Allegato num 6 - Comune di Sant`Egidio alla Vibrata
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Allegato num 6 - Comune di Sant`Egidio alla Vibrata
PROGETTO IMPIANTI MECCANICI RELAZIONE E SPECIFICHE TECNICHE INDICE 1 ENTITA’ DEL LAVORO 2 PREMESSA 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE 4 IMPIANTO IDRICO -SANITARIO E DI SCARICO 5 GENERAZIONE DEL FLUIDO VETTORE TERMICO 6 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO 2 1- ENTITA’ DEL LAVORO La presente realizzazione, ha per oggetto la fornitura e posa degli impianti tecnologici meccanici, per la RISTRUTTURAZIONE DEI LOCALI della SCUOLA ELEMENTARE sita a PAOLANTONIO nel comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Gli impianti in progetto si intendono realizzati secondo la migliore tecnica impiantistica, per essere consegnati all'Utente eseguiti secondo la "regola d'arte", così come prescritto legge 46/90. Tutti i materiali, le apparecchiature, gli accessori ed i dispositivi necessari vengono forniti e montati in opera per dare gli impianti in oggetto perfettamente funzionanti e completi sia in ogni loro parte che nel loro complesso intero. 2- PREMESSA Gli impianti in oggetto della presente relazione sono soggetti all'applicazione della Legge n° 46 del 05.03.1990 , relativo Regolamento (DPR447/91), ed in particolare al DECRETO MINISTERIALE 12 APRILE 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. Normative e disposizioni di legge Legge n. 615 del 13.07.1966 D.P.R. n. 13/91 del 22.12.1970 Legge n. 46 del 05.03.1990 D.P.R. 412 del 26.08.1993 D.P.R. 551 del 21.12.1999 Legge 10 del 09.01.1991 D.P.R. 447 del 06.12.1991 D.P.R. 246 del 21.04.1993 Norma UNI n. 9731 del 06/1990 Norma UNI n. 9615 del 12/1990 Norma UNI n. 7129 del 02/1992 Norma UNI n. 9615/2 3- DESCRIZIONE DELLE OPERE La realizzazione ha per oggetto la fornitura e posa in opera a perfetta regola d'arte degli impianti tecnologici di seguito descritti: - Impianti idrico-sanitari - Generatore del fluido vettore termico - Impianti di condizionamento 3 4- IMPIANTO IDRICO-SANITARIO E DI SCARICO I lavori e le forniture comprese nell'impianto idrico-sanitario e di scarico, consistono nell'esecuzione delle reti di adduzione dell'acqua a partire dai contatori posti in opera e localizzati dall'Azienda erogatrice, nella esecuzione delle reti di distribuzione acqua calda a partire dalla caldaia di riscaldamento posta in centrale e nell'esecuzione delle canalizzazioni di scarico fino al collegamento con le fognature orizzontali e delle relative colonne di ventilazione, nella fornitura e posa in opera delle rubinetterie, degli apparecchi sanitari e degli accessori per ogni bagno. Gli impianti idrici partiranno dai contatori posti dall'Azienda erogatrice e saranno separati da questi tramite saracinesca con diametro pari al raccordo con la condotta adduttrici, da qui partiranno colonne montanti per l'alimentazione delle varie utenze ( locali, impianti riscaldamento). Le condotte alimenteranno i seguenti apparecchi utilizzatori previsti nei locali: lavabo cassetta di scarico vaso WC bidet Il calcolo dei diametri delle varie derivazioni della tubazione di distribuzione idrosanitaria, è eseguito in aderenze con le richieste delle normative vigenti in materia e, cioè, considerando il numero di unità di carico gravante su ogni raccordo. Le unità di carico prese in considerazione sono: Lavabo, bidet, cassette di risciacquo Lavelli, lavastoviglie ad uso domestico 1uc; 2uc; Rubinetteria per bagno, 4uc; E' compresa nell'esecuzione degli impianti idrici la realizzazione di condutture per l'alimentazione con acqua calda, a partire quindi dal produttore di acqua calda sanitaria. L'impianto idrico verrà parzializzato con l'introduzione di rubinetti di arresto che permettono l'esclusione di ogni singolo bagno. Le reti di scarico comprenderanno la realizzazione di separate condutture per lo smaltimento delle acque nere e bionde; si avranno così canalizzazioni separate per i WC e per rimanenti scarichi. Sono previsti scarichi anche in tutti quei locali o superfici dove sia prevista addizione di acqua (zona cantina e zona invecchiamento). In questo caso gli scarichi saranno dotati di chiusini sifonati ed loro numero verrà indicato dalla D.L., se non previsto in progetto, in corso d'opera. Ogni pozzetto separatore sarà provvisto di coperchio per ispezione. Oneri compresi nel prezzo di appalto Il prezzo del lavoro comprende ogni fornitura e prestazione necessaria a dare l'impianto ultimato a regola d'arte e perfettamente funzionante. In particolare è prevista ogni mano d'opera specializzata, ogni opera muraria entro e fuori terra, tracce, forature anche passanti nei muri, nei conglomerati, nei solaì, ecc.; muratura di grappe, sostegni, staffe la cui fornitura è compresa nell'appalto. 4 Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie alla chiusura delle tracce, dei fori, degli scavi, la fornitura di qualsiasi materiale di consumo necessario e di opere provvisionali. L’esecuzione del lavoro comprende anche pezzi speciali di qualsiasi tipo, lavorazioni (filettature, maschiature ecc.), giunzioni ed anche l'onere per la protezione delle tubazioni dal gelo, fino a collaudo dei lavori e l'esecuzione delle prove di tenuta prevista per gli impianti. Norme generali e prescrizioni particolari L'impianto dovrà essere eseguito nel rispetto delle indicazioni che verranno fornite dalle Aziende erogatrici, delle norme vigenti in materia e di quelle prescrizioni indicate nel presente Capitolato. Le tubazioni di qualsiasi diametro dovranno risultare incassate nelle murature o nei pavimenti o rivestite con cassonetti nei casi di impossibilità di incasso. Tutti i sistemi di tubazioni metalliche destinati alla adduzione, alla distribuzione e le apparecchiatura sanitarie metalliche dovranno essere collegate all'impianto di messa a terra. Le condutture per l'acqua calda dovranno risultare idoneamente isolate con guaine spugnose di adeguato diametro; le condutture in acciaio zincato per la distribuzione dell'acqua fredda saranno protette contro l'umidità con avvolgimento di idonei materiali. Le tubazioni che inevitabilmente dovessero essere lasciate a vista andranno protette con due mani di vernici oleo-sintetiche e con antiruggine se non zincate. Inoltre si prescrive: sezione minima colonne montanti 3/4“; sezione minima reti distribuzione interna edificio ½ “ gas; sezione minima rete alimentazione cassette wc 3/8“. Impianto di scarico Diametro minimo colonne verticali 110 mm.; diametro minimo rete di scarico 40 mm; collegamenti a 45° tra le derivazioni di scarico da orientare nel senso del flusso, raccordi pozzetti di raccordo ispezionabili dei tipo in calcestruzzo prefabbricato da cm. 40x50x50 ai piedi delle colonne di scarico con inserito elemento a sifone ispezionabile in P.V.C.; prolungamento colonne di scarico oltre la copertura e protezione terminale con cappello protettivo. Impianto ventilazione Diametro minimo colonne ventilazione 60 mm. Posa in opera ancoraggio mediante viti in ottone su tasselli in legno annegati nelle murature o mediante speciali viti ad espansione; rivestimento in muratura delle vasche, fissaggio con idonei mastici degli accessori (porta carta, porta sapone ecc.). Prove di verifica delle tubazioni idriche e dei montaggio di rubinetteria e apparecchi sanitari 5 Dopo il collocamento in opera e prima della loro mascheratura, le tubazioni andranno sottoposte a prove di tenuta idrica sottoponendole per almeno 12 ore a pressioni almeno superiori dei 50% a quelle di esercizio. La verifica degli apparecchi sanitari, della rubinetteria e degli altri accessori, avverrà a montaggio ultimato e dovrà accertare la regolarità prestazionale di ciascun elemento posto in opera accertando in particolare la mancanza di perdite o il rispetto delle portate. Dalle prove e verifiche di cui sopra andrà redatto specifico verbale. Collettori orizzontali di scarico I lavori per l'esecuzione delle condutture orizzontali di scarico, così come indicato in progetto, comprendono la realizzazione di reti fognarie indipendenti, una per le acque nere e l'altra per le bianche; tali reti collegheranno tutte le colonne verticali di scarico, risultanti dagli elaborati di progetto o successivamente indicati dalla D.L., con la fognatura comunale. Le canalizzazioni di scarico andranno realizzate con tubi di P.V.C. pesante serie UNI 302 con i diametri ed i percorsi indicati in progetto; si precisa comunque che la sezione minima delle tubazioni dovrà essere di almeno cmq. 314 per le acque nere e di almeno cmq. 180 per le acque bianche con pendenza non inferiore al 2%. Le intersezioni dei tronchi che costituiscono la rete ed i raccordi verticali andranno realizzate con sifoni ispezionabili (in P.V.C.) contenuti in pozzetti prefabbricati in calcestruzzo; i pozzetti dovranno essere dotati di coperchio asportabile posto allo stesso livello dei terreno circostante. Le canalizzazioni delle reti fognarie dovranno essere internate alla profondità minima di 0,70 m., allettate su sottofondo di calcestruzzo cementizio dello spessore minimo di cm. 10 e rinfrancate con lo stesso materiale per i 213 della loro circonferenza. Limitatamente ai collettori di scarico per le acque nere, se espressamente richiesto dalle autorità comunali preposte, dovrà essere posta in opera, prima dell'allaccio alla rete pubblica, una fossa biologica prefabbricata, dei tipo IMHOFF; prima dell'immissione nella rete fognaria comunale, dovrà essere posto in opera un pozzetto prefabbricato in cemento per consentire prelievi dei campioni delle acque. Sono previsti in ogni ambiente del fabbricato dei punti di scarico a pavimento collegati alla linea principale di scarico. 5- IMPIANTO DI GENERAZIONE FLUIDO TERMICO Generazione dell’acqua calda Verrà mantenuta la centrale termica esistente con una caldaia a basamento della Riello modello ATR 71 da 71kW Utili. La linea di alimentazione per i ventilconvettori tale linea è provvista di elettrovalvole a tre vie e due pompe una di riserva all’altra. La centrale è dotata di un sistema di telegestione collegato all’ufficio della ditta manutentrice. La produzione di acqua calda per uso sanitario viene garantita da un produttore a gas a parete, anch’esso esistente e posto centrale, il cui impianto di distribuzione è già stato considerato nel precedente punto "impianto idrico”. 6 6- IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Dati di progetto della zona - Temperatura Esterna di progetto (località Sant’Egidio alla Vibrata) T° estiva T° invernale 30°C; 55% U.R. -1°C ;70% U.R. L’impianto di riscaldamento nel piano primo viene realizzato con ventilconvettori di potenza termica specificata negli elaborati grafici. In totale saranno installati otto ventilconvettori del tipo verticale da posizionare nei vari ambienti e comunque meglio specificati negli elaborati grafici. La potenzialità totale si riferisce a quanto necessario in relazione al calcolo del fabbisogno energetico secondo legge 10. La distribuzione del fluido vettore acqua che alimenta le batterie di scambio termico dei ventilconvettori viene eseguita con tubazioni in rame dimensionate in base alla portata di ogni singolo circuito servito, le giunzioni tra tubazioni possono essere eseguite mediante saldatura con leghe saldanti tipo Sn/Pb 50/50 a bassa temperatura di fusione (200 – 250°C), Sn/Ag 95/5 oppure con giunti speciali. Le tubazioni sono coibentate con elastomero espanso a celle chiuse con superficie esterna liscia e che all’interno presenta speciali alette che racchiudono camere d’aria per tutta la sua lunghezza, adattabile meglio ai diversi diametri di tubazioni assicurando, così, una migliore aderenza e riducendo l’effetto negativo dei moti convettivi dell’aria (tipologia prodotto Armaflex Star). Gli spessori dell’isolamento rispettano la Legge 9 Gennaio 1991 n. 10 ZONA BAGNI Nei locali bagni verranno installati radiatori in ghisa a colonne ad un numero di elementi variabile secondo il fabbisogno di calore dei singoli locali, corredati degli accessori di corredo, quali mensole di sostegno a parete, tappi e riduzioni, valvola termostatica antimanomissione, detentore di regolazione e valvolina di sfogo dell'aria. La distribuzione del fluido vettore acqua che alimenta la batteria di scambio termico dell’unita’ viene eseguita con tubazioni in rame dimensionate in base alla portata di ogni singolo circuito servito, le giunzioni tra tubazioni possono essere eseguite mediante saldatura con leghe saldanti tipo Sn/Pb 50/50 a bassa temperatura di fusione (200 – 250°C), Sn/Ag 95/5 oppure con giunti speciali. Le tubazioni sono coibentate con elastomero espanso a celle chiuse con superficie esterna liscia e che all’interno presenta speciali alette che racchiudono camere d’aria per tutta la sua lunghezza, adattabile meglio ai diversi diametri di tubazioni assicurando, così, una migliore aderenza e riducendo l’effetto negativo dei moti convettivi dell’aria (tipologia prodotto Armaflex Star). Gli spessori dell’isolamento rispettano la Legge 9 Gennaio 1991 n. 10 PIANO RIALZATO Nel piano terra gli ambienti sono tutti dotati di radiatori in ghisa; tale zona non verrà interessata dai lavori. Verrà riutilizzata la linea esistente in acciaio nero da 2” che parte dalla centrale; lo stacco da 1”1/2 che sale al piano primo verrà riutilizzato per 7 alimentare i due nuovi collettori del piano primo come meglio specificato negli elaborati grafici. Nella costruzione e nel collaudo degli impianti di riscaldamento dovranno essere osservate le leggi, i regolamenti, i decreti e le circolari emanati in proposito, ed in particolare: - le disposizioni dei D.P.R. 27.04.1955, n. 547 sulla prevenzione degli infortuni; le prescrizioni dell'ex ASL; le norme dei C.E.I. (Comitato Elettrotecnico Italiano); le prescrizioni dell'ex A.N.C.C. (Associazione Nazionale Controllo combustione); le disposizioni dei corpo dei Vigili dei Fuoco; i regolamenti e le prescrizioni comunali; legge 10/91 sul contenimento dei consumo energetico; Legge 5.03.1990, n. 46. D.M. 12 Aprile 1996 come sopra citato. Opere comprese nella realizzazione degli impianti Il progetto, comprende ogni fornitura e prestazione prevista; ogni mano d'opera specializzata, qualificata e comune; ogni opera muraria per tagli, apertura di tracce, fori anche passanti nei muri, nei conglomerati cementizi, nei solai e pavimenti; per muratura di grappe, staffe, cravatte e simili, sostegni, ivi compresa la loro fornitura; tutti i ripristini, rifacimenti, chiusura di tracce, ecc. conseguenti alle predette opere murarie; ogni opera di specializzazione edile, tutti gli scavi e tagli in materia di qualsiasi natura e consistenza, comunque occorrenti; l'allontanamento delle materie di risulta dalla esecuzione delle opere murarie, previo carico delle materie stesse; il trasporto con qualunque mezzo a rifiuto od a riporto, il successivo scarico e sistemazione delle materie; ogni materiale accessorio, ogni sfrido, i materiali di consumo di qualsiasi genere occorrenti per i lavori murari e per ogni altra opera connessa con l'esecuzione degli impianti di cui si sta trattando; ogni accorgimento e quanto altro necessario per dare gli impianti rifiniti in ogni loro parte, completamente rispondenti allo scopo peri I quale sono stati costruiti e la cui utenza possa essere esercitata senza alcun pericolo: oltre che tutte le spese ed oneri relativi alle prove di funzionamento degli impianti e consegna delle istruzioni relative al funzionamento delle apparecchiature. L'Appaltatore, sempre ad impianto ultimato, è inoltre tenuto a far redigere, a sua cura e spese, una dichiarazione di conformità o certificato di collaudo ai sensi dell'art. 9 della Legge 5.03.1990, n. 46. Sant’Egidio alla Vibrata, lì 16.06.2005 I PROGETTISTI Ing. Gianni Ciavatta Geom. Mario De Dominicis Geom. Biagio Pacifici 8