Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l
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Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l
RESEARCH STUDIES/STUDI E RICERCHE Personality traits and emotional intelligence for employability of university students? Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l’occupabilità di studenti universitari? Annamaria Di Fabio – Responsabile del Laboratorio di ricerca e intervento in Psicologia per l’orientamento professionale e il career counseling, Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università degli Studi di Firenze Ornella Bucci – Laboratorio di ricerca e intervento in Psicologia per l’orientamento professionale e il career counseling, Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università degli Studi di Firenze Summary. This study aims to take an in-depth look at the role of personality traits and emotional intelligence in relation to employability. The Italian version of the Self-perceived Employability for students (SPES), the Big Five Questionnaire (BFQ) and the Italian version of the Bar-On Emotional Quotient Inventory (Bar-On EQ-i) were administered to 147 university students. Findings suggest that emotional intelligence dimensions add a significant percentage of variance in addition to variances due to personality traits with respect to employability. The results highlight the role of emotional intelligence and its relationship with employability in particular. New research and intervention perspectives are opened up. Keywords: employability; emotional intelligence; personality traits; university students. Riassunto. Il presente studio intende approfondire il ruolo dei tratti di personalità e dell’intel-ligenza emotiva in relazione all’occupabilità. A 147 studenti universitari sono stati somministrati la versione italiana della Self-perceived Employability for students (SPES), il Big Five Questionnaire (BFQ) e la versione italiana del Bar-On Emotional Quotient Inventory (Bar-On EQ-i). Le dimensioni dell’intelligenza emotiva aggiungono una percentuale di varianza incrementale rispetto alla varianza spiegata dai tratti di personalità in relazione all’occupabilità. I risultati sottolineano in particolare il ruolo dell’intelligenza emotiva e le sue relazioni con l’occupabilità, offrendo nuove prospettive di ricerca e di intervento. Parole chiave: occupabilità; intelligenza emotiva; tratti di personalità; studenti universitari. Autore per la corrispondenza: A. Di Fabio. Fax +39 055 6236047. Tel. +39 055 6237850 Indirizzo e-mail: [email protected] Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia (Sezione di Psicologia), Università degli Studi di Firenze, via di San Salvi 12 – Complesso di San Salvi, Padiglione 26, 50135, Firenze, Italia. Edizioni Erickson – Trento Vol. 6, N. 2, Giugno 2013 (pp. 195-204) Vol. 6, N. 2, Giugno 2013 L’epoca postmoderna è caratterizzata da continue sfide relative ai profondi cambiamenti economici, alla globalizzazione, alla variabilità del mercato del lavoro, alla rapida diffusione delle nuove tecnologie, ai cambiamenti strutturali delle organizzazioni, alla diminuzione della job security (Clarke, 2008; Guichard, 2009). In tale contesto risultano pertanto sempre più frequenti e impegnative le transizioni lavorative a fronte di prospettive occupazionali che non possono essere più predette in maniera certa (Savickas, 2011; Savickas et al., 2009). È diventato sempre più difficile immaginare traiettorie di vita in quanto la società post-moderna ha «de-standardizzato» e «individualizzato» il corso dell’esistenza (Widmer & Ritschard, 2009). Nel XXI secolo dunque si configurano prospettive lavorative caratterizzate da continui cambiamenti e la carriera tende a rivelarsi più legata più alla persona che all’organizzazione (Duarte, 2004). Nel contesto odierno si richiede ai lavoratori di impegnarsi nell’apprendimento continuo, di utilizzare adeguatamente le nuove tecnologie, essere flessibili, impegnarsi per creare le proprie opportunità, sviluppare capacità di adattamento e mantenere l’occupabilità (Di Fabio & Palazzeschi, 2013; Savickas, 2011; Savickas et al., 2009). In relazione all’occupabilità essa si configura non come sinonimo di occupazione, bensì come una caratteristica personale che riguarda da un lato il possesso di competenze professionali aggiornate, dall’altro l’ambito motivazionale e le capacità adattive dei lavoratori per aumentare le proprie possibilità occupazionali nell’epoca postmoderna (Fugate, Kinicki, & Ashforth, 2004). Dall’analisi della letteratura emergono varie definizioni di self-perceived employability. Hillage e Pollard (1998, p. 24) definiscono l’occupabilità come «l’abilità di realizzare il potenziale attraverso l’occupazione sostenibile». L’occupabilità percepita può essere dunque definita come l’abilità percepita di raggiungere un’occupazione sostenibile appropriata rispetto al proprio livello di qualificazione (Rothwell, Herbert, & Rothwell, 2007). Fugate et al. (2004) definiscono l’occupabilità come un costrutto psicosociale che combina identità professionale, adattabilità personale e capitale umano. Il costrutto di occupabilità appare dunque come qualcosa di più complesso rispetto alla motivazione professionale, all’iniziativa personale e alla personalità proattiva che comunque sono aspetti legati a tale costrutto. L’occupabilità, come sottolineano gli autori, può aiutare gli individui a fronteggiare le transizioni lavorative e le sfide in un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Rothwell e Arnold (2007) offrono, in maniera simile a Fugate et al. (2004), una prospettiva di definizione orientata al futuro in termini di abilità degli individui di affrontare in maniera proattiva le sfide del mondo del lavoro, così come van der Heijde e Van der Heijden (2006) che includono nell’operazionalizzazione del costrutto di occupabilità l’expertise professionale, l’anticipazione e l’ottimizzazione, la flessibilità personale e il bilanciamento tra i bisogni personali e lavorativi. Pool e Sewell (2007) definiscono l’occupabilità come «il possesso di un insieme di abilità, conoscenze, comprensione e caratteristiche personali che aumentano la probabilità che un individuo scelga occupazioni nelle quali si senta soddisfatto e possa avere successo» (p. 280). Infine Coetzee (2008) con il termine occupabilità si riferisce non solo all’abilità dell’individuo di ottenere successo nel luogo di lavoro, di adattarsi ad esso e di essere produttivo, ma soprattutto a meta-competenze in grado di rendere le persone dei veri e propri agenti proattivi per la gestione del proprio percorso professionale. 196 DI FABIO E BUCCI – Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l’occupabilità di studenti universitari? Per quanto concerne i legami tra occupabilità e tratti di personalità, sono emerse relazioni deboli, in particolare con le dimensioni Estroversione, Coscienziosità e Apertura Mentale del Big Five Questionnaire (BFQ), sottolineando il rapporto tra occupabilità e personalità ma evidenziando contemporaneamente che si tratta di due costrutti distinti (Di Fabio & Palazzeschi, 2013; Fugate et al., 2004; Maurer, Lippstreu, & Judge, 2008). Dall’analisi della letteratura emerge l’importanza dell’occupabilità in ambito di orientamento e career counseling per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro e le transizione lavorative (Kidd, 1998; Kidd, Jackson, & Hirsh, 2003). Il costrutto di occupabilità assume particolare rilevanza in un’ottica preventiva (Hage et al., 2007; Kenny & Di Fabio, 2009). Come sottolineato dalle linee guida dell’American Psychological Association (Hage et al., 2007), la prevenzione è riconosciuta come uno strumento per ridurre i rischi, aumentare le risorse e i punti di forza (Kenny, 2011; Kenny & Hage, 2009; Kenny, Horne, Orpinas, & Reese, 2009), promuovendo il benessere dei singoli individui e della comunità (Hage et al., 2007). In tale cornice di riferimento si colloca lo studio delle relazioni tra occupabilità e intelligenza emotiva. In letteratura infatti l’intelligenza emotiva si configura come una variabile promettente in quanto, a differenza dei tratti di personalità che sono considerati sostanzialmente stabili (Costa & McCrae, 1992), risulta incrementabile attraverso training specifici (Bar-On, 1997a; Di Fabio & Kenny, 2011; Kotsou, Nelis, Grégoire, & Mikolajczak, 2011; Mayer, Salovey, & Caruso, 2002; Nelis, Quoidbach, Mikolajczak, & Hansenne, 2009). Riguardo ai legami emersi tra occupabilità e intelligenza emotiva nelle ricerche, lo studio di Beukes (2010) condotto su studenti di scuola superiore sudafricani ha evidenziato una relazione positiva tra intelligenza emotiva e occupabilità dei partecipanti. Anche la ricerca condotta in Gran Bretagna da Dacre Pool (2011) su 306 laureati già inseriti nel mondo del lavoro ha messo in evidenza il ruolo dell’intelligenza emotiva nell’occupabilità. Nel contesto italiano è emersa una relazione positiva tra l’intelligenza emotiva e l’occupabilità sia in studenti di scuola superiore (Di Fabio & Palazzeschi, in press a) sia in studenti universitari (Di Fabio & Palazzeschi, in press b). Alla luce del quadro teorico fin qui delineato, l’obiettivo del presente studio è quello di approfondire il ruolo dei tratti di personalità e dell’intelligenza emotiva in relazione al costrutto di occupabilità. Nello specifico nel presente studio si ipotizza che le dimensioni di intelligenza emotiva spieghino una percentuale di varianza incrementale rispetto alla varianza spiegata dai tratti di personalità in relazione all’occupabilità percepita dagli studenti. In particolare si è scelto di utilizzare studenti universitari dell’ultimo anno in quanto più vicini al momento della transizione al mondo del lavoro e quindi in una fase nella quale è maggiormente significativo riflettere su aspetti di occupabilità. Metodo Partecipanti Gli strumenti sono stati somministrati a 147 studenti dell’Università degli Studi di Firenze dell’ultimo anno, di cui 69 maschi (46.94%) e 78 femmine (53.06%). I parteci- 197 Vol. 6, N. 2, Giugno 2013 panti hanno un’età compresa tra i 23 e i 26 anni con una media di 24.89 e una deviazione standard di 1.49. Strumenti Self-perceived Employability for students (SPES). Per valutare l’occupabilità percepita dagli studenti è stata utilizzata la Self-perceived Employability for students (SPES, Rothwell et al., 2007) nella versione italiana a cura di Di Fabio e Palazzeschi (2013). Il questionario è costituito da 16 item con modalità di risposta su scala Likert da 1 = Fortemente in disaccordo a 5 = Fortemente d’accordo. Esempi di item sono: «Le competenze e le abilità che possiedo sono quelle che i datori di lavoro stanno cercando»; «Sento di poter ottenere qualsiasi lavoro in quanto le mie competenze ed esperienze sono piuttosto rilevanti»; «Le persone che svolgono la professione a cui aspiro sono molto ricercate nel mercato del lavoro». La scala risulta unidimensionale. L’alfa di Cronbach è di .75. Big Five Questionnaire (BFQ). Per valutare i tratti di personalità è stato utilizzato il Big Five Questionnaire (BFQ) di Caprara, Barbaranelli e Borgogni(1993). Il questionario, composto da 132 item, consente di individuare cinque dimensioni fondamentali per la descrizione e la valutazione della personalità, indicate come Energia (E), Amicalità (A), Coscienziosità (C), Stabilità emotiva (S), Apertura mentale (M), ognuna delle quali si compone di 24 item. Viene identificata anche una sesta scala, L (Lie), costituita da 12 item, che valuta la tendenza dell’individuo a offrire un profilo modificato di sé. Gli item sono valutati con modalità di risposta su scala Likert a 5 punti (da 1 = Assolutamente falso per me a 5 = Assolutamente vero per me. L’α di Cronbach è di: .81 per l’Energia, .73 per l’Amicalità, .81 per la Coscienziosità, .90 per la Stabilità emotiva e .75 per l’Apertura mentale. Riguardo la validità di costrutto, la Stabilità emotiva spiega il 13.2% della varianza, l’Energia spiega il 12.6% della varianza, l’Amicalità spiega l’11.2% della varianza, l’Apertura mentale spiega il 10.9% della varianza e la Coscienziosità spiega il 9.2% della varianza. Bar-On Emotional Quotient Inventory (Bar-On EQ-i). Per valutare l’intelligenza emotiva è stato utilizzato il Bar-On Emotional Quotient Inventory (Bar-On EQ-i, Bar-On, 1997b), nella versione italiana a cura di Franco e Tappatà (2009). Questo strumento è composto da 133 item con modalità di risposta su scala Likert a cinque punti (da 1 = Per nulla vero per me a 5 = Assolutamente vero per me). Il questionario permette di rilevare un punteggio totale (QE totale) e un punteggio relativo a cinque dimensioni principali di intelligenza emotiva: Intrapersonal, legata alla consapevolezza delle proprie emozioni, dei propri punti di forza e di debolezza e all’abilità nell’esprimere i propri sentimenti («È abbastanza facile per me esprimere i miei sentimenti»); Interpersonal, associata alla consapevolezza sociale e alle relazioni interpersonali, include la capacità di riconoscere le emozioni, i sentimenti e i bisogni degli altri e la capacità di stabilire e mantenere relazioni cooperative, costruttive e soddisfacenti («Mi preoccupo di ciò che succede alle altre persone»); Adaptabilty, collegata all’abilità di fronteggiare in modo flessibile i problemi quotidiani «Mi piace avere una visione chiara del problema prima di provare a risolverlo»; Stress Managment, capacità di affrontare le situazioni stressanti adattivamente, di gestire 198 DI FABIO E BUCCI – Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l’occupabilità di studenti universitari? le emozioni in modo da trarne beneficio («Faccio fatica a controllare la mia rabbia»); General Mood, indica la capacità di essere ottimista, di provare ed esprimere sentimenti positivi e di saper godere della presenza degli altri («Affronto con ottimismo la maggior parte delle cose che faccio»). L’α di Cronbach è di .91 per la dimensione Intrapersonal, di .84 per la dimensione Interpersonal, di .81 per la dimensione Adaptabiliy , di .87 per la dimensione Stress Managment, di .83 per la dimensione General Mood e di .95 per il QE totale. L’Analisi Fattoriale Confermativa indica la presenza di cinque scale principali (Franco & Tappatà, 2009). Procedura Per quanto riguarda la procedura impiegata, la somministrazione degli strumenti è avvenuta in maniera collettiva e nel rispetto della legge sulla privacy. L’ordine di somministrazione è stato controbilanciato per controllare gli effetti dell’ordine di presentazione. Analisi dei dati Sono state effettuate statistiche descrittive, correlazioni r di Pearson e regressioni gerarchiche. Risultati I risultati delle statistiche descrittive e delle correlazioni tra la SPES, il BFQ e il Bar-On EQ-i sono riportate in Tabella 1. I risultati della regressione gerarchica effettuata, considerando l’occupabilità percepita come variabile dipendente e come variabili indipendenti al primo step i tratti di personalità e al secondo step le dimensioni del Bar-On EQ-i sono riportati in Tabella 2. Al primo step i tratti di personalità spiegano il 11% della varianza in relazione all’occupabilità percepita; quando le dimensioni del Bar-On EQ-i vengono aggiunte al secondo step, il modello è significativo e spiega il 18% di varianza incrementale. Le dimensioni dell’intelligenza emotiva che spiegano l’occupabilità sono in particolare l’Intrapersonal (β = .31) e l’Adaptability (β = .23). Discussione Lo scopo del presente studio è stato quello di approfondire il ruolo dei tratti di personalità e dell’intelligenza emotiva in relazione all’occupabilità percepita, verificando l’esistenza di validità incrementale dell’intelligenza emotiva in relazione ai tratti di per- 199 200 87.63 79.37 85.31 135.37 16.71 93.95 90.65 65.70 52.45 4. Coscienziosità 5. Stabilità emotiva 6. Apertura mentale 7. Intrapersonal 8. Interpersonal 9. Adaptability 10. Stress management 11. General mood Nota. N = 147. * p < .05. ** p < .01. 84.23 3. Amicalità 5.65 7.72 8.85 8.37 6.92 13.52 9.93 9.39 9.84 76.47 2. Estroversione 5.79 DS 37.95 M 1. SPES .09 .10 .26** .09 .33** .20** .10 .29** .09 .27** − 1. .36** .33** .32** .35** .38** .37** .10 .19* .11 − 2. .26** .27** .37** .36** .29** .25** .46** .44** − 3. .38** .17* .37** .39** .38** .26** .15 − 4. Tabella 1 Medie, Deviazioni Standard e correlazioni tra SPES, BFQ e Bar-On EQ-i .38** .39** .36** .25** .29** .26** − 5. .23** .31** .26** .09 .32** − 6. .54** .56** .59** .55** − 7. .59** .28** .52** − 8. .50** .56** − 9. .60** − 10. − 11. Vol. 6, N. 2, Giugno 2013 DI FABIO E BUCCI – Tratti di personalità o intelligenza emotiva per l’occupabilità di studenti universitari? Tabella 2 Regressione gerarchica. Il contributo dei tratti di personalità e delle dimensioni del Bar-On EQ-i in relazione all’occupabilità SPES β Step 1 Estroversione Amicalità Coscienziosità .18** .03 .20** Stabilità emotiva .04 Apertura mentale .11* Step 2 Intrapersonal .31** Interpersonal .06 Adaptability .23** Stress Management General Mood .08 .06 R2 step 1 .11*** ∆R2 step 2 .18*** R2 total .29*** Nota. N = 147. * p < .05. ** p < .01. *** p < .001. sonalità in studenti universitari dell’ultimo anno in quanto più vicini al momento della transizione al mercato del lavoro. L’ipotesi del presente studio risulta confermata in quanto le dimensioni di intelligenza emotiva spiegano una percentuale di varianza incrementale rispetto alla personalità in relazione all’occupabilità percepita. Le dimensioni di intelligenza emotiva avrebbero dunque un ruolo nell’occupabilità percepita confermando le relazioni emerse in letteratura (Beukes, 2010; Dacre Pool, 2011; Di Fabio & Palazzeschi, in press a, in press b). A livello di impatto di specifiche dimensioni di intelligenza emotiva è soprattutto la dimensione Intrapersonal ad avere un ruolo nell’occupabilità percepita, sottolineando come l’autoconsapevolezza delle proprie emozioni (Bar-On, 1997a) costituisca un aspetto rilevante nel percepire risorse personali in grado di facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro. L’occupabilità percepita è anche spiegata secondariamente dalla dimensione Adaptability dell’intelligenza emotiva, vale a dire dall’abilità di utilizzare le emozioni per mettere in atto efficaci strategie di problem solving (Bar-On, 1997a), sottolineando l’importanza della percezione legata all’essere abili nell’utilizzo delle proprie emozioni nel fronteggiare i problemi che si possono presentare in relazione all’inserimento nel mercato del lavoro e alla gestione delle transizioni professionali. 201 Vol. 6, N. 2, Giugno 2013 Nonostante i risultati emersi, il presente studio presenta alcuni limiti. Un primo limite è legato al fatto che le relazioni tra tratti di personalità, intelligenza emotiva e occupabilità sono state analizzate esclusivamente con un gruppo di studenti universitari dell’Università degli Studi di Firenze che non risultano rappresentativi della complessità della realtà italiana. Future ricerche dovrebbero pertanto prendere in considerazione gruppi di partecipanti maggiormente rappresentativi della realtà italiana, comprendendo studenti universitari di altre aree e anche studenti di scuola superiore e adulti. Un ulteriore limite è quello di aver utilizzato esclusivamente misure self-reported sia dell’intelligenza emotiva che dell’occupabilità. Relativamente all’intelligenza emotiva, ricerche future potrebbero rilevare anche l’intelligenza emotiva ability-based. Per quanto riguarda l’occupabilità si potrebbero includere anche ulteriori indici oggettivi per valutare se la percezione dell’occupabilità abbia favorito o meno l’identificazione e la realizzazione di opportunità di carriera in un’ottica longitudinale. Il presente lavoro ha sottolineato in particolare il ruolo dell’intelligenza emotiva nell’occupabilità. Se i risultati del presente studio saranno ulteriormente confermati in studi futuri, si potrebbero aprire ulteriori nuovi scenari operativi nell’orientamento e nel career counseling. Dal momento che l’intelligenza emotiva risulta una variabile incrementabile mediante training specifici (Bar-On, 1997a; Di Fabio & Kenny, 2011; Kotsou et al., 2011; Mayer et al., 2002; Nelis et al., 2009) è possibile prevedere precoci interventi preventivi sull’intelligenza emotiva anche per promuovere l’aumento dell’occupabilità a sostegno dell’inserimento lavorativo e dei passaggi richiesti dalle transizioni lavorative (Hage et al., 2007; Kenny & Di Fabio, 2009). Bibliografia Bar-On, R. (1997a). The Emotional Intelligence Inventory (EQ-i): Technical manual. Toronto, Canada: Multi-Health Systems. Bar-On, R. (1997b). The Emotional Quotient Inventory (EQ-i): A test of emotional intelligence. Toronto, Canada: Multi-Health Systems. Bar-On, R., & Di Fabio, A. (2013). 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