case report: trapianto massivo di rotula ed apparato

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case report: trapianto massivo di rotula ed apparato
Volume nº 35 - Anno 2011
CASE REPORT: TRAPIANTO MASSIVO DI ROTULA
ED APPARATO ESTENSORE IN PAZIENTE CON
ROTTURA INVETERATA DI TENDINE ROTULEO
E PROTESI DI GINOCCHIO MOBILIZZATA
F. DE MEO, F. CICCOLO, P. CAVALIERE
Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia “Franco Faggiana” – Reggio Calabria
Nel marzo 2008 giunge alla nostra osservazione una paziente di sesso femminile di 74
anni con rottura inveterata di tendine rotuleo e mobilizzazione di protesi bicompartimentale impiantata circa 2 anni addietro.
In considerazione dell’impossibilità totale alla deambulazione, se non mediante tutore
rigido, si pianifica - oltre alla revisione protesica - un trapianto massivo di apparato estensore mediante allograft di banca d’osso.
Da un’analisi della letteratura tale intervento è stato descritto per la prima volta da
Emerson nel 1990 e successivamente modificato da Nazarian e Booth nel 1996 e da Burnett,
Berger ed altri nel 2004.
Ad aprile si esegue l’intervento di revisione protesica mediante impianto da revisione con
fittone femorale e tibiale e nello stesso tempo chirurgico si revisiona l’apparato estensore
trapiantando allograft di rotula di banca d’osso congelato, fissato a press-fit a livello tibiale
con rinforzo mediante viti e cerchiaggi e a livello rotuleo con fili di K, cerchiaggi e punti di
Krakov nel retinacolo quadricipitale. Si utilizza una variante della tecnica chirurgica proposta da Barnett e Berger consistente in un’osteotomia rotulea a T rovesciata nella rotula ospitante in modo da creare un press-fit con l’allograft.
La paziente è stata sottoposta a controlli seriati trimestrali per il primo anno e semestrali nel 2 anni succesivi e valutata mediante IKS (International Knee Society Score).
Gli autori presentano quindi le varie fasi della tecnica operatoria e le relative modifiche,
le prove cinematiche intra-operatorie ed i risultati clinici e radiografici a 3 anni dall’intervento.
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