Giornale del Popolo 8.10.11 - Cittadini per il territorio Massagno

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Giornale del Popolo 8.10.11 - Cittadini per il territorio Massagno
Utente e-GdP: tplgdp - Data e ora della consultazione: 8 ottobre 2011 08:51
12 LUGANESE
IL FATTO
GIORNALEdelPOPOLO
SABATO 8 OTTOBRE 2011
+
Le Ferrovie rinunciano al progetto Trincea – Campus addio
SUPSI e FFS hanno deciso:
«Lasciamo fuori Massagno»
di JOHN ROBBIANI
«È disgustoso. Questa non è più politica. È un demolire senza logica e
senza coerenza. L’atteggiamento di
chi crede di avere la verità mistificandola». Le parole di Giorgio Giudici,
sindaco di Lugano, pesano come macigni e sono rivolte a chi, nelle scorse
settimane, ha promosso a Massagno
l’iniziativa “Parco Genzana” e il referendum contro il “Progetto Trincea”:
l’area in cui la SUPSI, su terreni di proprietà delle FFS, vorrebbe (o meglio:
avrebbe voluto) realizzare il nuovo
Campus. Un referendum, promosso
da Massagno Ambiente e sostenuto
dai socialisti, nato per impedire anche
la costruzione di una strada d’attraversamento che però gli altri partiti sostengono non verrà mai realizzata. Ma
veniamo ai fatti. Ieri pomeriggio FFS
e SUPSI hanno inviato congiuntamente un comunicato che suona come un vero e proprio terremoto:
«Considerata l’oggettiva difficoltà di
realizzare il progetto nei tempi previsti abbiamo deciso di chiedere alle autorità comunali la separazione della
pianificazione intercomunale in due
zone distinte e, di conseguenza, la SUPSI intende proseguire con urgenza il
progetto sulla sola area della Città di
Lugano». Massagno addio, trincea
addio. La SUPSI, se mai si farà, sorgerà
a nord della stazione sì, ma non sulla trincea in territorio di Massagno.
Inoltre si rinuncerà anche alla realizzazione del Campus, limitandosi unicamente alla progettazione della sede centrale. «Il più ampio progetto di
Campus – spiegano FFS e SUPSI – viene per forza di cose a cadere anche se,
da sempre, è stato considerato un elemento qualificante per la politica
universitaria cantonale e la valorizzazione territoriale di Lugano e Massagno». Sospeso, ma fino a quando? «Fi-
Il treno ha lasciato la stazione.
no a quando le condizioni per procedere concretamente alla sua realizzazione non saranno date».
BRUSCHETTI: «Potrebbe essere l’ennesima
occasione persa» – Massagno tagliata
fuori in via definitiva? Lo abbiamo
chiesto al sindaco Giovanni Bruschetti. «Spero proprio di no – ci ha spiegato – anche se evidentemente le prese
di posizione di FFS e SUPSI sono particolarmente delicate e confermano i
rischi che da tempo si andava dicendo in merito al lancio del referendum.
I promotori della raccolta firme vogliono l’assoluta inedificabilità del
“comparto Trincea” e questo comprometterebbe, oltre alla copertura della tratta ferroviaria, anche la creazione del Campus. Un ridimensionamento completo; un colpo durissimo
sia per Massagno che per Lugano. La
Trincea, senza SUPSI, diventerà solo
e soltanto un parchetto da 20 milioni
di franchi». Il 25 ottobre si saprà se i
referendisti avranno raccolto le firme
(fotogonnella)
necessarie a portare la questione in
votazione popolare. «In questo caso –
continua Bruschetti – faremo affidamento sull’attenzione e il senso di responsabilità dei massagnesi anche se,
è giusto sottolinearlo, l’85% della popolazione ha già capito cosa vuole:
siamo l’unico Comune in cui c’è consenso incondizionato di PPD, PLR e
Lega. Speriamo solo non sia l’ennesima occasione persa».
GIUDICI: «Qualcuno dovrà renderne conto» – Il sindaco di Lugano, come detto, non le ha mandate a dire. «È triste
che si arrivi a questo punto. I partiti e
i gruppi che hanno lanciato il referendum non hanno alcun amore per lo
sviluppo del loro Comune e delle
strutture che promuovono tutto il
Canton Ticino. Questa è l’amara constatazione e qualcuno dovrà renderne conto in futuro. È veramente allucinante».
ZUCCHETTI: «SUPSI e FFS ci hanno dato ragione» – Il consigliere comunale Do-
menico Zucchetti (“Massagno Ambiente”, promotore di referendum e
iniziativa) dà un’altra lettura a quanto accaduto. «FFS e SUPSI sconfessano il lavoro dei due Municipi, che hanno continuato a insistere per legare il
destino della SUPSI a quello della strada sopra la trincea (...) e chiedono agli
esecutivi di rimangiarsi le modifiche
dei perimetri introdotti nel 2009, introdotte per fare in modo che l’opposizione alla strada bloccasse la costruzione della SUPSI in stazione. Speriamo ovviamente che questa presa di
posizione non sia utilizzata come
mezzo per impedire i diritti popolari».
SAILER: «Un progetto mai messo in pubblica consultazione» – Anche Marco Sailer (presidente della sezione PS ed ex
municipale) ha preso la parola per difendere referendum e iniziativa. «Il
Comune ha stabilito che “s’impegna”
ad allestire un Piano Regolatore basato sul “viale della Stazione”, a lato del
quale, su terreni non edificati, saranno costruiti nuovi edifici mentre, sull’altro lato e su terreni edificati e abitati, verrà realizzato un parco. Sono indicazioni che preoccupano i cittadini. Nessuna opposizione all’insediamento della SUPSI ma ferma resistenza all’ipotesi di una strada sulla trincea, a un parco su un quartiere oggi
abitato e all’estensione delle già ampie e dense zone edificabili. Adesso è
finalmente offerta ai cittadini l’occasione per esprimere un parere».
La separazione delle due zone è fattibile?
– La proposta FFS/SUPSI di separare
le zone di pianificazione è facilmente realizzabile? «In realtà no – ci spiega Giorgio Giudici – anche perché bisogna cambiare i perimetri pianificatori, creare modifiche e pubblicazioni. Tutto è fattibile, certo, e se potessi
lo farei in 30 secondi, ma anche in
questo caso le tempistiche potrebbero essere lunghe».
piccola cronaca
SAVOSA: gli acquarelli di Antonio Poretti – Il
centro diurno “Il Pettirosso di Savosa (in via
Cantonale 7 ) ospita una mostra di dipinti di
Antonio “Pucio Poretti”. Il ricavato sarà devoluto all’opera umanitaria Asperai, attiva in
Senegal. La mostra è visitabile da lunedì a venerdì (09.30/11.30 – 13.30/17.30) e il sabato dalle 8.30 alle 11.30
CASLANO: castagne e vermicelles – Domani,
in piazza Crocetta e alle 15, castagnata e vermicelles con panna, musica popolare. In caso di tempo incerto chiamare il numero 1600.
SESSA: castagne in musica – Domani, in
Piazza da sora e a partire dalle 11 (in caso
di cattivo tempo nel capannone del campo
sportivo) saranno presenti le formazioni
musicali “Concordia”, “Emmer Blaskapelle”
e la Bandella di Curio. Alle 12 pranzo, poi
distribuzione di castagne e vermicelles. Dalle 18 cena con diverse specialità.
CASLANO: conferenza – Lunedì alle 20 all’ex
asilo, in via Chiesa, i Samaritani organizzano una serata sul tema “Vaccinazioni.”. Relatore: dott. J. De Luigi. Entrata libera.
RIVERA: “Giovani: formazione e futuro professionale” – È questo il tema dell’incontro
pubblico che si terrà giovedì 13 ottobre alle 18.30 al centro cantonale protezione civile al Monte Ceneri. Relatori Alberto Cotti, presidente della SUPSI, Roberto Grassi,
CEO Fidinam SA, Paolo Colombo, capo divisione della formazione professionale. Moderatore: Roberto Pirola.
CASLANO: giornata dell’artigiano – Domenica dalle 11 alle 17 in Piazza Lago, workshop e dimostrazioni.
agenda
FARMACIA DI SERVIZIO Farm. Stella, via Trevano 80, tel. 091/972.10.14. Se non risponde telefonare al n. 1811.
Medico dentista festivo: (festivo: dalle 9 alle 11; feriali: 9-12/14-16) med. dent. Yuri
Campana, tel. 091/966.70.00. Se non risponde no. 1811.
Servizio di Guardia Medica: tel.
091/800.18.28. Il turno inizia alle 19 di venerdì e termina alle 8 di lunedì. Per casi urgenti e ambulanza tel. n. 144.
Ospedali: Civico, 091/811.61.11; Italiano,
091/811.75.11; Cardiocentro, 091/805.31.11;
Malcantonese, Castelrotto, 091/611.37.00.
Cinema
il tema
Il paesaggio, un risorsa da valorizzare
di LORENZO ORSI*
Il tema del “paesaggio” è sicuramente uno di quegli aspetti su cui il Comune di Capriasca può promuovere idee
e progetti. Ritengo che una riflessione a 360 gradi sul paesaggio del comprensorio possa essere da stimolo per
diverse iniziative di valorizzazione
dello stesso. Attorno al concetto di
“paesaggio” ruotano infatti non solo
temi di tipo naturalistico e culturale,
ma anche aspetti legati alla gestione
del territorio, all’interesse turistico e relativo indotto economico, alle strutture ricettive ed alle sinergie con le infrastrutture esistenti (come ad esempio il Centro sportivo e balneare). Il
contesto di riferimento è particolarmente fertile per il lancio di un proget-
to di “paesaggio comprensoriale”. Da
un lato infatti il nuovo ente di sviluppo regionale (ESR) si attende che dai
Comuni vengano promosse iniziative
in questo senso, d’altro canto modifiche legislative recenti (Legge sullo sviluppo territoriale) permetteranno presto di poter accedere ad importanti
crediti legati alla promozione ed alla
valorizzazione del paesaggio. Nella
parte settentrionale dell’agglomerato
del Luganese, Capriasca rappresenta
un luogo privilegiato dal quale far decollare progetti di sviluppo legati ai
concetti della nuova politica regionale. Questo grazie soprattutto alla posizione geografica che vede situarsi la
regione in prossimità della Città di Lugano ma con caratteristiche territoriali complementari a quelle delle zone
urbane. La valorizzazione del paesaggio è da considerare una delle principali finalità della pianificazione territoriale futura . Il paesaggio è un bene
che costituisce una ricchezza da cui dipende la qualità di vita ed una risorsa economica essenziale, in quanto
elemento di punta dell’offerta turistica del Ticino. Il progetto di paesaggio
comprensoriale dovrebbe diventare
una modalità operativa per mezzo della quale gli attori coinvolti, partendo
da un’analisi e da una valutazione della situazione paesaggistica esistente,
giungono a definire un programma
condiviso di interventi di valorizzazione. I comprensori del Monte del Bigorio, di San Clemente, di Gola di Lago,
con le loro caratteristiche naturalistiche, con i nuclei storici, con le antiche
vie di comunicazione e le testimonianze legate all’ormai quasi scomparsa civiltà rurale, la produzione artigianale
di beni alimentari (formaggio e vino
in primo luogo) legati alla tradizione,
e via dicendo, offrono una grande possibilità di promozione del nostro territorio, se opportunamente messi in risalto attraverso interventi mirati e
coordinati. A questo proposito giova
ricordare il recente documento presentato da parte del Consiglio di Stato “Area di svago di prossimità si San
Clemente e San Zeno” che traccia una
possibile prima analisi di quello che si
potrebbe fare. Come illustrato dunque
gli elementi ci sono tutti, spetta ora alle autorità comunali saper cogliere
queste interessanti opportunità.
* consigliere comunale PLR, Capriasca
Un’emergenza può essere un’opportunità
Tutti parlano di crisi. Tutti parlano
di non arrivare alla fine del mese. Delle fatture, delle bollette. Vi pare che
qualcuno abbia rinunciato all’aria
condizionata o al riscaldamento almeno di un piccolo grado o due? Avete l’impressione che le colonne di auto siano diminuite? Che ci siano più
occupanti nelle singole automobili?
Che ci sia meno traffico di SUV intorno alle scuole, quattro volte al giorno? Eppure l’emergenza energetica
c’è. E non tarderà a farsi notare. Da
una parte percepiamo già adesso, se
siamo disposti ad ammetterlo, le
conseguenze dei nostri consumi esagerati. L’aria che respiriamo ogni
giorno, l’imbarazzo della dipendenza da ogni sorta di gentaglia, le guerre che per ora non ci toccano (se non
sottoforma di profughi, i pochi fortu-
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di Jennifer Yuh, con Angelina Jolie e Seth Rogen.
l’opinione
di MELITTA JALKANEN*
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nati che ce l’hanno fatta a fuggire), le
scorie radioattive che giacciono silenziose ma raggianti in qualche sgabuzzino in attesa di chi si prenda la peppatencia. Dall’altra parte c’è la minaccia per le nostre economie. Le economie dei singoli cittadini, delle famiglie, che magari tra qualche anno non
avranno più gli stessi salari a cui sono abituati e dovranno ingegnarsi per
far quadrare i conti. L’economia nazionale. Sbalzi che possono comportare instabilità sociale. Un’emergenza è un’opportunità, se la sappiamo
cogliere. Dopo decenni di eccessi e
bagordi, favoriti da costi dell’energia
irresponsabilmente bassi (perché
non tenevano conto dei danni che
provocava il consumo di energie fossili e del nucleare), siamo chiamati a
uscire dal ruolo di meri consumatori, a cambiare i nostri comportamenti, ma anche a impegnarci nella sicu-
rezza dell’approvvigionamento. Evviva Wahlen: morto e sepolto, il suo
concetto è valido oggi come allora. Se
siamo autosufficienti, siamo liberi e
indipendenti. Come paese, e come
persone. Se dipendiamo dalle bizze
arabe e russe, dall’acqua alta della Aare o dalla possibilità che un folle si impadronisca di un aereo e si schianti
sulla centrale di Mühleberg (sempre
a patto che preceda la disgregazione
del vetusto impianto) non saremo
mai liberi. Si è visto. Dobbiamo avere sotto controllo i nostri consumi e
la nostra produzione. In Ticino siamo
tra i più fortunati sul pianeta, perché
come la Norvegia abbiamo le montagne, dunque energia idrica, e come
la Spagna abbiamo il sole, per il calore e per la corrente elettrica. Adesso si tratta di essere non solo fortunati ma anche furbi. Non dobbiamo
lasciare inutilizzato questo potenzia-
le, né svenderlo al primo venuto. Una
mozione di Gianni Cattaneo, consigliere comunale verde a Lugano,
chiede che la Città affitti le superfici
dei tetti degli edifici di sua proprietà
ai privati e alle aziende che desiderano investire in impianti solari. In questa maniera anche il luganese che
abita in un appartamento affittato,
magari in zona ombrosa, può investire in qualche metro quadro di pannello solare per garantire la propria
autonomia energetica. Nel contempo a Locarno, Pierluigi Zanchi, consigliere comunale verde, propone
che la Città assicuri le pensioni dei
propri dipendenti investendo nell’autonomia energetica. La città avrà di
sicuro bisogno di energia: meglio produrla che comprarla, e i soldi dei pensionati sono al sicuro dalle speculazioni del mondo bancario.
* consigliera comunale, Verdi Lugano
15.30
L’ALBA DEL PIANETA DELLE SCIMMIE sa 18.15 20.45 23.15
di Rupert Wyatt
do 18.15 20.45
con James Franco, Freida Pinto. Da 12 anni.
LA PELLE CHE ABITO
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sa 18.00 20.30 23.00
do 15.30 18.00 20.30
SEX AND ZEN
3D sa 20.15 22.45, do 20.15
di Christopher Sun. Da 18 anni
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Joel Courtney, Gabriel Basso. Da 12 anni.
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dei fratelli Dardenne, con Thomas Dort e Cécile De France.
LE NOM DES GENS
francese/d 18.35
di Michel Leclerc con Jacques Gamblin e Sara Forestier.
Da 12 anni.
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CARS 2
di Brad Lewis, John Lasseter.
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EMIL E I DETECTIVE
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di Franziska Buch con Anja Sommavilla, Tobias Retzlaff.
IL DEBITO
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di John Madden con Sam Worthington, Ciarán Hinds,
Helen Mirren, Tom Wilkinson, Marton Csokas. Da 14 anni.
THE ELEPHANT MAN
inglese/fd do 17.00
di David Lynch (Usa 1980). Rassegna: David Lynch.