vendita o
ricerca di immobili industriali, ed altre, che pervengono da imprese dei
due paesi. Vengono inviate, oltre che ai soci della Camera, alle CCIAA,
ai Consorzi Export ed alle principali associazioni imprenditoriali che
sovente provvedono a riprodurre le richieste e le offerte nelle loro
pubblicazioni e siti web. Le tirature sono di 600 esemplari per la
circolare destinata al Portogallo, di cui 400 per le imprese associate e
filiali, 100 alle associazioni industriali e commerciali e 100 distribuiti in
occasione delle più importanti fiere che si realizzano in Portogallo ed a
coloro che visitano la Camera, e di 400 esemplari per la circolare
destinata all’Italia, di cui 100 agli associati, 140 alle Camere di
Commercio e rispettive agenzie speciali e Centri Esteri e 160 ai Consorzi
Export ed alle Associazioni Impenditoriali.
“Relazione annuale del Presidente sull’attività svolta dalla Camera
nel 2008”: questa pubblicazione, edita sia in lingua italiana che in
lingua portoghese, è stata, come abitualmente, divisa in tre parti: la
25
prima parte comprende un’analisi critica della situazione conomica
portoghese, corredata dai principali dati economici disponibili, seguita
da commenti sulle relazioni e gli scambi commerciali con l’Italia. La
seconda parte riporta i dati più recenti sulla bilancia commerciale del
Portogallo, con l’indicazione delle principali voci merceologiche in import
ed in export, nonchè la composizione degli scambi con l’italia. La
Relazione è stata elaborata nel mese di marzo costituendo parte
integrante della documentazione che accompagna la rendicontazione
per il 2008, inviata al Ministero dello Sviluppo Economico alla fine dello
stesso mese. La stampa è avvenuta nel mese di maggio con una
tiratura di 950 esemplari, di cui 600 dell’edizione in lingua portoghese
(400 per le imprese associate, 50 alla stampa economica, 150 a
personalità del mondo politico ed economico) e 350 in lingua italiana (
50 per i soci, 140 per le CCIAA e rispettive agenzie speciali e Centri
Esteri e le restanti per soddisfare le richieste che regolarmente sono
pervenute nel corso dell’anno).
“Calendario delle fiere internazionali che si realizzano in Portogallo
nel 2009” e “Calendário das feira internacionais que se realizam na
Itália em 2009”: i calendari sono stati pubblicati nel mese di gennaio
in base ai dati ottenuti dagli enti organizzatori.
La tiratura del
Calendario in lingua italiana è stata di 350 esemplari con la stessa
distribuzione segnalata a proposito della Relazione del Presidente,
mentre per quello in lingua portoghese sono stati stampati e distribuiti
600 esemplari, di cui 400 ai soci, 150 alle associazioni imprenditoriali
ed agenzie di viaggio specializzate nelle fiere.
WEB SITE www.ccitalia.pt : il sito, che ha subito una riformulazione
totale nel 2008, è stato mantenuto aggiornato con alcune modifiche per
renderne più agevevole la consultazione.
Formazione
Insegnamento della lingua italiana : i corsi di lingua italiana sono
stati realizzati presso la Delegazione della Camera a Porto, dando
continuità a quanto iniziato negli anni scorsi. Il programma didattico
prevede nove livelli progressivi, della durata di tre mesi ciascuno, che si
realizzano in tre periodi dell’anno: gennaio/marzo, aprile/giugno e
ottobre /dicembre. L’orario è post-lavorativo al fine di consentire la
frequenza di studenti e lavoratori e si suddivide in due turni: il primo
dalle 17:30 alle 19:00 ed il secondo dalle 19: 00 alle 20:30, tutti i giorni
della settimana meno il mercoledì ed i festivi.
Nel 2009 abbiamo
realizzato tre corsi intensivi, di un mese ciascuno: 2 nel mese di luglio
ed 1 nel mese di settembre. Il lettore di lingua e letteratura italiana
presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Porto assicura
l’orientamento didattico. A tutti gli iscritti ai corsi è rilasciato un
26
certificato di frequenza, mentre a partire dal superamento del terzo
livello viene attribuito un Diploma, riconosciuto negli ambienti locali
come titolo qualificante nel curriculum dei candidati ad un impiego
presso le aziende che hanno rapporti con l’Italia e come guide
turistiche.
Certificazione ISO 9001:2000 : La Camera è titolare della
Certificazione ISO 9001:2000
fin dal
2002.
La validità della
certificazione è triennale, soggetta a verifiche annuali. Il triennio in
corso scade il 13 aprile 2011, e nei giorni 15 e 16 marzo 2009 abbiamo
avuto la visita ispettiva di controllo annuale da parte dell’ente
certificatore SGS. È stata accertata la piena osservanza dei
procedimenti previsti nel Manuale della Qualità e constatato, mediante
l’esame dei questionari relativi alla costumer satisfaction , un tasso di
gradimento del
4,43 su 5,00 ovvero più vicino a OTTIMO che a
BUONO.
Formazione del personale : nel mese di marzo
i Personal Computer in funzione sia presso
Delegazione di Porto, con apparecchi di ultima
software.
Il personale è stato addestrato
l’assistenza
al sistema informatico della
estremamente positivi e notevoli vantaggi
dell’espletamento del lavoro.
abbiamo sostituito tutti
la sede che presso la
generazione e rispettivo
dal tecnico che cura
Camera con risultati
dal punto di vista
Formazione professionale
Nell’ambito della formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale
Europeo e dal Governo portoghese, nel 2009 abbiamo realizzato corsi
dedicati al turismo ed alla realizzazione di eventi a Lisbona ed a Viseu.
Nel contempo, siamo stati abilitati a realizzare presso la Delegazione di
Porto, corsi di “Insegnamento alternativo”. Questi corsi corrispondono
agli ultimi tre anni del liceo ed il diploma finale consente l’accesso
all’Università.
Oltre alle materie di base che costituiscono il programma del 10º, 11º e
12º anno, i corsi che ci sono stati assegnati sono orientati al Turismo e
Tempo Libero, nonché alla Tecnica di Realizzazione di Eventi.
Nel secondo semestre del 2009 abbiamo iniziato 2 corsi che
termineranno nel primo trimestre del 2012;
attualmente stiamo
raccogliendo iscrizioni per realizzare per lo meno un altro corso
triennale, con inizio nel mese di gennaio del 2010.
27
Promozione fiere e missioni
Fiera Milano – Nell’ambito del contratto di rappresentanza, rinnovato
per l’anno 2009, abbiamo svolto le seguenti attività:
Calendario Fiere - Abbiamo tradotto in lingua portoghese ed inserito
nel nostro sito web il calendario delle fiere internazionali che si
realizzano nei recinti di Fiera Milano; contemporaneamente abbiamo
stampato 1.000 copie che sono state inviate ai tour operators ed alle
principali agenzie di viaggio (540 su 1.102) e distribuite in occasione
della Borsa del Turismo di Lisbona, svoltasi da 21 al 25 gennaio.
Desk informativo – Il nostro desk informativo ha registrato una media
mensile di 28 contatti. Le richieste hanno riguardato informazioni sulle
manifestazioni fieristiche di maggiore interesse per il paese: moda,
mobili ed arredamento, articoli da regalo, bigiotterie, macchine ed
attrezzature meccaniche, materiale elettrico, ambiente e energie
alternative.
LIVINLUCE – ENERMOTIVE : 26-30.05.2009. Le azioni da svolgere
concernevano la vendita di spazi espositivi, per le quali non abbiamo
avuto riscontro da parte delle imprese portoghesi, a causa della
profonda crisi che il mercato attraversa. Abbiamo però provveduto a
divulgare la fiera per promuovere le visite di operatori del settore.
EIRE: 9-12.06.08.
Anche per questa fiera non è stato possibile
ottenere la partecipazione di espositori portoghesi, ma ne abbiamo
promosso la divulgazione presso i più importanti promotori immobiliari.
Altre fiere:
FIERA DI VERONA: nel 2009 abbiamo iniziato i rapporti con la Fiera
di Verona, collaborando per tre fiere che ivi si realizzano:
- VINITALY: 02-06.04.2009. Per questa fiera abbiamo acquisito la
partecipazione come espositore di una importante associazione
portoghese di produttori vinicoli, che ha acquistato uno spazio di 64
metri quadrati. Abbiamo inoltre selezionato un buyer interessato ad
ampliare la gamma dei vini italiani che distribuisce in Portogallo.
- ABITARE IL TEMPO: 17-21.09.2009. Abbiamo realizzato la
promozione di visitatori professionali per questa manifestazione e,
quantunque non fosse previsto l’incarico di vendita di spazi, abbiamo
ottenuto la partecipazione di un produttore portoghese con uno stand
di 16 metri quadrati.
- MARMOMACC: 30.09-03.10.2009. Abbiamo promosso la visita di
due buyers portoghesi, adempiendo all’incarico ricevuto, e divulgato la
manifestazione presso gli operatori potenzialmente interessati.
28
Partecipazione a fiere portoghesi
ALIMENTARIA: 19-22.04.09 – Lisbona.
questa fiera grazie all’ospitalità dell’ente
contattare gli espositori presenti al fine di
stesso settore che si svolgono in Italia,
importatori di prodotti italiani presenti.
Siamo stati presenti in
organizzatore, per poter
promuovere le fiere dello
nonché per assistere gli
TECNOFIL/AMBIURBE: 17-20.06.2009 – Lisbona.
Questa fiera
comprendeva 2 settori distinti: abbiamo partecipato a TECNOFIL con le
stesse finalità riferite nel punto precedente: divulgare le fiere italiane ed
assistere le imprese interessate ad operare con l’Italia. Per quanto
concerne AMBIURBE la nostra partcipazione si inquadrava nel Progetto
Sostenibilità e, pertanto, non rientra nè come attività svolta nè come
spese nell’ambito di questo progetto.
CERANOR: 02-09.09.2009 – Porto. Siamo stati presenti a questa
manifestazione che ci ha permesso di contattare gli importatori
portoghesi di prodotti italiani e di promuovere le fiere del settore che si
realizzano in Italia.
Altre iniziative
FISHMEET: 12-14.96.2009 – Terrasini. Su incarico della CCIAA di
Palermo abbiamo organizzato la visita di un importatore portoghese di
prodotti itticoli e di un giornalista specializzato nel settore.
Convention delle CCIE: 24-29.10.2009 – Salerno. Su incarico di
INTERTRADE, Agenzia della CCIAA di Salerno, abbiamo organizzato la
visita di due buyers rispettivamente dei settori eno-alimentare e
turistico per incontri con aziende campane.
CHEM-MED: 26-27.11.2009 – Milano Su incarico di INNOVHUB,
Agenzia della CCIAA di Milano, abbiamo organizzato la visita di un
buyer portoghese.
TERRA FELIX: 4-8.12.2009 – Napoli. Su incarico di INTERTRADE,
Agenzia della CCIAA di Salerno, abbiamo organizzato la visita di due
buyers portoghesi di prodotti alimentari.
Attività dell’Osservatorio per la promozione del turismo
verso l’Italia
Nell’ambito della convenzione celebrata con l’ENIT, abbiamo svolto le
seguenti attività:
29
Divulgazione attraverso la stampa. La presenza dell’Italia presso la
stampa di settore, nel corso del 2009, è stata nuovamente superiore
rispetto all’anno precedente. In seguito agli appoggi redazionali e
all’attività di divulgazione intrapresa da quest’Osservatorio, la presenza
delle città d’arte, Roma fra tutte, ma anche l’Italia del Sud, in
particolare la Puglia e la Sicilia, è aumentata considerevolmente. Lo
stesso vale per la Liguria, in particolar modo Genova, le Cinque Terre e
Portofino, e per le località sciistiche dell’arco alpino: a dimostrazione di
questo verranno pubblicati nel numero di febbraio 2010 della rivista
mensile “Visão Vida e Viagens”, ma come risultato dell’attività svolta
durante il 2009, due importanti dossier riguardanti la Liguria e le
località sciistiche italiane. Si segnala inoltre la divulgazione, presso la
stampa specializzata, dei World Travel Awards, che hanno visto l’Italia
primeggiare in diverse categorie.
Iniziative di co-marketing.
1.
Campagna di Co-marketing con l’operatore GSVT: Dal 24 al 30
giugno 2009 ha avuto luogo nelle città di Lisbona, Porto e Braga, una
campagna di co-marketing organizzata da noi in collaborazione con il
tour operator GSVT - Gestão de Serviços e Viagens de Turismo. La
campagna è stata realizzata mediante l’affissione, sulla fiancata destra
degli autobus delle città sopra riferite, di un billboard dalle dimensioni
di 217 X 59 cm. All’interno del billboard appariva in primo piano la
scritta “Vivere l’Italia è vivere intensamente vacanze da sogno” seguita
dalla dicitura “Consulta il tuo agente di Viaggio”. Come sfondo sono
state utilizzate dieci immagini facilmente riconducibili alla destinazione
Italia ed ai suoi principali prodotti turistici. I billboard hanno occupato
la fiancata destra di 378 autobus della città di Lisbona, di 298 autobus
della città di Porto e di 74 autobus della città di Braga.
Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono state realizzate azioni di
formazione per agenti di viaggio, che hanno avuto luogo nel mese di
maggio in cinque differenti città ed hanno coinvolto 220 partecipanti; é
stata inoltre pubblicata una pagina pubblicitaria ENIT all’interno del
catalogo 2009 dell’operatore, stampato in 60.000 copie e distribuito alle
agenzie di viaggio.
2.
Campagna di Co-marketing con il vettore aereo TAP AIR
PORTUGAL, costituita dalle seguenti iniziative:
- campagna pubblicitaria su un totale di 750 autobus di Lisbona, Porto
e Braga con billboards di dimensioni 217 x 57 cm.;
- trasmissione di un totale di 140 spots pubblicitari di 20” e 5”, tra le
ore 6,00 e le ore 19,00, sulla Radio TSF a diffusione nazionale, per due
settimane nel mese di novembre, eccezione fatta per i week end;
- pubblicazione di ½ pagina pubblicitaria su due numeri consecutivi
delle riviste a diffusione nazionale Caras, Gingko, Fugas e sulla rivista
"Visão;
30
pubblicazione di banners inerenti la campagna sui siti
www.tapvictoria.com, www.flytap.com, www.tapagents.com, www.tapcorporate.com;
- divulgazione della campagna all'interno delle newsletter "Flytap",
distribuita a 95.000 indirizzi e-mail portoghesi, e “Victoria”, distribuita a
200.000 indirizzi e-mail portoghesi e brasiliani;
- realizzazione di una promozione "Miles & Cash" per le destinazioni
italiane;
- sono stati elaborati dei pacchetti city breaks per le destinazioni
italiane con offerte speciali per gli acquisti on line;
- è stato realizzato un concorso che prevedeva l'offerta di 3 viaggi per 2
persone verso una delle destinazioni TAP in Italia;
- pubblicazione di una pagina pubblicitaria all'interno della rivista di
bordo "UP";
- posters e materiale grafico per i negozi TAP e l'Aeroporto di Lisbona;
- sottoscrizione del servizio "Google website partnership" per la
campagna.
-
Eventi:
- Pranzo
di presentazione della guida realizzata dall’Osservatorio
“Regiões da Itália”, presso un prestigioso Hotel di Lisbona, a base di
piatti tipici della gastronomia italiana.
- Partecipazione ad eventi realizzati presso l’Ambasciata d’Italia a
Lisbona, con distribuzione di materiale informativo, tra i quali si
segnala la presentazione del reportage televisivo “Imagens de Marca País: Itália”. Questo Osservatorio ha fornito appoggio redazionale alla
troupe per la realizzazione del reportage, trasmesso sul canale televisivo
SIC Notícias.
- Partecipazione alla presentazione, tenutasi a Lisbona, dei nuovi treni
ad alta velocità di Trenitalia. Durante l’evento si è avuto modo di
stabilire nuovi contatti con tour operators e la stampa.
- Giornata Europea delle Lingue: l’Osservatorio di Lisbona ha
partecipato all’iniziativa con un desk per la distribuzione di materiale
informativo, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.
Fiere e workshop:
- BTL 2009. L’Osservatorio ha visitato l’edizione 2009 della BTL, Bolsa
de Turismo de Lisboa, la più importante manifestazione fieristica
portoghese dedicata al turismo. Con l’occasione si è avuto modo
stabilire contatti con vari tour operators locali.
31
- BIT - Buy Italy, Milano. Questo Osservatorio ha accompagnato 3
operatori portoghesi all’edizone 2009 della Borsa Internazionale del
Turismo di Milano.
- Art Cities Exchange - Globe, Roma. All’edizione 2009 della
manifestazione, l’Osservatorio ha accompagnato 5 operatori portoghesi.
- BITM - Borsa Internazionale del Turismo di Montagna, Trento.
L’Osservatorio ha predisposto, per la prima volta, la partecipazione di 2
operatori portoghesi alla BITM 2009, Borsa Internazionale del Turismo
di Montagna.
- BTS - Borsa del Turismo Scolastico e Studentesco, Genova.
L’Osservatorio ha predisposto la partecipazione di 2 operatori
portoghesi.
- AUREA - Borsa Internazionale del Turismo Religioso, Foggia.
L’Osservatorio ha predisposto la partecipazione di 3 tour operators
portoghesi.
Educational e press trip:
- Assistenza per la realizzazione di un press trip a Roma e Salerno per
le redazioni di “Volta ao Mundo” e “Imagens de Marca”, dal quale sono
scaturiti due importanti articoli, realizzati dalla redazione di “Volta ao
Mundo”, ed un reportage televisivo trasmesso in 6 occasioni sul canale
televisivo Sic Notícias.
- Press trip per le redazioni di “Fugas” (Sicilia, Trieste, Dolomiti-forni di
Sopra), “Volta ao Mundo” (Sicilia), “Travel & Safaris” (Firenze) e “Rotas e
Destinos” (Milano e Venezia).
- Press trip a Roma per l’inaugurazione della rotta Easyjet LisbonaRoma, in collaborazione con ATLazio. Al press trip hanno partecipato 9
giornalisti di altrettante redazioni. Tra gli articoli pubblicati in seguito al
viaggio, si segnala quello pubblicato da Metro, il più importante giornale
a distribuzione gratuita in Portogallo.
- Seminario sul prodotto “neve” in Italia. Abbiamo realizzato a Lisbona,
una presentazione del panorama sciistico italiano, seguita da un
seminario di formazione dedicato all’offerta turistica italiana per il
prodotto “neve”, a beneficio di agenti di viaggio, operatori e giornalisti.
Durante il seminario si è dato spazio alle esperienze dirette degli
operatori.
32
- Pubblicazione della guida “Regiões da Itália”. L’ Osservatorio ENIT di
Lisbona ha realizzato in diecimila esemplari una guida turistica di 100
pagine, in portoghese, sulle regioni italiane, destinata al grande
pubblico e, soprattutto, ad agenti di viaggio e tour operators.
- Newsletters e comunicati stampa. Nel corso del 2009 sono state
inviate tre newsletters, quattro comunicati stampa e tre e-news alla
stampa specializzata e agli operatori del settore.
Studi e ricerche:
Nel corso del 2009 sono state evase le seguenti richieste provenienti
dalla sede centrale:
Annual Report 2008;
Focus Turismo e Moda;
Indagine Pasqua 2009;
Indagine per IMEX 2009;
Dati statistici per regione Toscana. ;
Indagine Estate 2009;
Traduzione “etichette” per nuovo sito web ENIT;
Rilevazioni delle prenotazioni nei mesi di luglio e agosto;
Indagine per ECOTUR 2009;
Indagine Natale 2009;
Rapporto congiunto 2011;
Progetto di rete sulla sostenibilità
Nel 2009 abbiamo partecipato come partner al progetto di rete sulla
“Sostenibilità”, di cui è stata capofila la consorella di Francoforte. In
tale ambito abbiamo svolto le seguenti attività:
- nel mese di marzo, è stata redatta e spedita alla capofila una nota
riassuntiva sull’andamento del mercato portoghese delle energie da
fonti alternative nonché sugli incentivi promossi dal governo portoghese
per l’installazione di pannelli solari. Contemporaneamente, è stato
aggiornato il Dbase esistente composto da circa 800 nominativi di
imprese portoghesi del settore dell’ambiente e delle energie rinnovabili.
- Nel mese di aprile 2009, abbiamo spedito una e-comunicazione
indirizzata al nostro Dbase riportando la divulgazione della realizzazione
della Borsa contatti in occasione della Intersolar tenutasi a Monaco di
Baviera, dal 27 al 29 maggio 2009. Questa Camera ha segnalato che
erano presenti in fiera in qualità di espositori 3 imprese portoghesi.
Nello stesso periodo, abbiamo spedito una e-comunicazione con la
divulgazione della Conferenza Internazionale sull’Energia Sostenibile e
33
le Politiche Ambientali, che ha avuto luogo ad Istambul, dal 13 al 15
maggio scorsi.
- Nel mese di giugno abbiamo partecipato con un desk informativo al
Salone dell’Ambiente e della Sostenibilità, tenutosi a Lisbona dal 17 al
20 di giugno. Per l’occasione, abbiamo spedito un’e-comunicazione a
circa
900 imprese italiane che potevano essere eventualmente
interessate al mercato portoghese, e le abbiamo invitate a partecipare
come espositori oppure come visitatori, offrendo i nostri servizi.
Abbiamo avuto l’adesione di un’impresa produttrice di trituratori per
residui solidi industriali, per la quale abbiamo organizzato un’agenda di
incontri.
-
Nel mese di settembre abbiamo spedito una e-comunicazione indirizzata
a tutti i nominativi della nostra mailing list, divulgando la realizzazione
del Forum di Orientamento
Tecnologico, che ha avuto luogo,
nell’ambito del progetto di rete, presso la Fiera Tecnica Internazionale di
Plovdiv, dal 28 settembre al 3 ottobre.
-
Dal 28 al 31 ottobre abbiamo partecipato alla
ECOMONDO 2009,
presso la Fiera di Rimini. Abbiamo avuto l’adesione di due imprese
portoghesi che hanno realizzato, rispettivamente, 23 e 18 incontri,
assistiti dalla nostra responsabile per il progetto, con risultati più che
soddisfacenti.
Abbiamo espresso alla capofila il nostro interesse a partecipare ad una
seconda annualità del progetto, che dovrebbe realizzarsi nel 2010.
Attività della rete delle Camere di Commercio italiane all’estero
Riferiamo infine le attività organizzate dalla nostra associazione,
l’ASSOCAMERESTERO, e che coinvolgono tutte le CCIE sia globalmente
che per la loro appartenenza ad una area geografica.
- “Business Atlas” : si tratta di una pubblicazione annuale, edita da
ASSOCAMERESTERO, che comprende le schede paese elaborate da
tutte le Camere di Commercio Italiane all’Estero, nonché i dati completi
di ogni singola Camera, con l’indicazione delle principali attività
programmate e dei servizi messi a disposizione degli operatori.
L’aggiornamento per l’edizione 2009 è stato effettuato nel mese di
marzo.
- “Riunioni d’area” : il Presidente ed il Segretario Generale hanno
partecipato alla riunione dell’Area Europa delle CCIE, tenutasi a Torino
nei giorni 19 e 20 febbraio 2009.
34
- “Convention annuale delle CCIE ” : il Presidente ed il Segretario
Generale hanno partecipato alla Convention annuale delle Camere di
Commercio italiane all’estero, tenutasi a Salerno dal 24 al 29 ottobre
2009.
-“Seminario formativo per i Segretari Generali”:
il Segretario
Generale ha partecipato a tutte le sessioni del seminario formativo
organizzato da ASSOCAMERESTERO, svoltosi a Caserta, dal 4 al 9
luglio 2009.
- “Comitato per l’upgrading dei servizi delle CCIE”: il Presidente ha
partecipato
a
diverse
riunioni
tenutesi
a
Roma
presso
l’ASSOCAMERESTERO, nella qualità di Presidente del Comitato.
*****
Nel terminare questa relazione, desidero esprimere, a nome personale,
del Consiglio Direttivo e di tutti gli associati, i più vivi ringraziamenti
all’Ambasciatore d’Italia, Dott. Luca del Balzo di Presenzano, ed al
responsabile dell’Ufficio Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia, Dott.
Giovanni Brignone, per la collaborazione prestata alla nostra Camera.
Un ringraziamento finale ai membri del Consiglio, al Segretario Generale
ed al personale della Camera per la loro collaborazione, che ha reso
possibile la realizzazione della nostra attività.
Lisbona, 31 dicembre 2009
Il Presidente
(Dr. Filippo Montera)
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