Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri
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ARABIA SAUDITA A cura di: Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè ARABIA SAUDITA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici ARABIA SAUDITA PERCHE' PERCHÈ ARABIA SAUDITA Saudi Vision 2030: una nuova fase per l'economia saudita. Crescita Media: 2.3(WB) 2.75% (IMF) Ottima posizione geografica Business environment and costs. Incentivi per gli investitori esteri Il regno dell'Arabia Saudita sta attraversando un momento cruciale per la sua economia. La Saudi Vision 2030 favorirà, fra le altre cose, l'incremento degli investimenti stranieri e la rivitalizzazione del centro finanziario di Riad. Inoltre, misure volte a stimolare la competitività ed a ridurre il peso burocratico porteranno un rinnovato dinamismo nel business environment saudita. Saudi Vision 2030: una nuova fase per l'economia saudita. Il paese registra un tasso di crescita intorno al 2.5% (2013-2017). La caduta del prezzo del petrolio è la principale causa del rallentamento della crescita saudita. L'Arabia Saudita è il 19esimo stato del mondo per PIL (65319 Milioni di $) e conta il 45% del PIL del Golfo ed il 25% della zona MENA. Il settore non-oil ha conosciuto una crescita significativa nell'ultimo decennio. Attualmente registra un tasso di crescita stabile del 1.9%. Crescita Media: 2.3(WB) 2.75% (IMF) L'Arabia Saudita si trova nel cuore dell'area MENA ed occupa circa l'80% della Penisola arabica. Il Paese, che si estende dal Mar Rosso ad ovest fino al Golfo Arabo ad est, ha una superficie di 2.240.000 Kmq ed e' il 14º piu' grande del mondo. L'Arabia Saudita e' collocata al crocevia tra Africa e Asia e, per la sua vicinanza all'Europa ed ai Paesi emergenti dell'Estremo Oriente, riveste un'impotanza particolare come punto di transito degli scambi da e per il Vecchio Continente.Questa posizione strategia è particolarmente esaltata nel programma di riforme Saudi Vision 2030. Ottima posizione geografica L'Arabia Saudita si colloca: 25° nel Global Competition Index. (3° nella zona MENA) 31° nel Registering Propriety Index (4° nella zona MENA) 82°nel Ease of Doing business (8° nella zona MENA) 3° nel Tax Rewarding System Index (2° nella zona MENA) Si segnala inoltre che il costo dell'energia è estremamente competitivo . Alle aziende locali vengono concesse tariffe estremamente favorevoli. I consumatori industriali locali pagano solo 0,59 Euro/mmbtu e 0,025 Euro per ogni Kwh di elettricità. Il costo medio della benzina è di 0,155 Euro al litro. Business environment and costs. Si segnalano l'assenza di tassazione sul reddito personale, l'obbligo per le società investitrici di pagare solo il 20% sul profitto netto (Corporate Tax) e la possiblità per le realtà estere o miste di usufruire di programmi di finanziamento locali, regionali ed internazionali: l'Arab Fund for Economic and Financial Development” (AFESD), l'Islamic Development Bank (IDB), l'Arab Monetary Fund, l'Arab Trade Financing Fund, il Real State Development Fund,il Saudi Industrial Development Fund (SIDF). Infine, operano nel Paese 12 banche commerciali che offrono prestiti per finalità d'impresa. Incentivi per gli investitori esteri Ultimo aggiornamento: 28/04/2016 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Monarchia Assoluta Superficie 2,149,690 Kmq Lingua Ufficiale è l'arabo ma l'inglese è abbastanza diffuso Religione Musulmana (sunnita) Moneta Reale Saudita (legato a un tasso di cambio fisso con il dollaro: 1 USD=3,75 SAR) Ultimo aggiornamento: 30/07/2014 ^Top^ ARABIA SAUDITA 1 DOVE INVESTIRE Articoli in gomma e materie plastiche Prodotti alimentari Costruzioni Prodotti della metallurgia Prodotti delle miniere e delle cave Articoli in gomma e materie plastiche Macchine per la lavorazione della plastica Il settore dell’industria della plastica trova nel mercato saudita un favorevole collegamento ed incentivo di sviluppo nel facile accesso alle materie prime offerte dall’industria petrolchimica (3° al mondo per rilevanza). L’importanza del settore è confermata dal fatto che il 70% delle attuali esportazioni saudite non-oil sono costituite da prodotti petrolchimici e da prodotti della plastica, anche se per questi ultimi il peso esportativo è meno rilevante. Il petrolchimico prodotto nella città industriale di Jubail rappresenta ben il 7% del Pil. Rilevante è anche il contributo allo sviluppo del settore petrolchimico della città industriale di Yanbu (prodotti petrolchimici di base ed intermedi). L’obiettivo saudita è ora rivolto ad una fase successiva di sviluppo, verso la produzione di derivati secondari, quali prodotti plastici finiti di alta tecnologia. Prodotti alimentari Macchine per il trattamento dei prodotti alimentari e bevande e macchine per il confezionamento Il mercato dei prodotti alimentari e delle bevande è in costante crescita. Notevole è infatti la dipendenza del mercato saudita dall’importazione dei prodotti alimentari, il cui peso medio sull’import globale è di circa il 15%. La dipendenza dall’estero e la forte crescita demografica (circa 3% annuo), non possono non avere un effetto di stimolo per lo sviluppo della locale industria alimentare e delle bevande, con conseguente notevole aumento delle importazioni di macchine del relativo settore. Parallelamente è in crescita anche l’industria del confezionamento, settore indicato tra quelli prioritari dal National Industrial Clusters Development Program. L'NICDP e' un ente di recente costituzione alle dipendenze del Ministero dell’Industria, che ha il compito di favorire lo sviluppo delle infrastrutture a sostegno del programma per la creazione di filiere industriali. Costruzioni Macchine per costruzioni edili ed infrastrutturali e macchine per il vetro Le opportunità offerte da questi settori derivano dalla crescita assai dinamica del comparto delle costruzioni e dell’edilizia abitativa, che negli ultimi anni ha registrato un incremento di circa il 7% annuo. La crisi globale ha solo rallentato in parte in Arabia Saudita la crescita di tale settore, che è sostenuto da notevoli investimenti pubblici e da una solida domanda interna. Solo meno del 30% dei sauditi è proprietario di casa, circostanza che, unitamente all’elevato tasso di crescita demografica, determina una forte domanda di abitazioni con effetto espansivo anche sull’indotto e sull’industria dei materiali da costruzione. Prodotti della metallurgia Macchine ed utensili per la lavorazione dei metalli e macchine per impiego nel settore metallurgico Il programma di sviluppo delle diverse città economiche e delle città industriali di Jubail e Yanbu, unitamente al piano saudita volto alla diversificazione industriale, nonché al National Industrial Clusters Development Program (NICDP), indicano quello della lavorazione metalli come uno dei settori principali di interesse facendo prevedere significative opportunità di sviluppo per tali settori. Prodotti delle miniere e delle cave Attrezzature e macchinari per il settore petrolifero Il petrolio rappresenta il motore dell’economia dell’Arabia Saudita, con una dotazione di circa un quarto delle riserve mondiali di greggio (stimate ad oltre 260 miliardi di barili). La capacità estrattiva giornaliera attualmente è di 12,5 milioni di barili al giorno. La scoperta di nuovi siti estrattivi, lo sviluppo e l’ammodernamento di quelli già attivi, nonché le necessarie sostituzioni che negli anni si rendono necessarie nei diversi impianti, lasciano immaginare quale dimensione possa avere il mercato del settore in questione. L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare ARABIA SAUDITA 2 L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare nell’industria petrolifera, sia terrestre che marina. Tuttavia le potenzialità per le nostre imprese operanti nel settore sono certamente superiori a quanto già le stesse riescono a raccogliere sul mercato, considerati anche i costanti ingenti investimenti previsti dal governo saudita per l’industria petrolifera. Ultimo aggiornamento: 27/03/2013 ^Top^ ARABIA SAUDITA 3 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Mobili Prodotti alimentari Costruzioni Macchinari e apparecchiature Oltre il 50% delle nostre esportazioni verso l'Arabia Saudita sono rappresentate da macchinari ed apparecchiature varie dei più diversificati settori, quali generatori e apparecchi illuminazione, macchine utensili per la lavorazione dei metalli, macchine per la lavorazione della plastica, macchine per impiego nell'agricoltura, macchine per edilizia e costruzioni, macchine per estrazione e lavorazione del marmo, macchinari per uso domestico, macchine e macchinari per la conservazione alimentare e per la refrigerazione. Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Attrezzature e apparecchiature medicali e per ospedali Le opportunità di business sono in particolare legate al rilevante stanziamento pubblico dedicato al settore sanitario. Il comparto in questione è di fatto multisettoriale e costituito da attrezzature elettromedicali, che sono di fatto un sub-settore del grande settore dell’elettronica (in relazione al quale l’Italia occupa come produttore l’ottava posizione a livello mondiale, con una quota del 2% ca. del mercato globale), da attrezzature meccaniche, da mobili ospedalieri, da strutture mediche ed apparecchiature dentali e da attrezzature paramediche di supporto. In generale, l’importazione può avvenire direttamente da parte degli utilizzatori finali nel caso di forniture specifiche di tecnologia elettromedicale altamente specialistica (ospedali e cliniche private), mentre per le forniture standard di più ampio volume, l’importazione avviene di regola tramite gara (ad esempio per la fornitura di ospedali chiavi in mano). In questo ultimo caso è importante che l’operatore italiano possa trarre vantaggio dall’avere stabilito un rapporto privilegiato con agenti/importatori locali specializzati, per una più efficace assistenza e supporto nelle diverse fasi che vanno dall’acquisizione dei documenti, allo svolgimento della gara. Nel caso poi di gare "nazionali" (riservate dunque a soli offerenti Sauditi, anche se la produzione offerta può non essere saudita), il rapporto con un agente locale diventa essenziale per poter accedere al mercato attraverso forniture da effettuare al cliente indirettamente. Mobili Negli ultimi anni il mobilio ha rappresentato tra il 2 ed il 3% del nostro export totale verso l'Arabia Saudita. Il target delle nostre aziende occupa sicuramente la fascia medio-alta del mercato, essendo considerati di lusso i prodotti offerti. La destinazione più significativa, in termini di valore, sono dunque le ville principesche o gli alberghi di lusso (in particolare quelli sulla costa del Mar Rosso e nelle Città Sante). La promozione di queste produzioni va dunque indirizzata prevalentemente verso chi si occupa della progettazione ed arredamento di tali costruzioni, dunque architetti ed interior designers. Prodotti alimentari Prodotti agro-alimentari Il peso dell’export di prodotti alimentari italiani in Arabia Saudita, pur se in crescita negli ultimi anni, è certamente sottodimensionato rispetto alle potenzialità di questo mercato. L’Arabia Saudita è il principale importatore in Medio Oriente di prodotti alimentari ed è fortemente dipendente dalle importazioni, non essendo assolutamente in grado di coprire il crescente fabbisogno interno con la scarsa produzione locale. Il mancato sfruttamento da parte delle nostre aziende delle potenzialità offerte dal mercato sono dovute a vari fattori, tra i quali la debolezza commerciale delle nostre aziende, prevalentemente medio-piccole (con scarso impegno promozionale-pubblicitario e carenza di sinergie nel supporto logistico), o la presenza della concorrenza di multinazionali dotate di maggior forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione. Il posizionamento dei prodotti agroalimentari italiani rimane prevalentemente di nicchia nel mercato saudita (sebbene la nostra cucina sia ben conosciuta ed apprezzata), con il risultato che le nostre esportazioni, relative a questo comparto, sono superate anche dai nostri concorrenti europei, quali Germania, Francia o Olanda. Costruzioni Materiali da costruzione Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei comparti portanti dell’economia saudita in cui sono destinate a confluire ingenti risorse finanziarie del settore ARABIA SAUDITA 4 pubblico, della grande industria, del commercio e dei risparmiatori privati. Negli ultimi anni il comparto è cresciuto a tassi medi del 57% annuo. Le due città principali, Riyadh (6,8 milioni di abitanti) e Gedda (circa 3,5 milioni), hanno ormai raggiunto dimensioni di metropoli medio-grandi e sono tuttora in continua espansione. Le prospettive di sviluppo del settore sono soprattutto legate ai progetti per la costruzione di 6 nuove città (c.d. economic cities), il cui contributo alla crescita del PIL è previsto, entro il 2020, di 150 miliardi di USD. La costruzione di 2 delle 6 città è già stata avviata (King Abdullah City, a nord di Gedda e la Prince Abdulaziz Bin Mesaed Economical City). Rilevante è altresì il settore degli investimenti residenziali, con la previsione di un incremento di 1,5 milioni di nuove abitazioni entro il 2015, nonché la prevista costruzione di nuovi alberghi di lusso , di circa 100 nuovi ospedali e di 3.200 scuole, per un valore di circa 4 miliardi di euro, nonché di nuovi grattacieli e centri commerciali. L’Italia risulta avere nei confronti dell’Arabia Saudita una posizione preminente come Paese fornitore di materiali da costruzione, con una quota di mercato di oltre il 20%, che la colloca complessivamente al primo posto tra i paesi fornitori di materiali nel suo insieme. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 5 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta, con un sistema politico-istituzionale basato sulla legge religiosa islamica (Sharia) e su una interpretazione dell'Islam fondata sulla tradizione wahabita. Il corpus legislativo e l’attivita’ giurisdizionale si basano sul diritto religioso. La formazione di partiti politici è vietata, così come qualsiasi forma di dissenso, di manifestazione e di associazionismo politico o sindacale. Gli immensi giacimenti di petrolio e gas e la presenza dei due più importanti luoghi sacri dell’Islam (Mecca e Medina), conferiscono all’Arabia Saudita un peso geo-economico, politico e morale senza pari nel mondo musulmano. La staticità del sistema politico, le incertezze legate alla successione al trono e l'elevata disoccupazione giovanile costituiscono le principali sfide alla stabilità di lungo periodo del Paese, rimasto peraltro immune dai fermenti delle "primavere arabe". A cio' va ad aggiungersi la possibilita’ di tensioni come risultato di movimenti di protesta popolare in atto in altri Paesi arabi o in reazione alla persistente disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza mentre il terrorismo interno, grazie ad una capillare azione di lotta all'estremismo condotta dalle Autorita', puo' ora considerarsi sotto controllo. Analoghe preoccupazioni sono rivolte al malcontento delle comunita’ sciite prevalentemente concentrate nella Provincia Orientale, come l’area di Qatif (ricca di giacimenti petroliferi), che potrebbero subire l’influenza dei movimenti di protesta avviati dai correligionari in Bahrein. Tra i potenziali fattori di rivendicazioni sociali va, infine, annoverata la condizione della donna, ancora oggi priva di piena capacita’ giuridica e soggetta a restrizioni dovute agli usi e costumi locali. Tali fattori non sembrano tuttavia mettere in dubbio il mantenimento della capacità di governo del Paese da parte degli Al Saud, in particolare di Re Salman, anche grazie all’azione di un imponente apparato di sicurezza. Da tempo, tuttavia, si sono manifestate istanze di riforma e di apertura del sistema politico – che peraltro al momento non hanno mai messo in dubbio la legittimita’ della casa regnante – da parte di gruppi di intellettuali ed accademici. Gli osservatori internazionali continuano a dividersi sul giudizio in merito al futuro del Paese: se alcuni sottolineano infatti il pragmatismo dell'establishment al potere, teso ad alleviare le tensioni tra modernità e tradizione nel Regno attraverso l’introduzione di moderate riforme che intendono assicurare la tenuta del fragile tessuto sociale saudita, molti altri registrano piuttosto le spinte centrifughe della borghesia emergente e la resistenza al cambiamento dei poteri conservatori della società. Ultimo aggiornamento: 03/11/2015 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI Dal punto di vista geopolitico e delle relazioni internazionali, l’Arabia Saudita gode di una posizione di assoluta centralità ed influenza nello scenario mediorientale, in gran parte legata al possesso delle più grandi riserve petrolifere a livello mondiale (il 15,7% del totale), presenti soprattutto nella Provincia Orientale. L’ARAMCO, la compagnia petrolifera di proprietà della monarchia saudita dal 1980, gode del monopolio delle riserve, mentre le aziende straniere possono stipulare solo contratti per la fornitura di servizi. Il settore delle riserve di gas consente invece la costituzione di joint ventures con investitori stranieri. L’Arabia Saudita è uno dei maggiori alleati del mondo Occidentale in Medio Oriente, sostenuto dagli Stati Uniti (con i quali sono legati attraverso un trattato di cooperazione economica e militare siglato nel 1974) e che vanta con l’Italia un’amicizia di lunga data, che risale agli anni Trenta del Novecento. La monarchia si è sempre voluta proporre come leader del mondo panarabo, forte di un certo prestigio, legato soprattutto alla custodia delle città sacre di Mecca e Medina. Il Regno saudita ha un’enorme influenza anche sulle decisioni prese in seno all’OPEC, il “cartello” che riunisce i principali Paesi esportatori di petrolio, grazie alla sua quota pari ad un terzo della produzione complessiva. Sul piano dei rapporti con le Organizzazioni internazionali, l’Arabia Saudita è membro del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e del WTO (dal 2005). Il Paese non ha posizioni debitorie nei confronti dell’FMI e non è beneficiario di alcun progetto finanziato dalla Banca Mondiale. Particolarmente significativo – dal punto di vista del riconoscimento dello status di economia emergente – l’ingresso nel G20 sancito al vertice di Washington del novembre 2008: in particolare, Riad prende parte – con lo status di membro – al gruppo di Cooperazione intergovernativa. Sul fronte dei rapporti con l’Unione Europea, permangono difficolta’ che da oltre vent’anni impediscono l’adozione di un Accordo di libero scambio UE-Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC): infatti, le sei monarchie del Golfo, se, da una parte, si oppongono all’inserimento di una clausola sul rispetto dei diritti umani voluta da Bruxelles, dall’altra mantengono (Riad in particolare) una posizione di chiusura sulla richiesta europea di ridurre i dazi all’esportazione, che, oltre ad essere in contrasto con le norme OMC, incidono negativamente sull’accesso al mercato degli idrocarburi. Inoltre, è tuttora in vigore un bando sulle carni bovine e ovi-caprine europee introdotto nel 2001 a seguito dei primi casi di BSE (Mucca pazza) nel Vecchio continente e, nonostante l’approvazione in ARABIA SAUDITA 6 ambito GCC di una risoluzione che ne raccomanda la rimozione, Riad non ha proceduto all’attuazione. Risultano essere stati attivati due ricorsi contro l’Arabia Saudita in sede WIPO nel 2013, nessuno nel 2014, quattro nel 2015 e tre nel 2016. Ultimo aggiornamento: 28/04/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 7 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Dato il peso preminente del settore petrolifero, l’economia saudita è particolarmente sensibile alle oscillazioni del mercato del petrolio. Il netto calo del prezzo del greggio si è riflesso sui conti pubblici sauditi e sull’economia reale del Regno. La crescita del PIL saudita è passata dal 3.4% del 2014 al 1.9% del 2015 destinata a restare stabile o in leggero aumento nel 2016. Il calo del prezzo del barile è stato compensato da un aumento della produzione marginale che si attesta ai 10.2 milioni di barili per giorno. La crescita del settore petrolifero resta stabile e costituisce il 42% del PIL. L’Arabia Saudita ha quindi deciso di aumentare i livelli di produzione al fine di mantenere la propria quota di mercato abbandonando dunque il suo ruolo di swing producer. La crescita del settore non-oil è leggermente rallentata nell’ultimo trimestre 2015/primo trimestre 2016 passando dal 3.4% al 2.6%. Tuttavia, è prevista l’apertura di numerosi nuovi stabilimenti entro la fine del 2016. Particolarmente dinamici risultano le attività legate al settore energetico (+5%) ed ai trasporti (+6%). Rallenta invece la crescita del settore finanziario (passata dal 3.3% al 2.6%) e delle costruzioni (prevista al 2% per il 2016). Le previsioni per il 2016 mostrano un calo ulteriore della porzione del PIL legata all’agricoltura (-0.2%), il settore secondario registra una crescita dello 0.2% rispetto all’anno precedente (3.5%). Il tasso di crescita del settore dei servizi si aggira intorno al 3.5% su base annua. Il consumi privati sono calati da una crescita del 6.1% del PIL nel 2014 al 4% nel 2015. Le previsioni per il 2016 mostrano un ulteriore calo del 2%. I consumi pubblici riflettono i tagli alla spesa pubblica previsti ed attuati: si è passati dal 12% del PIL nel 2014 al 3% nel 2015 sino a scendere al -2% per il 2016. La disoccupazione, in leggero calo rispetto al 2014, è del 11%. La partecipazione dei cittadini sauditi al mercato del lavoro resta fra le più basse della zona del Golfo (40%). Nel 2015, la creazione di nuovi posti di lavoro per cittadini sauditi è stata particolarmente debole. Le assunzioni nel settore pubblico sono rallentate rispetto agli anni precedenti. La “saudizzazione” del pubblico impiego appare evidente (93% dei posti di lavoro sono occupati dai sauditi) mentre, nonostante gli sforzi legislativi, nel settore privato resta piuttosto bassa (20%). Dopo anni di surplus nel bilancio statale, l’Arabia Saudita ha chiuso il 2015, per il secondo anno consecutivo, con un deficit (15%). Nonostante gli sforzi per ridurre le spese statali, il deficit del 2015 è nettamente maggiore di quello dell’anno precedente (-2.5%). Il bilancio del 2016 prevede un ulteriore aumento del deficit statale (-30%). Tuttavia, decenni di surplus permettono all’Arabia Saudita di mantenere un rapporto PIL/Debito Pubblico modesto (5.8% per il 2014, 11.6% per l’anno successivo). Va inoltre sottolineato che l’Arabia Saudita possiede grandi riserve monetarie (intorno ai 650 miliardi di Dollari) che eventualmente potrebbero coprire sino a 45 mesi di importazioni. Nell’Aprile 2016, l’Arabia Saudita ha fatto ritorno sui mercati finanziari internazionali attraverso l’emissione di titoli di debito per il valore di 10 miliardi di dollari. Tale cifra difficilmente potrà essere assorbita dai mercati finanziari locali e dunque segnerà una prima e vera apertura del Regno alla finanza internazionale. Contemporaneamente, il settore finanziario saudita, sinora molto restio all’internazionalizzazione, inizia ad investire all’estero. Il 2016 potrà dunque essere l’anno di svolta per l’economia saudita: la “Saudi Vision” ambisce a diversificare l’economia riducendo la sua dipendenza dai mercati petroliferi. La parziale privatizzazione del colosso petrolifero Aramco, la liberalizzazione di settori a monopolio statale, lo stimolo all’apertura al commercio internazionale sono allo stesso tempo complicate sfide per il Regno ed importanti opportunità per imprese estere. Ultimo aggiornamento: 01/05/2016 ^Top^ POLITICA ECONOMICA Il 2016 potrebbe essere un anno cruciale per la politica economica saudita. Sin ora, la policy dei vari governi sauditi era fondata su una politica fiscale accomodante, la creazione di posti di lavoro nel settore pubblico e generosi sussidi ai consumi. Le ingenti entrate garantite dal settore petrolifero garantivano l’attuazione di tale politica. Nel 2016, il settore petrolifero costituiva il 42% del PIL totale saudita. Tuttavia, come riconosciuto dal Vice Principe ereditario Mohamed Bin Salman , la dipendenza dell’economia saudita al petrolio si è rivelata pericolosa, soprattutto quando il prezzo del greggio è molto volatile come negli ultimi mesi. Il Saudi Vision 2030 segna una svolta epocale nella politica economica saudita. Si tratta di un piano radicale che mira a trasformare ARABIA SAUDITA 8 radicalmente dell’economia e si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: Entrare nella top 15 mondiale degli Stati per PIL Abbassare il tasso di disoccupazione al 7% Rilanciare le PME innalzando il contributo al PIL sino al 35% Aumentare la quota di partecipazione femminile nel mercato del lavoro sino al 30% La creazione di un fondo di investimento pubblico sovrano del valore di 7 trilioni di SAR (circa 1.6 trilioni di euro). Il piano di riforme è basato su una radicale liberalizzazione e diversificazione dell’economia saudita. In altri termini, la Saudi Vision mira ad aumentare il grado di apertura al commercio internazionale e l’attrattività del mondo degli affari saudita. Si tratta di un “postoil plan” ossia di un quadro di riforme che dovrà condurre l’Arabia Saudita da un’economia di “rendita” basata sul greggio ad un economia attiva e dinamica, competitiva a livello internazionale. A tal proposito, una serie di tagli nei settori meno produttivi della pubblica amministrazione ed un giro di vite sui sussidi statali saranno necessari al fine di ottenere l’efficienza necessaria per raggiungere tali obiettivi. Saranno attuate una serie di privatizzazioni, prima fra tutte quella riguardante la compagnia petrolifera statale Aramco. Il 5% del capitale di questa società (del valore record di 2mila miliardi di dollari) sarà quotato in borsa. Il settore privato giocherà una ruolo fondamentale in questa fase di transizione. Di fatto sarà affidato a quest’ultimo il compito di diversificare l’economia saudita investendo in settori sin ora offuscati dalla peso del settore petrolifero. Al fine di attirare gli investimenti stranieri, verranno probabilmente concessi incentivi fiscali e, soprattutto, verrà attuata una netta semplificazione legislativa. Il settore finanziario, già liberalizzato nel Giugno 2015, sarà ulteriormente stimolato vista l’intenzione di trasformare il Financial District di Riyadh in una piazza finanziaria di livello mondiale. Le strutture legate al turismo religioso saranno perfezionate ed ampliate in modo da poter aumentare la capacità ricettiva di pellegrini. Il piano, che ha incontrato il parere positivo del FMI e degli analisti del settore, darà i suoi risultati apprezzabili nel lungo periodo ma già a partire dal 2020 alcuni obiettivi dovrebbero essere raggiunti. Per il testo integrale (in inglese) dell’annuncio della Saudi Vision, cliccare sul link : http://english.alarabiya.net/en/media/inside-the-newsroom/2016/04/25/Full-Transcript-of-Prince-Mohammed-bin-Salman-s-AlArabiya-interview.html Ultimo aggiornamento: 28/04/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 9 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) 2012 2013 2014 2015 2016 2017 646.680 655.750 664.120 575.400 584.830 657.520 Variazione del PIL reale (%) 5,4 2,7 3,6 3,4 1,9 2 29,2 30 30,8 31,4 32 32 50.655 52.512 54.179 55.202 55.365 55.793 12,2 11,6 11,2 11 10,8 10,5 Debito pubblico (% PIL) 9,5 9,4 9,2 14,8 31,8 37,6 Inflazione (%) 2,8 3,5 2,7 2,2 3,9 4,6 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 7,7 3,7 113 5,2 1,9 2,2 Popolazione (mln) PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. N.B. : per anno 2017, previsioni EIU Ultimo aggiornamento: 28/04/2016 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia ARABIA SAUDITA 10 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Totale 2014 268.057,57 mln. € 2015 2016 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2014 (mln. €) 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) CINA 33.310 nd nd nd nd GIAPPONE 32.527 nd nd nd nd USA 32.187 nd nd nd nd Italia Position:18 4,2 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014= 1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT). ARABIA SAUDITA 11 IMPORT Import Totale 2014 123.484,85 mln. € 2015 2016 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2014 (mln. €) 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) CINA 17.050,4 nd nd nd nd USA 15.466,1 nd nd nd nd INDIA 10.596,2 nd nd nd nd Italia Posizione: 7 4.824,3 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014= 1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT). OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 12 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2012 2013 2014 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) 194.242 166.205 130,67 Saldo dei Servizi (mln. €) -56.633 -62.089 -64.170 Saldo dei Redditi (mln. €) 7.669 10.274 12.490 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -24.747 -26.416 -29.340 Saldo delle partite correnti (mln. €) 120.531 85.953 58.260 Riserve internazionali (mln. €) 491.560 524.559 554.810 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 29/12/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 13 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: ARABIA SAUDITA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 5,7 % % % % nd % nd % 29.599 mln. € 476.952 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. ARABIA SAUDITA 14 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: ARABIA SAUDITA (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 30,1 % % % % nd % nd % 15.689 mln. € 70.818 mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 15 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: ARABIA SAUDITA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 0,7 % % % % nd % nd % 3.723 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. ARABIA SAUDITA 16 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: ARABIA SAUDITA (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2013 2014 2015 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 1,4 % % % % nd % nd % 7.002 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 17 MATERIE PRIME MATERIE PRIME 2010 2011 Argento Materia kg Unità 7670 5840 5210 4660 4890 4888 4888 Gas milioni di barili 12 11 11 13 16 17,5 17,5 Oro kg 159 322 322 322 322 322 322 Petrolio Mln barili/giorno 8 9 9 9 9 10 10 pietra calcarea migliaia di tonnellate 45 46 48 56 59 59 59 Rame Tonnellate 1600 1950 17640 41330 43390 43390 43390 Zinco Tonnellate 4220 4930 21210 39810 41800 41804 41810 ARABIA SAUDITA 18 2012 2013 2014 2015 2016 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea I dazi sull'importazione sono in media molto contenuti (per lo piu' al 5%) fino ad un massimo del 20%, con l'unica eccezione dei datteri, che sono protetti da un dazio del 40%. Sono sempre più ricorrenti casi di barriere non tariffarie sulle merci in ingresso nel Paese. Va segnalato, ad esempio, che il costo per l’ottenimento del Certificato di Conformità (CoC) sulle importazioni era basato sul “freight value” (valore della merce trasportata) mentre le nuove regole prendono in considerazione il numero dei container. Secondo gli esportatori la nuova regola comporta un aumento del costo del 300% (per garantire infatti l’integrità della merce trasportata si preferisce distribuire in genere la quantità che fisicamente entrerebbe in un unico container ad esempio su tre container). Questo calcolo dei costi del CoC viene applicato su tutta la merce importata in Arabia Saudita ed è stato introdotto di fatto per “complicare” l’importazione e così proteggere la produzione locale. Secondo le normative saudite del Ministero del Commercio e Industria un operatore commerciale saudita che importa merci, attrezzature, macchinari e prodotti per un uso che sia limitato al solo esercizio della propria attività, non è tenuto ad avere la certificazione della Saudi Standards, Metrology and Quality Organisation (SASO), dietro presentazione del relativo contratto di compravendita per dimostrare la congruità tra la quantità importata e la quantità indicata nel contratto. Tuttavia, si verificano casi in cui le autorità doganali locali bloccano merce destinata al solo esercizio dell’attività commerciale perché non accompagnata da certificati di conformità. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 19 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2013 Val (0 - 100) GCI Pos. 148 paesi 2014 Val (0 - 100) Pos. 144 paesi 2015 Val (0 - 100) Pos. 140 paesi 5,1 20 5,1 24 5,1 25 Requisiti di base (41,9 %) 5,7 14 5,7 15 5,7 17 Istituzioni (25%) 5,1 20 5 25 5,1 24 Infrastrutture (25%) 5,2 31 5,2 30 5,1 30 Ambiente macroeconomico (25%) 6,7 4 6,7 4 6,6 4 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,9 53 6 50 6 49 Fattori stimolatori dell'efficienza (48,5 %) 4,7 27 4,6 33 4,7 30 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,7 48 4,6 57 4,7 49 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,8 27 4,7 35 4,7 29 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,3 70 4,2 64 4,3 60 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,7 27 4,7 30 4,3 41 Diffusione delle tecnologie (17%) 4,6 41 4,5 45 4,7 42 Dimensione del mercato (17%) 5,1 23 5,1 20 5,4 17 Fattori di innovazione e sofisticazione (9,5 %) 4,3 29 4,2 32 4,2 29 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,7 28 4,6 30 4,5 29 Innovazione (50%) 3,9 30 3,8 33 3,8 34 Sub indici Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 ^Top^ 2013 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica 60,6 Pos. 184 paesi 82 2014 Val (0 - 100) 62,2 Pos. 186 paesi 77 2015 Val (0 - 100) 62,1 Pos. 186 paesi 77 Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 20 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2012 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2014 Val (0 - 7) Pos. 132 paesi 4,8 27 4,3 48 Sub indici Accesso al mercato (25%) 4 61 3,3 105 Amministrazione doganale (25%) 5,1 30 4,7 52 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5,1 29 4,7 52 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,5 24 2,9 54 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4,7 36 0,6 92 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 4,6 36 4,5 37 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 4,8 43 4,1 38 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,2 37 4,5 44 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 4,7 41 5 40 Contesto business (25%) 5,7 8 4,7 34 Regolamentazione (50%) 5,2 12 5,2 27 Sicurezza (50%) 6,2 8 6,2 24 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 20/04/2016 ^Top^ 2012 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2014 Valore (%) 81,2 13 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 20/04/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 21 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2014 / 2015 2015 / 2016 2016 / 2017 11,8 12,1 11,9 4,2 4,3 2,9 11,9 14,1 10,1 Scarsa salute pubblica 0,9 0,4 0,2 Corruzione 3,5 1,7 3,6 Crimine e Furti 0,4 0 0,2 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 6,7 7,3 7,6 16,2 15,8 15,5 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 5,3 4,1 6,2 Inflazione 2,3 1,7 2,5 Instabilita delle politiche 3,2 4,6 4,6 Instabilita del governo/colpi di stato 0,2 0,2 0,7 26,9 24 24,9 1 Accesso al finanziamento Aliquote fiscali Burocrazia statale inefficiente Forza lavoro non adeguatamente istruita Normative del lavoro restrittive Normative fiscali 1,8 2 Regolamenti sulla valuta estera 1,2 2,7 2 Insufficiente capacita di innovare 3,4 5,1 6,1 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 07/03/2017 ^Top^ ARABIA SAUDITA 22 BUSINESS COST Unita 2013 2014 2015 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. € per anno 271.538,51 284.779,08 292.908,73 Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. € per anno 147.405,62 141.216,35 176.228,82 Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. € per anno 158.683,55 172.886,81 208.283,98 Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. € per anno 69.476,64 84.025,95 104.821,57 Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. € per anno 72.004,98 87.794,95 105.094,71 Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. € per anno 25.623,67 29.608,89 36.174,02 Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. € per anno 13.747,97 18.811,49 20.765,93 Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 220,86 190,69 300,43 Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 33,88 138,5 173,05 € per kwH 0,02 0,2 0,04 Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,03 0,03 0,03 € per linea/mese 19,88 19,87 4,4 Aliquota fiscale corporate media. % 20 20 20 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 0 0 20 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/03/2017 ^Top^ ARABIA SAUDITA 23 INDICE DOING BUSINESS 2015 Val (0 - 7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Costo - % reddito procapite (25%) Pos. 189 paesi 84 82 124 130 12 Tempo - giorni (25%) 2016 Val (0 - 7) 12 20,5 19 4 4,1 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 17 Procedure - numero (33,3%) 17 13 13 Tempo - giorni (33,3%) 106 106 Costo - % reddito procapite (33,3%) 0,4 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 0,4 25 Procedure - numero (33,3%) 4 Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 24 4 61 61 25,5 26,2 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 49 Procedure - numero (33,3%) 5 Tempo - giorni (33,3%) 8 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 31 3 6 71 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 max) (37,5%) 2 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 8 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 79 2 8 98 99 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 4 4 Tasse (Posizione nel ranking) 3 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 3 3 3 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 64 64 Tassazione dei profitti (33,3%) 2,1 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 2,2 151 150 Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 69 69 Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 264 264 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo (ore) 90 90 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo (USD) 105 105 Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 228 228 Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 779 779 Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo (ore) 131 131 Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo (USD) 390 390 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 86 86 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 575 575 Costi - % del risarcimento (33,3%) 27,5 27,5 Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 8 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 8 189 189 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 24/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 24 ARABIA SAUDITA 25 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Negli ultimi anni, le Autorità hanno messo in atto una aserie di programmi ad hoc e incentivi al fine di favorire una maggiore concessione di credito da parte del sistema bancario a favore delle imprese, in particolare quelle piccole e medie, finora ritenuto non sufficiente rispetto ai tessi di crescita dell'economia reale. Nel mese di luglio 2012, è stata approvata dopo circa una decade la nuova 'mortgage law', basata sul sistema finanziario di tipo islamico (ijara). La legge, oltre a favorire l’acquisto di alloggi dovra’ incoraggiare le banche a espandere il credito in un mercato in cui solo il 4% della popolazione possiede immobili di proprietà. In materia di accesso al credito, tra il 2013 e il 2014, l'Arabia Saudita è tuttavia scesa dal 53° al 67° posto, secondo le stime del rapporto Doing Business 2014 della Banca Mondiale. Ultimo aggiornamento: 21/07/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 26 RISCHI RISCHI POLITICI Le incognite della successione al trono Possibili fonti d'instabilità politica Possibili ripercussioni derivanti dal conflitto yemenita e attività AQAP Minaccia nucleare iraniana e tensioni con Teheran Malcontento delle comunita' sciite della Provincia Orientale Considerata l'età avanzata di Re Salman, il problema della successione condizionerà lo scenario politico saudita negli anni a venire, rappresentando una fonte di potenziali divisioni in seno alla leadership. La legge impone che il sovrano sia un discendente diretto del fondatore dello Stato, Re Abdulaziz (che regnò dal 1932 al 1953), e i cinque re che finora si sono avvicendati erano tutti figli di quest'ultimo. A livello di ministri, il progressivo passaggio di potere alla seconda e terza generazione è già iniziato da qualche anno. Le incognite della successione al trono Anche sotto l'insorgere dei movimenti di protesta legati al fenomeno delle "primavere arabe" (2011), l'Arabia Saudita ha confermato la sua tradizionale stabilità. Tuttavia, vanno annoverati tra i principali fattori di rischio nel medio periodo l'elevato tasso di disoccupazione giovanile, il permanere di una marcata diseguaglianza e la diffusa percezione del sistema politico-istituzionale con esigenze di maggiore razionalizzazione. A questo si aggiungono gli effetti derivanti da un basso prezzo del petrolio e la necessità di proseguire lungo un sentiero di riforme. Possibili fonti d'instabilità politica I fattori di instabilità che minacciano l'intera regione, ivi comprese le tensioni scaturite dall'intervento in Yemen, impediscono di escludere un generale rischio di atti terroristici, anche contro cittadini stranieri. L'organizzazione di Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP), così come ISIS, incitano i propri militanti ad effettuare attacchi contro obiettivi ed interessi occidentali, compreso il personale delle Ambasciate, nonché dei governi ''empi'' dei Paesi arabi. Possibili ripercussioni derivanti dal conflitto yemenita e attività AQAP L'acceso confronto con l'Iran e i rischi legati ai potenziali sviluppi del programma nucleare di Teheran costituiscono un pericolo costante per la stabilita' del Golfo. Una possibile, seppur improbabile conseguenza di tali tensioni, paventata di recente dall'establishment iraniano, potrebbe essere la chiusura dello Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa la gran parte dell'export di greggio saudita. Minaccia nucleare iraniana e tensioni con Teheran Una delle cause di potenziale instabilita' rimane il malcontento delle comunita' sciite, concentrate nella Provincia Orientale (in particolare nell'area di Qatif, ricca di giacimenti petroliferi) e che potrebbero subire l'influenza dei movimenti di protesta avviati dai correligionari in Bahrein. Nella regione si registrano periodicamente episodi di scontri con le forze di sicurezza. Malcontento delle comunita' sciite della Provincia Orientale Ultimo aggiornamento: 03/05/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 27 RISCHI ECONOMICI La dipendenza dal petrolio Il bilancio statale La sostenibilità del programma di riforme La crescita demografica e la disoccupazione La politica monetaria legata alle oscillazioni del dollaro Il settore petrolifero resta centrale e fondamentale per l'economia saudita: la Banca Mondiale stima la rendita da petrolio intorno al 42% del PIL . Le enormi risorse saudite da un lato garantiscono al Regno un ruolo fondamentale sul mercato, dall'altro espongono quest'ultimo alla volatilità del prezzo del greggio. La dipendenza dal petrolio Dopo decenni di surplus fiscale, l'Arabia Saudita ha registrato un costante aumento del deficit statale a partire dal 2014. Le ingenti riserve auree ed in moneta straniera, nonché la possibilità di privatizzare asset statali, garantiscono che i rischi di un default siano piuttosto bassi nel medio periodo. Tuttavia, se le riforme progettate nella Saudi Vision 2030 non dovessero essere portate a termine, il rischio default potrebbe aumentare. Sebbene leggermente rivista al ribasso, la valutazione delle Agenzie di rating resta positiva (Aaa3 Moody's , A- Standard&Poors) Il bilancio statale La Saudi Vision 2030 ambisce a trasformare l'economia saudita in un'economia di mercato, aperta e dinamica: è un progetto ambizioso ed alcuni analisti sollevano dubbi in merito all'effettiva capacità realizzativa di tale piano. Sebbene non manchino le risorse finanziarie necessarie, una tale trasformazione potrebbe risultare più complicata e lunga di quanto previsto. La sostenibilità del programma di riforme L'Arabia Saudita ha una crescita demografica piuttosto marcata (1,48% su base annua) ed un'età media fra le più le basse al mondo (28 anni). La disoccupazione è però del 11% e quella giovanile, nelle zone meno sviluppate del Paese, supera il 30%. Una delle grandi sfide che attendono il Regno Saudita sarà quella di coinvolgere questa fascia della popolazione all'interno del mercato del lavoro. La crescita demografica e la disoccupazione Il cambio dollaro/Riyal saudita è saldamente fissato a 3,75. Se da un lato garantisce stabilità, il cambio fisso esclude ogni possibilità di svalutazione volontaria della moneta e rende il Riyal saudita particolarmente sensibile alle politiche della Federal Reserve americana. La SAMA (Banca Centrale Saudita), nel dicembre 2015, ha lasciato invariato il tasso repo al 2% ma ha aumentato il reverse repo di 25 bps portandolo a 0.5%. Se il tasso di cambio fisso dovesse risultare troppo inferiore all'effettivo tasso di mercato si potrebbero aprire opportunità speculative sul Riyal Saudita. La politica monetaria legata alle oscillazioni del dollaro Ultimo aggiornamento: 04/05/2016 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Possibili ricadute della politica di "saudizzazione" sul business environment Rapporti con la macchina burocratica-amministrativa saudita Durata limitata delle licenze concesse agli investitori stranieri Complessita' delle procedure doganali Difficoltà linguistiche Il programma governativo Nitaqat, introdotto nel 2011 nell`ambito della strategia di "Saudization", che obbliga le imprese ad assumere cittadini sauditi in percentuali dal 10% fino al 30% a seconda della dimensione dell`impresa e del settore, è stato esteso nell`ottobre 2012 anche alle imprese con meno di 10 impiegati. Se ulteriormente inasprita, tale politica comporterebbe un aumento del costo del lavoro (a fronte dei più alti stipendi medi pagati ai lavoratori sauditi rispetto agli stranieri) e renderebbe difficile l'individuazione di personale in possesso dell'expertise necessaria. Possibili ricadute della politica di "saudizzazione" sul business environment Rapporti con la macchina burocratica-amministrativa saudita Se confrontata con gli standard occidentali, l'apparato burocratico saudita potrebbe apparire complesso e macchinoso. E' consigliabile, ai fini dell'operatività dell'impresa, avviare in largo anticipo le richieste di visto e tutte le procedure burocratiche, soprattutto se si tratta di una società che conta sedi all'estero ed il cui staff si reca occasionalmente nel Regno saudita. ARABIA SAUDITA 28 Durata limitata delle licenze concesse agli investitori stranieri Le piccole e medie imprese straniere potrebbero trovare difficoltà nel fare investimenti di lungo periodo, in quanto è richiesta un'attività supplementare per richiedere il rinnovo ad ogni scadenza. Benche' l'aliquota media sia piuttosto bassa, le barriere non tariffarie costituiscono un problema abbastanza comune in Arabia Saudita. I tempi di sdoganamento tendono ad essere lunghi ed e' possibile che venga richiesta, da parte delle autorita' locali, documentazione aggiuntiva per quanto riguarda l'importazione di merci. Diventa, quindi, importante potersi avvalere del supporto di propri agenti locali. Complessita' delle procedure doganali La lingua ufficiale dell'Arabia Saudita è l'arabo. Molti documenti richiesti dagli uffici del Regno non prevedono una versione in inglese. Solo parte della normativa vigente viene tradotta in inglese e la conoscenza delle lingue europee è diffusa solo in determinati contesti. Pertanto, la conoscenza della lingua locale può agevolare i soggetti economici desiderosi di sviluppare i propri investimenti sul territorio saudita. Difficoltà linguistiche Ultimo aggiornamento: 03/05/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 29 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Le relazioni economiche italo-saudite continuano a vivere un momento favorevole per i nostri interessi nazionali. Il Regno è infatti largamente disponibile a intensificare le relazioni economiche con l’Italia – che gode di un’immagine complessivamente positiva nel Regno - e a sviluppare iniziative economiche e finanziarie di comune interesse. L’Arabia Saudita ha bisogno di un’ingente quantità di beni, servizi e, soprattutto, conoscenze per proseguire nel percorso di diversificazione dell’economia e prepararsi a sostenere la domanda di una popolazione crescente in numero e complessità. Gli investimenti italiani nel Regno sono concentrati nei tradizionali settori dell’energia, petrolchimico, infrastrutture e difesa. Tra le aree con maggiori prospettive di crescita - e quindi di maggiore interesse per i nostri investimenti futuri - vanno ricordate l'healthcare, le energie rinnovabili, la chimica e plastica, le infrastrutture (anche in campo sanitario e educativo), la difesa, l'idrico. E’ anche in corso un'intensa azione da parte delle aziende interessate e delle nostre istituzioni diplomatiche finalizzato a una migliore penetrazione italiana in tutti quei settori che rivestono carattere strategico per entrambi i Paesi. L'export italiano verso il Regno negli ultimi anni mostra una tendenza di crescita costante, seppur moderata (4.0 milioni di euro nel 2012; 4.5 nel 2013; 4.8 nel 2014; 5.1 nel 2015). Per valore dell'interscambio, l'Arabia Saudita figurava nel 2015 come diciottesimo cliente dell’Italia a livello mondiale (seguita dal Giappone) e il secondo nell’area MENA (dopo gli EAU). I dati relativi al periodo gennaio-luglio 2016 mostrano, rispetto allo stesso periodo del 2015, una flessione delle nostre esportazioni (-22,3%) ed un parallelo e più accentuato calo delle nostre importazioni (-38,7%), con un interscambio complessivo passato da 5.2 mld a 3.7 mld di Euro. Tale andamento è stato determinato, da un lato, al crollo del prezzo del petrolio (che assieme ai suoi derivati ha contribuito per il 90% al calo delle nostre importazioni) e, dall’altro, dal rallentamento dell’economia saudita che ha portato a minori importazioni dall’Italia. In testa alle nostre esportazioni si confermano le voci macchinari e apparecchiature e i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. In Arabia Saudita sono attive circa settanta aziende italiane che operano direttamente ovvero attraverso joint-ventures con partners sauditi. Diversi gruppi italiani del settore petrolchimico e dell’impiantistica continuano ad aggiudicarsi importanti contratti in relazione alla costruzione e/o all’ampliamento dei complessi petrolchimici. Anche nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture le societa' italiane sono presenti con progetti di particolare rilievo per dimensioni e impatto sociale, come nel caso della metropolitana di Riad. Il “Made in Italy” per un cliente saudita ad alto potere d’acquisto resta sempre identificato con gli articoli a forte componente di lusso, esclusività e di elevata sofisticazione. I macchinari italiani non solo continuano a costituire un riferimento per svariati settori dell’industria saudita ma la loro esportazione tende ad espandersi di pari passo con la crescita dell’economia saudita. Non si registrano contenziosi di rilievo che coinvolgano aziende italiane. Gli investimenti italiani verso l’Arabia Saudita si concentrano verso i settori più rilevanti dell’economia saudita: petrolchimico, trasporti, macchinari e grandi infrastrutture. Vi sono buone prospettive di incremento della presenza italiana anche nel settore dei servizi, con particolare riguardo alle attività di formazione professionale e finanziarie. Ultimo aggiornamento: 31/01/2017 ^Top^ ARABIA SAUDITA 30 SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA Export italiano verso il paese: ARABIA SAUDITA 2014 Totale 4.824,25 mln. € 2015 2016 5.141,65 mln. € mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2016 2017 nd mln. € 2014 46,34 Prodotti delle miniere e delle cave nd mln. € 2015 2016 68,73 15,21 13,03 149,75 203,36 Bevande 2,77 5,74 Tabacco 2 0 Prodotti tessili 39,87 43,24 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 84,72 91,5 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 54,29 63,22 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 12,23 18,26 Carta e prodotti in carta 39,25 45,1 Prodotti alimentari Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 149 0,2 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 852,63 924,66 Prodotti chimici 247,92 251,78 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 54,46 62,63 Articoli in gomma e materie plastiche 82,47 90,12 173,33 183,98 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia 91,64 160,68 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 235,35 275,12 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 104,92 90,59 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 356,59 408,34 Macchinari e apparecchiature 1.586,28 1.601,78 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 169,62 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 145,06 28,89 Mobili 174,26 224,43 98,74 95,7 6,38 6,59 Prodotti delle altre industrie manufatturiere Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. ARABIA SAUDITA 31 183,97 IMPORT ITALIANO DAL PAESE: ARABIA SAUDITA Import italiano dal paese: ARABIA SAUDITA Totale 2014 2015 4.190,92 mln. € 3.352,58 mln. € 2016 mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2016 2017 nd mln. € 2014 69 Prodotti delle miniere e delle cave nd mln. € 2015 2016 0,02 3.088,74 1.956,09 Prodotti alimentari 2,18 2,76 Bevande 315 0,55 Prodotti tessili 1,79 1,26 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 289 0,26 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 7,44 4,61 5 0,01 1,11 0,53 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1 0 344,34 629,88 630,1 555,5 2,47 3,2 30,09 33,02 413 0,14 20,47 88,57 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 752 3,34 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 1,35 1,15 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 896 0,97 Macchinari e apparecchiature 7,63 7,64 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 355 0,55 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2,26 2,34 Prodotti della metallurgia Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Altri prodotti e attività 99 0,1 608 1,36 47,14 58,71 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Lo scorso anno il valore dell'export italiano verso il Regno ha raggiunto quota 4.8 miliardi di euro, segnando un incremento del 7.6% rispetto al 2013 (elaborazione ICE su dati Istat). L'interscambio e' diminuito da 10 a 9 mld di euro, per effetto di un calo delle nostre importazioni, che sono passate da 5.5 mld di euro nel 2013 a 4.2 nel 2014. Per valore complessivo dell'interscambio con l'Arabia Saudita, l'Italia figurava nel 2014 come undicesimo partner commerciale del Regno a livello mondiale e come il terzo tra i paesi dell'Unione Europea, dopo Francia (con 10.4 mld di euro) e Germania (con 9.8 mld di euro). I dati relativi ai primi sette mesi del 2015 indicano, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un incremento dell'export italiano verso il Regno pari al 15,2% (da 2.7 milioni di euro a 3.1 milioni di euro) e una flessione delle nostre importazioni del 16,3% (da 2.5 milioni di euro a 2.1 milioni di euro). In testa alle nostre esportazioni si confermano, nell'ordine, le voci macchinari e apparecchiature, coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche. In netto calo l'Import in valore della voce petrolio greggio e gas naturale (-32%), nonostante il lieve incremento, in volume, degli acquisti (+4%). Nota a cura dell’Ufficio Economico–Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Riad ARABIA SAUDITA 32 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: ARABIA SAUDITA Stock degli investimenti detenuti in Italia da: ARABIA SAUDITA Totale 2013 13 mln. € 2014 14 mln. € 2015 mln. € 2016 mln. € Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat e Annuario Istat - Agenzia ICE *per la voce "totale (mln€)" il dato è stato ottenuto utilizzando i nuovi standard internazionali previsti dal sesto manuale dell'FMI su Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero (BPM6). ARABIA SAUDITA 33 STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA Stock di investimenti italiani nel paese: ARABIA SAUDITA Totale 2013 -208 mln. € 2014 1,2 mln. € 2015 mln. € 2016 mln. € Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat e Annuario Istat - Agenzia ICE *per la voce "totale (mln€)" il dato è stato ottenuto utilizzando i nuovi standard internazionali previsti dal sesto manuale dell'FMI su Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero (BPM6). OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 34 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: ARABIA SAUDITA Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: ARABIA SAUDITA Totale (mln € e var. %) 2013 2014 10 mln. € 14 mln. € 2015 mln. € 2016 mln. € Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat e EIU. ARABIA SAUDITA 35 Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 nd % nd % FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA Flussi di investimenti italiani verso il paese: ARABIA SAUDITA Totale (mln € e var. %) 2013 769 mln. € 2014 1.200 mln. € 2015 mln. € 2016 mln. € Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat e EIU. OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 36 Previsioni di crescita 2017 Previsioni di crescita 2018 nd % nd % FLUSSI TURISTICI Dall'analisi del turismo outgoing contenuta nel Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 emerge che cresce, in generale, il numero di turisti sauditi passati dai 18,6 milioni del 2012 ai 19,2 milioni del 2013 al pari, quindi, della spesa diretta al turismo che ha raggiunto i 62,9 miliardi di riali sauditi nel 2012 (circa di 14,9 milioni di Euro) e 74,5 miliardi nel 2013 (circa 17,7 milioni di Euro). L’esame degli ulteriori dati disponibili (riferiti al 2012) evidenzia che ben l’80,47% dei turisti sauditi visitano - per ovvie ragioni di vicinanza e affinità di lingua e cultura - i Paesi del Medio Oriente, mentre il 10,7% si recano in Asia meridionale. Tra le destinazioni principali figurano Bahrain (24.5%), Emirati Arabi Uniti (12.7%), Kuwait (10.7%), Giordania with (10.2%) ed Egitto (8.8%). Le mete europee preferite dei turisti sauditi vedono invece l’Italia al quinto posto, preceduta da Regno Unito, Germania, Francia e Paesi Bassi. Il Rapporto individua alcune caratteristiche del turista medio proveniente dal Regno: livello sociale agiato, un grado culturale medio ed un’età compresa fra 25-65 anni. Da quanto emerge dal Rapporto, i Sauditi prediligono i viaggi in famiglia e di coppia e quando visitano l’Italia amano dedicarsi allo shopping; attivita’ che costituisce uno svago essenziale nel periodo di vacanza. Viaggiando in genere con famiglia numerosa, il turista saudita sceglie appartamenti di lusso o, se in coppia, hotel a 3-4 ma anche 5 stelle. I fattori determinanti nella scelta delle destinazioni risultano la ricerca del lusso e di comfort, un clima sia più mite di quello del paese d’origine, l’efficienza delle strutture di ricezione e la conoscenza della lingua inglese. Il turista saudita ama le città d’arte e le zone costiere. L’interesse per le strutture termali e per le Spa di lusso, così come anche i viaggi crociera, appaiono in crescita. Buona anche la combinazione affari/turismo. Il mezzo più utilizzato per viaggiare è l’aereo, ed i voli diretti per l’Italia operati dalla Saudi Airlines (in Sky Team con Alitalia) raggiunge, durante l’estate, le 13 frequenze settimanali dall’Italia, 6 da Roma e 7 da Milano. Si stima che il numero totale di agenzie di viaggio presenti in Arabia Saudita (negli anni passati all'incirca pari a 1000) sia in notevole diminuzione negli ultimi tempi a causa dell’alta incidenza delle prenotazioni, soprattutto aeree, effettuate tramite Internet. Ultimo aggiornamento: 21/07/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 37