Marguerite Duras nasce nel 1914 in Cocincina, l`attuale Vietnam del

Transcript

Marguerite Duras nasce nel 1914 in Cocincina, l`attuale Vietnam del
Marguerite Duras nasce nel 1914 in Cocincina,
l’attuale Vietnam del Sud, dove trascorre l’infanzia
e l’adolescenza. Nel 1924 si trasferisce sulle rive
del Mekong. La madre acquista in Cambogia una
piccola concessione che però non potrà mai essere
coltivata poiché viene periodicamente inondata
dal mare. Nel 1930 Marguerite va a Saigon e si
innamora del giovane cinese che sarà il protagonista
del suo più celebre romanzo, L’amante. Nel 1932
si trasferisce a Parigi e si sposa con Robert Antelme.
Nel 1942 incontra Dionys Mascolo, da cui avrà un
figlio nel 1947. Nel 1943 entra nella Resistenza,
mentre il marito viene arrestato e deportato. Iscritta
al Partito Comunista, impegnata sul fronte politico,
si impegna nella lotta contro la guerra d’Algeria, e
quindi contro il potere gaullista. Autrice di romanzi
come Moderato cantabile, Il rapimento di Lol
V. Stein, Una diga sul Pacifico, Il marinaio di
Gibilterra, Il viceconsole, Il Dolore e di numerosi
film, muore a Parigi nel 1996.
Gare du Nord
La frenesia e la multiculturalità della parigina Gare du
Nord raccontano il carattere composito della collana di
narrativa contemporanea di Edizioni Clichy, dedicata alla
scrittura di stampo letterario, principalmente francofona
ma non solo: storie, esseri umani, vite, colori, suoni, silenzi,
tematiche forti, autori dal linguaggio inconfondibile,
senza timore di assumere posizioni di rottura di fronte
all’establishment culturale e sociale o di raccontare abissi,
sperdimenti, discese ardite ma anche voli e flâneries.
«Les lieux de Marguerite Duras»
de Marguerite Duras et Michelle Porte
© 1978/2012 Les Éditions de Minuit - Paris
Per l’edizione italiana:
© 2013 Edizioni Clichy - Firenze
Edizioni Clichy
Via Pietrapiana, 32
50121 - Firenze
www.edizioniclichy.it
ISBN: 978-88-6799-001-6
Marguerite Duras
I miei luoghi
Conversazioni con Michelle Porte
Traduzione di Tommaso Gurrieri
Edizioni Clichy
I miei luoghi
Questo libro è stato realizzato da Michelle Porte a partire
dalle interviste fatte per il programma televisivo Les Lieux
de Marguerite Duras, prodotto dall’Institut National de
l’Audiovisuel, e trasmesso nel maggio 1976 da TF1.
1
Marguerite Duras:
Potrei parlare per ore di questa casa, del
giardino. Conosco tutto, so dove sono le vecchie porte, tutto, i muri dello stagno, tutte le
piante, il posto di tutte le piante, conosco anche il posto delle piante selvatiche, tutto.
9
Marguerite Duras
10
I miei luoghi
11
Michelle Porte:
Marguerite Duras, lei ha scritto: «Faccio
film per occupare il tempo. Se avessi il coraggio di non fare niente, non farei niente. È
perché non ho il coraggio di non occuparmi
di niente che faccio film. Per nessun altro motivo. Questa è la cosa più vera che posso dire
su quello che faccio».
Marguerite Duras:
È vero.
M.P.:
Potrebbe dire allo stesso modo: È perché
non ho il coraggio di non occuparmi di niente che faccio libri?
M.D.:
Quando facevo libri, non penso che mi
13
Marguerite Duras
trovassi in quella situazione, no. Mi ci sono
trovata quando ho smesso di fare libri, praticamente. Voglio dire quando ho smesso di
scrivere tutti i giorni e ho fatto film. Soltanto
quando ho smesso di scrivere, ho smesso, sì,
ho smesso qualcosa... di... insomma, la cosa
più importante che mi era successa, cioè scrivere. Ma i motivi per i quali scrivevo all’inizio,
non li so più. Forse si legano a quelli. Quello
che mi meraviglia è che non tutti scrivono.
Ho una segreta ammirazione per la gente che
non scrive, e anche, certo, per coloro che non
fanno film.
M.P.:
Molti suoi film si svolgono in una casa isolata dall’esterno.
M.D.:
Qui, sì, in questa casa. Ogni volta che sono
qui ho voglia di girare. Può succedere che dei
posti ti diano voglia di girare. Non avrei mai
creduto che un luogo potesse avere quel potere, quella forza. Tutte le donne dei miei libri
hanno abitato questa casa, tutte. Solo le donne
14
I miei luoghi
abitano i luoghi, non gli uomini. Questa casa
è stata abitata da Lol V. Stein, da Anne-Marie
Stretter, da Isabelle Granger, da Nathalie Granger, ma anche da ogni tipo di donna; a volte
quando ci entro ho la sensazione, come... di un
brulicare di donne. È stata abitata da me, anche, completamente. Penso che sia il luogo al
mondo che ho abitato di più. E quando parlo
15
Marguerite Duras
di altre donne, penso che queste altre donne mi
contengano anche; è come se io e loro fossimo
dotate di porosità. Il tempo nel quale nuotano, è un tempo di prima della parola, di prima
dell’uomo. L’uomo, quando non può nominare le cose, è perduto, è a disagio, è disorientato.
L’uomo è malato di parole, le donne no. Tutte
le donne che vedo qui all’inizio tacciono; poi,
non so cosa avverrà di loro, ma cominciano
col tacere, lungamente. Sono incrostate nella
stanza, come inserite nei muri, nelle cose della stanza. Quando sono in questa stanza, ho la
sensazione di non disturbare niente di un certo
ordine, come se la stanza stessa, insomma, il
luogo, non si accorgesse che ci sono, che c’è
una donna: quella donna aveva già il suo posto.
Probabilmente parlo del silenzio dei luoghi.
Michelet dice che le streghe sono nate in
questo modo. Nel Medioevo gli uomini erano
in guerra con il loro signore o alle crociate,
e le donne nelle campagne rimanevano completamente sole, isolate, per mesi e mesi nei
boschi, nelle loro capanne, ed è così, a partire
dalla solitudine, da una solitudine inimmaginabile per noi adesso, che hanno iniziato
16
I miei luoghi
a parlare agli alberi, alle piante, agli animali
selvaggi, ovvero a entrare, a, come dire, a inventare l’intesa con la natura, a reinventarla.
Un’intesa che doveva risalire alla preistoria,
se vuole, a riallacciarla. E sono state chiamate
streghe, e sono state bruciate. Si dice che ce
ne siano state un milione. Dal Medioevo fino
all’inizio del Rinascimento. Si sono bruciate
le donne fino al diciassettesimo secolo.
17
Marguerite Duras
M.P.:
Le donne dei suoi film, dei suoi libri, penso
alla donna di Nathalie Granger, cioè a Isabelle Granger, a Élisabeth Alione, a Véra Baxter
in Les Plages de l’Atlantique1, non sono in un
certo modo ancora delle streghe di Michelet?
M.D.:
Siamo ancora lì, noi donne... Siamo ancora lì, sì. Siamo lì. Non si è veramente mosso
niente. Io, in questa casa, con questo giardino, ho un rapporto che gli uomini non avranno mai con un ambiente, un luogo.
1 Era il titolo originario del film Baxter, Véra Baxter.
18

Documenti analoghi

Edda Melon, Marguerite Duras racconta la scrittura

Edda Melon, Marguerite Duras racconta la scrittura 2009), le conversazioni furono riprese in un libretto dallo stesso titolo, tradotto recentemente in italiano (I miei luoghi. Conversazioni con Michelle Porte, trad. di Tommaso Gurrieri, Clichy, Fir...

Dettagli

psicoanalisi, marguerite duras e lacan: il rapimento sessuale

psicoanalisi, marguerite duras e lacan: il rapimento sessuale Il godimento indicibile trova nell'ingiuria una prima sublimazione paradossale, come in "Moderato cantabile": "lo sguardo di Anna Desbardes si velò lentamente sotto l'insulto, si insonnolì".21 La d...

Dettagli