Corsi di Lingua italiana - Conservatorio di Milano
Transcript
Corsi di Lingua italiana - Conservatorio di Milano
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO CALCIF - Centro d’Ateneo per la Promozione della Lingua e Cultura Italiana G. e C. Feltrinelli CORSO DI LINGUA ITALIANA PER STUDENTI STRANIERI DEL CONSERVATORIO “GIUSEPPE VERDI” DI MILANO Introduzione La lingua dell’opera non è solo “lingua” (intesa come codice linguistico e insieme di regole sintattico-grammaticali, stilemi linguistico-espressivi, particolarità lessicali), ma è anche un insieme complesso di rimandi e connessioni a tutti quegli aspetti di cultura e civiltà - letteratura, teatro, religione e mitologia, storia, costumi e credenze popolari etc. - di cui la drammaturgia musicale si nutre come naturale fonte d’ispirazione e contesto di riferimento creativo. Risulta quindi indispensabile per coloro che, proprio come i cantanti lirici, fanno un uso professionale e perfomativo della lingua, di padroneggiarne non soltanto il livello fonetico-articolatorio ai fini di una corretta pronuncia di parole e frasi, ma di acquisire anche delle «chiavi interpretative» del libretto che ne agevolino la comprensione profonda, in termini di valori semantici ed espressivi, rimandi culturali, intensità drammatica, potere evocativo del testo. Articolazione del corso Per il cantante lirico che si avvicina alla lingua italiana si rilevano due esigenze: a. L’assoluta preminenza della competenza ortoepica tra i bisogni linguistici degli apprendenti; b. Il rapporto non sempre chiaro e a volte problematico tra produzione linguistica cantata e livello di competenza nella lingua d’uso. Il corso organizzato dal CALCIF intende rispondere a queste due esigenze e si prevedono per ogni gruppo: • 10 ore per lo sviluppo della competenza ortoepica con un docente esperto che svilupperà un training linguistico in grado di conferire intelligibilità al testo e, attraverso di essa, di dar vita a una prestazione artistica professionalmente credibile. Il tema della corretta dizione del testo ha acquisito anche nell’opera lirica una rinnovata centralità su cui è salita l’attenzione di critica e pubblico anche a livello internazionale. Per queste 10 ore sarebbe importante avere un pianoforte a disposizione. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO CALCIF - Centro d’Ateneo per la Promozione della Lingua e Cultura Italiana G. e C. Feltrinelli Questa parte del corso partirà a gennaio e, qualora fosse già previsto all’interno del Conservatorio un corso di dizione, si prenderanno contatti con il docente per evitare sovrapposizioni. • 35 ore di corso di lingua italiana con l’obiettivo di sviluppare le quattro abilità e la grammatica attraverso materiali didattici che affrontano argomenti legati all’opera lirica. L’obiettivo del corso è di fornire strategie interpretative che aiutano l’allievocantante a sviluppare un percorso di comprensione autonoma del testo nella lingua in cui viene cantato e nello stesso tempo migliorare il livello nella comunicazione utilizzando la lingua standard. La riflessione grammaticale è oggetto di una apposita sezione di ciascuna lezione. La grammatica è presentata in modo induttivo, attraverso esercizi volti al riconoscimento e al corretto uso di specifiche forme o strutture (per es. il condizionale, il passato remoto, i pronomi, ecc…) utilizzando testi legati all’argomento. Per alcuni esponenti linguistici si farà riferimento anche al testo di R. Thomson “Operatic Italian”, una grammatica specifica per i cantanti d’opera che focalizza l’attenzione sulle forme non standard che si ritrovano nelle opere: ad esempio «l’imperativo tragico» nel quale la particella pronominale è posta in posizione proclitica anziché enclitica: … tu lo calma, mi perdona (G. Verdi, “La traviata”) -… T’arresta, infido (G. Rossini, Armida). Si utilizzeranno anche libretti d’opera per permettere un contatto profondo con il testo che metta in risalto: · le regole di costruzione del verso, gli artifici metrici, il lessico specifico e delle figure retoriche più usate; · le strutture grammaticali e sintattiche più ricorrenti dei versi del libretto italiano; · il vocabolario particolare scelto dal librettista e le ‘parole chiave’ attraverso cui vengono espressi e segnalati i caratteri, gli stati d’animo interiori, i meccanismi narrativi, gli eventi, le motivazioni. · la distanza tra l’italiano dell’opera e l’italiano standard (consapevolezza da sviluppare, laddove il livello linguistico lo consenta, con eventuali traduzioni intralinguistiche o parafrasi). La comprensione orale avrà come obiettivo la messa in partica di strategie per l’ascolto globale, selettivo e per le abilità integrate (ascoltare e prendere appunti). UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO CALCIF - Centro d’Ateneo per la Promozione della Lingua e Cultura Italiana G. e C. Feltrinelli Accanto agli esercizi “canonici” di correzione fonetica tipici dei manuali di dizione e pronuncia, la lettura ad alta voce del testo può risultare molto efficace per lavorare sull’abilità produttiva cantata e può essere realizzata sia con la guida dell’insegnante, sia dal cantante stesso in autonomia. Questo tipo di lettura si presta a essere svolta anche in forma progressiva, passando dal parlato, al canto. Legate a quelli di lettura a voce alta, sono le attività di drammatizzazione nelle quali il testo – solitamente, anche se non esclusivamente, di natura dialogica viene recitato, non solo curando la corretta pronuncia, ma cercando anche di ricreare l’intenzione drammatica del testo. La drammatizzazione, infatti, consente di lavorare non soltanto sugli aspetti fonologici, ma anche su quelli paralinguistici ed extralinguistici cui le traduzioni non sono in grado di far fronte. Duetti, terzetti e recitativi si prestano bene a questa tipologia di attività la cui efficacia può essere accresciuta con il ricorso alle registrazioni delle performance didattiche degli allievi e al loro riesame. Materiali Dopo il test d’ingresso che prevede un’attività di ascolto, un’attività lessicale e un’espressione scritta per verificare il livello di lingua italiana sia dal punto di competenza attiva e passiva e dopo la formazione della classi, si organizzerà il programma specifico. Il sillabo del livello B2 è il filo conduttore con inserimenti della lingua dell’opera di cui si è accennato sopra. Certificazione CELI Il CALCIF è sede d’esame della Certificazione CELI dell’Università per Stranieri di Perugia, la più diffusa nel mondo, seguita da PLIDA (Dante Alighieri) e CILS (Università per Stranieri di Siena). La prossima sessione di esami sarà il 21 marzo 2017 con quattro livelli (A1, A2, B1 e B2). Qualora si ritenesse necessario si potranno svolgere alcune prove di esame, o una simulazione, durante il corso. A partire dal mese di gennaio CALCIF organizzerà un corso di 15 ore per la preparazione agli esami CELI rivolto sia agli studenti stranieri dell’Università degli Studi di Milano si agli esterni.